La riforma del settore dei Beni Culturali. Intervista a Valentino Nizzo

Radio radicale è oggi vogliamo occuparci di beni culturali parleremo della di forma Franceschini ma anche della riforma che è stato ma pensata dal ministro Bonisoli l'attuale ministro e ne parleremo con interlocutori d'eccezione abbiamo ai nostri mi ogni il direttore del Museo nazionale etrusco di villa Giulia Valentino mezzo direttore benvenuto a Radio Radicale
Buongiorno grazie dell'invito è un onore e un piacere allora per iniziare presentiamo villa Giulia
A alle al bimbo inconsapevole che non sa ancora che quali gioielli contiene
Sì diciamo che sentirete molto orgoglio nelle mie parole vorrei che tutti fossero orgogliosi di un museo unico al mondo il Museo nazionale etrusco di villa Giulia e probabilmente la raccolta di reperti etruschi e preromani più importante non solo in Italia ma naturalmente a livello mondiale un museo invidiato da tutti per la presenza di capolavori unici dal Sarcofago degli Sposi all'Apollo di Veio l'altorilievo di Pyrgi solo per citare delle opere che forte potrebbero non dire nulla a nessuno
Ma a tutti le hanno viste nei propri libri di scuola dalle elementari in poi sono dei punti di riferimento dell'arte e antica e sono custoditi all'interno di un contenitore eccezionale che la villa rinascimentale
Realizzata da papa Giulio terzo Ciocchi del Monte fra il mille cinquecento
Cinquantesimo quanta cinque grazie ai maggiori artisti del tempo Baldari Michelangelo Ammannati
Sono tra quelli che sono stati coinvolti
Nella realizzazione per i figli stiamo parlando davvero di un luogo unico
Allora de lei è direttore dalle due mila i diciassette è stato definito un super direttore perché figlio anzi ma della riforma di Franceschini dove sta andando il museo che lei dirige che cosa avete fatto fino a oggi
Io io presto servizio come direttore del Museo di villa Giulia il due maggio del due mila e diciassette quindi sono poco più di due anni e museo
è rientrato nella seconda ondata dei mutevoli autonomia con la riorganizzazione Franceschini e di Pazzini avanti ne sono stati fatti molti anche che
Io concentrato in modo forse un po'anomalo la mia attenzione su degli interventi straordinari di manutenzione di potenziamento della sicurezza di miglioramento anche della comunicazione e della valorizzazione delle collezioni
Riuscendo all'inizio anche con pochissimo personale a ottenere dei risultati estremamente positivi perché villa Giulia nel due mila e diciotto
Ha raggiunto delle vette di pubblico che non toccava dal due mila sei
Non sono numeri altissimi ma per villa Giulia sono molto significativi ottantadue mila
Cinquecento persone in un anno con un incremento assoluto dei visitatori di quasi il quindici per cento di quelli paganti del dieci per cento se considera che questo è stato possibile
Senza quadri spendere
Soldi sulla valorizzazione ma con le forze interne importante perché
I soldi li abbiamo spesi per recuperare degli spalti liberare alcune zone molto importanti del museo che nel tempo erano state trasformate in depositi restituirli al pubblico ma è un percorso ancora
Attivo in essere solo pochi giorni fa ho licenziato una perizia da trecento mila euro
Per molti recuperi importanti eccessiva dall'accessibilità del Ninfeo di villa Giulia per il pubblico disabile
A la realizzazione di un terzo laboratorio di restauro fruibile al pubblico al rifacimento di tettoie grondaie tanto tanto altro ancora
Allora io ho poc'anzi ho accennato alla riforma Franceschini ho detto dell'attuale futura riforma è stata
è stata presentata nel Consiglio dei ministri dove l'anno approvata e dovrà arrivare in aula la riforma disegnata da a ma Bonisoli dobbiamo ricordare ai nostri ascoltatori che quando si parla di beni culturali la materia è molto complessa e stratificata tanto per darne unite è un'idea solo qui a Roma ci sono cinque soprintendenze dico giù beh dico bene
Guardi non le ho ricontate però cambiano rapidamente il Cristo che il numero sia corretto riforma modificato la
Totti
E allora parliamo di questa futura riforma è il
Anzi diciamo che molti giornalisti ma anche tecnici di settore la chiamano contro riforma
Intanto mi rimane oscuro a me ma ci sono insomma giornalisti molto in più importanti
Che non l'hanno ben capito perché su un trentadue strutture rese indipendenti da Franceschini solo quattro perderebbero l'autonomia di queste quattro una è già stata diciamo tolta e quindi tre perderebbero l'autonomia e una di queste è proprio la sua quella che lei dirige
Eh sì anch'io ho appreso la notizia dai giornali non c'era stata nessuna anticipazione mi sono trovato a ricevere telefonate di giornalisti curiosi che
Chiedevano a meno formazioni al riguardo mi sono limitato ad essere io a chiedere loro poi ho avuto
Un incontro con il capo gabinetto per cercare anche di comprendere le dicevo di tutti gli investimenti che stiamo facendo appena vinto un bando della Regione Lazio da oltre un milione per la realizzazione di un progetto
Importantissimo di innovazione tecnologica quindi lei capisce un museo in corsa con la perdita dell'autonomia
Subisce ovviamente alcune problematiche
E iniettato spiegato che c'è al momento un'idea alla quale ho cercato anche ridare la mia collaborazione per la strutturazione di una Rete etrusca intorno al Museo di villa Giulia che però sembrerebbe guidare questa Rete ma privato dell'autonomia questo è un punto critico perché da funzionario dello Stato lo sono dal due mila e dieci
Mi sono potuto rendere conto che l'autonomia uno strumento forte importante se ben utilizzato ma anche nei rapporti con i privati o con gli altri enti da una credibilità molto forte legata sì al museo anche a chi lo dirige e alla sua squadra quindi questo mi sta imponendo qualche difficoltà che spero si chiarisca il prima possibile queste le motivazioni del suo dire solo questo l'idea di una Rete etrusca mi piace anche sovraregionale ma naturalmente bisogna avere la forza di reggerla le dicevo io all'inizio
Sono entrato con un museo ad un terzo dell'organico di cui avrebbe bisogno
E abbiamo fatto grandi cose però
Non ce la
Ad andare oltre un certo limite con tutta la buona volontà è queste comprensibile ma lei si dà una notizia in ogni caso nel senso che il ministero non vi ha mai interpellato
Perlomeno personalmente io come le dicevo ho appreso la cosa dai surrealisti dalle anticipazioni date dai sindacati e ho chiesto naturalmente non appena la cosa è stata formalizzata
Nel Consiglio dei ministri io ho chiesto di di avere qualche informazione altre le devo
Ancora ricevere però per quanto mi riguarda appunto questo è stato il
Allora quello che ci raccontano e che e la riforma di Bonisoli dovrebbe ritornare a centralizzare il potere dei beni culturali dico bene
Sì sono previsti molti cambiamenti un rafforzamento della figura del segretario generale l'istituzione di una nuova direzione generale decade Licata propri contratti agli appalti perché è stato lamentato che uno dei dei limiti del ministero comunque delle pubbliche amministrazioni e nell'incapacità di spendere il denaro nel rispetto di tutte le regole su questo naturalmente convengo devo dire
Nell'ENI e due anni di amministrazione di villa Giulia però potuto anche constatare come se si vuole spendere assumendosene le responsabilità e cercando di farlo
Nel modo migliore possibile si riesce a farlo molto bene con con l'autonomia per ci sono tutti gli organismi che vigilano e controllano quindi ecco a vere
L'esigenza di un ulteriore passaggio al centro e non che non ve ne siano comunque anche allo stato attuale ho paura che possa in qualche modo rallentarsi rallentare l'azione però e tutto da vedere le cose poi vanno sperimentate non è nemmeno giusto criticarle prima che essi che abbiano inizio
Assolutamente no e allora intanto per esempio Franceschini una delle cose che aveva fatto aveva accorpato le soprintendenze so che ci sono stati un po'di malumori Stefano ha funzionato secondo lei
Allora alcune tornerò venendo da una soprintendenza ho contatti con molti colleghi quindi il quello che mi viene detto da dall'orrore varia da regione a regione la differenza la fanno le persone ci sono delle soprintendenze uniche che stanno funzionando molto bene e altre che hanno
Difficoltà devo dire io trovo molto positiva l'immagine di una Soprintendenza che abbia competenze variegate nell'unire nello stesso ufficio perché trovo un arricchimento
Collaborare con storici dell'arte con architetti con tutte le professionalità che è giusto che siano in un ministero e aggiungo sottolinea anche i demo etno antropologiche hanno una visione dei beni immateriali che è importantissima quindi io penso che naturalmente all'inizio qualunque riforma
E difficoltosa soprattutto perché bisognerebbe formare i prima le persone ancor prima di proporre delle riforme ma questo è tecnicamente impossibile e quindi ci sono dei tempi poi per arrivare ad un status ottimale
Quindi penso che abbiano fatto bene a conservare questo affetto anche se per
Alcuni risultato non efficace protezione del tempo e tutto
Può funzionare bene meglio direttore una nota ironica ma lei arrivata voce che dice che c'è un po'di concorrenza tra gli architetti gli archeologi sì questo questo è il primo voce del terrore per la concorrenza
Gli archeologi ormai sono molto pochi perché non si espletano concorsi dirigenziali
Da tanti tanti anni quindi si è attinto a delle graduatorie
Che hanno che erano ancora aperti e proprio sul fronte sia degli architetti che degli storici dell'arte
Preferisco non parteggiare per nessuna delle parti ammiro molto e rispetto il lavoro degli architetti io ne ho uno solo neo assunto da poco più di un anno da una donna giovane brevissima che sta
Facendo tutti insieme in tutta la squadra del mutato elettive grandiose quindi
Tutta la mia stima per gli architetti e mi riconosco l'assoluta importanza proprio locale
Senta lei prima menzionava la cronica carenza di personale
Se si era vittima è questo il punto nodale io otto per vedere andare in pensione
Moltissime persone potrei quantificarlo almeno in un venticinque per cento del personale attualmente in servizio nell'arco dell'ultimo anno
E andata o sta per andare in pensione cioè non vedo sostituti non non so come fare quando sono arrivato come le dicevo il mio era ridotto al midollo era quasi da da dire va be'Cota e possibile fare nemmeno si riesce quasi a tenerlo aperto quindi ho sentito parlare molto
Di nuove assunzioni spero che questo sia il fatto che verrà fatto con maggiore urgenza capisco l'esigenza di dare un'impronta politica culturale nella riorganizzazione ma senza le persone e le cose non si fanno questo il il ministro Bonisoli lo ha lo ha ben chiara ne parlammo anche lo scorso anno quando ebbi il piacere di averlo
Come ospite nel passato premio prega fu vide una delle tante cose che
Abbiamo avuto modo di dirci in quell'occasione allora staremo a vedere l'abbiamo ricordato il decreto è stato approvato a giugno dal consiglio dei ministri io le strappa una promessa tornar su radio radicale a Radio Radicale per parlarne
Con molto piacere perché abbiamo parlato di cotte e tecniche oggi ieri capisco la curiosità ed è giusto che se ne parli perché se ne parla troppo poco è giusto che i cittadini conoscano le dinamiche e le problematiche dei beni culturali
Ma mi piacerebbe Tare riconoscere ancora di più quello che stiamo facendo
Né i nostri primi centotrent'anni perché questa lo compiamo i nostri primi centotrenta mila ricorrente è quella del mille ottocentottantanove
E se ce la faremo se ci saremo ancora organizzeremo com'era previsto in autunno una bella mostra per per celebrare villa Giulia in tutta la sua importanza e bellezza
E non è a me non rimane che ringraziare la ringraziamo Valentino iniziò che ricordiamo i nostri ascoltatori è il direttore del Museo nazionale etrusco di villa Giulia grazie