Sogni a cielo aperto

C'è anche Laura
Come vedete stanno cominciando a popolarsi le sedie ma le presentazioni ufficiali non spettano a me a me spetta dirvi che cominciamo adesso con un po'di inversione di programma
Tommaso Sacchi succede così quando si diventa assessori i i programmi le agende si complicano quindi sta arrivando però intanto cominciamo con il secondo incontro sapete il programma e Tommaso quando arriva facciamo sedere
Questo secondo incontro è un po'quello che da tutto il il tema il il sapore il il senso alla nostra serata ed ho dato un titolo sogna c'era aperto giocando su uno stereotipo
Un po'vetusto ne parleremo anche di questo cioè quello dell'idea del del della vita a cielo aperto della vita nomade che è un uno stereotipo ma insomma di questo avremo modo di parlarne e anche però l'idea dei sogni a cielo aperto sono quelli quelli del balla canta
Non presentiamo un libro di Giuntina come facciamo quasi tutti di tutti i giovedì tra i banchi vegeti nasce e tra l'altro mi preme dire che Gentilina è un editore di diverrà ci che però vedete tutto avviene per caso ha pubblicato un libro che parla dei non storia di una bambina e poi signora che ha scritto questo libro Roma e questo Lirosi amava sogni com'era
E non me lo ricordo però insomma c'è bisogno c'era un titolo e ce n'è una copia che lì sono arrivato cercando di ricordarmi identità ma non me ne sono ricordato ed è lì in vendita fra i libri Giuntina
Nel senso che il mondo ebraico il mondo Roma hanno molto a che fare
In fondo pensavo a questo qualche tempo fa partecipando a a una serie di a un incontro in particolare nelle scuole non lavoriamo spesso insieme
Per in occasioni intorno al Giorno della memoria ma in realtà potremmo fare anche più spesso pensavo spesso non al mondo rom di cui sappiamo veramente così poco nonostante viva
All'interno della nostra società da secoli e secoli e qualcuno di noi mi pesa molto male col codino ripresa molto bene lo esalta magari con delle stenotipia anche sbagliati pure quelli
E eppure conosciamo così poco questo mondo che fa parte mo'certo modo la nostra società ora se ci pensate questo che ho detto del mondo Ron
Forse ormai non proprio più tanto ma fino a qualche decennio fa si poteva dire esattamente la stessa cosa degli ebrei esattamente nello stesso modo
C'è qualcosa che ci unisce è questo essere in qualche modo una minoranza che ha costruito una società ma che difficilmente viene riconosciuta come parte integrante di questa società oggi parleremo dei sogni
Che si vivono
All'interno del mondo Roma e lo faremo grazie a una persona in particolare che ringrazia qui adesso do la parola e cioè Luca bravi delusa di Firenze Torre lo
Con Luca ci siamo conosciuti da tanto tempo ci ci frequentiamo s'molto spesso sui treni che ci portano in posti nei bui durante il periodo il Treno della memoria ma insomma ci frequentiamo e anche in altri momenti Luca una la persona di di spessore di conoscenza di sapienza e di e di e di valori importanti Luca è stato quello che ci ha permesso di costruire questa serata e quindi all'Hui chiedo di introdurre io e Laura restiamo qui a fare un pochino così da da da angeli custodi e da fargli delle domande celermente ma Luca chiedo di presentare i nostri ospiti e di coste di partire con questa sera
Grazie
E allora intanto direi ai nostri ospiti di mettersi comodi e di prendere posto
Comincio con le presentazioni ma ci manca
Una persona di cui ora vi dirò che hanno immagini che sta arrivando anche lui ha avuto il problema dei treni e dello sciopero quindi ora vedrete che ci raggiungerà allora la serata
Mi sono ritirato dall'importante che fra tutte le minoranze importanti siano così da questa società oggi sono molto felice di dire che siamo filmati perché ormai anche visiva da radio radicale che noi sosteniamo visivamente diciamo sono dette ci si è radio radicale ricordo che a un altro pezzo importante e misconosciuto della nostra società
Allora
Intanto c'è che ha molto emozionato perché sono le prime Fotbal perché parla in pubblico avessimo fatto messe incontro una decina d'anni fa ne avremmo avuti due di ospiti probabilmente Santino Spinelli che forse conoscete a cui vi chiedo per il quale vi chiedo già un applauso che la personale voi ci farà ascoltare l'altissimo livello della musica a Roma e
Vi racconterà Luís delle commissioni che ci sono poi con tutto il resto deve della musica europea
E Ernesto Grandini chiede la comunità sinti di Prato che invece e anche per lui fare
Che invece ha punte dei due è quello che abita più vicino a Prato
è importante averli ma sono anche il motivo per cui ci sono altre persone accanto a loro nel senso che dopo tanti anni di discussioni
E venti in cui abbiamo fatto chiacchierate per far conoscere la cultura Rommel la puntura sinta dopo tanto tempo
La cosa che possiamo registrare che hanno iniziano attivismo nuovo che è quello dei ragazzi e i ragazzi oggi ci sono e sono gli stessi questo lo sottolineo perché lo diceva prima Errico che si incontrano con le scuole
Soprattutto sul tram della memoria e quindi questa questa unione che esiste tra le comunità ebraiche la comunità rom e senta si gioca molto e a grande Grandi grandi contenuti soprattutto legati al tema della memoria che era in parte una memoria poco conosciuta per quanto riguarda quella dei Rom e dei Sinti ma che con il tram e la memoria della Toscana ha cominciato a essere non soltanto diffusa ma anche a permettere di creare relazioni e quindi su questo credo sia il punto da sottolineare no ora noi parliamo di sogni a me capita spesso di parlare di sogni e soprattutto con le persone o meglio dei Progetti
Con le persone che abitano e che fanno parte delle comunità rom e delle comunità assente quello che capita di solito di sentire è che
Non è semplice sognare quando si abita in un campo nomadi e perché teen macinano in una maniera diversa
Era vero oggi era forse ancora più vero
Qualche anno fa e quando le relazioni con il resto della della cittadinanza erano ancora più difficili allora io passo la parola perché poi sono loro che ci racconteranno le loro storie a Ernesto Grandini per primo e le chiedo questo qual era
La situazione di chi era appartenente alle comunità Rom possente
Quando tu eri giovane quindi qualche decennio fa e che tipo di sogni si facevano in quel periodo
Buonasera a tutti ringrazio la comunità ebraica che ci ha invitato esattamente in special modo Enrico finché e anche
Ringrazio Ugo Caffa anche agli atti del Treno della memoria che noi e gliela una quindicina d'anni che partecipiamo
Allora la
La mia riflessione su quanto ero più giovane
Dico solo questo oggi i nostri ragazzi si laureano vanno all'università
Io ho fatto le scuole speciale laccio Drome scantinati
E sogni in realtà non ce n'è
Dopo diciamo che sono cresciuto creo uovo ho lavorato diciamo tutta la vita con un mestiere tradizionale che il giostraio un mestiere di mio nonno di mio padre e mia madre
Diciamo da quando sono salito su quel treno nel due mila cinque la prima volta piano piano ho portato sempre più giovani con me finché la Regione Toscana è una di quelle che dà l'opportunità a tutti di partecipare a questo freno
E diciamo
Dopo il treno c'è stato anche l'aereo
Oggi Franz Werfel Johnny al giù dell'uno due tre andiamo a tal fine perché il due agosto le hanno Minasi tutti sincero un gli altri perché ad altri non asciutto nessuno
Io ringrazio diciamo che nella mia vita ho incontrato Luca bravi
Perché diciamo lui ha fatto da da dai trainanti e non da sempre di più sempre di più e siamo arrivati a oggi
Perché lui è lo storico siamo stati dappertutto assieme
E io in questo frangente di anni o ho contattato i giovani che ce l'ha un può qua questa sera mancano Emma Jimi che l'arrivo perché c'è lo sciopero dei treni
Ho detto ragazzi bisogna che via avvia ma mettersi in moto anche voi
E infatti si sono messi in moto in pratica abbiamo stilisti coreografi
Laureati che non nascondono più chi sono perché non c'è niente da vergognarsi se siamo di una minoranza etnico linguistica sinti e rom che noi siamo sinti diciamo
Da più anni qua diciamo delle ultime generazioni a parte Santino che anche lui è dal mille quattrocento che sono qua come noi
Aire tanto ci vuole dire che non si è se nomadi ma che nomadi e non è mai nasce mamma è stato enorme le abbiamo lavorato ci spostiamo per lavoro no
Mai mai successo che se questo popolo era diciamo nell'anno mille quattrocento quando siamo arrivati in Italia come il nostro cammino dalla nostra vicine
Allora questi giovani in pratica ci ci hanno dato ascolto e io sono qui questo diciamo uno è un sogno mio realizzato no di di imparare il giovane Gino nascondersi
Di chi è quello che e i nostri giovani lo fanno io sono molto orgoglioso di questo perché io non ho niente da vergognarmi perché sono uscito ma assolutamente non c'è da vergognarsi e lo dimostreranno con le sue raccontino a dirlo a una piazza bellissima come queste no questa sinagoga che favolosa
Cioè un pubblico eccezionale questa sera
Diciamo il mio sogno è questo
Prima che vado in pensione diciamo così
Che i miei nipotini
Vede no giù questo è iniziata la nostra il nostro lo caos assieme agli ebrei
Che lo vedono anche loro i miei nipoti dei che ora uno cinque dieci quindici anni
Che lo vede nonché DL cento ai nostri tragici che le
Le non riconosciute
Popolo veneto è stato riconosciuto per la Shoah e nostro porrà in una strana è stato riconosciuto che equivalenti erano ottanta per cento dei decisero un che abita avvisavano nell'euro poco fa i nazisti
Ernesto si faccia una domanda cui richiedo di rispondere velocemente perché mi abbia raccontato allora con lui abbiamo raccontato la storia dei sinti una parte di questo popolo coi con con Santino parliamo dei rom
Stesso popolo comunque no stessa lingua stessa stesso origine
I sogni Twohy in realtà sono spesso legati e tu lo fai spesso questo racconto io ci tengo a farcelo fare perché è un racconto che fa parte di questa Serra dell'Italia
Ha un sogno ha detto spesso racconti quando Sam pubblico che era il sogno di suo padre no che era legato alla libertà italiana nel periodo della guerra ecco vorrei mettercelo raccontarsi brevemente allora
Io sono figlio di un errore
Mio padre ha fatto il partigiana nella Brigata Stella Rossa del comandante Lupo io senza senso ho ho frequentato da da piccolino al Mausoleo di Bologna perché mio padre era bolognese
E mi ha raccontato la resistenza cosa voleva dire no dopo l'otto settembre che sono vanno messe nel campo di concentramento e poi sono andati sulle montagne è tornato a casa
E adesso la famiglia rimasta coglie fasciste riapre il suo giardino ella sentiero
In contrasto mia mamma in quegli anni
Sognava la sua libertà
Siamo nati cinque
E mi ha insegnato e mi ha raccontato di quello che era il suo sogno della libertà hanno non essere
Io ho in questi ultimi anni la stoffa quarantuno fortemente questa questa mancanza di libertà che ci vogliono creare i nostri regnanti no
No dove c'è servizio sui quali è impossibile perché non so vasto molto colorato non siamo tutti d'un color morta cioè il colore nero non mi piace neanche
No
E allora questa libertà io che la portò avanti ancora questo senso diversa perché il nostro è un senso di libertà
Stare qui incontrarci con i miei fratelli rom che vengono dall'Abruzzo con noi e e porto le la l'esistenza qui no io mi mi sento un piccolo partigiano anche se non c'era il tempo di guerra no tempo dei dei partigiani ma il brasiliano deve essere dentro
A me a me l'ha trasmessa mio padre no questo senso di libertà non lo dittature e compagni
Vi fosse
Qua mentre arrivavano i rom istinti scuse finché in Italia quindi abbiamo ricordato è un arrivo di tanto tempo fa di tanti secoli fa
Anche a Roma e erano già presenti si stavano stanziando anche nel Sud Italia e questa è la storia invece ci fu porta a Santino Spinelli
A Santino Spinelli faccio la stessa domanda cioè un rom ma che oggi è impegnato che attivo nel cercare di sconfiggere gli stereotipi
Quali sogni e quali difficoltà affronta rispetta quello che invece è un momento del presente che vede mettere sempre in discussione no chiunque si dichiari un venga descritto come diverso
Innanzitutto insoluto calorose floater ti ringrazio Luca della Puglia la parola hindi lingua romaní
Basta Stipe
Quanti di voi riesco a tradurre questo saluto
Quanti siete persone colte magico i percorsi spesso Proni confronti io non vedete basta questo
Una sola frase per mettermi in difficoltà per farvi capire quando si conosce del mondo romano niente
Questa è la verità la disinformazione e dilagante ed è assurdo che dopo sei secoli di presenza in Italia non siamo ancora degli illustri sconosciuti
Cioè nessuno sa niente
Si va avanti per Seriocha
I rom sono nomadi
I rom non si vogliono integrare il rumor rubano i bambini
Questo dovete sapere
Cose che in realtà non c'entrano niente con il mondo romano
Voto basta basti pensi unifica letteralmente che voi possiate essere sani fortunati
E un saluto che è anche un augurio che i rom esprimono i confronti un congiunto di una persona cara di una di un fratello ecco io fraternamente in questo luogo sacro per gli ebrei
Il popolo ebraico un popolo amico di Roma
Noi gli ebrei da sempre siamo stati l'alterità
Il diverso per antonomasia
Siamo i due popoli più odiati in Europa
Fortunatamente degli ebrei dal quarantacinque in poi hanno avuto come dire un riscatto hanno avuto un rispetto una considerazione certamente diversa di Roma invece hanno continuato ad avere la stessa identica considerazione che arrivano durante il fascismo né di più intimi non è cambiato niente nonostante un olocausto nonostante non siamo passati per gli stessi Sky campi di sterminio ammazzati per gli stessi motivi razziali
Passando
Per le stesse camera a gas e per gli stessi camini
Al popolo romano non è stato reso giustizia io oltre mezzo milione di Rom e Sinti barbaramente massacrati chiamati fascisti oggi nessuno sa cosa significa sa moda riprende se non gli specialisti opporrà in mostra che dir si voglia
Vedete tre quattro termini che non mi dicono niente
Un'espressione
Augurale un saluto caloroso fraterno che io Dio
Come dire Donato e due termini poi fai mostra molta ripeto
Pezzoni per Conte che non sanno tradurlo
Porremo significativo rammento la promo sostantivato dalla lingua romaní
Di prova che si finge direi deglutire
Ingoiare
Quindi porremo significa proprio divora mento così come sa moda riprende significa tutti morti le trame cioè sterminio
Questo è il significato e l'equivalente della Shoah ebraica né di più e mi di meno ok quindi vedete quando cammina ancora e siamo nell'era dell'informazione globale
E dove però nei confronti di Roma c'è ancora
Tanta tanta disinformazione
Quello che dovete sapere e che non voleva bene anche che non lo sa lo sanno tutti stare attenti ai gay Romolo Valli bambini
Poi le prove della realtà non un solo caso che sia uno uno andato in giudicato da un magistrato italiano
Il più grande bluff riuscito in Italia
Il Romano tanti di quei figli che non sanno cosa farsene Fiditalia
Questa è la realtà va bene
Quindi grazie
Allora questa sera ci sarà la possibilità di di ascoltare che noi ci hanno fatto passare ancora oggi come lo eravamo Doni fascismo compro Brema sociale realtà permettetemi di dire che noi rom e sinti
Siamo una grande ricchezza culturale
Artistica quando i romeni ebrei non si sono incontrati
Nelle segrete della Santa Inquisizione on i campi di termini o diesel minio mai abbiamo donato non gli ebrei arte cultura al mondo
Un grande patrimonio e questa sera attraverso la musica possiamo restituire a chi vuole ascoltare
Parte di questo patrimonio
Quando la musica romani è confluita il patrimonio netto non fonico dei Paesi ospitanti ha generato arte e cultura pensate flamenco in Spagna
Dove l'elemento rombo diventa determinante
Il vi sono l'incontro di quattro culture che di Formigoni altro che un movimento filosofico
Prima che artistico e prima che musicale lì dove quattro culture un determinato momento storico si sono incontrati cioè la cultura ebraica che ha fornito il TETRA corto dorico tra musica flamenca
La cultura mozarabica la cultura romani vitale di Spagna chiamati gitani e appunto alla cultura ebraica queste quattro culture orientali che veniva minacciata la riconquista dal nord della Spagna vengono a convivere
In dell'Andalusia
E credo questo movimento artistico e voi sfocia del flamenco così come la musica un po'mani nei Balcani diventa importantissimo che ha influenza di grandi compositori operai così come la musica romani dell'est Europa così come il jazz manouche
Pochi sanno che il jazz europeo quell'otto otto
Deriva da un robot
E da un italiano che hanno inventato di sana pianta Uggias innovativo peggio ancora suonava la chitarra godo di quindici merce prego fermo perché ci tengo poi a fare parlare anche loro
Potrete apprezzare nel concreto quello che sta raccontando e però c'è un dato in fondamentale che lui ha sottolineato cioè la capacità di sognare dei Rom e dei Sinti non dipende solo dei Rom e dei Sinti e da come si percepiscono è soprattutto fermata
Dati quello che gli altri pensano che l'ora c'è la gran parte delle persone che conosciamo e con cui abbiamo avuto scambi di amicizia eccetera non ci raccontano dell'incapacità di poter fare grandi sogni ci raccontano del fatto che quando fai grandi sogni c'è qualcuno e ti dice non lo puoi fare perché se in Zincar è questo il vero tema che ci tiene insieme allora
La musica e recuperare il tema della cultura diventa una cosa essenziale perché si smette come diceva Santino Di percepirli come un problema sociale
Ci manca un pezzettino a questa storia dei Rom e dei Sinti perché noi tramite questi racconti la stiamo ripercorrendo no i sinti ne sono arrivati tanti secoli fa i rom quelli stanziali del sud del sud Italia e poi abbiamo e qui ci tengo perché la coinvolgiamo da un po'di tempo e ci fa un grande piacere averla qui Rasia che per che per l'appunto a Pisa Firenze e che al per la quale intanto gli ad un bell'applauso
Perché a lei chiedo il pezzo che ci manca
Vedete perché la cosa più semplice sarebbe descriverli come se fossero tutti uguali in realtà avvicinandosi a questa storia scopriamo che sono un mondo di mondi dice qualcuno ci ha ragione e un pezzo di questo mondo è quello che ci rappresenta Rasia cioè i rom stanziali i sinti stanziali da tanto tempo in Italia e poi qualcuno che in Italia ci arriva allora la prima cosa che io chieda Rasia di raccontarci da dove viene la sua famiglia e perché oggi è qui in Italia
Chiara diamo Renzi
Stasera a San Vito
Allora io vengo dalla Macedonia sarà venuta in Italia quando avevo cinque anni per che mio babbo
Quando stavo in Macedonia era figlio s'cioè praticamente il padre l'ha abbandonato e quindi avevano Anna anche era da sola
Quando fai ha compiuto sedici anni non è morta per cui la casa in cui ha sempre abitato non ha mai avuto un documento niente
Quando si è sposato con mia mamma e tutto poi gli hanno tolto la casa perché non aveva documenti
Mia nonna gli ha proposto di stare lì in Macedonia però non ha voluto e quindi siccome aveva già dei parenti qua ha deciso di venire in Italia siamo venuti in Italia appunto quando avevo cinque anni e
Enti essenzialmente siamo stati i primi cinque anni ospite a casa di dello Zio di mio padre dopodiché patriziato a lavorare a o forse andrà fatto le scuole lui
Sono stata seguita anche da dei ragazzini della cooperativa della carta perché siccome Santa cinque anni non potevo fare l'asilo ho iniziato subito a fare le elementari ma non sapevo l'italiana quindi mi hanno seguito un po'per questo ti posso fermare d'Asia per fargli una domanda perché te ha parlato di una cosa avete affronti tranquillamente magari quest'uso più volte la parola caso sì
Ci riceve caso era da dove veniva la famiglia e che caso è stata quando siete arrivati qua Garanca Sandor malissimo quando siete partiti se una casa normalissima concertino normale
Ma quando si hanno il tempo a siamo stati abitato al campo come si abitata ora però non sinceramente non mi ha bloccato i sogni ecco
E questo novena questo ecco questa è la domanda successiva però volevo sottolinearlo freno
Sarà
Allora serva tanti questo dallo Zio che stava in un campo io avevo cinque anni
Essendo figlia unica Rostam viziata quindi non era nemmeno abituata a un campo quindi stetti magrissimi realtà vogliamo andare via subito come poi però mi sono abituata perché c'erano tanti bambini era bello uscire giocare parlare con tutti
Ci poi in realtà il campo dove sono stata io era
Paradossalmente bello rispetto agli altri perché erano comunque case fatte bene dove tu comunque Cirielli normalmente tutto soltanto che magari crescendo diventava difficile dire fuori guarda sto al campo oppure vai a cercare che ne so lavoro e cambi la via penali che succede quando uno va a cercare quando non lavora
Ed a ritornare a casa sua magari qualcuno si dà un passaggio e che fa nascere prima
Ti fa lasciare prima faceva lasciare il film cioè io vorrei queste questi racconti riserve una questo nel senso che ne siamo abituati a parlare razzismo in maniera generica
La cosa da sottolineare che qualcuno è venuto da un posto dove abitava in una casa e l'immagine avevamo di luglio era quella del nomade
E la sua famiglia non era nomade non erano male quella di Santino facevano lavori itineranti non era nomade quella di Ernesto ma facevano lavori itineranti
Quella cosa lì crea un pregiudizio le persone finiscono a spessore sistemato in un campo siamo stati no ma io ho sempre pensato che fosse la normalità che non ho mai pensato che ero diverso da ragazzi quindi va a scuola con me poi quando son cresciuta avuto molto più CONSAP comunque consapevolezza e quindi magari esci perché si esce noi siamo ragazzi normali non c'è e per farti riportare vicina uguale la storia di se inviare Canova in un'altra no fai ti fai tutto il pezzo a piedi senza luce e vai a casa capito e
Magari quella è stata la la difficoltà andare al lavoro è cambiare la via del curriculum non dire in realtà Kissed Mario poi magari sentire i clienti e ti fanno le battutine fu su magari quel campo dietro licenzierà ragioni signor G. non può dire nient'altro
Quello sì però non ti blocca i sogni anzi forse te ne aumenta ecco poiché come se l'aumento quali erano i suoi sogni e quali sono oggi allora quando c'abitato basilari cioè cambiare la zia della carta d'identità
C'è nonna io preferivo far vedere il passaporto che la carta entità ma non perché mi vergognavo io Boniver mi vergogno per gli altri ci capito pensare che ho qualcun altro può fare una faccia così davanti la mia carta d'identità quindi preferivo non vedermi la sua faccia
E fa vedere il passaporto Poirino magari che ne so
Che aumenta gli stranieri senza che vuoi far vedere cioè commesse tuo
Ci siamo tutti i giorni non bisogno per dimostrargli al gli antichi nonostante tu abbia mettimi a Roma sei normale capito lavori paghi le tasse paghi la luce l'acqua è tutto capita anche se sta in un campo però dall'altra parte purtroppo mi rendo conto che se al di fuori magari non ci ha visto non c'avessi vissuto forse anch'io l'avrei pensato perché non è che però non ci sono pregiudizi anche non abbiamo pregiudizi verso gli altri capito perché anche lui non si conosce tutti
Poi magari in io ho vissuto in due mondi ho vissuto nel mondo nel lì quando stavo all'altra un popolo uscivo dopo il ponte e vivevamo un'altra vita
Quindi terzo di aver preso il meglio detiene il mio origini e il meglio dell'Italia i sogni d'oggi poi sono
Dice nemmeno il più importante ampliare arrivare sei allora io no no USA grazie alle
Perché sono si fa fatica a parlare di se stessi di fronte alle persone e soprattutto quando si parla di storie importanti no e personali
Io accanto a me ha una persona ormai ci conosciamo da tantissimo tempo però vedevo che annui vino quando diceva che viviamo in due mondi uno di là è uno di qua e la sua esperienza molestata addendi Lanza
Intanto buona sera tutti sono un po'emozionato perché questa location è suggestiva temi temi mi mi emoziona un sacco quindi è bello essere qua per condividere delle cose con voi e sono Danny or trentatré anni spero di di dimostra come qualcuno meno
Nella vita faccio il regista di musical il coreografo il produttore quindi faccio mi occupo di spettacolo
Vivo l'arte come la voglia di donare emozioni alla gente
E questo sono convinto di aver di aver di averlo preso un po'dalla mia cultura dalle dal mio popolo dalla mia gente
Che dirvi ho avuto tanti sogni mi ha mi ha mi ha fatto un po'sorridere qual quello che ha detto la ragazza tre semplice fatto che anch'io per tantissimi anni ho nascosto quello che ero
Nel senso che ancor con cominciato la mia carriera
Come regista uscivano articoli uscivano delle interviste Michele mi chiamavano tra delle ospitate e puntualmente non dichiaravo mai che errore lealmente perché avevo un po'paura sinceramente
Avevo paura del pregiudizio delle persone un po'anche comunque reduce dall'infanzia
Nella quale tutti abbiamo subito delle discriminazioni più o meno grandi insomma
Poi ad un certo punto della della mia vita mi sono guardato allo specchio ho guardato chi sono
Ho capito quanti sogno realizzato e mi son detto ce l'ho fatta solo perché sono bravo
C'è ce l'ho fatta solo perché ho studiato ce l'ho fatta solo perché mi si mi son fatto un mazzo tanto
Sì ma anche no
Ce l'ho fatta perché ho avuto la fortuna di venire da un popolo da una cultura che mi arricchito tantissimo perché il popolo sintomo quello Roma è basato sulla condivisione condividere un piatto di pasta condividere un posto in cui si vive condividerà una una stanza
Chi fa crescere con la voglia di condividere quello che sei con gli altri e condividono con generosità
Da quello dal senso del mio popolo della mia cultura ho tratto quello che sono come artista oggi sono regista affermato debuttarono breve con uno spettacolo che si chiama civico sette il musical
Con le musiche di Mia Martini Renato Zero e Loredana Berté allora spirato alle loro vite dice anche più o meno quando succederà succede da novembre in giro per l'Italia con un cast d'eccezione la protagonista dovrebbe essere Roberta fa cani
La cantante dei Matia Bazar
E poi ho ho appena deportato con un musical che va vaga mondo il musical Corna Claudio Insegno con Roberto Ciufoli con grandi nomi del panorama artistico nazionale e ho qua tra il pubblico degli artisti che faranno parte di civico sette il musical servire a Bizzarri una del delle mie cantanti attrici presa ma Maria Chiara Chiti alla mia assistente
Giovanni Ceniccola che assistente le corone alle coreografie e sono strafelice sia siano quattro sostenermi perché non sono uno che parla molto grande la mia della mia vita privata tu lo sai bene ci colpiscono ci conosciamo da un po'
Quando si parla di arte sono il primo che si mette in mostra quando devo parlare di ciò ciò che esso fu
O un po'di timore però mi viene in mente l'ultimo articolo che ho letto su difesi in cui si parla anche di un qualcosa no un titolo importante secondo me per l'esatta mediante
Ce lo racconti un po'sì gitano giù sì esatto allora io come dicevo a un certo punto della mia vita come regista mi sono guardato allo specchio detto questo quello che sono oggi
è anche frutto di quello che so che sono stato
E delle mie origini quindi le top
Devo cercare di tirar fuori quello che ho qua dentro e portarlo sul palco come poterlo fare
Il mio prossimo il mio prossimo musical alla fine di civico sette il musical sarà gitano il musical che racconterà quella che la mia vita la storia di un ragazzo di dodici anni contentissimi Sonica è cresciuta in un campo nomadi
A chi ha perso la mamma immediata attento quando appunto avevo dodici anni che ha lottato quanto gli altri o più o più di qualcun altro The realizzare questo sogno e lo spettacolo si aprirà con delle roulotte in scena
E quindi è stato sarà tutto il il tema Gipsy ma riportato
Allora al mondo d'oggi e quindi è un po'una rappresentazione di quello che è il mio popolo i ciò che sono io e credo che lo rappresentava un cast del del del cessione quindi per il nostro popolo credo spero che sono l'orgoglio grazie
Ora c'ha raggiunto anche
Non è un maglione Noel perché in arte si chiama così Maggini
Che quanto tempo fa quanti quanto un mesetto fa ha presentato la sua collezione di abiti proprio a Firenze c'era affitti però questa storia la lasciamo raccontare a lui come oggi si partecipa a Pitti ma da dove viene questa questa idea di
Degli abiti dei delle dei disegni degli abiti delle realizzazioni oggi proprio buonasera a tutti esclusa se devi tardo ma veramente difficile arrivare qui a quest'ora
Sì con lo sciopero dei treni in panca utenze
Allora da raccontare c'era molto
Io sono non è Mancini in arte non è immagini sono stato molto semplice è giunto solo due delle
E niente praticamente io sono un sinto che vive nel campo nomadi di Prato
Sono un atto in una famiglia di giostrai cioè che avevano le giostre
E fin da piccolo ho avuto sempre la passione per la moda nel nostro diciamo popolo qualcosa di di di diverso insomma avere un po'questa passione perché noi tendiamo un po'a tenere un po'alle radici no e tenere per noi quello quello che sono le giostre quello che sono poi le tradizioni nord del nostro popolo
Infatti se interrompo perché secondo me carino raccontarlo perché il tuo babbo non era molto d'accordo con te ma salta assolutamente no e quindi si diciamo che fin da piccolo ha avuto sempre questa predisposizione per la moda perché ho sempre voluto fare fare queste insomma
Che l'ho sempre saputo non ho mai saputo non non c'è stato mai un momento in cui ha deciso di voler fare questo saputo fare questo
E quindi niente all'età insomma diciamo in cui del consenso è stato il consenso deciso di entrano a scuola di moda
Ovviamente non appoggiasse dei miei genitori cioè soprattutto da mio padre perché lo facciamo a cosa fa fare no
è qualcosa di troppo diverse ti capita qualcosa di ventiquattro neanche aiutare mi ha detto perché non so nulla di questo e poi la moda è frivola da uno che che alle giostre e farla vivi frivola insomma
E che mi disse la moda è frivola quindi lascia stare
Però tu c'avevi io mi ricordo del di aver sentito tante volte raccontare che già il tuo primo avviso ce l'aveva in testa cioè assolutamente ed è successo può e acquistato istruissi se realizzate e si è si può essere realizzato e fare in campo
Osservano pensato sì a a a un abito
E poi quando l'ho evitata è stata una grande soddisfazione
E quindi ho deciso di di prendere questa strada andando anche contro no un po'a quello alle alle radici no
Ma
Con il tempo ho voluto fare capire anche assoluto mio padre il fatto che la moda e quello che sono sono sono molti in connessione e quindi diciamo che mi mi avete sempre raccontato un po'le mie le mie radici
Infatti negli anni
Ho sempre dichiarato messa non sento non sempre dichiarato non ho mai avuto paura di questo
Ovviamente nell'infanzia avuto poi della disperazione delle difficoltà a scuola no o o poi c'era un po'stanco dualismo scuole no perché il fatto che duri saprà decidere quale Rino c'è in molte scuole in cui andavo magari girando no
Ero quello Figo perché aveva le giostre no presso molte scuole ricurvi sporco e magari precise quei piloti prendendo di sedersi accanto e quindi c'è stato un po'questo dualismo e quindi non mi scuola
Entravo di Ciocca il quale sarò dei due stavolta e quindi diciamo che è stato anche bello e da una parte c'è se ci penso ad amici e mi ci metto a ridere lì magari piangevo però diciamo che che sono stato due persone non per molto tempo
Poi diciamo crescendo ho avuto più sicurezza in me perché ho capito che quello i principi che avevamo
Non sono ovunque no
Facendo un po'lo scavo nella moda inizialmente facendo stadio Giraud
Mi rendevo conto che Monti principi non esistevano cosa che per me magari erano erano normali a casa ho visto che magari in molti ambienti non esistono in come in quello della moda
E quindi io decisi di di portare soprattutto l'umanità no nella moda che purtroppo non non c'è molta umanità nella moda è tutto molto settoriale passivo Serveco dette e quindi ho deciso di mettere la passione no la trasparenza che c'è nel mio nel mio popolo nei mercati e quindi ho sempre non mi sono sempre lasciato ispirare insomma da quello che che il mio mondo no perché a volte tanti non non sanno neanche quello che c'è nel nostro mondo c'è perché veniamo dipinti per qualcosa che non siamo no
E quindi io ho voluto essere un po'una porticina a volte no una porticina per entrare nel nostro mondo
Ho presentato ormai otto collezioni durante Pitti questa almeno lamentava collezione durante Pitti uomo e io nell'ultima collezione deciso dei di di mettermi veramente al mondo no perché la mia collezione
Anticipando il tema dei temi è semplicemente una collezione si chiamava Noel magici sino e quindi la mia posizione era completamente schierata al mio popolo è anche quello rom
Perché poi a mio discapito il popolo sinto non è così ricco come quello rom a livello di costume e quindi diciamo che è stata source sono è stato una grande ispirazione popolo rom per me mi sono studiato un forte tutte le cose che forse nei giovani a volte si si lasciano sfuggire no e quindi prima è stato un compiacciono e questo mese un mese veramente interessante per per per il mio lavoro
E soprattutto anche per i rilievi scoprire certe tradizione certe cose
Mi hanno contattato tantissime persone tantissimi giornalisti
E anche personaggi e vedendo magari Catti che hanno una chiave diciamo dirigisti diverso no molti stilisti come Valentino
Armani assiste anche fuori fuori dal dall'italiano hanno hanno sempre rubato un po'il nostro popolo tre per per fare le ispirazioni hanno no anche
Si sono ispirati hanno già presentato con lezione sul su questo su questo stile invece lo racconta ho voluto raccontare la libertà che vuole questo popolo la libertà
Di esprimersi e libertà di essere amato per quello che è
Quindi cercate di di spiegare gli abiti forma chiavi di terza
La libertà anche di raccontarsi nostrani fan dove sarà libertà non c'è
Sì io voglio dire una cosa che mi lega al momento nel quale sollecitarla un sacco di anni qualche anno fa lui diceva sa che nel sinti nel lavoro abbiamo qualcosa in più degli altri e io mi mi su mi sono sempre chiesto ma dove ma torno per quale motivo e poi invece scioperi riflettuto mi ha insegnato che questa cosa
Il popolo dal quale noi veniamo e del quale non facciamo parte ha sviluppato una una capacità empatica
Che è molto importante ogive oggi vedono anche cresciuta in questi anni Enrico riconosco questa grande verità è bello che ho di dei ragazzi così giovani abbiano voglia di crescere insieme alla alla proprio popolo ed è bello riconoscere che le le capacità che ha che ha che abbiamo già abbiamo sia siano frutto di un di una capacità empatica
Peso più sviluppata di altri ed è molto bello critiche ci sta ora trattando sopra mi mi ha insegnato una cosa bella Cempella fu
Per chiudere io ritorna dove c'avevano trasportato Ernesto Grandini cioè la resistenza
La grande capacità di questo popolo non è semplicemente raccontarsi anche stare in mezzo agli altri
Non necessariamente parlando di se stessi ma portando quelle cose che stanno dentro la vostra cultura no ogni tanto ci incontriamo con persone che ci rimane la cultura afferma duecento anni fa
Probabilmente oggi c'abbiamo l'opportunità di dire la cultura siete voi e forse solo quella potete descritte
E avere l'opportunità di fare questo secondo me il nostro sogno cioè la l'opportunità di percepire che quelli che descrive avevamo qualcuno diceva hanno rubato dalla dalla nostra moda
Usare il verbo rubare all'opposto di quello che facciamo noi nella nostra cultura secondo me eccezionale no
Sono tutte piccoli elementi che ci aiutano a capire che poi sì c'è bisogno di ribadire l'identità ma c'è bisogno anche di ribadire che in mezzo al machete ci siete sempre stati avete sempre fatto parte di questo tipo
Allora come si usa
Con le comunità rom
Io vi ringrazio tutti è stato un piacere essere qui è stato eccezionale credo che questa abbia gran parte della sua importanza anche nei percorsi che facciamo sulla memoria se non ci fosse stato il tema della memoria la serata di stasera non ci sarebbe stata
Mi piace anche ricordare che il due qualcuno di questi ragazzi
Va per raccontare e ricordare la propria memoria a Birkenau
Nella data in cui c'è stato è stato detto Ernesto Grandini e lo ribadisco lo sterminio dei Rom e dei Sinti
Sapete perché mi piace raccontarlo perché non ci sono solo i sogni che mancano ci sono anche troppi racconti storici che mancano a qualcuno di loro che come vedete non si riconosce come Zingara immediatamente no uno li vede non è che dici tu se un Roma
Viene detto quando va a Birkenau
Sì va bene qua c'è il campo dove sono stati internati la categoria degli zingari ma non c'è niente da raccontare su questo
Pensate un po'l'effetto che può fare a persone che hanno vissuto lo sterminio persecuzioni quel tipo di storia Birke no familiare sentirsi dire là dentro non c'è niente da raccontare perché se sono finiti là dentro e per colpa loro
Alcuni racconti di Birkenau delle guide di Birka non sono ancora queste e questo è credo il senso stesso della serata allora io mi permetto di dedicare la serata alla a una delle persone che in questi giorni ha fatto il più grande gesto di resistenza
Possibile
Simone di Torre Maura
Che
è il ragazzino Carmen trascorre Maurras attaccavano i romanisti si è alzato vecchio la cosa più semplice del mondo a me non sta bene e
E poi do la parola prima a Santino e poi Ernesto perché ci terrei che chi è della generazione precedente ai ragazzi che sono qui possa chiudere salutando come si fa nella vostra cultura
Grazie non sapevo di partecipare a Maurizio Costanzo Show facciamo una pausa Maurizio sarà questa previsione proprio Salvatore Moschella Maurizio stavolta devo dire molto si è molto bravo molto molto televisivo cosa dire Luca io parlerò dopo quindi lascerei la parola ai giovani più giovani
Perché tanto mi dovete sentire dopo durante le percorso che faremo
Che un viaggio attraverso appunto la musica
La musica e quanto i Romano dato all'Europa soprattutto nel periodo romantico qualcosa se mi concede dilazioni di provocare di radici culturali concetto di libertà tutti grandi compositori europei hanno attinto per rubare stava parlando prima di rubare attinto a piene mani dalla tradizione musicale di Roma parliamo dei fior fior di composero pay Liszt Brahms Schubert più tardi Ravel Debussy un soffice coltivò junk Béla Bartók Stravinskij fino ad arrivare ad oggi Goran Bregovic quindi la schiera infinita
I musicisti importanti che hanno attinto a piene mani grande valorizzazione ma non qui riconoscimento di Roma di questi immenso apporto all'arte e alla cultura europea quindi poi lascio la parola ai ragazzi
Ha però ma se non gli faremo l'omaggio ai baresi Polo che dovresti conoscere bene non è
E niente è un piacere anche anche per me partecipare a un a Maurizio Costanzo Show al sogno
E niente è bello raccontarsi Io ed Annie abbiamo avuto Laratta è che c'è aiutato a raccontare quello che siamo
E e cerchiamo di raccontare quello che è il nostro popolo in tutti i modi possibile e soprattutto anche se oggi forse dire siamo normali è strano perché non ho mai però ormai diventata non c'è una normalità insomma qual è la normalità oggi
Però vorremmo gridare a essere una voce per il nostro popolo e lo stiamo facendo con tutti i ministri noi stessi e stasera vedere delle persone chi ci ascolta in questo modo veramente bello perché in un momento storico così difficile per noi come popolo
è una figata come dico io e quindi vi ringrazio
Allora facciamogliele
Allora intanto io io ringrazio voi perché se siete questo perché il senso della serata siete voi le cioè io dico sempre che l'arte condivisione ma non ma non solamente l'arte
La bellezza di questa serata sta proprio nella condivisione nella voglia di raccontarsi nella voglia di condividere delle mozioni delle cose delle storie quindi reti ringraziamento più grande va queste persone hanno avuto la voglia di ascoltare quello che siamo perché da dalla voglia di conoscere dalla voglia di condividere può nascere il vero cambiamento quindi grazie di cuore a tutti
Io vi chiedo mi diceva Ernesto e non voleva intervenire Orsi voleva intervenire allora passo ecco passa magari
Allora io ringrazio tutta questa platea però mi devo dire una cosa di questi due giovani
La ragazza la conosco meno ma questi duelli Jovanotti
Io quante erano molto giovani e hanno iniziato la sua carriera tutti e due perché la mamma li Jennie mia sorella
Invece lui e mi può chiedere mia ex moglie ciò vuol dire che sono lui e due nipoti e gli ho detto questo
Ragazzi infatti il vostro lavoro ma non ricatta immani chi siete notizie mica che non dite chi siete io per me è un sogno realizzato questo loro dichiarano sempre la sua
Appartenenza minoranza etnico linguistica Rom e Sinti
Grazie a tutti se mi ricordo bene
Potrebbe essere il torneo finale io con Ernesto ci siamo conosciuti ma quindicina d'anni fa e il suo sogno d'allora era avere ragazzi che raccontassero questa storia oggi succede davanti alla Sinagoga credo che possiamo quasi a voler intervenire
Grazie intere
Avermi invitata scusate se non fa l'esperta quindi la passavano al tapas ma puntata sarò migliore buona serata
E io richiamo Enrico Fink ringrazio la comunità ebraica
Io ringrazio voi vi ringrazio di quante ne sui grandi Rino immaginerà zero fax Santino Spinelli danni Lanza e Luca bravi
è stato
Creme che per me e per l'aria forte che erano seduti dietro l'emozione grande sentirli ascoltarvi veramente grazie di essere venuti da condividere i vostri sogni con noi è stato un sogno avervi grazie dove
Santino tornerà fra poco con la lex al gruppo tutto quanto attorno a suonare su questo palco su questo luogo che noi chiamiamo palco impropriamente ma che se siamo qui
Siamo qui e possiamo essere qui questo è il settimo anno del Balla grandi ed è la quarta serata
Di un programma che va avanti poi riprenderà settembre
Siamo qui anche perché oltre all'impegno e questo mi mi fa piacere dirlo di tantissimi volontari della comunità che si danno da fare
I cuochi Jean-Michel Michele Ariento poi vedo ragione forse se certi romene sono tutti quanti quelli che hanno lavorato e che lavorano per le cose che avete mangiato che mangerebbe per realizzare la serata
Lo dobbiamo al loro impegno lo dobbiamo all'impegno di Santa dello Straw loro che la gente fondo che ne se non si fa mai vedere ma lo dobbiamo anche davvero ad alcuni amici perché abbiamo la possibilità di dire che le istituzioni
Della regione Toscana e del Comune di Firenze sono diventate lo sono sempre state forse ma sono diventate sono cresciute insieme a noi in un percorso di amicizia per le prove di collaborazione che ci ha permesso di costruire quello che è stata la serata di oggi quelle che sono le serate del balla canta e quindi con un grande piacere
Permettetemi di chiedervi un applauso per il sono felice di dirlo il nuovo assessore alla cultura della comunità della comunità della città di Firenze subita da dire della comunità ebraica della città di Firenze
Tommaso Sacchi
Ad accendere allora in qualche modo Ilva la canna è nato e cresciuto insieme alla presenza di di Tommaso qui a Firenze Tommaso è arrivato un po'di anni fa ed erano gli anni in cui appena nascevano in cui appena eravamo forse sediamoci va che siamo più in cui così gettavano le basi di questo sogno appunto che un l'incontro fra comunità e città
Il devo dire con Tommaso e con il Comune di Firenze generale ma con Tommasi in particolare il il rapporto di di di di di di scambio è stato immediato la fiducia che c'è stata riposta il il il modo in cui la il Comune ha risposto e ha e e ci ha chiesto di portare avanti questo progetto è stato per noi importantissimo
E quindi ormai è il settimo anno che posso dirlo noi grazie al fatto di di di avere un supporto così forte anche a livello proprio di di partecipazione da parte del Comune non sto parlando davvero soltanto di un contributo economico dato ma sto parlando di uno di un di un di una di una vicinanza che c'è giunto in fatto di credere in un progetto grazie a quello riusciamo ad aver costruito questo questo piccolo sogno che un un luogo di incontro fra culture
Qui in questo giardino che qualche modo restituito alla città e non è soltanto più il giardino della comunità e allora chiedo a Tommaso
Come prima cosa questo che che bilancio è questo di questi anni
In cui abbiamo cominciato a costruire insieme ma ovviamente soci poi raccontare ben più grande in questa città un percorso fra culture in cui si racconta una una Firenze fatta di culture diverse che dialogano che costruiscono una società tutte insieme
Grazie
E grazie al ricco perché va be'etico è diventato negli anni un mio amico io mi scuso perché sono quasi completamente afono
Però mi hanno detto che praticare una conferenza un incontro poi urtare a ritrovare la voce ma è una bugia che mi hanno detto per non farmi disertare questi comandare disertati in ogni caso perché all'interno delle state fiorentina che ho diretto per cinque anni devo dire senza fare classifiche se non si offendono i vostri compartecipanti a questo grande progetto di cultura il Barragan è una delle cose più straordinarie che siamo riusciti a mettere in piedi Baraggan è una figata per usare ecco il termine causato che sto ragazzo simpaticissimo stilista
Scusate la parolaccia ma forse rende l'idea più quel
Quel termine di tante altre parole
Con Enrico con Laura
Con Sandra con tutti i volontari gli amici gli appassionati e operatori culturali i mediatori le figure diciamo che si occupano di dinamiche sociali sono all'interno di questo parco
Che è una delle gemme del centro storico della città che giustamente voi fatte vivere e vendette aperto alla città io
Con queste persone ho creato un progetto nel quale credo molto questo è il primo tema
E lo dico fuori dalla dalla retorica di questi ringraziamenti di questi saluti perché davvero se oggi esiste vada cane forse il l'unico applauso che vi chiedo è dedicato al Barragan caffè che oggi compie sette anni e quindi un applauso a questo luogo straordinario che fa vivere delle serate d'estate ma non è solo un luogo
Meraviglioso
è anche un luogo dove permessi costruiscono
Come citava
Il quello che gli inglesi chiamerebbero il claim c'è lo strillo il racconto dell'edizione la sintesi se vogliamo
E lancio del delle stagioni passate costruisce dei ponti straordinari tra culture e quindi io credo che balla canta
Abbia
Insieme alla sinagoga e ovviamente a tutta la portata storica
E religiosa anche che
Come dire lo stesso simbolo di questo
Straordinario sta luogo di culto e di socialità e di cultura portano porta insieme a questo abbiamo costruito delle storie straordinari ricordo
Una serata molto particolare corra Iss che ha raccontato il suo percorso
Intimo religioso di fede
Artistico culturale di voci e di tecnica di insomma è stata una serata dove veramente per citarne una su tutte abbiamo ascoltato una figura molto particolare del panorama artistico culturale del nostro Paese
Abbiamo creato dei momenti questo luogo di fortissimo scambio di conoscenza oggi ascoltavo questa sera
La comunità sinti ascoltavo i giovani
Artisti io o non artisti che hanno raccontato delle storie e che si sono misurati con questo luogo e con questi racconti
E pesava quanto è fondamentale poco fa ero
In un luogo molto diverso che fa parte delle strategie ventina ci sono le arene cinematografiche cifra eccetera c'è bisogno anche di luoghi come il giardino della sinagoga con il progetto del Barragan Cassady che fanno da collante tra le culture del mondo io credo che questo soprattutto in tempi incerti intenti politicamente
E dire assolutamente non condivisibili da questo punto di vista spesso perché pensiamo
Ai tanti temi dell'accoglienza alle migrazioni che stiamo vivendo in questa fase storica e politica pensiamo quando si chiudono le porte non si costruiscono ponti quanto senso acquista un luogo del dialogo e del confronto come il Baraggan caffè pensiamo al ruolo politico sociale storico culturale
Di uno spazio aperto alle musiche dal mondo che lo spazio aperto ai confronti tra le culture dai confronti nascono i rapporti più virtuosi i rapporti più importanti e una comunità sana di principi democratica aperta come la comunità fiorentina ha bisogno di vivere anche di questi luoghi dove c'è un sedimento straordinario
I racconti di esperienze di vite i confronti io credo che questo sia una funzione molto importante e chiudo
Questo
Non Bilancio dei sette anni di Bagram perché ho parlato di tutto fuorché ventisette anni che aveva trascorso ma perché vedere le facce degli amici che vengono e che frequentano in questo Lucchi frequentano questo luogo mi fa subito pensare a come sia urgente rivendicare la funzione di un luogo di questo tipo perché
Davvero non è in sconto atto
Creare luoghi di socialità di confronto e di scambio culturale come questo
In questi tempi dove si sente di tutto dove ci sono c'è la paura delle diversità delle pluralità del delle di quello che sembra stare lontano da noi questo è un sentimento diffuso anche questa cultura dell'autodifesa io trovo una cosa terribile no questa legittimazione delle dell'autodifesa quando come dire non si lavora magari in luoghi come questi su una cultura della legalità
E della sicurezza sana non quella
Provocata adesso il tema della sicurezza sapete che ha impegnato i primissimi posti di tutte le ultime campagne politiche e quant'altro ecco c'è modo e modo ecco Bana Kant mi fa pensare ad esempio ha come davvero si possa parlare di tutto senza pregiudizio senza preclusione senza mentire partire prevenuti su nulla ascoltando e ritornando al valore dell'ascolto
Chiudo davvero viviamo
In un momento storico e sociale in cui non si dedica più tempo e attenzione all'ascolto
Cioè dove si minaccia
Purtroppo per quello che succede per quello che si ascolta per quello che si vive sulla Rete nelle case Sisti viene continuamente minato il valore dell'ascolto dei nostri padri di chi ci trasmette ad esempio per me ascoltare un'anziana un valore enorme io questo lo penso sono
Nipote di due partigiani uno purtroppo
Ha perso la vita in guerra
Salvando
Un un gruppo di compagni durante le fasi resistenza l'altro mio nonno a novantotto anni
Non al mal di gola che io questa sera vi assicuro che potrebbe parlare qua con noi e ha la fortuna di godere di una salute di ferro nonostante abbia fatto un una guerra
Ha scritto anche un libro la mia guerra adesso non voglio citare il nonno ma lo dico perché
Proprio in questi giorni ho parlato con mio nonno e
Quando ascolti un anziano raccontare una storia o dubitare
Di una fase storica con politica come quella attuale ti si apre un mondo ti si aprono degli scenari allora io penso che se c'è una bandiera forte
Che sventola
Sopra questo giardino meraviglioso è la bandiera del ritorno all'ascolto delle storie
E al dialogo tra soggetti quindi incontrarsi dialogare ascoltare e godere di questo luogo meraviglioso per vivere per arricchirsi di uno scambio culturale importante
Grazie mille Tommaso io penso che sia che non sia stato facile arrivare la città come Firenze tu parli di ascolto
Mi chiedo davvero come sia stato possibile in questi anni nella tua esperienza appunto di direzione dell'estate Tridentina
Di vita all'interno del del degli complesso sistema della cultura a Firenze confrontarsi con una città come questa che da un certo punto di vista può apparire monolitica museale ferma in una storia importante imponente che schiaccia
Eppure riuscire a far sviluppare un dialogo fra le diverse culture che oggi la la compongono riuscire a far parlare i diversi luoghi le periferie oltre che i luoghi del centro riuscire a conciliare all'interno di un percorso di direzione culturale di di di di di messa in ordine di un flusso di di di di di energie in qualche modo una città che probabilmente non è facile
Fatta anche lo posso dire io da da persona da Firenze fatta di di rancori di gente antipatica che di di di gente che tutte sono spesso attaccati alle proprie piccole bandiere ai propri piccoli campanile le proprie piccole realtà
Riuscire a dirigere un un sistema così complesso
E risultarne vincenti perché voglio dire questa è una riflessione che ha fatto anche sarà Funaro parco al qualche giorno fa insomma in un periodo che non possiamo dire che a livello nazionale i temi come quelli che cita di adesso l'ascolto la tensione le diversità alle culture siano molto popolari e cioè non possiamo dire che è sempre lì facili e che così riescono a catturare l'attenzione del pubblico per cui non mi vergogno di far discorso anche politico anche anche voglio dire di di di di di elettorale cioè quello che è successo a Firenze
Qualcosa un po'di di di di miracoloso se guardate
La direzione in cui avete lavorato in questi anni quello che avete fatto quello che è successo in maniera diversa in controtendenza rispetto arreso anche nel nostro Paese purtroppo
E allora e ti chiedo poco quanto è stato difficile e dove pensate
Come pensate di usare questa nuova fiducia questo questo questo nuovo inizio né di di forza che che che la città abbia dato per i per i prossimi anni
Ma è una è una ampia bellissima domanda che pareggia contiene un pezzo della risposta perché Colonnella parco la passione con cui Enrico
Mi pone questa questo interrogativo
Credo che
Di fatto ognuno di noi intuì ska la sua risposta è spesso vedendo le facce che sono qua con noi ci daremo una risposta simile
Partirei da Firenze e da non è stato facile io non sono nato qua sono nato a Milano proprio vissuto quasi tutta la mia vita Milano a parte dei brevi periodi un po'all'estero
Un po'per lavoro
E mi sono occupato di una cosa abbastanza simile
A Milano intanto guardo nemica Elena Pianeta che anche lei è è una direttrice un pausa Elena che ha sostenuto Elena piane ha sostenuto il balla canta dalla regione dove esercitava la sua attività di dirigente fino a qualche tempo fa oggi è un straordinario direttore del comune di Firenze si occupa di istruzione
Ma
Lo dico perché piemontese quindi è torinese in ogni tanto ci si confronta tra immigrati CIPE fiorentini immigrati da altre regioni e allora
è un tema che conosco bene e
Quello che tu dici lo dice ovviamente
Da fiorentino e conoscendo quelli che sono un po'sulla bocca di tutti i limiti
Della signora intimità
Ma
Io voglio un pochino contraddirti perché nel mio caso potremmo analizzarne le concause
Io mi sono molto
Innamorato di questa città
Mi sono molto sentito raccolto da una comunità
Perché è una città e risultato elettorale come dire permettetemi di dire ancora conferma di questo aspetto la città in cui c'è nel bene ogni tanto anche nel male però un fortissimo senso di protezione di comunità
Che è una cosa che in tante altre città un pochino si è persa l'orgoglio di vivere proteggere Firenze io non la vivo come una cosa negativa mezzo da un lato piace moltissimo anche prima di tutto perché alza
Parecchio l'asticella delle aspettative cioè e questa idea di valorizzare Firenze di valorizzare la città mette noi amministratori nella condizione
Di esercitare
Una pratica politica amministrativa puntando sempre più in alto perché
I fiorentina un po'dubbioso quindi quando tu dici ma l'abbiamo fatto una no però potevi fare anche un'altra cosa che sarà un'anomala periferia poteva allora iniziano verso la periferia attuale dopo il però al centro poveri in centro storico come il nostro non c'era nessun allora torni in centro la polis
Allora Estate fiorentina
Devo dire io che non ho mai negato
Davvero un vanto che ho negli ultimi cinque anni che non aver mai negato un incontro nessuno adesso non chiedetemi tutti l'appuntamento sarà attiva e dire
Devo rimettere mano all'agenda e ci sono anche le ferie di mezzo che no ma a parte gli scherzi esatte fiorentina che è un progetto che io ho seguito con tutto l'amore tutta la passione è stato un po'questo cioè scortare la pancia della città spesso critica spesso Bastian contraria spesso difficile ad accontentare ma che in fondo ti dà al timone di dove c'è davvero una necessità
Di operare il tema di Firenze poi
Io devo dire sono entrato piano piano a contatto con la città non è stato né un innamoramento immediato né tanto meno una inserimento immediato perché è una città che richiede dei tempi
E come una storia d'amore
Complessa che ha la sua complessità magari c'è una fase di corteggiamento c'è una fase di avvicinamento poi c'è una fase di frequentazione più assidua poi si cade
Questa bellissima rete dell'amore e ci e si vive insieme ecco per me Firenze è stato un po'questa ora dopo cinque anni credo di avere una relazione stabile come potremmo dire con la città di Firenze
Ora presso l'assessore quindi mi sono preso un impegno ancora in più
Ma c'è un aspetto che che tu hai toccato tra le tante cose che hai detto nella tua domanda che il concetto di periferia allora
E poi parlato anche di elezioni e detto sacco di cose in un minuto quindi rendere a sulla periferia brevemente per non per non annoiarvi
Io
Credo davvero che si sia fatto un lavoro serio e solido
Ma partirei da
Una certezza o comunque una osservazione cioè a Firenze il concetto di periferia e diverso rispetto a qualsiasi altra città questo dobbiamo tenerlo sempre a mente
Io parlerei di quartieri non centrali dice difficile anche per la radice etimologica della parola periferia pensare alle aree limitrofe della città urbane alle aree urbane
Il limite come aree di periferia perché nell'opinione comune la periferia e luogo spesso degradato è un luogo ad altissima densità abitativa luogo cementizio
è un luogo dove c'è poco
Servizio vice vivacità culturale dove c'è poco verde insomma questa è l'opinione e l'immaginario comune dalla periferia sì le guardiamo Firenze dall'alto el ci astraiamo come se fossimo sopra un elicottero guardassimo
Firenze vedremo delle periferie molto particolari che non esistono in nessun altra parte del mondo le periferie sono le colline verdi
Da un'ala da una parte con dei quartieri come dire della upper class se vogliamo usare un termine anglofono
Fiorentina
E periferie però sono anche dei quartieri
Ad edilizia convenzionata con delle piazze più cementizie sì delle piazze più brulle meno
Ovviamente meno affascinanti dal punto di vista estetico periferia sono anche però dei quartieri che non sono periferia perché sono dei quartieri che hanno un'anima fortissima
Pensiamo a chi erano o erroneamente anche in campagna elettorale se mi ritornano fuori perché avendo scritto il programma elettorale di Nardella mi sono ritornando
A mente cercando
Quando Salvini fece il comizio all'isolotto
Salvini vai in periferia a quale periferia di che cosa
Mi sono otto è un quartiere vivacissimo a centri culturali ah il le persone no signore così ha un'anima fortissima dipende da come intendiamo il concetto di periferia abbellire luogo bellissimo
Pieno di giochi
Deriva dal
Digilio Sieni che ha impegnato tantissimo
Energia no per dire c'è una piccola galleria d'arte che nata ci sono c'è un presidente di quartiere molto bravo saluto il mio amico Mirko tormentoni che fa un lavoro straordinario sull'isolotto allora
La periferia non è che non mi fraintenda non è che non esiste ma in ogni città
A dal New Yorker a Tokio passando per Firenze Verona e Milano sì anche più piccola nostra città ma cambia e bisogna come dire
Bisogna scalare il concetto di periferia a quello che è la dimensione locale però la periferia chiudo
Noi l'abbiamo trattata
Come un argomento centrale che sembra un ossimoro perché la periferia fuori
Ma perché
Nei tornando all'estate fiorentina di cui va la carne è un pezzo quindi parlo di una cosa che fa parte
Di questo luogo
Nel bando delle state fiorentina si assegnano non vi annoio ma un milione di euro che non sono tantissimi ma non sono pochi penso no tante economie se tenete conto che nessuna città italiana a un bando pubblico per una rassegna estiva multidisciplinare rivolta al terzo settore
Quindi al mondo del no profit culturale che distribuisce economia centoquaranta soggetti con un milione di euro ecco l'indice di premialità che ne bandire quel qui dire quel punteggio in più che ti viene dato su su un progetto che vale è dato in uno dei capitoli premiali
Premianti
A quanto periferico rispetto al centro è l'evento che stiamo proponendo quindi c'è una premialità dettata dall'organizzazione di iniziative nella periferia questa incentivato tantissimo
Giovani associazioni cooperative a proporre iniziative nella periferia cittadina e così abbiamo creato il cinema e chi ne c'è un cinema che in questi giorni ve lo consiglio rimane cinque giorni in ogni quartiere un furgoncino
Molto carino con dentro delle sedi uno schermo un proiettore si ferma in una piazza della cintura cittadina quindi dei quartieri non centrali disse che non devo più usare il termine periferici gli acquisti sono fregato da solo
Si ferma in una piazza Monte al cinema e la sera
Dai condomini dalle case da da da dal dalle dalle piazze arrivano persone che non hanno mai visto il cinema nella loro piazze godono di una serata speciale con la nonna con gli amici gli adolescenti ragazzi la coppia
è una specie un fenomeno sociale e culturale che a me interessa molto allora questa è la direzione in cui secondo
Secondo me con grande passione con grande dedizione perché per me amministra fare politica e amministrare una città vuol dire prestare un pezzo della tua vita ad una causa pubblica stop
Tutto il resto è noia come si dice no quindi o lo fai compassione con dedizione e gli amministratori locali sono banalmente quelli che guadagnano poco hanno tante responsabilità rispetto al Parlamento rispetto alle funzioni politiche centrali romane insomma
Quindi io credo che questa sia la direzione giusta cioè quella di riattivare
Mettendo al centro l'organizzazione culturale perché se noi non iniziamo a costruire e a rispettare questa fortissima
Segno distintivo e identitario della nostra città che è di matrice culturale ne dobbiamo difenderlo in ogni sede
Dobbiamo proteggere i bilanci questo lo dico Nardella ma non c'è bisogno di dirglielo perché credo che ha dato che abbia dato più soldi anzi credo abbiamo vinto questo è giusto
Ripeterlo la classifica sia come città più vivace dal punto di vista della proposta culturale del Sole ventiquattro Ore sia la classifica
Della spesa pubblica pro capite iniziative culturali ecco questo se c'è un motivo di orgoglio della essere fiorentino questa sicuramente uno di quelli grazie
Io ringrazio davvero Tomar penso che l'ora vedo i musicisti che che stanno arrivando dietro ci siamo ci siamo allora davvero vi chiedo da parte del Barragan un enorme applauso al Comune di Firenze a Tommaso Sacchi