Meeting di Rimini 2019 - Diritti, doveri. Europa: 1979-2019

Buongiorno benvenuti a questo incontro dal titolo diritti i doveri l'Europa mille novecentosettantanove due mila diciannove
Sembra strano in un giorno del genere
Che noi andiamo avanti a affrontare temi di lungo periodo di riflessione
Ma come abbiamo visto in questi giorni di meeting
Secondo noi è la riflessione l'apertura della ragione
La capacità di guardare la realtà
In profondità anche quella che può risolvere i problemi concreti in un modo non rissoso in un modo costruttivo per il nostro Paese per il mondo intero e qui oggi affrontiamo uno dei temi che tradizionale al Meeting
Ma che ancora più importanza perché uno dei punti più discussi a livello politico che è il tema dell'Europa non abbiamo ospitato qui tantissime volte presidenti della Commissione Presidente del Parlamento europeo ci sarà anche questo sezione ossessione con sassolini
Sabato
Esponenti riversi importanti di politici europei oggi mille novecentosettantanove due mila diciannove
Riguarda qualcosa che non sto a su cui non si è riflettuto abbastanza non è stato argomento di dibattito generale sono quarant'anni dal Parlamento europeo
E questo è il diritto il diritto di pensare che se dobbiamo stare in Europa
La gente il popolo deve eleggere i suoi rappresentanti e questi rappresentanti deve possono e debbono determinare le sorti dell'Europa almeno paritariamente agli Stati
Settantanove un'epoca in cui la democrazia
Il
La decisione dei popoli era importante dieci anni prima dell'ottantanove
In cui cosa avvenne avvenne che l'Europa per lungimiranti
Leader politici
Non solo si confermò mai lutto una transizione pacifica alla della dell'Est europeo alla caduta del comunismo
Anche questi erano un leader che importanti per il meeting ospita mo'qualche anno dopo l'acqua lesa quando era Presidente della Polonia e in quegli anni leggevamo il Potere dei senza potere di Vaclav almeno Primo Presidente della Cecoslovacchia che e oggi oggetto di una mostra del meeting
Allora successe in quegli anni che la democrazia sì diffuse anche i paesi dell'Est e molti Paesi dell'Est entrarono nell'Unione Europea
Ma poi qualcosa s'inceppò
Ci andrò più ancora avanti sì a largo all'unione monetaria tra alcuni Paesi ma pian piano invece di crescere questo livello di passione democratica l'idea di Oropa si inceppò prima fu bocciata la riforma della la l'introduzione della Costituzione europea in Olanda e in Francia e quindi non si ebbe una costituzione europea sì cisti limito a un trattato di Lisbona per andare avanti e nel corso degli anni e andate in crisi
Il questi idea di Europa al punto tale che un Paese fondamentale come l'Inghilterra ha votato uscita ma anche dei paesi che sono rimasti dentro
C'è stata una come dire un un raffreddamento
Pensiamo a tutto il dibattito degli ultimi anni in Italia sulla necessitato
O sull'utilità di stare in Europa di usare le euro eccetera che ancora un punto ridiscussione al punto tale che forse importanti di maggioranza del appena caduto governo
Ancora in carica
Per gli affari correnti ha votato contro alla nuova presidente
Della commissione
Quindi una disaffezione
Anche vuol dovuta dal fatto che a livello di Oropa non è che questo peso del Parlamento europeo della gente è cresciuta abbiamo piuttosto avuto l'Europa degli Stati
Allora qui siamo a riflettere in termini generale profonde su questi temi diritti doveri data questa storia
Diritti il diritto ad avere un parlamento che rappresenti la gente che rappresenti i corpi intermedi altro punto andato in crisi in questi anni che faccia sentire la gente vicino ai politici ma poi doveri dovere poi che quello che viene deciso venga seguito
Anche questo vediamo come in crisi perché pensiamo alle grandissimi divisione chi ci sono in Europa sulle migrazioni sulla politica estera sulla politica economica
Saremo veramente convinti che un Parlamento europeo eletto con più poteri che decidesse la linea sarebbe accettato sarebbe un dovere o non è cerebrali di distingui allora vedete che questa dietro questa parola diritti doveri e che di tutto il ciclo pensato dal presidente Violante
Oggi a un'importanza cruciale anche perché abbiamo visto proprio nel dibattito tra Costa preso professor Costantino Esposito e e Luciano Violante che perché ha dei doveri siamo accettati non basta un delle regole ci vuole uno stupore ci vuole un interesse ci vuole una passione come dire
Non si può accettare anche delle regole che si è condivisi di uno Stato sovranazionale se viene meno la passione la responsabilità la collaborazione la partecipazione se non è qualcosa come quello che è avvenuto nei primi anni dopo la guerra in cui abbiamo sentito qui negli anni scorsi in una mostra sull'Europa la passione attivissimo discorso di De Gasperi
Che diceva
Se non facciamo l'Europa non facciamo neanche l'Italia è un'occasione storica di ritorno all'unità che l'Europa aveva avuto nel Medioevo
Allora questo tema quindi diritti doveri coda quelli dove nascono i diritti dove nascono i doveri la democrazia è l'accettazione di regole in questo percorso
Ci sembra qualcosa di fondamentale anche per quel che riguarda la crisi italiana
Perché non pensiamo che un Governo possa nascere senza essere preciso rispetto alla prospettiva che sull'Europa quello che accetta e quello che dovrà chiedere di cambiare da questo punto di vista abbiamo degli interlocutori di primissimo livello innanzitutto sua eccellenza monsignor Paul Richard Gallagher segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede
Poi Enzo Moavero Milanesi ministro degli affari esteri della cooperazione internazionale nostro ospite in tanti meeting ringraziamo per la sua presenza in un giorno così
E poi ai il ricco letta presidente dell'Istituto giacca dell'horror e molte altre cose anche lui ospite ormai tantissime volte al meeting nostro
Introdurrà l'incontro Nicola Renzi segretario di Stato per gli affari esteri già gli affari politici e la giustizia della Repubblica di San Marino a cui do la parola
Grazie sono davvero molto lieto di poter essere presente oggi ancora una volta a rappresentare la Repubblica di San Marino a questa importante kermesse
Sono grato inoltre con sentimenti di viva e sincera amicizia al Presidente della Fondazione Meeting Emilia Guarnieri
Per aver sostenuto ostinatamente il consolidamento del rapporto fra il meeting e la Repubblica di San Marino
Sono grato ancora per l'opportunità di poter esporre davanti a questo grande pubblico alcuni tratti della posizione che la Repubblica di San Marino ricopre nel più ampio contesto europeo e certamente stimolante il titolo del panel che attribuisce ai quarant'anni dalla prima elezione del Parlamento europeo a suffragio universale
Il valore portante di un'Europa che è confluita metà Novecento nella rivalutazione di una Civitas communis
Quale identità collettiva di fondo propria dei popoli del vecchio continente e nello sviluppo del conseguente diritto comunitario non è certo mia intenzione ripercorrere in questo breve tempo le tappe di un percorso quello dell'Europa unita che dai suoi padri fondatori Lumina ti ha saputo mantenere fede alle sue radici al suo spirito di aggregazione tra popoli e culture
Ritengo sia comunque un preciso dovere istituzionale e dunque anche delle istituzioni di un Paese come il miglior cioè la Repubblica di San Marino incamminato verso una maggiore integrazione europea
Riconoscere i passaggi intervenuti dall'idea al concetto d'identità europea che non può scaturire da quella nazionale l'Europa unita ha saputo costruire un sentimento di appartenenza che è ben radicato nel paradigma simbolico della cittadinanza anche se oggi attratti messo in discussione
Dal primo e limitato rilievo accordato all'individuo che in origine non rileva in quanto persona ma quale protagonista del mondo economico ad esempio come il lavoratore in libera circolazione
Si è giunti nei decenni più recenti all'elaborazione del concetto di cittadinanza europea
La comunità unione subentra la comunità mercato l'Europa dei cittadini ingloba e riassume anche in sé quella dei mercanti e la Comunità economica europea rinasce in Comunità europea
Non è una forzatura al contrario lo ritengo un doveroso richiamo Nick riconoscere la nascita il progressivo sviluppo di un sentimento di appartenenza anche attraverso il ruolo fondante della Humanitas
Che ha consentito di riattivare ricostituire costanti mente l'identità culturale europea in quanto forma di vita associata l'umanità sente l'osso europeo la filosofia giuridica e la lingua dell'Europa del diritto e il Vecchio Continente con la sua propensione universalistica e non escludente ha espresso da subito l'attitudine all'interscambio tra popoli
Fungendo oggi ancora oggi da ponte fra i due grandi blocchi culturali quello orientale e quello occidentale
In tale contesto mi preme richiamare il valore di un'etica pubblica e dei principi giuridici che si pongono alla base dell'unione politica ed in particolare l'approccio democratico
Il rilievo dei diritti fondamentali le radici culturali che sono parte integrante dei suoi trattati fondanti
La democrazia quella rappresentativa è un valore connaturato all'idea stessa di Europa
Le stesse radici democratiche affondano in quella che viene chiamata la vecchia Europa e la democraticità interna è condizione imprescindibile per l'ingresso nell'Unione
L'unificazione in un unico soggetto politico democratico di Paesi necessariamente democratici rappresenta dunque una buona garanzia di pace e di rispetto dei diritti umani
Nel cui ambito è certamente ricompresa la previsione e la tutela delle peculiarità delle singole realtà statuali
Tra gli obiettivi fondamentali della politica estera di San Marino in primo piano si pone oggi come da qualche anno
L'accordo di associazione con l'Unione europea
Con l'Unione europea dall'atto e dall'altro lato appunto i principati di Andorra e di Monaco e la Repubblica di San Marino
L'intesa citata e questo mi emoziona tutte le volte che ci penso rappresenta un unicum un passo importante nella storia dell'integrazione europea
Che oggi accomuna questi tre Paesi è da sempre radicati nel contesto della cultura e delle tradizioni dell'Europa pur non essendo parte del progetto unitario
Mi piace richiamare il senso della volontà di integrazione della Repubblica di San Marino anche mutuando la bella espressione del nostro Pontefice che richiama inizio della citazione la sensazione che sia in atto uno scollamento affettivo fra i cittadini e le istituzioni europee sovente percepite lontana lei non attenti alle diverse sensibilità che costituiscono l'Unione
Affermare la centralità dell'uomo
Ha sostenuto papa Francesco significa anche ritrovare lo spirito di famiglia in cui ciascuno contribuisce liberamente secondo le proprie capacità edotti alla casa comune
E proprio con questo spirito che la Repubblica intende fare la sua parte all'interno della grande casa comune europea
Pur nell'attualità di una fase in cui si susseguono varie tappe relativamente all'insediamento
Della nuova Commissione europea del Parlamento prima in seguito alle lesioni dello scorso maggio rilevo con soddisfazione la prosecuzione di un'ottima relazione tra la Repubblica di San Marino e i servizi dell'Unione
Per il negoziato che è iniziato oramai dal due mila e quindici e mantiene alta la priorità della maggiore integrazione dei tre Stati nel mercato unico europeo
Per San Marino risulta prioritaria la necessità di una maggiore integrazione nel tessuto economico e sociale dell'Unione oltre che in quello culturale già dato per assodato
A tal riguardo particolarmente nell'ultimo periodo la Repubblica ha svolto un ruolo trainante nelle sessioni negoziali
Adoperandosi con determinazione per la definizione di un accordo che possa soddisfare le esigenze particolari di un piccolo Stato e raggiungere condizioni di omogeneità nella gestione del mercato unico dell'Unione Europea
Il recepimento della chi comunitario dunque relativo le quattro libertà del mercato unico europeo e ad alcune politiche orizzontali come previsto dall'accordo di associazione rimane la principale sfida contemporanea della Repubblica di San Marino
Il principale obiettivo di ottenere le migliori condizioni di integrazione con l'Unione europea
Tramite un quadro normativo chiaro e preciso
Si intende al contempo preservare le peculiarità culturali e sociali della Repubblica del Titano che rappresenta un esempio millenario di pace di democrazia inserita peraltro nel due mila otto nella lista del patrimonio mondiale dell'umanità
La Repubblica di San Marino auspica di poter concludere il negoziato già nella prima metà del due mila venti e comunque entro la fine dello stesso anno avendo definito con la nuova Commissione europea le principali clausole di salvaguardia tutela delle proprie specificità
è nostro preciso intendimento che alla Repubblica vengano aperte le porte del mercato unico europeo delle qua e delle sue quattro libertà fondamentali con adeguate clausole di salvaguardia che tengano conto delle nostre peculiarità di piccolo Stato
Desideriamo ad esempio che anche per il nostro Paese valga il principio della libera circolazione della libero stabilimento delle persone
Cioè che i cittadini sammarinesi possano circolare stabilirsi liberamente nell'Unione europea e che le persone dell'Unione europea possano stabilirsi nel nostro territorio all'interno di un sistema di quote ben definito che rendano sostenibile tale principio ed è una valutazione questa che tiene conto della storia particolare di immigrazione e denigrazione della Repubblica di San Marino
Basta solo pensare che oggi un terzo della popolazione sammarinese vive all'estero
E durante il secondo conflitto mondiale la Repubblica ha ospitato oltre cento mila profughi che venivano dalle aree vicine a trovare scampo dalla guerra nella Repubblica di San Marino
Oggi ci attende dunque la fase propriamente evolutiva del negoziato che ha registrato un'ottima cooperazione tra le parti e le istituzioni europee
E dunque in questa fase in cui l'Europa appare debba essere ricostituita e sostanzialmente rinnovata che la Repubblica di San Marino offre una testimonianza e testimone di una chiara volontà di integrazione per richiamare ribadire il valore dei diritti e dei doveri contestualmente
Della democrazia rappresentativa nel rispetto delle peculiarità presentandosi oggi all'Europa con Pauline con un profilo politico istituzionale particolarmente evoluto e lì e allineato i migliori parametri internazionali
La Repubblica con orgoglio vanta oggi l'ingresso nelle principali white list in materia di trasparenza di affidabilità e di contrasto ad ogni percorso che fuorvia dalla legalità e mina le stesse fondamenta della società
Per queste ragioni siamo certi che con il concorso di tutti i Paesi amici e solidali nel riconoscimento delle specificità statuali del nostro percorso l'Europa potrà ulteriormente arricchirsi del contributo di un Paese
La Repubblica di San Marino l'antica Repubblica di San Marino che vanta una lunga storia di democrazia e di libertà ponendosi ancora oggi quale originale modello di Polis vivente
Grazie veramente a tutti grazie al meeting grazie per l'attenzione e buon lavoro
La parola monsignor Gallagher
Signor ministro signor Segretario di Stato l'onorevole Niccolò che Renzi presidente eletto il professore Vittadini cari amici
Questo sono i miei primi momenti a un meeting di Rimini di Comunione e Liberazione devo dire onestamente che sono molto commosso dal dalla grande grande pubblico che vediamo partecipante in questo questo riunione spero di offrire qualche riflessione meritevole della vostra attenzione
Certamente il tema proposto obbliga in qualche modo ricentrare il dibattito sull'Europa spesso sfilacciato
A favore delle rivendicazione di diritti personali e sociali rispetto al concetto stesso di dovere percepito talvolta in modo ostile dalla mentalità moderna
Lo rivelava proprio papa Francesco al Parlamento europeo
Al concerto diritto non sembra più basso si atto quello altrettanto essenziale e complementare di dovere
Così che si finisce per affermare i diritti del singolo senza tenere conto che ogni essere umano e legato a un contesto sociale in cui i suoi diritti e doveri sono connessi a quelli degli altri io al bene comune della società stessa
Fine della citazione
A ben vedere essi osserviamo da storico Progetto Europeo sorto alla fine del secondo conflitto mondiale notiamo che esso nasce principalmente come una comunità di doveri
Lo fa intendere chiaramente Alcide De Gasperi
Di cui proprio due giorni fa abbiamo ricordato il sessanta col quinto anniversario dalla morte
In una conferenza pronunciata boxer nel mille novecento quarantotto Degasperi notava che per salvare da libertà bisogna salvare la pace
E che tutta l'azione democratica deve puntare per le Regione stesse sulla sua esistenza verso la pace
Occorre proseguiva
Costituire pertanto una storia da letta della ragione e del sentimento della libertà della giustizia e infondere all'Europa unita quando spirito eroico ti diverta e di sacrificio
Che ha portato sempre la decisione
Dalle grande ore dalla storia questo compito primario di tutti
E questa breve frase Degasperi tracce i pilastri su cui edificare il progetto di unificazione europea la difesa della libertà la promozione della giustizia ed edificazione della pace
Allora centro vi è il dovere della solidarietà
Premessa indispensabile per conseguire di altri beni poiché senza di essa l'altro rimarrà sempre in qualche modo estraneo un concorrente è dunque Coco uno da combattere e dominare
La solidarietà
L'antidoto della sopraffazione ceramiche nell'impegno risoluto come dovere fondamentale che avrebbe evitato il ripresentarsi tutte le premesse che avevano portato alla guerra mondiale
Sì va detto devia che De Gasperi pal più la solidarietà della ragione e del sentimento si tratta di un'attrazione particolarmente preziosa specialmente nel nostro tempo altamente sentimentale
Dove anche le questioni più delicate vengono trattate in modo evanescente
Più per suscitare emozione che per lavorare di riflessione
In tempi recenti c'è stato un deciso spostamento verso la solidarietà del sentimento dal quale invece deve rimanere strettamente congiunta alla solidarietà dalla ragione
Per De Gasperi era questo una premessa indispensabile perché Progetto Europeo potesse crescere e sfido passi
La solidarietà non è dunque un buon proposito essa è caratterizzata da fatti da gesti concreti che avvicinano al prossimo indipendentemente dalla condizione in cui si trova
Essa non si basa sulla compassione repulsione che l'altro suscita ma soggettività devo dal comune natura umana
In termini cristiani diremmo che si basa su dal Conseil Porlezza di essere parte dei di un unico corpo per cui sei un membro soffre tutti soffrono
Ed è proprio questa caratteristica di oggettività ragionevolezza che lega fra loro doveri ritiri delitti
Poi che al dovere oggettivo Tino solidarietà verso il prossimo corrisponde quell'insieme di diritti altrettanto oggettivi ti ogni persona umana
Là dove viene a mancare l'oggettività lo stesso sistema i feriti perde la sua propria pregnanza
E ciò è andato accadendo negli ultimi cinquant'anni allorché l'interpretazione ti alcuni diritti è andato progressivamente modificandosi
Così da includere una molteplicità di nuovi diritti non di rado in contrapposizione tra loro creando le premesse per quello che il papa definisce la moderna colonizzazione ideologica
Questo processo dire utilizzazione dei diritti e intimamente connesso alla progressiva esclusione dalla sfera religiosa dalla vita sociale
A sua volta frutto di un laicismo malsano che contrappone censo regge addio anziché consentire una loro positiva interazione pur nell'ovvia distinzione degli ambiti dunque non meritiamo più di tanto affermava San Giovanni Paolo secondo i tentativi di dare un volto l'Europa Oropa escludendo una eredità religiosa e in particolare la profonda anima cristiana
Fondando i diritti dei popoli che si compongono senza che ne è star dei dal tronco euro l'altro dalla linfa vitale del cristianesimo
Uno dei esiti drammatici di questo processo ti frammentazione dell'esistenza secondo segnale preoccupante del nostro tempo marcato da sauditi utile e dall'individualismo
Purtroppo continua Giovanni Paolo secondo l'Europa conosciuto in questi anni il grave fenomeno della crisi familiari
Ed è un venir meno della stessa concezione di famiglia il rinascere di alcuni atteggiamenti razzisti le stesse tensione interreligiosa lego tre incisivo che chiude il suo dissenso singoli e gruppi
Il crescente un generale indifferenza etica e di una cura spasmodica per i propri interessi e privilegi
Sono parole che a sedici anni di distanza rimangono ancora profetiche
L'affievolirsi del senso di tre al dovere e la progressiva soggetti frazione dei diritti ha dunque indebolito il cuore stesso del progetto europeo
Ma questo squilibrio in quelle che potremmo definire le sue promesse The Olivetti che hanno contrito nell'ultimo decennio le molteplici molteplici crisi che hanno colpito il contenenti
Da quale finanziaria che ha messo a dura prova da tenute dai loro all'esito del referendum britannico che ha messo in qualche modo in discussione la come visione dell'intero progetto europeo
Dalla questione migratoria che ha fatto emergere le notevoli fratture che esistono tra gli stati membri Taylor Unione Europea
Nonché il problema delle identità religiosa e culturale in un continente sempre più schietti Siziano esatto
All'avanzata dei populismi e di sentimenti anti europeisti che hanno posto in evidenza uno scollamento da tempo in atto fra l'ideale di un'Europa unita e i popoli che la compongono
A queste crisi si somma la crescente emotività aria attività delle scelte politiche spesso prive di una visione di fondo impegnate in una sorta di navigazione a vista
Piuttosto che un progetto lungo Mirante che affronti i problemi ricercando soluzioni durature
Fra le varie crisi che ho citato visto fare onore mentre su quella migratoria considerato la sua costante attualità la capacità che l'argomento possiede ti accendere di anni
Alimentando contro posizione di logiche che non tengono pienamente conto dalla complessità del problema
Credo che risulti a tutti evidente come non si possa affrontare efficacemente un tema così delicato senso una chiara visione politica a tutti i livelli
Ma come si può avere un tale decisione senza una prospettiva culturale che permette di affrontare l'ampio spettro di problematiche connesse come evitare di soffermarsi in modo reattivo Adecco mediatico dove questione come evitare che è un grave problema umano ed umanitario trasformi solo in un'area di A Trip su quote e confini
Come fa sì che non ci si limiti semplicemente a contrapporre da un lato i bisogni dei migranti ai diritti dei cittadini
Come evitare che i migranti continuino ad essere vittime dei trafficanti è che ci sia Dini specialmente di paesi come l'Italia sono in prima linea percepiscono un generale senso di insicurezza e di impotenza di fronte a un problema che nos nonostante gli sforzi rimane in gran parte ancora non affrontato
Se c'è un aspetto che colpisce chiunque entri con i in contatto con Papa Francesco la sua profonda umanità e divelte nell'altro essenzialmente primariamente una persona tutte le altre caratteristiche di quella persona finiscano in qualche modo in secondo piano
Si comprende allora perché Elia vi spesso insistito parlando ed Europa sulla centralità della persona come antidoto principali al tentativo di così ficcare e categorizzare di altri
Il primo è fosse più grande contributo che i cristiani possono portare Europa di oggi afferma il Papa ricordarle che essa non è una raccolta di numeri o di istituzione ma è fatta di persone dotate di dignità trascendente ovunque di una innate capacità di distinguere il bene dal male i Quandt la bussola inscritte nel cuore e che Dio ha impresso nell'universo creato e le persone non hanno nomi hanno volti che descrivono la loro identità più intima e profonda il loro essere rapporto con infinito mistero di tiglio
Nacque il tuo nome taccio che fissati come recita recitare il suggestivo titolo di questo meeting tratto di una poesia di Karol Wojtyla
Il nome il volto scaturiscono proprio dal legame con Dio che rende persona
E proprio l'origine dell'idea d'Europa dire segnale De Gasperi la figura e le responsabilità della persona umana con suo fermento di fraternità ed Angelica
Con la sua volontà di verità e di giustizia acuita da un'esperienza millenaria
Ma aggiunge papa Francesco riconoscere che all'altro e anzi tutto una persona significa valorizzare ciò che mi unisce al due l'essere persone ci lega di altri ci fa essere comunità
E comunità approda al cartello d'Europa poiché il progetto europeo sorge condite di dare vita ad una comunità dei popoli che accettano divincolarsi condor veri reciproci
Dunque ritornando alla delicata questione migratoria occorre riscoprire i doveri più che i diritti che sono in gioco
Vi è anzitutto il dovere più ovvio quello della solita romana verso da persone che ne hanno bisogno nell'osso forense e spesso in pericolo
è un dovere che prima dire guardare di Stati governi riguarda ciascuno di noi e la bici cioè carità cristiana ho avuto fammi cammei Rete dato da mangiare ho avuto sette mi avete dato da bere era il forestiero e mi avete ospitato nudo a Minetti vestito malato mi avete visitato scarcerato e siete venuti a trovarmi
Il dovere di aiutare il prossimo in quanto persona è un dovere fondamentale ma certamente non l'unico
Esso deve essere bilanciato da altrettanto importante dovere che appartiene agli Stati di offrire opportunità tinti creazione ai migranti e sicurezza ai propri cittadini
In tal senso il Santo Padre che anzitutto a cuore le persone è stato particolarmente chiaro non si può prediligere un dovere a scapito di un altro
Occorre da virtù della prudenza che deve fare tutto il governante
Un popolo che può accogliere ma non ho possibilità di integrare meglio non la cosa
Poi che non si può pensare che il fenomeno migratorio sia un processo indiscriminato e senza regole ha sottolineato papa Francesco
Prima ponendo verdi sono gli attacchi fra gli stati è questo come richiamato poco fa un principio cardine dell'esistenza stessa del dell'unione europea
Non si può dunque pensare che la questione possa interessare solo i paesi di frontiera
Non sta ovviamente a me né ancora meno la Santa Sede offrire soluzioni pratiche da questo punto di vista poiché una questione interna
Tuttavia non si può non vale l'ospitante cemento attualmente presente che necessita di essere corretto poi chiedere cadute di tale squilibrio sono evidenti a tutti
Infine occorre rammentare che avvia aperture un dovere dei migranti stessi
è un dovere di fame drizzare combatterono alla quale si è giunti imparare un'altra lingua conosce nelle tradizione culturale di Joseph talvolta c'è la sensazione che si predilige Danes nascita di Chieti per evitare la contaminazione che giungono dall'estero
è una soluzione comoda non di rado ricercato alla stessa stregua dai migranti che tra da chi sì accogliente la cronica hai già mostrato quanto tale soluzione sia di corto respiro e qui Sky i problemi anziché risolverli
Il dovere di migranti di integrarsi è invece una grande opportunità
Per loro anzitutto perché ne inserisce nel nuovo contesto sociale in cui sono giunti e mi libera delle dinamiche da cui erano fuggite impazzite
E che spesso si presentano nelle terre Dio Proto rimanendo in senso in seno all'ardore comunità nazionali e pare mentre un'opportunità anche per chi accoglie per riscoprire e valorizzare ed efficacemente comunicare la propria tradizione culturale e la propria identità popolare ringrazio per l'attenzione
La parola Enrico Letta
Nel semestre scorso nell'università nella quale lavoro abbiamo invitato un professore asiatico
Che è venuto a fare una lezione su come da lì vedono l'Europa
E parlando ai nostri studenti
Ha presentato il suo paradosso delle tre P
E da qui che voglio partire per questa mia riflessione insieme a voi oggi pomeriggio
In questa occasione così unica abbiamo già ascoltato delle parole che sono forti importanti
Che ci dicono che cosa vuol dire l'Europa oggi e qual è la sfida diversa rispetto all'Europa di ieri
Allora questo professore che veniva da lontano da Oriente ci diceva voi siete incredibili voi europei perché state vivendo il paradosso delle tre P
La prima ti la P della pace
Non c'è mai stato tra di voi un tempo di pace così straordinario duraturo il lungo come quello che state vivendo dentro l'Unione europea
Avete raggiunto la pace come l'avete sempre sognata
Risultato unico e straordinario
La seconda ti
Avete raggiunto il punto massimo di prosperità
Che abbiate mai immaginato di raggiungere l'Unione europea
I suoi cittadini le sue società i suoi paesi non sono mai stati Prosperi come oggi
E allo stesso tempo
Avete raggiunto il massimo livello di una terza P il pessimismo
E al di là del sorriso che questa contraddizione ci fa oggettivamente fare
La sua provocazione vera
Noi siamo dentro le nostre società in un clima di profondo pessimismo
Nel momento nel quale abbiamo raggiunto il massimo livello possibile di pace e di prosperità
E io credo che la nostra riflessione sul futuro dell'Europa Debra proprio partire da qui e quindi mi hanno fatto molto riflettere mia condivido molto il modo col quale Giorgio Vittadini ha con la sua solita attenzione profondità messo il quadro di riferimento della nostra riflessione siamo per l'Europa siamo per l'integrazione ma siamo consapevoli che in questi anni
Qualcosa si è rotto nel rapporto tra l'Europa e i suoi popoli e si è rotto questo qualche cosa nel momento nel quale abbiamo raggiunto il massimo di pace il massimo di prosperità
E allora
La riflessione più importante che dobbiamo fare proprio quella sul futuro perché questo è successo e perché invece la pace e la prosperità devono poterci spingere a un'Europa più forte e più integrata e più in sintonia con le aspirazioni dei suoi cittadini e qual è la chiave secondo me per riuscire a superare questa difficoltà di oggi
Io credo che la chiave stia forse anche nella titolo del nostro incontro
E anche in fondo nella quaranta che sta dietro le nostre spalle quaranta meeting
Quarant'anni
La data mille novecentosettantanove che Giorgio all'inizio
Ci ha messo a riferimento è
Il senso del tempo che è passato da quando l'Europa ha iniziato ormai settant'anni fa e l'inizio della elezione diretto del Parlamento europeo e la fatica
Di questi ultimi tempi
Con
Un elemento che voglio qui mettere subito riferimento molto importante
Da quando è stato eletto Giorgio il Parlamento europeo
Direttamente mille novecentosettantanove e da quel momento la partecipazione elettorale dei cittadini è sempre scesa di cinque anni in cinque anni è sempre calata da quell'iniziale sessanta per cento
Di partecipazione elettorale nel mille novecentosettantanove fino al peggior risultato di sempre
Nel due mila e quattordici quando votarono poco più del quaranta per cento degli elettori
Europei
Ogni volta si scendeva
Le elezioni di maggio comunque uno le giudichi e comunque uno giudichi risultato hanno dato un segnale molto importante sono state elezioni che hanno visto la partecipazione popolare di colpo
A lire oltre il cinquanta per cento
Da poco più del quaranta al cinquanta in un colpo solo
Totalmente imprevisto inatteso segno di voglia di esserci di partecipare e anche del fatto che i cittadini cominciano a capire che lì si decide
E quindi sia quelli che vogliono meno Europa sia quelli che vogliono più Europa lì devono esserci e lì devono discutere motivo per il quale un incontro come questo è così importante perché se questo è vero
Dobbiamo tirare le conseguenze fare dei passi avanti la nostra riflessione la democrazia che oggi è messa così in discussione quanti cittadini delle nostre democrazie europee cominciano a pensare che in fondo
Questo Putin questo Erdoğan non sono poi così tanto male perché si un po'meno diritti un po'meno democrazia ma almeno decidono trovano soluzioni e io preferisco soluzioni rispetto a tanti
Discorsi quante volte noi sentiamo questo discorso non solo in Italia ma in tutti i Paesi europei segno di un momento di difficoltà della democrazia del concetto stesso di democrazia
Allora la chiave quale secondo me la chiave è quella di considerare il fatto che noi oggi non possiamo rilanciare sul futuro dell'Europa partendo soltanto dalle ragioni che ci hanno spinto a costruire il percorso di integrazione settanta anni fa
E non possiamo nemmeno partire dalle ragioni che portarono quarant'anni fa all'elezione diretta del Parlamento europeo e poi dieci anni dopo come Giorgio diceva prima alla riunificazione del continente tra Est e Ovest
Perché il mondo
Cambiato in questi ultimi dieci anni con un'intensità che nessuno aveva previsto
E con un'intensità
Che ci sta facendo cambiare punto di riferimento a ognuno di noi
Qualunque cosa facciamo
Mi ha fatto molto piacere sentire monsignor Gallagher per le cose che ha detto e anche per l'eccitazione che ha fatto di Papa Bergoglio ma parto proprio da papà Francesco pensate al cambiamento che papa Francesco ha portato all'organizzazione
Della chiesa a livello globale
Noi eravamo abituati a una chiesa sostanzialmente Italo Centrica euro cento ricca
Una chiesa che papa Francesco ha rivoluzionato intanto da questo punto di vista la chiesa è globale
I cardinali che lui nomina sono quasi sempre cardinali che vengono da lontano da altri continenti
Papa Francesco interpreta per primo questo senso di Chiesa globale immesso nell'organizzazione con una rivoluzione che fa discutere che fa riflettere alle volte spaventa
Tanti
Di coloro che erano abituati a com'era fatta la Chiesa da sempre nei nostri Paesi l'Italia la Francia i Paesi la Spagna e i Paesi di sempre
E questo cambiamento non vale solamente per la Chiesa vale per tutte le attività che svolgiamo
Io da quando ho lasciato la politica è mi sono messo a a lavorare in università cinque anni fa ho visto in questi cinque anni un cambiamento impressionante all'inizio pensavo di lavorare soprattutto con studenti e università
Dei Paesi europei se guardo la mia agenda di questi cinque anni la maggior parte delle cose che ho fatto per la mia università sono con Paesi asiatici con Paesi africani con Paesi americani soprattutto asiatici
Il mondo che cambia e che fa sì che i nostri singoli paesi europei da soli sono sempre più piccoli in questo mondo
Che è cambiato così improvvisamente allora se è così e se questo cambiamento è quello che in questo Anno due mila diciannove ci ha improvvisamente fatto vedere il futuro del mondo in una nuova Tenaglia
E la nuova Tenaglia non è quella lo dico in questa giornata in questi giorni in cui parleremo tanto di G7
In Francia
Ospitato dal presidente francese poi il G venti giapponese ma la verità è che stiamo andando verso un G due
E questo G due in questo anno due mila e diciannove è diventato sempre più evidente il G due le due grandi potenze del mondo che stanno diventando i due leader i due poli attorno al quale tutto ruota
Gli Stati Uniti da una parte e la Cina dall'altra le guerre commerciali ma non solo le guerre commerciali un mondo nel quale noi singoli paesi europei se siamo ognuno per conto suo
Se ci fossero ventotto Breaks il o se vincesse la tesi di chi a casa nostra o in Francia o in Germania boh in Svezia sognasse
Un break sette per ognuno di questi Paesi ognuno fosse per conto suo saremo tutti talmente piccoli da non essere in grado nemmeno di essere interlocutori
Degli Stati Uniti o della Cina perché ci ascoltano e perché sono obbligati a trattare con noi anche sulle cose più complicate perché stiamo insieme
E insieme abbiamo una forza una dimensione e una capacità soprattutto di leadership unica pensate alla grande questione ambientale che fonda una questione sulla quale papa Francesco è stato il primo
L'ha lavorato sì
All'inizio ha sconvolto tanti nessuno se l'aspettava come prima parola del Papa che veniva dalla fine del mondo e papa Francesco collaudata sia detto chiaramente quello è il tema principale
La natura
La terra la difesa della nostra terra
E tutto questo sappiamo benissimo che l'Europa una leadership unica
La Conferenza di Parigi e le ulteriori leadership europea che è stata tale perché l'Europa era unita anche quando Trump ha fatto uscire gli Stati Uniti da quegli accordi
Gli altri Paesi del mondo sono rimasti perché l'Europa era unita e la leadership europea era fondamentale
Ho citato questo tema dell'ambiente perché secondo me alla fine oggi sono due le grandi questioni sulle quali nuove l'Europa si gioca la sua capacità di parlare di fronte ai propri cittadini e far nascere una nuova voglia di essere europei e di essere europei nel mondo questo grande tema dell'ambiente che da sempre al meeting è stato protagonista e il secondo tema che voglio toccare nella mia l'ultima parte del mio intervento è la grande questione
Che ci sta facendo interrogare tutti alla quale abbiamo fatica facciamo fatica a dare risposte perché facciamo fatica a capire la stesse
Qualità delle domande la questione che io sintetizzo nella parola dell'umanesimo tecnologico che è la grande questione del futuro
Io non penso che nel futuro le guerre saranno guerre che si scateneranno sulle frontiere o sui pozzi di petrolio tutti i temi e gli argomenti sui quali sono state le guerre del passato
Le guerre del futuro probabilmente saranno soprattutto sul controllo e tutto l'utilizzo dei dati personali quello che stiamo vivendo oggi con un tecnologia pervasiva che cita grandi opportunità
Ma che tutti abbiamo la percezione ci sfida tutti
La questione dei dati personali della privacy della protezione dei dati personali la questione dell'intelligenza artificiale
Lo dico in una giornata molto triste perché stanotte è venuto a mancare una persona un grande italiano che era stato ed è stato l'italiano che ha lasciato il segno sulla grande questione dei della protezione dei dati personali italiano che aveva lavorato a fare del nostro Paese un Paese leader nel campo della protezione dei dati personali tanto da diventare il garante europeo della protezione dei dati personali Giovanni Buttarelli che purtroppo è scomparso
Questa notte al quale voglio dedicare questo intervento e questa riflessione qui Giovanni Buttarelli al quale va il mio pensiero
Padre
Di quella riflessione sul ruolo di leadership che l'Europa può e deve deve deve avere sulla questione dell'umanesimo tecnologico allora termino facendo se mi permettete rompo un po'il alle procedure di questi nostri incontri e vi chiedo di partecipare a una riflessione molto semplice che voglio fare con voi
Se fossi venuto qui come tante volte ho fatto nel passato a parlare di questi temi sei sette anni fa quando ero qui con voi io avessi chiesto di riflettere sul tema della nazionalità del telefonino che avete in mano probabilmente un terzo della sala
Alla mia domanda avete un telefonino europeo avrebbe alzato la mano perché fino a sei sette dieci anni fa notti a marca finlandese
Era leader di mercato molti avevamo un Nokia
Oggi se io mi chiedessi
Chi di voi
Come me
A un telefonino americano
Quindi Apple come questo io alzo la mano chi ha un Apple come me
Tanti
Ma se io vi chiedessi sia un telefonino coreano un Samsung quante mani si alzano
Tante mani
Ma se io mi chiedessi chi ha un telefonino cinese Huawei quante mani si alzano
Tante mani si alza
E se adesso vi chiedo chi ha un telefonino europeo quante mani si alzano
L'idea è un applauso alle mani che si sono alzate perché sono dei coraggiosi straordinari testimone perché viola fa ha chiesto di partecipare a questo Breve
Per un motivo molto semplice il telefonino non è più quello che era dieci anni fa non è più un elettrodomestico come tanti ne abbiamo a casa nostra
Che sia l'aria condizionata o che sia il giro e me per cucinare no il telefonino è un'altra cosa vi chiedo di riflettere a questo il telefonino alla nostra seconda identità
Qui dentro c'è la nostra identità messa stoccata in un piccolo ci qui dentro c'è tutto di ognuno di noi di ognuno di voi se uno entra qui dentro sa come io guido la macchina se io sono un guidatore efficace bravo buono virtuoso non virtuoso qui dentro ci sono tutti i siti che io ho visitato qui dentro ci sono tutti i numeri di telefono con cui ho parlato entrando qui dentro si entra nella mia identità e nella storia dell'uomo non c'è mai stato un luogo fuori dal corpo della persona che contenesse l'identità della persona
Questi riflessione questi ragionamenti li stiamo facendo oggi dieci anni fa non li avremmo fatti oggi esiste una sì grande identità che fuori dal mio corpo e fra qualche anno esisterà una terza identità che fuori dal mio corpo che l'intelligenza artificiale la macchina che farà le cose al posto di ognuno di noi chi la controllerà perché ho citato questo tema della seconda identità perché il nostro sistema giuridico europeo è un sistema giuridico che ci garantisce dalle intrusioni sul nostro corpo sulla nostra identità contenuta nel nostro corpo ma non garantisce minimamente sulle intrusioni sulla nostra seconda identità eppure quello che c'è qui dentro sono io come ognuno di voi
E le guerre del futuro saranno per controllare questi dati chi controllerà questi dati potrà imporre i suoi prodotti sui mercati chi controllerà questi dati vincerà le campagne elettorali
Chi controllerà questi dati potrà ricattare Paesi persone organizzazioni quali regole esistono per la difesa di questi dati
Ed è qui il ragionamento finale che voglio fare che c'entrano con l'Europa e col futuro dell'Europa perché alla fine nel mondo questa riflessione che sto qui facendo insieme a voi comincia essere una delle riflessioni fondamentali ma ci sta dando risposte soprattutto chi vuole dare risposte
Ci sono tre filosofie diverse nel mondo su questi temi
Da una parte gli americani cosa pensano gli americani ci sono molti americani preoccupati come lo siamo noi e vogliosi di risposte che proteggano la persona
Ma in generale il sistema americano oggi sta dando risposte che proteggono soprattutto i giganti dell'high-tech
E l'industria high tech americana più che le persone
L'impressione che gli Stati Uniti danno per noi è fondamentale la competitività delle nostre grandi imprese della Silicon Valley
Perché sono minacciate dai cinesi perché sono minacciate dalla concorrenza devono vincere quindi niente bastoni tra le ruote
Non ci si venga a mettere i bastoni tra le ruote sulle questioni della protezione della privacy dei dati personali se ci riflettiamo bene la filosofia per la quale quei giganti e la loro competitività vince su tutto è per noi e per quanto mi riguarda
Fondamentalmente contraria all'idea che io ho di protezione della persona perché me per me prima del profitto
Di quelle imprese viene nella protezione dei diritti della persona e siccome questa è la seconda identità delle persone prima viene la difesa della seconda identità
E poi viene tutto il resto ma negli Stati Uniti queste regole non ci sono e non c'è la voglia di metterle e non c'è la voglia di affrontare questo tema livello globale
A me non sembra che questa idea sia compatibile con la nostra concezione dei diritti della persona
In Cina
Qual è l'idea che in Cina sta prendendo piede su questo non è questa è diversa è l'idea che attraverso i dati personali si controlla la società si controlla la Società nel senso che preventivamente si evita che qualcuno possa sgarrare rispetto a comportamenti e quindi un'intrusione dentro e l'utilizzo pensata la questione della ricognizione facciale
Che è una questione estremamente delicata e preoccupante per tutti gli errori che questo comporta e per tutta la capacità di la riflessione in Cina su questi temi è una riflessione che sta andando molto sul tema utilizzo della seconda identità dei dati personali per
Io capisco
Il controllo sociale ma non è la mia filosofia non è la nostra filosofia perché per ognuno di noi
Se c'è
Una rottura delle regole ci deve essere la punizione ma non ci può essere preventivamente l'ingresso dentro la nostra identità a me fa paura vidi un film da ragazzo avevo di Fantascienza e si chiamava mai non ritira il porto qualcuno l'avrà visto che raccontava esattamente questo nella mia testa la fine di quella visione del film pensavo saranno forse i nipoti dei miei nipoti che si occuperanno di questi problemi non avrei mai pensato di aver davanti a me questi problemi a doverci riflettere supera perché noi europei invece abbiamo una missione nel mondo e abbiamo una differente approccio perché per noi la difesa della persona vuol dire
Che viene prima la persona della del profitto dell'azienda e viene prima la persona dell'intrusione dello Stato per andare attraverso il controllo dei dati personali a giocare su quei temi la nostra capacità
La capacità di noi europei
Di fare evolvere questa nostra riflessione di essere leader nel mondo così come lo siamo sulla difesa dell'ambiente così come lo siamo su altri temi il no alla pena di morte le grandi questioni legate all'indipendenza della giustizia il welfare il fatto che se tu stai male
Per strada c'è un'ambulanza che viene a prenderti e quell'ambulanza non ti chiede la carta di credito prima di portarti sulla sua lettiga e di salvare
Cuesta
è l'idea di Europa e allora termino dicendo che la riflessione che ho fatto sull'umanesimo tecnologico il fatto che l'Europa e le istituzioni europee il Parlamento europeo di cui parlava Giorgio Vittadini prima l'unico grande parlamento che sta affrontando la questione di come regolare queste nuove vicende legate a ruolo della tecnologia che non vogliamo imbrigliare perché la tecnologia porta progresso ma che tocchiamo gestire nel senso della protezione della persona perché per noi europei la persona viene prima di tutto e fatemelo dire in conclusione con tutto l'amore l'ammirazione e l'affetto che io ho per il popolo americano per il popolo cinese per la cultura americana per la cultura cinese ma se il mondo di oggi e di domani a un mondo diviso in due
Tre essere americani o essere cinesi e ovviamente non sappiamo benissimo le alleanze che abbiamo il sistema di legami che non abbiamo masse l'Europa fosse un'Europa di ventotto Breaks sette
Io penso che alla fine ognuno dei paesi europei singoli avrebbe semplicemente da scegliere domani se essere una colonia americana può essere una colonia cinese io vorrei e questo è lo spirito del meeting da quarant'anni
Che i nostri figli potessero crescere con l'idea di essere italiani ed europei e non dovere sceglie
Era il sesso e una colonia americana una Polonia Cina grazie
La parola al ministro Moavero Milanesi
Grazie
Il tema di oggi è molto
Stimolante
Ma
Per riprendere le parole che Tusa agli all'inizio del suo da essere contento che la mia presenza oggi qui in un giorno come questo che significa il giorno dopo il giorno di ieri devo dire che avendo sentito
Avendo sentito ieri
Tante forse troppe parole dure oggi sono particolarmente felice di essere qui nell'abbraccio del venti vostra fra
Parlare di mille novecentosettantanove di questo quarantesimo anniversario del meeting
Delle prime elezioni del Parlamento europeo a suffragio universale
Ci fa effettivamente riflettere su una coincidenza
Importante su una coincidenza stimolante Tula riassume Di Giorgio nell'idea di una sottolineatura della democrazia del valore della democrazia in effetti la decisione di
Portare il Parlamento europeo da Assemblea composta da delegati dei parlamenti nazionali a Assemblea direttamente Letta
Dai popoli europei fu una decisione coraggiosa
Che tra l'altro pochi anni dopo porta al cambiamento del nome
Per l'appunto d'Assemblea a Parlamento e soprattutto al cambiamento delle funzioni del ruolo delle prerogative del Parlamento europeo una decisione coraggiosa perché arrivava alla fine di quegli anni settanta che chi ha qualche anno di più magari lo ha dimenticato chi ne ha di meno a volte se non a proprio studiato nelle righe tra le righe dei libri non lo sa ma agli anni Settanta
Erano stati definiti per la comunità europea di allora gli anni dell'euro Sclerosi che non era esattamente un complimento ma identificava l'incapacità di prendere decisioni che il Consiglio che era l'organo deliberativo legislativo composto dai rappresentanti degli Stati come ancora oggi decideva all'unanimità e l'unanimità arrivati
Da sei a nove e poi a dieci Paesi diventava sempre più difficile si esce dall'Euro sclerosi
Anche
Attraverso queste prime elezioni a suffragio universale del Parlamento europeo quindi fu un vero salto di qualità un esempio concreto di quel salto di qualità di cui avremmo bisogno oggi per uscire da una sorta di euro depressione il non solo sono le prime elezioni a suffragio universale del Parlamento europeo ma sono le prime elezioni di un'Assemblea eletta liberamente da cittadini a livello internazionale
Non c'erano precedenti e ancora oggi si tratta di un caso più unico che raro
Pochi anni dopo quel mille novecentosettantanove
Nel mille novecentottantacinque viene pubblicato l'Atto unico europeo che contiene quel percorso legislativo che avrebbe portato a realizzare il grande mercato che anche poi una grande zona di libera circolazione delle persone nella quale c'è un diritto alla libertà di studio e quant'altro ed è diventato l'acceleratore più grande
Di quella diffusione di benessere che è una delle grandi conquiste
Della costruzione europea
Ma quel mille novecentosettantanove e anche qui faccio appello ai ricordi alla memoria o a chi anche ha studiato
Sostanzialmente
Il momento di uscita da uno dei periodi più cupi della storia europea del secondo dopoguerra i cosiddetti anni di piombo non dobbiamo trascurare questo gli anni di piombo furono anni di terrorismo di terrorismo nazionale ma con forti collegamenti all'allora equilibrio di forze internazionali che hanno avuto in alcuni Paesi tra cui la nostra Italia
Dei momenti obiettivamente nefasti ecco sia esce con uno slancio di ottimismo con uno slancio che ridà la parola ai cittadini attraverso quella possibilità di Ali elezione dei loro rappresentanti che rappresenta il momento più alto della democrazia
E questo anche non dobbiamo dimenticate
Mille novecentottantasette otto anni dopo
Viene firmato l'Atto unico europeo il Parlamento europeo da organo semplicemente consultivo diventa un organo pienamente legislativo dapprima solo nel materia del mercato unico poi successivamente in tutte le materie
Oggi il Parlamento europeo
Con legislatore insieme al consiglio dove siedono i ministri dei vari Stati membri legifera come legislatore fondamentale in materia e essenziali per il nostro quotidiano
Agricoltura industria economia ambiente salute
Cioè sostanzialmente quasi tutto ciò di cui chiunque viva in Europa a quotidianamente a che fare eppure lo abbiamo già sentito ricordare
La partecipazione al voto del Parlamento europeo resta una partecipazione non così alta come la partecipazione a livello delle elezioni nazionali fra l'altro è vero che nelle ultime elezioni il dato è migliorato nella media europea ma in controtendenza ci siamo stati proprio noi come dato italiano e questo elemento fa riflettere proprio sul paradigma tra diritti e doveri perché laddove c'è un diritto ad eleggere un'Assemblea legislativa esiste un dovere a votare pere leggerla e su questo dovere i cittadini europea dei sono distratti e con discontinuità nell'ultimo caso per la maggioranza dei Paesi sono stati crescente mente distratti e questo ci fa e capire che questa svolta importante
Non è stata completamente colta da noi tutti non è stata completamente colta da noi cittadini quale occasione effettiva di esercitare un controllo indiretto ma liberamente espresso nell'urna sulla realtà dell'Unione Europea fateci caso
Nei media ma nello stesso linguaggio che spesso usiamo tutti noi
Più o meno addetti ai lavori l'Europa è declinata in terza persona
L'Europa ci dice l'Europa ci chiede l'Europa ci potrebbe dare l'Europa ci offre
Non viene individuata come una parte di noi eppure proprio attraverso le elezioni del Parlamento europeo ciascun cittadino
Dell'Europa diventa protagonista della vita reale ed è un peccato che non lo comprendiamo
Questo è una delle cartine di tornasole di una certa disaffezione che è inutile nascondercelo soprattutto nel corso degli ultimi venti anni si è andata espandendo nelle opinioni pubbliche degli Stati europei nei confronti dell'unione europea
è una disaffezione progressiva è una disaffezione motivata in maniera diversa ma che ha come comune denominatore che un qualcosa di cui fino a poco prima di vent'anni fa sostanzialmente nessuno pensava di dire qualcosa di negativo se mai si parlava unicamente di aumentare di far crescere oggi invece da molti è stata vista in negativo e credo che dobbiamo soffermarci
Sulle cause di questa disaffezione io credo che nel soffermarci sulle cause noi possiamo identificare come al solito schematicamente alcuni elementi fattuali oggettivi che poi naturalmente sono letti da ciascuno di noi in maniera diversa
Il primo che citerei sono i tempi è vero che i tempi della costruzione europea sono stati molto più lunghi di quanto probabilmente all'inizio ci si pensasse
Andiamo indietro a settant'anni fa quando iniziò con la Comunità del carbone e dell'acciaio la costruzione probabilmente se si si diceva ma tra settanta anni a cosa pensi ma anche ancora prima tutti pensavano i famosi Stati Uniti d'Europa che ancora non ci sono l'Europa non è
Ed è lungi dall'essere un'entità federa la seconda disaffezione forse proprio più puntualmente Diretta la frustrazione di un cittadino che legge parlamentari europee i deputati al Parlamento europeo
E poi si rende conto ossa dispiegano gli viene detto che il Parlamento europeo non ha iniziativa legislativa
Ma
L'idea della rappresentazione nasce proprio con l'idea del potere legiferare nelle origini lontane in materia tributaria a anche in quelle più recenti nelle varie materie eppure noi eleggiamo settecento e passa parlamentari europei che non hanno un potere d'iniziativa legislativa perché questo è tuttora riservato alla Commissione europea
Io credo in tutta franchezza lo dico da chi crede naturalmente nell'Europa che questa sia una lacuna clamorosa
Si deve pensare a dare al Parlamento europeo ad magari non a ciascun singolo parlamentare in una fase iniziale magari a dei gruppi parlamentari
Un potere d'iniziativa legislativa il monopolio che le proposte legislative europee vengono fatte unicamente dall'organismo Commissione che un organismo bicefalo a questo punto legislatore esecutivo e quant'altro e come se noi immaginassimo nella nostra Italia
Che si fanno leggi unicamente per decreto
Tra l'altro quando questo accade accade abbastanza spesso viene indicato come una sorta di patologia del sistema democratico ebbene in Europa la patologia è fisiologica un terzo elemento della disaffezione naturalmente
E creato
Dalle posizioni dei governi hanno incominciato alcuni governi pani era particolare e non a caso si iniziò proprio in Gran Bretagna ma poi questa tendenza si è espansa
Tutto ciò che di troppo rigoroso non troppo popolare non necessariamente gradevole che ti cambiava un po'i parametri di riferimento arrivava dall'Europa era colpa dell'Europa era colpa dell'Unione era colpa di questa entità terza
Dalla quale tutti chiamarmi fuori
Quello che tanto arrivava di buono era sempre merito della tua battaglia vinta di una tua grande iniziativa prese seguita dagli altri questo chiaramente
Nel cittadino e determina disorientamento ma come l'Europa matrigna
E poi va be'per fortuna che di tanto in tanto c'è qualche leader nazionale magari il mio che è riuscito a portare a casa qualcosa di buono
Parlar male per anni e anni e anni dell'Unione europea dell'Europa come portatrice di rigore di austerità di vincoli e quant'altro
Determina disaffezione e poi ci sono state le grandi e ci sono le grandi crisi di fronte alle quali noi ci troviamo
La globalizzazione
La globalizzazione se riflettete
Per la prima volta nella storia
Particolare nella storia moderna da Cristoforo Colombo che iniziò globalizzare con le sue caravelle
è la prima che non vede gli Stati europei e l'Europa fra i protagonisti chiave della globalizzazione stesse una globalizzazione che entra in Europa
L'esempio dei telefonini che abbiamo tutti agitato su cui ci siamo fatti un rapido esame di coscienza lo conferma
L'Europa arranca nella globalizzazione
La crisi economica e finanziaria
Ha flagellato tutto il mondo
Ma poi tutti sappiamo dai dati economici che mentre gli Stati Uniti d'America hanno ripreso a crescere a ritmi sostenuti
In Europa ancora si va piano addirittura gli ultimi dati mostrano arretramenti di nuovo non abbiamo completamente recuperato in alcuni Paesi vedi purtroppo il nostro e il lascito di a simmetria è drammatico
A simmetria fra Stati diseguaglianze cresciute all'interno degli Stati
E le vittime sono naturalmente gli Stati più piccoli gli Stati più deboli livelli più deboli del tessuto sociale e questo è pessimo per un'Europa che fa della solidarietà una sua
Bandiera
Le migrazioni
Purtroppo le migrazioni
Che sono un grande fenomeno epocale non nuovo nella storia
Hanno visto l'Europa latitante
Lasciatelo dire a chi attentato particolare nel corso degli ultimi tredici quattordici mesi
Di
Convincere altri Paesi alla indispensabile necessità
Di un Meccanismo europeo di governo dei flussi migratori che incomincia asse dallo stanziare maggiori somme per i Paesi da cui proviene molta migrazione economica perché la crescita economico e sociale
Riduce la necessità di abbandonare il proprio Paese a continuare con la creazione di centri per l'individuazione di coloro che hanno diritto d'asilo a protezione internazionali il più possibile vicino ai luoghi d'origine in maniera che non debbano mettersi nelle mani dei nuovi schiavisti ai trafficanti di esseri umani ma possano raggiungere l'Europa attraverso dei corridoi umanitari a continuare con la lotta dura ai trafficanti di esseri umani
Al continuare col trattamento di tutte queste persone che tali sono
In maniera solidale con equa ripartizione di responsabilità e oneri ebbene purtroppo l'Europa resta arroccata unicamente a una regola molto superata che si occupa unicamente delle concessioni dei diritto di asilo per chi arriva ponendo tutti gli oneri a carico del paese di primo arrivo e creando delle divisioni fenomenali degli egoismi nazionali che trionfa
Care amiche cari amici qui parliamo di un'Europa vittima degli egoismi localistici e nazionale
Vittima le dei nuovismo
E vittima del nazionalismo Polo possiamo ribattezzare sovrani Isma'trovare delle dei neologismi ma tale e l'Europa sui nazionalismi purtroppo si è fatta la guerra quindi è veramente grave che non si riesca ad agire di fronte ha un potenziale arricchimento delle nostre società
Una delle piaghe dell'Europa di oggi e l'invecchiamento
è l'Europa nonna
Di cui parlo
Papa Francesco nel discorso al Parlamento europeo di Strasburgo
è un'Europa vecchia che non si interroga sulla sua capacità di assorbimento è un'Europa vecchia che non è capace di affrontare
La necessità anche di facilitare le famiglie
Di agevolare con meccanismi anche europea ai un ritorno della natalità in un continente che veniva chiamato vecchio per fargli un complimento di seniority e che oggi purtroppo è vecchio dal punto di vista dell'anagrafe
Abbiamo ancora in Europa la crisi della tecnologia il ritardo tecnologico il teste dei telefonini ce lo dice ma aggiungerei un interrogativo a quelli che sono già stati posti da da Enrico
Chi di voi sa qual è la tecnologia che gestisce
La trasmissione dei dati e l'uso del telefonino che ha in tasca
E chi di voi sa da dove proviene questa tecnologia
E chi di voi si interroga se quella penetrazione
Nei dati personali
Che contiene il telefono mobile che abbiamo in tasca non è già in atto
E il controllo della tecnologia utilizzata per la trasmissione dei dati è l'elemento fondamentale e l'Europa da queste tecnologie
è lontana non è solo la tecnologia manifatturiera dell'apparecchio è la tecnologia che permette al servizio di funzionare e noi siamo lontani non ne deteniamo neanche una
E fra l'altro quelle di ultima generazione sono proprio quelle su cui si manifestano più vivaci le rivalità fra le grandi potenze globali quindi c'è l'Europa del ritardo tecnologico infine c'è l'Europa
Che si interroga sulla propria sicurezza
Sicurezza materiale
Di fronte all'esistenza di guerre intorno all'Europa vicine all'Europa
E alla nostra sostanziale non capacità di difesa autonoma
La difesa dell'Europa è tuttora garantita
Da
Un meccanismo di alleanze
Tradizionalmente creato dopo la seconda guerra mondiale con gli Stati Uniti d'America non c'è una capacità autonoma non c'è un efficace collaborazione che garantisca l'Europa una capacità di difesa
In caso di conflitto ma non c'è neppure nella prevenzione del conflitto e non c'è nemmeno di fronte a quelle minacce cibernetiche telematiche che sono la nuova grande minaccia
E The tutti ci troviamo a dover affrontare criminalità internazionale terrorismo internazionale si nutrono anche loro delle tecnologie e allora questa Europa che si trova di fronte a delle sfide così grande
Macché anche quegli elementi di conquista
Che sono stati ben sottolineati
La pace che abbiamo costruito esempio unico sulla faccia del pianeta la estensione di un inedito benessere
A chiunque si trovi ad essere in Europa tutti quegli elementi qualitativi positivi che convivono con i nostri timori e con le nostre lacune come li vogliamo affrontare
E qua io do la medesima risposta
Dei due relatori che mi hanno preceduto io credo che
La risposta ci arriva anche dall'insegnamento della storia
L'Europa può soltanto rafforzando la propria unione ritrovando quell'animus cooperanti quella capacità di lavorare insieme
Che ha perso ritrovando quella volontà di essere solidale
Che ha perso ritrovando quella capacità di sedersi intorno ai tavoli con l'obiettivo non di certificare delle divisioni ma di raggiungere dei compromessi e delle unioni facendo anche quei salti di qualità regolamentari
Politici di struttura facevo l'esempio dell'iniziativa del Parlamento europeo perché centrale nostra riflessione di oggi l'iniziativa legislativa e solo in questo modo che l'Europa può progredire
E se l'Europa non progredisce beh attenzione richiamavo la storia
Se l'Europa non progredisce
Noi sappiamo soprattutto noi italiani cos'è successo agli albori
Del sedicesimo secolo in quel mille cinquecento del Rinascimento
Quando l'Italia era la culla delle arti ma anche la culla dei banchieri della prosperità delle grandi invenzioni uno dei luoghi in cui si vede ma meglio e più a lungo di Europa
Ma di fronte allo spostarsi dell'attenzione mondiale dell'economia mondiale verso il Nuovo Mondo quell'Italia divisa in staterelli e disunita
Andò incontro a due secoli di decadenza
L'Europa di oggi se non fa questo può trovarsi di fronte un analogo destino per cui la risposta non può che essere più unione ma naturalmente su basi che vanno assolutamente riformate
Modernizzate e adeguate alla capacità di rispondere alle attese alle aspettative dei cittadini grazie
Per contro
Per concludere l'incontro voglio fare un'ultima domanda a monsignor Gallagher lei ha accennato alla ma alla scostarsi dal cristianesimo dell'Europa e quindi io volevo chiedere qualcosa che centrale in questo meeting come tutti i miti l'importanza della religione cristiana e la collaborazione con altre per la costruzione di questo Europa perché noi abbiamo sempre pensato questa positività e a dicembre abbiamo sempre discusso con chi dice che l'unione voglia dire perdita d'identità
Grazie per la domanda posso solo mente confermare che il progetto europeo rimane molto al cuore del parco della Santa Sede della Chiesa cattolica
Credo che in questo momento un po'di crisi che sei non intendiamo crisi sorridente che sia anche momento di opportunità la religione
La manifestazione dello spirito dall'uomo nelle ricerche del declino risposta uomo di fronte al mistero divino può essere motivo per ripristinare le energie e l'entusiasmo che ne dobbiamo restaurare propri in cui in questo momento credo che questo è così poi evidentemente avere un un'umanità europea che sia ricche in tutte le sue dimensione spirituali e umani eccetera eccetera questo indispensabile credo che oltre metterei la religione ai confini dal nostro discorso europeo dovrebbe essere proprio al nostro centro e che noi possiamo contribuire pure rispettando le coscienze di tutti e le condizione e le credenze di tutti però la Regione dovrà essere un Force di unità
Un forse di Energia un forze di motivazione e come la religione tocca alla parte più intima dell'umanità dove eresse una parte indispensabile del nostro visione europea per il futuro grazie
Ora
Su questa risposta di monsignor Gallera tra tra RAI alcune conclusioni mi ha colpito molto l'inizio di monsignor Galli Arthur per la sua primo intervento perché ci ha portato
Ha qualcosa prima anche della nascita di istituzione dei corsi democratiche la persona la solidarietà le comunità che diventano comunità di popoli l'oggettività della persona
Abbiamo ricordato più volte in questo meeting messaggio di monsignor Carron Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione
L'idea che tutto si risolva sulla costruzione del soggetto
Non possiamo neanche pensare più alla democrazia europea se non c'è qualcosa che viene prima il soggetto che la costruisce
Il soggetto che per riprendere quello che poi diceva Enrico Letta capisce che è sempre meglio
Qualcosa di democratico che leader dittatoriali in qualunque modo
La democrazia
Il peggiore
Non atti ha tutti i difetti del mondo non cito letteralmente ma assenso riceverci dal circo ma è semplice è sempre meglio di tutti gli altri sistemi
Noi abbiamo bisogno però di una persona che capisce il valore della libertà
Per la costruzione comune prima ancora del valore dell'utilità
Cioè non c'era personale
Non c'è l'Europa perché e passo al secondo intervento di Enrico Letta che cosa li l'Europa oggi di forza rispetto a enormi Paesi la Cina gli Stati Uniti
Un concetto di persona non individualista quel concetto che manca tutto l'Oriente e quel concetto che manca anche al mondo nordamericano in cui ha perso la ridotta l'individuo
Questo c'è solo in Europa in questo modo come tradizione e voi capite che se viene meno da noi si affermerà un mondo che porterà anche grandi potenze a cambiamenti tecnologici
Ma in cui la possibilità della vita della soddisfazione del gusto del vivere insieme viene meno capite il compito enorme che ha perché potranno costruire telefonini potranno gestire cose di questo tipo
Ma la cosa più importante nella tripartizione che vinceva la fine ricco è proprio questa specificità
Unico irripetibile diceva Giovanni Paolo secondo dell'uomo e ripeteva papa Francesco nelle parole di mozione gallica ognuno ha diritto a una vita positiva ognuno male non solo quello che fa i soldi o chi è dentro la grande armonia
è un compito che siano svolge l'Europa
Non svolgerà nessuna quindi avremo un mondo sempre più vicino al mondo del Grande Fratello
In cui uno esiste in funzione di qualcosa che non ha a che fare col cuore
Corriamo al terzo intervento di Enzo Moavero Milanesi perché si capisce che solo questa persona che si mette insieme può affrontare i problemi
Perché noi oggi siamo di fronte ha un'antinomia continua a chi chi dice non c'è più niente da fare tutto meccanico anche l'uomo la neuroscienza dirà che tu non hai più la libertà altro argomento di questo meeting non è più la libertà primo può aeroporti
Tutti cambieranno
E quindi e tutto infinitamente pessimista
Oppure che tu non conti
Che la persona non conti ci vogliono gli stati invece quello che ci ha detto il ministro Moavero Milanesi è che sono problemi che hanno bisogno della libertà della ragione del mettersi insieme di luoghi come questi della religiosità
E chi è un'opportunità noi oggi vogliamo dire che non siamo pessimisti
Ma non siamo neanche ottimisti
Vogliamo dare il nostro contributo nel due mila diciannove a fare qualcosa di positivo perché come ricordiamo signor Gallagher pensate il valore di De Gasperi
Cosa sarebbe stata loro abbastanza De Gasperi senza il Suma senza denaro guerre
Senza diciamo ne sono persone hanno superato statiche si odiavano alla fine del quarantacinque
Dei qui abbiamo visto anche De Gasperi quando andò a
A alla conferenza di pace di Versailles che dissero davanti solamente la mia dignità
La mia domanda allora una persona di ricordo quando scritta mo'qui il ragazzo della Tienanmen uno di quelli che si era messo davanti ai ai carrarmati una persona può guardare anche un carrarmato sarà distrutto ma quello che fa vincerà abbiamo spunta abbiamo o abbiamo parlato di tanti tentativi apparentemente perdenti
Della storia Macchia la Rosa Bianca ma che hanno costruito ecco noi siamo qui per dire che vogliamo affrontare come persone e anche come un Paese che non dice né bello né brutto ma Wall a ragionare questo cambiamento del mondo
E non siamo convinti che questa ragione questa libertà come è riuscita a ricostruire Paesi democratici che si odiavano dopo la guerra per in pochi anni metterli insieme non possa fare la stessa cosa
In fin dei conti quando Mitterand e col proprio nel momento migliore dell'Europa si trovarono sul cimitero di guerra ai confini tra Francia e Germania dicendo mai più
Erano innanzitutto due persone dotati di ragione dotate di libertà durante il desiderio di ideali di fede
L'uno che volevano questo cambiamento quindi sita nelle nostre mani non venir meno e pensare che niente è facile tutto estremamente complicato ma è certamente possibile grazie
Do la campagna di fare resi in via Piera aiutare il meeting perché siccome è una realtà popolare da un po'di anni abbiamo pensato che una realtà popolare si regge innanzitutto sul fatto dei chi la frequenta la finanzia quindi coraggio