Gli attrezzi del nonviolento. Quali strumenti per una difesa civile non armata e nonviolenta efficace nel mondo di oggi?

Buongiorno a tutti benvenuti a questo nostro convegno gli attrezzi del non violento spiegheremo perché abbiamo fatto questa questo banner
Che mi pare particolarmente importante volevo sottolineare la vignetta la vignetta non l'abbiamo fatta noi l'ha fatta uno dei nostri protagonisti Mario Pezzolla e penso che sia una cosa che dà il senso di questa nostra inizio
Di di riflessione
Bene nel ringraziarvi di questa per questa presenza io entro subito nel merito perché abbiamo vorremmo essere domenica potremmo essere nei tempi lo faccio assumendomi il compito di introdurre con le tre domande che a cui vorrei rispondere la prima e perché oggi questo convegno oggi domenica ma perché oggi seconda domanda a che titolo due associazioni come vedete il Chess che e il Ces che progetta parlo di questo tema che in fondo è perché di questo convegno la terza domanda è qual è la cornice nella quale iscrivere il messaggio di questo convegno bene
Oggi oggi è il quindici dicembre ed è solo quarantasette anni che è stata pubblicata la legge che riconosce per la prima volta in Italia l'obiezione di coscienza
Questo non è un convegno di reduci
è un convegno che vuole a bere la capacità di scrivere
Nero su bianco se noi su un foglio bianco dovessimo scrivere con un pennarello bianco non vedremo nulla per fare questo faccio riferimento a quello che abbiamo vissuto tre giorni fa
Il dodici dicembre quando abbiamo fatto riferimento abbiamo ricordato la strage di piazza Fontana
Cinquant'anni dalla strage di piazza Fontana
Un periodo oscuro un paio nella quale c'è stata la strategia delle tensioni è stato l'inaugurazione della strategia detenzione delle stragi degli assassini e con una particolarità che non so se la prima volta ma sicuramente il capo dello Stato al presidente Mattarella
Ha detto esplicitamente che ad essere coinvolti in questa vicenda erano i vertici erano pezzi i pezzi dello dello Stato
Perché mette insieme queste due cose perché su questo schermo nero
Tre anni dopo c'è stata attraverso una forte battaglia e il carcere
Di giovani che hanno la pensavano diversamente c'è stata un'altra storia
Ed è per questo che oggi noi vogliamo celebrare questo evento perché noi vogliamo scrivere un'altra storia
Quella storia che dove pezzi dello Stato hanno assassinato dei cittadini che dovevano proteggere si contrappone a una storia nella quale dei giovani hanno fatto la scelta opposta
Vivere le contraddizioni attraverso la non violenza
Ed è importante che noi scriviamo una storia diversa offrendoci io molto care all'idea delle minoranze attive noi non vorremmo essere minoranza perché
Ingiusto
Fare passare per minoranza quella che una idealità molto forte affrontare non violenza la violenza attraverso la non violenza ma la seconda cosa importante a che titolo queste due associazioni
Parlano vogliono parlare di questo tema vorrei utilizzare un'immagine quella delle gemme se noi andassimo in questo periodo in un frutteto
Vedremo ora nelle piante vedremo delle Pia le piante da frutto vedremo che hanno delle protuberanze
Delle escrescenze
Sono leggende
I contadini lo sanno molto bene
Che protegge le quelle gemme significa averi fiori e frutti in primavera
Apparentemente sono come dei tumori
Però sappiamo che quelle sono le vere novità di quelle piante ecco
Il Cesca che nato nell'ottantadue avuto questa funzione di proteggere che valorizzare delle gemme delle novità che stavano vive che stava di Vendola
Società italiana
A dare vita al Chairs che nel ventisei giugno dell'ottantadue erano delle figure di spicco della non violenza in Italia a Domenico se nei registri del miele
Padre Angelo Cavagna allegarci
C'è stato e di Vaccaro una postuma dello violenza la Tavola Valdese c'era don Franco Monti Rubini si che e il fondatore di Capodarco
E Capodarco è stato il primo ente che si è convenzionato con il Ministero della difesa e Capodarco ha ospitato ha dato spazio agli obiettori di coscienza quando ancora non c'era la legge bene
Il CESC e NATO da queste forze da queste energie
E ha voluto dare proteggere quello che stava nascendo come fenomeno
Elevato non solo di poche persone perché era appena otto anni che era era nata era nata il servizio civile degli obiettori di coscienza
E questi giovani stavano occupando dei posti che ne erano importanti stavano vivendo in alcune realtà che erano il lei novità della Società Civile all'allora
Tutto il fenomeno del destituzionalizzazione perché erano giovani che stavano all'interno di comunità
Alloggio per psichiatrici comunità di accoglienza per persone con disabilità
Per comunità alloggio per minori
E poi i comunità
Nel settantacinque appena l'anno dopo sono stato sulla comunità
Della gruppo Abele dove c'erano ragazzi tossicodipendenti il CESC project a in qualche modo valorizzato queste esperienze che erano nuove nella società
E che erano dovevano essere protette perché sicuramente il Chairs che Prodi il Cesca era un realtà che difendeva nei confronti del ministero della difesa questa esperienza chiaramente rispetto a una istituzione che certo non la guardava di Monorchio non solo Manchester in qualche modo a
Voluto fare memoria
Di questi di queste esperienze
Perché i giovani poi dopo l'hanno con l'anno ventidue anni molto spesso
Del servizio civile tornavano alla realtà dovevano fare famiglia devono lavorare e allora c'era bisogno di qualcuno che doveva fare memoria fare storia di quello che era avvenuto che era avvenuto
E non è a caso
Che poi nel tempo gli enti si sono fatti carico di metodologie di contenuti di esperienze che poi hanno riportato nella esperienza
Né in questi quarantacinque anni di attuazione del servizio civile prima degli obiettori e poi adesso del servizio civile nazionale e universale
In modo tale che queste esperienze siano poi vitali oggi come erano ieri
E e il Ces che produce il Cesca in a utilizzato la sua appunto l'essere il primo ente il primo coordinamento inizialmente dei piccoli MD enti per poi avviare la forma di aggregazione degli enti nazionali
Io sono stato il primo segretario ho intuito da subito che se non si aggregavano tutti gli enti compresi nazionali
La Caritas le ACLI darci l'Arci servizio civile non avremmo avuto la capacità di dare una risposta concreta sia in termini di difesa del servizio civile sia in termini di promozione di queste novità
Che stavano all'interno e nel due mila e tre poi dal Cesca nato il Ces che progetta e che accreditandosi con il ministro con la presidenza del consiglio dato vita poi la gestione e qui si sono separate un po'funzionalmente le strade il Cesca
Di cui sono presidente attualmente che rappresenta l'attività culturale
Di rivitalizzazione di quella che erano le storie del sì degli obiettori di coscienza della non violenza eccessi che progetta e che traduce nella realtà e nella realtà attuale e quindi nella gestione
Il tema l'esperienza del servizio civile
Ecco noi oggi riteniamo di poter valorizzare queste radici profonde
Perché noi riteniamo che ne parleranno coi Mahoney Valpiana ne importerà
Ma Giulio Marcon l'aumento generalizzato in nel mondo e in Italia delle spese militari questa non violenza strisciante che questa violenza strisciante che c'è
Non rende ragione di quello che è stata la battaglia che hanno fatto molti giovani di quella che è un patrimonio storico della nostra storia oggi c'è bisogno di valorizzare questa realtà Cerball oggi bisogno di valorizzare questi esperienze che sono state fatte
E in questo senso
Ritengo che certo non è più obbligatorio
Dichiararsi obiettore di coscienza con la legge duecentoventisei ma forse il momento di invocare l'obbligo di coscienza per dire no alle spese militari per dire no alla violenza contro i diritti dei deboli no alla violenza sulla natura sul creato
E ora vorrei dare anche una risposta alla terza domanda
Ecco qual è la cornice all'interno della quale noi facciamo questo convegno la cornice culturale che noi vogliamo delineare per far questo io mi vorrei riferirmi
A quello che il Manifesto degli obiettori di coscienza in Italia non abbiamo fatto insieme a un giornalista Filippo Ravelli nell'ottantasette una inchiesta tra gli obiettori di coscienza abbiamo scoperto che i giovani obiettori cattolici e non cattolici e avevano come riferimento la lettera ai giudici don Milani
Tre giudici sapete ecco la lettera che don Milani ha scritto quando era accusato di apologie di reato perché aveva scritto una lettera contro i cappellani militari che definivano l'obiezione di coscienza nobiltà e lui che era malato di leucemia non potendo andare al processo ha mandato questa lettera bene
All'interno di questa lettera secondo me c'è un nucleo un elemento che va valorizzato perché secondo me oggi è alla base di quella sviluppo culturale che noi dovremmo dare alla nostra esperienza attuale
Ma prima di farlo
Per dare più vigore a e più e più come dire per scrivere nero su bianco quindi per dare risalto sullo sfondo a questa a questo nucleo ideale di don Mila ni ulema i leggere un documento agghiacciante alcune righe
E sono le memorie dir Rudolf Höss
Il comandante di Auschwitz il quale prima di essere indicato dopo essere condannato a morte scrisse delle Memorie dal carcere
Scrisse le morì che sono finalmente agghiaccianti Vedelago soltanto alcune righe una volta di di due bambini talmente immersi nei loro giochi da non udire neppure la madre che cercava di portarli via
Perfino gli ebrei del Sonderkommando non ebbero cuore di afferrare quei bambini
Lo sguardo implorante della madre che certamente sapeva che cosa sarebbe accaduto di lì a poco e qualcosa che non potrò mai dimenticare
Quelli che erano già entrati nelle camere a gas cominciavano a diventare inquieti e fu gioco forza agire tutti guardavano me
Feci un gesto al sottufficiale di servizio e questi afferrò i due bambini che si battevano violentemente eliporto dentro
Insieme alla madre
Che si contesti si incassava da spezzare il cuore
Provavo una Pietà così immensa camere voluto scomparire dalla faccia della terra
Eppure non mi fu lecito mostrare la minima emozione
In verità
Tranne pochissime eccezioni tutti i miei colleghi mi hanno domandato ma e proprio necessario ciò che dobbiamo fare
E proprio necessario sterminare così centinaia di migliaia di donne e bambini
Anche altri funzionari del partito delle SS mi chiedono mi chiesero come potevo io come potevano i miei uomini assistere di continua questo per azioni
Rispondevo sempre che tutte le emozioni umane dovevano tacere di fronte alla ferrea coerenza con la quale dovevamo attuare gli ordini del Führer
E allora ha senso quello che Don Milani scrive a un certo punto nella lettera che secondo le tre giudici che secondo me è centrale della sua idea e nel messaggio che ci vuol dare lo dico un po'a memoria
A dar retta ai teologi dell'obbedienza e a certi tribunali tedeschi dell'assassinio di sei milioni di ebrei
Risponderà solo i tre ma Hitler era il responsabile perché pazzo
Quindi quel delitto non è mai avvenuto perché non ha un motore
C'è un modo solo per uscire da questo macabro gioco di parole
Avere il coraggio di di regioni che essi sono tutti i sovrani
Per cui l'obbedienza non è più una virtù ma la più si subito la delle tentazioni e che non credono di poter se ne fa scudo né davanti gli uomini e davanti a Dio
Perché si sentono ognuno l'unico responsabile di tutto
Io ritengo che questa frase finale di don Milani
Ognuno l'unico responsabile di tutto che tra l'altro lui lo esprime in modo così magico perché lui era un mago della parola non a caso Tullio De Mauro l'origine tre più però si scrittori del Novecento
Lui esprime un'idea che filosoficamente era fondata perché la corrente
Ebrea del del una corrente ebraica della storia da filosofi del Novecento aveva proprio questo nucleo fondamentale Bublé Hooper divina e su tutto anzi violasse con questo libro
Il principio di responsabilità approfondisce e fonda quello che il nostro essere nel l'età contemporanea attraverso questo principio che etico e identitaria
Ma l'essere secondo me oggi riscoprire questo tema questa elemento fondamentale di tipo etico denti Dario per me è fondamentale
Io ho provato a declinarlo questo principio dicendo
Io solo l'unico responsabile del modello di sviluppo che è orientato a distruggere l'unica terra che abbiamo la nostra dei nostri figli
Io sono l'unico responsabile nella corsa agli armamenti
Io sono l'unico responsabile della profonda ingiustizia che condanna l'ottantacinque per cento della popolazione Montale alla povertà mentre i paesi del nord del mondo si Pappano come dice padre Zanotelli il settanta per cento delle risorse
Io sono l'unico responsabile del clima di razzismo che pervade l'Europa e la nostra comunità nazionale
In una situazione dove vige il principio dell'indifferenza
Io ritengo che declinare questo principio non sia fatto paradossale
Ma non sono così ingenuo queste dire anche ridicolo nel pensare che le risposte a questa affermazione le posso dare da solo le possiamo dar da soli questo è ridicolo
Però io ritengo che la profonda consapevolezza di una responsabilità personale spinge oggi oggi più di ieri a trovare delle strade delle possibile strali insieme e sul possibilmente condivise
Il nostro contributo oggi come associazioni ma come realtà e quello di essere come educatori come adulti capaci di formare una nuova identità
Quello che padre Balducci diceva e l'uomo planetario
Cioè avere questa consapevolezza che noi dovremmo mettere basi nuove per una nuova identità
E fare quello che abbiamo scelto di fare noi
Non abbiamo scelto noi di questa nostra associazione di fare il politica non perché sia brutto noi ringraziamo Giulio che ha accettato l'Agis la dura scorza di essere parlamentare non perché si è voluto perché abbiamo fatto una scelta diversa
E noi abbiamo voluto colmare il divario che oggi sembra evidente veniamo da una conferenza che abbiamo fatto come conferenza degli enti dove la un'esperta del del
Una sociologa cd ci ha detto che proprio manca
Questa capacità di comunicare i giovani quelli che sono stati i patrimoni di questa realtà di questa essere cittadini
Non vorremmo fare proprio questo quello cercare di colmare un divario che spesso non riesce a dare la scuola la famiglia rispetto all'essere all'interno di una società e l'essere cittadini attivi
Quei contenuti che fanno sì che i giovani possono essere adeguatamente presenti e attive all'interno della società
Attraverso che cosa attraverso alcuni principi fondamentali sicuramente la non violenza non violenza il coraggio di difendere la causa giusta insieme la disponibilità a sacrificarsi accettare la violenza senza vendetta
La nostra non è un'epoca della violenza
Perché la legge è stata sempre la nostra e l'età della consapevolezza della violenza
Perché grazie ai maestri del sospetto
No riceva tutto sul piano
Freud
Marzo
Niceno abbiamo imparato a conoscere anche la violenza strutturale
Cioè quella non quella diretta ma quella nascosta che si fa strada nelle istituzioni
Noi sappiamo che la non violenza può essere appresa
E qui che noi vogliamo dare il nostro contributo
Sappiamo che il valore della responsabilità personale della non violenza della solidarietà
Possono affermarsi solo se declinati all'interno di una strategia educativa e se non mettiamo al centro del nostro interesse di adulti l'educazione e una strategia educativa
Che abbia tra gli elementi fondamentali la responsabilità personale la pratica della non violenza l'attenzione alle fasce più deboli della società
Noi non avremmo futuro
Concludo dicendo che la nostra proposta è un percorso che fa proprio un metodo vuole rilanciare questo metodo che mi sembra che possano essere particolarmente interessante un metodo che è stato ripreso che è stato inventato dalla jockey dalla Gioventù operaia cristiana in Francia e che è stato adottato da comunità e movimenti di liberazione del Sudamerica
E il metrò del vedere giudicare agire ondate che è esattamente quello che faremo oggi attraverso la voce dei nostri relatori e dei protagonisti di questo nostro convegno che siete voi vedere vuol dire rilevare le situazioni
Rilevare le i conflitti i confini le le problematiche che ci sono ma esercitare vuol dire anche esercitare una realtà lettura critica della realtà per poi giudicare cioè per valutare questi situazione alla luce di quei principi di giustizia di democrazia di serietà e di rispetto dei diritti fondamentali
Ma poi agire
Agire
Perché noi dobbiamo ricercare con determinazione che si può est ciò che si può e si deve farebbe tradurre questi principi secondo modi e gradi che sono necessari ma per cambiare la realtà
Per cambiare la realtà
Ecco questo convegno oggi vuole essere l'applicazione di questo metodo
E vorrei concludere leggendo la lettera al direttore di di un quotidiano di qualche giorno fa
Che ritengo abbia la capacità di dire un po'quello che vorremmo fare e che cerchiamo di fare Caro direttore ricordo ancora la domanda che ci fece il professore di Filosofia il primo giorno di liceo a che serve studiare mi sa rispondere
Qualcuno qualcuno so dare risposte linea educate accrescere bene al diventare brave persone
Niente
Scuoteva la testa
Poi un certo punto disse
A evadere dal carcere
Ci vorrà Musto PT
E lui continuo
L'ignoranza è un carcere perché là dentro non capisce non sai che fare
In questi cinque anni dobbiamo organizzare la più grande evasione del secolo
Non sarà facile
Di voi io lo stupidi
Ma se scavalcato il muro dell'ignoranza voi capirete senza dover chiedere aiuto
E sarà difficile ingannare
Chi ci sta
Ecco mi è tornato in mente dice questo lettore
Questo episodio di indelebile leggendo che solo un ragazzo su venti oggi capisce un testo e penso agli altri diciannove
Agli altri diciannove
Non ne abbiamo alcuni tra noi che faticano ad evadere
E rischiano l'ignoranza
Uno Stato democratico deve salvarli perché è giusto
E perché poi il rischio immenso
Le menti deboli chiedono l'uomo forte ecco io i miei compagni di strada abbiamo lavorato finora
E continueremo col vostro aiuto perché i giovani di oggi siano domani cittadini liberi e sovrani
Grazie adesso direi di continuare Corneille Giulio e ma Valpiana che siederanno qui e che darà a cui daremo la la la parola terre fare questa riflessione che parte dalla che Conte che va corso che apre la questa prima sessione il senso del mobilitarci oggi
Presento brevemente Giulio Marcon
Che è stato che presidente attualmente di
Sbilancia Moggi ma prima è stato segretario del sedici l'internazionale negli anni novanta è stato portavoce dell'associazione per la pace ha fondato la stagione Lunaria ed è e la campagna sbilancia Mucci di cui oggi riferimento è stato deputato indipendente del di selle nella diciassette diciassettesima legislatura e tra i suoi libri dopo il Kosovo sbilancia amo l'economia ed è attualmente portavoce alla campagna sbilancia voci grazie e Giulio per essere con noi a te la parola
Grazie
Sarà si sente sì grazie buongiorno a tutti
Io mi hanno portato mi sono portato vi farò vedere alcune slide così per per facilitare un discorso che rischia di essere noioso perché un discorso anche
Che ha a che vedere con i numeri e con informazioni molto concrete sulle spese militari spese militari che sono aumentate in Italia nel mondo che costituiscono insomma un fardello pesante
Per chi come noi insomma vuole
Cambiare l'ordine delle cose vuole riconvertire l'economia a scopi civili a scopi insomma di di sostenibilità di benessere per tutti
E intanto alcune informazioni e sperimentali sono aumentate solamente ad oggi sono il due virgola uno per cento del PIL mondiale forse so compariva qualche
Qualche segnale qualche qualche informazione qui dietro sono per dare un'idea mille ottocentoventidue miliardi di migliaia Minardi mille ottocento miliardi di dollari l'aumento rispetto all'anno scorso è stato del due virgola sette per cento quindi un trend
Negativo che porta diciamo a l'aumento alla crescita delle spese militari per darvi un'idea riflessività del mondo sono quanto sono il PIL dell'Africa tono al prodotto interno lordo dell'Africa togliendo l'Egitto Nigeria e Sudafrica quindi una quarantina di Paesi hanno il PIL che equivale a quanto si spende per le spese militari nel mondo non bomba
Piano piano andrà diciamo
E questo insomma è un dato è un dato molto molto preoccupante una crescita che c'è stata che continua a esserci continua a esserci diciamo sulla base di alcune di alcune spinte di alcune tra le motivazioni che poi che poi dirò di alcune cautele
Sono molto molto molto molto profonde
Ogni anno c'è una sorta di analisi di ricerca che falsifica un organismo di ricerca
Svedese che ha sede a c'ha sto colma un istituto indipendente per la pace che fu fondato con l'aiuto del governo svedese di Olof Palme a molti anni fa e che ogni anno fa di una sorta di ricerca
Approfondita non solo sulla spesa militare ma sul commercio delle armi Suri
Sulle guerre sui sui conflitti
Esistenti esistenti nel mondo
Anche qui per per darvi per darvi qualche qualche qualche qualche dato la spesa militare è quattro volte superiore a quanto si spende nel mondo soldi pubblici per le energie rinnovabili
è sei volte superiore alla spesa pubblica per la cooperazione e lo sviluppo la lotta alla povertà
E novantaquattro volte superiore alla spesa pubblica per la lotta all'AIDS duecentocinquanta sette volte superiore alle spese delle nazioni unite per la prevenzione dei conflitti e per le missioni di pace
Ed è seicentosessanta sei volte superiore alla spesa pubblica per la lotta alla malaria quindi è chiaro che in questo contesto anche gli inviti che sono stati fatti nel corso degli anni nel corso degli ultimi decenni non solo dalle Nazioni Unite ma soprattutto dalle organizzazioni non governative dalle organizzazioni pacifiste è un invito che sostanzialmente disatteso sostanzialmente disatteso io insomma imporci i ci ci rammarichiamo che anche rispetto a ai tanti segnali tanto declamati Obiettivi di sviluppo sostenibile di cui si parla ormai da qualche anno e che sui quali si organizzò molte iniziative se andate a vedere nella collane all'Obiettivo pace in realtà non c'è nessun invito oggi per la riduzione spese militari cosa che invece ci lascia ci lascia molto diciamo molto molto scontenti
L'altro dato che che
Che si può diciamo in qualche modo evidenziare che cosa si potrebbero fare con questi soldi
Tagliando del quattordici per cento la spesa militare del mondo si potrebbe fare uscire dalla povertà estrema i settecento milioni di persone soprattutto in Africa che vivono in condizioni in questa in questa situazione e quindi questo
Chiaramente diciamo diciamo un indicatore significativo di quanto di quanto si potrebbe fare per per fare uscire dalla povertà estrema una parte consistente dei nostri poneva con centocinquanta milioni di dollari cioè tagliando dello zero virgola zero zero otto per cento la sua esaminare nel mondo
Si potrebbero fornire ogni anno sei milioni di vaccini contro il colera in Africa
Tagliando di quattro virgola due miliardi di dollari la spesa militare l'equivalente di quanto si spende in un giorno tra mediamente in un giorno ne spendiamo quattro miliardi duecento milioni di dollari per spese militari si garantirebbe l'acqua potabile accordabile sicura al due virgola due per cento ardue scura del due virgola due miliardi di persone nel mondo
Va be'qui vedete insomma le cose che vi ho detto sino adesso se passiamo
A questa cosa che ci interessa di più questi sono i dati che vi ho detto
Andiamo ancora avanti ecco questa è una cosa una cosa che che insomma significativa vedete che dal mille novecentottantanove quando si parlava dei dividendi di pace dal novanta in poi la spesa militare leggermente diminuita Reger Micelli diciamo diminuita soprattutto perché finiva la guerra fredda
Sì Chiara sciolto sostanzialmente il patto di Varsavia non non c'era più il confronto tra il blocco americano al blocco occidentale del blocco sovietico piano piano la spesa militare vedete proprio si vede in modo plastico ride ricomincia a salire alla fine degli anni novanta per poi crescere negli ultimi anni
E cresce in modo in modo sensibile allora da una parte dopo gli anni Novanta dopo il mio novecentottantanove diminuisce ovviamente per per la fine appunto della guerra fredda per alla fine
Di quello che era stato diciamo lo scenario geopolitico
Del del dopoguerra negli anni Novanta nonostante non ci sia più diciamo questo elemento di confronto militare
Con il con il blocco sovietico che che che non esiste più la spesa militare cresce e cresce in modo sensibile continua a crescere fino a oggi tendiamo la prossima slide vediamo alcune di queste di queste di queste ragioni prima e che in realtà dopo l'ottantanove ci si aspettava appunto scenario di pace ma noi abbiamo sono state numerate negli anni Novanta oltre cento
Centodieci circa
Dipende da come vengono diciamo analizzati i conflitti questi conflitti sono quasi tutti i conflitti nazionali etnici interni pochissimi sono conflitti nazionali cioè conflitti tra Stati no se ne possono contare veramente pochi Eritrea Etiopia Iraq Kuwait in parte Pakistan India che ancora continua eccetera eccetera resto sono tutti i conflitti interni conflitti nazionali sono guerre sporche guerre diciamo che sono combattute
Dentro diciamo delle logiche di contrapposizione nazionale in cui appunto il conflitto etnico religiosa ci abbraccerà viene diciamo utilizzato per interessi che sono interessi spesso spesso di potere si alimenta un'economia di guerra si alimenta un'economia di guerra che anche le armi come elemento fondamentale
E non solo questo certe volte le guerre continuano e continuano a durare per tempo perché perché diciamo appunto questa economia di guerra si auto alimenta e produce appunto interessi produce guadagni perché è diciamo fa parte della della famiglia dei cosiddetti signori della no della guerra lo stesso assedio di Sarajevo che dura da tanto tempo si può leggere in questo senso non è non dura tanto l'assedio di Sarajevo semplicemente perché c'è uno stallo militare perché l'Occidente non interviene
Eccetera eccetera dura perché cioè c'è anche una complicità tra chi si combatte tra le bande militari che si combattono tra gli eserciti che si combattono perché il perdurare dell'assedio di Sarajevo produce una forma di diciamo guadagno di profitto e di di economia di guerra che ovviamente porta diciamo alcuni
Alcuni vantaggi soprattutto per la leadership nazionaliste per il giudice leadership di potere eccetera eccetera e questo vale anche per molti conflitti in Africa vade vale anche per molti conflitti in altra parte del mondo e le armi sono una
Di questa componente di componente fondamentale quindi aumentar commercio delle armi perché ci sono più guerra ci sono più guerre nazionali sono più guerre etniche c'è un commercio delle armi che si alimenta anche in questo modo
Il secondo motivo
Finisce il bipolarismo ma si rafforza e si espande la NATO la NATO si espande verso lesto e non solo no a tutti i Paesi tutti una parte importante dei paesi ex Unione Sovietica diventano membri componenti della della dell'alleanza atlantica aumentarla la spesa militare aumenta la spesa militare rispetto diciamo ai Paesi della NATO esigenze nuove che facendo nove basi nuovi Paesi
Armando sì diciamo rispetto ai nuovi conflitti al diciamo l'obiettivo che la NATO cita perché la NATO nasce come obiettivo che nasce come forma di difesa diciamo di mutua difesa rispetto a a a pericoli esterni nel senso che il trattato della NATO iniziale dice se un paese viene attaccato gli altri paesi hanno il dovere di difendere intervenire
E mi dopo l'ottantanove la NATO cambia in parte la sua la sua la sua missione no e diventa quella di garantire c'è un cambiamento diciamo avvenuto ormai vent'anni fa nello nella carta costitutiva della NATO
L'obiettivo è quello di garantire l'ordine è garantire la sicurezza anche diciamo e nei paesi diciamo legislazioni extra nato nel suo silenzio titolari non a caso la NATO viene coinvolta interventi in Medioriente in Iraq eccetera eccetera
Quindi aumentar l'esigenza diciamo della della funto della NATO e quindi ruolo delle spese militari cresce la spesa militare in alcuni Paesi emergenti la Cina Arabia Saudita
Anche in America Latina no nonostante i governi diciamo che ci sono stati per esempio in Paesi come come il come il come il Brasile no aumenta molto la spesa in America Latina e in Brasile pure quindi c'è un amento diciamo della spesa militare
E poi diciamo c'è e ruolo dei grandi colossi ovviamente dell'industria militare che ovviamente hanno un ruolo fondamentale perché perché chiaramente diciamo e business sono soldi c'è prigione il comparto militare industriale che si rafforza pensate che i cinque principali costruttori di armi nel mondo sono industrie americane la Lockheed è una delle più famose perché insomma
A stata coinvolta anche in vicende nazionali negli anni settanta quando fu l'origine diciamo delle dimissioni di alcuni ministri e poi di leone da presidente la nostra Repubblica
E quindi c'è l'interesse diciamo ovviamente ad incentivare e agevolare l'indulto dei reati le armi come menzionato allaccio la quale mi fece riflettere molti anni fa Raniero la Valle quando io vi chiedevo insomma la sua opinione su queste dinamiche Raniero la Valle mi diceva guardare le allarme le armi
Sono una merce come tutte le merci in un sistema diciamo industriale capitalistico o non capitalistico e ruolo del della merce o di essere consumata o di diventare obsoleta e quindi di essere cambiata sostituita quindi come qualsiasi merce di qualsiasi produzione capitalistica in questo caso nel nostro caso la merce deve essere usata o diventare vecchia e le e la devi sostituire quindi siccome poi sul mercato delle armi c'è molto margine molto margine economico c'è molto guadagno
Questo spiega il motivo per cui
Anche da noi nel parlano tra poco imprese che producono sia militare sia civile negli ultimi anni producono sempre di più
Militare e molto di meno civile nel caso della nostra Leonardo spara di cui parleremo di cui parleremo tra poco a queste sono alcune delle cause per cui il commercio delle armi aumentar quindi il business cioè si ovviamente il guadagno è che è molto forte e poi alcune condizioni geopolitiche che sono quelle che ho tentato di di di far vedere insomma con questa slide che riguardano il cambiamento del mondo il cambiamento anche del ruolo
In questo caso della NATO come come elemento fondamentale tener conto che si discute nella NATO di far crescere la la quota di ogni Paese del due per cento del PIL noi spendiamo l'uno virgola tre per cento e quindi questo produrrebbe c'è un accordo a livello NATO per portare le spese militari al due per cento del PIL cosa che produrrebbe un aumento vertiginoso
Diciamo come adesso vedremo delle spese militari perché molti Paesi europei spendono di meno di due del due per cento andiamo alla prossima
Ecco questo ecco e quanto e quanto si spende per per per per l'asta
La spesa militare nel mondo no quindi gli Stati Uniti continuano a spendere tanto cioè me il crollo diciamo della spesa militare negli anni no nei primi anni novanta è dovuto al fatto che ovviamente c'è un crollo nella parte ex sovietica ma gli Stati Uniti permangono allo stesso livello di spesa e anzi aumentano oggi vengono seicentoquarantanove miliardi di dollari che il tre virgola due per cento qua vedete gli altri gli altri Paesi
La Cina spende quasi il il due e il due per cento del PIL la rabbia sodio spende addirittura l'otto virgola otto per cento del PIL tra l'altro molto delle armi e la rabbia solida USA gliele vendiamo noi col gruppo Leonardo F sedici altre
E altri e altri attrezzi e altre attrezzature diciamo militari
L'Italia spende circa ventotto miliardi di dollari in realtà spesso un po'di più quest'anno spenderà poi dopo vedremo frenerà ventisei miliardi di euro possiamo andare avanti
Ecco qui la classifica invece del commercio delle armi nel mondo cioè cioè la spesa militare e poi ci sono industrie private o pubbliche che vendono armeno ne abbiamo una che è molto importante uno dei gruppi più importanti nel mondo credo che gruppo Leonardo la vecchia film Finmeccanica
Noi siamo vedete alla al nuovo allora non ho posto
Nono posto continuiamo a vendere appunto
Molte insomma abbiamo una percentuale di d'export molto molto alto è stato l'anno scorso più di dieci miliardi di euro di spesa disc diciamo di commercio
Delle delle armi Amarilli sono altri Paesi che continua ad avere un ruolo diciamo fondamentale tra cui la Russia la Cina la Francia la Germania siamo avanti
Ora queste sono alcune cose che che opportuno sempre ricordare dal mille novecentonovanta grazie anche all'impegno di una campagna che si chiamava contro i mercanti di morte e di cui facevano parte se non ricordo male cinque associazioni cattoliche
C'era attivamente sembra alla Pax Christi la quinta non me la ricordo magari qualcuno in sala
In sala ci può dare una mano
Fece una campagna che portò a alla approvazione della legge centottantacinque mila novecentonovanta che regola il commercio delle armi che di fatto dovrebbe di fatto vietato diciamo l'esportazione di armi a Paesi in guerra Paesi che violano i diritti umani
E e quindi diciamo è una legge una buona legge una buona legge che è nasce viene grazie alla mobilitazione Tura tutto il mondo cattolico del mondo pacifista e che porta diciamo al all'approvazione di quella legge legge che purtroppo in questi anni non è stata sempre rispettare sta da aggirato attraverso una serie di forme
Così subdole di export che attraverso triangolazioni attraverso altre forme che punto che sono alla base diciamo della della violazione sostanza di questa legge che poi vedremo che riguardano alcuni paesi che sono in questa in questa situazione trentadue miliardi di commercio di armi tra il due mila e quindici del due mila diciassette grosso modo un po'meno della legge di bilancio diciamo no di quest'anno
Vendiamo a più di novanta Paesi
Il grosso delle armi viene venduto da dal gruppo Leonardo Nardo Spada il cui presidente il cavo dalla polizia di Genova cioè de Gennaro no quel il capo della polizia che quando successe dei fatti di Genova due mila uno è attualmente previdenti Finmeccanica
E la ministro delegato il profumo che viene da banche Intesa UniCredit non mi ricordo Banca Intesa mi sembra una delle due banche
Ha un fatturato di dodici miliardi di euro l'anno a cinquantaquattro mila dipendenti trenta mila in Italia ventiquattro mila in altri in altri Paesi
E a tre giri la tredicesima impresa in come lo so dire dal punto d'impresa militare diciamo nel mondo la terza in Europa e il settanta per cento a cui questo la cosa interessante dal trenta per cento di questa di di Leonardo
Dei Beastie S è sul militare no Leonardo a Fassino ha fatto tante cose agli ultrà poi Leonardo alta un gruppo di cui fanno parte tante società Alenia sarà insomma ci sono tutti i diversi diverse c'è l'Oto Melara diverse aziende che fanno parte di questo cappello diciamo che si chiama Leonardo
Ha avuto aveva nel passato diverse produzioni civili chiavi via via smantellato via via via ridotto a favore dei business militare perché bisogna militare a una resa economica diciamo maggiore
E ci sono dei casi significativi ecco qui ne diciamo tre
Per primo caso e la vendita di armi Eurofighter che sono dei caccia elicotteri Mangusta che sono elicotteri da li Gotti per fare la guerra a venduti all'Arabia Saudita venduti all'Arabia Saudita con con e l'Arabia Saudita che tra l'altro riceve anche altri ordigni da un'industria meglio dall'industria inserite in una in Sardegna delle bombe che un'industria si chiama R. V. M. che è una branca di un'industria tedesca
Produce
Vende armi a un Paese che in guerra perché l'Arabia Saudita è un paese in guerra
Cioè impegnata nella guerra in Yemen
Vende elicotteri a V centonove al Turkmenistan che è un Paese dove i giornalisti vengono mandati in carcere dove gli omosessuali sono puniti a tre anni di carcere
Eccetera eccetera vende armi al Qatar che è un altro Paese non democratico elicotteri NH novanta
Leonardo diciamo sostiene nella sua nella sua queste mission nella sua carta d'identità che il suo obiettivo è quello di avere un network di partner affidabili di garantire la sicurezza dei cittadini di territori
Sono parole che vanno commentate con po'di Rania perché ovviamente il network di partner affidabili quando si parla di governi che mettono in calce ai giornalisti o che fanno le guerre o che non permettono come fino a qualche settimana fa alle donne di in Arabia Saudita di andare all'estero se non attraverso l'approvazione di un uomo perché questo succede diciamo in Arabia Saudita che questi siano parte inaffidabile insomma è tutto da vedere e andiamo avanti
In Italia che cosa succede succede che quest'anno legge di bilancio di quest'anno che starà sta per essere approvato al Senato domani e dopodomani segnava ventisei miliardi di spesa militare abbiamo qui il quattro per cento in più
Rispetto all'anno scorso soprattutto aumentano le spese per armi perché sapete che le spese militari comprendono tante cose anche gli stipendi due marescialli dei soldati e gli ufficiali no le caserme e così via dunque le spese operarmi sul modo specifico aumentar Nomentano
Le tre miliardi duecentoventi milioni a quattro miliardi e trecento correlazione quattro miliardi e trecentosessanta milioni
Le spese sono soprattutto anche perché qui c'è un problema di trasparenza cioè non è che voi trovate il bilancio delle spese militari le spese per la difesa in un unico ministero dovete andare a cercare in diversi ministeri quindici al bilancio della Difesa dove c'è il grosso della spesa
Poi c'è il ministero sviluppo economico dove ci sono le spese per le armi cioè quanto si spende per gli investimenti
Tipo per gli H trentacinque per le per le portaerei per le fregate eccetera eccetera e poi il ministero Economia e Finanze dove ci sono i soldi per le missioni all'estero ne spendiamo più di un miliardo di Euro per le missioni all'estero
Pensare che per la missione in Afghanistan dal due mila uno abbiamo speso quasi otto miliardi di euro
Più o meno l'equivalente del reddito del reddito di cittadinanza
E poi abbiamo il problema le nostre forze armate che entro ancora molto molto molto numerose
Con problemi molto diciamo seri per cui i comandanti sono di più dei comandati cioè gli ufficiali sottufficiali sono più numerosi dei soldati di truppa che adesso sono soldati professionisti quindi un problema anche di buon funzionamento
E andiamo che per chiudere questo allora che cosa si può fare rispetto a questa violazione di una situazione in cui purtroppo
Cioè l'aumento delle spese militari cioè l'aumento del commercio gli armamenti c'è una dinamica diciamo che è quella che abbiamo visto e che è molto che che che mi che molto negativa ci sono campagne politiche
I sensibilizzazione di pressione rilanciamo c'è stata ricordata la campagna Stop agli F trentacinque
Noi stiamo per bopper diciamo affermare noi il governo italiano per fermare l'accordo conclusivo nel giro di un anno per produrre gli altri trentadue gli atti sessantadue caccia F trentacinque significa una spesa di dodici miliardi di euro per i prossimi anni
La campagna banche armate la campagna contro l'Archon futuro senza toni che abolisce un'auto ma su tutte campagne politiche che cercano di far cambiare direzione ai nostri governi a a chi fa chi si trova nei palazzi delle istituzioni manifestazioni cortei
Poi i due temi di cui adesso parleranno Mao e poi Goffredo che sono diciamo di mobilitazione che hanno diciamo come come caratteristica quella dell'obiezione di coscienza della disobbedienza civile
Del servizio militare si è parlato e lo sappiamo c'è una campagna storia che però ormai ben poca cosa che la campagna per l'obiezione spese militari ci afferra il rifiuto di pagare la quota di sport diciamo di di di tasse che fanno le spese militari
Cioè la vecchia campagna iniziativa contro il servizio professionale cioè contro chi lavora cioè obiezione di coscienza di chi lavora nell'industria di armi
Che si rifiuta di partecipare appunto alla produzione di di
Di produzioni di produzioni belliche ce la disobbedienza civile io penso civile diciamo più recente a che vedere con altro a che vedere naturalmente Conca con
L'azione delle navi nel Mediterraneo per per per portare i migranti nelle nostre coste
A che vedere insomma con quello che succede
E in in Val di Susa insomma però ci sono tanti esempi anche che storicamente sono importanti pentito blocco dei porti quando a Genova i lavoratori portuali la CGIL
Hanno impedito l'attracco di una nave di navi Vienna vedi ordini militari che erano diminuiti limitare i che dovevano Boy estere trasportati diciamo in Sardegna per poi andare
Sostanzialmente erano armi dirette in nel Medioriente quella forma di disobbedienza civile che il sindacato ha messo in atto dicendo io non vi faccio attraccare diciamo nel mio nel porto di Genova e altre cose che qui potrete potete vedere Chiurchiù chiudo dicendo questo che la campagna che diciamo l'obiettivo della riduzione sperimentali Obiettivo diciamo che c'è sempre stato
Nella mobilitazione pacifista ricordo che prima di sbilanciano sci nell'ottantanove nacque una campagna che si chiama aventi di pace c'era un po'il gioco di parole venti perché chi sperava che dopo l'ottantanove ci fossero dei venti di pace ma anche la campagna diceva riduciamo del venti per cento le spese militari no e quindi quella campagna poi alla fine riuscì lisci e a diciamo a estere correre a uno strumento importante perché voleva diciamo preme sul paramento Predore sperimentali
Sicuramente non abbiamo tenuto molto diciamo in questi anni da questo punto di vista abbiamo ottenuto
Un'attenzione diciamo importante nel caso gli F trentacinque abbiamo avuto sogna un ruolo di diciamo di sensibilizzazione su alcune guerre e su alcune azioni che il governo italiano ha fatto per esempio tutta la vicenda bombe gli M&A Arabia Saudita
Negli ultimi mesi ha avuto diciamo su attenzione e anche il Parlamento se confrontato su questo questo la campagna che faccia questo questa mobilitazione contro il tre mila Ripa sicuramente
Va sicuramente riproposta perché abbiamo visto la mole di specie l'entità di spese che mi che che vengono ogni anno destinati a questo a questa a questa finalità ed è ora diciamo di ribaltare la logica ribaltare la logica significa riconvertire l'economia a scopi di pace significa diciamo utilizzare queste risorse peraltro significa sostanzialmente come sa dire dire che c'è un un ordine delle cose diverso da quello che abbiamo che abbiamo che abbiamo conosciuto certo gli interessi economici politici
Strategici i militari sono fortissimi sono fortissimi dobbiamo saperlo però vale la pena continuare a farlo
E vale continua però a farlo anche con gli strumenti dell'obiezione di coscienza David Robinson civile e qui mi taccio lascio la parola maori Goffredo grazie
Grazie a Giulio io darei immediatamente la parola a Mao che ma o è stato facciamo
Interessante perché Massimo in effetti è il suo nome mamma o è in uso nome di battaglia e questo ci Piagge perché di Verona vive e opera come giornalista e presidente nazionale del movimento non violento quindi potrei riprende una tradizione che è pesante perché primo mi pare sia stato Aldo Capitini fondato da Aldo Capitini
Bettoni di coscienza servizio al servizio militare alle spese militari ha partecipato alle settantadue alla campagna per riconoscimento l'obiezione di coscienza e la Fondazione dalle cave di obiezione di coscienza
è una figura storica della non violenza io direi che in parte attraverso questa suo intervento si presenterà perché questo non è soltanto una competenza professionale anche una scelta di vita grazie per essere cono in mano a te lo farà
Tempo vedere io voglio essere appunto
Allora quarto d'ora se ce la facesse ce l'ha fatta ce la fa
Democratici ce la faccia
Luce nordico che le cose mi piace
Allora buongiorno grazie dell'invito
Diceva Michelangelo all'inizio questa non è un convegno di reduce
Io mi sento in parte anche un reduce
Non solo naturalmente
Però in parte anche e vorrei partire da questo
Nel senso che il contesto di oggi è molto diverso dal contesto nel quale ho iniziato a muovermi siccome in sala vedo tanti giovani
Quelle un po'più maturi o più anziani come me mi scuseranno ma io parlerò oggi direttamente ai giovani
Facendo la cosa che non faccio mai
Devo un po'forzare mia violentarmi
Che è quello di parlare un po'di me stesso della mia storia
Io ho iniziato a pensare a queste cose qui a quindici anni sono del mille novecentocinquantacinque quindi nel mille novecento e settanta frequentavo la mia parrocchia San Pietro Apostolo a Verona
Giovane adolescente abbiamo iniziato a a porsi queste domande a questi problemi partendo dal Vangelo Tu non uccidere
E siccome era all'epoca in cui ci si interrogava che da lì a poco sarebbe arrivata la cartolina precetto per fare il servizio militare ma prima della visita militare vera e propria che veniva diciott'anni già a sedici anni ti arrivava un avviso
Per una prole in visita e già questo nome disturbava moltissimo questa cosa del servizio militare eccetera che la vedeva in assoluto contrasto con quello che facevamo in parrocchia
Quello di cui discutevamo
Tra l'altro proprio in quel periodo usciva e l'abbiamo letta subito la lettera di don Lorenzo Milani
Di cui Michelangelo
Diceva prima aggiungo anche che vengo da una famiglia
Già molto impegnata mio nonno materno il papà di mia mamma socialista impegnato partigiano resistente fu arrestato dai nazisti fu deportato nel campo di Mauthausen e finì in un formo tra in un forno crematorio
Per cui questa storia in famiglia è stata molto raccontata e già da piccolo con i miei genitori siamo andati a Mauthausen a vedere cos'era la
L'orrore l'orrore nazista
Eravamo anche in un contesto sociale e politico molto vivace
Sessantotto sessantanove già all'epoca io ero ero e sono tuttora un fanatico dei Beatles di John Lennon di Paul McCartney di quelle musiche di quella Rocca di quella visione di quei sogni di quell'utopia
Allora tutto questo mescolate insieme parrocchia famiglia contesto musicale culturale sociale eccetera già negli anni già nel mille novecentosettanta a quindici anni io mi sono fatto una promessa non farò il servizio militare
è un cominciato a interessarmi di cosa stava succedendo in quegli anni lì
Leggendo cercandone trafile telegiornali le notizie degli obiettori che di cui si incominciava a sentire parlare
Siccome sapete vicino a Verona c'è il carcere Peschiera del Garda dove all'epoca c'era il carcere militare dove finivano gli obiettori di coscienza
Si facevano delle delle manifestazione già negli anni sessantanove settanta Pasca viste per Capodanno organizza una marcia da Verona Peschiera a Peschiera ma erano detenuti degli obiettori di coscienza poi Mario Pezzolla
Diretto protagonista vi era molto di questo
E io in queste letture tra l'altro su un giornale che si chiamava notizia radicale del partito radicale uscivano del notizie anche sul il Diario dal carcere di Mario Pezzolla e di altri amici
Andai giovanissimo in gara questa manifestazione
E lì ho avuto una prima folgorazione ho visto inazione in azione non violenta
La polizia impediva me ne festanti di andare sotto le finestra il carcere per portare la solidarietà e teneva i manifestanti molto fuori
I non violenti dell'epoca invece avevano deciso che bisognava raggiungere il diritto costituzionale di manifestare la libertà di pensiero anche sotto il carcere militare
E ho visto in azione le manifestazioni non violente capeggiate guidate dagli allora giovani Marco Pannella e Pietro Pinna
Sono rimasto affascinato dalle tecniche dalla capacità di guidare una manifestazione da come funzionavano le manifestazioni non violente
Dal clima del contesto di amicizia che c'era e questa manifestazione sono state per me occasione di di contatti
Di conoscere queste persone lo ritengo uno dei privilegi della mia vita
Io ho fatto poco in realtà di mio diciamo ma sono stato molto fortunato nelle conoscenze e nei rapporti che ho potuto costruire stando dentro fra questi movimenti e proprio tra con questa manifestazione sono entrato
Direttamente a contatto poi nel mille novecentosettantadue fortunatamente è stata approvata la legge tre obiezioni di coscienza che nessuno ci ha regalato naturalmente che è venuta per le iniziative per le manifestazioni per i Digione per la forza morale degli obiettori che erano in carcere
Per i contatti politici per una strategia complessiva che i movimenti si erano dati come obiettivo ottenere la legge che riconoscesse l'obiezione di coscienza
E nel contempo istituisse promuovesse in Italia e il servizio civile
Ho partecipato diciamo a questa fase queste campagne né appena approvata la legge sono stato uno dei primi della mia città ho presentato la domanda per fare subito il servizio civile
Altra grande capitolo importante per la mia vita personale
Ho fatto uno dei primi corsi di formazione
E anche questa l'ho vissuto come un'occasione straordinaria non esisteva nell'all'inizio della legge delle prime norme attuative la formazione è stata un'invenzione degli obiettori di coscienza che dicevano ma come i nostri coetanei che vanno a fare il servizio militare fanno il carburante un periodo di addestramento anche noi riteniamo di aver necessita di un addestramento di una formazione
E ci siamo gli obiettori di coscienza ci siamo inventati
Quella che oggi è la formazione diciamo dei giovani del servizio civile ottenendo anche i finanziamenti pretendendo le dal ministero per organizzare questi corse che però in quel momento erano corse proprio di di organizzazione di mobilitazione studiavamo la non violenza studiavamo l'antimilitarismo studiavamo quelle che erano poi i fondamenti che ci hanno permesso di costruire diciamo la la storia successiva
Sono in questi anni che entro
O direttamente dentro diciamo nella struttura nell'organizzazione del movimento non violento
Tramite l'amicizia personale con Pietro Pinna che ci spronava sempre molto come giovani a costituire un gruppo quindi non lavorare solo ed esclusivamente
Personalmente sulla propria coscienza fatto certe importante ma non sufficiente lavorate in gruppo studiate in gruppo prendete i testi fondamentali così si diceva di grande Don Milani discutete l'insieme
E così abbiamo fatto e si sono create dei rapporti fondamentale per poi avere strumenti essenziale per le mobilitazioni successive
Sono in quel in quegli anni e che ha dentro al movimento non violento diciamo conclusa per qualche verso la stagione dell'obiezione di coscienza ce l'ha ottenuta la legge costruito servizio civile
Avviato il servizio civile anche lì niente c'è stato regalato
Forse sapete sicuramente perché
All'inizio l'idea del ministero era quello di mandarci tutti da fare tutti a fare i vigili del fuoco i pompieri
Che all'epoca erano struttura militarizzata ci siamo rifiutati abbiamo fatto subito una seconda obiezione di coscienza rifiutando di andare a fare i pompieri e ci si è inventati
La struttura delle convenzione come singoli niente naturalmente
Ecco con una storia che prima ha raccontato bene Michelangelo
Da quella campagna dell'obiezione di coscienza è venuta quella successiva l'obiezione fiscale alle spese militari perché ci siamo detti noi non solo rifiutiamo il servizio militare
Come obbligo individuale ma non lo facciamo per noi lo facciamo perché vogliamo costruire un tipo di struttura di difesa di Varsavia dalla difesa militare alla difesa non violenta
E quindi anche dobbiamo rifiutare di pagare per la difesa militare armata vogliamo invece pagare
E ottenere finanziamenti per la costruzione della difesa civile armata non violenta e così nacque una bella lunghissima campagna della obiezione fiscale di coscienza alle spese militari
Per la difesa popolare non violenta nome lunghissimo che ci eravamo dati
Ma il ma il senso era questo
Quella di costruire Attraverso atti di obiezione di coscienza e di disobbedienza civile un programma costruttivo in fondo lì l'idea di fondo è sempre stata la stessa
I valori che vogliamo difendere che sono i valori costituzionali
La libertà la solidarietà e lavoro il paesaggio cioè tutti i fondamenti dei primi dieci capitoli dei primi dieci articoli della Costituzione italiana
Le vogliamo difendere con gli strumenti adeguati cioè la non violenza
E allora per fare tutto questo ci vuole un movimento forte organizzato
Per costruire delle campagne non violente
Vi dicevo fra
In questa storia fondamentale le occasioni d'incontro poi anche dire che si sono tra fra trasformata in amicizia con importante ne potrei citare un'infinità ma insomma ne cito solo
Tre quattro
Che mi stavano per arrivare al punto successivo che voglio dirle
Oltre che con Pietro Pinna Marco Pannella in queste occasione ho avuto occasione di conoscere e frequentare bene Sandro Canestrini
è stato fondamentale perché era il coordinatore diciamo del collegio di difesa degli degli degli obiettori di coscienza
E questo mi serve per dire allora l'importanza dei dei no né i nostri movimenti di avere l'attenzione anche agli aspetti giuridici
Quando noi facciamo delle proposte costruttive proponiamo anche una nuova legge l'obiezione di coscienza non è il solo il rifiuto ma è la costruzione di una nuova legge d'una legge migliore di un passo avanti per tutti non solo per noi individualmente
Ma l'obiezione di coscienza in Italia è stato un regalo un avanzamento alla democrazia del nostro Paese e in questo ruolo fondamentale le hanno avuto gli avvocati
In questo siamo col cresciuti moltissimo dentro alle aule dei tribunali che erano a scuola ed educazione civica
E in questo Sandro Canestrini che ci ha lasciato da poco è stato uno dei nostri maestri
Poi lo studio l'approfondimento la ricerca io ho avuto l'opportunità di lavorare insieme a persone come Nanni Salia come Alberto L'Abate che hanno dedicato la vita all'approfondimento anche accademico su questi aspetti
Quindi giurisprudenza studio università e poi c'è anche l'aspetto politico uno dei miei maestri politici e lo considero certamente il migliore di tutti noi è stato Alexander Langer
Ecco Alexander Langer ci diceva sempre ci sono tre cose fondamentale che dobbiamo fare per costruire un movimento avere una alchimia importante che significa memoria
E oggi finalmente dopo tanti anni nella sede nazionale del movimento non violento a Verona abbiamo sistemato tutto l'archivio storico delle lotte non violente dagli anni cinquanta agli anni due mila compresi tutti i carteggi di Aldo Capitini Pietro Pinna e così via archive fondamentale per la vera memoria le battaglie del futuro
Le facciamo conoscendo bene anche gli errori che abbiamo fatto nel passato per evitarle ma dobbiamo avrebbe avere memoria di questo seconda questione avere un importante indirizzario
Questo significa l'idea della relazione delle persone
I nostri movimento e vengono costruiti persona su persona individualità su individualità ognuno di noi ha un nome ha una storia una personalità ha un proprio carattere
L'indirizzario significa questo non è solo nel mentre un elenco anonimo in cui facciamo clic e mandiamo CIN
Otto mila e meglio in un momento solo questo non è né interessare invitare fatto di rapporti personali
Terzo diceva l'ex Archivio indirizzario terzo una rivista cioè la comunicazione
All'epoca noi lavoravamo sulle riviste cartacee per fortuna tante di queste esistono ancora compresa l'azione non violenta fondata da Aldo Capitini sessantaquattro
E che prosegue tuttora anche se con un grossissime difficoltà ma insomma oggi evidentemente abbiamo oltre alle riviste anche altri strumenti ma l'importanza è l'importante a vere
Coscienza è una strategia di comunicazione
Anche in questo siamo no ancora abbastanza difettosi la comunicazione non violenta la nostra capacità di dialogare con l'opinione pubblica è un elemento fondamentale delle nostre delle nostre campagne
Tutto questo
Che è ovvio brevemente aveva capiva perfettamente ha detto
Mi ha in qualche modo educato a un elemento che chiamiamo la azione diretta non violenta cioè il coinvolgimento personale
Nella realtà
Questo l'elemento di cui oggi io vedo un difetto nel nostro in movimento molti elaborazione molte discussione molta comunicazione ma poi siamo deboli e fragili sulla capacità dell'azione diretta non violenta
Negli anni e l'abbiamo fatto quindi la capacità in qualche modo poi quando le occasioni che abbiamo avuto la capacità l'abbiamo messa abbiamo messe in atto
Grazie a Sandro Canestrini o ancora la fedina penale pulita ma ne ho fatte abbastanza alto è una delle azioni dirette che abbiamo fatto per esempio
è stata abbastanza significativa per come l'abbiamo costruita ma durante le nel periodo
All'epoca della prima guerra del Golfo cioè degli anni novanta
Riuscivamo diciamo le nostre città a passare all'azione diretto non violenta scenderà anche sui binari fisicamente a fermare i treni che trasportavano le armi a fare dei blocchi ferroviari questo c'è
C'è costato molto aveva avuto tanti processi in questa direzione vi dico solo questa azione
Perché forse è stata una delle prime che abbiamo fatto ma poi
Insomma nella mia storia sono stato abituato a mettermi sempre in gioco l'ultima che ho fatto a Verona ancora un processo in corso
Ma la prima parte l'ho vinta anche col giudice di pace
Nella mia città come in altre città e il sindaco
Togliere panchine o fa mettere sulle panchine quel divisorio per impedire alle persone dei utilizzare le panchine come si deve anche per riposarsi anche per dormire ancor di più se lo se sei un senza tetto insomma almeno ai una panchina per strada dove poter dormire
Ecco abbiamo tolto quelle panchine di quel divisorio fisicamente abbiamo messo installato delle panchine quelle vecchie che abbiamo comprato di legno dove ci si può dormire questo naturalmente
è stato costituito visto come atto illegale e quindi scattate le multe e le denunce eccetera eccetera
Ma questo era solo per dirvi la necessità di un'abitudine all'addestramento alla formazione e all'azione diretta non violenta che non si impara così si impara facendolo e soprattutto si impara facendo lo in gruppo
Concludo
Vi ho raccontato tutto questo appunto per dire siamo reduce come eravamo bravi quante belle cosa abbiamo fatto e oggi non le facciamo più no
Oggi il contesto è diverso
E dobbiamo interrogarci quali sono le azioni di oggi quali qual è il contesto nel quale ci muoviamo
Oggi io ritengo che l'elemento obiezione di coscienza sia ancora un elemento fondamentale
Cioè la capacità di personalmente mettersi in gioco rifiutarsi a dire no
A partire da una cosa semplice che possiamo fare
Ma che oggi secondo me il
Moralmente obbligati siamo per esempio sostenere anche finanziariamente e politicamente chi in altri Paesi del mondo oggi sta facendo l'obiezione di coscienza in carcere
Ogni anno lavoro esistere International internazionale dei non violenti pubblica l'elenco degli Stati dove ancora non è riconosciuta
L'obiezione di coscienza dove ancora i giovani non possono fare servizio civile e dove ancora vanno in carcere è importante sostenere
è fondamentale partecipiamo diciamo a questo tipo di azione
Dicevo e chiudo
Il contesto è molto diverso dagli anni sessanta settanta ottanta ad oggi
Le sfide sono enorme
Una domanda a cui io davvero non so rispondere
è quanto tempo abbiamo ancora per cambiare l'inversione dirotta necessaria abbiamo sentito prima da Giulio Marcon questi dati drammatici sulle spese militari abbiamo
E che sono tutte sospese e soldi sottratti rubati alle altre necessità dell'umanità
Pensiamo cosa potremmo fare se questi fondi a livello globale a livello mondiale potessimo investirle nell'unica vera guerra che val la pena forse di essere combattuta oggi che quella contro il cambiamento climatico
E quella per un ritorno diciamo una sostenibilità ambientale
Io non so rispondere a questa domanda se siamo in tempo no però posso consigliarmi la lettura anzi lo studio
Di un libro rieditato da poco c'è una nuova versione si intitola l'anti barbarie e di Giuliana Pont Ara filosofo della non violenza
Profondo conoscitore forse uno dei massimi anzi certamente
Attualmente più grande conoscitore dei grandi vivente a livello internazionale il sottotitolo del libro edizione sono gruppo Abele si chiama l'anti barbarie sottotitolo la concezione etico politica di Gandhi nel ventunesimo secolo
è un'operazione interessante che fa Pontarola perché mette in contrapposizione quelle che lui definisce le otto tendenze naziste presenti nelle società oggi
Il nazismo come fenomeno politico-militare diciamo forse è stato battuto ma l'ideologia nazista è proseguita
E contrappone queste otto tendenze naziste
Agli otto necessari caratteri non violente forse gli unici che hanno la possibilità di contrastare le otto tendenze naziste concludo leggendo vi brevemente queste sono una riga ciascuno
Le otto tendenze naziste sono la visione del mondo come teatro di una spietata lotta per la supremazia
Secondo il diritto assoluto del più forte
Terzo lo svincola mento della politica da ogni vincolo morale
Quattro le liti Smoke
Cinque il disprezzo per il debole
Sei la glorificazione della violenza
Sette il culto dell'obbedienza assoluta ottavo il dogmatismo fanatico
Ognuno di voi può riconoscere in queste otto tendenze naziste cose molto vicino a noi che stanno succedendo oggi nella società italiana
Fontana contrappone alle otto proposte non violenta
Il mondo come teatro delle forze costruttive
Due il primato della democrazia
Tre la subordinazione della politica all'etica
Quattro l'umidità dell'egualitarismo
Cinque l'empowerment dei deboli sei la dissacrazione delle della violenza
Sette la responsabilità della disobbedienza
E ottavo il fallibili smog ognuna contrapposte
Tra le altre otto tendenze questo è il compito difficile che ci spetta con la domanda quanto tempo abbiamo ancora dobbiamo quindi agire urgentemente grazie
Grazie a Mao
Non ci sono commenti da fare rispetto a queste cose così molto chiare molto esplicite
Io vorrei dare la parola cambiamo gli interlocutori per la seconda sessione vuole dare la parola secondo sessione la storia le testimonianze il futuro prossimo
Vicino a me e vorrei Goffredo Fofi e
E poi direi di grazie non ho non ho l'altro questo l'altro e questo qui grazie sì mi aiuta ecco qua Goffredo Fofi a questo e poi
Mario Pezzolla che viene da quest'altra parte in modo che abbiamo
Grazie intanto Goffredo Goffredo
E quasi inutile
Quasi superfluo presentarlo freddo
A una sua storia saggista scrittore critico cinematografico ecco quello che mi ha colpito una volta Goffredo presentandosi estate che sono l'educatore
Boh
A cominciare certamente avuto una grande storia da un punto di vista culturale è stato fondatore
Di numerose riviste Quaderni piacentini adombra la terra vista dalla Luna lo straniero gli assegni che attualmente dirige e collabora con varie quotidiani cerca mi pare importante questa sua vicinanza
Ad alcuni personaggi dei quali spot penso spero posso parlare
Danilo Dolci
Aldo Capitini
E a lui la parola grazie
Io
Boh parlerei della disobbedienza civile no mi sembra il tema di quello che vuole va beh il tema in più urgente
Intanto vorrei chiarire che la disobbedienza civile non appartiene soltanto ai non violenti appartiene anche ai violenti il movimento operaio nella sua storia ha praticato spessissimo forme di disobbedienza civile
E lo stesso Capitini diceva che alcune forme dell'azione non violenta di disobbedienza civile contengono una parte di violenza che ne so fare un picchetto davanti a una fabbrica per impedire ai crumiri di entrare far fallire uno sciopero non è certamente un'azione non violenta impedisce a qualcuno di di di di fare quello che Luigi crede essere il suo interesse il suo interesse di fare la non violenza e come dire la forma più alta di attività politica possibile però Gandhi diceva l'applicazione politica della non violenza
Non violenza è un fatto individuale è un fatto di gruppo
Diventa una si fa politica nel momento in cui si mette in pratica la disobbedienza civile come dire di ovvero se civile nell'attuazione
Pratica e politica del di di per dei principi non violenti agire nella realtà agire in una società per cambiare la società attraverso delle forme di lotta non violenta
Credo che le cose su cui interrogarsi più oggi se non proprio queste le forme possibili di disobbedienza civile
La non violenza di per sé è un valore enorme un valore individuale un valore di gruppo ha un valore sociale un valore collettivo però senza la disobbedienza civile la non violenza spuntata in una una una forza non interviene nella realtà
Se non con il buon esempio e il buon esempio oggi non basta perché dall'altra parte gli esempi cattivi propaganda attività questo sistema sono enormi immensi
E di buoni sono destinati a soccombere di fronte al potere dell'economia al potere del del capitalismo contemporaneo il potere della finanza in questa epoca storica precisa che è quella di una mutazione enorme avvenuta negli anni ottanta del secolo scorso
Che ha cambiato il quadro in cui noi viva moltissime delle cose che diceva Mao prima sono straordinarie giuste però appartengono in parte al passato come lui
Insisteva anche a dire il presente e il presente è diverso dagli anni in cui noi siamo cresciuti caro Michelangelo insomma noi siamo vecchi e il mondo di oggi è un mondo che ci ha superato è cambiato
Enormemente è cambiato enormemente
Che cosa è successo è successo che primo la finanzieri la globalizzazione
Che quadro nuovo in cui muoversi il mondo è uno le nazioni contano molto di meno ogni azione che si fa qui a del ripercussioni dovunque ogni azione politica ogni azione
Concrete
L'altro aspetto è la finanziarizzazione dell'economia non conta più la produzione contano i soldi del circuito di soldi contano le banche
Le banche e la finanza
Guida nel mondo di oggi Ermanno volto non c'è più Agnelli ro o o Ford dietro una fabbrica e dietro un potere eccetera ci sono le banche della finanza
Cioè la finanza la quale controlla praticamente tutto e decide di tutto
Di consiglio molto di vedere un film estremamente violento che si chiama Deaglio smentita in questi giorni nelle sale Roma di Martin Scorsese ed io lo considero un capolavoro dis di e un straordinaria lezione di storia sul centro del capitalismo mondiale che sono gli Stati Uniti
Questa storia dimostra nel nel fine si dice iniziare lettera a chiarissime lettere come dire gente non lo non mi è mai capitato diritti di leggerlo di vederlo ci dice che Icahn isterismo la mafia il crimine la politica la finanza le banche i sindacati perfino i sindacati sono la stessa cosa
E uno stesso sistema è il sistema capitalistico e stiramenti integrato nelle sue varie facce con crisi interni per carità
Scorsese osa dire una cosa che quegli a mia generazione sempre pensato ma su cui non pochi osavano cosa vuol dire che che in di era stato eletto dalla macerie che è stata la macina farlo fuori quando non eseguirà più i suoi i suoi ordini ai suoi desiderata Scorsese lo dice a chiare lettere il giudice sulla base anche di una Document
Mozione credo molto molto seria viviamo in un mondo di questo tipo un mondo in cui distinguere
Il bene dal male è diventato più difficile più complicato che in passato
E studiare diventa elemento fondamentale
Per ogni tipo di azione non violenta dobbiamo capire bene in che mondo viviamo anche cos'è come funziona in questo modo Giulio stamattina ci ha spiegato molto bene come insiste come funziona il sistema delle armi io vorrei
Aveva degli altri e ci sono in giro che ci spieghino come funziona il sistema finanziario che regge che rende il mondo in cui in cui viviamo
Chi sono i padroni di oggi i veri padroni di oggi contro cui oggi contro i quali oggi bisognerebbe bisognerebbe lotta la l'altro aspetto di queste mutazione norme la così detta comunicazione
La comunicazione una parola Santa una volta no
Tutto ciò che ha a che fare con la parola comune per me è sacro il Comune perfino municipio capito ma pensate per i cattolici la comunione no con con l'ostia la comunione con Dio la comunione con il sacro
Pensate alla parola comunismo primi fissi anni erano comuni comunismo vuol dire mettere le cose in comune
Che non ci sono più differenze tra i Ricchi e poveri cioè in una società egualitaria una parola
Anche questo è estremamente sa che anche la parola comunicazione perché voleva dire parlare tra di noi e chi sale di più aiutare quello che ne sa di meno a capire delle cose per poi e diventare anche Luís uno che capisce che sa che vent'ecco la comunicazione oggi ieri come sapete tutti internet sono i telefonini sono in quei quegli oggettini che ormai perfino i neonati io ho visto dei neonati a cui i genitori mettono in mano il così no che le luci e i suoni già è un modo di incubi incantati ed è un modo di forte legga un po'd'Ischia Vizzardi ed è un modo di schiavizzare di rendergli nell'Ischia noi oggi siamo schiavi della comunicazione siamo dei terminali di un Progetto che parte da lontano
Simon's Bay il diceva che non era una cretina diceva che il sogno l'uomo del Novecento era di diventare una macchina io credo che questo sogno gli si sta realizzando ne siamo dei terminali di macchine soprattutto l'ultime generazioni perché sono quelle più fragili che è stato più facile in qualche modo conquistare abbindola viviamo in un mondo di questo genere un mondo in cui essere ottimisti è diventato molto molto difficile molto più difficile che in passato l'idea che si possa vincere
Che ci sia il bene che vince sul male oggi e piuttosto insensata
Ciò nonostante bisogna lottare no
Tra i i grandi del del passato ce n'è uno a qui dovremmo essere più affezionati eleggere un po'di più che si chiamava Antonio Gramsci
Anche un Gramsci lancio questa formula secondo me straordinaria ancora oggi validissima pessimismo della ragione ottimismo della volontà poi facere numerici del tiene ovviamente su internet
Gli schiavi delle macchine
Siamo anche noi
Ho scoperto che la frase non è di garantisce una frase di Rohmer Pollan grande pacifista della negli anni del prima guerra mondiale fondatore del movimento Claire teche ebbe molti rapporti
Anche con l'Italia tra in i non violenti di allori pacifisti non i non violenti pacifisti i pacifisti di allora di fronte al massacro
Dei giovani che venne fatto dal dalla prima guerra mondiale Romero l'ha anche elaborato questa frase
Pessimismo della ragione io credo che oggi si noi razionalmente fossimo ottimisti saremmo dei cretini non si può essere ottimisti il mondo
Appartiene al diavolo non appartiene a avvio la prima forse la prima forma di disobbedienza civile che mi viene in mente quella raccontata non sono un credente quindi lo dico da ampio da da o faccio Capitini diceva libero religioso ecco una religione per conto mio ecco il il
Sì perché no
Il quaccheri dicono questo anche loro sono sono cose allora che stavo dicendo nel suo libro
Capi di legge
Capitini diceva no interattivo da Gesù dà più lontane no scusate
Matteo e Marco nelle prime pagine dei loro Vangeli raccontano i conti di Gesù che prima di buttarsi in politica di scendere nella Lizza deve scendere
Nel nella battaglia me nel presente e nel
E anche qui la Bibbia qualcosa insegnarci perché in all'inizio ci fu la luce poi ci fu il verbo e il Verbo si fece carne il verbo diventò azioni diventò intervento nella realtà diventò corpo Gesù diventa corpo il corpo che agisce e che cerca di cambiare il mondo portando avanti i principi del bene rispetto in conflitto con con gli altri
Gesù nel si ritira nel deserto e lì arriva il diavolo gli fa vedere tutte le meraviglie del mondo dice tutto questo sarà tuo se passerà la mia parte già luglio dice a me va a quel paese
Lasciami in pace no io scelgo di non volere i le meraviglie del mondo ma di cambiare il mondo di renderlo un mondo giusto mondo
Un mondo sanno è un atto di disobbedienza questo cosa vuol dire vuol dire che il mondo non appartiene al venti il mondo appartiene al male contro questo che noi continuamente dovremmo continuare a d'agire così come ha fatto lui Lou come ha fatto grandi come un fatto tanti altri ci sono epoche storiche in cui
In cui il
Sembra che tutto sia un po'bloccato che non Cina più molto da fare per l'individuo per i piccoli gruppi qui essa epoca ero viviamo un'epoca di questo genere ci sentiamo tutti tremendamente impotenti
Guarda il quadro politico insomma no cosa contiamo nuovi all'interno di questa sua uscita ecco come riusciamo a incidere sulla storia del presente contro le storture di questa storia il nostro potere
Negli occhi e scarso non c'è semplicemente quindi ci sono momenti in cui in queste strozzature c'è qualcuno che si chiede che fare
Che si ripone la vecchia domanda no
E questa vecchia domanda un giorno in tempi gli storici e recenti s'era imposta per primo
Nella storia contempera storia dell'Ottocento Czerny scelsi può arrivato Tolstoj coi arrivato lei mi poi secondo me è arrivato sceglieva arrivato Lumumba arrivato Gandhi ma è arrivato anche ma ora sono arrivate Levi le le il quelli che hanno detto non ci sto
Scelgo l'altra parte
E che erano a volte violenti marxisti per esempio e a volte nonviolenti granché e tutto il resto
Direi che la sconfitta generale sia dei violenti deve nonviolenti perché la storia non i violenti non l'hanno certamente cambiata molto di meglio torna così io sì e che anche i non violenti non pensate lindi L'ignorante e il più forse più violenti che ci sia non è che il fatto che abbia fatto una rivoluzione nonviolenta abbia poi inciso così tanto sul realtà probabilmente sì continua questa d'essere una sfida Capitini diceva mi dicono che ci sarà sempre il pesce grande il pesce piccolo che ci sarà sempre
La malattia la morte che ci sarà sempre chi comanda e chi è oppresso il ricco e il povero una realtà di questo genere io non l'accetto e faccio quello che posso per cambiarla com'con le mie piccole forse con le forze dei piccoli gruppi a Colle forse se possibile anche delle grandi masse di persone conquistate
Conquistate da un metodo da un'idea di rivolta ripeto la di obiezione civile e appannaggio storico della non violenza però appartiene nella tradizione anche alla storia del movimento operaio vera storia delle rivoluzioni
Allora pessimismo della ragione se oggi ci guardiamo intorno c'è poco da stare allegri
Ottimismo della volontà cosa vuol dire vuol dire primo e penso a tutti gli educatori che conosco agli insegnanti per esempio anche lì un disastro però ci sono delle minoranze straordinarie che ancora resistono all'Inter
All'interno per esempio nel mondo della scuola un educatore uno che ha che fare con le nuove generazioni non può permettersi di essere pessimista deve essere ottimista per forza deve scegliere tutti deve scegliere e dire io non ci sto faccio quello che posso per cambiare alla realtà
E spero di riuscire a cambiare qualche cosa colleghi sole forse o con le forze del piccolo gruppo che riesco a convincerlo del vasto gruppo nel caso che la storia in qualche modo mi aiuti
E mi dia la possibilità di convincere grandi numeri invece che piccoli numeri sia il dovere di essere ottimisti si ha il dovere di essere di ribellarsi alle regole imposte dal potere all'interno del mondo
Del mondo del mondo in cui viviamo
Questo secondo me è un una scelta di fondo fondamentali di tipo innanzitutto individuale
Si comincia il i no partono da da me Gatti Galuppi dei primi no sono quelli dopodiché
Trovando altri che la pensano come noi ci si mette insieme e sì e si comincia a pensare a cosa fare non soltanto essere Diversi e migliori senza come dire senza il disprezzo per gli altri senza beh qui farei una piccola parentesi Dietrich Bono fare grande pastore protestante teologo
Impiccato da Hitler
In carcere prima di morire riuscì a far passare un testo fuori dal carcere che si chiama dieci anni dopo dieci anni dopo l'avvento di tre e in questo testo dice tra l'altro il problema
Fondamentale del nostro tempo sono gli stupidi
Chi sono gli stupri di quelli che pensano di ragionare con la propria testa e penso invece ecco le idee che gli vengono messe nella testa da altri che gli vengono suggerite o imposte da altri
Questo non vuol dire disprezzare gli stupidi perché intanto una parte di stupidità ce l'abbiamo tutti dentro di noi no non non illudiamoci nessuno di noi perfetto tutti noi accettiamo dei condizionamenti accettiamo delle proposte
Che questa società ci fa senza ragionare su cosa questo comporti accettiamo di comprare certi certe cose senza pensare a chi le ha prodotte come sono state prodotte cerchiamo di vivere in una società dove la legge alla stabiliscono quelli che hanno i poteri più forti e gli altri a subiscono viviamo in una società in cui la giustizia sociale certamente non c'è
Allora questo è il primo passo è il primo passo è un passo di tipo individuale poi ci si ci si nette insieme con degli altri paesi comincia a ragionare sul che fare per l'appunto sul che fare ma non il che fare
Assoluto cosa fanno le grandi masse con la fanno cinque che fare io con il mio piccolo gruppo con le persone con cui posso ragionare insieme alle quali posso posso posso fare
Gli stupidi siamo anche noi il problema è diventare anche noi un po'più intelligenti capire meglio le cose e capirle insieme agli altri e capirle soprattutto attraverso l'azione quello che oggi la cosa più paralizzante che ci sia proprio questo
Il problema dell'azione Merate nel Risorgimento Mazzini buonanima che tra l'altro ha influito molto sul pensiero di Gandhi ha influito molto sul pensiero di Capitini e di altre
Mazzini diceva il pensiero senza l'azione non vale niente
Pensiero e azione nel Risorgimento era il titolo classico nella scuola ci si insegnava questo no è cominciato col pensiero che diventava subito azione lotta clandestina organizzazione diffusione
Delle parole d'ordine giuste partecipazione al nelle azioni delle lotte senza l'azione noi oggi siamo paralizzati soprattutto in questo siamo paralizzati nell'azione della cosa siamo molto bravi a chiacchierare insomma molto bravi a studiare per carità forse nella cultura di questi anni
Mi sento come dire anch'io colpevole di questo una delle peggiori storicamente in cui non siamo vissuti a una cultura servile totalmente servile tutti scrivono di tutto capace affare merce di tutto
Perfino cioè c'è una rivista che detesto si chiama giacobine non so se vi è capitato di vedere la patinata
Sicuramente con qualche finanziamento importante che continua a parlare della bomba atomica della fine del mondo dell'ecologia eccetera eccetera riescono a vendere perfino la morte come Merce no questo il è il capitalismo in cui noi diamo a queste e la situazione in cui noi diamo e a questo credo bisogna reagire la cultura non è una bischerata a servizio dei padroni eh pensare è pensare a studiare a ragionare e trovare i modi di contrapporsi
A quella cultura alla cultura del dominio alla cultura il potere ai suoi infiniti servi per esempio oggi i suoi infiniti servi
Sono in maggioranza annientati nelle università e nei giornali case editrici quindi contro questi infiniti servi bisogna cominciare anche a ragionare analizzare quelle cose così come il Giugliano in lizza
Le spese militari a dire come funziona la cultura oggi come funziona l'università oggi una delle azioni dobbiam civile
Da proporre quella nei confronti dell'università come è stato fatto in qualche modo ne esca nel sessantotto a livello addirittura mondiale no beh oggi forse bisogna ricominciare rivendicare una cultura diversa
Fatta in mondi riversi cominciando dall'azione dagli no da dire all'interno dei luoghi che producono la cosiddetta la cosiddetta cultura l'importante secondo me è reagire alla tentazione
Del pessimismo per me io la chiamo tradizionalmente nichilismo
Il grande Federico Nietzsche c'ha messo in guardia su questo nel senso che ci ha detto guardate che alla fine il male vince che è quello che noi facciamo serve a ben poco che il potere talmente forte che ci travolge ci travolgerà come ci ha travolto finora che fa Dinoi quello che vuole oggi gli serve
A vere un plebe di consumatori consenzienti domani negli servire ad avere una plebe di gente che va al massacro per difendere gli interessi di pochi come è successo in passato abbiamo due guerre mondiali alle spalle
Dieci milioni di morti civili e militari nella prima sessanta milioni di morti civili e militari nella seconda provate a metterli in fila sessanta milioni non quante volte il giro del mondo sotto ecco allora rispetto a un'epoca secondo me così
Priva di aperture di slanci di prospettive di diversità non abbiamo davanti né ideologia di di comunitarie socialiste e libertarie uguali Italia che tengano no siamo dentro l'accettazione giorno per giorno di questo presente
No non di fatto noi diamo oggi come se domani fosse come oggi e dopodomani come domani come se il mondo andasse avanti così in eterno no non andrà avanti così in eterno se guardiamo ai dati sappiamo da da dagli ecologisti serie ricche la antropocentrica Istat per morire sta per finire il dominio dell'uomo sulla terra probabilmente non durerà ancora molti decenni secondo gli ecologisti più seri che ci capita di legge di di studiare bene in questa situazione la disobbedienza civile ed un'attualità enorme è un problema enorme che ci riguarda tutti il dire no
A questo sistema il di veleno a questo tipo di comunicazione il di veleno a questo tipo di di di di di meccanismi della manipolazione del pensiero è fondamentale fondamentale farlo nella scuole fondamentale farro nel quartiere fondamentale farlo nel società io credo che siamo in tanti a pensarla così e per fortuna anche in tanti perché numericamente siamo tanti
Non so il sociale a è diventato un po'perverso mandando avanti negli anni perché ogni gruppo contro gli altri
Basta saper fare i Progetti Rufina innanzi dei finanziatori Elio insomma più luoghi di sopravvivenza del piccolo gruppo che si occupa sociale fonda un'associazione eccetera che non quello che era lo scopo iniziale cioè occuparsi al prossimo aiutare il prossimo in difficoltà
Ciò nonostante il sociale va difeso a spada tratta la difesa a spada tratta perché e l'unico uno dei pochi campi in cui si può intervenire facendo delle cose giuste
Che non vanno nella direzione di quello che il potere vorrebbe per esempio la enorme privatizzazione di tutto che è stata il feticcio del capitalismo contemporaneo la privatizzazione contro l'interesse collettivo contro l'interesse vende delle popolazioni degli Stati è un qualcosa contro contro cui contro cui combattere per esempio il fatto che il sociale sia ridotto a come si dice a sostituire lo Stato non lo Stato ma da a intaccare welfare perché i ricchi non voglio norme far perché quelle sono spesi inutili secondo loro occuparsi dei dei poveri occuparsi dei malati occuparsi da no ognuno il sistema americano è quello che domina il modello americano e quello che le donne
E stiamo andando tutto in quella direzione questo potere va sempre in quella direzione nonostante che si litigano tra di loro i vari tipi di populismo
Che di anno in anno si succedono così o si scambiano si scambiano le parti
Il si tratta di ricominciare in sostanza di ricominciare
A dire a dire a dire dei no reagire nella disperazione reagire alla tentazione del nichilismo reagire al pessimismo della ragione con l'ottimismo della volontà fare muoversi agire però agire non da soli a dire con gli altri
Occupandosi di alcuni luoghi centrali
Dell'azione oggi che sono quelli delle ricorrenze civile sul piano dell'economia si civile sul piano delle degli eserciti e delle armi convivenza civile sul piano della cultura il comunicazione
Allora ecologia e scuola forse sono due campi su cui non possiamo intervenire il terzo campo su cui noi possiamo intervenire è quello su cui si è parlato stamattina quello diciamo della non violenza del pacifismo e della non violenza anche questo è un territorio enorme è un territorio enorme che ci riguarda perché
Tra le poche speranze che io vedo nella situazione sociale italiana sono quelle del portate da immigranti
Soprattutto delle seconde generazioni
Certo non è facile fare delle previsioni le seconde azioni negli Stati Uniti
Di immigrati italiani prima è una generazione che si è affidata alla mafia per poter avere uno spazio per potersi conquistare un po'di rispetto all'interno di quel bailamme la seconda generazione quella che è diventata sindaco di New York banchiere
Scrittore come John Fante eccetera eccetera che entrata nel nel mezzo meccanismo su due strade possibili una che ripeto era quella delle mafie per farsi rispettare organizzazioni più o meno clandestine più o meno criminali e questo sì non ci siamo attenti può succedere anche con gli immigrati perché guardate che che ne so la desertificazione del Nordafrica sta provocando e provocherà ondate di migranti molto più numerose e anche molto più agguerrite perché dovranno difendere il pane per i loro figli verranno non cedendo sceglie l'elemosina e basandoci la mano per ringraziando ci se gli diamo cinque cinque centesimi ma arriveranno esigendo arriverà quando come sulla riva che in altre epoche storiche
Ondate i così detti Barbarino ecco ci sono dei problemi di su enormi sul quale noi dobbiamo e possiamo intervenire oggi per esempio questo problema delle seconde generazioni fondamentale
Guardate ci sono anche degli aspetti estremamente positivi da questo punto di vista ci sono persone che si occupano di fondare cooperative e i sindacati insieme agli emigranti insieme emigranti e queste cose sono momenti di di di intervento possibile di civiltà nuova per lui questo vale capito vale per Rosarno come vale per Verona perché gli immigrati sono dovunque e sono sfruttati dovunque e sono male trattati dovunque e quindi anche su quello si può intervenire
E inventare delle azioni inventare che fa e poi ripeto il discorso dell'ecologia che probabilmente è più urgente il tutti perché se non si interviene per tempo siamo frutto via
Grazie concreto
Io siccome il riflessione di Goffredo è molto densa voglio ricordare che grazie a Radio Radicale
Noi abbiamo sul sito già da stasera mi dice Alessandro che gentilmente venuto a riprendere abbiamo sul sul sito di Radio Radicale
Tutta la registrazione di questo nostro convegno quindi volendo diciamo così un po'di formazione un po'di approfondimento
Decodificare un po'queste cose così dense che ci ha che ci ha regalato Goffredo penso che sia importante quindi vero tocco Mona dico l'altro elemento che dopo l'intervento di Mario Pizzolato facciamo una piccola pausa c'è un rinfresco per
Per per tutti quindi
Diciamo così l'ottimismo della volontà e anche questo l'agire per cercare di riempire lo stomaco e storia comincia mi piace lo sottolineo soltanto un elemento ecco questo questo riflessione che ha fatto
Goffredo rispetto agli educatori noi siamo educatori di quell'educazione non formale che come dicevo
Fa da ponte tra la scuola l'università e poi l'inserimento attraverso il servizio civile attraverso l'imparare facendo
Non possiamo essere pessimisti ecco questa ottimismo anche nell'educazione mi pare che sia particolarmente importante questo di oggi è una forma diciamo attraverso quello che diceva prima mano voleva parlare Gioni azzeccato
Perché non possiamo essere solo tra noi Mario Mario Pezzolla l'abbiamo invitato abbiamo ristampato questo Diario dal carcere militare
Mario è stato ha pagato con il carcere la sua obiezione di coscienza è stato d'ansia settantuno si è laureato e poi si è dichiarato obiettore di coscienza sola conterà bene e poi dal stato sindacalista degli edili e poi ha vissuto da obiettore e non solo al servizio militare ma attraverso le battaglie disobbedienza civile ha vissuto nella sua Abruzzo
In modo attivo anche in politica questo suo ideale io voglio aggiungere soltanto una cosa se permetti Mario rispetto a questo io ho letto quando Rossano
Ci ha regalato questo diario non lo conoscevo io in una sera notte l'ho letto tutto quanto
Sono stato colpito da una cosa permettimi se per Treviso faccio una riferimento a una ad un'esperienza personali sono un credente sono un credente non è un motivo di vanto
Perché non è da vantarsi però non me ne vergogno
Mentre invece mi sono vergognato di alcuni fatti che riportava Mario in questo diario
Quando ho trovato il cappellano militare che stava dall'altra parte
E che non stava al suo fianco
E allora mi sono ricordato in questura dove mi sono vergognato
Perché da credente non potevo credere che
Un rappresentante questa esperienza religiosa potesse essere contro chi aveva questa fede e la non violenza e nella solidarietà
Allora mi sono ricordato di quello che scriveva don Milani
Sette anni sei anni prima
Nella lettera il ai cappellani militari
Diceva così in quanto agli altri obiettori la chiesa non si è ancora pronunciata né controlli loro né contro di voi la sentenza umana che li ha condannati dice solo che hanno obbedito alla legge che hanno disobbedito alla legge degli uomini
Non che sono vivi
Chi li autorizza a rincarare la dose e poi a chiamarli vivi non vi viene in mente che non è non si è mai sentito dire che la validità sia patrimonio di pochi le ritmo patrimonio di più
Aspettate insultarci
Domani forse scoprirete che sono dei profeti certo il luogo dei profeti e la prigione ma non è bello star dalla parte di chi ci ritiene
Questo mi ha un po'rincuorato perché mentre c'era il cappellano militare c'è qualcuno certo una minoranza che la pensano diversamente
Grazie rosso
Una piccola correzione del discorso i Mau Mau dimenticato secondo meno insomma personaggio molto importante della nostra storia che don Primo Mazzolari
Tu non uccidere fu un libretto uscito anonimo presso la sua piccola casa editrice licenza locuste uscito anonimo perché il vescovo non voleva che uscisse non poteva firmarlo lui il prete don Primo con una nota il frutto di discussioni tra un gruppo di giovani amici riuniti eccetera eccetera che era una pura finzione uscì molto tempo dopo ai tempi di papa Giovanni
Con finalmente con l'imprimatur c'è una tradizione religiosa cattolica è una tradizione
Religiosa
Non violenta no
Non cattolica ripeto non solo Capitini ma anche i quaccheri di cui si parla poco che hanno avuto una storia anche in Italia è una storia qualche cosa è significativo e poi i politici radicali per esempio che hanno fatto per la per legge o mense civile per la non violenza delle cose straordinarie in un periodo storico in cui Noel cogli ogni eravamo lì tutti noi con Carlo Marx in mano a a manifestare
Misure non morta quello morta quell'altro no
Grazie Mario
Io devo ringraziare
Preliminarmente il cielo Sky Michelangelo e Rossano per avermi invitato oggi a questo convegno per portare la mia testimonianza
Che risale a tanti anni fa si potrebbe chiamare l'archeologia del servizio civile la preistoria del servizio civile perché parlerò di sostanzialmente di fatti che sagome perché ma cinquant'anni orsono
Io
Rispetto a questo problema della dell'obiezione di coscienza non avevo al quando ero ragazzo letto nulla
Cominciare il piano piano a a seguire però gli avvenimenti che accadevano del mondo
Cominciavo a riflettere su quella che era stata la la enorme tragedia della Seconda guerra mondiale il perché
Quei cinquanta milioni di morti
Ricordava Goffredo prima
E mi domandava ma come è stato possibile come è stato possibile che milioni di persone intruppati negli studi negli Stati nazionali da un lato e dall'altro soprattutto intruppati dei regimi fascisti e nazista
Scatenasse una guerra di queste proporzioni
E allora cominciavo a chiedere ma era erano Crespo sono stati responsabili soltanto i capi delle nazioni son ossia o sono stati responsabili anche i singoli incivili che hanno combattuto questa guerra e le altre guerre precedenti
Anche la rare la grande guerra quindici diciotto
Qual è il posto della responsabilità individuale in queste
Drammatiche vicende umane e allora ecco mi sono cominciato a porre questo problema problema ma noi dobbiamo difendere la nostra pace della nostra nazione ma abbiamo scelto noi rivivere in Italia di nascere italiani se io fossi nato austriaco fosse in alto americano o Negro eccetera
Io avrei combattuto contro me stesso sostanzialmente quindi cominciai a capire anche se in maniera rudimentale l'assurdità di questa divisione del mondo in nazioni contrapposte
Poi mi capitò di leggere una preghiera del marinaio italiano credo che sia tuttora vigente questa e preghiera questa preghiera dice
E preghiera quindi è avallata dalla dalla gerarchia cattolica dalla Chiesa cattolica oddio onnipotente tu che hai voluto divisa l'umanità in tante nazioni
Proteggi la costernazione in Cuddy il terrore sul nemico
E questo dice questa preghiera cioè si chiede a Dio di incutere il terrore sul nostro nemico il nostro nemico nella prima guerra mondiale il nemico della cattolicissima Italia era la cattolicesimo Austria quindi i cattolici ci sono scannati tra di loro
Il papa papa Benedetto quindicesimo dell'epoca definì quella guerra un'inutile strage quel papà non svenne ascoltato da nessuno
Quel papà aveva singolarmente delle origini sul Monesi della città dove sono nato perché la madre era una migliorati era della famiglia migliorati che di Sulmona il padre era di Genova Luís il Papa era di cognome della chiesa
Non venne ascoltato da nessuno allora
Come è possibile che uno autorità morale così così forse con dei messaggi così forti come sono quelli contenuti nel Vangelo nella nella testimonianza di Cristo venga sopraffatta dalla potere diciamo temporale e non solo ma venda asservito al potere temporale
Perché non c'è stata una ribellione delle chiese nel nella prima guerra mondiale nel nella nella seconda la prima cosa che hanno fatto i regimi fascista e nazista sono stati concordati con queste chiese perciò degli la bocca per dare di una serie di privilegi ed avere in in cambio e sostegno al ai loro regimi e quindi questo mi ha
Mi ha allontanato devo dire dalla Chiesa cattolica ma mi ha rafforzato nella condizione che i principi del cristianesimo sono giusti mi ha colpito mi ha allontanato dalla dalla dall'organizzazione dalla dalla gerarchia
Io ho conosciuto dei cristiani in questa questa lotta non violenta che poi scese sviluppo negli anni sessanta settanta
Ed è stata ricordata e di Vaccaro io ricordo e di Vaccaro come una attivista infaticabile un attivista del miele ci riunivamo in una stanzetta piccolissima ricordo in via Rasella qui a Roma
E
Via Rattazzi io ricordo mia Rosella veramente va da sé che mi sbaglio plastica e poi abbia cambiato anche anche sorelle
Ricordo questa questa persona e come ricordo per esempio da vedere me lo dirà che era del quattro e le cioè persone che non erano cattoliche
Ma anche a erano animate da un tour da una profondo mordono profonda moralità e da una profonda convinzione che che combattere per la non violenza è per la pace erano era la prima delle battaglie da farsi questo dicevo mi ha allontanato dalla Chiesa cattolico quando visto che i cappellani militari
Ma voi tutti legge seguendo tutta la vicenda di don Mila ni ne ho avuto ulteriore diciamo mi sono formato ulteriori convincimenti
E i cappellani militari sostengono le forze armate ma non sostengono l'illegittimità delle forze armate quindi sono un il braccio diciamo religioso che serve a convincere i giovani che la guerra è giusta come riportava Michelangelo io ho conosciuto il cappellano militare del del nel carcere di Peschiera e mai una volta che fosse stato dalla nostra parte Sempre schierato in maniera passiva maniera subalterna dalla parte del capitano del lesto rinite era il comandante del carcere il quale Ernesto Rini io mi chiedevo ma se questa persona
Capitano le lagunare fosse vissuta sotto il regime nazista come si sarebbe comportato sarebbe stato un perfetto esecutore degli ordini che venivano dall'alto
Noi una volta siamo stati convocati dal dal capitano resto Rini non gli obiettori c'era anche Matteo socio
E ci dice ragazzi voi avete una cattiva abitudine qual è questa cattiva abitudine quella di scrivere troppo
Voi scrivete troppe lettere tutte le nostre lettere erano passavano all'ufficio censura poi rimettevano un timbro vicini visto censura ma perché che che in ufficio quello di scrivere no no non potete scrivere tutte queste lettere da oggi in poi potete scrivere tre lettere al mese e basta alla
Ora Matteo socio disse ma
Alla famiglia possiamo scrivere qualche lettera in più fra il capitano di essere sì sì alla famiglia potete scrivere qualcosa qualche lezione in più va bene
Allora Matteo socio candidamente disse ma guardi comandante che la mia famiglia e il mondo intero
A questo punto il ecco capitano le storie sbottò diede un pugno su un malloppo di carte che stava lì vicino a lui e che era il Regolamento militare
Disse voi potete avere tutte le Volley vostre idee potete considerare l'umanità il mondo intero ma fino a quando non sarà scritto sul regolamento militare
Che l'umanità e tutta una famiglia io a devo applicare il regolamento militare
Il facciamo osservare scuse comandante il regolamento militare e del mille novecentodieci otto eravamo nel mille novecentosettantuno non importa di quando il regolamento io lo devo applicare e basta
Ecco una persona così
Che
Lei come messa in un in un sistema militare una macchina militare come quella
Tragica del della seconda guerra mondiale
Sarebbe stato una rotella di quel meccanismo
E hanno io obiettori Luigi
Inizialmente ci divideva
Ci metteva di qua di là in mezzo agli altri detenuti comuni poi detenuti
Politici poi capì che era uno un boomerang per Bluey perché e se tenute un normale diciamo venivano politicizzati da noi e quindi accadevano scioperi della fame di disobbedienza e varie allora si spostava di nuovo
Quando quando venne la marcia antimilitarista nel mille novecentosettantuno marcia che si ripeteva da anni almeno dal mille novecentosessantasette
Io partecipai al programma quelle marce da sessantasette in poi marcia guidata da Marco Pannella da Pietro Pinna Luís ci metteva ci mise in cella di punizione
Cinque sincera di professione noi
Non gli obiettori diciamo non per quale ragione non abbiamo fatto nulla perché perché ci ci punisce non hanno e per proteggere ma per proteggere da che cosa abbiamo gli antimilitaristi sotto il carcere che vogliono attaccare noi obiettori non lo sono dalla nostra parte
E lo diceva no no no ma quella è tutta gente pagata tutta gente che viene pagata cinque mila lire al giorno per fare la marcia credete a me diceva luride
E si metteva in cielo di punizione allora io di fronte al maresciallo costo che era un tipo burbero collo taurino
Personaggio tipico insomma del dell'apparato militare dissi va maresciallo ma e questa cosa voi state facendo e contro la nostra Costituzione
E lui mi rispose non mi rompere il caso con la Costituzione a me non me ne importa niente dalla Costituzione io devo seguire gli ordini e ti chiudo dentro
E poi aggiunse questa la Volpi in questa volta abbiamo fatto Symphonia la prossima volta faremo Sinfonia è massacro
Ora sarebbero sarebbe lungo diciamo raccontare la mia esperienza io non voglio farlo ma mi sto citando solo alcuni episodi cioè grazie al cioè che hanno voluto ristampare il Diario dal carcere militare
Pubblicato per la prima volta dalla prova radicale fondata da Massimo Teodori in quegli anni
Noi eravamo molto molto vicini al partito radicale perché era l'unico partito che sosteneva la lotta degli obiettori di coscienza non ce n'era nessun altro
Diciamo un po'di sensibilità c'era nell'area socialista infatti le proposte di legge venivano soprattutto dall'area socialista
O è anche dall'area della sinistra cattolica completa assenza c'era da parte del Partito comunista per due ragioni credo io una ragione per che loro temevano che
E pura andò diciamo depurando il l'esercito dagli obiettori l'esercito potesse diventare un esercito ancora più diciamo più nazionalista più di destra e quindi un esercito più esposto alle tentazioni colpisse
Questa euro una delle ragioni ma l'altra era che in tutti i regimi comunisti in realtà non era riconosciuto l'obiezione di coscienza quindi c'era anche una chiusura di tipo ideologico rispetto a questa nostra nostra scelta noi facemmo dalla la nostra dichiarazione di obiezione di coscienza rendemmo pubblica nove di febbraio della settantuno
A Roma nella sede del partito radicale in via di Torre Argentina riceveranno e fianco a noi c'era il segretario del partito radicale che era Roberto Cicciomessere che poi anche lui obiettò se c'è anche lui un Diario dal carcere
Militare eravamo otto Giovanni
Otto ragazzi diciamo da eventi si i venticinque anni
Sì vedemmo ci conoscemmo per la prima volta a Sulmona perché ha solo un anno e nel sessantasette costituendo il gruppo di azione pacifista
Che per alcuni anni svolse un'intensa attività antimilitarista e quindi eravamo diventati anche un punto di riferimento a livello nazionale di tutte le realtà pacifista nel sessantotto sessantanove non ricordo bene si costituì il mai movimento anti mille antimilitarista internazionale che voleva essere una sorta di federazione di tutte le le realtà che si occupavano di lotta all'esercito dei dei di riconoscimento dell'obiezione di coscienza facemmo questo convegno Sulmona dove arrivarono o quasi un un centinaio di di militanti appartenenti a varie organizzazioni pacifiste
C'era anche Marco Pannella Pietro Penna e lei noi mettemmo anche le basi di quella che doveva essere una giusta legge per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e avevamo fissato di punti precisi
Vale a dire che non doveva esserci nessuna discriminazione per quanto riguarda le motivazioni della scelta dell'obiezione siano essere di carattere morale di carattere filosofico di carattere
Religioso politico
Poi un altro punto era che non ci doveva essere nessuna commissione giudicatrice ma quale commissione pur giudicare la coscienza di un individuo come si fa a giudicarla
E quindi eravamo contrarissimi a una idea di questo genere l'altra un altro punto e che il servizio civile non doveva essere visto come una istituzione punitiva per l'obiettore
E quindi fare un servizio civile più lungo del semplice umili militare ma dove doveva avere la stessa
Dignità quanto meno rispetto al servizio militare e avere pertanto la stessa durata un altro punto importante che noi su
Sottolineavamo era che il no ecco un altro punto poi non doveva essere simile simile non dovrà essere utilizzato come tappabuchi delle deficienze della pubblica amministrazione
Prima ho ricordato appunto che all'inizio si pensava di dei impiegare gli obiettori solo per fare i pompieri
Ma doveva essere uno uno strumento di promozione sociale dovrà essere dici un servizio indirizzato soprattutto verso le le fasce più deboli le fasce che avevano più bisogno dell'intervento
Dei giovani per poter crescere sotto il profilo un culturale sociale economico eccetera
Un altro punto molto importante che venne del tutto ignorato dalla legge era quello che le somme che dovevano servire per finanziare il servizio civile dovevano essere sottratte dal bilancio militare cioè noi immaginavamo una sorta di dei travaso diciamo così dalle spese militari e verso un verso il seguito del civile inteso come difesa popolare non violenta se che era una componente poi nel nel nostro disegno complessivo del servizio civile
E quindi trasformare il servizio militare da un servizio appunto civile non violento che potesse intervenire nei conflitti
E questa è la nostra idea passa una legge
In che noi definimmo subito legge truffa perché non recepiva nulla di tutto questo la legge
Escludeva la obiezione di tipo politico politico in senso lato non parliamo di politico aderente o partito un altro
Perché perché la contestazione che non muovemmo le forze armate era anche di tipo politico nel senso che noi contestavamo il ruolo delle forze armate non solo come strumento di preparazione della guerra ma anche come strumento di controllo interno
C'erano stati in quegli anni diversi interventi del degli eserciti dei sia del Patto di Varsavia e della NATO colpo di Stato in Grecia c'era stato l'invasione della Cecoslovacchia nel sessantotto poi l'intervento sul nella Polonia quindi le le forze armate soprattutto in quel tempo quando c'era la la la guerra fredda e forze armate degli Stati all'interno delle alleanze militari avevano soprattutto il compito di pulizia interna piuttosto che quella di difendere lo Stato
A
Alla quale ci pensava poi la Russia e gli Stati Uniti c'erano queste le grandi nazioni che difendevano il i due blocchi e la la la l'esercito interni avevano soprattutto un ruolo di controllo interno
Tant'è che in quegli anni e noi lo mette mini evidenzia lo scritto pure nella mia dichiarazione ci furono
Anche in Italia con il tentativo di golpe di De Lorenzo del sessantaquattro con i centocinquantasette mila
Schedati dal Sifar ci furono evidenti elementi che lasciavano capire come le forze armate avevano un ruolo di indottrinamento interno da un lato ma anche di controllo di disporre di una di un di truppa e che potessero intervenire
In caso di necessità contro le lotte popolari che soprattutto nella seconda parte degli anni Sessanta diciamo
Sessantotto sessantanove creavano seri problemi alla stabilità del quadro economico dal quadro sociale politico ed economico del Paese
Noi e la nostra dichiarazione collettiva mettemmo in in evidenza tutto questo
Metteva in evidenza che il fatto che soprattutto la il servizio militare era una scuola per preparare
Degli dei dei dei cittadini obbedienti al sistema perché dopo il servizio militare si entrava nella vita civile si diventava ha sin ci si metteva al servizio non più del del colonnello del maresciallo ma al servizio del padrone della fabbrica al al servizio
Di di uno del del direttore di di di una scuola che a quell'epoca era molto molto chiusa
Basti pensare allo scandalo della della Zanzara quando pubblicare un'inchiesta sul
I giovani sulla
Sulla libertà sessuale diciamo
E quindi noi contestavamo il ruolo delle forze armate nella sua totalità non soltanto nell'eventualità di una guerra ma come Strumendo di controllo e di repressione interna
Il quadro del suo certamente cambiato non con il crollo dei due blocchi contrapposti viviamo in un'epoca diversa però
Tutto questo può tornare guardate che anche il servizio militare che non è più obbligatorio
Non è definitivo è stato una una decisione in quel momento storico di passare un servizio attraverso professionisti ma potrebbe tornare in caso di un conflitto uno un servizio militare obbligatorio con tre mozioni è una sospensione soltanto quelli non dobbiamo pensare che tutto questo non ci riguardi non ci riguardi ma che riguarda eccome appunto nelle della nella relazione di Marcon prima si evidenzia come la la produzione delle armene cioè io ma mi domando ma come può fare un un partito o i partiti della sinistra a non non considerare questo problema cioè dovrebbero sì partito della sinistra indurre i propri iscritti il sindaco di sindacali
A a obiettare a rifiutarsi di di produrre Arme ma il sindacato a sembrare
Ha sempre accettato tutto io ho fatto il sindacalista per sei anni nel settore edile per il sindacato andava bene qualsiasi opera pubblica anche se distruggeva l'ambiente non importava primo viene il lavoro
Lo vediamo adesso anche con lei il vano ma la nostra costituzione che in primo luogo viene la salute e quello
Il
Il bene primario da tutelare tutto il resto viene viene dopo
Vicino al al mio paese la mia città Sulmona c'è c'è un se Bussini Bussi sul tirino dove nel periodo fascista producevo redasse asfissianti te Mussolini e il suo regime utilizzarono in in Africa beh quei lavoratori hanno lavorato lei ivi hanno con poi ognuno la propria fabbrica stata bombardata è stata chiusa
Però ecco non sono stati sollevati
Nel caso di coscienza bensì obiezioni cosiddette tutto quello che noi facciamo una realtà in cui siamo immersi ci interroga giornalmente sulle nostre sulle nostre responsabilità io ecco sto andando avanti e chiudo per aneddoti U una delle prime cose che diciamo mia mi ha coinvolto è stata nel sessantasei né coinvolto come a livello diciamo come tensione psicologica come ideale eccetera è stata è stato fu un articolo che comparve su un giornale di destra si chiamava il borghese
Dove si parlava della patria io scrissi una lettera in cui contestavo quell'idea di patria
Per la quale si continuava a a a celebrare le le battaglie in Africa le battaglie in in Russia come degli atti di siamo di cui fregiarsi ed di quelli l'Italia anche nel dopoguerra avrebbe dovuto fregiarsi quando corre battaglie portarono a morte centinaia di migliaia di di ragazze dei giovani
Agli ordini di un dare spunto a
Come era Mussolini dall'altra parte come era com'era Hitler ebbene quella lettera io pensavo non venisse pubblicata fu invece pubblicata è il il titolo era la sport capace ma sport capace
Il commento della redattrice Gianna Preda
Diceva sostanzialmente ecco questa la pace dei Longo Longo era il segretario del partito comunista B che per la verità non era sulle nostre posizioni e dei don Milani
Se la pace e quella degli
Di questo individuo mi chiamava questo individuo dei vigliacchi e della me ed è Vermeer come come questo individuo ebbene e meglio la guerra diceva
Dopo alcuni giorni ricevetti una lettera anonima una cartolina firmata da Italia mia era la firma a l'indirizzo era al verme schifoso Mario Pezzolla
Mi diceva così
Un giorno o l'altro verrò a Sulmona e ti pianta però un coltello nella gola
A piedi o in bicicletta io per alcuni giorni mi sono guardato intorno vedevo tutti i ciclisti iscritti
Mi preoccupavo un po'poiché veramente non ci ho pensato più dobbiamo essere sono vivo grazie
Allora
Facciamo un quarto d'ora di pausa c'è qualcosa per rinfrescarsi pari prendiamo dodici e trenta riprendiamo qua con la terza sessione difesa non armata e nonviolenta della patria per la pace tra i popoli il come ci sarà tra noi Titti Postiglione el direttrice del dipartimento per le sedici civile universale e Rossano Salvatore direttore e vicepresidente di ciascuna città buona pausa
Sì assatanati volo la riprendiamo la
La sessione
No adesso facciamo il video e poi
Non lo conosco stiravo
Allora facciamo una il video adesso
Con i saluti del presidente del Chairs che progetta e che è l'associazione ecco promotrice del del convegno e poi facciamo un piccolo video aspetta un attimo piccolo video su i primi obiettori che hanno fatto nel settantaquattro la il la formazione a Capodarco proprio per iniziare c'era Mao che voleva dire una cosa semplice dalle case siccome all'inizio ha ricordato giustamente la strage di piazza Fontana
Mettendole in relazione oggi al quindici dicembre al giorno in cui è morto Pino Pinelli volando giù dalla finestra
Volevo ricordarla perché Pino Pinelli era una ferroviere anarchico non violento era in contatto epistolare attivo col movimento non violento e aveva un rapporto di sistema e di amicizia con Pietro Pinna e partecipava sempre alle marce anti militariste da Milano a Vicenza ed era un attivista non violenta volevo ricordarlo
Grazie se spegniamo la luce possiamo avviare con questi due video grazie tutte tutti desiderano anch'io partecipare disinformati
Ai lavori di oggi
Questo è l'unico motivo perché mentre si svolgerà il convegno sarà fornita
Volevo dire poche cose che durante l'organizzazione di questo convegno ho pensato spesso mostra una similitudine un pensatore all'hip pop e la musica tre ho pensato che questa queste forme musicali provenienti dall'estrema periferia che poi hanno conquistato il Centro del sonno contemporaneo assomigliasse ero in un qualche modo all'esperienza degli obiettori di coscienza al servizio militare che hanno abitato per moltissimi anni da invisibile estrema periferia della società italiana e però progressivamente hanno portato al centro della dibattito politico alcune tematiche le tematiche dell'attività Lismore tematiche della non violenza le tematiche della giustizia
Le tematiche di ragioni costituzionali per cui l'esercizio di quella loro cittadinanza svolto in quel modo fosse rispettosa della Costituzione fosse una risorsa in più per la nostra democrazia
Ho pensato a come il servizio civile sia stata una
Conquista per la quale non forse non ringraziamo abbastanza l'esperienza degli obiettori di coscienza e non riconosciamo il ponte che c'è stato ed è stato fondamentale per obiettori servizio civile
E la coesione sociale una coesione sociale fondata
Alla lotta sulla lotta alle disuguaglianze
Una volta discriminazione dei diritti per questo abbiamo pensato che fosse oggi importante festeggiare la prima forma di servizio civile mille novecentosettantadue
Sapere che nel frattempo la storia è andata avanti contro il riconoscimento nel mille novecentonovantotto con una scelta volontaria del due mila uno con la riduzione di genere che ha visto le donne sempre più protagoniste
In questa esperienze con la nuova sfide del servizio civile
Universale del due mila sedici che promuove i primi passi adesso vogliamo naturalmente riconoscere che la storia davanti ma anche riconsiderare le ragioni e le testimonianze
Le lotte il messaggio ancora attuale degli obiettori di coscienza e quindi io non la faccio molto lunga lascio la parola a chimici seguirà vi saluto con l'augurio che iniziativa diatesi è musica per le nostre orecchie per sempre più peraltro ricche che magari oggi l'ascolto della musica
Ma eccessivamente commerciale non considerano invece queste linee precise che ci consegnano gli obiettori della storia di questo sangue periferico ancora attuale che chiede con forza cambiamento giusto e costruttivo della nostra società un abbraccio a tutti a tutti presto
Mettiamo Claudio preclusioni ventitré anni dal mille novecentosettanta fino ad oggi ho scontato nove mesi di carcere militare per l'obiezione di coscienza
Ho svolto prima che il ministero decidesse legalmente da inizio servizio civile diciotto mesi finiscono rompa gratuitamente presso la casa francese di Puglia con servizio volontario appunto ora finalmente dopo un anno e mezzo di attesa posso incominciare di sensibilità e cura alla comunità di Capozza
Ecco fino a Roma in ogni caso io sono disponibile a questo lavoro visto esperienze che ordini questa sensibile verrà affrontato con impegno seriamente profondamente beh io sono Roberto per un verso via Genova
Però sono qua come gli altri disponibile preso il vizio
Ci saranno siamo Mario Mizzau ventisette anni e mezzo di Pescara sono un medico da circa due anni
E nonostante la mia professione ho rifiutato di prestare servizio militare perché ritengo che il medico come il cuoco come qualsiasi persona che lavora al servizio dell'esercito collaborare in un progetto di guerra così ho scelto di prestare servizio civile per ventitré mesi presso la Comunità di Capodarco
David Baldini o ventott'anni sono stato detenuto per due mesi nel carcere militare di Peschiera la mia professione di insegnante comunque sono disponibile per qualunque lavoro segnato
Quattro giovani tra i tanti ci sono stati anche in prigione a testimoniare la loro buona fede volontà di servire il Paese giovani che hanno raccolto il frutto di anni di sofferta lotta per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza al servizio militare
Oggi sono al lavoro per un servizio che dura otto mesi di più di quello militare per aiutare i bambini disadattati o vecchi senza assistenza handicappati fisici e mentali tutti coloro cioè che sono ai margini della società ma non si deve trattare di un'assistenza data dall'alto concessa da superiore ad inferiore le chiediamo agli elettori che si inseriscono nella nostra con a parità con noi insieme con me i rivali dei sali che fanno parte dalla comunità e partecipato con tutto alla loro buona volontà le nostre iniziative
Significa per noi poter concretizzare anche a livello di quartiere tutto il discorso sociale che finora per mancanza di mezzi e non abbiamo potuto fare concretamente
Noi vogliamo realizzare una nuova forma di assistenza mettere in condizioni tutti gli handicappati di fare una vita normale come tutti gli altri cittadini
E per questo è importante che il servizio civile degli obiettori per la propria mettere in condizione i tutte le persone di svolgere le attività normale nella scuola nel lavoro
E di poter usufruire dei servizi sociali restano nel proprio ambiente familiare e sociale
Chiederei che gli obiettori che vengono qui no no canicola spiegare quindi l'impegno che anche noi più seria di quella dell'assistenza perché portano avanti quello che abbiamo già portate avanti per sette anni Eridani prospettive accompagnare sia con con tutto l'impegno che ci appare per per questo impegno difficile
Spero spero che in seguito tanti altri obiettori possano impegnarsi così in altre parti d'Italia in altre situazioni di istituzionalizzazione dove c'è la gente vi dive
Nell'anonimato fra quattro mura né nelle istituzioni che dovrebbero pian piano scomparire perché non la società civile non è giusto che gente viva nella nomina animato dell'istituzione
Io spero che questa esperienza li posso sentire per la loro formazione umana
Grazie
Dal trenta ottobre
Spostiamo il tavolo
Può vedere molto
Bene possiamo chiudere anche il videoproiettore siamo nella sella terza parte di questa nostra riflessione e il tema è la difesa non armata e nominando della patria per la pace tra i popoli è il come
Ci aiuta a non riflettere
Questa in questa terza parte Titti Postiglione che pur direttrice del ufficio per il servizio civile universale del Dipartimento per le politiche per la gioventù
E da relativamente poco tempo che Titti con noi in questa avventura perché per vent'anni si è occupata di protezione civile
Nella sua presentazione dovrà farlo detto sono uno vulcanologo da Salernitana io do tutto all'atto non non ci ho dormito di Roma
Vulcano Luca servizio civile poi Rudolf il guizzo Suma il punto
Più volte più Vulcano eviti il Dinoi che appunto perché ha avuti
Dare di mettere a frutto tutta questa energia e cercare di cambiare finché è possibile secondo quello che diceva Romero la colla ottimismo della volontà
E la ringraziamo di questa disponibilità e grazie per il servizio che sta facendo e grazie anche per questa collaborazione con la quale ha avviato questa nuova stagione del servizio civile universale
Grazie
Allora buongiorno a tutti devo necessariamente cominciare con dei ringraziamenti di ringraziamenti almeno per per tre motivi
Innanzitutto perché è stato scelto questo giorno lo ricordava Michelangelo non ci sono domeniche che tengono rispetto a
It tempi le date che sono memoria credo che il rispetto di quelle date vada vada garantito sia un giusto omaggio quindi sono felice di poter celebrare con voi questa giornata nella giornata
Il secondo motivo il luogo
Un teatro quindi un luogo di di cultura di bellezza ma in un posto che nella nostra capitale come tanti altri posti vive sicuramente una sua bellezza è una cultura un po'più difficile quindi aver scelto questo posto credo che sia secondo motivo di ringraziamento che porto agli amici che hanno organizzato questa giornata
Il terzo motivo è perché parlo dopo dopo uomini tutti uomini ma non è un caso fu sa che diciamo che parliamo di obiezione di coscienza quindi in questo senso non può che essere uomini uomini che hanno chiaramente un vissuto lungo importante alle loro alle loro spalle un vissuto che non è la mia vita vissuta evidentemente per maggiore gioventù
Che però è un vissuto che ho letto che ho studiato che che ha caratterizzato anche la mia vita di giovane in un altro momento storico della del Paese su questo ci torno perché il tema del momento del contesto credo sia essenziale per leggere
Le cose e quindi chiaramente attraverso loro posso leggere credo di poter leggere anche meglio la realtà di oggi
E c'è anche un c'è un anche un quarto motivo l'ultimo e io vi dovrò parlare di servizio civile universale cosa che farò tra un attimo però l'occasione troppo ghiotta avendo sentito dei gli interventi così
Importanti il quarto motivo che oggi grazie a questi interventi potrò dire qualche no rispetto a qualcosa che ho sentito e allora visto che il tema della disobbedienza civile è un tema che ruota anche intorno saper dire dei no
Prendendo se nella responsabilità
Troverete qualche no nel mio discorso rispetto a quello che ho sentito
Parto da quel mille novecentosettanta di cui ci parlava Valpiana lui aveva quindici anni se ricordo bene e io nasce fumammo dopo nel settantuno quindi i miei quindici anni sono quindici anni diversi dei suoi e sono quindici anni in cui mentre lui viveva delle cose a me venivano raccontate dal mio papà una bravissimo studioso di latino e greco che ci ha abituato a favole di Esopo e miti antichi evidentemente ma che soprattutto ha quindici anni
Poneva quando io ne avevo quindici poneva memi fratelli le questioni e la storia dell'uomo diciamo la verità e tra queste il tema della della giustizia evidentemente e quindi per lui c'erano due brani che sono anche i brani della mia vita che tornano benissimo con la giornata di oggi evidentemente che sono l'Antigone di Sofocle e il Critone di Platone
Che ruotano proprio intorno al tema
Nella legge della legge dentro di sé e della legge fuori disse del rispetto dell'individuo rispetto alle comunità a qualcosa che oltre e alla scelta ecco
Stare in mezzo tra Antigone e Sofocle
Lo dico per quei ragazzi che magari non stanno facendo non hanno fatto studi classici sono testi irrinunciabili che inseriremo nella formazione generale del servizio civile a questo punto facciamo un'operazione è un'operazione rivoluzionaria
Perché non tanto adesso non vi racconto la storia perché se no dovremmo fare un altro convegno entrambi alla fine scelgono di morire e entrambi conoscono e rispettano la legge
Lo fanno in maniera diversa
Ma sento modi dover scegliere responsabilmente e consapevolmente assumendosene appunto la piena responsabilità il tema della responsabilità credo che sia il cuore
Di quella battaglia degli obiettori di allora ma se anche il cuore dell'impegno dei giovani che oggi scelgono di fare servizio civile nella scelta c'era grande differenza è chiaro
Oggi questa scelta che noi diamo ai nostri ragazzi chiaramente condizione ha fortissimamente anche il loro mondo
Di Farini impegno di essere cittadini attivi come amiamo dichiara
Quindi partendo da questo capite bene che è un tema che mi è molto caro anche quello della disobbedienza civile mi sono dedicata anche tanto a leggere
Come i nostri padri costituenti Shammah ragionato intorno al tema della resistenza hanno a dell'obbedienza e via dicendo ma anche questa è tutta un'altra storia
Ma quello che volevo il no che invece volevo dire oggi ma che poi non è un novero è proprio perché in realtà anche nelle parole di di Fofi che chiaramente sono sempre giustamente anche provocatorie c'è stata oggi una grande alternanza tra una realtà anche un po'cruda ma comunque con una bella luce di ottimismo e di speranza
Ecco in questo senso quell'ottimismo della volontà credo che debba essere effettivamente la chiave
Dell'azione nostra Dinoi adulti
Ma anche dei ragazzi che chiamiamo a svolgere servizio civile che rispondono al nostro appello in che senso dicono
Icona perché non credo che noi stiamo vivendo un momento molto peggiore di altri momenti si ricordavano fatti un po'di tempo fa
Che hanno caratterizzato stagioni durissime gravissime nel nostro Paese
E credo che da quei momenti se n'è usciti la storia poi del nostro paese ma la sera dell'unico dell'umanità è fatta da da momenti critici che vengono superati e non credo che i giovani che ai giovani vada raccontata una storia di non lo dobbiamo fare di di sfiducia di non speranza di momento da cui è difficile uscire
In cui è difficile fare in cui l'impegno è qualcosa di complicato che oltre Dinoi che non è possibile in questo riprendono le parole che ha detto Michelangelo
In apertura ricordando non don Milani ognuno è l'unico responsabile di tutto e quindi ritorna il tema della responsabilità quindi in questa responsabilità di ciascuno credo che che ci sia la la lettura ecco quindi sì è vero oggi la la comunicazione la strumentalizzazione di alcune cose alcune letture si parlava del del mondo del della cultura dell'informazione che condizionano
Vengo da una lettura recente quella di Francesco Cuomo sul il libro i dieci della manifesto della razza però dice scienziati era il mille novecentotrentotto quindi un tema culturale che condiziona le nostre vite evidentemente c'è sempre
E allora rispetto a questi temi invece condivido pienamente quello che avete detto tutti voi con molta più esperienza il vita
Vissuta rispetto a me che la disobbedienza la disobbedienza pacifica alla disobbedienza civile la disobbedienza intesa come la capacità di Sapir dire di volere dire qualche no in quell'equilibrio delicatissimo del rispetto di sé e del rispetto degli altri
è un valore importantissimo mi piace citare quello che dice Michel Serre il filosofo francese nel suo libro morale per disobbedienti che peraltro è anche molto piacevole da leggere
Quando città quando dice noi inventiamo il futuro perché di suo beviamo alla fine è un insieme di Nocchetti qualche modo cambiano cambiamo la storia
Fatta questa doverosa promessa per dire che mi ci trovo bene in questo dibattito che che ruota intorno a questi temi il punto è come declinare tutto questo
Quasi cinquant'anni dopo
Perché il tempo il contesto
Condizionano anche i modi ed è evidente che oggi un'obiezione di coscienza come quella straordinaria che ci è stata raccontata nelle parole di di Mario che l'ha vissuta direttamente addirittura in modo estremo quelle immagini da brividi che abbiamo visto nel repertorio della della RAI
Non è possibile non ha senso e fuori tempo fuori luogo però il nostro servizio civile che eredità pesantemente mi vien da dire tutto quello si porta dietro ancora delle responsabilità la prima
Quel concetto di difesa della patria
Ma quanto sarà bello l'articolo cinquantadue della Costituzione
Il sacro dovere del cittadino di difendere la patria non di cittadini in Generali del cittadino sembra che stia parlando proprio noi a ciascuno di noi
Sacro dovere quante parole importanti sacro dovere patria ecco credo che ci sia la necessità oggi
Di fare questa battaglia del recupero della parola patria nella sua accezione vera bella profonda patria come come comunità come insiemi di cittadini come cultura come qualcosa che ci appartiene e a cui apparteniamo
Ecco questo è un valore da da difendere danno un da non far leggere in in maniera distorta quindi nella sua e senza e dobbiamo recuperare il concetto bellissimo lo facevamo delle testimonianze straordinarie di questi ragazzi non sa sembrano parole di oggi costruire dal basso
No sembra che poi inventiamo GNAM ogni decennio inventiamo parole nuove realtà son sempre le stesse costruire dal basso ecco costruire comunità anche questa è una cosa che ci diciamo sempre
Quello che abbiamo bisogno di chiedere ai nostri giovani
Perché probabilmente noi adulti non siamo più in grado di fare perché se i nostri giovani sono così
Poi come sono sinceramente non lo so neanche fosse saranno sicuramente stanchi di sentirsi dire come sono magari ce lo dovrebbero dire loro telefonino un telefonini questo questo è irrilevante io so di certo una cosa che noi adulti
Non credo che siamo in grado per il passato forse che abbiamo vissuto ancora ebbene di costruire comunità i giovani lo so ne dobbiamo sicuramente aiutare a farlo aiutarli a farlo per quello che c'è possibile
E soprattutto gli dobbiamo dare un'opportunità cioè quella di riconoscere il proprio ruolo in questi processi
Quindi alla fine gira che ti rigira abbiamo una rete una responsabilità importante ma è quella di garantire ai ragazzi e i giovani di a vere delle opportunità
Ed è forse quello che manca di più oggi ha così sì forse qualcosa devo andare a rilevare come maggiori criticità rispetto al passato rispetto a quanto meno la mia gioventù in cui invece mi sembrava che fosse tutto possibile che il mondo mi mi desse tante possibilità poi vengono Murphy da una famiglia modesta mio papà era insegnante ha fatto studiare sui tre figlioli e ne andato fiero
Però ecco mi sembrava che il mondo ci invidia se tante opportunità ecco in questo e vado al servizio civile e poi vado a chiudere il servizio civile è una straordinario opportunità innanzitutto perché è una scelta io credo che questo lo dobbiamo difendere
Dobbiamo difendere questo strumento così si tutto straordinario che abbiamo che abbiamo costruito su quei valori su quell'articolo cinquantadue della Costituzione
Lo dobbiamo difendere ma lo dobbiamo valorizzare un'opportunità che innanzitutto ma conosciuta ecco perché torno a questo posto oggi
Perché è chiaro che è più facile raggiungere giovani che intorno al sociale già ruotano ci vivono dentro
Ho in qualche modo hanno famiglie che li supportano a capire anche quali sono le opportunità
Ma quanti di questi giovani corrispondono altri giovani che invece non hanno neanche la possibilità di sfiorarlo il servizio civile di conoscerlo di sapere che c'è anche per loro questa opportunità di difendere la patria una cosa così importante
Recuperando però quel valore perché ne facciamo bene quando diciamo ed è un punto irrinunciabile che servizio civile oggi significa per i ragazzi investimento sudisti
Significa crescita personale e professionale significa anche e non è un male perché la nostra Repubblica è fondata sul lavoro
Che possa essere anche un modo per domani
Stare meglio nella nella società magari lavorando
Però non è quello il punto
Quello è un pezzo nella storia il pezzo più importante della storia che quell'impegno è un impegno per la patria è un impegno per il bene comune
è un impegno per difendere i valori costituzionali e l'impegno in nome della solidarietà è un impegno per qualcosa di più grande
Che è un modo diverso oggi di dire no dicendo sì
Oggi non c'è chiesto modera Agazzi in questo senso non è chiesto di dire no ma al contrario ha chiesto di dire sì di aderire una battaglia civile cioè civica civile
Per ciò che c'è in quella radice in tante radici molto belle
Anche delle la parola punto comune comunità
Che forse sinceramente più che i giovani abbiamo perso noi abbiamo perso ma il come adulti e allora rispetto all'ISPI l'idea che aspettano questo servizio civile
Sicuramente c'è dare concretezza sostanza a quella parola universale bellissima che abbiamo voluto che la visitatore ha voluto perché tanti che ci hanno lavorato hanno costruito
Affiancare alla parola servizio civile sarebbe bastato servizio civile invece no universale e allora si universale sia nell'accezione più piena e cioè che sia possibile per tutti che sia accessibile per tutti ma che sia anche di qualità per tutti
Per un giovane che scegliete ci vuole un adulto che si dà
Perché altrimenti riusciamo a fare anche peggio un giovane sceglie dedica si dà e non trova dall'altra parte chi in questo processo lo lo sostiene lo accompagna
Lo fa crescere in maniera indipendente ma sorvegliando lo da vicino come quando si vedono i propri bimbetti fare i primi passi all'inizio li si sostiene Poli si lascia andare e allora in questo senso credo che ci sia la sfida più importante quella e su questo gli enti e qui abbiamo una rappresentanza straordinaria sono più che mai dalla stessa parte dell'istituzione c'è quella di investire affinché sempre più possa essere un'esperienza di qualità per tutti Sir di qualità per i ragazzi finisce per essere di qualità anche il servizio che indirettamente quei ragazzi dama investendo su se stessi e quindi c'è un tema quello della formazione lo si citava all'inizio ma che bello lo sapete che me l'ero persa questa storia
Mi ero persa la storia importantissima di un passaggio nell'obiezione di coscienza che porta a un certo punto a dire un attimo e i militari si addestrano in lui quali sono le basi comuni del nostro agire insieme che è l'altra parola che tornata no perché è vero che ognuno è responsabile
Ma la differenza lo fa quando sei responsabile insieme a qualcun altro
Sei responsabili insieme a qualcun altro ma dopo che eletto dopo che hai studiato dopo che hai capito e allora credo che servizio civile di qualità si anche partire proprio da questo da una formazione forse su questo lo dico a Michelangelo Chiurchiù e e a e a Rossano che sono i rivoluzionari da questo punto di vista forse un po'più in discussione ci possiamo mettere anche su questi temi anche un po'di più ascoltando i ragazzi
Anche trovando modi nuovi per raccontare questo sacro dovere questa patria questo questa nostra storia che chiaramente non che chiaramente non non va perduta
E e poi richiamo un'ultima parola che però è e per me importantissima che fiducia
Nella nell'esperienza straordinaria del servizio civile si compie il miracolo quando la parola fiducia unisce fatemi dire parole antiche vecchi e giovani
Quando l'educatore
Conquista la fiducia del ragazzo e viceversa
è un esperimento di fiducia questo che poi il giovane si riporta nella sua vita e nel rapporto con il mondo con le istituzioni innanzitutto e su questo ahimè è innegabile che abbiamo evidentemente un problema di fiducia
Ma anche rispetto all'altro all'altro in senso generale l'altro più adulto l'altro pari a me l'altro diverso da me c'è sempre qualcuno che è diverso da te chiunque tu sia
E non è facile la diversità o perché anche questo luogo comune no l'accoglienza mi riferisco l'accoglienza in senso generale di chi è altro da noi è un processo
Ci si riconosce tre uguali
Riconoscersi tra diversi implica uno sforzo una fatica poi si ha una ricompensa pazzesca perché è un arricchimento incredibile però indica uno sforzo implica uno sforzo e allora fiducia e l'altra parola
Questo servizio civile e dire affondare ancora di più le sue radici sulla fiducia fiducia tra le istituzioni e gli enti tra gli enti e i ragazzi tra i ragazzi e ragazze tra i ragazzi del mondo fuori
Fiducia poi porta di conseguenza coesione porta di di conseguenza comunità porta insomma quella cittadinanza vera attiva che andiamo perseguendo e allora in questo senso siccome ho ho colto un po'mai giusto che sia così
Qualche passaggio un po'di di triste realismo anche giusto nelle parole di chi mi ha preceduto ma ripeto c'erano grandi spazi di ottimismo anche in tutti voi invece ecco tornando all'ottimismo della volontà questo sì di Rio spiega aspri ispirare per poter proseguire e allora fatemi
Chiudere e poi chiaramente se invece ci sono domande specifiche sul servizio civile molto ben volentieri qui dedicandovi
Un un'altra i passi più belli secondo me nella nostra letteratura italiana di una di un autore che amo molto che Italo Calvino
Sì il brano è tratto dalle città invisibili
E che dedico a voi ragazzi che siete in sala oltre che a noi adulti Calvino dice l'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà se ce n'è uno e quello che è già qui l'inferno che abitiamo tutti i giorni che formiamo stando insieme
Due modi ci sono per non soffrirne il primo riesce facile a molti
Accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui cercare e saper riconoscere chi e cosa in mezzo all'inferno non è inferno e farlo durare
E Dario spazio credo che i nostri giovani nel servizio civile abbiano questa grandissima responsabilità ma soprattutto hanno tutte le possibilità e le capacità e la sensibilità che forse noi giovani noi più a noi meno giovani non abbiamo più di riconoscerlo ciò che non infermi non è inferno e appunto farlo durare e dargli spazio
In bocca al lupo a chi in questa sala e sono tanti sta svolgendo o ha svolto il suo servizio civile e che porterà sicuramente
Ancora di più una testimonianza una contaminazione che aiuteranno altri giovani a fare questa scelta meriti meravigliosa che oggi c'hanno ricordato ha radici lontane molto significative di cui non dobbiamo perdere memoria grazie
Grazie Titti andiamo all'ultimo intervento programmato poi ci sarà il dibattito ed è quello di Rossano che non ha bisogno di presentazioni perché tutti lo conosciamo obiettore di coscienza lui stesso quindi ha pagato lui stesso il prezzo della della scelta personale attualmente il vicepresidente Richard che progetterà il direttore della stessa organizzazione grazie lo sanno andiamo
Il mio compito essendo l'ultimo intervento
E anche di provare nucleare
Quello che è stato detto da chi mi ha preceduto mi sembra che ci sono tre filoni che sono venuti fuori e che possono essere accolte come le nuove sfide
Per gli enti di servizio civile che sono quei luoghi dove si incontrano le istituzioni e giovani sono quelli che sono nel mezzo dell'attuazione del servizio civile
Una prima riguarda quello che i i più interventi emerso come il richiamo dei maestri a degli esempi
Io credo che questa è una cifra che ciascuno di noi a dentro oggi nei vari interventi ha pensato a qualcuno che nella sua vita gli ha dato l'esempio che diesel fatto vicino compagno
La seconda speranza e ottimismo
Speranza e ottimismo perché sono il credere che domani potrà andar meglio di oggi il vedere che oggi abbiamo fatto un passo avanti rispetto a ieri anche questo
è ritornato molto per cui la capacità di trasformare la sofferenza di oggi in sacrificio nel sublimare la fatica di chi si fa perché si crede che avrà un valore molto più grande nel futuro
E e l'ultima dia de quella tra opportunità fiducia quella che è stata ricordata nell'ultimo intervento in tutto questo percorso ciascuno di noi che ha attraversato il servizio civile ma poi ha ha assunto un ruolo ulteriore rispetto ad altri che dopo di lui o dopo di lei svolgevano il servizio civile io credo che i principali nostri maestri i principali nostri
Datori di speranza e ottimismo
Il le principali persone che hanno dato che ci danno tutti i giorni fiducia e ci danno l'opportunità di essere migliori
Domani di quello che siamo oggi sono esattamente di sta vivendo l'esperienza del servizio civile sta vivendo questo momento di cambiamento di trasformazione molto grande
Che ciascuno di noi ha vissuto in un periodo della sua vita insieme a mille altre cose ma che in quel periodo della vita coagulato un cambiamento
Ha indicato la direzione
Per questo fanno parte degli enti di servizio civile ragazzi che svolgono servizio civile per questo motivo io voglio chiamare
A dare un loro contributo a questi nostri lavori tre ragazzi di loro
Secondo me non significato molto importante particolare
Penso che tutta la mattinata abbiamo pensato quelli che hanno fatto il carcere quelli che si facevano ventitré mesi quelli che valevano mandati a ottocento chilometri da casa quanti sacrifici hanno fatto quanta sofferenza c'è stato per arrivare al servizio di vile ma chiunque di noi opera negli enti issano nella quotidianità del suo servizio civile la loro tra dal collega volontario dal responsabile servizio di Mila quanta ancora sofferenza padani giovani
Per poi arrivare al servizio civile magari questo sofferenza non è dettata dal dal sistema nel carcere militare o da altre situazioni ma è data da situazioni sociali personali familiari
E quindi servizio civile si alimenta ancora oggi forse più di prima di tutte queste scelte coraggiose incerto magari meno evidenti meno appariscenti o forse noi non gli diamo la giusta importanza ecco per questo che le volevo presentare condividere tre quindi chiamo qui al microfono Ibrahim
Un applauso incoraggiamento perché
Fini preme nostro rappresentante la sfilata del due giugno tra le altre cose
Diciamo a tutti io sono i Brain ma faccio il servizio civile con i disabili
Il permesso un'esperienza molto importante che mo'aiuto più accrescere professionalmente
Che ogni giorno mi rivolgerò quindi di storie dal posto i loro una grande soddisfazione
Veramente lo consiglio ogni ragazzo ricordano perché comunque si io una cosa molto importante che ti arricchisce
Sì
Ci dona tempo come Tullo donino gli altri
è una cosa veramente ti ti fasi delle di falso dire scusate Maso un po'imbarazzato
Un saluto a tutti
Sesta Ibrahim
Gli ebrei ma non è ancora cittadino italiano benché praticamente
Tutto sospettando la cittadinanza dagli o non sono un odor l'uomo praticamente per una questione di di residui sono non sono ancora fitto li vogliono
Genitori di venivano da sola gli U sono scappati dall'ago però
Diciamo una situazione un po'difficile ma comunque io sono molto felice di sto riscuotono Anzio voi
O il foto questo spedita sono ringrazio tutti i guanti proprio un'emozione grandissimo
Lei
Noi una della battaglia di questi anni degli enti è stata quella di permettere anche ai non cittadini italiani come nel caso di ben venti è nato a Roma ha vissuto a Roma non cittadini italiani
Ma regolarmente soggiornante di svolgere servizio civile questa è stata un'importante battaglia che abbiamo fatto Grazzini breve vuole stare corno di voi fai gruppo con gli altri
Oppure sarà perfetto
Allora ma cammina
Ah prosaica Macallè che anche lo ha bisogno
Incoraggiamento prego maga andar male i
Io mi chiamo Mork annichilita
Dobbiamo nel Mali
Di cui si è visibile è stato ottimo opportunità per Meritalia perché
Primo di servizi il nove non so anche dove devo andare
Lo Sapio Cognetti
Primo dice visibili però quando sono mi mi sono trovato con i ragazzini disabili
Mi sento benissimo con alcuni
Mi dà idea chiunque mi opposi fossero mio Madrid dove lei in cui fosse mio Magri tipo cui sto mi ha fatto molto piacere anche di andare in fuga
Di entrare nel suo italiano era molto difficili per le però accompagnando Ragazzi fuori andare prende le carte ora pensiamo di andare fu fornito Singapore ne ho fatto entrare italiano mi hanno aiutato anche parlare italiano quelle che hanno solo lo che duri loro un suo costo mi danno i spiega sogni con me Fusi io comunque sono molto contento per cui cito
In un ottimo opportunità per gioco i giovani
Bene grazie mancava un che invece rappresenta il risultato di un'altra nostra grande battaglia di questi anni che è stato quello di permettere alle persone rifugiati e richiedenti asilo di potere svolgere il servizio civile e come vedete dal punto di vista della civiltà della dignità dei diritti umani io credo che queste battaglie
Valgono in termini valori come quelle degli obiettori di coscienza di cinquanta anni fa ultima che invito sul palco e Nina che gioca in casa perché è qui
Di Tor Bella Monaca
Buongiorno come ha detto Rossana sono disarmare la monaca svolgo il servizio al CSA sempre qui a Tor Bella Monaca
Dal servizio simile a un parare un moltissime cose
La più importante condividere perché noi al centro condividiamo momenti attività conoscenze
Svolgiamo moltissime cose insieme che
E niente
Un'altra cosa eh o cavità da me mica sul campo sociale nel senso che io ho finito odontotecnico poi non sapevo cosa fare mi ero iscritta all'università
Ma svolgendo il servizio è simile a capito che mi piace questo questo ambito quindi penso di continuare sul sociale
Invece da parte del testo crea ed attuazione dei ragazzi del servizio civile lei maialina resta servetta
Beh qualche sospetto ce
Nuova di zecca voi con gli anni trova sì sì
Bene
E questo il nostro servizio civile no mancano le sfide ma non mancano neanche le persone che sono disponibile a lottare per queste sfide grazie
Grazie io direi che apriamo il dibattito non l'abbiamo moltissimo tempo ma se si possono accendere luci ma ritengo che sia importante dare voce a chi pazientemente ascoltato
Spero non mi auguro non rimanga deluse non ne sia rimasto deluso perché le cose sono veramente state
Dette ma anche sofferte diciamo nella loro comunicazione chi vuole accendiamo le luci per favore dalla regia c'è qualcosa che ci aiuta
Espace segniamo queste che le luci
No
No
Non c'è ah eccolo sì come no
Per chi vuole dare il suo contributo
Facciamoci coraggioso
Sì Claudio due Edusei prego
Claudio Tosi
Ha intanto scoperto che ha fatto una delle marce anti militariste in cui probabilmente c'era molti di voi gli ho fatto l'obiettore di coscienza sono Claudio Tosi del centro servizi
E per il volontariato
In quel periodo in cui la l'occhio veniva spenta con il fatto che se non ti chiamavano per ventisei mesi poi ieri as arredi e assolto servizio
E alternativo per cui imboccare uno tutte persone che non c'avevano una vera diciamo Scelta dentro solo per cioè si giocava questa carta
Allora io mi presentai alla Lockheed e io ero artigiano stampa o manifesti
E dissi io c'ho una serigrafia c'è una stamperia
Voglio stampare tutto quello che voi avete bisogno di stampare per tutte le questi venti sei mesi il mio servizio cioè mi offro volontario non mi chiameranno mai
E ancora fino a qualche mese vale il logo di Archivio disarmo era il logo che ho disegnato io all'epoca
C'era una voglia reale
Di partecipare a un cambiamento dell'idea della Società così come la vedevamo
C'era una voglia di dire
Questa società
Non può essere solo la gerarchia del potere
E noi credevamo nel servizio militare questo vedevamo una gerarchia che scendeva giù senza con la perdita di senso no perché il problema non è quando un gruppo di persone si dà un compito ha un obiettivo e ci sono delle regole ci sono degli ordini
Perché questo noi lo facciamo tutti i giorni
Nel sociale anche in un centro d'aggregazione ci sono delle regole ci sono dei doveri ci sono degli degli impegni ci sono delle responsabilità inderogabili perché davanti c'era un bambino perché davanti c'era una persona che aspetta da De qualcosa
Il problema è quando queste regole
Scendono e il il senso di questa regola non non si traccia più e questo per noi era inaccettabile
Allora il servizio civile che è nato dopo tutto questa battaglia di gente che metteva il suo corpo ancora oggi mettere il proprio corpo è fondamentale
Il mio corpo sta qua e non stalla e io non posso che essere quello che sono dove sto
E tutto il lavoro del sociale nelle periferie la scelta di venire qua a Tor Bella Monaca con Rossano con è già domenica voi siamo pure a Tor Bella Monaca no
E no venire fino a qua è una scelta che dice di una volontà che dice di un impegno che dice di una consapevolezza e io penso che queste parole qui sono rimaste le stesse non sono invecchiate
è la stessa battaglia lo stesso sforzo la stessa battaglia non violenta che stiamo costruendo oggi cioè aprire negli enti nelle associazioni nei Comuni nelle istituzioni che accolgono ragazzi di servizio civile
La consapevolezza che quello che loro ci stanno dicendo non è ho bisogno di persone ma è sono abbastanza interessante per le persone che chiedo allora questa cosa qua per me
è il senso forte che collega questa storia con l'oggi l'idea che noi stiamo ragionando di un servizio universale per i giovani ma anche di costruire dentro la Società degli adulti la consapevolezza che accoglierli un pezzo di storia civile civica di questa nostra Repubblica ecco
Grazie
Qualcun altro che vuole intervenire
Ma no
Sì ma la domanda è fa non è lunghissima no
Lunga sarà
La domanda Titti Postiglione
Tra le varie cose facciamo anche molta formazione sul servizio civile sono anche responsabili di un ente eccetera
Vado spesso dei corsi di formazione vado anche nelle scuole con i ragazzi insisto sempre molto sulla questione della difesa della patria
Mettendo in relazione all'articolo undici che è la premessa fondamentale ripudia la guerra in relazione al cinquantadue il sacro dovere di difesa del cittadino
Abbiamo sentito anche dalle tre testimonianze bellissime vi ringrazio molto le ragazze che loro stanno facendo difesa della patria siamo d'accordo
La domanda è questa non ritiene che allora questo concetto di difesa della patria
Sia giunto il tempo sia ormai maturo il tempo per allargarlo davvero a tutti i cittadini perché limitarlo ai giovani del servizio civile a dei diciotto e ventotto anni se tutti i cittadini siamo chiamati a difesa della patria
E trovare quindi una formula di coinvolgere in questo tipo di servizio civile inteso così per esempio anche gli adulti o i pensionati già incominciare a ragionare come si sta già facendo in altri Paesi europei
L'apertura
Del settore specifico del servizio civile inteso come difesa della patria anche agli adulti
Abbiamo inaugurato le domande vorremmo se non ci sono altri elementi se c'è qualche altra domanda
Francesco vai
Signor scompaiono e un giornalista e tra i moltissimi che si occupi servio civile
Tre tre sono tre in Italia
Per cui non intervengo come come giornalista più per una riflessione personale visto e condivido il percorso di obiezione l'ho fatto molto dopo chi è in questa e in questo convegno nella nel novantotto altri tempi più recenti
Mi soffermo solo su due cose anche sull'idea e molto interessante di questo convegno sulla sull'ISC come entità non violenza quindi ho soltanto sull'attualità ma anche su come rendere oggi attuali
Questi questi valori mi chiedo se approfitto anche presenza di Titti ma un appello è una riflessione che vale per tutti Saint-Pierre rispetto anche cali dei che sono emerse mi piacciono molto riferimento all'hangar l'idea di memoria all'idea di che emergeva anche da altri da comunicazioni dello studio se forse rispetto alla alle prospettive che al servizio civile o le altre forme di difesa non violenta tornare in qualche misura a a creare anche dei luoghi
Virtuali o meno ormai si può ragionare da questo punto di vista in cui si faccia cultura si faccia riflessioni su queste tematiche
Non soltanto in ambito universitario ma anche dal da chi queste esperienze resta vivendo una volta per i più tecnici sono ricorderanno una novità che fece la legge duecentotrentuno quanto otto e individuare anche luoghi di flessione nacque il comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta che poi fu chiuso
Al di là della formula e dire che ogni azione deve essere e l'hanno detto in molti anche preceduta da un pensiero e che non va è che l'azione Erika rimanda poi da un pensiero perché lo permetti elaborare mettere in pratica
Se questi luoghi mancano e a me non sembra dire dalle tantissimi di queste cose così come non sono tantissime iniziative come queste quindi va dato atto anche al Cesca Cesco progetti da della ideata e che forse bisognerebbe tornare a ricreativi
E secondo visto che me ne occupo se questi luoghi però dire sono luoghi elitari per tornare un tema che che torna quindi fanno cultura ma rimane al suo interno lo dico anche per gli enti
L'idea invece che torni a a farsi popolare in termini di comunicazione in termini di azioni in termini di riflessioni e questo potrebbe essere l'altro passaggio strategico diciamo così perché sta anche nella nella storia della dell'obiezione a me colpiva anche le esperienze che ho letto nel diario in altre cose ma con lo stesso Pinna alla fine
Chi sceglieva non è perché avesse fatto necessariamente degli studi ed altro c'è una cultura diffusa che aiutava maturare una certa esperienza
Così è stato anche per me perché venivo da associazionismo dalla parrocchia d'altro quindi poi ho studiato per approfondito poi io ho fatto anche le cose che giustamente per la agli obiettori e ha richiesto è fatta formazione
Ma se oggi queste cose non arrivano anche l'idea di qualche giovane che vuole scegliere il servizio civile
Con tutte le sue giuste motivazioni magari parte con un pochino più di difficoltà
E comunque l'idea di rifletterci e di comunicarlo e anche strategico ritorno usare questo termine per la promozione del servizio civile di tutte le altre le altre esperienze quindi ecco riflessione studio comunicazione popolarità
Per usare anche via di che dicevi tu premette è un una cosa che bisognerebbe col tornare a riflettere in termini operativi come la facciamo dove la facciamo con quali strumenti
E questo forse anche oggetto di un dibattito interna agli enti con i giovani e anche con con le istituzioni più approfittando anche della disponibilità di Titti grazie
Grazie dobbiamo necessariamente chiudere perché abbiamo abbiamo ci ci buttano fuori TT comunque la parola la parola te per avere una si sposta quindi sano necessariamente bene un chiaramente la suggestione della
Della difesa della patria estesa ad una fascia d'età che vada oltre diciotto e ventotto è è bellissima
Quindi a un ragionamento che si può fare stando però attenti a che non diventi patrimonio di qualcuno cioè nel senso che credo che nella in in quell'articolo della Costituzione ci sia poi proprio un'accezione universale rispetto al cittadino quindi non è prerogativa a quel punto dei ragazzi di servizio civile difendere la patria ma del cittadino che questa difesa la può esercitare evidentemente in diversi modi
Quindi mi vien da dire ma ripeto stiamo ragionando su un uno spunto venuto qui oggi che
Oltre a pensare magari per esempio sul tema della fascia di età si potrebbe sicuramente ragionare ad un servizio civile esteso ad altri ad altre fasce molto diverse
Forse ci dovremmo cominciare a chiedere quali sono si collegano i due temi i luoghi le opportunità dove i cittadini altri rispetto a quei giovani
Possano sentire difendere la patria cosa che fai anche facendo il tuo lavoro
Insegnando a scuola o lavorando in una fabbrica in linea puramente teorica ma che non riesce a tradurre poi in qualcosa da raccontare
Venivano torni a casa la sera non sei certo di poter dire io ho difeso il mio Paese quindi
Al di là della suggestione ripeto c'è il tema di chi smette di lavorare oggi avrebbe tantissime potenzialità e non a luoghi dove farlo ed è un tema credo che ancora più urgente sia invece proprio restituire il senso di quello che la nostra Costituzione vuole dire quindi far sentire che poi ci sono anche modi diversi per poterlo esercitare quella quel dovere e dicevo si lega a quello che che suggeriva in qualche modo Francesco
I luoghi che poi i luoghi sono luoghi fisici luoghi virtuali ma sono luoghi dove si fa cultura uso un termine ancora più ampio
Che va oltre la conoscenza cultura di servizio civile ed è che sta è la sfida più grande vengo appunto lo ricordava Michelangelo da vent'anni di protezione civile dove il problema ancora oggi non è intervenire a poche ore dall'emergenza non è occuparsi bene di soccorsi dell'assistenza ma spenti i riflettori dell'emergenza il dopo la ricostruzione ed è il primato e prima che accada ed è un problema di cultura se ci pensate bene
E in verità di trovo molte assonanze Francesco perché come se sono convinta che se facessi il questionario in sala
Quanti di voi conosco ma il piano di protezione civile del proprio comune o del proprio quartiere avrei poche mani alzate
E questo però testimonia una mancanza delle istituzioni Mona mancanza anche di il cittadino che non sente la Protezione civile come un diritto e quindi non si preoccupa in prima persona come diritto dovere
Allo stesso modo non so chiedendo a quanti sindaci di questo Paese quanti ragazzi di servizio civile a prescindere
Dall'ente in cui lo stanno prestando ci solo sul tuo territorio nella tua comunità a svolge il servizio quantici risponderebbero con la risposta giusta quindi c'è effettivamente un tema di cultura e credo che su questo e chiudo la nuova programmazione del servizio civile altre apre una porta poiché si tratta di trattare che e la porta è proprio quella cioè la differenza la deve cominciare a fare un'attività puntuale
Di informazione e comunicazione di ciò che avviene in termini di servizio civile sul territorio
Quindi al di là della comunità Diretta su cui il ragazzo
Incida c'è un tema più ampio di consapevolezza di tutti gli altri che lì c'è qualcosa che si sta facendo e che veste i panni del servizio civile però ripeto si tratta tra delle sfide tra le più interessanti che ci aspettano per i prossimi anni quindi
Ogni idea buona e benvenuta
Grazie io direi grazie per la vostra presenza e continuiamo insieme grazie
Con l'ottimismo della volontà