Il coronavirus e le prigioni di New York. Intervista ad Arianna Farinelli 

Radio radicale torniamo a parlare di carceri questa volta lo facciamo volgendo lo sguardo dall'altra parte dell'oceano volgendo lo sguardo quello che accade negli Stati Uniti per farlo siamo in collegamento da New York con Arianna Farinelli beh ritrovata su radio radicale di Anna grazie
Ricordiamo in libreria con gotico americano edito da Bompiani e diciamo nella giornata di ieri sul sito della Repubblica è uscito un interessantissimo
Articolo punto-punto firma di Arianna dal titolo il coronavirus se le prigioni di New York
La pandemia nelle carceri una giornata complessa Rihanna questa dove abbiamo salutato anche Luis Sepúlveda che insomma di carceri purtroppo se ne intendeva visto diciamo
La sua militanza i suoi arresti l'opposizione regimi militari quindi insomma il carcere tutt'altro che un argomento laterale nel dibattito pubblico
Ecco allora come si sta vivendo questa emergenza della popolazione carceraria
Degli Stati Uniti che ricordiamo la più grande del mondo e con quali occhi la società americana vede quello che sta succedendo
Sì prima di parlare di questo volevo soltanto leggere
L'incipit del di un libro di Sepulveda si chiama incontro d'amore in un Paese in guerra perché secondo me e calzante quel tanto che stiamo vivendo egli scrive
Ero contento quella sera aveva un appuntamento qualcuno da toccare da guardare con cui parlare con cui dimenticare la morte pane quotidiano
Ecco questo questo libro lo ha letto circa vent'anni fa infatti tutte le pagine ingiallite e l'ho ritrovato nella mia libreria qui a New York poche settimane fa avevo appunto saputo che Sepulveda era ammalato di di coronavirus
E mi sono ripromessa di leggerlo ma non l'ho fatto perché in questi giorni anche molto difficile purtroppo leggere sono continua sotto leggo continuamente ma non romanzi leggo purtroppo di di di di cronaca di quello che sta succedendo qui in città
E quindi sta mattina ho aperto questo libro e ho ritrovato in questa fase che secondo me e spiega anche il momento in cui stavo che stiamo vivendo
Quello di dimenticare la morte pane quotidiano è con lo IOR che è piombata immerso in un silenzio tombale nel quale si sente continuamente tutto il giorno l'ululare delle delle delle ambulanze purtroppo
E Sepúlveda dice quella sera aveva appuntamento ero contento qualcuno da toccare da guardare con cui parlare e in questo mi ritrovo molto perché quindi in questo mondo in questo periodo di quarantena tutti vorremmo avere qualcuno da toccare da guardare con cui parlare un appuntamento al di fuori della propria casa che pronuncia
Invece venendo al all'articolo che ho scritto per Repubblica che è stato pubblicato ieri
Sì descrive un po'quella che è la situazione delle carcerarie degli Stati Uniti che appunto come dicevi alla più grande popolazioni di detenuti del mondo
Con circa due milioni e mezzo di carcerati e poi in molte carceri realtà sono private quindi a scopo di lucro e i detenuti spesso lavorano per aziende private
Fino a qualche anno fa aziende che andavano dalla Microsoft fino a Victoria Secret
Poi la stampa ha rivelato appunto che queste aziende faceva lavorare i detenuti nelle carceri pochissimi dollari al giorno e quindi queste aziende non hanno più commissionato il lavoro
Ai detenuti ma faccio un passo indietro come è possibile che l'America abbia una popolazione carceraria così grande la più grande del mondo ecco
Per capirlo dobbiamo tornare agli anni Ottanta quando il presidente Reagan iniziò lavoro usurante cioè la la guerra contro la droga
E il Congresso americano del mille novecentottantasei inasprì le leggi per il possesso di stupefacenti stupefacenti pensate che
Per una dose di cinque grammi di crack tra Cocaine e lavora la droga dei poveri che costava due dollari cinquanta si finiva in prigione con una sentenza minima di cinque anni c'è la spessa
Che veniva data a chi veniva trovato in possesso di mezzo chilo di cinquecento grammi di cocaina la droga dei ricchi in questo modo a causa dell'inasprimento delle leggi per il possesso di stupefacenti finirono in carcere decine di migliaia di persone
Quando queste persone uscirono
Perso tutto nel diritto al voto pensate pensate che negli Stati Uniti ci sono più di cinque milioni di persone che hanno perso il diritto al voto perché condannati
Soprattutto in alcuni Stati del sud degli Stati Uniti riferisco la Florida la Georgia al Texas all'Arizona
E la maggior parte delle persone che ha perso il diritto al voto in realtà e afro americana e poi arriviamo anche a quello quindi verso il diritto al voto all'assistenza sociale quindi ai buoni pasto e sussidi di disoccupazione
Albini Katy che è l'assistenza sanitaria perché povero perso il diritto all'alloggio popolare e persero anche il diritto al lavoro perché in America se Sestaione cioè se sei un criminale fissa è stato condannato se si è stato in prigione
Non ho nessuno ti vuole più assumere quindi una volta uscito dal carcere diventi un paria per di i mezzi per mantenerti e non è più neppure i mezzi per mantenere i tunisini e quindi spesso rischi che in carcere ci torni molto presto
Ora detto tutto questo
Tra questi due milioni e mezzo di persone che sono in carcere attualmente la gran parte di detenuti sono purtroppo afroamericani ispanici malgrado questi due etniche siano soltanto rispettivamente il dodici e il diciotto per cento
Per la popolazione americana come è possibile che le carceri americane le carceri americane ci siano così tanti Costantini che così tanti Stanisci
Purtroppo per decenni è stata attuata una pratica chiamata stop e fresca che vuol dire letteralmente fermo e per cui ferme perquisisce i e aggiungo io anche purtroppo arresta
Nel senso che questa pratica venivano fermati e perquisiti e subito dopo arrestati soprattutto afroamericani e ispanici spesso finivano in carcere soltanto per possesso
Di uno spinello di marijuana
Questo si chiama in inglese il vecio profiling e vuol dire proprio fermare le persone che corrispondono un profilo etnico e quindi principalmente gli altri americani gli ispanici
Ecco nel due mila dieci un attivista americana che si chiama Michelle Alexander scrisse un libro bellissimo intitolato degli oggi in coro Massimo Castro esce a indietro con Londra innesca
Michelle Aleksandr in questo libro spiega proprio che il razzismo del sistema giudiziario americano ha creato un nuovo sistema Ginko Rocky leggi Jim Crow erano quelle
Della segregazione per cui nel sud degli Stati Uniti i neri non potevano andare nelle stesse scuole dei bianchi non potevano prendere i stessi autobus dei bianchi o comunque dovevano sentirsi die nel retro del del bus per lasciare posto ai bianchi se non c'era abbastanza posto
Per loro
Non potevano bere alle stesse fontanelle quelli che stavano per strada col con l'acqua dei bianchi non potevano utilizzare gli stessi bagni pubblici gli stessi ristoranti e comici Alexander dice che che nel nuovo sistema giudizi in questo sistema giudiziario che stiamo vedendo adesso
Praticamente ci sono ancora una volta è la legge della segregazione la guerra alla droga che iniziata negli anni Ottanta in realtà era una guerra camuffata ai miri che in quegli anni avevano finalmente riacquistato i loro diritti perché c'era stato il movimento dei diritti civili
Negli anni Sessanta i neri finiscono in prigione più dei bianchi sessuali degli ispanici e poi quando escono perdono tutto
Dal diritto al voto quello all'alloggio popolare come vi dicevo prima quindi è una sorta di nuova schiavitù qualcuno la chiama scuote schiavitù sotto un altro nome perché la schiavitù è stata abolita col tredicesimo emendamento della Costituzione americana
Che però prevede una clausola si tu hai commesso un crimine sei comunque schiavo dello Stato
E quindi i criminali purtroppo sono i nuovi schiavi e questo spiega perché ci sono due milioni e mezzo di persone in carcere in America e perché la stragrande maggioranza di queste persone sono purtroppo a fare afroamericani ispaniche
Ecco ariana
Diciamo questo fotografia così puntuale va di pari passo anche con la collocazione urbanistica delle carceri in negli Stati Uniti
Perché ad esempio i penitenziari in Italia anche per la storia architettonica delle nostre città sono di solito
Vecchi posti al centro
Dei diciamo delle città immaginiamo Roma col carcere di Regina Coeli Napoli con Poggio reale San Vittore a Milano insomma tutte quante le strutture storiche sono all'interno delle città negli Stati Uniti
Invece sono lontani dal centro ma soprattutto lontani dagli occhi dei cittadini nel senso il carcere un'entità
Che si sente socialmente perché quello che ci hai raccontato tu non è nient'altro che di fatto la istituzionalizzazione di una sorta di pattumiera sociale se così vogliamo chiamarla
Ma dall'altra parte però sono assenti dalla visione pubblica e questo è è un connubio molto interessante se vogliamo perché
Mi razionalismo architettonico delle grandi metropoli americane così come razionalismo
Della Geometria politica statunitense ci racconta forse di più di di quanto potrebbe fare un trattato di sociologia in questo senso insomma ciò che non vedi e ciò che non affronti
Esatto io l'ho paragonato nell'articolo appunto che ho scritto per Repubblica ma anche nella del mio romanzo gotico americano ho paragonato la situazione dei di dei detenuti e capo il fatto che le carceri siano costruite lontano dagli occhi
Ad un quadro un quadro molto famoso di Carrie James Marshall che è un un pittore un artista afroamericano che dipinge sulla tela un uomo no una sorta di macchina grigia ti accorgi che è un uomo soltanto per dagli occhi delle pupille P. anche
E e dal sorriso da i venti quindi il con il titolo del quadro è l'uomo invisibile ecco i carcerati sono un po'agli uomini invisibili
A New York o la ciclabile nel carcere principale che poi uno dei calci più grandi del mondo si chiama Rikers Island e sta in un'isola nel mezzo di l'East River tra il Bronx il Queens in linea d'aria da casa mi aiutino a Manhattan in realtà è a pochi chilometri di distanza perché io vivo proprio sul fiume
Ed anche fai purtroppo una decina d'anni fa diventato molto noto alla cronaca perché i detenuti venivano abusati erano oggetti di D&D strano violenza da parte
Del del personale carcerario soprattutto gli adolescenti che finivano in queste celle d'isolamento in un padiglione del carcere che si chiama De Bing e e finiva in questo cioè l'isolamento anche per mesi senza poter vedere nessuno soltanto con un'ora d'aria chi veniva data ogni giorno
Ma durante la quale venivano messi delle gabbie delle gabbie lì vicino agli altri e quindi non si potevano toccare un potevano interagire probabile cambio proprio come gli animali
E
Ho deciso di scrivere proprio capitolo del mio nel mio romanzo su Rai che Saillant perché avevo sentito la storia di questo ragazzino il nome Khalif brano del che era finito in carcere
Qualche anno fa per aver rubato lo zainetto in Rikers Island Calif passò tre anni della sua vita inattesa di processo
Questo perché si rifiutava di dichiararsi colpevole cioè di diventare appunto stelle un criminale come dicevo prima se Bilancio criminale perdi tutto
Ed è molto difficile che tu poi riesca ad inserirsi nella società diventi un paria
E quindi Khalif si riuscirà si rifiutava di dichiararsi colpevole sia il si fosse dichiarato colpevole se ne sarebbe andato da RAI che sarebbe
Andate in un altro carcere avrebbe scontato appunto un forse un anno non so e poi sarebbe uscito però con la macchia del fare non del criminali l'invece sedici otto il processo non iniziava perché mancava quello che l'aveva accusato di aver rubato questo zainetto
E quindi due writers ci passò tre anni quando uscì dopo aver passato mesi interi in queste celle di isolamento quindi i danni psicologici
Tremendi
Quando uscì purtroppo si impiccò o e mi decise di suicidarsi ecco questa storia mi colpì moltissimo e poi la raccontò in in un bellissimo documentario
Prodotto da Genesi e pensati da Hardy wine stima nel due mila diciassette Arbe umanisti fece questo quant'anche credo che
Quello fu l'ultima cosa fatta da Wine Sting prima del movimento mi tu prima di essere travolto da tutte le accuse delle donne che dicevano appunto di essere stati molestati da lui
E quindi decise appunto di di raccontare la storia di Rikers di ambientarsi parte del mio romanzo ecco in questi giorni
A Rikers c'è il coronavirus e questo lo scritto nell'articolo su Repubblica
Ci sono ancora quasi trecento persone che hanno il coronavirus e stanno in carcere e in queste settimane si sono ammalate anche quattrocento guardie carcerarie
Ora sono anni che la città di New York dice dobbiamo chiudere RAI che Simon triennale che sarà è una vergogna
Perché appunto tutte le storie di detenuti che sono entrati lì dentro sono stallo subito dei maltrattamenti incredibili
Ci sono continuamente risse non ci sono programmi che in qualche modo riabilita che abitano il detenuto
Quindi sono abbandonati a loro stessi e il sindaco sta ammesso ha messo su questo progetto per cercare di far uscire i detenuti della prigione e
Spostarli in altre prigioni cittadine ma questo ovviamente va molto molto a rilento ora che fa con il successo è arrivato il coronavirus
E il bordo occorre accendino Joschka ha finalmente detto dobbiamo cercare di fare uscire almeno due mila persone
Persone con patologie persone che hanno un'età superiore ai cinquant'anni persone che hanno commesso reati non violenti persone che magari sono finite in carcere un'altra volta perché hanno violato la libertà vigilata
E quindi piano piano stanno facendo uscire questi detenuti quindi dove non è arrivata la politica la buona politica è arrivata la pandemia perché Rikers piano piano si sta spopolando il problema qual è e che i detenuti quando vengono rimessi in libertà gli viene data una carta mezzo card la carta dell'autobus
E lei ha detto bene adesso torno a casa quindi loro prendono vari mezzi di trasporto torno a casa loro spesso però non non gli viene fatto il testo prima di uscire quindi non si non si sa sono positivi
E non è neppure date istruzioni minime su cosa fare cioè non gli viene detto devi stare comunque in quarantena perché mai nel tuo dormitorio per esempio c'era un positivo nel calcio ci sono tanti positivi nel calcio ci sono tante persone che tu Cisco tanti ammalati
Non gli ha detto niente quindi vengono presi
E buttati adesso fuori dal carcere
Senza nessun tipo di istruzione
Ecco
L anno siamo in conclusione del tempo a nostra disposizione una diciamo chiusura alla dedicherei appunto oltre che alla situazione anche questo diciamo noi raccontato anche un po'all'inizio alla percezione di questa emergenza all'e sterno cioè in Italia come ha avuto modo di di seguire chiaramente il carcere da sempre il lascia la Cenerentola dei Problemi insomma anzi viene vista un po'come immigrazione da da dalla dalle forze di
Di governo delle forze politiche generali come un problema che può essere utile in campagna elettorale per solleticare chiaramente distinti
La pancia dell'elettorato ma dall'altra parte può essere un
Diciamo una materia spinosa da affrontare ecco nella narrazione tram piana tutto questo che spazio riveste nel senso che tipo
Di occupazione percentuale occupa nel dibattito pubblico
E e soprattutto come
L'America di Trump sta diciamo reagendo a questa pandemia che chiaramente sta dimostrando sempre di più
Al le le fortissimi ineguaglianze i diciamo e le grandi problematiche che così come il carcere Mark si va dalla dall'assistenza sanitaria alla alla middle class a tutto quello che c'è già precedentemente raccontato
Rappresentano Boy l'anello debole del del sogno americano
Si guarda purtroppo quella situazione di detenuti al tempo della pandemia è completamente assente dal dibattito dibattito politico nazionale tanto fuoco in conferenza stampa tutti i giorni
Alle cinque e mezzo del pomeriggio non l'ho mai sentito dire una parola per quanto riguarda i detenuti i giornalisti gli chiedono di dire appunto ma come mai quali sono i dati che avete voi del governo federale sul perché si amano di più gli afroamericani e gli ispanici
E questo gli apre apre tutto un altro capitolo quello appunto delle grandi disuguaglianze
E Tampa anche lì cerca di di glissare quindi non va mai nel dettaglio invece a livello della città livello di New York grazie a New York times allo IOR perché hanno fatto moltissime inchieste in questi giorni proprio su cosa succedeva all'interno delle carceri
E ai detenuti
Diciamo la c'è stata un po'di sensibilizzazione della dei cittadini New Yorker quindi sediamo tutti con attenzione quello che sta accadendo nel carcere
E appunto qualche giorno fa ho intervistato questa avvocatessa che si chiama Gabriella Ferrara
Che è un'avvocatessa di origini italiane ma con la mamma da proveniente dalle degli delle isole Samoa
Quindi non è caucasica questa avvocatessa non è bianca ed è andata all'università di Josh Tauran
Qualche anno fa si è laureato con il massimo dei voti in quella università che se non è una borsa di studio costo duecentodieci mila dollari
Per i tre anni di legge e e Gabriele invece di andare a lavorare per un
Ricco e famoso studio legale di Manhattan è andata a lavorare per i galleggia la linea Rizzo sai chi una organizzazione non governativa che aiuti i detenuti
E che in questi giorni loro sono in prima linea Gabriella mi stava raccontando che aiutare i detenuti anzitutto pagandogli la cauzione perché a Rikers si finisce proprio anche per questo perché non si hanno i soldi per pagare la cauzione i cani fra le ragazze di cui parlavo prima
E finito a Rikers perché la sua famiglia poverissima e non poteva fargli aspettare il processo a casa pagando la cauzione quindi Gabriella e la leader ride fanno esattamente questo pagando la cauzione
E poi nei nel caso in cui del detenuto sia positivo al virus
Lo vanno a prendere all'uscita del carcere i lo portano in delle abitazioni che hanno sparse per la città che loro affittano comuni pagano
Di tasca propria
Li fanno stare lì in quarantena così non tornano a casa loro e non rischiano di infettare anche la loro famiglia riportano la Spezia settimanalmente e se sono malati li portano in medicina
Ecco a fronte della grande così ignoranza e trascuratezza a livello federale invece poi ci sono queste realtà livello locale come la Liga lega Society aiutano invece i detenuti che hanno a cuore la situazione e quindi mi piaceva cerca di raccontare questa storia questa grande umanità che in questa grande tragedia comunque emerge e c'è una frase che dice questo scrittore americano che si chiama James Baldwin che ha scritto molto sulle prigioni molto sulla condizione degli afroamericani
E e lui negli anni negli anni Sessanta scriveva citando la Bibbia quando tutto sembrava perduto la mia prigione tremo e caddero le mie catene e poi due aggiunge noi non saremo mai liberi finché lo non saranno liberi e quindi appunto la libertà degli altri era nostra responsabilità perché la nostra libertà non inizia se quella degli altri
Esistente e e quindi ma non sono contenta di aver incontrato questa avvocatessa e sono contenta che continui invece il dibattito sui diritti dei dei detenuti anche qui negli Stati Uniti anche se sotto traccia appunto perché l'amministrazione non se ne sta occupando purtroppo
Bene allora di andare ti ringraziamo innanzitutto fare essere stata con noi ma anche per aver raccontato questo staccato così importante ricordiamo il tuo articolo e
Consultabile sul sito del la Repubblica pure pubblica punto it ovviamente
Si trova all'interno del sito in libreria quelli che hanno riaperto ristoro on line sul sito della casa editrice Bompiani trovate gotico americano che dire Arianna grazie torneremo
Allora ascoltarci se una voce preziosa in questa pandemia lì dallo IOR che grazie davvero
Grazie a voi