Diritti detenuti. Le comunicazioni nel e dal carcere

Renzi siamo Buongiorno a tutti
Ringrazio i gli studenti presenti i nostri ospiti e relatori ringrazio radio radicale che consente la diffusione di questo evento
E un evento che
Un'attività della Clinica legale penitenziaria dello Sportello dei diritti il primo convegno annuale della Clinica legale penitenziaria che come forse molti di voi sapranno costituisce appunto l'evoluzione del dello sportello di diritti tirocinio che si svolge circa nove anni presso questa università attraverso una convenzione appunto con la direzione del carcere di Capanne e che ha consentito e consente nostri studenti di poter entrare direttamente in contatto con le dinamiche le problematiche dell'ambiente carcerario quindi di consente di coniugare il loro studio teorico con l'analisi di casi pratici con i quali vengono direttamente in contatto
Io non toglierò tempo in questa introduzione alle redazioni perché sono numerose porre soltanto illustrarvi come si svolgerà quest'incontro ci sarà una prima fase in cui ascolteremo gli interventi dei nostri tutor cioè di coloro che affiancano i ragazzi nella loro attività dello sportello della clinica
E saranno interventi focalizzati
Sulla trattazione di alcune delle tematiche più rilevanti che nell'ambito della tematica della comunicazione nel carcere e dal carcere sono affiorate nel corso di questi mesi in questi anni per quanto riguarda lo sportello
Dell'attività quindi saranno degli interventi in cui si un Iran un'analisi diciamo dei diritti sottesi a determinati istituti e un riscontro anche da un punto di vista della loro effettività perché spesso il riconoscimento di alcuni diritti non segue poi una piena effettività o comunque questi effettività si scontra con tutta una serie di problematiche operative quindi queste relazioni metteranno in luce questi profili e faranno riferimento ai dati concreti che sono emersi appunto nel corso dell'attività che si è svolta a questo punto direi di iniziare con il primo intervento e passo la parola alla dottoressa Francesca sola
Buongiorno a tutti mi sentite ok
Se preferisco senza microfono
Allora sono la dottoressa somala e sono un dottore di ricerca in scienze giuridiche insieme con la professoressa Rossella furenti seguo la clinica legale penitenziaria di questo di questo dipartimento
Se si pensa alla comunicazione
Nel carcere dal carcere molto spesso
Si tennero associarla quella che a quelli che sono gli strumenti principali che consentono al detenuto di entrare in comunicazione con la Società Esterna quindi alla corrispondenza o anche ai colloqui
Dalla comunicazione dipendono molte cose soprattutto perché un detenuto ha la comunicazione consente di entrare in relazione il detenuto ed entra nell'azione con gli altri detenuti e molto spesso la comunicazioni
Diciamo in carcere proprio per lo status di detenuto e di persone in vinculis comporta anche che la comunicazione molto spesso sia una richiesta una richiesta un entrare in comunicazione per esempio per richiedere di lavorare quindi magari penso al all'ispettore finì per entrare no per essere inserito nella graduatoria oppure comunicare con l'area sanitaria per avere una particolare pura per fare un particolare esame diagnostico
Comunicare con la direttrice che qui presente che ringraziamo come sempre per la sua preziosa collaborazione
Comunicare con nel funzionari giuridici pedagogici quindi con con gli educatori o anche con una società esterna in particolare come nella magistratura di sorveglianza per la tutela delle proprie della propria i propri diritti ora gli avvocati ancora con il volontariato con il garante detenuti soprattutto direi anche con la propria famiglia per la cura della sfera dell'aspetto relazionale
Ed affettivo
Quindi direi che la corrisponda corrispondenza ai colloqui sono ha un aspetto lo strumento importantissimo ma chiaramente
Non esclusivo la comunicazione pervade la vita del detenuto all'interno dell'istituto penitenziario
E riguarda veramente molteplici aspetti
Nella comunicazione ci sono DiVersi soggetti e ci sono riso getti che svolgono chiaramente le particolari ruoli uno di questi ruoli può essere appunto quello di intermediario nella comunicazione di mediazione
Nella comunicazione tra detenuto e soggetti diciamo i terzi interessati
Queste considerazioni che appena fatto in realtà non sono il frutto solo di studio gli approfondimento di quello che la disciplina il sistema penitenziario ma sono il risultato di quella che è stato l'esame di l'attività che la Clinica legale penitenziarie lo sportello
Ha svolta all'interno del carcere Della Casa circondariale di capanne dal due mila undici fino ad oggi quindi
Diciamo che sono considerazioni sono un prodotto il
Scusate
Quindi diciamo che ecco sono un sapere una conoscenza frutto di che cosa dell'esperienza concreta
E questo diciamo è andato molto importante è una produzioni di conoscenza che nasce dal dentro dalla voce dei detenuti e dall'incontro tra un gruppo formato da studenti docenti esperti e tuttora
E detenuti stessi quindi e soggetti che si rivolgono alla clinica per affrontare particolari situazioni giuridiche in un che li riguardano
Diciamo che queste considerazioni sono anche in linea con quelli che sono gli obiettivi delle cliniche legali in generale delle cliniche legali universitarie quindi produzioni di una conoscenza che nasce dall'esperienza concreta unità Allo studio la disciplina
Come diceva appunto la professoressa furenti
Una diciamo cliniche legali che innescano meccanismi di partecipazione e soprattutto anche lettini che legali universitari che hanno un ruolo di stimolo rispetto ad una rete di cooperazione in questo caso rispetto alla comunicazione allora
Prima di affrontare quello che appunto è stato il ruolo di intermediario che la Clinica legale ha svolto tra detenuti soggetti terzi interessati consentitemi di fare una brevissima premessa
Su che cosa sono le cliniche legali e un po'da dove vengono
Inizio con una una fase paradigmatica anzi un concetto che ecco è stato espresso la maglia rosa da Marella che la professoressa responsabili della clinica saluta ambiente e il territorio che la seconda delle cliniche di questo dipartimento quindi ne vanta ben due
Ovvero le cliniche regali sono una vicenda paradigmatica per i ministri che coagula tra attivismo cliniche legali battaglie per i diritti civili giustizia sociale ma soprattutto critica del diritto
Da dove vengono le cliniche legali le cliniche originano intorno agli anni venti trenta del ventesimo secolo da quello che il realismo giuridico di Roscoe Pound ma anche dalla riflessioni delle università diciamo di leggi statunitensi rispetto a cosa
Si interrogano se in qualche modo un contributo a quella che è la definizione di diritto e definizioni di diritti possa derivare
Dall'Halloween Exxon quindi dall'esperienza dal caso concreto
Quindi che cosa sono allora le cliniche legali sono parte dell'oggetto della moffetta formativa universitaria quindi già questo è un primo dato sono parte incastonate all'interno dello Sparta formativa
E sono chiaramente i progetti learning by doing quindi di apprendimento esperienziale dal caso all'identificazione del problema
Alla prospettazione di possibili soluzioni mani RAI soprattutto non soltanto questo direi anche a letture multipolari direi multidisciplinari
Quali sono gli obiettivi quindi abbiamo parlato di origini abbiamo dato la definizioni possibili diciamo definizioni quali sono gli obiettivi di cliniche e legali
Abbiamo obiettivi che sono sia interni che esterni interni chiaramente a beneficio principale degli studenti ed Esterni verso la collettività in particolare e molto spesso le cliniche legali quanto meno quelle italiane
Diciamo che si occupano proprio di prendere consapevolezza di quelle che sono le realtà del territorio quindi dei territori l'appartenenza dell'università in cui si colloca l'università quindi nel dibattito diciamo nella dottrina si riflette soprattutto su quella che è la possibile funzioni
Delle cliniche legali universitarie rispetto alla terza missione universitarie qui una presa di consapevolezza di quello che c'è di quello che offre il territorio
Brevemente la funzione interna diciamo che si può articolare sia rispettata didattica che rispetta l'apprendimento quindi insegnamento e allo stesso tempo studenti perché questo la didattica nell'attività innovativa perché tende quanto meno si tende a sviluppare delle competenze e dell'abilità a parlare di materiali vivo quindi di casi veramente concreti che riguardano storie di persone vissuti di persone e a produrre una conoscenza che è organizzata intorno ad un problema quindi
Tendenzialmente riversa un corso o diciamo tradizionale l'apprendimento pescatori sia significativo perché fondamentalmente proprio costruito in un gruppo
Nasce dalla discussione tra pare in qualche modo quindi docenti tutor esperti studenti e lo stesso soggetto che si rivolge alla clinica discutono di questa situazione problematica che li riguarda
E soprattutto agli studenti consente costantemente di rifinire l'oggetto del loro sapere
Dal punto di vista esterno quindi la seconda funzione delle cliniche legale proprio quella di tentare di svolgere un raccordo e di costruire una rete di collaborazione tra diversi soggetti di trasferire quelli che sono i risultati prodotti dalle cliniche
Alla società esterna quindi il soggetto che può essere sia pubblico che privato che si rivolge alla clinica
Condivide con il gruppo di docenti esperti tutor
La propria situazioni perché possa essere osservata studiata sotto molteplici punti di vista non soltanto procedurali di diritto positivo parliamo anche diciamo di contesto di studio di contarsi in quella situazione giuridica esorta quindi contesti istituzionali e sociali politico
Nell'ambito degli atenei italiani abbiamo molte cliniche legali se ne contano oltre venti dal due mila diciannove è stato costituito il coordinamento nazionale delle cliniche legali
Abbiamo cliniche regali in Italia che si occupano non solo di detenuti di ambiente come appunto questi in questo dipartimento ma anche di migranti consumatori
Diritto del lavoro diritti umani
Minori e donne
Come diceva prima la professoressa punti questa clinica nasce dalla evoluzioni dello sportello per i diritti in carcere ed è attiva dal due mila undici all'interno della casa circondariale di di Perugia capanne
Veniamo appunto allora a al ruolo che questa clinica svolto nell'ambito delle comunicazioni quindi come intermediari come mediatore nelle comunicazioni tra detenuti
E soggetti interessati i soggetti che sono stati coinvolti sono come vedete multietnici
Quindi come dicevamo prima abbiamo studenti docenti volontariato garante detenuti comunitarie il territorio ma anche istituzioni come le questure magistratura di sorveglianza altri istituti penitenziari regionali e anche fuori Regione nonché detenuti personale dell'amministrazione penitenziaria avvocati e e famiglie
Rispetto a tutti i dati che sono state tali analizzati abbiamo estrapolato proprio quelli che sono riferiti chiaramente alle comunicazioni
I beni siamo intervenuti per nell'ambito sempre comunicazioni per quattrocentoventinove persone private della libertà personale dal due mila e undici fino ad oggi
Chiaramente ieri istituto penitenziario di Perugia è un istituto a prevalenza maschile quindi si riflette chiaramente anche sul nostro intervento ma questo non significa che non ci siamo occupati della delle donne ecco che sono stati oltre settanta
La tipologia di questioni riflette un po'quello che dicevo all'inizio quindi la premessa iniziale dell'idea iniziale cede la comunicazione che pervade l'interno abitare detenuto lo vedremo dopo anche con le riflessioni scaturite da casi concreti e che vi porteranno gli altri tuttora
Questo grafico in qualche modo mostra proprio come ci siamo occupati veramente di comunicazioni che hanno riguardato in maniera equa diversi aspetti principalmente siamo intervenuti come mediatori rispetto a quelle che sono le condizioni di detenzione quindi ad esempio comunicazioni relative al sovraffollamento delle camere di pernottamento in Pieri originariamente circoscritti o questioni legate proprio per esempio al vitto dal soprabito difficoltà di interloquire in alcuni casi con l'area sanitaria o ancora difficoltà incomprensioni di de de la lingua italiana soprattutto per gli stranieri e rispetta comunicazioni che chiaramente lì li riguardavano un altro importante aspetto della comunicazione di detenuto riguarda l'assistenza sanitaria e qui diciamo che abbiamo cercato di creare una mediazione rispetta quello che all'esigenze di detenuti che volevano essere inseriti i listelli attive sa ma più che altro ad un monitoraggio di queste ultime
Nonché alla fornitura magari gli ausili sanitari e di presidio
Ancora rispetto invece alle questioni giuridici giuridiche questa una categoria diciamo più ampia abbiamo svolto il nostro intervento soprattutto rispetto a questioni relative misure alternative
A trasferimenti per motivi di famiglia o di studio e ancora questioni relative all'immigrazione questo moltissimo chiaramente anche Piera la composizioni
Dell'istituto
Chi sono stati i nostri interlocutori e quindi soggetti che erano interessati dalla comunicazione del detenuto la principalmente la nostra azione è stata svolta chiaramente all'interno dell'istituto quindi
Siamo intervenuti dal due mila undici moltissimo facendo mediazioni il facendosi la interlocutori con una litri dice e con i funzionari giuridici pedagogici rispetto a questioni diciamo ritenuti diverse dalla posizione giuridica a trasferimenti ancora i rapporti con i familiari di misure alternative i benefici penitenziari
L'altari a diciamo con cui abbiamo interloquito in parte chiaramente anche tramite poi aiuto molto spesso di funzionari giuridici pedagogici quindi abbiamo creato proprio un ariete è stata la realtà in Italia anche qui sempre per il monitoraggio molto spesso delle liste di attività la richiesta di colloqui Filippini ci psichiatrici ma anche
Di cure specifiche e di rapporti con il SerT
Una importante fetta dei nostri vini diciamo interlocutori è stata chiaramente oltre il quaranta per cento con soggetti esterni in particolare da quando è stato istituito è stata restituita la alla diciamo concretamente tramite la nomina
La figura del Garante ritenuti prima con il professor Fiorio e poi con professor Massa sia c'è stato l'importante interlocuzioni quindi di detenuti che avevano bisogno di comunicare
In qualche modo culmina a con questo soggetto ma anche e direi un importante comunicazione con il mondo dell'avvocatura ci tengo a sottolineare che ci siamo veramente occupati moltissimo di condizioni di detenzione quindi diciamo che non andiamo oltre non ci occupiamo di merito o di questioni processuali questo no cosa che direi molto importante che va evidenziata questa lasciamo chiaramente per ovvi motivi che non sto qui a spiegare a all'avvocatura ma ci facciamo da mediatori quindi molto spesso soprattutto grazie anche diciamo hanno buona volontà gli avvocati con cui ci siamo relazionati abbiamo veramente cercato di interpretare quella che era la situazioni che il detenuto diciamo manifestava e di dare una lettura globali
Tramite proprio il difensore quindi soprattutto quando riguardava questioni relative penso all'immigrazione quindi di avere la situazione è una lettura più diciamo ti integra
Ancora rapporti con immigrazione in quella famiglia e anche qui con le questure con il mondo del Bahrein volontariato ho indicato ionica che alcuni in particolare la Caritas mancherà PV l'arcinoto c'era ad aria che segue moltissime
Diciamo questioni anche relative all'aspetto lavorativo
Quali sono le mie conclusioni chiaramente ho cercato di darvi di fornirvi degli elementi sicuramente non esaustivi ma era solo per propri evidenziare questo importante considerazione
è necessario produrre conoscenza sapere non soltanto da fuori ma bisogna fare rientro il carsico in bisogna incontrare i detenuti ma incontrare anche le persone che lavorano no all'interno di istituti penitenziari
Non c'è poi tutta questa grande chiusura bisogna sicuramente procurarsi e quindi diciamo che la clinica e lo sportello sono penso di interpretare insomma anche il pensiero dei della professoressa veramente importanti svolgono un ruolo di intermediario per i detenuti nell'ambito appunto della comunicazione ma soprattutto possono essere da stimolo per creare cooperazione e per creare chiaramente costruire una comunicazioni dall'interno verso l'esterno e chiaramente viceversa
Passo diciamo la parola alla mia collega Beatrice eccezioni quindi da ora in poi i tutte le riflessioni che che ascolterete nascono proprio dall'esperienza concreta e sono una lettura ecco globale
Delle singole questioni a coppie di cui vi ho dato alcuni alcuni dati grazie
Buongiorno a tutti mi sentite
La ringrazio di essere intervenuti così numerosi a quest'evento ringrazio la dottoressa sola che mi ha lasciato la parola e ringrazio anche soprattutto professore Nastase la professoressa fonti che hanno fortemente voluto l'organizzazione di questo evento io sono la dottoressa Beatrice ghiaccioli qualcuno di voi Gianni conosce per qualcun altro il primo approccio più appuntamento quindi ritengo necessarie le presentazioni
Io sono una decina
Tuttora che ha accompagnato i ragazzi della Clinica legale penitenziario dello Sportello dei diritti del detenuto in questo anno accademico appena trascorso durante gli accessi alla sezione circonda le aree il carcere di Capanne sono dottoranda presso questo dipartimento in diritto pubblico diritto pubblico comparato sono anche avvocato che si occupa prevalentemente di materia civile
Chiaro che date le premesse molti di voi si staranno chiedendo che questi aiuti si faccia qui
A d'intervenire in un convegno in diritto diritto penitenziario e cosa soprattutto mi ha spinto ad approcciarmi ad un mondo che è quello del penitenziario che permea totalmente nuovo era totalmente nuovo perché poi ne ho avuto un primo assaggio anche significativo
In realtà la risposta è molto semplice perché ho deciso di partecipare alla Clinica legale penitenziario sportello diritti del detenuto con grande entusiasmo per amore e in particolare clamore per i diritti
La storia della costruzione giuridica dei diritti per la loro tutela per la loro effettività per la loro costruzione anche nella realtà concreta
E trovo soprattutto che oggi in un contesto in cui si è avuta una affermazione quasi totalizzante dei diritti in cui ormai si danno quasi per scontati e in un contesto in cui anche sia una proliferazione costante di nuovi diritti legati alle Biotecnologia la cresce lo sviluppo economico il tecnologie sia importante poi valutare nel concreto nella realtà di tutti i giorni come questi diritti di cui siamo titolari vengono poi a vivere nella realtà quotidiana come riescono a trasformarsi da carta abilità perché poi quotidianamente nonostante lui neanche ce ne accorgiamo noi agiamo in base ai nostri diritti ci muoviamo una realtà in base nostri diritti in questo senso il carcere penso sia un lavoro imbelle magico nel quale valutare studiare quello che ha diciamo lo stato di salute dei diritti anche e soprattutto in un Paese come l'Italia un ordinamento giuridico democratico in cui sicuramente la totale di diritti è uno dei pilastri fondativi dello stesso sistema democratico
Perché il carcere un luogo così significativo
Se diciamo richiamate alla mente no una frase di Volterra molto significativa e che diceva che il grado di civiltà di un popolo si misura dalle condizioni delle proprie carceri delle condizioni propri detenuti se considerate questa frase e la contestualizzate anche il mondo di oggi vi rendete conto che una fase assolutamente attualissima e questo perché perché il carcere innanzitutto luogo emblematico di studio dei diritti per due ragioni innanzitutto sociologica
Il carcere è essenzialmente un microcosmo sociale nell'ambito del quale si perì per riproducono esattamente identiche tutte quelle che sono le relazioni e le dinamiche di interrelazione sociale che si vivono nel mondo libero
Quindi vi sono dinamiche di affetto di solidarietà di amicizia i detenuti si sposano i detenuti costruiscono delega mi effettivi anche all'interno del carcere non solo tra detenuti ma anche con il personale diciamo che opera all'interno struttura carceraria
Il carcere anche un luogo di conflitto in cui diciamo si possono osservare dinamiche di emarginazione di scontro di discriminazione molto spesso risente detenuti per feriscono stringere legami con tra virgolette loro pari cioè soggetti altrettanto detenuti e quindi in teoria sarebbero in una condizione paritaria ma che condividono con loro la cultura la lingua le tradizioni tutto un vissuto personale che li lega in maniera più forte
Al punto di vista giuridico invece più strettamente giuridico il carcere un luogo in cui si scontrano due funzioni principali che appartengono allo Stato da una parte quella che è la funzione in cui lo Stato si fa portatore del compito di tutelare i diritti nei confronti dei cittadini nei confronti degli uomini
E di proteggere questi diritti monosale che questi cittadini questi uomini possono esercitarli possano viverli
D'altra parte invece viene in questa bilancia lo Stato che punisce lo stato che svolge una funzione di repressione questa funzione di depressione molto spesso implica una privazione di diritti una compressione di quei diritti che ab origine invece lo Stato aveva la funzione di riconoscere questo dinamica di relazioni a quale perno fondamentale ed è con questo che si trovi bilanciamento nel principio di rievocazioni
Tale per cui lo Stato che punisce che reprime comportamenti criminosi anti sociali che diciamo di Parma una frattura no nel tessuto sociale
Viene giustificata viene comunque resa accettabili dal punto di vista costituzionale l'ordinamento giuridico in ragione di quello che è il fine ultimo del principio di rieducazione
D'altra parte sempre dal punto di vista giuridico il carcere oggi non è soltanto più concepito come un luogo di privazione comun logo di assenza di diritti ma proprio con la riforma dell'ordinamento penitenziario il carcere diventato luogo di diritti in cui quello che era prima il concetto di ritenuto rappresenta più soltanto una condizione fattuale meramente materiale di privazione che identifica descrive un soggetto privato la propria libertà
Ma il detenuto è oggi uno status giuridico che viene dall'ordinamento giuridico significativamente tipizzato
In questo senso il detenuto è oggi un soggetto titolari posizioni giuridiche soggettive attive e passive che trovano fondamento in quelle che sono le orme che compongono il diritto penale il diritto penitenziario
Quali sono le fonti da cui possiamo trarre questi diritti questi doveri che diciamo vanno a ricadere in capo al detenuto sono sì a fonti esterne e quindi faccio riferimento alle convenzioni internazionali in materia di diritti la carta ONU del quarantacinque il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici del sessantasei la convenzione contro la tortura
Nell'ottantaquattro la Convenzione europea dei diritti dell'uomo con particolare riferimento all'articolo tre della CEDU la Convenzione europea per la prevenzione e la tortura delle pene dei trattamenti inumani degradanti e poi i regolamenti recanti norme minime
A livello interno sicuramente bisogna annoverare la Costituzione quindi articolo due l'articolo tre l'articolo ventisette la legge sull'ordinamento penitenziario regolamento di esecuzione decreti ministeriali e quindi poi gli atti interni al ministero circolari lettere
Protocolli d'intesa
I regolamenti interni ai singoli istituti di pena le circolari interne i protocolli d'intesa interni ai singoli istituti penali e prassi interne e qualcun annovera tra le fonti di riferimento per quanto concerne descritto la posizione giuridica soggettiva il detenuto anche provvedimenti
Le autorità giudiziarie quindi provvedimenti del magistrato di sorveglianza perché laddove la legge
Al fine di garantire quella che è la uguaglianza sostanziale detenuti prevede un margine discrezionalità rispetta l'applicazione terminate misure che viene concesso il cui esercizio Concia somma di Stresa degli altri magistrati sorveglianza incide non tanto sulla titolarità dei diritti ma quanto di sulla sua modalità di estrinsecazioni sulla modalità attuativa di questi diritti
Per quanto riguarda questo cari compatrioti tra i diritti che fanno capo al detenuto sicuramente assumono importanza fondamentali quelli che sono i diritti di comunicazione
Quelli che chiamiamo diritti di comunicazione ma che poi hanno una rilevanza singolare sono in particolare quelli descritti articolo diciotto di ordinamento penitenziario quindi diritto e colloqui
Alla corrispondenza al diritto d'informazione quelle scritto articolo ventinove dell'ordinamento penitenziario l'attigua
Diritto alle comunicazioni dello stato di tensione trasferimenti malattie dei decessi
Questi diritti che chiamiamo generalmente di comunicazione sono fondamentali per il detenuto perché sono diritti che potremmo descrivere definire come strumentali
Sono infatti nell'ordinamento penitenziario tutelati riconosciuti in maniera autonoma perché la legge gli riconosce un valore intrinseco
Ma hanno anche un valore estrinseco nella misura in cui il loro esercizio è funzionale all'esercizio di altri diritti fondamentali
Basta fare qualche esempio il diritto di comunicare con ad esempio amministrazioni sanitarie amministrazioni universitari consente esercizio del diritto fondamentale alla salute la tutela il diritto fondamentale istruzioni
Il diritto di poter svolgere colloqui con il proprio difensore consente una maggiore implementazione del diritto di difesa
Il diritto al collo per la corrispondenza laddove interlocutore sia un familiare consente la tutela del legame affettivo con gli altri sarà del diritto la conservazione delle camicie familiari
Quando però diciamo il detenuto prende coscienza dei diritti di cui è titolare anche con riferimento ai diritti di comunicazione quando entrati in contatto con l'amministrazione penitenziaria
è quindi diventa un momento fondamentale affinché il detenuto assuma la consapevolezza tra titolarità di di questi diritti la comunicazione degli stessi cioè a quel momento in cui il detenuto
Viene a conoscenza viene a d'essere comunicato in qualche modo di diritti di cui è titolare
L'ordinamento penitenziario dedica una disciplina particolarmente dettagliata questo momento momento fondamentale nella vita del detenuto e sono in particolare articolo trentadue di ordinamento ma dinanzi all'articolo sessantanove dei regolamenti di esecuzione
L'articolo trentadue apre il capo quarto della legge che ha dedicato alla vita in carcere
E al comma uno è un'arte articolo particolarmente complesso si occupa di diverse questioni che attengono a vita il detenuto ma il comma uno
Recita esattamente i detenuti gli internati all'atto del loro ingresso negli istituti e quando sia necessario successivamente sono informati le disposizioni generali e particolari atti neanche loro diritto e dovere la disciplina al trattamento
Questa è una norma che ha fortemente tipizzata innanzitutto dal punto di vista soggettivo dal punto di vista contenutistico dal punto di vista spazio temporale
Dal punto di vista soggettivo sì identificano esattamente quelli che sono i soggetti attivi di tali disposizioni cioè a quelli per i quali è prevista la titolarità di un diritto che sono tutti detenuti agli internati
La platea di destinatari dalle normative molto ampia perché non vi è nessuna distinzione
Ma con riferimento a regime a cui detenuti sono sottoposti e quindi si applica sia ai detenuti un regime ordinario si era definito il quarantuno bis si applica sia i detenuti che scontano una pena definitiva ma anche quelli che sono sottoposti a misure
Di detenzione cautelare
è tipizzata anche nel momento in cui individua quello che il soggetto passivo di tale previsione normativa ed è appunto l'amministrazione penitenziaria in capo alla quale è allocato un obbligo di informazione specifico
Il cui contenuto anche tipizzato perché si specifica che il l'amministrazione penitenziaria sia obbligata ha fornito l'informativa completa mi completi il detenuto rispetta i diritti di cui è titolare e poi vedremo in che misura è tipizzato anche il contesto spazio-temporale in cui questa informativa di essere resta perché l'ordinamento penitenziario focalizza l'attenzione sul momento specifico per quello dell'ingresso in carcere al momento dell'ingresso quindi al nuovo giunto è data dato l'obbligo all'istruzione penitenziaria di compiere quella che era
Un'informativa rispetta i diritti del detenuto
D'altra parte la norma stessa stabilisce anche Camp
Non sia questa informativa resa soltanto nei confronti di quel soggetto che alla sua prima esperienza in carcere ma anche nei confronti di tutti quei soggetti che sono verrà a trovarsi nuovamente una condizioni detenzione pur avendo già vissuta esperienza carceraria questo in ragione del principio di di successione delle norme nel tempo tali per cui nel corso del tempo possono avere indizi a diciamo integrare delle modifiche della disciplina e quindi di conseguenza che abbiano inciso sulla posizione giuridica soggettiva dei detenuti e quindi necessitano una nuova informativa d'altra parte
è necessario sottolineare che laddove il diritto penitenziario bar riconoscere in favore degli istituti di pena autonomia regolamentare quindi consente a ciascun istituto di darsi un proprio regolamento interno
Occorre far fronte anche un'esigenza comunicativa riversa affronta infatti di diversi molteplici trasferimenti che soprattutto recentemente abbiamo osservato anche a Capannelle necessario che questa informativa sì anche rinnovata ogni qual volta il detenuto passa da un istituto carcerario un altro questo perché il regolamento interno può prevedere misure diverse
E quindi c'è una mutazione anche dal punto di vista spaziale della normativa
La l'informativa in rispetta i diritti deve anche sussistere in corso di detenzione ogni qual volta si intervenute modifiche integrazioni che possono appunto incide sulla posizione del detenuto
Quest'obbligo informativo descritto articolo trentadue
Non si limita soltanto a quella che è la semplice comunicazione questi sono i suoi diritti
Ma viene ad essere implementato anche da un ulteriore obbligo c'è l'obbligo di fornire in favore del detenuto tutti i chiarimenti tutte le spiegazioni tutte le chiarificazioni che siano necessarie anche soprattutto laddove vi sia una barriera comunicativa importante data dalla differenza linguistica la differenza culturale dalla differenza di appartenenza anche etnica che può determinare una difficoltà di comprensione maggiore
Articolo sessantanove del Regolamento di esecuzione va a specificare ulteriormente quello che è il contenuto appunto l'articolo trentadue e specifica in questo senso che il soggetto effettivamente dopo che deve estrinsecare poi nella realtà concreta l'informativa sia il direttore d'istituto penitenziario o un soggetto da lui delegato in questo senso c'è anche una circolare specifica del Dipartimento amministrazione penitenziaria che esclude la possibilità che questa informativa sia resa da educatori quindi personale afferente alla realtà mentale dell'istituto di pena
Inoltre si specifica quella per il contenuto dell'informativa quindi al detenuto devono essere consegnati materialmente degli estratti cartacei di quella che è la legge ordinamento penitenziario del regolamento di esecuzione della Shadow delle norme più importanti che si applica la sua posizione
Deve essere indicato anche al detenuto il luogo all'interno d'istituto di pena che può essere rapido secco comunque luogo facilmente accessibile in cui potrà reperire la versione integrale di questi testi in modo che siano consultabili
Al bisogno in qualsiasi circostanza
E inoltre si specifica appunto che laddove siano necessarie delle chiarificazioni il soggetto che dovrà svolge l'informativa è tenuto appunto a rendere tali chiarificazioni
Nel due mila dodici può nel decreto del presidente Repubblica centotrentasei informative in questione è stata integrata con diciamo la consegna al detenuto anche della Carta dei diritti e doveri del detenuto
Un terzo che diciamo è stato introdotto o a livello normativo ed è appunto inserito al comma due la cui per risente dal comma due dell'articolo sessantanove regolamento penitenziario per facilitare la comprensione di testi normativi
Che sono già molto spesso di difficile comprensione per chi parla correntemente la lingua italiana figuriamoci perché l'italiano lo parla fatto e ci sono casi appunto ricorrenti in questo senso
La carta dei diritti del detenuto cerca appunto di rendere maggiormente intellegibile
Quello che è il contenuto la disciplina e dei diritti che si applicano al detenuto
La carta dei diritti deve essere quanto più possibile diffusa e quindi viene consegnata anche i familiari del detenuto
è pubblicata sul sito www punto giustizia punto it e una copia di questa arte diteglielo deve essere conservata nella sala colloqui di istituti di detenzione
Nel momento in cui si esaurisce quest'obbligo informativo e quindi il detenuto pienamente cosciente di quelli che sono i diritti di cui è titolare affinché questi diritti possano poi essere validamente
Esercitati e possano effettivamente essere diciamo diviene la realtà concreta necessario anche che questi siano tutelabili dal punto di vista giurisdizionale
è compito in questo senso il magistrato di sorveglianza operare un controllo rispetto al fatto che l'amministrazione penitenziaria assolva l'obbligo informativo prescritto dall'articolo trentadue della legge di ordinamento penitenziario sessantanove regolamenti esecuzione in questo senso la tutela giurisdizionale data davanti a magistrati sorveglianza presto due strumenti diversi Enti articolo trentacinque bis del Codice ordinamento penitenziario quando la lezione del diritto d'informazione che è posta in capo al detenuto è una lesione grave perdurante nel tempo continuativa ovvero una misura diciamo di minore
Impatto quella prevista articolo trentacinque l'ordinamento penitenziario laddove questa violazione sia non così grave ma sia comunque sul sussistente e meritevole di diciamo reprimenda
Quando si parla di diritti di comunicazione sicuramente e comunque in generale diritti ultimo passo fondamentale appunto di questi diritti siano comunicate detenuti perché il fatto che il detenuto possa partecipare positivamente gare vere consapevolezza lo status giuridico di cui è titolare parti partecipare appunto positivamente al percorso di rieducazione è un elemento fondamentale
Molti casi però la comunicazione è sufficiente quindi per concludere
Diciamo offro questa considerazione parlare forse di comunicazione e di diritti nei confronti detenuti soprattutto oggi in cui la popolazione carceraria e molto eterogenea
Pare forse insufficiente sarebbe più o diciamo corretto parlare di educazione ai diritti e quindi cercare di educare i detenuti che molto spesso vengono anche da un contesto di illegalità ma entrano in Italia quali illegali
Clandestini vivono nella totale clandestinità eppure incontriamo alle Poste l'incontriamo a fare spesa però in realtà entrano in contatto con un'amministrazione statale con un diciamo un mondo di regolarità soltanto quando entrano in contatto con l'autorità giudiziaria e quindi passano dalla tribunale penale dallo dal turista giudiziaria penale a quella penitenziaria quindi di sorveglianza
Quindi sarebbe più importante forse interessante applicarsi sull'educazione ai diritti dei detenuti piuttosto che alla mera comunicazione degli stessi con questo occluso passo la parola al dottor fino
Sì buongiorno ma tutti ringrazio anch'io della vostra presenza
Ringrazio
Si sente
Ringrazio naturalmente tutti voi lavora tutti i relatori la professoressa fonti professor Anastasia
E ringrazio anche Maria Giovanna Brancati la quale rappresento perché la mia relazione congiunta con lei
Lei è una io sono una new entry mi affaccio adesso nel nella clinica penitenziaria lei invece è una veterana quindi abbiamo fuso diciamo le nostre due intelligenze e ne è scaturita questa dell'azione
Ora io parto era una promessa fondamentale quasi elementare
Il noto diciamo refrain vuole che la pena carceraria privi
Il detenuto della libertà personale ora questa definizione che è generica può essere anche corretta
Va precisata nel senso che si libertà personale però non può voler dire solo libertà di movimento perché poi se si va a guardare la realtà
Non è solo la libertà di movimento intesa proprio in senso fisico spaziale come il suo lamento del detenuto
A venire implicata perché in realtà la pena cancellare i a lo sappiamo tutti può comprimere significativamente tutti i diritti fondamentali potenzialmente in particolar modo tutti i diritti potenzialmente in contrasto con quelle esigenze di ordine e sicurezza la cui cura è preposta l'amministrazione penitenziaria
Bene quindi va evidentemente effettuato un bilanciamento tra la sicurezza ora Chiatti
Ordine e sicurezza le le le mette insieme di sicurezza e diritti fondamentali questo bilanciamento
è stato precisato dalla nostra corte costituzionale soprattutto a partire dagli anni novanta quando la nostra Corte costituzionale ha iniziato a intendere la rieducazione non solo come fuga dal carcere o possibile fuga dal carcere quindi possibile contatto esterno
Ma anche come miglioramento de la vita in carcere come la Costituzione possa entrare in carcere
E il bilanciamento è stato risolto seguendo un rapporto preciso il diritto fondamentale pulimento il suo esercizio è la regola la limitazione e l'eccezione
Mi sono divertito un po'la Corte costituzionale
A vedere come la corte costituzionale chiama questa eccezione perché molto importante vedere come la chiama irrinunciabili esigenze di ordine e sicurezza finalità proprie dell'esecuzione le misure restrittive
Limitazioni che come è ovvio quindi già c'è una tautologia
Lo stato detentivo comporta limitazioni strettamente funzionale alle esigenze dell'istituzione carceraria e già questo ci fa comprendere il perché dello scarto tra l'essere e il dover essere perché questo rapporto regole eccezione in realtà soprattutto nella legislazione e spesso invertito nonostante la riforma dell'ordinamento penitenziario
Perché queste eccezioni per vero sono così oscure indeterminate che
Possono in qualche modo divora arsi la regola di curarsi il diritto fondamentale
E quindi è proprio nella loro oscurità indeterminatezza che si coglie il profilo di ambiguità di questo bilanciamento
E e proprio per questo che la pena carceraria non è solo lì privazione la libertà personale nella realtà
Nella prassi amministrativa ma anche soprattutto nella legislazione
Perché appunto non priva sulla lì della libertà di forze di movimento ma di tutti i diritti fondamentale il cui esercizio possa determinare anche astrattamente o genericamente
Un pericolo
Più che alla sicurezza possiamo dire e lo vedremo alla quiete carceraria
Di Costa altamente genericamente perché questa esigenza poi non la possiamo chiamare con un termine più tecnico io sono un penalista quindi piacciono le regole cautelari queste cose qua materia di culto
La possiamo chiamare precauzione l'applicazione qualcosa dispersa dalla di diverso dalla cautela perché la cautela si riferisce a rischi determinati a rischi specifici la finalità la le armi regola cautelare in penalizzi insegna che ha uno spettro che specifico dei rischi individuati
Non uno spettro generico molto spesso invece l'esigenza che righi comprime il diritto fondamentale a livello di legislazione è un'esigenza precauzionale cioè il rischio è totalmente generico e lo vedremo appunto
Specialmente con riferimento al controllo visivo
Quindi se si vuole portare la costituzione in carcere però senza infingimenti
Probabilmente non bastano le dichiarazioni enfatiche come quelle che fa la nostra legge ordinamento penitenziario riformata
La quale appunto l'articolo uno solennemente sancisce che
A persona privata la libertà personale sono garantiti i diritti fondamentali ma immediatamente dopo con comma pena successivo comma quattro
Ribalta la questa regola i dice che l'ordinamento e la disciplina sono mantenuti nel rispetto dei diritti delle persone private della libertà quindi prima l'ordine la disciplina poi quindi il diritto come limite
E non a caso la dottrina spesso definito queste dichiarazioni come ingenue esaltazioni idealisti che proprio perché avvertito questo scarto questo iato tra essere e dover ex e caliamo queste considerazioni allora la materia diciamo nel mio intervento che era il bilanciamento di un diritto specifico cioè dell'occulto dei colloqui della corrispondenza diritto
Questi questi Tutino che sono naturalmente come detto Beatrice sono il diritto a comunicare diritto strumenti ai colloqui sono strumentali all'esercizio di altri diritti fondamentali
Ma sono anche i diritti per per se stessi perché trovano riconoscimento costituzionale all'articolo quindici che tutela libertà di corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione peraltro imponendo due riserve
Su sul punto una riserva di legge una riserva di giurisdizione che pure il suono spesso dite disattesi che cosa hanno in comune colloqui
E corrispondenza sono diciamo entrambi i mezzi di comunicazione mezzi mezzi di comunicazione si mezzi strumenti per comunicare con il mondo esterno
Andiamo dall'incontro indispensabile
E sempre attuale incontro visivo quindi l'incontro con le persone
In carne e ossa
Passiamo poi a la possibilità anche di colloqui non solo telefonici quindi il telefono sette è un mezzo che realtà invece sempre di più come vedremo dopo
Con la relazione successiva a fronte della diffusione del web e poi finiamo con la pensione attivissima corrispondenza cartolare perlomeno nel per noi
E perché faccio riferimento appunto a questo tipo di carattere temporale dei diversi mezzi di comunicazione cioè il contatto visivo è sempre attuale villa di telefono è un po'in desuetudine
La corrispondenza e pensionati Sima perché in realtà Sequani a vedere la legislazione vediamo che siccome in carcere il tempo si dice no il tempo non passa quindi il passato è ancora passato vediamo constatiamo
Che in mezzo più due suerte quello meglio garantito cioè la corrispondenza cartolare
E meglio garantito non perché legislatore si è svegliato buono ma perché la corte europee diritti dell'uomo aspetta molte volte in plurimi occasioni condannato l'Italia per la sua legislazione che quindi si è dovuta adatta
E perché dico che il mezzo come io garantito perché è l'unico mezzo in cui la riserva di giurisdizione rispettata e l'autorità giudiziaria che può limitare il diritto alla corrispondenza cartolare sia nel senso di limite
Diciamo compressione della garanzia di segretezza coniando vedere il contenuto sia limitando il flusso la ricezione la spedizione delle lettere
Ma è l'autorità giudiziaria ed è l'autorità giudiziaria attraversa che può limitare questo diritto attraverso un provvedimento motivato
Sulla base di esigenze beh questa volta sì cautelari non precauzionali perché qualcuno addirittura le assimilate al duecentosettantaquattro Codice procedura penale all'esigenze cautelari delle prove
In realtà esistono anche qui degli elementi di crescita perché comunque si fa riferimento all'ordine interno come possibile motivazione l'ordine interno è già un po'
Ce n'è Rico però le esigenze queste esigenze sono individualizzate per esempio c'è il bando ai provvedimenti collettivi non si può limitare il diritto la corrispondenza un gruppo di detenuti ma solo a quel detenuto
E poi è una limitazione in funzione di un'esigenza specifica cioè una prevenzione per esempio no
Il pericolo che il detenuto possa commettere reati e quindi il sospetto che il detenuto com'
Commentario atto creati o che comunque
Faccia entrare nell'istituto penitenziario materiale non consentito eccetera quindi quell'equilibrio tra diritto e sicurezza è un equilibrio che pur con qualche crisi di cita e tendenzialmente garantito ma grazie alla corte edu
C'è poi passiamo però ai mezzi di comunicazioni un po'più attuali
Telefono e incontri vicini troviamo come questo stato della cioè quello che ha detto prima è un po'
Diverso nel senso che le garanzie sono minori
In tal intanto la riserva di giurisdizione non è rispettata perché competente ad adottare provvedimenti limitativi l'amministrazione penitenziaria dopo la condanna in primo grado
E poi l'Amministrazione corre di un'ampia discrezionalità
Qui in realtà dovrei fare ancora ancora una premessa io non mi riferisco al quarantuno bis però naturalmente i quarantuno bis sono diciamo al mondo a parte sono
Dei detenuti di serie B in questo momento stiamo parlando di detenuti di seria diciamo se si può
Passare questa
Definizione ecco qui l'amministrazione penitenziaria invece ha un ruolo Nicola nei colloqui visivi ha un ruolo perché
Gode anche di un'ampia discrezionalità specialmente con riferimento alle persone diverse dai
Congiunti e conviventi diciamo che i contenuti conviventi Gorni un privilegio nel senso che il loro colloquio è sempre ammesso in teoria
Quindi si dice che iniziò il detenuto ha un diritto soggettivo vero e proprio al colloquio visivo con i colloqui con
Con i conviventi e e con i congiunti ma congiunti e conviventi quindi se un fidanzato non era convivente è una persona riversa viene trattata
In modo diverso
E quindi viene data timori verso cioè viene soggetto a quel controllo discrezionale dell'amministrazione che sulla base di ragionevoli motivi può negare l'autorizzazione
Al colloquio quindi ci sono due tipologie detenuti detenuti seria sì evidentemente di serie B
I Comuni e quarantuno bis in realtà ci sarebbero anche quattro bis ma riteniamo fuori e poi ci sono due tipologie di interlocutori perché c'è
Il congiunto il convivente che ha un diritto soggettivo anche se l'amministrazione si riserva comunque un controllo perché l'istanza va presentata la famosa domanda
E poi ci sono le persone diverse anche qui un elemento di vetustà
Il favor famiglie che questo favor familiare un favor famiglie colpo congiunti e convivente
è un favor che risale a diciamo la la settantacinque cioè a alla prima edizione della legge sull'ordinamento penitenziari
E anche questo è un elemento di vetustà anche qui il passato non è ancora passato e non è ancora passato anche con riferimento a regime
Stiamo parlando di un regime autorizzatorio amministrativo la giurisdizione non non c'è non va attivata almeno dopo la sua condanne in primo grado
Il regime autorizzatorio badate bene e fuori dal carcere sta cadendo in desuetudine perché non so se ci sono amministrativisti tra voi però
Ora con pente Anzola sempre alla scia Segnalazione certificata in sé attività per le attività conformate per i diritti limitati da un interesse pubblico in privato
Autocertifica il controllo dell'amministrazione ex-post è un potere successivo di repressione inibizione Duarte certi Fici autocertificati
E infatti si dice spesso che al controllo preventivo dell'auto dell'amministrazione si è sostituito il principio di autoresponsabilizzazione dell'amministrato che in carcere non esiste perché il detenuto non è un un soggetto capace di autoresponsabilizzazione quindi
E deresponsabilizzato
Specie anche infantili Zatopek
Ed è per questo che vive ancora nel nella realtà carceraria regime autorizzatorio e il perno centrale fuori dal carcere per diritti che sono di per sé stessi condizionati come la libertà iniziativa economica il regime autorizzatorio cari invece tubini
Dentro il carcere per diritti fondamentali non condizionati come la iniziativa cono mica
Quindi diritti a
Appunto coltivare relazioni affettive sono diritti fondamentali sono coperti da Barile norme costituzionali penso anche l'articolo due dura semplicemente
Quel diritto fondamentale in carcere può essere invece soggetto a un regime che per un diritto condizionato
Non esiste fuori
E questo è un altro esempio di passato che non è ancora passato ma per concludere
A parte le imitazioni ai colloqui che sono sempre introdotti sono in realtà previste non dalla legge ma dal Regolamento Esecutivo come per esempio il monte colloqui che è passato a a sei la frequenza dei colloqui
Che sempre mensile sei mensili
E naturalmente ai possibili estensioni di questo di questi limiti massimi attenzione anche qui
Lo Statuto un vero e proprio statuto dei diritti detenuti in teoria implicherebbe la fissazione un limite minimo nella legislazione di colloqui invece qui si parla solo limiti massimi non di limiti minimi limite minimo e il diritto il limite massimo e e già fa pensare che il diritto soccombe di fronte a un'altra cosa che appunto esigenza precauzionale di cui poi parlavo si Chiesa precauzionale che sì in vera nella sua massima diciamo espansione diciamo nella sua massima capacità
In un limite che questa volta è fissato la legislazione dall'articolo diciotto ordinamento penitenziario legge ordinamento che inizia ed è quello del controllo visivo
Il colloquio visivo
è svolto no dice la legge in appositi locali
Con il controllo visivo in una uditivo del personale di custodia
Il controllo visivo eh
Una imitazione fortissima al diritto fondamentale quale diritto fondamentale il diritto alla riservatezza quindi a coltivare liberamente il rapporto affettivo ma soprattutto il diritto alla sessualità
Cioè ma in l'unico contatto che il detenuto a Colle sterno e il colloquio quindi non può ovviamente
Con un il appunti personali custode lo guarda naturalmente avere un un contatto intimo con la persona e e le e quella persona può essere
Sua moglie la sua fidanzata marito e
Questo è un problema grosso della nostra legislazione che si era anche cercato di risolvere perché una bozza di decreto legislativo si prevedeva l'istituto degli incontri intimi istituto che appunto per avrebbe permesso diciamo
E però è caduto a questa tipo di innovazione è stata sostituita da una norma un po'ipocrita che dice che i locali devono garantire la riservatezza però devono garantire l'assenza eliminare il controllo visivo e allora
Io posso anche mettere le luci soffuse nel tuo locale ma se c'è il personale di custodia che mi guarda non posso avere un un un contatto intimo
E quindi qui perché dico che l'altra il principio di precauzione qui non ammette deroghe perché il detenuto che dimostri di non essere pericoloso di non poter aggredire interlocutore
Che e che magari non ne ampie meno ha compiuto un con un delitto violento
Lui non può dimostrare con elementi appunto sintomatici della sua non pericolosità che potrebbe potenzialmente
E quindi questo è un difetto grosso ma non della del le amministrazioni pensare che anche spesso favoriscono anche colloqui intimi diciamo in riforme così
Non non disciplinate ecco
è un difetto proprio della nostra legislazione
E la nostra legislazione che presume iuris et de iure che tutti i detenuti non possono avere colloqui non possono avere rapporti sessuali diciamo possiamo anche dire così
E anche qui il passato non è ancora passato perché al detenuto si impone un obbligo di astinenza sessuale che peraltro ha un'afflizione accessoria
Bilaterale si dice a carattere bilaterale perché coinvolge anche l'altra persona persona non detenuta
La persona con la quale il detenuto a un rapporto effettivo
E quindi niente anche in questo caso appunto concludo dicendo che
Facendo anche una riflessione questo è un ostacolo più culturale che che
è un ostacolo culturale perché appunto
è una presunzione che sbarra Umit possibilità un'idea eroga
è una ed è un ostacolo culturale perché la sessualità ancora un tabù
In carcere un po'come appunto nella nostra società negli anni Cinquanta
Grazie
A passo la parola a la sì ad adottare
Io
Buongiorno a tutti
Va bene così il microfono sì abito sì
E buongiorno a tutti vorrei iniziare innanzitutto con ringraziamento è un chiarimento però ringrazio la stessa ressa fonte professor Anastasia e anche tutti i tutor della Clinica legale penitenziaria per avermi coinvolta ma appunto questo mi consente di chiarire che scusate non sono una tutore non sono nemmeno e non insomma sembra sicuramente un'excusatio non petita un'esperta di penitenziario così vicinissimo ok
E perché sono qui quindi
Perché ho avuto sono una ricercatrice di Diritto pubblico comparato mi sono avvicinata al contrasto del carcere in occasione di un progetto di ricerca che si è concluso da poco
Su la condizione degli stranieri in carcere e che ci mi ha consentito a me e ad altri che insomma erano coinvolti nel progetto di
Si è
Di affrontare alcuni profili teorici ma anche di fare un lavoro di così ascolto dei dei dei ghetti detenuti italiani e stranieri presso la casa circondariale di capanne
Già che ci sono insomma mi così porto anche i scuse del mio collega Nicola Pettinari che doveva essere qui ma è a a casa con l'influenza anch'io non sono al massimo mi scuso anche di questo Mammì ci tenevo insomma ad esserci
Quindi il il mio intervento di oggi vuole fare il punto sull'utilizzo dei sistemi di videochiamata in particolare di Sky tra in carcere
Al fine del mantenimenti
Mondo affettivo esterno al carcere
E perché abbiamo deciso di fare nell'ambito della nostra ricerca questo approfondimento innanzitutto perché è un tema una questione rispetto alla quale ci sono stati negli ultimissimi anni importanti sviluppi nel nostro Paese come sapete
Ci sono stati diversi istituti penitenziari che l'hanno sperimentato ormai da anni
Anche sviluppi sul piano delle riforme progettate e purtroppo inattuate
E poi del tentativo di messa a regime da parte del DAP del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria esattamente un anno fa con una circolare
Che ha cercato appunto di mettere a sistema questa questa innovazione
Quindi era un tema interessante da approfondire
Scusate questa salendo un po'
Sono cioè con un po'febbricitante e quindi diciamo scusate devo un po'd'acqua
E
Abbiamo però fatto questo approfondimento anche sulla scorta dei risultati di un processo di consultazione dei dei detenuti
Che abbiamo fatto a Capannelle a Lizzano dei focus group somministrando dei questionari che avevamo elaborato proprio sulla scorta anche di quanto era emerso con i focus gruppo
Ma che cosa è emerso da Focus tutte questionari che non era tanto la questione religiosa a risultare problematico come ci eravamo immaginati in una prima fase quindi non era tanto l'accesso dei ministri di culto islamico in carcere oppure tutta la questione delle prescrizioni religiose sanitarie igienico sanitarie o alimentari legati all'appartenenza religiosa quanto la sofferenza diciamo così legata alla difficoltà di mantenere i contatti con il mondo esterno in particolare con i familiari lontani magari residenti all'estero quindi abbiamo cercato di lavorare su questo questione approfondendo un po'le basi giuridiche della possibilità di introdurre Skype in carcere e anche cercando un po'di facilitare l'introduzione di Sky perché so che è un'innovazione insomma particolarmente impegnativa e qui c'è la direttrice che forse ci può cioè voi ci state ancora lavorando ma non credo
Marzo cominciamo cara bellissima notizia anzi grazie che ce la darà indiretta quindi Sky Pino in carcere come strumento efficace di esercizio di un diritto fondamentale dei detenuti
Che a quello mantenere le proprie relazioni ed affettive familiarità affettive con il mondo esterno ma anche come aspetto essenziale del trattamento
Tanto del trattamento penitenziario in generale quindi ai sensi dell'articolo uno dell'ordinamento quanto del trattamento rieducativo vero e proprio questa logica di José mossi e compenetrazione tra questi due piani quello dei diritti e quello del trattamento
E tipica del contesto carcerario e spesso condiziona negativamente l'effettività e gli standard di tutela dei di molti diritti dei detenuti nel senso che i diritti dei detenuti finiscono per essere considerati elementi del trattamento
E quindi il bene protetto dal diritto fondamentale nel nostro caso i conta il contatto con i familiari ma potremmo citare la fede religiosa o l'istruzione
Può diventare amo spesso diventa qualcosa che il detenuto si deve come conquistare no in cambio di un comportamento rispettoso delle regole di vita in carne
Ma quindi di proporre di concentrarci invece anche perché e la prospettiva anche per me insomma non essendo appunto un'esperta di diritto penitenziario di esecuzione penale
La prospettiva di privilegio che quella dei diritti fondamentali appunto dei detenuti
E in particolare su questo diritto di mantenere le proprie relazioni familiari ed affettive di cui Skype è uno strumento appunto una di di di di attuazione
Questo diritto rientra a pieno titolo nel catalogo dei diritti dei detenuti che ruotano intorno al perno del principio di dignità della persona
Principi dignità e diritti dei detenuti che come CIDI è stato anche ricordato e quindi non non ci torno si ritrovano sanciti in tutta una serie di fonti internazionali tanto di Arbeloa diciamo così
Quanto di soft lo e sapete quanto la soft law nel contrasto carcerario ha avuto e ancora un un ruolo molto importante non è l'avanzamento degli standard di tutela
Dei diritti delle libertà
E quindi nessun elenco dettagliato in questa sede se però vi interessa io il mio collega abbiamo pubblicato su questa questione di Scarpi in carcere un articolo su archivio penale rivista web quindi ritrovati alcuni riferimenti più precisi
Un riferimento però possiamo farlo nelle Mandela russa
Delle che sono state adottate nel cinquantasette nell'ambito delle Nazioni Unite poi ampiamente revisionate nel due mila e quindici la regola cinquantotto in particolare
Prevede che i detenuti debbano avere il permesso sotto necessario supervisione di comunicare con famiglia amici a intervalli regolari
Mediante corrispondenza e visite quindi diciamo con gli strumenti tradizionali in relazione alla corrispondenza però si specifica che ove disponibile si potrà utilizzare la telecomunicazione negli strumenti elettronici digitali
E qualsiasi altro mezzo quindi qui c'è una prima traccia esplicita formale della possibilità di usare le videochiamate in carcere
Se poi ci stringiamo il campo di osservazione all'Europa
Dobbiamo fare riferimento alla produzione normativa del Consiglio d'Europa in ambito penitenziario e anche qui ritroviamo questa duplicità no quindi testi giuridici di carattere vincolante a partire dalla CEDU
Chiaramente dalla giurisprudenza della Corte di Strasburgo ma non non c'entriamo diciamo molto chiaramente per quello che ci interessa l'articolo otto diritto alla vita privata e familiare la norma di riferimento
Poi c'è anche lì tutto questo a questa produzione nono normativa non vincolante come le raccomandazioni del comitato dei ministri e le relazioni generali annuali del CPT che ha il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti punizioni inumani o degradanti
A a sempre per citare le cose più significative così possiamo citare le regole penitenziarie europea e che sicuramente conoscete la regola ventiquattro in particolare
Sancisce che i detenuti debbano essere autorizzati e comunicare il più frequentemente possibile con famiglia terze persone eccetera
Nonché a ricevere visite da queste persone i mezzi di comunicazione citati sono quelli tradizionali lettere telefono però anche qui è aggiunta
La fai siamo nel due mila sei la formula altri mezzi di comunicazione a dimostrazione di questa crescente attenzione verso le nuove tecnologie elettroniche
Come la posta elettronica e appunto esista mi divido chiamata
C'è un aspetto importante che vorrei sottolineare che emerge nel commentario delle regole penitenziarie europee rispetto al ricorso le nuove tecnologie cioè del commentario si evidenzia come il nodo problematico
Chiaramente stia nell'esigenza di garantire la sicurezza no rispetto a queste modalità di comunicazioni inedite nuove in continua evoluzione dal punto di vista tecnico quello che si dice nel commentario però anche mi è sembrato interessante che più queste possibilità si sviluppano
Più aumentano anche i mezzi per il loro controllo
Così che i nuovi mezzi di comunicazione elettronica possono essere utilizzati con modalità che non minacciano la sicurezza e l'ordine interno cioè lo sviluppo e il progresso tecnologico che consente di fare la videochiamata va di pari passo però anche con lo sviluppo dei mezzi per controllare in sicurezza l'utilizzo di questi mezzi no quindi l'argomento della sicurezza che storicamente è stato un argomento un po'di resistenza l'utilizzo di Skype in carcere mi pare che abbia perso progressivamente pregnanza
Come argomento contrario appunto a Skype
E questo emerge sia nella circolare del DAP
Di cui vi parlavo dell'anno scorso nella quale si danno agli agenti di polizia penitenziaria incaricati di questo servizio tutta una serie di indicazioni su come fare le verifiche prima del video collegamento del detenuto con il familiare all'estero e anche sul controllo solo visivo anche qui Durante il video collegamento
Questo depotenziamento dell'argomento della sicurezza mi pare che per quello che abbiamo potuto constatare emerga anche nella percezione degli operatori mai
Parlando con un commissario della Polizia penitenziaria di capanne c'è stato detto esplicitamente che Skype secondo lui era interessante
Nella misura in cui lo cito garantisce un diritto tutelanti rispetta un rischio quindi lui addirittura cioè ha sottolineato come introdurre Sky tra cosa che si poteva fare in qualche modo insicurezza ma addirittura poteva prevenire un rischio che che Luigi diceva era legato al fatto che l'introduzione dei video collegamenti avrebbe probabilmente portato a una diminuzione degli incontri fisici con i familiari e ai rischi connessi a questi incontri cioè l'ingresso ad esempio di materiale a vietato in carcere quindi caso mai qui
Si apre un altro fronte di riflessione interessante cioè quanto un'innovazione che di per sé comporta il potenziamento di un diritto possa anche avere delle ricadute in senso restrittivo su quel diritto
Ma insomma nello nell'ottica anche di avere un approccio critico no a diciamo quindi se Sky Pin carcere si rivela uno strumento utile
Per il mantenimento dei rapporti di tutti i detenuti con i propri familiari lontani
Questo è tanto più vero però rispetto a una categoria specifica di detenuti caratterizzata sicuramente da una vulnerabilità particolare che è quella dei detenuti stranieri
E è difficile parlare in termini unitari di detenuto straniero nel senso che due settimane fa c'è stato a a Roma tre a un convegno molto interessante legalità e giustizia si chiamava e lì Patrizio Gonnella ha detto appunto ancora si parla di detenuto straniero al singolare quando in realtà è una categoria molto molto eterogenee articolata è vero però possiamo diciamo essere d'accordo in generale che la condizione di straniero è in grado di incidere fortemente sulla disciplina dei diritti e dei doveri dei detenuti e sullo stesso trattamento penitenziario questo perché e sia a causa della diversità di cui lo straniero portatore sul piano culturale religioso linguistico
Delle relazioni sociali e familiari quindi una diversità che potremmo dire so sul piano sostanziale sia della specialità proprio del suo status giuridico
E che implica l'applicazione di una normativa ad hoc che quella sull'immigrazione e sulla condizione giuridica di straniero appunto che non di rado interferisce in modo problematico con l'ordinamento penitenziario quindi ci si potrebbe aspettare che l'ordinamento penitenziario riconosca e tenga conto di questa diversità che rispetto alla questione di cui ci stiamo occupando può implicare ad esempio una maggiore fragilità legata alla lontananza dei propri affetti spesso distanti fisicamente migliaia di chilometri
E quindi ci si potrebbe aspettare che l'ordinamento sia recettivo flessibile
Nell'adattamento degli strumenti ordinari a questa speciale condizione di detenuto straniero per esempio prevedendo regole ad hoc oppure consentendo una maggiore flessibilità nell'applicazione delle regole ordinarie su colloqui telefonate
Ma come sapete questo non accade non solo dell'ordinamento penitenziario italiano che comunque mi pare sia tendenzialmente cieco e sordo rispetto a questa diversità dello straniero in carcere
Per quello che abbiamo visto a volte questa flessibilità si riscontra piuttosto grazie l'orientamento di alcuni direttori e magistrati di sorveglianza che ad esempio utilizzano il permesso premio finalizzato alla telefonata per per consentire al detenuto straniero di uscire dal carcere per telefonare spesso anche utilizzando Skype credo che anche a Perugia
No questo fosse possibile anche grazie all'associazione Arci Ora d'aria che fa
Insomma rendeva possibile presso un appartamento che gestivano fare queste telefonate
Attraverso il permesso Franco
Scusate quindi quello che constatiamo dell'ordinamento penitenziario piuttosto non è questa flessibilità ma anzi un'attenzione tra una formale neutralità del diritto positivo che quasi sempre si riferisce ai detenuti senza prevedere regimi differenziati nei confronti degli stranieri
E la diversità invece delle situazioni di fatto che richiederebbero trattamenti giuridici differenziati per non andare incontro alla irragionevolezza della disciplina giuridica e quindi in ultima analisi alla lesione del principio di uguaglianza
Sia chiaro non è solo il carcere non è solo in carcere che si assiste a questa tensione tra la diversità sostanziale e delle condizioni fattuali e la formale neutralità delle norme giuridiche
Diciamo che questo è uno di quei casi però nei quali il carcere funziona da da caso di studio esasperato di dinamiche più generali che interessano anche altri ambiti dell'ordinamento
A livello sovranazionale le ragioni di questa specialità della condizione di straniero in carcere sono maggiormente considerate rispetto al piano nazionale
E in euro possiamo dire che in Europa mi riferisco di nuovo al Consiglio d'Europa esiste ormai una coscienza a livello normativo
Intorno al fatto che la condizione di straniero sia talmente diversa da quella del detenuto autoctono da richiedere previsioni regolamentari mirate ad esempio c'era
La raccomandazione numero dodici elaborata dal comitato dei ministri del Consiglio d'Europa nel due mila dodici che è dedicata ai diritti del del detenuto straniero
è una raccomandazione priva di efficacia giuridica vincolante però mi pare sia da abbastanza consolidato insomma che crede che si tratti di un risultato importante nello sviluppo di una politica penitenziaria regionale europea
E anche un po'un punto di riferimento per gli operatori attivi in carcere insomma
Scusate nella raccomandazione si prende in considerazione il profilo dei contatti con il mondo esterno
Vengono citati famiglia amici rappresentanti consolari enti locali terzo settore prevedendo una serie di misure che tengano conto di questa diversità dello straniero in carcere per esempio si dice che gli stranieri dovrebbero poter utilizzare una lingua a loro scelta per comunicare salde specifiche preoccupazioni legate alla sicurezza come si diceva prima
Oppure auspicando la flessibilità nell'applicazione delle regole sulle telefonate e sulle altre forme di comunicazione
Tenendo conto un altro dato molto importante in generale ma nel caso degli stranieri in particolare della sostenibilità economica della comunicazione
Rispetto alla quale si dice addirittura che i detenuti stranieri indigenti dovrebbero essere supportati nel sostenere i costi delle comunicazioni con il mondo esterno
Comunque da da questa raccomandazione emerge sicuramente una decisa preferenza per il contatto visivo con i familiari soltanto in quelle situazioni nelle quali i familiari sono così lontani che le spese di viaggio sarebbero tali da rendere difficile addirittura impedire l'incontro fisico all'ora si raccomanda il ricorso alle tecnologie come le videoconferenze
E ho ancora qualche sì un po'ok quindi e che cosa succede concretamente cioè quindi questo diciamo ora
Il piano giuridico cioè le basi giuridiche che come vedete a livello internazionale sovranazionale sono iniziano ad essere abbastanza solide no per l'introduzione di Skype in carcere
In diversi Stati europei il ricorso a sistemi di videochiamata di posta elettronica
è stato implementato negli ultimi anni gli ultimissimi anni prima con l'avvio di proceda di di di diciamo di di progetti sperimentali presso singoli istituti penitenziari
Poi con una successiva fase di istituzionalizzazione messa a regime con gradi di intensità Diversi però questo riscontriamo nel Regno Unito in Francia Danimarca in Olanda
In Norvegia insomma ci sono delle realtà sicuramente dove questo è già più
L'utilizzo dei sistemi di videochiamate più avanzato da me che cosa è successo che cosa succede come molti di voi sapranno
è da anni che si discute dell'introduzione dei sistemi di videochiamata per i detenuti almeno fino al circuito dalla media sicurezza
In molti istituti come vi dicevo negli ultimi dieci anni diciamo sono state avviate importanti sperimentazioni più o meno di successo
A livello di ordinamento Penitenziario Nazionale il momento di sbocchi era sembrato di svolta e quello recente degli stati generali dell'esecuzione penale quindi due mila quindici due mila sedici e della successiva legge della Lega
Centotré del due mila diciassette di riforma dell'ordinamento penitenziario
Il documento finale degli stati generali al punto tre punto uno dedicato alla territorialità della pena i rapporti familiari
Raccomandava di collocare il detenuto nella regione dove vivono i suoi familiari o in una regione limitrofa quindi questa doveva essere la regola
Qualora ciò non fosse realizzabile e quindi in via compensativa sì auspicava però la previsione di una priorità nell'utilizzo di collegamenti audio-video con tecnologia digitale
Per realizzare questi collegamenti si diceva però era necessario modificare la legge e quindi l'ho l'articolo diciotto dell'ordinamento penitenziario di cui si è già parlato
Modificarle in che senso innanzitutto estendendo quelle buone prassi già in uso in alcuni istituti dove per esempio era stato realizzato un servizio di posta elettronica importanza in arrivo per i detenuti
E poi aggiungendo un comma specifico che consentisse l'utilizzo di programmi di conversazione visiva sonora e di messaggistica istantanea che presuppongono l'accesso alla rete internet previ opportuni controlli
Idea quindi era quella di introdurre Skype come modalità alternativa di esercizio del diritto alla corrispondenza telefonica quindi si parificano alla alla corrispondenza
Nella legge delega del due mila diciassette tra i principi e criteri direttivi indicati al legislatore delegato
Lo ritroviamo nel senso che figuravano la disciplina dell'utilizzo dei collegamenti audiovisivi sia a fini processuali
Che per favorire le relazioni familiari
Non che si diceva anche la previsione di norme che favoriscano l'integrazione delle persone detenute straniere anche un altro dato un po'a rinforzo
Nello schema di decreto legislativo dedicato alla riforma dell'ordinamento penitenziario cinquecentouno di nuovo lo ritrovavamo quindi trovava trovava regolarmente spazio questa modifica dell'ordine dell'articolo diciotto necessaria per introdurre Skype
Dopodiché la domanda è c'è traccia di tutto questo nei tre decreti legislativi di attuazione della Deledda per la riforma dell'ordinamento penitenziario in particolare
Che sono poi quelli entrati effettivamente in vigore in particolare nella numero centoventuno
No
Nessun riferimento a strumenti di videochiamata di nuova generazione
Questo del profilo dei rapporti con il mondo affettivo esterno cioè la scelta di non realizzare
Queste aperture culturali verso il diritto all'affettività perché appunto molto la questione culturale come si diceva
Per molti è stato davvero una cartina al tornasole del fallimento dei propositi originari della riforma cioè la riforma è caduta soprattutto su questa apertura del carcere verso l'esterno che era un'idea che era emersa fortemente dagli Stati generali dell'esecuzione penale
E che poi diciamo la verità è anche quello che si afferma programmaticamente nello stesso articolo uno dell'ordinamento penitenziario cioè il carcere si apre e quindi il contatto con l'esterno come decisivo ai fini anche della risocializzazione
A supplire parzialmente a questa non volontà del legislatore quindi ha pensato
Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria con questa circolare che vi dicevo del ventinove gennaio due mila diciannove
Sull'uso di Skype
Sky for business in particolare per l'effettuazione di videochiamate da parte dei detenuti e internati con i familiari e o conviventi
Quindi si parificano le videochiamate ai colloqui ex articolo diciotto e non alla corrispondenza telefonico come inizialmente prefigurato
Una circolare di cui non si è mancato di rilevare fin da subito criticità insufficienze a partire dal numero esiguo di portatili distribuiti sul territorio nazionale che sono solo quattrocento
A partire dalle modalità procedurali complesse sia per gli utenti che per gli operatori penitenziari
Gli oneri degli stipendi istituti nel predisporre locali idonei personale dedicato insomma
Tra le righe delle ricadute controverse di questa circolare che comunque segna il tentativo di messa a regime di un nuovo servizio con modalità uniformi su tutto il territorio nazionale e questo chiaramente positivo
Però tra le ricadute controverse di cui si parlava anche un appunto al convegno che vi dicevo due settimane fa c'è inoltre l'interruzione delle numerose sperimentazioni già attive un po'a macchia di leopardo a livello nazionale che sono state in qualche modo soppresse sospese in attesa della messa a regime del nuovo del nuovo servizio insomma
Quindi in conclusione
La vicenda di di Skype in carcere al di là dell'interasse suscitato dalla questione specifica
Sembra un ulteriore punto di emersione di questo interprete arma interrogativo che mi pare ruoti attorno al penitenziario dedicato non sono una studiosa di lungo corso nel Sparta di penitenziario quindi mi scuso per l'ingenuità anche in forza di questo interrogativo ma cioè viene da chiedersi si tratta di difficoltà nell'attuazione dei diritti dei detriti e tenuti per via delle peculiarità del contrasto detentivo in primis per le esigenze di sicurezza e di ordine interno
O è proprio la stessa idea di diritti fondamentali dei detenuti a essere in qualche modo difficilmente pensabile
Grazie per l'attenzione e scusate se
Vi ringrazio i relatori per agli argomenti anche per le questioni che hanno messo sul tappeto e quindi penso che siano rapporti stimola anche per il dibattito che si svolgerà successivamente adesso facciamo una piccola pausa e riprendiamo
I lavori tra una ventina di minuti con una le ultime tre relazione grazie
Riprendiamo il nostro incontro con un'altra tranche e relazioni in particolare parleranno si passeranno la parola tra di loro il dottor Antonino Antara il dottor Marco danno e la dottoressa Michela Morelli
Che INCE entreranno le loro relazioni su altri tre è tematiche abbastanza rilevanti centrali nell'ambito di questo discorso sulla comunicazione
Nel carcere dal carcere
E in particolare questi tre interventi avranno ad oggetto le incomprensioni e gli eventi critici all'interno della comunicazione intra moenia
Poi ci sarà un intervento che affronta le tematiche dell'accesso ai detenuti alle procedure informatizzate per l'iscrizione ai corsi universitari dal momento che sono emerse delle delle problematiche dei casi anche in tempi recenti
E poi i il diritto all'informazione all'interno del carcere do quindi la parola al dottore Antonino Azzarà
Grazie buongiorno a tutti corre innanzitutto ringraziare la professoressa fondi il professore assai sia per averci permesso di tutti di essere qui oggi a relazionare un po'sulle attività che svolgiamo
Come tutor anche per gli studenti come studenti della Clinica legale penitenziaria
Io Perkin non mi conosce oltre infatti agli studenti che ci sono qui vedo un'ampia partecipazione anche di avvocati altri operatori
Che parteciperanno anche partecipe che partecipa all'interno della struttura penitenziaria
Vorrei partire proprio la mia esperienza personale la mia esperienza personale parte del due mila quindici come studente tirocinante dello sportello per i diritti dei detenuti
Dal due mila diciassette invece svolgono attività di tutorato per il gruppo che opera nella sezione circondariale dell'istituto penitenziario
Ecco questa sezione si presentava con alcune app peculiarità oltre intrinsecamente la natura custodiale cautelare de La sette
Sì prove forse la meglio va meglio ok grazie
Dunque parlando del contesto che si vive all'interno della sezione circondariale
Il sito i capanni occorre partire da alcuni dati alcuni dati sul tasso di detenuti stranieri presenti a ingenerare interno all'istituto di capanne che poi effettivamente larga parte si concentrano nella sezione circondariale
I dati della istituì capanne esso al trentuno dicembre del due mila diciotto era lo del sessantotto virgola uno per cento i detenuti stranieri
Mentre gli ultimi dati rilevati dal DAP Sempre al trentuno gennaio due mila due mila venti solo del sessantasei virgola tre per cento
Questo dato ci tengo a precisarlo
è in perfetta contrapposizione al dato nazionale il dato nazionale del due mila venti registra il trentadue virgola cinque per cento di detenuti stranieri contro il sessantasette virgola cinque per cento
Di detenuti autoctoni italiani
In ragione di ciò possiamo ragionevolmente dire che nell'agosto spiego perché aprendo in riferimento questo periodo
Agosto dello scorso anno era essa dello scorso anno la concentrazione dei fondi stranieri all'interno dell'istituto penitenziario di capanne si concentrava una forbice tra il settanta per cento circa e il sessantasei virgola tre attuale
In ragione di ciò io presso in riferimento questo Periodo perché come sappiamo un po'tutti anche per la cronaca
Locale nazionale si sono verificati alcuni episodi critici alla stregua di una rivolta che ha interessato la sezione circondariale in primis dell'istituto perugino
E in particolar modo anche dalle testimonianze che ci hanno fornito i i detenuti che successivamente son venuti a colloquio da noi
A prendere parte a questi episodi era in larga maggioranza detenuto cioè più detenuti di nazionalità diversa dalla nostra in particolar modo di origine magrebina del Maghreb Nordafrica
Bene
Già per scongiurare diciamo delle facili letture che si presso la correlazioni un po'ambigue semplicistica di tale fenomeno
La multiculturalità all'interno delle carceri italiane non è assolutamente di per sé un elemento di Chrissie un fattore emergenziale lo diventa a seguito di altri fattori che risiedono nella nostra nei nostri simili penitenziari
Per arrivarci vorrei raccontare un'esperienza personale insieme anche Aldo alcuni suoi dire sono qui oggi presenti durante un colloquio in cui prestiamo assistenza per l'impugnazione
Ringrazio per aiutare il detenuto perché noi impegniamo direttamente ma prestiamo assistenza detenuti hanno svolgerà un'istanza di reclamo giurisdizionale avverso dei provvedimenti disciplinari
Emessi a carico di questo detenuto straniero dall'amministrazione in cui era precedente detenuto ovvero fiorentina
Naturalmente quando i detenuti si presento no a noi spesso diciamo non crismi di Unisys con non si vuol dire che mentre diciamo sulla rilevanza dei fatti ma per lo meno a volte cercò di smania ismi nomi reale entità
Diciamo per apparire nel modo più genuino possibile ai nostri orti tanto che noi regolarmente ci rechiamo presso quando è possibile presso l'ufficio matricola a chiedere
Diciamo informazioni più specifiche e concrete dettagliate dunque ottenere magari dalla visione al fascicolo bene non si è presentato un fascicolo bensì un faldone colmo di precedenti misure disciplinari emesse confronti questo delle che era stato trasferito quindi abbiamo detto subito dopo le vendo conflittuale che coinvolgeva nel dettaglio
Detenuto in un'aggressione avverso gli operatori di polizia penitenziaria veniva trasferito a Perugia
Parlando anche perché facciamo anche questo parlandone con gli operatori del carcere di Capanne la casa circondariale di capanne
è venuto fuori che non è assolutamente una situazione su singolare anzi diciamo nella medesima situazione si trovava
Molti altri detenuti non solo stranieri che però venivano trasferiti da altre strutture a quella di capanne quindi questo è il contesto in cui si sono venuti a creare questi diciamo eventi queste criticità all'interno dell'istituto
Adesso in omaggio insomma ai anche in relazione a ciò che ha ha esposto la dottoressa solo a riguardo
Le modalità operative della clinica penitenziaria io vorrei analizzare questo contesto dono prospettiva non prettamente giusto positivistica ma attraverso la lente della Sociologia sociologia del diritto e in particolar modo concentrandomi sul fenomeno della polarizzazione interpretando la struttura penitenziaria e non come una struttura fisica non è la sua fisicità di e contenimento espiazione della pena
Bensì sotto la lente interpretandolo come uno spazio sociale in cui muovono
Dei ci sono delle relazioni delle relazioni di forza delle relazioni amichevoli e comunque una struttura che come accennava anche la dottoressa definisce chiocciola mi con è è in cui Permiano molti fattori anche dall'esterno
Dunque affrontando questo discorso sotto l'ottica della polarizzazione che cos'è la polarizzazione innanzitutto ultimamente un argomento di interesse che coinvolge diversi ambiti sì a livello accademico di cui se ne sta interessando anche le amministrazioni sui diversi livelli
Adesso ci servono ci se ne occupa diciamo in diversi ambiti quali sono quelli della policy di sicurezza urbana in particolare modo la Regione Umbria sta partecipando a un progetto denominato Bridget
Che si occupa pulite sarà polarizzazione all'interno del territorio regionale ma inoltre questo concetto di polarizzazione deve utilizzato anche a livello scolastico
A livello aziendale e infine a livello penitenziario perché dico questo
Il
Runner che è la Rete di sensibilizzazione alla radicalizzazione
Nel due mila diciassette adottato un un documento monotematico proprio sulla polarizzazione intitolato manuale sulla gestione della polarizzazione all'interno di questo manuale c'è una sezione dedicata esclusivamente al carcere e alla probe sciolto
Bene ma percosse la polarizzazione è un concetto che assume diverse sfumature il runner a cui anche il DAP partecipa in diversi progetti anche una posizione di capofila come col partner beneficiario
Poi delle azioni del radicalizzazione di prevenzione associa la polarizzazione alla crescita di fenomeni d'odio e discriminatori che portano all'emarginazione alla successiva minaccia dei gruppi minoritari che si sento appunto
Minacciati da questi discorsi d'odio e ciò può portare a una radicalizzazione dei soggetti
Coinvolti
Venendo a descrivere il suo nome della polarizzazione a
Assume come detto prima Sven molte sfumature ancora non siamo designazione univoca ad applicare in tutti i contesti utilizzo una descrizione fatta proprio in occasione di un evento organizzato la Regione Umbria però la descrizione la polarizzazione attraverso l'esposizione delle sue conseguenze di cosa può portare innanzitutto si tratta di una lo descrive anche l'anno come può essere vista come un pensiero costruito in cui si affacciano due entità contrapposti schieramenti che si percepiscono come apparentemente inconciliabili
Attraverso la dialettica del noi contro loro o forse ci possiamo anche anche intendere asseconda la dialettica di amico nemico ce lo porta a delle conseguenze la visione semplicistica della realtà in cui ogni evento viene in maniera appunto Diretta sei senza alcuna base logica riportato
Al il problema dell'altro gruppo dunque non si esaminerà realtà sotto aspetti della complessità di cui si compera soprattutto nella post-modernità insomma la sosta colpa degli complesso e difficile però ciò che avviene in un contesto polarizzato
La seconda conseguenza è la mancanza di comprensione reciproca tra di tra questi gruppi ovvero anche se ci sono degli elementi comuni degli interessi comuni su cui concentrare magari il dialogo in forma costruttiva questi vengono messi a parte Sitchin concentra sulle differenze tra questi gruppi
L'ultima conseguenza che aveva riso anche la più critica è la De umanizzazione a cui porta questo schema di pensiero
De umanizzazione dell'altro che non viene più percepito come proprio simile ma esclusivamente come nemico questo discorso sulla di umanizzazione può essere ricondotto anche a non so se
Tra la discussione intorno alla legittimità della tortura ho dall'altra parte quando ci si chiede come mai un un terrorista riesce ad agire in con tale diciamo feroce distacco dal contesto in cui abita ha soprattutto riguardo quelli di seconda generazione di cui tanto si sente parlare oggi ebbene la demonizzate umanizzazione dell'altro quindi della società oppure del terrorista stesso
Può portare a tali eventi critici con gravi compromissioni di cui tutti sappiamo perché c'è un interessamento in questo verso nell'ambito penitenziario perché da sempre si può dire
Il il carcere è stato perciò è percepito anche in base alle all'esperienze come luogo istituzionale sensibile alla sua riproduzione della radicalizzazione
Il nucleo investigativo centrale che si occupa appunto di queste tematiche ecco il collabora anche con i clown nonché il casa e il comitato di analisi strategica di terroristi antiterrorismo hanno individuato diciamo alcune dinamiche come si svolge la il proselitismo dell'estremismo violento della radicalizzazione in carcere
Questo può avvenire per osmosi Interna oppure dall'esterno quello che ci interessa a noi soprattutto diciamo e lo smosso interni opera come vengono trasmesse questa ideologia estremista tra i detenuti
Il comandante in capo del nucleo investigativo centrale Augusto Zaccariello
Individua tre categorie di soggetti il primo su quelli dei terroristi ovvero il persone che vengono detenuta attualmente in regime di alta sicurezza S due sul territorio nazionale nel sezioni sono dislocate Nuoro Sassari Rossano
Che sono dei detenuti quindi che hanno commesso dei reati terroristici la seconda categoria invece riguarda i leaders i leaders non sono soggetti fatica Rizzati in ma non detenuti ragioni di reato terroristico ma di altri reati però godono di un particolare carisma attraverso il quale riescono a fare proselitismo infine veniamo al quella categorie che più ci interessa in questa sede ovvero il follow verso i followers chi sono sono a stando insomma all'esame fatto dalle nucleo investigativo centrale
Dei soggetti per lo più vulnerabili che
Ai quali i leaders propongo una conversione come riscatto identitario e come rifugio alla propria sofferenza dunque adesso mi riallaccio al discorso della Elettrogen età delle nazionalità presenti all'interno delle nostre carceri questi sono detenuti vulnerabili che non sono sempre dei detenuti stranieri lo possono essere naturalmente anche i detenuti autoctoni italiani che però quelli stranieri per quello che interessa i nostri rapporti comunicazione tra amministrazione carceraria e tra detenuti otto con allogeni
Sul hanno un forte disagio subisco un porto il disagio all'interno del carcere
E possiamo definirlo un doppio di saggio già vi è un disagio preesistente all'ingresso nel penitenziario
Ovvero quello che accompagna lo status di straniero
Che viene percepito da alcuni soggetti anche quelli ben integrati con una doppia senza un'assenza si può dire per difetto dalle territorio in cui vengono e per eccesso in quello in cui stabilmente adesso
Vivono ciò comporta la ricerca di una identità anche diciamo sotto vari aspetti psicologici fondamentali un individuo riporta in qualche modo a rate che a radicalizzarsi per quanto riguarda invece le dinamiche interne al carcere
Attraverso una relazione dell'ISPI l'Istituto ITIS studio superiori di studi penitenziari
Oggi sono state rilevate è anche con diverse diciamo corrispondenze nell'istituto pad dialogando con gli operatori coprono anche nel sito di capanne dei molti molti disagi che partono dall'ingresso in carcere
O del servizio ma di Giunti
Va a effettuare una profilazione sanitaria in assenza di una comunicazione effettiva tra il detenuto e l'amministrazione non si riesce a fare una giusta profilazione in salita sanitaria né tanto meno riuscire a collocare il detenuto stranieri all'interno dell'istituto al riguardo appoggia a potenziali conflitti che potrebbero ingenerarsi all'intero della sezione con altri detenuti
Ma il il disagio non è neanche dei migliori cioè ovvero la situazione che vivono e delle più felici neanche all'uscita
Quando tornano in libertà tanto che in questa relazione c'era la testimonianza di una comandante di polizia penitenziaria che racconta icastica mente voglio riportare l'immagine di un detenuto ed è capitato più volte che una volta uscito dal carcere
Si siede sulla panchina antistante per starci ore ore è ore senza alcun ausilio da parte degli operatori sociali è destinato quindi magari post probabilmente a rimettersi in circuito criminale che l'aveva portato l'intero nel carcere
Per quanto riguarda invece
Arrivo più dettagliatamente
Alla situazione perugina quella dei trasferimenti il trasferimento è di per sé un motivo di disagio per il detenuto specie forse per quello straniero che una volta che è riuscito ad allacciare dei rapporti all'interno della struttura precedente
Per
Cause diciamo delle più eterogenee si arriva magari a un conflitto questo viene trasferito
In un altro istituto subisce un nuovo di saggio dunque si auspicava appunto di tra Tare
Quell'elemento quell'evento critico conflittuale magari all'interno dell'istituto in cui viene a essere e non nel anche perché l'ambiente quello quindi ci sarebbe diciamo
Un approccio diverso è un'indagine diciamo più efficace
Mentre una volta che si ritrova nel nuovo istituto ai disagi precedenti si sommano quelli del trasferimento
Questi portano a nuovi eventi critici che conseguentemente riportano ad altri trasferimento in un lutto interminabile di conflitti spostamenti
Questa è una tematica io credo molto rilevante anche a fronte di una di una relazione recente il Garante nazionale tenutasi il diciassette gennaio proprio sulla vulnerabilità dei soggetti all'interno di istituti penitenziari
E per quanto riguarda le conflittualità che insorgono tra questi e l'amministrazione penitenziaria gli operatori di polizia penitenziaria nello specifico
Si sono registrati qualcosa come nello scorso anno ottocentoventisette aggressioni dei detenuti nei confronti degli operatori di polizia penitenziale al quale comunque sono ricomprese anche altre cresce confronti di altri operatori amministrativi
Nella prima settimana di quest'anno prime due settimane scusate si sono registrati altri quarantuno identico inflitto agli allora sempre diciamo adottando una prospettiva in un certo senso sociologica
Voglio qui presentare una ricerca una ricerca etnografica svolta da Luigi Gariglio nel sito penitenziario di Reggio Emilia che indaga sulle dinamiche conflittuali che si instaurano tra detenuti polizia penitenziaria in genere ovvero come viene come si svolge la moral da Rita sono cui si svolgono questi eventi che portano ad aggressioni oppure all'uso legittimo della forza quindi conseguentemente
Bene Luigi Gariglio in questa ricerca etnografica che sarà presentato anche in chiave formativa agli allievi di polizia penitenziaria un in compagnia in cui ero a cui ero presente al giugno nel giugno del due mila diciotto
Per insomma sottolineare magari anche la rilevanza e l'attenzione che l'amministrazione stessa
A in a questo riguardo
Il processo di uso legittimo della forza si dipana attraverso tre procedimenti tre fasi di un procedimento la prima e la costruzione del evento conflittuale
Quindi la costruzione dell'evento critico in un secondo momento l'uso della forza avviene solo in forma di minaccia mentre il terzo steppe quello dell'uso della forza per contenere rimediare all'evento critico bene Nieri ore congedarlo sul secondo sta perché quello della minaccia innanzitutto anche sul termini statistici da attraverso questa indagine si è rivelato che la modalità di predilezione di diciamo
Per far fronte a questi episodi è quello del peace making ovvero della processo di pacificazione che gli operatori penitenziari tentano in un primo momento per evitare l'escalation
In questo senso Luigi Gariglio fa propri diciamo dei concetti li rimodula quelli di status scia al De è stato Us Magnet
Bene questi due concetti riguardano la hanno hanno diciamo un un nesso con la probabilità secondo il quale l'evento critico si sviluppa ovvero lo status CIAL dello statu lo status scudo
Del detenuto è proprio diciamo la sua appartenenza culturale a volte spesso similare
A quella dei la dell'operatore penitenziario è questo Smith sortisce l'effetto di scudo
Che evita l'escalation d'altra parte si è notato che accanto a questo c'è un un effetto diametralmente opposto appunto di mai niente ovvero là dove ci sono delle incomprensioni
Ma non nel concreto a monte quali culturali e comunicativi e anche linguistiche è ovvio che tale processo può subire delle distorsioni ci possono essere anche degli incidenti comunicativi che portando al fallimento
Della tentativo di pacificazione da parte degli operatori della polizia penitenziaria
Questo a mio avviso
Un'analisi insomma che si presta a diverse riflessioni in primis il il conflitto all'interno del penitenziario non coinvolge anche l'uso legittimo della forza all'interno del penitenziario non coinvolge esclusivamente diciamo in una forma passiva i detenuti ma di questa conflittualità e noi lo sappiamo anche attraverso insomma interloquendo con gli operatori è ovvio ovviamente i pusher anche a livello personale lavorative di chi opera all'interno del penitenziario dunque sarebbe opportuno volgere insomma l'attenzione a questi fenomeni
Infine io vorrei vado a concludere individuare delle ipotesi risolutive in questo senso sicuramente la figura del mediatore culturale può fare molto in questo ambito ma non può neanche fare tutto perché perché anche a fronte dell'inserimento di tale figura dell'articolo ottanta nell'ordinamento penitenziario
Il la figura del mediatore culturale ma proprio professionalmente per ciò che svolge una figura intermittente ad intermittenza che non è presente quotidianamente in tutti i momenti appunto la quotidianità dei detenuti all'interno dell'istituto penitenziario bensì opera attraverso i colloqui assiste l'équipe trattamentale può assistere anche perché insomma le figure incaricata del sistema sono ben poche a livello nazionale adesso c'è un sembra verranno assunti ulteriori quindici unità di mediazione culturale per il resto i provveditorati
Anche in base alla circolare del dodici dicembre due mila diciotto provvedono autonomamente a chiamare tali figure inserendo nella lista del l'articolo centotrentadue regolamento di esecuzione devo dire che almeno da quello che ho trovato in quest'anno si stanno stanno implementando molto
Queste figure all'interno di Sidi penitenziari però come detto possono fare molto ma assolutamente non tutto per essere un rimedio efficace ai problemi finora esposti
D'altro canto forse quello che più si potrebbe fare investire nessuna professione talmente delicata qual è quella degli operatori
Di ente gli agenti di polizia penitenziaria interno
Delle struttura penitenziaria investire sulla loro furono sulla loro formazione
Si badi che il loro compito non solo diciamo in base all'esperienza perché comunque di esperienza multiculturale alla fine gli agenti di polizia penitenziaria non lo fanno terrà una formazione a monte ma fanno sul campo
A fondo
Spesso anche ai loro danni
Investire appunto sulla formazione in questo senso nella dinamica della polarizzazione per prevenire dunque attenuare la prova la la polarizzazione intervenire quindi in maniera preventiva sulla radicalizzazione ci sono diversi progetti a cui il DAP ha partecipato con Irlanda la rete di sensibilizzazione alla radicalizzazione
Alcuni di questi va be'li cito giusto anche per chi volesse apre a sentire queste tematiche sono il progetto Ras Morad lei King cui hanno partecipato oltre l'amministrazione penitenziaria italiana svariate amministrazione così come gli altri progetti a livello europeo su tavoli di lavoro quindi che portano esperienze professionali di contesti diversi
Nonché soprattutto il Progetto trenta venga il progetto trenta Renga come finalità proprio quella di professionalizzare gli operatori gli agenti di polizia penitenziaria
Sensibilizzandole temi di polarizzazione quindi misurando il grado di polarizzazione che normalmente si viene a creare all'interno di istituti penitenziari mi viene in mente adesso un detenuto che durante un colloquio a ci raccontava di un episodio in cui amministrazione al seguito degna ferendo insomma incontestabile anche da parte sua diceva mi è stata comminata questa sanzione disciplinare però io continua ad avere e continua ad avere un atteggiamento diciamo non dico ostile però comunque non collaborativo nei confronti dell'amministrazione e Ciro la mamma perché hai ammesso insomma giusto lui e ci raccontano perché adesso seduta creata quasi come un braccio di ferro cioè queste proprio le le parole utilizzate dal detenuto questo mi sembra un'immagine anche abbastanza iconica del fenomeno della polarizzazione all'interno degli istituti penitenziari
Bene vado a concludere appunto dicendo che il questioni di sicurezza perché questi progetti il trentatré in India che forma agenti di polizia penitenziaria nella specie sono stati informati duecento operatori specializzati
Nonché mille quattrocento allievi vice ispettori mille quattrocento agenti purtroppo non in maniera sistemica ma alla fine tutto lo prendo questi dati dalla relazione
Annuale proprio di quest'anno augurale del due mila venti da i sì se alla fine si sono svolti un modulo formativo di sei ore per i mille quattrocento e tre giornate formative per i mille quote pari mille agli arrivi c'è ispettori beh io penso sì per
Anche esso sicuramente in ragione di una prevenzione
Per la sicurezza degli istituti e non crede all'esterno sarebbe opportuno sviluppare queste tematiche a livello formativo a tre sulla formazione multiculturale multiprofessionale in ragione anche a livello normativo mi riferisco anche alle fonti citate prima da vere terrà Locchi a livello europeo si potrebbe investire non soltanto su una formazione volta contenere diciamo episodi conflittuali quindi ragione del compito di sorveglianza e sicurezza che essi che spetta a queste figura ma anche in ragione di quello che loro davvero concreta umilmente fanno all'interno delle sezioni ovvero si occupano della soddisfazione dei bisogni primari dei detenuti
E in un contesto penitenziario come quello di capanne in cui la popolazione
Molto eterogenea io credo che sia un dovere
Agire sulla formazione in questo senso grazie
Passo la parola al dottor Marco dallo
Buongiorno
Buongiorno a tutti
Anch'io volevo ringraziare professoressa si era professoressa fonti per avermi dato la possibilità di intervenire oggi ma ringrazio anche i miei colleghi che mi hanno insieme stanno in mi hanno insegnato tanto e continuano a insegnarmi tanto in questo ambito
La mia relazione parte con alcuni numeri
Ad oggi secondo l'ultimo sondaggio Espresso da Antigone
Novecentoventisei sono i detenuti iscritti all'università
Ottocentonovantasette sono uomini ventinove sono le donne
La maggior parte di questi soggetti scritti di questi detenuti iscritti si trovano in condizioni normali in regime ordinario
Trecentodiciassette si trovano in regime di alta sicurezza e quattordici sono in al regime del quarantuno bis
I detenuti decidono di iscriversi principalmente vanno a toccare diverso e di di assertori appunto dell'università
La maggior parte decide di iscriversi a percorsi Poli materie politiche sociologiche il venticinque per cento
Il diciotto per cento decide di iscriversi alle facoltà concernenti le materie umanistiche come lettere letteratura beni culturali e arte il quindici per cento decide di iscriversi alle materie giuridiche
Però abbiamo anche un diversi diciamo detenuti iscritti anche a materie o l'economia scienze naturali le materie storico filosofiche e anche la matematica
Io ho fatto una panorama più ma è un panorama appunto di questo di questi numeri per dargli per diciamo fornirvi appunto una come dire un panorama generate della delle situazioni dell'ambito di cui andò a trattare in questa relazione che il diritto allo studio universitario all'interno del carcere
Studiare per un detenuto a all'interno del carcere significa da un punto di vista appunto interno
Ottenere appunto una la possibilità di rompere la monotonia la quotidianità solita la il tempo lento della realtà carceraria
Soprattutto in fondamentalmente al detenuto serve anche a trascorrere diversamente sotto il suo tempo all'interno del carcere entrando in contatto con altri detenuti iscritti all'università ma soprattutto anche entrando in contatto
Con il pensiero di un dell'autore appunto del testo
Che studia che utilizza per a preparare gli esami universitari
Ma ancora più importante è appunto la possibilità per il detenuto di di poter una volta scontata la pena
Uscire e entrare in contatto con la realtà con la società
Avendo un'alternativa
La completezza culturale che il detenuto ottiene studiando ottenendo che sia un diploma ma anche una una la laurea
Garantisce detenuto quindi la possibilità di poter come dire crearsi un futuro un'alternativa a dare una svolta alla sua vita
E soprattutto serve anche magari alla società
Che molto spesso quasi con cinismo e con i soliti pregiudizi non riesce a eliminare dalle spalle dalla schiena del detenuto la solita etichetta di detenuto
Il da un punto di vista normativo lo studio all'Inter università all'interno del carcere comunque riconosciuto abbiamo articolo diciannove dell'ordinamento delle leggi sull'ordinamento penitenziario
Che la comma quattro stabilisce è agevolata sono agevolati gli studi i percorsi universitari
Anche l'articolo quarantaquattro del Regolamento recante norme sull'ordinamento penitenziario prevede la possibilità per il detenuto di potersi di poter essere destinato a sezioni speciali dove vi sono altri detenuti iscritti Università di potersi confrontare con loro di poter usufruire di locali comuni dove
Poter studiare poter entrare in contatto con il professore con i collaboratori del professore con i tutor con i volontari
Dove poter preparare l'esame e sostenere l'esame poter usufruire delle biblioteche o anche addirittura poter usufruire di un computer
Ricordiamo che in queste sezioni in alcuni casi addirittura cellule le celle sono anche singole
Non possiamo dire che comunque il carcere l'università non si sono impegnati a garantire il diritto non si universitario perché è vi sono delle eccellenze italiane appunto diffuse
Lungo la penisola che prevede fondamentalmente la possibilità cioè vi sono novantadue istituti Poli penitente poli universitari penitenziari
Il primo a nasce è stato quello di Torino nel mille novecentonovantotto poi si è diffusa Pratola Catanzaro Reggio Emilia Modena Roma ma anche Padova
Queste queste questi pori rappresentano le priorità che ho detto prima ovvero sezioni speciali per soggetti scritti università che possano confrontarsi possono studiare possono fare approfondimenti grazie la presenza di locali in cui allora interno ad esempio vi sono dei computer
Per poter non solo arrivare ad controllare pianificare ma ancor prima potersi iscrivere in maniera autonoma all'università
Controllare la propaggine personale on line
Arrivare a controllare anche la pagina del dell'università per su cui ha deciso diciamo di intraprendere questo percorso universitario e di poter effettuare anche delle degli approfondimenti per gli esami che andrà a sostenere
Perché abbiamo deciso per cui ho deciso appunto in questa relazione di voler intraprendere e di voler parlare del diritto sia nel sipario perché come sportello dei diritti
Ci siamo imbattuti in un caso
Che era un'eccezione per il carcere di Capanne perché da tanti anni
Che non era riscontravamo appunto una richiesta da parte di un detenuto di voler intraprendere un percorso universitario
Il tredici settembre del due mila diciannove durante uno dei nostri consueti colloqui con i detenuti presso la sezione penale abbiamo riscontrato la volontà da parte di un detenuto con fine pena anche piuttosto elevato due mila e tanta la volontà di volersi iscrivere sicari seduttivi degli studi di Perugia ovvero alla facoltà di giurisprudenza
Fin qui nulla di strano nel senso che ci è sembrato una cosa abbastanza diciamo facile da da fare
Perché pensavamo che tranquillamente l'università avrebbe garantito un supporto detenuto le poter intraprendere appunto e potere iniziare intraprendere palpava procede all'iscrizione può intraprendere visto diversità
Dopo una serie di telefonate con l'ufficio che si occupa delle iscrizioni dei detenuti presso appunto il rettorato ci siamo resi conto che la richiesta appunto la le cinque quasi questa eccezione da parte dell'ONU di volersi iscrivere dopo Dante di quest'di volersi scriva università era per loro un qualcosa di ce li ha messi in difficoltà
Perché mancava la figura di riferimento per l'università che procedesse all'iscrizione mancava cioè quel soggetto volontario tutor che potesse consegnare il modulo cartaceo per poter iscrive il detenuto l'università
Siamo rimasti settimane di in una fase di stallo fin quando poi come sportello non abbiamo deciso di prendere in mano la situazione procedere non all'iscrizione però non potevamo iscrivere tra la realtà verso modelli moduli cartacei detenuto e andare al rettorato e consegnarli perché non eravamo riconosciuti università nel come parenti detenuto
E ne come diciamo incaricati dall'università quelli mi hanno ci hanno consigliati procede a un'iscrizione on line
Ovviamente l'iscrizione online l'abbiamo fatta da casa col nostro computer personale da casa
E abbiamo iniziato l'iscrizione
Anche qui quando abbiamo cominciato a inserire i dati del detenuto ci siamo trovati di fronte alla al primo ostacolo una pagina che ci chiedeva di inserire come campi o predatori altrimenti l'iscrizione non poteva andare a buon fine una pagina che si chiedeva di inserire il telefono fisso
Il numero di cellulare e l'indirizzo e-mail
Anche qui in fase di stallo diverse telefonate per capire cosa poter inserire in quei campi obbligatori e abbiamo diciamo proceduto all'iscrizione inserendo il telefono fisso del carcere il numero di cellulare della sorella del detenuto
E l'indizione dell'ufficio della garante regionale dell'Umbria
Arriviamo alla fine dell'anno dell'iscrizione c'è un questionario un questionario con domande personali a cui doveva risponde il soggetto che dovrà intraprendere quel percorso il sipario
E invece stavamo rispondendo noi perché va a mente il soggetto il detenuto era in carcere non eravamo a casa
A questa questione Ara non abbiamo fatto altro che di rispondere andando a opzionare l'ultima dicitura
Della domanda che riportava appunto alla dicitura altro
Perché le domande erano perché ha scelto nel senso di Perugia perché scelte di scriverti alla facoltà di giurisprudenza erano abbiamo deciso di cliccare di opzionare solo la la parola altro
Terminiamo l'iscrizione
Affinché il Dea veemente potesse essere riconosciuto come
Diciamo come studente ovviamente c'era bisogno di pagare la pazza
La tassa che anche qui come appunto prevede la normativa è un'agevolazione
Di cento e rotti euro
Chi può dove doveva proprio diciamo doveva arrivare a pagare questa tassa su indicazione del detenuto ci è stato dato ce l'ha salutato il nominativo della sorella
E che ha provveduto a chiamare la sorella noi
Il caso il l'università una volta che abbiamo dato il numero della sorella
Non ha preso in considerazione non
Non ha diciamo provveduto Ali alla chiamare tacere l'abbiamo fatto noi
Con le dovute presentazioni di fronte anche a una certa perplessità da parte sorella perché lamenta non ci conoscevamo
Dopo aver naturale del tutto chiare della volontà del fratello di volersi schema diversità che dopo aver chiesto questo anche diciamo significativo a quanto ammontava l'iscrizione quindi vi era anche una certa paura del paesello Bonomi Co. appunto
Per per poter iscrivere il fratello
Informiamo la sorella dall'università ci fanno ci lavorano nel maggio da pagare il Mabo lo consegnamo tramite Indirizzo Melo rinviamo la sera tramite indirizzo mail
Entro il ventuno di ottobre vi due dovevano viviamo concludersi il tutto ovviamente non è stato così perché
Questo mamma doveva essere varato presso lo sportello riferite era l'unica banca convenzionata con le sedili con universalista di Perugia che presso il paesino doveri e la sorella lo sport è UniCredit non c'è
L'iscrizione non va a buon fine scade il Mabo scatta la mora chiamiamo l'università ci vai alla elabora un nuovo Mabo lo riprendiamo inviamo lì all'indirizzo e mail della sorella il nuovo Mabel
L'iscrizione va a buon fine e ad oggi il detenuto della sezione penale fino ai siamo incontrato e che incontreremo è oggi uno studente della facoltà di giurisprudenza
E tutti noi e quindi cioè nel senso possiamo pensare che ha lieto fine
Poi sono perché secondo uno degli ultimi colloqui sostenuti con il detenuto se dal tredici settembre fino a gennaio il detenuto ancora non ha ricevuto alcuna comunicazione da parte di nessuno
Su quali sono le materie
Da diciamo studiare dal sostiene su quali sono i libri da consultare per sostenere gli esami quando soprattutto ci sono questi esami ne siamo informati il l'ufficio del rettorato c'è informato che gli esami
E a gennaio c'erano
A questo punto pensiamo che detenuto non li ha potuti neanche sostenere
Ma soprattutto è detenuto non sana non ha non sa neanche chi chi sono chi è la commissione esaminatrice chi sono appunto i professori che devono incontrarlo per garantire la possibilità di poter sostenere questi
Questo tipo di questo tipo di percorso universitario
Perché è quindi fondamentalmente abbiamo portato questo caso questo Prata socratico perché fondamentalmente la situazione che si è venuta a creare presso la sezione penale stanzini spera presenta bene come manchi e in alcuni casi diciamo manchi totalmente o parzialmente un collegamento tra il carcere e l'università
C'è un ponte comunicativo che in alcuni casi non esiste perché il carcere può essere visto come un qualcosa di totalmente diciamo lontano sia da un punto di vista fisico che reale dal resto della società
E questo non lo diciamo solamente non lo diciamo noi tu semplici tutor che abbiamo incontrato il caso pratico in un'intervista ad esempio il delegato del Polo penitenziario universitario penitenza toscano il professor Neto Baccani
Docente presso la facoltà di scienza formazioni lenza proprio sostenuto questo
Che garantire il diritto allo spegnersi dalla detenuti è un qualcosa di difficile proprio perché vi è mancanza di comunicazione tra due istituti
Che sono appunto non non non hanno una figura di riferimento uno strumento di riferimento per poter comunicare tra di loro
Diciamo che quindi quello che ci ha fatto pensare che questo detenuto è stata la scintilla che ha creato un corto circuito tra due istituti il carcere università perché è stata l'eccezione che da tanti anni non si registrava a Capanne
Di un diciamo detenuto che voleva che volesse intraprendere la la lo studio diversi per un percorso universitario perché questo perché per l'università manca la figura che sbriga le sbriga diciamo queste faccende manca un volontario manca un collaboratore manca un tutor
Ovviamente gli educatori questo non lo possono fare li abbiamo anche chiesto se volessero prendere diciamo in carico questa situazione e loro c'hanno risposto che purtroppo avendo troppo lavoro oberati di lavoro con tanti detenuti e tanti problemi non potevano appunto arrivare a
Come dire
Arrivare a gestire anche questa situazione perché
L'iscrizione appunto al petto cioè il percorso insieme rendendo non è solo iscrizione la piani e anche la pianificazione
Diciamo che una
Una problematica ulteriore che può essere vista anche su come soluzione al problema
E quella della mancata digitalizzazione del carcere
Cioè nelle eccellenze italiane che io appunto ho descritto prima grazie alla stipula anche delle dei protocolli tra il il Dipartimento amministrazione penitenziaria
E la conferenza unica espone l'universitaria dei poli penitenziari
In questi novantadue istituti in novantadue istituti di appunto con il dove all'interno ci sono poli eversivi poli universitari
E la possibilità di poter appunto usufruire di uno strumento informatico cioè la possibilità di poter accedere da soli a uno strumento informatico iscriversi in maniera del tutto autonoma e poter seguire la pagina personale on line poter fare approfondimenti e poter andare a come posso dire anche a consultare la pagina delle necessità che si è deciso di intraprendere
In un colloquio noi ingenuamente abbiamo detto detenuto
Non siamo in possesso del tuo usando della tua Luserna M della tua password
Ce l'abbiamo non li ha non li Abul Naga non l'ha voluto neanche sapere perché era consapevole del fatto che non avrebbe fatto nulla con quei dati adesso quindi noi abbiamo una pagina on line di un detenuto completamente attiva
Dove nessun accede
Perché nessuno può accedere lui non può farlo e allo stesso tempo noi non abbiamo diciamo non possiamo andare a gestire la sua il suo percorso universitario
Fondamentalmente quindi
La soluzione quindi il problema qual è
Chi problemi e soluzioni sono veramente quasi in questo caso questa stessa cosa la mancata digitalizzazione che quindi può essere risolta con la digitalizzazione del carcere la possibilità di poter usufruire di strumenti informatici pur appunto
Il prezzo il professor ne do Barack eppure
Rispetto dobbiamo dire che questo ma in qualcosa di
A cui la il dipartimento della Missa senza non ci ha già pensato c'è una vecchia circolare del due mila e quindici in cui la Milla redatto
Prevede proprio
Recita lettera al alla testualmente appunto la circolare in un punto la navigazione consentita verso siti selezionati in funzione delle esigenze legate ai percorsi trattamentali individuali
Sulla base delle convenzioni accordi stipulati con i soggetti esterni che offrono opportunità trattamentali
Tali convenzioni devono prevedere in ogni caso modalità di accesso guidate e sicure verso esiti previsti nella convenzione stessa
C'è un qualcosa che è stato già scritto nel due mila e quindici che però non può essere applicato in situazioni dove ad esempio come il carcere di Capanne abbiamo soggetti con un fine pena non diciamo non non lungo
E quindi fondamentalmente siccome non ci sono situazioni definitive ad esempio come la resezione circondariale non ci sono appunto situazioni così diciamo così lunghe quindi questo percorso questo Progetto di garantire lo studio l'Inter calce non può essere appunto riconosciuto
E questo è una lacuna fondamentale che comporta cosa che il diritto allo studio universitario rimane un diritto sulla carta un diritto che sulla pratica sulla realtà non è riconosciuto cioè lo stesso legislatore con quel tipo di questo tipo di normativa l'articolo diciannove l'articolo quarantaquattro
E come se era già consapevole consapevole della difficoltà re il ponte comunicativo tra carcere università fosse talmente difficile che conoscete
Riconosce ad esempio lo invito a sedersi Dario come semplice agevolazione concessione come se sto facendo ai detenuti un favore
Non c'è appunto la certezza e questo si vince testualmente dalle norme la possibilità di poter ritenere presso le proprie camere di pernottamento i libri la possibilità quindi semmai ci sono di poter essere destinati a sezione specializzata specializzati con c'è invece le singole lo stesso Pavarini nel due mila e tredici andando a commentare il numero degli iscritti che all'epoca toccava era l'un per cento di tutta la popolazione carceraria
Diceva che il il problema per il quale appunto c'erano poi così pochi scritte nei versi da e perché
Le carceri non hanno Aule non hanno biblioteche sono sovraffollate e sono ho tutto il giorno sono accese TV radio che impediscono la concentrazione al detenuto di di poter intraprendere il percorso universitario
Procedendo verso la conclusione
Sarò di parte però forse oggi il detenuto non non avrebbe potuto diciamo portare a compimento l'iscrizione se non ci fosse stato lo sport dei diritti
E questo però non lo tolgo sospiro sostiene anche lo stesso ne do Pará cani professore che ho citato prima che dice
Che
Il marchingegno
Presso l'Università degli studi di Firenze ovvero del Polo riverserà penitenziario funziona
Perché ci sono tanti operatori che vi lavorano volontari
Tutto questo lavoro dice non potrebbe funzionare se non ci fosse l'attività di volontariato in particolare dell'associazione del volontariato penitenziario l'assegnazione l'altro diritto
Però
Fondamentalmente ciò sembra assurdo cioè perché senza la figura di un volontario un diritto costituzionalmente garantito non può essere applicato nella realtà non può essere garante non può essere riconosciuto
Quindi fondamentalmente la soluzione a questa problematica quale la digitalizzazione riconoscimento del progetto universitario in tutte le carceri anche di dove ci sono situazioni temporanee la digitalizzazione
Un semplice computer all'interno di una di un di una stanza dove per poter su richiesta iscriversi e seguire in il proprio diciamo il primo percorso
Allo stesso tempo però l'università dovrebbe attivarsi per garantire fondamentalmente cosa che l'iscrizione on line
Vada coincidere ad allinearsi con l'esigenza con la situazione s'speciale di chi appunto in questo caso tende iscriversi non andando a richiedere telefono fisso cellulare indizi mail
A un soggetto che appunto in un regime di detenzione
Quindi fondamentalmente concludendo
Non è possibile non può essere appunto accettabile
Che affinché un diritto costituzionale come il diritto allo studio universitario possano essere riconosciuto solo quando c'è la figura di un di un di un volontario
Come avviene ad esempio per le alte da l'altra calci che sono Spoleto Orvieto eterni come ci hanno detto siccome a Capanne
Questa era o è un caso raro che dopo tanti anni si è registrato siccome manca il volontario allora
Non poteva appunto non potrà non si poteva procedere all'iscrizione
Come qualcuno faccia sussurrato e ipotizzato
Non è quindi accettabile
Come diciamo qualcuno ha detto
Che senza la figura del volontario il diritto allo studio per questo detenuto ma per gli altri che diciamo verranno non possa essere garantito riconosciuto e viene meno perché questo perché il detenuto dalla sezione penale
Oltre se la cinque la scintilla del corto circuito cercato il corto circuito tra carcere emersi da è stato il portavoce
Perché ha risvegliato un diritto forse che a Cavanella troppo da troppo tempo sopito che era appunto il diritto allo studio universitario in quanto noi abbiamo registrato nuove richieste di iscrizione diversi da parte di altri
Soggetti detenuti grazie all'attenzione
Basso
Passo la parola per l'ultimo intervento alla dottoressa Michela Morelli
Grazie
Un bel compito quello di chiudere questo
Questo primo appuntamento questo convegno soprattutto per me che inizio il mio no no hanno quello sportello di diritti quella clinica legare penitenziaria
E
Appunto la mia attività di tutelarla sì prove tali da molti anni ed esperienza il carcere di Capanne
A estremamente arricchito e la la mia vita sia professionale che
Quella di semplice ragazza anche evitato l'università appunto questo percorso
Ed è diventata donna dietro le sbarre sono
Anni sono tanti
Mi occuperò oggi dell'argomento dell'informazione all'interno del carcere
Nelle sue varie sfaccettature ossia dell'informazione sia come un diritto fondamentale in senso attivo quindi il diritto ad informare e quindi a manifestare il proprio pensiero ossia quello passivo quindi a ricevere informazioni
Da un punto di vista delle fonti
Da un punto di vista delle fonti il diritto d'informazioni quindi si declina nelle diverse accettò accezioni di diritto di informare ad essere informati e ad informarsi
E rappresenta appunto quello che considerato il diritto fondamentale che meglio caratterizza la struttura democratica del nostro sistema in quanto è strettamente connesso al profilo di la partecipazione dei soggetti a quella che è l'organizzazione dello Stato e a una libera e consapevole formazione dell'opinione pubblica
Sebbene non sia esplicitamente previsto interno nel testo costituzionale
è presente tramite appunto l'articolo dieci e undici la nostra Costituzione attraverso un un puntuale
Puntuali previsioni in quelle che sono le dichiarazioni internazionali sopra nazionali di diritti fondamentali come l'articolo diciannove della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo nel quarantotto o l'articolo dieci della CEDU
O ancora l'articolo diciannove del Patto internazionale sui diritti civili e politici del sessantasei o l'articolo undici di diritti fondamentali dell'Unione europea dove appunto questo diritto fondamentale esplicitato
Sotto il profilo costituzionali
Quindi la nostra Costituzione fa ricadere quello della diritto all'informazione sotto al più ampio concerto Espresso l'articolo ventuno del diritto alla libera manifestazione del pensiero
Che trova unico limite a quello che il concetto di buoncostume
Nell'ottica del profilo passivo
Il diritto all'informazione trova e con riconoscimento costituzionale anche agli articoli due tre comma due della Costituzione dove è garantito il pieno sviluppo della persona e l'effettiva partecipazione
All'organizzazione economica e sociale e politica ovviamente il Paese che si tradusse per mezzo dell'informazione la capacità di effettuare un controllo sociali e che come dicevo prima il simbolo e l'essenza della democrazia
Per quanto riguarda l'ambito penitenziario in particolare l'ordinamento penitenziario quindi la legge del settantacinque numero trecentocinquantaquattro si occupa dell'informazione all'articolo diciotto comma sei e tramite il Regolamento di esecuzione del Duemila numero duecentotrenta per quanto riguarda l'accesso all'informazione quindi e quindi
Come è stato in precedenza
Ribadito sull'accesso alle biblioteche e alla possibilità di utilizzare il computer radio e quant'altro
Il diritto d'informazione entrato anche in una dei tre decreti relative rifiuta la riforma dell'ordinamento penitenziario in particolare nel decreto numero centoventitré del due mila e diciotto
Che aggiunge appunto al all'articolo diciotto dopo il sesto comma la seguente dicitura
Ogni detenuto ha diritto a una libera informazione e di esprimere le proprie opinioni anche usando gli strumenti di comunicazione disponibile previsti dal Regolamento
L'informazione garantita per mezzo di l'accesso e quotidiani siti informativi quali poteri previste dal Regolamento
Cosa inteso il legislatore della riforma inteso specificare
Quanto il diritto all'informazione sia ancora più sentito tanta appunto da esplicitarlo
Più sentito in una realtà chiuse totalizzante come quella del penitenziario che rispetto a a quella che si va a da danni consolidando come la Società dell'informazione liquida trova il limite invalicabile appunto dell'obsolescenza dei mezzi presente all'interno del penitenziario che sono stati fin qui descritti
L'esigenza di una totale effettiva quindi da per quello che
è un'esigenza molto sentita per i soggetti detenuti
Ci proviene in particolare dalla giurisprudenza della corte costituzionale
In particolare
Il primo riferimento
è quello che va fatto necessariamente alla sentenza del novantanove su ricorso giurisdizionale e che prende le mosse proprio da quello che era una lezione quindi un reclamo per la lezione di un diritto all'informazione da parte di un soggetto di Padova
A cui non era stata recapitata la rivista cui si era abbonata perché ritenuta dal dall'amministrazione penitenziaria
Osceno alla rivista
Il problema della tutela Vilita di questi diritti fondamentali perché appunto la corte costituzionali nella sentenza numero ventisei nel febbraio del novantanove
Si è espressa proprio in funzione dell'illegittimità costituzionale degli articoli trentacinque e sessantanove della legge sull'ordinamento penitenziario proprio perché incapaci di reggere con quel tipo di
Di reclamo sostanzialmente la tutela di un diritto fondamentale che espressamente sancito da dalla Costituzione
E quindi la la necessaria tutte l'abilità del diritto attraverso un procedimento che avesse appunto le caratteristiche giurisdizionali e che poggia se su il contraddittorio la stabilità di la decisione e la proponibilità di ricorso per Cassazione
Il tutto perché non non è possibile
Che appunto i diritti irrinunciabili dei soggetti
Quale è stato caratterizzato appunto il diritto all'informazione possano essere lì essi e quindi non possono essere riconosciuti se non vi è di fronte la possibilità di asserì di esseri tutelati
Appunto c'è stato questo riconoscimento importante del diritto all'informazione
Anche se solo in una questione incidentale
Il successivo bilanciamento che è stato fatto poi dalla Corte costituzionale
Dalla dalla giurisprudenza
è stato più incentrato su quelle che sono invece delle dinamiche per questioni di tutela tra il diritto e le esigenze di prevenzione ordine sicurezza soprattutto in ordine ai detenuti ex quarantuno bis
Ricordiamo che i requisiti richiesti dall'articolo diciotto di ordinamento penitenziario
Che servono appunto a la libera circolazione all'interno del carcere di mezzi di informazione sono gli stessi che valgono per la Società libera e quindi
Un contenuto di ricitarli quindi il limite sempreché ricordavamo quello del buon costume
E all'articolo diciotto terra sono espresse le lei mi le limitazioni del diritto all'informazioni
Tramite appunto
Un decreto motivato che l'autorità giudiziaria deve esperire per appunto
Tre ordini di ragioni che siano esigenze di indagini investigative la prevenzione di reati e quindi come già Espresso questioni di ordine e sicurezza dell'istituto
Queste limitazioni la ricezione della stampa
Hanno un tempo limitato di sei mesi che può essere prorogato per altri tre mesi
Per un periodo superiore superiore a tre mesi
E sono volta comprimere appunto
Questo diritto fondamentale
In ragione dei quei tre ordini di motivazioni che prima viene in cavo
Va ricordato che può essere proposto reclamo avverso
Queste limitazioni altra per atti contro il decreto del magistrato di sorveglianza attraverso il procedimento dell'articolo quattordici ter al tribunale di sorveglianza
Come vi dicevo numerosi interventi giurisprudenziali hanno interessato questo
Rapporto tra diritto d'impatto all'informazione le preclusioni previste dai gli arti dai soggetti
Di cui articolo quarantuno bis
Che va al di là dei casi in cui la necessità era quella di recidere i collegamenti con l'ambiente le organizzazioni criminali di provenienza
Un intervento importante è stato operato con la circolare del dato numero tre mila settecentosettantasei numero seicento sei mila centoventisei
All'articolo quattordici del due mila e diciassette
Tramite cui il dato sentita l'esigenza di uniformare la la disciplina sui quali quarantuno bis aveva finito poi per
Una jam una omogeneità a ribasso di quelle che erano le caratteristiche tipiche delle limitazioni per questi soggetti
è successo che poi i garanti nazionali
Nel suo rapporto tematico al punto sei sul regime detentivo speciale per gli articolo quarantuno bis
Del periodo due mila e sedici primi a diciotto appunto evidenziato come questa unificazione delle modalità di attuazione che prevedono tra gli altri
La possibilità per questi soggetti a titolo esemplificativo di vedere la televisione per Periodo temporale specifico che va dalle sette del mattino a non oltre le ventiquattro che la sera abbia suscitato particolari problematiche
In ordine proprio alla fruibilità dell'informazione
I garanti ha richiesto una revisione la circolare del dato che assicuri l'accesso all'informazione anche da un punto di vista qualità qualitativo già in precedenza sempre sul tema della ricezione di canali televisivi si era espressa la Corte costituzionale quale decisione centotrentacinque del due mila e tredici
Su un famoso caso
Di un penitenziario laziale
Ricorda meglio ricordato come il caso Rai sport Rai Storia
Per cui erano stati limitati
Tra i canali di possibile fruizione per i detenuti al quarantuno bis appunto dei canali
Per il sospetto che tramite questi questi canali di notte venissero trasmessi rimessaggio attraverso la messaggistica istantanea che spesso si vede scorrere in sovraimpressione in questi canali di approfondimento eccetera
Ecco non si era la l'amministrazione penitenziaria non era riuscita a giustificare le ragioni di questa limitazione di di di un diritto fondamentale
E appunto da un punto di vista qualitativo il diritto ad accedere a ad informazioni di approfondimento perché per esempio pensiamo che è consentito l'accesso ai canali Rai Gulp Raiot Yo per dirne una
Ma RAI Storia è preclusa era preclusa
Come sono preclusi da un punto di vista
Tante qualitativo ma l'accesso a riviste specifiche su Lampedusa sull'ambito penitenziario
E questa è una limitazione che
Deve trovare un fondamento specifico perché
Ai soggetti non è
Non può essere preclusa appunto la possibilità di formare liberamente il loro pensiero
Tornando alterno appunto del dell'esempio che vi facevo sull'orario di permanenza del de la tv accesa emblematiche sono due ordinanze una nel tribunale il tribunale di sorveglianza di Torino che va a ribaltare l'ordinanza del magistrato di sorveglianza di Novara da cui proveniva
La lesione del diritto di un soggetto che appunto al quarantuno bis che si vedeva negare l'accesso alla televisione dopo le ventiquattro
E che ha bissato
Nuove perplessità anche il riguardo a lo strumento da utilizzare per quello che il reclamo avverso le decisioni del dell'amministrazione penitenziaria
In particolare nel caso di specie
L'amministrazione penitenziaria
è andata a giustificare la comprensione di quest'diritto
Adducendo motivi di coabitazione fra i soggetti che è stata sostanzialmente smontata dal magistrato di sorveglianza che diceva beh effettivamente l'la possibilità di mantenere accesa la radio ventiquattro ore al giorno potrebbe destare le stesse
Lo stesso pericolo insomma no a livello di di disturbo
Ma
Il tribunale di sorveglianza fatto valere una una questione diversa non si andava a ledere il diritto all'informazione perché veniva prefigurata la possibilità al soggetto di guardarsi le repliche durante il giorno
Era una questione sulla modalità di esercizio del diritto su cui non non è sembrato opportuno l'intervento del magistrato di sorveglianza
Quello che mi premeva sottolineare
Data la mia lunga esperienza in carcere
Soprattutto un'altra ottica che
Lontana dalle previsioni del legislatore della normativa vigente da quella della funzione attiva dell'informazione
E che appunto spesso dimenticata
Ci sta riflettere su quello che
Lì in una una voce fuori dal coro sostanzialmente quello che
Che visto come una sorta di sbarco o di momento ricreativo per i soggetti quello dell'informazione rappresenta invece un ponte contro l'isolamento cui questi soggetti sono quotidianamente
Obbligati
è importante in questo senso appunto parlare delle forme attive di informazioni che rivestono nella prassi un ruolo cruciale e che non è appunto riducibile agli sulle attività ricreative e ludiche
La diffusione dall'interno delle notizie e delle informazioni può costituire uno strumento di contatto interazione con l'esterno
Che oltre a scongiurare l'isolamento del soggetto ritenuto può avere un'importante ricaduta su quello che il percorso di risocializzazione dei detenuti
E importante il ruolo che queste attività pensiamo ad attività teatrali documentari Ali di laboratorio
O anche di espressione artistica hanno su l'incidenza della recidiva
Numerose statistiche hanno evidenziato come la recidiva sia nettamente maggio minorenni soggetti che partecipano a questo tipo di attività
Importante anche la diffusione delle redazioni giornalistiche all'interno degli istituti penitenziari dove si porranno riviste on line e di stampa
Importante questo passaggio perché nel due mila tredici addirittura il Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti approvato un protocollo di ontologico appunto per quei giornalisti che si occupano di notizie concernenti il carcere e i detenuti o ex detenuti
Volto in particolar modo a ad evitare di identificare il soggetto con la sua qualità di detenuto
Valorizzare appunto il procedimento il percorso di reinserimento che lo stesso fa l'attività informativa quindi può e deve costituire un elemento del trattamento
Da considerare in via autonoma
Il tavolo nove
Il tavolo no devo finire concludo
Scusate ma un argomento talmente tanto
Ho cercato di stringere più possibile il tavolo nove degli stati generali dell'esecuzione penale anti
In particolare è stato dedicato proprio a questo tema
E mi era all'istituto all'istituzionalizzazione del teatro come appunto
Attività di rilocazione
Faccio un brevissimo passaggio su quello che secondo me l'aspirazione durante il mio percorso come collaboratrice del professor Anastasia
Per l'ufficio del Garante dei detenuti
Ho avuto l'occasione di
Di entrare in contatto con due casi particolari che riguardassero l'informazione attiva in particolare
Uno riguardava un detenuto di Spoleto e uno i detenuti della sezione G nove precauzionali del carcere di Rebibbia entrambi relativi alla realizzazioni di interviste produzioni teatrali o documentari
Che riguardano un virtuoso percorso educativo dei soggetti attraverso questi strumenti
In entrambi i casi ci si è trovati di fronte a un rifiuto da parte di magistrato di sorveglianza in un caso e da parte di amministrazioni penitenziarie dall'altro
Alla diffusione dei lavori realizzati con i detenuti che sono lavori capaci di restituire in modo efficace un volto sconosciuto alla società di quello che nella realtà è la detenzione
Un limbo dove il tempo e lo spazio così come le pulsioni le passioni gli affetti non sono nella materiale disponibilità di soggetti dove la gentilezza le premure così come la speranza non molto raro e dimenticato
Ma il carcere anche soprattutto deve essere il luogo della possibilità delle opportunità per tutti coloro che si sono persi e che sono stati non abbastanza fortunati o abbastanza forti o abbastanza aiutati il carcere dei veri destituire loro la possibilità di scegliere come diceva Marco
Chi voleva essere un domani lontani da una finestra con le sbarre e cosa altrettanto importante dovrebbe restituire la società i mezzi per comprendere il prossimo noi gli errori ma la voglia di rinascere
Ringrazio anche i tre relatori è mi scuso se ho dovuto dire di accorciare i tempi ma volevamo anche dare spazio appunto agli ospiti per questa tavola rotonda io vorrei collegarmi soltanto proprio al volo una cosa che diceva Marco perché
Questo questo caso che c'è stato diciamo sta avendo degli sviluppi nel senso che abbiamo già parlato con la direttrice proprio per provare a trovare un raccordo all'interno del carcere che poi quello che avviene in altri istituti penitenziari come ad esempio Spoleto
Anche perché fino ad oggi non si era presentata l'occasione a Capanne perché i detenuti che sono iscritti all'università della Regione Umbria fanno senza mente capo a Spoleto qualcun alterni
Però sarebbe una cosa opportuna partiranno proprio dei dialoghi tra trame come referente per il Polo penitenziario della la dottoressa Di Maio per quanto riguarda gli studi di capanne proprio perché a me piacerebbe che Perugia potesse essere la sede centrale del Polo penitenziario cioè vista anche la vicinanza che invece magari non c'è con Spoleto cioè organizzarci in modo non solo dal timore le iscrizioni ma da rendere possibile anche una presenza magari di docenti in carcere di tutor cioè di qualcuno che che possa ecco esatto
Comunque di quei di queste cose sicuramente questa ecco è stata l'occasione anche per magari arco come punto di partenza per poter creare questo è sì esatto e quindi di questo celesti impegno che prenderemo quella direttrice del
A questo punto lascio la parola al collega Stefano Anastasia e ai nostri ospiti per la tavola rotonda
Rimediabile eliminiamo
Siamo Cosimo qua abbia trovato un sistema allora
I arriviamo alla conclusione di questa mattinata veramente molto molto densa forse troppo densa Jacques Fersen che ciascuno dei dei temi che abbiamo che sono stati trattati e per cui ringrazio veramente
Le le colleghe le tuttora i tutor che hanno diciannove introdotto in questa discussione meriterebbe di essere approfondita forse con una discussione autonomo appunto come ora si stava iniziando sulla questione
Del diritto allo studio del diritto allo studio universitario
E i temi sono tanti e anche perché appunto alla proposta di questo momento di di confronto è una proposta di di confronto su le comunicazioni in carcere dal carcere verso l'esterno dall'esterno verso il carcere
Che e uno diciamo sì questo tema delle comunicazioni abbiamo visto fin dalle prime introduzioni che abbiamo ascoltato è un tema che in qualche modo lei già tanti aspetti della vita della vita detentiva
E ed era questo quello che volevamo mettere in evidenza poi evidentemente si potrà diciamo in altro momento in altro contesto fare
Tutti gli approfondimenti del caso non solo sul diritto allo studio universitario per esempio su i colloqui con i familiari o quant'altro e di ciascuno di questi temi meriterebbe un approfondimento però il la questione di carattere generale diciamo sì che in qualche modo ci e i cinque e i miei che è emersa dal lavoro del della Clinica del dello sportello appunto
è appunto la questione delle e comunicazioni dei detenuti verso i detenuti o dai detenuti verso l'esterno
E allora se dovessi diciamo introdurre questo confronto diciamo con con i nostri con i nostri ospiti io la questione che
Porrei e appunto queste cioè
Se e esistono o
Non voglio dire diciamo normativamente datemi diciamo sì il privilegio di non essere un docente di diritto positivo e quindi di diciamo sì
Guardare oltre quello che è scritto nel senso
E se esistono dei limiti alla comunicazione dei detenuti
Che sono o essenziali alla esecuzione di una pena o di una privazione della libertà
Questo è il diciamo così io credo il cui sito con cui noi ci troviamo che fare
Quando discutiamo delle modalità di esercizio del diritto di corrispondenza telefonica
E quindi tutti i problemi che laddove dottoressa Di Mario conosce bene delle normative che impongono la verifica dell'utenza della persona con cui devi comunicare eccetera eccetera e c'era con tutto quello che questo significa per esempio quando la persona
Non è di nazionalità italiana o a deve comunque comunicare con parenti che sono fuori dal territorio nazionale eccetera eccetera eccetera allora
E questo vale per diciamo questo vecchio mezzo di comunicazione ormai vecchio che che è il telefono ma ovviamente vale o può valere ancor di più per i nuovi mezzi di comunicazione di comunicazione informatica dice sì no
Nel grande abbiamo discusso per esempio del del temo della questione del della possibilità o meno di utilizzo della
Della Posta Elettronica per le comunicazioni diciamo così dei detenuti in molti istituti si vanno diffondendo strumenti di comunicazione elettronica
Che però a normativa vigente sono e strumenti che passano attraverso forme di mediazione molto complesse se devo dire anche onerosa il che mi sembra diciamo così
Una ingiusto sacrificio economico delle persone detenute considerato che ne tutti usiamo la posta elettronica gratuitamente diciamo sì invece detenuti devono pagare laddove sono attivati questi servizi devono pagare
Degli intermediari che raccolgono la corrispondenza e trasmettono elettronicamente diciamo
Allora il punto è diciamo sì questa limitazione delle comunicazioni che noi vediamo emergere in tanti di questi aspetti la questione del diritto allo studio a me interessa molto
Non tanto e non solo per la possibilità concreta di esercizio del diritto allo studio che ovviamente importantissima
Ma perché ci mette in evidenza cosa lo scollamento tra l'istituzione penitenziaria e l'evoluzione della società e degli strumenti di comunicazione che sono propri la società che ora viaggiano attraverso la forma digitale Elettronica
Il problema del del detenuto che non riusciva a iscriversi al all'università e il problema del fatto che ormai l'università gestisce tutte queste sue pratiche sia di immatricolazione Massiah anche di informazione successiva attraverso la Rete Inter no appunto di lo studente che ora deve sapere quale sarà la sua commissione d'esame quale sarà il suo programma di studi eccetera eccetera eccetera
E uno spunto nostro ente che dovrebbe secondo l'ordinario funzionamento dell'istituzione del sito ad avere queste informazioni tramite internet no così è per chi di voi diciamo così no e è studente sacche così funzione diciamo così
Questo diciamo e e un problema che nell'amministrazione evidenziare perché ci sono quelle
Quelle restrizioni che abbiamo detto che non sono solo della materia diritto allo studio pensate per esempio quali effetti tutto questo a nell'accesso ai ai diritti sociali
Laddove tutte diciamo così le pratiche istruttori per poter accedere diciamo sia a un'indennità un'invalidità Iceta ormai vengono fatte tutte in attraverso lo strumento informatico
E quindi anche qui bisogna trovare poi i mezzi faticosi che se non sono il volontariato sono degli uffici o degli enti i patronati che entrano e poi escono e fanno diciamo sì la pratica per conto della persone detenute eccetera ma tutto questo di che cos'è indice è indice di un difetto di comunicazione tra una società esterna che diciamo fortunatamente a uno sviluppo diciamo tecnologico significativo che diciamo sì ha dei limiti dentro le istituzioni penitenziarie non
Perché l'istituzione evidenziare sia tecnologicamente arretrata
Ma perché associa alla a queste modalità di comunicazione uno particolare in grado di
Come dire di di rischio di pericolosità evidentemente diciamo no e quindi filtra questo tipo di comunicazione ma allora io mi chiedo diciamo così
E le limitazioni alle comunicazioni sono coessenziale al all'esecuzione di una pena la pena privativa della libertà
Perché dico questo perché ne sappiamo da diciamo così regole penitenziarie europee norme ma finanche la giurisprudenza e la Corte costituzionale sarò brevissimo e scusate non voglio diciamo aggiunge
Sappiamo che
L'esecuzione della pena deve essere per quanto più possibile simile alla alla vita esterna
E sappiamo che i essendo questo dicono Enrico penitenziario Pella piazza Libertà una pene in sé non deve comportare consegni imitazioni aggiuntive
E allora se tutto questo è vero come scenario mentre anche Pires se lei limitazione alle comunicazioni sono un portato inevitabile dell'applicazione la libertà e quindi si giustificano o viceversa non sono un portato inevitabile quindi sono una forma di afflizioni ulteriore ma allora deve essere giustificata
Non può allora si giustifica ovviamente
Per le persone cui sono in custodia cautelare in cui la ragione di custodia cautelare il fatto di non avere una comunicazione con altri soggetti quindi si giustifica che vi siano delle limitazioni di di comunicazione
E si giustifica ovviamente per esempio l'uso del del della Rete nell'ipotesi della custodia cautelare finalizzata a evitare la reiterazione del reato nel caso in cui l'autore di reato sia autore di un reato per mezzo informatico
Ma in quel caso diciamo sì ecco no no in senso lato e si giustifica ovviamente per il regime speciale di quarantuno bis
Ma tutto questo si giustifica per la generalità dei detenuti che sono in esecuzione della pena
Cioè forme di limitazione perché è un detenuto che in esecuzione pena non in quarantuno bis non può accedere io dico più di quello che c'è scritto nel nella circolare liberamente a internet liberamente senza filtri come una qualsiasi persona testa fuori da un istituto penitenziario essendo la Rete peraltro a proposito del diritto all'informazione il principale strumento di informazione della cittadinanza che non è neanche più la televisione non so neanche più i giornali no
Allora in punto secondo me dirimente e questo diciamo così se le limitazioni e su questo vorrei chiedere diciamo si appunta
A agli ospiti che ci hanno fatto il piacere di essere l'onore di essere qui oggi se diciamo così e possibile concepire diciamo sì il tema delle comunicazioni come un oggetto di una specifica diciamo così
Come dire forma della della privazione della libertà e quindi se questo si possa giustificare o no
Perché dal mio punto di vista ovviamente da
Capisco bene un punto di vista che può apparire molto radicale
Però se io tengo fermo quei principi che abbiamo detto riguardo a come deve svolgersi da piazza Libertà al fatto che non devono esserci privazioni ulteriori eccetera eccetera laddove non c'è
Una giustificazione specifica che può essere di natura cautelare o può essere diciamo di prevenzione come sostanzialmente in regime di quarantuno bis ha quindi con quella particolare specialità
E altrimenti a mio parere non si giustifica e diciamo sì se potesse essere diciamo questa cosa dichiarata Lanfranco atta a giustificazione di queste limitazioni io credo che tre quarti dei problemi di cui avete discusso oggi si risolverebbero de plano e si risolverebbero del va be chiedo scusa diciamo sì se vi ho preso anche più del tempo del tempo necessario però mi sembrava utile diciamo così riprendere le fila del dei molti temi che sono stati trattati e rimarcare dei perché questa scelta di discutere della questione delle delle comunicazioni e quindi in tutti questi aspetti
E io partirei appunto da queste da queste riflessioni
Il non so chi vuole iniziare qui con noi abbiamo io debbo scusare il il collega Carlo Fiorio che è stato trattenuto da un impegno precedente non riesce non riesce a raggiungerci con noi abbiamo come già preannunciato diciamo
Anche la la presidente facente funzioni del Tribunale di sorveglianza la la dottoressa cristiani appunto che già c'aveva assicurato che sarebbe stata presente io sono molto contento che si è seduto al tavolo con noi quindi spero che che voglia diciamo sì anche prendere la parola la direttrice della casa circondariale di Perugia la dottoressa Di Mario il dottor Gian Filippi che magistrato sempre in questo distretto ma a Terni è che poi ha lavorato anche nella commissione ministeriale che ha tentato di riformare l'ordinamento penitenziario
Purtroppo non non per responsabilità loro Conf qualche diciamo così il limite nel dei risultati e l'avvocato Emilia Rossi che componente del Collegio del garante nazionale delle persone private della libertà
Quindi vi darei a voi la parola diciamo così sia
Per una
Come di un le riflessioni che ritenete e significative a partire dalle cose che abbiamo discusso oggi prego
Grazie professore grazie agli organizzatori dell'evento
Prima di tutto faccio i complimenti ai relatori perché hanno introdotto tematiche molto stimolanti devo dire che in larga misura i temi veicolati non fanno parte della mia quotidianità nel senso che nelle conversazioni che ho con i detenuti a colloquio
Il problema della comunicazione non mi è stato mai sottoposto cioè il il detenuto che cerca il colloquio con il magistrato
Oppone una problematiche diciamo collegate alla posizione giuridica che il magistrato aiuta a risolvere tipo mi è capitato di veicolare delle richieste alle procure che formano il titolo esecutivo o di aiutarli a impostare un incidente di esecuzione
Rivolto al giudice della condanna
Oppure allo trasmesso all'inizio un paio di volte questi quelle quesiti pensionistici di di detenuti extra comunitari che hanno lavorato a lungo però volevano chiedere quanto occorreva per poter percepire la pensione quindi ho ho fatto un po'da tramite da mediatore anche io ho però sulla comunicazione con con i mezzi appunto telematici non non è mai arrivato nulla
Il problema lo conosco perché facendo parte del tribunale del riesame ci occupiamo dell'alta sicurezza e della e dei quarantuno bis che non sono alloggiati a Capannelle bensì a Spoleto a Terni
E e quindi la problematiche circolare e la conosciamo
E allora cosa mi viene da dire innanzitutto io sono la amo la legge penitenziaria ritengo che sia una legge di civiltà e che sia molto ben scritta nella sia nella parte della legge che ormai a più di quarant'anni che del Regolamento quindi il riconoscimento dei diritti dati esiste è è la fase attuativa quella che va naturalmente supportata
Per quello che riguarda l'informazione io sono consapevole che i detenuti hanno l'accesso a tutte le riviste e le pubblicazioni quotidiani periodici nati sono in libera vendita
Quindi con attraverso l'impresa di mantenimento il modello qua mi pare settantadue si fa richiesta e si ci si abbona a quello che si desidera
Questo non vale poi per i detenuti in quarantuno bis i quali vorrebbero poter accedere alle stesse cose avere o o trattamento paritario però non la il dato per ora non lo ha previsto e c'è una certa battaglia giurisdizionale per vedere quello che si può fare
Però ecco l'informazione è è quella che del detenuto a quella che possiamo avere noi recandoci in edicola ci sono poi i i diciotto canali televisivi primari quindi
Cioè ce n'è per potersi tenere informati per quello che riguarda il comunicare all'esterno
Mi viene innanzitutto io da ricordare
Che telefonare alla famiglia quando il detenuto al condannato per una fattispecie del quattro bis quindi i reati di maggiore allarme sociale implica la registrazione della della telefonata
Per perché evidentemente una scelta normativa di di cautela e di a presidio della della delle condizioni di sicurezza anche Sterne
Ora
Avendo diciamo l'occhio sulla sulla circolare per del DAP per i quarantuno bis del due ottobre di diciassette
Viene in mente che come accade negli ambienti accademici come ora ci troviamo istituto dovrebbe avere una sala biblioteca per chi studia
Perché studia perché Perugia a il il regime delle sezioni aperte
E e tanti detenuti mi dicono a colloquio che c'è tanto di quel baccano che ricavarsi un momento intimo per studiare e per scrivere è una bella difficoltà allora si dovrebbero poi si potrebbe poter disporre di ambienti insonorizzato i tranquilli dove chi fa una vita speculativa è in condizione di di poterla continuare ellisse mai collocare degli apparati che controllati dalla polizia penitenziaria come dire
Anche con dei sistemi di blocco in certe direzioni permettono di di interloquire con l'ambiente universitario quindi la casella di posta elettronica vedere vedere le dispense a vedere e avere il materiale di studio cioè tutto queste futuribile cioè è attuabile
Diversamente non me la sento di dire diamo il cellulare diamo il collegamento a internet a tutti anche perché la realtà penitenziaria e di gente che comunque per il fatto di delinquere e di aver riportato le condanne
E non è proprio degli destinato alla santità quindi a volte ci sono vicende manipola Tiberti
Di di figure dominanti che trovando la persona più più debole il Follo verso di cui parlavamo prima
Possono anche far leva su debolezze umane ricatti per il tramite di una comunicazione che a quelle consentita ottenere qualche risultato
Di appare da dire che essendo Perugia di media sicurezza
I detenuti hanno accesso facile permessi premio quando ora raggiungono le soglie e allora determinate loro necessità sono soddisfatte nell'ambiente libero
Quindi è anche forse questo che non ha determinato conflittualità o prese di posizioni particolari
Devo dire che va veramente ringraziato il volontariato tutti coloro che accedono anche appunto
Come voi nella a livello universitario e creando lo sportello del cittadino cioè lo sportello della tutela dei diritti eccetera perché né il detenuto bisogno estremo di essere sentito ascoltato
E di aiutato a risolvere i problemi insomma della quotidianità che sono naturalmente aggravati
Noi cerchiamo a nostra volta di di aiutare né nel limite del possibile però che ci sia un ascolto interno veramente importante naturalmente è da propiziare che arrivino più educatori più funzionari pedagogici perché come avviene nelle note cancellerie dove non c'è quasi più nessuno
Così anche i ranghi dell'amministrazione penitenziaria soffrono per l'insufficienza di organico e più sono le figure operanti meglio è la vita migliore la vita del detenuto
Quindi Maratea
Nadal manterranno
Due batterie data allora due battute ovviamente visto che il carcere di Capanne
è stato ce l'hanno oggetto io mi sono contenta di questa collaborazione
E quindi sviscerato e ha
Avrei mai no no no no avrei ovviamente tante cose da dire anche a risposta chiarimento ovviamente
La comunicazioni manca la comunicazione in senso reato quindi non soltanto come diritto disabile alla comunità Cheney detenuti verso l'esterno e l'interno
è un no io credo che si basa la cosa sulla comunicazione si basa veramente la vita di relazione di tutti noi a prescindere se siamo detti denunciano
Di una corretta è quella
Comunicazione
E
E e anche le ha capacità tensioni di saperci ascoltare e comprendere perché nel maggior partitini
Ti vengo da verificare all'interno di un carcere è proprio derivano anche dalla mancanza di comprensione i di conoscenza ecco
Mi piaccio colloca direttore la dottoressa la professoressa all'inizio no quando ha detto comunicazioni e diffondere conoscenze e saperi
E esatto e diventate anche gli interventi Dl del
Dead Torre attizzato della dottoressa
Michela Marelli del dottor Dario sono stati comunque interventi
Pacati e obiettivi che hanno Cocchi hanno reso anche nell'altra Masci cita dei fatti di a Busto
Però compreso perché loro erano dentro le conoscevano quella che è la realtà penitenziaria con questo assunto quindi di conoscenza
Che è fondamentale ecco perché io credo che il carcere the best in quanto più trasparente possibile e quindi questa collaborazione con lo Sportello dei diritti dei detenuti prima
E che si è trasformato poi no in questa in clinica e quindi vuol dire proprio che l'apertura la conosce lancia conducente diritti di risolvere quelle criticità che si verificò in interno dell'istituto
Che sono criticità che dipendono anche che si possono risolvere solo ed esclusivamente con il contributo di tu ti se parliamo tutti la stessa lingua Vincenzo comunicativo ok che gli indici sono tutti sono uguali
Allora la per i detenuti ovviamente all'interno di un carcere come quello di capanne dove sarà tra penali circondariale femminile sono circa quattrocentoquaranta detenuti quindi non abbiamo un problema grande di sovraffollamento come negli anni due mila undici due mila e dodici
E la maggior parte dei detenuti come hanno detto beni Ultori sono stranieri stranieri
Ma sono proprio multietnico e capanne ecco che dire più che per tre Archer multietnico rispetto come dire rispecchiano quella che
La società esterna con nelle sue positività liscio contraddizioni in questo periodo abbiamo grandi contraddizioni all'esterno grandi contraddizioni all'interno c'è niente da fare
Ci sono circa il sessantasette per cento di detenuti stranieri quindi sarà una percentuale altissima abbiamo toccato anche il settantadue per cento
Le nazionalità sono circa una trentacinque nazionalità riverse voi capite quindi che la comunicazione per noi è importante
è importante ma e lì il la comunicazione cominciano anche dal comprende Arsic perché se ne parliamo italiano e loro parlano tante altre lingue non ci copriamo non riusciamo neanche a a soddisfare i bisogni minimi dieci dei detenuti attenzione quindi come ci siamo organizzati circonda molti molti corsi di scuola di lingua italiana proprio perché c'era necessità comunque i nani imparare a
Accompagnarci
In più
Quale al lo Stato si
Come ieri
Le necessità
A cui gli tenuti che stanno a maggiore a cuore quali sono i diritti che detenuti vogliono che vengano particolarmente riconosciuti allora se non posso prendiamo che il detenuto la persona e al centro no dell'universo penitenziario quindi partiamo da una premessa importante al centro c'è la persona
Quindi l'attività che si fanno in come diceva qualcuno prima dei deresponsabilizzare il detenuto no assolutamente si passa da un'attività di deresponsabilizzato giornale attività di irresponsabilità ce ne detenuto perché solo se ne facciamo quelli sotto riescano a far capire che l'ordine e la sicurezza Hillary educazione ed Edipo non ci sono due colossi diverso i curdi e sicurezza polizia penitenziaria di educazione al resto del mondo e non è così che funziona
Solo per facce della stessa medaglia e alla come posso dire Gagliardi educazione alla figlia il clima
Ecco l'ordine e la sicurezza a dare e la e la rieducazione io la convertirà con non crisi ma all'interno dell'istituto penitenziario
E quindi anche la sicurezza
è data noi Dalila atteggiamenti particolari di chiusura da parte dell'amministrazione penitenziaria
O di interventi miti come faceva riferimento lei in casi di situazioni eccezionali come quella che si è verificata ma poi adesso non c'è tempo sarebbe interessante vedere perché si è verificata
Io quello che di qua con l'Inter la la cosa importante è invece è creare una come dire una fase di di comunicazioni e di dialogo impatti non a caso quello che il la conosce lanciare il detenuto ti permette di considerare determinati diritti che sembrano compromessi perché per aumentare le telefonate per far parlare i familiari con con i detenuti coi neri di tenuti con il familiare con terze persone eccetera praticamente uno spaccio e cioè veniva considerato come il direttore che può stabilire cioè ma nel momento in cui tu direzione euro quindi non vediamolo come un potere a diminuire
Ma questa discrezionalità aumentare ok e a rendere più ampi diritti che probabilmente l'ordinamento ancora non riesce a dire come dice lei in maniera quindi dice ragionevoli motivi possono consentire di aumentar bisognerebbe dire per sa aumentiamo sempre ragionevoli motivi dovrebbero consentire di diminuire però nel momento in cui uno o comunque a la visione e la conoscenza di una persona ma è ovvio che non ci sono il ragionevoli motivi possono essere per portare i colloqui da un massimo di sei al a portarli ad otto a nove a quando c'era la i ragionevoli motivi ragionevole motivo al colloquio con i familiari al rapporto con la famiglia questo è uno dei ragionevoli motivi per cui per esempio a papà Nicolò qui vengono aumentati
Il ragionevole motivo la conoscenza per del detenuto la sua affidabilità la sua responsabilità
Il senso di responsabilizzazione di partecipare attenzione al mantenimento dell'ordine e la sicurezza all'interno dell'istituto insieme a tutti Neumann tutta anche la società volontaria anche lo Sportello dei diritti
Anche voi contribuito a mantenere l'ordine e la sicurezza all'interno dei suoi perché il clima è diverso
Luca consente e c'ha consentito di creare belli di luoghi per ricollocare il cui in i figli minori credo ordinamento dice finimmo a dodici anni
E che io con il buon senso del ragionevole motivo quali lei Filippine per cui il colloquio possono essere fatti in ambienti dove non ci sono neanche i tavoli come ci sono e con gli opinion armadi
Ma abbiamo creato dei RIS di dei locali diciamo dove cioè di bando televisore possibilità di mangiare con il Pd migliori
Fino a dodici anni e ma siete arriva uno che c'ha tredici anni che i libici non entri cioè allora ecco qui che il buon censo la conoscenza di detenuto perché ovviamente queste sono salati
Dove i controlli a differenza di quello che sta scritto
Sono controlli saltuari e qui ovviamente non tutti di i detenuti possono partecipare a questo tipo di attività e ecco quindi che entra al senso di responsabilità
Perché ovviamente è più facile introdurre cose
Non c'è Scognamiglio controlli le limitazioni il hard ed derivano molto spesso dalla con necessità da parte dei detenuti da parte dei familiari sono i familiari stessi che glielo ha portato la della droga
E ovviamente S dire la droga in carcere entra purtroppo entra meno che tu non fai controlli sui familiari in maniera ricompaiono essere rispettosi della dignità delle persone se tu rispetti la dignità delle persone la droga entra sono due cose inconciliabili
Ma perché non deve entrare voglio dire perché ovviamente se poi ma un detenuto al carcere va in overdose e muore
Detenuto ma sì
E quindi noi dobbiamo credo toglierci questa maschera di
Dualismo cioè ha capito tutto non deve succedere però dobbiamo garantire tutto e decidere che cosa deve essere l'istituto penitenziario nel e quindi a a ricreare qui Circuiti come posso dire
Privilegiati nei confronti di quei detenuti dove tutti possono accedere eccetto però dipende dal tuo comportamento
Ecco fatto che probabilmente tanti diritti riusciamo ad interpretarli in maniera estensivo e non riduttiva come dicevamo come potrebbe sembrare
Allora
Sì azione senza
Allora grazie grazie dell'invito grazie l'organizzazione del convegno io non ho potuto ascoltare i primi due crede interventi della mattina poi sono arrivato ho cominciato a sentire quindi ringrazio molto
I giovani studiosi che ho ascoltato per le cose che ci hanno detto
Mi hanno riempito di di di di di spensierati naturalmente che non diciamo che non rimetto qui ma ma li ringrazio tanto della non solo della competenza ma della passione che hanno messo le cose che hanno detto
Io torna a casa con un po'più di fiducia nel continuare a fare questo lavoro perché finché insomma ci saranno dei giovani studiosi che si appassionano ai temi del penitenziario insomma la strada che abbiamo preso non è così solitaria
Il tema di oggi è grande io veramente il mio intervento brevissimo per non andare contro a tutela dei diritti umani di di chi ci ascolta ascoltato da da molte ore a questa parte
Il carcere è compatibile con le comunicazioni tanto bello questo titolo così ampio così generale che ci dice tante cose
A me in questi sedici anni di esperienza di magistrato di sorveglianza sembra che nonostante tutto il carcere resti un luogo in cui sì è pieni di difetti di comunicazione diciamo in cui una vera piena comunicazione che anche quello quel dialogo di cui parlava la dottoressa Di Mario
è permanentemente carente per un difetto delle persone ma sicuramente ognuno di noi può far di più ma certamente per una caratteristica della istituzione carcere intanto di per sé che è luogo
Eminentemente della separazione della lontananza
Purtroppo un luogo del quale diciamo percepita la lontananza rispetto al resto della della della Società libera poco ci si interroga di quel che succede poi dentro le mura questo è il problema ma certamente un luogo di lontananza e dall'altro lato e quindi un luogo in cui la fame di comunicazione è assolutamente quotidiana
è una fame che si declina in tutte le possibili manifestazioni la la la angoscia
La gioia la paura lo smarrimento il senso di incomprensioni di comprensione tutto questo sperimenta la persona detenuta per chi è in un luogo altro da quello in cui si svolge la vita perché il carcere percepito
Erroneamente come parente si rispetto alla propria vita invece ne è certamente una parte integrante ed anzi noi riteniamo chi crede nell'articolo ventisette della Costituzione crede
Che sia la parte che consentirà arresto della vita di essere un prima e un dopo in cui dopo meglio del prima se no insomma potremmo anche tutti andare
Da qualche altra parte invece purtroppo a volte accade che che non sia così che non ce la facciamo qualche volta non abbiamo fatto abbastanza perché così sia ma certo c'è questa questa grande alterità io vorrei dire che mi sembra che il carcere di oggi
Sia un luogo che per i cambiamenti che la società ha avuto nel tempo
Fa percepire più di un tempo
Il suo la la la la sofferenza dell'essere detenuti questo dipende dal cambiamento enorme che ha avuto la nostra società fuori
Carcere forse non è cambiato così tanto come l'esterno un esterno che si è evoluto ma se noi pensiamo alla nostra quotidianità fatta facciamo stare quale sia la qualità di questa comunicazione ma certo di una enorme quantità di comunicazione che nel nostro essere perennemente con nessi con i nostri affetti con il nostro mondo lavorativo con le realtà sociali dei di nostro riferimento e guardiamo al mondo del carcere vediamo come lo iato sia oggi certamente maggiore di quanto non lo era cinquant'anni fa in un mondo in cui lo scambio tra i distanti avveniva comunque con delle lettere
Avveniva comunque con un tempo che trascorreva tra all'evento e il momento in cui l'altra persona
Mi veniva a conoscenza in cui le telefonate erano un'eccezione che si poteva consentire insomma se le cose vanno molto importanti si aveva il denaro per farlo
Ecco tutto questo non fa parte del nostro quotidiano ma diventa parte diventa caratteristico segno della detenzione nel momento in cui questa detenzione comincia perché lì invece si rimane fermi e allora la percezione che ne hanno le persone detenute e quella di essere sempre in un altrove rispetto al luogo in cui le cose succedono
Di non avere mai una pronta comunicazione di quel che accade sia esso la propria vicenda giudiziaria in cui la la notizia non gli arriverà dal dal difensore tramite un mozzata ma dovrà attendere un momento di cui mi sarà consentito di gli sarà consentito di che è già uno i uno scarto che anche quando ci sia la migliore amministrazione penitenziaria comunque fa la differenza e così con i familiari persino la nascita di un figlio sì ci sarà un telegramma ma insomma arriverà con un telegramma non con un messaggino
Questa distanza eh
Un problema del quale tutti dobbiamo essere consci poi è ovvio e questo io son d'accordo con la collega cristiani che ci sia una specificità del carcere che non ci consente probabilmente di arrivare ad a vere una condizione di e di comunicazione come dalla libertà c'è un proprio che della condizione detentiva ma c'è molto altro
Che deve essere sfrondato a partire da questa consapevolezza che oggi la carenza comunicativa costituisce un'afflizione aggiuntiva percepita in modo molto grave forse questo ci consentirebbe anche di capire
Perché così tanti eventi critici si colleghi no per esempio la necessità di portare dentro il telefono cellulare che tante volte poi si dimostra fortunatamente essere stato portato in modo illecito ma non per comunicare
Un nuovo straordinario piano criminoso ma poiché era vere
E rapporti certo in modo illecito con il proprio nucleo familiare e qualche volta ci fa comprendere anche la superficialità posso dire con la quale alcuni affidati in prova ne avete magari letto
Sui giornali incorrono in errori comunicativi anche molto gravi in un muso superficiale dei sociale nel momento in cui dopo tanto tempo in cui non hanno potuto utilizzarli si trovano coi di fronte alla possibilità di esprimere i propri sentimenti così come i loro pari Parini Time intendo liberi e hanno hanno fanno quotidianamente e quindi in un contesto nel quale pensano di potersi nuovamente rapportare ecco se non forse leggiamo in questi termini quelle quei caratteri c'è il rischio di di di pensare ancora in una logica che vede il carcere come un mondo davvero altre che non somiglia come invece ci chiedono le regole penitenziarie europee almeno nelle cose
Positive il più possibile alla vita libera e anche di restituire all'esterno delle persone che abbiano maturato di fatto una un analfabetismo nuovo che è quello appunto all'uso della comunicazione moderna contemporanea come può essere anche quello degli strumenti informatici d'altra parte mi veniva in mente prima
Così con questo piccolo ma emblematico caso della iscrizione all'università di cui abbiamo parlato
Che e ne parlavo con con il garante Emilio Rossi
Che che però ci si
Sì anche sempre nelle istituzioni coinvolte con il mondo penitenziario una richiesta che si fa
Che è quella che sia sempre il mondo penitenziario a trovare una soluzione per i problemi che riguardano le persone detenute anche in questo caso ci si pone il problema nei termini ma perché non si consente al detenuto di fare iscrizione on line è come a tutte le persone di B. giusto io
Questo lo sottoscrivo anch'l'obiettivo da perseguire e certamente questo perché non c'è soprattutto in un detenuto di media sicurezza forse alcuna ragione che dei canali istituzionali non troviamo il modo di elaborarli
Proprio per evitare quell'analfabetismo di ritorno che riguarda la digitalizzazione
Però attenzione anche ad a vere amministrazioni capaci di leggere la specificità del mondo del carcere ed andare incontro con protocolli differenziati per le persone detenute che non sono in grado di accedere a quegli strumenti che sono accessibili tiri liberi
Altrimenti questo dialogo è sempre un dialogo in cui si dice che si è messi sullo stesso piano ma non si fa come don Milani in cui le persone che stanno su piani diversi a ciascuno viene dato ciò di cui ha bisogno ma viene data la stessa minestra tutti a chi è libero di muoversi con i suoi piedi di andare nell'ufficio e a chi questa possibilità non ce la è un problema che ora abbiamo affrontato il tema della della sottoscrizione dell'università ma si legge tante volte per esempio con i problemi sanitari in cui le amministrazioni della sanità dice di trattare liberi i detenuti allo stesso modo giusto ma la specificità della persona detenuta e della sua condizione deve necessariamente imporre una ripensamento di alcuni moduli alcuni protocolli di azione che guardino a questo essere diverso del mondo del carcere sperando sempre di poter ridurre il gatto
Però nel frattempo facendo un primo passo a me pare che il mondo del penitenziario ci metta spesso di fronte a questa necessità che qualcuno muova un primo passo non sapendo se la controparte muoverà quello stesso passo per andargli incontro è un po'quello che d'altronde chiediamo le stesse persone detenute nel momento in cui chiediamo loro
Un cambiamento così importante una delle propria palingenesi qualche volta come quella di cambiare tutta la loro vita non sapendo s'incontreranno una società pronta a riconoscere questo cambiamento e però gli chiediamo di muoverlo questo primo passo penso che potremmo imparare a fare la stessa cosa anche nuove io ho perso quasi tutto il tempo che che mi ero dato per evitare perché avevo detto prima però vorrei dire ancora due-tre cose soltanto sulla l'ordinamento penitenziario rinnovato con la mini riforma del due mila diciotto stamattina i temi sono stati affrontati tecnicamente e sono sicuro che nei primi due interventi sono stati trattati anche quelli di cui non ho sentito qui quindi non non mi diffondo ci sono tante piccole cose
Credo che su molte di queste ancora dobbiamo davvero confrontarci dobbiamo vedere una amministrazione che che si attiva perché siano effettivamente realizzate però c'è molto da fare
Non è stato riconosciuto il diritto all'affettività nel dei termini
In cui la Commissione giostra di riformare ordinamento penitenziario l'aveva immaginata ma per garantire il diritto all'affettività c'è molto altro che si può fare
E in effetti qualcosa nella nella legge è comunque entrato se penso a quell'articolo diciotto in cui è stato inserito un riferimento alla necessità di garantire il più possibile
Una riservatezza nel un ambito diciamo di di di intimità nel contesto pur sempre presidiato dalla polizia penitenziaria
Dei colloqui ecco questo è un punto importante c'è un riferimento alla necessità di privilegiare i i momenti di di incontro con i minori di anni quattordici questo è un dato che è significativo per tutta una serie di norme che non sono state cambiate per esempio nel regolamento di esecuzione
Ogni volta che il Regolamento di esecuzione che è norma ovviamente subordinata essendo secondaria
Città un'età inferiore a quei quattordici anni deve ritenersi necessariamente superato da quella disposizione contenuta all'articolo diciotto
Dove si parla della possibilità di dare colloqui aggiuntivi
Perché quando i decreti quando i figli hanno meno di dieci anni o di dodici anni come dice qualche altra norma oggi devono considerarsi superata da quel riferimento ai quattro allora dobbiamo adattare questo discorso
C'è un problema di numeri in sufficienti di colloqui con i familiari e con le terze persone
Quelli stanno scritti nella legge soprattutto quando lo ricordava la dottoressa cristiani siamo di fronte a detenuti condannati per reati
Feriti all'interno l'articolo quattro bis su questo modifiche normative non ce ne sono allora nulla si può fare io devo dire che anche di recente mi è capitato di dover raccogliere il reclamo
Di un detenuto e il quale s'inabissa detenuta che si era trovata ad affrontare il tema
Del dei colloqui con il proprio difensore ecco questi colloqui telefonici
E visivi in caso è un altro caso telefonici con le persone con i propri del del
Difensori venivano computati nel numero dei colloqui con i familiari
Come se si trattasse di colloqui che vanno diciamo Nicolò più ordinari questo era già previsto da una sentenza della Corte costituzionale del mille novecentonovantasette che lo chi arriva siamo
Venti che nel nella nelle nelle immediate vicinanze non sia così ma è sempre opportuno diciamo come posso dire fare
Memoria di questa cosa perché il nuovo articolo diciotto chiarisce ora ma a maggior ragione proprio perché non era stato sufficiente questa sentenza della Corte Costituzionale del novantasette che è un diritto della persona detenuta a vere il colloqui con il proprio difensore dall'inizio della misura
Salvo solo gli strettissimi limiti previsti dal codice di procedura penale
E dall'inizio della pena
Cosa accade ancora accade ancora che alcuni istituti penitenziari per esempio per le persone condannate in via definitiva
Si faccia riferimento alla necessità che sia pendente un procedimento davanti alla magistratura di sorveglianza un procedimento di esecuzione per poter avere un colloquio
Assolutamente non previsto dalla normativa primaria è stato riconosciuto dalla Corte costituzionale come il ruolo del difensore vada ben al di là della come dire rispondere a qualche cosa che sia già pendente ma costituisca invece un ruolo cuscinetto diciamo che garantisce la tutela dei diritti della persona e soprattutto la comunicazione dell'esistenza dei diritti che tra tutte le comunicazioni
E forse la prima quella diciamo che può dare origine poi ad un ragionamento e su su questo punto e qui poi e mi mi taccio per solo per necessità di tempo su questo punto ho sentito stamattina e son contento di questo
Ripercorrere la storia di questo faticoso lavoro sulla tutela dei diritti delle persone detenute la sentenza ventisei del novantanove il lavoro che nasce tutto da un
Necessità che la magistratura di sorveglianza sempre sentito per la realizzazione dell'articolo ventisette della Costituzione
Di avere uno strumento giurisdizionale di tutela questo strumento è stato fornito finalmente solo
Dopo la condanna intervenuta con la sentenza Torregiani ora c'è con gli articoli trentacinque bis e ter dell'ordinamento penitenziario con l'articolo sessantanove comma sei soprattutto lettere a e b
Sono quelle che lo disciplinano adesso sta a tutti
Di renderlo effettivo nel senso di utilizzarlo perché in molti casi ancora devo dire è un istituto sotto utilizzato che è utilizzato molto e qui
Diciamo presidente facente funzioni potrà farmi tacere considerando l'enorme numero di fascicoli che abbiamo aperto per questa materia ma secondo me sono insufficienti ancora nel senso che ancora esistono intere are
Diciamo della vita penitenziaria che non sono state sufficientemente a rate abbiamo avuto molto di quella giurisprudenza che qualcuno ha giustamente definito catastale geometrica sui metri quadri
Sul trentacinque per
Che sono minimi indispensabili per la vita e quindi diciamo io non la svalutano sottovaluto perché si tratta di garanzie minime previste dal dalla dal CPT e dalla corte europea diritti dell'uomo
Però è ancora poco rispetto a quel tanto sul quale dobbiamo lavorare chiudo proprio nell'articolo diciannove il decreto legislativo centoventitré nel due mila diciotto proprio in materia di diciamo di stranieri in particolare
Poneva una particolare accettato cento azione sulla necessità di quei corsi che fortunatamente si svolgono a Perugia in materia di in materia di di insegnamento della lingua italiana poi facevano riferimento ulteriore la necessità che ci fosse un insegnamento sui diritti fondamentali riconosciuti nella Costituzione l'unica parte che non condivido di questa disposizione normativa
Introdotta è questo riferimento ai soli stranieri come necessari destinatari di questo insegnamento che invece andrebbe fatto a partire dalle persone detenute a tutti liberi cittadini italiani quindi diciamo certamente la necessità si può estendere ben al di là di quel piccolo ambito ecco anche su questo io credo che potremo lavorare molto per garantire un sistema nel quale si possa fare un maggiore più con ciò accesso alla tutela giurisdizionale offerto alla magistratura di sorveglianza che può andare abbagliare e su questo risponde una battuta
Alla richiesta di Stefano Anastasia può andare a vagliare in quali occasioni le eventuali limitazioni imposte dall'amministrazione penitenziaria siano effettivamente funzionali al perseguimento di obiettivi di sicurezza per le quali sono certamente legittime del sistema penitenziario e quando invece entrino indiretto conflitto con la disposizione fondamentale dell'ordinamento penitenziario che l'articolo uno dell'ordinamento penitenziario nella parte in cui prevede una parità di trattamento tra tutte le persone detenute a prescindere da ogni condizione personale
E che quindi rende illegittima ogni limitazione che non sia funzionale a questi scopi è per questo che non mi convincono quelle ricostruzioni che chiedono di verificare se in un caso in un altro parliamo di tutela dei di un diritto di una modalità di esercizio di un diritto perché tutto questo ritorna a quella tutt'diciamo tutela della parità o della e quindi evitamento disparità di trattamento che nasce dall'articolo uno grazie
Grazie innanzitutto per l'invito a partecipare a questo convegno e a questo questa occasione importante di riflessione su un tema che direi abbastanza centrale
Nella vita all'interno degli istituti penitenziari quindi l'avete complimenti perché avete proprio toccato un punto nevralgico
E grazie Stefano Anastasia non solo per per l'invito a partecipare alla riflessione ma per l'interrogativo che ha posto all'inizio di questa tavola rotonda cioè se ci sono limiti alla comunicazione ecco essenziali con l'esecuzione della pena in carcere quindi con la detenzione
E a me la risposta migliore che viene quella peraltro il pensiero che mi è venuto mentre lavoravo qualche riflessione da presentare da presentarvi oggi
E
Si tratta delle parole di Marta Cartabia presidente della corte costituzionale
Che non ha intervista che ha reso a quindicina di giorni fa
Parlando del carcere
Ideale diciamo
Ha detto immaginiamo un carcere con le finestre e le porte perché questo è quello che dice l'articolo ventisette della Costituzione
Con le finestre e le porte
Le porte sono le porte verso l'esterno adesso non voglio fare l'esegesi di Marta Cartabia ma immagino
La porta sia l'elemento di trasmissione di comunicazione di passaggio verso l'esterno
Ma le finestra e le finestre sono lo strumento di comunicazione sono lo strumento di informazione sono le prime aperture verso l'esterno che nella visione di della presidente della Corte Costituzionale e costituiscono la parte integrante della finalità
Rieducativo riso Cerizza te della pena e cioè se noi non mettiamo a disposizione della persona detenuta tutti gli strumenti di comunicazione e di relazione con il mondo esterno possibili noi non svolgiamo il compito di risocializzazione e non proiettiamo questa persona verso la prospettiva futura di vita
Perché l'esclusione della possibilità di comunicazione con l'esterno
Non è soltanto l'isolamento della persona nella comunità chiusa nella comunità totalizzante come diceva bene la dottoressa Morelli
Ma è anche proprio lo scollamento della realtà e creare e come dire e formare una persona che poi una volta che sarà fuori di lì sarà una specie di marziano
Sarà stato tenuto per certo tempo mesi peggio anni peggio decenni i nulla mondo che va ai trenta all'ora si diceva prima con con Stefano Anastasia e si ritrova proiettato in un mondo che va ai trecento all'ora e quindi lo lo si crea un si crea un elemento assolutamente scollato dalla realtà
E del resto la possibilità di comunicare la possibilità di informarsi di essere informati investe diverse aree se ci pensiamo della vita delle persone
E delle persone detenute in particolare ma delle persone tutte lo diceva prima di me molto bene dottor Gianni Filippini intanto all'area relazionale e quindi l'area della fertilità l'area delle relazioni che quella che identifica l'essere umano che crea l'identità di ogni essere umano a meno che non riteniamo di essere ognuno un'isola ognuno di noi viene formate essi identifica e costruisce la propria identità attraverso le relazioni con gli altri e con l'ambiente che lo circonda e quindi l'area delle relazioni dell'affettività
Il mantenimento degli interessi umani non solo culturali ma degli interessi umani e degli interessi
Sociali culturali puoi professionali quindi l'informazione e quindi la formazione di un pensiero che quello che introduce l'essere umano nella vita pubblica nella nel del sistema democratico nella partecipazione alla vita alla vita sociale
Poi vogliono investono l'area dello studio della formazione professionale quindi costruiscono come diceva molto bene il dottor dallo la possibilità di guardare a una prospettiva futura di proiettarsi verso un domani diverso da quello che è stato costruito attraverso la detenzione in carcere
E voi questa mattina avete esplorato e approfondito tutte le parti tecniche giuridiche i richiami alla Costituzione alle regole penitenziarie europee certo alla regola numero cinque delle regole penitenziarie europee che vuole che la vita all'interno del carcere si è più simile possibile al alle agli aspetti positivi dice della vita
Fuori del carcere una è una regola fondante la regola ventiquattro che parla specificamente delle comunicazioni sia quelle relazionali che quelle di che che costruiscono che disciplinano il diritto all'informazione e il diritto alla formazione quindi Allo studio
Noi abbiamo e quindi in tutte queste cose le avete viste approfondite io non mi dilungo su queste teniamo conto che noi abbiamo un impianto normativo sovranazionale
Costituzionale nazionale di fonte primaria ordinamento penitenziario
E di fonte anche secondarie fatemi mettere dentro anche le circolari dell'amministrazione penitenziaria migliori più illuminate
è un impianto normativo
Direi piuttosto solido
Sicuramente migliorabile il tentativo di migliorarlo meglio fra almeno dire
C'era pure stato ma insomma nel Complesso buon impianto normativo i principi fissati nell'ordinamento penitenziario e poi a salire
Fino alle alle fra fonti sovrannazionali sono principi
Di civiltà giuridica molto importanti somma di cui possiamo anche andare fieri
Però io non vi voglio parlare di questo io vi voglio parlare invece dello stato attuale della situazione nella realtà pratica e che si scontra maniera in alcuni casi insanabile de con la Carta dei diritti a me viene in mente quello scritto delle del pensiero scusate mi sposto come argomento ma le donne del pensiero della differenza di genere che hanno costruito una sorta di statuto intorno al tema alla alla all'affermazione del non credere di avere dei diritti perché i diritti su scritti sulla carta non sono diritti
Se non sono ripercorse realizzati nella pratica e se non sono agiti i dati per sulla carta le sarebbe pure titolare ma la stessa cosa vale per quest'altra minoranza del della comunità umana che non perché le donne siano in minoranza e ma perché sono considerate e no ma perché vivono delle situazioni di minorità
Che dentro cerchiamo sempre con fatica di superare
Ma vale invece nella minoranza che la popolazione carceraria
E perché c'è questo scontro questo conflitto ma io
Ragionando cioè non è che voglia dare delle risposte come dire risolutivi o definitive però da un lato ci sono certamente delle difficoltà pratiche oggettive materiali mancano i fondi mancano le strutture mancano gli adeguamenti c'è poco investimento sul carcere
Figlio di un dio minore dell'ordinamento giudizi giuridico italiano e istituzionale italiano no no una cosa per amatori del genere
Ma dall'altra parte però non sottovalutiamo il fatto che
Diversi arretramenti sono il frutto di un retaggio anche culturale legato al passato
Di una storia che prima delle fonti sopranazionali e prima della ordinamento penitenziario prima di tutte le conquiste
Di civiltà giuridica e prima forse anche della Costituzione o subito dopo però erano segnate da una un disegno che era totalizzante di chiusura di separatezza di allontanamento e di isolamento del momento detentivo Rispetto
Arresto della società
Se oggi
Fatemi fare una battuta ogni tanto me la permetto ma se oggi sono legittimate
Perché espresse da rappresentanti del popolo espressioni come buttare la chiave
Ho espressioni come certezza della pena intesa come esecuzione della pena in un modo isolato e totalizzante dal primo giorno fino all'ultimo
Scritto da un giudice in sentenza e perché questa storia noi ce l'abbiamo e forse non è tanto alle spalle
E questo retaggio culturale che cosa poi porta in definitiva in definitiva porta che è un pochettino la tentazione di far prevalere
La finalità securitaria
E le finalità di sicurezza rispetto al
Alla possibilità di avere il carcere aperto come diceva Stefano Anastasia ma perché devo limitare l'accesso a internet perché tenterò di medium me
Teorico di un me
Sovradimensionato c'è l'idea che non va tanto bene lasciare tutta questa libertà perché e perché c'è un obiettivo di sicurezza
Che va tenuto conto che cosa mi combina la persona detenuta se poi a tutta questa libertà di comunicare
E se poi a tutta questa libertà di incontrare i familiari eccetera eccetera quindi
In linea di principio no
Gli ostacoli alla comunicazione non sono coessenziale alla detenzione in linea pratica lo sono andiamo a vedere però cercherò di essere veloce non temete però io che con la mia esperienza di garante nazionale sono ho preso l'abitudine a partire dal basso proprio dalla base
Ma me la danno le persone detenute questa abitudine quelle che ci mandano i reclami ex articolo trentacinque in cui ci rivela hanno le loro esigenze primarie quelle che ci parlano durante i nostri
Colloqui riservati loro partono dai diritti fondamentali proprio tarda dalla base no dalla praticità belle cose ma io vi chiedo di Proietti tardi mentalmente nella vita quotidiana di una persona detenuta partiamo proprio dalla dalla base delle delle comunicazioni i colloqui con i familiari
E questa no
Dov'è che trovano degli ostacoli colloqui con i familiari allora cominciamo con le la territorialità
Il diritto sancito dall'ordinamento penitenziario articoli undici quattordici articolo quarantadue quando si parla di trasferimenti essere collocati nel luogo più vicino
Alla residenza della famiglia o dice la norma innovata rinnovata al centro di riferimento sociale e così pure dei trasferimenti bisogna rispettare la vicinanza alla luogo di residenza della Sciarra dove si trova la famiglia o o il centro di riferimento sociale
E quant'è rispettato questo principio quanto è superato questo principio nella pratica da
Esigenze di sfollamento esigenze di sicurezza per carità plausibili e non voglio dire che ma quanto è superato
E nel momento in cui per esigenze istituzionali e dissi cure Itza si crea all'Ardis stanza chilometri che in alcuni casi incolmabile con i mezzi normali pensate a chi viene collocato in Sardegna di che cosa stiamo parlando quando parliamo di apertura e di favorire quanto più possibile la frequenza dei colloqui con i familiari di che cosa stiamo parlando
Poi problemi di condizioni materiali proprio elementare la raggiungibilità degli istituti con la nuova edilizia penitenziaria
Si è sempre più collocato l'istituto penitenziario fuori dall'abitato il re in maniera idem i luoghi assolutamente irraggiungibili a medie venuti in mente mentre ci pensavo Teramo
Io mi riferisco a istituti a situazioni su cui noi abbiamo già fatto dei rapporti che sono pubblicati sul sito quindi sono pubblici
E e non sono ancora oggetto di interlocuzione istituzionale con l'amministrazione Teramo eh
Messo sulla intanto fuori dal centro abitato su una Collina a cui accedere si accede attraverso una strada extra urbana
E il punto di distanza tra l'ultima afferma l'ultima paletta del pool del pullman e l'ingresso all'istituto penitenziario e di tre chilometri in salita avete presente Teramo
Avete presente la neve ritmi presente la fatica avete presente i familiari delle persone detenute come si avventurano su questa strada
Sì se no va be'ma lì c'è una popolazione detenuta particolare sono in Alta sicurezza
E quindi anni familiari
Si possono permettersi di venire in macchina e non va bene perché poi ci sono anche invece quelli che la macchina non ce l'hanno e io un diritto lo devo coltivare mettendolo a disposizione di tutti e non trincerandosi dietro il il fatto che magari qualcuno più disponibilità ma che poi la situazioni di Teramo guardate comune a moltissime me sedi penitenziarie mi pare che anche Perugia si è un po'fuori dell'abitato
Tutti forse sono fuori e tutti non tutti ma insomma una buona parte e hanno servizi pubblici inefficienti allora qui vada impresa core forza e vigore in mano noi ci abbiamo provato anche con il Comune di Teramo la sollecitazione del territorio il territorio Esterno al carcere non può fare finta che il carcere non esista ma questo vale per tutto
Per i servizi sociali per la messa a disposizione
Dei detenuti senza fissa dimora di una di una vera via d'uscita una volta che escono dal carcere ma lo sapete che una cospicua parte dei suicidi in carcere riguarda persone senza fissa dimora cioè quelli che sanno che quando escono di là non hanno proprio niente come lo straniero questa seduto sulla panchina ecco il territorio non può far finta che non ci sia al carcere e gli enti pubblici devono costruire sistemi di comunicazione con l'ingresso del carcere
Poi
Esistono i luoghi adeguati ai colloqui muniti delle condizioni di riservatezza di cui parla il nostro bell'ordinamento penitenziario no non è vero
Le sale colloqui con i familiari sono quelle che conosciamo con le postazioni tutte vicine tre posti uno se ognuno si parla addosso all'altro
Non ditemi che riservatezza
Le aree verdi quelle destinate ai colloqui Coni minore il dissolte quattordici anni che noi cerchiamo di favorire con l'aumento del numero dei colloqui buoniste in buona parte degli istituti penitenziari non ci sono
La Basilicata nei prima completamente l'Abruzzo a meno che non gli abbiano nel frattempo rispetta la nostra visita
Strutturate l'Abruzzo stessa cosa
E
Non hanno neanche locali destinati ai colloqui con i minori quindi anche qua di che cosa stiamo parlando ordinate che la privazione delle aree verde esso vi dirò una cosa voi direte ma la garante nazionale esagera adesso
Non esageriamo
Ma voi lo sapete che uno degli elementi non mettetevi a ridere per favore uno degli elementi ma anche perché il titolo niente da ridere anche perché le persone detenute interpellate piangono
Uno degli elementi di maggior afflizione delle persone che devono stare
Mesi anni soprattutto se tanti
In carcere e che non possono a vere la possibilità di accarezzare il loro cane
E voi fate io conosco alcuni scritte chapeau
Alcuni istituti
In raffinatissime città del nord Italia per esempio Torino per esempio
Dove l'area verde dove si possono fare anche gli incontri con gli animali domestici e non c'è perché questo diritto che ho diritto che appartiene all'affettività viene disconosciuto riso pare che forse siano riusciti a costruire gli ultimi quattro metri
Di palizzata che sono in esecuzione circa tre mesi e forse anche Torino si è dotata di aree verdi
Però vedete quando parliamo di diritti andiamo a guardare veramente le esigenze primarie della persona che sta in carcere e che ha l'affettività che abbiamo tutti noi e che a cui non vengono messi a disposizione gli strumenti più banali per esercitare questi diritti
Comunicazioni telefoniche ci sono i diversi istituti problemi diciamo così strutturali mancano dice i telefoni tanto per dire
Non consentono assolutamente le comunicazioni dotate della riservatezza che pure la legge o quanto meno per la media sicurezza prevede per esempio Melfi ne abbiamo trovato un telefono messo nel corridoio con una specie di plexiglas intorno e chiaramente chiunque passi ascolta la telefonata anche se non vuole
Problemi organizzativi pensate un po'a Poggioreale Poggioreale a circa due mila trecento detenuti in una realtà bella importante nel mondo penitenziario italiano
E si sono organizzati come possono per carità ma si sono organizzati con un giorno fisso alla settimana quindi le telefonate si possono fare un giorno a settimana però nell'organizzazione ha voluto che ci sia per ogni reparto un giorno fisso poniamo il martedì con dieci ore un arco orario dalle otto all'Inter alle diciotto
Dieci ore di di disponibilità del telefono
E su cui devono votare sessanta persone che sono più o meno quelle detenute nel reparto che significa che non ce la fanno perché se noi calcoliamo
Dieci minuti a telefonate i conti li ha fatti presidente Palma che il matematico perché io ci sarà arrivata mai ma vi assicuro che è così
E poi c'è il problema delle telefonate all'EUR alle utenze cellulari allora ne abbiamo tutte le nostre illuminate circolari del DAP che aprono alla comunicazione verso i telefoni cellulari ma siccome poi rimandano ai regolamenti interni agli istituti
Che prevedono che per fare la telefonata al cellulare bisogna dare l'attestazione del certificato no del certificato del contratto di intestazione dell'utenza
All'estero quindi al parente che si stacca e messo in Africa queste telefonate raramente vengono autorizzate
Ma io vorrei chiedere a qualche a ognuno di voi mi portate il il contratto di intestazione della vostra utenza telefonica guardate non ce l'avete non ce l'avete voi non sono nemmeno io figurarsi
Se poi questa cosa la vediamo da qualche altra parte del mondo e qui il problema è la discrezionalità che viene lasciata agli istituti penitenziari perché in alcuni invece il problema viene superato
Il Garante nazionale su queste cose interviene con raccomandazioni le raccomandazioni sono richieste di intervento alle direzioni degli istituti e all'amministrazione penitenziaria che non è poi andiamo a verificare
Se vengono rispettate o meno
Va be'non mi dilungo SKY internet abbiamo già visto notturno
Sono possibilità garantita dalla legge dalle circolari però se allarghiamo lo spazio lo sguardo sulle singole
Realtà penitenziarie il garante lo fa e alla possibilità di farlo sulla coraggio sono strumenti pochissimo pochissimo realizzati pochissimo SKY
Comincia in alcuni istituti in altri ce la strumentazione ma non sanno come attivarla in altri ancora sanno come attivarla ma mancano i fondi
Non è non è una cosa che a noi sembra stravagante ma purtroppo è la realtà dei fatti
Vorrei chiudere sulla questione dell'accesso all'informazione ne avete sicuramente già parlato però io vorrei
Ci tengo a fermarmi su questo punto la prima forma di informazione e l'informazione sui diritti come se già dette per la persona detenuta
E l'informazione sul Regolamento d'istituto
Che è quello che disciplina come si vive in quel posto lì dove uno deve vivere per un po'di tempo e problema dei regolamenti d'istituto questione
Annosa perché i regolamenti di istituto sono ancora in gran parte degli istituti penitenziari
Non vigenti quanto meno non vigenti non aggiornati quindi si rifanno regolarmente approvati
Prima della della Gozzi iniziò a cose proprio storiche sul suo conto
Vergati sulle pergamene eccetera eccetera superati da ordini di servizio che naturalmente sono quello che sono e hanno la frammentarietà che possiamo immaginare e e poi in alcuni casi in cui invece quanto meno una forma di Regolamento d'istituto magari non nuovissima in corso d'aggiornamento eccetera eccetera c'è non viene distribuito alla popolazione detenuta
Ogni tanto ci dicono c'è in biblioteca ma poi uno va a vedere biblioteca non lo trova nemmeno in biblioteca ma probabilmente non viene neanche detto alle persone detenute guardate che c'è un regolamento di istituto in biblioteca perché per carità le persone detenute che non sono destinate come dietro la dottoressa cristiani a Santità nessuno di noi credo fabbrica questa ambizione
Ma loro insomma magari esagerano un po'nella ricostruzione delle loro sofferenze ma può darsi però quando noi arrivano messaggi
Univoci e concordanti su alcune carenze un pochettino ci dobbiamo credere quando le riscontriamo ci crediamo davvero
E allora questa è una realtà di disinformazione sul diritto dei diritti che ancora esiste su cui bisogna insistere come Dei Caterpillar
Le forme di accesso all'informazione certo le persone detenute hanno diritto di informarsi e quindi leggere i giornali avere allora a disposizione dei giornali
Ma la norma non prevede regolamenti nemmeno alle circolare neppure che ogni istituto penitenziario mette a disposizione gratuitamente non dico tutte le testate
Di quotidiani ma quanto meno le più diffuse sul territorio nazionale magari quelle locali
E quindi quell'esercizio di questo diritto e rimesso alla possibilità della persona detenuta di come dire
Me comprare i giornali abbonarsi ai giornali che
Che interessano
Questo io dire con questo di dire che posso chiudere
Con me il panorama un po'come dire critico rispetto a quello che esiste però è importante tener conto
Dello scollamento tra il la la espresso il la la formulazione dei diritti il fatto che siano sanciti sulla carta il fatto che siano tutelati
Dalle dall'autorità giudiziaria dai tribunali di sorveglianza ben venga nemmeno male che esiste la forma di controllo giurisdizionale sui diritti che siano
Per quanto è possibile al attivati dall'amministrazione penitenziaria dalle direzioni degli istituti però noi abbiamo il compito
Di grande privilegio noi garanti di anche i garanti regionali che hanno lo sguardo ancora più dentro nel territorio specifico anche di più
Di tenere
Attente di di tenere alta l'attenzione sui profili critici perché noi non possiamo parlare di diritti
Se la realtà non ne consente l'esercizio e non possiamo arrenderci al fatto che la pena sia diventi davvero qualche cosa di diverso di ulteriore rispetto alla privazione della libertà vi ringrazio
Grazie grazie ancora di Emilio Rossi per questo intervento ai nostri ospiti
La dottoressa cristiani la dottoressa Di Mario e il dottor Gian Filippi i grazie alle colleghe i tutor che hanno organizzato questo
Questo questo convegno archivia resistito fino alla fine diciamo quindi mostrando diciamo un interesse che veramente e degno degno di lode e infine a radio radicale che appunto documenta del del nostro lavoro e magari appunto consentirà di far conoscere le cose che ci siamo detti anche oltre i presenti questa mattina e speriamo che sia l'inizio di una tradizione di di no di confronto sull'attività e l'esperienza che lo sportello per i diritti e la clinica svolgono all'interno della casa circondariale di capanne che magari possa diffondersi anche negli altri istituti della regione questo sempre la nostra ambizione e grazie ancora a tutti quanti