Scienza politica e cultura politica. La lezione di Giovanni Sartori

Semmai motivo di qualche riflessione del genere come si diceva vocalici come la memoria grandissimi studiosi a volte come diceva quel Libardo inglese volte
Viene sepolta con loro la rossa perché io mi aspettavo una partecipazione veramente molto più numerosa convegno così ben costruito
Infatti quindi voi sapete tutti che Sartori è stato uno studioso molto sistematico soprattutto intorno tra due grandi questioni che sono di estrema attualità ovviamente ancora oggi la questione della democrazia e la questione del sistema dei partiti politici e intorno a questi due grandi interessi su cui certo riprodotto
Una enorme quantità di interventi e di libri tradotti in anche fuori imitare nessuno in inglese
E di larga circolazione negli Stati Uniti è stato anche il fondatore della rivista italiana di scienze
Che scienza buoni della politica la il convegno di oggi organizzato dal punto sapientemente intorno a questi due grandi interessi
Avremo perciò delle rivelazioni sulla democrazia
In Sartori sul sistema dei partiti
E su un'altra questione che attanaglia non solo l'Italia ma l'Europa non sono l'Europa ma anche negli Stati Uniti
Da ormai in qualche anno cioè il populismo sono invitati a parlare alcuni illustri specialisti alcuni anche molto giovani che cita molto più scene
Perché
Significa che anche l'insegnamento di Sartori a interesse interessante e importante anche al di là Dinoi di una certa fascia dieta con ciò certo la parola al professor Gianfranco Pasquino ringraziandolo per tutto un impegno che ha messo nella costruzione di questo evento
Abbiamo pensato che era una cosa
Utile soprattutto
Ricordare è stato il suo punti problematici sui quali ha scritto molto mi permetterò di correggere il mio Presidente perché sotto riscrivere l'inglese e quindi non non tardi
Non era rapporto dall'italiano all'inglese e la il paradosso
Sì maschere tra l'otto luglio segreto e il paradosso è che il trust il pubblico inglese che non è mai stato tradotto in italiano perché ovviamente non si fidava dei traduttori respingeva tutte le prove qui fra di noi c'è ci sono quelli che sono poi riusciti a produrre qualcosa uno se volesse ammazzare il calcio proprio orgogliosi altrimenti saturi quando leggeva le prime traduzioni
Di quello che lui ha restituito nessuno si riconosceva io a spiegargli che era inevitabile che avrebbe scritto in maniera diversa che nessuno poteva scrive in italiano come Sartori ma se voleva è stato eletto su alcune cose doveva accettare la tra la le traduzioni ora i traduttori naturalmente io non ho mai detto il due traduttori ma come Boffo chiamava in continuazione dicemmo per non correre questo numero delle presenze
Io allargava le braccia perché nonostante la mia fama io sono un uomo molto paziente
Leggo in apertura una lettera che ci ha mandato il presidente emerito che Alberto Quadrio Curzio che ne chiede di leggerlo
Caro consorzio caro Gianfranco nell'impossibilità di essere oggi presenta la sua natura scienza politica e cultura politica la lezione di Giovanni Sartori
Desidero in via Archimede memoria irrazionali sentimenti di profonda stima per Linceo Giovanni Sartori fattori era socio grossa accade nel distretto che certamente delinea una tappa importante della cultura politica
Ma anche civile dell'Italia pur se è difficile dire che tra l'elezione abbia trovato adeguata diffusione nella realtà che ci circonda io non commento nel senso che sì che si potrebbe discutere di tutto questo
Quanto alla scienza politica Giovanni Sartori uno dei grandi pensatori italiani
Internazionalmente stimati
E perciò la sua memoria è preziosa per dimostrare che in questa disciplina l'Italia è presente forte forse vorrei rappresentato per questo colgo anche la presente occasione per le grandi qualche la sua eredità ai vincessi Orte rappresentata questo scrive lui quindi si assume la responsabilità perché non è mai la quantità ma è sempre la qualità che fa forte una accademia
Questo era dato per quelle quote perché naturalmente ringrazio io ho costruito questo con riferimento non tanto ai temi tradizionalmente analizzati da Sartori ma la visione complessiva
Con una con una eccezione però che è la istituzione del del sistema di partito perché i partiti e sistemi per il danno una visione complessiva della politica avendo un pre di questo Paese ereditato il professore Stern per Steven ruoli nel sole
Che è uno dei grandi esperta di sedi di partiti e che secondo me e quello più originale
Per un po'di tempo i partiti non sono stati studiati negli anni Ottanta pochissimo
Marco sonnolenza continuato astio delle cose già in passato molto interessanti su sul su Sartori questioni di partito e credo che sia utile averlo qui presente lo ringrazio
Perché viene da da lunedì dalla memoria dei prestiti
Di Terranova Newfoundland
Hassan Jones composto carissimo però io sono stato una settimana e dove l'attore trentenne dica tantissimo anche molto frequentemente molto lungamente considerevoli
Poi o non ci sono altri due
Marco Tarchi che uno CISL orgoglio di rilievo che ha scritto molte cose da ultimo un libro sull'Italia populista
E poi compreso due giovani si fa per dire ai giovani perché io alla metallurgia ordinario ma la loro ettaro Giardina Remo comunque due giovani uno è colui che sostiene di essere il mio ultimo allievo oltre temo che abbia ragione che Marco abruzzese
E sono in solare che una studioso molto intelligente molto acuta e che alla con la fila punterò complicato perché il populismo e la democrazia estrattori un tema complicato
Avremo le relazioni nell'ordine in cui l'avete visto e quindi la tanto la parola per primo a Marco Tarchi
Non posso non esordire con un ringraziamento molto sentito una così illustre consesso la prima volta che mi trovo a parlare in un'istituzione diciamo di questa levatura nessuno veramente molto orgoglioso e debbo naturalmente questa possibilità alla cortesia del processo Gianfranco Pasquino quindi ti rivolgo un saluto particolare un ringraziamento pur sapendo che accogliendo la sua suo invito alla sua richiesta a partecipare a questa giornata mi sono condire preso un buona gatta da pelare
Perché ne abbiamo parlato ovviamente l'abbiamo concordato
Mi sono assunto questo compito o di dire alcune cose su un tema che è sicuramente piuttosto cruciale è complicato nello stesso tempo nel titolo che avete risulta come la specificità della scienza politica dice Sartori
Questo questa espressione potrebbe prestarsi a letture di tipo diverso cioè si potrebbe anche immaginare che mi voglio occupare di alcuni aspetti specifici apre Sartori in realtà come abbiamo stabilito
è da leggersi più come la scienza politica cioè l'avviso della scienza politica in Giovanni Sartori quindi il problema ok cercherò di affrontare di una collocazione e di una definizione della scienza politica nel contesto di quelle chi vedremo il perché Sartori chiamava non preferenzialmente scienze sociali ma scienze dell'uomo
Per affrontare questo questo compito mi ero prefisso e mi sono prefisso mantengo l'impegno di partire soprattutto da un testo che per molto tempo non è stato citato non è stato molto considerato dai non tantissimo che si sono occupati diciamo di un'esegesi del lavoro sartoriale no
E che però invece proprio quando abbiamo scambiato con il professor Pasquino
Alcune considerazioni in vista di questo incontro
Lui stesso mi diceva di avere scelto come un punto di partenza per il suo intervento mi ha poi mandato il suo testo e quindi uno potuto constatare questo il testo in questione è l'introduzione all'antologia di scienza politica
Che Giovanni Sartori
Pubblico all'inizio degli anni settanta testo che tra l'altro ha avuto per la mia personale relazioni e conoscenza politica
Un'importanza basilare perché era il testo fondamentale per il corso di Scienza politica del programma del corso di Scienza politica
Che io avevo alla facoltà Cesare Alfieri
Come appunto come testo come testo base
Quel testo di fatto riletto più volte mi ha molto facilitato il compito che cerco di svolgere nello stesso tempo mi ha posto un grosso interrogativo un grosso problema
Perché di fatto risolve Gian nelle sue pagine
Ogni interrogativo che può essere legato al titolo che mi sono scelto cioè Sartori è già stato in grado di definire completamente senza bisogno di esegeti senza bisogno di commentatori
Qual era la sua visione della scienza politica la sua collocazione rispetto all'insieme delle scienze che stavano all'interno di questo contenitore The definiva scienze dell'uomo
Quindi ho rischiato di dovere semplicemente fare una parafrasi del delle sue affermazioni e ieri quindi in un potere inserire nessun elemento interpretativo che andasse un po'al di là della pura letteralità spero di riuscire a uscire un da questa difficoltà ma non c'è dubbio che il grosso delle riflessioni che si possono fare
Sulla scienza politica sartorialità se noi la vediamo nella prospettiva che ho adesso accennato sì risiede in in quell'ambito
Sartori in quel testo
Continua a combattere una battaglia per la quale era già stato molto attivo si era collocato in prima linea
Lo ricorderà meglio di un euro visto il suo testo il professor Pasquino ma qualche riferimento tocca farlo anche a me
Sartori ha ricordato per anni dopo il suo rientro in Italia in ogni occasione possibile immaginabile in cui parlava in pubblico la battaglia che aveva condotto insieme ad altri grandi nomi del accademie italiane del settore conoscenza sociali
E in particolare ricordo molti riferimenti di questo tipo Norberto Bobbio Gianfranco Miglio posso al Pasquino inserisce anche questo mi mancava come riferimento Nino Andreatta
Questo atte a confronto questo tipo di battaglia molto fortemente per riuscire ad affermare una presenza specifica
Ben individuata autonoma della scienza politica all'interno dell'Accademia italiana nel contesto degli studi universitari
Si compiaceva dei ricordi piuttosto Vidiri di questo Sartori rientrò in Italia per gli ultimi suoi due anni di lavoro nell'università italiana
Praticamente in sintonia con il momento nel quale io ci sono entrato vincendo un concorso per ricercatori e quindi ho avuto il piacere e l'onore
Di poter essere per due anni il suo assistenza in aula
Dal novembre del novantadue fino al maggio giugno del novantaquattro e non mi è facile dimenticare mi voglio dimenticare le tante occasioni nelle quali ho avuto modo non soltanto di attingere al Sartori studioso ma soprattutto di attingere al Sartorio uomo la sua arguzia suoi di divertenti commenta i dati sugli stimoli a sud provocazioni ogni volta che si usciva la Laura eseguendo il corridoio di di via Laura si andava all'Istituto di scienza politica
E ricordo molto bene nel questa suo continuo perché richiamare le battaglie che aveva dovuto fare per ottenere questo tipo di riconoscimento quindi la sua idea nel proporre questo testo all'inizio dell'antologia
è affermare che finalmente questa battaglia è stata vinta ma è solo l'inizio di un cammino che sarà lungo e difficile così lo descrive per riuscire a dare alla scienza politica quella dignità quell'autonomia che molti le megafono
Parla in quelle pagine di una condizione lunga di subalternità della scienza politica alle altre scienze dell'uomo dovuta a una sorta di hanno al FIBA analfabetismo politologico esistente in Italia e mette in correlazione in quell'occasione
Questa su questa subordinazione con la forza invece di due altre componenti della cultura accademica del tempo e cioè da una parte la filosofia e dall'altra la sociologia
La cosa potrebbe stupire se si considera il fatto che con entrambe queste materie Sartori aveva avuto ampia dimestichezza non solo ci si era impratichirsi dove le conosceva bene ma aveva anche avuto modo di insegnarle tuttavia nel momento in cui sartoria no partito in battaglia per poter affermare la specificità della scienza politica aveva sentito la necessità di stabilire quelli che lui chiamava dei confini mobili
All'interno del campo più vasto delle scienze dell'uomo
Che chiamava scienza dell'uomo volutamente proprio perché voleva fin dall'inizio far capire che il loro raggio di intervento andava ben oltre la semplice dimensione sociale che poteva essere invece interpretata in maniera più diretta
Dalla Sociologia
Per lui la scienza politica era e lo dichiara in apertura di quel testo scienza della Paolisso
Quindi una scienza che abbraccia senz'altro lei varie il vaglio di vari ambiti di incrocio tra la politica la società ma mantiene una sua posizione particolare e peculiare
Per affermare questo questa posizione specifica
Sartori a due bersagli polemici in quel testo
Li chiama in questo modo Panfilo sofismo da una parte pal sociologismo dall'altra panfilo sofismo è per lui un'espressione che si riconnette è una specifica tradizione storica della cultura italiana
Richiama più volte in quelle pagine una posizione di preminenza della eredità dell'idealismo
E ritiene che queste Rita idealistica abbia comunque costituito un ostacolo per la penetrazione di suggestioni più specificamente scientifiche nell'analisi dei fenomeni politici e sociali
Vedremo poi sia pur molto rapidamente in quali aspetti specifici si declina la sua critica a questo tipo di eredità
Pertanto socialismo vede diciamo considera una tendenza a vedere riassunti
Tutti gli aspetti nodali del rapporto tra la Società e la politica in Italia e naturalmente in una prospettiva generale e comparate comparabile
Sul versante della analisi dei fenomeni e dei processi sociali trascurando o comunque dando soltanto una sorta di ruolo secondario di ruolo derivato lei ma tutti quegli elementi che invece attengono specificamente alla logica della azione politica
Quindi la sua definizione della specificità alla scienza politica si crea per opposizione in un primo momento
E
L'intenzione che svolge nelle pagine di questa introduzione estremamente importante
E quella di difendere la irriducibilità degli elementi basilari che compongono e costruiscono la scienza politica
Naturalmente è consapevole e lo dichiara lo ribadisce lo ribadirà anche più tardi per esempio nei saggi che sono stati poi da lui stesso raccolti in un volume
Un pazzo alla fine degli anni settanta inizio degli anni ottanta la politica questo testo pubblicato la su calco insiste molto sul fatto che esiste deve esistere una comunità accademica che lavora a una sorta di come dire di costruzione di un meccanismo di accumulo della conoscenza nel campo delle scienze dell'uomo
Ma ritiene che il lavoro conoscitivo non possa essere efficace se non si basa su una divisione e su una specializzazione dei campi di intervento
Parla di una integrazione necessaria delle scienze dell'uomo sottolineando però il fatto che questa può avvenire soltanto a patto che ciascuna delle discipline che concorrono ottenendo il risultato
Rispetti le capacità di penetrazione nella nell'ambito conoscitivo di ciascuna delle altre branche
L'integrazione la scienza dell'uomo lo dice chiaramente si basa sul fatto che esiste un fondamento metodologico comune per tutte quante queste discipline questo fondamento metodologico
Lo definisce come basato essenzialmente sulla struttura logica di una conoscenza empirica provvista di validità scientifica questa è esattamente la definizione che dà quindi la logica all'elemento logico è per lui il raccordo fondamentale per riuscire a fare delle scienze dell'uomo un campo Secondo per poterle avvicinare ai risultati che si prefiggono l'altro elemento però che è fondamentale
E quello del dato empirico conoscenza empirica su questa base vedremo sviluppa la sua polemica possiamo chiamarla così non credo che se ne sarebbe offeso nei confronti della eredità della filosofia idealistica e su questa base naturalmente poi svilupperà e già aveva sviluppato da tempo in quel momento
La sua visione pratica e e operativa della della scienza politica quindi logica come fondamento conoscitivo e conoscenza empirica con tutto ciò che ne consegue naturalmente
L'adozione di particolari meteoriti controllo dei risultati di questa scienza tecniche di verifica e possibilità il suo richiamo già allora a Popper
Di procedere attraverso il controllo alla verifica o alla falsificazione dei dati che vengono ricavati dalla ricerca
Quindi fin dall'inizio la sua posizione è chiara la scienza politica tutti i diritti di chiamarsi scienza non va dimenticato che in quel periodo CD stavano già manifestando i sintomi di una certa insofferenza di altre
Discipline del canto le scienze sociali nei confronti delle pretese così venivano chiamate della scienza politica di chiamarsi tale qualcuno ricorderà forse che si era arrivati al punto che in riviste almeno al tempo autorevoli
Si era parlato dirittura di una superstizione politologi tra titolo di un articolo del professor Giuseppe Are quindi un storico dell'economia scollamenti insegna
E non mancavano anche non apertamente non sottobanco questo cosa che è stata ricostruita abbastanza chiaramente le ostilità rispetto a questa irruzione della scienza politica come materia autonoma nel campo della accademica
Sartori
è convinto che su questo versante si debbano dire le cose chiaramente in maniera definitiva quindi descrive ovviamente non sto entrare nel nello specifico di questo aspetto
Gli elementi che operativamente fanno la specificità della scienza politica nello stesso tempo si preoccupa di ribadire il fatto che una volta stabiliti gli opportuni confini la scienza dell'uomo posso lavorare in una sinergia dove passa il confine tra queste disciplina
Ogni disciplina ci dice sconta pur servendosi per la la propria per il proprio lavoro che cerca di variabili quindi di quelli che chiama concetti possibili dei DC di definizione operazionale
Ogni disciplina dice sconta dandole per presupposto un certo numero di variabili
La famosa clausola che ai miei tempi veniva e segnatamente otturati ricerca lo sono più del c'è Carispaq bussare così veniva veniva detta
Parte da lì per separare
I due campi della scienza politica della sociologia la scienza politica ci dice scatta come come appunto presupposte le variabili tipo sociale e parte dalle variabili di tipo politico quindi le variabili di cui si avvale sono in un certo senso le stesse ma girate in in una forma opposta di rispetto a quelle che utilizza il sociologo
Scambi osmosi possono avvenire tra queste due discipline se avviene questa evidente dichiarata riconosciuta
Modalità distinta di operazione sulle sulle variabili
Parla di una guerra di confine addirittura utilizza questa espressione per dire ciò che deve avvenire per mantenere viva la specificità di una delle discipline addirittura dice apertamente che occorre non farsi fagocitare in questa guerra di confine occorre che ci si faccia rispettare che la scienza politica trovi un un suo un suo spazio nel suo ambito
Che deve essere ampiamente autonomo e riconosciuto
Quindi insistendo sul fatto che le variabili indipendenti del politologo solleva le abili dipendenti del del sociologo e viceversa parlare i campi di interesse che hanno qualche sovrapposizione ma che sono in buona parte distinti e li cita subito alcuni dei temi che caratterizzeranno maggiormente il suo interesse di ricerca e che poi saranno elementi fondamentali della sua produzione successiva
Dice il sistema politico se lo consideriamo come tale è materia dello scienziato politico in materia di studio lo scienziato politico nelle sue interazioni interne non è tributario
Di nessun tipo di analisi specificamente sociologica
L'ingegneria politica a cui tanto sarà legato fino alla fase diciamo più matura del suo o più tardi facciamo del suo lavoro l'ingegnere ha politica ribadisce su anzi non ribadisce ma dichiara immediatamente è un campo nel quale ancora una volta si manifesta questa autonomia forte della scienza politica anche dalla sociologia
E insiste sul dato gli oggetti di studio possono essere per altri verso i Comuni ma il trattamento eh istinto trattamento è diverso la scienza politica parte dalle variabili politiche e in particolare un elemento che poi naturalmente si modificherà un po'nel tempo del suo riferimento parte dallo Stato che quel momento è un po'la stella polare del riferimento della diciamo traduzione del del concetto di polis in una realtà operativa del Periodo e mira a vedere con me
Gli elementi interni al Allo stato influenza nella società
In una logica che Fede fondamentale la ricerca lo studio delle strutture politiche e naturalmente poi quella dell'interazione che essi hanno l'una con l'altra la Sociologia
Dice invece fa e deve fare l'inverso
Ce lo porta quindi a mettere un punto un punto fermo nella sua individuazione della specificità della scienza politica esiste un universo politico sono parole sue che agisce trasse esteri a livello di strutture di potere cioè esiste un contenitore esiste un contesto che ovviamente ha come fulcro le istituzioni
Dentro il quale agiscono dei processi che senza gli strumenti specifiche la scienza politica non si possono decifrare non si possono rinunciare non si possono quindi naturalmente nemmeno fare oggetto di nessun tipo di lavoro previsionale di lavoro operativo
E si potrebbe dire c'è un accenno piuttosto breve era questo punto di vista nell'antologia ho cercato anche di vedere se in altri testi in cui si riprendeva il tema la questione fosse maggiormente sviluppata
Mi pare che non lo sia stata ma un punto con l'importante è che c'è un citazione una sola
Sultan certo punto parla del ruolo che hanno in politica le decisione quindi il momento decisionale
Rimane per lui al di fuori di uno diciamo di uno sguardo scientifico che non stia prettamente politologico cioè il dato nel quale si sostanzia uno degli elementi di caratterizzazione specifica della politica ed è raggiungibile ed è in qualche modo interpretabile penetrati io soltanto con gli strumenti della scienza politica
Naturalmente la scienza politica deve essere scienza cioè deve essere pienamente scienza e nel questo testo l'introduzione all'antologia
Il problema della scientificità di questa disciplina e affrontato in una prospettiva che da il giusto peso a un elemento che nella successiva produzione sartoriale sicuramente è sempre stato rilevante senza mai diventare troppo invadente cioè l'elemento della teoria
Dice chiaramente non c'è scienza senza teoria malati Oria della scienza politica è e non può essere che empirica su questo argomento è tornato più volte naturalmente c'è un accenno in apertura di un altro
Un'altra raccolta di testi importante che elementi di teoria politica ci ritorna molto estesamente riprendendo i corsi che aveva svolto la fine degli anni Cinquanta al Cesare Alfieri e che mette insieme nel volume intitolato la politica
Il sistema del problema attizzare la nozione di Teoria e di distinguere la fortemente proprio come teoria empirica dalla teoria filosofica dalla speculazione filosofica
E questo è il secondo versante del suo discorso per differenziare distinguere dare una dignità autonoma alla scienza politica
Il filosofo secondo lui non punta a descrivere il mondo quale ma vuole ideare ancora una volta sono parole sue un mondo s'intellegibili e usa il linguaggio in modo metà osservativo mira all'essenza
Dei fenomeni dei concetti
La scienza politica invece e qui è il grande momento di separazione secondo Sartori
Usa il linguaggio elemento cruciale nella visione sartoriale della scienza politica strumento principe
Questa è una convinzione che poi si butterà in molti rami della suo interessi di ricerca si pensi ad esempio al al ciò che scrive in merito in un testo come come un ovile
La scienza politica USA il linguaggio in modo osservativo e descrittivo ed erbe
Rimanere legata a questa dimensione
Mira a a raffigurare non intende in nessuna misura operare delle delle quindi delle delle trasformazioni dal punto di vista concettuale vuole usare questi strumenti per penetrare nei processi che su per quali sono per per come si manifestano quindi ha una funzione di penetrazione
E di interpretazione della della pratica
In questo senso quindi la posizione che Sartori assume nei confronti della filosofia è un po'diversa rispetto a quella che a preso invece rispetto alla sociologia
C'è sempre l'idea che vi si possano essere delle aree di collaborazione ma sono meno diretto e qui è proprio una differenza anche di oggetto che viene che viene in essere
E la sua convinzione cui già facevo riferimento prima
Che la l'eredità filosofica idealistica italiana costituisca un una pietra d'inciampo una possibile ostacolo alla diffusione della scienza politica lo porta a sottolineare con una particolare enfasi questa distanza che lui vede fra le due discipline eppure ripeto sappiamo quanto interesse quanta attenzione quanta pratica anche avesse fatto nel campo filosofico sartorie speravo anche ai suoi testi di corsi universitari sulla filosofia di Croce che sono stati pubblicati in epoca abbastanza recente
E polemizza contro l'ipotesi di veder la filosofia come un sapere applicabile
A suo parere da questo punto di vista non c'è nessuna possibilità di scelta
La scienza politica è un sapere applicabile un sapere spesso trascurato male applicato da coloro che invece dovrebbero servirsene quindi dai politici dalla classe politica vecchia
E e mai sopita polemica e vorrei dire anche giustificata polemica da parte sua però è non sapere applicabile la filosofia non lo è
La scienza politica a un compito specifico che è quello di affrontare il problema del come operare politicamente quindi si distanzia in maniera piuttosto netta dalla preoccupazione filosofica per affrontare un un altro un altro campo
Una volta definite questi questi due versanti diciamo di opposizione sia pure nel contesto di questa integrazione complessiva del delle cosiddette scienze dell'uomo
Sartori si preoccupa anche di porre alcuni paletti precisi alcuni elementi diciamo di definizione di ciò che la scienza politica come lui la vede diciamo del distacco quello che è il centro bellica deve fare
Anche nella sua prospettiva di sviluppo Sartori parla molto in questo testo e continuerà a farlo per anni di una scienza politica come ancora giovane come non ancora matura quindi corre ancora alle prese con la la risoluzione di non pochi problemi ma lo stesso tempo
Si pone anche il problema di come favorirli nella maturazione l'arrivo diciamo a una Auletta più sviluppata senza commettere errori troppo gravi
E quindi dice la scienza politica a da diciamo da imparare in qualche modo d'soprattutto sul piano del metodo è chiaro dalle scienze esatte ma non copiarlo e non devi inseguirlo non del pensare
Di potersi porre dei traguardi eccessivamente sbilanciati che potrebbero danneggiarne lo stesso sviluppo
E quindi la sua divisione della della scientificità della scienza politica lo ha portato alcune osservazioni di fondo che sono poi quelle sulle quali concluderò per non voglio sforare il tempo che mi è stato assegnato abbiamo detto la scienza politica sartoriali una o come l'avete Sartori una delle branche del delle scienze dell'uomo ma è una branca che ha un una sua specifica in netta autonomia
Ciò vuol dire che non si collega operativamente con altri ambiti beh qualche testo successivo all'antologia porterebbe a porsi qualche domanda da questo punto di vista e mi riferisco in particolare alcuni dei passaggi e alle stesse poche pagine introduttive degli elementi di teoria politica
E lei Katie la politica è ancora una volta una raccolta di i disagi molto argutamente l'autore spiega all'inizio che ha avuto varie idee su come metterli in ordine come collegarli e così via spiega perché e l'ha fatto in un modo piuttosto che un altro
Non ha come dire l'organicità del testo pensato in maniera sincronica all'inizio alla fine ma è ricco di molti spunti
Qualche spuntone neanche da quelle parole introduttive parla della teoria politica come tertium genus collocato tra la filosofia politica e la scienza politica
Strano si potrebbe dire perché anni prima si era battuto per una demarcazione molto netta che andava diciamo anche in qualche modo ponendo la stessa mozione di Oria in maniera abbastanza problematica rispetto ascesa eppure quei testi che presenta suoi testi ripresenta come testi di teoria di teoria politica
Casi spiega immediatamente dopo quando Sartori
Colpendo indirettamente un bersaglio al quale peraltro inoltre che anche in altre sedi ha dedicato delle osservazioni abbastanza mette dice che ci può essere Oliva filosofia politica fatta di tutte le idee niente fatti
Ma ci può essere anche una scienza politica fatta di tutti i fatti e niente idee e questa è un tema che ricorrerà come dicevo poco fa in in vari momenti vari e vari punti Sartori
è un uomo come dire legato nutrito da un tipo di cultura classica che lo porta a dare ai concetti fin dall'inizio nella sua produzione un ruolo fondamentale
E non può accettare in nessuna forma una scienza politica che sostituisce la pulizia concettuale l'approfondimento concettuale con espedienti tecnici con tecniche con metodi che prescindono dagli elementi di chiarezza che per lui sono fondamentali e ribadisce nelle pagine iniziali di quel testo che lo citavo che la teoria asta sopraffatti che stanno sotto
E che per riuscire a dare i frutti che può dare la stessa scienza politica Debré
Avere questo retroterra questo sottofondo di ordine teorico e soprattutto derby servirsi di concetti ben ancora atti al linguaggio ancorare le parole e concetti concetti alle parole un elemento su cui insiste
Molto fortemente lo chiama l'operazione preliminare a qualunque tipo di analisi
Ancoraggio storico
Dei concetti e delle parole inquadramento semantico gli stessi concetti scomposizioni analitica sono i tre elementi che pone alla base di una buona operare
Nel campo della scienza politica così teoricamente diciamo rafforzata
Concludo con qualche altro riferimento a questo suo modo di vedere la specifica della scienza politica che si trova in nell'altra raccolta di saggi di che ho richiamato e cioè questo testo che dal titolo la politica
Ritorna in quella in quell'occasione su due questioni che gli sono molto care che abbiamo già visto
Da scienza politica
Deve essere tale non imitando le scienze esatte ma trovando un suo modo di esplicitazione dei propri fondamenti le occorrono dice due cose fondamentali logica elmetto
Chi non segue questa stella polare incorrano i suoi strali mette due immagini simboliche di ciò che la scienza politica non deve diventare il politologo matematico Zante il politologo comiziante
Questi sono rimasti due espressioni che dicono tutto di questa sua convinzione sui rischi diciamo di scivolamento di questa di questa categoria la chiama
Dice che sono dove rischi inerenti al alla scienza politica che anche per questo scrive la più difficile delle scienze dell'uomo
Quindi questa scienza può dente naturalmente anche ricorrere a una serie di strumenti matematici e trattamenti statistici eccetera ma non vede scivolare un punto che sul quale insiste in uno dei saggi della raccolta
In una quantificazione ingenuo in una quantificazione che lui dice può basarsi su dati spesso insufficienti ancor più spesso triviali e sovente di dubbia validità
Misurazione scrive ancora meglio di stime impressionistica ma si contesta che la scienza politica possa essere ricondotta ridotta all'ambito del quantificabile
Rischierebbe altrimenti di scoprire più e più in merito almeno in meno
I vent'are precisando si esalta su cose triviali
Ecco quest'ultimo elemento che ho richiamato sul quale su quale concludo è importante per capire che sartoria combattuto ed ha vinto almeno nel nel suo momento del suo tempo vedremo poi cosa dell'eredità di quella vittoria
Potrà rimanere la scienza politica dei prossimi dei dei tempi a venire ma sì ha vinto una battaglia per l'affermazione dell'autonomia di questa disciplina nello stesso tempo ha combattuto al con la battaglia perché dentro quella disciplina autonoma
Alcune tendenze
Banalizzando filtri di realizzare anti venissero arginate e perché la scienza politica avesse una dignità piena di scienza dell'uomo e sapesse oltre alla raccolta di dati oltre al alla ricerca diciamo di anche di dimensioni importanti fondamentali per lui di tipo operativo mantenere una sua dignità
Come strumento di conoscitivo di di diciamo di alto livello e di elevato livello tale da poteri interpretare per l'appunto contribuenti per interpretare anche il cammino dell'uomo all'interno delle società contemporanea grazie
Grazie professor Tarchi
Era esattamente quello che volevo se posso dire così Cervi inquadrato l'inquadramento generale dal punto di vista proprio dell'impostazione su come si fa a scienza politica
Ho in particolare apprezzato la distinzione tra il politologo matematico Zante
E il politologo comiziante ne conosco ed entrambi i tipi non mi hanno particolarmente soddisfatto e adesso vi abbiamo un politologo che non è matematica Zante anche se conosce perfettamente i dati non è assolutamente comiziante
Ed è uno dei grandi studiosi contemporanei dei partiti mi titolare
Sartori sui partiti esisteva ripartitore lezioni che dovremmo imparare o re imparare presso lo vuole fra Floro acquisizione
Grazie
Perché sono sette
Se grande presso workshop Ashcroft quanto diciamo ieri il giro il fuori e il sette guai però eccitante
Francia sento a minuscolo chimica in una scena indie rock buona cioè del speaking sebbene su queste tracce Santa questo o fate Moore non c'è già ci a promettente nuovo insomma faccio Risorgimento perché siamo gesto formale otto Hashim a Spielberg
Segno da ventisette oppure devo sane se
Del sesso o qualche fa verso a guardi le forchette presentazione Reuters Sergio commercialista
Verso destra vero fondo FESR ora falso puliti dei rischio guardi non mi aspetto buon fine forfora equilibrismi dal mancato il rospo
Lei guaste nato il giro a casomai dolce o viceversa eletto raccordi Ortica
Neurologo anch'senza Hakkinen
Braccia aperte ragusea Street poco per cui l'ironico
Guardi lezione intesa fuori qualche lui Francia tuoi o alcolisti palinsesto su dare supporti saltuario alcolici con il sessanta
Passa in seguito guarda work el me Luiso Rex riguardante picco segue orchidee fa ho inserito un paio di colte su al furgone sono tanti estrae i numeri
Ho
Benissimo chiedono o il TV confluire del suo proiettato
Per il sonno Ricucci io dico
Somma diverso a
A dar conto cerco o andrei andavo Squeo Francia fuori quel ci son stanze sporche analisi finti caso influisca interamente guardi sono Societé sarto giù anime pur consonante su questo sua oggi assorbe paga oggi il portale quassù perché i Cinquestelle terzo anche Fini uguale che veicola vi seguo Marku ai
Sommati questo uso storia classica
Che è una e Atticus quasi perché i centristi
Quanto cuoco che surroga dei dei suoi trainante Kim spazio fai Enrico Astolfo ai New ho per fare accorgeresti cosa incontri se Gerson tengo insomma attraverso il da quindi qui vuol Sartoris tra oggi chi Perotti dei Guasco quindi Samperi tra chi vuole picchiata stare situazioni falsa uno Datalogic mentre Fraschetti giocherò
Questo questo è campione sportivo fanno il salto
Al quesito luoghi sacri chiunque giustifica chiederò Quercia cioè il medico che ha solo questo sette tre settimane a un blocco scontri verso buono c'era sennonché annose nel è andata verso Retequattro costringevano i settori
E così o ancor Coppa Davis riposo andiamo al Parc figlio
Effetto questo servizio antincendi chewing quattro comasco attenuati quanto e dal suo certamente ricostruisca scende a terra pure lui in quanto già certo questo cioè quando appena trenta guarda riprende Ciccillo ottavo forense a al giorno
High & però storia in coalizione storie dal testo che lui mi ha detto il codice teso ai tentennamenti insensato in Sex via etere il plico di quanto anticipato di Torino questo quando c'è troppo alzare il sipario ci fa escludere Chinese News precedenti usi che ne so nello studio
Rettore Burton giustamente Secchiaroli Serna ottimo essendo i travagli Einstein Walt ottico Devon chi propone mezzi vestito da voi trovò
Luca reale
Dopo il fatto questo pure coatto esercizio guasti del tutto muoversi nato il boccale cinque
è lingue acquisto sole cioè attraverso troppi strappi fuori il Times nel sito Starlight nessun'altra via
Da venti dal Sweet and bloccano un nuovo si può costruire questo costruiti cerchiamo io ciglio Chievo seguite questo volevo oboi Victor tracce meritevoli offerto in due
Poi nel merito chiedo regionali Caro focolai
Insomma rifugio dopo un po'otto alquanto espone Walk on Boris Vincenzo quanto questi ultimi corrisposto a lui gioisce guizzante insomma più affrontino questo
Rivolge diurne romanici uno
Sono gli osservatori al suo arresto il regno della legge affranto
Con Rhys Chatham
Entri ma gestaccio al chiosco citato il filosofo working cotto il Cessna intensa ecco così calda supponenza poi impari al Franchi dare toscane però test positivo godette smossa ex maggio strette nome ex parco Sorin coristi circa in nessun luogo versante muay trattenerlo purtroppo
Tu il sta pretendevo immerso il boccone del Canada seggio anzi mi informa indicando Agency mio quest'no penso
Omaggio a interna Intini fu l'inno anche a il solito elenco complessa come
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La democrazia di Sartori e il populismo anche questo è un tema ovviamente molto importante però adesso ma lo era anche quando Sartori ha scritto il libro su sull'asse sulla teoria democratica
E storica cerca di ricostruire e di criticare tutto questo grazie
Grazie professore una essere presente qua la devo ringraziare per questo no e per la sfiducia implicita che mi ha dimostrato anche dall'opportunità di leggere leggerle leggere e rileggere Sartori sempre un l'esercizio così via stimolante
Vorrei anche ringraziare gli organizzatori perché devo essere onesta sono anche molto emozionata di essere in una sede così prestigiosa ancora di più pensando che è una sede la cui origine risale al mille seicento
Però ritornando a Sartori e alla democrazia come punto di partenza vorrei dire che
Quando si tratta di un concetto così complesso come come il populismo risulta ancora più utile ritornare ai classici a Sartori è un classico della scienza politica perché ci permetterebbe anche insomma lavoro con il forzo il forse il termine termine chiamandolo classico è utile perché ci permette ci stimola cibernetiche a dire alle frontiere
Del del concetto e ci permette anche di arricchire ciò che è stato detto dalla letteratura sulla sulla storia del del fenomeno
Alcuni dati introduttivi si impongono e vorrei partire dal fatto che negli ultimi decenni riprendere una metafora del professor Tarchi il populismo è diventato un ospite costante delle democrazie in Europa e non soltanto riprendendo un'analisi recente che verrà pubblicata in data un'antenna position da da un giovane studioso italiano
Vediamo che praticamente non ce ne sono più democrazia in Europa che non abbiano dei partiti populisti ma non è questo il dato interessante il dato interessante che il quaranta per cento di questi partiti hanno esperienza di governo sono partitiche hanno partecipato a livello nazionale in nella stesura dell'agenda di governo hanno gestito il lo Paesi il dato è ancora più interessante SS uniamo lo scrittoio di analisi e prendiamo presente in considerazione il fatto che molte democrazie sono abituate
Ai governi di mio di minoranza polemiche non piacciono tanto in in Italia non sono andati fra l'altro a particolarmente diffusi al di là del nord Europa settanta per cento dei partiti populisti hanno un potenziale di coalizione e hanno appoggiato formule di Fo formule di governo
Però al di là di questi dati ciò che secondo me interessante dirà che il partito il concetto di populismo è un concetto molto sexy è stato definito così da uno studioso
Studioso olandese perché perché finalmente facciamo riferimento al concetto di populismo un po'in tutte le in tutte le analisi giornalistiche accademica che sono pubblicate negli ultimi anni per definire che cosa fenomeni atipici
Da questo punto di vista in un'analisi pubblicata nel ottobre del due mila diciotto indagati andava avanti da Godwin questo studioso olandese
Sì metteva in evidenza il fatto che la frequenza del termina il populismo dei suoi derivanti aumenta in maniera esponenziale
Sì citavano soltanto trecento articoli che utilizzano il termine populismo all'inizio degli anni Novanta
Il numero arriva a due mila nel due mila sedici due mila sedici l'anno delle elezioni delle lezioni di canto ma anche l'anno di Praxi
Una tendenza similare simile e illustrata anche Dante Coria Cal pazza nel e-book sul populismo pubblicato nel due mila diciassette
In questa o in questo lavoro di Racalbuto e dei suoi collaboratori mettono in evidenza il fatto che ad anche temi il tema del populismo sia stato trattato all'interno di volumi a partire dal mille ottocentonovanta
Abbiamo un aumento notevole dell'intensità del dell'interesse dell'Accademia partiva dal mille novecentonovanta più o meno e soprattutto degli anni Duemila
Nel periodo mille novecentonovanta e il due mila dieci gli autori che ho citato prima hanno recensito non meno di mille duecento libri in inglese che trattano il tema del populismo comunque che hanno una finita
Diretta con il con il concetto di populismo
Perché questa introduzione ci sembra in realtà per mettere in evidenza dall'inizio che gli anni di maggiore produzione scientifica sul tema del populismo non sono gli anni che hanno caratterizzato la la la vita scientifica di di Sartori ripeto per lo più pubblicazioni dopo il Duemila due mila e due mila dieci
Potremmo aggiungere anche un altro elemento un elemento che prendo di nuovo in prestito da fatto il fatto che negli anni in cui è stato il pubblica i partiti populisti non sono partiti rilevanti
Non incidano incidono affatto sulla direzione della competizione del delle relazioni fra fra i partiti politici
Anche se a questo punto di vista forse questa a questa osservazione non è un'osservazione valida perché perché se ci riferiamo a Sartori ci rendiamo conto che nel in sartoria abbiamo un concetto a fine quello di partito antisistema è il partito di Hunt anti-sistema
Così come è stato definito da Sartori non è un partito un una nozione che viene definita in funzione del potere in seggi del partito in riferimento al la capacità di avere un potenziale di coalizione come l'abbiamo visto in alto poetici e potenziale di ricatto ma dal punto di vista dell'impatto delegittimante che questo partito a a livello del regime
L'indicatore che Sartori mette purtroppo soltanto in una nota nel suo famoso testo del mille novecentosettantasei il comportamento verbale bisogna guardare al comportamento verbale per cercare di identificare questi partiti antisistema
E dunque alla fine possiamo dire che il concetto più vicino al populismo che troviamo nei lavori di Sartori e il concetto di di anti-sistema
Ho cercato sulla base di alcuni testi che ho avuto l'opportunità e l'opportunità di consultare in formato elettronico di cercare di vedere le frequenze quante volte è stato vi fa riferimento al populismo poche volte
Nel testo nel famoso testo citato già nella presentazione precedente del settantasei il termine menzionate semplicemente nella versione populistico criterio pulisco per la precisione due volte
La il contesto di riferimento nel capitolo dedicato alla competizione spaziale cercando di sfumare la dimensione destra sinistra
Il termine per esempio emerge con lo stesso fa lo stesso significato anche nel volume sui sull'ingegneria costituzionale nella versione in inglese nuovamente associato ad un un criterio che dovrebbe salvare la la dimensione classica descrizioni ska
Tuttavia una serie andiamo a leggere e rileggere come è stato detto il testo del mille novecentosettantasei troviamo in realtà molti riferimenti al populismo in maniera implicita
E questi riferimenti sono costruiti sulla base di alcuni casi empirici che sono la bar il la sostanza dell'analisi di Sartori in particolar modo là dove lui fa riferimento al Fronte dell'Uomo qualunque al movimento di protesta di piante usate
O al Partito del progresso danese al partito di andasse langue
Tutti questi partiti lo identifica come partiti antisistema ma Anna il linguaggio della scienza politica di Origgio di di oggi sono per lo più considerati dei partiti populisti
Prima di andare avanti bisogna cercare di delimitare i due concetti populismo anti sistema
Non sono due concetti sovrapponibili perché perché ha possiamo semplificando un ampio dibattito su che cosa il populismo possiamo dire che il populismo
è un insieme di idee che ha con combinazioni molto variegate fra di loro danno senso una Theatre che cerca di semplificare il mondo noi vs sopralluogo noi il popolo luogo le élite nel caso del concetto di partito antisistema diamo in realtà una prospettiva bidimensionale
Sartori cerca di guardare in questo caso al ruolo funzionale del partito all'interno di un sistema prendendo in considerazione i due criteri
Il primo è il criterio ideologico il secondo il criterio riguardante le interazioni all'interno del sistema di di partiti e in particolar modo il modo in cui si costruiscono le coalizioni
Considerata questa distinzione tra il populismo e i partiti antisistema possiamo dire che il populismo è stato definito benché non ci sia una una vera definizione nella letteratura
è stato definito piuttosto attorno a tre caratteristiche ricorrenti e queste caratteristiche sono l'appello diretto al popolo la denunzia azione delle è lite l'enfasi sulla volontà
Sulla volontà generale oscurata dal dualismo al funzionamento della democrazia rappresentativa
Ecco che cosa ci dice alla fine a Sartori e ci dice tanto secondo me infranto al al populismo
Il concetto di antisistema come ci è stato ricordato è un concetto che in realtà Porta a porta in sé un'eredità italiana è stato un concetto sviluppato a partire dall'esperienza italiana della prima repubblica e in particolar modo infranta al ruolo dei partiti comunista i fascista
Tuttavia è fuorviante Sartori lo dice in realtà in più di un'occasione associare il partito la nozione di anti-sistema ad un'opposizione alla democrazia
C'è di sicuro una forma di opposizione ma non nella democrazia il lo l'elemento al quale questi partito si partiti si oppongono
Loro si oppongono in particolar modo
Alle credenze e ai valori in cui un reggimento a opera
E e interessante da questo punto di vista prendere in considerazione due casi non tra non tanto studiati dalla realtà letteratura ma sono i casi sui quali Sartori
Costituisce parte della sua argomentazione nel volume del mille novecentosettantasei il primo e il caso noto dei del partito dei gollisti
Che è definito come anti-sistema in riferimento alla sua posizione all'interno della Quarta Repubblica ma non è poi diventa praticamente il sistema al
Al momento del passaggio del alla quinta Repubblica il caso o meno studiato e quello che viene citato dal fatto che nel volume del mille novecentottantadue il calo casa di Solidarność all'interno del del reggimento del regime comunista polacco Solidarność non non rappresenta l'opposizione alla democrazia manca presenta l'opposizione alle ai valori del del reggimento regime comunista
Però ciò che ci permette di costruire di accorciare i due termini di metterli assieme per cercare di di fare di rendere ancora più utile Sartori allo studio del populismo anti
E e proprio questa che cosa effettivamente i partiti populisti oggigiorno contestano in riferimento al sistema
E penso che ciò che contestano soprattutto il pluralismo il pluralismo considerato da Sartori come pilastro della liberaldemocrazia
Pluralismo anche cito viene di definito come principio di tolleranza reciproca che nega il dogmatismo infide Isma'il fanatismo
Il pluralismo e tasta storie un elemento particolarmente importante perché mette al centro della democrazia la il dissenso come un valore positivo
E da questo punto di vista penso che ci sia una forte affinità elettiva tra il pensiero di Sartori è quello di un altro grande studioso che in onda con uno nel suo lavoro del del quarantasei se non sbaglio a su democrazia e totalitarismo mette in evidenza quanto sia importante il il compromesso
Compromesso interpreta interpellato una chiave positiva per cercare di ammette che insieme tutte le idee nel nell'ottica di un interesse generale
Il compromesso e di sicuro non ciò che viene definito spesso dei partiti populisti come inciucio e da questo punto di vista
Chiedo ricordo che in mala tempora Sartori la la raccolta degli degli spesso i testi su pubblicati per lo più sul sul Corriere
Sartori in quel in quel volume
Da bene consiste molto e ebbe sono bellissimi i suoi testi per cercare di dire che inciucio in realtà non è altro che
La base del la base della della democrazia semplicemente il termine utilizzato in chiave negativa là dove il compromesso rappresenta il suo pilastro
Però finora non ho parlato tanto di Sartori e non ho parlato nemmeno tanto del populismo ho dato semplicemente alcune nozioni di contesto come potremmo definire il contributo di Sartori Alitalia voi sul populismo penso che la metafora più più chiara sia quella che utilizzava che si utilizza in fisica perde per definire il il rimbalzo quel quella quel movimento di un oggetto elastico che possiamo considerare il nostro caso il populismo
Che al contatto con il suolo nel nostro caso la letteratura in generale e in particolar modo la il contributo di fattori in seguito a questo contatto si deforma un poco
Ma poi li Balzan
Riprendendo praticamente parte dell'energia accumulata al contatto con questo grande avviando uno della scienza della scienza politica che a chi passa di nuovo anche se in fisica i lavori di fisica ci dicono che rimbalza un po'di meno certo è difficile con pagarsi paragonarsi con Sartori e alla fine all'altezza
Da all'altezza di fattorie difficile da raggiungere
Cercano di andare un poco più più avanti nella nella mia analisi ho cercato di guardare un po'come e quando viene utilizzato Sartori nei lavori sul populismo
Storia molto presente facendo per esempio lui lo dice a un certo momento negli studi sul populismo che bisogna negli studi non sulla sulla comparazione dice che certe volte ci sono degli atti
E delle comparazioni implicite basta guardare all'elenco dei riferimenti bibliografici faccio pagare
Un una dimensione comparata
Implicita effettivamente questo secondo me è il caso anche del contributo di Sartori tutto quello che ha a che fare con il populismo negli ultimi cinquant'anni Sartori eccitato in riferimento a tre punti non è il punto chiave non è il l'elemento latrare sulla quale la letteratura
Sui popoli sono costruisce la sua argomentazione mai un elemento indispensabile per chiarire tre punti fondamentali riferimento al populismo il primo riguardava il tentativo della letteratura di superare le debolezze concettuali
Il secondo è quello di cercare di inquadrare la critica che il populismo formula nei confronti della democrazia rappresentativa e il terzo è un elemento che è stato ripreso agire accenti in particolar modo da affiancare la con Carollo in riferimento all'importanza della Dido politica per cercare di spiegare le cause della diffusione del populismo della nella democrazia contemporanea
Se guardo se guardiamo con un po'più di attenzione al contributo di Sartori dal punto di vista concettuale possiamo dire che alla fine Sartori ha fornito alla letteratura la rete adeguata per cercare di mettere assieme di pescare i feudi irradi populisti perché perché si dice spesso nella letteratura e si cita questa frase il populismo salta dappertutto ma in forme molte molto con ma in molte forme contraddittoria
E queste sono le parole che due studiosi del populismo avevano utilizzato nell'introduzione ad un famoso libro sul populismo pubblicato nel mille novecentosessantanove Ionesco e Gassman
E solo fare parole che si sono ancora citate perché mettono in risalto la varietà del fenomeno ma anche la difficoltà
Che la comunità scientifica ha riscontrato nell'identificare in maniera abbastanza chiara chi è il populista IT non è populista
In realtà confluiscono nello stesso sono un genio svanì fenomeni e basta leggere alcuni testi sulla storia dei popoli sono per renderci conto che in funzione degli attori presi in considerazione
Vengono definiti populisti reggini movimenti partiti ideologia asili politici strategia politica e tecnica e tecniche di comunicazione
E a tale proposito una studiosa molto nota del populismo osservava che più flessibile diventata la parola più forte la tentazione dello studioso di considerare il populista ogni movimento prospettiva che non rientra in alcuna categoria consolidata
Abbastanza comprensibilmente nella letteratura emerge allora il riferimento al rischio dello Stivale schiacciamento concettuale identificato da Sartori è sviluppato a partire dal dalla fine anni sessanta negli anni settanta
Che cosa succede nella letteratura sul populismo per molto tempo si sono allargati i confini Franco concerto per poter includere un numero sempre crescente di referenti empirici senza ridurre le sue proprietà
E dunque non c'è stata non c'è da stupirsi dirla con le parole di sartoria trattate al concetto che è per coprire più terreno ciò che ha fatto la letteratura e dire poco di di lì a poco in moto sembra meno preciso
Infatti la difficoltà principale che è stata riscontrata in riferimento in particolar modo agli studi sul populismo di anni cinquanta sessanta fino agli anni novanta più o meno
E il fatto che il populismo non è stato utilizzato con un classificatore ma condanna descrittore
Ciò che abbiamo nella letteratura e spesso elenco di criteri a lunghezza variabile utilizzati magnate ma in maniera discrezionale Dalia per i vari autori
Permettendo così di falsare la selezione dei casi a discapito della comparabilità
E creando davvero una confusione tra indicano la paglia
E semplicemente a partire dagli anni Duemila che possiamo considerare intere il in maniera esplicita la letteratura fa riferimento ai Sartori il testo del mille novecentosettanta ormai un elemento una citazione obbligata praticamente in tutti studi sul populismo perché perché si fa riferimento alla necessità e cito di stabilire in maniera esplicita i confini semantici e identificare le condizioni necessarie e sufficienti dell'appartenenza ad una specifica classe di populismo
In virtù di caratteristiche che tutti e solo i membri della classe possiedono
Da questo punto di vista possiamo dire che se fino agli anni Novanta agli studiosi dal populistiche del populismo erano andati a pescare senza la rata rete adeguata studiando riscoprendo sartoria partiva da anni Duemila
Il la situazione sembra essere ignorata
Però guardiamo un po'più da vicino in realtà il nucleo della della questione in particolar modo il rapporto fra populismo democrazia secondo Sartori
L'abbiamo già visto e lo vedremo più successivamente la seconda parte della giornata che il populismo è uno dei temi ricorrenti della alla della produzione scientifica di Giovanni Sartori che può essere definito come è stato fatto infatti dal professore Pasquino come il più importante studioso contemporaneo contemporaneo della democrazia
Per cercare di parlare di democrazia in Sartori colpito arduo e difficile da riassumere in qualche minuto
Mi sento utile a partire da un elemento che utilizza nel nell'introduzione al famoso testo sul la democrazia che cos'è
E lui parla della paura di una democrazia come una parola che si presta a lunghi discorsi
Non è una questione di pedanteria estortori
è un'argomentazione molto seria logica come l'ha fatto vedere anche il professore Tarchi nella prima prima presentazione perché perché senza questi lunghi discorsi cerchiamo cadiamo quasi sempre nei dischi dei semplicissimi che abbondano nella letteratura ma anche negli nella stampa
Per cercare in particolar modo di fa coincidere la democrazia con la sua il suo nel senso etimologico
Ma sappiamo di Sartori lo dimostra in maniera limpida che il senso etimologico corrisponde poco e soprattutto male alle Ferente empirico
In questo contesto Sartori quando parla di ramo democrazia costruisce la sua analisi sul famoso testo in parte anche sul famoso testo di Brescia ma consta
Testo presentato in occasione di un discorso all'Accademia francese del mille ottocentodiciannove se non sbaglio
La devo Canzian di Sartori è una democrazia alla democrazia età dello caccia dei moderni a una democrazia diversa rispetto alla democrazia degli antichi
Condivide alcuni elementi con questa democrazia in particolar modo l'enfasi sul sul popolo però bisogna cercare di capire che cosa significa effettivamente questa enfasi sul popolo in Sartori
La democrazia secondo Sartori attraverso il volo del popolo è anzitutto un principio di legittimità
Che cosa ci dice questo che nella democrazia moderna il popolo è il titolare del potere
Ma la democrazia moderna non è più un'esperienza di persone che interagiscono in presenza non era il caso di una democrazia degli antichi
E questo fa sì che la titolarità e l'esercizio del potere siano
Inevitabilmente disgiunti
In questo modo Sartori ci invita a spostare l'attenzione
Dall'impossibilità dall'autogoverno unico Siliquini possibilità dovuta prima ad una questione di scala ma anche alla complessità dell'agenda
Spostare questa tensione verso un elemento fondamentale
Il controllo sul governo
Infatti per Sartori la democrazia l'abbiamo detto e anzitutto la liberaldemocrazia voi solo la liberaldemocrazia
Perché perché la democrazia permette l'acconto Cobra controllabilità del potere è una democrazia con limiti
Una democrazia che attraverso vari meccanismi dice che andare a sì separazione dell'istituzione istituzioni forme pagate di accountability verticale orizzontale
Certa Dini garantire la coerenza tra la titolarità e l'esercizio del potere che senza penalizzare le minoranze su questo su questo elemento ritorna con avrebbe ma come interagiscono e questa concezione della democrazia una democrazia con limiti una democrazia che non è basata sulla sull'autogoverno con il populismo
Penso che sia abbastanza intuitivo che ci sia uno scontro tra ciò che Sartori pensava della democrazia
E ciò che il populismo considerava come opzione K prego riforma della democrazia
E penso che l'aspetto aspetto che crea una vera tensione tra la concezione di Sartori quella dei populisti e il rapporto che abbiamo tra il rappresentante e lì rappresentato
Come ho già detto il punto di partenza per sartorie che la rappresentanza moderna è una rappresentanza elettiva
All'odio questa obiezione sostenuta fra l'altro anche per populistiche il popolo folta
Ogni ex ante anni nelle elezioni e dunque il suo potere è fortemente atrofizzato alle elezioni
Sartori risponde facendo leva sul meccanismo competitivo di Schumpeter ma soprattutto insistendo sul fatto che le democrazie funzionano sulla base del vincolo implicito del principio delegazioni previste sviluppato da Karl Friedrich già dagli anni quaranta
Quest'anno concezione della democrazia non è affatto la concezione che i populisti presentano nei loro discorsi
Perché perché a differenza di ciò che rappresenta rappresentanza per Sartor e in genere per gli studiosi della democrazia nell'universo populista il rapporto tra il rappresentante e il rappresentato e trasformato in una regola d'in questo rapporto il rappresentante e trasformato in un mero esecutore
C'è da questo punto di vista un'affinità con la definizione privatistica se vogliamo dire della della Democrazia
Della rappresentanza i rappresentante per i popoli sia un po'come un procuratore nel mondo nel mondo antico
Ma veniamo anche da questo punto di vista e qui nasce anche parte della complessità del fenomeno anche una parte organica perché perché nella Weltanschauung populista non soltanto il rappresentante ed è tenuto ad agire nell'interesse dei suoi rappresentanti
Ma deve essere identificato come il rappresentante i rappresentato delle dimostrare e si indire attraverso il modo in cui si veste il modo in cui si parla
In un modo in cui parla nel modo in cui si comporta una somiglianza socioculturale
Da questo punto di vista ai rappresentanti del popolo
Nella lotti nell'ottica populista sono e devono essere il popolo
Una precisazione si impone l'ho già detto utilizzando il concetto di anti-sistema che l'opposizione non è una opposizione alla democrazia questa lente molto importante
I populisti oggigiorno non vengono esordirà descritti in riferimento a ciò che viene chiamato nel nel gergo costituzionale il terzo tedesco
Fra fazioni fa invece ovvero fine dice chiedo scusa ovvero non ostilità nei confronti degli dei principi costruzione situazione anni ma solo esclusivamente in un un una formaggi opposizione
Allora alla legittimità di alcuni principi alcune caratteristiche fondamentali della democrazia rappresentativa e in particolar modo la necessità di ripristinare la volontà in generale
Da questo punto di vista i populisti costruiscono su un autore che non è centrale nell'analisi di di Stato in quanto lo critica cioè e centrale ma viene criticato ampiamente un po'come tutti studiosi della rappresentanza moderna
I populisti si rifanno al gusto per cercare di di che nella democrazia rappresentativa i cittadini sono trasformati in entità passive mobilitate periodicamente soltanto nel momento delle elezioni
E predicano come soluzione per uscire da questa cattura della democrazia rappresentativa all'autogoverno e la partecipazione di tutti i cittadini alla formazione delle leggi del governo
Secondo Sartori questo tipo di interpretazione
E porta porta in serie
Più di un più di un semplicismo il primo è quello che fa come avevo già detto in introduzione che fa mettere
Un segno di equivalenza fra il referente e il significato etimologico
Il secondo semplicissimo e quello che viene chiamato nella nell'introduzione al volume sulla democrazia del Duemila un semplicissimo perfezionisti col secondo il quale bisogna inseguire l'ideale a tutto gas e in dosi sempre
Più crescenti
Pensatori l'idea di una partecipazione sempre maggiore alla alla democrazia non ha niente di male
Però questa Termocal partecipazione lo vediamo un poco più avanti richiede un correttivo
Richiede un
L'idea è mossa capace non semplicemente di capire ma anche di conoscerla conoscere la politica e lui spiega questo questo correttivo come in virtù del fatto che al momento dell'autogoverno non si decide più per se stesso ma si decide per la collettività
Però il realismo di Sartori non offusca affatto la sua onestà intellettuale e bisogna di che nel rileggere i testi Sartoris si ritrovano parte dei problemi della democrazia rappresentativa sollevati dal populismo
Anzitutto risulta l'impatto della scala della rappresentanza contemporanea
E quindi piacerebbe citare un un un un pezzo del della definizione del del del capitolo sulla democrazia di elementi di teoria politica
Cito tanto maggiore diventa l'ambito il numero di materie in cui un rappresentante prende decisioni che superano di gran lunga la stessa convenzione dei rappresentanti altrettanto è difficile sfuggire alla sensazione che siamo al cospetto di una catena il pugnale lo iniziale il rappresentato è diventato una quantità infinitesimale
Effettivamente questa quantità infinitesimale è uno degli elementi argomentativi che ritorna con frequenza nella retorica populista
E la spiegazione e legata al fatto che i partiti hanno spodestato il potere il il popolo nella gestione della rappresentanza
Anche su questo punto Sartor ritrova alcuni elementi di cagionevole tisane l'argomentazione populista
Lui si rifà alla metafora del del Partito del partito che del dominus della rappresentanza
E spiega anche nell'evoluzione della democrazia il processo rappresentativo ha di sicuro perso parte della sua immediatezza mandate guadagnato ma in termini di efficienza efficacia in soprattutto in termini di garanzia dell'interesse all'interesse generale
Però forse l'elemento sul quale Sartori è più critico sarebbe stato più critico nei confronti dell'argomentazione populista qualora si fosse interessato all'argomento e la questione dell'interattività del mandato
Elemento che i populisti in maniera esplicita in testi implicita lo lo menzionano regolarmente nella loro analisi del rendimento del a Sandra e moderne
In toni penso in maniera davvero metodica logica e le collegata sia al contesto nazionale storico ma anche e soprattutto a la all'utilità per una democrazia che ripete una democrazia racconto iter sincere che si incentra sulla nozione di controllo non sulla non c'era nozione di autogoverno
Il ripudio del mandato imperativo viene argomentato nella sua complessità storica in continuità con Barack e quanto costano ma anche e soprattutto con un elemento che sfugge spesso nella retorica
Populista ovvero quella sottigliezza portata dalla rivoluzione francese che percepisce la nazione
Come un'entità fortemente unitaria
E impone l'interesse generale contro quelli particolari riferendosi esplicitamente ai rappresentati nominati nel e non dalle circoscrizioni
Una sfumatura linguistica grammaticale che sfugge spesso al ai populistiche a insistono molto sul collegamento tra il mandato della circoscrizione il volto del tele lettori diretto
Su questo su questo punto vorrei fare il passaggio verso l'ultimo contributo che secondo me emerge nella letteratura sul populismo in riferimento esplicito a Sartori
E quello che riguarda l'avido politica sappiamo ormai da un bel po'di tempo che il iniziano inizia sono considerati come una struttura di opportunità che ha permesso la proliferazione del populismo
Alla negli ultimi negli ultimi vent'anni
Però prima di parlare di Dido politica forse e necessario soffermarsi due secondi sul rapporto che secondo Sartori è fondamentale fa la democrazia e l'opinione pubblica
Perché Sartori con sirena in maniera molto argomentata che non possiamo ridurre la democrazia suo principio di legittimazione alla sovranità popolare
Perché un sovrano che non sa e non dice il sovrano da nulla quindi Piccardi mi pare che aggiunga
Altrimenti detto o per essere pienamente sovrano il popolo deve possedere descrivere suo contributo
Questo contributo lo esprime attraverso le elezioni però attenzioni attenzione le lezioni hanno una posta in gioco ben limitata
Il popolo attraverso le elezioni nelle Democrazia lì nelle liberaldemocrazia decide chi deciderà le questioni
La patata bollente la la metafora pattina Sartori passa dall'elettorato agli eletti
Nell'interpretazione populista la patente a tanta patata bollente deve rimanere
A livello degli elettori
Ma qui Sartori
Ci direbbe che in realtà ci sono almeno due trabocchetti
Il primo riguarda la padronanza conoscitiva che l'opinione pubblica Torre date elemento che avevo già citato in precedenza
La democrazia rappresentativa attenzione non è un governo del sapere che è un governo dell'opinione autonomo
Dell'Utri Lupia lavoro opinione autonoma la distinzione tra Doxa episterno e penso che sia ben nota però ciò che per Sartori è molto interessante e il fatto che lui si stabilisce una relazione molto sacra tra la richiesta di dosi crescenti di direttissimo
E la necessità di un thermos attenere
Perché senza questo sapere
Sì ce n'era un sistema di governo nel quale incompetenti decidono sono di nuovo reparto parole di Sartori
Ma non è semplicemente il governo degli incompetenti
Ma è anche utilizzato nuovamente le Paroli le parole di Sartori un governo dove truffatori senza scrupoli
Hanno distribuito patenti di guida senza chiedere se i patentati sanno guidare
Il secondo trabocchetto che avrebbe identificato Sartori
è che una partecipazione attiva generalizzata
Genera intensità
E questa intensità
Fa vedere
In politica persone
Impegnate e qui cito di nuovo
Impegnato non vede non vuole vedere che i pro e i contro vede solo in bianco e in nero con tutto il bene da una parte e tutto il male dall'altra
In politica all'alta mente intenso e dunque otto su dieci il dogmatico il settario
Il fanatico
Ritornando alla questione della Dido politica e conclude Eco avrebbe
Il passaggio dalla la stampa scritta allagati e successivamente alla televisione
Per Sartori è fondamentale e ha un impatto sia sull'opinione pubblica ma anche e soprattutto se la democrazia perché perché homo sapiens perde progressivamente la sua capacità di astrazione di pensare per concetti
Lo spazio per il logos
Nella teoria dell'argomentazione a partire da ristoratori low cost e collegato all'argomentazione alla fiducia che poi essere stabilita in base ad un altro argomentazione razionale lasciando anche Ottaviano al patto sì alla seduzione alla persuasione
Non ha fatto in Ido politica quando Sartori si riferisce differisce al populistico
Non essendo italiana potrei sbagliarmi però il il significato immediato o il sinonimo anche emerge dal testo è quello di demagogico
In questo contesto Sartori associa alla ditelo politica vari effetti negativi
E soprattutto
La diffusione di quegli oratori che sapevano galvanizzare il popolo quantifichi fomentando il disprezzo verso il governo questa volta la citazione non è una citazione di Sartori ma di Aristotele
In questa stessa ottica
La TV è stata definita la storico la uno strumento mediatico frivole irresponsabile populistico
Intuiamo nuovamente l'utilizzo di populistico come riferito ad un veicolo di democrazia demagogia come possiamo concludere
Ho pensato inizialmente di concludere con una semplice citazione di Sartori secondo me è ricchissima su suggerimento di da cosa ha fatto Predators Pasquino carpiato un po'la conclusione
Il primo la prima citazione a questa l'abbiamo le Democrazia nello grigio per fare quotidiano spesso meritano poco credito
Ma lamentarsi dell'operato quotidiano è un conto screditarlo in linea di principio è un altro
C'è un discredito meditato e c'è un discredito immeritato e il discredito che veniva da un perfezionismo che senza sosta alza troppo la posta
E immeritato il vero pericolo che minaccia una democrazia che non ha più ufficialmente nemici nonostante la concorrenza di contro ideali stanno a reclamare un alterco democrazia che scavalca Philip ripudia quella quella che cioè
Ne i nemici della democrazia penso che abbiano fatto la loro comparsa di comparsa
Sono le varie forme di fondamentalismi e anche i populisti
Hanno contenuti variegati tonalità molti Mona multiple
E non vogliono cambiare almeno non apertamente la macchina della morte democrazia ma dicono che e gridano più che dicono
Che questa macchina non è affatto buona ciò che ci insegna Sartori che
Cito diverse e la mio che macchina che ci sia inventata per consentire all'uomo di essere libero di non essere sottoposto alla volontà tirannica di altri uomini
Ho provato a loro amo stare con Sartori
Come con Sartori e Grazia Sartori sia possibile capire
Una parte delle sfide che il populismo rappresentate la democrazia contemporanea
Ma alla fine la migliore conclusione il professore Pasquino mi perdoni l'ammonizione di Sartori per costruire questa macchina e l'Inter nella democrazia ci abbiano ci abbiamo messo quasi due mila anni cerchiamo di non perderla
Le conclusioni di senatori siano meglio di Pasquino io non ho mai avuto nessun dubbio anche se sia chiaro non mi non mi sarei messo sulla competizione di quel genere
Grazie soprattutto per avere messo insieme diversi elementi molto importanti che esistente qualcuno tende a staccarsi invece tenere insieme la democrazia con l'opinione pubblica cercare di far vedere che ci sono elementi di populismo
Che hanno dei racconta attive il Riccone il devo sapere Voldemort non sapere
Il demo ignorare mi è parso davvero molto utile
Se ne sono ho visto che è arrivato di fianco a me il presidente perché c'è un problema di di tempi no sono due scusarmi di pane convocata dal Presidente mentre avrei sentito molto più volentieri
Fossero elezioni ma io alzo la voce quando quando tocca a me alzo la voce
A a però grazie a quelli che sono qui vi comunico che non farò l'intervallo perché siamo tra evitando quindi se volete farvi prendere un caffè andate voi tornate quando potete dopo la parola a
A quello che si autodefinisce il mio ultimo nero
E che quindi porta sudiste risolve questa autodefinizione
No
Tessuti rassegnarsi
A a
Marco
Sì grazie
Grazie al Presidente che non so se ne sta già andato per per ovviamente per avere organizzato l'evento grazie al professor Pasquino per avermi invitato a tenere la relazione sulla lezione di sul Giovanni sartoria vero che sono l'ultimo allievo del professor Pasquino è anche vero che sono l'ultimo traduttore
Del professor Sartori o dato avuto l'eredità in questo caso dal professor Massari ne sono particolarmente felice e contento e posso confermare che il bofonchia menti come diceva prima il professor Pasquino non erano solo indiretti cioè non passavano solo da lungo il Po arrivavano eventualmente a me ma erano anche dirette ci arrivavano anche direttamente
Al traduttore quindi stato particolarmente complicato ma perché era complicata la traduzione io ho sempre detto che la traduzione di Sartori non era semplicemente tradurre l'inglese di Sartori nell'italiano cosa abbastanza semplice
Ma era una doppia capriola perché era la traduzione dall'inglese all'italiano e poi dall'italiano al sarto Rigliano è stato reale la lingua di Sartori quindi tutto questo è complicato da da portare a conclusione ce l'abbiamo fatta nel senso che sono riuscito a finire la traduzione però con qualche tirata d'orecchie che per sicuramente era lecita e ci stava per così dire il compito che mi sono dato oggi tra le lezioni che potevo scegliere tra le lezioni
Di Giovanni Sartori ho visto che nelle relazioni che sono state tenute alcune sono concentrate sul metodo come ha fatto il professor Tarchi altri sono contento sono fermate sul merito sulla sostanza populismo
E la democrazia o il sistema dei partiti ai partiti
Con il professor ruoli nel suo io faccio anch'io un passo indietro e torno
Più o meno all'impostazione che ha dato il professor Tarchi sulla specificità della scienza politica quello che vorrei fare dire qual è stata la specificità della specificità della scienza politica di Giovanni Sartori quindi è come se fosse una grossa a quello che ha detto le il professor tacchi in precedenza e vorrei soprattutto focalizzarmi sulla concezione della scienza politica per Giovanni Sartori
Ho deciso quindi focalizzarmi su questa lezione cioè sulla specificità della scienza politica e soprattutto sull'idea della scienza politica con una scienza applicabile per due ragioni due ordini di ragioni
La prima ragione che credo che quella sia la lezione fondamentale la lezione principale sta a fondamento di tutte le altre
Prima c'è la lezione sul metodo su come si fa se scienza politica su come si costruisce un sapere politologico e poi quella lezione arricchisce tutte quelle successive quelle sulla democrazia
Quelle sui partiti quelle sull'ingegneria istituzionale quelle sui il pluralismo nelle società contemporanee e così via
Tutte queste elezioni successive hanno però come fondamento l'idea che esista una scienza politica e che la scienza politica abbia un'identità e che questi tipi d'identità si conquisti attraverso un metodo e quindi questo è il primo motivo per cui ho scelto questo tipo di lezione da su cui concentrare il secondo motivo è che ho l'impressione qui anticipa in parte le mie conclusioni che sia una delle elezioni più dimenticate di Giovanni Sartori
Tra le tante lezioni possibili ho l'impressione che questa del metodo che è poi quella che sulla quale si è soffermato anche il più felpato e sono Tarchi
Sia non solo una lezione poco conosciuta il che come non sarebbe un grande problema si può tornare a quella lezione riprenderla recuperata rileggerla ma ho l'impressione che sia una lezione anche disconosciuto forse anche rinnegato e quindi questo è il motivo per cui credo sia importante ritornare a quella lezione principale perché stava appunto all'inizio di tutte le elezioni che poi sono conseguite susseguite a quella lezione fondamentale
Quando dico perché quella è la lezione fondamentale sosta diciamo il contenuto di quella lezione
Il passaggio ci sono due passaggi per prima principali due passaggi propedeutici preliminare nella costruzione e nella nella ricostruzione di Sartori il primo passaggio preliminare è la risposta alla domanda Saia SFOR vuoto
Perché cosa facciamo scienza politica qual è l'obiettivo della scienza politica e la risposta di Giovanni Sartori che è una risposta che costruisce nel corso del tempo ma la troviamo soprattutto negli anni fondativi fondanti della visione della scienza politica sartoria la l'idea di costruire una scienza politica rilevante
Noi dobbiamo avere come obiettivo dice Giovanni Sartori costruire una scienza politica che abbia un portato di conoscenze rilevanti per la politica non possiamo permetterci di non di costruire una scienza politica irrilevante
Dobbiamo mirare alla rilevanza della scienza politica e la rilevanza della scienza politica per Giovanni Sartori era l'idea di costruire una scienza politica che sapeva riconoscere i problemi
Che sapeva vedere i problemi del suo tempo di ogni tempo ogni generazione vede i problemi del suo tempo e una volta che vide i problemi del suo tempo sa offrire sa garantire sa vedere sa prevedere delle soluzioni ai problemi rilevanti
Di ogni epoca questa è sostanzialmente la definizione di Giovanni Sartori per quello che riguarda la rilevanza della scienza politica se vogliamo essere rilevanti dobbiamo vedere eventualmente anche prevedere i problemi che potrebbero sorgere e cercare di adoperarci per costruire una insieme un corpus di conoscenze che abbia risposte ai problemi rilevanti del nostro tempo di ogni tempo per ogni generazione quello era l'obiettivo principale è l'obiettivo finale fondamentale della scienza politica della visione della scienza politica di Giovanni Sartori
Per raggiungere a quell'obiettivo cioè per costruire una scienza politica rilevante
Il motore il meccanismo principale che individua Giovanni Sartori al fine di aggiudicare aggiungere la rilevanza è il il motore dell'applicabilità
Lo ha toccato il professor tanto il tema dell'applicabilità per fortuna la soltanto sfiorato perché su quello che poi io mi concentro nel corso della mia relazione però il motore di tutto il motore per raggiungere la rilevanza e la giovane per Giovanni Sartori l'applicabilità della scienza politica quindi al fondamento al principio della visione della scienza politica cioè l'idea di costruire una scienza politica chi sia in grado di produrre una conoscenza applicabile
Un conoscere orientato all'azione un conoscere orientato all'applicazione quella pigra di applicabilità sta a fondamento di tutto il resto come vedremo e quello è il motivo per cui io sono preoccupato perché noi oggi pensiamo di poterci sbarazzare dell'applicabilità o abbiamo visioni della scienza politica che fanno pensarlo
Di fare a meno dell'applicabilità della scienza politica ma vorrebbero conservare tutto il costrutto della scienza politica sartoriale
Quello che cercano di dire che non è possibile cioè leadership della la decisione la concezione della scienza politica di Giovanni Sartori ha come fondamento come fonte principale l'idea che la scienza politica stia una scienza politica applicabile e quindi se vogliamo accettare la condizione la visione della scienza politica di Sartori non possiamo prescindere da quell'elemento fondamentale
Come dicevo l'applicabilità sta al cuore della visione della concezione della specificità della scienza politica di Giovanni Sartori da quella concezione cioè da quelle del motore fondamentale di costruzione
Della scienza politica l'applicabilità del sapere politologico discendono una serie di elementi che rendono la scienza politica scientifica che permettono di costruire un sapere appunto politologico
Sono quattro le condizioni le tappe che Giovanni Sartori individua per raggiungerlo per costruire un sapere applicabile e siccome uso il sapere il saper e politologico è un sapere applicabile anche lo sapete rilevante
La prima tappa e qui non l'ho detto lo dico ora mi concentro soprattutto sui primi anni di attività intellettuale di Giovanni Sartori anni cinquanta anni sessanta in soprattutto in quegli anni che si concentra sulla definizione della scienza politica anche perché aveva l'ambizione di costruire di fondare o di rifondare la scienza politica in Italia e quindi anni cinquanta e sessanta sono gli anni in cui riflette maggiormente sull'identità e sulla modalità di conduzione di costruzione della della scienza politica il primo passaggio che compie Giovanni Sartori la costruzione diciamo della scientifica scienza politica come scienza politica applicabile nell'allargamento del campo di gioco
Per anni si era pensato soprattutto in Italia ma anche guardando alla scienza politica americana che l'ambito della scienza politica fosse sostanzialmente riservato alla binomio altro rapporto biunivoco Diana di contratti e ori è ricerca
Tutta la scienza politica doveva condussi concludersi in quel rapporto una teoria che andava formata e la ricerca che doveva controllare falsificare o validare un validi ficcare le congetture
Ipotetiche della teoria
Il compito che si da Giovanni Sartori a rompere questo legame questo rapporto biunivoco e allargare il campo il se vogliamo costruire un saper applicabile dice Santori non possiamo semplicemente limitarci a vedere chi l'attività scientifica
Come rapporto tra fiori ieri circa ma dobbiamo pensare al rapporto all'attività scientifica come a un rapporto triangolare teoria ricerca in pratica
Questo è l'obiettivo che si da Giovanni Sartori all'inizio nella costruzione di un saper applicabile dobbiamo avere un sapere che si confronta quotidianamente frequentemente con la pratica con la ricerca empirica e con la pratica quotidiana
Vedere il legame tra teoria e ricerca come un legame esclusivo che esclude riassume tutta la scienza politica è un legame che rischia di confondere il fine con il mezzo il fine della scienza politica dice Sartori non è la ricerca
Ma è il fare una scienza politica applicabile e per fare una scienza politica applicabile serve il confronto con la pratica serve il confronto con la pratica anche perché inevitabilmente la pratica ci la pratica ci mette in condizione di verificare le nostre ipotesi vedere se le nostre ipotesi sostengono non tengono alla prova non solo della ricerca ma anche alla prova dei fatti della pratica
Quindi il primo compito che si da Sartori nella costruzione di un scienza politica applicabile di un saper applicabile è la
L'allargamento del campo da gioco scende Timoria ricerca che pratica come un triangolo dell'attività scientifica
Il secondo passaggio
è un passaggio fondamentale per Sartor nel passaggio della del discrimine del distacco
Linguistico dalla filosofia anche questo è un aspetto un aspetto che ha toccato il professor Tarchi come la scienza politica si deve distaccare dalla filosofia per darsi una sua identità e il modo attraverso il quale il Sartori identifica la scienza politica e il criterio linguistico
Se la scienza politica volessero sciagure vuole costruire un sapere applicabile un sapere per agire un sapere per intervenire sulla realtà deve dotarsi di un linguaggio deve di dotarsi di un vocabolario deve dotarsi di un insieme di concetti scientifici specialistici che permettano di descrivere la realtà di cogliere la realtà nella sua essenza descrivere la realtà
Il compito della filosofia è stato detto non era quello della descrizione ma era quello che eventualmente della prescrizione l'elemento normativo prescrittivo compito invece di una
Conoscenza scientifica che si dà l'obiettivo di intervenire di agire sulla realtà è quell'inevitabile di dotarsi di una insieme di concetti
E di una terminologia in grado di descrivere efficacemente la realtà se la scienza politica vuole intervenire sulla realtà deve prima di tutto conoscere la realtà sulla quale interviene ecco perché è così importante per Giovanni Sartori tutta la discussione sull'analisi concettuale
Molti dei suoi interventi sono interventi che partono dalla definizione lui stesso diceva che era ossessionato dalle definizioni e probabilmente era vero ma era ossessionato dalle definizioni perché voleva costruire un saper applicabile
E se il sapere deve essere applicabile deve conoscere la realtà sulla quale interviene lo strumento attraverso il quale si conosce la realtà sulla quale intervenire e l'analisi dei concetti
L'analisi logica dei concetti quindi dotarsi di una conoscenza linguistica specialistica scientifica che consenta lo studioso di scienza politica di descrivere la realtà sulla quale poi successivamente intende intervenire
Ovviamente prende le distanze come dicevo dalla filosofia politica perché era il inevitabile la scienza politica prende le mosse dalla filosofia e quindi deve staccarsi prendere le distanze dalla filosofia e lo fa utilizzando questo criterio linguistico che serve a dare appunto fondamento empirico al linguaggio
Della scienza politica come sapete applicabile ma allo stesso tempo riconoscerla l'utilità pratica anche della Filosofia ovviamente è un momento in cui deve staccarsi dalla filosofia politica ma allo stesso tempo riconosce l'utilità pratica della filosofia
è vero che la filosofia non può dotarsi di un colore di un continuo a conoscenza di un conoscere per agire ma le conseguenze pratiche della filosofia dice Giovanni Sartori anche se indirettamente sulla realtà sono comunque forme forti sono comunque evidenti quindi la scienza politica è un sapere per agire direttamente sulla realtà la filosofia politica Lola invece una conoscenza che interviene direttamente ma interviene comunque indirettamente attraverso la discussione e attraverso l'elaborazione dei valori delle idee che poi hanno come sappiamo un intervento è un portato sulla sulla realtà
Il terzo passaggio che ci porta alla costruzione di questo saper applicabile secondo Giovanni Sartori
Dopo il l'allargamento del campo da gioco cioè scienza come triangolazione tra teoria ricerche pratica seconda tappa come tappa linguistica bisogna dotarsi di un canone linguistico adatto alla descrizione della realtà il terzo passaggio è un passaggio altrettanto importante perché è il passaggio del metodo del metodo scientifico
Qui non tanto il come tutta la discussione che Giovanni Sartori fa ma sulla quale non mi soffermo in questo caso su che cos'è il metodo scientifico e commessi
Si sviluppa e si delinea si struttura il metodo scientifico l'elaborazione
Di ipotesi la costruzione di Teoria e la validazione vola falsificazione delle teorie attraverso metodi che possono ovviamente essere diversi da caso a caso da disciplina disciplina dal metodo sperimentale al metodo storico passando ovviamente nel caso di Sartori
Dalla centralità del metodo comparato quando parlo del metodo come tappa fondamentale verso la costruzione di una scienza politica come sapeva applicabile mi riferisco però all'enfasi che Giovanni Sartori ha dato costantemente alla scienza politica con una scienza dei mezzi
In questo caso recepisce tutta la lezione la lezione o la analisi weberiana della scienza e dell'attività scientifica scienza politica scienza sociale in generale in scienza dell'uomo per riprendere l'espressione ritiene di Sartori richiamata
Dal professor Tarchi esattamente una scienza del calcolo dei mezzi questo dice Sartori se ne vogliamo costruire una scienza politica applicabile orientata all'applicazione all'intervento pratico dobbiamo dotarci
Di una scienza che sia scienza del calcolo dei mezzi anziché aggiunge cito in questo caso il calcolo dei mezzi e la forma la forma astratta di ogni possibile azione tra razionalmente progettata e felicemente applicata la costruzione di una scienza politica applicabile
Operativa passa inevitabilmente secondo Giovanni Sartori da una concezione della scienza come calcolo dei mezzi
Calcolo dei mezzi ovviamente dal rapporto tra mezzi determinati ai fini ugualmente determinati come si calcolano i tra come si calcola il rapporto tra mezzi e Fini e qui Giovanni Sartori in parte riprende alcune lezioni alcune direttamente dagli anni in alcuni casi integra innova
Quella dove l'innovazione però importante mi soffermo brevemente su che tipo di calcolo dei mezzi suggerisce Giovanni Sartori occupi la la distinzione iniziale che che propone che riprende che rielabora
E quella tra mezzi strumentali e mezzi
Materiali mezzi come necessari mezzi economici ad esempio che ci servono per raggiungere un determinato a fine e poi mezzi strumentali che noi utilizziamo per raggiungere un determinato fino a un determinato scopo questa distinzione mezzi strumentali mezzi materiali se era vera Giovanni Sartori per delineare almeno quattro tipi di analisi dei che del del rapporto mezzi scoppio del calcolo dei mezzi
Il primo esempio è di calcolo dei mezzi che propone sartorie lilla la sufficienza un'insufficienza dei mezzi i mezzi sono sufficienti o sono insufficienti a raggiungere un determinato scopo il secondo passaggio la seconda operazione che propone di utilizzare Sartori è il calcolo dei mezzi intesi come mezzi idonei o non idonei a raggiungere un determinato scopo il terzo passaggio e valutare se ci sono mezzi
Che nel raggiungere un determinato scopo allo stesso tempo non vanno a confliggere con altri scopi quindi noi perseguiamo uno scopo attraverso determinati mezzi
Ma nel perseguire questi mezzi Neale Contin contemporaneamente e contestualmente confini diciamo con altri scopi
Alternativi
Ultimo passaggio proposto da Sartori nel calcolo dei mezzi il i casi in cui i mezzi oltrepassano lo scopo non solo raggiungono vanno al di là dello scopo che si erano prefissati
Tutto questo è in parte anche dimenticato dalla scienza politica raramente vedo utilizzata la scienza politica come calcolo dei mezzi e la scienza dei mezzi dimenticata anche non solo nella scienza politica ma nel dibattito pubblico
Quotidiano questo è un compito anche che Giovanni Sartori si era dato in quella introduzione del mille novecentosettanta cercare di farà crescere anni farà aumentare la cultura politica empirica degli italiani che dovrebbe adeguarsi che dovrebbe adattarsi anche ad una scienza politica come una scienza del calcolo dei mezzi tutto questo è quasi praticamente scomparso mi sono divertito in questo caso a vedere come questi calca questi esempi di calcolo dei mezzi potrebbero essere attuati oggi nel dibattito pubblico quotidiano
Queste colpa del raffreddore
Non riesco a respirare mi perdonerete se si non mi sento lo spero che voi vi sentiate
E come dicevo il rapporto calcolo dei mezzi ad esempio sul rapporto tramezzini se sono sufficienti al raggiungimento di un determinato fine l'esempio che mi è venuto in mente inizialmente quasi in maniera subitanea in questo caso il le il lo scopo dell'abolizione della povertà
Abolizione della povertà come scopo e eventualmente il mezzo che è stato utilizzato che viene discusso pubblicamente l'introduzione di misure di sostegno alla reddito di cittadinanza o di sostegno al reddito
O non è quella misura sufficiente
Al raggiungimento dello scopo che l'abolizione come viene presentata pubblicamente della povertà probabilmente quel mezzo sarebbe insufficiente non basta quella misura per raggiungere quello scopo particolarmente elevato Secondo esempio il calcolo dei mezzi idonei o non idonei
Ed è in parte un tema già top toccato nella relazione precedente sul populismo sul rapporto tra rappresentanti e rappresentati vogliamo sentiamo ripeterci costruire una situazione in cui il rappresentante
Perfettamente congruente perfettamente allineato con le opinioni e con l'Empoli volizione del rappresentato quindi il mezzo proposto in questo caso è l'introduzione del vincolo di mandato
Introduciamo un vincolo di mandato e vedremo se effettivamente il la possibilità di sovrapposizione tra quello che i rappresentanti fame quelli che era un prete quello che i rappresentanti chi rappresentati vogliono è davvero perfettamente allineato
Lo strumento in questo caso cioè l'introduzione del vincolo di mandato
E idoneo o non idoneo al raggiungimento di questo scopo
Molto probabilmente in questo caso Sartori con un po'di metodo comparato un po'di metodo storico combinati gli uni agli altri probabilmente avrebbe dato una risposta a quel tipo di domanda se il mezzo presentato introduzione del vincolo raggiunge lo scopo non raggiunge lo scopo altro esempio ore il il calcolo dei mezzi come
Mezzi ci raggiungono lo scopo ma nel frattempo fanno confliggere altri scopi cioè scopi che o Fini che essi confliggono vicendevolmente
In questo caso l'esempio che mi è venuto in mente davvero recente perché se ne sta discutendo in queste ore a Montecitorio è il taglio dei parlamentari
Si dice che credo sia ovviamente da prendere in considerazione come vera e come valida questa giustificazione che si intende tagliare
Il numero di parlamentari a da novecentocinquanta a seicento perché si vuole rispondere alla domanda Che lo scopo è una riduzione dei costi della politica cinquanta milioni e cinquecento milioni mi pare di risparmio per legislatura quello scopo del taglio dei parlamentari
Allo stesso tempo però sappiamo che nel momento in cui tagliamo parlamentare inviamo a confliggere con altri scopi lo scopo ad esempio della rappresentanza o della qualità
Della rappresentanza quanti sono i cittadini che un singolo parlamentare un singolo rappresentante può effettivamente rappresentare momenti in cui riduciamo tagliamo i parlamentari dobbiamo essere consapevoli che stiamo andando a confliggere con uno scopo alternativo con lo scopo parallelo che è quello appunto della qualità della rappresentanza parlamentare anche questo non mi pare un argomento che viene tutto sommato preso in considerazione
Nel dibattito pubblico
Ultimo esempio
Di nuovo di come l'operazione del calcolo dei mezzi può essere introdotta in ambito politologico ma anche nel dibattito pubblico per favorire diciamo una crescita della cultura politica una visione empirica diciamo di una cultura politica cui pubblica
Il sono i casi in cui determinati Mozzi mezzi oltrepassano i fini oltrepassa oltrepassano
Gli scopi e in questo caso il il l'esempio che ho deciso di approfondire probabilmente un esempio che avrebbe portato lo stesso
Sartori
Ci sono casi in cui noi perseguiamo lo scopo di dare maggiore potere al popolo e quindi individuiamo strumenti di democrazia diretta di Mo Croazia partecipativa quelli che Giovanni Sartori talvolta battezzava come strumenti diretti cisti
Diretto potere nelle mani dei cittadini ma non ci accorgiamo
Che dando maggiore potere ai cittadini andiamo probabilmente oltre lo scopo non diamo soltanto più potere ai cittadini mandiamo a confliggere con il lo scopo di una democrazia con il tentativo di proteggere anche una democrazia rappresentativa e quindi diamo perseguiamo la strada di un maggiore potere al popolo attraverso il mezzo della democrazia diretta ma non ci rendiamo conto non ci rendiamo conto in maniera adeguata che nel frattempo con fingiamo andiamo oltre lo scopre andiamo a confliggere talvolta può capitare
Con la democrazia rappresentativa
Quindi sono tutti esempi in cui il calcolo dei mezzi viene messo in pratica viene messo in opera e ci consente di costruire un sapere orientato all'applicazione nella vicina di Sartori la scienza politica applicabile la ricetta per una scienza politica applicabile potrebbe finire qui
Costruzione di un di una conoscenza dove cc interfaccia quotidianamente con la pratica Teoria ricerca in pratica dialogano costantemente una conoscenza linguisticamente adeguata a prendere raccogliere la realtà a descrivere la realtà sulla quale si vuole intervenire e un metodo di ricerca che il metodo del calcolo dei mezzi
La scienza come scienza dei mezzi se ne mettiamo insieme questi tre elementi della ricetta di Giovanni Sartori per arrivare a costruire a dotarci di una scienza politica applicabile di una conoscenza applicabile questi tre passaggi basterebbero
E Giovanni Sartori ne aggiunge però un ultimo che in realtà è un un mezzo punto nel nel modo in cui Giovanni Sartori lo introduce che il l'elemento della ha valutati vita
Se vogliamo costruire una scienza politica applicabile dobbiamo anche alla fine e lo dice alla fine non è fondamentale specificarlo perché se noi siamo ce l'abbiamo costruito un buon linguaggio scientificamente inappuntabile nel descrivere la realtà ci confrontiamo quotidianamente anche con la pratica come strumento di verifica delle nostre ipotesi
E si utilizziamo il metodo che è quello del calcolo dei mezzi poté possiamo anche fare a meno della valutati vita non perché inutile la valutati vita dello studioso ma perché imbevuti già inclusa
Racchiusa nei passaggi che ho citato in precedenza linguaggio attenzione nei confronti della pratica e calcolo dei mezzi però Giovanni Sartori introduce questo elemento della ha valutati vita a mio avviso in maniera piuttosto originale in anche in questo caso siamo tra le a cavallo del tra gli anni cinquanta e sessanta
Scrive un articolo nel mille novecentosessanta il pollo rielabora nel mille novecentosessantadue proprio sul tema della a valuta attività della scienza politica
In quell'articolo fa una distinzione a mio avviso molto importante tra la una concezione minimalista ho una concezione
Moderata della a valuta attività weberiana
E una concezione invece rigorista o massimalista della valuta della ha valutati vita weberiana è disposto ad accettare quella lezione cioè bisogna essere neutrali e a valutativi
In maniera minimalista
Senza confondere la mentalità con l'indifferenza ai ai valori e quindi riconosce la necessità dello studioso per lo studioso di essere libero dal valore libero dai valori ma allo stesso tempo accetta questo tipo di ha valutati vita come una necessita di essere liberi dalla confusione dalla commistione tra giudizi di fatto e giudizi di valore
E questo è il massimo che può recepire che può accettare della lezione liberiana in questo caso Sartori recepisce quasi in toto la lezione che deriva da Bruno Leoni
E Bruno leoni che lo spinge in cui certo senso lungo questa strana cioè di questa concezione minimalista un moderata della ha valutati vita e fin qui è disposta ad arrivare
Dove non è disposta ad arrivare e nella quello che lui chiama un contesto value Boyd Cobelli un figlio un contesto in cui si ha paura dei valori in quel caso lui non è disposto ad avere paura dei valori ma crede che i valori possano far parte della ricerca scientifica ovviamente seguendo le tappe della costruzione di un saper applicabile che quelle che ho citato in in precedenza
In questo caso il l'aspetto interessante della discussione sulla ha valutati vita di Giovanni Sartori o diciamo della concezione della valuta attività di Giovanni Sartori e il rapporto tra Giovanni Sartori e Norberto Bobbio in questo caso come vi dicevo il contributo è del mille novecentosessanta sulla ha valutati vita un articolo un paper che presenta una conferenza internazionale e che poi discutere con almeno tre grandi studiosi Norberto Bobbio Acqui manda l'articolo già nei primi mesi del mille novecentosessanta Bruno Leoni come dicevo che influenza la visione della a valuta attività dello studioso per Sartori e poi Camillo Pedrizzi che all'epoca era direttore della rassegna italiana di sociologia il caso interessante come dicevo è quello con Norberto Bobbio lo scambio interessante quello con Norberto Bobbio e qui ringrazio
La moglie Isabella grandi perché mi ha concesso di dare un'occhiata alle carte di Giovanni Sartori e quindi anche ai carteggi tra Giovanni Sartori e Norberto Bobbio e quindi cito in questo caso lo scambio tra Bobby Sartori perché è molto interessante
Bobbio continua a sostenere un'aria un'aggressione dura della ha valutati Rita lo scienziato sociale deve essere neutrale quella è la virtù dice
Norberto Bobbio dello del del di chi fa ricerca scientifica la virtù dello scienziato sociale così come la neutralità è la virtù del giudice nella concezione della visione
Appunto di Norberto Bobbio
Giovanni Sartori invece molto come dicevo molto più sfumato è disposto ad accettare una visione una versione della valuta attività della ricerca ma fino al punto in cui quella versione della ha valutati vita non tende alla cancellazione o alla totale eliminazione dei valori
Impressione l'idea che mi sono fatto in questo caso e che due realtà non avessero visioni troppo divise troppo discordanti tra di loro ma avevano sfumature diverse di una stessa visione della ha valutati vita della scienza politico delle scienze sociali in generale lì l'impostazione o la alla posizione del di Norberto Bobbio
Era sostanzialmente una posizione difensiva
Mi stava costruendo la stava operando all'interno di una scienza giuridica che cercava di difendere dall'ingresso di due culture esterne che cercano di metterlo di influenzare la visione del modo di fare scienza giuridica da una parte la cultura politica poi specifico
Di democristiana e dall'altro la cultura politica marxista comunista e il tentativo di Bobbio è quello di utilizzare la lo scudo della valuta attività per difendersi dall'ingresso dalle ingerenze di queste due culture politiche
Il passaggio che vi cito in questo caso è Norberto Bobbio che risponde a Giovanni Sartori
Credo che abbandonare la via del neutralismo per una
Per una scienza nuova che non si è fatta ancora le ossa che ovviamente si riferisce alla scienza politica sia una chiacchiera di pericoli resisto danni all'ondata degli interventisti
Nella scienza giuridica ovvio ha trovato alleati
Pretty e comunisti cioè le due culture politiche che cercavano di inserirsi nella scienza giuridica che invece difendeva Norberto Bobbio gli uni in nome dell'eterno diritto naturale gli altri in nome della ragione storica
Per quanto non stia bene ficcare il naso nelle faccende altrui Cinelli vicende nelle faccende della scienza politica quest'andazzo della scienza politica cui assisto da spettatore neutrale non mi piace molto
Lo trovo oltretutto poco saggio in un momento in cui si deplora ho letto l'articolo di l'articolo di Bruno Leoni sullo sul bilancio lamentele vuole della scienza politica lo stato arretrato di questi studi quando lei questo il passaggio fondamentale a mio avviso quando lei e ci si riferisce a Sartori
Quando lei avrà fatto della scienza politica uno strumento di difesa dei suoi ideali liberali
Ci troverà naturalmente di fronte degli avversari che pretenderà hanno con lo stesso diritto di far sentire la scienza politica alla dice alla difesa dei loro ideali socialisti e quindi la visione è quella di Norberto Bobbio che cerca di difendersi nella sua nel suo in questo caso linguaggio dagli intrecci dei comunisti tacchi cercava di inserirsi dentro la scienza giuridica e quindi si vedeva la ha valutati vita come uno scudo come un elemento di difesa
La concezione invece di Giovanni Sartori non era difensiva il suo obiettivo era quello di costruire una scienza politica nuova un sapere politologico nuove quindi non utilizzava una concezione difensivo passiva della scienza politica ma aveva invece l'avvio di una versione una concezione della scienza politica quindi non offensiva ma di proposizione di una visione della scienza politica ecco perché non accettava o non poteva accettare fino in fondo l'idea di una scienza politica totalmente ruotava totalmente spaventata dai valori e quindi valori fanno parte entrano nella concezione ovviamente a valutativa della scienza politica di Giovanni Sartori chiudo
Zero ancora cinque minuti
Cioè una torta come tempi proclami sono no ma chiudo chiudo chiudo in cinque minuti allora forse tre minuti
Il il passaggio conclusivo come dicevo è in parte un passaggio dal mio punto di vista pessimistico
Tutta la scienza politica come ho descritto tutto il modo di concepire di costruire la scienza politica sartoriale era una un tentativo di costruzione di una conoscenza applicabili orientata all'applicazione e come mi è capitato di dire o di scrivere la scienza politica di Sartori avviene dentro un velo di applicabilità una sorta di velo Rol si hanno con il velo dell'ignoranza ma il vero appunto di una scienza politica che si orienta l'applicazione
Il il lo sviluppo attuale invece della scienza politica o il modo in cui si sta attualmente praticando scienza politica mi pare che non solo non voglia accettare il velo di applicabilità e quindi l'idea che la scienza politica
Deve essere vuole intendere costruire un saper applicabile
Ma addirittura voglia squarciare questo velo di applicabilità voglia abbattere il vero dell'applicabilità si pensa e lo dico in chiusura che si possa costruire una scienza politica più precisa una scienza politica con maggiore capacità patita predittiva
Una scienza politica più precisa da un punto di vista scientifico facendo a meno della concezione dell'applicabilità della scienza politica questo è il come il lo sviluppo attuale della scienza politica se però noi prendiamo per buono quello che ho appena detto cioè che la scienza politica
è una con una conoscenza applicabile e quindi all'applicabilità al centro della sua concezione togliere dalla concezione di Giovanni Sartori della scienza politica l'elemento applicativo vuol dire semplicemente togliere l'elemento scientifico non fare più scienza politica ma fare qualcosa d'altro il rischio è come dicevo di fare non una scienza politica più precisa ma una scienza politica meno precisa perché lo si confronta
Con la realtà una scienza politica con meno capacità predittiva e proprio perché non si confronta con la pratica quotidiana e quindi una scienza politica in definitiva anche meno rilevante non quando ho accettato di fare la relazione sul sulla scienza politica la lezione di Giovanni Sartori non avevo come dire gli ambizione neanche l'intuizione di scrivere un Bilancio lamentele vuole
Della scienza politica proprio rendo conto che probabilmente se noi partiamo dalla lezione di già di Giovanni Sartori come un tentativo di costruzione di una conoscenza applicabile molto probabilmente il Bilancio per la scienza politica attuale bellamente vuole e Giovanni Sartori ci avrebbe sempre messo in guardia dal nulla affrontarlo col non vedere i problemi
Quando i problemi ci sono non si fa come gli struzzi l'esempio di Giovanni Sartori che mettono la testa sotto la sabbia sotto la terra per non vedere il problema bisogna guardare in faccia il problema e cercare di risolverlo che secondo me il problema cioè i problemi ci sono nella scienza politica ma è un problema che deriva dall'avere perso della vere o dall'avere disperso la lezione principale di Giovanni Sartori cioè la la costruzione di una scienza politica come una conoscenza applicabile
Grazie
Grazie anche a Marco concluse
Io sono su questa lunghezza d'onda qui si aprirebbe un discorso molto delicato che approva in maniera come dire leggermente diverso rispetto a quello del punto in cui le lasciato che però intendo perseguire perché ho l'impressione che il problema esiste
Che non esiste però soltanto per quello che fa o non fa la scienza politica contemporanea ma per quello che viene recepito e quindi viene manipolato viene in qualche modo travisato o forse neanche presa in considerazione
E parto degli parto lì perché la
Quell'articolo che abbia quell'articolo quel quella premessa quell'introduzione dalla quale partito Marco Tarchi che ha ripreso anche lei va al Buzzi
E sul sulla scienza politica che cosa doveva fare l'analfabetismo politologico che io mi ricordo poi il parametro Varenna creati degli inni
Loro non erano neanche nati ma destò un enorme in irritazione negli ambienti e cui era era diretto cioè l'irritazione dei sociologi
Con i quali diventerà Gico all'istituto Cattaneo vincente mentre persone molto brave
Dal punto di vista scientifico e anche degli amici posso dire così
Irritazione anche a Torino che prendo come punto di riferimento perché c'era proprio
E che perché quelli che erano intorno Bobbio pensavano che realtà quello che sotto le stesse stava dicendo non era come dire carino nei loro confronti che non erano ancora politologi qualche pensavano però di sapere molte cose
Di scienza politica
E lì però c'era un obiettivo ben determinato sono contento dei prezzi dei comunisti onorevole così però in questo caso ovviamente esattore
Aveva anche nella capacità dell'Italia di andare ad una definizione così così cattiva e però c'è in parte sono i passaggi
Cruciali sono relativi al fatto che ci sarà
In qualche modo attaccare la cultura cattolico democristiana e la cultura la seconda non sono solo non è mai chiare come debba essere definita se marxista si è socialista comunista e così via
Però quel quel passaggio era cruciale siamo nel mille centosettanta edili c'è un programma come dire ad altri un manifesto
Quello che dovremmo fare quello che viene beh vi propongo faremo e ricordo che anche in quel quel volume ci sono i primi cinque o sei gli scienziati politici italiani di quella fase uno dei quali sono io
Che certamente ero anche i più giovani
Per prendo le mosse da da una prima citazione ne faccio tre ma pieno di volantini omesso il contesto
Si può essere mal governati perché si è governati tirannica mente
Ma possiamo essere mal governati perché siamo governati da una classe politica di BA di basso livello da politici incapaci e incompetente
E qui c'è l'attacco la cultura politica le due culture così dominante che nel corso del pay Park incidentalmente se lo volete lasciato alla vostra pose retoriche ve lo ve lo mando perché è scritto
E qui c'è la definizione anche di cultura politica cultura politica è il discorso generalizzato sulle cose politiche avvalorato da competenti
Questo lo dice lei da coloro che di politica si intendono o credono di intendersi
E qui Sartori dice che si può cercare di incidere su questa cultura politica farmene tramite l'incidenza sul pubblico che i promotori di cultura condizionante cori che promotore di cultura condizionano la classe politica
E qui e c'è come dire il l'obiettivo di fondo cioè cercare di dimostrare che la scienza unica non è soltanto una disciplina accademica per la quale comunque in quegli anni stava lottando perché non la era ancora fondamentalmente emerge lentamente in quegli anni ma è uno strumento per il miglioramento della cultura politica ed è essa stessa una cultura politica
E naturalmente il proprio discorso e e nel nel caso dell'introduzione viene condotto in maniera molto secca molto netta e poi nel corso del tempo ci sono naturalmente alcuni adattamenti cercando di individuare il pubblico al quale si rivolgeva
E cercano di dimostrare con la superiorità delle spiegazioni
Nell'esplicazione della scienza politica cilena
Non è un solo esercizio metodologico che pure è importante ma è un esercizio in cui bossoli nella né cerca di persuadere della superiorità delle spiegazioni
E delle modalità come con le quali si è giunti a quelle spiegazioni
E ho visto che avete fatto dei riferimenti al metodo ne approfitto che essendo io quello che assolutamente conclude per dire che alla fine però il metodo ed è chiarissimo è già delineato
Cioè il metodo comparato che però non è il metodo comparato come dire spesso interpretato cioè prendiamo due casi li paragoniamo non è mai così
Abbiamo una teoria abbiamo o abbiamo una generalizzazione mettiamo questa generazione a confronto con i casi stenti che controlliamo se la generazione corrisponde ai casi se corrisponde ai fenomeni se corrisponde ai comportamenti come Sartori dice ripetutamente
Il metodo comparatore il metrò è un metodo di controllo ma non potete controllare niente sono avete le generalizzazioni e stravede teorie quindi bisogna anche essere capaci di produrre queste generalizzazioni
E di produrre queste teorie
Più avanti Sartori dirà qui non sono riuscito a carico ritroverà la situazione per estesa che tutto questo deve portare a teorie che naturalmente possono cambiare nel corso del tempo e quello che in parte diceva che visto il suo ruolo in azione
E cioè a teorie probabilistiche
Con individuiamo un asse di fattori che che possono produrre o hanno prodotto determinate conseguenze individuiamo anche quali sono quelle conseguenze e cambiando i fattori possiamo cercare di cambiare le conseguenze
Che quindi è uno dei modi con il cuore fare del fa utilizzare tra la la scienza politica in chiave applicabile
Tutto questo naturalmente viene condotto da per il per un certo ritmo da Sartori viene condotto sostanzialmente a livello internazionale cioè nei vari alla Caf
La sua vita
Fa tendenza non dimenticatelo anche se vuole glielo centosessanta grosso modo tra sessanta e settanta c'era Torino numeri impressionanti di Congar di di convegni
E scrive un numero imprecisato di articoli fra l'altro per andare ancora questi convegni
E tutto questo in un'epoca in cui si viaggia in maniera come dire molto meno facile di oggi e non è perché in cui perplesso un po'devono essere scambiati con la posta o posta elettronica e quindi c'è anche un elemento come dire fisico vip di apprezzamento per per tutto questo
Ovviamente e e interessato a quel pubblico internazionale ai suoi colleghi che incidentalmente sono quindi nel ventesimo secolo della seconda parte ventesimo secolo ci sono i grandi scienziati politici contemporanei
Da allora farei fatica a dirvi che ci sono i così detti scienza di politica emergenti sonori poi vedremo che cosa succederà ai ai nostri contemporanei
E quindi le tematiche sono tematiche che si dibattono a quel livello quando il polso Rolex ha fatto un breve accenno a ad un veloce De Pace non vanno in viaggia per niente faccia crea un qualche incendio diplomatico con la Francia quello che troverà Di Maio di pace non viaggiava giudice non parlava l'inglese e quindi questi convegni non si trova mai
Ma quando si tratta dei siti del Partito Sartori a un obiettivo dimostrare che il libro di poesie che peraltro è un libro molto importante rimane molto importante era da molti punti di vista inadeguato
Però il l'obiettivo era di origine non il caso italiano anche se il caso italiano ci presenta con il primo elemento che voglio sottolineare perché propriamente sotto restava cominciando a scrivere il il suo libro perché ci metterà un po'di tempo per una serie di ragioni era apparsa in Italia una delle che aveva così tra virgolette teorizzazioni
Del sistema italiano quella di Giorgio Galli che ancora adesso viene ripetuta come titolo il bipartitismo imperfetto e intenti il titolo era naturale di grandissimo impatto e l'analisi era semplicemente sbagliata
Il sistema brasiliano non si stava non era bipartitico neanche in perfettamente
Non si stava muovendo verso il bipartitismo e infatti abbiamo visto dove è finito anche senza guardare cosa succede dopo novantaquattro fino al novantaquattro insistita parli l'italiano e
Tu o meno che un bipartitismo e tanto meno un grafismo imperfetto sia naturalmente
Pluralismo porpora Rizzato fa fatica a passare nell'opinione pubblica in realtà non c'è passato mai
è però il punto fondamentale che riflette una teorizzazione che vale a livello mondiale per impedire così perché viene poi variamente utilizzati in moltissimi contesti
Professore che sembravano forno fatto tempo a vedere se c'era anche il Giappone ma per esempio spiega anche il caso giapponese quello che scrive Sartori sotto pressione di partito predominante
Poi c'è la parte che sulla per il suo fermo perché la mia idea era e qui di spiegare ai soci Lincei
Dispiegare i soci ventisei che hanno come dire una comprensione Polito logica superficiale
Che dietro alcune delle cose che abbiamo letto sul Corriere della Sera ci sta molto di più
Ci sta una compressione molto più a fondo il re del caso italiano e il tentativo di smontare le interpretazioni banali che spesso compaiono che spesso che sempre compaiono sui quotidiani italiani
Per esempio molti possono ancora ridacchiare quando siete parlano del Mattarellum
Pensando che si tratti semplicemente un gioco di parole
Mattarella relatore della legge il sistema elettorale Mattarellum c'è molto di più naturalmente c'è il onde certo c'è anche lo sberleffo al quale tutte note ruoterà senatori non rinunciava
E ce lo sberleffo ma c'è l'indicazione che quella legge anche in perfetta da diversi punti di vista cioè che detta degli elementi chiamerò erratici
Che quando qualcuno diceva questa è la legge che ci porterà verso una democrazia bipolare maggioritaria compiuta dell'alternanza tutte cose che girano sul quotidiano italiane in maniera come dire molto molto diffusa molto frequente trattori stavo dicendo che non era proprio così
Che la struttura di quel sistema elettorale non avrebbe in nessun modo portato ad un sistema ogni Fabbri partitico noi neanche bipolare anche se ci potevano essere delle competizioni bipolare
Nei singoli collegi e che e che quel tipo di maggioritario non riduceva il numero di partiti ma invece consentiva parti di più i cori di sopravvivere e qualche volta consentiva a qualcuno di fare un partito piccolo e di riuscire poi ai entrare nel gioco
E quindi c'era molto di più che semplicemente una dedica scherzoso cattiva se volete
Al al nome della legge ma ce n'è invece un'interpretazione dell'effetto di quel sistema elettorale sul sistema dei partiti
Questo è stata è andato confuso larga misconosciuto e non capì
Il il sistema successivo come come è noto viene definito dal senatore il Porcellum
Quindi per sintomo facili perché c'è un articolo dove Sartori spiega tutto questo ma non è stato capito l'avete neanche questo con riferimento a una frase di di Calderoli che quello all'estensore
Diciamo che il con il nome all'estensore quello che sottopone poi il
Il sistema elettorale
Che dice abbiamo fatto una porcata
E sartorie in un articolo del Corriere della Sera spiega qual è la differenza tra porcata che qualche cosa ha fatto in maniera cattiva deliberatamente
Porcheria che se invece molto un errore però attenzione non ci si ferma lì perché perché il Porcellum è una porcata perché in realtà manipola
L'esito elettorale in maniera molto importante in maniera molto come dire fra tornante ieri così e quindi è un è un giudizio negativo sul tipo di manipolazione che questo iter sistema elettorale produce attenzione non solo sul sistema dei partiti ma sulla formazione stesso soluzione di voto
Dei vari cittadini che si devono constatare con un sistema il quale da scarsissimo potere
Ai cittadini
Da allora dico successo che in continuazione se voi aprite i giornali in continuazione il sistema elettorale di cui si parla o addirittura dico qualche volta che arrivano persino in fase di approvazione si sono beccati il latino quello che io chiamo il latinorum
E quindi avete avete trovato il Tatarellum l'avete trovato letali come avete trovato da ultimo il Rosate l'uno queste sono vere e proprie stupidaggini vuol dire non avere capito nulla
Delle critiche statore rivolgeva a questi stime totali delle modalità con le quali quelle critiche venivano espresse e cioè del contenuto della critica
Primo punto questo
Che credo sia cruciale perché troveremo prossimamente non so a chi toccherà il i saldi nell'uno può anche arrivare se non fosse che Salvini a molte altre cose da fare idee mai un mi pare un pochino più complicata
Peraltro naturalmente c'era un altro elemento che Sartori ripetutamente sottolineava che c'è uno stretto legame ovviamente tra sistemi elettorali sistemi di partito
E che se uno vuole riformare c'è un sistema di partito deve darsi un sistema elettorale che sia in grado riformare quel sistema di partito ed è e il Mattarellum un Porcellum hanno riformato il sistema dei partiti
Semmai hanno dato un contributo al declino del sistema dei partiti
Quando ci fu il famoso episodio
Di Bossi che lascio Berlusconi e Berlusconi che chiese elezioni immediate cioè tra la fine del novembre edilizio del dicembre del mille novecentonovantaquattro
Berlusconi credo e questo è uno dei meriti storici di Berlusconi al ribaltone
Sostenendo diverse cose che erano certamente sbagliate sostenendo che quel governo il suo era stato eletto dagli elettori e che in secondo luogo se il suo governo veniva in qualche modo cambiato in questo caso fatto cadere bisognava tornare di fronte agli elettori
E naturalmente certo rispose che non era così ma anche di questo la cultura politica italiana non capiti fino in fondo qual era il punto il punto era peraltro molto semplice
Che nelle democrazie parlamentari i governi nascono in Parlamento
Che il Parlamento può cambiare quei governi e che e questo farà luce anche scritto nella Costituzione e che fintanto che è possibile trovare una maggioranza parlamentare che sostiene un Governo non si va ad elezioni
Perché elezioni frequenti
Logorano l'opinione pubblica omologo no gli elettori e dunque in ribaltoni sono una modalità utilizzabile potremmo persino dire positiva di cambiamento dei governi
Naturalmente tutto questo prima tutto il e il suo e semplicemente l'abc delle democrazie parlamentari
Ma in secondo luogo e c'era anche un precedente allora si ricordava un solo precedente errore perché ce n'erano parecchi altri e che il paziente alla signora Thatcher
Che Arcore dotata di una considerevole maggioranza nel parlamento inglese nel mille novecentonovanta viene spinta a dare le dimissioni
Dal suo partito ma se si fosse tornati indietro si sarebbe scoperto che tra il mille novecento cinquantasei novecentosessanta i conservatori cambiano tre volte il primo ministro in Parlamento da allora abbiamo capito che
Queste operazioni si fanno piglio la Gran Bretagna perché ovviamente
E la partner la madre
Di tutte le democrazie parlamentari abbiamo capito benissimo che queste operazioni non solo si fanno
Ma sono positive perché consentono anche qualche volta di Ross visto sincronizzare l'opinione pubblica con quello che su che c'è nel Parlamento
E quindi dimostrano anche la flessibilità delle democrazie parlamentari
Che è una delle caratteristiche che le rende
Una però non è l'unica e potrebbe anche produrre una riflessione interiore che rende le democrazie parlamentari preferibili per lo più alle democrazie presidenziali
Faccio notare che parlo di democrazie e non parlo di repubbliche perché come sapete le democrazie parlamentari in Europa sono almeno in nove casi sono delle monarchia e quindi non possiamo parlare di repubblica parlamentare
Dunque
Questa seconda lezione non è stata peraltro capita cioè sembrava che è stato riceva avesse semplicemente con Berlusconi
Esattamente non era uno dei suoi beni beniamini ma qui il punto fondamentale era naturalmente l'analisi di questo e l'analisi questo fatta sulla base ovviamente
Del metodo comparato
Se L'Attico via dice nelle democrazie parlamentari si possono cambiare i capi di governo e allora si deve andare a verificare tutto questo se negli altri casi democrazie parlamentari
Avviene una viene viene sì non solo ma viene nella più importante nella prima della madre
Di tutte le democrazie parlamentari
Il passaggio successivo di nuovo che non è che è stato largamente disatteso ma questo però come ha avuto delle conseguenze più gravi
E quello relativo all'inserimento del nome del candidato alla presidenza del Consiglio nel luogo del partito Berlusconi Presidente
Esattori subito protesto con un articolo sul Corriere della Sera ma di nuovo non era per Berlusconi era per il principio di fondo se nelle democrazie parlamentari
I governi si fanno in Parlamento non bisogna dare all'elettore neanche per il mondo per un momento l'illusione di stare per distare votando il capo del governo non è così
E quindi Sartori se questo pesando essere fatte sembra che potessero anche con Ciampi
E i consiglieri di Ciampi
Pensiero come si dice un muro di gomma la cosa non forse non arrivo Ciampi certo Ciampi che con tutti i suoi pregi e tutti i suoi meriti
Non era un costituzionalista nome nessun partito alle spalle che potesse in qualche modo spiegargli qualche cosa
Rimane però che il nome fu inserito e da allora continua a insistere ed allora la gli italiani pensano che stanno votando per il capo del governo naturalmente errore clamoroso con le sue conseguenze
Perché qui la conseguenza divenne immediata visibile e ce l'abbiamo ancora con noi che cosa il quale è stata la conseguenza
La conseguenza è stata la personalizzazione della politica
Perché un conto è fin quando Berlusconi fa la sua irruzione sulla scena politica scende in campo come disse nel mille novecentonovantaquattro va bene ma nel momento in cui mette il il il suo nome nel luogo del partito
E tutti gli altri seguono e quindi tutti gli altri hanno il loro candidato alla presidenza del Consiglio si fa la carta la campagna elettorale
Invece che essere sulle
Uso una parola grossa
Sulle idee dei partiti e invece sui nomi dei candidati sui candidati e la personalizzazione però senatori notava
Non era soltanto gravi in sé perché era una manipolazione dell'opinione pubblica ma c'era un altro elemento che de di gravi tra che stava incidendo negativamente sui partiti cioè indebolito automaticamente i partiti
Rafforzando la persona del candidato alla carica di di di capo del governo in demoliva la struttura
Dei partiti infatti ci siamo trovate dove siamo
Che la presidenza se ne andrà andrò avanti
Praticamente tutti i vari partiti mettono il loro nome dove dove non dovrebbe stare e nel nel frattempo le strutture dei partiti che si sono fortemente indebolite proprio a causa di tutto questo a causa del di questo squilibrio
Fondamentale
Passaggio successivo di nuovo sempre con riferimento come dire la la chiave comparata qui la farò un pochino più più tecnica perché Sartori combatte una battaglia che contro il conflitto di interessi
Naturalmente chi era incupito interessi sicuramente Berlusconi ma è l'unico Bregovic così interesse sicuramente no egli la battagliera sul conflitto di interessi che poi Berlusconi che abitasse essere quello che l'aveva più grosso lo per così dire
E scusate questa quest'espressione che è come dire si presta a diverse interpretazioni che peraltro sarebbero gradite da Berlusconi
Non
Non toglie che forse un problema rilevante ma rilevante attenzione da più punti di vista
E in questo caso si fece la versione liberale sulla quale poi i i approfondisco perché il conflitto di interessi tecnicamente significa che il detentore di cariche pubbliche può favorire i suoi interessi privati
Cioè e il liberalismo nasce esattamente contro questa interpretazione nasce sulla base del della necessità
Di consentire ai numeri cioè ai voti di controllare chi è chi ha potere a impartiva età a partire dal potere economico anche se naturalmente settore o molto indietro chi aveva potere aveva il potere era il potere del re e quindi era quello che poi andava in qualche conflitto d'interesse però qui c'è una la come dire e il massimo della versione liberale
C'è questa battaglia combattuta non meno contro la persona ma contro un principio che sta a fondamento delle liberal democrazie o delle democrazie
Liberare i
Bisogna evitare a tutti i costi che ci sia il potere economico che conquista il potere politico o che avendo conquistato il poter
E politico il detentore avvantaggi i suoi interessi interessi della sua famiglia e così via poi disordine Gesù proprio interesse diventato una cosa molto
Molto curiosa che va poco a che vedere con il vero controllo su sugli interessi su chi esercita il potere però di nuovo non è una battaglia ad personam ma battaglia su un principio vero e proprio tutto questo è andato di nuovo letteralmente perduto
Nella cultura
Politica italiana
A ad aggiungo qui che questo è un punto talmente rilevante
E continua a ripresentarsi variamente se avete fatto invenzione riappare sotto varie forme ma non viene in realtà ricondotto al punto al punto specifico
E cioè i detentori del potere politico non debbono poter usare in maniera tale da avvantaggiare i loro interessi privati
Questo riporta al penultimo punto che voglio sottolineare e cioè
Quello che è andato perso nella discussione di che cos'è una democrazia ho scritto un qualche passaggio su su quello d'accordo ma non sono intervenuto perché per Sartori la democrazia e comunque liberale costituzionale
Deve essere una democrazia costituzionale
Deve esserci un insieme di regole di procedure di istituzioni che con fornire rafforzano innervano la democrazia
E per questo che quella democrazia non può essere populista perché polisti non voglio nulla né interni di intermedio tra loro e il popolo
Noto la frase più Conte contemporanei più frequente oggi è quella che dice
E che bisogna parlare se vuoi parlare degli alberi i voti et naturalmente queste risorse nel perfettamente populista perfettamente pur Sartori su questo non aveva nessun dubbio
La democrazia deve essere fatta
Di istituzioni che sono sufficientemente separate e questo si può essere può essere ulteriormente precisare
Devono esserci dei freni dei contrappesi e deve esserci la responsabilizzazione quasi siamo variamente esercitati sulla
Sulla traduzione della della parola accountability ne ho sentite di vario genere responsabilizzazione va abbastanza bene ma non ancora non riflette fino in fondo quello che diceva contabili
Rendicontazione di nuovo va abbastanza bene ma non è esattamente quello che la parola inglese convoglio come il significato
E naturalmente quando si si entra su questo contesto dell'accountability in tempi lontanissimi
Sartori aveva sollevato l'interrogativo che chi continua a essere assolutamente come dire rilevante e cioè a chi rispondono gli eletti
Rispondono ai dirigenti di partito
Rispondono ai gruppi d'interesse o rispondono agli elettori
Questo interrogativo viene sollevato nella conclusione di un'analisi del Parlamento italiano
Tra il quarantotto ore il sessantatré rimangono l'INPS sono gli interrogativi ieri cioè se io dovessi domandare a chi rispondono a un eletto a chi risponde se quelle lettere sincero come risponde suo divieto di partito
Perché con questa legge elettorale indirizzati partito lo ha nominato e quindi se vuole essere rinominato
Cercherà sì è un peccato perché volevo parlarti
Sì ti scrivo tranquillo tappeto ti scrivo grazie
E quindi anche questo è un elemento importante che nuova perso nel dibattito sui giornali va perso nella valutazione di che cosa di a che cosa porta una legge elettorale c'è una legge elettorale che conduce Niger inesorabilmente
Nella dichiarazione
Nella quale gli eletti non risponderanno gli elettori ma risponderanno i disegni di partito che per di più in un caso possono addirittura espellerli e a quel punto quelli in quei quegli enti non saranno mai in condizione di rispondere a chi Lia eletti e mi pare una legge elettorale che sia da respingere ma è l'intero come dire l'intero assetto che è preoccupante secondo Sartori perché va perso una delle caratteristiche cruciali delle democrazia cioè la da persona caratteristica della responsabilità che deve esistere in un circuito compresso tra in di elettori le istituzioni e i detentori delle cariche che in questo caso sono da un lato i governanti ma dall'altro soprattutto il rappresentante
Sto bene così e poi
Tutto questo è stato in qualche modo recepito
Dalla cultura politica italiana
La risposta è che le due culture politiche dominanti io so che dovrei dire che c'era anche una cultura socialista ma non è mai riuscito ad acquisire lo status che ha avuto la cultura cattolico democratica ero stato spremuto la cultura comunista c'era
Era franato la cultura politica più vicina alla cultura politica della scienza politica italiana più vicina nel senso che i socialisti avevano la tendenza a valutare Teoria cercare i dati che sostenessero con le teorie a cambiare posizione anche con riferimento al mutamento di tre mila tre situazioni
Facilmente verificabile però non sono non sono mai assoluti al ruolo di cultura politica dominante poi con il crollo del sistema dei partiti sono crollati anche socialisti però rimane che la questa battaglia settore non l'ha vinta ed è una battaglia che però deve essere ancora combattuta cioè se pre vi ricordo se una classe politica non ha nessuna cultura politica
Voi avrete ovviamente una democrazia di bassissima qualità e adesso concludo concludo con una
Una lunga citazione
Un Paese già lo concludo con un'annotazione
Forse due che nei Paesi dove ci sono democrazie decidenti c'è una scienza politica decente
Possiamo possiamo chiederci se nasce la democrazia che consente alla scienza voglia di svilupparsi o se la scienza politica che ha degli effetti positivi sulla democrazia credo che rapporti ovviamente siano compresi ci sia un intreccio complesso
Però questo è importante
Non è casuale naturalmente che l'Unione Sovietica non deve mai nessuna scienza politica perché lì bisognava allo studio del machismo non è casuale che i cinesi non hanno licenza poetica anche siamo una rivista nella quale ho pubblicato un articolo però non è lì il punto da sicuramente
Sì anche la replica del funzionario di partito alla fine di quel numero sulla dedicato fra l'altro le democrazie occidentali torace esotica prospera dove c'è la possibilità di poco di produrre idee la possibilità di mettere a confronto questi ed è con la realtà la possibilità di far ricerca empirica pareva aver tre cose meglio ovviamente se informata dalla teoria
Però dove la scienza politica
è una materia relegata
E ad alcuni incontri e così via e non ha nessun effetto sui detentori del potere politico è chiaro che possiamo chiederci se quei detrattori hanno gli strumenti per fare funzionare in maniera decente un sistema politico
Però dico così
La scienza bellica
Fuoco non può automaticamente facilmente produrrà una buona politica tuttavia una buona scienza politica serve a monitorare criticare la politica che dice e a formulare alternative praticabili
Magari la scienza politica non riesce a migliorare direttamente la politica ma contribuisce la costruzione di una cultura politica
Correlate anche per loro inadeguatezza euro in capacità di rinnovarsi le culture politiche del passato iter delle culture politiche del passato italiano la scienza vedica contiene gli elementi indispensabili alla formulazione di una nuova cultura politica
Aperta pluralistica esposto alla realtà capace di apprendimenti ed antiche di adattamenti
In grado di suggerire interventi applicabili
Per quel che riguarda il consigliere di Annan lascerò com'è più che giusto parlare di Sartori di poco meno di cinquanta anni fa ricordo questa distanza
Si può essere mal governati perché si è governati tirannica mente
Ma possiamo essere mal governati perché siamo governati da una classe politica di basso livello da politici incappati incapaci e incompetenti questo è oggi mille novecentosettanta il porro unum della politica italiana
Non compie in capacità di competenza dipendono dallo stato della cultura politica della classe politica
Quasi sicuramente una delle ragioni per le quali la pratica politica italiana non è buona che considero un tremendo understatement da parte mia sta anche nell'imputabile al fatto che la lezione della scienza politica non è stata in parata e poi tra parentesi scrivo ancora e che purtroppo sta scomparendo grazie
L'organizzatore
Vi ringrazio
Dini essere rimasti con noi fino alla fine spero che quello che abbiamo detto vi sia passo sufficientemente interessante naturalmente in parte siamo stati registrati in parte abbiamo già scritto quelli con i tempi
Dei Lincei tutto questo verrà ovviamente pubblicato
Nel nel quaderno della fine dell'anno dico bene dottor forse
Sì ok e naturalmente mentre sono qui devo dire grazie al dottor forse è stato utilissimo per tutto questo
Il numero svariato di momenti di occasioni di come dire interventi e qualche volta anche decisivi grazie