Aldo Capitini compresente: ripartendo dai suoi temi - prima giornata

Vi ringrazio molto di questa vostra bella presenza
Siamo ospitati qui in questa bella una Magna ringrazio l'Università degli Studi
Cominciamo oggi importante convegno che avrà domani una seconda sessione alla Università per stranieri
E Aldo Capitini con presente ripartendo dei suoi temi io dico solo qualche parola introduttiva giusto per così riannodare i fili ha fatto un percorso importante nel corso del due mila diciotto
Hanno di svolta degli studi Capitini anni oltre che di ritorno Capitini
Con il pretesto del cinquantesimo ma la morte e filosofo perugino c'è stata tutta una serie di iniziative durante l'anno tra le quali è nata l'idea di questo convegno esso non avrebbe tanto senso ripercorre tutta la panoramica delle attività e delle iniziative promosse e realizzate durante lo scorso anno però certo è che dei segni stanno germogli Armando questi semi sono stati piantati in particolare in un terreno di culto di coltura a cui la Fondazione Centro Studi Aldo Capitini con la fortuna di presiedere
Tiene moltissimo ovvero Lister Rino De coltura della scuola
L'anno scorso a differenza del quarantennale
Di Capitini sono stati svolte delle lezioni di aggiornamento per docenti nelle scuole superiori
E questo ha prodotto sicuramente un effetto molto positivo di coinvolgimento di partecipazione non solo appunto dei ragazzi ma anche di del corpo docenti che si è sentito
Responsabilizzato a interrogarsi di nuovo su Capitini a conoscerlo più approfonditamente
Il fatto e Capitini sia tra i banchi di scuola e che ritorni tra i ragazzi sicuramente una delle priorità a cui si richiama lo statuto della Fondazione Centro Studi Aldo Capitini
E beh io però
Devo fare innanzitutto un ringraziamento a radio radicale che ha offerto questo servizio molto importante pubblico
Che così decisivo diciamo per i nostri lavori di questo la ringraziamo sinceramente
Altri altri ringraziamenti non sono affatto sono affatto diritto ma sono sentiti a utenti ICI innanzitutto dicevo abbiamo ideato questo convegno come fondazione assieme
A due persone che intendo ringraziare in modo particolare Mario tosti e Giovanna Zaganelli perché appunto questo piccolo nucleo ha poi ideato il convegno affinato il programma e ha via via preparato il terreno per questi lavori di oggi e di domani
Mario tra l'altro è Mario tosti e il professor Mario Tosti in doppia veste perché anche come presidente dell'ISU credo
Ha dato una mano molto importante la Rizzo di questo convegno e e quindi ringrazio particolarmente anche la l'assemblea legislativa della Regione dell'Umbria
Senza il sostegno della quale noi non saremmo qui questo convegno ha poi un una finalità importante oltre che tornare a Capitini approfondire alcuni fra i temi di mettere in pubblicazione gli atti io penso sia un aspetto molto importante che può lasciare una traccia e può dare nuovo corso agli studi sul nostro del resto Capitini ha vissuto un periodo di luci ed ombre questo lo sapete tutti siete comunque così dentro all'opera Capitignano anche non non può sfuggire a nessuno di voi
Come di Capitini si sia parlato tanto poco prima poi in determinate fasi tantissimo
E oggi è arrivato secondo me questo veramente di questo momento di svolta dopo il due mila e diciotto spenti i riflettori del dell'anniversario della data da segnare in calendario del cinquantesimo ecco io credo che da quest'anno in poi veramente comincia la sfida degli studi su su Aldo Capitini
E
Devo ringraziare sentitamente anche altre persone che hanno reso possibile oltre che ovviamente relatori il fatto che voi siate venuti anche da lontano insomma c'è chi tende non solo a Torino chi da Bari Siena eccetera sono veramente contento che ringrazio di cuore anche perché sto parlando non solo di studiosi ma anche di di amici per fortuna e quindi dicevo volevo ringraziare anche naturalmente Daniele Piccini che oggi non non c'è ma domani sarà tra i relatori
E neo direttore del dipartimento
Del diversità dice Enzo sociali dell'università stranieri anche lui ha dato una grandissima mano realizzazione in questo convegno e naturalmente la professoressa Claudia Mazzetti Ski anche lei purtroppo per motivi istituzionali fuori Perugia in in questa giornata ma stato c'è stata molto vicina passerella la parola al professor Michele Capurso che fa gli onori di casa e che ringrazio moltissimo
Buonasera tacco non sono calde Mazzi a Schisano Michele Capurso e con la direttrice d'aria pazzeschi condividiamo con voi appunto alcuni pensieri un saluto di benvenuto
La professoressa non può essere presente perché impegnata fuori città per degli impegni istituzionali e non poteva rinunciare
La prima considerazione nel salutarvi e che questa è stata anche la casa di Capitini è possibile che capiti ne abbia fatto lezione in quest'aula
Molti alcuni docenti e ricercatori sono state i suoi i suoi allievi
E quindi lui ha contribuito a costruire questo edificio culturale accademico e oggi in qualche modo il suo pensiero alcune linee del suo pensiero continuano a sopravvivere dei nostri studenti le nostre colleghe
La linea principale secondo me è data dall'impegno che chi lavora questo Dipartimento a verso lo sviluppo umano
I colleghi e gli studenti di questo dipartimento si impegnano per imparare per studiare le dinamiche che favoriscono lo sviluppo umano
E a me piace a questo proposito mostrare la continuità con l'articolo tre della Costituzione perché è un articolo che parla di sviluppo umano di rimozione di ostacoli alza al completo sviluppo della persona
Quindi siamo uniti in questo senso probabilmente perché perché credo crediamo che lavorare sullo sviluppo umano significhi operare per la vera democrazia perché non ci può essere democrazia se c'è disuguaglianza e anche per la mitigazione di eventuali conflitti perché se si svolse abbiamo tutti occasioni di crescita è probabile che non avremo ragioni o modo per combatterci per litigare quindi mi sembrano due punti importanti che legano i giovani e gli studiosi di questo dipartimento
Quest'anno è stata da poco ristrutturata e come dipartimento di annuncia anche che stiamo pensando ad una iniziativa proprio per avvicinare il nome di Capitini agli studenti e ai colleghi che lavorano qui che coinvolgerà anche questa struttura
Ho lavorato tutti grazie di essere venuti nel nostro dipartimento buona pomeriggio
Grazie professor riprendo velocemente la parola solo prima di di darla alla cara professoressa di A. Nella Gambini in rappresentanza dell'Università del per stranieri però per sottolineare questo aspetto di compartecipazione fatto che il convegno sia nato ideato all'interno dei due atenei in dialogo tra di loro credo che sia una delle delle ricchezze
Di questa esperienza ci ha sicuramente un'aggiunta come avrebbe detto Aldo
Il fatto che ci sia appunto un dialogo tra questi due atenei fondamentale quindi passo volentieri la parola aveva professoressa Gambini
Grazie io in qualità di prorettore il porto il saluto molto dietro molto grato della professoressa Giuliana delle Cobolli nostro rettore ma anche di tutto il nostro ateneo
Che si sente doverosamente e piacevolmente coinvolto in a questa iniziativa
Perché come voi ricorderete Aldo Capitini è stato per tre anni nostro commissario straordinario dopo la caduta del fascismo e di Duino i consigli conserviamo una folta corrispondenza
Che giace presso i nostri archivi che esista già digitalizzando in parte già questo è successo e sarà proprio oggetto di un intervento domani vedo vedo qui il dottor Rella nostro bibliotecario che porterà il suo contributo insieme con un docente non presente oggi si dispiace di non essere venuto matti
Di questo aspetto si interessa come del resto loro richiamava in nostro coordinatore come del resto sarà qui per celebrare i valori lirici e i Civici impastati insieme nella a opera di Aldo Capitini
Proprio Daniele Piccini che il nostro direttore del Dipartimento di scienze umane sociali quello che mi fa particolarmente piacere sottolineare proprio questa coniugazione di intenti oltre che di forze scientifiche fra le nostre due università questo avrebbe fatto molto piacere
Ad Aldo Capitini e proprio perché l'azzurro orali tavola fraternità fra istituzioni che adesso soprattutto vuol vedere un momento di fortissimo rilancio con la nuova conduzione rettorale sarà senz'altro possibile proficua sempre di più soprattutto per i nostri studenti che sono l'oggetto della nostra azione pedagogica per la quale a comporre dire proprio questo Aldo Capitini non è soltanto un custode io vorrei dire uno scrigno di idealità
Circo morali e politiche molto alto ma è anche un punto di riferimento concreto per la nostra azione pedagogica perché in fondo quello che fa parte della nostra dotazione intellettualmente cioè e culturalmente genetica
Della nostra università volta ovviamente
A ogni ragazzo di ogni angolo del mondo che voglia avvicinarsi alla lingua e cultura italiana
Passa proprio per quei valori di solidarietà di dialogo di condivisione di esperienze di sviluppo umano come si richiamava di elevazione di un'umanità
Che sa vivere in fraternità in coralità e non solo dell'umano del genere ma dell'umane o genere insieme
A quello che è tutto il nostro contesto del creato in questa trama
Sottile ma Monica che ci finisce noi come natura con la natura e credo che questo sia anche il senso per il quale nel noi abbiamo voluto istituire un centro lo voglio richiamare da una parte fatto da un comitato nazionale per le celebrazioni del centenario delle lavorazioni detti elementi di un'esperienza religiosa di Aldo Capitini costituito presso l'Università per stranieri ma a cui partecipa anche la devia tetti Cumming dei Germani e partecipa anche il comune di Perugia e di Assisi
Per fare cosa per fare in modo che dico per non tanto celebrare in sella figura di Aldo Capitini
Non perché non lo meriti al contrario ma perché è già sottoposta a molte a prospettiva critica ma soprattutto per farsi che si costruisca un percorso intellettuale volto ad attualizzare
Il pensiero Capitignano pieno di spunti proprio per quelle sfide che fanno parte della contemporaneità in primis la pace la pace sociale
Oltre che la pace della persona proprio con il creato e quindi è proprio su questi aspetti che abbiamo già tenuto varie riflessioni attraverso seminari attraverso convegni uno di prossima elaborazione lo sa bene anche lei avverrà adesso il venti sei che il ventisette novembre
E quindi ecco è questo il senso del nostro avvicinarsi ci alla figura di Aldo Capitini
Io vorrei richiamare sono l'elemento di questo pensiero che mi ha sempre affascinato l'elemento per il quale appunto dui a questa visione e religiosa che è stata proprio detta religioni aperta no che lui dice
E che in fondo è un po'voler vedere Dio nell'umanità e un'umanità immagini di dio proprio per questo senso
Di fraternità di armonia ed una visione nella quale il luppolo diceva lui stesso conviva con l'agnello e nello stesso tempo dove anche questo è il senso forse più alto più bello quello che come poeta loro avvicinando discosta Dario Pardi che pure lui amava molto dalle parti della Della Ginestra no di questi uomini che all'insegna del pessimismo si uniscono un po'come la povera Ginestra nocche deve chinare il capo di fronte all'eruzione del vulcano edile
Sola e si fa forza con le altre Ginestra in questo in questo mondo ostile e invece vedere l'altro aspetto cioè quello positivo che Capitini ci indica cioè vedere questa comunione degli uomini vista proprio con l'aspetto di andare verso l'altro di superare insieme anche quelli che sono i limiti invalicabili per esempio quello della morte
In base al sentimento di alla corrispondenza d'amorosi sensi fra chi c'è visibilmente chi visibilmente non cioè ecco questo fatto di poter essere uniti di andare oltre il dolore che suppone un momento come quello del del trapasso sapendo che c'è un'unione di intenti ogni ogni di sentimenti e di affetti quindi credo che siano tutti messaggi tanto importanti per questo nostro mondo
Che spesso soffre e vede il futuro
O come un telone bianco in su cui non si riesce a leggere o a volte come uno scenario dai contorni oscuri quindi ringrazio tanto per queste riflessioni che verranno proposte dagli interventi a seguire
E con questo saluto tanto tanto vi può a tutta l'università italiana grazie
Grazie porre Trichet di queste belle parole Pio prima di chiamare al tavolo i primi relatori volevo anche ringraziare prima richiamavo l'assemblea legislativa della Regione dell'Umbria devo ringraziare per la sua presenza
La dottoressa dove andrà Donatella porsi e quindi grazie di cuore vero di questo passaggio
Anzi
Dicevo mio Qian comincerei a chiamare a nostro tavolo Pietro Polito e Massimo Comi nei limiti i primi due relatori e nel frattempo approfitto per dare comunicazione due novità veramente interessanti innanzitutto
E di imminente uscita la riedizione di educazione aperta dei due volumi che il ponte editore di Firenze sta per pubblicare sono già in bozze quindi è un felice ritorno anche questo e l'altra cosa importante che volevo dirvi è che il nostro convegno ora una sorta di seguito ideale in un altro convegno che si terrà la settimana prossima a Cortona
Dal titolo Umberto Morra di l'Adriano e la cultura letteraria del Novecento ci sarà un momento di riflessione anche sulla relazione sul rapporto tra Umberto Morra e Aldo Capitini
Questo ci sarai dal giovedì diciassette ottobre a passando per il venerdì diciotto fino al alla sera del venerdì
A Cortona e qualcosa ci dirà proposto di questo convegno anche il professor Simone Casini sempre dell'Università degli studi di Perugia che c'ha assicurato appunto di di poter essere presente
Al nostro convegno quindi anche questo è un un momento importante credo di di continuità di studi e di riflessioni tra nel nostro lavoro su Capitini e i lavori contigui in questo senso
Ecco io credo che come nel caso di Pietro Polito un po'tutti i relatori non hanno bisogno di grandi presentazioni però io qualche parola lo voglio dire perché Pietro Polito sono legato da tanti anni abbiamo lavorato insieme svariati anni fa a qualche decennio fa forse anche al Premio Capitini che avevamo
Portata avanti grazie a dal sostegno della provincia di Perugia per Pietro Polito è di Chiara formazione Bobby Jana
Direttore del Centro studi Piero Gobetti e curatore dell'archivio di Norberto Bobbio
Cura una rubrica on line sul tema la nostra resistenza ha scritto con la R maiuscola e percorrere minuscola studioso di pace obiezione di coscienza non violenza
Si occupa diciamo così forzando un po'stringendo un po'e brutalmente tagliando diciamo le tante cose che di cui si occupa si occupa delle delle ideologie del Novecento in particolar modo ha dedicato di saggi a Piero e Ada Gobetti io
Da poco finito di leggere il suo ultimo un testo sulla rivoluzione liberale
Di di Gobetti i però a Capitini ha dedicato tantissimo a partire dall'eresia di Aldo Capitini libro
Di qualche anno fa ma che ancora io lo trovo particolarmente attuale quindi passo la parola Pietro Polito
Del suo
Mi hai un po'inibito perché io volevo iniziare brevetti modo autobiografico nel senso che
Ci scusi circoscrivendo l'autobiografia Capitini
Perché il mio incontro Capitini ormai si perde o nella notte dei tempi
E e credo che sia avvenuta nel maggio del mille novecentottanta a Firenze
In
In una
In in un convegno del movimento non violento
A cui io non sono iscritto nel
Comitato
In
Però quel quell'anno il movimento di dico
Due bei tue due bei momenti se su Capitini uno con Alberto L'Abate e uno schizzo di autobiografia capiti Anna della non violenza Capitignano ha in Italia diciamo non non solo personale
Alberto L'Abate
E e e l'altra sul sul potere di tutti che è uno dei temi di cui veramente parlerò poi l'altro con Pietro Pinna sulla compresenza dei morti viventi
E e Dini poi è iniziato un percorso lungo il quale
Sono diventato vecchio quasi vecchio diciamo così nel senso cioè che non ma hanno anche che
Allora era un giovanissimo cioè Capitini adesso diciamo mi tocca prima un convegno partite quasi vero
Delvecchio dalla situazione e lungo questo cammino la prima volta che sono sotto il a Perugia
Ho conosciuto Luisa Schipa che verso non saprei dire dove abitava però mi ricordo che ci accorse segnalazioni su un bellissimo
Al bar
A casa sua diciamo così sul balcone uno spazio all'aperto molto bello
Poi ho conosciuto Aldo Stella Aldo Stella sono stato a causa dello studioso con mia moglie
Aldo Stella estivo Paci dietro le chiavi della nuova fondazione dal prodotta senza spostare al nulla e soprattutto portare via nulla
Studia in questo in quel momento mi occupavo dell'obiezione di coscienza in Aldo Capitini
Poi man mano che sono molto in avanti ho conosciuto Lanfranco Mencaroni Maurizio Cavicchi insomma tutto il mondo Francesca il demonio Martini su tutto il mondo dei
Dei capi finiani
E e e di questa famiglia mi sento parte diciamo
Poco Vasco Massimo Pompili nell'occasione del dei cinquant'anni alla marcia Perugia-Assisi abbiamo fatti insieme non tutto il tratto da un lungo tratto pro sulla rocca siamo saliti insieme
Sono molto lieto poiché Mammano questa piccola comunità che una comunità diciamo così chiare su esplicita come tutte le comunità le sue difficoltà Aelle
E anche le sulle sui dialetti che diciamo così anche il
Non sempre
Difficili da governare anche da capire però ci sono stati degli avvicendamenti mi fa piacere sento che guida la Fondazione ci siamo scatenati che tra i relatori ascolteremo
Al alcuni giovani
Non credo molto che l'idea di di un tempo fa nel
In un importante anche quello è un i cinquant'anni dalla morte di Piero Gobetti
Bobbio scrisse un articolo e riuscendo il dibattito è appena cominciata forse lo si può dire anche per Aldo Capitini
Inserendosi nella nella linea di ciò che hai dentro e a cinquant'anni dalla morte di Capitini il dibattito almeno Charles nel senso che ci sono il dibattito storiografico il dibattito diciamo così che ci sono molti pezzi importanti della biografia intellettuale
E del pensiero di Aldo Capitini che devono anche ancora essere studiati approfonditi
Lo stesso autore
Questo senza senza nulla togliere gli studi Fini fatti fin qui aspetta ancora la sua biografia
Intellettuali e rigorosa
Di di quelle biografie diciamo così che che che che che fanno il punto diciamo vostro personaggi
Il lo diceva Giuseppe prima il mio lo sguardo diciamo così che io
O o può opporci al Cato di portare negli studi su Capitini è stato lo sguardo della
Degli studi politici delazioni a politica dalla filosofia politica della storia delle idee questo un po'lo sguardo pro capite in è un autore che
Che che a cui non ci si può avvicinare in modo distaccato diciamo così
Visto che siamo in pochi lo posso dire
Capitini per ma un po'anche una seconda natura nel quale io mi ripeto un po'come in uno specchio
E misurandosi con le sue idee soprattutto con lo scorso esempi di vita cerca di misurare anche
Il cammino che io vado facendo
I temi che che
Non vi leggo la relazione tra l'azione di venti cartelle e quindi non si può fare però i temi che bene per Santo qualche punto it inizio ho scelto
Solo non la non violenza Lomi Croazia e la rivoluzione che sono temi che di cui mi sono già occupato sul più già scritto ma che in questa occasione cerco di connettere in una prospettiva dicendosi
La
La formula poi la via in una meta che che che dà il titolo al all'intervento
E
è un modo diverso dice riprende intanto una suggestione di di un bel libro che non c'entra nulla con lo Stiffi evitano of che si chiama gliela mette e poi riprende soprattutto e qui c'entra di più un articolo di di Bobbio la via è la meta
Dove nel caso di Bobbio Daniela metta la via democrazie ma mette il socialismo
Nel caso di Capitini la via e che la metta
Sono chiamiamole così due cose che hanno a che fare con la democrazia col socialismo ma sono altre
Sì ci spostiamo su un altro pianeta
è un modo diverso anche di dire i mesi i figli
La la la via nel caso di Capitini e la non violenza cioè il nuovo il metodo Ribezzi
Gli strumenti le le anche le tecniche una scrittura dovette che la non violenza Sasso e quali cerchiamo di realizzare un fine il file che ci siamo proposti
Ballo sotto la categoria della non violenza e il il il fine il fine qui il discorso
Io faccio l'aggiornamenti che prescindono dal dal dall'eredità pur tenendo poi conto da dall'itinerario biografico storico biografo
Il fine in un primo momento Capitini lo lo colloca sotto la formula del liberalsocialismo siamo negli anni trenta e quaranta negli ultimi anni lo colgo sotto la forma del nonni Frassica
Ho poteri di tutti
La la la cosa che mi è venuto in mente
Perché poi con Giuseppe caro cambiato tre o quattro volte titolare commette però ma perché cercavo di trovare una chiave
Per quest'occasione e che ciò che connette la via è la meta non è che lo lo dice Capitini però l'interprete del può
Ragionando sul suo pensiero e di e la rivoluzione una certa idea di rivoluzione
L'anello di congiunzione fra la via e la metta
Quindi sarà la non violenza il metodo la non violenza e il fine della del che l'unica sia e la rivoluzione una certa idea di rivoluzione
Incomparabile con riduzione del passaporto
Vedremo perché una certa idea di rivoluzione che come si potrebbe dire
Contiene già nei mezzi che i nelle nei metodi e gli strumenti che si dà il fine anticipa il figlio
Ci dormì Croazia diciamo così non è
Non è e anche un ideale è difficile capire che per capire per tante cose chiuse e anche uniti alle filiali di società ma è anche
E soprattutto U un modo di stare al mondo nella società che noi anticipiamo qui ed ora
Facendo ciascuno di noi
La piccola propria grande riduzione del personale giorno per giorno da soli come centro queste le une delle idee il Capitini in piccoli gruppi l'auspicio di Capitini e che queste onde si sarebbero propagate fino a quando diciamo così tutti tutti tutti tutti
Sarebbe diventati protagonisti di della della della rivoluzione non violenta
La l'
Allora
Due cose qualche cosa qualche qualche qualche punto sulla non violenza
La
Su questo Nucci gli studi ci sono cioè
C'è la
L'antologia che ha fatto male io
Ci sono poi gli studi di di di euro quartieri
Di vigilante
Che che conosco per la prima volta a mia
Ci tengo a dire che che che a mio avviso gli studi vigilante fosse solo le cose migliori scritte sua Aldo Capitini mi hanno ispirato molto nel nel mio lavoro e allora dire solo questo la
Il cuore della non violenza Capitignano e il concetto di apertura
Che cosa ovvio
La non violenza capiti e lo dice in più volte da noi avevamo violenza e app e apertura
All'esistenza alla libertà
E allo sviluppo di ogni estate
Di tutti queste non
Dentro questi dati non violenza noi possiamo
Sale operare un processo di specificazione
Nel senso che l'apertura come apertura ogni essere viene declinata verso
Gli organi tutti gli organismi viventi
Quindi il prossimo queste sono nozioni che si trovano in si spense religioso la non violenza verso il prossimo la non violenza verso il gli altri organismi viventi animali e piante
E e poi la
E questa è un'idea straordinaria di un fisco molto delle cose di oggi la non violenza verso le cose che forse è una delle del una delle idee uno dei dei dei di di crinali della non violenza meno meno sviluppata ma che
Meriterebbe molto di
Si può fare violenza anche a al bicchiere diciamo così no spostare un oggetto prima ancora di più
Distruggere non dico la foresta amazzonica un albero o cantarlo è un gesto
Rivoluzionario questa e e e e e il processo di specificazione
Poi si può però si può e si deve operare un processo di distinzione per cui questa è un'idea che viene Pietro Pinna
La la non violenza due facce una faccia positiva
E non faccio negativa faccia negativa e e quella della contrapposizione al contrasto
E o
Ci si esprima ante
Nel non uccidere
Non opprimere non compie il male e poi la faccia positiva il movimento positivo della non violenza che questa idea dell'apertura
Lana
L'America l'ansia
A volte no poi un'altra cosa volevo ricordare anche il ricordo trasmesso negli occhi la signora Livia che
Mi ha accompagnato che mi ha raccontato che in modo bello semplice non aveva veramente ne ha toccato la presenza di Capitini in questo posto perché le aveva fatto studentessa ha fatto l'esame
Con con Aldo Capitini quindi resta la cosa è un è un altro segno è un altro segno tornati indietro
Lo ha avuto a Firenze dove sbagliando gli orari quindi ho avuto due uno due ore non sapevo come passare solo nostra libreria io ho trovato un libro che non è un bel libro ma sulla non violenza è libero di lo su che è ovvio che non avevo e allora venendo in panne Londero sono scorso
E la l'idea di ogni classica che io presenterò e e diverso da se non opposta a quella di di Lo Surdo perché a un certo punto l'assurdo
Intere proponi Croazia come una forma di Anarchia Ronie Croazia sarebbe una
Una
A alluderebbe a un regime politico dove la distinzione dicendo di giudice dove tutti comandano comandano nessun quindi l'unica sia sarebbe il regno del dell'Anarchia nel senso negativo del del della società senza leggi invece la la mia l'idea di democrazia che di di Omnitel sia che che vi presento come dicevo prima una stretta parente della democrazia
Lasciato il villaggio solo questo pezzetto che
Richiede di di essere ho riferito con precisione
Nel panorama delle idee politiche del Novecento Lomé Nicklas sia da un lato si oppone all'ideologia e che si sono risolte storicamente in una IPO statizzazione del potere
Fascismo nazismo ma anche il comunismo
Dall'altro direbbe Capitini si aggiunge si inserisce la non violenza
Nel solco del liberalismo della democrazia del socialismo
E se si vuole questa mi sembra la modernità di Capitini
Che una modernità europea nel suo
Chiede delle grandi ideologie illuministiche diciamo
Interpretati liberalismo De Grazia socialismo come le tappe storiche progressive di un processo di allargamento del potere atto
La critica politica Aubry Crati Ka si esprime anzitutto e soprattutto nella critica del potere
Dei siti di Capitini la critica negativa prevale sulla critica positiva
Infatti i lineamenti istituzionali del potere di tutti restano alquanto imprecisa
Mentre impareggiabile per continuità ed efficacia si rivela la critica negativa del potere che viene dall'alto
In ogni sua forma
I bersagli continui costanti questa polemica sono volato la Chiesa cattolica dall'altro lo sta la polemica contro il potere religioso e la rivolta contro il dio Dio Potenza in nome di un di del Dio di tutti della religione aperta
Quella contro il potere politico investe lo Stato Potenza in nome del potere di tutti
Le società storicamente più avanzate Meridiani Capitini sono le società democratiche
Che però anche se non si sono liberate completamente dalla presenza dello Stato Potenza
Il capitolo più importanza della critica politica economica sia ripeto riguarda il rapporto tra la democrazia il potere di tutti ma latte ma la ma la critica e Capitini conduce la democrazia
Non va confusa nel con quella
Degli anarchici diciamo degli scrittori o ospitò rivoluzionari né con quella degli scrittori conservatori e in nome che conducono questa critica il nome di un senso profondo dell'unità sociale
E neanche di quella dei degli scrittori reazionari che ai vizi della democrazia preferiscono una presunta bontà delle future delle dittature non mi Garcia
E
L'esatta antitesi della dittatura
In quanto rappresenta contemporaneamente questa è la tesi una
Affermazione integrazione uno sviluppo delle
Ci sono pagine e e pagine sulla sulla sulla su su questo su questo tema dove Capitini cerca di di far vedere da un lato la centralità ai limiti del Parlamento e quindi l'importanza diciamo così che la delegazione rappresentativa
Si integri
Con quelle che lui chiama le aggiungo queste aggiunte sono la il il controllo dal basso
Il metodo non violento il di il centro e la Giunta religioso
Mi soffermo solo sul metodo non violento per poi passare ai
Allora
La proposta di aggiungere
Capitini propone di aggiungere al metodo democratico immette immettono non violento cd integrale il metodo democratico col metodo non violento
Che ritiene
Più avanzato diciamo così
Perché diciamo sì mentre la democrazia e il potere dei molti
L'Omnitel sia il potere di
Di conseguenza il metodo non violente un mezzo tu per tu dice Capitini esige qualità di coraggio ti nasce sacrificio e di non perdere mai l'amore
Poi esige un addestramento fisico e psicologico ma possibile anche per le persone di forse modeste
E un metodo ampi ciascuno può portare
Ed è un metodo in cui un Cecco può essere dice Capitini più utile di un gigante
Svolgendo sì non dall'alto ma dal basso ponendo in primo piano la forza fisica ma info ma la forza dell'animo il metodo non violento prefigura l'unità con tutti non dal punto di vista dei potenti ma da quello degli inermi e e degli intrepidi questo tema degli inermi
Politica gli inermi propongo
Portone ritorno ritorni
Non esclude nessuno nemmeno gli avversari
Perché è rivolto contro il male non contro le persone
E un metodo dinamico costruttivo aperto che richiede la collaborazione di tutti i deboli deboli inermi donne anziani e giovanissimi
Bambini e poi c'è questa una bellissima immagini Capitini senza ottanta nell'abisso iscritti e la porta aperta per non rimanere soli
La lo scarto tra democrazia
E e e Omnitel ossia
Si misura sul piano rinuncia
La Giunta fondamentale che pur perché che lombrichi razzia porta
Alla democrazia e appunto la Giunta religioso
Questa questa aggiunta rivela la profonda ispirazione
Del pensiero di Capri Capitini che appunto l'ispirazione religiosa
La rivoluzione che porterà e mi avvicino al terzo al terzo tema porterà all'uomo Nicola sia non è una rivoluzione politica
O sociale ma è una rivoluzione
Aperti tanti ed è aperta perché
Si apre attraverso l'aggiunta della religione
Qualche minuto sulla rivoluzione
La rivoluzione
Che immagina Capitini
Lo dicevo prima e è una rivoluzione incomparabile con quelle del passato
C'è una bellissima pagina
Che si trova in religione aperta dove Capitini
Riflette sulla sull'eredità della della Rivoluzione francese e della e della rivoluzione russa
La prima è stata una rivoluzione soltanto politica
La seconda è stato un progresso rispetto alla prima portando la trasformazione a livello più profondo dei dopo rapporti sociali
Ma e si è fermata lì
Adesso ne sappiamo anche che
Dopo cinque
E c'è questa pagina questo brano da regione aperta io voglio leggere
Io decido Uran
E debbo decidere
E non da lei meno la rivoluzione francese né quello rossoblù né quella russa o sovietica
Non solo perché credo che oggi il tempo voglia altro
Ma anche perché se mi fossi trovato in quelle circostanze avrei ritenuto che affermare la non violenza era importante quanto fare ciò che fece legni in o Robespierre
La
Nella rivoluzione non violenta generale Ursone la chiama Omnis pratica
C'è qualche cosa di diverso rispetto alle rivoluzioni del passato
C'è un libricino che
Che si che si chiama sono aperta è un libro molto piccolo ma che che un che è una sintesi diciamo così
Efficace del pensiero rivoluzionario di Capitini
Egli definisce i caratteri e uso proprio la la Ford la nostra rivoluzione come sarà
Sarà una rivoluzione totale corale appello tale
Totale leggo Capizzi perché vuole una totale liberazione di ogni angolo ti aspetto della struttura della realtà e della Società dal Tolone giustamente diceva la nostra
Introdotta senta Trichet dalla morte dal male morale esso
Corale
Per chi la facciamo
In nome non di un gruppo
Ma di tutti
E avendo tutti nel nostro intimo come parenti come compagni anche quelli che ci stanno contro
Ma possono cambiare e anche i morti che sono uniti a lui e ci aiutano
Sarà una rivoluzione aperta perché fa e tenta tutte le trasformazioni che vede e può ma sapendo che non ha le forze per liberare totalmente dal dolore dalla morte dal male morale e sociale alla speranza e l'apertura che se noi cominciamo bene con mezzi eguali al fine e poli come il file il resto ci sarà aggiunto dal futuro
Dalla storia da Dio
Non è non è non è il e concludo non è il ragionamento di un visionario
O se volete un ragionatore visionario che vede giusto
Nel senso che
Tutto questo c'è questa la totalità la coralità e l'apertura
Non sono
Lo dico lo dico in un altro modo da Commenda da da da quella uno scritto c'è e in una
Ne nel nel potere di tutti ci sono delle si confronta lungo con la col pensiero di Marx e di Lenin e con la rivoluzione con la concessione concesso la rivoluzionaria marxista e leninista
Qual è la la la differenza fondamentale tra poi quelle rivoluzioni e quel pessimista un po'
E Capitini critica la la teoria delle due fasi del potere
Quella che nella rivoluzione vende in una prima fase durante la quale conquistiamo il potere è una seconda fase in cui una volta conquistato il potere sì ci saranno i cambiamenti che nascerà la la società nell'avvenire
Queste due fasi devono avvenire contestualmente
C'è la rivoluzione o fa vivere il potere di tutti inneggiano nel processo
Della rivoluzione o altrimenti e destinato altro allignare
Come le altre
Uno potrebbe dire ma tutto questo che insegnamento ci lascia ci lascia un insegnamento
Negativo quando nemico negativo non di non intendo che non è buono negativo nel senso cioè ci indica una cosa da non fare
In che senso
è un insediamento personale
Una cosa da non fare e non incoraggiare accompagnare inserirsi
Favorire rivoluzioni
Del passato
Quei le rivoluzioni diciamo così che passano attraverso la conquista del potere per poi realizzare ieri e disse netto personale questa rivoluzione che proponenti io non vedrò fosso muoverà nessuno di noi però possiamo farla nella nostra vita personale
Grazie Pietro Grasso quel intenso intervento io vorrei approfittare prima di passare la parola a Massimo Pompili perché vorrei chiedere un sostegno a professor Mario Tosti
Per chiarire meglio il senso di questo nostro incontro ci tengo insomma che faccia un saluto anche lui quindi passo la parola so che lui si ritrae però è stato così importante nel nella fase di ideazione
Assieme del resto a Giovanna Anza Canelli che ho prima richiamato pressato così importante la fase di di azione di questo convegno che ci tengo
Effetti grazie ma avevi già ampiamente tu ricordato qual è stato il contributo dell'il suk no che io qui sono in veste appunto di presidente dell'Istituto per assai lunga contemporanea che ha sempre seguito con attenzione non le vicende
Della città di Perugia della storia di Perugia di vicende culturali e quindi è chiaro che non poteva essere assente rispetto ad una manifestazione di rilievo nazionale come questa
Spero che possa continuare a farlo perché di voi
Ha seguito un po'alle vicende di questi istituzione un ente di ricerca
Di rilievo nel regionale no che dipende appunto dal assemblea legislativa ma per tutta una serie di questioni che adesso sarebbe lungo è forse superfluo ricordare a novembre noi rischiamo la chiusura
E sarebbe una cosa molto grave perché ricordo appena che questo istituto e da quarantacinque anni
Attivo in Umbria che il suo presidente star un allievo di Capitini
Il senatore Raffaele Rossi che anzi volle proprio declinare questo istituto in una forma che si è rivelata lungimirante perché all'inizio questo istituto si chiamava Istituto per la storia del dell'Umbria dalla Resistenza al dal Risorgimento alla liberazione
E allora in modo devo dire anche abbastanza deciso tant'è che suscitò qualche polemica e qualche era presente in Francesco Innamorati che vedo
No che poi farà una testimonianza come dire azzurra Lello vuole cancellare la resistenza no di realtà Lello voleva ampliare no all'orizzonte
Di questo istituto dandogli una connotazione che secondo lui era fondamentale e cioè doveva contribuire a costruire una identità politica della regione
Di una regione che per motivi storici aveva sempre avuto un policentrismo diffuso che era stata una costruzione amministrativa più che un identità territoriale ben definita io credo che il suo sforzo sia stato appunto notevole tant'è che oggi comunque no la realtà dell'Umbria no una realtà che percepibile anche no a livello come dire europeo e nazionale un piccolo contributo l'ha dato anche l'istituto e quindi ti ringrazio naturalmente non siamo anche disponibili poi per verificare non sarebbe la prima volta che pubblichiamo qualche scritti io saggi o altro di Capitini a verificare non la la possibilità di pubblicare gli atti di questo convegno se insisteremo ancora spero di sì e spero di avere la solidarietà e la collaborazione di tutti i cittadini dell'Umbria
Una seconda riflessione Capurso
Io ricordo che appunto giovane ricercatore allora ho conosciuto direttamente alcuni allievi di Capitini
Angelo Savelli
Angelo Di Carlo in parte Serena Di Carlo e poi appunto Capurso
Quando al collega Mazis che mi ha telefonato per dirmi quale non posso giusti dice verrà Capurso detto ma la scelta perfetta perché adesso è andato via ma insomma Capurso e ho veramente no in linea un erede di questa presenza Capitignano e ed era talmente adesso faccio una battuta ma insomma talmente non violenta che io ricordo le prime armi delle lotte accademiche
Quando appunto l'università era
Una pentola di ebollizione eccetera si candidò alla presidenza della loro magistero il professor Aurelio Valeriani anche lui molto legato a questa pedagogia Capitignano e non
Insomma non riuscì
Non è che se il rito non è che la prese come dire male come altre altri colleghi magari di fronte a queste cordate violente accademiche nonché resto nella sua serenità nella sua pace
No nella sua tranquillità continua a fare il suo lavoro dando una lezione di stile no in tempi in cui ripeto l'università era una pentola in ebollizione perché erano gli anni settantuno settantadue poco e quindi ecco questo secondo me Giovanni ricercatore posso dire la mia esperienza no
In qualche modo fu per me è un un esempio no uno stile di e come affrontare la la vita accademica
In una realtà allora in competizione talvolta esasperata ecco questo gesto di questo signore perbene Aurelio Valeriani
No che si definisce tranquillamente nella sua stanza a fare il suo dovere fu per meno un esempio di comportamento e di stile però cercato senza come dire di conservare soprattutto attenzione nei rapporti con gli studenti
Al primo posto di queste persone che prima o ricordato c'erano gli studenti
Angelo Di Carlo si spendeva tantissimo quando era qui questa facoltà ricordo il numero di testi che aveva
Ripetono uno conosciuto Capitini
Credo che sia necessario come tu dicevi appunto approfondire perché noi ancora non sappiamo esattamente lo spessore della sua impronta nella cultura perugina de e un brano di quegli anni non sappiamo poco
D. qual è stata la profondità della sua diciamo lezioni quanto ha scavato in profondità anche no nel nel nella realtà culturale no di una regione che è sempre stata complessa perché Capitini lo ricordava lei insomma avvenne in qualche modo osteggiato alla stranieri no dal dal potere allora dominante ma non è che l'altro potere in opposizione lo avesse tanto a cuore i Cossa non piacevano al Partito Comunista
Per cui sarebbe interessante come dire appunto al al di là di queste bellissime impostazioni questo convegno che poi abbiamo in qualche modo elaborato insieme che delineano alla filosofia del pensiero per al vaglio c'è ecco un convegno storico tra virgolette
Per esempio Capurso prima quando leggeva alcuni passi Polito dice ma capi
Capitignano ha avuto contatti con Pasolini
Ecco questo per esempio mi di dicono di sì secondo Luigi secondo prego non lo so forse no
Però ecco ripeto forse no questo dopo cinquant'anni questa tua appello a dire cominciamo ora cominciamo anche dal vedere Capitini nella realtà storica di quegli anni
Credo che sia ecco una buoni inizio anche per inquadrarlo meglio no e inquadrare meglio il suo pensiero dandogli un fondamento storico no che lo ancori a quei tempi a quel momento
Perché altrimenti rischia come dire di essere ancora una volta un elemento di divisione all'interno della città
Questo mi sembra un un pensiero no che che che voglio lasciare a al convento dei razzi Giuseppe grazie a tutti i relatori partecipanti vero film come la sala sede
Anche irrobustita
Sono però appunto pubblico qualificato grazie di nuovo grazie veramente di questo bel dei
No volevo poi rispondo su Pasolini
Non ricordare altre amicizie che Francesca gliela Cappuccilli Angelo Di Carlo Luciano Capitini che sono altre Michiko conosciuto e altri ancora che in questo momento non mi sorprende
Non so se se Pasolini forse no però in Pasolini c'è da indagare il rapporto con la non violenza
Mi seduce il c'è una vena non violenta nel nel nel nelle nelle pulizie negli scritti di Capitini poi sconosciuto nel senso di non ancora esplorato sarebbe interessante capirlo dove gli arriva
Grazie per poi ovviamente rimanderemo alla fase diciamo di dibattito tante delle questioni già aperte beh richiamato Luciano Capitini so se l'avete notato io nel nel pieghevole del nostro convegno del nostro programma
L'ho voluto ricordare insomma perché un po'tutti noi abbiamo dei compresenti a cui guardare nell'anno scorso se ne sono andati nell'ordine Monia Andreani una giovanissima ricercatrice dell'università
Per gli stranieri che si occupava di Capitini abbiamo fatto insieme dei corsi d'aggiornamento c'era anche Claudio francescane i corsi d'aggiornamento di cui prima dicevo nelle scuole per i docenti delle scuole superiori no Monia
Se n'è andata troppo presto insomma Luciano Capitini e e poi Serena innamorati da questi tre figure legate ognuna a modo suo a Capitini
è dedicato il convegno serena in particolare aveva anche Luciano Luciano Capitini aveva in animo di fare quanto meno un saluto a questo convegno e poi appunto è venuto meno
E serena mi aveva garantito stava lavorando s'probabilmente è stato il suo ultimo lavoro a un la relazione su ma il rapporto tra Capitini i partiti politici
Che va nella direzione di un di un ripensamento proposti in chiave storica storiografica che richiamava Mario Tosti prima e quindi ben venga insomma questo spunto e e l'ora coglieremo più avanti del resto la Fondazione Centro Studi Aldo Capitini dal suo punto di vista da con le sue forse si è impegnata a ripubblicare il a pubblicare ori e pubblicare inediti di Capitini e un corpus importante è rappresentato proprio dall'epistolario di Capitini sterminato preziosissimo
I io ho avuto la fortuna dico curare il carteggio tra Capitini Guido Calogero lì emerge molto chiaramente come Capitini venisse osteggiato nelle sedi universitaria insomma cui
Il ha partecipato eccetera
Fino a una sorta di confino accademico mandato accanite filmiche soffia il mal di mare eccetera eccetera ma insomma
In cui di questo ci sarà tempo di parlare dopo adesso do volentieri la parola a Massimo Pomì insegnante dirigente scolastico
Ha scritto saggi di filosofia dell'educazione studi anche sulla fenomenologia dell'esperienza religiosa contemporanea
Ha dedicato a Capitini particolare un saggio nel due mila e cinque a servizio dell'impossibile un profilo pedagogico di Aldo Capitini
Però anche l'atto di educare di Capitini è stato Pubblico Maria edito nel due mila e dieci grazie alla sua
Competente cura
E poi fresco di stampa una raccolta di iTunes Gioni che pure come primo detto avuto da poco il piacere di leggere l'utopia della rivoluzione la rivoluzione liberale di Piero Gobetti di di Di Pietro
Quest'estate insomma ho letto anche io di di Massimo
Stagioni una raccolta degli passo volentieri la parola
Allora buona sera tutti il il tema che
Ho cercato di sviluppare è in qualche modo
Questo quali possano essere
Per l'oggi no per l'educazione di oggi
Gli stimoli e le aperture che ci giungono da da una voce come quella di Aldo Capitini
Non c'è molto tempo per lavorare su su questi temi e quindi rimando anch'io a quello che potremmo scrivere nelle nelle relazioni che spero siano pubblicate
Ma vorrei semplicemente qua fare alcuni alcuni cenni
Dunque intanto
Come tutti sanno Capitini è il primo in Italia
A delineare una coerente compiuta pedagogia della non violenza
Aperto una strada teoretica e pratica
Che indubbiamente resta ancora ampiamente da percorrere
E sviluppare
E su questo aspetto il contributo di Capitini è quello davvero di un classico della pedagogia italiana del Novecento è un capitolo fondamentale
Nella nostra storia culturale anche pedagogica
Oggi
Al di là di quella contestualizzazione storica quanto mai opportuna ma che non è il tema tocco di oggi
Che cosa ci può indicare quali urgenze in qualche modo quali prospettive ci apre Aldo Capitini in questo in questo terreno
Voglio essere molto molto franco
Di Capitini credo che abbiamo un grande bisogno oggi
Per cercare di restituire un'anima
All'educazione
Io sono persona di scuola
Da quasi quarant'anni sto nella scuola militante insomma
Essa devo dire
Quello che sento un calo di idealità impressionante
Impressionante
Credo che il pensiero di Capitini Cissé roba principalmente a restituire o a dare un'anima che intendo vera anima un principio formante
Un principio Fuhrman
Una
Un'apertura di senso
Che alzi lo sguardo l'uno lo indirizzi lontano
Viviamo in un tempo in cui sì sì tende a ridurre l'educazione a una sorta di Cannone tecnico della riproduzione degli assetti socioculturali economici
Politici simbolici sussistente
Certamente già pedagogia sempre vissuto nell'ambivalenza di essere anche un sapere e una tecnica della riproduzione sociale del sussistente ma intellettuali e figure di enorme spessore come Capitini
Hanno
Aperture battuto vie diverse
Franco Cambi ad esempio inseriva Capitini nel come dire
Nel cortile
Profeti ecco della della pedagogia di ogni tempo e c'è questo
La pedagogia anche questa capacità di aprire orizzonti utopico profetici
Dismettendo l'abito grigio
Di come dire
Manutentore sociale
Pensate anche a quanta tristezza in un'idea di cittadinanza che spesso viene no sbandierata
In cui si avverte il terriccio ore il grigiore di una povertà simbolica che in qualche modo
Spaventa spaventa di teppisti lasciatemelo dire
Ecco Capitini
A dell'educazione un'idea ampiamente profetica e il libro
Ciò che ho avuto la fortuna di di ripubblicare l'atto di educare dei primi anni Cinquanta
E ancora un libro fondamentale Capitini lo conclude così
Sembra dirci o fu fatto il mio dovere
Ho
Introdotto nel pedagogia italiana
Un'apertura a realtà liberata
Capitini intendeva con questo libro
Che se lo leggiamo con i criteri appunto del canone tecnico di cui dicevo di pedagogico veramente poco
Loop Capitini ha cercato di introdurre nella riflessione pedagogica italiana un'ulteriore apertura che mancava all'apertura niente di meno che a realtà liberata
Quindi tutti sanno che cos'è la realtà liberata per Capitini
è una la realtà
Liberata dalla violenza dalla chiusura
Dal dolore dal lutto dalla morte
è una realtà che ha uno spessore storico ma anche conto logico radicalmente diverso da quella che Capitini chiama la realtà Fini &
O anche la realtà che merita di finire
La realtà liberata e questo
Ma certo ma inutile
E questa secolarizzazione ma neppure laicizzazione religiosa del Regno di Dio del cristiano Regno di Dio
Liberato da ogni sedimentazione confessionale e restituito alla vitalità di questa
Come dire di questa risposta impossibile alle ansie e al dolore di chi come Capitini si poneva di fronte alla realtà
E costa dandone
La finitezza constatando né il tenore constatando nell'ingiustizia diceva no
Non accetto
Riprendiamo lo religione aperta è un libro fondamentale la scena si gioca lì è quell'uomo
Di fronte alla realtà in tutta la sua insostenibile e intollerabile violenza ed efficienza
Che ha il coraggio di dire no non accetto
Non ci sto
E pone pone l'esigenza di un'altra mutazione di questa realtà
Fino
Alle
Non tematizzato glieli fattezze di una realtà liberata
Capitini ha il coraggio di dirci
La frontiera all'orizzonte di chi si cimenta
Nell'impresa di educare è la realtà liberata
Questo orizzonte oltre ogni orizzonte l'orizzonte dell'impossibile dirà Capitini e la religione e servizio dell'impossibile questo orizzonte deve essere
In terminati gliele
Perché relativizza con ciò ogni nostra realizzazione
Ogni nostra attuazione
La realtà liberata resta un orizzonte in atti indicibile per impedirci di fermarci e di dire come come il Faust di Goethe firmati sei così bello
Mai
Potremo dirlo perché la realtà liberata è questo qualcosa che sempre oltre ogni nostro sogno oltre ogni nostra speranza è l'inedito
Di tutto ciò che adesso noi viviamo speriamo è anche sogniamo
Io l'ho chiamato l'altrimenti possibile
Di umanità e di realtà
E questo vedete questa concezione forte che Capitini a dell'educazione getta anche una luce su quello che prima accennava
Pietro
La rivoluzione di Capitini
Non è solo una rivoluzione politica
La rivoluzione di Capitini è una terra mutazione della storia del realtà
La rivoluzione di Capitini è una rivoluzione permanente
Una rivoluzione che educazione
Educazione
Per Capitini l'educazione alla fine
è il campo sterminato in cui la vita si fa esistenza nel corpo a corpo con il mondo della storia
Avvertendo
A partire da quel primo non accetto
L'urgenza dolorosa di un non ancora
Essere ineducazione vuol dire essere Morris si
Da questo non ancora
è un movimento perenne dell'esistenza che si incunea lavora nel parco che la faccia all'altrimenti disse e del mondo
Lasciandosi abitare da inedite possibilità di pensiero di cultura di convivenza
Preparando un nuovo modo di pensare e sentire se stessi nel mondo con gli altri
In un mondo finalmente Casson ospitale di tutti e di ciascuno
Per capire il Capitini educatore c'è un passo fondamentale in una lettera di religione
In cui riflette e non su un
A Piero Turelli miti della prospettiva marxista
E diceva
Apparentemente in modo molto semplice sbrigativo
Il Marrazzo il Marx ha posto un problema centrale non si tratta solo di capire ma anche di trasformare il mondo
Io aggiungo dice Capitini
Che si tratta di cambiare il modo dissentire noi stessi
Nel mondo con gli altri
Lo spostamento
In perché come dire
Quasi accennato ma uno spostamento radicale si parte da una
Trasformazione
Di strutture ad un modo diverso dissentire dice Capitini sono le parole esatte di sentire noi stessi nel mondo
Ecco questo lavoro
Per cambiare il nostro modo di sentire noi stessi nel mondo
Consapevolmente sintonizzando ci con la compresenza come dirò tra un attimo
è il lavoro educativo per capi Tini
Lavoro che si fa su noi stessi e che si fa con gli altri e insieme agli altri
Le sue tra le sue ultime parole ci sono due righe scritte
Al suo amico Walter Binni o a sua moglie non ricordo esattamente
In cui nel lettino d'ospedale scrive beh insomma
Un po'mi dispiace no sapeva che il congedo era vicino
C'è sempre qualcuno da educare
Se stessi con un altro
Non ti pare
E sentite da delicatezza decreta letta c'è sempre qualcuno da educare con voi con gli altri
Per questo il congedo un po'uno
Lo immalinconisce tra
Ecco questo questo essere consiste con costantemente ineducazione cioè proiettati verso l'altrimenti disse della storia e della realtà
Credo sia l'eredità l'orizzonte la più rottura che ci lascia prioritariamente Capitini oggi
L'educazione per Capitini lavora nel Baracco che ce la faccia la realtà liberata
Perché per capi Tini questa realtà
Questa realtà
Chi lo merita di finire
Ha un pregio si può consumare
La compresenza ossia l'unione di tutti i tipi e morti
Alla produzione dei valori
Questo è perché APT nella compresenza la cooperazione di tutti di dire morti alla costruzione di quei valori che danno la disdetta alla chiusura alla morte al dolore
Ecco
L'educatore chissà opera di educazione si sintonizza con l'opera della compresenza
Che consuma questa realtà
E in moto che dalla trama slabbrata
Si lasci intravvedere
La realtà liberata
In modo che consumando quello spessore prima o poi si apra un varco nel quale lavorare per allargarlo
Capitini arriverà scrivere
Con grande esattezza nella compresenza di morti ed evidenti che l'educazione
Compresenza in atto
Questo è un passaggio che qualche volta sfugge
Niente di più radicali di meno radicata e difesa
L'educazione come compresenza in atto attualità della compresenza
O pochissimi minuti
Ma una sottolineatura fatte nell'affare
è chiaro che una l'educazione così concepita
è un'educazione chiamata a uscire dal recinto dal recinto scolastico del recinto accademico
L'educazione Perca Pittini è opera di comunità
Di comunità in atto consapevolmente compresenti e aperti alla realtà liberata
è un Progetto
Come opera dal basso
E autenticamente popolare perché deriva è il frutto della piena assunzione di responsabilità di ciascuno nei confronti di tutti
L'opera dell'educazione e come l'opera della rivoluzione è corale
Non ha fine
è opera di comunità consapevoli
Che hanno il coraggio di proiettarsi verso questo radicale altrimenti
Ma
Non c'è nessuna fumosità in Capitini come invece nelle parole sto dicendo io
Capitini e concretissimo
Lui ci offre ha scritto più volte principi pratici
Direttive dazione orientamenti
Studiamo un qualunque verbale del corpus questo straordinario Progetto si sarebbe detto una volta e di educazione permanente ma dobbiamo dire di rivoluzione permanente che ha aggregato a comunità vive
Attorno ai loro problemi se noi leggiamo un verbale di Kos ci troviamo di tutto dalle cose più banali ai problemi
Dell'umanità dalla religione agli acquedotti e alle perdite delle tubazioni
Ma questo non è un caso questa uno stile
è uno stile educativo uno stile di cura
Del mondo e di se stessi
Tutto è altrettanto importante insiemi di liberazione fanno custoditi fin nella realtà più minuta e negletta del quotidiano
Mettersi a tavola
E scegliere di non uccidere
è una scelta rivoluzionaria
Capitini lo sapeva che ha scritto su questo
E il principio di un nuovo patto con il covo sommo niente di meno sedersi a tavola facendo una scelta vegetariana
Non ho più tempo ma vorrei solo ricordare questo sempre in questo libretto aureo l'atto di educare
Capitini ci mostra come
Anche la
L'opera principale della scuola che qualcuno dice la trasmissione di cultura
E Capitini lo rimbrotta dicendo non si trasmette nulla e come unica azione di cultura
Pensate a ciò che scriverà a partire da queste intuizioni Danilo Dolci
Ecco non è comunicazione di saperi e di competenze è anzitutto comunicazione dei valori di cultura
Apertura all'altro empatia
Il rigore del confronto
La capacità di sentire come contemporanei di remoti nel tempo e nello spazio
Prospettive profonde custodia del mondo
Ecco tutto questo
E accennato da Capitini non posso far altro che Ferri cenno e di mandare via alle sue opere
Grazie
Grazie Massimo anche il tuo è stato l'intervento ti ringrazio anche della sintesi l'intervento così denso così intenso e avremo modo di di tornare su questo aspetto fondamentale dell'educazione come apertura
Alla realtà liberata chiamerei al tavolo dei relatori intanto Claudio Francesca agli atti
Così uno anche qualche secondo per ricordare un'altra persona che ha dato una grossa mano a questo convegno la professore salvata ricchi
Tanto per rimanere in tema i succhi di appunto stato fondamentale assieme all'assemblea legislativa della regione dell'Umbria presso la realizzazione del nostro convegno Claudio
Claudio
Docente già docente nei Licei anche all'estero internazionale anche in Spagna in Argentina
è stato presidente del Centro studi la Fondazione Centro Studi Aldo Capitini prima del sottoscritto in anni particolarmente non facili diciamo così
è stato lui che ha riportato in movimento la macchina di tanti incontri a San Matteo degli armeni mi fa piacere ricordare la nostra cara Biblioteca comunale San Matteo degli armeni che non è solo sede della Fondazione ma è anche
La casa
Dei libri di Capitini in con le sue chiose con i suoi appunti con la sua lettura vissuta
E di Claudio ricordo velocemente almeno un paio di di raccolte anche lui si è dedicato la lisca alle alle una raccolta lirica tempo di ieri di oggi e domani domani del due mila e sei stiamo andando un po'indietro
Però ci abbiamo anche risposte del due mila otto e titolo che trovo bellissimo sterile a miliardi poco all'una e uomini perduti due mila e sedici ore Totti letto tardivamente questa estate mi sto leggendo tutte le le opere dei miei amici studiosi Capitini
E però insomma fino ad arrivare a un saggio storico dedicato alla figura paterna e attraverso la figura mat paterna forse siamo un po'tutti in ricerca del padre attraverso la figura paterna ricco intestò Rizzato tanto di una storia
Perugina e umbra Francesco Francesca gli ha un'esperienza cristiano sociali in Umbria mille novecentoquarantatré mille novecentoquarantotto edito nel due mila e quindici
Ringrazio questa è proprio gentilissimi e
Vediamo di
Dire qualche cosa su un argomento che mi è stato assegnato non senza una notevole carica di malizia
Perché
Il tema intitolato in questo modo riforma religiosa e nuova socialità ora ben noto a tutti quanti che Capitini nel mille novecentoquarantanove ha scritto una sua opera dive irrilevante
Intitolata invece nuova socialità e riforma religiosa erano
E questo titolo che mi è stato assegnato riforma religiosa e nuova socialità non è certamente dipendente da una svista del nostro presidente che è sempre molto attento ma è una tra virgolette per così dire un l'amichevole provocazione perché l'ho vista che io da qualche anno mi sono dedicato
Sta
Studiare Capitini diciamo dal punto di vista appunto del suo pensiero religioso
E di quanto questo abbia influito diciamo
Sul suo pensiero politico no
Il che ha voluto dire sostanzialmente rileggere almeno le opere più importanti diciamo di Capitini
Perché era prevalente invece il giudizio che Capitini fosse un pensatore politico
Erano
Secondo me invece predominante l'atteggiamento un religioso ma anche se non è il solo e anche se quando si parla di religione e di religiosità in Aldo Capitini bisogna essere molto attenti a tenere ben presente che cosa egli intendesse fare religione per religiosità
Altrimenti corriamo il rischio di fraintendimenti o di scrivere magari un nuovo catechismo che nessuno ha voglia di di riscrivere
Quindi
La riforma religiosa e nuova socialità potrebbe avere a mio modo di vedere un no sottotitolo diciamo religione religiosità nel pensiero di Aldo Capitini no
Comunque sia
Sono partito uno anch'io diciamo dal testo Capitignano nuova socialità e riforma religiosa perché questo mi ha dato
Una opportunità che adesso vi dirò quindi nel quarantanove Capitini scrive quest'opera quest'opera va subito per i tipi di Einaudi quindi Capitini
Ha sempre usato come dire editori di grande nome no perché come sapete ha cominciato con la terza nel trentasette con gli elementi e poi sempre andato avanti con editori di di rilievo quest'opera divisa non propriamente direi in capitoli ma in parti la terza parte
Affronta il problema della mancata riforma religiosa in Italia il che significa che perché APT nella riforma cattolica era in realtà una controriforma
E quindi come dire
Eravamo al punto zero bisognava rimetterci le mani
Dobbiamo riflettere ecco chi mi ha preceduto ha ha invitato a a fare anche un un incontro storico diciamo su queste cose perché i riferimenti storici sono molto importanti per collocare il pensiero di Capitini quindi per dare un fondamento concreto anche per cui lui teneva moltissimo come ben sapete no a la a non trascurare la la realtà
Dunque
Scrivendo questo libro Capitini ripercorre nella terza parte tutta la elaborazione dell'intero suo pensiero religioso
è un lavoro di estrema importanza sia per la natura in sede lo studio diciamo sia perché appunto lo riferisce poi al pensiero politico perché in un'altra parte
Parla appunto di politica dei liberal socialismo eccetera
E approfondendo questa idea di religione
Soprattutto riferendosi diciamo alla religione intesa in senso tradizionale che come è noto egli non accettava distingue tra religione e la religiosità
E secondo me questa possibilità questa differenziazione è operata nel
Duali la sono sue parole è una citazione nel dualismo dare internamente l'immanenza è un'espressione che si trova scritta nella nel saggio sul soggetto della storia
Che insieme alla compresenza io credo sia uno dei libri più filosofici diciamo così di di Aldo Capitini no
Uno al di un attualizzazione che portava ad una discriminazione
E queste sono sue parole tra una falsa immanenza ed una out a autentica tra la meschinità quotidiana e l'attenzione al solenne tra una realtà angusta è una realtà totale
Ed è una totalità solo apparentemente ideale
Seguita Capitini perché è sentita più reale del reale che si tocca con le mani
Religioso aggiunge ciò che serve a far sorgere l'esigenza di questa realtà più autentica ne promuove la persuasione e la garantisce reale
Faccio una brevissima parentesi chiedo scusa ma ho fatto molte citazioni molte citazioni perché siccome
L'argomento è abbastanza delicato
Diciamo non desidero che chi mi sta ascoltando si debba affidare del discorso indiretto e quindi per così dire di quello che dico io perché potrebbe essere anche un'interpretazione assolutamente cervellotica
E quindi spesse volte riporto le parole di Capitini come quasi la
Voleva confermare quanto ho detto
E così Capitini pone l'esigenza di una religiosità
è vero che è appunto il suo modo
Di intende averne la religione cioè intanto mettendo da parte qualunque tipo di istituzione no quindi questo suo atteggiamento anti istituzionale
Erano
Lo troviamo costantemente non solo quando ci occupiamo del suo pensiero religioso ma anche quando ci occupiamo del suo pensiero politico od altro in sostanza no
Pone l'esigenza di una rarità religiosità cioè del senso del divino nell'intimo libero da ogni dogmatismo e appunto da ogni istituzione
Per cogliere il fondamento autentico di questa distinzione ecco mi sono servito
Di una di una citazione
Che ho tratto da Fabrizio provini voi sapete che quando l'oratore al pensiero debole come nel mio caso è evidente che la citazione rafforza il suo pensiero quindi la citazione è quasi sempre un atto di mancanza di coraggio
Provini
Ma non è grave Enzo ombra
Dice dice Fabrizio TwinAir occorre spogliarsi dei vecchi schemi mentali
E rinnovare le abituali categorie concettuali per tuffarsi nell'esperienza vitale di Capitini
Che risalire poi sino a quella nuova sorgente che egli crede di aver scoperto questo lo dice in Aldo Capitini le radici della non violenza
Allora ecco che
La religiosità Capitignano a lui questo lo ripete diverse volte
Si accompagna alla libertà perché senza la libertà diceva Capitini non c'è evidentemente una civiltà veramente significativa no
E la libertà queste sono sue parole doveva essere purezza insoddisfazione continua e tensione interiore
Questo appunto è nuova socialità e riforma religiosa
Quindi la libertà diventa un valore diciamo perché aperitivi ma d'altra parte l'aveva trattata così molto prima anche di scrivere nuova socialità e riforma religiosa hanno diventa un valore
Capitini la usava per a fare una sorta di polemica ironica
Con la civiltà dei pubblici servizi come la chiama Luino una civiltà tra virgolette è tornata prima di Cristo
Una civiltà aggiungeva che non avendo valori Terna civiltà destinata durare molto poco sostanzialmente no
Qui vorrei fare una un riferimento ma lo salto alla fine equità di Francesco primo ma all'assalto per non allungare il brodo
Ora se la libertà è un valore
E quindi è creatrice anche diciamo di di valori
Essa si rivela si rivela per quello che secondo Capitini cioè e religiosità
E c'è una frase che ho trovato riportata anche nel libro
Su Capitini di Licia Semeraro
Che conferma diciamo questo no che una citazione anche Licia Semeraro fa questa citazione da Capitini
Tutto può essere religione ogni atto può essere religione
Se tende tale rifiuto della realtà e della società e alla certezza della trasformazione
Che
Diciamo un termine che poi Capitini come avete già sentito sostituì racconta la mutazione che era una parola che sul finire degli anni quaranta è vero prende da dalla sua collaborazione con Tartaglia no
Ora
Scrive
Sempre Capitini
Nella religione per giustificare l'affermazione che tra Religione libertà nel corso della storia i contatti erano stati sporadici per così dire scrive nella revisione finora vissuto un metodo errato
Per superare il mondo
Che è quello di imitarlo di ripeterlo nei suoi modi che sono la potenza il potere l'ordine e la legge l'autorità
Era quel Massimo poni pomi diceva no ricordando Capitini non accetto cioè una realtà governata in questo modo corretta da questi pseudo ideali diciamo non non può essere accettata eseguita Capitini ecco perché Dio
Prende il carattere del dell'onnipotenza
E le chiese diventano strutture disciplinari rigorosissime
E i comandi divini ed ecclesiastici in seguito inseguono e per seguitano l'uomo
è evidente che
Da questa religione così autoritaria insomma bisognava uscire
Per andare dove dice Capitini grazie
Per accedere a un piano che si può chiamare il religioso perché la religione
Dice all'uomo di non accontentarsi della vita quotidiana e ordinaria e utilitaria
In cui invece la politica affonda le sue giustificazioni quindi dove vedete che c'è già una prima dichiarazione di Aldo Capitini
Che non fa sconti per così dire alla politica della politica non si fida d'altra parte se noi pensiamo che appunto è nato nel novantanove poi è passata come diciamo noi alla compresenza nel sessantotto ha vissuto un periodo del ventesimo secolo dove di guerre di di di di lotte politiche eccetera eccetera ce ne sono a iosa sostanzialmente ero quindi la fiducia nella politica non non c'era il lui e doveva trovare qualche altro mezzo per così dire per uscire comunque da questa via irta di difficoltà nelle quali appunto si trovava anche il nostro Paese non solo per l'Europa
Poi dopo la seconda guerra mondiale come dire con una forma mentale ormai globalizzata per così dire in Capitini tutto il mondo no
Larry e fa una connotazione proprio sulle rivoluzioni di cui parlava D'Amico Polito
Dice le rivoluzioni religiose sono più profonde di quelle politiche
Appunto perché muovono da un dissidio col mondo da una protesta contro la nostra limitatezza di essere capaci di errore di dolore e di morte
Questo principio che non si può far pace con il mondo che il suo dolore la sua ingiustizia induce a fare un lavoro energico per togliere via dalla religione
E si può aggiungere da tutte le religioni istituzionalizzate da tutte le religioni storiche per così dire gli elementi autoritari della potenza del comando del dio misterioso imperscrutabile autocrate
Eliminati questi elementi di religione viene finalmente Ford la religione viene finalmente fondata come libertà
E qui c'è un'espressione che ormai famoso che tutti conoscono come dire o che si attua questa è molto bello in sostanza no perché
Questo Dio che si attua non si attua da solo si attua nell'umanità sia tra nella dimensione storica cioè in quella realtà nella quale egli credeva in maniera assoluta
E quindi sostanzialmente si giustifica il fatto che l'intimo sia il luogo di Dio
E dunque la responsabilità di chi è
E la nostra perché poi di fatto nella storia ci siamo noi diciamo con le nostre gambe con la nostra testa insomma
Ed io che si attua e non come dire o che si ubbidisce
E qui faccio rapidissimo richiamo proprio come invito a quanto si diceva sull'importanza di collocare nella storia questi discorsi
Erano i tempi di Angelo Roncalli erano i tempi del Concilio Vaticano ecumenico secondo erano i i tempi in cui quindi la chiesa cominciava a dare
Segna diciamo di voler cambiare di voler rettificare certi suoi atteggiamenti e certi suoi comportamenti e quindi la ricerca dell'unità fra i fratelli separati
Appartenenti alle diverse fedi cristiane poi siccome in questo concilio c'era un messaggio ecumenico
C'era anche come dire
La volontà di rivolgersi a a tutti gli uomini a prescindere diciamo tra le fedi religiose no
è vero e questo sarà poi un discorso tirata avanti ad Assisi per esempio nelle comunità
In cui il Papa invitata la preghiera eccetera
E poi dopo Caporetto dopo la sua conversione
Va alla Scuola Normale di Pisa
Lui dice
In attraverso due terzi del sei coloro che è una sorta di suo brevissimo testamento spirituale insomma
Che lei ha conosciuto questi suoi studi molto intensi
La Bibbia ha conosciuto leopardi eccetera
E quindi affatto sono sue parole l'esperienza della finitezza umana del dolore fisico dell'inattività sfinita in mezzo alle persone attive
Questa esperienza dice ancora era la componente della ricerca etico religiosa che doveva diventare il fulcro di tutto il suo pensiero al cui centro dunque Capitini collocava la sua religiosità
Poi inizia questa ricerca religiosa e qui dovremmo parlare di Alberto appone il suo amico di in una vita intera
Perugino di Claudio Baglietto che era un normalista come lui che stava fissa e che poi
Nel trentadue lo lascerà la normale perché andare Germania studiare ai vedere invece il trentadue alla fine del trentadue Capitini sarà sbattuto fuori dalla normale corda gentilezza che usava il fascismo è vero anche se non odio non arrivò mai ad avere l'odio per Giovanni Gentile ma il loro incontro d'addio fu molto
Come dire quasi cordiale
Insomma vedi con questi studi religiosi voleva rifondare
Periodo un'idea di religione badate non voleva
Fondare una nuova religione
è vero perché fondare una nuova revisione significava poiché dover occuparsi di tutta una struttura organizzata delle istituzioni eccetera eccetera vero e quello sappiamo che discorso che non non gli piaceva
Ma voleva rifondare l'idea di revisione passandola su una nuova idea di Dio
Che era appunto quella dell'intimo chiedo scusa come centro in quanto in esso c'è Dio
Una nuova idea di Dio che rende possibile un nuovo rapporto con l'uomo e con la realtà rivedendo l'idea di presenza in relazione al proprio intimo e di conseguenza il ruolo di Dio dell'umanità e di Gesù Cristo nella storia rinnovando il senso di questa e Inessa del divino e l'umano insomma si può dire che Capitini stesse cercando di fondare una nuova Antropologia insomma no
I l'antifascismo tra i giovani non non crei impressionare perché questa descrizione noleggio di rottura sotto
Viene antifascismo tra i giovani Capitini aveva scritto
Perché era rimasto veramente
Addolorato dal mille novecentoventinove mille novecentoventinove cioè dalla conciliazione
Ma non era stato l'unico la sentire diciamo così profondamente questo
Lo sgarbo diciamo alla sensibilità della coscienza perché Arturo Carlo Jemolo che era cattolicissimo vero
Rimase anche lui molto
Perplesso molto addolorata da questa atteggiamento della pièce della Chiesa e Capitini dice
C'era come scrive l'antifascismo tra i giovani una terza forza che aveva sostenuto il fascismo le prime due era una monarchia
I l'esercito insieme alla burocrazia no
La terza forza era la Chiesa di Roma se essa avesse voluto avrebbe fatto cadere dispiegando una ferma non collaborazione quindi vedete che il tema della non violenza è sempre presente
Il fascismo in una settimana invece aveva dato aiuti continui
La religione tradizionale istituzionale cattolica che aveva educato gli italiani per secoli non li aveva fatto preparati a capire dal diciannove al ventiquattro cioè dal dal covo milanese fino al delitto Matteotti
Quanto male forse nel fascismo
Ed era si alleava che ed ora si allenava in un modo profondo con reciproci omaggi di potenti che derideva no alla scuola liberale e ai conati socialisti come cose ormai vinte
E seguita Luís se c'è una cosa che noi dobbiamo al periodo fascista e di avere chiarito per sempre che la religione è una cosa diversa dall'istituzione romana questo lo ripete spesso nelle sue opere Cravero
Quindi erano tutti segnali diciamo precisi di inadeguatezza di un'istituzione ancora una volta alleata di tiranni no
E dice lui Furini su questa esperienza che l'opposizione al fascismo si fece più profonde e divenne mere litigiosa sia nel senso che cercai più radicale forza per l'opposizione negli spiriti puri
Che per lui sono Gesù Cristo Buddha San Francesco i grandi
Sia nel senso che mi apparve chiarissimo che la liberazione vera dal fascismo stesse in una riforma religiosa
E in Europa ma insieme a corto diciamo dopo il mille novecentoquarantacinque perché la censura non lo consente non lo consentiva prima non era l'unico a ritenere che ormai soltanto una riforma religiosa che si fonda sui su una religione essa stessa riformata
Prima si potesse poi proseguire e fare le altre riforme di cui c'era bisogno per esempio la riforma appunto della politica dell'economia eccetera
E quindi voi capite che l'esempio la l'esperienza cioè del cross è stata
Un'esperienza stata come dire l'ultima speranza che ha avuto poi dopo il diciotto aprile del quarantotto evidentemente
Non ha più insistito perché praticamente con quella sconfitta elettorale del Fronte democratico popolare
Si può dire che
Ha dovuto cambiare strada
E quale ha scelto quella che di fatto aveva già scelto ha fondato ricorre nel mille novecentocinquantadue cioè i centri di orientamento religioso ero questo secondo me è molto significativo perché appunto sfiducia
Ho crescente nella politica praticata dai partiti cadeva
Vi leggo soltanto a questo poi vi cito tre nomi poi smetto negli elementi di un'esperienza religiosa che è la sua prima opera del trentasette molto nota insomma
Ha scritto nella introduzione a una riedizione di quest'opera ponendomi dalla parte degli ultimi buttati ai margini della civiltà ad attendere la morte il nulla
Allora è cominciata veramente la mia esigenza religiosa questi scarti egli li aveva raccolti nell'intimo che dice ancora che viene prima e più di tutto perché nell'intimo ed io parlare di Dio appunto questo valore di fare dell'intimo il vero centro di tutto e di tutti
Altrimenti questo intimo potrebbe essere scambiato con l'intimo di un individuo staccato un intimo psicologico e non un intimo assoluto
In questo centro non c'è mistero perché Dio e presenza coscienza luce vicinanza aiuto
E qui non è sentito affatto come una cosa che è oscura misteriosa una potenza che non si sa che cosa di tremendo voglie voglia fare
C'è un riferimento a mio modo di vedere chiarissimo al luminoso di Rodolfo otto in questa in questa sua dichiarazione no
è un autore che lui ha studiato non so quando però lo ha studiato perché poi ne parla nelle sue dispense di storia delle religioni un corso che tenne a a Roma
è un io che non comanda perché potente perché è lui
è un Dio che persuade
Non sta per conto suo il suo infinito non è di essere trascendente
Ma poter stabilire una vicinanza profondissima eterna ecco come la compresenza
Senza limiti in questa centralità avviene il dramma continuo dell'anima di salvarsi di essere con Dio e non dentro i limiti individuali
Il soffio di letizia per la certezza che Dio è nell'intimo non perde affatto di vista il dolore della vita umana c'è un sentimento ottimistico perché intimamente persuaso che il dolore il peccato la morte limiti individuali non sono tutto
Ma c'è un sentimento pessimistico che sa che i limiti ci sono ieri sorgono sempre e debbono su essere continuamente vinti
Come appunto si
Stava
Alludendo prima diciamo no
Ora tra coloro che qui smetto diciamo perché non c'è più tempo tra coloro che hanno accettato di vedere per così dire questa e questo inquadramento nella formazione essenzialmente politica del pensiero di Capitini
C'è Norberto Bobbio
Perché ha
Scritto diciamo molto su questo
Ma
Norberto Bobbio dice
Per esempio
L'immanenza di Capitini non esclude ma include la presenza di Dio quindi non è un immanenza che parla di religione ma senza Dio è un immanenza che invece include Dio
Badate bene che il Dio non è il dio della religione tradizionale il Dio a cui ha o facevo cenno prima cioè e l'io che sta nell'intimo vero
E dopo aver eliminato il vecchio dualismo dice Bobbio bisogna per non allentare la tensione verso l'infinito dualità Zare l'immanenza
Il carattere peculiare dell'opera Capitini Anna risiede nella fusione di religione politica
Ma egli non si limita mai a fare politica svolge sempre un'attività che è più che politica il di più è d'origine e di ispirazione religiosa eccetera
Volevo parlare di Gianni Carc sia che stato un filosofo
Che purtroppo ci ha lasciato troppo presto che ha fatto una introduzione postfazione diciamo a vita religiosa se qualcuno ha voglia di legge assicura il libro sarà vada a vedere perché è veramente preziosa e poiché c'è dice a Semeraro ma soprattutto sarebbe interessante seguitare a studiare il rapporto tra Lamberto Borghi che come dire secondo me aveva appunto subito una trasformazione dalla sua prima formazione che come ricorda Capitini era di origine marxista erano e poi Maurizio Cavicchi che era un suo antichissimo amico
Di Perugia
E che
Era sostanzialmente
Non religioso diciamo quanto meno non religioso ma che si rende conto appunto che la la religione di Capitini in realtà era una religiosità grazie
Grazie Claudio mi ha fatto piacere che i ricordato anche Maurizio Cavicchi prima io
Ricordavo insomma salutavo
La professoressa Alba tricheco c'è ci ha raggiunto ci sono anche diversi altri amici assenti ingiuste sedi giustificati che
Volevo salutare prima ricordavo San Matteo degli armeni quanto sia importante per noi della Fondazione e per la vita di Capitini per la vita la rilettura di Capitini
Beh
Non posso non salutare Sandra forcelle Gabriele dei veri sì ma del resto visto qui trascorsa mi sono fatto crescere quindi un grazie anche a loro
Ma prima di passare la parola ad Antonio vigilante chiamerei nel frattempo qui al tavolo dei relatori Francesco Julia quindi ci spostiamo sempre più verso Oriente perché già con Antonio lo faremo e lo continueremo a fare
Anche con Francesco
Di di Antonio vigilante dirò veramente poche parole anche perché il migliore presentazione credo l'abbia fatta prima Pietro Polito quando ha detto che trovato ispirazione diversi passi del dell'opera
Di di Antonio dottore di ricerca di educazione alla politica già direttore scientifico della rivista educazione democratica sentite lecco Capitini Ana
Insegna Filosofia e Scienze Umane Licio Piccolomini Siena
Si occupa di pedagogia critica di non violenza ovviamente di Filosofia interculturale a Capitini ha dedicato diversi studi diverse pagine io
Ricordo insomma con l'affetto la realtà liberata escatologia e non violenza in Capitini che addirittura risale al mille novecentonovantanove ma che io sento ancora particolarmente attuale
Sì grazie
Solo Giuseppe
Per l'invito anche
Ci siamo
Anche perché ripeto tanti tra cui Francesco con cui non non ci vedevamo da un po'
Infatti come dici tu Jimmie vent'anni Capitignano senso nel mio primo studioso Capitini la realtà liberate le novantanove quindi a Capitini siamo un po'invecchiando insieme
Interessante come è noto e possesso è fondamentale per la tua formazione ha cominciato a studiare Capitini
Verso i vent'anni e quei continui a essere un autore importante a Pantani anche adesso che concentra vedere i cinquant'anni con un po'di ansia devo dire
Devo ringraziare anche Gabriele De Lellis allora il mio tema è lo yoga di Capitini
Ho chiesto a Gabriele dove rischia di bibliotecario di sa materie San Matteo degli armeni che accoglie la biblioteca di Capitini di dare un po'lo sguardo la biblioteca di Capitini e vedere quanti testi sull'Oriente ci sono in particolare sull'India
Quindi ha potuto verificare i Capitini aveva conoscenza almeno a giudicare da sue testi tutt'altro che superficiale dell'India c'erano testi in particolare sullo yoga anche piuttosto testi in inglese anche testi piuttosto difficili diciamo
Lo yoga di Capitini può sembrare un un come dire una sorta di provocazione noi in genere usiamo categorie occidentali per studiare l'Oriente c'è qualcuno che dice che lo stesso concetto di filosofia indiana o filosofia cinese
Sia una sorta di come dire di abuso occidentale perché in fondo non c'è
Meno il concetto di religione per dire in India il Dharma è qualcosa di diverso dalla religione
In questo caso io proverei a fare il contrario cioè usare una categoria orientale come quella di yoga per studiare un pensatore occidentale in alta non è poi così una provocazione perché negli scritti di Capitini si ritrovano spesso riferimenti allo yoga in un'opera che emersa più volte durante questo convegno religione aperta Capitini parla espressamente di un nuovo yoga quindi c'è in Capitini l'idea che sia possibile ripensare lo yoga in Occidente in relazione con la compresenza che un po'ciò di cui parlerò
L'impostazione di questo convegno a quella di attraversare in qualche modo Capitini e di toccare attraverso Capitini sui temi in questo caso io affronterò un tema fondamentale che è quello della Fondazione filosofica della non violenza cioè dalla violenza è una prassi la non violenza anche una strategia una tecnica
Quale filosofia c'è dietro addirittura quale metafisica c'è dietro questa visione filosofica questo il tema che muore un po'affrontare parlando del del così detto yoga di Capitini
Devo fare un po'la promessa col concetto riguardo al concetto di tecnologia del se che trovate nella sottotitolo il mio intervento che non violenze Technology avesse molti di voi sapranno del concetto di tecnologia se è stato introdotto da Michel Foucault
Nel corso sulla ermeneutica del soggetto Michel Fukuoka Marizza il pensiero greco e nota che nel pensiero greco ci sono
In momenti importanti del pensiero greco e anche del pensiero latino agli hard a dire il vero romano lo storicismo all'epicureismo ci sono una serie di tecniche
Che hanno la funzione di cambiare il soggetto affinché il soggetto possa essere entrare in contatto con la verità DDA pone da Cartesio in poi noi pensiamo di poter accedere alla verità semplicemente utilizzando alla ragione
L'esperienza nel caso degli interisti i pensatori antichi invece pensavano che noi possiamo accedere alla verità soltanto sette preliminarmente abbiamo trasformato le stessi in modo tale da renderci capaci di verità per cui nel pensiero greco Michel fu come anche un altro pensatore che addotte parla di e spero di esercizi spirituali ci sono una serie di pratiche con le quali noi cambiamo noi stessi e dopo aver trasformato negli stessi possiamo accedere alla verità
E Michel Foucault parla anche utilizza il termine Abu abbastanza antipatico di tecnologia ad esse usa anche l'espressione dalla tavola spiritualità che sicuramente più bella ma può creare anche qui Rocco e parla anche di cura di sé
Veniamo in che modo
Questo ha a che fare con il pensiero nonviolento e partiremo vaganti io avevo preparato delle slide però in fondo le slide sono antipatiche volevo che ci fosse del testo sotto sottocchio però vi leggo qualche citazione facciamo
Gandhi come sapete affermava che Gandhi un pensatore religioso sostanzialmente la mia interpretazione di Gandhi cerca di mettere rimettere al centro della del della figura di Gandhi la religione non perché mi piaccia ma perché ritengo che oggettivamente sia così in Occidente spesso si tende a presentare un Gandhi
Che sembra quasi un un filosofo inglese utilitarista insomma di studiando Candy nel contesto indiano trovato invece qualcosa di molto diverso come sapete Gandhi affermava che io è la verità e poi si correggeva diceva no la verità e Dio
Con questa formula Gandhi ricchi riteneva di aver superato non solo il conflitto religioso perché se non se chiamiamo Dio non alla o o in altri morivano chiamiamo verità tutti religiosi
Si troveranno raccordo questo non le grandi temi di grandi trovare il superare il conflitto religioso
Ha diritto a Gandhi riteneva di poter superare il conflitto tra religiosi e altri perché anche l'altro nel momento in cui il momento in cui afferma che Dio non esiste sta affermando quella che ritiene essere la verità per cui Gandhi diceva anche lato io sarei d'accordo nel riconoscere il dio verità
Il problema si complica nel momento in cui riflettiamo sul rapporto tra verità e metro
Il titolo dell'opera fondamentale di Gadamer come sapete affermare che esistono verità vuol dire sempre al contempo indicare una via che conduce alla verità
Ora noi in Occidente pensiamo che alla verità conduca l'ho detto prima la ragione io rifletto ragiono e arrivo alla verità
Non è la concezione di Gandhi è assolutamente diversa
Perché i grandi ritiene che alla verità sia aggiunge si arrivi esattamente come pensavano i filosofi antichi si arrivi dopo aver trasformato se stessi in particolare i Gandhi usa un'espressione una tavola che e tapas Acciari è un po'complessa
Cosa vuol dire
L'idea di Gandhi e che il nostro io faccia da ombra alla verità cioè addio per cui non possiamo arrivare a Dio soltanto nel momento in cui abbiamo ridotto noi stessi a zero richiusi inserti Zironi un'espressione ridurre se stessi ad Azeroth onestà sarà ecco trovato almeno dieci volte in grandi per cui noi possiamo accedere la verità dopo aver ridotto il nostro ego fino a quel punto di annullarlo
E questo ci consente di vedere la verità questo può essere possibile attraverso una serie di pratiche che appartengono alla tradizione dello yoga ad esempio il Parma c'è aria la castità
La povertà volontaria il controllo del cibo il controllo del palato che una parte importante della spiritualità di Gandhi
Un altro aspetto importante del pensiero gandhiano
E l'idea che io interviene nella storia Gandhi è stato un grande elettore del Doug partita che come sapete il Vangelo dell'India il testo fondamentale la spiritualità indiana un capitolo del Mahabharata
In quest'opera tra le altre cose tante cose
Il dio Krishna afferma che periodicamente nella storia quando l'ingiustizia prevale sulla giustizia quando il male prevale sul bene
Krishna addio Chelimaie un avatar di Vishnu Dio interviene nella storia per ristabilire il bene per ristabilire la giustizia
In che modo però avviene questo intervento di Dio nella storia secondo l'interpretazione che candida della Bhagavad dita questo avviene
Attraverso le persone che hanno ridotto se stessi a zero praticando lo yoga praticando la riduzione per cui grandi quale idea
Sostanzialmente della sua prassi non violenza non violenta al suo ideale io riduco il mio e Igor a zero
In questo modo io entro in contatto con Dio verità di o verità interverrà attraverso di me nella storia e mi permetterà di vincere la mia battaglia con inglesi
Nel mio primo libro su Gandhi ho cercato e mette in evidenza come questo
Resta visione sia molto lontani dalla visione occidentale dall'isola della prassi che abbiamo in Occidente come posso a comportare una serie di problemi vi leggo due due citazioni di grandi la prima un po'una sintesi della sua visione
Questo impegno una citazione Milano centoventidue
Questo impero britannico basato sullo sfruttamento organizzato delle razze fisicamente più deboli della terra nessuna esibizione continua della forza bruta non può durare sia un divo giusto governa l'Universo
Quindi il fondamento della non violenza può nera in lui e non fu una fondazione dall'alto esiste un Dio giusto buono che interviene nella storia e non può permettere che l'Impero britannico basato sulla forza bruta
Prevalga sulla resistenza non violenta dell'India
Quali sono i problemi di questa posizione vi leggo un'altra citazione per evidenziare un po'le problematiche nel mille novecentotrentaquattro c'è un terribile terremoto nel Bihar
Gandhi scrive io condivido col mondo intero civilizzato e non civilizzato la convinzione che le calamità giungono sugli uomini come punizioni per i loro peccati
Vedete una sciocchezza colossale
Quando c'è un terremoto in Italia purtroppo succede abbastanza spesso capita che ogni tanto qualcuno dica sì c'è una logica nel terremoto il terremoto è capitato perché in genere viene messo a tacere perché una logica totalmente al di fuori del nostro modo di pensare però se tu pensi che la storia sia guidata da un qualche forma di provvidenza tu dovrai dire che poi anche il terremoto ha dietro una sua logica di questo tipo
Questa fondazione dall'alto della non violenza
Crea una serie di problemi come dicevo
Io credo che sia assolutamente discutibile dopo Auschwitz
Voi sapete che c'è tutta una filosofia c'è tutto la teologia del dopo al giudizio penso soltanto ad Anzio ora se il concetto di d'Europa Ruiz che ha un libro bellissimo
Come possiamo pensare che Dio interviene nella storia in qualsiasi forma attraverso la forma che pensa Capitini attraverso colui che ha ridotto se stesso zero in altre forme quando ci sono stati sei milioni di ebrei che sono morti nei campi di sterminio
Quindi presto la prima fondazione della non violenza la fondazione di chi di di Candy che io considero una formazione classica nel senso che rientra un po'nella Fondazione del del metafisica dell'etica che ritroviamo in Occidente una seconda un fondazione lo dico rapidamente per introdurre quel pensiero di Capitini e per la che troviamo una seconda corrente del del pensiero indiano che il Vedanta Advaita
Il Garante ha dai da subito che Francesco parliamo di cose di di cui parliamo anche tra di noi il vero al tabaccaio la corrente della filosofia indiana che sostiene che l'assoluto va pensato superando così residualità fino a quando pensiamo in termini di bene e male
E di tutti gli altri contrari non siamo lontani dall'essenza della realtà e senza la realtà un po'qualcosa di simile a ciò che diceva Schelling nella fase della filosofia dell'indifferenza noi accediamo l'assoluto quando abbiamo superato il modo di pensare dualistico
Ora un pensatore che
Segue questa che ha seguito questa corrente che allegato questa corrente di pensiero alla non violenza era non Panikkar come sapete anche un paio non Panikkar è stato anche a livello personale
Una personalità che ha superato le differenze nel senso che poteva definirsi cristiano al tempo stesso induista al tempo stesso buddista ha scritto un libro straordinario sul buddismo che il silenzio del Buddha navi leggo un passo di Panikkar
La pace questo passo è tratto da un libro che si chiama pace disarmo culturale
La pace deve fondarsi sulla natura stessa delle cose nell'armonia reale dell'universo se è vero per esempio che l'universo materiale sussiste grazie al fatto attenzione qui
Risponde al Capitini che il pesce grande si nutre del piccolo l'armonia della pace non potrà consistere nel far sì che gli uomini rinuncino alla caccia ma esigeva che questa venga praticata secondo i ritmi naturali delle cose
Cosa sta dicendo sta dicendo non possiamo giudicare la realtà
La realtà è che al di là del nostro giudizio la realtà e al di là delle nostre distinzioni tra bene e male e nella realtà c'è la violenza nella realtà c'è il pesce grande che mangia il pesce piccolo fondare la non violenza vuol dire rifiutare appassiti passi si giudizio sulla realtà
Il limite di questa posizione lo vedete in quello che dice sulla caccia questo vuol dire anche che devo considerare normale la caccia perché così come c'è la violenza nella realtà e anche giustificabile che ci sia una violenza da parte dell'essere umano
Purché dice Luís a condizione che venga praticata secondo i ritmi naturali delle cose ma quali sono i ritmi naturali delle cose
Le potremmo giustificare addirittura alla
Violenza razziale se ci ispiriamo a ciò che esiste nella realtà perché quante forme crudeli
Di violenza esistono nel mondo naturale una dicevo Capitini risponderà ovviamente non dal punto di vista cronologico nel senso che Capitini l'ho avuto modo per ragioni cronologiche di confrontarsi con Raimon Panikkar
Però questo passo visto per leggere risponde perfettamente a quel passo di Panicale ne dice
Questo un passo di religione aperta una delle opere più belle di Capitini divengono a dire che la realtà è fatta così mi vengono a dire esattamente quello che ha detto prima Panikkar mi vengono a dire che la realtà è fatta così ma io non l'accetto
E guardo meglio trovo anche altre ragioni per non accettare la realtà così com'è ora
Perché non posso approvare e che la bestia più grande di gorilla bestie più piccola che era per tutto la forza la potenza la prepotenza prevalgano una realtà così fatta non merita di durare buona qui si apre il mondo di Capitini in modo i capiti iniziata nel momento in cui lui dice che non posso accettare la realtà così come l'abbiamo detto prima l'ha detto Francesca agli atti
Ed è emerso anche negli altri il punto d'inizio di Capitini è un grosso mo'nei confronti della realtà
Ma questo non sono nel contesto indiano dove lo potremmo trovare lo possiamo trovare alle origini stesse dello yoga in una filosofia che il primo sistema filosofico indiano che il sistema Santhià
Il sistema San chiare un sistema però dualistico poi vedremo la differenza con Capitini
Il sistema San chiama parte esattamente dove parte la filosofia di Capitini Capitini l'ha detto prima Cianfrance Scaglia comincia a riflettere e dalla sua esperienza personale racconta in attraverso due terzi di secoli fa un po'la sua autobiografia della sofferenza
Nel momento in cui si sente
Sì sì c'è un bellissimo libro di Martinetti che è uno dei pochissimi testi italiani
Sul sul sistema San chiazza e nel momento in cui affronta l'esperienza della sofferenza della debolezza in un periodo in cui c'era l'esaltazione della forza dell'Energia il pericolo del del fascismo
Comincia a chiedersi io posso accettare la realtà in cui il forte viene saltato il debole viene escluso Datura e spirito
Il mondo in cui viviamo nasce dall'incontro tra natura e spirito la liberazione possibile nel momento in cui liberiamo lo spirito dall'incontro con la natura
Lo yoga si innesta su questa visione affermando che non basta la sola conoscenza teorica ma bisogna liberare lo spirito dall'abbraccio della natura attraverso una serie di pratiche
Che sono le stesse di cui abbiamo parlato prima le pratiche di riduzione ora mi ha preparato un discorso un po'più lungo Susan Chiappero alla filosofia indiana non a Trump tanti adepti per cui sorvoliamo un attimo anche perché il tempo è quello che vediamo la differenza con Capitini il sistema sa anche a un sistema dualistico Capitini non è un turista
Però Capitini ragiona come un turista abbiamo detto che Capitini non ragiona come Panikkar Capitini non dirà mai il mondo al di là del bene e del male
Ma Capitini non parla neanche soltanto rimanenza l'ha detto prima Francesca agli atti la paura l'espressione chiave attualizzare internamente l'immanenza questo vuol dire che mentre la filosofia yoga cerca una liberazione dalla natura e attenzione più apro una parentesi che è molto importante
Si dice spesso io lo tante volte ci litigo con i miei colleghi
A scuola tante volte si parla del fatto ad insegnare anche la filosofia orientale io lo faccio i miei colleghi tra taglia corto dicendo no non è filosofia
Ma l'indiana non ha nulla a che fare con la filosofia cosa c'è di diverso tra il sistema stanchi a che dice che bisogna liberare lo spirito dall'abbraccio con la natura e il Fedone di Platone in cui si legge che la filosofia quella pratica che ci libera dal contatto Libera l'anima dal contatto della natura
Ma del resto il fondatore stesso della filosofia il primo a chiamarsi filosofie Pitagora e Pitagora attribuiva la filosofia esattamente il ruolo di liberare il compito di liberare l'anima
Dal
Ciclo delle rinascite siamo perfettamente in un contesto indiano non c'è grossa differenza tra le cose allora Capitini parla quindi di liberazione però in un contesto di immanenza e all'interno di queste immanenza bisogna introdurre la differenza data dal dalla Liberazione dualità internamente l'immanenza nel mio in quel libro di vent'anni fa
Che ha avuto più successo di quanto non non avrei mai potuto immaginare devo dire
Dicevo che Capitini sostanzialmente introduce l'inquietudine della fede nella coscienza laica
Prende la fede che fede nella trascendenza mattina giù nell'immanenza e altre usa la fede per aprire il mondo l'immanenza con un'immagine che forse più efficace Capitini apre una finestra
Nell'immanenza e pensa la religione esattamente come questo la religione prendere l'immanenza e aprire una finestra inserire il possibile all'interno nel vento del necessario considerare immanenza non solo come necessario
Ma come una realtà nella quale è possibile anche la trasformazione veniamo un attimo quanto tempo cioè su dieci minuti ce n'è ancora
Cinque ok allora dico due cose rapidissimamente
Capitini parla di una serie di tecnologia del sei quindi parla espressamente di nuovo yoga
Di rimando naturalmente agli atti dove faccio un'analisi piuttosto approfondita di questo nuovo yoga dico sostanzialmente che consiste in una serie di cose
Io le distinguo in tre aspetti dietetica dietetica perché tutto ciò che riguarda il controllo del corpo Capitini dice sono importanti pratiche che riguardano il controllo del corpo e della dimensione utilitaria
E in questo rientra anche il vegetarianismo
Etica
Tecnologia del se yoga per Capitini vuol dire l'apertura al tu
Nel momento in cui incontro l'altro sospendo la violenza nei confronti dell'altro io sto facendo la pratica anche questa di yoga una tra una tecnologia avesse terza cosa pensano cosa sulla quale bisogna a mio avviso centrare l'attenzione io stesso non l'ho fatto in passato l'estetica in Capitini l'estetica il valore estetico un'importanza fondamentale
La musica la poesia non dimentichiamo che capitino grande poeta che pare che domani si parlerà anche di questo la la musica la cui sia citando una nuova prospettiva per la realtà per cui praticare l'arte entrare in contatto con il valore estetico ci apre un'altra tecnologia avesse che ci apre un'altra
Un'altra prospettiva di liberazione vado molto rapidamente concludo chiedendomi
Il lì io di Gandhi è un mio che deve essere annullato abbiamo detto no Regius inserto Zio ridursi a zero
Io del San chiama è un mio che si deve liberare che cos'è l'io di Capitini io di Capitini ha due caratteristiche è un mio rivoluzionario
Ed è rivoluzionario in quanto e Unione ermeneutica
Cioè il senso del tecnologia alle sedi di Capitini il senso dello yoga di Capitini e l'interpretazione quello che fa Capitini per nove fa la religione capiti che avesse stanzia mente stando nel mondo tentare l'azione impossibile evitare un'interpretazione totalmente diversa totalmente nuova del mondo ma questa questa via a me pare singolarmente
Incrociarsi con le vie dell'ultima filosofia italiana faccio riferimento soprattutto all'ultimo Gianni Vattimo Gianni Vattimo penso all'ultimissima nuovi ultimissime opere serie e dintorni dice che l'ermeneutica di Gadamer può diventare rivoluzionaria dal punto di vista politico sia interpretata come ermeneutica radicale ermeneutica radicale vuol dire pensare che l'essere non è questo da essere non è da Tita nel sequestro interpretato in modo radicalmente nuovo
Ma per quanto Vattimo non abbia mai che io che io sappia citato Capitini a me pare che Vattimo partendo dai piegare partendo dal punto di vista più sbagliato possibile dal mio punto di vista abbia fatto un tragitto particolarmente complesso che l'ha poi portato adesso nel due mila e diciannove esattamente al punto in cui è arrivato Capitini già negli anni Cinquanta ma anche prima
Concludo grazie
Grazie grazie molte Antonio hai fatto raramente una una corsa te ne ringrazio una sintesi eccezionale so quante altre cose avrei avresti voluto dire
E tra lui e Francesco Poli o io mi sento un po'schiacciato come un un ottuso ci dentale insomma ecco sono sicuramente molto indietro rispetto a loro e questo è un motivo profondo del perché li ho voluti questo labile abbiamo voluti e questo convegno per riaprire la questione Capitini anche da questo punto di vista
Prima
Ricordavo qualche ammicco assente giustificato ce ne sono altri ovviamente che non abbiamo ricordato prima Pietro Polito riguardava Mario Martini
Angelo Di Carlo è stato più volte ricordato per motivi di salute non ha potuto partecipare a questo convegno a predisposto una relazione quindi in qualche modo un contributo Daloui ci verrà in seguito adesso passo compiacere la parola Francesco politica
Al quale anche chiedo uno sforzo di sintesi perché così magari riusciamo a lasciare qualche minuto al dibattito Francesco ha pubblicato svegliati libri raccolte di di limiti che ne dovrei citare diverse ma insomma mi concentro su un nell'ora che sbagli svanisce tra le crepe del due mila e dieci poi si infiammò di notte la parola Reba Sanza recente dell'anno scorso
INA relativa tra questi i più recenti sono dal greto del fiume due mila e diciassette ma anche dei testi chissà saggi veri e propri di Filosofia
Ma abbastanza coraggiosi direi oltre che dalla schiuma del mondo nel due mila e quattro infatti volevo ricordare il tiro il titolo dirompente dimenticare Cartesio e corso figlia per la compresenza e quindi anche qui già cominciamo a sentire
Un ecco Capitini Ana e poi al punto di arrivo comune per una critica della filosofia del mattatoio del due mila e dodici tutti intrisi appunto di una forte ispirazione Capitini Anna
Il sunto
E certo
Sì no stavo dicendo che al punto d'arrivo comune un titolo desunto da Capitini il sottotitolo per farla finita con la filosofia del mattatoio
E io sono contento di intervenire subito dopo Antonio
Cui mi lega un lungo rapporto di di amicizia e anche una visione
Molto molto vicino
Volevo ringraziare Claudio Francesca Aia perché ha citato un carissimo amico prematuramente scomparso Gianni Cartia
E io ricordo che proprio Gianni Cartia ne parlo
Di questo libro vita religiosa che uscì
In una sorta di stampa
Segna non statica non del tutto ad Assad ecco Cappelli nel mille novecentottantacinque
Ricordo cartiera perché è stato uno studioso
Perché un po'apparso come una meteora nel nostro panorama culturale
Ed è ed in particolare un libro suo straordinario
Sull'Office mo'
Poi ristampato da quote liberty ma credo che la la versione originale era quella edita da la salamandra
Cartier è stato un allievo di Gianni Vattimo
Ma a differenza di qualche altro allievo che è poi andato per per percorsi diciamo mass mediatici televisivi creando poi un laboratorio di deontologia
Che poi purtroppo potrebbe anche essere io dico ironicamente di note odontotecnico diciamo così guarda sia rivoltato quest'altro allievo nei confronti di Vattimo in una maniera a mio avviso al qua se non altro poco generosa mentre Vattimo
è stato molto aperta e molto generoso con con i suoi allievi e calchi arrestato valorizzato
Ma poi ingiustamente dimenticato
Molto lucido molto molto raffinato
E allora Antonio
Già ha tracciato un ponte quattro di Capitini in una visione un po'orientale ma ha fatto anche un accenno alla sua scelta
Vegetariana Albricci dall'ennesimo
A quel tempo si parlava di vegetali ennesimo oggi diremmo senza alcuna remora che Capitini sarebbe vegano a me interessa questo aspetto perché interessa anche soprattutto e lo dico in maniera fortemente polemica d'altronde lo stile mio sottrarre Capitini ha una visione blandamente ire mistica che smorza totalmente
Tutto il suo
Il suo sentire ma il suo grandissimo apporto filosofico teoretico
E pratico e allora mi interessa di Capitini mettere in evidenza e il insisto da tempo
La sua rivolta vegetariana oggi diremmo vegana
Una rivolta importante senza di cui non si può capire il suo antitotalitarismo il suo antifascismo e questa rivolta vegetariana è importantissima perché accomuna Capitini anche a un altro grande filosofo
Che l'istituto anche in una scelta fascista Piero Martinetti
Colui che scrisse appunto pietà per gli animali e che approfondì il sistema sia in chiave i cui parlava precedentemente Antonio beh Capitini
Come
E un
Il grande filosofo prematuramente scomparso suicidatosi
Carlo mica setter Capitini non appagato l'entrata in alcuna delle categorie
Stabilite
Però senza compromessi si fa assertore di una ribellione aperta nei confronti di che cosa nei confronti del dolore il dolore che per dire sempre per usare un una terminologia di mica stette del stilla sotto a tutte le cose
Sostiene capitemi
Riecheggiando appunto mica spetta non bisogna lasciarsi andare a vivere e agire ripetendo gli altri mandare più in profondo mica spetterà il filosofo
Del la persuasione e la retorica un libro bellissimo in cui da un lato mette la persuasione termine che
In toto appresso Capitini è chiara ispirato Capitini la persuasione come essere Fiamma
Come atto di ribellione sociale dinanzi alla retorica che è quella della comunella debba al Vaggi dei valori prestabiliti e le religioni prestabiliti
E perché magari anche delle marce prestabilite
E invece Capitini come mi che spetterà andava andava oltre
E
E poi lo dirò dopo forse e anche non sembrava forse per questa sua tra svalutarsi era trasmutazione di valori e anche forse il filosofo più nietzschiano che ci sia stato in Italia
E il suo e il suo rifiuto della violenza
C'è in ogni in ogni sua pagina e in religione aperta esprima a chiare lettere il suo rifiuto dell'accettazione che un qualsiasi essere se ne vada nel nulla
Moglia e si spenga prima poi come una fiamma
E dice Capitini lo citava mi pare Antonio mi vengono o o Francesca aria o forse tutte entrambi mi vengono a dire che la realtà è così ma io non l'accetto ecco
Non può accettare che cosa non può accettare l'assurdità che dappertutto la forza la potenza la prepotenza prevalgano
E quindi con fermezza dice che questa realtà non merita assolutamente di durare ed è decisamente insufficienza
E all'accettazione di una simile condizione che poi è quella vera comunella dei malvagi di cui parla mica sta per
Policentrismo e io quando sento questo termine provò orticaria francamente e anche qualche altra cosa così quando si parla sempre di un ma Nancy mollò ma al centro e con questa visione edulcorata l'uomo l'uomo l'uomo no
Con Capitini si sposta classe e te l'essere senziente l'apertura non solo ma in questa compresenza Capitini chiama a partecipare il trapassato l'assente
Colui che con la sua assenza però forma
E da fornisce un utile apporto un apporto inderogabile indispensabile alla presenza in elementi di un'esperienza religiosa
Si spinge addirittura ad affermare che un giorno e questo è è stato un precursore straordinario dello vicina Genis mo'
Un giorno in ambito medico-scientifico si troveranno processi tali da volgere benefica mente e persino la vita degli stessi microbi
Se non si può far tutto molto si può certamente fare e si deve fare siamo anzi in ritardo
E su questa strada trovava una perfetta assonanza con un altro grande
Esponente anch'egli vegetariano gandhiano ma soprattutto tosto gli hanno come Edmondo Marcucci
Che poi fanno affianco di Capitini non soltanto nella prima marcia per la pace Perugia-Assisi
E quella del mille novecentosessantuno cui partecipò anche qui ne parlavamo con con l'amico Daniele da un Rini Taurino qualcuno prima
Il professor Tosti si chiedeva se capilinea avesse mal contato Pasolini Capin contrappasso vini perché Pasolini partecipò alla prima marcia per la parere c'era anche c'erano anche Arbasino c'era anche Cal Calvino
E ma dicevo Marcucci torna fu vicina Cavedine anche nell'organizzazione di un convegno bellissimo nel mille novecentocinquantadue io ancora non ero nato
Mi dovevo re internare per un non so che
Che forma avevo servo scafo forma animale vegetale comunque non so posso apparso quattro anni più tardi
Nelle mille novecentocinquantadue
E insieme appunto Marcucci insieme a Capitini
Organizza un convegno dal titolo straordinario la non violenza riguardo al mondo animale e vegetale da cui nacque la società vegetariana italiana ecco io
E rifacendosi Marcucci proprio a un convegno
Del cinquantacinque poi svoltosi a Parigi
E Marcucci no non mancherà di sottolineare che i microbi non sono di per sé fatto cenni lo diventano se trovano un terreno favorevole concordiamo
Non nutrito convenientemente vale a dire agiscono negativamente se nell'alimentazione costituita dall'accumulo di tossine
Provenienti dal catabolismo delle proteine animali se vengono introiettate i cibi derivanti della utilità sofferenze dallo scempio di vita di altri esseri e poi versate queste due persone insomma che
Per quei tempi erano dei marziani e Capitini in particolare
Sì è ancora oggi siamo nel due mila diciannove
Vai in un bar e ti senti dire ah va bene lei Ale vengano a parte
Quella persone che con un eccesso proprio di di acume ha detto alle erbe che hanno quindi americani benissimo
Oppure dei dice lei non vuole anomala perse non c'è no non mangia carne benissimo rampollo tramezzino col prosciutto perché io non ho mai visto un albero di prosciutto oppure torna carciofini anche lì albero di tonno io non l'ho visto
Oppure gamberetti e maionese perfetta alla fine arrivederci e grazie
Va be considerando
Gli anni in cui il pensiero di Capitini si è articolato a quel tempo non si era ancora affacciato il termine di anti specifici Momma Capitini lo fu
L'anticipo l'anti specifico un termine che viene introdotto nel mille novecentosettanta da uno psicologo
Britannico che
Parlando del razzismo
Del totalitarismo vide nello specifico una forma di razzi forse la peggiore perché da quella forma che poi ne derivano tutte le altre che cos'è lo specifico lo specifico e grazie l'ostracismo em
L'assunto razzista se cui una specie secondo me la peggiore cioè la specie umana
Sulla base di un arbitrario e autoreferenziale criterio di superiorità
Sarebbe storicamente legittimata e imporre
Violentemente esercitare il proprio dominio su tutte le altre specie ah ecco le vediamo che cosa dei deriva siamo ormai alla crisi e non c'era non c'è neanche bisogno di creta che ha detto delle cose sensate ma purtroppo siamo ormai ogni ogni giorno muoiono
Centinaia se ne vanno centinaia di specie di animali
E non solo il pianeta e sconquassato grazie a questo atteggiamento specificità che è stato avallato da tutto un percorso filosofico aristotelico otto mistico fino ad arrivare cartesiano fino ad arrivare come vedremo poi
A allo stesso hi-tech
Ecco le poi immaginate vi è un uomo che arrestato nel mille novecentoquarantadue
Insieme al fior fiore dell'intellighenzia antifascista
E cioè Calogero Codignola e il Serpico essa il mio letti Ragghianti
Perché aveva costituito il movimento liberalsocialista nel carcere delle murate che cosa fa si incontra trova nella cella delle cimici
E che fa prende una scarta l'Est no no Capitini da venti con un violento ecco perché si avvicina un po'alle al Cermis no le prende una a una le mette fuori più le mette fuori più queste ritornano e così fino a quando
Capitini
Non fu scarcerato
Può essere stato Capitini queste Capitini
Ed ecco i confronti quando interveniva nei congressi nei convegni socialisti comunisti i rappresentanti della della sinistra
Questi IVA per lasciamo perdere si davano un po'le le gomitate perché parlava questo questo questa persona così strana
Beh lo stesso Nenni quanto morì Capitini disse che comunque era un personaggio particolarmente anomalo e ancora fa approvare ai medesimi immedesimarmi il nuovo in un giovane che nel mille novecentotrentadue butta alle ortiche un brillante avvenire che poteva avere alla alla Normale di Pisa
Perché di punto in bianco lui reputa importante dare una dimostrazione chiara di antifascismo e pianti dolori ecco malata
Nata nell'unico modo possibile immaginabile però non violento programmando sì vegetariano rifiutando a mensa rimangiare
La carne il vicedirettore scriverà Capitini in antifascismo tra i giovani mi disse che Gentile allora perché era l'ora ha detto anormale
Era impaziente che io sistemarsi le mie cose me ne andassi perché ero divenuto di colpo vegetariano per la convinzione che esitando davanti all'uccisione degli animali italiani che Mussolini stava portando alla guerra e si trassero
Ancora di più davanti all'uccisione di esseri umani
E a Gentile infastidiva che io mangiando a tavola con gli studenti come continuava a fare
Fosse di scandalo con la mia novità quindi il vegetare n-esimo costituisce un passo in avanti sulla via del possibile
Un atto concreto di amore è unita verso tutti gli esseri senzienti che a parte dall'immediato senza attendere che altri accendano
La fiamma scrive Capitini
In anche il vegetale è verissimo può rientrare nella liberazione sociale religiosa che nel libro il potere di tutti pubblicato la novità del nel sessantanove
Il vegetale nerissimo e atto di affetto e rispetto per molti esseri senzienti che non vengono più sottoposti all'uccisione per trarne le loro carni quindi è un ampliamento dell'Unità amore
La decisione vegetariana sulla base di interiore persuasione con ritorno il termine libica sette deve sottrarsi al gioco dell'avveduti del del tradizionalismo inerte del conformismo del gusto del piacere
Direi della retorica di
Contro cui si scagliava mica sta per questo atto di distacco
E di indipendenza di anticonformismo alla radice profonda nella religione che la realtà può svolgersi aprirsi trasformarsi e che noi possiamo andare verso una sintesi di uno
E di tutti ad un alto livello
Qui mi dicono che ho cinque minuti allora dovrò dovrò tagliare parecchio però ecco voglio dire
Questi concetti voi Capitini ribadisce nel sessantatré in un numero unico che intitolato emblematicamente perché uccidere per nutrirci
Capitini ribadisce che anche nel compiere un atto vitale come mangiare si porta un ideale un di più nella giunta
Dell'animo e prima parlavo di questo filo
Che conduce da che in moto aggiungo fraudolento
Conduce dalla metafisica aristotelica otto mistico cartesiana sino a Decker perché finale del perché Heidegger
E
Il filosofo
Che
Secondo cui secondo cui e l'animale sarebbe povero del mondo stordito
E non non morirebbe ma semplicemente perire ebbe questo lo dice lui
Secondo anche che l'animale cioè l'altro animale l'animale non umano non avrebbe sentore della morte io non so se sulla base di che cosa certo tipo di chi ha vissuto e vive con altri animali
Pensa esattamente il come può avere la prova esperienziale che ciò non è vero e contrapposto a Heidegger in quegli anni per fortuna c'erano i filosofi della scuola di Francoforte in particolare Orca Horkheimer che con la sua metafora del grattacielo mi avvio comunque non ti preoccupare so che sono sempre un po'regolare ma e parla delle questa metafora del grattacielo
In cima stanno i grandi magnati dei trasse diversi gruppi di potere capitalistici alla base dei poveri vecchi e malati e aggiungeva
Sotto gli ambiti in cui crepare a milioni coulisse della terra andrebbe poi rappresentata l'indescrivibile inimmaginabile sofferenza degli animali
L'inferno animale della Società umane il sudore il sangue la disperazione degli animali
Questo edificio la cui cantina è un mattatoio
E il cui tetto è una cattedrale dalle finestre dei piani superiori assicura effettivamente una bella vista
Sul cielo
Stellato ebbene
Capitini si rifiuta
Rifiuta chiaramente quella filosofia dico loro imperante
Che va
Dalla testata alla sinistra
Che raggruppava filosofi
Di diversa estrazione il secondo cui passando da mattatoio si fa spallucce si dice non è che è un animale ebbene proprio questo modo di pensare riflette delle aberrazioni
Perché
La fermati come dice anche lo stesso Adorno l'affermazione ricorrente che selvaggi neri giapponesi somiglierà da animali voi scimmie
Contiene già la chiave del pogrom
Noi viviamo nazismo quotidiano di cui dobbiamo avere una cognizione nazismo quotidiano e nazismo che sia nel momento in cui andiamo al supermercato e passiamo davanti ai banconi
Dove vengono selezionati quei corpi che sono reduce dalla soluzione finale
Il razzismo quotidiano il nazismo contro cui si schiera Melanie gioco quando parla dei Carmini somma anche molto più efficacemente Jacques De Rita quando critica
Carlo fallo luogo Grazia
E il razzismo che farsi che non e e vede anche il innanzi svolte che noi non non proviamo alcuna
Compassione
Ma non è il termine di pietas cristiana ma nel senso molto più pregnante dichiararci nelle vesti dell'altro
Nella sofferenza nel pianto Del Bufalo del cui parla Rosa Luxemburg bellissimo quando vede un bufalo martoriato
Da una Cozzino che era il il cocchiere o e vede il bufalo che piange e le sue lacrime erano le mie ecco noi
Dobbiamo avere presente questo nel momento in cui transitando in autostrada vediamo quei camion in cui sono stipati come lo erano gli ebrei nei campi di concentramento nei treni blindati che portavano i campi di concentramento vengono stipati
I i Ruini i bovini le pecore
Senza cui nei tuoi confronti nessun pontefice che in Vaticano di buon grado accetta e circensi
Nessun porta il Pontefice più o meno buono
Ha pronunciato una parola non mi pare d'aver mai sentito nel periodo pasquale non solo o non periodo natalizio parole contro l'ecatombe conto il massacro contro l'Olocausto animale in particolare contro quella tesi
Degli degli Agnelli ebbene allora e mi avvio alla conclusione ci sono all'incirca dai
Squadernando regole e steccati
Capitini
Destino umano e non umano in una persona e li convoglia verso una medesima prospettiva
In cui la religione non è più Doc comma
Non è in posizione non è confessione ma è prefigurazione qui ed ora del nuovo in questo senso la fecondità della compresenza di portata inimmaginabile
Dal momento che lo scenario di Capitini
Non si compone di elisioni ma contrario di di aggiunte
Nella compresenza Capitignano Hatchet posto per tutti e allora
Se è vero mi avvio alla conclusione
Che come de Rita in quel libro meraviglioso stupendo che l'animale che dunque sono
Dice che gli uomini si possono dividere
I n due categorie coloro che non hanno mai incontrato lo sguardo di un animale
Abilmente accertabilità o gommini sacramenti altre cose lasciamo stare le mie polemiche
E coloro che invece fanno
Cominciare il presente proprio da quello sguardo giacchetta lo sguardo per esempio del gatto
Che ti vede non appena esci dalla doccia di cui parla Derrida
Allora Capitini si annovera senz'altro tre secondi
Tra quelle che hanno incontrato lo sguardo
Animale e settant'anni prima di te Rita ha parlato di intimità infinita con il volto lo sguardo lesse dell'alterità specificando che la diversità altrui
Non vincerà somiglianza che scopro
Somiglianza anche con il corpo di ogni essere animale pianta cosa invitando ad essere in sintonia con la vita del verme
L'animale l'altro essere non è solo il cane indicato e anche il verme
E anche lo scarafaggio che il tre e anche il ragno che troviamo
Del mito del sospiro del silenzio
Sì da porsi nel giorno divenuto di festa
Art Liparota ogni solitudine
E a sentirsi aperti in assoluta purezza
Grazie Francesco io la mia domanda domanda questa quale quale relazione migliore di questa così appassionata per aprire il dibattito
Non abbiamo moltissimo tempo io rimanderei intanto a domani mattina la lettura della testimonianza che ci ha fatto sapere Alarico Mariani Marini come avete visto nel programma sono previste due testimonianze i due testimoni diretti e due collaboratori
Di Aldo alla ricompaia di Marini
Che appunto ci ha fatto avere un testo perché queste date del convegno agli coincidevano con un convegno forense fuori Perugia e Francesco Innamorati che invece si farà farà la sua testimonianza i indiretta insomma domani quindi
Passerei la parola agli ai primi che si sono prenotati per le domande
Prego
Magari sempre utile
Che vi presentiamo The brevemente così anche il servizio di radio radicale torna prezioso
Allora il prescelto scusate ma non sono abituato a parlare in pubblico solo dovuto fortissima come d'altronde penso che qualsiasi auditore che si ponga con una sensibilità e un interesse è un minimo QD cultura che ho io presiedo
Sono laureato in ingegneria civile
Di lontano settantadue aprisse insomma
Ho insegnato trentatré anni quindi fatto dubito lavorista
Però sono stato Santa sensibilizzato
Qualcun legare l'Ingegnere filosofo magari
Dunque la prima corsa mi sento di quasi contrastare intervento forte l'idea che sia data di Panicale uno conosco moltissimo però cito delle frasi così Sudan profilo incisività assente mi sembra che è stato presentato in modo molto riduttivo
Panikkar è uno che ha fermato lo scortati da alcune conferenze letti liberi o libri no perché sono piuttosto difficili lui quello che diceva mi ricordo una volta c'era
Convegno Livia
A Città di Castello
Giorno di studio con professor Rossi Achille Rossi
Quindi Panikkar sì quindi chi è al corrente cioè
Ostruzione ma
Sentito lui parlava di cose
Il bivio tempi terno non il potente e prepotente
Una frase con molto sentiti sentito molto forte su una trasmissione radio Tretti raccomanda tutti mi si presenta dice io ascolto Radiotre
Audience fascista Costa numero uno strano stamattina
E molto
La verità non è mai quella che si trova ma quella chi si cerca allora una persona così Navazio sempre anche esprimersi sul l'Olocausto perché era cose dei facilità erogare queste cose le ha fatte il nuovo l'uccisione degli animali a Fratta l'uomo
Gesù che è stato non è stato citato io non sono sono oggi sudista ma non credente ricercatore insomma perché intriga molto è stato il primo rivoluzionario Judith potenti scavalchi a botte a Moggi potenti del Regno
Ho buttiamo giù importanti gallerie al mondo
Leggeteli Dostoevskij I fratelli Karamazov capitolo il Grande inquisitore organi inquisitore incontra Gesù questa esce se ti trovo qui domani io ti porto era tornato da cento del rogo di cento perché tu non hai capito
Tu muovi tu hai pensato l'uomo libero il Capitini Diderot
Tu non l'ha capito
Quindi non ti muovi le l'uomo
Questo tema è stato ripreso da Balzac l'uomo venderebbe tutto quello che ha per trovarsi un padrone guardateli nella storia vostra
Dichiara conto ognuno cerca un padrone volente o nolente Dimaio un sorso saggi ENI Piero la vede così
Non varrà al coro con nessuno
Può darsi che mi sento un po'Capitignano a questo punto perché sembrano questioni di estrema importanza
Va bene quindi questo per quanto riguarda pani Ca'per i quali però quel discorso che aveva mangiato il pericolo dobbiamo osservare perché il problema del Anna cosa che volevo dire è che noto troppo spesso che alcuni hanno trovato una verità una religione che sia verdiana che sia animalista che sia fascista anzi io la verità non ce l'ho e su questo mi riallaccio a Vattimo missionario coi poco conosco che l'onorevole verità l'anno tacciato di reato a dire attivismo eccessivo
Per
La verità non è possibile kitsch alla verità chi ce l'ha mai avuta
Allora questo di uccidere gli animali dobbiamo varare a percorso dell'uomo io
Ho talmente amato gli animali da non volerne mai nessuno quando mi ci è voluto un altra in linea cagnolina ma sotto le transenne all'otto di via così poco più grosso e arancia confidenze era parcata prenderebbe a dicembre relazione tra qualche giorno prima di Natale
Non coglie parlava parlavo una comunicazione più alta che è quella che non si fa con le parole Marco gesti con la gestualità con lo sguardo Sergio Quinzio sempre sul radiatore ho sentito una volta dice
Ma grazie cani che poi ha detto anche un libro molto interessante
Ma se gli occhi di un cane timori e cognati e di tutte le vostre assurda inutili filosofi occidentali
Non so se questo a che fare con l'animalismo
Penso di sì
Un altro libro interessante adatto richiamare l'ispettorato ora questa convinzione che noi siamo natura sì di una valle avvolta in una
La reazione di una biblista
Bruna Costacurta che insegna Gregoriana di Roma
Che dice tutto quello che dicevano gli ebrei non è puro caso
E c'è una versione della Genesi in cui dice che Dio
Fece tutte quelle belle cose e poi l'ultimo giorno fece l'animale l'uomo
Non è casuale perché nello stesso giorno
Nel significare chi è l'uomo e gli animali sono fatti della stessa materia
Convivono Gesù usate al mondo ha dato in custodia all'uomo
Quindi si tratta di non depredare gli indiani d'America sentivo il loro uccidevano quel bisonte Tieri gli era strettamente necessario
D'altronde le fonti di produzione ogni cultura ogni epoca avuto le sure oggi probabilmente si potrebbe vivere senza uccidere animali ma chi può impedire a un pesce grande di ammazzare quello che il piccolo questo non giustifica la violenza del più forte sul più debole Panikkar lontanissima niente perché penso che non Panikkar approfondite non ci avete occasione perché veramente nuovo
Chi va al di là delle Regioni anche la sua vita
Devo celata riconosce l'educazione educazione vorrei redatta dal presidente perché
Mi sento molto d'accordo con lui
Scusate senso grazie
Grazie di questo contributo allora sentiamo anche Manuele profumi
Sì veloce velocissimo però un paio di appunti in realtà rispetto a tutte le relazioni che ho sentito
Uno un appunto politico e l'altro appunto filosofi cominciano dal contrappunto filosofico perché si è fatto riferimento sopra tutto negli ultimi interventi alla dimensione diciamo ermeneutica di Capitini ma attenzione perché in realtà Capitini
Va oltre le arme neutri o possiamo dire così perché quello che sottolinea Capitini cosa che probabilmente Vattimo è arrivato alla fine la sua vita a capire è il problema che noi siamo esseri di creazione
Essendo esteri di creazione siamo esseri di tra mutazione
La persuasione è una persuasione il fatto che ne abbiamo questa possibilità
E questa possibilità non è semplicemente un'interpretazione radicale della realtà
E il fatto di dire la realtà data la negazione
La realtà data nella possiamo completamente trasformare cambiare radicalmente non è un'interpretazione quindi in questo senso capilinea molto più vicino a figure per quanto mi riguarda
A abbastanza eterodosse Hannah Arendt anche dal punto di vista diciamo poi del della visione sul potere e castori ATI spreco Antony guarda invece la visione teoretica che non diciamo così posizioni filosofiche tipo ermeneutico molto più vicine invece al fatto di considerare l'essere umano e anche la realtà stessa come qualcosa che è soggetta creazione Dio è creazione il dio Amore è un Dio che crea continuamente solo che non è che lo crea dall'alto lo crea continuamente e in maniera infinita
Diciamo così a tutti i livelli
Maniero orizzontale ma anche verticale perché poi la produzione del valore lui lo dice esplicitamente
è una dimensione verticale della diciamo così della compresenza della produzione del valore produzione valore realtà in cabine creazione del valore e a e lì mi diciamo mi collego con la parte poi politica perché la direzione del valore e non è diciamo neutra prevenzione del valore perché bikini penso dedica su questo potete convenire
è abbastanza puntuale
Lo dirò diciamo una citazione per andare veloce
Il liberalsocialismo quando lui
Lo fonda insieme ad altri si sottolinea soprattutto per la massima socialità e la massima libertà come tutti voi sappiate sapete già
Quando lui scrive la compresenza dei dei dei morte diventi sia c'è un passo in cui lui dice che la compresenza e massime individualità e massima socialità ma che questo diciamo che se non lo lo interpretiamo all'interno del mondo finito del mondo dato può essere frainteso ed è questa anche la ragione l'esigenza della creazione di questa categoria che la compresenza
Che cosa significa questo significa di fatto che i valichi valori più alti a cui lui tende e che lui vuole diciamo dare l'esempio su cui mi vuole dare l'esempio tutti
Sono quelli che ora lo dico in maniera laica sono la solidarietà e la libertà infinite che vanno insieme
Cioè che bisogna prenderli insieme non si possono prendere una senza l'altra che s'legarle lì si possono capire soltanto se si prendono insieme altrimenti non non riusciamo a capire bene di cosa stiamo parlando e questo si dà come pratica
E come esperienza ecco perché il primo libro esperienza lo sappiamo le mentine asprezze religiosa la pratica e l'esperienza non sono il fatto diciamo così della contemplazione lui ci tiene a dire un sacco di volte questo
E quindi il la non violenza si fa nell'azione e in queste ore molto vicino a Gandhi e qui arrivo alla questione politica perché io credo che la differenza tra grandi e Capitini sia quella che poi è fondamentale per capire anche che cosa ha fatto Capitini qual è l'apporto che ha dato Capitini alla nostra cultura la cultura italiana in generale con la cultura
Universale è il fatto che secondo me Capitini radicalizza la relazione tra politica e religione su questo non mi trovo d'accordo con chi invece diceva che poi per la politica diciamo a qualcosa di più di una barca abbandonando quanto meno sicuramente la politica dei partiti
Ma non la politica intesa come la chiave di volta della tra mutazione
E non è un caso che lui di fatto finta a parte dall'inizio come liberalsocialista per poter esprimere posizioni non violente
Fatto litica e poi alla fine della sua vita non è per una strana ragione che si mette a a produrre quel quella rivista Grail poteri di tutti
Perché capisce che la chiave di volta come l'aveva capita anche Gandhi sta lo capisce sotto il fascismo e poi ovviamente lo riporta anche sotto la Repubblica democratica perché sappiamo bene cosa con lui pensa repubblica democratica
Dopodiché questa che questo elemento che non finisce mai in Capitini a realmente diciamo la parola che lo riassume gli non mi grazia ma voi sapete che non mi Grazia
Riesce a Pietro in un altro intervento che a cui ho assistito io qualche tempo fa nomini Grazia e la traduzione della compresenza
E la realizzazione della compresenza però lo mini Grazia lui non è che non la vede all'interno di una prospettiva legata al potere quindi alla politica
Possiamo dire che è un'altra politica così come un'altra religione o un'altra con la religiosità la distinzione si faceva la religione ed è gestita
Però Capitini ha chiarissimo in mente come ce l'aveva grandi nello spirito che è impossibile tramutare senza passare per una trasformazione anche radicali di quella che è la politica
Però il fatto che lui non è d'accordo con la politica i partiti non vuol dire che non si pone il problema di rifondare anche la politica e in questo senso io la cosa che più mi da fare e di considerare che il termine o migranti sia si differenzia dal termine democrazia soprattutto per il riferimento allo compresenze quindi a questa dimensione infinita
Ma non su altri piani non la sul piano di comandi di quello che dove dovrebbe essere il potere non violento il potere non violento comunque un potere di apertura che ne possiamo dire
Ancora più estesa Capitini lo sapeva rispetto a quello democratico ma sempre passa per diciamo così quelli che sono i caratteristiche anche Bobbio vede della democrazia anche addirittura della democrazia
Come la intendiamo noi dei partiti tra l'altro e chiudo invece facendo riferimento diretto le due fasi del potere quindi una cosa specifica
In realtà Capitini entra in quel dibattito e in quel dibattito lui in qualche modo ripropone quella quel dualismo delle due fasi perché
Capitini era convinto che si potesse arrivare a una rivoluzione non violenta una rivoluzione aperta ma solo facendo venir meno il potere dello Stato ci sono passi su questo che sono chiari critici e lo stato impedisce è una struttura verticale che impedisce che ne possiamo arrivare effettivamente poi a un'altra società liberata una società tramutata quindi ci sono due fasi una fase in cui viene meno lo Stato in questa fase
Almeno per l'Italia e finisco qui lui si fa fa un riferimento diretto ai comuni
Quindi al fatto che esistano quelli che lui chiamava le comunità aperte che si dovrebbero poi trasferì comuni sarebbe trasforma in comunità aperte
Che il riferimento diretto è siccome non abbiamo fatto le rivoluzioni che sono state fatte invece in altri Paesi in Italia possiamo poggiarsi su questo
Ma l'idea generale prima di tutto bisogna far venire meno una struttura verticale se non la facciamo venire meno possiamo anche riprodurre diciamo così
Creare alternative ce n'è c'era ma c'è qualcosa che impedisce in questo caso è veramente radicale ed eversivo quindi su questo io credo che il cuore di di di quello che poi il messaggio di Capitini
Molto scomodo ancora e non potrà che essere lo ancora in avvenire
Grazie Manuele questa scomodità ce la portiamo c'erano portiamo presso certo Claudio sì
Occorre correggere una frase
Che non ho avuto il tempo di leggerli
Di Pietro Pinna Pietro Pinna non non non credo che sia definibile proprio come dire l'esempio dell'uomo Pio e religioso nel senso tradizionale del surf
Allora Pietro Pinna dice non poteva esserci alcun dubbio sul fatto che la posizione Capitini Anna porta al capovolgimento della formula due punti prima riforma sociale quindi mutamento della sovrastruttura religiosa
Ma nella formula dimensione religiosa in un senso così profonda e totale che porta con sé la riforma sociale dovrà secondo me il problema è quello se
La politica
Riesce come dire a correggersi
E quindi in qualche modo per così dire a fare tesoro anche dei suggerimenti che gli vengono che le vengono dalla religione o è la religione che corregge la politica
Bene io credo che nel caso di Capitini
è vero
Visto che vissuto come dicevo prima in un in un'atmosfera veramente micidiale dicevano perché non solo in Europa non offre che dal cinquanta dalla guerra di Corea in avanti
Abbiamo ricominciato a Farina di dirlo in sostanza la crisi cubana c'è mancato un pelo che non santa se penali del mondo insomma no
Quindi penso
Che l'alternativa Capitini Ana al di là della quotidianità certamente perché non è che sono cose che nella realtà si possono fare in una settimana ma diciamo nella sua visione
E quindi sostanzialmente nella visione della compresenza ero non fosse possibile rimediare ad una situazione se non con una tra mutazione profonda
è vero perché un'altra mutazione era
Come appunto l'uso della parola il Lorient Tartaglia suggerisce era un qualche cosa di assolutamente no
Nuovo e diverso se non nel caso di una protezione assoluta a cominciare dalla religione cioè una religione tramutata
Sostituisce una politica ero oppure si unisce come dice Bobbio in una sintesi inscindibile se la politica ha accettato latra mutazione che è accaduta nella religione questo è il problema
Secondo me ecco
Grazie Claudio di quest'altro elemento che sicuramente aiuta a a riaprire il problema perché di fatto noi adesso ci troviamo davanti a questo dilemma
Io sarò io commetterei un un grave torto ai relatori che devono rispondere a queste sollecitazioni dei nostri amici intervenuti se appunto cedesse la parola loro per trenta secondi ne abbiamo purtroppo un problema anche di utilizzo dell'aula quindi fare tesoro di queste due preziose questi due preziosi interventi critici
E mi riporterei a domani il proseguo insomma
Considerando il fatto che già Claudio ha offerto ulteriore chiavi di lettura quindi grazie di questi interventi così sinceri ed è bello che Capitini stimoli dei degli interventi in chiave critica così appunto mi viene da dire viscerali
E questi col quindi ci lasciamo con la promessa di riprenderli domani unitamente alla relazione del testimonianza della di rinvia la ricco Mariani Marini a cui facevo cenno prima che dedicata all'esperienza della marcia per la pace già si sia fratellanza tra i popoli
Ci vediamo domani ci diamo appuntamento domani alle ore nove all'università per stranieri in particolare al alla sala goldoniana la bella sala goldoniana quindi grazie di cuore a tutti intanto per essere intervenuti oggi e ci vediamo domani mattina