Salone del Libro di Torino 2019 - Conversazione con Fabio Ciconte e Stefano Liberti, autori del libro "Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo" (Laterza)

Radio radicale seconda giornata dal trentaduesimo Salone Internazionale del Libro di Torino in compagnia di Fabio Ciconte e Stefano Liberti ben trovati
Bentrovati diciamo grazie ciò Massimiliano allora siamo qui perché presentata in grande carrello che abbiamo già presentato le frequenze di Radio Radicale
Ma c'è una presentazione particolarmente interessante qui al Salone del libro grande carrello ricordiamo edito da Laterza e chi decide cosa mangiamo allora rappresentazione con grande promotore di Caselli allora
Cerchiamo di uniti queste due questi due mondi
Sì leggiamo presenta i Gian Carlo Caselli è importante perché oggi lui rappresenta un pezzo del settore dell'Agro massiccia di una battaglia contro la cromate essendo presidente dell'Osservatorio cromate caporalato di Coldiretti e quindi è interessante importante avere uno scambio interlocuzione con con lui introduzione abbiamo da da diversi anni perché dentro il libro insomma raccontiamo anche appunto di tutti i pezzi poi hanno a che fare con quei settori anche criminali che diciamo ad onor del vero non trattiamo dentro il libro ma che e sono tangenti alle questioni
Di cui parliamo
Ecco Stefano all'interno di questo libro abbiamo già raccontato troviamo alcune diciamo alcune criticità che vengono non sono espresse ma vengono in qualche modo razionalizzate c'è c'è la storia della grande distribuzione la sorella grande distribuzione è la storia anche del cambio di paradigma dei consumi e del e del commercio a questo cambio di paradigma c'è stato poi un adeguamento del conto anche delle agromafie che hanno chiaramente scelto di passare anche loro a una filiera differente rispetto il proprio lavoro oggi come oggi il caporalato
Un'emergenza ancora molto forte in Italia in altre parti del mondo c'è uno sfruttamento differente a livello diciamo agricolo alle mafie gestiscono il circuito in altri Paesi in altro modo allora come possiamo in qualche modo non solo uscire secondo te da questa situazione ricordiamo lo scorso Governo fatto un provvedimento molto importante in questo termine però ci sembra che la questione è sia non solo merce logica amarsi anche culturale diciamo oggi pagare anni ero e poco sfruttare un lavoratore dell'agricoltura sembra voi non entrare nel nostro piatto invece anche quello entra nel nostro piatto
Partiamo dal rovesciamento di cui parlavi tu negli ultimi anni negli ultimi dire trent'anni c'è stato un un
Un cambiamento di potere in cui gli esercizi del commercio cioè è un'esecuzione di Rizzato atti prima erano l'elemento non più forte della filiera sono diventa di voli predominanti che determinano quindi la produzione e presso del cibo che ne mangiamo
E la grande distribuzione supermercati hanno fatto un'operazione
Nel nostro paese ma non solo di straordinaria abbassamento del prezzo del CIPE mangiamo
E quindi indignati ori che è andata a vantaggio del cittadino consumatore che spende meno per mangiare
Ma quando pare a vedere come si distribuisce il valore lungo la filiera
E quindi quanto di quel valore viene diciamo rovesciato su i fornitori e i veicoli sull'agricoltura e anche sulla piccola nell'industria vedi come sostanzialmente l'operazione è stata fatta l'operazione per cui i fornitori ormai e questo e non l'abbiamo constatato girando per tutta Italia parlando con operatore agricoli contadini e agricoltori anche industriali e ti dico che non siamo più in grado di produrre in modo equo
Non sarà più in grado di pagare i lavoratori il giusto
E quindi tu dicevi bene le che criticità del settore agricolo il caporalato nel due mila e silenziosa fatta una legge molto importante che c'è un dibattito culturale l'Italia molto forte molto penalizzato sul caporalato ma spesso non come dire queste questa discussione sul caporalato si ferma al prezzo agricolo
Cioè non ci si non non si cerca di capire gli elementi più a monte della filiera
In pratica non si certo non ci si sofferma su il ruolo che hanno avuto i supermercati
In questa che ha evidenza e c'erano ancora perché quando all'Eurospin ti vendono trentanove centesimi di euro una passare con loro
Che è stata comprata con dei meccanismi perversi di doppia aste al ribasso
Con i fornitori evidentemente non se la sente la filiera
Chi fa sì che ogni anello cerca di rivalersi in questa in questa rincorsa al prezzo più basso su quello precedente
E alla fine quello che
Che ne scaturisce e che sostanzialmente il bracciante agricolo che raccoglie il pomodoro non può essere pagato più di quello che viene pagato purtroppo nei nei campi sull'Italia quindi a cassone tre ore e mezzo quattro persone per cogliere recentemente allora tu dicevi
Dobbiamo essere attenti a quello che mangiamo dobbiamo pensare che quello che non c'è in prezzo che ne paghiamo e determinante anche per tutta l'economia e per tutti gli anelli inferiori
Ma però per sapere per fare queste cose dobbiamo conoscere la filiera ad avere informazioni dobbiamo essere in grado di fare delle scelte consapevoli che al momento abbiamo difficoltà a fare perché appunto la grande seduzione organizzati sui mercati non ci forniscono per informazioni quelle informazioni che ci consentirebbero
Di fare delle scelte più consapevole di alimentare effettivamente una produzione equa e giustezza
E di partecipare come attori attivi
Mercato
Chiaramente
Questa duplice sentireste
Da un lato e viene raccontato come ma siamo multiforme killer Signorelli
Che però cerca sempre di italiani consigliere saltati per le azioni intorno
Alle fasce d'età le fasce familiari e e questo diciamo crea una sorta di profilazione personali chi va a fare la spesa trova ogni volta ad ogni momento continuamente delle offese le offerte sono diciamo di Perlini panta Joseph per noi che stiamo ovviamente dalla parte dei consumatori quindi siamo diciamo con il carrello in mano diciamo
L'opportunità di provare un prodotto nuovo abbiamo l'opportunità di comprare più corsie ad un prezzo vantaggioso però anche qui si nasconde
Qualcosa indifferente rispetto a quello che si vede
Diciamo che la il supermercato ha un patrimonio di di conoscenza del della società che non ha secondo me neanche venire nessuno istituto di ricerca statistica ad esempio c'è il loro conoscono esattamente all'una profilazione del consumatore enorme che gli permette poi di capire
Quali sono le le tendenze delle esigenze di cogliere le ambizioni le aspettative del cittadino consumatore Dini anche in qualche modo indirizzarlo
Con Stefano abbiamo parlato a lungo anche nello scrivere il libro alla fine abbiamo detto beh forse
Anche provocatoriamente
Abbiamo scritto che il giovane cari sono il partito populista ante-litteram c'è sono siamo tutto questo dibattito sul populismo nazionalismo che c'è probabilmente prima ancora di altri il supermercato e quello che in questi anni ha saputo raccogliere le tendenze in qualche modo indirizzarle proprio perché a questo patrimonio di di anagrafiche cioè di dati di individui che da dove arrivano arrivano da quelle tessere fedeltà quelle
Quelle quelle scontistica dove dove di lasciare il nome il cognome quindi vengono tracciati in qualche modo i vari consumi ecco visto che i consumi rappresentano soprattutto i consumi alimentari rappresentano un pezzo importante della nostra vita
Tracciano un quadro sociale economico e culturale molto molto importante questo è un punto un punto centrale
Per far capire qual è oggi il ruolo che la grande distribuzione organizzata che è un ruolo importante in termini di assetti industriale del Paese ripeto sono pochi soggetti che hanno questa capacità di stare così sul sul mercato ma avendo questo tipo di ruolo hanno anche un delle responsabilità molto molto forti
Allora siamo quasi in conclusione perché tra poco inizierà la vostra presentazione due dati il primo riguarda il libro terza edizione
Un mezzo che sanno molto bene c'è grande riscontro
Esaurito contenti evidentemente un tema che comunque riguarda tutti noi e quindi tra libro suonando bene sia in termini di vendite in termini di riscontri personale le varie presentazioni stiamo facendo
Un po'in giro in giro per l'Italia mi stupisce questa cosa che diceva anche Fabio che c'è appunto un pezzo che importantissimo con una diciamo un potere importo rilevante nel nostro Paese che riguarda tutti noi perché diciamo la gran parte dei consumi alimentari vengono fatti al supermercato però non è così tanto raccontato la dei quello che abbiamo cercato di fare un con questo libro anche andando a parlare con i vari attori la grande distribuzione organizzata che non sono neanche tutte uguali tra loro e va detto questo interloquendo c'è anche polemizzando uscì quando serviva però penso che sia importante seppure ne cerchiamo di fare come dire dare gli strumenti per un dibattito per creare una filiera sana e trasparente
Bene allora non resta altro che ricordarvi il grande carrello chi decide cosa mangia Bufardeci contestavano Liberti edito da Laterza grazie per essere stati ancora qui con noi grazie alla giuria
Grazie a voi cioè per averci ascoltato in seguito fino a questo momento arrivare devono perché continuano le trasmissioni su Radio Radicale