Presentazione del libro "Stare in Europa. Sogno, incubo e realtà" di Riccardo Perissich (Bollati Boringhieri)

Vi sentite
Buonasera a tutti spero che mi sentiate siamo molto contenti di presentare questo libro importante
Di Riccardo Perisic pubblicato stare in Europa pubblicato da Bollati Boringhieri
Io saluto con grande riconoscimento riconoscenza il ministro presidente Gentiloni e Lorenzo Bini Smaghi che sono due interlocutori ideali per parlare di questo libro soprattutto per parlare di d Europa l'Europa come voi sapete come Riccardo speri sì c'è spiega molto bene nelle pagine di questo saggio
Un oggetto politico non identificato come diceva Chappell ove soprattutto è un tema assente dal dibattito pubblico soprattutto italiano e dal dibattito pubblico di questi di queste settimane di questi mesi
E quindi l'interesse di questo libro è duplice perché non solo è un saggio che andrebbe letto nelle scuole medicei pertanto e chiara l'esposizione e il racconto di che cosa è stata l'Europa questa organizzazione assolutamente unica nella storia dell'umanità
Dove vari Stati si uniscono per mettere insieme una parte di sovranità senza cedere ed essenziale ma per costruire un insieme sovranazionale che risolve gradualmente parzialmente dei problemi
Ma mano che questi problemi si pongono ma è un libro che ha l'interesse di soprattutto prospettare nei giorni che noi viviamo sono giorni di grande concitazione di grande confusione
Delle vie chiare delle risposte chiare a quello che sarà il futuro dell'Unione Europea
Allora io ho pensato di organizzare la discussione di stasera intorno a due domande nella prima parte due domande nella seconda parte e comincerei innanzitutto con con dando la parola Lorenzo Bini Smaghi e chiedendogli di affrontare un un tema che Riccardo Perissich tratta con molta attenzione quando si iscrive l'assenza di sogno che l'Europa ci trasmette che l'Unione europea oggi ci trasmette e quando parla soprattutto della crisi del due mila otto della crisi
Finanziaria del due mila otto che ha comportato una sorta di svolta epocale fino a quella data
Le attese della moneta unica le attese del mercato comune le attese degli Stati europei erano molto favorevoli anche condizioni di stupire dei vincoli di subire delle restrizioni da parte di Bruxelles sulla politica interna da quella data in poi invece qualcosa si è rotto e iniziato il rapporto di sfiducia sia aumentata la sfiducia nei confronti dell'Europa pezzi aumento aumentata la sfiducia tra i vari Stati membri dell'Europa e soprattutto i cittadini europei
Hanno toccato con mano quella che era una conseguenza non a dire di molti
Dannosa della comunità unica e quindi hanno iniziato a rimpiangere in modo assolutamente così illusoria utopistico
Che le vecchie monete nazionali addirittura a auspicare il ritorno alle monete nazionali allora
Visto che Lorenzo era Abruzzo era a Francoforte negli anni di cui parliamo cioè due mila sette due mila otto e visto che ha vissuto in prima persona quegli anni e quella svolta
Vorrei cercare di di di di che Luigi di di di di di capire meglio con lui la portata dell'analisi di Perisic è rispetto a quello che lui ha vissuto e la sua considerazione su l'enfasi che Perri siccità a questa delusione provocata dalla scarsa capacità dell'Europa di reagire a crisi come quella perché abbiamo conosciuta
Bene io spero che voi sentiate perché io non sento nulla insomma importante sentiate però sentito la domanda di volevo innanzitutto ringraziare per l'invito a a commentare questo libro è molto interessante anche perché stimola a molte riflessioni devo dire da prima che mi è venuto e cerca di capire il titolo
Perché il titolo stare in Europa senza punto interrogativo è un'affermazione forte poi però sotto c'è scritto un sogno una realtà un incubo no anche lì senza punto interrogativo cioè stare in Europa e tutte e tre insieme e ha cercato di capire
Un po'cosa aveva spinto io
L'incubo credo o il sogno credo di capire soprattutto come funzionario europeo il sogno e che l'Italia stia in Europa come gli altri grandi Paesi e purtroppo perché ha vissuto quel
A Bruxelles o in altri posti
Spesso c'è una frustrazione di
Di vedere l'Italia che è un grande Paese non sempre presente nelle istituzioni
Europee con quella forza che invece di sì invece si vede altri Paesi hanno
Io al TAR questa domanda
Fatta oggi
Dieci anni dopo la crisi
è una domanda in parte molto italiana
Sono uscite le previsioni della Commissione europea ieri
Che fanno una fotografia spaventosa della situazione italiana nei confronti dell'Europa
Stavo preparandomi per questo questo dibattito stavo guardando
Alcuni dati come come si situa una l'Europa rispetto al periodo precedente alla crisi interni per esempio di disoccupazione che un senso di disagio sociale anche
In realtà è in quando uno guarda i dati abbastanza sorprendente tutti i Paesi hanno oggi un tasso disoccupazione più basso di quello precedente alla crisi
Con tre eccezioni la Grecia la Spagna e l'Italia
Addirittura il Portogallo ma anche i Paesi dell'Est hanno oggi un un tasso più basso
E dunque il tema del
Della
Percezione di un'Europa che non funziona
Una disillusione nei confronti dell'Europa è un tema in realtà che diventato molto italiano
I se uno vuol usare parole forti
Per esempio come quelle
Che ha usato il presidente Monti qualche giorno fa
L'impressione che l'Italia stia scivolando piano piano fuori dall'Europa
Ora uno può dire pesa un'affermazione forte e non ci credo naturalmente nemmeno io però guardando i dati oggettivi e la percezione delle persone la tendenza al crescente pessimismo
In Italia
E la disaffezione confronti Europa
Non può non si può non riflettere su questo aspetto
Anche perché secondo me quello che la crisi ha messo in evidenza che l'Italia non non ha saputo stare in Europa
E se noi guardiamo quello che è successo non solo negli ultimi anni ma negli ultimi venti anni non possiamo non riconoscere che non abbiamo saputo stare in Europa
Se io penso ai primi anni dell'euro per esempio
Ci siamo bruciati decine di miliardi di euro quella famosa scommessa di Prodi aumentiamo le tasse per entrare nell'euro che poi grazie per riduzione dei tassi di interesse potremmo poi restituire ai cittadini italiani
E dunque avremo un beneficio enorme quella sera siamo bruciata
Dal due mila dal mille novecentonovantanove subito dopo l'entrata al due mila uno abbiamo azzerato praticamente il surplus primario cioè quel vantaggio che avevamo in termini di riduzione del costo del debito ce lo siamo bruciati in aumento della spesa e questo ha coperto periodi sia di governi di centrosinistra e di centrodestra
Dunque
Prendo un ho preso un esempio ma se ne possono pensionati di politiche economiche che l'Italia ha fatto in controtendenza se prendo il caso del Belgio che è entrato come l'Italia con lo stesso livello del debito pubblico
Ha mantenuto quel surplus primario che gli ha consentito di ridurre il debito pubblico
E dunque di affrontare la crisi una situazione molto migliore
Di rimbalzare in modo molto migliore
Più rapidamente che dunque di non subire tutto quello che l'Italia subito dopo la crisi del due mila otto con la seconda crisi del due mila undici in via e via dicendo dunque
C'è una percezione ormai diffusa
So anche da parte di chi sostiene tesi sopranista e che noi
Non
Non riusciamo a stare in Europa c'è questo europei troppo stretta Pernod
Cioè che alcuni la teorizzano addirittura case senza far rumore però unico insomma documento di questo governo sull'Europa è stato predisposto da dall'allora ministro per gli affari europei teorizza esattamente questo c'è
L'Italia non ce la fa stare in Europa e dunque dobbiamo chiedere Europa di fare tutta una serie di cose per tirarci fuori dalla situazione
In cui siamo e questa è una
E dire è una una situazione
Direi quasi quasi quasi drammatiche no in cui in cui ci siamo naturalmente
Non è non arriva questa situazione
Questo sviluppo questo questa percezione da da oggi ma sicuramente negli ultimi mesi si è accentuata questa divergenza dispetto a quello che pensa no gli altri Paesi le popolazioni cittadini negli altri Paesi la percezione dell'Europa è arrivata a livello massimo di favore l'Europa nonostante poi la presenza di partiti populisti insomma che ci sono per i polisti non tutti sono antieuropeisti
Però nell'insieme l'opinione pubblica ha una percezione favorevole dell'Europa al punto che per esempio nella campagna elettorale francese due anni fa
Marine le Pen
Ha dovuto abbandonare l'idea di uscire dall'euro un po'come come della nostra campagna elettorale
Però la situazione economica
Degli altri paesi è tale per cui questa disaffezione confronti Europa
In realtà è molto minore rispetto rispetto a
A quello a quelle in Italia al punto che forse più su questo il dibattito politico europeo di queste
E si prepara per queste elezioni
Al Parlamento europeo
Si basa in realtà su un sentire comune a destra come a sinistra
Che occorre assumere riassumere con una frase molto semplice queste Europa non ci piace
Siamo tutti d'accordo questa Europa non ci piace lo sentiamo di reparti di tradizionalisti fino a quegli sopranista
Cioè noi vogliamo
Gli attaccanti are questa frase come dicevo prima cioè citazioni da da da destra come a sinistra populisti non populisti
E questa questa versione che vissero Panucci piace
A ha molta trazione nella nella popolazione italiana è condivisa
I
Il punto è
Che cosa che cosa si fa se non ci piace questa rotta
E allora questo è il tema forse possiamo possiamo tornarci
Nella discussione
Ma è chiaro che alcuni possono dire cerchiamo di cambiarla questo Europa
Poi le proposte di come cambiarla
Non sono sempre così coerenti
Alcuni dicono meno Europa altro più Europa magari ci torneremo
Però poi se non riusciamo a cambiare l'Europa anche perché il modo in cui l'Italia vorrebbe cambiare l'Europa è molto diversa da come gli altri Paesi vorrebbero cambiare l'Europa
Se non riusciamo a cambiare questo ROPPA qual è la soluzione
Il il i partiti sovrani 'sti hanno una risposta molto chiara
Prima di uscire
E lo ripetono continuamente c'è questa è l'ultima occasione
Per cambiare l'Europa queste elezioni sono l'ultima occasione per cambiare l'Europa se non ci riusciamo ora non ci rimane che uscire questa è sono una citazione
Letterale di esponenti della maggioranza
Dunque siamo in una situazione abbastanza e chi invece propone di cambiare l'Europa lo fa spesso con un
Una visione idealistica un sogno
Il sogno di un'Europa sempre più integrata
Mese mi permetto come provocazione visto che c'è
A dibattere anche il presidente del del PD
Se uno guarda il il il programma del PD sono tante cose belle
Ma non si spiega che cosa bisogna fare noi italiani per riuscire a convincere gli altri che quella è una cosa importante per esempio prendo l'esempio concreto una
In fondo
Che finanzi la disoccupazione in tutti i Paesi c'è un fondo comune disoccupazione
Per cui un Paese che ha colpito da uno shock negativo che è in recessione
Può utilizzare questo fondo che finanziato da tutti
Però ed è un obiettivo che io spero un giorno si arrivi a realizzarlo però dobbiamo capire anche spiegare agli italiani
Che cosa bisogna fare per arrivare a quell'obiettivo per essere credibili dico ai nostri interlocutori europei bisogna spiegare
Perché questo perché chiaramente se si guarda i dati oggi quali sono i Paesi che trarrebbero beneficio da questo da questo fondo come dicevo prima i paesi che hanno una sua disoccupazione superiore sono appunto l'Italia la Grecia e la Spagna
E la chiaramente se un Paese non trae beneficio e non verrebbe non viene finanziato si deve porre il problema ma perché io devo finanziare
La disoccupazione italiana e la domanda che si pone inevitabilmente ma la disoccupazione italiana è dovuta uno shock esogeno a una simmetria oppure a politiche
Del lavoro in Italia fatte male
A politiche fiscali fatte male
Cioè la disoccupazione che oggi non scende ma aumenta e dovuto ha fatto risorgere no oppure dovuto al reddito di cittadinanza decreto dignità al fatto che non ci sono politiche attive del lavoro
A una tassazione del cuneo fiscale superiore a tutti gli altri Paesi
E la risposta che noi sappiamo ci troppi ha negoziato con gli altri Paesi si trova di fronte qualcheduno che dice ma perché prima non metti a posto queste cose
Queste divergenze che ai italiani rispetto agli altri Paesi
Addotti un mercato del lavoro più efficiente più moderno converge verso gli altri Paesi e poi creiamo questo fondo
Insieme che effettivamente può finanziare solo chi è colpito da choc
Esogeni non da politiche o da distorsioni strutturali interruppi voi quando quando vanno posti o perché potrei parlare e dunque se non lo spieghiamo agli italiani che questo sogno che abbiamo di un'Europa più integrata di un di un euro per più politica dove mettiamo insieme
I problemi li affrontiamo insieme il che renderebbe l'Europa molto più residenti di fronte a degli sciocchi ma per fare questo dobbiamo essere credibili noi con gli altri dobbiamo fare noi tutta una serie di cose se questo non lo spieghiamo anche dei programmi politici creiamo una grande Luigi il rischio di una grande illusione che noi chiediamo più Europa anche noi europei si chiama d'Europa e non l'aria non riusciamo a realizzarla perché non siamo credibili nel dibattito europeo
E se non riusciamo dopo anni e anni nelle richieste dei vero Europa più forte un euro per più coesa più solidale se non ci riusciamo alla fine
Di fronte a chi ci dice c'avete forato per anni non ci riuscite l'unica soluzione è uscirsene ritrovare la sovranità di fronte a questa risposta molto forte e chiara poi alla sua logica come dire limitata però è molto chiara e difficile presentare altri sogni
Dire noi dobbiamo se noi non spieghiamo che l'Italia e al centro di questo dilemma della più Europa cioè noi se l'Italia non fa un passo avanti nel senso della convergenza verso il resto dell'Europa l'Europa non ce la fa andare avanti perché noi siamo l'elemento divergente di questo processo
Ecco questo è il forse ho tirato un po'nuova la mia interpretazione del sogno dell'incubo perché se il sogno non si realizza poi c'è l'incubo
E l'incubo è quello del capitolo tredici un numero non so se scelto a caso no capitolo tredici cioè i Telex X
E come dice Montino e piano piano stiamo uscendo dall'Europa
Lo stiamo facendo con i numeri ma anche con la percezione delle persone Acquese la mia paura grazie
Grazie Lorenzo ma anche
E
La domanda che viene spontanea dopo aver sentito l'intervento di Bini Smaghi la domanda per il presidente Gentiloni
è molto semplice
Di quali strumenti dispone lo Stato italiano per governare l'Europa e soprattutto per governare questa disaffezione dall'Europa
Io vorrei che lei mettesse l'accento non solo sulla questione istituzionale e politica
E cioè richiamasse magari come come ha fatto anche Riccardo Perissich nel suo libro la complessità della costruzione europea molti pensano che l'Europa sia completamente distaccata dal governo italiano che sia un'entità parte dallo Stato italiano questo libro invece spiega con molta attenzione con molta precisione
Come io ero perso un processo che è legato alla storia degli Stati membri soprattutto è legata alla storia di questo continente che esce tragicamente
Data un'alta una guerra
Tra due guerre mondiali e ricostruisce la pace e la prosperità
Il sogno di benessere alleandosi e
Cosa ci parlasse della questione non solo economica dell'Europa ma anche politica e anche sul piano della politica internazionale perché quello che si prospetta come un nuovo sogno di uscire dall'Europa per risolvere i problemi che non riusciamo affrontare visti i vincoli sì invece si rischia di diventare un vero e proprio incubo perché i nostri paesi se non sbaglio i singoli singole nazioni non sono in grado di fronteggiare da sole
Degli aggressori delle emergenze come quelle che si profilano all'orizzonte con la fine dell'egemonia l'antica con l'Impero cinese che dilaga con la Russia che alle porte dell'Europa che interviene regolarmente nelle vicende politiche elettorali questi disservizi evidenti quindi vorrei che lei ci spiegasse alla luce di questo libro
Qual è la sua visione e soprattutto la sua visione sul piano politico e sul piano internazionale
Sì grazie a Marina Valensise grazie a Riccardo per i si dice all'editore
Bollati Boringhieri alla Feltrinelli a tutti voi che siete qui
Questo libro secondo me
Andrebbe letto per tante ragioni io ne cito due la prima è che Riccardo Perissich ovviamente ha una
Conoscenza non recente vanno
Consolidata nel tempo di questa di questa materia nel tempo e nell'esperienza diretta in una prima fase comunque nel rapporto con l'Unione europea
Anche negli ultimi anni e quindi conosce molto bene le cose di cui scrive
E la seconda che quella che a me interessa forse anche di più e che anche se è vero che non c'è il punto interrogativo come diceva prima Bini Smaghi
Beh il libro
Ridarci sta dinanzi a nella nostra discussione pubblica al fatto che questa è una questione aperta
Che la prima cosa visto che Valensise mi invitava a fare dei ragionamenti politici
Sono abbastanza abituato la prima cosa è questa
Si parla poco di questa di questa questione in questa campagna elettorale
Io mi sforzo di parlarne spesso anch'io ho condiviso alcune cose che ha detto Mario Monti in quella nell'intervista a cui faceva riferimento prima Bini Smaghi
Cioè noi la prima cosa che ci dobbiamo chiedere S le opinioni che la maggioranza attuale ha avuto su questo argomento fino a un paio d'anni fa
Se parliamo dei nostri due dice vi ricordate che uno dei due vice quello quello con la cravatta era per fare un referendum per uscire dall'unione europea e l'altro quello con la maglietta che esibiva delle magliette con il no euro ma non vent'anni fa quand'erano giovani andavano al liceo ma un anno fa due anni fa
Hanno cambiato idea
E anche se non avessero cambiato idea
Io penso che non hanno del tutto cambiato idea del resto è stato detto prima no questa posizione che dice
O andiamo noi a Bruxelles a oppure alla fine non si può più stare in questa unione europea
E è abbastanza parente di quella delle magliette o delle cravatte di cui parlavo prima perché siccome loro non andranno a Bruxelles
Quindi
Questa minoranza sarà una minoranza significativa che forse influente sul partito popolare europeo per certi versi ma non sarà determinante negli assetti
Di vertice della commissione della Banca del consiglio del Parlamento europeo
E quindi di nuovo torna di attualità quel quel discorso
Ma il discorso è un discorso che
Può andare avanti anche in un certo senso a loro insaputa cioè si potrebbe dire no ma questa posizione è rimasta una posizione di minoranza no adesso non mi ricordo cioè il presidente della Commissione parlamentare cioè insomma due o tre esponenti di queste forze politiche che tuttora dicono
Ho lasciato intendere i bisogni uscirsene ma invece di di capi politici come si dice adesso che sta meravigliosa espressione sono diventati più
Europeisti
Ma la dinamica può mettersi in modo anche al di là delle loro intenzioni ammesso che siano davvero cambia
Perché sappiamo tutti che Devil Cameron non voleva far uscire
Il Regno Unito dall'Unione Europea ha semplicemente innescato un meccanismo che nel giro di alcuni anni
Lo ha tramandato alla storia Luís DeWitt Cameron e ha fatto uscire il il Regno Unito dall'Unione Europea
E noi una cosa l'abbiamo già
Realizzata e è in mezzo a noi noi non siamo fuori ma obiettivamente siamo ai margini dell'Unione Europea credo che qualsiasi osservatore
Obiettivo oggi che guardi alla situazione dell'Europa e delle dinamiche
Di governo di potere di relazioni di forza nell'ambito dell'Unione europea non può che constatare il fatto che noi avremo qualche amico del Gruppo di Visegrad ma siamo molto isolati come non siamo mai stati
Anche qui attenzione
A fare
Troppo I sonnambuli qui parlo di nuovi parlo
Delle persone che sono qui delle dell'establishment della classe dirigente italiana dei media eccetera o per cui si va bene Europa siamo sempre stati un po'delle scarti linee Malfatti se n'è andato quando il
Tutte queste cose qua e quindi a b più o meno
Moro per sei no come dicono gli inquilini di gli americani gli inglesi no
Io penso che nell'ultimo anno c'è stato qualcosa di completamente inedito
Che ha culturalmente innanzitutto
Stravolto quelli che erano stati negli ultimi sessanta settanta anni i binari della collocazione internazionale del nostro Paese e scusate se è poco
Perché il fatto sorprendente ma che in giro per il mondo sanno perfettamente
Del nostro Paese che la straordinaria instabilità politica e di governo che ha avuto il nostro Paese
Si è accompagnata a una altrettanto straordinaria stabilità negli orientamenti
Di fondo Atlantis ti ed europeo
Quindi è vero che se voi andate nell'anticamera la signora Merkel vedete i ritratti dei suoi predecessori e sono sei e ritratti a olio
Molto grande e molto belli
E se voi andate al terzo piano di Palazzo Chigi vedete delle foto in bianco e nero molto piccole perché i predecessori dell'avvocato Conte sono trentadue credo trentatré quindi nello stesso Periodo sette da una parte e trentadue dall'altra ok
Però trovatemi un altro paese europeo rilevante
Forse l'unico esempio e la Germania finito il il processo di ricostruzione
Che abbia avuto per sessant'anni un atteggiamento così coerente come quello che ha avuto l'Italia
Non è stato così per la Francia non è stato così per la Spagna non è stato così ovviamente per il Regno Unito quindi in questo anno ripeto non lo sottovalutiamo e non facciamo i sonnambuli perché in giro per il mondo non lo sottovalutano affatto
Se voi guardate i trailer i promo di BBC World BBC World dice nei nei suoi promo forse l'aver veristi
Noi diamo la parola a quelli che contano nel mondo e fa vedere sette otto faccine
Dal presidente del Pakistan ha modo di data rampa Xi Jinping è una di queste otto-nove faccine e la faccina di uno dei due vice di cui parlavamo prima
Quindi la percezione che nel nel mondo forse esagerata
Che qualcosa sia capitato in Italia nell'ultimo anno e che questo qualcosa abbia radicalmente cambiato la collocazione internazionale ed europea del nostro Paese
Questa percezione c'è e se noi la sottovalutiamo facciamo la parte dei sonnambuli
Non devo spiegare a voi che cosa vuol dire sonnambuli e perché quella definizione negli anni tredici quattordici del secolo scorso fu affibbiata alle classi dirigenti delle quindi noi siamo e il libro di Riccardo per i si dice
Sia pure in modo diciamo molto articolato approfondito che non
Con un genere letterario pamphlet ti istigò però c'ha un capitolo come ricordava prima Bini Smaghi se ha mai tale exit fa vedere questa radicale
Questo bivio radicale di fronte al quale noi potremmo trovarci non per una improvvisa e dilagante
Vittoria sopranista e populista il ventisei maggio nei ventisette ventotto Paesi europei no
Potremmo trovarci ad esempio dopo la prossima legge di bilancio di fronte a questo bivio
Che quando sentite parlare di tre punto
Cinque
Come previsioni di deficit per l'anno prossimo certamente significa che è una previsione come si dice a politiche invariate tutto quello che vogliamo però significa che siccome conosciamo l'andamento della nostra economia che la prossima legge di Bilancio potrebbe metterci ai margini di di una zona trovi cala per usare un linguaggio calcistico
Applicato a questa a questa questione quindi è molto importante questo libro perché ci riporta con i piedi per terra su un tema che questa campagna elettorale è stato largamente sottovaluta
E cioè
Per la prima volta l'Europa viene messa in discussione da una minoranza politica in giro per i diversi Paesi
In modo radicale
Questa minoranza politica
Che si riferisce ovviamente alla nuova leadership americana
Perché non ci dimentichiamo che c'è un riferimento culturale globale
A tutti questi discorsi del nazionalismo e del populismo che il fatto che gli Stati Uniti d'America sono guidati da un leader che pure essendo miliardario newyorchese si è in qualche modo fatto rappresentante degli emarginati dei dei dimenticati
E ha molto giocato sull'identità nazionale
Poi c'è stata Brecht Sito Pons è stata la vittoria dei nazional populista in Italia e ci sono stati nell'ordine di importanza ai i tre grandi eventi di questo di questi ultimi due o tre anni
Allora c'è questa sfida europea
E la sfida c'è ancora per essere chiari
Chi ha visto
Il i sondaggi pubblicati da dallo al mondo di di ieri cioè di oggi
Sono sondaggi tre istituti diversi uno dei tre da
La partito da le Pen sopra al partito di Madron un altro lì dalla pari è il terzo da Macron sopra la lepre
Chi lo stiamo parlando di Salvini stiamo parlando della Francia e di una situazione nella quale al ballottaggio per le presidenziali di due anni fa che è stato in parte significativa non dominante ma significativa anche sul tema europeo
Ma crollo astrali qui la sfida c'è ancora
è aperta e la posta in gioco di questa sfida non è
Un ribaltone a Bruxelles che sappiamo tutti che non ci sarà ma è che forza avranno queste minoranze che influenza potranno esercitare su alcuni partiti tradizionali e in particolare sul partito popolare europeo ma non solo sul partito popolare europeo perché poi il diffondersi di certe idee influisce su tutte le famiglie politiche tradizionali
E che cosa accadrà in Italia nel resto d'Europa guardano moltissimo a quello che sarà il risultato dell'Italia
E forse europeiste in primo luogo la lista promossa dal Pd
Che forza avranno rispetto alle forti nazionaliste populiste questo sarà uno degli elementi fondamentali per decidere la voce in capitolo del nostro paese in Europa nei prossimi
Mesi e hanno perché
Marina Valensise chiedeva ma le relazioni politiche che si fa come si si può muovere ci si muove come ci si muove sempre e comunque in politica
è una questione di rapporti di forza è una questione di alleanze da costruire
è una questione di credibilità delle classi dirigenti è una questione di diciamo così adeguatezza degli obiettivi che ti propone
Io penso sinceramente che i governi guidati da Mario Monti da Enrico letta da Matteo Renzi e dal sottoscritto abbiano fatto benino questo lavoro
In modi diversi perché basta conoscere queste quattro persone per sapere che hanno
Un uno stile un modalità di governo piuttosto diversa
I rapporti di forza
Sono una cosa complicata
Ma il paradosso è che noi avremmo avuto pensate un po'nel due mila diciotto una congiuntura dal punto di vista della costruzione di questi rapporti di forza e concludo su questo non del tutto sfavorevole
Perché certamente
Il Presidente francese
Nella fase successiva al suo discorso alla Sorbona e alla sua sfidante sfida chiamiamola così europeista
Le ho occhi Protection il suo punto essenziale no cioè come si risponde alla domanda nazionalista di protezione eccetera non ciascun piccolo paese contro l'altro ma con non un protezionismo europeo ma investendo molto sull'euro
E Macron naturalmente
Ha lanciato una sfida nella quale il rapporto con l'Italia sarebbe stato fondamentale
Non a caso noi abbiamo cercato di approfittare anche di questo interesse francese per consolidare i rapporti bilaterali tra Italia e Francia
C'è qui Franco Bassanini che faceva parte di quel gruppo di Esperti italo francesi che hanno costruito le basi di quel
Disperso trattato bilaterale che certamente non sarebbe stato paragonabile al trattato dell'Eliseo ma che avrebbe in qualche modo fotografato una realtà la realtà dice che i rapporti tra francesi e tedeschi sono un dato di fatto
Se voi andate alla Superti che Sampras
Provate venticinque funzionari del che Dorset che lavorano lì
E se andate al ministero delle finanze
Francese trovate venti trenta funzionari tedeschi che lavorano lì quindi cucinano la minestra europea
A livello bilaterale anche quando sono molto in disaccordo come accade in questi mesi tra macro e Merkel tra di loro
Questa roba
è figlia della storia e non la cambia nessuno ma l'Italia certamente poteva avere ed ha in parte ha avuto negli anni scorsi un ruolo di terzo Paese fondamentale
Molto corteggiato da entrambi ve lo assicuro
è in grado di costruire politiche comuni tra l'altro comuni più alla Francia su alcune materie più alla Germania su altre perché è evidente che noi abbiamo molti interessi comuni alla Francia soprattutto sulle partite economiche economico sociali
E c'è quella consesso
Che si chiama
Paesi Mediterraneo del Sud dell'Europa
Che un ministro delle Finanze di un importante Paese europeo ha definito il Club Med e che tuttavia vi ricordo che dopo Breaks ittero rappresenta più del cinquanta per cento del PIL europeo
Quindi quegli sfigati di sette Paesi mediterranei Francia Spagna Italia Grecia Portogallo
Malta e Cipro
Sono più di metà dell'economia europea
Hanno faticato molto a lungo
Ad avere una posizione negoziale forte comune perché perché uno di questi sette Paesi la Spagna Spagna dirà coi faceva problema con la politica è fatta così faceva problemi
Non che lavorasse per la Merkel però diciamo faceva fatica a immaginare che una posizione e poi perché la Grecia il Portogallo erano vestiti raramente male
Poi nel due mila diciotto si verifica fino a dieci a sette inizio diciotto si verifica una circostanza abbastanza imprevedibile e cioè esce raccoglie entra Sanchez
Grecia e Portogallo che erano i reietti sono diventati per certi versi beniamini soprattutto il Portogallo della commissione dell'Unione Europea
E l'Italia andata Visegrad
è successo questo banalmente nell'ultimo vertice di questi Paesi
Il nostro presidente del Consiglio è andato è stato mezz'ora per la conferenza stampa è poi tornato perché c'era un vertice con i suoi vice dice sulla TAV se non ricordo male
Questa è la situazione quindi come si influisce politicamente in Europa non c'è nessun segreto da svelare
Ci vogliono competenze e l'Italia che per molti anni ha ragione Bini Smaghi la sottovalutata non è riuscita la leva affatto passi avanti negli ultimi tempi ieri alcuni di voi erano presenti alla presentazione di un candidato faccio un po'di propaganda per il mio partito
Del PD che si chiama Roberto Gualtieri che è il presidente della uscente della Commissione bilancio economia dalla Commissione europea
è considerato forse il parlamentare europeo più influente che c'è a livello europeo
E io ogni volta che ci siamo occupati o di bilancio o di banche o di proposte europee vi assicuro che
Sono stiamo parlando di Mario Draghi e la Mogherini italiani di quelli che hanno incarichi ufficiali ma anche chi non ha chi carichi ufficiali
è cresciuto in questi anni
Naturalmente bisogna queste proposte costruirle prima Bini Smaghi faceva riferimento alla Dex attivissima questione
Se debba breve le prevalere il il risk sharing o o la con la prevenzione del rischio nella costruzione
Di meccanismi di Betsky dopo finanziario nella costruzione
Di meccanismi ridi
Sulla disoccupazione per gli shock asimmetrici ok è vero se ne discute da
Tre o quattr'anni è un tema di rapporti di forza io dico che i rapporti di forza
Non sono un muro contro cui sbattere
Perché soprattutto nelle nuove condizioni di Francia e Spagna
L'Italia
Se giocasse la sua partita se la potrebbe giocare il problema e torniamo I sonnambuli e che l'Italia sta giocando un'altra partita
Quindi se l'Italia invece di essere l'Italia che fa i suoi interessi e l'Italia che fa gli interessi
Di Visegrad auguri quindi uno spazio c'è
Poi se ci sarà un altro giro
Cercheremo di tutti andare un po'più nel merito ma lo spazio dipende da quanto i governi italiani
Uno non dia non nessuno spazio ha una posizione
Critica
Verso l'Unione europea che non abbia come premessa la difesa a spada tratta dell'unione europea quest'idea che l'Unione europea fa schifo e che quindi bisogna fare campagna per cambiarla
è un'idea che
Se non ce la siamo ancora Totti dalla testa ci dobbiamo secondo me togliere dalla testa perché l'Unione europea come Progetto come futuro come ideali come valori
è il progetto più importante del nostro dopoguerra e va innanzitutto difeso se la vuoi difendere
Se la vuoi cambiare scusate la dei difende se non la difendi The Never Cogni e pensi che l'Europa sia una cosa che non funzione che non piace ai cittadini alla fine non sarai in grado di cambiarlo
Ma se ci crediamo e se ci lavoriamo ci sono rapporti di forza
Per rendere il cambiamento non impossibile
Come fare se avremo un altro giro faremo un passo avanti grazie è la grazie grazie presidente
Allora prima Dini affrontare
La seconda parte di questo dibattito che che che verterà come direttore già annunciato sulla sulla riforma ideale la riforma possibile dell'Unione
Io vorrei invitare Ricardo Pešić a fare alcune considerazioni soprattutto a partire da una tesi che tu sviluppi nel tuo libro
Ed è una tesi molto suggestiva quando spieghi che è proprio la fragilità istituzionale dell'Europa
Che talvolta è riuscita a scongiurare il peggio
Ecco
Pensi che anche nel caso di specie nel caso di cui stiamo parlando adesso che la difficoltà dell'Italia a stare in Europa perché non ha fatto le riforme strutturali che avrebbero consentito di godere dei benefici di cui hanno goduto gli altri Paesi
Alla il il fatto che l'Italia appunto insiste su questa deriva
D. ma Goggi populista di addossare all'estero al vincolo esterno delle responsabilità che sono invece precipue della politica interna pensi che anche in questo caso si applichi la regola secondo la quale la specificità dell'Europa dell'istituzione Europa è tale che spesso miracolosamente provenienze al mente agendo gradualmente parzialmente subiti vi circoscritti si riesce a evitare il peggio test fai per sempre sempre ed exit
Ma se se tu mi chiedi
Se evitare il peggio
Evitare i Telex Sezze
Ti rispondo che non ne sono sicuro
Se evitare il TAR peggiore evitare la tesi integrazione del sistema
Credo che ci si riuscirà
Prendo lo lo spunto data la prima domanda di di Lorenzo la provocazione di Lorenzo sul titolo
A evidente questa nostra discussione lo dimostra che contrariamente a un libro che avevo scritto in precedenza questo sull'Europa è palesemente dedicato agli italiani è un libro scritto che ho scritto per noi
Compì devo dire aggiungo che se no non lo avrei scritto ci sono messo soltanto perché ho pensato che in questo momento della situazione italiana un contributo fosse se non necessario quanto meno quanto meno utile
Sogno o l'incubo la realtà
Secondo me c'è una logica cioè il sogno è sempre molto importante tutto comincia da quello
Convincerà da due guerre mondiali cento milioni di morti di cui settanta milioni in Europa
Sei milioni di ebrei ammazzati nell'Olocausto delle più grandi tragedie della storia dell'umanità
Il sogno il sogno è quello il sogno è mai più giudice a me né vere che è un finite è da lì che comincia il problema dei sogni ma forse io sono costituzionalmente poco sognatore ma il problema dei sogni e che quando stentano a realizzarsi si trasformano in incubi
Quindi la cosa con cui ci dobbiamo misurare ogni giorno non sono gli è un coup non sono i sogni e speriamo non insomma gli incubi ma è la realtà
E
Prima di scrivere ho a lungo riflettuto sull'europeismo italiano sul sui sui pregi sui suoi difetti e mi è sembrato che il dato caratteristico fosse uno scollamento dalla realtà
Ora
Primo scollamento dalla realtà
è che gli italiani hanno sposato il sogno questo è sicuro
L'hanno sposato il sogno perché c'era Spinelli perché c'era Ventotene
Sono l'ultima criticarlo frustato per molti anni principale collaboratore di Spinelli quindi per carità va benissimo
Solo che è stato venduto un sogno come se fosse
In via di realizzazione
Invece è stato resta è un processo graduale paziente difficile
Di molti Paesi prima sei poi dodici insomma adesso ventotto presto presto ventisette
E io ho messo una una tesi una tesi provocatoria
Ed è che contanti paesi con interessi nazionali contrapposti con un sistema politico straordinariamente variegato l'Europa è necessariamente un compromesso centrista chiunque cominci a parlare di Europa dicendo ci vuole un nuovo modello ci vuole un'alternativa che sia un'alternativa di destra o di sinistra ma non va da nessuna parte
L'Europa può venire fuori solo da una convergenza questo non vuol dire la grande coalizione per anni la convergenza è stata tra governi che avevano
Equilibri politici diversi i momenti più proficui della collaborazione franco-tedesca sono stati quando c'era da Giscard a Parigi Elmore Schmitz
Ah bon e poi quando c'era Mitterrand a Parigi e col a Berlino
Ma pena la volontà di converge che permetteva di che permetteva di andare a quindi più grande pericolo in questo momento
è che calda questa volontà di compromesso e la crescita dei populistiche sicuramente la minaccia più grande
Che abbiamo di fronte anche perché non tanto perché possono vincere perché non stanno vincendo ma perché rischiano di radicalizzare le forze tradizionali di riferimento cioè rischiano di trascinare i popolari
Più vicino ai sopra misti e i socialdemocratici più vicino ai radicali di sinistra questo è è un pericolo chiuse
Onestamente non lo vivo come molto reale
Per esempio Paolo io non credo che ci sia un pericolo concreto di avvicinamento dei popolari
Ai sovrani stima
Per una ragione molto semplice perché c'è il Parlamento europeo e ci sono i governi
I popolari alla fine prenderanno la direzione
Che prenderà l'azione di un tedesco
Ora per la sede un tedesca prendere la direzione dei sovrani Street vuol dire rompere sessant'anni di consenso con la Francia non non
Qui c'è gente che conosce la Germania meglio di me ma faccio fatica a pensare che ci possa essere una scenario del genere ora
Torno brevemente Alitalia quindi Alitalia è stato venduto un sogno
Senza spiegare la realtà
Spera strano strano perché ha ragione Paolo Gentiloni il contributo concreto dell'Italia
Quanto meno durante tutta la Prima Repubblica ma per buona parte anche della seconda alla costruzione concreta dell'Europa è stato straordinariamente importante qui
Ci sono due-tre qualche amico cui che ringrazio per la sua presenza che in diplomazia o altrove sono stati importanti in questo progetto nostro contributo è stato fondamentale
Eppure dodici all'aggredito un ma credo tu lo dice di Marina prima l'Europa è vissuta come una cosa estranea
E e io riflettendo sempre mis mi hanno colpito due cose le ho ma Matteo devo simboleggiata in due con due parole una ENEL
La Sindone il Complesso di Ventotene no cioè l'Europa è quella invece no Europa potrebbe diventare quella ma non lo è ancora non lo sarà per molto tempo e l'altro è un complesso di Calimero
Non ci vogliono bene
Per ragioni strane perché poi basta uscire dalle frontiere e non è vero che non ci vogliono bene ma noi siamo convinti che c'è che il sistema lavora contro di noi la cosa
Che mi ha colpito e secondo me spiega il cambiamento degli ultimi giù degli ultimi anni e che c'è stato un corto circuito fra tra i due complessi cioè visto che non possiamo realizzare ventottenne
Allora
è Calimero quindi dobbiamo uscire no apre il massimalismo europeo degli antieuropeisti che quello che mi fa più paura
Perché è vero che Breaks it accurato il a ha curato l'idea che bisogna uscire perché si vede che disastro
Però rischiamo di di fare come Cameron cioè di crearci Paolo lo diceva bene prima di creare le condizioni in cui gradualmente Point
Ci troviamo in una deriva che ci porta a uscire nell'immediato
Per l'Italia sono molto preoccupato vedo due prospettive la prima
Chiamiamola la più ottimista
è che visto che l'Europa
Dovrà
Occuparsi di di problemi concreti
Problemi concreti giganteschi se arriva una nuova crisi riusciremo a tenere insieme l'euro cosa facciamo con Trump cosa facciamo con Putin cosa facciamo con la Cina
Cosa facciamo con Visegrad poi magari su questo torneremo
Problemi esistenziali io faccio una distinzione tra i problemi importanti e i problemi esistenziali cioè problemi importanti sono quelli se si rischia si possono non risolvere un guaio però non moriamo problemi esistenziali se non li che se non li risolviamo crolli ora l'Italia in questo momento non è esistenziale
Non esiste anzi al secondo me quindi questo galleggiamento
Con l'aiuto di Mattarella con l'aiuto di terapia col fatto che gli altri hanno altre cose a cui pensare può continuare
Non è detto che continui perché può continuare solo a condizione che noi decidiamo di stare al gioco cioè di fare il compromesso all'ultimo momento
La situazione può sfuggire di mano e allora può venire un momento lo chiamerei momento Tsipras cioè lo scontro
Lo scontro in cui si va baldanzosamente credendo di poter piegare l'avversario come fece Tsipras nel nel luglio del giugno del due mila quindici renderci conto che l'avversario
Nonostante tutto è più forte di noi perché per lui la cosa a quel punto è diventata esistenziale
Grazie
Grazie mille
Non abbiamo apporta esce fuori lo sa
Che poi si ripete non abbiamo Tsipras dice Gentiloni adesso veniamo alla Seconda e ultima parte di questa di questa discussione e io vorrei sottoporvi una domanda molto semplice
Quale scenario lo scenario ideale per riformare l'Europa riformare il nostro atteggiamento nei confronti dell'Europa prevede Lorenzo Bini Smaghi e quale scenario per una riforma possibile prevede invece Paolo Gentiloni
Diario possibile non lo so
Ma il dibattito politico in Europa è alla fine di queste di queste di questa campagna elettorale di di quello che in ballo in quel da queste elezioni e noi andremo verso più Europa o meno Europa
Chiaramente c'è chi fa campagna per riportare dei poteri
A livello nazionale e c'è chi fa campagna per invece aumentare i poteri a livello europeo
E
Il vantaggio della prima tesi di riportare i poteri a livello nazionale che non devi dimostrare
Molto diceva righe controlla riguarda andiamo controllo su alcune cose
Poi nessuno spiega che se tu togli un pezzetto e la costruzione europea tutto intorno cambia e forse crolla il sistema è forse quello è l'obiettivo di chi fa campagna per riportare il potere a livello a livello nazionale che quello di far crollare l'intera costruzione
Ma chi invece fa campagna per rafforzare l'Europa deve dimostrare uno che quelle l'interesse dell'Europa ma che anche gli interessi dell'Italia cioè che Italia in Europa in un forte è più forte cioè e degli interessi degli italiani avere un'Europa più forte
Un'Europa che va avanti piuttosto che tornare indietro se non lo siamo in grado di convincere che l'Europa fa bene all'Italia cioè per chi si presenta in campagna per governare questo Paese poi deve dire per Forza Italia fa no perché sono i lettori etto dei falli interessi dell'Italia ma devi spiegare che gli interessi dell'Italia ignorò più forte sono difesi meglio che gli interessi dell'Italia in un'Europa più decentrata
E questa è la e quello che bisogna dimostrare e se io prendo un esempio e lo applichi un modo SIMS impedito c'è una cosa sulla quale tutti sono d'accordo in Italia sembrano e che ci sono troppe regole in particolare troppe regole fiscali
E questo sia a destra sia a sinistra tutti la pensa allo stesso modo ora il punto è noi vogliamo eliminare le regole oppure fare un passo avanti verso una maggiore integrazione fiscale
E via dicendo
Allora il dibattito
Di chi vuole riportare il potere a livello nazionale die togliamo le regole basta vederlo ognuno fa il debito che vuole
E poi se ne assume le responsabilità allora di fronte una tesi come questa che potrebbe far sembrare che abbiamo più potere in un'Europa con meno regole beh uno dovrebbe cominciare a dire va bene cosa succede il giorno dopo
Aver tolto le le regole cosa succede possiamo fare più debito possiamo fare più crescita
Va bene e poi che cosa succede quel debito chi te lo compra per esempio la Banca centrale europea potrà comprare quel debito come lo compra oggi senza
Quadro istituzionale che garantisce la sostenibilità del debito chiaramente no
Perché il rischio della del default inevitabilmente poi ricadrebbe su chi ha fatto troppo debito poi rischia di essere spalmato
E allora in queste analisi ti accorge ti accorgi che chi vuole promuovere meno Europa e riportare poteri a livello nazionale come nel documento di cui parlavo prima
Vuole la botte piena e la moglie ubriaca se vuole fare più debito e poi dato lo comprano gli atti da compra la BCE lo comprano gli altri Paesi lo compra il fondo salva-Stati mano funziona così perché gli altri Paesi nel nelle diciamo alle M. la nuova Europa di ognuno fa per sé non vorranno che la BCE compri titoli di Stato italiani ne come tarato i sovrani si del Nord sicuramente sarebbero posti a questo
E dunque meno Europa vuol dire una situazione peggiore per l'Italia questo dobbiamo spiegare agli italiani tanta fatica spiegare anche che forse più Europa e negli interessi italiani anche con queste regole
E qui faccio un esempio by par
Arti sanno per insomma si dice tanto queste regole europee fiscali sono rigide insomma all'Italia dato quaranta miliardi di flessibilità per fare che cosa per fare gli investimenti
E l'Italia come li ha usati e per fare i bonus
Allora forse ci vorrebbe un ritorno più forte che magari se avesse obbligato a fare gli investimenti pubblici che sono si sono ridotti negli ultimi anni perché l'Italia bisogna investimenti pubblici ma forse un'Europa più forte che ci avesse creato le condizioni magari cambiano alcune regole e ora in questo momento ci sono le condizioni per portare l'Europa verso la golden rule perché la Germania ha bisogno di fare investimenti cioè un'evoluzione istituzionale Europa
E in mano nostra abbiamo la possibilità certo dobbiamo stare alle regole del gioco e accettare di far parte perché grazie a quelle regole abbiamo l'Italia paga i i i link i tassi d'interesse sul debito
Che sono al minimo storico del degli ultimi quarant'anni cinquant'anni nonostante il debito al centotrenta per cento del PIL dunque
Per insomma la sintesi del dibattito e di un'Europa possibile che partì dall'Italia perché l'Italia è un player fondamentale in questo in questo dibattito e convince italiani che saranno meglio cioè l'euro l'Italia prima ed era e ancora più prima se e all'interno di un'Europa forte questo è il grosso la grossa sfida per chi fa chi deve fare una campagna pro Europa non ideologica ma concreta partendo anche degli esempi concreti perché solo con l'Europa più forti alla fine l'Italia riuscirà attrarre beneficerà qua sta per la questa appartenenza che da te fu Granterre come dicano e non capisce che va conquistata giorno per giorno perché se no come dicevo prima piano piano rischiamo di scivolare fuori Azzi
Grazie
Allora Presidente Gentiloni stessa domanda la riforma possibile merita preventiva dovete spiegare agli italiani i vantaggi di essere ancorati all'Europa e soprattutto forse deve anche spiegare che l'Europa non è un antagonista dell'Italia ma è una conseguenza della democrazia italiana
Lei spiegare mi sembra un termine forte diciamo dobbiamo combattere politicamente
Perché questa che è la nostra posizione abbia uno spazio maggiore di quello che ha avuto talvolta non sempre in in in recenti elezioni poi alla fine
Chi fa politica in questo momento il punto dal mio punto di vista è che succede del ventisei maggio a tarda sera
Molte
In molti Paesi europei guarderanno
Anche se magari non è ancora esistenziale ma può diventarlo
I diversi rapporti di forza tra le forze nazionaliste populiste ed europeista no dove stanno le colonnine di queste
Liste
E questo sarà un segnale
Tra i più importanti che si registreranno in in Europa è la cosa che ti chiedono se parli con
Persone di governi stranieri giornalisti banchieri quel che volete quindi
Il punto è
Non non tanto la pedagogia perché non abbiamo vent'anni poi la pedagogia fondamentale naturalmente ma adesso c'abbiamo a campagna elettorale questi venti giorni dobbiamo cercare di far prevalere quelle posizioni lì
Per quale Europa direi due cose per essere belli la prima senza dubbio mi pare anche la tesi centrale del libro di di Riccardo
Un'Europa
Più politica per certi versi
Nel senso che adesso ecco se facciamo riferimento alla discussione degli anni Cinquanta noi
Avremo più bisogno di di dicendo che Di Cecca no più più bisogno di
Di un'Europa che che investa
Sulle quattro cinque questioni che le danno rilevanza politica no quindi
La la sua forza geopolitica la difesa comune se volete
Il cambiamento climatico
La questione della proprietà dei dei dati non solo la questione della privacy o della o della tassazione ma la questione della proprietà dei dati che è la questione probabilmente
Del
Del futuro
Le politiche migratorie comuni
E i passi avanti su quelle economico sono tutte partite difficili
Perché
Prova a fare una politica comune contro le grandi piattaforme
Di internet insieme a all'Irlanda Lussemburgo
Good Luck
Perché sulle politiche migratorie sappiamo a memoria provate farla con Orban una politica migratoria comune
La geopolitica ci sono sensibilità molto diverse gelosie
Di apparati che non sono facili da superare anche se lì c'è un terreno forse
Un pochino più arato
Di economia abbiamo discusso moltissimo in questi anni
Però Bini Smaghi notava una cosa molto rilevante
Anche se non è ancora nel dibattito è nella realtà ma non è ancora fino in fondo nel dibattito politico tedesco
E cioè che
La Germania avrebbe bisogno di un'iniezione di di politiche di investimento di politiche europee magari più vincolanti verso i singoli Paesi che le che accettano la golden rule figurarsi ma finora il problema non è stato
Diciamo la flessibilità ce la siamo guadagnata a a spallate
Come tutti i Paesi fanno in Europa
Perché il il punto naturalmente non è dire si va alla per sbattere i pugni che è una delle il clamorose stupidaggini che ho sentito dire negli ultimi quindici anni nella politica italiana
L'unica che ha sbattuto i pugni con successo è stata la signora Thatcher a alla al sui tavoli di di Bruxelles ma non mi pare che Cameron quando ha provato a fare una cosa simile abbia avuto grandi risulta qui non c'è nessun pugni datata sbattere sul tavolo c'è da costruire alleanze
Ed è avere la credibilità per ottenere dei risultati perché
è vero che i nostri governi hanno ottenuto
Decine di miliardi di flessibilità poi facciamo un convegno discutiamo su come l'abbiamo usati e molte delle critiche possono essere interessanti però come si dice a Roma arrivarci
E per arrivarci ci vuole credibilità rapporti di forza capacità di fare proposte quindi perfino sull'economia un salto politico non è del tutto escluso per il fatto che effettivamente
La Germania
Ma solo un problema di rallentamento l'industria automobilistica che è evidente ma un problema di infrastrutture clamoroso
Sui quali avrebbe bisogno di una politica più espansiva più di investimenti e su cui quel Club Med potrebbe trovare dal quale però purtroppo manca l'Italia quindi Sempre ricordiamoci di non fare i sonnambuli e di non pensare che siamo nell'Italia dell'Ulivo o di Berlusconi ora siamo
Da un anno a questa parte in un'altra situazioni quindi
Il rischio è che quel Club Med abbia una Germania più disponibile Magli ma anche l'Italia
Oggi ho visto su un grande quotidiano
Un documento di una decina dei paesi europei tutti i paesi europei più rilevanti tranne la Germania perché c'ha un problemino col carbone
Sulla transizione energetica e anche gli mancava l'Italia
Quindi questo fatto di essere ai margini già esiste
Dopodiché questi passi avanti che dal punto di vista dell'architettura istituzionale come si portano avanti come si sviluppano
La questione è complicatissima io credo che l'idea di Macron
Di fare non una nuova convenzione ma una qualche forma di
Di di grande discussione intergovernativa dopo le elezioni europee dopo aver la nomina dei nuovi vertici può essere un'idea interessante anche se non so dove ci porterà
Il punto però su cui credo almeno tra noi si debba ci possa essere una convergenza
è che
Se pigliamo Breaks ma realtà era già evidente prima ma pigliamo Brett siccome spartiacque
Io penso che sia finita un'epoca
L'epoca che aveva come come claim
La famosa ever closer junior
E quindi in un certo senso se vuoi il complesso di Ventotene
Il modello americano non perché quell'obiettivo debba essere accantonato ma perché con l'Europa ventotto a ventisette l'idea
Di una Vertu Josè riunione è fuori dalla politica e fuori dalla realtà
Non esiste
E quindi in realtà ci sono solo due strade possibili una è quella di riportare
Competenze e poteri
Al Consiglio europeo e gradualmente agli Stati nazionali
Questa strada che sembra irrealistica e graduale porta alla fine del progetto europee punto l'altra strada
è una strada che tra l'altro abbiamo messo nero su bianco anche nel
Solenne dichiarazione per i sessant'anni dell'Unione europea e non è stato facile arrivare
A farla firmare a tutti i capi di Stato e di governo qui a Roma nel due mila diciassette è quella che in gergo scusate si chiama dei livelli
Dei diversi livelli di integrazione
Che è esattamente quello che già facciamo per una cosa che si chiama euro e per un'altra che si chiama Schengen cioè due
Delle cose più importanti che abbiamo in Europa
E che il metodo che
Dobbiamo seguire su quelle quattro cinque questioni politiche prioritarie da cui riprende il cammino europeo certo che tutto dipende dal fatto che Francia e Germania
Anche con la nuova leader tedesca
Con costruiscano un rapporto positivo
E che i maggiori Paesi
Europei siano a bordo perché non puoi fare l'euro o Schengen se i grandi paesi protagonisti e fondatori mancano e qui torniamo all'Italia e I sonnambuli e quindi non ci dimentichiamo che molto di questo dipende anche da come andranno scusate se lo dico ma è anche il mio mestiere
Queste
Benedette elezioni del ventisei maggio grazie presidente
Allora Riccardo la parola conclusiva macchine minuti ma conclusi conclusiva mai mai
Mi conosci o un'allergia per la rivoluzione ma a questo punto anche un'allergia per i Grandi Progetti salvifici quindi non credo che ci sia una riforma una riforma ideale
C'est ci sono stati momenti all'inizio ci sono stato poi quando si è fatta l'unione doganale quando si è fatto il mercato unico quando si è fatto l'euro
Gli allargamenti quando l'Europa si poteva permettere dei progetti a medio termine
Non siamo in questa situazione
Non siamo assolutamente in questa situazione prima di fare qualsiasi cosa ambiziosa bisogna ristabilire la fiducia quello è il il compito principale il compito principale che abbiamo l'unico modo per ristabilire la fiducia è dimostrare che si è capaci di affrontare che risolvere dei problemi concreti
I problemi non non decidiamo noi quali sono nella realtà che decide quali sono
Sull'economia
Io
Non lo so se sono in disaccordo con Lorenzo ma Fo alla fondamentalmente non credo non credo che sia possibile in questo momento
Cambiare fondamentalmente il meccanismo di funzionamento delle regole del modo come sono amministrate perché la sfiducia è troppo forte
Ci sono per per ristabilire la sfiducia a a mio avviso ci sono due condizioni
E spero spero che siano realizzabili la prima e che in Francia non si perda il capo delle riforme
Se la Francia perde il capo delle riforme la sfiducia nei confronti della Francia sarà rapidamente simile a quella che c'è nei confronti del
E la seconda è che questo lo ricorda Walter tutti e due è che la Germania esca dall'immobilismo e accetti di cominciare a rilanciare un po'a o utilizzare i suoi margini fiscali per rilanciare un po'l'economia e questo non significa fare degli schemi europei
Sarebbe già molto importante che la Germania modificasse la sua politica di bilancio io non credo che si possa nel medio termine ieri nel breve termine ci ha arriva andare molto al di là non è un caso che sta ritornando fuori l'economia reale
Di cui ci eravamo un po'dimenticati a forza di parlare di macroeconomia ci eravamo dimenticati la competitività dell'industria europea
Ci eravamo dimenticati il nostro porci rispetto ai negoziati internazionali alla globalizzazione adesso c'è
La transizione energetica che è una cosa di cui non possiamo non possiamo fare a meno racconti risvolti sociali che abbiamo che abbiamo conosciuto
Pubblico
Non ci deve ci dobbiamo domandare perché la misura più importante sul piano ecologico energetico appresa dal governo francese ha scatenato i gilet gialli
Ma andiamo verso eppure e scateniamo la rivoluzione sociale non è così semplice non è così se
Poi gli altri problemi sono quelli che corrono piccole economie hanno qualcosa che fare ma non necessariamente moltissimo se l'Europa non è in grado in qualche modo di affrontare il problema dell'immigrazione quello è un problema esistenziale
Perché quella sta diventando una guerra di religione sta diventando una guerra di religione tra gli estremi di chi di chi vogliono mettere fuori tutti e di chi crede che sia semplice accogliere tutti i mali del mondo
E non è così e lo sappiamo che non è così
Pancera Russia c'è Trump c'è la Cina
Non possiamo più evitate di parlare di difesa ora ancora sulla difesa
I francesi saranno capaci di fare sul serio
E di levare un po'l'impressione diffusa che in fondo quello che chiedono è che noi paghiamo una parte della loro politica militare i tedeschi sono disposti a uscire un po'dal loro pacifismo
Dal loro pacifismo strutturale sono sono domande che ancora restano senza risposta e infine c'è il problema Visegrad perché il problema Visegrád è così importante
Perché l'Europa l'Unione europea da quando cioè è diventato una macchina molto efficiente politicamente molto efficiente
Per coppe risolvere dei interessi nazionali
E conflitti politici fra le forze politiche tradizionali
Ma ha funzionato perché avevamo tutti fondamentalmente gli stessi valori
Quello non è mai stato messo in discussione
Con Visa che era abbiamo un problema di valori
E l'Unione europea non è stata inventata per risolvere problemi di valori chi è un problema di valori è fuori questo è il dramma
D'altro canto d'altro canto non possiamo permetterci alla leggera
Di creare una situazione di instabilità geopolitica alla nostra frontiera orientale non dimentichiamoci che due guerre mondiali sono nate lì
Che la Russia sta dall'altra parte quindi è è un problema quello è un problema esistenziale
Il dramma italiano il dramma italiano è che stiamo diventando commento e rischiamo di diventare come loro cioè queste elezioni europee per ormai i i sondaggi sono relativamente Chiari no perché è difficile
Tasso di partecipazione sarà la variabile più importante ma se no più o meno sappiamo dove dove si sta andando ora c'è una frattura politica che si delinea è una frattura geografica
I sovrani istinto trionfano da una parte
Forse dopo quello che abbiamo visto in Slovacchia Pons trionferà hanno meno però fondamentalmente trionfano da una parte e
Sia pure acciaccati indeboliti quanto vogliamo i partiti europeisti trionfano dall'altra
Il guaio è che l'Italia non sta dalla parte
Dove è sempre stata
Questo è il dramma questo è il dramma nostro
Non cerchiamo di non trasformarci anche noi non solo in un problema di negoziato politico ma addirittura in un problema di valori questo è il vero
è la vera la vera posta in gioco per noi italiani di queste elezioni bene
Grazie Ari caratteristici grazie soprattutto al Presidente Gentiloni a Lorenzo Bini Smaghi mi ricordo che il libro è stato pubblicato da l'editore Bollati Boringhieri e Borini si chiama sta in Europa voi potete acquistarla eventualmente Favero firmare la l'autore
Grazie a tutti e buona sera