Festa Nazionale dell'Unità 2019 - Salute è un diritto fondamentale: sanità pubblica, bene comune

Buonasera tutte a tutti
Vi ringraziamo di essere qui sembrava che la temperatura sarebbe scesa ecco invece onestamente a Ravenna Nottola quindi a maggior ragione vi ringraziamo questa serata una serata che riteniamo ovviamente importante come partito democratico io sono Luisa Gnecchi sono nella Segreteria nazionale del Pd
E Zingaretti continua a sostenere direi che la salute è una delle cose più importante per cittadini e cittadine
E ovviamente quindi non a caso questa sera abbiamo qua Rosi Bindi e quando si pensa ai ministri alle ministre ce ne sono alcuni di cui ci si ricorda
Anche lui di cui non ci si ricorda
Rosi Bindi è sicuramente una ministra di cui ci si ricorda e che viene citata spesso quando si parla di salute ma soprattutto di diritto alla salute
E del valore che la salute a per tutte le singole donne e i singoli uomini abbiamo poi un presidente di regione Lucca Ceriscioli che Presidente della Regione Marche ovviamente importante avere un presidente di regione in questo nostro dibattito perché sappiamo che la difficoltà di riuscire a gestire la sanità in ogni regione è una difficoltà reale e quindi è chiaro che per noi è importante anche sentire la voce di un presidente di Regione
Abbiamo Marco Daendels qui proprio allarmi a destra
Che ha avuto tanti ruoli è un ricercatore uno studioso ma l'ultimo libro che ha scritto è la salute sostenibile quindi è evidente che siccome continuiamo a sentir dire che la salute costa io poi in particolare mi occupo anche di pensioni e continuo a sentir dire che le pensioni costa no ma insomma
Bisogna anche tener conto che ci possono anche essere del costi che sono sacrosanti e quindi è importante anche sentire la sua voce proprio per avere un idea vera del fatto che la salute può essere una salute sostenibile noi dobbiamo lavorare per migliorare la salute per tutti renderla sostenibile ma è sostenibile dal nostro punto di vista e poi abbiamo Giovanni Bissoni che è stato assessore a lungo
Nella regione Emilia-Romagna poi ha avuto un ruolo anche per la Regione Lazio sulla salute e poi soprattutto è ambito come consulente su questi sui temi della salute e e non a caso perfino la mani la ministra Grillo quindi perfino di recente è stato consulente della ministra
Io inizio ricordando e partendo dalla Costituzione
Uso un libretto della provincia autonoma di Bolzano perché io sono di Bolzano
E anche da noi il il nel bilancio provinciale la salute è un quarto del bilancio provinciale eppure avendo noi ventinove competenze primarie e quattordici secondarie quindi la salute per noi importante ma parto ricordandovi l'articolo trentadue
Della Costituzione cioè i nostri padri costituenti e le nostre Madrid costituenti hanno scritto questo articolo trentadue e noi pensiamo che la Costituzione vada sempre ricordata ricordata perché è la base sulla quale noi ci muoviamo l'articolo trentadue dice esplicitamente
La Repubblica tutte nella la salute come fondamentale diritto dell'individuo
E interesse della collettività quindi individuo e collettività
Come fondamentale diritto e garantisce cure gratuite agli indigenti
E anche questo non è un caso che la nostra Costituzione nello ricordi nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti da rispetto della persona umana
E si sono pensate a tutto il dibattito sul fine vita sul testamento biologico su quello che di cui abbiamo discusso a lungo anche in questi ultimi anni è evidente che l'articolo trentadue della Costituzione veramente ricita cose fondamentali
L'anno scorso è stato l'anno dei quarant'anni della ottenute per telai del settantotto della del proprio della nostra riforma sanitaria
L'auto tenteremo una riforma sanitaria che ci invidiano tutti
Se pensate che Obama all'inizio del suo mandato come presidente degli Stati Uniti aveva iniziato un percorso rispetto al diritto alla salute noi la nostra otto tre tre del settantotto è stato il riconoscimento del diritto alla salute come diritto di cittadinanza e quindi è stato veramente un'affermazione forte
Quindi tutte le iniziative che sono state fatte per ricordare i quarant'anni dalla riforma sanitaria riforma vera riforma sanitaria sono state iniziative che devono servirci per ricordare il valore della nostra riforma sanitaria
Io adesso darei la parola appunto a Rosi Bindi che come ho detto
è una ministra che viene veramente ricordata e che ha promosso insieme a ad altri
Il due sono qui presenti Margherita Miotto l'avete vista nel nel nell'invito nel programma non ha potuto venire per
Problemi familiari ma è stata anche nostra collega alla Camera in dodicesima Commissione quindi si è impegnata molto comunque su salute solidarietà sociale e in generale il sociale che alla Camera sono in un'unica commissione la dodicesima Commissione hanno promosso anche un'associazione salute trentadue trentadue non a caso è l'articolo della Costituzione che gli ho appena ricordato come diritto fondamentale quindi erosi che è stata amministra e non solo che ha veramente dedicato la sua vita all'impegno sociale e politico al di là di quello che ormai si dice si sottolineano i costi della politica Heinrich cambi le famose Rapp rottamazioni insomma c'è anche gente che ha dedicato tutta la propria vita il proprio impegno alla politica e quindi a per me niente facili ringraziare Rosi Bindi per essere qua questa sera e darle la parola
Grazie
Io ringrazio Loviso ringrazio eroe la festa del PD del partito democratico che ha dedicato quest'anno
Uno spazio così importante ha
Al tema del diritto alla salute
Ha chiesto a a noi che siamo qua non non voglio coinvolgere in questo il presidente della Regione anche del marchio anche se curiamo ci auguriamo che si coinvolga in futuro
Un gruppo di noi che
Lo scorso anno
In occasione appunto della ricordo della celebrazione dei quarant'anni del servizio sanitario nazionale
La riforma di Tina Anselmi al quale vogliamo non solo perché era un ministro donna ma insomma perché
So che dopo c'è un manifestazione sulle donne no quindi
Insomma la riforma
Voluttà
Firmata come ministro da Tina Anselmi istituisce nel nostro Paese il servizio sanitario nazionale
Dando dopo molti anni attuazione all'articolo trentadue che ah beh appena appena abbiamo appena ascoltato
Sono stati molti gli incontri
Devo ringraziare in particolare la CGIL che aveva iniziata addirittura nel dicembre del due mila diciassette un anno prima della scadenza dell'anniversario
Non sono state molte le occasioni nelle quali
Si è voluto ricordare questa riforma fondamentale
Non è successo così per molte altre riforme a dire il vero eppure ce ne sono state altre non meno importanti
Ma evidente che era ottocentotrentatré resta
Il fondamento della nostra vita repubblicana ecco in quell'occasione alcuni di noi che avevano dedicato nella loro vita a vario titolo
Un po'del loro tempo della loro passione speriamo anche dalla loro intelligenza
E capacità poi c'è dice Luisa i ministri non si ricordano tutti alcuni si ricordano di avere come si ricordano perché si ricordano bene si ricordano male
Ci passiamo sopra questa cosa ma
Ci siamo chiesti Eva
Ricordare la ottocentotrentatré significa fare delle celebrazioni no
Significa richiamare i principi di quella riforma
Che poi sono i principi della nostra Costituzione
Richiamare le coerenze organizzative di quei principi ma domandarci anche a che punto è oggi in Italia la salute degli italiani prima di tutto
A che punto è l'organizzazione dei servizi sanitari
A che punto è l'attuazione di quella riforma
Perché ricordare gli anniversari per celebrare e non guardare in faccia i problemi di oggi
Si rende cattivo omaggio anche alle persone che si vogliono ricordare all'impegno politico-sociale che c'era stato in quegli anni
E allora abbiamo deciso di dare vita a questa associazione che si chiama salute diritto fondamentale
Un'associazione che fatta di persone che hanno anche diverse idee politiche quindi io ringrazio in maniera particolare il PD per averci ospitato
Che vuole parlare a tutte le forze politiche e sociali
Che vuole appunto richiamare gli italiani
A questo
Che è un patrimonio della nostra Repubblica noi abbiamo ricordato varie volte in questi anni abbiamo celebrato i cinquant'anni settanta anni della Repubblica italiana abbiamo ripercorso la nostra storia ecco io credo che tra le opere pubbliche della Repubblica italiana ci siano c'è anche il servizio sanitario nazionale
Anche perché
Ci siamo resi conto che questo Paese ha una memoria corta
E quelli che siamo qui questa sera
Ricordiamo che cos'era la sanità prima dell'istituzione di un del servizio sanitario nazionale
Ma molti non ne conoscono neanche il valore non si rendono forse neanche in conto fino in fondo gli stessi operatori in alcune situazioni
Piqué grande patrimonio sia tanto è vero che
Quando si parla di sanità il primo problema e anche questo lo ricordava Luisa poi direbbe se se ne parlerà più da vicino il primo problema è la sostenibilità
Costa troppo
Non è possibile assicurare e garantire
I principi che sono contenuti nella legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale
Ecco io credo che questa
Convinzione che è molto diffusa
è molto diffusa anche tra gli esperti è molto diffusa tra i politici
è molto diffusa tra i cittadini
Io c'ho fatto i conti vent'anni fa da ministro alla sanità perché la prima cosa che mi è stata detta bisogna mettere a posto i conti e c'è una spesa sanitaria che è fuori controllo
Ecco allora bisogna incominciare a a ragionare di questo perché
Sicuramente la salute è un costo
Ma la prima domanda che ci facciamo e se è un diritto fondamentale
Quale la Costituzione ce lo descrive
è giusto che vengano usati in maniera corretta i beni dei cittadini
Ma forse uno Stato e una regione si deve comportare come si comporta una famiglia
Che considera la salute il primo bene fondamentale perché se c'è la salute si lavora
Ci si vuol bene abbiamo relazioni tra di noi
Riusciamo a a progettare il futuro se manca la salute
Si ferma la famiglia si ferma il paese
E se si deve mettere un soldo da parte si mette un soldo da parte perché se ne potrebbe aver bisogno e quando si pensa al bisogno si pensa alla salute
Allora io credo che questo bene debba essere considerato davvero un bene comune un bene pubblico
E se la Costituzione ne parla come diritto fondamentale come interesse della comunità tanti dell'individuo
Non del lavoratore neppure del cittadino della persona
Della persona
Quindi non è un diritto finanziariamente condizionabile
I conti mantenuti apposto
Ma non può essere il primo settore pubblico che viene sottoposto al taglio del bilancio quando cioè da rientrare da un debito pubblico mostruoso che ha nostro paese indubbiamente tanto più
Tanto più se noi facciamo il confronto tra tutti i sistemi sanitari quelli che costano meno sono i sistemi pubblici
Sono quelle che rispondono a un principio molto semplice la tutela si Saluzzi Tozzi la salute si tutela non in base alle possibilità economiche delle persone ma in base al bisogno
Ciascuno contribuisce al costo della salute secondo le proprie possibilità ma utilizza i servizi sanitari non per quello che ha pagato mappe del suo effettivo bisogna
E siccome è come se noi avessimo tra di noi un'assicurazione tra sessanta milioni di persone nelle quali ciascuno paga il premio che può pagare
Ma usufruisce di quel servizio non in base a quello che ha pagato ma in base al suo effettivo stato di salute
E alla sua domanda di salute
Questi sono i sistemi che costano meno
Perché noi abbiamo un costo sanitario per la spesa pubblica che incide meno del sette per cento sul prodotto interno lordo
Credo che siamo scesi quasi intorno al sei negli ultimi anni
Siamo tra i Paesi che Annoni investimento pubblico minori in Europa o comunque siamo con la media europea e se anche vi aggiungiamo la spesa privata delle famiglie che ciascuno di noi sostiene arriviamo ad una percentuale che è comunque molto più bassa della percentuale degli Stati Uniti d'America dove c'è un sistema assicurativo e di tutti quei paesi dove c'è un cosiddetto sistema misto cioè alcune cure sono assicurate
Dal principio universalistico agli altri ciascuno se le pagano
Allora incominciamo atto a a a fare questa inversione culturale tra di noi prima di tutto e a farla nelle forze politiche non c'è un dubbio quando noi abbiamo pensato a questa associazione l'abbiamo lanciata a luglio
C'era un certo governo e quant'è stata pensata questa festa
C'era un certo governo in carica adesso è in carica per l'ordinaria amministrazione
Ci auguriamo che ci sia un altro governo
Ma non cambia il messaggio
Il messaggio che abbiamo che avremmo voluto mandare ad un governo che si preparava a fare due riforme che noi consideravamo molto rischiose
Una letale per il servizio sanitario nazionale la Fla tax
Se noi togliamo il principio della progressività del sistema fiscale
Per cui chi ha di più non contribuisce di più noi mettiamo a rischio tutti i servizi pubblici nel nostro Paese
Che che la pressione fiscale in Italia debba diminuire non c'è dubbio
Ma che debba diminuire per coloro che non per il debba diminuire per per i poveri e per i ceti medi ma non certamente per chi ha più possibilità
Che deve contribuire di più al costo sanitario come al costo della scuola come al costo di tutti i beni comuni
Consideravamo letale per il sistema sanitario quella riforma che avrebbe fatto mancare alle casse dello Stato molti molti ma molti mi milioni di euro
La stessa cosa vale per evasione fiscale ogni evasione fiscale è un attentato ai servizi pubblici e c'era un'altra riforma che si annunciava a nostro avviso estremamente pericolosa quella dell'autonomia differenziata
Perché questo è un no il nostro Paese soffre nel sistema sanitario soprattutto di un delle disuguaglianze che attraversano il nostro Paese
Tra nord e sud e tra i vari territori
Tra le varie parti degli stessi territori e ne soffre è tornato a soffrirne in questi anni perché sono mancati gli investimenti sono mancati finanziamenti mancata all'attenzione anche tra le varie diciamo le varie possibilità tra di noi tant'è vero che e termino e questo è un altro problema che noi segnaliamo nel nostro documento
Ormai noi stiamo andando verso una sanità
Che ha due pilastri rifinanziamento quello della fiscalità generale che risponde al principio universalistico e quella dei cosiddetti fondi integrativi o fondi assicurativi
Che ci fanno ritornare per una parte alle vecchie mutue
Quale ciascuno di noi era assistito per il colore del libretto che parte il capo famiglia per cui essere operaio voleva dire avere un certo pacchetto essere dirigenti voleva dire avere un altro pacchetto se noi introduciamo come qualcuno sostiene
Una sanità a due pilastri rifinanziamento per una parte saremmo cittadini uguali e persone e individui uguali di fronte alla legge
Per l'altra parte torneremo ad essere ciascuno di noi di fronte al bene salute con il proprio portafoglio
Perché ci sarà chi si potrà permettere un determinato fondo integrativo una determinata assicurazione
Ma tutto questo finirà per intaccare il principio universalistico ecco allora noi crediamo e lo diciamo al Partito Democratico con molta forza
Perché nel DNA
Della storia di questo partito
Perché i padri dell'ottocentotrentatré si chiamavano Tina Anselmi e Berlinguer
Berlinguer Giovanni il medico
Su questi questo è il DNA di cui di questa forza politica allora è necessario che questa grande bene pubblico del nostro Paese torni al centro delle politiche e io mi auguro che il programma del prossimo governo
Non pensi alla salute come un costo ma come una grande risorsa che davvero con diritto fondamentale di tutti i cittadini
Certo a volte dimentichiamo che appunto prima dell'otto tre tre il diritto alla salute nel senso che la Spesal sanitarie la gratuità nel se era legata al tipo di lavoro che si faceva e al lavoro cioè anche lei i famosi centottanta giorni disoccupazione all'anno tutti garantivano di avere ancora un titolo per poter Monza utilizzare i servizi sanitari finito quello non ne avevi più diritto era una cosa che dirla adesso ai giovani sembra veramente incredibile eppure è stato un diritto conquistato appunto faticosamente in quegli anni
Ha grande schieriamo appunto visto che ha scritto un libro e che vale la pena veramente di leggere la salute sostenibile
Lui si è posto questa domanda è vero che il costo del servizio sanitario su base universalistica è insostenibile
Nel tempo vi suggerisco la lettura del libro perché è veramente interessante ma intanto gli chiediamo di dirci qui
Cosa lo ha mosso per scrivere questo libro
Che ringrazio dell'invito
Ho frequentato il festival dell'Unità dall'edizione degli anni settanta Manne mancavo da da Bari a e quindi miglia all'altro a quello che diceva Rosi Bindi penso sia anche un'occasione per
Parlare discuteremo amici e compagni ecco a me
Il partito forse essi assume l'onere di di una parte di questo di questo di questo governo anche vecchie negl'ultimi anni
Mi riferisco anche ne ha la lunga precedente gestione del Ministero della Sanità
Sono stato io li ho contati mille ottocentocinquantotto giù
La più lunga
Gestione che
Più lunga dei Rosy Bindi e Livia Turco messi insieme
E devo dire che in questo periodo ma non direttamente nel ministero ma come riflessione politica quello che dicevi te cioè la sostenibilità del servizio sanitario e questo una relazione che un servizio un'attività insostenibile senso sostenibile in sostanza l'articolo trentadue della Costituzione
Per della sua cogenza in larga parte
Perché insostenibile questo è o un virus che si è diffuso nella cultura contante tante formule tante perché perché costa troppo
Purtroppo il costo dello troppo
Quindi se è così per lo meno una quota della popolazione
Quella che più benestante potrebbe pagarselo per conto suo solo sottraendo se ha questo dovere di unitarietà con l'altra popolazione e falsi attraverso mutui attraverso assicurazioni un servizio sanitario proprio privato
Scavando gravando del della propria necessità quello pubblico questa è un po'la formula
A questo si aggiunge il fatto che in futuro per gli anziani l'aumento della popolazione anziana tutto questo sia grave dai quindi è lungimirante questa è un po'medici chiedevi qual è il motivo per cui io sono stato spinto a ma scrivere questo libero perché questa narrazione a è diventata a un po'senso comune ad onta del buonsenso
Allora mi sono domandato mai il servizio sanitario nazionale costoso più costoso rispetto agli altri paesi anticipava Rosi Bindi siamo con i costi pubblici più sostegno in più contenuti i in Europa
Anzi è ormai il noi e se si guarda il costo del nostro servizio sanitario abbiamo abbiamo abbandonato il i vicini dell'Occidente Francia e Germania non dico Svizzera in particolare Austria Inghilterra Olanda Danimarca e ormai anche dalla Spagna
Ci avviciniamo ai costi dei paesi dell'est ex lo ex Unione Sovietica che però incominciano anche doveva crescere è aumentato negli ultimi anni me nell'ultimi dieci anni e la spesa sanitaria privata aumentata peso zero cinque per cento come tasso annuale la spesa sanitaria pubblica si è mantenuta nominativamente stabile dal punto di vista effettivo si è ridotta di dieci euro a testa ogni anno ogni anno quindi la nostra col contributo che lo stato dà alla servizio sanitario pubblico per il cittadino
Di fronte ma l'aumento di bisogno di fronte a l'aumento dei andare lì visitazione livelli essenziali di assistenza vede il fronte anche agli accordi che via via sono stati presi con le regioni
Poiché è stato decurtato di dieci euro a testa
Quindi i costi non sono in un momento anzi se c'è un problema di costi
è è un problema di sotto di sottofinanziamento e come è stato ottenuto questo sottofinanziamento in maniera abbastanza semplice perché sotto finanziarie non non è non è difficile non è difficile è stato ottenuto tagliando sostanzialmente il personale dal due mila dieci al due mila diciassette
Il personale medico è diminuito di sette mila seicento unità
E perfino il personale infermieristico dico perfino perché noi abbiamo un rapporto personale infermieristico popolazione tra i più bassi d'Europa
E diminuito di dodici mila cinquecento unità di personale in totale abbiamo ridotto il personale di quarantatré mila trecento unità
Voi capite che con questo taglio con questo taglio si entra in sofferenza se poi si aggiunge a questo l'effetto delle positive recente del governo penso alla riforma pensionistica e all'uscita si va verso una crisi notevole
Io quando sono andato a visitare nome spesso mi è capitato ospedali all'estero Spey accompagnavano generalmente da architetti per motivi di edilizia ospedaliera
Vestirsi che entrano in mi dica un po'ammiccanti ma e quindi non c'è la fila qui il pronto soccorso quindi svizzere pronto soccorso è vuoto
Perché se noi si dovesse avvenire rapporto che la Svizzera a personale infermieristico popolazione si dovrebbe e assume seicento mila infermieri
Ora quale nondimeno nella mia proposta ma anche rispetto all'Inghilterra bisognerebbe assumerne cento mila cento mila infermieri allora e quindi si è assistito negli in maniera direi omogenea indipendentemente dalla formazione dei governi a un continuo definanziamento e depotenziamento
Parliamo di crisi purtroppo no dico purtroppo perché leggevo ieri un articolo di di Maurizio Ferrera
Su che sul ecco che la sera che faceva presente come le crisi un tempo erano evidenti improvvise rilevanti sia quelle democratiche penso pensa anche alla nostra giovinezza il Cile
La Mercia eccetera che portavano penso a quelle drammatiche economica degli anni Venti portavano a elementi di di consapevolezza
Ora si parte da ottimamente di crisi ma in realtà è così frammentata continua lenta
E il paragone con le crisi ambientali che la percezione non l'abbiamo in maniera omogenea in maniera collettiva e non ne abbiamo neanche neanche la reazione
Beh se questa è la situazione della definanziamento e quindi del no no un momento ho assunto male riduzione della spesa sanitaria pubblica ai livelli che venivano ricordati precedentemente
Noi il futuro cosa cosa ci fa intravvedere
Beh in futuro ci fa intravvedere che l'aumento della spesa sanitaria pubblica non solo conti che faccio io Ifa la ragioneria generale dello stato egli controfirmare il destro il Presidente del Consiglio il ministro dell'economia del tesoro
I gli aumenti saranno contenuti cioè noi nel due mila cinquanta si prospetta di avere una spesa sanitaria pubblica
Leggermente inferiore di quella che alla Francia attualmente è assai inferiore a quella che ha la Germania
Ma in questo caso poi questo aumento di spesa chi riguardati il cosa riguarderà ma l'aumento di spesa da noi previsto concentrato totalmente nella popolazione molto anziano per motivi di bisogni ma per motivi anche di aumento di queste fasce di età
Allora vengo a una questione ma i termini assicurativi o i termini di welfare aziendale che vengano ipotizzati realizzati quali elemento salvifico di un futuro incremento di spesa ma agli ultrà ottant'anni non li copre ed è lì che cioè l'aumento di spesa
Tra l'altro è lì che noi abbiamo in quel settore in questi ambiti grandi difficoltà e i grandi carenze vi faccio solo un esempio
Assistenza domiciliare integrata nel nostro Paese a diciotto ore di assistenza
Che sono uguali a quelli del diciotto ore di assistenza per singolo gli soggetto assistito
Che sono i testi tira per l'appunto identiche a quelle della Svezia e della Norvegia
Però quelle della Svezia dalla Norvegia sono diciotto ore settimanali nuovi sono diciotto o che danno diciotto ore l'anno
Quindi si fa fare la visita una volta ogni tanto
Come mai siamo arrivati a questo siamo arrivati a questo perché siamo partiti da livelli assistenziali bassi
Che via via si sono ridotti aumentando leggermente i bisogni e diminuendo progressivamente il personale facciamo fronte alle bisogno assistenziale
Comprendo quelli bisogno in maniera progressivamente ridotto
Dove noi abbiamo di fronte la necessità prima di mantenere e incrementare il finanziamento il finanziamento pubblico con una voglio dire
No non è una richiesta ora uso un termine non adeguato di elemosina questa è una richiesta da un lato di tutela di diritti fondamentali ma dall'altro anche di una visione delle prospettive economiche del Paese
Che fatto anche prevalentemente di occupazione
Come si ottiene ad esempio con personale infermieristico in settori che hanno necessità più che un'occupazione che è qualificata
Che porta un primo o un secondo stipendio al nucleo familiare che è prevalentemente occupazione femminile che è particolarmente debole nel nostro Paese
Che aumenta il reddito familiare aumenta i consumi
Abbiamo bisogno di investimenti nel settore della sanità
E questo particolarmente nell'ambito della salita territoriale
Noi abbiamo uno squilibrio enorme noi facciamo sforzo abbiamo incontrato una persona che c'ha trattenuto un minuto prima di reale montane del palco che ci faceva presente come poi ovviamente con problematiche specifiche ma come l'ospedale tenda a funzionare egregiamente anche ci faceva vedere una ferita un'attività di pronto soccorso che aveva disposto
Come si cerchi le efficienza con dimissioni veloci ma come poi a questo contraddittoriamente il territorio e debolissimo
E allora mi sono avete sentito qualche qualche giorno fa alla un altro cui consesso che è quello dei come Comunione e liberazione di Rimini il sottosegretario Giorgetti
Ha detto mai guardate la ormai la medicina generale non c'è più bisogno possiamo andare direttamente su Google o e cercare lo specialista beh qui c'è o un con l'idea che che si collega da aveva privatizzazione
Io mi cerco un percorso privato per conto mio che è un meccanismo che poi ho cominciato la spesa pubblica per perché poi da lì si rimbalza sul sul sistema pubblico per gli accertamenti successivi
E quindi una incitamento a un sistema privatistico assicurativo senza aprire la minima cognizione che se noi non abbiamo un per il corso nel
E un controllo da parte del territorio da parte della medicina di base si attua la il pienone nei pronti soccorsi e le lunghe liste d'attesa però tocca anche un problema vero
Che è quello della debolezza della medicina di base la necessità spero di prossimo governo di rimettere mano non solo dal punto di vista finanziario ma dal punto di vista organizzativo e dal punto di vista contrattuale bisogna trovare una risposta ampia negli ambulatori territoriali
Dove si è affiancato il medico di base lo specialista l'infermiere
Questo è un meccanismo che salva la vita come ha scritto un grande chirurgo americano sul New York Times tra tenga a Gau ammende che salva la vita
è un po'come e qui chiudo come quando noi diciamo guardate non messo veramente ottantotto ostruire nove ponti
Monitorare quelli esistenti e fare il mantenimento ecco questi sono gli elementi che consentono di rendere il salute sostenibile grazie
Nel nel più
Eccomi qua
Adesso proprio per per andare avanti anche su questo discorso del dell'esperienza nazionale regionale che poi al per la quale poi daremo anche la parola a un presidente di Regione appunto presente delle Regione Marche chiediamo a Giovanni Bissoni che ha avuto appunto una grande esperienza sia come assessore di questa Regione per l'Emilia Romagna poi ha avuto questa esperienza nella Regione Lazio per aiutare Nitti Zingari etti a far uscire la sanità dallo stato di crisi e quindi per dare un contributo reale alla Regione Lazio
E poi appunto è stato anche consulente per i rapporti con le regioni della amministra Grillo quindi questa sua esperienza nazionale regionale e le difficoltà di far convivere questo diritto alla salute per cittadini e cittadine in modo che non sia differente anche il dove sei la ragione nella quale sei
Rosi prima anche sottolineato come il pericolo dell'autonomia e la eccessiva autonomia delle regioni possa portare rispetto alla sanità in particolare un impoverimento
A Giovanni quindi chiediamo proprio di darci un suo contributo rispetto alla sua esperienza
Sì ringrazio anch'io del invito
E vero io non ho una formazione che ha a che vedere con la sanità però ovviamente i fa politica spesso si trova in condizioni situazioni diverse magari dagli studi che ha fatto
Io sono partite occuparmi di sanità dal mille novecentonovantacinque
Ho avuto la fortuna in una delle mie primissime esperienze di incrociare Rosi Bindi
Ministro della sanità che l'artefice la promotrice
Della riforma organizzativa che poi in realtà anche i risvolti politici importanti che il decreto duecentoventinove che a suo tempo fu la salvezza del servizio sanitario nazionale
E ancora oggi facciamo riferimento a quella riforma
Anche se successivamente arriva la riforma costituzionale del Titolo quinto
Io non parlo delle altre materie ma se stiamo alla sanità io questa demonizzazione del Titolo quinto personalmente non la condivido
Non la condivido perché sostanzialmente quell'autonomia che il Titolo quinto vincono senza era già presente in larghissima parte nel duecentoventinove cos'è che non ha funzionato loro non ha funzionato il fatto che con l'arrivo del titolo quinto il governo il Parlamento la politica a livello nazionale ha sostanzialmente scaricato le responsabilità sulle regioni
E ASL messo di svolgere i propri compiti nazionale
Non è scritto da nessuna parte che col titolo quinto dovevano finire le politiche sanitarie nazionali
I governi hanno chi più chi meno ma sostanzialmente da quel momento in avanti scaricato le loro diciamo azioni unicamente sul controllo della spesa
Scaricando sulle regioni considerando i finanziamenti sempre adeguati nonostante le cose che ci diceva prima che destra Atene considerando i finanziamenti adeguati e se le cose non vanno non vanno perché le regioni non funzioni
Da quel momento sostanzialmente partito una sorta di federalismo d'abbandono
In cui le regioni forte in nome dell'autonomia che avevano a partire dal duecentoventinove rafforzata dal Titolo quinto hanno sviluppato politiche importanti le regioni deboli hanno invece incassato un peggioramento della loro situazione
Non è che il Titolo quinto dice ad esempio che le politiche del personale che la formazione che i rapporti con l'Università
Che la ricerca che il sostegno all'innovazione sia una cosa è demandato esclusivamente alla Regioni non è così
Il nostro servizio sanitario nazionale a un altro struttura tecnico scientifica
Che complessivamente è attorno alle quattro mila persone persone competenti capaci di varie professionalità ma è una struttura debole non di supporto reale alle politiche nazionali e di supporto alle politiche alle politiche regionali
Questa situazione ha creato non tanto un aumento del divario fra il Nord e il Sud perché non è che oggi la situazione sia peggiore di quella del Titolo quinto però era giallo o con una situazione intollerabile
Ed è tanto più intollerabile oggi in cui i cittadini a differenza rispetto a quegli anni visse gli anni due mila considerano il diritto la tutela della salute come un delitto ancora più forte come un logo diritto
E quindi oggi quel divario che era già pesante allora oggi è considerato sostanzialmente giustamente inaccettabile ma quel divario non sia recuperato
Non si è recuperato ripeto perché quelle regioni non hanno avuto il supporto di politiche staliniane sanitarie nazionali
Perché i piani di rientro che sono stati importanti ma sono stati importanti per salvare i bilanci
Ma non per sviluppare i servizi sì oggi più nessuna Regione ha detta l'altra sera sentendo su Sky economia c'è un sottosegretario della lega almeno che diceva badate che il problema della flat tax non esiste sino ad esempio le regioni del Sud estendessero quello che spende la Regione Lombardia e Veneto noi risparmieremmo trenta miliardi è una frottola incredibile
Le regioni del Sud spendono esattamente quanto spendono le ragioni del no
Il problema è che se li spendi bene allora dai più servizi se li spendi male dai meno servizi quindi non è il problema della spesa non è il problema dei risparmi del problema è chiaramente usare bene i soldi
Ma per usare bene i soldi ci vogliono regioni in grado di e politiche sanitarie adeguate i piani di rientro hanno fatto rientrare i disavanzi e oggi nessuna regione sostanzialmente più in disavanzo ma il livello dei seguisse quello che ma dal due mila undici in poi che è cominciato quella politica di restrizione dei finanziamenti che si diceva prima va bene come me come ha fatto le regioni a leggere con una Cavallo dei finanziamenti come noi viviamo dal due mila undici a dodici che ci ha portato a livelli rispetto agli altri Paesi europei di cui ci parlava prima che test mettendo i vincoli su tutti i fattori di spesa vincolo sul personale vincono sulla farmaceutica vincolo sul rapporto che il privato accreditato vincolo tra le parti
Dopodiché ovviamente
Oggi una regione che ci tiene alla servizio sanitario non come strumento di potere per prendere voti ma come servizio ai cittadini
Fa fatica a reggere il governo del servizio sanitario con quelle regole quindi di cui è partita questa fuga verso le Autonomie differenziate
Allora o dietro c'è l'idea della Repubblica Veneta e allora non è un problema di regole di norme è problema che voglio diventare le regioni a statuto speciale
Ma se la Regione non ha quell'obiettivo politico ma vuole gestire al meglio la sanità io capisco
Che chieda maggiore autonomia sul personale e sulla formazione poter assumere persone poterne formali e di più governare meglio la farmaceutica il problema però che io mi pongo è benissimo
La Regione ad autonomia differenziata ha più strumenti per e le altre regioni che succede
Che succede nel divario che noi oggi riscontriamo fra il nord e il sud del Paese rischia di aumentare allora noi abbiamo bisogno che parallelamente a un'idea solidale di autonomia differenziata procedano un rilancio delle politiche sanitarie nazionale
Perché badate e via dice una cosa molto importante
Oggi noi non abbiamo medici a sufficienza se anche ci consente il secolo di assumerli non abbiamo i medici specializzati in quelle aree
Adesso sono aumentate le borse di studio ma noi ci mette terremo tre quattro anni cinque anni prima di aver i medici a disposizione
Allora pensai un attimo l'organizzazione ma anche allargare più infermieri più competenze agli infermieri ma questa ad esempio la questione strettamente nazionale se sono rivedono le competenze fra le professioni non basta l'autonomia regionale
Noi abbiamo bisogno di rilancio delle politiche nazionali
Ecco perché Ratti io ho fatto anche la consulenza di cui parlava prima
La madre qui la presidente questa sera è è era legata alla produrre alcuni proposte di cambiamento d'esempi in materia di farmaceutica in materia di dispositivi medici perché sono un ambito di grande innovazione
Sono stati prodotti ottimi documenti se bloccati il patto per la salute perché le regioni chiedevano che fosse garantito comunque il livello di finanziamento concordato questa garanzia non arriva perché si promette poi ogni finanziaria tagli a quello che succede
è tutto bloccato
Io spero davvero che noi ci troviamo in una situazione di reale cambiamento ma non cambiamento dichiarato cambiamento sostanziale sotto l'aspetto del finanziamento
Cambiamento sostanziale dispetto rilancio delle politiche sanitarie nazionali cambiamento sostanziale rispetto alla formazione all'assunzione del personale cambiamento sostanziale nel governo della innovazione
Perché i soldi sono pochi ma se non vengono gestiti bene e se non c'è la capacità di innovazioni soldi in sanità non bastano mai quindi abbiam bisogno di queste di queste cose qua
E noi dal due mila undici in avanti solo un dato e poi vado rapidissimamente alla chiusura va bene noi dal due mila undici in avanti siamo diventati il Paese europeo con uno dei più bassi tassi livelli di posti ospedalieri
Del servizio sanitario nazionale cioè abbiamo meno meno posti letto negli ospedali degli altri paesi
Parallela questo non significa in sé avere pochi servizi
Però parallelamente a questa cosa con una delle popolazioni più anziane d'Europa noi abbiamo fra i servizi territoriali più deboli di tutta l'Europa
Allora è evidente che se io devo dimettere rapidamente un paziente dall'ospedale
Ho bisogno che qualcuno sul territorio sia in grado di farsene carico e noi questi servizi territoriali non li abbiamo o meglio non ne abbiamo a sufficienza
E stiamo già ragionando di una regione in cui all'avanguardia rispetto lo sviluppo dei servizi territoriali
Allora noi abbiamo bisogno di più risorse abbiamo bisogno di attenzione
Devo dire che da questo punto di vista colgo comunemente oppositivo che dopo la presentazione del documento del programma il segretario zingare ti ha lanciato un segnale forte di voler introdurre discontinuità e questo fa piacere
Questa discontinuità e necessaria noi vi stiamo vivendo una delle fasi più drammatiche dal punto di vista dell'aumento della disuguaglianza fra le persone
E quella disuguaglianza due strade
Una è quella del lavoro e del salario e l'altro è quello del Welfare
è veramente strano che noi in una fase come questa in cui diciamo che bisogna ridurre le disuguaglianze non poniamo l'attenzione adeguata a quello che è un tema come quello della sanità grazie
Finché retti confermo continua a dire che la sanità e il diritto alla salute sono un tema fondamentale quindi ci auguriamo che andando al Governo questa posizione non si modifichi anche perché nel programma siamo anche un po'ambiziosi perché diciamo dieci miliardi in più nei prossimi tre anni e ovviamente lo diciamo come quota dieci ma per richiamare anche la famosa quota cento
Come proposta nostra dieci miliardi di investimenti aggiuntivi nei prossimi tre anni per assumere cento mila operatori sanitari per l'accesso alle scuole di specializzazione alla professione ovviamente insomma per il momento l'abbiamo detta come cosa
Ambiziosa speriamo di riuscire a mantenere la parola adesso diamo la parola un presidente di Regione che così ci dice le difficoltà che hanno i presidenti di Regione
Un venga in mente ora si è chiaro che i temi che riguardano la la parte più delicata quella che a livello regionale porta a programmare e gestire i servizi sanitari non si discostano da quello che è stato detto altrimenti saremo rapina schizofrenia il primo tema sicuramente quello del sotto finanziamento della sanità
Paradossale insomma immaginare di quali numeri parliamo perché finché de rimaniamo le percentuali forse la sensazione rimane vaga
Passo l'esempio non mia regione nella regione Marche il finanziamento per la spesa corrente annuale sanitarie tre miliardi se la Regione Marche prende tre miliardi all'anno per coprire i servizi sanitari
Se portassimo il rapporto PIL investimento sanitario dal sei e due sei tre il numero dove siamo arrivati
Alla media europea per la nostra Regione significherebbe avere ogni anno un miliardo porta alla media europea un miliardo di euro in più se passare da tre miliardi all'anno a quattro miliardi all'anno
Perché lo pongo come primo tema perché vivente
Il rischio anche immaginare di sesso dal primo gennaio portiamo alla media europea rapporto PIL spera sanitaria Regione Marche ai un miliardo in più da spendere era investire sui servizi sanitari dato regione
E ora i temi che però più posti prima il tema della continuità nel percorso di assistenza fra la fase ospedaliera
Post-acuzie riabilitativa territoriale domiciliare e vincendo e chiaro potremo gestiti con una prospettiva è una forza completamente diversa quella che abbiamo oggi
Il divario che si è costruito negli anni un divario molto grande
Fra gli impegni più disattesi nel rapporto fra Stato centrale Regione CEO stati trovi patti per la salute
Io mi ricordo il presidente di Regione Zingaretti inferocito quando per finanziare un ennesimo contributo nei confronti del lirismo sconto fiscale venivano tolti fondi che andavano adeguare l'investimento sanitario al valore cioè sono stati anni prima con
Diciamo proprio di riduzione di taglio generale la spending review quindi è vero nazionale che ha messo la sanità non perché spendiamo troppo spendiamo poco perché lo Stato ha bisogno di reperire solo se è nata a prendere dove i soldi c'erano c'era la sanità e poi i patti mancati rispetto dei patti per la salute
Io ci vedo nella rete del percorso dell'autonomia anche un lato chiamiamolo meno
Alto
Che è quello semplicemente il terrore di perdere ulteriormente risorse le regioni a statuto speciale non partecipano come le altre
A ai tagli quando vengono fatti dalla spesa sanitaria le regioni Chiodi si chiedono autonomia
Nella anche nella della bozza provvisoria prima cosa che chiedono e non vogliamo che nei prossimi anni venga modificato la quota il contributo che arriva nostra regione per la spesa sanitaria e a regime addirittura andare ad incrementare questa l'impostazione quindi l'ha mancato adeguamento di quelle che sono le soste sanitarie il tagli che sono stati hanno spinto anche a questa visione autonomista per potesse un posso trarre egoisticamente
Dalla quel percorso solidale di riduzione il primo punto per me resta questo sarebbe bello
Ragionare di programmi elettorali confrontarsi non solo su quante tasse taglieremo ma quello che garantiremo in termini di e non mettere il valore assoluto in questo caso dieci miliardi dipende da come vanno altri parametri servì importante l'impegno che volesse portare quel rapporto fra prodotto interno lordo spesa sanitaria ha un valore più elevato
Oltre a tutti ho fatto un conto molto empirico
L'auto pocket che pagano gli italiani sembra quasi corrispondere a quello che manca rifinanziamento alla sanità pubblica
Sono circa venticinque miliardi quelli che ci porterebbero alla media europea sono circa venticinque miliardi quello che gli italiani spendono di tasca loro con l'assicurazione indirettamente e via dicendo in spesa sanitaria quindi avremo anche un meccanismo che molto probabilmente in termini di spese per i nostri cittadini non cambierebbe nulla quello che oggi spendono di tasca se lo ritroverebbero come servizio migliorato qualificato integrato in servizio sanitario che funziona bene
Secondo tema agli investimenti i fondi per investimenti in campo sanitario sono fermi a tanti tanti anni qui c'è un doppio problema prima la mancanza di fondi secondo la difficoltà di spendere il perché
è vero che i fondi mancano tanti anni mai gli investimenti sanitarie stanno fermi per decine d'anni siamo un Paese dove per costruire un ospedale ci si impiega dai dieci ai quindici anni questi sono i tempi veri dall'ideazione alla realizzazione
E come regione da un rapporto interessante con la Cina vengono molti
Diciamo cinesi sia dal punto di vista del gestione della sanità medici oncologi ad Ancona
E io ho avuto ora avute da Richiedei quando si simmetrie che ci va a fare un ospedale
E non ho detto in tre anni tra parentesi mini molto più grande di quelli che abbiamo mediamente noi quindi veramente una distanza siderale che vede un problema sia in termini di quantità di investimenti se l'intento
La sanità in dieci anni nuovamente cambia seguire programmo oggi un Investimenti dopo dieci anni certamente non esattamente quello che corrisponde al modello più utile per quel momento io oltretutto questi tempi portano anche fare investimenti sbagliati
Gli otto che ritengo questo un tema importante una regione come la nostra che subito sisma ha un solo ospedale che all'anti sismiche adeguata l'ultima legge il resto dagli uffici del mille novecentoquattro nacque negli anni settanta e quando sento dire Canino antico magari son pochissimi anche qui degli anni novanta
Il terzo tema è stato toccato
Il tema delle professioni la mancanza di specialisti in alcuni settori ormai drammatica per gli altri fin
Figure legate all'emergenza
E che sono pure ma non dopo quel fatto che tutta la formazione rimaste in capo all'università con numeri assolutamente lontani da quelli necessari ad una programmazione qui responsabilità tutta dello Stato
è chiaro che i fatti dell'autonomia alla regione che si trova e vedo tutti quanti siamo veramente disperati usiamo ogni minimo spazio che a norma cita per dico quasi aggirare la norma per poter mettere uno specialista dentro la struttura
Come si è aperta la finestra gli specializzandi tutte le regioni sono state lì a fare i bandi permette gli specializzandi dentro le strutture cioè siamo veramente alla necessità di riguardare questo aspetto non secondario
E il quarto io anch'io sono convintissimo dell'orlo delle cure primarie dentro il sistema quando lo stagno si asciuga
E molti più difficile uscire dalla logica ospedalocentrica perché è logico che nel asciugare le risorse più facile toglievano domiciliare che cancellare i turni o di notte di una chirurgia quindi la il fatto che lo stagno la Spesal le risorse si siano ristrette ha finito col penalizzare imita vilmente quella parte che non solo da più qualità e servizi che entra dentro casa che ci permette di avere un percorso di cura che funziona perché non abbia mica solo bisogno della parte per acuti abbiam bisogno di tutto servizio sanitario addirittura meglio integrato con la parte sociale perché la parte che cita con meno risorse e più risultati ma anche quella che paga il prezzo
Perché non possiamo rinunciare laddove i rischi rispetta la vita la morte sono talmente elevati che non possono essere lasciati senza risorse quindi il paradosso
E che lo spendere meno ci fa spendere diciamo male quindi il potere avere quelle risorse in più significa poter costruire anche un sistema più equilibrato in termini di risposte
è che io vorrei che nei programmi elettorali nella sensibilità della comunità si uscisse dall'ossessione per carità insomma regione cronometrato un euro di tasse quindi delle tasse ma anche di cosa voglio fare un quelle risorse per nel mondo
Si divide in due grandi blocchi i Paesi che hanno torna quaranta al cento per cento di tasse ma con la sanità pubblica è garantita
Quello che si paga meno del venti ma dove ci sono le persone che non hanno assistenza sanitaria e sono felice di appartenere grazie anche riforme che questo Paese ha fatto a quella parte dove si paga il quaranta per cento di tasse ma i diritti della salute sono garantiti
E dobbiamo lavorare per dare più valore a questo
Dove ringraziamo ovviamente anche il presidente di Regione di ricordo a tutti che alle venti c'è lecita e la sfida dell'immigrazione perché qui siamo in batteria continua quindi diciotto e trenta venti e poi venti ventuno e trenta ventuno e trenta ci sarà un'altra iniziativa lascio dire ancora due parole a Rosi Bindi veramente
Per chiudere il nome appunto della sull'esperienza da amministra e che raccoglie tutto quello che abbiamo detto fino adesso
Silvio vorrei
Concludere siccome mi sono sembrati molto chiari messaggi agli avversari politici che sono venuti cioè in una sede politica quindi recuperiamo un po'anche questo aspetto perché sono sembrati molto chiari nei confronti della lega nei confronti di chi appunto a quell'idea del venti e del quaranta per cento di pressione fiscale senza domandarsi che cosa hanno poi in campo i cittadini
Io vorrei mandare un messaggio ai potenziali alleati di governo futuri del partito democratico
I quali hanno nella sanità tra alcuni altre proposte una proposta che a me ha sempre fatto accapponare la pelle che quella
Di
Praticamente
Spore ITC Zare la sanità
Ecco io credo che la sanità sia un grande settore politico che ha bisogno della politica che ha proprio tanto ma tanto bisogno della politica perché tutto quello che ci siamo detti questa sera
è davvero legato ad una volontà politica perché la vera sostenibilità del servizio sanitario nazionale non è finanziaria e politica
Perché occorre una politica libera e forte
Che sappia fare programmazione che sappia allocare risorse
Che sappia dire che ci vogliono più medici che sappia parlare con l'Università edile quale specializzazioni servono
Che sappia tenere la schiena dritta nei confronti di un mercato molto asimmetrico
Perché chi ha bisogno di sanità e molto debole
E chi offre i servizi i beni al alla sanità è molto forte dalle case farmaceutiche a quelli che costruiscono gli ospedali a quelli che fanno le tecnologie e quant'altro la politica
Sa di dover mediare in questo mercato
Così sia simmetrico tra il debole e il forte
E poi è una questione di davvero di scelte politiche
E ci ricordava Bissoni voglio sottolineare questo aspetto
Un fine in sé a forte regionalismo come il nostro ha bisogno di una guida nazionale molto forte
Che non faccia in Parlamento le regine sui defibrillatori
Ma che assicuri i livelli essenziali di assistenza in ogni parte del Paese
Che faccia una programmazione che ha il coraggio di dire che le risorse va per esempio oggi in Italia altro che non avere i medici di famiglia
Noi dovremmo dare i medici di famiglia una specializzazione universitaria come hanno tutti gli altri medici
Perché se quello è il primo impatto Kemp che ciascuno di noi ha con i servizi sanitari deve trovare la persona più preparata no meno preparata e più in grado di fare da mediatore allora impensabile per esempio che
Si sgancia la responsabilità della politica delle regioni per esempio la nomina dei direttori generali
Come si può pensare che un direttore generale un manager sia neutro rispetto alla politica e alla programmazione di quella regione bisogna togliere
Dalla sanità la spartizione politica e l'uso del settore sanitario come un grande mercato elettorale quello va assolutamente fatto ma bisogna ritornare ad una grande responsabilità della politica che sia forte nei confronti di un settore così delicato
E che appunto ricordi all'Italia che abbiamo una straordinaria costituzione con un articolo che non ha lascia equivoci d'interpretazione
E che quindi non è che la Costituzione l'abbiamo sempre difesa per cortesia attuiamo l'anche
E con questo veramente vi ringraziamo ringraziamo tutti e tutte coloro che sono stati qua ringraziamo ovviamente il presidente di Regione Rosi Bindi bisogna che deve essere e vi salutiamo
E andate avanti con le iniziative