Comunicazione alle Camere del progetto di legge costituzionale per la revisione della 2^ parte della Costituzione approvato dalla Commissione bicamerale per le riforme istituzionali al termine dell'esame in sede referente

Se io vorrei scusarmi prima di tutto per regolare i colleghi che varranno pare domande alla fine dell'esposizione di parlare un po'forte perché sentendo dalla protratta Milano
Ieri l'altro vi è stata trovata una rete completamente tappa per quindi il mio invito è piuttosto diminuito
Allora io non ho dirò poche cose all'inizio di questa conferenza
Poi parleranno al mio posto ai relatori e porteranno vuol dire anche giorni eventuali
Nella Aldo Moro relazione ancora non scritta coloro peraltro io vedo per esempio
Banda semplicemente dire all'inizio di questa conferenza stampa
La ragione per cui la commissione bicamerale per le riforme apparentemente dato quanto documento ha detto a un metro di distanza
Dalla Lazio catene tra la tapparci dalla legge costituzionale che ha istituito la conclusione
La ragione per cui l'abbiamo fatta ma abbiamo fatto di comune accordo e qualifica
In ogni citerà vi hanno non ci abito io questo di Pirlo perché ognuno di turismo constatarlo illumina situazione politica eccetera immanente inquieta
Non parliamo poi giudicare e come andrà a finire queste come tarata in gioventù da questa preziosi e poi e io Epidauro questo dirlo con molta chiarezza perché lui non è certa dopo la Commissione bicamerale per le riforme
Né tanto meno il suo presidente che possono pretendere di giudicare le varate per la soluzione della situazione politica in cui il PPA
Ma valuta la situazione politica incerta entità a ventotto nove riappare tentare subito il ventuno infatti del nostro lavoro e quindi noi abbiamo presentato una relazione
Che organica come dice la legge istitutiva della commissione dei sa anche se non compiuta
Abbiamo eventualmente lasciato al niente di posti stabilito dalla legge istitutiva della commissione
La presentazione di gli eventuali emendamenti da parte dei colleghi della Camera e del Senato o anche dire successivamente della questa Commissione la presentazione di emendamenti che possono anche rendere più completo il testo o correggerne qualche aspetto abbiamo fatto questo per una ragione molto semplice non volevamo che è il nostro lavoro
Che è stato piuttosto silenzioso dal punto di vista dell'attenzione della stampa
Sì cioè come iniziò alcuni anni fa il lavoro della commissione Bozzi
Una differenza che noi chiediamo una commissione di di tutti bicamerale istituita con una legge costituzionale con un compito ben preciso
Che amava Pati di nipotini eroicamente arriviamo nelle la Camera ed è già in atto
E la commissione Bozzi era soltanto una commissione di studio
Volevamo che il risultato del nostro lavoro no tosse la conclusione di una commissione istituto ma diventa secondo me in questo modo abbiamo fatto sì che diventi un atto belle camere
Stampato e distribuito per usare un termine molto tradizionale in modo che quanto dovrei il per il lavoro i tutori comunque filante la surrogazione alcuni che andrà per difficile le difficoltà politica di alle quali ci troviamo quel tela ragioni per cui noi abbiamo presentato subito qualcosa proposta in modifica della Costituzione e credo che abbiamo l'importo a mantenere da parte nostra sia per dimostrata il lavoro che abbiamo fatto
Sì ampia per creare un punto il più possibile fare
Per quanto riguarda il lavoro futuro perché sulle riforme tutti in cui siamo convinti elezioni o non elezioni dovrebbe Vito
Do ora la parola al primo relatore aveva dei membri ora il quale a
Dedicato alla sua relazione il suo lavoro molto apprezzato alla formula vincente
Allineato al presidente siccome ho l'onore di parlare per primo ai relatori ma solo subito
Ovvio dovere
Quale credo fermamente quello di nome o di tutti noi dare atto alla presidente
Del grande contributo dato almeno soltanto che questa mattina si presenta alla stampa
Perché è riuscita impresa che non era facile appunto è stato appena detto questo va rimarcato fatto politico importante
Di conseguire il risultato di trasformare il lavoro dibattito e discussione che vi è stato in Commissione in un atto del Parlamento
Che in grazie
Ma testimonianza non fugace non effimera e politicamente significativa della capacità di autoriforma delle istituzioni repubblicane
Questo mi permette anche di introdurre molto rapidamente il tema della forma di Stato
Che altrimenti potrebbe apparire un tema astratto teorico non invece come esso è
Di alta politica costituzionale
Abbiamo affrontato questo argomento
Vorrei che gli amici della stampa cioè il passero a comunicare agli elettori ai cittadini questo dato importante
Ancor prima di discussione che hanno preso spazio largo delle tribune dell'opinione pubblica su questioni relativa carattere dello Stato
Perché abbiamo trasfuso nei lavori della Commissione alcuni spunti già giunti a maturazione politica della precedente legislatura quando ancora su queste questioni nel dibattito non aveva assunto la vivacità dei toni invece ha assunto di recente
Fin dalla scorsa legislatura fin dalla decima legislatura repubblicana la Camera in particolare aveva affrontato la questione alla forma di Stato
E l'aveva introdotta in termini di metodologia politica
Tali che la bicamerale di uscita ad assorbirne buona parte del risultato noi siamo partiti questi prima Badoglio lei comunicare vorrei rappresentare alla vostra riflessione siamo partiti darla idea della crisi dello Stato
Poi sono arrivate le conclusioni che voi potete constatare che parlando di un regionalismo ai limiti del federalismo le sono due che colpisce l'immaginazione ma anche un'espressione diciamo esterna idea nostra
E stata al momento in cui siamo partiti dall'esame del bene la forma dello Stato e che è rimasta un po'intatta in tutto il tessuto normativo che è stato predisposto dalla idea dalla crisi dello Stato e della priorità nel assoluta di affrontarne la soluzione in termini istituzionali al centro voglio dire dei nostri nostre discussione dei nostri volti è stata proposta lo Stato unitario lo Stato democratico lo Stato pluralista lo Stato repubblicano questo è il passato il centro dei nostri lavori siamo partiti dalla constatazione che sotto gli occhi di tutti
Di un progressivo deteriorarsi delle funzioni statuali dovuto intatta l'accavallamento impatto alla duplicazione in parte alla decadenza complessiva delle funzioni statua abbiamo scacciato dalla nostra mente l'idea di una facile fin troppo facile soluzione avrebbe potuto coincide tre come entrino politica nella quale è stata quella che ha prevalso alla commissione cioè troppi poteri pubblici eliminiamo gli
E invece la nostra idea è stata un'altra riordiniamo di partendo dal dall'altra l'opzione la voglio favorito ricordare che altrimenti tutto rimarrebbe un freddo elenco di articoli normativi e non di obiettivi politici partendo dall'idea che in una società complessa ricca e forte come per il la quale viviamo alla quale ci apprestiamo a vivere ha bisogno di mediazione bisogno di interventi pubblici pubblici poteri sono necessarie
Non si possono a cuor leggero cancellare devono essere ricondotti nel loro terreno e devono essere diversamente distribuiti nella comunità nazionale questo è il punto essenziale del per l'insieme delle dei delle proposte che abbiano maturato sulla forma di Stato
Quindi partendo da questo
Siamo arrivati alle prime affermazioni che sono quelle che costituiscono ossatura che si propone del nuovo Stato repubblicano attribuzioni essenziali dello Stato ricordate la quadruplice indicazione serve anche
è una prima idea delle funzione essenziale dello Stato cioè la bandiera la spada la toga la bolletta vennero la politica estera ha sparato alla politica dalla difesa militare dello Stato l'ordine pubblico la porta codici va Bonetta la ragione di Scar l'interno e internazionale accanto a queste altre posizioni messi insieme a queste per ragioni di scelta di cultura di un'intera generazione in terra
Stagione della comunità alla storia e alla comunità nazionale
Ai beni culturali all'ecosistema e quant'altro ma in una ecco enumerazione tassativa cioè l'abbiamo poi scelto l'impostazione del costituente repubblicano quale elencava nel centodiciassette attuale quello che ho
Cioè centodiciassette della Costituzione e indica le competenze della Regione le competenze della Regione e abbiamo invece preferito
Questa visione dei problemi dei poteri pubblici elencare le competenze dello Stato a seguendo tutte le altre che non sono elencate alla Regione in maniera che la comunità civile all'autogoverno del territorio esprimesse quella già la vita di competenze che è mancata alle nostre regioni che è stata una delle cause non secondarie per loro declino e del loro rapido appassimento
Fatto questo abbiamo tolto in termini di coerenza su i piani diversi in cui l'autonomia dalla Regione poi deve cimentarsi
Gli altri aspetti della autonomia dell'autogoverno delle comunità territoriali e quindi autonomia finanziaria
E quindi autonomia politica autonomia finanziaria implica
Il principio secondo il quale chi fa le leggi e governa come la Regione abile regia governa all'onere di disporre dei mezzi approvvigionarsi delle risorse necessarie per quelle funzioni e quindi autonomia tributaria
Che poi se consentita una breve parentesi per collegare veste questioni ai temi ai temi di oggi
Non è secondario rimedio sui problemi della finanza pubblica perché largo convincimento per il quale una delle ragioni della complicazione alla finanza pubblica del suo attuale decadimento stand della dissociazione tra centri di entrata e centri di spesa c'è qualcuno che sì procacciare risorse qualche altro deve spente fra i due non vi è coincidenza quando si fosse realizzata l'autonomia finanziaria delle Regioni vi sarebbe anche la coincidenza generale naturalmente tra centri di entrata e centri dispensa il che dovrebbe implicare e cannella previsione generale anche dei cultori della materia implica una estensione del principio della responsabilità della responsabilità per Speaks
Autonomia politica implica per la Regione la possibilità di darsi le proprie regole di governo questa è la prima volta lo ricordiamo nella relazione spero che sia stata data
Bozze almeno questa è la prima volta nella coalizione unitaria del nostro Stato in cui a un soggetto diverso dal Parlamento si dà la possibilità di al regolare la rappresentanza
Mai avvenuto prima storia italiana che ripeto soggetto diverso dal Parlamento posso attribuire se le regole
Per il proprio governo e quindi per la formazione della propria rappresentanza e per le regole e distribuiscono il potere politico tra gli organi della rappresentanza questo sarà possibile con l'autonomia politica concessa dalla Regione
Sì all'autonomia finanziaria sia all'autonomia politica sia anche l'autonomia legislativa sono tutte però nel quadro per una unitarietà dello Stato io vorrei prima di avviarmi a concludere questo rapidissimo
Salatissime introduzione alla lettura delle nostre proposte in materia di forma di Stato ricordare che la commissione partita ha osservato durante i suoi lavori ha concluso ci sono lavori osservando questo triplice elemento dei principi del regime pressorio no unitarietà dello Stato il principio per la rappresentanza politica il principio della responsabilità della responsabilità politica
Questi tre principi sono stati osservati puntigliosamente vorrei dire nella stesura delle proposte che la Commissione a ha deliberato aggiungo ancora due considerazioni
La prima è questa
E ed è una osservazione che io faccio un condominio con il collega ed amico onorevole Bassanini
Neve e distribuire i poteri i pubblici poteri che noi non siamo stanchi indifferenti all'altro tema che nelle righe nell'intervallo dalla Commissione che è il mutamento delle regole del potere
Per cui voi troverete nella lettura delle norme che arrivato dalla pubblica amministrazione nozioni nuove come il vincolo dalla traspare sa come il diritto generalizzato all'accesso del documento amministrativo come il principio secondo il quale la funzione amministrativa segue quella legislativa per evitare che con la proliferazione degli uffici
Sì
Bocche oggi la di Narita del potere del potere amministrativo quindi una serie di modifiche sostanziali sono quelle che accompagnano e danno anche corpo alle modifiche sulla competenza vale a dire la parola con la lista sia corporativa Bersani dalla forma di governo ci siamo solo preoccupati in una diversa e più corretta la redistribuzione dei poteri che già è tanto ma anche del modo diverso di concepire il potere che quasi tutto in una Repubblica moderna come la vostra l'alta considerazione riguarda un tema molto delicato che va molto al di là anche forse aveva il tema della forma di Stato ed è il rapporto che la commissione inteso istituire con un atto di coraggio quale io come relatore desidero in particolare dare atto ai colleghi
Rapporto avesse inteso stabilire tra la Regione e le funzioni esterne allo Stato
Io cito due aspetti di questa novità è una novità assoluta anche dal punto di vista dalla dall'ordinamento repubblicano
La presenza nella regione
Nelle forme e lo Stato vorrà descrivere per quanto riguarda la preparazione delle grandi scelte internazionale dello Stato
Questo non implica una come dire diluizione delle concentrazione necessaria per poter essere ma implica una chiamata della comunità civile
A queste grandi scelte che è un modo anche per far crescere la partecipazione popolare all'esercizio dei poteri sovrani però s'restano stati abituati dei manuali dal nella storia del nostro Paese di considerare alcuni poteri come poteri non del tutto immersi nelle regole della rappresentanza poteva essere stato tradizionalmente visto così il fatto che la Regione sia costi al tavolo delle grandi decisioni che riguardano la presenza nostro nella relazione nazionali è un fatto che non contraddice interessi generale dello stato età però anche corpo come finora poco è avvenuto alla componente popolare della sovranità il mare sull'espressione essenziali che sono appunto l'espressione Della politica resta l'altra questione invece riguarda l'ordinamento comunitario
Io non ho bisogno di ricordare agli amici giornalisti che sono osservatori attenti delle cose
Istituzionale parlamentare con molti di voi
Li dividiamo spesso valutazione riflessioni e pensieri quotidiani sul sull'esercizio alla cosa pubblica in Parlamento ha bisogno quindi ricorda le voi quanto sia insoddisfacente il modo con il quale ma non solo lo Stato italiano a tutti gli altri stati partecipa al lo svolgimento della vita della comunità europea
Malgrado sia presente poco nella cultura in tutti noi il sentimento forte della necessità che questo ordinamento progredisca
E assume sempre più i contorni spessore politici
Ha bisogno di dirle come sia la tra l'apertura dalla porta eccetera questo sentimento popolare il modo in cui questo sentimento poi riesce a realizzarsi fondo ancora oggi purtroppo legge comunitaria è una sorta di stanco rito che ogni anno in Parlamento si celebra con scarsa partecipazione qualche volta non si riesce nemmeno di celebrare tanto che noi siamo tra il più come dire
I più in fondo alla graduatoria ENI di delle delle delle solerzia per l'attuazione del dell'ordinamento comunitario
Tale enorme che voi vedrete nel leggere
Il testo che è stato rimesso
Troverete una che ha grande significato
Che vede nella regione il soggetto destinato ad attuare le direttive comunitarie nelle materie di rimessa alla competenza regionale cioè si stabilisce un circuito diretto tra Comunità europea
E soggetto Regione che ha un grande significato civile e che è forse la prima volta al quale il poco ho fatta Polino in modo più diretto partecipato a quella la realtà comunitaria che sarà la realtà
Dei prossimi anni dei prossimi decenni sempre più invasiva ricchi spazi istituzionali e politici della nostra Augusto ecco allora in conclusione del cosa possiamo dire
Noi abbiamo avuto un'ambizione e speriamo di non essere stati troppo lontani dall'averla appaga nella forma di Stato noi abbiamo osservato il vincolo generale che la legge costituzionale citava
E che abbiamo osservato in modo convinto perché ne siamo profondamente convinti
Che era quello di osservare integralmente i principi dal regime Repubblica
Io devo ricordare che ha l'oggetto dalla nostra Commissione riguarda la seconda parte della Costituzione ed non va prima
E questo non è senza significato
Perché Parlamento nel fare la legge costituzionale che ci ha dato i poteri ha inteso porre fuori discussione quelli che sono i principi del regime Repubblica
Non solo come una testimonianza di fedeltà ai valori della costituzione ma come convincimento nel loro valore permanente l'attuale questo è stato il primo e generale vincolo che abbiamo osservato il secondo è stato quello di tradurli nel vivo della intuizione del costituente eliminando incertezze contraddittorietà Carrey nuove che hanno reso difficile l'attuazione del messaggio del costituente quarantott'e il terzo punto alla quale dallo star abbiamo cercato di essere fedele salvo quei bambini nove escludere il futuro non voglia vivere avevamo ragionato come avrebbe ragiona per il costituente del quarantotto se fosse stato il costituente di oggi guardando quindi verso il futuro ma ci siamo sentiti come dire depositare di questo silenzioso Amanda quindi abbiamo cercato di non ignorare oltre alla fedeltà dei principi e alla necessità di conto dedicati negativi dall'esperienza che vi è stata in questi quaranta quarantacinque anni che sono stati anche però quarantacinque anni di grandi risultati istituzionali e politici e di pensare al futuro e quindi tener conto di ciò che sta per avvenire di ciò che sta avvenendo perché nuovo testo costituzionale ne risulti già impregnato e quindi nasca giovane e non nasca invecchiato rispetto a un futuro intorno
Questo è stato il senso del nostro lavoro io devo solo fare un'ultima osservazione ed al seguente
Diceva la Presidente che spesso non abbiamo lavorato in silenzio
Ed è vero silenzio a aspetti negativa osservo spetti positivi perché qualche volta permette anche di lavorare per una cosa è sicura però abbiamo lavorato in grande concordia
E stato molto raro il caso in cui vi sono state votazioni diciamo
Tali da solcare alla metà la commissione difficilmente abbiamo contato i voti perché difficilmente ci siamo trovati nella condizione di dover enumerare tale è stato il sentimento di converge Enza generale che ha segnato di lavori prima del comitato ristretto per la forma di Stato e poi la Commissione nel momento in cui ha affrontato
Affrontato questo e voglio anche dire
Che siamo stati in grado di a tener conto delle tendenze dalla cultura istituzionale del nostro Paese le abbiamo sentite dire mezza Annoni
Il che ci ha dato anche la forza di non inseguire mode fugaci e come rapidamente sorgono così rapidamente Tramontano è un testo costituzionale tiene conto dei tempi
Delle idee generali forti dei tempi e può anche anzi deve trascurare le intemperie congiunturale che si possono manifesta speriamo di avere preso un mondo poco abbiamo agito in un in ripeto non cioè vale concordi anche quando nelle nostre vedute sono state diverse al nostro interno e devo dire che
Noi non abbiamo vissuto naturalmente la stagione dei settantacinque dell'Assemblea costituente
Però io credo che quel dell'impegno per il livello di impegno che vi è stato in quella fase non è stato poi tanto lontano quanto l'impegno di di pensare ai problemi di pensare alle soluzioni di si volare i risultati e di immaginare il futuro che atto minato la commissione da questa parte vi ringrazio per l'attenzione e
Restituisco la parola test
Ringrazia lo redattore all'apparire Lara ed allora la parola al redattore esso collassa ecco Ambra appare era anafora ma dico Terna vantare varie basta
La relazione per andare ad Anversa ninna nanne ancora stampato sconfina persino
Ringrazio il presidente il le
Poche cose che dirò potranno ovviamente inquadrate
Nell'ambito delle considerazioni Killian presidente della missione onorevole Iotti e il collega Labriola
Relatore per la forma di Stato hanno testé svolto
Il lavoro della commissione un lavoro unitari io e naturalmente ancorché scritta a più mani anche la relazione va considerata in modo unitario
Come sottolineava bene il collega Labriola
Avevamo il compito di aggiornare e di proporre una riforma organica della parte seconda della Costituzione
Non quindi mettere in discussione perché così il Parlamento opportunamente ha ritenuto l'approvando una legge costituzionale
Sulle istituzioni e sui Poteri di questa Commissione bicamerale non rimettere in discussione le regole generali i principi e i valori del patto costituzionale
Che anzi sono stati in questo modo ribaditi
Come ancora attuali ed ali
Ma ragionare sulla crisi di rappresentatività di autorevolezza di efficienza di governabilità delle nostre istituzioni e su come porvi rimedio e quindi pensare a proposte che consentissero per quanto è possibile fare con strumenti di ordine istituzionale e con strumenti e regole giuridiche poi c'è tutto lo spazio del rinnovamento e del cambiamento dei comportamenti e dei soggetti politici che ovviamente la commissione non può risolvere
Come riuscire
A creare regole capaci di favorire la formazione di istituzioni più salde più stabili più responsabile più autorevoli
Più rappresentative quindi più democratiche più efficienti e più efficace
Le soluzioni non nascono solo da una riforma ecco costituzionale vi sono altri strumenti per esempio le leggi elettorali tutti abbiamo potuto constatare già nelle il rinnovamento della vita dei nostri comuni quanto contino nuove leggi elettorali quanto possono cambiare nel bene o nel male poi ciascuno darà il suo giudizio
Il rapporto tra le istituzioni e i cittadini e il grado di stabilità di rappresentatività e di autorevolezza delle istituzioni
Noi l'abbiamo fatto come sottolineava ampiamente vi relatore Labriola attraverso una
Proposta di riforma incisiva della forma dello Stato
Ma l'abbiamo anche proposto e questo era il compito del dell'altro comitato i cui risultati sono consegnati attraverso poi le decisioni finali nella Commissione nella nostra la proposta il comitato per la forma di governo ma anche attraverso una riforma
Venne istituzioni centrali dello stanco
E le istituzioni nazionali
Le due cose sono chiaramente e strettamente legate fra loro non solo perché la profonda riforma proposta per la forma di Stato ridefinisce
Risse lezione i compiti le funzioni e i poteri delle istituzioni centrali
E per così dire lei decongestione
Di una massa di compiti di poteri e di responsabilità che vengono attribuite
Alle istituzioni regionale
Ma anche perché del tutto evidente che una riforma dello Stato che si muove in senso accentuatamente regionalista se non in senso federalista comporta istituzioni centrali
Più forti più stabili più rappresentative più autorevole in grado di svolgete il necessario ruolo di coordinamento
Di mantenimento della compagine unitaria della Repubblica
Abbiamo a questo proposito ha ragionato
Sulla
Opportunità
Di modificare i principi della forma di governo
E si è svolto nel corso di tutti i lavori della commissione un confronto che è stato un confronto aperto e approfondito
Sui diversi modelli
Una forma di governo di tipo presidenziale
Una forma di governo di tipo semi presidenziale una forma di governo di tipo parlamentare ma recante profonde innovazioni rispetto a quella
Adottata dal costituente
Del
Degli anni mille novecentoquarantasei e quarantasei dal costituente repubblicani
La commissione nella sua grande maggioranza anche se non all'unanimità non ha ritenuto
Di adottare
Una a forma di governo un regime di tipo presidenziale
Lo ha ritenuto da una parte
Distante dalle tradizioni
Dalla storia dalla cultura del nostro Paese
Adatto appunto nella sua maggioranza ha dato rilievo
A considerazioni e critiche
Che oggi anche in
Ordinamenti che da lungo tempo hanno adottato il modello presidenziale hanno qualche spazio
E cioè il rischio che in una forma di governo presidenziale che è basata su una
Netta e chiara divisione dei poteri
Tra l'esecutivo il legislativo e anche su una separata legittimazione
Dell'esecutivo dal legislativo del titolare del potere esecutivo dai titolari del potere legislativo si possa verificare
Una sorta di contrapposizione paralizzante
Che non favorisce
La rapidità tempestività efficacia delle decisioni che sempre più i poteri democratici poteri pubblici devono adottare nell'epoca contemporanea
Nelle quali possono essere anche fortemente ridotte nel loro numero come ha spiegato il collega Labriola le competenze e i poteri delle istituzioni nazionali delle istituzioni centrali dello Stato
Sia perfetto
Della nuove competenze e organismi europee quelli dell'Unione Europea sia perfetto del forte decentramento di poteri alle istituzioni regionali ma nell'ambito delle loro competenze si richiede grande tempestività
Lucidità
E capacità di decisione il governo
L'intervento sia nell'ambito del potere esecutivo che nell'ampio del potere legislativo quindi una forma di governo che come si è visto anche negli anni
Più recenti nell'esperienza americana oppure apportare
Ad una contrapposizione logorante in qualche momento paralizzante tra l'esecutivo e il legislativo nono non è sembrato a noi non è sembrato la grande maggioranza della Commissione come raccomanda
Nel contempo
La commissione non ha del tutto escluso
Soluzioni
Che
Potessero portare
Ad una scelta diretta da parte dei cittadini ad una diretta investitura da parte dei cittadini
Del titolare del potere esecutivo si è discusso a lungo sull'ipotesi dell'elezione diretta del presidente del consiglio del primo ministro da parte dei cittadini la maggioranza della Commissione ha ritenuto tuttavia che
Fosse opportuno per ragioni riconducibili a quelle che ora ora rapidamente ricordato in relazione alla forma di governo presidenziale che una soluzione di questo genere
Restasse nell'ambito del di una forma di governo parlamentare
E quindi di una forma di governo nella quale la scelte alla decisione del corpo elettorale riguarda insieme e contestualmente
La elezione dei membri dell'Assemblea legislativa dei dei membri del Parlamento
La Scelta della maggioranza
Tra schieramenti e programmi politici tra loro concorrenti e alternativi
E i la scenetta di che espressione della maggioranza al compito di guidare il potere esecutivo e quindi di governare
E quindi si è ritenuto che
L'eventuale elezione diretta
Del presidente del Consiglio non potesse che avvenire in connessione con meccanismi elettorali
Che preveda no questo almeno l'orientamento della maggioranza della Commissione forme di scelta da parte dei cittadini
Della maggioranza parlamentare e di chi ha il compito di guidare l'esecutivo come espressione di questa maggioranza parlamentare o guida o leader di questa maggioranza parlamentare questo comportava immediatamente un problema che era quello di pensare ad una riforma costituzionale congiuntamente ad una eventuale revisione della legge elettorale teste approvata dalle Camere da pochi mesi è approvata dalle Camere
Ed è come se non ha ritenuto opportuno in questa sede in questo momento riaprire
Il tema di una eventuale riforma della legge elettorale che non può che essere lasciato alla prossima legislatura
Quindi non si è esclusa questa ipotesi ma la commissione ha ritenuto di scegliere in maniera chiara e netta
Per una
Forma di governo di tipo parlamentare inserendo nell'ambito della disciplina di questa forma di governo una serie di elementi innovativi rispetto al modello delineato dalla
Costituzione del mille novecentoquarantasette che sono in grado a nostro avviso
I dare un contributo molto forte all'obiettivo di a vere istituzioni come dicevo più salde più stabili più responsabili più autorevoli
E più rappresentative
Quali sono queste innovazioni
Sono innanzitutto
La
Investitura del primo ministro l'investitura diretta del primo ministro da parte del Parlamento da parte del Parlamento in seduta comune da parte delle campane il primo quarto
Delle Camere dopo le elezioni primo atto dopo le elezioni vere rispettivi presidenti uffici di presidenza e naturalmente
E l'elezione del primo ministro il rapporto di fiducia sotto forma di un vero e proprio voto di investitura
Intercorre innanzitutto tra le Camere il primo ministro
E il primo ministro eletto dalle Camere a maggioranza assoluta scende nomina e revoca
Liberamente i suoi benissimo questo potere di nomina e di revoca costituisce lo strumento fondamentale per mantenere l'omogeneità
Del gabinetto l'omogeneità del Governo
E introduce un elemento forte di rafforzamento della stabilità e dell'efficacia delle poteri di governo dell'esecutivo
Nella stessa direzione va l'istituto della sfiducia costruttiva che come sapete e applicato in altri ordinamenti per esempio nella ordinamento federale tedesco
Che consiste come i presenti sanno nella
Impossibilità di rimuovere attraverso il voto di sfiducia il Primo Ministro e il governo in carica se non con la contestuale investitura
Designazione d'elezione di un nuovo primo ministro
E quindi diciamo senza l'apertura di una crisi che poi viene risolta successivamente
Un elemento di rafforzamento che naturalmente non può impedire le dimissioni libere
Del primo ministro
O una crisi di governo legata ad altri eventi per esempio l'impedimento il decesso del primo ministro
Ma che costituisce in ogni caso un elemento forte di stabilizzazione del governo nei confronti di iniziative parlamentari come abbiamo conosciuto nella storia nella prima fase della storia di una Repubblica che mettono in discussione
La stabilità delle maggioranze la continuità dell'azione dei governi
Sempre nella stessa direzione il nostro testo propone una nuova struttura del Governo
Che diciamo ispirata sia pure in termini ovvia con alcuni adattamenti al modello britannico
Un numero ridotto
Fortemente ridotto rispetto a quello attuale di ministri la Costituzione per la prima volta nella nostra proposta stabilirebbe un limite ministri non possono essere più di diciotto
La configurazione come membri del Governo accanto al primo ministro ai ministri anche dei vice ministri vice ministri sono una figura più rilevante
E importante degli attuali sottosegretari solo membri del Governo si assimilano in qualche modo ai giugno al ministero del gabinetto del gabinetto britannico
Tanto per i ministri quanto per i viceministri si introduce l'istituto della incompatibilità
Sottolineo che l'istituto dell'incompatibilità si accompagna con le altre norme che abbiamo indicato e quindi siamo di fronte a governi che dovrebbero essere tendenzialmente governi di legislatura
Quindi all'inizio della legislatura
I parlamentari che fossero chiamati dal primo ministro a far parte del governo devono decidere si accettano questo invito
Si accettano questo invito optano per le cariche governative e cessano di essere parlamentari
Questo è tutto si raccorda
Ad un modello che come vedete da una parte rafforza la stabilità
E l'efficacia dell'azione del Governo ma non lo fa a danno del Parlamento
Ed anzi l'obiettivo che noi abbiamo cercato di perseguire quello di rafforzare contemporaneamente il Governo e il Parlamento nella distinzione dei loro compiti alle loro funzioni
L'incompatibilità serve anche a questo cioè distinguere in maniera più netta la funzione governativa della funzione parlamentare
Questo rafforzamento de il ruolo e delle funzioni del Parlamento emerge con molta chiarezza nelle di norme molto innovative
Che noi abbiamo che noi proponiamo in materia tutti decretazione di urgenza
In materia di delegificazione
E in materia di commissioni parlamentari di inchiesta di inchieste parlamentari
In materia di decretazione d'urgenza
Che come sapete è una delle grandi questioni che ha complicato i rapporti tra Parlamento e Governo nel corso della
Prima fase della vita della nostra Repubblica
La scelta che noi abbiamo fatto e quella di accentuare in modo molto netto e chiaro
Quello che era il modello originario a cui pensava il costituente la decretazione d'urgenza come l'esercizio effettivamente eccezionale straordinario del potere legislativo da parte del governo di fronte a situazioni che rendevano inevitabile
Una eccezionale sostituzione eccezionale e provvisoria sostituzione del Governo al Parlamento
Si è quindi previsto che i decreti legge possono essere adottati solo
In quattro circostanze
Casi di necessità ed urgenza concernenti la sicurezza nazionale
Le calamità naturali
L'introduzione di norme finanziarie che debbono entrare subito in vigore quindi cosiddetti decreti catenaccio e il recepimento dell'attuazione di atti normativi
Della Unione europea quando il ritardo nella loro adozione possa comportare responsabilità dello Stato per inadempimento di obblighi comunitari
Vedete con questo che gran parte delle materiche sui quali i opera non gli attuali decreti legge