Riconoscere il radicalismo islamico in Italia. Analisi, strategie e pratiche alternative - prima giornata

Credo che possiamo cominciare io appunto come preannunciavo prima mi scuso se purtroppo subito dopo il saluto è questo momento importante della firma dell'accordo quadro fra la nostra università il Dipartimento dell'amministrazione
Penitenza penitenziaria che qui rappresentato dal dottor Riccardo Turrini vita io ho ricevuto tra l'altro una lettera molto gentile oserei dire cordiale ed affettuosa da parte del Capote Rita del dipartimento il dottor Francesco Basentini che si rammaricava molto di non potere essere qui per sovrapposizione di altri di altri impegni imprevisti
E quindi dicevo purtroppo dopo la firma dovrò allontanarmi per una riunione a Roma che presso insomma si sono sovrapposti io venti però vi lascerò come dire nelle ottime mani del nostro direttore Michele Bernardini il direttore del dipartimento di Asia Africa e Mediterraneo che e poi l'anima diciamo di questo evento insieme con tutti i colleghi che nel nostro ateneo sono impegnati su queste su queste tematiche
Io dico soltanto che sono molto lieta di dare il benvenuto a tutte le persone che sono presenti qui in sala innanzitutto ai giovani agli studenti perché soprattutto per loro che noi lavoriamo per lasciare loro un'eredità un futuro
Che non soltanto per quello che riguarda il clima che sembra essere oggi l'unica preoccupazione dei nostri governanti ma anche una società più sicura
Una società nella quale si continua ad essere una convivenza civile come la mia generazione ha avuto la fortuna
Di a vere in questi decenni una società nella quale tutti sono liberi di poter esprimere le proprie idee le proprie le proprie credenze religiosi
E senza che questo possa essere motivo di discriminazioni o peggio di atti di terrorismo e di aggressioni ingiustificate
E per poter evitare tutto questo l'unico mezzo la conoscenza se non ci conosciamo ne saremo sempre nemici quindi è importante che ci sia la conoscenza per questo noi in questo ateneo
Non da oggi lavoriamo nell'ambito dello studio di tutte quelle che sono le lingue e le culture del mondo in questo momento i riflettori sono particolarmente come dire
Sono accesi in particolare su quella che è la realtà
Dei dei paesi e del continente africano ed è vicina e del Medio e del medio oriente
Arena e sul diciamo nelle quali molti di noi hanno trascorso una parte della loro vita dove hanno amicizie si è e quindi noi viviamo anche in questo ateneo con una intensità particolare che spesso va al di là dell'interesse scientifico
Viviamo con intensità particolare le vicende
Che diciamo che
Delle quali leggiamo sulla sulla stampa però oggi all'università viene richiesto un'altra cosa io ho parlato di formazione ho parlato di studio e di ricerca oggi all'università viene chiesto anche di collaborare con il territorio
L'università non può essere più una torre dorata all'interno della quale degli studiosi si occupano di questioni importantissime ma non si preoccupano di trasmetterli all'esterno
E ancora peggio non si preoccupano di fare sì che dalle loro ricerche dall'io gli studi possono risultare dei vantaggi per la collettività
Adesso invece questo è un compito che ci viene espressamente come dire richiesto anche dal dal dal nostro ministero e quindi si parla di cosiddetta terza missione cioè di un impegno che deve essere un impegno
Sociale e civile più forte di quello che può essere di impegno civile sociale dello studio e della formazione
E quindi sono particolarmente contenta perché questo convegno che è un convegno scientifico
E anche un convegno però con delle ricadute pratiche
La prima ricaduta riguarda proprio la firma concreta dell'accordo dell'accordo quadro di collaborazione del quale poiché sicuramente parlerà più diffusamente con più competenza di me il direttore Bernardini
E poi c'è un'altra cosa che mi fa molto piacere io sono molto grata al generale Tommaso non è che accettato l'invito e ha coinvolto altre unità dell'arma dei carabinieri
Dimostrando quindi che la nostra società in particolare poi beh permettetemi la campagna è caratterizzata da un forte spirito di collaborazione tutte le forze sociali e civili e militari che sono impegnate per
Migliorare questo su questa povera regione che purtroppo troppo spesso compare sulle prime pagine per episodi di violenza più tesi e non per episodi come dire di positivi
Da noi qui c'è una grandissima sinergia che in questo momento è come dire fisicamente presente in questa in questa sala e anche questo mi sembra un dettaglio non di poco conto soprattutto per i giovani che siedono in sala perché
Per come dire e l'unione che fa la forza quelli proverbi nostri parecchi proverbi sono sempre
Come dire quelli più più ancora sempre veritieri e quindi io nel ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per portare avanti questa iniziativa che ha già avuto degli sviluppi positivi e nell'assicurare il pieno sostegno da parte dell'Orientale a tutte le iniziative che vanno in questa direzione a tutti i tipi di collaborazione che ci consentono di con la collaborare io veramente auguro a tutti quanti una giornata di proficuo di prove anzi due giornate perché si continuerà anche domani di proficuo di proficuo lavoro domani sarete nel centro storico di Napoli dopo un altro di questi luoghi
Che sono gioia croce e delizia della nostra della nostra realtà
Cittadina e quindi nell'augurare a tutti buon lavoro nel ringraziarvi per avere aderito a questa iniziativa nell'augurare il benvenuto agli ospiti venuti anche da da lontano come
E per partecipare a questo evento io chiedo dura al al dottor Turrini nitidi di come dire procedere alla stipula dell'accordo di collaborazione e poi dopo si proseguirà con di ulteriori saluti istituzionali del Dipartimento di Asia Africa e Mediterraneo
Io
Varato come proprio in queste occasioni un indirizzo di saluto ma il pregio di questi testi scritti sta anche nel fatto che si possono allegare agli atti e possono quindi essere rimosso che qui che da record no perché Lele contingenze
Mi raccomandano una certa brevità naturalmente come direttore generale della formazione o sono ben lieto di prendere le veci del capo del dipartimento per la sottoscrizione di questo accordo con l'Università L'Orientale
è il caso di dire che l'università L'Orientale è stata la prima ad aderire a questo progetto europeo non voluto dal gabinetto del ministro
Qualche anno addietro questo trend in training e questo spiega anche la presenza degli uffici quinto con la collega Ciavarella
Ecco al quale hanno aderito anche altre istituzioni alcune forse si vedranno presenti più tardi altre domani viene quindi una interesse generale al tema ora personalmente io trovo che lì troppo l'occasione storica per cui ci si sta focalizzando sullo studio della presenza islamica in Italia anche se il Progetto a una declinazione più più neutra non così scontata non è delle più felici ma non di meno questo ci permette comunque di diffondere una conoscenza che non sia così solo mono settoriale di questa realtà che in qualche maniera riguarda un miliardo di persone quindi per noi sia proprio come attività di studio e poi per quanto a cedere accennava alla lettrice poc'anzi effettivamente questo per noi è pazzo un segnale ad un'attività di formazione del personale che poi ha una ricaduta nella gestione persone del personale dei dei dei ristretti e voglio dire non soltanto dei detenuti ma anche i coloro che si è mi si pozione penale all'e sterno questo è un tema copia mente interessa di più proprio perché ovviamente non sono contenuti
E le forze dell'ordine e anzi io sono lietissimo di salutare comandante regionale nemico conosco da Lungarni che peraltro è stato al vertice la formazione dell'Arma quindi a maggior ragione a due titoli per essere qui presente
Quindi
Ora io non conosco il tema di quanto sia la presenza in questa regione il provveditore della Campania e certamente più edotto di me
Probabilmente non è la regione dove più insistono queste presenze ma intanto parlo dal meno dal punto di vista dall'esecuzione penale però certamente è un argomento è una materia che non può essere trascurata in nessun angolo
Della nostra Repubblica e meno che mai in qualunque settore della nostra esecuzione penale
Ecco perché improbo il pregio che abbiamo avuto nella riforma dell'elezione regionale formazione e che abbiamo unificato la formazione dei reprobi Norina del propensione delle prigioni quindi tutto quello che si fa viene fissato in questa prospettiva infatti c'è anche il direttore della formazione del probe scena del minorile
Ecco io non vorrei trattenermi oltre perché i contenuti
Il raccordo ovviamente come accordo quadro prevede una serie di iniziative che potranno essere svolte nel futuro in comune e su questo sarà poi il caso di trattenersi ulteriormente ma per questo sì sono proprio giornate di seminario
Per quanto riguarda la focalizzazione immediata sulla formazione che deve essere data al nostro personale che già a buon punto ha coinvolto più di un migliaio di persone al termine credo arriverà a mille due arriverà a toccare le due mila unità
Di del personale del coro della nostra amministrazione
Delle nostre amministrazioni chiedo scusa perché ancora ragiona un po'col sistema di prima nelle nostre amministrazioni
Quindi un tema assolutamente importante d'altra parte ne dovremo rendicontare come si usa dire con una brutta espressione alla gli organi dell'Unione Europea questo è stato piazzato alla direzione generale della giustizia e dei consumatori un insieme di parole un po'faceto prova insomma e questo è quanto
Per cui io appunto sono veramente lieto di apporre la mia firma per il capo del dipartimento in questa una occasione e di ringraziare quanto farai ha fatto già finora specie col pregiato Sillabo la il Dipartimento di questa illustre università e naturalmente di lasciare la possibilità alla lettrice magnifica di poter raggiungere la capitale
Sappiamo allora acquisirà anche credo di ogni immagine Agostino
E voi collega non è uno
Verbale
Entrare
Allora ma
Grazie agli aiuti a bordo da
Ringrazio ma
Allora il gioco
Allora benvenuti a tutti ora io il compito ingrato di comincia
Questo convegno è ingrato per senso che spero di essere all'altezza cari amici del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria con il quale ormai abbiamo una lunga frequentazione cari partecipanti a questo incontro
Caro generale cari colleghi sommati estremamente lieto di aprire i lavori
Riaprire questi lavori che sono l'esito di un lungo comuni una lunga opera di cooperazione tra istituzioni dello Stato solo apparentemente distanti tra loro l'università e l'amministrazione penitenziaria in particolare
L'impresa comune nasce nel quadro della collaborazione istituite per all'orientale
Per il ministero della Giustizia nel quadro del Progetto tra in training François radicali session ha processi in training
Finanziato dal Justice SPRAR gramma del due mila quattordici due mila venti dell'Unione europea finalizzato Allo studio e al contrasto della radicalizzazione negli istituti di pena europea
Non nascondo che nei primi incontri che facemmo nell'ormai lontano due mila diciassette Visentini intimidito da un progetto così complessa e difficile
Ero diventato da poco direttore del dipartimento dello stato contattato dal nostro ufficio che si occupa dei progetti internazionali scoprendo
Che proprio il nostro dipartimento è coinvolto in questo ampio piano di lavoro
Se apparentemente sentivo che in fondo avremmo potuto avere un ruolo defilato anche volendo in qualche modo raccogliendo qualche gloria dall'altro urlato ho capito fin da subito che la nostra Istituzione poteva svolge una funzione assai più significativa
Proprio per le sue molteplici competenze per la sua stessa tradizione in quegli anni andava ma per realizzarlo sia appunto quella terza missione di cui ha parlato la nostra traditrice dell'università della quale io non sapevamo ancora con esattezza come tradurre in pratica i presupposti teorici ovvero aprirsi al mondo e uscire dalla rigidezza accademica
Per entrare nella società con un ruolo non solo di distanti educatori ma di veri e propri attori in un contesto che non conoscevamo se non per le descrizioni giornalistiche e alcuni studi di settore forse troppo asettici per comprendere nel vivo del problema
C'era dunque la volontà di superare l'impasse di quei vincoli psicologici tipici dell'università per trasformare in qualcosa di dinamico alle nostre stesse ricerche il nostro sapere
Nei primi incontri non mancarono incertezze anche un certo maldestro modo di agire da parte mia soprattutto accanto a quanti operano quotidianamente con quella realtà
Confuso
Aiutati guidati da operatore del settore che ci accolsero con calore guidando si permane accogliendo le nostre proposte ricorda ancora oggi quando per primo Ernesto Savona propose di elaborare quel Sillabo
Che poi è diventato un vero e proprio laboratorio e oggi avete qui con voi nelle vostre cartelle
Ricordo le lezioni di Carla Ciavarella e di numerosi altri nei quadri del seminario messe in piedi
Per lanciare operativo operativamente il progetto è ancora l'esperienza a Bruxelles con un gruppo di straordinaria agenti e comandanti della polizia penitenziaria
Quando ci trovammo insieme all'amico George deposte massicci
La formazione di Siena e ai colleghi belgi per un confronto estremamente istruttivo sulla radicalizzazione sulle esperienze nazionali ho ideato personalmente la prima bozza del Sillabo per sottoporla numerosi miei colleghi napoletani fin dalle prime pagine cercai di definire questo strumento di lavoro non come un manuale universitario ma come un oggetto di riflessione
La sua utilità era quella di non insegnare l'Islam non avevamo nessuna intenzione di fare dei corsi specialistici quanto quella di affrontare un fenomeno moderno di estremizzazione di questa religione
E a volte completamente estraneo alla dottrina islamica tradizionale che al pari diffuso altre forme di radicalismo spesso anche di tipo religioso neanche di tipo religioso d'altro tipo conduceva un conflitto sordo di cui il carcere poteva essere una delle massime espressione si doveva insomma uscire dalla narrativa convenzionale per fornire dati significativi su usi costumi abitudini alimentari consuetudini sociali idee convenzionali
Spesso assai distorte da una vulgata semplificatoria
Per arrivare in buona sostanza definire un piano di rispetto
Con la speranza che questo divenisse presso un oggetto di reciproco scambio di opinioni di comunicazione
Molti miei colleghi hanno aderito e subito si sono messi a lavorare con una vera alacrità
Vorrei ricordare innanzitutto la professoressa Ersilia Francesca che ha sicuramente ha giocato un ruolo di primo piano non solo nell'elaborazione del testo ma anche tutti coloro che si sono impiegare impegnati una ventina di persone migliorare la primina prima stesura un lavoro di gruppo sorprendente che mi rende davvero orgoglioso di aver fatto parte di questa piccola comunità
Presto il Sillabo è diventato uno strumento di lavoro che includeva numerosi giovani post dottorandi e dottorandi i quali sono limiti annui per discutere nelle istituzioni penitenziarie questo nostro lavoro con gli operatori il risultato ci ha portato a una sorprendente maturazione ci siamo per esempio chiesti quale poteva essere il ruolo degli mamma e quale poteva essere quello dei mediatori culturali
Di questi ultimi aspetti si parlerà oggi e domani perché è evidente che impellente un lavoro accurato in questo settore e se da un lato sono convinto che sia possibile incontrare la collaborazione delle istituzioni che rappresentano Isla Minitalia
Dall'altro sono sempre più convinto di una sostanziale riforma della figura stessa del mediatore culturale
Ancora oggi incerta e giuridicamente forse anche non dotata della necessaria professionalità ci siamo anche interrogati sulle nostre stesse funzioni come studiosi alla fine se certo le conoscenze linguistiche come quelle della storia della società islamica più in generale sono una nostra prerogativa lo studio della società e dei fenomeni che ci si verifica perché vi si verificano attraverso un laboratorio straordinario come quello che siamo venuti a conoscere durante il Progetto ha sicuramente cambiato in maniera significativa la nostra stessa metodologia ci siamo in altre parole ritrovati a dover ridisegnare
Il nostro modo di concepire la modernità e l'approccio scolastico risulta in tal modo assai povero e credo che l'esperienza fatta ci abbia segnato tutti
Infine permettetemi di spendere un'ultima parola sulle istituzioni chi oggi vede lo Stato Comune entità immobile burocratizzata incapace di affrontare i problemi e talvolta anche parassita della società si sbaglia
Lo Stato può benissimo non essere così
E in fondo con questa esperienza si anche dimostrata una concezione dell'istituzione decisamente dinamica e la sintesi tra elementi distanti si è rivelata estremamente produttiva davvero mi auguro che la cosa non finisca qui e ringrazio tutti i partecipanti che siamo onorati di ospitare in queste due giornate di lavoro grazie
Buon giorno a tutti dico due parole solamente vero appare anziani tutti
Per essere qui veramente molto bello per noi che abbiamo lavorato per molti mesi per questo convegno vedere un pubblico così numeroso e soprattutto reso molto bello con l'abbiamo in chador lavorare
Aveva avuto tante risposte positive da tante personalità italiane e stranieri che hanno accolto il nostro invito variamente con entusiasmo quindi non posso fare altro che ringraziare tutti per essere venuti dare un no pure di buon lavoro a tutti quanti e ringraziare tutto il nostro gruppo io vorrei cominciare dai dal gruppo più giovane che non so se vedo in sala da Nicola Di Mauro Gennaro chiara
Chiara Cascino
E poi sarà Borriello e poi uni più giovani Raffaella che sono qui con noi però per per l'accoglienza non ricordo i nomi di tutti però e li ringrazio e poi tutti quanti i colleghi Daniela pioppi Carlo De Angelo Roberta Roberta Denaro
Se ne dimentica presto quindi è stato molto bello lavorare
Con con questo con questo gruppo
Ci auguriamo che questi due giorni siano per tutti quanti noi un'esperienza significativo ne abbiamo grandi aspettative da questo convegno soprattutto aspettativa anche di questa interazione che speriamo sia fruttuosa tra una parte accademica chi e gli esponenti del dato il ministro della Giustizia l'arma dei carabinieri quindi chi invece opera in modo molto diverso sul territorio come accennava grazie alla lettrice che direttore Michele Bernardini per noi è molto importante avere questa esposizione rispetto al al pubblico quindi non rimanere nel non nelle nostre aule universitarie a parlare solamente tra noi con i nostri studenti materia un'apertura e quindi una ricaduta importi
Speriamo importano cui dare il nostro contributo al al al territorio e in questo quadro si inserisce anche il Sillabo che abbiamo elaborato che l'abbiamo pensato come uno strumento di aiuto e l'abbiamo costruito opacità una sessione proprio sul Sillabo l'abbiamo costruito con l'interazione con il personale a tutti i livelli che lavora che lavora nelle nelle carceri quindi pronto a rispondere ha delle domande effettive per lei è stato uno sforzo perché non siamo sempre abituati a lavorare così
Ma è stato anche uno sforzo che ci ha profondamente arricchiti per tutti quanti noi questa è stata un'esperienza molto arricchente che speriamo grazie anche all'accordo che è stato firmato oggi
Che speriamo possa possa continuare e possa produrre i suoi frutti quindi grazie a tutti per essere qui e buon lavoro a tutti
Però
Scusate visto che siamo un pochino in anticipo come mai accade nego nei convegni e visto che siamo tutti e c'è ancora il generale non noi bio proporrei fai la foto di gruppo adesso diamo però lo l'organizzazione alla Palermo di gruppo al fotografo
Ma sulle scale ci può stare un attimo canale
Coniugato in generale nuovo Momo Momo luogo non voi Rossano gli arbitraggi non vogliamo creare avvocato
Allora buongiorno intanto grazie alla lettrice il D'Amuri Oricchio per averci ospitato in questa splendida sede grazie ai professori Francesca e Bernardini per aver organizzato questo potente incontro ai grazie anche per avermi invitato a moderare questa mattinata io sono Paolo Di Giannantonio giornalista de il TG uno inviato speciale
Ma soprattutto ex studente dell'Orientale quindi torno con grande piacere dove ho cercato di sistematizzare quello che avevo visto sul campo
Ma e questa relativamente importante importante che io mi presenti le persone che sono alla tavolo commenta in questa prima parte di mattinata Laura Mar morale assessora al diritto alla cittadinanza e alla coesione sociale con delega all'immigrazione del Comune di Napoli
Poi la dottoressa Maria Luisa Palma direttrice della casa circondariale Giuseppe Salvia di Poggioreale e poi ancora Massimo Abdallah Cozzolino della Confederazione islamica italiana Yassin la Fram della Unione delle comunità islamiche d'Italia Luca voi
Poi con noi dice il dottor Club Dallas Abdullah Turrini direttore generale della COREIS
Per la prima volta fatemelo dire
C'è una circostanza estremamente favorevole non stiamo parlando di una emergenza perché in Italia siamo bravissimi a parlare proprio in prima linea quando dobbiamo scongiurare dei pericoli gravi allora facciamo un convegno e vediamo di risolvere il problema no questa un convegno di lungo respiro
Una riflessione importante che dobbiamo fare per quello che inevitabilmente accadrà nel nostro Paese cioè l'incontro l'incontro qualche volta scontro molto spesso confronto con altre culture
Questo può portare a risultati estremamente positivi può portare anche a risultati molto negativi una cosa diciamo ce la siamo a Napoli per cui autorizzato l'uso delle corna
Finora nel nostro Paese non è successo niente non è primo convegno che faccio dico arriviamo sempre a questo momento delicato dove lo diciamo per scaramanzia non lo diciamo io non ci credo per cui lo dico finora però
In Italia
Il problema dell'estremismo che diventa terrorismo non ha prodotto conseguenze drammatiche
Questo ci porta poi a fare delle considerazioni positive
Perché siamo stati bravi siamo stati fortunati
Dobbiamo proseguire su questa strada che altro dobbiamo fare ancora perché questa questo trend positivo prosegua nel tempo la discussione che dobbiamo affrontare non è una discussione da poco io vorrei farla più scientificamente in omaggio al luogo che ci ospita piuttosto che giornalisticamente con i toni che vengono utilizzati di solito per il confronto politico
è una discussione che che che va fatta in punta di penna e che deve evidenziare le criticità che ci sono nel nostro Paese riguardo il problema tanto per cominciare
è non è detto che estremismo sia terrorismo non è detto che il radicalismo sia terrorismo allora quand'era che si deve cominciare a dire
Qui entra in ballo il codice penale credo che sia la domanda delle domande
E per questo noi abbiamo autorevoli esponenti
Della polizia dei carabinieri
Della polizia penitenziaria perché questo è il loro specifico poi però c'è nello specifico Dinoi della società civile
E anche qui dobbiamo vedere quando certe idea diventano cominciano a diventare diciamo critiche c'è una criticità vide che poi può sfociare nella risposta armata
Allora anche qui va fatta una riflessione che è tutta della società civile che non risparmia nessuno
Ma poi anche arrivare proprio all'attualità
Per quale perché ci dobbiamo in questo momento rendere particolarmente attenti beh quello che è successo tra Siria ed Iraq lo sappiamo c'è stata una sconfitta militare
Del califfato e c'è la possibilità anzi stava accadendo che tornino anche in Europa molti dei combattenti e delle loro famiglie
Che sono stati a Raqqa e negli altri luoghi del califfato allora come comportarci rispetto a queste persone alla realtà che loro portano e non è solo una risposta di polizia chiaramente è una risposta che va affidata anche alla politica
Che come vogliamo considerare coloro che sono andati in questi posti ed hanno preso le armi e combattuto
E anche qui io per esempio vi dico o intervistato anche delle persone che per conto del Gepidi J. PG cioè sono andati a combattere con i curdi
E allo stesso modo sono persone di passaporto italiano di nazionalità italiana che hanno preso armi hanno sparato allora chi sta da una parte e terrorista e chi sta dall'altra parte non è terrorista
Merita una grande riflessione a mio avviso anche questo e dato che per fortuna non siamo in clima di emergenza vale la pena proprio a cominciare da una sede scientifica come questa a snocciolare i problemi
Dato che ci sono due autorevoli rappresentanti della comunità un sul Mana qua diventò giornalista e mi faccio meno
Meno problemi dico certo mi piacerebbe che ci fosse una voce unica da parte degli amici musulmani e che potesse dialogare con lo Stato italiano affinché nasca
Quello che si chiama o si chiamerebbe un Islam italiano islam italiano che potrebbe veramente aprire un ciclo virtuoso al di fuori delle polemiche che ci sono state anche oggi anche se ne discuterà ampiamente con con toni magari esacerbati anche in queste ore in tutta Italia
Dal punto di vista nostro italiano doverosamente dobbiamo dire che non si è mai arrivati ad avere una voce univoca per sedersi a un tavolo delle trattative
E proporre una via italiana ad un Islam che sia aperto tollerante dialogante che e quindi a pieno titolo una parte di questo Paese moderno allora queste sono le premesse ne avrei altre ma vorrei riservarle alla seconda parte della discussione di questa mattina allora abbiamo detto la società civile deve impegnarsi la società civile in prima linea
Che significa questo che quando si va al mercato per si trova il venditore che viene probabilmente dal Marocco oppure quando troviamo uno studente algerino oppure quando troviamo un fioraio egiziano ecco noi interloquiamo con queste persone
Spesso forse non abbiamo l'attenzione per chi non ha la fortuna di essere nato in questo Paese quindi conoscere come stanno le cose ecco
Ci troviamo in questo caso noi indiretto confronto con queste altre realtà e qui io vorrei coinvolgere l'assessora Laura Mar morale
Quindi c'è una nuova realtà oh Dio poi qui a Napoli tanto nuova non è perché perché è una città di mare è una città che insomma le persone che parlano altre lingue lei ha sempre avute ed ospita alte però diciamo che a voi che siete il comune che quindi dolente interloquire quotidianamente con tante realtà diverse il problema che si pone
Sì grazie buongiorno a tutti e tutti e grazie all'Università Orientale che era anche il mio ateneo per quest'invito mi mi inorgoglisce e Gatti soprattutto perché questo è un tema è un momento di studio e e se ne sente tanto il bisogno di affrontare una questione studiando la piuttosto che immaginando né come la risolviamo una soluzione possibile nata città che si confrontano a tempo con le immigrazioni Maddy e sta imparando a confrontarsi con le migrazioni in maniera diversa
Negli ultimi tempi noi non siamo stati inizialmente all'inizio penso gli ultimi ai precedenti trent'anni in una città di menta migratori a siamo stati una città di passaggio dei flussi migratori perché non veniva mai individuata questa città
Come la mente economica più importante più interessante dove poter concentrare i pochi interessi
E il loro si evidenzia dal fatto che la prevalenza dei flussi migratori in città è costituita da uomini adulti che hanno iniziato la migrazione hanno intercettato la città di Napoli alcuni si sono fermati nel piano proseguito il passaggio
E ce lo conferma anche il fatto che da pochi anni noi stiamo o vedendo un mutamento del flusso migratorio in un'accezione molto più stanziale
E per cui in ritardo rispetto alle altre grandi città d'Italia le altre grandi metropoli italiane noi stiamo cominciando a vedere negli ultimi anni le seconde generazioni bambini che si iscrivono nelle scuole primarie
Che intervengono nella vita della società civile più normale consentitemi il termine giustamente virgolettato a frequentare i corsi dopo scuola l'educative territoriali le palestre questo significa che il flusso migratorio ovviamente sta mutando e il Napoli sta diventando parla chiaramente di un arco temporale medio-lungo non ieri ma negli ultimi vent'anni una meta migratoria stanziale dove poter fare arrivare anche la famiglia e immaginare RAI un immaginare un percorso di integrazione differente
Chiaramente tutto a questa condizione che consente di solito ad una Società di assorbire nella maniera in maniera anche meno impattante una migrazione di provenienza culturale e geografica anche linguistica anche diversa
è stata alterata nel corso degli ultimi dieci anni a mio avviso da una gestione non sa non esattamente saggia e attenta delle migrazioni
E da un'agendina gestione come dice lei diceva lei prima citava dei prima emergenziale
E straordinaria dei flussi migratori che ha creato delle sacre le concentrazioni delle condizioni di disagio
Che non hanno consentito alla città e le sue istituzioni tutte le istituzioni di poter conoscere affrontare e gestire assorbire il flusso migratorio
In come arco temporale faccia riferimento chiaramente all'emergenza Nordafrica quindi al due mila undici come momento diciamo che potremo prendere a simbolo e e a da giro di boa ma è chiaro che da quel momento in poi ne abbiamo avuto una un'alterazione anche della percezione dei cittadini napoletani delle migrazioni lei diceva bene prima Napoli è una città che è abituata e vedere a vedersi attraversata da culture differenti da lingue differenti la nostra il nostro dialetto è composto da dalla sovrapposizione diverse stratificazioni linguistiche eppure siamo in una condizione adesso in cui c'è una difficoltà oggettiva nel sapersi rapportare al diverso
Ed è chiaro che anche purtroppo diciamo una propaganda mediatica che ne non è solo attribuita ai grossi mediamente Stream ma anche a un utilizzo un abuso dei social media da parte della popolazione
Ci restituisce il tema dell'Islam associato alla migrazione che è associato a un tema di ordine pubblico e sicurezza
Che fanno una sintesi immediata nel sentire comune che è di pericolo quindi migrazione uguale Islam uguale il pericolo uguale percezione di di rifiuto da parte della della cittadinanza è chiaro che in questo caso il ruolo principale dell'istituzione quello di capire istituzione locale che quella per i più immediatamente si impatta con il territorio
E quella ma innanzitutto di creare mediazione e di favorire percorsi di di coesione provando a operare un meccanismo di estensione dei dei diritti e dell'accessibilità ai servizi chiaramente
è un tema iniziale ma è chiaro che il professore verrà Dini prima lo diceva bene a conclusione del suo intervento né non possiamo ragionare come istituzioni come se fossimo delle monadi per cui ogni istituzione lavora sul suo percorso
Lo porto
Va meglio così risentita ch'non può ragionare nell'elaborazione di un percorso di creazione di coesione sociale
Esclusivamente al primo punto di vista ma dobbiamo immaginare un un'iniziativa che ci veda coinvolti tutti a livelli concentrici perché possiamo creare una filiera io credo che tutto sia debba essere orientato e concentrato sui luoghi dello studio dell'approfondimento a partire dalla scuola dava dai luoghi dell'apprendimento primario
Sia la scuola per adulti che la scure per corso naturale di studio per per i minori nella nella loro età naturale a passare chiaramente per l'università che invece dovrebbe servire poi a tutti noi come momento di formazione
Lei siamo un Paese molto complicato in questo momento a mio avviso è questo poi ricade a catena in una catena negativa anche sulle istituzioni sulla filiale dell'istituzioni fino a finire chiaramente a quella locale all'amministrazione locale
In cui da un po'di anni abbiamo smesso Dini relazionarci alla politica estera in maniera sana di considerare la gestione della politica estera dei rapporti con i Paesi esteri
In un modo in un in media ma il modo in cui noi ci possiamo relazionare in maniera attiva positiva facendoci conoscere conoscendo non subordinando non immaginando Cina in un'ottica di subordinazione della degli Stati con cui vicini ci rapportiamo e abbiamo smesso di utilizzare anche io le conoscenze gli studi che questo Paese nel corso degli anni ha compiuto in termini di antropologia di Sociologia miscuglio della storia dei paesi i cosiddetti Paesi terzi per costituire la nostra politica
La nostra politica estera e per costruire un principio di relazioni fanno con con il resto del mondo che non sia necessariamente quello bianco occidentale
Questo ha fatto in modo di IPA farci percepire in un certo senso l'altro come una condizione da una un rappresentante di un mondo sconosciuto
E che può far paura che associato necessariamente all'estremità all'estremismo in senso lato all'estremismo religioso al fanatismo di la posizione politica di si radicalizza fino agli atti di di estrema violenza e di aggressione di brutalità e a farci fare anche quella sommatoria Frei i fra tutti i Foreign Fighters che possono esistere io
Lei faceva bene a a citare i vari tipi di coinvolgimento che ci possono essere di conci di cittadini italiani nelle battaglie estere io diciamo mi ostino a fare ancora una differenza fra chi decide Dini
Appoggiare e poi non necessariamente tutti quelli che lo che appoggiano chiederglielo fanno imbracciando le armi la diciamo il diritto del popolo curdo lato determinazioni outing invece sposa l'arida esce e si unisce al da esso per compiere poi quelle che sono le
Le atrocità che ci sia
Di cui ci ha abituato eppure sono perfettamente consapevole frequentando la comunità islamica napoletana
Che Pini versi mamma che la compongono a seconda delle diverse provenienze del delle idee delle diaspore che abbiamo del territorio africano
E dell'est asiatico sul territorio napoletano che la pervasività anche della
Della della religiosità nella comunità islamica è diversa e gestita diversamente affrontata diversamente
E spesso e volentieri ricade come per l'unanime la sfera della fede personale della relazione diretta con con il culto con la fede con nella nel il Dio in cui si crede e che e che diciamo più che forse di un di un islam italiano sarebbe opportuno che ne cominciassimo anche relazionarci all'Islam conoscere l'Islam per quello che è anche per comizi
Si manifesta sul territorio italiano anche rispetto ai tanti italiani tanti napoletani per esempio che si sono convertiti all'Islam che continuano a convertirsi
All'Islam è che non lo fanno per la diciamo appoggiare o sposare una posizione di estrema radicalità
Anche politica ma lo fanno perché abbracciano la fede così come nell'età dell'infanzia hanno abbracciato la fede che gli ha trasmesso la famiglia
è importante diciamo cammino modesto parere provare a superare la visione dell'Islam disse incuneata nella nostra tradizione culturale dopo l'undici settembre del due mila uno
Che ha creato secondo me anche uno spartiacque pesante nel concepire la presenza sul territorio accidentali della fede islamica
Provare anche poi a operare una separazione netta che mette in condizioni anche poi di perseguire di punire chi invece opera contro le leggi dello Stato contro le leggi della morale contro il senso comune ma anche contro rispetto della vita umana perché quello boia diciamo è un un'estensione di brutalità che non abbraccia necessariamente bisogno ma che possiamo individuare anche con me lesivo indipendentemente da va dalla dalla regione delle libertà personali
Compito dell'amministrazione faticosissimo con questa premessa e provare a tenere dentro tutto questo e a creare dei meccanismi di mediazione
Grazie grazie
C'è
Sempre la domanda che si fa ma perché in Italia non è successo e allora si la formula complessa che si dice va bene in Italia non c'è
Non ci sono i ghetti come in Francia non ci sono i diritti come in Gran Bretagna in Germania c'è una immigrazione che numericamente
Anche se molto percepita in realtà non è così problematica siamo tra il quattro e il cinque per cento di popolazione che possiamo
Considerare con tutti e i sei mar de il caso di diciamo così cultura musulmana
E poi c'è un gran lavoro delle forze di polizia
E c'è uno strumento che questo lo dice il giornalista perché è difficile che possa trovare come dire una base scientifica in un convegno oppure in una discussione istituzionale c'è il meccanismo delle espulsioni che è molto importante chi ha una divisa sicuramente
Accennerà positivamente a quel a quello che sto dicendo il nostro paese fa un grande ricorso al sistema delle espulsioni
Quando ci sono persone inodore di terrorismo ecco queste persone in genere vengono espulse vanno nei Paesi con i quali l'Italia un buona rapporto dal punto di vista di giudiziario e di polizia quindi parliamo di Tunisia Egitto Marocco e quindi e questo è uno dei fattori che funziona funziona poi il coordinamento che le diverse forze di polizia hanno tra loro e tre
Il carcere è uno dei luoghi più delicati domani sentiremo io rimarrò apposta perché proprio c'è grande interesse in quello che dirà il professor Farhad
Corso Roccapalumba mi scusi Rizzo non è un cognome facile professore perché l'esperienza francese estremamente interessante
In Francia hanno problemi molto più importanti
Numericamente e proprio anche giudiziariamente con l'Islam che decisamente estremista e nelle carceri francesi si dice sia stato sbagliato un approccio per cui si è favorito in un primo tempo
Il contatto tra detenuti comuni tende tenuti diciamo così permettetemi politicizzati perdono usare una terminologia che non irriti nessuno questo ha portato a un grande momento di proselitismo che qualche studioso definisce in questo momento drammatico
Allora nel nostro Paese
Come stanno andando le cose come ci si è mossi rispetto alle esperienze dei cugini inglesi francesi e tedeschi
Ecco allora qui vorrei coinvolgere la dottoressa Maria Luisa Palma direttrice appunto nodi della casa circondariale Giuseppe Salvi a Poggioreale
Grazie innanzitutto clinica era limitato
Interessante questo convegno anche se diciamo Poggioreale la realtà di Poggioreale non per fortuna non a questo tipo di detenuti ce n'a tanti altri ma non questo tipo i detenuti
E infatti la mia testimonianza qua e di un percorso che abbiamo fatto che ho fatto in passato volevo però in riprendere un po'l'argomento
Che il giornalista aveva inizialmente appunto lanciato
Ma la l'assessore ha parlato o della visione e di del della mediazione e del percorso di mediazione
Che deve essere fatta da una cittadinanza nei confronti di persone
Appunto libere noi io parlo di persone che sono chiuse dentro sono i cattivi che la Società appunto volle
Separare lontano tenere lontano da sé
E che appunto per la società sono gli altri noi il direttore gli operatori penitenziari che sono stati invitati che sono qua si trovano in una posizione in cui è ontologicamente giusto fare mediazione culturale mediazione tra la società e appunto alle persone che sono ristrette e gli altri
Intanto perché bisogna tenerli a bada mi son bisogna tenerli distinti dalla società e poi per cercare di restituirli alla società
Dopo il periodo della detenzione normalizzati cioè rispettosi della norma dei valori della nostra società
Che è evidente che questo cozza con una serie di contraddizioni
Soprattutto perché la mediazione dovrebbe partire dal riconoscimento dell'altro come persona e come si entrò di un mondo di valori e di cultura
Invece il carcere con tante eccezioni sicuramente di solito invece e strutturalmente funziona strutturalmente per nel per neutralizzare per dominare per diciamo e Infanti rizzare il detenuto
Queste contraddizioni però non inficiano la necessità di farsi carico dell'altro
Di confrontarsi con colui che ma al termine della pena altrimenti verrà scaricato nella società più incattivito più problematico di prima
E questo problema investe sicuramente tutti i detenuti
Ma in special modo quelli che hanno una cultura una provenienza una appartenenza assolutamente differente estranea a noi e quindi questo dicevo o quello che potrebbe essere interessante a questo convegno è raccontare l'esperienza che è stata fatta a Benevento nel carcere che dirigevo prima perché nel due mila nove
A dicembre del due mila nove dell'amministrazione penitenziaria in via venticinque persone che erano persone detenute di religione islamica imputata di reati di terrorismo invia al carcere di Benevento
E in seguito ci viene venne esplicitato a noi che lavoravamo la che per contrastare la radicalizzazione della religione islamica ed evitare l'indottrinamento in carcere
Che per esempio come diceva lei in Inghilterra ma in Francia
Aveva creato
Molte situazioni di proselitismo si era operata la scelta di concentrare su due soli carceri appunto Benevento era uno di quelli
Dove doveva essere assicurata una detenzione completamente separata d'arresto degli altri detenuti ovvero i detenuti questi venticinque detenuti
Non dovevano avere nessun contatto con il la restante popolazione detenuta che era pure
Intorno ai quattrocento operai intorno alle quattrocento persone
A Benevento fino a quel momento c'erano fatti pochi stranieri Benevento una città di provincia è una casa circondariale non non non a questo tipo di detenuti
E ovviamente per questi detenuti stranieri non c'erano stati particolarmente particolari problemi
Invece questi venticinque ognuno di questi venticinque detenuti era arrivato con un provvedimento di tre pagine inflitto di allerta zeppo di di appunto allertamento
Che essi fossero state fosse stato necessario seguire alla lettera veramente avrebbe comportato l'utilizzazione per lo meno di due poliziotti per ogni detenuto
E quindi che cosa abbiamo fatto abbiamo il gruppo di lavoro formato al direttore al comandante dall'ispettore del designato quel padiglione e dalle educatore dal funzionario giuridico pedagogico
Prese in carico queste persone
Noi eravamo preparati e pensavamo o di dover affrontare
Proteste per esempio perché erano all'onta erano stati allontanati dal luogo dove loro o vivevano erano persone che vivevano già da tempo in Italia soprattutto al Nord Italia
Che avremmo trovato problemi per l'italiano ma invece non fu così ci trovammo persone che avevano un abbigliamento anche parti dunque diciamo loro e ciò vestivano la Gellar ai avevano queste barbe lunghe colorati bienni
Non eravamo preparati a confrontarci con una cultura e con norme di comportamento completamente diverso sì
E soprattutto con le disposizioni che per l'amministrazione penitenziaria erano vigenti per esempio in quanto donna
Non si rapportavano a me anche se ero il direttore all'ingresso del listino in istituto non volevano essere denudati
Per la loro religione volevano rimanere con una palandrana d'osso e quindi il poliziotto doveva perquisirli
Diciamo in un'altra maniera
Volevano un cibo che fosse Allal nel nel soprabito del di un carcere di provincia nel due mila nove dorme era non era ancora stato pensato pretendevano di non essere sottoposto sottoporsi ai controlli negli orari stabiliti per quelle che sono le Conte cioè il il lavoro del poliziotto penitenziario che deve avere sotto sotto un controllo il numero dei detenuti a in cinque volte per per al giorno
Ancora allora il le i liberi e non potevano entrare con la copertina rigida invece loro avevano il Corano con la copertina rigida quindi diciamo ci sono stati questi problemi quindi questi problemi all'inizio scatenarono immediatamente una reazione una reazione di contrapposizione così forte che ci fu una situazione diciamo grave da dover da dover affrontare
E quindi ci trovammo dinanzi ad un bivio
E ciò è se le nostre regole in materia di controlli dovevamo necessariamente rispettarli
Se dovevamo puntare a fare in modo che non e sicuramente ci saremmo riusciti Marche appunto ci fossero state delle conseguenze era ovvio oppure invece rivisitare
La gestione di questi detenuti mettendo in discussione l'intangibilità delle nostre regole la loro ragionevolezza e la loro efficacia i dubbi e verificare quindi la possibilità che anche i detenuti
Rivisita fossero la loro intransigenza a vantaggio di della tutela comunque dei loro valori religiosi e di dell'andamento ordinario della vita detentiva
E quindi si scelse questa seconda vita come questa seconda via per esempio
Per prima cosa per non farmi scoraggiare
Dall'atteggiamento di rifiuto nei miei confronti come come donna iniziai ad andare nel padiglione Sempre tutti i giorni mio e a fare delle riunioni
E a salutarli non porgendo la mano come sono abituata con tutti ma ammettendo mi la mano sul cuore
All'inizio il grimaldello fu il fatto che mia mamma è nata era nata in Libia è sapeva cucinare il couscous quindi fuori grimaldello fu la cucina questa quest'aspetto che ci accomunava l'utilizzazione del di un di una cosa culinaria una preparazione del cibo
E quindi non può nel gruppo di lavoro si riuscì a mutua a mitigare tutte quelle asperità delle norme pur rimanendo nelle norme per esempio partendo dal fatto che i detenuti in questione
Avrebbero potuto portare armi Missy tutto ma droga
Sarebbe stato molto difficile
Non era nel loro proprio costume per esempio facciamo entrare le spezie che non sono proprio previste l'ingresso in carcere oppure dei dolcetti tunisini meravigliosi con tanto di architettura sopra sarebbe stato impossibile
Come dice l'ordinamento dividere per controllarli dentro non era questo l'obiettivo e questo fu percepito come una forma di rispetto per le loro tradizioni e la loro cultura
Per esempio sostituiremmo gli alimenti inserimmo gli alimenti quelli Allal
E così ancora trovammo una modalità di controllo delle persone di perquisizione personale
Che poi fu mutuata per gli altri istituti penitenziari tutto questo è stato possibile soltanto perché l'amministrazione penitenziaria centrale
Fu con noi
Perché invece il capo fu con noi nel senso che ci sostenne in questa deroga di queste disposizioni
Pensate che i poliziotti e stessi ci diedero diedero questo gruppo di lavoro l'impulso che non controllavano i detenuti di notte accendendo la luce come si fa negli istituti penitenziari ma utilizzando la torcia
Per evitare che loro si svegliasse ero poco dopo che avevano si erano svegliati per fare la preghiera di notte
E dunque il cambiamento della cultura organizzativa con al centro il rispetto dei principi e dei valori religiosi e domani prima ancora delle persone da gestire e la conoscenza acquisita
Con una prassi supportata ecco da questo processo molto importante di formazione perché tutti gli operatori penitenziari
Coinvolti nella gestione di questi detenuti vennero parteciparono ad un corso di formazione
A tappeto tutti la stessa cosa a tutti la stessa lingua tutti gli stessi tutto lo stesso messaggio tutto se il suo messaggio quindi tutta la stessa formazione
Credo che senza anche una elaborazione scientifica quella volta siamo riusciti a fare mediazione
Intessendo una trama che a diciamo connesso due dimensioni quella organizzativa il direttore il comandante del DAP e quelle istituzionale cioè quella della irrazionalità
Nel rispetto dei principi religiosi e dei valori di persone diverse da noi delle gamme anche per esempio avevano appunto attraverso il cibo con i loro familiari
Gli antagonisti di questa strategia della distensione all'inizio eravamo negli stessi da un lato perché avevamo paura non conoscevamo la situazione
Una cultura sconosciuta anche nell'immaginario collettivo niente arrivo alla conclusione
E le procure dei detenuti dall'altra parte che appunto erano pensavano che venissero calpestate tutte le loro tutte le loro esigenze si è puntato appunto agli aspetti relazionali
Non c'è stata una elaborazione scientifica Della prove delle problematiche della mediazione sì e ne ha vegliato avvistato cosa che invece adesso nel corso degli anni è stato messo a sistema
Questo penso che anch'questo percorso di formazione che è stato fatto per tutti gli istituti penitenziari
E per tutti gli operatori penitenziari penso che tenderà a cui sto e Neter tre vantavamo a vantaggio l'intera società
Che si vede restituita dal carcere persone disposte a riconoscere e a rispettare le regole della convivenza della comunità grazie nella fase
Grazie dottoressa
Un altro dei grandi temi che
Si affrontano quando si parla della criticità dei rapporti in carcere eh chi parla con di detenuti chi ha
La cultura la forza la credibilità per affrontare un discorso che sia de radicalizzare ante e da allora per esempio negli altri paesi a cominciare dalla Francia ma potrei citare anche la Bosnia l'Albania il Belgio certo e
Sia detto beh devono esserci gli Imam che entrano nelle carceri che parlano che confortino
Diciamo così questa visione estremista che porta poi al terrorismo che da allora
Come stiamo come siamo messi in Italia da questo punto di vista poi proseguiremo questa discussione vedremo se oppure se è questa la strada
O se ce ne devono essere delle altre ma insomma ecco
Come la comunità islamica italiana che lo ripeto me ne assumo da giornalista
Tutte
Le responsabilità non è assolutamente coesa ed unità ecco come la comunità
Sì
Riferisce a questo problema al discuta la discussione alla de radicalizzazione di soprattutto giovani
E questo naturalmente non natura e non in carcere sempre ma anche fuori
Allora io vorrei che intervenisse Yassin la fama dell'UCOII
Salve buongiorno per per essere grazie per essere con noi e poi sentiremo illa rappresentante della COREIS
Ecco buongiorno a tutti intanto un ringraziamento
Ha speciale Nicola Di Mauro che ha avuto la pazienza di starmi dietro o per insomma
Convincermi a partecipare
Devo dire la verità ritornare insomma l'Orientale di Napoli fa sempre piacere perché nel mio percorso di studi ho avuto modo di passare due anni in questa città quindi
Grazie davvero per questo invito
Vi porto i saluti del dell'UCOII l'Unione delle comunità islamiche d'Italia e che presiedo rappresento in questa sede
E che sicuramente
è una di quelle sigle islamici che sono state molto attente al tema che oggi vogliamo vogliamo trattare
Io ovviamente vado a rispondere a quella che è la domanda che mi è stata rivolta facendo qualche considerazione importante qui abbiamo iniziato a parlare di contrasto alla radicalizzazione
Soprattutto dopo l'undici settembre l'undici settembre è stato uno spartiacque per il mondo occidentale per quello che
Considerato il nuovo terrorismo no lasciandoci ormai alle spalle
Terrorismo diciamo brigatista essi quindi oggi quello che rievoca il noi la parola terrorismo è qualcosa che conosciamo tutti quanti perché
La e il terrorismo di oggi è un qualcosa che entrato a casa di tutti noi almeno mediaticamente parlando
Se ne parla tantissimo un tema che rende molto nonostante la nostra Italia grazie a Dio
Non ha conosciuto questo questo fenomeno
E e veniamo poi risponda anche questa domanda perché sono diciott'anni dall'undici settembre e non è mai successo nulla in Italia c'è una domanda importante ma non dimentichiamo che le nostre forze di sicurezza
Hanno fatto veramente un lavoro molto importante e di questo siamo davvero riconoscenti a questi uomini e queste donne che oggi continuano in maniera costante a svolgere un lavoro davvero
Molto sensibile ma non dimentichiamo che anche la comunità islamica fatto ruolo e ha giocato un ruolo importante in questo e in Italia ci sono almeno due milioni di musulmani e se la comunità islamica non avesse fatto il suo ruolo soprattutto dopo l'undici settembre ecco saremmo qui a parlare forse anche di qualcos'altro io dico questo perché perché spesso quando dopo una delle stragi che hanno colpito la nostra Europa
Qualcuno ha provato mediaticamente a criminalizzare la comunità islamica vedere la cometa islamica come dire una sorta di complice una una comunità collusa con questo sistema
Torre terroristico marcio
Ebbene questo non farà non fa bene a nessuno passatemi il termine perché la comunità islamica dopo l'undici settembre è sempre stata più vigile più attenta rispetto quello che succede nelle sale di preghiera
E dei centri di aggregazione
Qualcuno qualche giornalista insomma intervistando me qualche volta mi fa una domanda molto intelligente che di norma dello denuncia del per un un potenziale terrorista islamico ma non lo so insomma Samp
Ci devo pensare con onore
Come se oggi il terrorismo facesse distinzione il turismo di cui stiamo parlando oggi numericamente parlando come vittime individua soprattutto musulmani
Noi parliamo del turismo in Europa perché ovviamente è un discorso geografico ma sono indiano vedere questo stesso terrorismo che cosa combina
In alcuni Paesi come la Siria come l'Iraq come nello Yemen con diciamo altri paesi del Medioriente o altri Paesi asiatici ma non voglio stare qui a far venire incontro è un turismo quotidiano che colpisce soprattutto musulmani sono maschere che vengono fatte esplose per intero
Con musulmani che ci pensano dentro
I terroristi che hanno colpito il cuore d'Europa tra le vittime non hanno risparmiato di certo i musulmani che non andavano di certo chiedere la religione sono andata evita alle donne vittime di Nietzsche per esempio
No della della strand lastre in Barcellona vedrete che ci sono tanti di quelli il mezzo tante nazionalità tante religioni perché oggi il terrorismo
Si considera in qualche modo il nemico di tutto il mondo da una parte ci sono gli imprenditori della paura del terrore dall'altra parte ci siamo poi tutti noi
E questo dobbiamo averlo ben presente perché il rischio oggi qual è è di fare il gioco dell'Isis che vuole vederci nemici e Casanova fra gli uni contro gli altri e quindi non almeno non diamo una mano agli Oasis in quella che è la sua campagna mediatica e del terrore che tra l'altro ne aveva funzionato tantissimo all'inizio
Dei suoi misfatti delle sue stragi perché tutti noi ci ricordiamo di qui Sylphide di questi tre perché gli Isis mandava e che prontamente
Alcune nostre intime mandavano in onda terrorizzando appunto tutti quanti ecco
Di Sonia bisogna fare un passo indietro ragionare un attimo su quello che è l'approccio che abbiamo con le comunità islamiche ce l'ho e cosa vogliamo vedere nelle comunità islamiche
In Italia delle comunità complici colluse o una comunità sempre più italiana sempre più integrata ed integrante dalla nostra parte che tra l'altro è anche vittima di questo terrorismo che ne paga le conseguenze su tutti i piani quindi attenzione è molto importante anche quello che l'approccio con la comunità
I l'ambito ormai è oggi parliamo all'interno delle carceri di come combattere la radicalizzazione Nissan Pandi un fenomeno nuovo dimenticando per un diritto costituzionale importante ovvero quello dell'assistente spirituale detenuti di fede islamica
E quindi oggi si parla più di come combattere un fenomeno
Invece di pensare quello che dovrebbe essere il diritto costituzionale non dimentichiamoci i diritti costituzionali sono diritti fondamentali ordinari che vanno al di là di quelli che sono certi fenomeni
Una volta noi chiedevamo l'ingresso di alcuni nostri ma meno alcune carceri e ci veniva negato ma non è che ci veniva negato non ricevevamo nessuno ha risposto semplicemente come io dipende dal direttore noi lavoriamo con tanti direttori che sono passati sei luminare dati sensibili a questo tema quindici vengono incontro e portiamo avanti dei progetti insieme invece in altri situazioni facciamo veramente fatti ricca non a caso è nato quello che il protocollo d'intesa da poco il Dipartimento di amministrazione penitenziaria e dunque è stato per noi qualcosa di importante
Questo accordo questo protocollo d'intesa che abbiamo siglato nel novembre del due mila e quindici non voleva dire che dal novembre del due mila quindici la comunità islamica ha iniziato a dare attenzione quelli che sono i detenuti di fede islamica all'interno delle carceri italiane semplicemente abbiamo voluto istituzionalizzare un lavoro precedentemente
In atto cioè la comunità islamica danni
In diverse città da attenzione a questi detenuti cercando in qualche modo di fare del volontariato cercando di portare assistenza spirituale detenuti di fede islamica cercando in qualche modo di rispondere ad alcune loro esigenze di base
E quindi si è fatto un ottimo lavoro ma questo lavoro non c'era mai stato riconosciuto semplicemente perché nessuno aveva mai preso in mano la situazione considerando quello che punto il diritto costituzionale
Oggi siamo riusciti in qualche modo da aprire dei canali di comunicazione con diverse carceri dicendo guardate come comunità islamica vogliamo fare la nostra parte quindi noi siamo entrati adesso per combattere il fenomeno della radicalizzazione più più che per quello che è invece il diritto costituzionale di dare questi disgraziati i fari godere di un loro diritto costituzionale quindi attenzione e quindi qualcuno si è accorto l'approccio securitaria non basta cioè non è una questione mettere una telecamera di dire
Alle guardi mi raccomando se questo si allunga la barba avvisati ci c'è un problema serio riguardo anche quelli che sono gli indicatori di radicalizzazione di un letto ridere
Quando faccio poco qualche chiacchierata con qualche direttore di qualche carcere che inizia a farmi degli esempi di come questo non è un radicalizzato questo semplicemente una persona che ha scelto di riconciliarsi con Dio quindi tranquilli non succede niente
Ecco e certo che per un musulmano si dà per ovvio qualcosa si dà per scontato qualcosa e chi invece magari è privo di certi strumenti di giudizio fa tattica
Fa fatica ad analizzare e a dare delle risposte
Molti per loro all'aula che bar eu è un intero e gli indici con l'indicatore di radicalizzazione per eccellenza quando per noi alla occupare anche un intercalare anche un quella manifestazione distruttore in alcuni momenti tre
Io non vedo un incidente per strada mi può scappare uno alla volta i pargoli per dire addio ma cosa è successo
Ecco
Attenzione attenzione di scusate se banalizzo il discorso essendo e parlo a te non voglio filosofare voglio dire le cose come stanno quindi e necessario coinvolgere la comunità islamica
E se noi continuiamo a guardare la comunità islamica come una comunità sospettata ci facciamo del male da soli ma tutti quanti
Perché siamo tutti nella stessa barca e la comunità islamica oggi una comunità che si sente parte integrante di questo Paese ciò che tocca questo Paese tocca anche me in quanto musulmano
Il consiglio cittadino italiano la comunità e le comunità che rappresentiamo i comitati locali sono persone umane sono degli esseri umani abbiamo bisogno di istituire quella che è la dimensione umana e queste persone
Prima di tutto abbiamo davanti una persona e questo è importante lo dico sia il musulmano libero sia per un musulmano carcerato quindi partiamo da quello che il rapporto umano alla direttrice dice io e poi non certo modo sull'uscita interloquire con questi perché abbiamo iniziato a parlare di cibo e di couscous non è lì ermeneutica
Di quello che è il Corano o di come si interpreta un versetto coranico domando come si contestualizza un passaggio del Corano abbiam parlato abbia iniziato a parlare di cibo
Quindi attenzione noi sappiamo di cosa stiamo parlando il protocollo d'intesa ha previsto che abbiamo sottoscritto con Dabo ha previsto l'ingresso in sé il carcere ma la realtà entriamo in molte più carcere attraverso i nostri Man e le nostre guide
Ma con un progetto sperimentale ed è e mi duole dire che non è ancora stato come dire rinnovato perché vogliamo continuare
A fare quello che stiamo facendo e lo stiamo ancora facendo ma non vorremmo che ci fosse un riconoscimento istituzionali quella che la sua parte perché ogni volta che c'è
Qualche disgrazia da qualche parte della nostra Europa si dice ma la comunità islamica cosa sta cosa sta facendo vado a letto vado alle conclusioni
Io penso che oggi quello che quello che il mondo carceri finché andiamo avanti con la politica del tampone non andiamo da nessuna parte
Continuare a sperare nel buon direttore non ci porta da nessuna parte
Io penso che da parte dello Stato ci debba essere un intervento sistematico su tutte le carceri partendo però dal diritto costituzionale
Ovvero offrire assistente spirituale detenuti fede islamica anche in quelle carceri dove non c'è neanche un radicalizzato dove non c'è ombra di un radicalizzato dove non c'è mai stato radicalizzato anche lì a maggior ragione in quei ancor di più bisogna intervenire
Offrendo assistenza spirituale detenuti
Di fede islamica la questione quale essendo voi non collaboriamo con la comunità islamica locale prendendo quelli che sono i riferimenti dalla comunità riconosciuti legittimati dalla comunità che entrano nelle carceri
Per offrire assistenza spirituale rischiamo che ci sia l'Imam fai da te
Che poi chissà cosa insegna a questi ragazzi e mi duole dirlo in alcuni casi si è fatta questa scelta cioè si tollera l'Imam fai da te piuttosto che l'Imam che offriamo noi
E scusate se faccio questa denuncia ma è importante dire anche le cose come stanno qui e penso che da parte dello Stato anche se la comunità islamica poco interessata anche se la contesa mica lo fosse lo Stato deve prendere la comunità islamica dal Colle dire adesso voi fate la vostra parte all'interno delle carceri questi sono vostri confratelli voi avete il dovere morale cinico
E religioso tra parentesi per fuori di intervenire in questa situazione quindi penso che un intervento sistematico da parte dello Stato e qui questo intervento secondo me potrò fare dei buoni presupposti nella stipula dell'intesa con la comunità islamica italiana all'articolo otto della Costituzione ancora oggi la comunità islamica
Non è stata riconosciuta giuridicamente parlando come comunità religiosa e questo è un problema ancora più più grosso però è ovvio che magari facciamo fatica a metter le mani gli però iniziamo in qualche modo a fare un ragionamento olistico su quello che il sistema carceri e su quello che il diritto costituzionale per i detenuti fede islamica di avere un'assistenza spirituale
Fatta da persone riconosciute leader di comunità riconosciuti legittimati dalla comunità locale stessa perché si possa in qualche modo scommettere su un'Italia sicura per tutti noi ma una Italia e che possa scommettere su quella che è la diversità oggi come una risorsa e non come una minaccia grazie
Grazie dottoressa adesso
Pronto no la dottoressa mi ha portato il microfono allora vi ringrazio sono abbastanza confuso ma ancora non fino a questo momento
Adesso e cioè il dottor Abdallah Sabor Turrini per la COREIS per sentire ecco anche da quest'altro imponente da cui è stato importante soggetto una valutazione di quello che sta accadendo
Grazie e anch'io voglio ringraziare per l'invito e per l'iniziativa della della
E per l'iniziativa della dell'università
Facciamo così ci risolviamo il problema
Vorrei ringraziare appunto l'università anti-napoli per questa iniziativa
Ma soprattutto per una attenzione particolare che ha che ha portato in questa in questa iniziativa
Cioè quella di coinvolgere i vari attori ecco quindi questo non è solamente un convegno o accademico
Ma è il tentativo credo utile e proficuo di andare a coinvolgere tutti gli attori
Tutti gli attori che sono implicati non solo le le comunità
Aderisce
E non mi riferisco solo alle comunità islamiche ma anche ovviamente agli operatori del settore ora per quello che riguarda l'Islam
Abbiamo sentito purtroppo è percepito più come un problema che come una realtà e questo naturalmente è già foriero di diversi pregiudizi
Però io sono contento di vedere in questo convegno un titolo che è molto significativo e che non è legato al fatto di conoscere il radicalismo islamico in Italia ma quello di ride conoscere c'è una grande differenza la conoscere il radicalismo potrebbe essere troppo tardi perché conoscevano vuol dire partire già da qualcosa che è accaduto
Ma riconoscerlo
Potrebbe voler dire anche cercare già i sintomi ecco prima che questo si manifesti
E come COREIS Comunità religiosa islamica italiana
Insieme anche naturalmente ad altri attori abbiamo cercato di agire su più livelli uno si e anche quello dell'intervento nelle carceri e io sono stato son contento anche che sia stato sottolineate sia stata sottolineata la questione che si tratta soprattutto di un compito di assistenza spirituale prima che di andare a individuare l'eventuale Radicali Lista
Anche perché spesso nelle carceri e questa è l'esperienza che abbiamo visto a Milano ad esempio con il carcere di San Vittore
I detenuti per lo più erano legati a motivi di di delinquenza ma nulla motivi di radicalismo ma la questione invece regata al al radicalismo e qualcosa che va vista con un concerto anticipo con una certa sensibilità e soprattutto con una particolare volontà di conoscenza perché conoscere
è il punto chiave la parola focale
Che può servire a dirimere ad anticipare le problematiche è stato detto già nel corso di questa mattinata che Radicali Lista
Fondamentalista non vuol dire necessariamente già terrorista o o nuovo jihadista però potrebbe essere che qui con un'analisi attenta possiamo già trovare dei marcatori cioè dei sintomi che sono particolari nell'esperienza che noi come il COREIS italiana abbiamo visto abbiamo portato avanti un un lavoro ecco di partecipazioni vi vorrei parlare di tre tipi di partecipazione in particolare
La prima la la partecipazione al dialogo istituzionale
Che è una questione fondamentale perché vuol dire che le comunità islamiche in questo modo non si pongono solo per chiedere dei diritti ma anche per offrire una disponibilità una conoscenza una cooperazione sul territorio
E quindi qui possiamo parlare nel dialogo istituzionale di integrazione quindi qui vuol dire che abbiamo già degli aspetti sensibili che possiamo andare a lottare come ad esempio il rispetto della della legge italiana perché qui c'è sempre questa problematica di dire ama qui c'è un la prospettiva che la sharia e qualcosa che deve essere invece la realtà riconosciuta dalla comunità islamica
Ma la sharia non è un sistema giuridico alternativo la comunità islamica che è presente sul territorio italiano detenuta rispettare una volta che sia consentita e riconosciuta la sua identità religiosa
Il sistema giuridico del Paese vigente quindi deve adattarsi deve rispettare la legge del Paese ospitante
E quindi se parliamo di legge
Parliamo di legge parliamo di rispetto della legge parliamo anche della necessità
Da di un inserimento sociale e civile è fondamentale quindi anche il dialogo con le istituzioni che sia il Comune che sia la Regione che sia la Prefettura che siano tutte le declinazioni che noi possiamo considerare hanno un loro valore fondamentale ovvio che ci sono delle delle problematiche facciamo un esempio immediato il dialogo questa ve la porto anche come esperienza milanese
Il dialogo per i luoghi di culto come si può ottenere un luogo di culto Bedin vi dovrei dire che io non non ve lo dico islamica mente ma biblica mente è più facile che il cammello passi dalla cruna dell'ago piuttosto che sì posso tenere forse un luogo di culto facilmente almeno in Lombardia però il dialogo istituzionale fondamentale il Comune di Milano anche se c'è una regione Lombardia che ha dato a vi vi ricordate la la famosa legge antiche moschee che ha dato dei paletti molto rigidi molto stringenti e oserei dire non solo per la comunità islamica ma per qualsiasi altra confessione religiosa che non sia la chiesa cattolica
Ebbene comunque sia il Comune di Milano ha aperto un dialogo ha istituito un albo delle associazioni religiose ha istituito un iter per cercare di risolvere il problema ma questo comporta naturalmente
Anche una grande volontà delle comunità islamiche la cosa però particolare da notare e che se noi vogliamo vedere come un marcatore magari preoccupante il fatto che ci sia qualche comunità che si rifiuta di parlare e con le istituzioni e che quindi costituisce sancisce un po'la sua civiltà parallela perché fa le mosche che non sono in regola le file luoghi un po'nascosti le file luoghi degradati lei fa al di fuori di quello che è il contesto di vero inserimento e lei fa possiamo dire in una prospettiva poi detti Zante
Da il problema è la colpa e da una sola parte perché se io non ho uno strumento urbanistico è faccio sempre l'esempio della regione Lombardia che mi por mente di poter costruire una moschea in regola
Perché il PGT non lo prevede nel piani di servizio nei piani delle attrezzature religiose io non posso poi andare a imputare alla comunità islamica di non essere in regola perché non rispetta l'ordinamento edilizio urbanistico ecco questo è un esempio per quello che riguarda appunto il dialogo istituzionale però se c'è la disponibilità da entrambe le parti di mettere in gioco quelle che sono le questioni è molto più facile poter arrivare o a una soluzione o a fare emergere l'assurdità di certe prospettive e questo problema del dialogo mancato molte istituzionale porta dei dei problemi di di di marginalità di di conflittualità di sola dica mento
E questa è una prospettiva quella del dialogo istituzionale ma ci sono altri dialoghi fondamentali l'altro è il dialogo religioso quali sono le comunità islamiche
Che sono disponibili a dialogare con la comunità ebraica con la con Cocconi con i laici o con la Chiesa cattolica
Ebbene ce ne sono ci sono molti esempi positivi naturalmente però noi potremmo già vedere da una rigidità di pensiero nell'accettare questo genere di dialogo
Un segnale che come ripeto non è un segnale già di terrorismo intendiamo perché qui noi vorremmo veramente parlare di di prevenzione di trovare dei marcatori ancora lontani da quello che potrebbe essere lo scatenamento poi di un problema o comunque quello di un humus che potrebbe coltivare invece dei problemi di marginalità da cui invece si possono poi produrre dei fenomeni di di terrorismo ebbene il dialogo religioso è un'ottima cartina di tornasole perché il dialogo religioso permette anche di andare a vedere
Al quale il background dottrinale qual è il background religioso qual è il background sapienziale sia degli mamma che conducono la la comunità sia naturalmente della della della complessità e della comunità dei fedeli
Ebbene la prospettiva legata al dialogo interreligioso implica anche un'altra questione quale il grado di partecipazione di una comunità islamica al dibattito intellettuale
Anche questo è un altro aspetto fondamentale
Se una comunità e capace di poter partecipare al dibattito intellettuale Uhl dire che ci sono già degli ottimi presupposti invece per cui certe problematiche possano essere sradicate in principio ora vorrei fare
Un esempio anche legato a quello che si può intendere per per tradizione la tradizione nella prospettiva islamica
Pippo potete aver già visto anche da quella che è stata l'evoluzione un po'di certe prospettive di integralismo o di fondamentalismo ecco legato alla al salafismo o al nuovo jihadismo
Implica una lettura della tradizione dove c'è un problema molto forte con due componenti il presente il passato
Il passato perché la tradizione viene vista come una sorta di Utopia retroattiva compensare di andare a riprendere le origini le origini dell'Islam e le origini del Profeta alle origini dei primordi della comunità islamica
Attenzione origini che però sono nella testa di chi la pensa non necessariamente quelle erano le vere origini però queste le si vorrebbe ripresentare tale quali
Nel presente nel ventunesimo secolo ecco come se si potesse in qualche modo un reiterare un mito da dover riproporre qua senza considerare che invece la tradizione comporta una vivificazione costante e continua attuale e questo ci lega anche all'altro problema l'interpretazione del presente
Se io sono un Imam e in un solo capace di far capire alla mia comunità religiosa chi deve essere un conoscitore del presente deve essere integrata nel presente deve dialogare deve essere integrata tutti gli effetti nel tempo nel presente vuol dire che ho qualche problema anche Comi mamma udire che allora a me non basta la preparazione ter dottrinale
Ho teologica giustamente è stato detto
Io posso avere tutta la conoscenza possibile immaginabile per l'interpretazione di un versetto del Corano ma se non riesco a capire che la famiglia islamica che davanti a me e isolata conduce una vita assolutamente distaccata da ogni contesto istituzione rapporto in comunicazione con tutti gli altri
Vuol dire che questo è un problema non è un problema solamente per la famiglia musulmana è un problema anche per l'Imam che non se ne accorge oppure che pensa di poter fare l'Imam nello stesso modo in cui lo potesse fare non so
Alla alla moschea cara Winona avanzava al Cairo ma il fatto che un Imam ma un predicatore in Italia è un'altra cosa
Non basterà più solo la sua preparazione dottrinale ma dovrà essere un profondo conoscitore anche del contesto italiano per permettere ai suoi fedeli di poter vivere in pace
Quindi lontano da radicalismi lontano da fondamentalismi
Anche perché e qui ci teniamo a dare questa spiegazione
Radicalismo o fondamentalismo non è sinonimo di conoscenza profonda e letterale del testo sacro o dell'esempio o deviati sei cioè la tradizione del Profeta
Vuol dire il contrario perché se io avessi se l'Imam avesse se il fedele avesse una prospettiva di vera conoscenza del testo sacro ed è l'esempio della tradizione e della civiltà islamica
Non potrebbe comportarsi da terrorista non potrebbe avere un atteggiamento di odio verso il prossimo
E non potrebbe avere nessun atteggiamento di radicalizzazione quindi qui c'è anche una sproporzione nei termini in realtà fondamentalista non vuol dire che ci si rifà i fondamenti uccisi si rifà piuttosto a quella che sarebbe l'idea soggettivo personali di come avrebbero dovuto essere i fondamenti e sulla base di questo si vuole andare a riformare in primis la stessa comunità islamica infatti è stato detto da chi mi ha preceduto le principali vittime del radicalismo e del fondamentalismo sono proprio i mussulmani
Ecco ora verrà per avviarmi alla alla conclusione
Vorrei ribadire che ciò che è necessario fare prima ancora che nelle carceri dove naturalmente bisogna andare a fare un lavoro costante e continuo lo facciamo addirittura in un progetto
Interreligioso insieme alla comunità ebraica insieme alla Curia milanese insieme a L'Unità dei buddisti ma prima ancora bisogna accorgersene sul territorio bisogna diventare come credo anche che questo convegno rappresenti come esempio
Una una un grande sforzo conoscitivo ecco intendiamo oggi Fadda e come sforzo mani il suo tennis in nel suo senso autentico cioè quello conoscitivo e quella è una responsabilità che abbiamo tutti sia realtà islamica sia occidentale grazie
Se non ve la prendete ringrazio la dottoressa che mi ha passato il microfono grazie allora ci fermiamo qui abbiamo rispettato prego
Ah perfetto allora benissimo immagino che ci siano state suggestioni
Interessanti per allora una serie di domande
Chi si fa avanti
E benvoluto
Prego
Allora abbiamo un altro microfono perfetto
Se viene qui vedo queste
La professoressa Versilia Francesca al microfono
Buongiorno commissario Cicala sono il comandante delle parti polizia penitenziaria del carcere di Secondigliano
Giusto due domande prendendo spunto da alcune riflessioni che sono state fatte
Perché l'Italia o in Italia con la succede diciamo Como e venti particolari
Di natura terroristica anche di matrice islamica qualcuno anche letto diciamo con una a oltre alla grande opera di prevenzione che che che viene fatta eccetera storicamente l'Italia un Paese moderato sempre stato un Paese che in qualche modo
Ma acconto
Va flussi migratori
E altri diciamo a letto dell'ultimo periodo dove c'è il ci sono stati inasprimenti su questo settore altri invece dicono
Laddove invece succedesse qualcosa sul territorio italiano probabilmente ci sarebbe una chiusura
Visto che storicamente Italia considerato anche un Paese di passaggio per raggiungere per raggiungere i stati europee questa e una lettura una possibile lettura
A seguito di questa riflessione l'altra invece che faccio ma penso che sarà oggetto anche di alcuni interventi specifici nel nel prosieguo come si concilia volte anche la gestione del del detenuto Isla Miller quindi anche il supportarlo nella a nel nell'insegnamento e la religione nella nella mediazione culturale spesso con il disagio mentale
Ma del del soggetto stesso non registriamo all'interno degli istituti che molti di questi che in qualche modo sono segnalati o monitorati eccetera hanno anche diciamo una certificazione di tipo psichiatrico un delle patologie particolare quindi radicalismo disaggio mentale vi erano questi un pochino le le domande volevo sottoporre
Perfetto chi muore
Intervenire intanto
Io mi legherei sulla mente e prima di dare la la parola agli altri sulla questione che lei ha citato anche a volte dell'associazione tra radicalismo e problematiche di salute o mentali o d'altro genere
E la cosa è interessante ecco interessante perché intanto bisogna saper fare dei distinguo tra quello che l'Islam e da quello che sono invece altre problematiche che non credo che per carità sono legate alla alla sicurezza ma possono essere di un altro ordine perché è una malattia mentale e ovvio che in una compresa sul fatto dell'appartenenza islamica
Il problema però è che certe radicalizza azioni col derivano da contesti di particolare emarginazione che poi gli hanno portato a situazioni deflagranti anche se non si può dire che siano le cause determinanti perché quante situazioni di emarginazione e povertà eccetera non sfociano però in situazioni invece di terrorismo
Però è fondamentale credo saper fare dei distinguo perché quando ci si trova in carcere
Ci sono tutta una serie di realtà che magari si farà mischiano
Cioè c'è l'appartenenza islamica ma c'è una particolare tendenza culturale c'è una particolare identità magari politica ce n'è una etnica e ce n'è anche magari legata ha una particolare questione di salute
E sono tutte questioni che vanno sapute discriminare perché altrimenti lei la prospettiva di identificare tutto sotto un'unica etichetta si possono naturalmente invece andare a incrementare quelli che sono i pregiudizi di pensare che allora islam possa essere legato in certe forme a malattia mentale un Islam ma terrorismo esclama delinquenza
Mentre invece sono delle questioni che sono invece accidentali quello che invece comporta sapere a priori
Che ci sono invece delle questioni che vanno sapute distinguere l'Islam ma è una questione ed è una religione come le altre del monoteismo abramico ma il punto è che se noi invece abbiamo poca sensibilità nell'identificare immediatamente l'Islam invece con qualche problematica anche l'approccio poi al prossimo islamico al prossimo che sia il detenuto che sia l'immigrato che sia qualunque
Può essere viziato da queste categorie a priori e questo qui naturalmente invece diventa a discapito invece di una visione concreta della della realtà grazie comunque della NATO ma
Allora per quanto riguarda alla prima domanda Che qualcuno che vuole intervenire prego
Volevo aggiungere anche ovviamente le letture sono tante ore rispondendo alla domanda che lei aveva aveva fatto prima
Una delle questioni che vengono o meglio una delle risposte che vengono date
Rispetto al tema delle di quanto un atto terroristico e veramente su matrice religiosa
O invece
Proviene da altre possono essere disturbi come possono essere anche magari certe ideologie per esempio in Francia ma non sono io poi qui l'esperto della situazione
Penso che abbiate dei docenti più che validi da questo punto di vista Olivia Rua presento risponde benissimo questo domanda dando una sua lettura e che magari
Può convincere non convincerlo parla di questi giovani che vanno verso diciamo un discorso di radicalizzazione
Come dei giovani ribelli ad un sistema che non accettano più e sono ragazzi privi di una certa spiritualità di una certa appartenenza religiosa se non anagrafica quindi portano un nome musulmano
Ma di mousse di musulmano di esami con un anno nulla a un certo punto questi si scoprono in qualche modo di soggetti estranei alla società vogliono esprimere questa loro ribellione e che cosa fanno fanno quello che lui chiama l'islamizzazione della radicalità
Loro sono dei ribelli danno una vestire religiosa
A quella che è la loro diciamo ribellione
E poi si sfocia in un atto terroristico quelli questione periferia una lettura che viene data ma importante prenderla in considerazione perché se no come si spiega un ragazzo che e ha una sfilza di precedenti non ha mai messo piede in una moschea
Dallo intervistare la mamma dice mio figlio non l'ho mai visto pregare non l'ho mai visto digiunare
E questo ha preso un mitra dottor sparare dei ragazzi al batta clan cioè come si fa risponde ad una domanda del genere questa è una domanda molto importante bisogna andare a chiedere agli Imam bisogna dare che verrà qualcun altro questo questo ovviamente
E è una riflessione che vorrei che tutti voi faceste io non voglio darvi delle risposte però almeno iniziamo a ragionare su quello che sono veramente le cause e le concause che poi portano effettivamente a questi atti terroristici
Allora a proposito di questo ricordo che il fenomeno in Italia c'è luce conosciuto col terrorismo di sinistra e di destra
Molte persone che erano completamente non politicizzate hanno scoperto nelle loro malessere esistenziale sociale eccetera ragioni per prendere le armi per un ideale tra virgolette politica no la mia domanda che probabilmente questo mi rivolgo un appello al moderatore potrebbe e dovrebbe forse essere rimandati in un secondo momento sono due due quesiti che che vi pongo primo sì nella assistenza che si fa ai detenuti ad esempio musulmani
Sono previste le differenziazioni tra sunniti e sciiti
Tutti i Persiani eventualmente o anche gli iracheni libanesi io quelli del Cazzarrò ti altre nazioni hanno pure
Differenze feriti profonde di di concezioni teologiche per cui se c'è a me sembra che ci sia sempre questa copertura totale su un intralcio negli Stati Uniti chiave sunnita
Dove esistono anche delle realtà leggermente diverse anche se islamica e perché lo scisma isolarlo è un modello Islam
Che si può discutere quello con l'occhio e la seconda domanda proprio mentre si apre tutta una serie di problematiche si aprono e meritano più tempo
Come siamo nella formazioni dell'Irlanda italiani si è un vecchio tema che non credo sia stato mai risolto finora ma è ovvio che un convertito italiano
Abbiati ritto di in qualche modo contribuire alla gestione dei suoi confratelli italiani che e si pongono delle delle esigenze leggermente diversa da dall'Islam di emigrazione o o o o di rifugio politico insomma però questo forse apre una giornata intera avevano mosso
Diciamo che teniamo le suggestioni al professor Loiacono sullo sfondo riemerge l'anno
Nel corso della successiva sessione ma anche immagino nel pomeriggio del domani
Certo è un tema quello della formazione degli Imam che Complesso mi limito a dire solo
Punto primo chi se ne occupa fino ad oggi il ministero dell'Interno
Ministero dell'interno si occupa intorno agli Imam o dobbiamo creare un Ministero degli affari religiosi che nel nostro paese finora non c'è mai stato quindi è chiaro resta sullo sfondo ed è importantissima
Trovare comunque una risposta perché ecco sono esigenze nuove che vengono fuori mano mano se non ci sono altre questioni io vi inviterei a prendere un caffè ristoratore che ci teniamo a dirlo offerto dalla cooperativa laziale lei che è un'impresa sociale che produce caffè mette all'interno della casa circondariale femminile di Pozzuoli
Non dilungata Mitropoulos che affetto perché abbiamo ancora molte cose da discutere ci vediamo tra poco
Chiaro Pancaro Ajax
Allora eccoci riprendiamo qui i nostri lavori vi presento naturalmente di gli intervenuti il professor Michele Bernardini lo avete visto all'inizio uno dei è una delle colonne portanti di questa iniziativa dell'orientale poi cioè
Marco Capitani del data del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Francesco Dandolo della comunità di Sant'Egidio poi alla a sinistra
Di Michele c'è Alberto ma ancorché il coordinatore del corso di laurea in mediazione culturale della orientale e all'estrema sinistra ma non politica
Teniamo a precisare calibrarsi Azzali con la RAI credo ecco appunto che
Che è con noi per conto della Università di Padova
Allora riprendiamo il discorso riprendiamo il discorso soprattutto per quello che significa l'intervento sul campo io credo che se c'è un ragionamento da fare e mi spingo sempre ai limiti del consentito nel nostro Paese
è che si sbaglierebbe a non considerare almeno per la parte razionale gli argomenti di chi chiudere ai temi dell'immigrazione e della integrazione
Abbiamo sentito prima parlare della Lombardia dove ci sono delle leggi stringenti
Per quanto riguarda l'apertura di mosche
Perché altrimenti non facciamo un discorso razionale allora
Arriviamo a considerata a considerare anche quali possono essere gli argomenti con i quali confrontarci
Uno di questi è che cosa si fa quando sia a che fare con un tipo di immigrazione che non si riesce a canalizzare a guardare nella nella propria quotidianità io credo che uno dei problemi nel nostro Paese più importanti sia questo
C'è stata una immigrazione abbastanza consistente ma non c'è mai stata una mediazione della politica dello Stato se vogliamo tra chi arrivava in condizioni disperate chi arrivava al senza conoscere nemmeno la lingua oltre che gli usi e i costumi degli italiani
E quella parte più povera più problematica della popolazione italiana che si è trovata a dialogare gioco forza con questi nuovi arrivati in altre parole si è chiesto a chi stava peggio di trovare una via di integrazione con chi arrivava più o meno nelle stesse condizioni per dirla in parole franche una guerra tra poveri
Allora dov'era la società civile dov'era lo Stato
No questo io credo che sia uno dei grandi argomenti che ci porta fatalmente a parlare della mediazione non c'è stata mediazione
Si è lasciato all'asse fare più completo un discorso che invece doveva essere riempito di contenuti e riempito di presenza quanto meno dello Stato
Delle regioni dei comuni e addirittura dei consigli di quartiere
Ma andando avanti come deve essere fatta quindi questa mediazione e la mediazione poi con chi va fatta
Contiene dichiaratamente un terrorista Conti potrebbe diventare un terrorista con comunità intere ecco io vorrei che intervenisse a questo punto Michele Bernardini
Dunque
Ringrazio moltissimo Paolo Di Giannantonio in realtà ed ambientalmente vuole essere un tentativo di riassumere un po'delle esperienze e forse anche quelle che sono che sono dei nostri progetti un Progetto
E quello di finire con finalmente di arrivare a una definizione della figura del mediatore culturale in Italia i mediatori culturali vengono reclutati per strada in maniera improvvisata
Non con un al non hanno mal boh non hanno un loro dimmi un un loro peso specifico nella società e e soprattutto non hanno una preparazione adeguata questo è il punto sono spesso degli interpreti cioè conoscono le lingue perché sono in molti casi madrelingua
Ma questo non basta non è possibile concepire questa figura ancora in questo modo artigianale e poco come in fondo rispondente con le esigenze della società
Da questo punto di vista il Progetto è quello di noi abbiamo già un corso di mediazione culturale che già ha cominciato a ragionare su questa su queste forme ma di inserire in questo corso propone un curriculum specifico
Per creare delle figure di operatori che vengono legalmente riconosciuti e che abbiano una loro preparazione culturale specifica che non sia solo quella linguistica
Che naturalmente fondamentale ma che non un tramonto
Parlò anche di tante dimensione non è solo quella dell'arabo sicuramente non è quella del curdo ma poteva essere altrimenti quella del cinese cioè posso ricordare che abbiamo avuto molti problemi con le Aes nel a Napoli in un periodo in cui c'era una particolare presenza cinese mi ricordo una donna in incinta cinese che voleva un parlante cinesi ci dovremmo inventare delle cose una raffigura improvvisata che ha avuto dei presso le ASL
E il discorso è proprio questo cioè cercare di costruire una figura giuridica e nel contempo di prepararmi il curriculum dei prepara il curricolo e a questo punto io credo che in questo profilo sicuramente devono entrare operatori nel settore penitenziario nel settore giudiziario e operatori più in generale nella società per esempio il caso per le ASL dimostra che la sanità ha un peso molto grosso nella costruzione di questa nuova figura
Per il momento io mi fermo qui diciamo questo è il nostro intento per il Progetto anche un dal quale arriviamo dopo il lavoro anche svolto insieme a voi nel ci siamo resi conto che non si può parlare di terza missione in termini così generici per me la terza missione a questo punto diventa la creazione di una figura giuridica e cercando anche di proporre alle istituzioni politiche questa figura in modo tale che venga addirittura approvata in Parlamento ma per fare questo ne abbiamo bisogno
Anche del vostro aiuto cioè che c'è un lavoro reciproco che dovremo sicuramente svolgere
Grazie Michele io vorrei sentire a questo punto Caledonia Azzali
Bene
Grazie infinite grazie infinite per gli organizzatori di questo incontro
Ci sembra
Come dire come gruppo di Padova naturale avere posto qui perché siamo a a quasi alla conclusione di un progetto che abbiamo in cui abbiamo preso parte come gruppo di ricerca
Progettata in training di qui a cui alludeva
Professor Bernardi
Diciamo che la questione della mediazione interculturale o culturale adesso fra un po'vi dico cosa cioè anche anche l'aggettivo anche sull'aggettivo dovremmo soffermarci su questa figura ci soffermano quotidianamente gli operatori non solo delle carceri ma di tutto il comparto diciamo della pubblica amministrazione
Attingo subito alla mia diciamo al mio campo di ricerca lo esplicito io mi occupo sono sociologo la sociologia serve in questi casi
Nel senso che andiamo a descrivere prima di analizzare la situazione
Io mi occupo di di pluralità non pluralismo pluralità religioso e diversità tutte le diversità anche quella di genere nell'ambito delle istituzioni e la vita delle istituzioni uno di questi dove sono cresciuto
Da una ventina d'anni che lavoro nelle carceri
E le carceri però questo è un ambito un po'un po'all'estremo ci torniamo
Gli operatori diciamo delle carceri questo è emerso nella nostra ricerca che abbiamo fatto assieme al tappeto sulla comparto minorile gli operatori delle carceri gli operatori degli ospedali delle scuole
E chiedono ogni giorno
Siccome poter per procurarsi un un operatore una volta un operatore diciamo culturale della diversità con cui poter gestire la diversità in questo ambito
Una volta quando ci sono problemi legati al anche al ai fenomeni dalla radicalizzazione un operatore religioso
Lo dicono in maniera molto diciamo così pragmatica noi abbiam bisogno lo hanno detto e ribadito gli operatori delle carceri in Sardegna in in Emilia Romagna noi abbiamo bisogno di in mano e mediatori interculturali
Ci chiedono come mai qual è il problema allora parte del problema lo troviamo in quello che ha presentato Professor Bernhardi della questione giuridica riconoscimento di questa figura professionale
Infatti questo questo questa tavola rotonda si chiama costruire una figura professionale come costruirla
Non siamo diciamo all'anno zero negli abbiamo nonostante si dica che l'immigrazione è un fenomeno recente io Yassin siamo figli della migrazione
Abbiamo che siamo cresciuti qui e ci si è sempre detto la cosa è recente
Notte diciamo che la mediazione interculturale comincia con una circolare del ministero del dell'Istruzione del MIUR negli anni novanta in cui quello è il posto dove non si poteva ignorare il problema c'erano del dai ribelli insomma dei nuovi arrivati nelle scuole e bisognava lavorare con questi grandi quindi un po'a seconda del contesto della tradizione politica locale Sissi sia inventati qualche figura
Una volta facilitatore linguistico una volta facilitatori interculturale facilitatori culturale ma cioè diciamo così dal punto di vista pratico siamo dinnanzi a ad una un realtà molto matura ci sono moltissime pratiche in Italia non pratiche anche d'eccellenza prendiamo il caso dell'accoglienza dei minori ne presso le famiglie
Migranti nel contesto di Parma le contesto padovano noi con l'Università di Padova tra l'Ovest Padova e il comune di Pall abbiamo fatto un progetto
Dice lenza in cui abbiamo sperimentato la mediazione non sulla figura ma con la figura attraverso la figura allargare il concetto la mediazione e in una pratica diffusa nel nel nel nel nel territorio
Delle pratiche ci sono casomai da un problema del décalage strappati che e narrazione narrazione di tipo politico Ovo elaborazione di tipo politico noi dobbiamo è stato anche diciamo ricordato stamattina viviamo
Un po'di crisi dal punto di vista diciamo politico le istituzioni lavorano ogni giorno devono gestire la complessità c'è un problema di non corrispondenza dal punto di vista dell'atrio Rita sul piano politico
Quindi risorse rischia anche prendendo però per noi una grande occasione lavorare su questa frontiera la radicalizzazione e l'Islam ma tutto ciò dovrebbe almeno per noi soci solo qui sociologi dovrebbe essere un modo per lavorare sulla trasformazione
Diciamo globale della società nostra la normalità ci dice che abbiamo della differenza abbiamo cominciato a gestirla con delle politiche Fini sin dagli anni Sessanta
Diritti di genere diritti sessuali diritti diritti e a volte abbiamo il problema che dinanzi a alla migrazione rischiamo di non essere nel contesto nostro noi di di Pati che ne abbiamo di tradizioni abbiamo e anche di contesto normativo ce lo ricordano gli operatori c'ho ricordato le nostre cerca abbiamo il il regolamento penitenziario che basta prendere l'onere applicare però forse il problema sono le risorse
Di tipo materiale ma soprattutto di tipo simbolico
Allora
Gli operatori religiosi sulle operatori interculturali abbiamo il problema adesso discutiamo
Suo lì operato da sul sugli operatori religiosi cioè il problema di cui diciamo gli esponenti della del del del del delle organizzazioni islamiche ci hanno detto poco fa c'è un problema di riconoscimento della religione islamica perché lì l'unico modo per accedere a risorse appunto per riuscire a preparare un operatore sul campo che possa essere pronto ad intervenire il contesto carcerario nel contesto ospedaliero
Del contesto ospedaliero io ho lavorato per un po'di anni nel contesto del fine vitale ripartiti malattie terminale e anche nel nel nel come si dice adesso mi sfugge in italiano l'obitorio abbiamo danni un lavoro tra gli operatori medici gli operatori di giocosi mussulmani
E nel lo stato le sue organizzazioni devono gestire questa complessità nei suoi porti nei servizi sociali spesso gli immani intervengono ma il problema è un problema serio quello delle del personale religioso chi lo fa è una forma questo è un altro tassello un'altra cosa un altro appuntamento da prenderci per un un altro convegno gli operatori religiosi chili for ma si è parlato del della questione della frammentazione interna secondo me il problema non è la frammentazione perché non è un problema di Islam plurale come non è un problema di cristiani al plurale
Il problema e avere lo spazio per lavorare sulla società futura la Società italiana
Cosa possiamo chiedere ai migranti dal punto di vista la preparazione della loro della del loro personale religioso
Si è discusso per vent'anni su chi forma chili mamma anche quello bisogna creare un albo per l'Imam ma il problema secondo me e secondo noi se abbiamo la possibilità di farci ascoltare a un problema di trasformazione radicale della società
Tra l'altro c'è una buona combinazione tra la figura del mediatore interculturale e quella dell'operatore religioso in carcere
Spesso l'Imam sono mediatori interculturali spesso rimedia tre in Corea sono anche operato religiosi badate bene che questo tipo di e incrocio poi ha un impatto non secondario su quello che la visione teologica
I musulmani hanno parlato di negozi nella negoziazione di parlare di assistenza spirituale l'assistenza spirituale non è di tradizione islamica non e quindi apriamo un'altra complessità però dal punto di vista pragmatico da alcuni vista concreto della gestione di questa complessità
Oggi anche nelle società musulmane si fa ricorso all'esperienza europea sembra un paradosso ma parlo a partire da un mio campo di ricerca in Tunisia in Algeria in Marocco
Lil Mamilio More citato oggi che stanno formando questi Paesi per fare il diciamo per intervenire per prevenire la radicalizzazione carceri guardate caso prendono il modello quello del mediatore interculturale
E quindi da questo punto di vista non abbiamo che riconoscere la complessità e diciamo darci un po'di c'è spazio per riflettere già che ci sono c'è questa questo diciamo quest'occasione in cui lesioni ci ascoltano grazie
Grazie quindi dobbiamo operare una distinzione tra
I mamma tra presenza religiosa e presenza di mediazione culturale anche perché un soggetto può essere di religione islamica ma è anche spesso un cittadino italiano quindi la necessità e non solo di avere un'assistenza religiosa ma anche una interlocuzione con lo Stato con lo Stato italiano con la comunità italiana qui mi andiamo ancora di più verso una complessità di rapporti che deve trovare un'armonia dentro il carcere per questo vorrei passare il microfono alla
Dottor Marco Capitani
Voi capite che non è facile perché pesa due tre chili questo grazie signora
La buon giorno a tutti Marco Capitani del dato mi sono occupato per quasi nove anni del lavoro all'interno degli istituti penitenziari come educatore coordinatore questo il profilo dell'epoca come l'ha definito all'epoca
Quattro diversi istituti e dal due mila mi come direttore coordinatore d'area pedagogica e funzionario giuridico vedeva già ma sempre la stessa cosa come i colleghi sanno mi occupo sulla direzione generale la formazione ho qui alcuni dati ebrei brevissimi da riguarda i mediatori culturali che entrano gli istituti volevo fornì il modo di illustrare la la realtà
Negli istituti
Entrano negli istituti divisi per aree di ovviamente di competenza abbiamo est Europa Nordafrica altri paesi africani Medio ed Estremo Oriente Sud America e altro per evidentemente bisogni di di altri paesi
Diciamo che abbiamo il rapporto del dato fornisce delle cifre negli ultimi dieci anni il rapporto dei mediatori culturali presenti per numero di detenuti stranieri
Senza stare a snocciolare i numeri dico solo che l'oscillazione è tra zero otto uno operatore ogni cento detenuti fino a due negli anni alcuni anni fa quando il numero detenuti stranieri
La minore già negli ultimi dieci dodici anni in uno dei test detenuti stranieri e oscillatore diciassette diciotto mila fino a ventiquattro venticinque mila di qualche anno fa
Ho oggi al trentuno agosto siamo attestati su o poco più di venti mila del rapporto come dicevo prima circa un operatore ogni cento quindi obiettivamente dei numeri abbastanza contenuti
E entrano soprattutto con il discorso faceva posso Bernardini per un discorso linguistico perché il presupposto in giù mentre si dice è necessario ma non sufficiente
E quello comunque della della traduzione in una lingua che si neanche ci si capisce evidentemente nessun tipo di bisogno o di esigenza può essere recepita certo se il lavoro si ferma a questo nodo lozione linguistica che aiuta gli operatori non lavoro
Evidentemente e ancora è un po'pochino insomma siamo proprio al
Alla base
Aggiungo per concludere la fotografia dell'attuale situazione che un bar con corso è stato bandito sospese ripreso proprio recentemente ho visto il decreto è proprio di luglio
Per l'assunzione di quindici funzionari me a mediatori culturali l'amministrazione penitenziaria bandito dalla direzione generale del personale quindici fa pensavamo numero Maginot quasi sperimentale di di primo tentativo
Ed è è un passo importante anche se evidentemente permane il problema della definizione precisa del profilo professionale e delle Spd le competenze dunque è un primo passo sicuramente importante credo che si svolgerà insomma nei prossimi tempi abbastanza brevi
L'ultima cosa che era all'inizio del discorso ma ho voluto prima fare un dare un po'di dati anche per contestualizzare meglio il discorso era il motivo per cui ringrazio professor Bernardini mi ha invitato qui
Era basato su quell'esperienza appunto l'ho fatto per circa nove anni negli istituti
Riprendono interessanti incipit della dottoressa Palma anche il punto di partenza dello stesso mio intervento che in realtà la mediazione intesa proprio come attività non solo culturale e l'ammirazione nel carcere pane quotidiano
Nel senso che tutti gli operatori dalla polizia penitenziaria a gli operatori la trattamentale
E tutti gli altri fanno un lavoro di mediazione continua perché ci si trova di fronte a persone che per ovvi motivi negano un po'il gioco delle parti
Arrivano si ponga in maniera quasi sempre conflittuale ed è abbastanza normale questo nessuno accetta di scontare una pena anche sì
Giusta men che meno accetta sì se meno giusta
E quindi lavoro di mediazione è un lavoro contino che si fa nelle sezioni che si fa nei colloqui e diciamo la funzione dell'educatore mi esprimo un po'su questo che la mia esperienza specifica senza invade il campo di altri
è stato quello spessissimo di di fare un pochino proprio da da interfaccia fra quella che era l'alta Esterna la realtà contestuale dell'Istituto quella che impatta fortissimamente sull'individuo specie se un giovane specie se alla sua prima esperienza detentiva
E e quello gliele la persona stessa cioè in qualche modo fargli prendere cognizione di quello che il il momento che sta vivendo senza giudizi perché i giudizi sono già stati dati mi riferisco evidentemente condannati
Mentre l'approccio con le persone in attesa di giudizio molto diverso lì va rispettata la la funzione di di innocenza e soprattutto una strategia difensiva che la persona mette in atto evidentemente con gli avvocati e con tutti gli operatori e quindi in quel caso il diciamo il rapporto rimane di sostegno di di di mediazione intesa come traduzione di quelli che sono le le le dinamiche all'interno all'istituto col detenuto condannato invece che il discorso è molto più profondo ci sono delle attività trattamentali che partono dalla riconoscimento da parte dello stesso quando avviene della illecita dei propri comportamenti del disvalore del reato commesso una riflessione su questo perché questo è il processo che può portare quando succede a una diciamo una rivisitazione di queste condotte è una vita nuova l'uomo della pena non non sempre e non deve essere quello del reato questo un bell'obiettivo che ovviamente si cerca di di perseguire sempre comunque quindi la l'azione di mediazione per gli operatori finanziari e continua fa parte del dello stesso
Sapere diciamo del degli operatori
Grazie io vorrei chiedere alla professor manco di concludere questo primo giro per cui fare intervenire
Il dottor Francesco Dandolo di Sant'Egidio con quello che Sant'Egidio sta facendo su questo tema
Allora grazie anche a me corre subito l'obbligo di ringraziare per questo invito il Professor Bernhardi negato amico
Vorrei portare un'esperienza di Sant'Egidio qui a Napoli in questi ultimi anni attraverso un'ottica un po'particolare che l'ottica delle scuole di lingua e cultura italiana la Comunità di Sant'Egidio
Si tratta di corsi di lingua italiana Nimba cultura italiana nell'arco dell'intera settimana assicurati gratuitamente a e immigrati e profughi anche se sono appena immediatamente
Arrivati lo scorso anno alla nostra scuola si sono iscritti oltre mille duecento immigrati
Tutto è basato come spesso congressi camper c'era in Comunità di Sant'Egidio sulla gratuità quindi nessuno paga e nessuno retribuito nell'ambito di questo discorso della scuole di lingua e cultura italiana
Ci siamo subito resi conto che il problema era sia cogliere ma al tempo stesso integrale cioè questa distinzione che spesso si fa prima cogliere può integrare insomma nella realtà concreta della conoscenza degli immigrati e dei profughi
è un po'un po'si fa fatica perché perché spesso
Palo per esempio molto per faccio riferimento ai ragazzi africani c'è una voglia di sapere una voglia di cultura una sete di cultura ci si viene a in Europa per studiare e anche i ragazzi che per esempio non sanno né leggere né scrivere
Ma in Europa perché qui dico credo su cosa assolutamente ovvie il sistema scolastico in Africa è pressoché inesistente
E allora nessun battiamo spesso uno ragazzi straordinari di grande dinamicità con grande progettualità per la loro vita quindi questo discorso dell'accoglienza immediatamente si innesta nel discorso della dell'integrazione
E partendo proprio dalla conoscenza del delle persone dell'utenza della scuola ci siamo posti il problema che come il vero nelle carceri
Come diceva bene anche questo Bernardini prima il problema non è soltanto linguistico mai culturale e dunque le università parlo al plurale le università devono dire tantissimo oggi
Le università non dicono nulla sulla realtà del mediatore culturale
E tutto basato senza mente su un su progetti sperimentali addirittura si arriva al paradosso che in Campania se un ragazzo e una ragazza un mirato ha conseguito il titolare culturale presso una cooperativa preferito rispetto a chi esempio l'ha conseguita all'università
Mentre all'università dovrebbe da indire tantissimo e cosina ci siamo letteralmente imposti grazie qui non penso che troveremmo la stessa disponibilità qui all'orientale
Io insegno da Federico secondo
E settore Manfredi per esempio ha voluto proprio privilegiare quest'ottica dandomi in maniera come astutamente
Non meritata il ruolo di delegato per profughi e per immigrati per dare un segnale per dare il segnale che viene assi da possono dire tanto
E da questo è scaturito questo a corto un accordo di appunto di corsi di formazione per mediatori culturali siamo alla seconda edizione complessivamente ora chiudiamo appunto Autobrennero contrasto conseguiranno l'attestato a una cinquantina di di mediatori la cosa interessante vuole sottolineare e che non sono soltanto punto straniere sono anche tanti italiani
C'è giustamente un insegnante che si trova a scuola tutti i giorni a dovere in avere a che fare con un'utenza appunto non fatta di bambini
Napoli bambini Fini napoletani
Se lo pone il problema le anche oppure anche chi lavora nella sanità o chi lavora nella previdenza sociale ecco questo io credo che da questo punto di vista il discorso alla mediazione discorso straordinariamente inclusivo
Ma vorrei rapidamente tornare alla questione appunto dei dei corsi sono stati attivati in collaborazione da Federico secondo avevano avuto
Alcune caratteristiche cerco di delineare in maniera molto sintetica la prima la compatibilità con gli orari
Avendo a che fare con una utenza particolare spesso ingolfata assediata dal problema del lavoro e chiaro che ci siamo dovuti porre il problema di attivare i corsi serali o anche la domenica mattina
Secondo appello alla cultura alla cultura napoletana
Anche questo penne è stato molto importante perché appunto c'è tutto un panorama di competenze e di professionalità che possono essere messe assolutamente a frutto e da noi per esempio vengono
Corso si divide vari moduli dal faccio mea molto rapida ma per esempio quando problema di natura giuridica vengono magistrati avvocati
A me piace molto questo perché proprio dà l'idea di un ponte che si crea tra tra varie realtà anch'che spesso non dialogano fra loro
Accanto al corso di mediatore culturale partito un'altra iniziativa quella del intorno abbiamo denominato caregiver cioè formare persone migranti questa casa era presto sia migranti che italiani la cosa interessante
E che si sono iscritti soltanto immigrati e che dà l'idea di come la cura della persona ormai sia totalmente destinata alle persone migranti che si dovrebbe indurre a una qualche riflessione comunque sia la faccio molto rapida e in questo caso per esempio sono noti medici professionisti anche naturalmente esperti di diritto
E e abbiamo attivato un secondo canale sempre in collaborazione per io sono speriamo assolutamente vince anche collaborare presto anche con l'orientale vorremmo attivarne un terzo di corso di formazione
E le cose non sono infatti informazione appunto
Culturale è che appunto è quello di fare impresa proprio perché abbiamo pensato che uno dei bisogni fondamentali spesso nel Milan attiva tutto i più stanziali e quello di cercare una propria autonomia e quindi dagli degli strumenti fondamentali
Insomma in chiusura che cosa voglio dire voglio dire che nella nel contatto quotidiano nella feriali da di tutti i giorni
Crollano letteralmente i muri
E poi il secondo passaggio crolla anche in questo mi colpisce molto anche la paura che spesso una paura reciproca e ne parliamo della nostra paura ma spesso anche immigrati vivono profughi vivono una grande paura
E sentendo sì Accolti ribadisco integrati al tempo stesso le due cose secondo me vanno assolutamente in maniera simultanea effettivamente sì restituisce quella che è una società che già oggi qui a Napoli in Campania e al plurale grazie
Grazie
Allora prego professor Marco
Grazie buongiorno grazie ringrazio molto il professor Bernardini dell'invito del comitato organizzatore
Permettetemi di dire che non mi è mai capitato da quando coordino il corso triennale di mediazione linguistica e culturale qui all'orientale di sentire interventi così organici coesi e
Precisi
E quello che
Manca devo dire nel dibattito intorno alla figura del mediatore linguistico culturale ho sentito ad esempio dire
La dottoressa Marmo ormai morale di dire che bisogna creare una filiera che parta dalla scuola e passi per l'università questo è fondamentale oppure l'intervento del della dottoressa Palma
Tra le tantissime cose e tutte importanti che ha detto a un certo punto ha detto che a menzionato la resistenza di fronte al denudamento
Che è un altro aspetto che rientra tra quelli che si spiegano ai nostri futuri studenti quando vengono da noi all'orientamento per capire cosa che andranno a studiare questi sono gli esempi che noi facciamo per fargli capire che non vengono semplicemente a iscriversi a un corso di laurea in lingue straniere come avvolte ancora pensano i ragazzi
Ma vengono a fare qualcos'altro che è poi è vero come diceva il dottor Capitani che c'è una debolezza una carenza del profilo professionale e della definizione delle competenze il dottor razionali ha nominato giustamente il la circolare ministeriale la duecentocinque del luglio del
Novanta quella relativa storica relativa all'accoglienza e alla integrazione scolastica dei figli degli stranieri a scuola dove per la prima volta comparativa l'etichetta mediatore linguistico culturale e poi ci sono state altre cose il legislatore ha provato a fare qualcosa
Nel due mila poi ciò c'è stata la Bossi Fini però è vero che la figura resta abbastanza indefinita giustamente dice il professor Bernardini bisogna arrivare all'albo altrimenti di che parliamo
E per quanto riguarda le certificazioni di cooperative e altri enti che risultano più forti nel momento in cui si fa una procedura concorsuale di selezione eccetera è vero sono più forti a me è capitato adesso pochi giorni fa di far parte di una procedura e ho dovuto purtroppo constatare che i laureati in mediazione linguistica e culturale sono più deboli rispetto a i giovani e meno giovani che si presentano alle procedure con alto tipo di certificazione di titolo diciamo
Quindi questo è un problema molto serio per l'università ed è un problema che l'università non può più far finta di non vedere
Io oggi dopo anni ho sentito per la prima volta la proposta più concreta in assoluto e la più intellettualmente onesta che abbia sentito relativamente a quello che deve essere un corso universitari mediazione linguistica e culturale e cioè la creazione di un curriculum dedicato al mediatore
E vi assicuro per quanto possa sembrare strano questo è molto usato
è molto dotato che si trovino insegnamenti universitari ad esempio come dal tempo vorrei che fosse dico ad esempio di tecniche della mediazione linguistica e culturale ma perché non investire su questo perché è questo che noi dobbiamo offrire ai nostri studenti ai nostri futuri studenti
Una formazione specifica cosa facciamo noi dunque
All'orientale noi abbiamo un corso in mediazione linguistica e culturale che credo sia un unicum nel sud e isole comprese
Per quanto riguarda la classe le dodici
Mi pare che siamo il corso con la più ampia platea
In Italia e e questo crea delle difficoltà
Notevoli nella gestione del Kosovo e lo sanno bene i colleghi che giorno per giorno danno una mano aiuta non rendono possibile la sopravvivenza del corso perché è un lavoro molto
Importante quello che nella quotidianità bisogna svolgere e siamo il colosso che assieme a insegnamenti Adesso parlo delle lingue come il francese il tedesco e l'inglese
Lo svedese il portoghese eccetera offre l'arabo
Offre l'arabo e abbiamo moglie tutti studenti molti ragazzi che si scrivono e scelgono l'arabo
In un corso di mediazione linguistica e culturale che è molto significativo anche e sì pensate che lo fanno iscrivendosi all'orientale quindi avrebbero una basta possibilità di scelta hanno una vasta possibilità di scelta
Quando si orientano verso questa lingua non necessariamente devono o guardare al corso della L. dodici a mediazione linguistica e culturale no e perché loro vogliono mettersi in tasca la laurea di il titolo di mediatore
E
L'anno scorso dopo parecchio tempo che ci si pensava siamo riusciti a fare una quella che noi chiamiamo modificati ordinamento
La modifica di ordinamento è una operazione scusatemi se dico cose un po'tecniche
Ulteriori sono la vita
La modifica di ordinamento un modifica appunto che periodicamente e non accusi leggero si fa dell'Offerta didattica della struttura di un corso e quindi noi abbiamo modificato questo corso che cosa abbiamo fatto detto in soldoni abbiamo ma detto però che in maniera brutale abbiamo
Tornato
Due annualità ossia secondo e terzo anno di letterature perché noi avevamo una offerta molto generosa di letterature al secondo e al terzo anno
Tu studiarli francese
Dovevi fare anche letteratura francese al primo al secondo al terzo anno poi avendo l'obbligo di studiare la seconda lingua studiarli anche che ne so tedesco francese e tedesco allora dovevi fare obbligatoriamente letteratura tedesca al primo al secondo al terzo anno adesso non è più così
Abbiamo
Con difficoltà tolto queste due annualità di letterature anche perché speriamo così di portare più studenti
Noi con una scelta più selettiva verso gli altri e bellissimi corsi che noi abbiamo in ateneo dove si offrono le letterature
Abbiamo provato ad essere più selettivi rispetto a quello che lo studente vuole fare e abbiamo sostituito questi insegnamenti con altri ad esempio di ambito giuridico
Di ambito economico di ambito geografico etc abbiamo a abbinato all'offerta della lingua araba finalmente un insegnamento che si chiama islamistica
Abbiamo introdotto un insegnamento con la gioia dei i colleghi che vedranno arrivare qualche studente in più al finché non abbiano studenti ma diciamo noi scontiamo anche un problema di spazi di auto io non non devono nascondere questi aspetti cioè di gestione ordinaria
E abbiamo aggiunto un insegnamento che si chiama storia dei Paesi arabi contemporanei
Perché abbiamo fatto questo perché lo studente che studia solo la lingua per tre anni e magari la impara anche bene e poi magari non si sa orientare rispetto ad altri elementi che pur sono fondamentali se non ha il quasi l'obbligo di fare qualche esame di diritto si orienta molto male rispetto a quello che sarà il suo profilo che non è quello del traduttore non è quello del traduttore perché il la mediazione linguistica culturale e una metodologia d'azione
Non è semplicemente che io faccio traduzione e interpretariato nonno è un'altra cosa e un'altra cosa quando e e c'è una donna è una migrante che in un contesto emergenziale ha bisogno di una visita medica e la rifiuta il mediatore deve cercare di risolvere il problema in quel contesto e non è sufficiente conoscere la lingua io conosco
Un po'di italiano non parlo
Parla un po'di italiano ma non sono a un mediatore potrei non essere capace di mediare
Purtroppo ancora nel senso comune molto spesso si confonde la figura professionale del mediatore con il così detto mediatore di contesto ossia la persona che nel contesto ha un ruolo sociale
Può dare il Consiglio è molto diffusa questa consuetudine il mediatore è un'altra cosa e ora vi faccio fare una mi permetto di dire una risata perché se noi andiamo a vedere secondo le codifiche Istat cosa i corsi universitari in mediazione linguistica e culturale devono offrire in cosa devono preparare quali sono le professioni allora le professioni sono quelle che adesso io vi leggo venti secondi uno corrispondenti in lingue estere e professioni assimilate
Due tecnici delle pubbliche relazioni tre tecnici delle attività ricettive e professioni assimilate quattro organizzatori di convegni e ricevimenti
Bene va tutto bene
Tuttavia la realtà forse più veloce delle codifiche Istat e ci fa domanda con urgenza di un adeguamento di cui c'è bisogno e quindi noi non possiamo promettere soltanto questo gli studenti io domani devo fare un corso di presentazione perché siamo ancora nella fase d'intervento e dico ragazzi allora io vi devo dire questo le codifiche Istat per legge
Però sappiate che poi a volte mi metto penso che cosa posso dire a uno studente in mediazione linguistica e culturale che può andare a fare con questa laurea in tasca e prova dirgli qualcosa che abbia una sua onestà
Ho finito il mio tempo devo posso ancora
Mi
Con ancora tre minuti allora vorrei condividere con voi proprio qualcuno di questi
Di questi profili che o immaginato perché perché il mediatore ad esempio può essere funzionale a organizzazioni che operino nell'ambito sociale in quello turistico ricettivo
Ma anche nell'ambito medico sanitaria in quello giuridico
Ma anche nell'ambito ovviamente fieristico aziendale e in quello istituzionale allora per questo noi abbiamo spiegato la nostra volontà di trasformare questo corso in qualcosa di più professionalizzati tre e prevederemo quale Salaris la risposta
Degli immatricolati al tempo stesso abbiamo lasciato lo spazio per quelli che sono i crediti ma non parliamo di queste cose possibili eccetera ad un secondo curriculum che io spero possiamo offrire quanto prima
Ancora più installato sulla aspettativa dello studente che non vuole semplicemente imparare
La lingua le due lingue straniere ma vuole mettere in atto le sue abilità di mediazione
Che cosa deve saper fare il mediatore ecco qua deve comprendere quale sia l'importanza delle competenze metal comunicative
Per lo svolgimento dell'attività di mediazione nonché in quale sia l'importanza delle competenze linguistico generali per lo svolgimento dell'attività di mediazione
Allora se io queste competenze non li acquisisco in un corso universitario non me le posso inventare
Ma ho anche bisogno del docente che diciamola tutta sia a sua volta consapevole
Che del suo insegnamento
Deve metterci qualcosa a cedere sapere che sta insegnando ad una platea di studenti che scusate se mi ripeto non vogliono semplicemente imparare la lingua ma vogliono un valore aggiunto qualcosa in più qualcosa in più io devo conoscere anche la ossee mica
Devo conoscere il dato culturale quando vado in un posto e mi viene fatto così e io mi avvicino e quello si arrabbia mi mi mi mostra ostilità perché più falco sicché io più mi avvicinò poi qualcuno mi spiega che così in quel contesto significa allontanati allontanati ecco allora non possiamo essere
Questa è una banalità che mi sono permesso di dire tuttavia noi dobbiamo fare anche questo dobbiamo insegnare ai nostri ai nostri studenti che hanno diciotto diciannove anni suppergiù
Che
La lingua da sola non basta
Mi firmo così grazie grazie
Una cosa che mi ha colpito vedendo e andando in giro a raccontare
Quello che succedeva nel Mediterraneo in Medio Oriente la rapidità la evoluzione sempre più veloce dei fenomeni non mi posso scordare che la prima volta che sono stato in Afghanistan vedevo i televisori impiccati
Perché erano erano il simbolo della tecnologia che corrompe occidentale
Oggi non possiamo fare a meno di stupirci vedendo la rapidità con cui in Rete
Le organizzazioni che in qualche modo si rifacevano anche a quel modello invece utilizzano la tecnologia e allo stesso tempo
Di porgo alla vostra attenzione
La rapidità con cui cambiano con le modalità dei flussi migratori
Si chiude un canale se ne apre subito un altro e poi si chiude quello e se ne apre un altro ancora quindi siamo in un'epoca di contemporaneità dove dobbiamo fare nostra assolutamente la consapevolezza che tutto cambia molto rapidamente e che quindi dobbiamo essere sempre pronti e a questo punto per quanto riguarda il problema delle mediazioni vorrei anche
Sottolineare prendendo lo spunto da quello che diceva il professor Marzani sulla complessità di questi fenomeni che il sessanta forse anche il sessantacinque per cento delle persone che vengono in Italia
Io regolarmente o anche regolarmente non resteranno su questo territorio manderanno via
Ed allora e qui volevo volevo darvi un ulteriore
Stimolo non credo che sia nemmeno più sufficiente Pansa pensare a una figura di mediazione italiana quanto ad una figura di mediazione europea
Perché dobbiamo metterci d'accordo noi adesso stiamo facendo a capocciate con i nostri amici francesi inglesi tedeschi ungheresi sta stiamo discutendo animatamente su come strutturare l'accoglienza ma dobbiamo anche sapere che chi viene qui in Italia in realtà avviene in Europa e ha francamente desiderio di non rimanere voi sapete no come il flusso si viene e si comincia a raccogliere i pomodori poi si va al Nord e poi si va ancora più a nord nella maggioranza dei casi io ho seguito per esempio le migrazioni eritrei gli eritrei sono difficilissimi perché non vogliono farsi registrare assolutamente vogliono arrivare
E nei paesi del Nord Europa e sono un flusso molto molto consistente
Allora professor Bernardini bisogna già pensare a un modello di mediazione europea perché magari c'è qualcuno che impara l'italiano ma dopo cinque mesi si ritrova in Svezia
Osservazione molto calzante sicuramente
Noi ci troviamo di fronte a un fenomeno che va molto al di là delle vostre competenze perché aveva sui competenze almeno come studiosi dell'Oriente tradizionale sono molto convenzionali sono state fatte con la con un metodo va metodologia molto particolare un no voglio ricordare per esempio
E nel fare questo Sillabo che per noi è stato un momento veramente formativo la cosa che era fondamentale per noi era l'interazione con gli altri l'integrazione anche sistematica perché sinceramente questa esperienza andrebbe elevata a livello europeo ed è proprio lì il punto cioè dire proviamo abbiamo visto per esempio a Bruxelles quando siamo andati che ci sono tante forme tanti modi di vedere anche la radicalizzazione mi ricordo a Brussel venne ovunque un conferenziere che ci mostrò semplicemente tutte le simbologie che rappresentavano i fenomeni radicali ma non solo quelli re giornalistici quelli quindi tutte cose che poi si vanno a fondere in qualcosa che magmatico che è molto diversificato che non può essere classificato in un modo univoco e per fare per esempio il Sillabo siamo stati molto attenti a non fare alcun tipo tardi a non fornire alcun tipo di informazione dottrinaria o comunque sia dogmatica in alcun modo prosegue quello che volevamo soltanto dire che esistono delle regole di per intavolare peeling per iniziare un contatto represse regole sono quelle che non c'aveva in maniera straordinaria stamattina la dottoressa Palma proprio relative a agli usi costumi le abitudini e tradizioni si potrebbe qualcuno parlare di moltissime altre forme
Tutto questo però subisce un cambiamento progressivo nel corso del tempo si parlava della trasformazione del da esce ed era stesa che si trasforma e trasforma le proprie strategie anche io credo che continuava a vedere da escono numero formazione diabolica sia un grave errore bisogna cominciare a vedere anche quali sono libagioni che spendono a fare certe cose
E credo che anche qui ci sia un'evoluzione continua dall'undici settembre ad oggi ne abbiamo visto fenomeni che modificano continuamente
Lo stesso Islam subisce una trasformazione potevo parlare anche di una cultura poste islamica che quello di cui abbiamo parlato spesso anche nei nostri incontri
Che
Con l'Islam tradizionale ha ben poco a che vedere
E presero un una questione che ci potevamo anche relativamente al Sillabo sì noi descriviamo l'Islam tradizionale quello convenzionale ma oggi si parlano lingue completamente diverso da che tra l'altro fa leva su che ha un forte impatto mediatico che ha un o rapporto completamente diverso
E su questo ovviamente bisogna riflettere secondo me con un confronto costante cioè è una specie di work in progress che dura continuamente che non può essere limitato alla pubblicazione di un opuscolo di un libro madre sono opuscolo che cambia ogni ogni anno qui pure
Cioè un aspetto significativo di questo sì lampo ecco
Grazie professore io allora vorrei chiedere al dottor Capitani dal punto di vista del dipartimento
Dell'amministrazione penitenziaria
C'è un contatto organico con le altre realtà europee che si occupano di di questo cioè che lavorano nelle carceri sono recarci
Sì sicuramente
In questi ultimi anni siamo stati e siamo attualmente coinvolti in diversi Progetti finanziati appunto dalla dall'Europa e che coinvolgono molti partner l'aspetto più interessante Prato gli ultimi tre Progetti Erasmo radio trentenne indi trivalente
Riguardano ovviamente non è un caso proprio il tema della radicalizzazione fissa sotto diversi punti di vista molto spesso allargando il discorso non al discorso diciamo religioso ma a quello che può essere no problema quello più basso
E la cosa interessante stavo dicendo è la compartecipazione di paesi che per vari motivi aderiscono a questi consorzi
I più diversi dal punto di vista poco della problematica e questo è uno scambio un confronto estremamente interessante faccio solo un piccolo esempio sul raso mora dall'altra se la penna deliziosa dice no alcune potrei fare omaggio dopo
C'era questo questa situazione di di estremo da una parte ha mi francesi cominciamo penso pochi mesi dopo il Batacchio hanno se se non ricordo male con le date quindi in una situazione estremamente complesse problematiche ricordo che addirittura loro si rifiutano di trasmetterci per me è il qualunque tipo di di documento con l'anno che perché avevano paura dei che fossero
Potessero essere anche Atene
E lo capimmo perché era certo fa una problematica rispetto alla all'andante il Progetto ma capimmo benissimo stato d'animo
E dall'altra l'estremo possiamo i rumeni che Milano si scusavano giovane questi non ce li abbiamo forse uno da qualche parte faticavano a trovare le carceri qualche detenuto diciamo radicalizzata
Questo è interessante perché fa vedere come in certe situazioni si arrivi forse addirittura dopo con certe iniziative e in altri invece si prova come forse in Italia per fortuna riprendo quello che diceva lei prima e tocchiamo ferro si si previene e ci si muove prima
E tre parte mi faceva salutare il dottor Dell'Osso che viene qui dal Belgio ed era ed è uno dei partner di trentenni che il progetto che stiamo portando avanti concluderemo tra pochi mesi e che è quello che poi ha generato l'incontro con la l'Orientale di Napoli per il quale per il quale siamo qui
Grazie Sant'Egidio dal suo punto di vista è sempre stato internazionale
Sì in effetti punto il corso si chiama mediatore europeo proprio nella e è un'ambizione insomma in qualche modo anche perché guardando all'Europa all'europea come messa insomma
Si trova una certa certa l'esistenza io però voglio dire che nell'ottica nel corso internazionale la mia impressione e che spesso ci sia
Sete di cultura occidentale vengo anche a quello che si diceva prima di quanto l'esame cambiato sì in effetti è così
Cioè in impressione che appunto
La contrapposizione e spesso strumentale
Ma al tempo stesso c'è anche grande voglia di di di conoscenza faccio un esempio molto concreto per esempio per i centocinquanta anni d'Unità d'Italia
Abbiamo organizzato all'epoca una serie di lezioni sulla storia d'Italia dall'Unità a oggi
Con ragazzi migranti e profughi al tempo stesso deve organizzati anche presso la se dovessi là dove lavoro a Federico secondo bene
Il concorso di pubblico che cessato a da parte di migranti e profughi da curiosità di voler capire era assolutamente incomparabile rispetto all'interesse che ho riscontrato
A al all'università eppure insomma non è che mi sono risparmiato né nell'una né nell'altro ambito io lo dico perché anche è un discorso che secondo me può dare speranza cioè
Se
Insomma la cultura questo serve avventura serve a dialogare ammira cariche come dire a contrattare a trovare ciò che ci tiene insieme
Rispetto a ciò che ci separa ecco perché Alberto con grande di saggio la marginalità dell'università c'è Senna immaginiamo ora non so se la situazione
A livello europeo ma se ne immaginiamo nelle nostre università campane quanti ragazzi
Profughi e migranti Fini migranti pure se una generazione frequentano i nostri corsi di laurea Hammed docente universitario insomma c'è da vergognarsi
Grazie
Io volevo sentire a questo punto sul tema della internazionalizzazione diciamo della europeizzazione
Della problematica che riguarda il radicalismo illa professore Hazzard
Dunque un po'la la domanda impegnativa proverai
Insomma a
Proporre qualche riflessione rispetto alla questione di uscire al di là dei confini e a ragionare in termini più orpelli o più sovranazionali
Non potrei fare una riflessione
Appropriata se non penso alla crisi che stanno attraversando queste società
Bisogna non nascondersi dietro un dito lei i nostri discorsi qui
Sono caratterizzati dalla razionalità Dan buonsenso dal dall'esigenza operativa noi poche proveniamo da diversi ambiti tecnici ma fuori da questo contesto l'aria che tira non ecco quella adeguata per cui noi siamo in una grande crisi culturale politica
E il lavoro da fare ce le moltissimo
La la dal polista del di quello che si potrebbe fare a livello europeo io insisto ancora dal punto di vista pratico esistono delle pratiche anche in questa Italia in crisi di eccellenza
Io penso alle reti delle scuole tra alcune scuole di dell'Emilia-Romagna Romania Belgio ci sono molte altre su tutte sono di mediazione e noi non possiamo ragionare non in termini di mediazioni essendo contemporanei moderni ci siamo dimenticati della mediazione politica che uno dei problemi
Cui nell'ambito della mediazione esistono delle pratiche a livello europeo non ci sono il bandito abbiamo vinto un bando chiuderà il stimolante trentenni Inge dalle da pista delle pratiche le disposizioni scusi non ci sono
Il problema è che non c'è mai tempo per poter riflettere e di vedere revisionare i paradigmi che sono alla base del nostro agire del nostro pensare operazione difficilissima che richiama il compito del dei contesti del sapere
E e qui c'è abbiamo la trappola perché questo contesto alla soccorso a sua terza missione ma anche la sua prima missione quella di fare ricerca quella di fare buona didattica ma soprattutto elaborare dei modelli
Noi qui non abbiamo avuto modo di soffermarmi sulla questione di del che oggettivo la che aggettivo combinare con la mediazione
Questo è una cosa molto molto decisiva condoni diciamo linguistico culturale qui
Probabilmente intendiamo
Diciamo il campo di intervento la metodologia di intervento ma quando mettiamo interculturale dichiariamo di aderire a un modello se non è politico almeno di tipo metodologico di tipo scientifico se noi lo abbiniamo con transculturale vuol dire altrettanto e qui abbiamo il problema che questi società sono prima grande crisi per cui siamo nel posto un posto che sta durando siamo una fase di transizione
Forse durerà moltissimo su uno e capace saremmo capaci se noi tutti c'è insomma la Società sua complessità in generale ma lei il problema è un problema di Scelta di tipo di di di Scelta di tipo politico la sfera politica spesso l'abbiamo anche richiamato oggi
E come dire ai scollegata data dal tipo di di pratiche di discorsi che noi possiamo fare anche oggi
Che tipo di modello noi abbiamo un nelle nostre nostre carceri per diciamo così se vogliamo andare nel micro
Lavorare sulla prevenzione della radicalizzazione lo possiamo come dire andare lì senza assumere tutta la complessità e dire boh qui abbiamo un caso che radicalizzazione e interveniamo
Non ci nascondiamo dietro un dito
Nel nostro caso italiano siamo fortunati perché abbiamo il modello implicito perché è una cultura implicita e non per cui non abbiamo bisogno di un modello dichiarato per fortuna però dal punto di vista normativo
Prendiamo l'esempio del carcere un posto ad alto controllo dello Stato tutte le cose devono essere esplicitate qui davvero ma dico da cui dista diciamo così del del diciamo teorico politico
Siamo in un contesto chiedo interculturale Como
Non ho culturale
Non sta a noi deciderlo lo decide il contesto il sistema giuridico il sistema politico però pare che quindi c'è un problema che non riusciamo ancora a superare perché se ci soffermiamo sulla realtà dell'Islam oggi ci si formerà un uso la sua altra realtà con con l'emersione di altri fenomeni non riusciamo a procedere sono riusciamo a diciamo così a fare una scelta di tipo politico le nostre università producono del sapere producono dei modelli teorici ma il problema è
L'intreccio con le pratiche soprattutto quelle narrazione di tipo politico
Per esempio noi della realtà padovana assieme a una rete di dieci università italiane da dodici a dir la verità siamo riusciti a diciamo a avviare un un Progetto di di cooperazione coi Paesi musulmani attraverso la questione della cooperazione scientifica e attualmente abbiamo un Progetto
Che stiamo cercando di di di portare avanti siamo all'inizio parte di questo progetto in quella parte di questo progetto i cui volti anche il DAP siamo che abbiamo un contesto diciamo molto interessante che potranno un solo mobilitare i modelli teorici di cui abbiamo parlato ma potrebbe anche andare oltre riflettere anche a non solo all'Europa ma anche al Mediterraneo con questo pretesto del della questione della radicalizzazione islamica la prevenzione
Molto interessante ma rimane sempre la questione che come comunicare e in una società così in una rapida trasformazione il tipo di pratiche tipo di modelli teorici che riusciamo a produrre e grazie
Allora siamo alle domande
Che vi prego di far diciotto
Va bene prego prego
Un primo luogo tutti i relatori sarà presa gli appunti volevo ritrovare
Per questa interessantissima parte dei della tavola rotonda che completa quella quella precedente e che era stata altrettanto interessante mi pare che siano emerse varie cose mi pare che sia emerso in primo luogo una grande complessità di questa figura minore culturale abbiamo parlato mediazioni delle carceri
Il marco ha detto una cosa bella dicendo che nelle carceri la mediazione e il pane quotidiano chiaramente dal giudice o anche stamattina la dottoressa Palma in un po'd'ambiente quattro ore accumbens forzata c'è per forza e seguenti presepio
Mi chiedo quanto Despenser le carceri possa essere poi trasferita in altri contesti
Ancora abbiamo parlato non sa di mediazione negli ospedali mediazione appunto nelle carceri
Mediazioni rispetto alla società civile quindi io mi chiedo
Ci basta una sola figura di mediatori culturali cosa parla di mediatore culturale abbia mai di mediatori culturali cioè di figure complesse compiute competenze
Compio ospedalizzazioni ancora giustamente diceva il il dottor Dandolo
Molto spesso le organizzazioni dal basso riescono da una formazione quella ce lo ribadirà anche in qualche modo Alberto è anche Michele che le università non Riello che negli USA non riusciamo a dare e allora ci può essere una maggiore interazione tra tra appunto avente sede al basso e e legno che si danno e abbiamo parecchi ragazzi nostri ragazzi qui i quali si fanno questa domanda cioè usciamo da questa università siamo formati cosa dobbiamo fare dopo quindi è complicato anche questo aspetto della formazione di una formazione ho parlato adesso di una formazione europea anche questo dice far diventare la situazione
Ancora più complessa mi sembra anche di capire anche rispetto alla alla parte di stamattina che c'è un ruolo in qualche modo non dico preponderante ma speciale che forse le organizzazioni di musulmani in Italia rivendicano in quanto musulmani in quanto qualche volta figli di migrazione
E quindi ci può essere una muro particolare un ruolo che va a integrare che va a completare che si integra con quello di magari nostri ragazzi che si sono formati in un altro modo milioni nelle diversa e pane molto colpito una cosa che ha detto Khaled rispetto a badato alla prima ossia la Poselli mamma ha detto dove andare oltre
Quindi ora chiede tranne che cosa intendi e e molto interessante anche l'aspetto del dialogo con chiaramente la politica che deve creare il contesto perché anche una fibra di mediazione si riesca a formare una maniera adeguata
Cominciamo
Beh direi che il il discorso della mediazione in carcere è un pochino peculiare un pochino particolare l'ho l'ho detto all'inizio
Diciamo all'aspetto con cui si pone nel diciamo l'utente ok
Nel senso che alcuni tratti come sono risentimento il conflitto con l'autorità sono non dico generalizzati ma sono un po'il punto di partenza il gioco delle parti meno che dicevo prima
E e questo credo non non attenga ad a contesti altri per esempio l'ospedale c'è un discorso di di persona sempre in sofferenza una professione d'aiuto anche Lima
Lì c'è un discorso estremamente diverso non non c'è un carico di colpa da scontare o un carico di e qualcosa da rivendicare molto diversa anche e ancor di più altri contesti quindi forse il discorso della diversificazione perché amiamo una specializzazione
Forse si rende necessario non è ammessa
Due cose molto sinteticamente allora la prima in effetti si io sono proprio assolutamente convinto che venne vestita devono fare molto di più immagino lo sforzo che si fa scuola insegnanti tramite problemi a scuola alcune scuole pubblica
E invece quando si esce dalle scuole immediatamente erige un muro e questo è un problema un problema che dovrebbe interrogare per diversità sia in strategie che riescano a includere stabilmente appunto ragazzi di seconda generazione Fini migranti profughi stessi e vengono qui per studiare perché poi uno dei motivi fondamentali per cui si viene qua in Europa siamo in Italia e per studiare zac zac
Due per rivendicare una dignità nel fatto che
Certe figure professionali devono passare attraverso un'università cioè non è possibile
Appunto si diceva prima ci tengo a ribadire che l'università sia esclusa qualcosina avevamo cercato di fare come voi del Sant'Egidio qualche anno fa nel perorare la causa presso il ministero dell'Istruzione per far finalmente vidimare i rischi corsi come coach seme di mediazione come corsi universitari per la cosa purtroppo si arenata un'ultima cosa molto rapida
La politica dispetto al problema della mediazione secondo me soprattutto negli ultimi anni è esasperato un discorso di contrapposizione faccio un caso montato portano rossa attenzione in caso molto concreto contrasto scuole lingua italiana ne abbiamo donne uomini che sono in Italia da tantissimi anni che si vogliono integrare che magari vorrebbero diventare mediatori ma non possono accedere per esempio hanno soccorso informazione perché non hanno il permesso di soggiorno
Che è una cosa assurda per cui queste sacche di irregolarità sono strumentali al lavoro nero questo è vero problema
Tutti a scandalizzarci ma in realtà Sensi sa benissimo a chi conviene tenere queste sacche di irregolarità pensi che in una condizione di totale subordinazione persone che avrebbero e potrebbero convivere insieme hanno in maniera assolutamente splendida grazie
Sì mediatori al plurale sì questo lo giudica cioè loro DC del mercato noi abbiamo mediatori culturali che si occupano dei musei una nuova figura
Mediatori che si occupano del Alf avvicinare il cinema gli eventi culturali alle diciamo alle ai ceti più sfavoriti questa esperienza di alcune realtà della Germania
E della Francia Ciano che il la mediazione è la risposta sul piano solo strumentale per
Diciamo così degli Stati contemporanei
Perché ci somma troppo Complesso questo dicevo ad andare al di là
Dal podestà giudiziario ne abbiamo già dei mediatori da forensi la ovunque c'è la questione di azione e come dire ancora qualcosa che ci siamo inventati abbiamo pagato cambiato paradigma lo stiamo facendo bricolage e e tentativi cioè insomma adattamenti alla situazione secondo me la seconda bisognerebbe poter lavorare sulla prima cerchi tipo di società avo lo vogliamo
Siamo in una società possa la reale cessa c'era molta precarietà
Tra l'altro seguendo la questione della media center culturale la sua precarietà possiamo comprendere come cioè e proprio il meccanismo del lavoro
Perché abbiamo questo décalage faccio uno a apre la panne Schito per che abbiamo questo problema dello scollamento che c'è tra una figura etnica tra virgolette che lavora
Diciamo così
E apposto nel mercato del lavoro
E il lo studente preparato abbiamo anche dottori di ricerca in interculturalità anch'io sono un dottore di ricerca Padova qualche anno fa aveva un dottorato in intercultura e non riesce a lavorare
Perché perché dobbiamo capire il meccanismo della società come funziona io ho ancora
Un pagamento giacente col di di arditi Milano di Venezia di tantissimi anni fa si fa mediazione in ambito giudiziario c'è un problema di non diciamo così di dispositivi lavorativi molto complessi molto precarie
Spesso alli etnici rimane solo la mediazione interculturale come campo di lavoro
Spesso sono donne
Però sono lavori molto precari non protetti sono arrivati i mediatori
Forensi successivamente alla mediazione molto successivamente all'inizio due mila si sono auto organizzati hanno una specie di albo perché non siamo più nell'albo le note ne presenta che l'evoluzione normativa
E ci sono altri tipi di di mediatori mediatori umanitari molto mediatore del conflitto sociale si tratta di psicologi sociali si tratta sempre di medi attori locali
E mediatori interculturali non nascondiamoci dietro un dito sono tutti quegli stranieri che invece di fare le pulizie fa fare la mediazione tra culturale e invece di fare l'operaio fa mediatore interculturale
E quindi è una questione richiamo la questione della mobilità sociale
I fini dei migranti spesso sulla dei mediatori interculturali perché non hanno la cittadinanza non possono far altre cose per cui abbiamo una realtà dobbiamo richiamarla dobbiamo descriverla per poter predisporre un intervento migliore tempo vista dell'università
Bisognerebbe considerare le ricerche in atto sì sì bisognerebbe anche da questo punto di vista mobilitare altri livelli di tattici lo dico a direttore del dipartimento c'è la formazione continua
C'è i master di secondo livello sono buoni e laboratori per rispondere a tutte queste tipologie di mediatori che diciamo che abbiamo evocato nella loro complessità ultimo punto non lo so se la vostra lauream triennale ne tiene conto forse e tirocini adesso non so se sono previsti solo ricatto ah ecco questa è una cosa ad esempio la cosa molto importante per andare diciamo così a a diminuire quel tipo è quella mancanza di esperienza presso i nostri lavori atti nostri diplomatico grazie
Allora un'altra prego
Buongiorno a tutti innanzitutto ringrazio l'ordine gli organizzatori e ringrazio diversità orientale ancora una volta
Che si presenta forte sullo scenario per parlare di argomenti dei quali purtroppo molto spesso se ne parla male
Sono d'accordissimo con la proposta dalla professoressa del
Non mediatore culturale ma mediatori culturali
Vorrei velocemente soffermarmi sul proprio sul ciò che diceva il professor manco riguardo al corso di studi dell'Orientale io
Ho scelto altro nella mia vita sono figlio di immigrati ho studiato architettura mio fratello fa parte di quel corso quindi bene o male ho avuto modo di vedere molti dei dei libri e della e del metodo che viene adottato credo ci vogliano tirocini per gli studenti perché c'è c'è una differenza tra ciò che studiano sui libri e nelle aule universitarie e ciò che in realtà sta accadendo fuori dall'università
E soprattutto perché i ragazzi che arrivano gli immigrati che sono arrivando sono diversi da immigrati di trent'anni fa di vent'anni fa c'è un cambio continuo del target che si deve affrontare e dei bisogni che hanno queste persone soprattutto la cultura di questi viene viene assurdità pian piano col tempo vediamo che i figli di immigrati giovani di secondo seconda generazione sono quasi predisposti diciamo al al lavoro di mediazione in quanto ponte naturale tra due culture quindi vorrei riprendere un lavoro di molti anni fa il professore ha citato nel corso di islamistica
Del quale tra i fondatori c'era
Sono dire buonanima la professoressa stornelli
Ce l'ha fondato anche con le con la comunità islamica del sud consigliere qui a Napoli sono a nome della comunità islamica del sud a fare una proposta all'Università Orientale
Di riprendere con forza la sinergia che c'era su un quel corso e fare anche i tirocini con la comunità oggi c'è in corso la scuola della comunità islamica dove si insegna arabo
Anche qui in sala ci sono vari studenti che vanno a quella scuola a quella scuola lì per comprendere l'arabo e l'alta cultura islamica perché è fondamentale comprendere alla cultura delle persone ancor prima di comprendere la loro lingua come diceva
Professor manco quindi perché hanno riavviare con forza questa sinergia che c'era cessata con gli anni ma va potenziata con la comunità islamica locale
Per darei ai giovani laureandi ma anche giovani studenti le nuove matricole una visione
Un conto Torreano del Coni
Ciò che poi potrà potrebbe diventare il loro lavoro grazie
Allora io mi fermerei qui se non altro per dare la possibilità a chi volesse di andare assistere dal vivo alla performances canora anche si sta svolgendo fuori della finestra diciamo ecco siamo quasi alla fine del del cd
Ma
Ci saranno numerosi saranno riproposizioni petardi no fermiamoci si pranzava e poi vi prego di essere puntuali per tornare
Per la sessione pomeridiana che si prospetta estremamente interessante grazie
Allora ecco eccoci qua credo che possiamo ricominciare
Ho il piacere di coordinare questa sessione che forse la più difficile dopo il pranzo ma sono sicura che i nostri relatori qui
Quanto insomma saranno
Saranno capacissimi di tenervi svegli allerta
Queste la sessione più breve delle altre di circa un'ora dedicata a un Progetto trenta Bening che è stato creato l'occasione di incontro fra la nostra tenero e il dattero per il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria abbiamo tre relatrice un relatore
Introduco velocemente per voi la dottoressa Carla Ciavarella
Che la direttrice dell'ufficio del DAP che si occupa del coordinamento dei rapporti di cooperazione istituzionale
E che è una delle anche colonne portanti del Progetto comunque uno dei nostri interlocutori privilegiati nell'ambito del Progetto trentenne Inga
E abbiamo avuto anche modo di vederla all'opera più volte in contesti di formazione e di apprezzarne tutte le capacità quindi non dubito che oggi saprà attenervi svegli in questa fase diciamo post-prandiale
E
Sì la dottoressa Ciavarella anche è stata direttrice di istituti penitenziari in Sardegna se non sbaglio e probabilmente anche altrove abbiamo poi un'altra relatrice del DAP la dottoressa Cira Stefanelli direttrice invece dell'Ufficio di formazione
Aria penale esterna giustizia minorile
Che che anche non dubito
Ci intratterrà
Insomma dal punto di vista del data e del Progetto che vi menzionato e che è stato già menzionato questa mattina infine abbiamo due relatori dell'orientale la professoressa Roberta Denaro che insegna lingua e letteratura araba qui nel nostro ateneo
E il dottor Nicola Di Mauro che ha da poco ottenuto il titolo di dottore di ricerca
Esso il nostro dipartimento
Gli ultimi due relatori della dell'orientale ci parlerà non porta di quello che è stato il ruolo dell'orientale almeno fino a questo momento in particolare del Sillabo che anche se è stato già menzionato questa mattina quindi non sottraggo
Ulteriore tempo diciamo ai relatori e passo la parola alla dottoressa
Ciavarella
Assolutamente grazie buon pomeriggio a tutti ovviamente
Dopo il il pranzo sarà un po'difficile garantire che
Al che tutti siano come dire attenti io per prima devo stare attenta a quello che dico e proverò a farlo e ovviamente nella costruzione di questa presentazione io mi sono preoccupata di provare a semplificare alcuni concetti per riuscire a raggiungere i colori i quali i ragazzi che sono qui oggi seduti che predilette del carcere conoscono poco e che ne sanno poco se non quelle cose orribili che spesso la stampa pubblica
Sono le cose che si preferiscono ovviamente quei da raccontare e che magari appunto vedono in questa in questa realtà un luogo oscuro
Con tante cose orribili e tanta gente crudele che ci lavora che non rispetta i diritti che non che non che non considera le persone come essere umani
E quella dignità che invece tutti gli esseri umani metodi e devono comunque avere quindi ho provato sostanzialmente a declinare
Un racconto in termini semplici e spero che questo che questo sforzo comprovato a compiere vi raggiunga e riesca in qualche modo restituiti alcune informazioni non dei pari e due opinioni ma delle informazioni su quello che effettivamente non proviamo
A a fare
Unico topolino tale che che appunto solo l'incontro che ha dal quale scaturisce questa cosa
E voglio ringraziare Michele Bernardini per le cose belle che detto stamattina sono le stesse che penso anch'io
E che propaga assumere nella conclusione di questa di questa presentazione allora l'Orientale di Napoli entrare in contatto con noi per lavorare su questo progetto tra in training insieme con l'Università Cattolica Milano il caso Sky ma il permesso Savona eccone sia di Padova il dottor Allevi professorale Micheli il fondo concreto razziali
E siamo stati intorno al tavolo per cercare di capire come riuscire a
Elaborare un contenuto che ci consenta di imparare a conoscere meglio il disagio e le le le le azioni che in carcere possono non essere colte le te compreso nel nostro per attori
E pertanto iniziamo a elaborare un progetto che prevede incarico all'orientale la costruzione di un common flop di una di una comune di un Comune piano di comunicazione per la costruzione di un know how di mia conoscenza che sia facile fusibile condivisibile e che sia praticamente possibile cioè possibile cogliere per tutti poi con i quali provano a leggere quello che praticamente cioè quelle informazioni che sono contenuti in questo documento che il documento semplice di assoluta
Accessibilità
E
E quindi hentai sia così tanto mano ai didattico ed è associato e accompagna la formazione sperimentale che mettiamo in campo
Su sei istituti penitenziari per adulti e sei per minori precari cioè le condizioni di una sperimentazione
Qualcuno stamattina lamentava
E chiedeva che il DAP avesse un approccio sistematico io dico sistemico ovviamente e dico anche che per dare a un data chi a centonovantasei istituti penitenziari dal nord al sud
Morfologicamente diversi tra loro perché ci sono tante condizioni che intende rendono gli istituti penitenziari vestito per il tipo di di di ospiti che accolgono per questa pazzo sistemico
è necessario che ci sia prima una sperimentazione e tu non l'abbiamo pensata pensando ad alcuni istituti del Piemonte della Lombardia dell'Emilia Romagna toscana Calabria e Sardegna
Minori e adulti
Dove abbiamo perdente messo in piedi queste tre giornate formative dove il Silla bus è stato presentato dai nostri amici orientale più praticamente una metodologia che in realtà non si discostava troppo da metrologia diamo già adottato e che il nucleo investigativo centrale con il comandante Zacchello che incontrerete più tardi aveva già posto in essere a livello nazionale
Ma che ha quasi mai metodologia aggiungeva delle altre delle altre competenze delle altre delle altre e tecniche
Intanto la via gerarchica protestava pressoché identica Massi dava un valore multidisciplinare all'intervento di osservazione ora c'è una evoluzione il nostro ordinamento previdenziale dell'oriento perizia italiano da settantacinque
Ha introdotto la multidisciplinarietà e l'osservazione scientifica da personalità
Alla presenza e con la partecipazione di tutti gli operatori pensieri che sono da un lato la ministra polizia penitenziaria poi gli educatori che avete conosciuto stamattina Marco Capitani i giocatori i servizi sociali e gli psicologi i medici il direttore del carcere i volontari
Questa dimensione quindi esiste da sempre nella nostra nella nostra cultura organizzativa uno sta organizzazione anche legiferata
In questa circostanza per parlare di radicalizzazione e per osservare
E impara raccogli Seniga della radicalizzazione abbiamo sostanzialmente fatto sì che questo sistema di osservazione diventasse usi siamo di osservazione di tutti gli operatori e tutti insieme gli operatori hanno concorso e concorrono come devono concorrere
Alla profilatura all'osservazione alla relazione sul comportamento del soggetto
Una fase pilota che ha visto in aula centottanta operatori ma che nelle fasi appunto di implementazione di studi penitenziali sei più sei
Ha coinvolto anche più di quattrocento operatori penitenziari che hanno sperimentato questa nuova metodologia vado avanti sì
Dicevo
Noi con l'osservazione cerchi della personalità da settantacinque noi noi italiani Noemi stazione Venezia italiana che da da molti anni abbiamo sostanzialmente intuito l'importanza dei circuiti penitenziari
E conseguentemente la nostra il nostro contrasto al crimine organizzato e prima ancora al terrorismo nazionale che ci ha c'ha caratterizzano negli anni ottanta abbiamo che costruito di modelli operativi che differenzia solo per niente la i detenuti tra di loro
E che ci consentissero con il crimine organizzato di tagliare quelle quei quei contatti con il mondo esterno
E circuito penitenziario differenziato diverso che di far che si differenzia non è un dato che altri che altre realtà europee conoscono anzi
La nostra vicinanza al nostro contatto con altri Paesi europei
Ha fatto scoprire al loro non a noi quanto fosse importante il nostro metro piuttosto che di loro e la Francia
Sei trovata a dover gestire il problema della realizzazione in carcere e a capire soltanto successivamente
Anche attraverso la nostra esperienza che gli abbiamo raccontato quanto fosse importante creare queste differenziazioni lo sta facendo la Francia in questo periodo lo fai il Belgio dal dal due mila e dodici
Ora quindi ha fin qui circuiti penitenziari
Ora con il il tema del del del terrorismo di matrice islamica va l'uso dei biscotti quanti va aumentando vi ho parlato stamattina molto del due mila del due mila e uno
Con le torri gemelle
Tuttavia in Europa il tema che si andava appunto manifestando dal due mila dal due mila e e quattordici fluente diventa più forte
E più in imponente noi
Dal due mila dieci come Dipartimento amministra da fare la formazione facciamo una formazione che appunto orientale i nostri operatori
Alla conoscenza del del della dell'intercultura la dimensione di conosce cioè le altre le altre le culture dei dei dei dalle quali i nostri ospiti copiati da altri Paesi appunto vivevano in carcere
E chiaro che questo percorso due mila dieci è stato più o meno piuttosto coerente mancava mancava alla quello che può abbiamo scoperto grazie a internet orientale mancava una dimensione di che riuscisse in qualche modo una conoscenza riuscisse a scardinare
Molti stereotipi
Molte molte infra sovrastrutture anche aneddotiche della conoscenza del mondo islamico che i ragazzi nostri i nostri che i nostri vini i nostri colleghi avevano perché ce l'avevano e quante di queste cose che abbiamo raccolto nel mille nel sì la busta hanno aiutato e poi Zaccaria lo potrà tranquillamente confermano hanno aiutato a ridurre in uno degli eventi critici all'interno dei siti per iniziare il numero delle dico delle delle delle possibili conflittualità di alloggi che che possono verificarsi perché c'è una non comprensione dei comportamenti dell'altro
Quindi conoscere e capire
Abbiamo già detto queste cose qua
Eravamo partiti con la voglia di imparare sempre che abbiamo stiamo cercando un approccio sistematico sistemico
Avevamo capito che siamo imparare anche guardando gli altri quindi avevamo fatto già la prima esperienza con i fondi europei prima di trentenni che avevamo fatto una ricerca di comparazione metodologie corna Ras moralmente con il Belgio la Francia e Portogallo la Bulgaria e la Romania e Cipro e stamattina e Marco ricordava
Che appunto è mai sono scusate ma non c'abbiamo i calli Calizzani ma anche questa molto importante scoprirlo Skopje sostanzialmente che il nostro modo di lavorare e la modalità con la quale operavamo e Iraq sostanzialmente dentro una cornice che era corretta che molti altri avevano ma vedo avevano completa quella nostra o che noi potevamo in qualche modo inizia a definire con dei nomi metodologici cosa che chiamavano altro modo allora quando parliamo di valutazione del rischio
Noi oggi sappiamo che
Facciamo praticamente questa operazione
Facciamo è anzitutto una prima relazione istituto si chiama screening possediamo cioè comportamenti delle dei detenuti
Qualche tenuti quei prendete la rata media sicurezza
Non quelli che noi pensiamo possano essere pratica Rizzati ma quelli che normalmente Simonetta o del carcere non quelli nei giorni islamica non attacchiamo nessuna etichetta prima
Se le attacchiamo etichettata chiamo dopo aver fatto un accertamento un approfondimento di intelligenza e di Intelligence penitenziaria qui c'è un primo screening una prima valutazione che emerge da comportamenti registrate ente o del carcere
Che viene relazionata per via gerarchica
Attraverso viaggia che quindi dal passata circondate riparto e va al Nic il Nucleo Messico passò al direttore può dall'unica dove si vede oggi entrare e Almir il Nucleo regionale
Investigativo
Il Nick l'insieme appropriato la legge svolgi per approfondimenti di indagine conoscitiva del soggetto e può ritenere utile portare il caso attenzione del casa il comitato di analisi strategica antiterrorismo
Il casa badate bene e l'unico esempio
E lo dico senza tema di smentita dei vostri mi potrà confermare e l'unico esempio di in e interoperabilità Inter professionalità tra loro il Force metà gelsi italiana l'unica l'unico esempio europeo e anche voglio dire ex Rho-Pero
In cui le nostre delle nostre lo è forse metà agenti nostre istituzione di polizia si incontrano ad un tavolo tutti i giovedì senza nessun costo aggiunto e fanno Inter professionalità ci scambiamo deformazione
Questo è un è un esempio fantastico che poco avete conosciuto che poi ebbe riconosciuto e noto fuori lo stiamo portando in tutti i convegni europei e internazionali dove stiamo dove stiamo partecipando però perché è un modello operativo molto semplice al casa
Le informazioni che in Nick apparente elaborato anche grazie al contributo della della sede penitenziaria istituto penitenziario vengono in qualche modo riconnessione rimesse in ordine logicamente eccetera
E si stabilisce se
Quanto segnalato
Esulta vede dei fondamenti di pericolosità ovvero no
E abbiamo quindi livelli il primo livello che individua i detenuti condannati o accusati di reati legati al terrorismo internazionale o coloro che si sono resi responsabili di atti proselitismo spedì radicalizzazione questi sono già dentro una categoria che si chiama alta sicurezza S due
è un circuito
Qua abbiamo il livello due livello tre di coloro i quali possono essere sia esposti al rischio ma non lo sono tantissime che quindi vanno monitorati e così coloro i quali potrebbero prima loro conformazione sì con logica morale eccetera essere invece più come dire porosa mente e suscettibili di essere condizionati livello uno livello dovrebbero tre
E ripeto questo livelli che ovviamente che ovviamente
Una volta che il Nick comunica al di sopra dei renziani o ti prego di continuare il monitoraggio di questa persona perché a nostro avviso ai Fonsai diamo è un livello eccetera un sito e questa persona resta con quel livello e con quella come chiunque etichetta per sempre questa è una delle delle cose che vengono raccontate fuori dal nostro ambiente accusandoci appunto di un essere attenti editi ritenuti l'operazione di etichetta mento che non è corretta
Ma di monitoraggio dirà di monitoraggio è ventuno un'operazione viene continuamente che forma oggetto di revisione ciclica
Da parte dei suoi penitenziario che redige relazione continua a osservare il soggetto e che nel suo pensiero torna Parental mica per gli accertamenti gli approfondimenti ulteriori
Ora grazie al lavoro il professor sapore del suo team il lavoro che abbiamo fatto di formazione prima di sperimentazione poteva metodologia e stato valutato e in questa valutazione che casca in con la sua metodologia ha posto in essere non siamo stati in grado di comprendere quanto il Silla bussa sia stato utile
E quanto la procedura che abbiamo appunto messo in piedi avesse senso perché abitato fortemente i colleghi operatori penitenziari del del Front Line a comprendere a conoscere a riconoscere
Abbiamo messo in piedi degli indicatori
Questi indicatori di comportamento non sono stati inventati nel nome sono parente il frutto di un di una di un di un'elaborazione e che ha fatto il Consiglio d'Europa
E che ovviamente è in linea con i principi e con e con i diritti e con i diritti e puntura con azioni europee abbiamo sarà personale che è molto importante
Il comportamento del detenuto quindi la lista di indicatori sono quarantaquattro e individua una serie di di comportamenti possibili che possono essere nostri dannoso per attori intercettati e quindi registrati come comportamenti è chiaro che non su un suo invito indicatore non ci dice nulla
Occorre che sostanze degli indicatori vengano messi insieme vengono letti nel loro contesto la loro olistica dimensione e possono quindi formare contribuì a formare il profilo del per della persona quindi indicatori della sua personale
Di comportamento del detenuto
Le dimensioni emotive
Come reagisce come vive le sue mozioni edilizio di Valerio ed oggi che sono quelle che sostanzialmente possono farci capire o farci avete il sospetto che egli condivida ideologiche già disteso o comunque orientate al terrorismo alle al terrorismo e la violenza
Il sì l'abuso è stato molto apprezzato dei nostri colleghi è stato un utile strumento di lettura e comprensione dei comportamenti
Che possono essere sentirsi perché espressione di cultura e usi diversi dei nostri come un utile strumento per decodificare i comportamenti e come utile strumento per prevenire eventi critici anche la sezioni detentive aiutando il personale detenuti a comprendersi meglio
Devo dire qualcosa ancora si cosa abbiamo imparato
Per la costruzione delle azioni progettuali e per la loro uniforme stazione è stato necessario condividere qui tracciare
La cornice entro la quale ritenevamo utile costruire la comune conoscenza intesa come know how facile comprensibile accessi per tutti gli operatori il contesto
Nel quale queste conoscenze sarebbero stato usate senza pregiudizi e senza stereotipi la metodologia da utilizzare per usare le informazioni raccolte grazie alle conoscenze acquisite in quel contesto e la loro condivisione con gli altri operatori la natura interdisciplinare
Delle informazioni raccolte quale difensore diverse figure professionali che lavorano aiutano istituti penitenziari che concorrono ogni giorno con compiti diversi arrivo di responsabilità diversa
Alla sicurezza trattamento le persone detenute ed infine come abbiamo lavorato il lavoro che abbiamo realizzato insieme Stato in fondo semplice
Perché insieme continentale con Michele con con Ersilia con i colleghi che sono connesso con con Ernesto con Martina con Stefano con Calenda
Abbiamo facilitato e siamo stati facilitati dal fatto che ci siamo scoperti affini nel condivide la passione per i nostri rispettivi lavori
E rispetto per le istituzioni che ciascuno di noi rappresenta e per la disponibilità ad ascoltare a riconoscere le ragioni dell'altro ed infine per essere accomunati da quel sentimento prezioso che si chiama curiosità di capire che tu tutto quello che e fuori e altro da noi grazie
Ho
Come si dice
Risultati anzi un attimo
Non c'è in questo momento
Il nostro
Bene
Allora io sono una voce un po'fuori campo nel senso che è Carla presentato un modello già consolidato sperimentato io come diceva la collega mi occupo di esecuzione penale esterna e dei servizi della giustizia minorile
Dove e c'è questo oggetto di lavoro è un oggetto poco avvicinabile insomma perché in aria penale esterna e apro un po'una parente si su che cosa intendiamo per aria penale esterna quando parliamo di Area Penale Esterna
Mi riferisco a i servizi minorili della giustizia quindi sono servizi sociali che si occupano di minorenni con procedimento penale
Servizi dell'esecuzione penale esterna che si occupa dell'aria adulti e quindi il loro compito
E quello di garantire e l'esecuzione delle misure di comunità quindi sul territorio ed è Robinson quindi ci muoviamo diciamo in un territorio
Che non è il carcere dolere il carcere c'è un con testo chiuso dove è facile no facile no però comunque dove individuare un rischio di radicalizzazione e seguire la persona
è no visibile dato troppo dal confine e di un'istituzione chiusa
Nel mondo esterno o intanto i nostri servizi non seguono o persone che si sono radicalizzata e perché poi noi delle mandiamo via no non quindi il nostro obiettivo l'abbiamo cioè di non manda in tre in training e che era quello di contrastare il radicalismo attraverso la professionalizzazione delle persone i nostri operatori che dovevano imparare a riconoscere e prevenire il il fenomeno
In aria penale esterna abbiamo dovuto lui declinarlo opera in relazione alcun testo e anche al mandato
Quindi
Noi i abbiamo fatto un percorso proprio di riconoscimento comune gli operatori e di un riconoscere non solo il radicalismo islamico ma anche di riconoscere diverse forme di radicalismo noi osserviamo che unitamente al fenomeno del radicalismo islamico o nel nostro paese ma in tanti altri Paesi europei
Stanno nascendo forme di devianza che noi abbiamo un po'qualificato come devianze di tipo radicale che oggi e un po'destano allarme sociale e un po'abbiamo come operatori difficoltà a riconoscerle e anche difficoltà a ad approcciarci a queste nuove forme di devianza
Perché non le conosciamo e perché i modelli operativi consolidati nel corso del tempo non sono più o efficaci a far fronte a nuove forme di devianza
Quindi io ecco quello che presento un po'il percorso che abbiamo fatto cono operatori del territorio
Proprio di riconoscimenti e quello che voglio condividere e quello che abbiamo riconosciuto o durante questo anno di lavoro
Anche noi abbiamo lavorato o in serie giorni
Le stesse regioni dove hanno lavorato gli operatori del carcere
Abbiamo avvicinato trecento per attori e sul territorio
E invitando o non solo i nostri servizi sociali e minorili di e per adulti ma anche coinvolgendo operatori del dei comuni
Operatori delle comunità operatori del privato sociale un po'questa mattina
Si faceva con richiamo a l'importanza della prevenzione no e quindi il nostro lavoro ossia un po'mosso sul versante preventivo
E per prevenire bisogna sapere riconoscere quindi nostro lavoro è stato sostanzialmente quello di cercare di capire di più e cercare anche di capire come potere
Intercettare in maniera precoce queste forme di devianza e quale trottatori protettivi mettere in campo o a più o livelli l'abbiamo fatto anche con i colleghi che stanno quindi e accanto a me sul tavolo
E anche con loro anche con loro abbiamo condiviso sul territorio il Silla bussa che è stato contropelo direte voi insomma uno strumento interessante
Perché anche in aria penale esterna incontriamo persone di provenienze culturali diverse e quindi abbiamo interrogato la famiglia
L'adolescenza in queste culture insomma poi voci dirette anche come andato qual è questo confronto
Allora io vi dico un po'come ci siamo mossi
Intanto ci siamo poi mossi partendo da delle domande cioè chi sono questi giovani radicalizzarsi no a più livelli no
Perché poi rimangono attratti dalla seduzione di discorsi di narrazione che possono essere già e disse ma possono essere dei naziskin ma che possono essere di gruppi politici
Che possono essere dei gruppi ambientalisti perché anche la troviamo forme di il radicalismo e e come riconoscere questi fattori e quindi nel partire da queste domande ovviamente ci siamo detti e c'è il nostro ambito era di di osservazione di riflessione era l'adolescenza
E tutti noi sappiamo che l'adolescenza
Una fase della vita molto radicale in sei no c'è chi diceva un nautiche analista
Francese che l'adolescente passava da un radicalismo un altro radicalismo no ed è tutta una traiettoria no
E ed è una traiettoria alla ricerca della identità no questa no dimensione di radicale no nell'adolescente e molto forte
E in questa ricerca di identità è oggi gli adolescenti si trovano davanti a un compito molto difficile perché se come un tempo uscì di scena nel nostro Bauman
L'identità era data dalla società e quindi uno nasceva e ci aveva già un percorso identitario definito in questo momento storico questa identità non ci sono non è data ma è un po'a quel problema è una dimensione che richiede una continua ricerca una e in questa ricerca noi ipotizziamo che si può insinuare no la proposta Jedir sa o la proposta di altre realtà
Perché sono tra l'altro ho proposto io poi come vedremo molto rassicuranti che restituiscono identità a fronte di un vuoto di una proposta identitaria che la nostra società e non è in grado di fornire in questo momento storico
Quindi quali e ottima occasione
Per che ci ha dato questa proposta formativa questa slide e non se vede
Però sostanzialmente qua quello devo dire che nella nostro percorso formativo
Ci siamo posti come obiettivo prima andare a esplorare le dimensioni radicali delle devianze secondo o andare a interrogare anche e i casi che questi operatori incontrano per noi è stato molto prezioso la partecipazione di trecento e operatori
Abbiamo pensato a questi operatori come detentori di conoscenze e quindi abbiamo voluto esplorare anche nei mondi no del dei nostri servizi
Che cosa incontrano gli operatori e che cosa ci dicono le storie di questi ragazzi
Vediamo se verrà fa vedere va be'qua
Volevo farvi vedere la Scheda
Come si fa a girare
Dall'altra parte
No prima
Io parlo perché tanto vedo che questi strumenti sono un po'complicati comunque al di là oltre agli per contraddiciamo a contenuti teorici ci siamo dotati di una scheda di rilevazione abbiamo costruito una Scheda che poi abbiamo consegnato agli operatori dopo aver condiviso o alcuni concetti
E in questa scheda sostanzialmente abbiamo detto al termine del percorso opposto che queste sono le tipologie che che desta hanno un ambito di interesse
Poi cortesemente serie The dei casi che
Rientrano in quelle fattispecie dato ICI questi questi elementi e non la Scheda che conteneva dei dati anamnestici
Una Scheda che conteneva dei dati e dell'azione a ai percorsi di devianza di questi ragazzi e
Una scheda dove chiedevamo se erano presenti dei fattori di radicalizzazione
E poi una Scheda che esplorava l'aria degli interventi il nostro obiettivo era anche andare a vedere con queste tipologie di ragazzi
Quali erano gli interventi che avevano funzionato e perché quelli che non avevano funzionato e perché quindi anche interrogare lariana del lavoro con questi giovani che poi come abbiamo visto troppe sentano diversi difficoltà anche proprio nell'entrare in relazione
Qual erano gli orientamenti che abbiamo seguito quindi da una parte volevamo o andare a individuare quali erano gli elementi che ci segnalavano che ci possono segnalare dei processi di radicalizzazione in atto
Dall'altra volevamo andare a ripensare le prassi operative con ragazzi che invece avevano dei tratti di radicalizzazione
Ecco qual è la Fenomenologia al quale ci siamo rivolti come vi dicevo non solo a per qualsiasi giellisti perché ne erano avuti tre no che erano passati delle nostre comunità
Ma abbiamo esplorato fenomeni come ad a dimensione mafiosa tra l'altro uno i ragazzi mafiosi abbiamo visto delle similitudini molto
Il terrorismo politico i naziskin gli ultras le gang e le sette queste sono un po'le aree che poi tutti senza utilizziamo questo termine radicalizzazione con una grossa facilita noi ci siamo detti
Ma anche per andare alla Lizza richiamarsi ma quando parliamo di radicalizzazione a che cosa facciamo riferimento allora maniera molto artigianale abbiamo abbozzato una definizione di radicalizzazione ha bocciato a contorno iniziamo tutto in una fase sperimentale e quindi chiedo anche venia ai professori che sta questa Sala e noi ci siamo dati come definizione anche per la rilevazione abbiamo inteso come radicalizzazione la devianza di tipo radicale
Che comporterebbe comportamenti umani che si segnalano per la loro capacità di produrre scarti rispetto la norma con l'intento di realizzare definizione d'identità
Quindi la conquista e considera cioè abbiamo molto centrato su questa dimensione di una ricerca di identità
A livello teorico che cosa abbiamo affrontato qui c'è oltre a questa parte così insomma di condivisione della cultura islamica
Abbiamo intanto partendo dall'ipotesi che il radicalismo è un fenomeno oppure dimensionale e che quindi va ma letto sia dal punto di vista sociale quindi a un livello macro o micro e mezzo
Abbiamo anche utilizzato molto le storie che Ciampi portatori del professor Marone che domani insomma celle presenterà e quindi che vedremo un grosso interesse
Perché l'abbiamo utilizzate intanto perché ci ci ha rivelato uno spaccato italiano o in quelle biografie noi abbiamo ritrovato ragazzi che erano stati i incontrati per reati molto semplici
Da i nostri servizi
Nostri servizi che poi erano rimasti sconvolti nel poi venire a conoscenza dei percorsi poi di radicalizzazione che questi ragazzi avevano intrapreso quindi le storie che ci ha portato Francesco Marone sono stati importanti e interessanti per esplorare i processi
E perché dico per esplorare i processi perché poi come ci dirà anche domani marrone in tutto in tutte queste storie è difficile trovare in un profilo di radicalizzato cippo
Cioè noi vediamo in queste storie dei percorsi molto diverso si riesce riscontriamo storie di ragazzi che hanno conosciuto la violenza che hanno conosciuto la marginalità
Ma troviamo anche ragazzi che provengono da famiglie bene e che apparentemente non hanno nessun però
Nato
Allora poi ci siamo detti che per una conoscenza non era tanto importante soffermarci sul perché ma attenzionare il come e quindi sui processi di radicalizzazione che è quello che cerchiamo adesso di leggere nelle storie che ci sono pervenute
Ecco in questa diciamo illogicità dei percorsi di radicalizzazione perché di fatto sono dei fenomeni sociali
Molto il logici però dei tratti comuni noi utilizziamo i dati tratti comuni che abbiamo ho riscontrato nelle storie
Anche come orientamento al diciamo come orientamento per gli operatori e dei tratti comuni che ritroviamo sovrano alcuni elementi che medico in una ricerca analoga abbiamo trovato anche i miei ragazzi maliziosi lisciare legati alla criminalità organizzata
Intanto uno degli elementi fondamentali dell'origine cioè l'origine per questi ragazzi vissuta come fondamentale qua apro anche una parentesi pensando a ragazzi stranieri
Con la doppia origine italiana marocchina e a tutto il loculo rio che leggiamo in queste storie nella dialettica tra questa doppia origine no dove in genere
Non c'è dialettica una supera l'altra infatti un po'la Jihad che stamattina si diceva dei pensarla come sforzo è uno sforzo che troviamo in questi ragazzi nel invece trovare un origine unica
La dimensione dell'io in genere eroica e questo se vogliamo e anche un tratto tipico o o della dell'età adolescenziale l'altro e il visto o come nemico o come amico no non ci sta mezze misure al signor Michel sono nemici ecco c'è in questi ragazzi un sentire selettivo è caldo per il loro gruppo di appartenenza e tremende vento e freddo per gli altri che non appartengono alla gruppo c'è compensare integralista dogmatico c'è un comun percepì della comunità che di questo poi ci magari ci parrebbe della neo ma in maniera molto totalitaria
C'è una visione del mondo ideologica e una violenza che può sfociare nel terrorismo qui ci sono un po'gli elementi che abbiamo condiviso anche poi nella ricerca dei casi la nostra esplorazione
Con queste premesse che ho detto molto velocemente perché troppo e ne abbiamo affrontate di questioni in queste giornate con gli operatori siamo in una fase adesso di elaborazione dei dati
In solo sei territorio quindi con trecento operatori noi abbiamo raccolto centodue storie che non ci sembra poco no
Di queste centro due storie quattordici casi sono quattordici casi dove abbiamo riscontrato dei tratti di radicalità
E nello specifico
Ce ne sono cinque di radicalismo religioso terreni del radicalismo da gang
Due ultras due mafiosi e due di radicalismo politico e ora stiamo lavorando su questi quattordici casi nelle altre storie
Abbiamo torri tra gli operatori c'hanno segnalato invece dei fattori di rischio che ora stiamo vogliono lavorando e che poi magari vi mostro molto velocemente
Rispetto a questi quattordici casi che come ripeto stiamo ancora in fase di elaborazione che cosa metterai diamo no da
Quali sono gli elementi sino al cinque minuti va benissimo che lo dico proprio velocemente
Allora in questi ragazzi ritroviamo il non riconoscimento fino alla versione dello stato delle istituzioni e della sfera pubblica non di rado accompagnato da un sentimento di ingiustizia patito
L'affiliazione a una dimensione sociale seconda che spesso la dimensione di piccolo gruppo ma che può comprendere una minoranza territoriale etnica assunta come luogo di origine e di rinascita
Una certa fragilità personale sono ragazzi spesso insicuri instabili
Alcuni come sfondo c'è una povertà emotiva causa in genere ragazzi che proprio non rispondono sono molto freddi
Quindi c'è una rigidità nel pensare non c'abbiamo anche dei pezzi di colloquio dove si vede dunque una rigidità del pensare e un'incapacità ad interrogare e quindi a più a vedere l'altra faccia della medaglia sostanzialmente e cioè una propensione alla violenza
Allora io chiudo dicendo che da queste storie adesso stiamo cercando di rilevare dei fattori di rischio fondamentali che qual è poi il senso di questo lavoro un lavoro che poi andremo a consegnare agli operatori che lavorano sul territorio
Per rivedere il loro modo di produrre conoscenza nelle situazioni perché sostanzialmente sorbito alto a vedere quelle cose non vedo altre no
Quindi questi fattori che stiamo o o cercando adesso di sistematizzare
Poi saranno fattori che andremo a ricordi li deve con gli operatori per rivedere il paradigmi di lettura della delle delle situazioni
Io ve li faccio solo vedere prima perché ho superato il tempo e poi perché sarebbe troppo lunga ma ci sono fattori originari che riguardano Abbey tra un mini familiari personali e abbiamo visto fattori comportamentali
Anche quattro ma molto varrebbe la pena di ragionare sull'appartenenza branchi primitivi invece abbiamo visto che la dimensione Gruppa alle è un elemento molto importante più che quella individuale
Poi fattori affettivi e perché in questi ragazzi veramente riscontriamo una chiusura nei confronti del diverso insomma
Un impulsività un'intolleranza alle frustrazioni molto elevata e insomma e via dicendo
Poi dei fattori cognitivi
Rispetto proprio la rigidità aumentare a una estremizzazione della propria identità e delle proprie radici
E poi era per abbiamo visto rispetto a fattori trattamentali quello che riscontriamo c'è proprio un'opposizione nei confronti dell'adulto e con ruolo dell'autorità
Un rifiuto del controllo e del confronto e un forte autocontrollo nella relazione tutti aspetti che poi dovremmo vedere su come andiamo a trattarli perché il vecchio con l'ho detto questi ragazzi non funziona
Allora io finisco contabili ringrazio per noi ancora un lavoro in corso adesso abbiamo chiuso questa rilevazione e il mese prossimo alla discuteremo con gli operatori che ci hanno portato i casi perché vogliamo ancora approfondire di più
Direttamente con gli operatori e poi in maniera molto ve lo conosce speriamo di chiudere portava facendo un passo poco in avanti rispetto al tema di oggi che proprio un riconoscere verso i nuovi fenomeni grazie
Io prenderò veramente pochi ancora di più
Ora prenderò prenderò veramente pochi minuti per introdurre poi la presentazione di quello che è stato un prodotto uno strumento ma anche veramente lo dico senza retorica una bellissima esperienza di di formazione innanzitutto per noi
E dico questo perché prime diciamo tra i miei ricordi diciamo di di dottoranda
C'è stato quell'impatto enorme con lo spartiacque che è stato il due mila e uno
L'undici settembre io mi occupavo mi occupavo in parte mi occupo ancora di costruzione della teoria del martire del Gia beh in periodo classico
E quindi è chiaro che di fronte all'undici settembre e si mossero tutta una serie di cose quindi anche la piccola oscura dottoranda venne contattata davanti
Da un giornale a cui non andavano le mie simpatie questo va detto e io abbastanza imbarazzata e sdegnata rifiutai ogni contatto rifiutare ogni contatto come avevamo fatto secondo me molto giustamente i miei professori
Credo che sia un proporre faccio ammenda adesso
E credo che sia un errore credo che è è è sempre più un errore e credo che negli ultimi diciott'anni questi orrori non ce li possiamo più permettere
Questa mi sembra una cosa che è venuta fuori molto in maniera molto forte oggi
Si è parlato penso alla collega Dandolo che parlava cadrà l'ha proprio detto le università mondi con un nulla si è parlato di marginalità delle università
E però nello stesso tempo oggi siamo qui per questo questo oggettino questo oggettino dovrebbe essere no un una ripeto il più che un libretto di cento pagine è veramente il frutto di una di una bella esperienza di una bellissima esperienza
Se lo dobbiamo dire linguaggio burocratico universitario e terza missione sì
è pienamente terza pienamente terza missione
E soprattutto insomma vuole dimostrare e che l'università non non non è marginale e non vuole essere marginale
E da quello che è venuto fuori oggi mi sembra che da tutte le esperienze che abbiamo sentito insomma c'è veramente tanto
Un'altra cosa che mi ha colpita faccio un po'o come una rimessa
E è il discorso che ho sentito sul quale io concordo sulla diciamo sul décalage tra le buone pratiche e la narrazione
In effetti non che non ci siano buone pratiche però ho l'università o il mondo delle istituzioni ancora fa fatica a entrare nella nella narrazione nella comunicazioni di quello che viene fatto evidentemente insomma come poi non so quali possono essere e le soluzioni però certamente cose di questo tipo vanno anche a incidere su quella che è la non solo la produzione di saperi su questo noi tutto sommato ci troviamo ma anche su quelle che sono le pratiche di narrazione perché questi anni ci hanno anche fatto vedere che non esiste il vuoto cioè ogni spazio che viene lasciato vuoto viene occupato
E quindi se non siamo non lui come professionisti come istituzioni a occuparci della formazioni e della narrazione ci saranno altri
Al enti agenti attori che occuperanno ossia la formazione che la narrazione questo mi sembra fuori fuori discussione
Ciò detto giungiamo giungiamo hanno voi e non posso far altro che ripetere e credo di parlare a nome di tutti che questa è stata veramente una bella esperienza e che ci fa un enorme piacere
è sentir dire che gli è servita che è stata anche è stata utile
E quindi se abbiamo potuto produrre una piccola cosa che in un contesto pratico in un caso in un qui e ora è riuscita a risolvere un dubbio nelle siamo veramente molto contenti ed era questo l'obiettivo
è stata una scrittura molto diversa a da quella tribù quindi siamo abituati ne siamo abituati va be'io per esempio un'ossessione per le note
Abbiamo quindi quindi incerto queste difficilissimo c'è questa è stata questa
Lo dico con molto affetto e quindi non dico che è una scemenza
Questa scemenza tra virgolette per noi è complicatissima perché è come correre con una gamba legata e non hai le note la bibliografia illimitata e devi essere preciso però non puoi usare quelle parole che ti piacciono tanto
Ecco somma un buon esercizio no ce ce li siamo ne abbiamo ne abbiamo parlato tanto ci siamo confrontati quindi è stato veramente un bel lavoro di gruppo ed è stato un bel lavoro di gruppo fatto in condivisione qui ci sono delle persone presenti con cui abbiamo condiviso domande
Problemi e e abbiamo pensato di scrivere questo testo è non come manuale di storia dell'Islam islamistica eccetera ma come risposta con me piccolo strumento per chi ci faceva delle domande rispetto a casi particolari che è veramente un ottimo esercizio per tutti noi
E l'altra cosa e poi i chiudo vi facciamo vedere come è stato strutturato
E l'altra cosa che mi ha veramente fatto Effetto è che dietro questo de dietro questo strumento
Secondo me c'è una prospettiva che per chi non ha mai avuto a che fare con il personale che lavora a contatto con le realtà che hanno a che fare con la restrizione della libertà
è una prospettiva che noi non immaginiamo questo lo dico perché vedo degli studenti
E anche insomma su sul sul carcere c'è una narrazione e però se possiamo di nuovo tirare fuori un tratto di quello che abbiamo sentito oggi
E a me sembra con un sottotitolo potrebbe essere quello già come dire i diritti dei cattivi cattivi detto alla latina
Cioè cattivi perché sono i cattivi diavoli cioè quelli il cattivo nasce da quello no è quello che il prigioniero del diavolo
E cattivi nel senso di di prigionieri
E il fatto che dentro
Questo Sillabo ma diciamo il gruppo di lavoro che ha lavorato su questo
Abbia sentito molto forte non solo l'esigenza diciamo della prospettiva securitaria ma anche la la prospettiva di chi vuole garantire di chi crede profondamente nei diritti nei diritti anche dei cattivi
Ma è questa devo dire una cosa che veramente al di là di tutto ma
Mi è piaciuta tantissimo e quindi a maggior ragione credo che esperienze di questo tipo siano Omo spero utile ma sicuramente per noi come docenti sono sicuramente utilissime
Poi
Beh io avevo aggiungo poco altro in verità
Riprendendo un po'le parole della professoressa denaro il tentativo lo sforzo da parte del dipartimento di amministrazione evidenziata insieme ai partner di progetto e nello specifico all'orientale
E al suo dipartimento Asia Africa e Mediterraneo è stato appunto quello di mettere insieme IPA il paradigma della sicurezza quello dei diritti e questo diciamo ce lo siamo ripetuti tante volte nel momento della stesura del Sillabo ma soprattutto nel momento anche della formazione io prova di qualcosa rispetto alla formazione che noi abbiamo fatto con gli operatori sociali e con gli agenti di custodia
Perché il Sillabo si è stato preparato da dal personale dell'orrendo allora
Dal personale del dottor
Polizia penitenziaria
Uso parole che ho sentito
Quindi polizia penitenziaria
Stavo dicendo e che il il Sillabo stato appunto preparato dal personale dell'orientata all'inizio per poi sperimentarlo nel nel momenti di formazione
Però poi è stato anche un po'modificato fino alla sua forma ancora forse non definitiva
Perché soprattutto per noi che abbiamo fatto la formazione è stato molto utile
Capire quale fosse quali fossero le esigenze non solo dei detenuti musulmani dal punto di vista appunto dei diritti del detenuto ma anche della Polizia penitenziaria degli operatori sociali nel momento in cui si andavano a relazionare con ai piedi i detenuti a musulmani perché appunto per garantire i diritti all'interno degli istituti di pena c'è bisogno di a capire e e riconoscere come è stato detto prima ma soprattutto cioè a il momento del confronto tra i due approcci che sono stati spesso troppo distanti come diceva Dan professoressa denaro
E che in quel momento invece si incontravano
Faccio un esempio ci sono state poste delle domande da parte degli agenti della polizia penitenziaria e degli operatori sociali alle quali noi abbiamo provato a rispondere sulla base di una concretezza appunto della ma dell'esperienza all'interno degli istituti di pena e mai abbiamo pensato di fare un po'così con il Sillabo cioè fare la parte diciamo sulla su le questioni più generali generale che riguardano la pratica religiosa l'Islam in generale
E poi rispondere a quelle domande con dei piccoli box che potessero essere utili nel momento in cui si va ad intervenire sui singoli casi che può essere appunto dal come maneggiare il il Corano all'interno della cella
Fino a a capire perché un non musulmano detenuto rifiuta la ha la perquisizione con il cane insomma queste domande che ci sono arrivate dagli agenti della polizia penitenziaria e dagli operatori sociali sono state o utili annui per la stesura stessa delle sillabe e quindi noi abbiamo declinato questo documento sulla base di quel di quelle esigenze e noi ci siamo confrontati con con la concretezza dell'esperienza degli istituti di pena partendo da una produzione di sapere e di saperi che forse appunto è stata troppe volte lontana dall'esperienza concreta ne parliamo tanto forse appunto questa è stata l'occasione nella quale o in ogni a abbiamo avuto la possibilità anche di capire meglio a seconda dei casi che ci venivano sottoposti dagli agenti della polizia penitenziaria
Dal dagli operatori sociali
E altre cose possono essere anche appunto le immagini che noi abbiamo usato per dare a anche dal punto di vista visivo quale come fare cioè la la il tentativo è stato quello di non associare alcune immagini a la classificazione che ci descriveva prima dottoressa Ciavarella perché ci sono appunto alcune immagini che sono ma diverse da quelle che poi possono essere segno di radicalizzazione o cosiddette quindi il lo sforzo è stato questo di incontrarsi nella concretezza dell'esperienza dell'istituto di pena
E in base a quell'esperienza poi elaborare il Sillabo modificarlo
Dove in qualche modo essere capaci di fare quello che si diceva bene prima cioè di mettere insieme il paradigma della sicurezza necessari nel sito di pena con il paradigma dei diritti e questo penso di poter dire
Insomma è un esperimento riuscito da quello che ci raccontavano
I dirigenti del Dipartimento di amministrazione penitenziaria io mi fermo qui sulle esperienze sull'esperienza del di formazione rispetto a a tutto quello che dicevo prima anche ci sono anche a altre cose forse in Progetto e colgo l'occasione per dire anche io che è stata un'esperienza molto bella un'esperienza anche inaspettata inesperti inaspettatamente bella e quella esperienza di formazione è stata di formazione non solo degli agenti di polizia penitenziaria per io Veroli sociale ma è stata una formazione anche per me personalmente penso per gli altri
Allora grazie
Ai colleghi
Sacre per coloro i quali pensano che praticamente appunto l'amministrazione non è adeguatamente sensibile e adeguatamente attenta al tema vogliamo dire che questa sperimentazione che
Che abbiamo condotto in questi sei istituti in queste sei sei adulti e sei minori
E che ci ha portato alcuni risultati diventerà praticamente il documento le verrà elaborato come circolare operativa e vera implementava sul piano nazionale nelle prossime settimane
Con il comandante Zaccariello andremo in alcuni istituti rappresentativi delle regioni non abbiamo undici regioni undici provveditorati undici provveditorati per le venti Regioni centonovantasei sui veneziani
Ne faremo degli incontri nei grossi istituti penitenziari per raccontare questa metodologia per presentarla
Ci sarà una circolare e e questa circolare verrà apportata al resoconto finale alla come se europea per raccontare appunto anche alla Commissione
Che questo lavoro questo impegno economico che la commissione ha appunto investito sull'Italia
Ha comportato qui la produzione di questo di questo elemento metodologico importante che appunto diventerà patrimonio e metodologia comune in tutto il territorio nazionale questo do glielo come finale percorso gratta e
Allora
Anch'io
Adesso abbiamo aderito domande dal pubblico comunque volevo ribadire un'ulteriore volta quello che già accennava la mia collega che il fatto che quella collaborazione diciamo tra le nostre istituzioni che è così fruttuosa
Per tutti sec. si basa diciamo sulla convinzione comune che l'approccio Securitas Mario nel contrasto alla radicalizzazione non sia sufficiente ma che ci vuole altri tipi di approcci basati sulla conoscenza sulla comprensione
E insomma no che siano più ampi interdisciplinari
Prego se ci sono domande dal pubblico
Interventi commenti
Attacca Veltroni in
Nessuno vuole aggiungere nulla
Siete pronti per un'altra pausa caffè anzi no al momento prego si può avvicinare
Conviene
I danni
Non
Il fondo per il
E nella quale il come siamo e fratello racconterà questa cosa perché lui responsabile della del nucleo investigativo centrale dunque intanto c'è un discorso importante da considerare e evidentemente stai studiando un po'meglio la questione del sta cedendo sotto il nostro ordinamento perché separi verso la sorveglianza o dire che hai già come dire focalizzato può alle questioni legate ai diritti
L'attività che svolgiamo un'attività di osservazione interna perché ricordo che non lavoriamo per l'osservazione scettica della personalità
Per tutti i cori poi sono definitivi ok quindi coi quali suo definitivi occorre ovviamente preparare il percorso trattamentale potrà mai trattamento
Resta sostanzialmente una grossa Area di persone che non sono definitive
E che sostanzialmente non potremmo in qualche modo trattare secondo il principio della non responsabile a non colpevolezza fino alla sentenza definitiva di condanna tuttavia queste persone sono in carcere
E svolgono e hanno una vita interna dell'istituto conseguentemente e chiaro che ne abbiamo una responsabilità nostra che di prevenzione e di sicurezza
Anche di di di queste persone e delle altre persone che so tutto nostra responsabilità e dell'evento penitenziari pertanto l'osservazione di comportamento situazione ordinaria normale che fa parte del nostro lavoro quotidiano momenti in cui gli operatori pensai sono dentro l'istituto penitenziario devono con questi quelle attività etero che seguendo le le qualificano osservando le
è chiaro e poiché non c'è sostanzialmente nessun rapporto nel livello nella fascia della non della non del non definitivo
E le informazioni che facciamo solo osservazioni sapete interne perché riguardano i comportamenti intende questo in un anno rilevanza ancora all'esterno dopo ogni anno è chiaro che i servizi
I servizi penitenziari dunque investirono centrale e il senso penitenziario queste cose le riportano all'esterno ho risposto
Poi ci sarà eccome se lo sa e credo che questa cosa spiega molto meglio come meccanismo grazie
Non ho altre domande
Credo che
Possiamo fare una pausa riprendiamo alle quattro grazie
Pagina
Signore signori
Chiarissimi professori gentili colleghi
Sì
Ecco sono ufficiale verso il
Stato officiato ringrazio della considerazione che con tale incarico l'università L'Orientale
Mi ha usato di presiedere moderare questa sessione che cercheremo di contenere nei tempi perché la giornata è stata ormai ammettenza e bisogna tener conto anche di questo che dedicata alla gestione dei rischi della radicalizzazione
E in effetti è un tema che e quello che più se vogliamo ha mosso la stessa attenzione dell'Unione Europea finanziare questi progetti come tre in treno in grado smodato e quant'altro
E probabilmente anche gettando una luce ma di questo si è già trattato stamattina con dovizia di argomenti
Un po'troppo settoriale su le molte realtà che esistono e giustamente è stato ricordato che
Di questi progetti di questa attenzione ci si versa in campo
Sono rivolti alla radicalizzazione cosiddetta violenta
Questa particolare connotazione confessionale sulla quale ci siamo soffermati di più non è l'unica ricordava ancora stamane che nell'Unione Europea
Nel Nord Europa soprattutto sono altri colori che vengono sottolineati Vienna intenzione ad esempio alla radicalizzazione politica
Di tinte se vogliamo essere un po'generici simili naziste
E che anch'esse creano problemi perché hanno evidentemente una qualche capacità di diffusione e violente in quei territori ma non togliamo tempo alle interventi sicuramente più appropriati e più specialistici e chiediamo al professor Ernesto Savona di trattare i profili che almeno dodici processi di radicalizzazione
Devo dire qualche parola non ce ne sarebbe per mente bisogno trattando il professor Savona ma professor messo solo un ordinario dell'Università Cattolica di Milano
Dal mille novecentonovantacinque ispirate diretto il Centro interuniversitario di ricerca sulla criminalità organizzata tra scranni che devo dire che anche è stato ripetutamente da parte in project della nostra amministrazione
è altresì direttore dell'Olimpia un giornale un criminal policy
E fra i titoli non minori è quello di essere anche un mio antico amico e quindi prego per l'estero di voler dare il suo illuminante contributo alla nostra le nostre assise
Sì ma in questo senso
Buon pomeriggio ti ringrazio molto Riccardo per me è un onore aventi come presidente della sessione nella quale intervengono perché Conte nel passato abbiamo discusso ci siamo incrociati oggi ci ritroviamo ludico insieme nel guardare a come le cose di cui abbiamo parlato stamattina si possono sviluppare il futuro
Ecco
Io come direttore del Centro Toscana in partecipò come partner al progetto Train training e ringrazio
Insieme con te il DAP anche Michele Bernardini per l'invito e per questo bellissimo convegno che mi sembra cada a proposito di una riflessione larga su quello che dei ruolo della formazione della ricerca rispetto a un problema che secondo me è uno dei due problemi sui quali nei prossimi anni ci dovremo scommettere quello delle migrazioni
E che insieme a quello del riscaldamento globale costituisce forse
Ma non me lo auguro un ribaltamento della prospettiva cosiddetta sopranista facendo ritornare da capo a un ragionamento globale sui rimedi e sulle soluzioni
Il riscaldamento globale è le migrazioni sono per loro natura problemi globali e richiedono interventi globali inevitabilmente l'inquinamento non c'ha frontiere così come le migrazioni non c'hanno frontiere e sono molto contento di aver ascoltato stamattina
Il ragionamento sulla formazione dei mediatori culturali perché sono personalmente convinto che con i dati alla mano su quelli che saranno i futuri flussi migratori
Dall'Africa all'Europa dovremo
Ragionare molto chiaramente nei prossimi anni
Sulle vere politiche sicuri Italia e le vere politiche sicuri tali sono quelle dell'integrazione lo dimostrano tutte le ricerche fatte più saremo capaci di integrare i flussi migratori all'interno delle nostre dimensioni urbane e nazionali più queste politiche securitaria fatte in questo senso potranno assicurare una riduzione dei livelli di criminalità ma anche una maggiore produttività facendo conto del fatto che per una serie di ragioni di carattere demografico l'Europa si va assottigliando come componenti e quindi dovrà ricorrere o meglio pilotare i flussi migratori se ne sarà capace
Questa è la visione di molti demografici capisco che cozza contro la visione politica
Che alza muri e barriere
Pensando di difendere un problema che invece per sua natura globale e che sovrapponendosi a quello del riscaldamento globale diventerà la futura degenza nei prossimi anni ecco
Quando sarà Tino ascoltato il problema della formazione dei mediatori culturali ha detto di questi ne avremo sempre più bisogno ben preparati come numero venisse riti perché a questi affideremo la capacità delle nuove politiche sicuri tali di integrazione il mio mestiere quello di fare ricerca e quindi oggi pomeriggio vi parlerò di questa estensione al progetto tre io ringrazio Carla Ciavarella tutti gli altri che hanno lavorato al progetto l'hanno guidato
Compreso il consigliere Turrini perché è stata un'esperienza unica che mi ha permesso di continuare una riflessione della quale adesso di parlerò come di un approccio europeo a rischio di radicalizzazione in carcere
Proprio questa visione europea necessaria per fare fronte
A
I cambiamenti strutturali nelle ideologie terroristiche dei prossimi anni
Nel tipologie di violenza destra o sinistra che andrà sviluppandosi nei prossimi anni per quelli che stanno studiando richiedono la predisposizione di strumenti di intervento di analisi del rischio di radicalizzazione
Per comportamenti violenti e terroristici che siano capaci di seguire l'andamento del cambiamento dei modelli terroristici e violenti nei prossimi anni in Europa e anche al di fuori dell'Europa
Sono partito da trenta Levin dove la dottoressa Marchesi che qui lavorato insieme a Carla Ciavarella gli altri delle schede di valutazione
Sviluppando i fattori di rischio
E partendo da questi ha cominciato a valutare la percezione da parte della Polizia penitenziaria da parte dei funzionari è oggi siamo nella fase di valutare come questi indicatori hanno funzionato nel corso del lavoro
è stata un'esperienza Hunter Ignazio qui la dottoressa Marchesi per averla sviluppata insieme come con tutto tra Sky perché ci ha permesso di capire
Il limite anche di questi strumenti di analisi del rischio che sono importanti ma sono limitati e ci ha permesso anche di ragionare su quello che io chiamo un approccio europeo
Che cosa vuol dire il Consiglio d'Europa nel due mila diciotto dopo avere affrontato il problema dei diversi strumenti di analisi del rischio di radicalizzazione dentro le carceri ha detto
Con una frase
Abbastanza chiara che la standardizzazione del rischio
E la terminologia stessa dei modelli di rischio
Attraverso i vari paesi diventa un bisogno necessario
Stando ambizione significa unificare armonizzare e questo dovrebbe aiutare le varie nazioni e vari servizi penitenziari
A utilizzare uno strumento comune una terminologia comune con la quale si possono capire
Il Consiglio d'Europa nel suo documento al due mila diciotto dice signori finora abbiamo elaborato moltissimi strumenti di analisi del rischio radicalizzazione delle carceri in Europa cerchiamo di partire da quello che abbiamo fatto per arrivare a uno strumento comune standardizzato che permetta ai vari Paesi alle varie amministrazioni di affrontare i cambiamenti nel settore della radicalizzazione all'interno delle carceri questo è l'approccio europeo a rischio di radicalizzazione che ci ha permesso come tra scambi cominciare a progettare
A formulare un progetto di ricerca di cui ancora oggi non sappiamo la valutazione finale da parte europea che sia proprio la predisposizione di un tour di uno strumento che permette di tenere conto dei cambiamenti tenere conto delle difficoltà ma lo si tempo di standardizzare quanto richiede il Consiglio d'Europa lo strumento e questo
E questa è l'unica slide che oggi pomeriggio perché questo strumento permette di tenere conto di tutto quello che si è fatto finora nella parte cosiddetta rosa
Degli indicatori di rischio radicalizzazione nelle carceri europee
Finora sono stati elaborati libera uno verrà due riaprisse e tanti altri strumenti di radicali di monitoraggio della radicalizzazione nel carcere ciascuno di questi strumenti è limitato a un'esperienza territoriale contingente a una ideologia particolare
Ciascuno di questi strumenti diciamo
Fallirebbe se in quella realtà
Cambiassero le cose
Non solo ma ciascuno di questi strumenti tiene conto come è giusto della cultura penitenziaria tra virgolette del luogo
Del sistema giuridico di appartenenza
E quindi rende difficile la possibilità di scambiare e di cooperare tra amministrazioni penitenziarie
Attenzione ma proprio la cooperazione tra amministrazioni penitenziari diventa essenziale ma mano che fenomeni terroristici si spargono attraverso frontiere diverso dei Paesi europei e non soltanto europei
Da qui l'esigenza di una riflessione insieme a partner svedesi tedeschi altri la preparazione di questo progetto e devo dire hai ringrazio il cosiddetto vivi anche del dato al che ci ha permesso di ragionare avendo data come un partner rilevante all'interno di questo progetto
Che cosa abbiamo fatto abbiamo ragionato su quelli che sono i migliori indicatori di rischio esistenti da parte rosa
Abbiamo poi in un secondo strato tenuto conto di tutte le variazioni all'interno dei fenomeni di violenza e di terrorismo che potranno succede nei prossimi anni come vedete solo dei cilindretti che si sostituiscono all'interno del tunnel
A secondo del contesto dei cambiamenti di tipo spaziale geografico e anche di tempo
Il terrorismo
Alla sua dimensione storica banche la sua dimensione spaziale quello che è successo
In Norvegia tempo fa in termini di violenza
Non è ripetibile o è ripetibile lo sappiamo sicuramente è una cosa che caratterizza molto quello che è successo nei Paesi scandinavi e così via via dicendo
Ma quello che a me interessa di più perché sto ragionando all'interno di un quadro di riferimento che coinvolge l'amministrazione penitenziaria è quello che noi chiamiamo quindi un componente fissa una componente flessibile
E poi questa componente quella sotto che riguarda io ostacoli alla cooperazione tra amministrazioni penitenziarie
Il ragionamento che i ricercatori nella preparazione di questo progetto non fatto
La cooperazione tra Paesi potrà avvenire nel momento in cui saremo capaci di individuare gli ostacoli alla cooperazione penitenziaria
E rimuoverli per quanto possibile assicurando la massima integrazione possibile all'interno dello stesso strumento questo è il terzo stadio di questo cubo dove le preoccupazioni per quanto riguarda lo staff
Le risorse limitate
Le limitazioni dei dati che gli DPR rende difficile scambiare anche se questo è possibile
Le security service che ci sono tra amministrazioni e le loro condivisione è il contesto per giuridico nelle quali le amministrazioni penitenziarie
Vivono
Rendono difficile questa forma di cooperazione il ragionamento che i ricercatori hanno fatto i nella preparazione di questo progetto di cui non sappiamo ancora l'approvazione quindi dello spaccio come ipotesi di lavoro e quello che più saremo capaci di rimuovere questi ostacoli coniugando l'insieme
All'indicatore del flessibile
Questo delle diverse ideologia fermo restando l'esperienza dei diversi tour il la parte superiore
Più sarà possibile preparare un tulle unico e omogeneo uno strumento per la per il monitoraggio del rischio di radicalizzazione dentro le carceri
Dicevo Sammichele stamattina mi piace molto il titolo di questo convegno pari conoscere il rischio di radicalizzazione perché tutto qui
La capacità di rifinire Carla Ciavarella lo sa il riconoscimento delle spie radicalizzazione per neutralizzare i falsi positivi evitare cioè di alimentare pregiudizi
O altri schemi che non aiutano a capire ma che distorcono la percezione da parte degli operatori del rischio di radicalizzazione questo sicuramente un elemento di novità nel panorama della ricerca che si mette insieme
Con i ragionamenti che abbiamo fatto stamattina sulla formazione degli operatori e dei mediatori culturali cioè abbiamo più bisogno di ricerche e di formazione
Perché soltanto su questi due canali fondamentali
Riusciremo non a vincere nessuna battaglia perché di questo non se ne può parlare ma riusciremo veramente insieme a togliere via tutte quelle incrostazioni burocratiche che pregiudicano quella che e la visione europea dicevamo stamattina in coda prima di pranzo occorre una visione europea il titolo di questa presentazione e proprio una visione europea alla ricerca su queste cose grazie
Ecco grazie al professor Savona
Aver riportato l'attenzione sul tema
Il mio tour culturali e anche sulla struttura lo stato di avanzamento
Dei questo progetto europeo che poi è ciò che ha permesso anche la celebrava con richiesta della formulazione di un Sillabo e la celebrazione
Di questo convegno
Certamente il tema dei mediatori questa mattina
Ci siamo occupati è un tema interessante perché investe in primo luogo per quanto riguarda la nostra amministrazione penitenziaria adesso guarderemo in maniera più vasta al tema
Ma
Riguarda investe una difficoltà strutturale che quella di tutto veramente il pubblico impiego per la ricerca nella acquisizione di nuove risorse umane
E poi ce n'è una specifica che relativa alla
Natura stessa del mediatore essi e della pluralità delle culture ci si è soffermati stamattina
Sulla di fare suo affinamento tecnico del mediatore in relazione al tipo di rapporti che debba fra i quali di realtà che devono dare ma senza entrare in tale raffinatezza che sicuramente richiede una approfondimento accademico perché eminentemente metodologico va individuato con i termini di riferimento
Molto più materialmente ed è uno dei motivi per il quale io personalmente
Ho qualche perplessità su questa forma specifica di reclutamento viene tenere presente che non sia indistintamente mediatore culturale per tutti se non altro le basi di conoscenza diciamo così
Tipologiche storiche linguistiche fanno sì che non sia possibile essere indistintamente mediatori fra l'Islanda mediatori con gli islandesi mediatori con il talento e la Daisy tanto per parlare per iperbole
E questo nel momento in cui si va a reclutare del personale per numeri così ristretti di unità che effettivamente crea qualche problema ma lasciamo questo che è un fatto di modeste politiche di reclutamento e passiamo a un tema più vasto dicevo perché oltre a un profilo che ha investito proprio relazioni sociali stamattina abbiamo anche qui
Ci siamo concentrati e questo necessario dato che si tratta di una presenza la missione Petenzi aria
Su quello che è la radicalizzazione istituti sul quale torneremo col terzo contributo ma adesso dobbiamo guardare le cose in una maniera più ampia
E volgere la nostra attenzione alle strategie della lotta alla ricalibrazione generalmente intese non compare in un consesso che sia non solo quello nazionale ma anche quello internazionale
Con un poco di napoletana scaramanzia si è voluto ricordare stamattina che la nostra nazione è stata diciamo così protetta da gli exploit più violenti che la radicalizzazione violenta per l'appunto ha mostrato in altri paesi d'Europa e non solo devono OPA perché poi noi guardiamo qui ma come bene vi ricordavo al presidente Pelù coi c'è in tanta larga parte del mondo queste cose avvengono più frequentemente con maggior numero di vittime allora mi permetto di ecco fare richiedere il contributo del professor Paolo Scotto di Castel bianco che è dirigente generale la Presidenza del Consiglio è un alto esponente la nostra Intelligence e quindi può venne diciamo per quanto ciò lo consenta il suo stato
Professionale dirci di quanto si è fatto è stato direttore della scuola dei sistemi di informazione per la sicurezza della Repubblica e quindi il tema della teorizzazione di questi strumenti è proprio nelle sue mani
Qui inoltre è ed è docente di Analisi intese se le crisi e membro del board advisor dell'autore Academy di Ginevra
Ma questo devo anche aggiungere che anche ho l'onore anche qui condividere alcune al PAC mi sette diciamo di circolo con il nostro l'illustre professore e quindi ecco Carlo Paola sei piacere di dirci qualche cosa ti passa adesso alla
Buonasera a tutti grazie ed era generosa presentazione in effetti non sono ma fui però sono ancora esistente invita anche se non burocratica dalla struttura Intelligence e con buona memoria
Devo dire che mi sembra questo una Fausta occasione che si ricollega a un punto importante nella storia dell'Intelligence nel due mila sette il legislatore
Immagino alcune cose uno anche la sicurezza nazionale perché poi nella declinazione specifica di questo stiamo parlando
La sicurezza non fosse monopolio ma dovesse essere un azionariato diffuso a forte compartecipazione e che il Presidente del Consiglio responsabile nazionale della sicurezza nazionale dovesse essere aiutato da un gruppo di ministri che erano dei consiglieri speciali Giustizia Interno Difesa Esteri economia
E sviluppo economico il legislatore quel giorno era distratto dimentico il MIUR dove però risiede l'eccellenza culturale del Paese dove risiede
L'agenzia spaziale del CNR delle nelle cosine così
Ovviamente
Non era un difetto fondamentale tant'è vero che fu corretto dall'interior stessa che fecero un Progetto sempre più inclusivo non autoreferenziale non solipsistica o
Col mondo dell'Accademia
E non con la pelosa intenzione di reclutare energie ma per raccogliere intelligenze perché se è vero come è vero come è stato autorevolmente illustrato dal professor Savona
E rinviamo in un mondo dove la minaccia è oggi è stato detto e liquida in maniera baumaniano e Piva ma e baumaniano liquido anche il posto il jihadismo quello dell'autorizzata Mizzau Tore di Lupo solitario del jihad fai da te nella dimensione più pericolose complessa dalla liquidità
è vero come è vero che i nostri studiosi sono piene di bias cognitivi che vanno superati adesso si usa dire bye Asquini civili io preferisco che il pregiudizio in Italia o limiti culturali o se preferite e vero come è verissimo che dobbiamo diventare tale Viani per favore Colari
Coloro senza i e io sono profondamente da Libia nel pieno di cigni neri il mondo è anche lo renziani non in senso geologico ma meteorologico perché pieno di farfalle che battono reali da qualche parte producono effetti per dar ragione ancor di più e non è ha bisogno professor Savona se oggi in un attimo così di intemperanza protettiva dalla propria industria il governo etiope decidesse di ridurre del due per cento che nulla
Il sulla fornitura d'acqua che scende verso l'Egitto
Si calcola un milione di posti di lavoro e meno e quindi quella farfalla che batte leale uguale immigrazione guerre terrorismo
Allora se è vero che i problemi sono complessi
Solo in un abbraccio virtuoso
Tra il mondo dell'Accademia dove risiede la conoscenza e il mondo delle istituzioni doveri sociali siedono le responsabilità i collegamenti aggiungo il mondo dell'industria che non può essere o comunque dell'intrapresa che non può essere assente
A maggior ragione per la dimensione cyber che hanno assunto molte delle minacce allora da soli non si vince più nulla quindi evviva tutte quelle che sono momenti intensi di cooperazione se poi vogliamo tornare al tema ecco Osama Bin Laden aveva ha capito tutto o molto comunque perché un giorno in uno dei suoi molteplici discorsi scrisse che il jihad si può servire anche con la parola anziché a un dovere servirlo con la parola
Questa onda lunga anche probabilmente derivava da uno dei suoi consiglieri Al Suri
Si riflette anche nelle letture di Osama Bin Laden libri che hanno trovato a Abbottabad quindi tra tra le tante cose comunque divertente che c'era sia nome Chomsky Caselli Al-Quds quindi delle cose un pochettino
Non Mumolo omogenei però la cosa più interviste è interessante fu uno scritto che ha che fare di Osama che ha a che fare con quello che dicevamo stamane ovvero che
Osama dopo Oba Oba manco Osama Bin Laden dopo un discorso di Obama
Sempre un po'perché Obama aveva detto noi dobbiamo colpire soltanto Al Qaeda non ce l'abbiamo né con l'Islam né con i musulmani allora abilmente Savarese se cambiassimo all'home buttando ci dentro qualche cosa che a quel punto rende era un pensiero che ha fatto un cammino subacqueo molto lungo sul quale poi oggi ci interroghiamo
Oggi gli analisti si divertano a dire che ci sono treni su cui noi dobbiamo giocare la partita internet immigrazione integrazione e potrebbe essere una formula riduttiva però
Bisogna essere prudenti ad accontentarsi ma si è parlato dell'Italia dove non ci sono stati è un credo di poter dire grazie a Dio senza offendere la sensibilità di nessuno
Attentati ebbene però potremmo anche citare dei casi un po'curiosi che sono paradigma attici
Per esempio
C'è un libico che si chiama Mohamed gamme
Il quale progettava un attentato a Milano è un italiano sociologico perché nato in Liberia quindi abbiamo il primo caso l'italiano sociologico su cui poi si potrebbe anche fare qualche riflessione in più ma qui devo andare veloce perché il professor Bernardini è stato tiranno sull'orologio che io tengo d'occhio quindi non si preoccupi l'amico moderatore
Poi abbiamo invece Mohamad egemone che e invece è assolutamente italiano non sociologico perché nato cresciuto anche lui progettava un'idea un attentato
Poi abbiamo l'italiano italiano che non viene dall'altra sponda del Mediterraneo che i premi Giuliano Delnevo genovese che va a morire in Siria
Forse nella sua testa c'è a fare al massimo i mujaheddin hanno sedi però tante è morto in Siria e quindi
In tutti questi tre casi ne vediamo poca moschea è molto internet per esempio su cui altro spunto su cui si potrebbe riflettere
A me piace anche capisco che non convegno di di studiosi è un argomento basso però
Uno strumento potente non di dei era tale anti radicalizzazione ma di alimentazione di una coscienza diffusa
O più diffusa di questo tipo di problemi e il cinema
Perché il cinema se n'è molto occupato e allora certi film sono straordinari se noi guardiamo al giovane Archimede dei fratelli Dardenne in Belgio è un ragazzo che non stringe nemmeno alla mano alla sua insegnante perché progetto un attentato
Laila
Interessantissimo di Micheli dei Young c'è un olandese è una ragazza che pian piano arriva a porta a seguire tutto quello che l'iter dei degli epifenomeno ed all'aderenza una fede rigorosa
E
Emergono molte delle cose che sono state scientificamente detta in questo dibattito da una parte c'è il noi e dall'altra c'è il voi tanto che al fratello un certo punto alla scuote dice smettila di recitare le singole sulle guarda il Corano come un tutto che è un passaggio molto bello se ne interessa alla fine del film è che la ragazza si sposa con la persona sbagliata Ceva
Fine in Siria
Si pente o meglio non si pente ma nel senso rimpiange capisce le ha fatto un errore torna a pesare anche arrestati nero porto e il poliziotto qui deve che deve fare il Lille a parte l'imbecille dirà e troppo tardi per piangere però tempo anche di una riflessione lei si è la tua ombra altro bellissimo fin perché stavolta non c'è il musulmano ci sono due ragazze della borghesia che entrano in un circuito perché l'Islanda queste ragazze delle risposte globali e sede il templi del Beatles le risposte che la globali le dava Limbiate degli ioni in oggi può essere e potrebbe far parte di un lungo discorso degli di crisi dell'Occidente di cattivi valori di perdita del senso di di quelle cose che per lo possono essere importanti ma qui ci sono due borghesi
Cito ancora invece vede Dio che è molto bello perché in questo caso sono i due attentatori a Casablanca e lì c'è tutto il percorso che piace la che piace a noi perché quello più semplice
Vivevano in una bidonville schifosa finiscono in galera trovano al cattivo maestro e poi trova la loro paradiso con un attentato
è bello come titolo lambic Catto ma molto intelligente averlo incoraggiato naufragio fatto al centro sud beh di Enrico Maria Salerno
Ed è la storia del naufragio di un egiziano dove sono naufragi tutte queste storie di giovani che finiscono in carcere e il loro primo naufragio simbolico nel mare dei dei boat people naufraga nel carcere naufraga nel sogno d'Europa l'accoglienza e poi e quindi no Fraioli proprio una nave anche senso etimologico questa questa barca che si infrange si rompe negli ultimi tre minuti che mi restano cercherò quattro mi si dice meglio cercherò di guardare ovviamente con affettuoso scetticismo se mi si passa all'ossimoro cosa si fa negli altri Paesi
La Francia che ancora il modello centralizzato e napoleonico parte da un principio molto interessante dice che sostiene il terrorismo delegittima lo Stato quindi l'unico modo di combattere
Le forme radicali che embrionali di qualunque poi forma di violenza politica di tipo bla bla
Devono passare per una sorta di riconversione politica valoriale verso il rispetto dello stato del suo ordinamento che detto così non non fa una piega ma la risposta al come si fa un po'più complicata
La Spagna va più sul counseling sito web e-mail numero verde io tubo Colle impiego delle donne perché fra l'altro se guardiamo tra coloro che son partiti per la Siria e ci sono più donne che uomini e e che attenzione ma qui perdere tempo fardello a raccontarlo comunque molta della propaganda del Danish fondata alle donne come targhette proprio perché prova a ridare un tipo di identità
Poi interessante l'Algeria perché nonostante il sia un Paese non propriamente conosciuto per i suoi soft metto disse invece osa usa molto di soft power perché usa a trecentosessanta gradi media
E ha portato a bordo il Dawa Salafia che diciamo uno dei nuraghe trazione più qui ti sta nell'ambito dei salafiti provando a creare il solito giochino tra l'Islam buono all'Islam cattivo i fratelli che sbagliano c'era gente
è interessante la ricerca che ha fatto la Tunisia perché hanno fatto una ricerca sui giovani hanno scoperto che molti giovani con come direbbero gli ameni camion arredi nessuna disponibilità ai comportamenti violenti Heron dei delusi dalla delle dalla rivoluzione del due mila undici c'erano stati espropriati dei loro sogni e le loro future
E quindi a questo punto l'assoluzione
C'era uno spartiacque rispetto quale poi ciascuno avrebbe potuto decidere ma c'era una un punto di flesso enti in questo caso di catastrofe dalla curva per cui la pallina poteva scendere dalla parte
In Egitto padre basterebbe pensare attenzione perché c'è un fil rouge né in questo tipo di Paesi Mena cioè una violenta
Non con una violenza ma violenta in termini di impegno restrizione delle libertà religiosa una forte invasione di campo dello Stato nel mondo della religione
Cinquantacinque mila le chiamo licenza ma così non si chiamano ritirata di Imam sono qualche cosa di interessante
Il fatto a chioschi dentro labbra stazione della metropolitana e colla darà l'efficace o un luogo dove le fatture sono portate verso delle correnti di accettazione il termalismo adorazione ha un significato sulle carcere se ne occupa molto il Marocco
Perché c'è un boccascena al Centre dove perfino con coloro che hanno commesso azioni violente anzi per fortuna soprattutto loro lavorano su un tema di riconciliazione riconciliazione con Bon comuni stessi riconciliazione col Corano
Riconciliazione con la società ovviamente il discorso sarebbe molto lungo ma credo che ci si accorga che in realtà ciascuna di queste prospettive non ha un respiro davvero globale probabilmente è vero che il respiro globale Paesi a delle declinazioni territoriali locali culturale ma io sarei prudente a guardarlo quest'a questo punto non posso altro che pensare che Adriano Olivetti che ho sempre ammirato se fosse qui il suo fantasma seguire il convegno e quei risultati che questo certifica che ha prodotto ricorderebbe una sua frase un sogno resta un sogno finché non si comincia a fare qualcosa dopo diventa un progetto quindi auguri a tutti voi
Siamo veramente grati stesso sconto di Castel bianco per questa ampia presentazione di una delle realtà che poi sono prossimi alla nostra nazione
O da un lato dall'altro per mare o dei monti e che
Ci ha dato una luce anche della per percezione culturale così come immediata da gli artisti le cui opere ha voluto ricordare e certamente viene polso vi è molto da riflettere su questo
Perché si è si arriva ad avere una così consistente produzione su un tema che per quanto possa in qualche misura avere anche aspetti spettacolare
Però indubbiamente non la quanto di più lieto si possa affrontare vuol dire che quanto meno la presenza non è limitata a una percezione diciamo così di diffusione di paura sociale sulla quale pure ci siamo fermati stamattina eccetto con le navi l'immagine che poi poiché la statualità in fondo rimane
L'unico preservarlo ardo per quanto possa proiettarsi oltre le proprie frontiere per quanto è l'unico riferimento per i cittadini per chiedere una protezione
Diventa effettivamente arduo immaginare come poi si possa avere certo nel mondo per la prevenzione per dirla tutta dell'intelligenza senza doverlo dire chiaro che le cooperazioni sono opportune sono fortunatamente la regola anche se certamente si sa non sono particolarmente facili ma insomma si vede che vi è chi più rapide ora per riavvicinarci invece al tema
Che più
Diciamo in qualche modo investe ed è per noi quanto meno la fonte di dati di conoscenze di avanzamenti di modifiche
Sia della nostra prassi di governo delle strutture detentive e dei detenuti che manifestino queste inclinazioni radicalizzazione io credo che nulla potrà aiutarci più della relazione che farà Augusto Zaccariello al dottor gustosa querelle è un dirigente della polizia penitenziaria ha comandato numerosi e importanti reparti Parma Bologna Genova e poi lustro perché è un ufficio nostro per la protezione delle autorità e poi dal due mila quattordici dirige il nucleo investigativo centrale il nucleo investigativo centrale è la struttura di indagine
In realtà ha una funzione anche di polizia giudiziaria evidentemente ma è stato officiata
Anche per i mutamenti che sono avvenuti con l'attribuzione di competenze la procura antiterrorismo dalla procura antimafia in termini antiterrorismo per i profili che ha di similitudine con la cruenta nella testata
A incrementata da ultimo anche questa funzione di analisi
Del rischio terrorista tant'è che poi la struttura che predispone raccoglie ed elabora i dati che poi la nostra amministrazione può fornire al casa che insomma per i conoscitori
è un un con forum dove si confrontano le varie amministrazioni di di di sicurezza ai fini di preventiva di analisi strategica antiterrorismo allora io prego
Fondato Zaccariello di poter fare la sua relazione
Allora io innanzitutto desidero ringraziare sia il professor Savona suo staff per l'aiuto che ci hanno fornito in questi mesi
Nel corso del Progetto trendy training edito del flusso Bernardini per all'opportunità di oggi
Sinceramente avevo preparato un intervento però vorrei rispondere ad alcune riflessioni che sono state fatte oggi ma questo per fornire un contributo proprio in relazione a quelli che sono i dati che noi abbiamo attraverso un'analisi attenta che compiamo proprio sul rischio di radicalizzazione
Leggo il tema del convegno riconosci il radicalismo islamico in italiano piglio aggiungerei conoscendo il terrorismo
Perché questo perché il terrorismo avuto una metamorfosi dall'undici settembre del due mila uno ad oggi possiamo sicuramente affermare senza timore di smentita
Che le modalità di modus operandi dei terroristi è cambiato
Non abbiamo più la stessa violenza probabilmente anche programmata della tipo attentato delle Torri Gemelle
Agli ultimi eventi dove sono interventi diretti con armi da fuoco o da sparo ma interventi che durano pochissimi minuti e che colpiscono più persone stamattina appunto si diceva in maniera anche indiscriminata c'è quindi una che colpiscono soltanto persone non musulmane ma anche musulmane questo fa comprendere che anche il radicalismo è cambiato non ci riferiamo ovviamente opere di realismo violento
Di natura confessionale diverso dal radicalismo prima c'era la domanda classica che viene fatta la nonni convegno in ogni incontro come mai non è mai accaduto in Italia
Non è accaduto in Italia sia per la il sistema di prevenzione ma soprattutto per una questione
Diciamo investigativa e di prevenzione ne veniamo da un'esperienza che il terrorismo interno veniamo da un'altra esperienza che la criminalità organizzata
E anche in questi due fenomeni non possiamo parlare di radicalismo il proselitismo anche queste organizzazioni avevano forme di proselitismo all'interno degli istituti penitenziari la maggior parte delle obiezioni criminali sono nate in carcere
La camorra 'ndrangheta e le altre organizzazioni Sonate all'interno degli istituti penitenziari
Il terrorismo interno si è combattuto grazie all'opera svolta dall'amministrazione penitenziaria all'interno delle carceri perché da lì uscivano i documenti quindi tutto questo
A modus operandi che aveva amministrazione penitenziaria il suo predatori ci ha consentito di stabilire quindi dei processi delle noto Dolo GE
A partendo da una legislazione che ci aiutava perché ci aiutava perché avevamo già delle norme che combattevano il terrorismo interno quindi a differenza di altri paesi Abramo la possibilità di
E prive di dire quelle norme immediatamente ed estenderla al terrorismo internazionale
Ma all'interno della degli istituti penitenziari avevamo un ordinamento penitenziario che benché le settantacinque
Dava alla alla dei delle indicazioni ben precise sulla trattamento dei detenuti di nazionalità straniera si parla di libertà di religione
Si parla di mediazione io dico che l'inclusione addirittura e l'architettura dell'ordinamento penitenziario sesso
Quindi il DNA dell'operatore penitenziario dell'Apollo autore di polizia penitenziaria e la mediazione come è stato detto stamattina ora partendo da questa premessa voglio dire che noi abbiamo una popolazione di tenuta di oltre sessanta mila unità
Di queste sessanta mila unità venti mila sono di origine straniera tredici mila di questi provengono dai Paesi di origine musulmana
Ottomila Suni detenuti che professo no eh o hanno dichiarato di professare la religione
Complessivamente i soggetti attenzionati quindi sottoposti a monitoraggio anche qui sul monitoraggio poi mi soffermo un attimo sono meno di cinquecento questo fa comprendere non solo che c'è un monitoraggio attivo
Ma soprattutto che c'è un'analisi delle varie segnalazioni che ci giungono dalle strutture penitenziarie che l'analisi molto attenta
Non è sourcing con l'episodio non è sourcing con l'indicatore che sono tira dottoressa Ciavarella indicato indicatori molto fluttuanti
Il il riconoscere il radicalismo sta a significare anche vedi dei mutamenti nei comportamenti ritenuti perché se inizialmente abbiamo il detenuto che esultava all'attentato oggi ovviamente non assume più questo comportamento
Se c'era prima il detenuto che dichiarava di essere di religione mussulmana oggi dichiara un altro tipo di religione soltanto attraverso un'attenta osservazione che è prevista da quell'ordinamento del mille novecentosettantacinque due chiama tutti gli operatori a partecipare al trattamento dall'osservazione quindi non è altro che applicare delle norme
Che sono del secolo scorso ma che ci permettono di registrare di vedere che cosa accade
Ma non ci limitiamo a questo quindi ad analizzare dato a confrontare notizie che troviamo in banche dati che sono in uso alle alle forze di polizia nostra amministrazione
Ma condividiamo comitato di analisi strategica antiterrorismo che come si diceva stamattina e a costo zero sono gli operatori delle forze di polizia
Le quattro forze di polizia più le due agenzie che si siedono ad un tavolo e hanno uno scambio di informazioni questo permette di conoscere chi sono i soggetti di fare un'analisi ulteriore a oltre allo screening che viene seguito dalle singole amministrazioni
Per poter poi dare una classificazione a quella classificazione che non è un'etichetta mento e solo dire al personale facciamo più attenzione perché e al rischio radicalizzazione quindi non parliamo di livelli di rischio
Di radicalizzazione perché sono anch'io convinto che radicalizzazione non è terrorismo ma la radicalizzazione proprio dedica al terrorismo
Se preveniamo la radicalizzazione non possiamo prevenire e combattere fenomeni di deriva eversiva
Tutto questo non riusciamo ad ottenere attraverso appunto la collaborazione del personale penitenziario quindi tutte le strutture penitenziarie che trasmettono delle informazioni
Quelle informazioni ripeto sono elaborate sono confrontate con l'aggregazione dei dati e ci permettono di avere un profilo del soggetto questo profilo poi attraverso ulteriore elaborazione ci consente di indicare il livello che il rischio di radicalizzazione e la cosa importante su cui mi vorrei soffermare un attimo eh appunto gli mamma
Ne abbiamo aumentato nel corso degli anni grazie anche alla collaborazione con l'UCOII sa bene il presidente dell'UCOII quanta fatica per individuare degli mamma perché la procedura per fare entrare degli mamma dall'esterno
è una procedura articolata prevista ovviamente dalla norma
Che prevede quindi determinati passaggi nominativi vengono segnalati anche la Direzione centrale degli affari di culto del ministero dell'Interno
Che da un Paride al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria in base a quel partire poi l'Imam esterno accede
All'interno degli istituti l'ordinamento prevede una libertà di religione ma ci sono anche scelte individuali la il radicalismo individuale una scelta individuale così la partecipazione alla religione
Molti detenuti non riconoscono l'Imam Esterno quindi anche una volta individuato l'Imam Esterna ne parlavamo stamattina c'è il problema di farlo identificare e riconoscere i detenuti come mamma perché sono diversamente soggetti estraneo
Che dall'esterno viene per controllarci
Poi ci sono dei detenuti che si autoproclamò no Imam ma non sono riconosciuti assolutamente dall'amministrazione anzi sono tutti identificati
Verificate controllati
E sono soggetti che sono riconosciuti della loro leadership dei detenuti e questo è il problema principale ma è un problema su cui l'amministrazione si sta impegnando come si sta impegnando sulla
Formazione del personale
Ne abbiamo iniziato l'amministrazione evidenziare inizia il monitoraggio
Per il rischio di radicalizzazione violenta dal due mila e quattro non è un qualcosa che iniziamo oggi perfezionato poi ed è mutato nel corso degli anni boa in maniera molto fluttuante ma questo ci ha permesso quindi di rivedere continuamente gli indicatori ecco perché dico molto grazie
Professor Savonese collaboratori perché abbiamo adesso messo a sistema un metodo non solo empirico ma oggi possiamo dire che scientifico che ci permette di individuare a degli elementi che ci fanno quindi supporre il rischio di radicalizzazione elementi complessi cioè la radicalizzazione un problema complesso e non può trovare soluzioni semplici deve trovare soluzioni complesse
Concludo anche con la
Con un altro dato che è importante quello di cui parlavamo dei guidatori
Linguistico culturale
Nel due mila e diciotto con una riforma dell'ordinamento penitenziario è stato inserito quindi la possibilità da parte amministrazione di abbellirsi
I mediatori culturali ma anche lì sono convinto che il mediatore culturale deve essere uno specialista dell'ambito penitenziario
Non solo il mediatore lo il medico lo è l'infermiere l'infermiere che al lavorare in un istituto penitenziario ha un profilo generico vinte il miele ma lavorare all'interno istituto penitenziario e tutto un'altra cosa
Perché tutta un'altra cosa perché i problemi che noi a guardiamo viviamo oggi noi vivevamo niente fine anni Ottanta inizi anni novanta il problema dei detenuti stranieri
Quando all'esterno questo problema non c'era erano i primi soggetti arrestati e portati in carcere
Il dipartimento dovette affrontare questa emergenza è il primo problema era come dialoghiamo
Insieme ai detenuti italiani dialoghiamo da soli in celle con detenuti stranieri questo ci portò pone corso degli anni ed è venuta seri problemi sono salite problemi che poi a metà degli anni Novanta abbiamo trovato nelle nostre città
E quindi siamo dovuti ricorrere all'integrazione già agli inizi degli anni novanta tra detenuti italiani e stranieri perché diversamente se non seguiamo uno fazione all'interno degli istituti
Immaginare che il problema si è rispecchiato nelle nostre e i nostri quartieri le nostre strade a distanza di anni e così la radicalizzazione
Io spenderemo un molto tempo sulla seconda generazione una differenza è la Francia viviamo adesso la seconda generazione e su questo secondo me il sacrificio
Che la società civile deve fare e impegnarsi con la seconda generazione perché quella che si deve inserire e deve fa parte
Del territorio deve sentirsi su un territorio che è proprio e non su un territorio che lo ospita
Io vi ringrazio fosse un su Di Luca
Capello della sua
Viva
Condivisibile esposizione
Così come tutti i relatori che hanno permesso di dare una certa completezza a questo tema della gestione dei rischi della radicalizzazione
E certamente il tema di quelli che
Lasciamo che cos'lecita continuamente perché ogni attitudine con cui lo Stato si ponga dire la società è più complicato perché questo richiede ovviamente che sia partecipato da un numero maggiore ma per quanto attiene alle istituzioni
Ogni eco attitudine istituzionale condono produce poi il suo volto una reazione un mutamento un adeguamento e necessariamente quindi il nuovo studio un'analisi d'altronde il modello che era stato presentato poc'anzi
A parte quella inquietante con relazione riferimento alle difficoltà che hanno le amministrazioni a rapportarsi fra loro e che certamente è vero ma insomma questo ci colpisce un poco di più
Però è anche vero che proprio giustamente dato della realtà umana come tale è immutabile Monti qualche la Scuola superiore della magistratura aveva delegato un componente uno dei suoi della delle cose ma credo che sia stato trattenuto e non si è potuto venire forse da qualche problema ma comunque e quindi abbiamo anche qualche minuto in più se vogliamo ridurre credo al direttore della rinforzo CEI sarà qualche interesse qualche
Qualche intervento qualcuno che desidera porgere qualche domanda su quanto detto o
Prego
Funziona
Ma per un primo passo ritardo
è stato affrontato dall'amico Ernesto Savona una questione che secondo me è cruciale che è quella del aspetto burocratico aspetto burocratico che va ha toccato un altra questione che quella della struttura
Dei nostri istituti siano essi i ministeri siano essi gli uffici
Anche questo potrà essere un domani
Comunque una questione di ampia discussione io penso sulla sulla possibilità di evitare numerosi passaggi e numerosi in fondo venti che nascono non da motivazioni
Sutura Ali o di legate ai problemi appunto che stiamo discutendo ma che nascono in fondo da altre questioni sappiamo tutti come funzionario personalmente
Lavoro nell'università so bene che cosa è il significato per noi la creazione di una nuova struttura dentro il ministero dell'Università che va all'Amburgo per dire che ha praticamente reso la nostra vita impossibile cioè noi passiamo la nostra vita
Fare il riferimento a questa specie di di Moloch di cosa è attribuibile a cui dobbiamo non sappiamo con chi parliamo l'associazione l'Agenzia nazionale per la valutazione universitaria che ci manda in continuazione ma ci valuta su come noi facciamo i rapporti su come adesso per esempio nei qui abbiamo questa chimera di un visita dei dei cento che sono terribili
Che verranno a novembre a vedere a visitarci a farci Cucuzza sorpresa e così è una cosa e terribile ma sulla quale ci siamo attrezzando più che altro per fare alla fine una pantomima cioè questo sarà la questione
E io lo dico con molta franchezza la creazione di questo istituto ha danneggiato la ricerca in maniera sensibile cioè c'hanno allentato ha lamentato i nostri tempi di lavoro
E questo immagino altezza gli equivalenti in tutti i vostri istituti
L'uomo questo è un problema è un problema cruciale o no Che cosa dite al riguardo piacerebbe sentire quasi tutti tutti se io comincerei da chi è stata la Presidenza del Consiglio
Carlo
Mantengo comunque una Grippi istituzionale e quindi raccolgo il pensiero provocazione anti dell'amico peraltro Michele Bernardini per dire che non siamo in Wonder lande che di duplicazioni complicazioni cioè qualcuno aveva anche inventato il ministero per la Semplificazione quindi qualcosa vorrà dire se c'era bisogno di semplificare Pai
è caduto
Nel dimenticatoio
Su questi problemi se stiamo parlando della costruzione delle future classi dirigenti se stiamo parlando della sicurezza nazionale
La Mura lo sofferto anch'io quando cercavo di fare della scuola dell'Intelligence avente certificato come in altri Paesi e quindi ottenere una serie di di passaggi importanti per la costruzione dell'homo Novus degli interni già scappati
La stessa parola dell'intelligenza intus leggere col quale provare a leggere dentro escano quindi sofferenza forse per il numero più piccolo ne abbiamo le dimensioni di un grande ministero forse per altre ragioni
L'Intelligence a sofferto meno questo tipo di sistema centrato molto poco burocratico molto verticalizzato posso però dire che quando nasce un nuovo problema anche da noi esiste la complicazione vi basti pensare che sull'argomento sai perché una minaccia se espresso prima il presidente Monti paese espresso il presidente Renzi prese espresse il presidente Gentiloni
E comunque attendiamo una quarta stasera è giusto che sia così però ogni espressione modificati notevoli gradi bussola il percorso per cui a volte uno sta andando verso Golfo del leone poi si trova in Tunisia però va bene così
Vogliamo
Anche tu hai li vagliamo Poropat Ernesto
Sul podio realmente
Nel Tullio voi mettete il terzo stadio è proprio quello degli ostacoli alla cooperazione nel concepire questo progetto di ricerca
Che ripeto ancora deve essere e sottovalutazione da parte europea
Ci siamo resi conto che se non si affrontava proprio questo terzo stadio che adesso è scomparso
E che questo con tutti gli elementi di difficoltà riduzione di staff o burocratica condivisione dei dati eccetera non si sarebbe potuto avere questa visione unica unitaria europea di uno strumento che permette di facilitare la cooperazione cioè il problema non è un fatto di burocrazia dotato di culture allora nella visione del progetto è chiaro che lo strumento lo dice il Consiglio Europa ci vuole uno strumento ha standardizzato per il monitoraggio del rischio la radicalizzazione
Sì e vero ma da dire o fare c'è di mezzo le burocrazie nazionali
E le difficoltà pensate che e e lo vedremo se il progetto sarà approvato quando faremo la riunione finale
Che concepita al DAP di tutti i direttori delle amministrazioni penitenziarie tutti i paesi europei dove dovranno validare lo strumento mettendo sul tavolo le loro difficoltà a realizzazione una di queste ma sicuramente ne siete vostro può dire e lo scambio dei dati e lo scambio dei dati sotto il G DPR che è diventato un fantasma della nuova regolazione europea perché è un fantasma perché tutti dicono non si può fare quando poi si parla con le singole amministrazioni scopriamo che si può invece benissimo fare basta sapere trovare lo strumento allo scambio dei dati e alle relative a protezione
Ce ne stiamo accorgendo perché le burocrazie la prima risposta che danno e non si può fare
La seconda risposta che danno quando io chiedo attenzione coro con la norma tal dei tali del DPR voi potete fornire sì è vero ma è meglio essere prudenti e non farlo a questo punto in questo modo non si riesce a fare niente pensate diceva un professore criminologica che nello Stato della Florida l'elenco dei reclusi nel carcere della Florida e sulla pagina web
Non voglio dire di arrivare a una cosa di questo tipo nome e cognome durata dalla carcerazione nere atto commesso eccetera sulla quale e stiamo parlando dell'America nel due mila diciannove non stiamo parlando del di qualche cosa
Questo si può è vero che l'America non è issati ritiro sono sottopassaggi DPR non so se fortuna o sfortuna ma cioè si possono fare
Condividere dati non dico mettere sulla pagina web che permettono perché la condivisione dei dati tra le varie amministrazioni penitenziari e fondamentale
Perché se il rischio radicalizzazione è una cosa che attraversa territori frontiere abbiamo bisogno di capire cosa sta succedendo da una parte cosucce dall'altra perché rimedi diventano inevitabilmente comuni e col l'abolizione delle frontiere a quel punto la condivisione dei dati diventa essenziale
Riusciranno i nostri eroi a sconfiggere la burocrazia che si opporranno a questo
Noi speriamo di provarci e con questo progetto che coinvolge alcune amministrazioni penitenziarie
Sull'amministrazione penitenziario lasciatela porno
Ah beh io lo mantengo con un o un certo senso del pudore quindi preferisco non pronunciarmi devono invece la do invece la parola chiedo invece se qualcuno sistemi desideri fare qualche domanda i nostri preziosi relatori
Prego e
Marca bene prova grazie ancora nel questa sessione soggetta curiosità forse un pompa banali e attende il professor Savona in questa scala molto interessante e ci ha fatto ridere
è in questi che lei chiama componenti flessibili significa che si passano tra la
Anche dei dei punti comunità nelle strategie di radica elezioni tra il reggiseno così diverso era quella quella di destra Coalizione di quella lì se la sinistra e quella e quella islamica preparano Anna anche per il dottor Dre Zaccariello lei ci ha parlato di come le delle vostre strategie di riconoscimento ma immagino che i detenuti abbia anche delle strategie di camuffamento in come si procede dircelo come
Come il riuscite a svelare se ce lo può dire e infine se non ricordo male il dottor ascolto
Ha citato le do la strategia di radicalizzazione verso le donne che è una cosa di cui si sa molto poco perché normalmente si parla di come vengono vengono reclutati i maschi
E sembra che le donne siano quasi riaccompagnamento siano mogli compagne eccetera nelle mi sembra in qualche modo interessante capire quali sono le argomentazioni che si possono usare per delle donne
Allora
Molto brevemente nel lo strumento comune questo giro come vedete ci sono dei tasselli che entrano e escono secondo delle diverse caratterizzazioni della violenza estremista che può essere di un tipo di un altro di un'altra ancora
E l'idea è quella che all'interno di questa componente le cose cambiano sia nello spazio che nel tempo
Di qui a cinque anni non sappiamo con quale sarà la tipologia di violenza estremista che ci troviamo ci troveremo a considerare sicuramente ne avremmo di certo tipo schematizzare la destra o sinistra
è sbagliato vedremo ad affrontarla
Dobbiamo tirare da lì i valori o le ideologie che la caratterizzano dentro lo strumento questa cosa si può comprendere adattandolo o come si dice con la parola inglese customizzate Ando a secondo dello strumento flessibile
Però gli altri due rimangono inalterati in questo caso quindi a poco a poco cambiarlo
Guardi quando prima parlavo di indicatori frutto anche che nel corso di un decennio abbiamo cambiato più volte proprio in relazione al fatto che molti indicatori si superano
Con la conoscenza da parte del detenuto e quindi vengono individuati altri elementi che possono essere utili
Poi a darci comunque un profilo di radicalizzazione
E comunque tutto avviene grazie a quell'opera silenziose preziosa del personale di polizia penitenziaria
Che osservando quindi registrando quello che vede materialmente ce lo segnala e da lì poi con una serie di elaborazione dei dati che faccio un esempio se un soggetto entra dice di essere di religione cattolica e poi lo vediamo che partecipa la preghiera del venerdì piuttosto che leggere il Corano e altre cose comprendiamo che c'è quindi un momento di camuffamento ci sono momenti di isolamento e quindi riusciamo a cogliere anche in quei momenti
Per verificare se può essere uno degli indicatori utili
Io ho sempre detto e degli indicatori di oggi non sono utili domani può darsi che vanno cambiati soprattutto perché poi se ne parla tanto di radicalizzazione quindi molte delle cose vengono ovviamente portate in pubblico quindi conosciuta
Presenza femminile premesso che nell'ISE se c'è anche una brigata di multa Gujarat cioè le le mogli Pellegrina ma il punto non è tanto la loro presenza che indispensabile qualunque Progetto
Scusa Tosatto Isis da esce qualunque Progetto di costruzione di un sedicente è stato non non si può fare a meno prescindere dalla donna
E interessante perché è uno dei temi di propaganda del califfato che ha ma anche molto attecchito è anche andato al di là seducendo comunque attirando l'attenzione i film non sono peregrini perché ci sono storie vere dietro il quale film sono stati prescritti
Di un modello di critica globale al sistema occidentale è vero che spesso per noi utilizziamo dei contro argomenti per replicare esattamente il contrario e se vedessimo qual è il grado sotto al naso nonché da tutti i di gradi attraverso cui deve passare una perfetta voce erratici dovrebbero i brividi tuttavia è un tentativo Chiatti Quito in molti casi la storia adesso fino a metà anni è un caso e sono due borghesi perché racconta di un rifiuto radicale di un sistema di valori che valorizza quelli che sono disvalori
Vero o falso che ciò sia è un'attenzione a un serbatoio
Di reclutamento di madri dispose di persone che saranno vicine a coloro che poi saranno o potranno essere voce tiene è chiaro che ha avuto certo forte seguito quindi
E tuttora
Non credo ma no no numeri per risponderle che in Italia sia stato possa essere un fenomeno diffuso
Quello che è certo che in Paesi dove c'erano comunità seconda terza generazione questo ha avuto un impatto così come ho avuto un impatto su persone che erano laiche o comunque non confessione a mente negata l'Islam che hanno trovato in questo tipo di messaggi
Pongo m'ha risposto potenzialmente globale a a un loro o un loro disagio però ecco sarei molto molto prudente nel definirla una dimensione globale un target dalla propaganda darla sedicente che ha di fatto erano anche i giornalisti
Addirittura con degli occhielli gli accrediti trip Tritter privilegiati quindi tutti i sistemi che servono a rilanciare un'idea fenico giusta che essa sia funzionava era un'applicazione molto concreta del gelato alla parola
Oppure
Celli qualche racconti alcune svela porgere qualche altra domanda
Ma astri e galassie alzata una mano
Si esalta la mia domanda forse sarebbe stata da porre alla all'esponente la magistratura che purtroppo non è qui oggi
Però diciamo la nostra legislazione non sana solista dell'OLAF legislazione sul terrorismo afferma un po'alla situazione emergenziale degli anni Settanta ecco mi chiedevo fino a che punto una legislazione di questo tipo può essere adeguata per affrontare i problemi del nuovo terrorismo cedevole una radicalizzazione
E anche regime penitenziario che è legato a questa normativa sulla sul terrorismo può essere può incidere così sulla sulla prevenzione e sulla eventualmente la si apprezza nella decisione fascismo in ambito penitenziario stare dietro
Nove dall'esordio questo spesso nel capitolo fondamenti sì allora la legislazione italiana ha avuto vari interventi proprio per essere adattata a quella che era l'emergenza del terrorismo a internazionale
Le debbo confessare sull'ordinamento penitenziario ogni qual volta ci siamo trovati a dover affrontare qualche argomento sulla radicalizzazione sui detenuti stranieri abbiamo petto Nordin avendo abbiamo trovato una norma che prevedeva esattamente un intervento verso quindi detenuto straniero anche verso la radicalizzazione immagini che l'ordinamento prevede un'osservazione scientifica come è stato già detto stamane
Ad la personalità e quindi addirittura con l'intervento del due mila e diciotto è ridotto ad Hannover Sinisi quindi entro sei mesi per i detenuti condannati bisogna stilare un programma di trattamento
Quando si parla di rieducazione oggi a quella bisogna dare un significato diverso di di educazione significa anche di potenziamento dei radicalizzazione
Quindi il significato che oggi diamo al programma di trattamento anche quello del depotenziamento in tanti istituti previdenziali sono Progetti
Di educazione religiosa del porto un appunto a depotenziare il soggetto dei potenziali perché perché
Non deve non buttiamo intaccare la libertà di religione anche se spesso la radicalizzazione non deve essere comunque scusa con la religione islamica non due cose
Completamente diversa però io penso che i nostri ordinamenti sono molto all'avanguardia su questo
Grazie io volevo chiedere al dottor ascolto
C'è un problema europeo che sono o coloro che tornano coloro che tornano dalla Siria e dall'Iraq perché marginalmente possiamo dire per fortuna interessa il nostro Paese
Però ecco è un problema che si pone e come lo si può affrontare dal momento che ecco che tema scivoloso nessun ma nun a chi ha commesso chi è andato a combattere dall'altra parte poi qui che cosa fa e come lo lo si tratta e come si trattano eventualmente le mogli e i figli
Me bellissima domanda scivolosa come lei stessa la qualificato
Intanto io
Essendo posta visto il tecnico non ho una fiducia totale nelle connessioni lineari non credo che chi fuma una sigaretta passerà all'oppio e la pipa con l'oppio né chi si fa un rischino passerà all'alcolismo spinto quindi ci sono visto che abbiamo i reduci da dall'Afghanistan sui quali abbiamo imparato qualcosa
Non c'è una connessione editing lineare tra reduci stimo e una disponibilità militante a integrare le file del del disagio che Palizzi tra qua si può trasformare o si trasforma in militanza violento terroristica quindi su questo punto sarei prudente
Come sulle comunità familiare le quali fra l'altro siccome i combattenti partiti per come in Italia o dall'Italia come più corretto dire sono conosciuti nei loro nuclei se son rimasti
Queste unità sono state più piuttosto che di moto monitoraggio oggetto di protezione di attenzione spesso magari un po'pelosa di rieducazione sociale o di
Ma niente che fosse invasivo del dello convezione o personalità un pericolo in astratto
Io timore i fabbricatori di pericoli perché sicuramente producono Fund raising e tante altre cose
Ancor di più le sue coloro che producono allarmi ancora peggio penso che attenzione sia una giusta cosa ma penso anche che dobbiamo considerare che ne spreme s'l'esperienza
Ci sono state molte persone che hanno creduto in qualunque teologia poi l'hanno conosciuta nel Paesi dove questa si applicava concretamente qualcuno è stato felice ma molti hanno ringraziato Iddio di essere tornati ai Paesi di origine cosa voglio dire che esiste una vasta letteratura di coloro che non si aspettavano che dai fosse esattamente quello che pensavano per cui sono andati per combattere poi un tornano anzi in molti programmi contro la radicalizzazione sono i migliori testimonial perché non ce lo siamo ancora detti o è passato in mezzo ai tanti ma si messaggi Marcelo se e il Dipartimento di Stato americano che ci parla di come dovremmo essere
Non può essere oppure prendiamo un caso estremo il re di Giordania chiama bravissima persona la stessa persona però che poi ha messo la tuta variatore andato nella propaganda del califfato a bombardare villaggi con donne e bambini quindi pari come può essere credibile una fonte che in senso cognitivo ambigua quindi che al significati opposti che contiene ergo credo che si debba stare attenti e anche se una sigla un po'così burocratica in casa il comitato di analisi strategica
è un luogo virtuoso che poi è un po'l'uovo di Colombo che non è abbastanza applicati in altri paesi perché si siedono le amministrazioni coinvolte con i loro network che non sono quale network dell'Inter ricrescono uguale a quello di ciascuna delle pulizie
E questo con la
E questo collaborare virtuoso
è un modesto molto semplice che forse ci fa essere anche più confidenti nel fatto che di fronte a maggiori minacce quella collaborazione mancata che lamentavamo quelle lentezze
Si possono superare basta essere in questo caso una cordicella Wellington per fare una guerra ma per prevenire la violenza e questo credo che sia un messaggio buono che va apportato Eva meglio conosciuto a casa dei cittadini perché sembra un ente astratto casi sembrano andare mente caritativa invece una cosa molto semplice
Bene un anch'
Ma sempre sulla scia andini questa domanda risposta il tema invece delle espulsioni quanto può essere efficace come mezzo di prevenzione
Perché da un quel che risulta chi arriva con un barcone e poi di non certo punto viene accusato di di terrorismo subisce diciamo gli effetti di un decreto di espulsione quindi viene effettivamente espulso
Per esempio capita che nel Paese di origine questo viene scarcerato perché poi non ci sono prove materiali e contro di lui
C'è il rischio che questa persona possa riprendere un altro barcone come arriva per la prima volta quindi io mi chiedo
Qual è il male minore per noi oggi come Italia e cioè dare un giusto processo queste persone per poi incarcerare le o espellerli le
In dei paesi dove non abbiamo la sicurezza che effettivamente questi per sapere prima tanto
Chiuse sì potente più rischi detta prima parte spacciato uso perché
Bene ma se uno viene espulso per terrorismo
Questo se torna insomma
Io non mi non mi sentirei tranquillo non so forse dottor scotta potrebbe rispondere no
No beh ma qui direi parere soggettivo ma direi qualcosa io se posso perché questo metro lo spiego il ministro dell'Interno percorsi anche il suo le sue perplessità da parte del comandante di un po'forza di polizia
Ora non più in servizio ora la prospettazione che il questo tipologia di espulsioni avvenga quando il livello di notizie intorno alla persona
Sia del tipo da cambia da consentire quella che noi chiamiamo una misura di prevenzione ma non un processo perché ove ci fossero gli elementi per fargli un processo
Naturalmente non lo potremo neanche allontanare a quel punto sarebbe ovviamente
Trattenuto dalla mano pubblica in una nostri stabilimenti penitenziari
A disposizione dell'autorità giudiziaria perché il tipo di reato chiaramente e di quelli che richiede l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare salvo poi giudice italiano di valutare se sussistano i reati quali elementi su si traccerà ma quando il livello è talmente io se notizie è inidoneo a permettere questo
Può integrare perché l'ordine probatorio del tutto diverso per le misure di prevenzione le misure e le e le i reati può integrare invece questo tipo di far questa è una misura di prevenzione molto speciale con un'efficacia peraltro non differibile e via dicendo
Se quindi questo è il blocco è l'elemento e tutto da vedere che questi elementi i nostri ovviamente che emergono a noi siano condivisi da un altro ordinamento sovrano di un Paese che poi magari anche esso le sue difficoltà raccogliere le prove a identificarle anche magari la normazione diversa perché poi chiaramente dovrà disciplinasse secondo le sue proprie norme non secondo quelle che possono riguardare noi
Devo dire che sovente sono stati in cui la soglia di incriminare lezione e piuttosto più bassa che in Italia
Per cui non abbiamo uno standard almeno avevamo poi non so dire qui qui ci vorrebbe forse il procuratore Repubblica però ma loro non sono mai contenti dello standard discriminazione
Lo vogliono sempre basso molto basso quindi così la per cui ecco abbiamo anche questo sistema però chiaramente ma a quel punto se il soggetto dovesse ripresentarsi in Italia potrebbero anche esserci elementi per ritenere che vi si è invece un'intensificazione del dolo in ordine a quelle condotte che abbia un interesse specifico più sottolineato magari si potrebbe anche aprire un procedimento penale però certa teniamoci nei limiti peraltro di misure che noi dobbiamo vedere dentro contesto costituzionale in cui garantiamo diritti di di di disposta non so perché questo veramente non lo so dovremmo chiedere a qualche amico dei tribunali amministrativi ove qualcuno ricorra contro pur essendo stata eseguita la misura perché queste contingibile e urgente
Se questo possa poi per ottennero di poter rientrare per quanto meno potrebbe nulla sopratitoli potrebbe rientrare però si sa che poi questi proventi sono dati rebus sic stantibus per cui se lui ritorna disporre cominciano a fare il provvedimento
Certo so io non conosco il numero generale di questo provvedimento di questi provvedimenti che comunque è consistente ma non è altissimo anche perché non sarebbe seguiti da diciamo la verità oltre un certo c'è un certo numero quindi comunque al momento è quanto di meglio si è trovato devo anche dire che per quanto oggettivamente e questo diceva quell'altro Ossimo ufficiale di cui parlavo loro li preferirebbero i nostri ospiti noi al contenimento del numero dei nostri ospiti guardiamo sempre con simpatia
Bene io direi che possiamo ah no c'è un'altra domanda e poi ci congediamo
Volevo chiedere relatori ovviamente ringrazio dello momento cui posso fare la domanda
Secondo voi quanto il termine radicalizzato descrive il vero background psicologico del terrorista di oggi non del terrorista che mirava a come dire
Al Allo stato mal terrorista di oggi invece quasi più una falla della società che si sente appunto a questo sentimento di non far parte della Società di essere un pezzo di un pazzo che non lo riempie quindi di sviluppo arrangiamento violento verso la società come fenomeno di come dire
Repulsione verso la società una società che per lui non la non lo capisce
Non l'ho capita molto bene questa domanda per o quello che posso dire
E che non ci sono terroristi per tutte le stagioni
Una ogni stagione a un a sua tipologia con alcune diversità anche spaziali alludeva ad esempio in Norvegia per esempio o quello che succede in altri Paesi con alcuni motivi di fondo uguali
Il terrorismo delle Brigate rosse come quello di dai quello italici non è quello che altri e così via il più la sfida quello di riuscire a capire quali sono i driver di queste condotte se uno tira giù un pezzo di storia si accorge che da che mondo al mondo c'è sempre stato una forma di violenza estremista che diceva bene Zaccariello
In alcuni casi si è tradotto in comportamenti violenti ivi altri
C'è stato un processo di radicalizzazione di cui dobbiamo sapere cogliere la propensione
Quindi quanto di questi radicalizzato e si trasformano poi in effetti di terroristi la scommessa di tre in training per chiudere celebrando questo progetto è quello di capire attraverso una serie di indicatori quanti di quelli radicalizzare lì ora dica Rizzati possono diventare una minaccia
Perché non è detto che tutti quelli radicalità che sono obiettivamente una minaccia il tema è prevenire noi abbiamo chiuso recentemente un progetto europeo deve ora insomma diventi che studia la propensione al reclutamento da parte delle organizzazioni terroristiche dei terroristi cioè individuando i fattori sociali e psicologici
Che portava un terrorista a sviluppare questa sua propensione sono modelli di stipulazione che ci permettono di capire come le politiche di integrazione
Scoraggiano nasce non lo specifico del modello comportamenti la propria cioè la propensione alla non è un dato per sei che esiste
Quello che dobbiamo fare è quello di lavorare nella riduzione di quel propensione nel rimuovere quelle cause che portano un gruppo di persone che ha fenomeni di caratteristiche sociali psicologiche eccetera
A tradurre quel comportamento e comportamento terroristico Paola o meglio ancora violento su questo si sta lavorando oramai i fattori di rischio sono molto conosciuti
Alcuni positivi alcune attivi c'è oramai un discorso molto chiaro che Paesi stanno consolidando
Per interventi ad hoc dopo un poco l'intervento oncologico per colpire quella situazione rimuoverla è ridurre quella probabilità
Forma un bando i nostri ringraziamenti all'università L'Orientale che c'ha ospitato
A me perché mi ha dato l'occasione di vedere amici di poter dire una parola in questa sede chiudiamo questa sessione rinviamo alla celebrazione di domani per quanto sarà la prosecuzione di questo seminario
Fratelli a Brera e comunicazione Varenne in grado di servizi appunto immersa nella Torino Ignazio anche tutto il pubblico presa da così numeroso fino abbastanza date fino a quasi le sei