Speciale dedicato a Gianni Mura

Vogliamo con questo piccolo speciale ricordare la figura di Gianni Mura giornalista e scrittore venuto a mancare a Senigaglia dove stava trascorrendo un periodo di convalescenza per pregressi motivi di salute venuto a mancare appunto sabato mattina
Noi vogliamo attingere dal nostro archivio e riproporvi un documento che riguarda proprio Gianni Mura un'intervista che realizzammo colui diciannove dicembre del mille novecentonovantacinque colui parlammo
Per la sentenza Bosman un provvedimento che poi molto in qualche modo il mondo del calcio e dello sport in generale
All'interno dell'Europa un provvedimento adottato dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea proprio in quel mille novecentonovantacinque per regolamentare il trasferimento dei calciatori nelle federazioni appartenenti alla unione
Europea
Voglio proporvi all'inizio di questo speciale questa intervista ripercorre questa intervista realizzammo proprio con Gianni Mura su questo tema per ascoltare il suo pensiero anche sul calcio che stava cambiando pelle e subito dopo ascolteremo quattro testimonianze dei suoi colleghi amici
Che hanno avuto modo di lavorare per tanti anni colui sentiremo la testimonianza
Di Maurizio Rosetti quella di Giorgio Terruzzi quella di Roberto Renga e quella di Michele Plastino cominciamo con questa intervista con Gianni Morandi diciannove dicembre del mille novecentonovantacinque
Agli radicale continuiamo ad occuparci della sentenza in qualche modo rivoluzionaria della Corte europea per quel che riguarda il tema dei calciatori senza frontiere come molti operatori dell'informazione
Hanno già definito il tema sapete sicuramente delle molte polemiche che hanno seguito alimentato il dibattito dopo l'emendamento Speroni non siamo collegati con Gianni Mura di Repubblica che salutiamo
Gianni Mura su questo tra l'altro a una sua precisa idea nostra tesi che questo ha già comunque illustrato proprio sulle pagine di Repubblica un articolo Lotito col calcio senz'anima allora Giannino cominciare un poco col chiederti così come già tu accennavi nell'ambito del tuo articolo
è davvero possibile immaginare uno scenario in cui non so otto inglesi appunto giochino nel Napoli io non ce la faccio direi che è superiore alle mie apporto
A è vero che lavora citare aveva scarsa lungimiranza di molti presidenti del calcio può non avere limiti però qui
Secondo me forse esageriamo a fasciarci la testa prima di averla rotta perché però che
Con la sentenza della Corte europea questa possibilità esiste è praticabile però non è obbligatoria io credo comunque che
La squadra del campionato italiano no come numero di stranieri più o meno vadano bene così e non riesco a vedere Napoli cono attenderli ogni varco sette belgi proprio perché
Credo che il calcio non sia esclusivamente anche nei confronti di chi lo vede o lo ama una una questione di
Manodopera più o meno qualificata diritti di giocatori che arrivano da fuori ma sia soprattutto una questione di giocatore che in qualche modo
Da italiani rappresentano la città che può essere anche la loro in alcuni casi io ho scritto all'articolo pensando per esempio a a Bruno Conti che nessuno riesce a immaginarsi no nella Roma senza
Esattamente come altri grandi giocatori Mazzola Milano riderà non era proprio di Milano ma c'è arrivato a sedici anni Bulgarelli a Bologna
Ecco queste sono le cose secondo me che sono molto difficili da spezzare anche se c'è una sentenza della Corte europea io non credo che arriveremo a questo futuro di squadre tutte di stranieri proprio non ci credo
Ecco al di là della sentenza della Corte europea tu come avete reagito subito dopo l'emendamento Speroni al senatore ovviamente c'è la camera che si deve pronunciare su quale io ero rimasto molto colpito sempre entrare nel merito cioè la sentenza ad personam Paolo deboli mamma
Io addirittura paragonato questo questa operazione piedi liberi alla al caso Mani pulite a Milano
Perché in fin dei conti è nato da un dettaglio banalissimo come quello che ha dato origine al caso Bosman ma e cioè il signor Mario Chiesa che non pagava regolarmente gli alimenti alla moglie e da lì è nato poi tutto
Voglio dire la la prima falla nella diga si è aperta grazie a questo
Come questa sentenza nasce da un ricorso presentato più di cinque anni fa da Bosman giocatore ai più sconosciuto
E voleva passare da dalla seconda squadra di Liegi alla serie B francese Halfdan cerca mi è stato impedito per questione cartellino
è andata avanti naturalmente nel totale disinteresse dell'Uefa che una vertenza del genere poteva comporlo benissimo prima e si è arrivati a questo
Io ha reagito colpito soprattutto dalle oscillazioni dei vari partiti per cui ce n'era uno che ha votato a favore del giorno dopo contro viceversa
Secondo me forse non è stata compreso bene all'inizio la portata di questo provvedimento anche perché poi noi parliamo solo di calcio perché lo sport più popolare ma questo autorizzato qualunque squadra di qualunque sport cerca professionisti crono chiederti il PUMS ecco voglio dire e noi ci preoccupiamo cosa succede alla Lazio cosa succede alla Fiorentina però
Però la stessa cosa può anche succedere a una squadra di basket di pallavolo o di bocce al limite
E c'è qualcuno che ha poi presentato Rizzo addirittura a immaginare a disegnare uno scenario di un futuro campionato europeo riservato ovviamente a quel punto solo a chi se lo potrà permettere sì contro questo secondo me
Per quanto si puoi giusto che ci si batta nel senso che per me è una mostruosità l'idea di un di un campionato europeo ma ciò è già così è dimostrato che per esempio la Coppa dei Campioni erano praticamente rovinata svilita per mandato un particolare di renderlo proprio le infamie commesse ed è che la stessa UE fa pagare i premi partita alle squadre che vincono per evitare continue da un miliardo e trecento milioni a vittoria
Insieme eloquente come mi sembra eloquenza cioè io sono contro tutte le regole che tutelano soprattutto i club più ricchi svantaggio no quelli più poveri devo dire che non è
Una posizione come dire di uno fuori dalla mischia che tanto fa il giornalista sta seduto in tribuna perché
Poche settimane fa anche Maldini Maldini giocatore ha detto che trovo estremamente antisportivo aveva praticamente fare scannare alle squadre deboli dal primo al secondo turno per fare delle fasce di assoluta sicurezza quando per una squadra comunque campione nazionale che possano essere della Moldavia o affrontare il Milano il Real Madrid o il Bayern Monaco è un traguardo sportivo
A tutto questo le squadre dei paesi calcisticamente spesso no calcisticamente più povere sono statini Dieter cioè gli viene dato un indennizzo in lire ma la soddisfazione sportiva diciamo quello che poi dovrebbe essere ancora alla base dello sport cioè il misurarsi con avversari più forti cercare di dare al massimo anche se sia inferiori tutto questo gli ha negato perbacco espone disgustoso
Può essere già né che vi sia anche una un ricompattamento un po'di tutti i presidenti delle società rispetto a quanto sta profilando nell'estate anche sulla questione delle più di una sorta di fra azionamento comunque di nella scia di un po'di due poli come accade in politica pur con scenari diversi questo può portare a una sorta di riorganizzazione dunque potrebbe anche avere effetti benefici sul futuro è solo una speranza
è solo una speranza
Io credo che comunque si debba arrivare nel nostro campionato di calcio a copiare qualche cosa che c'è
Nel Paese forse più iper professionistico cioè gli Stati Uniti
E dall'altra la recato ossia i presidenti di serie a devono trovarsi stare chiusi il tempo che ritengo necessario in una stanza e stabilire che più di tanto a un giocatore di calcio all'anno non sita perché altrimenti anche alla luce di queste storie europee
Altrimenti gli ingaggi che già sembrano estremamente elevati di alcuni calciatori possono raddoppiare
Per fare un esempio
Vicino a noi di Vialli che è in scadenza di contratto con Lentini
Possono passare a un club
Di di paese della comunità europea
Come padrone del loro cartellino e senza che alla Juve dal Milan nel caso vada una lira di indennizzo è chiaro che in questo caso il calciatore può raddoppiare sesso che esse mettiamo lastra dalla risparmia quei quindici miliardi per il cartellino anziché tre ne può dare spetterà di alta stagione
E andremmo ancora più fuori dal mondo lanci un po'a quanto diceva su questa Gianni Clerici nella davanti a lei c'è un delizioso provocatore quindi mi sta benissimo anche quello che dice lui
Però per esempio lui dice che le cose buone conviene copiarlo e dall'America d'accordo per esempio
L'organizzazione dilettantistica però prima di quello bisognerebbe creare una
Una scuola come quello che hanno in America io perché se noi guardiamo alla nostra realtà poi inquadriamo quella del collegio dobbiamo metterci a ragionare in termini di generazioni senza nell'immediato temo
Mi rendo conto che non è il massimo della vita che il la parola d'ordine debba essere salviamo il salvabile
Benissimo Gianni rete ringraziamo molto e non l'amo Gianni Mura dirò lavora con lui abbiamo parlato del calcio senza anima o di quanto potrebbe accadere dopo questa sentenza la Corte Europea vedremo ora il Parlamento la Camera cosa deciderà su questo grazie e buon lavoro Tao
Era Gianni Mura i nostri microfoni il diciannove dicembre del mille e novecento novantacinque vogliamo ricordare in questo breve speciale Gianni Mura il suo lavoro la sua figura il suo senso del racconto per lo sport e non soltanto abbiamo chiesto a quattro colleghi di ricordare Gianni Mura cominciamo con Maurizio Crosetto inviato di Repubblica prima firma di Repubblica così ricorda Gianni Mura
Si può usare la parola dono si può usare la parola maestro per ricordare Gianni Mura io uso la parola privilegio conoscerlo personalmente
Ma anche anche soltanto come lettori e non è un soltanto riduttivo solo che noi che lo abbiamo invece condiviso incontrato e goduto posso dire per tanti anni allora questo per Prodi privilegio l'abbiamo avuto in modo pieno
Però ecco averlo averlo potuto leggere sentire ascoltare
Essersi sempre un po'ispirati alla sua visione delle cose che era così ponderata lui era un moralista in senso pieno non in senso moralista ingiallite chi fa il moralista e noioso chi è moralista ci indica spesso la strada ecco i suoi commenti le sue opinioni su modo di raccontare
Erano queste era un un altro modo di guardare alle cose
Ci aprivano chi e ci donavano altri occhi in qualche modo è questo che fanno alla fine maestri di Gianni si possono dire
Tante tante cose molte sono state dette saranno dette sul personaggio sulla scrittura
Sullo stile
Su tutto quello che ha composto il il ritratto il lavoro per decenni di uno dei più grandi giornalisti italiani di tutti i tempi e non non dico soltanto sportivi è anche qui soltanto abbiamo soltanto riduttivo che così giornalista se qualcos'altro
E Gianni Mura è stato tante cose insieme è stato un uomo molto generoso è stato un un personaggio unico
Nella sua timidezza che nella sua ritrosia che però era sempre accompagnata a grandi slanci e che aveva questo aspetto un po'da orso che lo faceva sembrare burbero a chi non lo conosceva invece poi poi non lo era affatto
Lo piangiamo così piange un parente come si piange un pezzo di passato ma qui dobbiamo dire addio anche sulla rivedersi perché in realtà ogni volta che poi ricordo ci soccorre
E ci riporta a quel passato capiamo che che non gli abbiamo mai davvero detto del tutto a dire succede quando perdiamo le persone care
O delle parti care di noi stessi le mura è stato tanto è tanto continuerà a destra sentiamo ora come ricorda la figura di Gianni Mura Giorgio Terruzzi giornalista e scrittore giornalista di Mediaset
Parlare di Gianni Mura per me significa aprire un capitolo lungo pieno di buoni profumi di buonissimi Ricordi di Milano
Capitolo iniziato nei primissimi anni ottanta ecco il Beppe viola
A Magazine che chiamava Beppe Marchetti Fitch dove lavoravamo vicini dove mangiavamo dove ho imparato delle cose importanti perché le cose importanti di questo mestiere si impara non da chi non è semplicemente bravo
Ma a una anima è un rigore
Utili a migliorarsi migliorare la qualità cercare per storia cercare il senso del proprio fare e di che cosa hai di fronte in più siamo stati vicini di casa eravamo vicini di casa per cui avevamo una consuetudine da incontri stradali marciapiede Ski
Fumando le nostre messe guardandoci un po'a attorno un po'spaesati qualche volta quindi è un una persona che non solo ha raccontato ha insegnato ha divertito Roma
A posto lo sport al centro perché lo sport è un baricentro del vivere ma anche una persona alla quale penso con la migrazione con gratitudine con l'orgoglio di aver rovinato tutta frequentare
Avverrà vicino anche se non avevamo un frequentazione quotidiana
Molti molti buoni ricordi buona memoria
Suggerendo
Grazie sentiamo ora come ricorda Gianni Mura Roberto Renga per lungo tempo capo dei servizi sportivi della Messaggero di Roma
Ora non eravamo in buona litigammo tanto tempo fa scrisse un pezzo in prima pagina e io replicai
Replica e con i cannoni mentre lui aveva usato la fionda quindi era più colpa mia che è colpa sua a avremmo fatto pace sicuramente cresce lo chiedemmo tramite un ristoratore romano quindici saremo abbracciati la prossima volta
Io dico che nel giornalismo esistono quelli che fanno il lavoro interno il capo i capi direttori poi esistono i cronisti poi esistono gli inviati poi esiste Gianni Mura Mura
Non era un inviato che seguiva la notizia ma seguita seguiva se stesso guardava i dipingeva diciamo come come monete dava alle sue pennellate e nel ciclismo soprattutto più che nel calcio
E non era Brera Brera uso un linguaggio nuovo invece Gianni usava benissimo l'italiano un linguaggio che conosceva
E chiudiamo con il commento in ricordo di Gianni Mura da parte di Michele Plastino giornalista e scrittore ideatore e conduttore per moltissimi anni tengo di notte
Programma televisivo di Tele Roma cinquantasei e Titti nove
La notizia della scomparsa di Gianni mi è arrivata
Mentre ero in collegamento radiofonico non riuscivo a crederci
Gianni
Nella mia ideale classifica
Il numero uno dei giornalisti sportivi e non solo
Abbiamo condiviso tante cose insieme anche tanti anni fa abbiamo fatto una trasmissione insieme io ne sono colorato perché lui non amava andare in televisione mia
Mi ha concesso sempre questa questa cosa un po'particolare di cui sono sempre stato orgoglioso
Che ci sentivamo ogni tanto ci vedevamo in treno
A ad ogni fine anno quando lui scriveva i sette cattivi pensieri di tutto l'anno
Ci scherzavo sempre su quello che aveva forse dimenticato o quello che mi aveva fatto impazzire Wim per quello che aveva scritto lo adoravo stimando lo tantissimo
Numero uno soprattutto per una cosa
Per la sua cultura nell'ironia ciao Gianni