Forza Italia: Decreto Crescita e misure normative contro la cannibalizzazione delle imprese italiane e la tutela del patrimonio industriale, e la difesa dei posti di lavoro

Lasciare la parola al presidente Brunetta se ci permettete un minimo di introduzione rispetto a questo tema nel ringraziarvi tra l'altro di essere presenti questa mattina abbiamo ritenuto di anticipare una conferenza stampa che era già preventivata per la prossima settimana perché in realtà oggi pomeriggio arriverà il famoso decreto Crescita
Al consiglio dei ministri e siccome dal testo che è stato è intervenuto abbiamo scoperto che in realtà la tutela dei marchi non deve essere soltanto un tema dirimente per le imprese ma anche nei confronti di quelle che sono le proposte le iniziative legislative
Dei gruppi parlamentari perché ci siamo ritrovati esattamente ciò che stiamo comunque chiedendo di dibattere di discutere nelle Commissioni parlamentari ormai da tempo tradotto il Consiglio dei ministri porta dei decreti quando potrebbe tranquillamente
Utilizzare le proposte di legge che nelle opportune commissioni sono state presentate dalle forze politiche in particolare da Forza Italia ed è il motivo per cui questa mattina siccome abbiamo analizzato attentamente e studiato il tema di come difendere il patrimonio italiano sia in termini di marchi si in termini rinnovavo sia in termini di imprese perché di certo non è il decreto dignità che ha messo un punto all'emorragia delle imprese o alla cosiddetta cannibalizzazione delle imprese
Da parte di società straniere troverete nelle cartelline un elenco che non è esaustivo sicuramente ma è significativo di quelle che sono imprese che probabilmente molti di voi non hanno mai sentito nominare perché non sono quelle imprese che finiscono tutti i giorni sui giornali ma sono imprese che mamma non sono state calmi palizzate
Da altri soggetti non soltanto stranieri ma in particolare stranieri e tra tutti diciamo che lo Stato principe proprio la Francia e vedrete anche in una delle iniziative
Che sono state fatte a suo tempo da il tempo
Quali sono stati i numeri di imprese che in silenzio sono passate da proprietà italiana proprietà francese poi un po'per volta sono state anche spostate
In altri siti produttivi
E questo è un primo dei uno dei primi temi che abbiamo pensato di volere introdurre così come il made in Italy di cui si è occupata la collega l'onorevole Fiorini che ormai giace come proposta di legge da circa un anno
Nella commissione ma che guarda caso si ritrova nell'articolo trentadue del decreto crescita che oggi pomeriggio verrà presentato tra l'altro neanche completato perché la relazione illustrativa non c'è neanche quindi significa prendere di corsa quattro cose ammettere all'interno del decreto per poter dire
Che stiamo pensando la crescita del Paese non crediamo che si possa pensare alla crescita del Paese in questo modo
Ed è il motivo per cui noi abbiamo iniziato a lavorare su temi in modo compiuto facendo attenzione che le misure potessero essere utilizzate da quel patrimonio di imprese che noi abbiamo che non sono soltanto i settori cosiddetti ritenuti strategici e su questo lascio
La parola al presidente Brunetta perché sul tema anche della golden power ha molto da dire ma riteniamo che sia fondamentale guardare a quel tessuto produttivo di aziende medio piccole che sono in realtà l'asse portante dell'Italia e che non è attraverso il decreto dignità e attraverso una struttura diciamo in qualche modo che alla comune
In molti dei temi e scenderemo poi magari nella technicalities successivamente
Che in questo uno in questi ultimi sei mesi si è visto proporre qualcosa di interessante allora io lasciare la parola al presidente Brunetta e poi la passo i colleghi e scendiamo più sulla parte tecnica
Grazie innanzitutto ringrazio le colleghe che m'hanno chiesto di partecipare
Senza avere alcun merito
Rispetto alle loro proposte emendative solo per raggiungere qualcosa la prima cosa di carattere generale il decreto crescita si presenta come un imbroglio
Per una semplice ragione e che se le norme in esso contenute
Avessero l'impatto che dicono i i proponenti cioè uno zero sei di crescita del PIL
Perché non hanno messo in legge di Bilancio
Perché non l'hanno messo dei provvedimenti
Anche perché siccome si tratta di spesso o condoni o norme riciclate o norme fatte rivivere mi suscitate dopo averle cassate e così via se queste loro riflessione
Avesse il potenziale di crescita che loro dicono che non è vero
Di uno zero sei per cento di chi sta ripete che non hanno fatto prima
E quindi un imbroglio è un imbroglio tra l'altro anche dal punto di vista dei sardi perché non è affatto vero che ci sono risorse fresche perché non si possono cambiare i sardi
E perché glieli Salvi ci vuole una procedura parlamentare quindi vuol dire che le risorse indicati sono tutti tutte togli e metti si toglie da una parte si mette dall'altra quindi il saldo necessariamente è un saldo
Nullo
Semplicemente per ragioni di contabilità di contabilità pubblica
Di legge di bilancio quindi è un doppio imbroglio condotto imbroglio triplo uno sull'impatto non è affatto vero non sarà possibile che con qualche condono con qualche fluidificazione normativa
Si aumenta la crescita del Paese di qua di più di mezzo punto di PIL secondo secondariamente se queste norme fossero effettivamente impattanti avrebbero dovuto trovare una loro collocazione all'inizio d'anno e non a metà anno
Se sono si saranno operative a metà anno naturalmente il loro potenzialità l'impatto solo su metà del del del dell'anno in corso la prima metà è già trascorsa
E quindi sostanzialmente è una manovra di fumo negli occhi semplicemente per nascondere probabilmente un programmatico nel destra
Più alto del tendenziale con una droga fasulla che è appunto
Il decreto crescita e che non serve assolutamente al nulla fumo negli occhi che i mercati comunque avranno tranquillamente modo di smontare nell'arco di poche poche ore questo come premessa al secondo punto
Bolden paura
Il golden power è una un tema che viene da lontano
Che è stato trattato dal nostro Paese sempre in maniera molto timida che è stato relegato sempre al concetto di strategicità
Quasi etimologicamente c'è legato alle i settori o alle industrie strategiche cioè legati alla difesa nel legati all'altre tecnologie le legate alle telecomunicazioni
Quanto invece il concetto di strategicità dovrebbe essere interpretato come strategicità di dirette di filiera Unni AZIENDALE strategiche se dentro la sua Rete dentro la sua filiera di settore
Ricopre un ruolo centrale fondamentale per il funzionamento di quel settore
Quindi per essere strategici non bisogna produrre armi o produrre tecnologie alte tecnologie o tecnologie delle telecomunicazioni o dei trasporti
Ma per esempio Parmalat era strategica
Perché rivestiva all'interno del settore lattiero-caseario uno ruolo strategico di tipo di di di di di catalizzatore di snodo nodo snodo della rete e quindi la strategicità Valletta in questi termini quindi corretti e giusti gli emendamenti delle colleghe sulla ampliamento del concetto di strategicità senza farsi condizionare dall'etimologia strategico mai interpretando la strategicità come ruolo all'interno della Rete o all'interno della filiera quindi se un settore come fanno in Francia vede in un'azienda in una o più aziende grandi medie e piccole
La caratterizzazione strategica nel senso più ampio del termine
Il Governo ha tutto il diritto di porre delle condizioni porre dei veti quanto alla cessione di queste di queste aziende che in quanto cedute non perderebbero solo il valore della della dell'azienda in questione ma farebbero collassare l'intera rete l'intera filiera l'intero settore in questo sta la strategicità quindi fatemi dire una cosa un po'divertente
Complimenti alle colleghe per cui tutti questi emendamenti salvo dire Hutter le ai portici
Nel senso che non se lo meritano non se lo meritano però per onorare nostro ruolo la nostra funzione di parlamentari di opposizione faremo battaglia su tutti questi emendamenti faremo battaglia su tutte queste nostre proposte per migliorare un decreto che nasce morto che nasce inutile che nasce imbroglione che nasce fasullo che nasce solo per come fumo negli occhi per contrastare un declino economico del nostro Paese frutto solo dell'impronti tutine di questi scappati di casa
Grazie io torno votate azzerata
Grazie presidente Brunetta lascio la parola a Maurizio Carrara il collega Carrara perché questo è un lavoro fatto diciamo di di intesa sulla decima Commissione e come ha detto benissimo il presidente Brunetta stiamo parlando più che di crescita felici di decrescita felice perché questo non è un decreto di crescita perché come già accaduto col decreto dignità
La complessità e le lacune all'interno del decreto Crescita se non ci saranno degli interventi come sicuramente accadrà sperando che e auspicando che poi vengano accolti sarà l'ennesimo intervento normativo da parte del governo
Che farà flop sull'Italia quindi vediamo che cos'è che noi invece cerchiamo di proporre mettiamo a disposizione chiaramente del governo perché questo comunque sta anche nella nostra
Competenza e soprattutto nella nostra volontà come parlamentari italiani
Sì buongiorno a tutti oggi siamo qua presentare
Rappresentare due proposte di legge su temi
Ai quali tengo particolarmente la prima riguarda il contrasto alla dispersione del patrimonio industriale produttivo nazionale la seconda riguarda la tutela dei marchi storici nazionali
Mi permettete prima di tutto ringraziare l'onorevole porchetta la prima firmataria di queste due proposte di legge che ha svolto un lavoro straordinario
Molto spesso il dibattito politico si accende sulla redistribuzione della ricchezza da una parte sull'intermediazione del lavoro dall'altra quasi ci si dimenticasse totalmente un concetto essenziale e basilare che per redistribuire la ricchezza la ricchezza prima va prodotta che e per intermediare lavoro il lavoro prima va creato cosa intendo dire intendo dire che alla base di tutto questo ci sono l'impresa ci sono le aziende ci sono le industrie che sono le uniche in grado di creare ricchezza sono le uniche in grado di creare lavoro le quindi in sostanza le aziende sono la motrice del sistema economico nazionale
Queste due proposte di legge seguono due criteri essenziali da una parte la tutela e la salvaguardia del libero mercato che un principio identitario per un partito come il nostro che ha come tema
Comunque identitario la libertà sia in economia sia in politica
Dall'altra vuole salvaguardare e tutelare e incentivare le aziende affinché possano continuare a produrre in Italia
Si vuole così combattere quel annoso problema che la delocalizzazione
Come lo vogliamo fare
Per noi era cioè il nostro obiettivo sarebbe stato quello di combattere la delocalizzazione a monte e cioè andare a intervenire su tutte quelle cause che portano le aziende a uscire come produzione dal territorio italiano quindi colmare quel gap competitivo in termini di più alta tassazione più alto costo del lavoro più alto costo energetico che purtroppo le nostre imprese devono scontare rispetto agli altri alle imprese degli altri paesi di area euro
Non abbiamo il mandato governativo quindi questo non è possibile fare quindi andiamo a trattare il problema della delocalizzazione a valle
E c'è andiamo a cercare di intervenire su tutte quelle caratteristiche che possano comunque aiutare le nostre imprese a non spostare le loro produzioni la la prima norma che è chiamata anche anti cannibalizzazione
Per cani cannibalizzazione si intende il che la cattiva usanza imprenditoriale di aziende estere che vengono in Italia acquistano quote di mercato acquistano know how acquistano fatturato quel poi andare a produrre in Paesi dove comunque
Il lavoro costa costa molto meno comunque andiamo a vedere nel merito di cosa tratta la prima proposta di legge
Con con l'articolo uno si estende il concetto di interesse nazionale cioè si stabilisce che per trattarsi di un'azienda che abbia interesse nazionale
Bisogna che questa azienda vi in abbia quelle caratteristiche economiche che impattano in maniera rilevante su un tessuto economico
E quindi questo può avvenire attraverso un livello Cucuzza occupazionale un'entità di fatturato know how detenzione di brevetti o comunque produzioni ad alto contenuto tecnologico per evitare che questo intervento si trasformi nel salvataggio di imprese decotte
Le imprese in oggetto devono avere anche un equilibrio finanziario e patrimoniale
Cosa succede per queste aziende sì fa in modo che sia possibile l'acquisto o comunque l'intervento nel capitale sociale da parte dei depositi di Cassa depositi e prestiti
Con l'articolo due si va a permettere questo acquisto questo intervento nel capitale sociale anche per le regioni
Quindi anche le regioni potranno intervenire nel capitale sociale di aziende considerate strategiche di interesse nazionale
E questo potrà avvenire anche tramite il unite una
Diciamo un intervento delle associazioni datoriali quindi dei datori delle dei l'assunzione di lavoratori piuttosto che dell'associazione di imprenditori
All'articolo tre si stabilisce cosa succede in caso di delocalizzazione e cioè un'impresa che vuole spostare la propria produzione all'estero cosa deve fare
La prima cosa che deve fare delle mandare comunque una comunicazione preventiva alla al ministero dello sviluppo economico a questo punto una volta arrivata la comunicazione il ministeri mise comunque
Organizza un tavolo concertato con le associazioni datoriali con i sindacati con le amministrazioni che per cercare in un primo momento di scongiurare la delocalizzazione dell'azienda se questo non è possibile
Analizza i motivi che portano le zie l'azienda a spostarsi all'estero se tra questi motivi c'è soltanto il dumping sociale quindi andare a produrre in un Paese dove il costo del lavoro è più basso
Il mise può bloccare questa procedura per sei mesi per verificare che
Ci sia compatibilità con le regole di libera concorrenza dell'Unione Europea
Al punto quattro abbiamo il patent box che ha spiegato anzi al punto quattro abbiamo la golden power che ha spiegato in maniera ineccepibile il
Il presidente Brunetta la golden power è lo strumento attraverso il quale il governo alla possibilità di porre il veto su acquisizioni di aziende o di pacchetti azionari che sono considerati strategici
Per il nostro Paese
Ad oggi considerati strategici sono gli investimenti sulla difesa nazionale sulla sicurezza sull'energia sui trasporti sulle telecomunicazioni e questo articolo questa legge vuole ampliare il Panorama il raggio d'azione del della strategicità e dell'interesse nazionale a tutte quelle aziende di cui parlavamo appunto al all'articolo uno
Perché quello cinque parla del paziente box e cioè il regime di fiscalità agevolata per tutte quelle immobilizzazioni immateriali che hanno a che fare con le opere dell'ingegno e brevetti industriali di Segni e modelli
Con il delle la nostra legge vuole riportare anche i marchi all'interno di quel paniere di
Al all'interno di quel paniere di chi cose che sono da imputare alle obbligazioni alle immobilizzazioni immateriali
La storia dei marchi all'interno di questo paniere è stata un po'travagliata il padre box nasce con i marchi all'interno delle immobilizzazioni immateriali
Vi erano tutti quei marchi che potevano essere funzionalmente equiparati a brevetti dopodiché con la legge di stabilità del due mila quindici si allarga la possibilità di agevolazione fiscale a tutti i marchi compresi quelli commerciali
Sollevando
Le antenne di OCSE e di unione europea tanto che poi né il governo Gentiloni toglierà completamente i marchi da le immobilizzazioni in materiali che prevedono l'agevolazione fiscale
Del paziente box non con questa proposta di legge vogliamo ritornare all'origine cioè riportare i ma in marchi funzionalmente equiparabile a brevetti all'interno del paniere di immobilizzazioni in materiali
Che hanno la agevolazione fiscale agevolata dal patente box
L'articolo sei prevede le coperture della della nostra proposta di legge sulla sulla anti cannibalizzazione
Io mi sono dilungato anche troppo lascerei la parola alla mia collega qualche etto che andrà approfondire la i temi della proposta di legge a presentare la proposta di legge sui marchi storici nazionali grazie
Allora io credo l'onorevole Carrara e invece di approfondire e mi permetto di dargli soltanto due flash rispetto secondo la nostra visione rispetto a due temi che verranno toccati poco e male all'interno del decreto Crescita anche perché io parto dal presupposto che nelle prossime settimane
Non faremo solo questa conferenza stampa ma ne faremo tante perché cercheremo di portare delle azioni correttive su questo benedetto decreto Crescita perché io più lo leggo più lo guardo e più mi rendo conto che ancora una volta ribadisco anziché aiutare le imprese a crescere
Rischiamo di aiutarle a decrescere e questo è l'enorme problema che abbiamo riscontrato a partire dal decreto dignità dal reddito di cittadinanza
Il modello che noi vogliamo presentare che speriamo di poter strutturare e quello di un intervento sano sulle politiche industriali dedicate la crescita delle imprese italiane ed è quello che ci ha mosso nel predisporre queste proposte di legge mi fermo su due temi che io ritengo siano estremamente significativi
Il tema marchi storici perché nelle settimane precedenti avete già avuto modo di vedere e anche dissentire quello che si è detto rispetto ad una prima proposta della lega
Che in realtà voleva mettere un bollino rispetto ad un tema di natura economica e di politiche industriali che chiaramente collocato al ministero dello sviluppo economico dove c'è un ministro che non è leghista
Ma era bello andare dire parliamo anche noi dei marchi e lo si è fatto ed è stato immediatamente cassato perché
Fior di soggetti molto più autorevoli della sottoscritta hanno fatto presente come
Fosse comunque una proposta non ricevibile e sotto taluni aspetti anche anticostituzionale
Perché ricordiamoci che siamo in un libero mercato quindi non possiamo immaginare di intervenire su di dei temi che fanno parte della normale contrattualistica da soggetti tra soggetti privati
Senza incorrere poi situazioni che chiaramente devono essere valutate con molta attenzione il tema che ne abbiamo posto invece all'interno di queste due proposte sia per i marchi storici sia per quanto riguarda la tutela delle imprese che non devono essere ecco cannibalizzata eh
E ci è piaciuto questo termine perché veramente le nostre imprese negli ultimi trent'anni sono state mangiate da altri soggetti e la cosa allucinante l'incapacità che abbiamo avuto noi italiani di non tutelare e proteggere e cercare di sviluppare quello che è un patrimonio che tutti ci riconoscono e ricordiamoci che addirittura all'interno delle cosiddette Tottenham anzi sono top under
Dei marchi non c'è una partizione dedicata ai brand italiani quindi qualcosa questo vorrà dire
Qual è stato uno dei temi dirimenti che ha anche presentato tecnicamente l'onorevole Carrara il tema di un pattern box che era una delle tutele fiscali che si potevano dare
Che è stata cancellata ma perché è stata cancellata è stata cancellata perché sotto il governo Renzi in realtà anziché aprire ai marchi brevetti caratterizzanti della produzione è stata aperta ai cosiddetti marchi commerciali
Quindi abbiamo fatto tanto per cambiare un favore alle multinazionali che vedevano agevolazioni fiscali significative ed importanti come un'apertura per entrare nel nostro mercato addirittura mangiare nuovamente imprese italiane
Non è quello che vogliamo fare dal punto di vista invece di incentivo alle imprese e quello di generare nuovamente uno strumento fiscale che già oggi è vigente perché ricordo che l'OCSE ha soltanto fatto un'osservazione al governo italiano facendo presente che così come era stato strutturato il patentino box anche per i marchi brevetti in realtà non andava andava a stravolgere e a non rendere concorrenziale il mercato allora noi non vogliamo creare una concorrenza distorta vogliamo tutelare però i marchi italiani
Qual è la differenza rispetto al decreto crescita e mi permetto di invitarmi ad andare a vedere anche tra l'altro l'articolo trentadue vede addirittura la relazione illustrativa amano ancora fatta cioè significa che di corsa siccome abbiamo presentato queste proposte
Per poter dire che in realtà questa era una proposta da decretare e non da discutere all'interno delle commissioni e successivamente dell'aula parlamentare abbiamo buttato nel decreto Crescita un po'di cose e tra le cose che abbiamo buttato c'è il tema dei marchi
Ma attenzione un marchio storico non perché da cinquant'anni che il marchio e presente sul territorio italiano perché allora a questo punto qualsiasi marchio più o meno importante
Per in termini occupazionali in termini di territorio dovrebbe essere scritto dentro realista di marchi storici quindi il primo tema
Che io pongo al ministro Di Maio e che non può pensare di andare da inserire dentro un albo di marchi il qualsiasi marchio soltanto perché da cinquant'anni è presente sul territorio italiano
E anche il fatto e spero che non lo voglia fare di volere in qualche modo bollare questo decreto crescita come il decreto perni Gotti non lo faccia perché io fossi in uno dei dipendenti della Pernigotti gli regalerei tanti cioccolatini da fargli venire il mal di pancia
Perché in realtà e io arrivo dal Piemonte so che cosa
Ha voluto dire la perdita della Pernigotti in termini di produzione ma anche in termini di rappresentatività di un territorio lui non ha fatto nulla
Ha fatto un po'di messaggi ha promesso in realtà le promesse anziché farle bisogna comunicarle successivamente è una promessa che doveva fare a se stesso come ministro quello di salvaguardare
Un marchio importante per un territorio in realtà al marchio Pernigotti non è accaduto nulla rispetto alle istanze velleitarie che aveva fatto il ministro i turchi produrranno da un'altra parte e all'interno del sito produttivo della Pernigotti cercheremo di fare tanto per cambiare una reindustrializzazione
Allora capisco che sia Bellora industrializzare mai piacerebbe sviluppare l'industria che già ci sono per non farla andare via dall'Italia questo è il modello che noi proviamo a mettere in campo e auspichiamo che il governo voglia accogliere le nostre proposte ma conoscendo un po'scusatemi termini nostri polli sappiamo che dovremo come già anticipava l'onorevole Brunetta emendare ad un decreto che sarebbe inemendabile e
Vi dico questo su due temi appunto marchi storici e golden power
Tema marchi storici la nostra proposta prevede un accompagnamento dei marchi all'interno di un albo per poterli tutelare e proteggere le ma non interviene pesantemente nel bloccare le acquisizioni perché non si può fare cioè che sia chiaro che le imprese che sono proprietarie di marchi
Possono venderli come e quando gli pare e piace perché non possiamo inserirci a gamba tesa
In un rapporto tra privati quello che invece possiamo fare quello sì
E monitorare creare una struttura presso il ministero dello sviluppo economico che sia in grado di monitorare i territori questo lo può fare soltanto se ha un rapporto diretto e costante con le istituzioni territoriali vale dire con le regioni
Noi l'abbiamo fatto un modello che abbiamo già sperimentato quando abbiamo governato la Regione Piemonte speriamo di poter sperimentare U-boot
Nuovamente quando rivincere non la Regione Piemonte fra pochi mesi
Ma in quel frangente avevamo acquisito temporalmente un marchio abbiamo accompagnato l'impresa acquirente dell'impresa che stava soccombe endo a ricreare
Un un attività sul territorio ad occupare persone allora diamo riaccompagnato
Ad acquisire anche il marchio su questa proprietà vogliamo utilizzare cassa depositi e prestiti perché perché lo dice la parola depositi e prestiti cioè la cassa deve aiutarci attraverso dei prestiti a incentivare lo sviluppo delle imprese
La possibilità e l'opportunità attraverso la Cassa di acquisire temporalmente un marchio e di rimetterlo a disposizione attraverso un'agevolazione fiscale significativa patente box per marchi e per brevetti
Che renda allettante produrre in Italia perché incentivo l'impresa anche straniera mantenere sul territorio occupazione e impresa
Mi permetto di aggiungere un passaggio sulla golden power prima di lasciare il made in Italy invece l'onorevole Fiorini il tema golden power come stava ricordando prima l'onorevole Brunetta non l'abbiamo
Ad oggi letto sempre per i settori strategici
è mi permetto di ricordare anche qualche mese orsono quando la Magneti Marelli passò di proprietà e divenne giapponese sottolineo giapponese tanto per cambiare
Che l'allora ministro ex ministro ormai Calenda invoco il tema della golden power perché si riteneva che chiaramente Magneti Marelli fosse strategica per
Il tessuto industriale italiano
Parliamo tra l'altro di un settore quello metalmeccanico meccanico che nulla a che vedere con l'energia la comunicazione e le infrastrutture
Ma la mano sulla strada giusta perché in realtà golden power che è stato uno strumento un'arma spuntata perché in tutti questi anni anche quando ci sono state degli acquisizioni in settori strategici in realtà sono state fatte si delle osservazioni dal comitato presso il ministero
Ma non ci sono mai stati interventi incisivi che hanno stoppato l'acquisizione di un'impresa italiana cosa che invece la Francia sa fare molto e molto bene
Da questo punto di vista
Allora quello che noi stiamo chiedendo attraverso una incremento dello strumento golden power come diceva l'onorevole Brunetti Brunetta e di utilizzarlo nel momento in cui una impresa per dimensioni occupazioni filiera riconoscimento sul territorio della sua strategicità
Venga monitorata venga accompagnata nel processo eventuale di vendita ma che in primis si verifichi se l'impresa può non essere venduta perché ritenuta strategica
Ma che ci sia veramente un controllo da parte del governo Rispetto al depauperamento del tessuto produttivo italiano
Mi sono permessa di declinare in termini più diciamo di narrazione che di contenuto tecnico perché credo che sia importante non solo lo strumento tecnico che comunque contenuto nelle due proposte di legge
Ma il messaggio che dobbiamo dare alle imprese siamo partiti dicendogli che sono dei prenditori agli imprenditori oggi diciamo non puoi più gestirti la tua azienda in modo autonomo ma devi essere
Sotto l'osservazione di un ministero che permettetemi non riesce neanche a governare quello che dovrebbe governare in funzione della destinazione dei propri compiti
E noi adesso possiamo o vogliamo immaginare di poter fare il Grande Fratello del mercato delle imprese dei brevetti è impossibile da fare il ministro Di Maio la smetta di raccontare cosa che non potrà mai far farà venire fortunatamente allora la narrazione rispetto ai propri lettori un conto voler dire non vi preoccupate non ci sarà più nessuna Pernigotti non ci sarà più nessuna azienda che verrà comprata dai dai mercifica Torre stranieri e poi depauperata non è vero con gli strumenti che sta mettendo in campo il ministro Di Maio questo non si può bloccare
Diverso è far capire alle imprese italiane che il Governo c'è e presente per aiutarle per supportarla dove con incentivi fiscali e con un accompagnamento nel momento in cui l'azienda in difficoltà è in crisi
Per poter far questo ci vuole un monitoraggio significativo ci vuole un intervento della Cassa depositi e prestiti che è l'unico strumento che possiamo mettere in campo ma ci vuole anche un processo di semplificazione
Mi permetto di chiudere solo sul tema patent box perché c'è
Un particolare contenuto all'interno del decreto crescita che andrà valutato attentamente e varie dire
Il ministero ritiene di semplificare abolendo in entrata
Qualsiasi documento o quel processo perché ritenuto farraginoso e di questo chiaramente fin quando si vuole fare semplificazione siamo i primi portatori della bandiera delle semplificazioni
Ma aggiunge tutti i controlli verranno fatti a posteriori tradotto aziende utilizzate il patentino OCSE poi però magari vi controlliamo dopo
E non solo vi diciamo che non potevate utilizzarlo vari sanzioniamo pure ma secondo voi qual è l'azienda che investe centinaia di migliaia di Europ poi chiede l'incentivo fiscale attraverso il patto in box sperando che dopo due anni non arrivi l'Agenzia delle entrate a controllare e a non sanzionatoria
Non funziona così
Processo si semplificato ma semplificato in che senso è ora che l'Agenzia delle Entrate dia le risposte nei tempi reali
Centottanta giorni per intervenire trenta giorni per eventualmente rispondere dopodiché pietra tombale quello che ha deciso ha deciso tradotto le responsabilità non si possono scaricare sempre sulle imprese sui contribuenti
Ma sono i dirigenti dell'Agenzia delle Entrate che devono imparare a lavorare nei tempi non dico europei ma quanto meno di un'Italia efficiente questo è il contenuto della norma che noi abbiamo inserito
Vi chiedo scusa se usata un po'lunga Mara presidiare il senso delle due iniziative lascio la parola all'onorevole Fiorini sul tema made in Italy che abbiamo già fragranti lo fa se grazie Claudia mi collego sono un attimo il discorso del pattern box che è fondamentale perché vedete non è assolutamente un incentivo per le aziende noi comunque Forza Italia da sempre vicino a chi crea lavoro alle aziende all'imprenditore certamente ma anche a chi lavora
Perché questo potrebbe essere un volano anche per tutte quelle il diciamo per far rientrare anche e per bloccare la fuga dei cervelli perché se le nostre aziende hanno più possibilità di investire e di far rimanere i nostri marchi in Italia è logico che anche io mi riferisco ad esempio se ti ricordi anche per la legge di bilancio abbiamo presentato gli emendamenti per il patto in box
Delle comparto farmaceutico che anche questa è un'eccellenza italiana abbiamo dei marchi impressionanti noi dobbiamo cercare di farli rimanere qui
Di farli incentivare di incentivare anche i nostri scienziati nei nostri testi nostri giovani a rimanere qui e come possiamo farlo anche in questo modo
A me fa piacere che il governo Parri finalmente di made in Italy noi ne parliamo da sempre la nostra come il nostro gruppo ha depositato una proposta di legge appena insediati un anno fa assoluta voi sapete benissimo
Sono l'istituzione del ministero del made in Italy bene noi parliamo anche oggi di marchi abbiamo il marchio Italia vogliamo finalmente farlo volare vogliamo finalmente tutelarlo perché tutti gli altri Paesi tutelano le loro eccellenze noi non riusciamo il ministero del made in Italy non vuole essere la creazione di nuove poltrone ma vuole essere la creazione di una cabina di regia
Per razionalizzare e cercare di accorciare quelli che sono i tempi della burocrazia anche nell'articolo trentadue noi vediamo che sono presi diciamo
E sì sì Nesti denotano i soprattutto scusate il lavoro di tre ministeri importanti quindi il mese ministero del lavoro e anche quello degli affari esteri ecco cerchiamo di razionalizzare cerchiamo di accorciare cerchiamo finalmente di fare qualche cosa di più semplice e burocraticamente anche più Breve
I tempi devono essere accorciati non abbiamo più tempo ce lo stanno chiedendo se lo stanno chiedendo tutti ce lo sta chiedendo il territorio non qui esattamente oggi rappresentiamo l'Emilia Romagna la Toscana e il Piemonte queste sono istanza che abbiamo raccolto giorno per giorno e che portiamo e che portiamo in Commissione Cogne proposte con emendamenti ecco
Se la questione e il problema è solo che è Forza Italia che presenta un emendamento non l'abbiamo già dimostrato anche la scorsa settimana di fare un passo indietro non però vogliamo fare una buona politica una politica concreta
Tutti speriamo forestale