Presentazione dell'Associazione Nazionale Vittime dell'Uranio Impoverito (ANVUI)

Bene
Buon pomeriggio a tutti grazie ovviamente per essere venuti ringrazio tutti i partecipanti e tutti coloro i quali vorranno contribuire contribuire arricchendolo questa esperienza questo utile momento
Di presentazione condivisione approfondimento io lo definisco anche di crescita in un più ampio contesto giuridico culturale
Vestito ringraziare il presidente l'associazione nazionale vittime del uranio impoverito il maresciallo Vincenzo Riccio
Il presidente dell'osservatorio militare il dottor Domenico Leggiero che in sala il sindaco di Pescina il dottor Stefano e Giulia nella
Il dottor Paolo Di Giannantonio noto giornalista e conduttore televisivo che con la sua attività ha tenuto sempre alta l'attenzione sul tema
Vedo altresì in sala ringrazio per la loro importante presenza che c'è una particolarmente la presidente
Della dodicesima Commissione affari sociali onorevole Maria Lucia Lorefice nonché il presidente della quarta Commissione difesa onorevole Gianluca Rizzo
Saluto ancora l'onorevole Giampiero Scanu già presidente della commissione d'inchiesta parlamentare sull'uranio impoverito purtroppo impossibilitato essere qui con noi masso per certo che ci segue indiretta
Due attivi e a cui va tributata ampia riconoscenza per l'impegno personale politico profuso su una questione così delicata e complessa
Sono lieto di essere qui a promuovere questa importante occasione presentando l'associazione nazionale delle vittime dell'uranio impoverito un'associazione nata nel dicembre scorso su iniziativa di alcune famiglie
E in particolare di coloro i quali si sono ammalati a causa dell'esposizione all'uranio impoverito
L'associazione nasce con un preciso fine guidare assistere e tutelare il personale sia militare che civile affetto da gradi patologie di natura oncologica
Per sostenere le famiglie degli ammalati e delle vittime che hanno prestato servizio in territori contaminati
Circostanza non di poco momento aggiungo per promuovere l'attività di studio e di ricerca utile a produrre come vedremo proposte anche di natura legislativa
Più volte sono stati svolti approfondimenti su militare gravemente ammalati sì nei luoghi di lavoro sia sul territorio nazionale ma anche in teatri operativi all'estero
è stata soprattutto esaminata consentitemi l'adeguatezza o meno anche degli istituti indennitari e previdenziali
Il rischio ambientale determinato dall'attività delle forze armate nei poligoni di tiro i rischi alla salute derivanti dall'esposizione all'amianto Arrabal
Alla somministrazione dei vaccini
Anche la magistratura si è interessata al fenomeno e sono davvero numerose le pronunce che hanno concluso che la verosimile connessione tra l'esposizione all'uranio impoverito
E l'istruzione insorgenza di grave patologia anche di natura oncologica sarebbe accertato sono tuttora molteplici le pendenze in corso di giudizio
Vedete ciò ha indotto l'Organizzazione delle Nazioni Unite a vietare l'utilizzo di armi contenente tale elemento e diversi Paesi incluso il nostro hanno assunto misure di protezione precauzione a favore dei militari impiegati nelle operazioni NATO
Sono passati circa vent'anni da quando si parlò per la prima volta di uranio impoverito
Tutto ciò nonostante l'istituzione nel Duemila ricorderete della commissione Mandelli
E tra il due mila cinque due mila e diciotto di ben quattro Commissioni parlamentari d'inchiesta su compresse che questioni che concernono appunto l'utilizzo del durante l'uranio impoverito nelle missioni all'estero
Come anche nei poligoni nelle istituzioni installazioni militari in Italia
Nella relazione finale dell'ultima Commissione siamo al quindici febbraio di due anni fa
Oltre a proporre un disegno di legge relativo alla tutela dei militari si è ribadito il nesso di causalità tra l'accertata l'esposizione all'uranio impoverito e le patologie denunciate dei militari attraverso come ha ricordato lo scorso quattro aprile qui a Roma il presidente Rizzo mi piace ricordarlo ventisette missioni
Cinquanta audizioni libere oltre cinquanta esami testimoniali trentatré collaborazioni esterne cento ore nove sedute
E aggiungo decine di sentenze di condanna per l'amministrazione la difesa
Una forte spinta alla realizzazione di un inedito quadro conoscitivo del fenomeno viene dato dalla conclusione della Commissione parlamentare di inchiesta guidata dall'onorevole scale
Mai più una penisola interdetta mai più militari morti senza un perché
Definita da molti un'attenta meditazione su un pezzo di terra del nostro Paese di rara bellezza diventato simbolo della maledizione che per troppi decenni ha pesato Suni verso militare
Il documento evidenziava tagli altre cose la totale assenza di qualunque studio scientifico in letteratura volto a valutare la tollerabilità della quantità complessiva dei dei vaccini e componenti di vaccini
In relazione alle conseguenze in termini di ipersensibilità e di reazioni avverse
Confermando un'associazione statisticamente significativa tra patologie neoplastiche linfa o proliferativa e ribadendo di non poter escludere appunto il nesso di causa
Oggi finalmente siamo giunti ad una chiara proposta di legge che si pone l'obiettivo di creare uno strumento legislativo finalizzato alla tutela dei nostri militari il nostro impegno come gruppo del momento Cinquestelle fin dalla scorsa legislatura
Ed avendo quindi doveroso assumere le più immediate iniziative a tutela dei beni irrinunciabili quali la sicurezza sul lavoro e la tutela assicurativa dei militari tra queste iniziative risaltano le indicazioni per la revisione di alcuni profili dalla normativa speciale vigente
Con la proposta di legge da noi sottoscritta qualche messe addietro sulle modifiche al decreto legislativo dell'otto aprile due mila e otto concernente appunto la sicurezza sul lavoro e la tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali del personale delle forze armate
Vedete tre sono le linee ispiratrice della proposta di legge
La prima di essere l'effettività perché evidentemente non basta che le norme stabiliscono principi protettivi solo in astratto ma occorre che si impongano anche meccanismi idonei ad assicurare l'attuazione concreta
è strettamente connesso e quindi il requisito della specificità del contesto nel quale le stesse norme sono destinate ad operare una specificità peraltro che deve essere intesa non come pretesto per giustificare una riduzione delle tutele ma come esigenza l'esigenza di fornire ai lavoratori misure di prevenzione che mediante l'adattamento alle peculiarità delle forze armate valgono ancora di più a garantire per essi la sicurezza e la salute
La seconda riguarda il campo di applicazione ovvero le nuove disposizioni troveranno attuazioni sia per il personale militare che civile impiegato nelle missioni internazionali o nei poligoni di tiro o ancora nei siti in cui vengono depositati materiali d'insegnamento e nei teatri di conflitto
Sia cittadini operanti in tale Ari o residenti nelle zone adiacenti alle basi militari nel territorio nazionale presso le quali è conservato munizionamento pesante o esplosivo
Il sapere scientifico e tecnologico la terza linea ispiratrice la normativa in materia di sicurezza di tutela sul lavoro ha bisogno di essere integrata dal sapere scientifico e tecnologico
Per raggiungere una conoscenza della realtà che sia oggettiva affidabile verificabile condivisibile carichi in sé cioè il vero nucleo attualizzato della prevenzione
Cardine lo ha ribadito proprio il presidente Rizzo più volte nel corso dei molteplici incontri e quello di porre in essere un sistema normativo idoneo a avrà alleggerire consentitemi il termine adempimenti di ogni genere
Riservati all'amministrazione della difesa così da ottimizzare al meglio le già note e positive capacità operative caratterizzanti l'intero comparto e sulla base allora di tali linee ispiratrici che la proposta di legge cui ho fatto oggi doverosamente cenno introduce in diciassette articoli
Una serie coerente di moltiplicare tanto sul fronte come ho detto più volte della sicurezza del lavoro quanto su quello della tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali
Mi avvio rapidamente alla conclusione avremo delle interessantissime esperienze che i nostri amici seduti al tavolo avranno modo di raccontarci ma desidero esprimere la più sincera davvero e leale vicinanza a tutte le vittime e alle loro famiglie che per troppi decenni hanno affrontato le gravi patologie tumorali nella totale assenza di un quadro conoscitivo normativo
Approfondito e di riferimento
Un calvario è una sofferenza che solo quando purtroppo la si vive sulla propria pelle sentiremo se ne può comprendere appieno il significato di riflessi uno scippo la serenità spesso anche del futuro
Ecco qui allora il nostro impegno politico quell'impegno
Hanno lasciarvi da soli nelle sedi che hanno la competenza siamo nel tempio delle istituzioni
A disciplinare una materia che oggi non può più attendere grazie davvero auguro un po'un prosieguo dei lavori passo la parola al dottor Di Giannantonio grazie
Grazie buonasera io sono un giornalista posso solo dare un contributo di esperienza a questa vicenda perché ho avuto modo di seguirla negli anni in maniera molto intensa
Beh posso cominciare con il dirvi che ero nel Golfo Persico dove si cominciò a utilizzare in modo massivo l'uranio impoverito uranio De Pretto ed ero per esempio ha già cova
Quando si costruiva Lario porto l'aeroporto che è servito alle truppe italiane che ho visto che si lavorava aggio alcova in terreni contaminati
Con i guanti che per esempio mia moglie USA a casa quando deve fare le pulizie
Si sapeva che esisteva letterati pericolo uranio impoverito
C'erano le relazioni degli scienziati americani dell'esercito americano c'erano le indicazioni perché il personale impiegato in zone di guerra
Non finisse a contatto con questa sostanza che si diceva già da allora e parliamo di quarant'anni fa oramai essere pericolosa dannosa alla salute quindi io questo lo posso testimoniare non erano stati presi
Provvedimenti per salvaguardare coloro che dovevano lavorare in queste zone detto fra noi non siamo stati salvaguardati nemmeno noi e anche alcuni di noi hanno avuto modo di avere esperienze
Simili a quelle dei nostri militari
Sono qui perché possono anche testimoniare negli anni la sofferenza e la solitudine di tanti ragazzi
Di tanti militari ai quali a un certo punto è crollato il mondo in testa che non posso utilizzare un altro termine
Perché quando ti dicono che hai un linfoma quando ti dicono che hai un tumore quando ti dicono che le probabilità di vita sono pochissime ti cade il mondo in testa e non solo cateratte cade anche ai tuoi familiari
E impressionata ieri come impressiona oggi la solitudine
Perché rapidamente le istituzioni facevano in modo di eliminare il soggetto debole il soggetto debole non era più della famiglia e si ritrovava a combattere una battaglia di vita da solo
E io ho visto famiglie che vendevano i terreni che vendevano le macchine per le cure
Ecco allora non sta a me fare la morale io faccio il cronista però accerto non possiamo dire di essere il quinto il sesto e il settimo purtroppo negli anni siamo un po'scesi eravamo arrivati al quarto Paese più industrializzato del mondo e poi vedere la solitudine intorno a chi questi problemi li aveva maturati sul campo
Ma posso continuare a testimoniare di quella
Profondo divario che si è venuto a creare e che si è allargato nel tempo tra questi militari le loro famiglie e devo dire con onore l'Osservatorio militare
L'avvocato Tartaglia e coloro che hanno deciso di combattere questa guerra a fianco dei più deboli
Questo divario dicevo si è sempre allargato tra chi
Tra l'amministrazione militare
Che non ha mai ammesso
Le proprie responsabilità ma non a me nemmeno mai voluto mettere in discussione che ci fosse una relazione tra quei tumori tra quelle malattie mortali e l'uranio impoverito
E quindi abbiamo assistito ad una guerra che potremmo definire se non ci fossero i morti a bassa intensità ma che in realtà è stata cruenta
Con la mediazione di chi ecco qua io vorrei spero attirare un po'la vostra attenzione
Forse avrebbe dovuto esserci la mediazione della politica ma non c'è stata
è ancora oggi un problema la mediazione della politica tra l'amministrazione militare e gli ammalati
Allora questa mediazione la surrogata alla magistratura
Ci sono state ci sono ci saranno molte cause che i ragazzi ammalati hanno vinto dolorosamente
Ma io credo che non si possa prescindere e poi non ho altro da dire
Da riempire questo vuoto con il materiale legislativo giuridico e con il substrato umano che ci deve essere perché una volta per tutte si stabilisca il nesso di causa il tetto
E quindi poi si proceda da un lato ad aiutare il risarcire chi è stato ammalato e dall'altro a fare in modo che questo non accada più io direi semplicemente questo e non ho altro da aggiungere
Grazie ringrazio tutto dice Antonio è importante contributo per la testimonianza diretta sul campo offerta questa sera
Io passo la parola adesso anche soprattutto al principale interlocutore al presidente dell'Associazione nazionale vittime dell'uranio impoverito il maresciallo Vincenzo Riccio grazie
Allora buongiorno a tutti innanzitutto ringrazio l'onorevole Giovanni Luca resta che ci ha dato la possibilità di essere qui oggi a questo evento per le parole che ha speso nei riguardi di tutte le vittime dell'uranio
Ringrazio il dottor Di Giannantonio
Il presidente Rizzo era presidente l'orefice con i quali direi purtroppo ci conosciamo da tanto tempo per eventi organizzati in passato a favore delle vittime tante audizioni in commissione d'inchiesta
Ringrazio l'onorevole Scanu che non è potuto essere presente oggi per motivi personali il dottor leggero dell'Osservatorio militare sindaco di Pescina il dottore di unica nella saluto anche l'avvocato Tartaglia che il consulente legale dell'associazione nazionale vittime dell'uranio impoverito che t'impegni lavorativi purtroppo non può essere con noi
Ebbene il trentuno dicembre del due mila diciannove è nata l'Associazione nazionale vittime dell'uranio impoverito
L'idea nata da un gruppo di vittime e familiari di vittime durante un incontro che si svolse a Torino qualche mese fa
Dopo oltre vent'anni di questioni unanime impoverito
Parecchi personaggi si sono avvicendati proponendosi come risolutori di questo problema
La verità invece che dopo tanti anni tante morti tanto dolore la quasi totalità delle sette mila cinquecento vittime non ha ancora ricevuto giustizia
Non sono bastate quattro Commissioni d'inchiesta parlamentare con particolare riferimento all'ultima
Del quale il presidente Rizzo faceva parte
Presente Sky non era il presidente la quale nelle sue conclusioni ha parlato di sconvolgenti criticità che sono state scoperte nel settore della sicurezza e della salute sul lavoro dei militari in Italia e nelle missioni all'estero
Che hanno contribuito a seminare morti e malattia
Non sono bastati inoltre oltre centosessanta sentenze di condanna ai danni del ministero della difesa in cui si stabilisce in modo inequivocabile il nesso tra l'esposizione all'uranio impoverito e la malattia
Non è perfino bastato
Che un ministro della difesa a mettersi in Parlamento che esiste un problema uranio impoverito
Una rivelazione che sembrava potesse finalmente mettere fine alla nostra lunghissima battaglia
Una rivelazione che avrebbe dovuto quantomeno destare preoccupazione per le migliaia di uomini che sono ancora impegnati nei teatri operativi all'estero il territorio notoriamente contaminato
Eppure neanche questo
è bastato a cambiare le cose
Ebbene dalla dai lavori della Commissione d'inchiesta nata una proposta di legge di cui sono primi firmatari presidente Rizzo era presidente l'orefice
Che la prima Vera risposta concreta nei riguardi delle vittime dell'uranio impoverito
Fa farebbe tanto in termini di prevenzione
Proverebbe a a sistemare gli numerosissimi i contenziosi che sono in atto
E cd scusate il termine libererebbe finalmente già l'odiosa giurisdizione domestica che consente all'amministrazione di essere controllore è controllato in questa vicenda
Un paradosso tutto italiano su
Questa proposta noi come associazione nazionale delle vittime dell'uranio impoverito speriamo sia approvata al più presto ed apprezziamo
Il vostro impegno politico a riguardo
L'abbiamo sempre apprezzato
Tuttavia siamo anche un po'preoccupati perché in questi giorni apparsa una proposta di legge
Che va in direzione totalmente opposta
E noi speriamo che non ci sia approvata speriamo nel vostro impegno affinché questa proposta di legge non sia approvato
Ancora oggi quindi dopo vent'anni e più
Ancora si nega ancora si abbandonano le vittime di familiari ancora non si riesce a mettere la parola fine a questa triste vicenda
E ancor più alcuni cercano di strumentalizzare le vittime
E qualcuno addirittura cerca di far passare l'idea che il problema vittime dell'uranio non esista
Tranne la commissione Scano i suoi partecipanti nessuno è mai venuto da noi a chiederci che cosa abbiamo patito che cosa abbiamo dovuto sopportare durante la malattia e dopo nessuno è andato dalle vedove dalle madri dai padri dai fratelli o dei figli a chiedere che cosa si potesse fare per alleviare situazioni il più delle volte drammatiche
E che anche se nessuna cifra potrebbe servire ad attenuare il dolore di un lutto
Potrebbe almeno dissi restituire la dignità a famiglie che si trovano in grandi difficoltà
Anzi ogni qual volta che abbiamo cercato di far valere le nostre ragioni siamo stati snobbati ignorati presi in giro
Compromessi di soluzioni mai alterate comunque di compromesso addirittura ci siamo trovati nel nella situazione di
Trovare davanti degli interlocutori che ci praticamente ci hanno detto che cosa ne sapete voi vittime dell'uranio delle vite i problemi delle vittime dell'uranio
Da qui nasce la necessità di creare un'associazione formata soltanto da vittime e familiari che possa far sentire la voce a chi da anni aspetta giustizia per un figlio un marito un padre e un fratello
Se posso ricordare quelli che non sono riusciti a vincere la battaglia con la malattia e non sono più con noi sono tanti trecentosettantadue al momento
Questo è stato lo spunto di avvio e per questo abbiamo iniziato questo percorso ma vorremmo riuscire anche a portare un aiuto concreto sa se possibile
A chi tra le vittime si trova realmente in difficoltà a creare una rete di supporto psicologico con il supporto di altre associazioni che si occupano di di queste cose come l'altra metà della divisa della dottoressa Manno
Ed infine con l'aiuto dei nostri consulenti legali
Cominciare finalmente a costituirci parte civile come associazione nei processi
Ma in questi anni si è riuscito a creare un'associazione di vittime dell'uranio impoverito e oggi grazie all'impegno del gruppo iniziale quest'idea è divenuta realtà
Il gruppo iniziale
è composto da da me sono un ex maresciallo dell'Aeronautica in congedo su un assetto davano affetto da un carcinoma né un endocrino e leale
Sono in attesa di essere messo in lista per un trapianto di fegato
La signora Gaspardo né Federica che la vicepresidente ed è vedova del caporalmaggiore Luigi Sorrentino
è morto suicida dopo una leucemia linfoblastica acuta
Roberto Mirabella che il nostro segretario ed è un maresciallo dell'Aeronautica in pensione
Ed è affetto da una patologia neoplastica al polmone
La signora Maria Grazia Cipriani che la nostra portavoce e della sorella del maresciallo Luciano Cipriani che deceduto a causa
Di un cancro al cervello
Voce Alessandro decana che il nostro responsabile per quanto riguarda il sociale
Che è affetto da un adenocarcinoma al e soffro
L'associazione ha intenzione di divenire un punto di riferimento perché già da anni combatte questa battaglia ma anche perché da poco si è imbattuto in questa tragedia
Che ha portato ad una strage silente di militari e civili impegnati nelle missioni internazionali o all'interno di prossimità dei poligoni nazionali
E vuole orientarsi informarsi correttamente rispetto a questa vicenda resa ancor più ingarbugliata da chi ha voluto i torbidi re le acque
Creare confusione o peggio ancora strumentalizzare tutto a discapito Dinoi vittime
Questo Di Guardo voglio rubare le
Le parole di una nostra associata alla signora Nadia Gattoni che è la mamma di Emanuele Pecoraro che il militare deceduto trentun'anni
E lei in un'intervista televisiva qualche tempo fa disse che
Non si trattava di nessuna cifra nessun ingessarci mento nessuna situazione economica lei avrebbe voluto le scuse per la morte del figlio
Noi chiediamo le scuse per ogni padre ogni figlio ogni fratello
Che è morto per questa vicenda
Noi chiediamo le scuse per ognuno di noi che se ammalato ed ha dovuto subire pesanti interventi chirurgici terapie infinite ed alla fine gli è stata tolta anche la divisa il lavoro e la dignità di uomo
Tra le prime iniziative che abbiamo intenzione di intraprendere
Senz'altro c'è l'acquisto di un incontro con l'attuale ministro della difesa l'onorevole Guidi per conoscere anche il suo punto di vista sulla questione visto che ancora non si è mai espresso pure essendo in carica da oltre cinque mesi
Abbiamo chiesto e chiederemo ancora ai presidenti delle Commissioni parlamentari interessate
Di accelerare il percorso di promulgazione della legge nata dalla lavoro della commissione d'inchiesta presieduta dall'onorevole Scanu e presentata il venticinque settembre del due mila diciannove dal presidente Rizzo
L'unica legge come ho detto che potrebbe iniziare a dare risposte concrete alle vittime dopo anni di silenzio sulla vicenda da parte delle istituzioni
Per raggiungere i nostri obiettivi inoltre che ci siamo posti abbiamo deciso di avvalerci di consulenti che in questo anno in questi anni hanno affrontato l'argomento hanno impoverito con serietà ed impegno occulto ognuno nel suo campo e portando a casa purtroppo gli unici risultati concreti che ci sono stati finora a favore delle vittime
Come le centosessanta sentenze ottenute dall'avvocato Angelo Fiori Tartaglia che il nostro consulente legale
Che ha stracciato l'unica strada da seguire per adesso
Per ottenere giustizia nei vari tribunali il dottor leggero che il presidente dell'Osservatorio militare ed è stato tra i primi a sollevare il problema e attenere accesi i riflettori sull'argomento
Abbiamo inoltre l'onore di poter annoverare tra i nostri soci onorari personalità che da sempre si sono spese per la causa delle vittime dell'uranio impoverito e che ringraziamo come l'onorevole resta presente
Jacopo Fo del quale non possiamo non ricordare la mamma compianta senatrice Franca Rame che è stata l'opponente della seconda commissione d'inchiesta la terza commissione richiesta chiedo scusa e che durante il suo mandato
Si è sempre speso per le vittime arrivando addirittura a pagare di tasca propria i funerali o le cure a chi non poteva permettersi
E la ricordiamo sempre con affetto
Abbiamo tra di noi non l'ammiraglio Falco Accame
Che è stato un pioniere della battaglia all'uranio impoverito
E da alcuni giornalisti scrittori come la signora reca
Stefania divertito Gaetano Pegoraro delle Iene
Che si sono occupati sempre della questione scrivendo articoli libri
O facendo programmi d'inchiesta radiofonica e qui presente il sindaco Stefano Giuliani ai quali porgiamo il nostro ringraziamento
Ringrazio quindi fine tutti voi che siete intervenuti e vorrei cedere la parola
Al dottor leggero per
Due parole a nome dell'Osservatorio militare
Grazie tutte e ho ascoltato con attenzione è stata fatta una sintesi di cui io evidentemente non son capace non essendo giornalista e portatore di informazioni ma la sintesi corretta e giusta io aggiungerei soltanto che quando abbiamo iniziato vent'anni fa
Io mi appoggiai
Sulla spalla di quello che poteva essere la soluzione l'esperto della vicenda perché abbiam parlato di cento sessanta sentenze due della Corte Costituzionale omicidio colposo in un Paese normale non ci sarebbero più procedimenti avrebbero già fatto la legge da noi purtroppo ancora no e quindi quando l'avvocato D'Artagnan vent'anni fa erano tutti e due un po'più giovani riguardo mi disse dai diario ce la facciamo onori Oro o noi con la verità la verità e De Rosa fuori grazie a Dio ci siamo
E ora però serve un supporto legislativo supporto legislativo io devo dire la verità negli anni l'abbiamo avuto in modo trasversale in modo come dire a macchia di leopardo con chi c'è stato tanto vicino che poi sarà una coincidenza
è stato poi allontanato dal partito a cui apparteneva indifferentemente in tutto l'arco parlamentare da destra a sinistra
Toccare l'uranio significava un tempo Chi tocca muore ok diciamo che questo dogma è stato rotto dal presidente Scano perché ha avuto la forza di parlare dell'argomento caro Presidente Scanno in questo momento non è in Parlamento una coincidenza anche questa
Potremmo chiederlo all'attuale ministro il partito dello stesso per cui potrebbero darci delle risposte concrete
Fino a quando non sono arrivati dei ragazzi io dico così perché mi piace perché li sento più neri
Rizzo lo resi scene i Grillo una un tanti amici che hanno voluto sapere conoscere lavorare e produrre ora il prodotto cioè e ed è stato consegnata alle istituzioni a quelle che ora dovrebbero in qualche modo dare riscontro nonno all'Osservatorio all'avvocato Tartaglia con le sentenze a me che ottenuto i fari accesi ma ai ragazzi quelli che adesso hanno parlato e che in questo momento è questo e una vena polemica che non posso non dirlo vengono anche offesi da qualcuno che si spaccia per malato Marano ammalato non è e questo viene utilizzato probabilmente per catalizzare un attenzione distrarre poi dai problemi veri quindi anche questa è una tecnica noi abbiamo fatto come al solito nostro dovere consegnando tutto alla magistratura ci aspettiamo a breve
Qualche decisione in merito intanto grazie a voi per quello che fate grazie onorevole resta grazie onorevole e Rizzo progredisce vi prego solo facciamo in fretta perché il tempo che abbiamo noi non è il tempo che hanno loro
Grazie
Grazie grazie da voi
Una istituzione non può dimenticare ha il dovere di esserci di difendere e se necessario di schierarsi apertamente e senza timori
Così Stefano Julia nella sindaco nella città di Pescina che io invito a un contributo
Un cordiale saluto a tutte e a tutti io ringrazio lei onorevole arresta per l'invito e per avermi voluto in in questo pomeriggio romano a presentare l'associazione nazionale
Delle vittime dell'uranio impoverito ringrazio i presidenti Lorefice Rizzo l'amico nonché il maresciallo e presidente dell'osservatore militare Domenico leggero il dottor Paolo Di Giannantonio
E il presidente il vicepresidente di questa associazione perché un sindaco di un piccolo comune dell'Abruzzo di quattro mila abitanti che vanta però il titolo di città perché ha dato i natali a delle persone importanti come lo scrittore Ignazio Silone come il padre costituente Alfredo Proia che è una persona molto cara al dottor Paolo Di Giannantonio come ma il sindaco di Pescina oggi e qui intanto io sono davvero onorato di essere tra i membri onorari di questa di questa associazione
Sono a fine mandato e a maggio credo di tornarmene
Dei miei figli e dalla mia famiglia che ho abbandonato per dieci anni
Però ho io credo che essere qui
Aver conosciuto delle persone splendide
Aveva contribuito seppure accendendo una piccola luce
A far conoscere
A quanti non la conoscessero la triste vicenda dell'uranio impoverito io credo che questo valga più di tutto
E quindi io sono felice di essere stato sindaco e di aver come dire fatto è acceso questa piccola luce credo che sia la più grande soddisfazione che io abbia avuto in questi dieci anni di amministrazione pubblica
Quando in un pomeriggio qualunque o incontrato la signora Fiorella e il signor Giancarlo che oggi non c'è più il papà e la mamma la mamma il papà
Di Fabrizio Di Nino che era un maresciallo dell'Aeronautica militare
Che
è un mio concittadino l'unica vittima abruzzesi dell'uranio impoverito quando la signora Fiorella con le lacrime agli occhi mi ha aperto la sua casa mi ha aperto i cassetti di Fabrizio mi ha aperto i suoi ricordi i cimeli
Quando mi ha detto che era da sola in questa battaglia ma che insieme a lei c'erano pochissime persone mi ricordo che mi parlò di Domenico e dell'avvocato Tartaglia
Io ho sentito il la necessità di di essere accanto a lei accanto al marito accanto ad Alessandro come istituzione e quindi ho cominciato in tutte le celebrazioni che facevo nel mio Comune ricordando
I caduti della nostra patria io ricordavo sempre Fabrizio perché secondo me era un caduto è un caduto nella nostra della nostra Repubblica e quindi insieme alle persone che non ci sono più che hanno combattuto la prima e la seconda guerra mondiale io amavo e amo ricordare Fabrizio Di Nino e tutte le vittime dell'uranio impoverito
Poi arrivato Alessandro che
Mi ha preso per mano mi ha accompagnato
In alcuni incontri romani di qualche anno fa di un anno fa
Bianco conosciuto persone splendide Vincenzo salsina
Anita
Mamme mogli sorelle figli di persone che non ci sono più però conosciuto appunto Vincenzo conosciuta Adamo conosciuto Domenico conosciuta altre persone
Che
Come dire non si arrendevano ad una silenzio assordante che veniva dall'altra parte e allora ho pensato di schierarmi con loro semplicemente così per per sostenerli come sto facendo oggi sono qui semplicemente perché voglio essere vicino e accanto a loro
Insomma arrivato Alessandro mi ha preso mi ha portato per mano facendo le conosce tutte queste persone io ho conosciuto questa triste realtà che forse non volevo nemmeno conoscere perché non avevo il tempo per approfondire perché avevo altre cose da da fare e da quel momento non non me ne sono più liberato quindi insomma cammino accanto a loro
Dando al loro quel po'di di di di sostegno e di di aiuto che posso quello che posso così l'anno scorso il venticinque di maggio in occasione del compleanno di Fabrizio
Ho voluto dedicare all'unica tutte le vittime dell'uranio impoverito il il parco giochi della nostra città del parco giochi che frequentato da da tanti bimbi con i miei come di nostri concittadini l'ho voluto fare con con il cuore pensando che fosse appunto questa piccola luce che partisse da un piccolo centro dell'Abruzzo e che poteva aiutare questa questa questo loro percorso questo nuovo percorso in salita che però affrontano con una grande caparbietà ecco grande voglia di uscire vincitori e quindi io per questo motivo sono e sarò accanto a loro grazie
Grazie a lei Sindaco anche per questa importantissima testimonianza fanno davvero la politica è servizio e fare del bene quindi grazie
Li avete ascoltati li avete visti avere soprattutto ascoltato le loro storie le esperienze e le testimonianze dirette
Ora tocca alla politica più volte è stato detto abbiamo presentato questo ambizioso progetto di legge che si pone l'obiettivo finalmente di fare chiarezza
E di porre le basi a un sistema migliorativo delle tutele verso i nostri militari
Noi come gruppo e movimento faremo ovviamente la nostra parte chiedendo immediata calendarizzazione unitario abbastanza rapido anche nelle due Commissioni dove sarà incardinato ovviamente l'invito e a tutti i gruppi politici non è un provvedimento su cui piantare una bandierina ma un provvedimento di civiltà
Grazie a tutti una buona serata