Il Parlamento europeo elegge la nuova Commissione Ue presieduta da Ursula Von der Leyen. Intervista a Marco Zanni

Presidente Zanni Ursula affondarla in ottenuto la fiducia per la sua Commissione maggioranza più forte di su un computer cinque anni fa voi avete votato contro suo commento ma sicuramente i numeri se sapevamo sarebbero stati diversi rispetto a quelli di luglio perché era un voto palese quindi non un voto segreto e quindi sicuramente
è una maggioranza che sembra solida guardando i numeri non tanto solida sentendo le dichiarazioni di vari gruppi anche i gruppi che hanno votato a favore hanno detto che non daranno e non si danno dando un assegno in bianco alla presidente a questa Commissione quindi vedremo provvedimento dopo provvedimento quale sarà la reale forza dal canto nostro ci sembra come ha detto in aula una commissione nata non solo Zoff ha quindi con tante difficoltà sia nell'avere una maggioranza
Al luglio ossia nel procedimento di conferma parlamentare e dei dei commissari e cieca perché perché anche dal discorso di oggi non ci sembra che le priorità
Delineate da questo collegio e dalla dal presidente si hanno le priorità che si dovrebbe dare l'Unione europea in un momento di grave crisi momento di più grave crisi della sua storia non abbiamo sentito parlare in maniera netta di cambiamento sull'economia lei ha detto che c'è già flessibilità di fatto nel nelle regole del Patto di stabilità e crescite quindi userà quella quindi nessun cambiamento rispetto alla come
Simone ha parlato molto di Gender Palance che seppure una cosa condivisibile non credo sia alla priorità dei cittadini europei e non credo che possa dare una sferzata alla crescita
Alla creazione di occupazioni e alla crescita industriale un Green new deal vedremo come sarà delineato però dove vediamo due criticità uno mettere un fardello ulteriore in termini nuove tasse e nuova burocrazia sul nostro sistema industriale
Già in difficoltà due non basare i l'approccio al cambiamento climatico su dati concreti ma sull'ideologia ricordiamo che non è l'Europa il principale produttore di CO due quindi rischia di mettere un fardello sulle nostre imprese lasciando campo libero a imprese di altri paesi che purtroppo non hanno i nostri stessi standard e non abbiamo sentito niente sui problemi interni all'Unione europea quindi il tema della De industriali l'azione tema del dumping sociale il tema del dumping fiscale il dumping salariale che sono problemi di struttura del mercato interno dell'Unione europea quindi per questo noi abbiamo detto no oggi ribadendo però la nostra disponibilità a valutare provvedimento su provvedimento fosse avremo interesse e sì ci sarà anche un approccio di netto cambiamento che purtroppo oggi questa Commissione non sembra dare quindi insomma aspettiamo di vedere i provvedimenti concreti in questi primi cento giorni che sono sempre quelli diciamo più più caldi per una nuova amministrazione la nostra disponibilità siccome sappiamo nonostante tutto che i nostri voti soprattutto vediamo cosa succede con Brett Seat saranno o saranno importanti e fondamentali nel definire una maggioranza quindi siamo sicuri che su molti punti potremmo provare a dettare anche la nostra agenda