Lezione di Alessandro Barbero al "Festival della Mente" di Sarzana nel novembre 2017 - "Le reti clandestine. Una rete di partigiani: i Gap di Roma e l'attentato di via Rasella"

Buonasera grazie
Questa sera ho dimenticato il l'orologio quindi sono costretto a fare questa cosa rimettere il cellulare per aver l'ora
Dunque noi questa sera parliamo di una pagina di storia italiana che tutti conoscono su cui però c'è una quantità di leggende di deformazioni di miti che circolano tale che io sicuramente stasera dirò delle cose che magari stupiranno qualcuno
Dirò delle cose che magari andranno contro allora quello che molti pensano essere il senso comune
Sono consapevole che è perfettamente inutile fare adesso questa premessa però la faccio lo stesso
Le cose che dirò saranno fatti cercheranno di non essere interpretazioni saranno fatti se vi stupiranno tenete conto che appunto sono fatti accertati tutti quelli che vi racconterò questa sera
L'altro pezzo forse inutile della premessa e che noi stasera racconteremo un'azione partigiana la Rete di ragazzi che l'ha organizzata non racconteremo se non rapidamente alla fine
La rappresaglia tedesca e l'eccidio delle Fosse Ardeatine tuttavia i due eventi sono legati inestricabilmente nella storia questa sera raccontiamo un pezzetto di una storia complessa che va ben al di là
La storia comincia a Roma alla fine degli anni Trenta primi anni Quaranta
A Roma viveva allora un ragazzo che si chiamava Mario Fiorentini
Era studente di matematica alla Sapienza del resto da grande diventerà un matematico famoso professore universitario di Geometria analitica mi pare o qualcosa del genere
Però Mario Fiorentini che studiava matematica aveva tanti interessi culturali come molti giovani di allora la Roma degli ultimi anni del fascismo
E uno strano posto dove c'è specialmente fra i giovani una vita culturale molto intensa ci sono cineforum c'è teatro d'avanguardia
E Mario Fiorentini che di mestiere faceva il materno studente di matematica però si interessava di tantissime cose
Il regista Carlo Lizzani si ricorderà poi di averlo conosciuto da ragazzo lo incontrava il cineforum per l'appunto
E dice dice Carlo Lizzani si Mario era un ragazzo coi capelli lunghi con l'aria romantica pallido un poeta
Mario si occupava anche di teatro aveva fondato una piccola compagnia di dilettanti che organizzava spettacoli teatrali nelle borgate sto parlando del mille novecentoquaranta quarantuno quarantadue
Fra i ragazzi che facevano teatro insieme a lui ce n'era uno più giovane
Mario dice era bellissimo si chiamava Vittorio Gassman
Però Mario Fiorentini aveva un piccolo problema rispetto a tanti dei suoi amici studenti romani in quegli anni
Suo padre era ebreo
Famiglia non era praticante fino al trentotto non ci aveva mai pensato Mario a questo fatto insignificante che suo papà era ebreo
Viceversa nel mille novecentotrentotto con le leggi razziali la cosa di colpo si scopre che è abbastanza importante quando escono le leggi razziali Mario Fiorentini ha uno scatto di orgoglio
E decide che questa cosa a cui non ha mai pensato in vita sua cioè di essere figlio di un ebreo invece la vuole accettare in pieno decida di farsi ebreo
Ma dal rabbino capo di Roma e gli spiega tutto
Il rabbino capo di Roma ascolta questo ragazzo entusiasta e poi gli dice ma senta lei lo sa che c'è un piccolo problema
C'è l'altra
Lei non è stato ancora circonciso vero questo punto Mario Fiorentini racconterà poi che ha detto beh magari ci penso ancora un attimo
La cosa poi passa in cavalleria nel frattempo è scoppiata la guerra e cade il fascismo e c'è l'otto settembre
Roma è occupata dai tedeschi
E pochi giorni dopo l'otto settembre i tedeschi cominciano a rastrellare rastrellare per lei vanno anche a casa di Mario Fiorentini arrestano suo padre sua madre
è uno strano momento in cui la dominazione tedesca non è ancora ben organizzata ci sono un sacco di racconti a Roma in quei mesi di gente che viene arrestate riesce a scappare in modo rocambolesco passando dalla finestra del bagno della caserma ecco
Anche i genitori di Mario Fiorentini riescono a scappare si nascondono
Come tanti altri passeranno nascosti quei lunghi mesi fino alla liberazione di Roma
E chiaro che in casa non si può più stare comunque Mario decide di unirsi ai partigiani
Entra nelle resistenza lui ha venticinque anni
Entra nella Resistenza insieme alla fidanzata Lucia lei ne ha diciannove di anni
E per molto tempo vivono nascosti clandestini
Vivono soprattutto normanno nella cantina di un palazzone sul Celio vicino al Colosseo in via Marco Aurelio palazzone moderno dove il portiere è un compagno il portiere un omino di mezza età piccolo di statura magrissimo
Con una figlia novizie in convento però lui e comunista si chiama Duilio Grigioni e lascia entrare di partigiani a dormire nella cantina nella carbonaia del Palazzo
Dormono lì a lungo
E cantine umida è una carbonaia è inverno alla fine Lucia si ammala
Lucia si ammala abbastanza gravemente allora lei e il fidanzato Mario decidono di correre il rischio per qualche giorno tornano ad abitare nell'appartamento deserto dei genitori di Mario
Nell'appartamento hanno messo i sigilli ma loro sanno come entrare entra o non lo sa nessuno per qualche giorno stanno lì in questo alloggio in via Capo le Case nel pieno centro di Roma
Sono i primi di marzo del quarantaquattro
Roma è occupata dai tedeschi da sei mesi
E un pomeriggio verso le due Mario si affaccia alla finestra
E sente il rumore di una colonna tedesca che arriva marciando da piazza di Spagna e si sta avvicinando
Quando passano sotto la sua finestra Mario racconterà poi ho riconosciuto dice le stesse divise verde marcio degli uomini che erano venuti a prendere suo padre sua madre
è un'intera compagnia sono più di centocinquanta uomini in assetto di guerra con i mitra a tracolla i nastri delle munizioni incrociati sul petto bombe a mano alla cintura la colonna si snoda per più di cento metri
Attraversa via Capo le Case e si allontana verso via del Tritone
Mario si sporge dalla finestra e vede che la colonna traversa via del Tritone arriva all'imbocco del traforo parlo per i romani penso che sia più d'uno
E arrivata all'imbocco del traforo gira a sinistra e imbocca una parallela di via del Tritone
La parallela si chiama via Rasella
A Mario viene in mente che contro quella contro quella colonna si potrebbe tentare un'azione
Nei giorni seguenti ne parla con i compagni Mario Fiorentini comanda un gatto
Che a dirla così sembra chissà cosa vuol dire quattro cinque ragazzi organizzati da una gerarchia del Partito comunista
Ne parla con i suoi ne parla con i compagni di un altro gatto altri quattro cinque ragazzi
Il capo e anche lì un altro studente stavolta di medicina si chiama Rosario Bentivegna Sassa per gli amici perché di origine siciliana anche se è nato a Roma
Rosario ventun'anni appunto studia medicina a una famiglia di di patrioti a un bisnonno che era colonnello di Garibaldi
Mario Fiorentini racconta di questa colonna che attraversa cantando canzoni tedesche il centro di Roma
E dice io sono stato vedere per due o tre giorni passa tutti i giorni alla stessa ora
Gli altri dicono va bene veniamo a vedere
Il diciotto marzo si incontrano nella zona e aspettano
La colonna non passa
Il giorno dopo si incontrano di nuovo il diciannove marzo stanno lì ad aspettare
La colonna non passa
Mario Fiorentini ci rimane malissimo dice ma io ho visto parecchi giorni passavano ve lo giuro sempre alla stessa ora va bene veniamo ancora domani il venti sono lì a vedere venti marzo quarantaquattro
Colonna passa dall'angolo della strada Sassa Bentivegna li vede passare cantando in tedesco nel cuore di Roma e mormora agli altri ma questi bisogni attaccarli
Ecco qui è bene che ci fermiamo a a raccontare un po'cos'era a Roma in quei mesi
Perché uno dei grandi equivoci che si sono creati intorno all'attacco di via Rasella
Consiste nel considerarlo come un episodio isolato senza contesto come se una bomba fosse scoppiata all'improvviso nel bel mezzo di una città pacifica
Roma è una città che è stata conquistata dai tedeschi dopo l'otto settembre con tre giorni di combattimenti contro l'esercito italiano
E contro gruppi di civili armati che hanno sostenuto l'esercito
Tre giorni di combattimenti che hanno fatto centinaia di morti e feriti con le donne dei quartieri che portavano da bere e da mangiare ai soldati italiani che stavano combattendo contro i tedeschi
Roma è una città dove la resistenza è attivissima e dove ci sono attentati ogni giorno
Muoiono soldati tedeschi continuamente
Al processo per la strage delle Fosse Ardeatine il comandante della Gestapo di Roma Kappler testimonierà
Nel Tevere spesso venivano lasciati cadaveri di soldati tedeschi
Il comandante delle SS a Roma il colonnello Dollmann al processo testimonierà Roma è stata la capitale che ci ha dato più filo da torcere
Capite cosa vuol dire i tedeschi occupano le capitali di mezza Europa occupano Parigi Brussel L'Aia Oslo Copenaghen a Belgrado Atene Roma e la capitale che ci ha dato più filo da torcere dice il colonnello Dollmann
Il maresciallo Kesselring comandante dell'esercito tedesco in Italia al suo processo ha testimoniato
Roma era diventata per noi una città esplosiva
E per noi era un grave problema
Che se l'indice per noi è un'opera fondamentale era alle retrovie del fronte mandavamo lì le truppe a riposarsi e a un certo punto è diventato impossibile Mandarelli soldati in licenza
A riposarsi e riprendere un po'di forze per il fronte
Perché fronte lì
A pochissima distanza da Roma
Gli americani sono sbarcati ad Anzio e Nettuno
E quando sono sbarcati sembrava che in un attimo dovessero arrivare a Roma poi invece non ci sono arrivati i tedeschi li hanno fermati
I tedeschi uno può pensare quello che vuole ma la guerra la sapevano fare
Hanno schermato di netto o lo sbarco americano gli americani sono inchiodati sulle spiagge di Anzio non si muovono più su un muro di Trastevere compare una scritta
Americani resistette veniamo noi a liberarmi
Roma dunque nelle retrovie del fronte ed è il centro nevralgico del fronte tedesco tutti i giorni per le consolari passano i convogli che vanno al fronte di Anzio
E perciò nome bombardata tutti i giorni gli americani la bombardano tutti i giorni bombarda o le ferrovie le stazioni ma le stazioni a Roma sono nel centro di Roma
Nei dieci giorni fra l'otto e il diciotto marzo del quarantaquattro quando quando Mario Fiorentini e i suoi amici cominciano a pensare all'attacco di via Rasella i bombardamenti aerei americani secondo una stima qui devo mettere le mani avanti cifre sicure non le ha nessuno però circola questa stima in quei dieci giorni di marzo i bombardamenti fanno due mila morti otto mila feriti a Roma
Roma è una città dove la vita è completamente stravolta dove c'è il coprifuoco il divieto di circolare in bicicletta perché nei primi attacchi partigiani usavano di biciclette perciò il comando tedesco ha proibito nessun civile può usare la bicicletta
è una città dove si fa la fame con le file per le patate per il carbone
è una città piena di gente nascosta militari sbandati renitenti alla leva ebrei
è una città piena di sinistra attivi senza tetto il traforo di via del Tritone a due passi da via Rasella e chiuso perché è pieno di famiglie che dormono lì
Le caserme di viale Giulio Cesare invece sono piene di arrestati
Perché i tedeschi continuamente bloccano interi quartieri intere vie rastrella negli uomini
E li concentra o nelle caserme di viale Giulio Cesare per poi mandarli a lavorare in Germania i tedeschi ha bisogno di gente volontari ce ne sono pochi i tedeschi rastrellano e mandano
Il tre marzo
L'attacco di via Rasella sarà il ventitré marzo venti giorni dopo
Il tre marzo una donna di trentasette anni che si chiama Teresa Gullace c'è madre di cinque figli e incinta
E davanti alla caserma di viale Giulio Cesare con un pezzo di pane per suo marito che è stato rastrellato
Quando lo vede dietro le sbarre è una finestra comincia a sgomitare per aprirsi la strada finisce addosso un soldato tedesco il soldato tedesco le spara la lascia morta lì
E la storia che poi è stata ricreata naturalmente da Rossellini per Anna Magnani nel film Roma città aperta
Quel pomeriggio i partigiani attaccano le caserme di viale Giulio Cesare rimane ucciso un fascista
Il giorno dopo il quattro i partigiani ammazzano il commissario di polizia di Centocelle
Il cinque marzo viene ucciso un ufficiale tedesco sulla via Casilina
I tedeschi ovviamente rispondono arrestano torturano fucile hanno Centocelle viene rastrellato dopo l'omicidio del del commissario il rastrellamento fa venticinque morti
Il sette marzo dieci partigiani arrestati da tempo vengono fucilati al Forte Bravetta
Il giorno dopo otto marzo una colonna di camion tedeschi diretti al fronte di Anzio viene attaccata sulla Tuscolana otto soldati tedeschi uccisi il nove papi il nove marzo salta in aria un deposito di carburante della Wehrmacht in via Claudia il dieci marzo un corteo fascista
Che sfila in via Tomacelli e attaccato dal gruppo di Rosario Bentivegna quattro morti
E voi vedete ho citato soltanto episodi del marzo quarantaquattro delle settimane che precedo no l'attacco di via Rasella
E fondamentale sottolineare una cosa che è contro intuitiva perciò la sottolineo invitandoli a darmi fiducia è un fatto accertato
I tedeschi uccidono fucile non restano ma mai e poi mai c'è stata una rappresaglia di retta mai è successo che per un tedesco morto il comando tedesco dicesse
Siccome è morto un tedesco adesso fucili amo degli italiani Mayu manifesto tedesco ha detto abbiamo avuto dei morti e perciò ammazzeremo degli ostaggi
Mario Fiorentini essa sa Bentivegna comandano dedicato cosa sono questi gas
Questi i Gruppi d'Azione patriottica
Sono organizzati dal partito comunista il che vuol dire che quasi tutti ragazzi che ne fanno parte si sentono comunisti
Fra l'altro varrebbe la pena di riflettere sull'importanza dell'educazione specialmente nelle dittature
Questi e tutti passato tutta la vita nella scuola fascista
E son tutti diventati comunisti
Il comandante dei gatti si chiama Antonello Trombadori sarà poi un dirigente comunista importante in quel momento ha ventisette anni per noi oggi uno di ventisette anni è un ragazzino
Antonello Trombadori e l'ufficiale dei bersaglieri che ha fatto la guerra e che quindi è perfettamente in grado di comandare questa Rete clandestina in Roma
Salvo che in quel momento in prigione l'hanno arrestato e sfuggirà per miracolo all'eccidio delle Fosse Ardeatine
Siccome Antonello Trombadori in prigione comanda Hiccup un ragazzo un po'più giovane che si chiama Carlo Salinari
Nome di battaglia Spartaco
Carlo Salinari a venticinque anni e di lavoro fa l'assistente universitario di letteratura italiana
Alla Sapienza dopo la guerra sarà un critico letterario famoso marxista ortodosso e anche un po'rigido ma un'importante critico letterario sarà come sono strani destini il preside di lettere alla Sapienza di Roma nel settantasette al momento del movimento studentesco del settantasette
Ma qui siamo molto prima di anni ne ha solo venticinque e comanda il gatto di Roma
Il caso una struttura gerarchica Mario Fiorentini Rosario Bentivegna vanno a parlare con loro capo Spartaco Carlo Salinari
Ivano parlar di questa colonna tedesca che tutti i giorni passa da piazza di Spagna via del Tritone a via Rasella
E gli dicono che loro vorrebbero attaccarla
Salinari non è convinto
La colonna tedesca troppo forte centocinquanta uomini
Loro son quattro gatti cioè in aria paura che finisca malissimo
Ma la struttura gerarchica anche Salinari a qualcuno sopra di sé
Carlo Salinari e risponde direttamente al comando militare del partito comunista
E quindi a Giorgio Amendola
Che anche lui dopo la guerra sarà un importante dirigente comunista che in tanti no e no ricordano che in quel momento e che anche naturalmente Giorgio Amendola
Il figlio di quel Giovanni Amendola deputato liberale che un po'di anni prima i fascisti avevano ammazzato a bastonate
Amendola il rappresentante del Partito comunista della giunta militare del CLN
La giunta militare del Comitato di liberazione nazionale l'organismo che dirige la resistenza in tutta Italia
E in cui sono rappresentati i sei partiti antifascisti dici i socialisti comunisti Partito d'Azione liberali repubblicani se non vado errato
Avendo la presente comunisti gli altri rappresentanti son tutti i personaggi di spicco ve ne cito solo uno perché l'abbiamo conosciuto tutti della giunta militare del CLN il rappresentante del Partito socialista si chiama Sandro Pertini
Dunque Salinari racconta al suo superiore gerarchico Amendola la proposta dei ragazzi dei Gatto attaccare questa colonna tedesca
La colonna tedesca la vista anche Amendola e la vista per un motivo particolare ve lo racconto perché è veramente difficile immaginare cos'è la Roma in di quel momento un luogo di contraddizioni incredibili Giorgio Amendola è un dirigente comunista clandestino ricercatissimo
Ma passa spesso da piazza di Spagna e quindi ha incrociato la colonna tedesca
Perché lui spesso ha bisogno di andare al Palazzo di Propaganda Fide Cheli a due passi il palazzo di Propaganda appartiene al Vaticano perciò gode di extraterritorialità
E dentro il palazzo di Propaganda vive protetto dal Vaticano un altro importante uomo politico antifascista si chiama Alcide De Gasperi ed è il capo della DC
Amendola comunista ha spesso bisogno di discutere con De Gasperi democristiano perciò se ne va a piedi al palato a trovarlo al Palazzo di Propaganda
Passa da piazza di Spagna ha visto passare la colonna tedesca
E Amendola ai ragazzi dice sì attaccate la
Amendola delle ragioni precise per dire questo
La giunta militare del CLN e in contatto con il comando alleato con comando angloamericano
E il comando alleato chiede attacchi a Roma il più possibile dentro la città
Perché i tedeschi hanno dichiarato che a Roma è città aperta per è una formula che conosciamo tutti per via del film cosa vuol dire città aperta Roma città aperta vuol dire noi che siamo da questa parte
La città però non lo usiamo non ci stiamo dentro non la difenderemo è una cosa che si fa fra avversari civili quando si vuole evitare una città il peggio delle distruzioni della guerra
Peccato che i tedeschi hanno dichiarato Roma città aperta ma in realtà la usano
Roma è piena di comandi e centri di comunicazione depositi tedeschi è come dicevo prima i convogli della Wehrmacht passano tutti i giorni sulla Tuscolana e sulla Casilina diretti al fronte di Anzio perciò il comando angloamericano chiede ai partigiani chiede alla giunta militare del CLN attacchi contro i tedeschi ingorgo Omar
In Italia c'è una vecchia polemica che io mi ricordo fin da quando ero ragazzino ma in fondo la Resistenza non cambiato non ha cambiato niente dal punto di vista militare per carità la guerra gli americani ne vincevano lo stesso anche senza la Resistenza però il generale Mark Clark comandante della Quinta armata americana che il quattro giugno entrerà a Roma
Ha dichiarato per i miei uomini era importantissimo sapere che alle spalle dei tedeschi i partigiani erano attivi e i che i tedeschi non potevano stare mai tranquilli né di giorno né di notte
La giunta militare del CLN tutta d'accordo gli alleati lo chiedono e va bene così bisogna fare degli attacchi dentro Roma
C'è solo un po'di gelosia per il fatto che gli unici che hanno una struttura militare efficiente sono i comunisti
In particolare questa cosa rode un po'a Pertini
Ve la ricordate com'era fatto Pertini e Pertini Amendola dice va bene però se fate un'altra azione grossa per piacere ce lo dite e la facciamo insieme perché vogliamo partecipare anche noi
Ma Mendole un comunista
E i comunisti in quell'epoca sono sospettosi Amendola non si fida
Decide che l'azione contro la colonna tedesca la faranno da soli
Pertini dirà poi
Che lui avrebbe preferito essere informato si era anche un po'scocciato quando ho saputo che l'hanno fatta senza dirglielo però dirà Pertini l'azione lo però totalmente approvata quando ne venne a conoscenza
E dunque il gatto cominciano a studiare l'attacco contro la colonna tedesca uno oggi vicecapo e sembra di dire chissà cosa
In realtà fanno capo un partito clandestino fuorilegge da vent'anni che esiste a malapena Roma è una città di due milioni di abitanti allora gli iscritti al partito comunista sono a me a malapena tre mila i ragazzi dei gatti sono partigiani improvvisati senza nessuna esperienza
A corto di armi a corto di munizioni
Quelle poche armi e munizioni che hanno le hanno perché a Roma esiste anche una resistenza militare monarchica organizzata da ufficiali del regio esercito che rispondono al governo di Badoglio e dal re al sud
E che hanno accesso ai depositi del regio esercito solo agli ufficiali dell'esercito riescono a procurare armi esplosivi
E ovviamente fornirle ai partigiani comunisti qualche discussione c'è però poi alla fine le danno perché gli ufficiali hanno le armi e gli esplosivi ma i comunisti li usano
A capo lo sapete della della giunta militare badogliani ha diciamo così monarchica fino a pochi mesi prima c'era il colonnello Montezemolo
L'Uri decorato di guerra che poi Morra alle Fosse Ardeatine
Quel momento l'hanno arrestato in prigione ma la giunta militare continua a funzionare e fornisce armi anche ai comunisti certo sono quelle che sono sono armi italiani di Seckau italiane di seconda mano funzionano fino a un certo punto gli esplosivi spesso non esplodono
Le armi si inceppa no
Un po'di tempo prima sei ragazzi dei gatti tutti armati di mitra hanno attaccato dei camion tedeschi a Tor de'Schiavi e tutti e sei i mitra si sono invece fatti
Sono male armati quindi e oltre a questo oltre questo non fanno una bella vita
Vivono in clandestinità
E non è una cosa eccitante vivere in clandestinità vuol dire annoiarsi passare giornate intere chiusi in una cantina
Vuol dire fare la fame perché non è che poi tornare dalla mamma mangiare ogni tanto si in gran segreto ma ci sono giornate in cui non sai dove mangerai mangi in trattoria
Quando l'oste un compagno e allora ti fa mangiare gratis
Oppure mangi in trattoria quando nostrane un compagno ma il cameriere si e allora il cameriere di nascosto dal padrone che riempie il piatto due volte di patate in modo che poi dieci Sanzio
Vuol dire una fatica bestiale perché i tedeschi l'abbiam detto en proibito anche solo di circolare in bicicletta i tram funzionano quando possono e quindi chi è in clandestinità si fa ogni giorno chilometri e chilometri a piedi
E poi e poi si dorme in cantina appunto
Si porta per mesi la stessa camicia lo stesso vestito gli stessi calzini
C'è la testimonianza di una ragazza che fa parte di questi gatti fa parte del gatto per vista sa ben ti legna e della sua fidanzata e dopo si sposeranno anche si chiama Carla Capponi
Carla Capponi poi in seguito a racconta
Eravamo tutti magrissimi pallidi gli abiti cominciavano a caderci addosso
Le scarpe avevano la suola già più volte rappezzata e c'era chi portava ancora in pieno inverno zoccoli di legno
Anche dormire in cantina non è divertente specialmente per le donne
Carla Capponi
Sì appunto dopo la guerra sposerà a Rosario Bentivegna e sarà deputato comunista a Roma Carla Capponi in quel momento una ragazza di venticinque anni
è una signorina di buona famiglia
Un altro ragazzo dei gatto Franco Calamandrei figlio di Piero Calamandrei se la ricorda Carla Capponi signorina di buona famiglia
Che parlava con la erre moscia
E si grattava i pidocchi presi nella cantina di Duilio
Carla venticinque anni è una signorina di buona famiglia anzi sarebbe la contessina Capponi ma la famiglia è decaduta il papà è morto senza lasciare un soldo Carla non ha finito gli studi sia impiegata farà dattilografa
Ed è il passato è rimasto solo un grande appartamento
E per via di questo grande appartamento che Carla cominciato a fare politica perché dopo la caduta di Mussolini dopo il venticinque luglio
Poi capita a Roma e in ebollizione i partiti politici di colpo son legalizzati dappertutto ci sono incontri e riunioni discussioni e qualche amico dice a Carla ma voi che avete un alloggio così grande
Non è che possiamo usarlo per fare le riunioni
Tra questi conoscenti che chiedono di usare l'alloggio dei capponi per fare le riunioni politiche
C'è anche un comunista
Si chiama giochino Gesù Mundo
Insegna storia e filosofia al liceo Cavour a Roma
Anche lui morirà alle Fosse Ardeatine
Giochino Gismondo a un certo punto di presentano Carla e chiede se può ospitare nell'appartamento una riunione di loro comunisti e le dice strade riunione turbolente dobbiamo discutere molto
Com'è che possiamo fare in modo che i vicini non sentano le discussioni e Carla che è una signorina di buona famiglia dice ma io so suonare il pianoforte
Se volete
Carla sono era anche l'arpa a dire il vero ma insomma
Quel giorno suona il pianoforte dice non finiva mai le riunioni dei comunisti ho suonato tutti i Notturni di Chopin
Poi finalmente la riunione finisce e il professor Gesù Mundo le chiede se la prossima volta voglio dire anche nella riunione
Così Carla diventa comunista
E lei ci ha lasciato la testimonianza di cosa voleva dire dormire in cantina sulla terra battuta in mezzo ai mucchi di carbone
Lei è una signoria di buona famiglia dice pensa mia mamma mi aveva dato una trapunta per andare nella cantina una di quelle trapunte matrimoniali io me la lo slavo tutta intorno
Poi ho visto che gli altri dormivano per terra
Allora ho detto va be'dai estendiamo per terra ci mettiamo tutti sopra dice Carla anche questo dormire come i cuccioli uno vicino all'altro ti dà una certa consolazione ma c'era molto disagio
Essere una donna e non è facile comunque siamo in Italia nel mille novecentoquarantaquattro e anche i comunisti sono italiani del mille novecentoquarantaquattro non son mica diversi dagli altri
Quando un ragazzo del gatto che si chiama Valentino Giarratana e sarà anche Luís poi un deputato comunista ma in quel momento è un ragazzo
Si presenta Giorgio Amendola con la sua fidanzata e gli dice che lei vorrebbe unirsi anche lei ai partigiani e Giorgio Amendola dice benissimo
Così potrà lamentarti calzini la sera
Ovviamente queste ragazze si ribellano loro vogliono essere alla pari degli uomini e non è facile
Per dimostrare che lei alla pari di qualunque uomo Carla Capponi un giorno su un tram sfila la pistola a un milite fascista di nascosto e se la porta via
Poi quando arriva la i compagni con la pistola se la vogliono prendere loro
Perché le dicono ma tu sei la ragazza delle caserme
Allora Carla dice che lei ha e la pistola la vuole usare e allora le dicono vediamo
All'approssimazione spari tu
E così Carla Capponi partecipa un agguato
E uccide un ufficiale tedesco in mezzo alla strada
Poi ha raccontato che era così scioccata che scappando si è dimenticata di mettere la pistola nella borsetta e scappava per la strada a Roma con la pistola in mano
E poi quella sera si è messa a discutere col suo capo che era anche il suo fidanzato sansa Bentivegna
Dicendo che non è possibile ma non si può mica sparare così alla gente questo non si può fare
E Rosario Bentivegna le dice allora le donne dovrebbero starsene a casa
E Carla si è ricordata che in famiglia quando lei era nata il padre aveva detto meno male che è femmina
Almeno non farà mai la guerra
E allora Carla ha deciso di continuare però tanti anni dopo racconta est devo dire la verità è stata una cosa molto dura credo che dipenda molto dal fatto che uccidere è una cosa contro natura
Anche Lucia la fidanzata di Mario Fiorentini aveva ricordate quella che si è ammalata nella cantina e che aveva diciannove anni anche Lucia ha parlato dell'angoscia di uccidere i nemici
Che pure erano di carne e ossa come me e soffriva hanno e gridavano
E ancora oggi risento quelle urla dice Lucia tanti anni dopo
Però una donna vuole essere alla pari con gli uomini e dopo la guerra a un certo punto Lucia viene decorata con la Medaglia d'argento al valore e il ministro della Difesa Paolo Emilio Taviani che passa a distribuire le medaglie quando si vede davanti una donna le dice
Lei signora è la moglie
Pensava che fosse la vedova di un decorato alla memoria che Lucia gli risponde no guardi la decorata sono io
Dunque i ragazzi del gatto cominciano a osservare i movimenti della colonna
Per due o tre giorni il venti giù il venti marzo è stata decisa l'azione il ventitré marzo sarà compiuta per due o tre giorni col nome tra noi i movimenti della colonna tedesca
E a questo punto devo entrare nel dettaglio di una delle molte falsità che sono state diffuse su questa vicenda
Inutile che ve lo dica anche l'attentato di via Rasella una pagina su cui la memoria italiana si è spaccata perché noi siamo uno strano Paese
E la Roma di queste falsità e quella secondo cui la colonna sarebbe stata composta da anziani innocui
Poliziotti non militari per di più dell'Alto Adige cioè mezzo italiani
Queste è l'unica cosa vera
Erano dell'Alto Adige
Che era stato annesso alla Germania nazista
La compagnia che viene attaccata è una compagnia di un battaglione del reggimento di polizia militare Bozzolan cioè Bolzano
Sono militari a tutti gli effetti subordinati al comando delle SS
Qualche tempo dopo il reggimento prenderà il nome ufficiale di S S polizza era che mentre Bozzano cioè reggimento di polizia militare del esseesse Bolzano
Non solo giovanissimi certo non sono anziani no qui il più giovane aveva ventisei anni
Il più anziano ne ha quarantatré è un battaglione che impegnato nei rastrellamenti per le strade di Roma quei rastrellamenti per cui si bloccano
Le uscite di una via e si mandano in Germania tutti quelli che stanno dentro è un battaglione che impegnato nella lotta contro i partigiani nei Castelli Romani
Dopo l'attentato di via Rasella il battaglione sarà spostato in Piemonte a combattere i partigiani
Un altro battaglione dello stesso reggimento borse è stato responsabile di crimini di guerra eccidi in Cadore
Ho beninteso questa interessante dirlo adesso ma i ragazzi non ne sanno niente quelle una colonna tedesca
è una colonna tedesca che passa per il centro di Roma cantando canzoni tedesche questo l'han confermato tutti i superstiti del reparto di ufficiali c'eran comandato canta
Tornano in caserma dal poligono di Tor di Quinto dove si sono esercitati all'uso delle armi da guerra
Tornano col mitra a tracolla
Con le bombe a mano lo dicevo infilate nella cintura questo lo hanno confermato molti superstiti
Hanno detto abbiamo avuto tanti morti mica solo per la bomba Anco Meggiato scoppiano le bombe a mano che avevamo innescate delle cinture
Hanno il mitra in mano e il colpo in canna anche questo lo dicono i superstiti di ufficiali ci avevano detto rischiamo di essere attaccati perciò colpo in canna
Quando tutti i conti sono fatti
Si decide di attaccare il ventitré marzo
Top per puro caso e l'anniversario della fondazione dei fasci di combattimento un giorno in cui i fascisti
Avevano in programma grandi celebrazioni a Roma salvo che il comando tedesco che comandava davvero a Roma proibisce ai fascisti di fare qualunque celebrazione pubblica o corteo perché temono attacchi
Viene deciso che la colonna sarà attaccata in vari modi si farà esplodere una bomba e altri gruppi di partigiani attaccheranno con bombe a mano e pistole
Viene elaborato un piano d'attacco piuttosto complicato che richiede l'impiego di ben diciassette partigiani tra cui quattro donne
Non c'era mai stata Roma un'azione di quella scala d'altra parte questi diciassette partigiani attaccheranno più di centocinquanta tedeschi in assetto di guerra
I diciassette c'è un po'di tutto fra i diciassette
Abbiamo detto
C'è Carlo Salinari il capo che sarà ordinario di letteratura italiana
C'è Franco Calamandrei che sarà senatore c'è Carla Capponi che sarà deputato c'è Mario Fiorentini che stava ordinario di Geometria c'è Giulio correttivi che in futuro sarà ordinario di fisica nucleare
Ma ci sono anche un portinaio un tassista un muratore un impiegato
Ci sono pochissimi proletari
Ce n'è solo uno in realtà Guglielmo Blasi e l'unico vero proletario del gruppo e molto ammirato dagli altri perché è un vero proletario
Gli altri non sanno che è pregiudicato per furto
E che qualche tempo dopo si farà beccare mentre sta rapinando una casa verrà arrestato dalla polizia e a quel punto confesserà che tradirà tutti ma questo è ancora di là da venire
Dei diciassette nell'arco della guerra solo uno morirà Silvio Serra morirà combattendo al fronte contro i tedeschi
Parecchi saranno arrestati torturati condannati a morte ma si salveranno perché il quattro giugno gli americani entrano a Roma
Viene deciso che la bomba si farà esplodere in via Rasella
Via Rasella una via stretta in salita lì la colonna rallenta perché in salita
E serra i ranghi si fanno i calcoli
C'è un minuto e mezzo durante il quale tutta la colonna è in via Rasella prima che la testa svolti in via quattro Fontane perciò bisogna che la bomba esplode durante quel minuto e mezzo
Si deve decidere dove collocarla per fortuna via Rasella pochissimi negozi
C'è un punto particolarmente disabitato lì il Palazzo Tittoni e mezzo vuoto si decide che la bomba si metterà all'ingresso del Palazzo Tittoni
La colonna passa alle due va benissimo le due non c'è nessuno in giro di solito o poca gente
Bisogna fare esplodere la bomba in un momento preciso qui entriamo nei dettagli tecnici nel giro di pochi giorni si organizza questa cosa cosa vuol dire fare esplodere una bomba che deve esplodere in un momento preciso ovviamente non ci sono i telecomandi
I timer
Bisogna che ci stia lì uno e che dia fuoco una miccia
Rosario Bentivegna decide che lo farà Luís
E a quel punto ci vuole un altro che stia all'ingresso di via Rasella e che gli dia il segnale
Perché lui deve sapere esattamente in che momento la colonna svolta in via Rasella ci sarà uno che si toglierà il berretto egli farà segno questo sarà Franco Calamandrei il figlio di Piero
Calcolano dal momento in cui la colonna svolte in via Rasella al momento in cui arriva al Palazzo Tittoni
Ci mette quarantacinque secondi tedeschi marciano al passo come un orologio
Quarantacinque secondi quindi la la miccia dovrà durare cinquanta secondi esatti
Subito dopo l'esplosione un altro gruppo di tre uomini attaccherà alle spalle la colonna con bombe a mano
Loro hanno quattro bombe a mano e non sono vere bombe a mano sono bombe da mortaio del regio esercito che degli artigiani amici sono riusciti a modificare in modo che si riesce a farle scoppiare tirandole
E poi i tre che tirano le bombe si metteranno in salvo è un altro gruppo di quattro armati di pistola subentra e copre la fuga di tutti gli altri
E poi ogni gruppo è coperto da altri ancora
Che rimangono inattivi se va tutto bene e Intervengono se si dovesse creare qualche difficoltà perciò complessivamente ci vogliono diciassette uomini
E va bene poi problemi e la bomba come se la mettiamo lì come la portiamo come la nascondiamo decidono di usare un carretto da spazzino
All'epoca gli spazzini pedalano dietro al bidone dell'immondizia
Perciò Rosario Bentivegna si travestì rata spazzino
E al momento della fuga però ci vuole qualcuno che lo spetti con un impermeabile in modo che possa mettersi l'impermeabile nascondere la giacca da spazzino questo lo farà sulla sua fidanzata Carla Capponi
Lo aspetterà all'angolo di via quattro Fontane con un impermeabile sul braccio se qualcuno la vede e lei dice sto aspettando il mio fidanzato gli ho portato l'impermeabile
Il giorno prima il ventidue marzo un gappista ruba un carretto da spazzino in un deposito dietro il Colosseo
E lo nasconde nel cortile del solito palazzo di via Marco Aurelio dove c'è la famosa cantina
Vogliamo Plasil il ladro quello che poi tradirà
Ma che è un uomo utilissimo ruba la divisa da spazzino
E l'esplosivo
E l'esplosivo alla fornito il Regio Esercito l'hanno fornito agli ufficiali del centro di coordinamento della Resistenza monarchica che sono gli unici come vi dicevo che a Roma hanno accesso a depositi di armi e munizioni
Ci hanno contattati e gli ufficiali del regio esercito hanno accettato di fornire l'esplosivo dodici chili di tritolo
A ritirare l'esplosivo ci va un po'per volta Carla Capponi
Le ha dato un appuntamento in via Urbana lei va via Urbana e torna con delle borse un po'per volta porta tutto questo tritolo si va a Carla Capponi perché agli ufficiali del regio esercito evidentemente trattare con la contessina piace
Jeda sicurezza anziché con qualche operaio comunista
Carla Capponi dirà poi
Erano signori distinti piuttosto eleganti si capivano fra loro
Quanto al contenitore per la bomba lì non c'entra il Regio Esercito quello l'hanno fabbricato dei compagni alla società del gas di via Ostiense dove fabbricano le bombole del gas
Lì dei compagni hanno fabbricato un contenitore di ghisa per metterci dentro il tritolo
Dopodiché sembra uno scherzo ma bisogna confezionarla questa bomba e la miccia che deve durare esattamente cinquanta secondi per fortuna come vi dicevo prima nel gruppo c'è un fisico nucleare
Non c'è bisogno di fare la bomba atomica ma è un fisico e Giulio Fortini e sua moglie confeziono una bomba e la miccia
La mattina del ventitré marzo è tutto pronto
Quella mattina Carla Capponi si sveglia lo racconterà dopo prestissimo con le ossa rotte non ha dormito per l'angoscia di quello che stanno facendo
Per fortuna c'è da lavorare c'è da preparare in carretto dell'immondizia
Bisogna mettere la bomba dentro e poi coprirla con uno strato di immondizia qui c'è un dettaglio che a me è sembrato surreale ma che vi dico
Perché ci aiuta a capire cos'era a Roma in quel momento Roma è una città così affamata
Che non produce immondizia
Non riescono a trovare abbastanza immondizia da coprire la pompa ci metto tutta la mattina finalmente riescono ammassare uno strato di immondizia per nasconderla
A mezzogiorno Rosario Bentivegna Carla Capponi il fisico Giulio cortine e sua moglie
Vanno a mangiare alla birreria Dreher a piazza Santi Apostoli e uno di quei posti dove un cameriere compagno di riempie il piatto gratis ci son solo patate ma va bene così
Del resto Carlo non manda giù niente per l'angoscia
Tornano via Marco Aurelio Rosario si mette la divisa da spazzino e parte pedalando
Anche Carla parte a piedi
Nella borsa
La borsa della spesa alle quattro bombe a mano che è arrivata sul posto dovrà consegnare al gruppo che incaricato di lanciarle
E poi come sempre qualcosa va storto
La prima cosa che va storta che Rosario scopre che pedalare dietro a questo Carretto dell'immondizia così pesante è una cosa faticosissima nello studente di medicina una roba così non l'ha mai fatta su e giù per le strade di Roma
Fa una fatica che non si era mai immaginato
E poi naturalmente le cose che possono andare storte sono tante dice la legge di Murphy se qualcosa può andar storto andrà storto lui è un falso spazzino al Quirinale
Incontra due veri spazzini
I quali dicono e ce fai da 'ste parti
E che tenderei a risponde lui scuserete mio romanesco un piemontese ma insomma
Gli dice ciò un carico di cemento
Gli altri si mettono a ridere son sicuri che un collega che nel tempo libero fa la borsa nera
E gli fanno ma pianta la faccia erede dei prosciutti
E sono lì che fanno per aprire il bidone Rosario li manda al diavolo tira dritto pedale per fortuna quelli si mettono a ridere
Arriva in via Rasella davanti al Palazzo Tittoni si ferma lì
Alle due son tutti pronti diciassette ragazzi
Ciascuno al suo posto con le bombe le pistole
Rosario sa che quando gli fanno il segnale deve dar fuoco alla miccia
Sono le due
Tedeschi son sempre passati alle due
Quel giorno non passano
Sono le due e mezza non son passati
Rosario e li travestito da spazzino che non sa bene cosa fare cosa si fa fuma
Ma solo tre sigarette in tutto anche questo è un dettaglio
Cosa voleva dire quell'epoca e Comune di quelle sigarette deve accendere la miccia alla fine decidono di mettere tutto il capo decide di mettere tutto il tabacco dentro una pipa e tenersela lì imboccare
Dopo un po'passa uno
Vede questo spazzino che sta lì appoggiato al muro e non fa niente
E gli fa o guarda che arriva l'ispettore Rosario si è si preoccupa
Già cosa fa uno spazzino sparsa la strada
Rosario prende la scopa e comincia a spazzare la strada
Essendo uno studente di medicina si accorge subito che non è capace di spazzare la strada
E peggio di prima se lo vedo lo capiscono subito di qualcosa che non va perciò smette rimane lì a fischi e Tare
Dopo un po'vede uno dei compagni appostati in fondo alla via che si muove dice il segnale arriva no
Accende la pipa
Non arriva nessuno
Intanto si è bruciato un altro po'di quel poco tabacco che si era portato
Intanto Carla ha lasciato le bombe a mano al compagno che deve farsene carico
Ed è andata ad appostarsi non posto che c'è ancora oggi e che tutti i romani conoscono
L'ingresso del Messaggero in via del Tritone dove ci sono le bacheche con l'ultimo numero del giornale e la gente va lì a leggersi il giornale
Posto perfetto per sta lì ad aspettare Carla si piazza davanti alle bacheche legge il giornale
Sul giornale c'è scritto che oggi a Napoli c'è l'eruzione del Vesuvio
Carla non lo sapeva cosa la passione si legge tutto l'articolo
Poi guarda l'ora
Si fa tardi e non succede niente c'è qualcosa che non va
All'ingresso del Messaggero ci sono di guardia due poliziotti in borghese
I quali poliziotti in borghese vedono questa signorina carina fra l'altro che sta lì e dopo un po'Vanni attaccano discorso e lei dice che sta aspettando il fidanzato ma i due non mollano allora Carla dopo un po'li molla lì risale via Rasella passando davanti a Rosario vestito da spazzino che sta sempre lì a fischi e Tare Rosario la vede passare dice è il segnale accende la pipa
Non succede niente rispecchia la pipa il tabacco è quasi finito a questo punto
Alle quattro meno un quarto uno dei compagni passa vicino a Rosario egli dice cose alle quattro non sono arrivati
Prendi il carrettino andiamo via
Intanto Carle arrivata davanti a Palazzo Barberini lì ci sono dei bambini che giocano al pallone
Carla si preoccupa
Ha paura che rimangano coinvolti bambini nell'esplosione
Perciò cosa può fare una signorina di buona famiglia vada i bambini e gli dice qui non si può giocare
Andate a casa a fare i compiti
I bambini si allontanano un po'e si rimettono a giocare la via del Traforo
Lì c'è un altro capilista appostato che li vede anche lui si preoccupa che i bambini
Si facciano male allora Valli ma siccome non è una signorina di buona famiglia sa come si fa prende il pallone e lo caccia via lontanissimo oltre a via del Tritone i ragazzini li fanno fede le mini Votta
Ecco allora dietro al pallone e si allontanano
Intanto Carles ferma all'angolo dei Quattro Fontane
I due poliziotti in borghese del Messaggero la vedono che si è di nuovo fermata
Vanno fin lì eri attaccano discorso
Non si è mai capito se sospettano qualcosa o si ha solo voglia di chiacchierare con questa bella ragazza son due pappagalli come si diceva allora
E Carla DC nove del sospetto e fidanzata ma in ritardo
Poi vede passare una signora che conosce Carla e del quartiere pieno di gente che la conosce una delle cose che la sta non gol sciando vede passare una vecchia signora amica di sua mamma dice scusate un attimo devo andare a parlare un'amica di mia mamma vada la vecchia signora le fa signora
Torni a casa che oggi non è cosa c'è aria di rastrellamenti torni a casa
E in quel momento compare la colonna
Che era stata al poligono sparare e aveva fatto ritardo
Sono le quattro meno dieci
In fondo a via Rasella Franco Calamandrei si toglie il berretto per dare il segnale
Carla ferma via delle Quattro Fontane vede Rosario che dopo aver acceso la miccia con la pipa le viene incontro Rosario incontra un altro gruppo di bambini e qui devo dire fa veramente impressione pensate questa Roma piena di bambini
Ci son bambini dappertutto fra i piedi continuamente una cosa oggi inimmaginabile
Rosario risalendo via Rasella incontra un altro gruppo di bambini e li caccia via naturalmente
Davanti all'ultimo isolato
C'è il portinaio che uscito a prendere il fresco
Rosario gli Faoro ma devi stare proprio cui para dentro
Quell'altro non capisce Stalin
Rimarrà ferito dalle schegge
Rosario raggiunge Carla Cavalli infila l'impermeabile quel momento si accorgono che i due poliziotti in borghese li stanno guardando
E si stanno muovendo verso di loro
Carla mette la mano nella borsa per impugnare la pistola
In quel momento passa un autobus che li nasconde e loro svoltano la via
E subito dopo via Rasella esplode
Il resto è storia
Muoiono sul colpo ventisei Tedeschi
Altri sei muoiono nella notte
Un altro il giorno dopo
Per il tritolo per le bombe a mano lanciate dai gappisti per le loro stesse bombe a mano che avevano la cintura che esplodono vogliono anche nell'esplosione due civili almeno uno lo dicono i medici che c'era qualcuno che non si è mai più capito chi fosse l'altro invece si sa chi era era un ragazzino Piero Zuccheretti
Che andava a lavorare in un'officina come tutti i giorni
E per sbaglio era sceso una fermata dopo dal tram e stava tornando indietro
Ci sono per terra più di trenta tedeschi ma la colonna ne contava centocinquanta
Ci sono più di cento tedeschi feriti dalle schegge da i vetri tutti i vetri della via sono esplosi ovviamente ci sono in strada più di cento tedeschi terrorizzati che sparano a casaccio da tutte le parti avevano il colpo in canna
Sparano contro le finestre convinti che gli abbiano buttato le bombe dall'alto
Sparavo dappertutto uccidono altri sei civili
Tra cui un poliziotto
L'autista del questore fascista di Roma Caruso l'autista del questore Caruso era lì vicino sente l'esplosione tira fuori la pistola si mette a correre verso via Rasella i tedeschi vedono questo che corre con la pistola lo inchiodano
Anche Giorgio Amendola era passato di lì poco prima
Andava al solito appuntamento con De Gasperi al Palazzo di Propaganda
Era passato poco prima tanto che i suoi l'hanno vista ci son preoccupati fosse mai che rimane coinvolto Amendola sta andando dai De Gasperi insieme a un altro politico clandestino anche Luís si capisce Sergio fino al Thea del Partito d'Azione
Senta ma l'esplosione fino al Thea dice ad Amendola cos'è successo
Crede che siano stati partigiani
è possibile risponde Ammendola
Salgono da De Gasperi
Anche De Gasperi ha sentito tutto e gli chiede cosa è successo e non so risponde Amendolara
Forse un'azione dei nostri Gatto
E De Gasperi si mette a ridere gli diceva deve essere così
Voi comunisti ora ne pensate Milene fatte
Sul posto arriva il generale Meltzer il comandante tedesco di Roma
Lì in via Rasella ancora pieno di feriti che urlano e di soldati impazziti che sparano tutte le parti
C'è Jalil comandante delle SS Dollmann donna nera uno abile era sempre sul posto arrivato per primo subito dopo arriva il comandante militare generale Meltzer
Racconta il colonnello delle SS Dollmann
Che il generale Meltzer arriva lì ubriaco fradicio ma tutti sanno che è un alcolizzato e che nel pomeriggio sempre ubriaco il generale Meltzer ubriaco si mette a gridare vendetta per i miei poveri camerati
E proclama che farà saltare in aria tutte le case di via Rasella
Il colonnello Dollmann l'indice generale non se ne parla neanche
I diciassette capiste si son tutti disimpegnati
Rosario e Carla stanno camminando a braccetto come due fidanzatini in quel momento per la tensione pazzesca Rosario viene un collasso
Non si regge più sulle gambe sono a due passi da casa della famiglia di Carla decidono di rischiare Carla lo porta su la mamma di Carlo gli dà della kora Millina come si usava allora lo rimette in piedi
A casa della mamma di Carlo I nascosta un'amica ebrea
La quale ha una casa a piazza Bologna dove vivono ancora i suoi figli ma lei non osa andarci quindi sta nascosta a casa della signora Capponi però dice Rosario e a Carla perché non andate a dormire a casa mia piazza Bologna stasera
Così ditemi figli che io sto bene loro accettano vanno a piazza Bologna quella sera mentre Rosario gioca a scacchi con uno dei figli della signora ebrea
Carla ascolta la radio per sentire cosa racconta la radio
Radio non racconta niente trasmette solo canzonette
Uno che invece ha saputo subito tutto ENS Hitler
Nel suo quartier generale di Rastenburg in Prussia orientale
E Keith Blair dà di matto
Un ufficiale del suo stato maggiore ha scritto in due occasioni vidi il Führer fuori disse in un vero e proprio attacco di follia
Quando seppe dell'attentato partigiano di via Rasella Roma
E quando seppe che Parigi non era stata distrutta come lui aveva ordinato prima che se entrassero gli alleati
Quella sera si discute
Convulsa mente la rappresaglia fra il quartier generale di chi killer
Il comando delle SS a Roma Dollmann
Il comando della Wehrmacht in Italia Kesselring il comando della Gestapo Kappler
Questi ultimi tre hanno tutti detto concordemente
Che loro hanno fatto il possibile per ridurre il numero delle vittime
Era di Hitler che ha perso la testa
E voleva fare ammazzare cinquanta italiani per ogni tedesco noi dicono Kappler Dollmann Kesselring gli abbiamo detto che era una pazzia che non se ne parlava neanche alla fine siamo riusciti abbassare la cifra
Alle undici di sera che Hitler si è calmato dieci italiani fucilati per ogni tedesco però l'esecuzione dovrà avvenire entro ventiquattro ore
Kappler comandante della Gestapo a Roma e il suo braccio destro che si chiama Priebke
Passano la notte a fare l'elenco dei prigionieri da fucilare
Con la collaborazione del questore Caruso che gli trova i detenuti
Che mancano
Al mattino i morti sono trentadue e loro in trecentoventi i nomi poi Riva la notizia che è morto un altro in ospedale quindi morti sono tre
A tre allora bisogna aggiungerne dieci tedeschi son precisi
Ma i tedeschi non sono così tanto precisi perché quel giorno a mezzogiorno cominciano a portar via da Regina Coeli da via Tasso i condannati
Le esecuzioni alle Fosse Ardeatine cominciano intorno all'una e mezzo del pomeriggio durano fino a sera l'attentato è stato alle quattro del giorno prima
E Priebke e Kappler che sono lì che contano gli ingressi alle Fosse Ardeatine anzitutto punto si rendono conto che non gli hanno portato trecentotrenta uomini ma trecentotrentacinque per sbaglio ce ne sono cinque di più che si fa
Kappler e Priebke decidono già che ci siamo fucili Hamon che questi
Un superstite del battaglione Bozzano attaccato a via Rasella il foriere fans Clark ha dichiarato al processo Kappler
E il collette
La rappresaglia alle Fosse Ardeatine fu fatta nel massimo rispetto della legge
Alla fine rimasero soltanto ebrei comunisti e altra gente così nessun innocente
A Roma quel giorno mentre i tedeschi fucilarono trecentotrentacinque persone alle Fosse Ardeatine Roma quel giorno ventiquattro marzo tutti parlano dell'attentato di via Rasella anche se la radio non ne ha parlato molti sono spaventati trovano che è una cosa troppo grosse non era il caso però tutti parlavo di quello ma nessuno sa niente della rappresaglia che è stata compiuta in segreto
Solo il giorno dopo il venticinque marzo a mezzogiorno esce il Messaggero
Con un comunicato del comando tedesco
Che parla della ville imboscata eseguita da elementi criminali comunisti badogliani
Su incitamento anglo americano
E annuncia che il comando tedesco per rappresaglia ha deciso che per ogni tedesco morto dieci comunisti badogliani saranno fucilati il comunicato conclude quest'ordine è già stato eseguito
Se vivessimo in un altro Paese non ci sarebbe da aggiungere altro
Noi viviamo in Italia
Dove i fatti contano meno dell'ideologia dove ognuno si reinventa la storia come piace a lui
E perciò non possiamo non concludere ricordando l'incredibile leggenda che è stata costruita intorno ai fatti di via Rasella
Per screditare i ragazzi che avevano attaccato i tedeschi e la leggenda secondo cui i nazisti prima di compiere la rappresaglia avrebbero chiesto che i responsabili si presentassero
Garantendo che in quel caso gli ostaggi non sarebbero stati fucilati
Questa idea secondo cui i capi Steve erano dei criminali
E i martiri delle Ardeatine erano morti non per colpa loro
Ma al loro posto questa idea ha una genesi che è stata studiata
E risale all'Osservatore Romano
Il giorno dopo la strage delle Fosse Ardeatine il giornale del Vaticano scrive un articolo in cui racconta i fatti
E chi ama i morti tedeschi di via Rasella vittime
E i trecentotrentacinque fucilati delle Fosse Ardeatine virgolette persone sacrificate per i colpevoli sfuggiti all'arresto
Che ci sia anche qualcun altro colpevole magari di averli fucilati il giornale del Vaticano non non lo dice
La leggenda vera e propria secondo cui i tedeschi avevano chiesto ai responsabili di presentarsi
Viene diffusa già qualche giorno dopo dal federale di Roma Pizzi ragni il quale deve gestire lo choc di una città che è totalmente sconvolta
Adesso che sta venendo fuori quello che è successo perciò il federale Pizzi Rani mette fuori la voce che se si fossero presentati i colpevoli la rappresaglia non ci sarebbe stata
Ed allora un'infinità di persone nel nostro Paese ci crede in buona fede
Il fatto che il fatto è scusate
Che i tedeschi non si sognano neppure di pubblicare un manifesto in cui chiedevano i partigiani di presentarsi e neanche di avvisare che ci sarebbe stata una rappresaglia
Le fucilazioni delle Fosse Ardeatine avvennero entro ventiquattro ore come aveva ordinato Kittel
E in totale segretezza perché come disse Kappler al suo processo avevano paura che se si fosse saputo che fucilarono trecento persone Roma sarebbe insorta
Kappler dichiarò che loro non si erano neanche preoccupati di cercare i veri colpevoli
Tanto erano sicuri che la popolazione li avrebbe coperti e anche questo è indicativo
Al processo di Kesselring
Gli fu chiesto
Se non avevano pensato di chiedere ai partigiani di via Rasella di presentarsi
Il maresciallo Kesselring disse eh
A pensarci adesso non sarebbe mica stata una cattiva idea
Allora gli ha chiesto ma non l'avete fatto ma l'aver l'abbiamo fatto ha risposto che esso Trinca
Però una volta che la discussione impostata così non se ne esce più
E così c'è stato chi ha detto anche se i tedeschi non l'hanno chiesto l'avevano presentarsi lo stesso
Chi fa un attentato poi si presenta
C'è chi ha detto non dovevano fare l'attacco perché sapevano che i tedeschi poi avrebbero ucciso dieci persone per ogni caduto e anche qui infinite discussioni per decidere se sapendolo
Bisognava fare l'attacco lo stesso
Oppure no finché gli storici non se ne sono occupati che hanno scoperto che appunto fino a quel momento mai i tedeschi avevano fucilato dieci persone per rappresaglia per ogni caduto
A Roma c'erano stati innumerevoli attentati moltissimi tedeschi uccisi e mai c'era stata una rappresaglia in quelle proporzioni mai nessun manifesto l'aveva minacciato l'unica cosa che i tedeschi avevano sempre detto e ripetuto
E che gli acquisti sapeva no perché quello si stava scritto sui manifesti era
Chi attacca i tedeschi sarà punito con la morte
Il risultato è surreale perché i nostri alleati
Lo stato italiano legittimo allora combatteva al fianco degli angloamericani
E uno di diciassette ragazzi di via Rasella morirà poi combattendo al fronte in divisa italiana nell'esercito italiano combattendo contro i tedeschi inoltre alleati sono rimasti stupefatti e ammirati dell'attacco di via Rasella
Il generale Alexander comandante di tutte le truppe alleate nel Mediterraneo disse che lui aveva cominciato a rispettare gli italiani
Quando aveva scoperto che a Roma era virgolette una città che ha osato sfidare in pieno centro un battaglione tedesco armato
Sarà per questo nuovo rispetto per gli italiani sarà più probabilmente perché il giorno dopo via Rasella i tedeschi smettono di far passare i loro convogli dalle consolari e e vacua no a tutti gli affetti Roma sarà per questo che a Roma
Che fino al ventitré marzo era bombardata dagli americani ogni giorno dal ventitré marzo per due mesi non viene più bombardata
Però in Italia molta gente ha preferito pensare che l'attacco di via Rasella è stato un delitto e i ragazzi che l'hanno fatto sono dei criminali ed è qualcosa che ci insegna molto sul Paese che siamo grazie