Ugo La Malfa e l'Europa. Il dibattito parlamentare sulla partecipazione dell'Italia allo SME - Sistema Monetario Europeo

Sì ho già annunciato all'inizio le cinque da cinque cinque
Sei febbraio troppo
Perché ci sono
Diamo inizio ai lavori secondo le tradizioni di puntualità
Della fondazione
Ho un gradito messaggio che se voi mi consentite lo leggo immediatamente
Del presidente Giorgio Napolitano carissimo Giorgio le mie ancora altalenanti condizioni di salute
E le raccomandazioni di chi ne ha cura mi rendono impossibile la presenza al dibattito di questo pomeriggio
Per il quarantesimo della scomparsa di tuo padre diretta Giorgio e del carissimo maestre amico che fu per me me ne duole moltissimo
Da qualunque punto di partenza s'intenda muovere nel ricordo della sua esperienza e delle sue prove
Egli rimane per me l'indimenticabile autore della nota aggiuntiva del mille novecentosessantadue
Che tuttora resta la più ampia rappresentazione dei fondamentali dilemmi dell'impegno dell'Italia in Europa è per l'Europa
La più coraggiosa e conseguente visione unitaria profondamente meridionalista del nostro sviluppo nazionale
Con questo spirito di immutata gratitudine ti prego di considerarmi pienamente partecipe di una così appropriata occasione di rievocazione e di omaggio
Con grande amicizia affetto a te saluti a tutti i partecipanti alla fine
Il tredici dicembre del mille novecentosettantotto
Intervenendo in Parlamento Ugo la Malfa pronunciava le seguenti parole
Noi sappiamo tutti onorevoli colleghi che questo sforzo di costruzione europea ha attraversato negli ultimi tempi una fase estremamente delicata
Tutti abbiamo avuto la consapevolezza che o si riusciva a fare un passo avanti o saremmo rapidamente tornati indietro
Come forze del Parlamento europeo noi abbiamo chiesto ai capi di governo ai rappresentanti degli Stati uno sforzo per uscire da questa situazione
Queste tre
Proposizioni queste tre affermazioni
Sarebbero stato fallire dieci anni dopo
Mille ottocentottantotto dov'eravamo alle soglie della messa a punto del Trattato di Maastricht
Sarebbero dire Estate valide anche nel mille novecento novantotto quando a un certo punto siamo arrivati alle soglie della creazione delle euro
E sono valide ancora oggi con ciò con questa direi lettura direi interpretazione penso che il mio ruolo oggi sia concluso perché penso che il quesito come mai dopo quarant'anni queste affermazioni sono ancora valide
Per questo motivo do la parola insomma ora Moavero che ci spiegherà forse il perché oppure naturalmente è libero di commentare ciò che crede grazie di essere venuta
Grazie grazie Paolo ringrazio
Presidente Savona per questa
Diciamo e introduzione stimolante e ringrazio attualmente la fondazione per per l'invito un invito che accolgo
Con grande piacere proprio per l'attualità dei temi
E ti dico subito vi dico subito che è impressionante la lettura di questo discorso
Letta col senno di poi e Letta alla luce anche di quanto stiamo ancora vivendo è impressionante perché qui leggiamo
E troviamo nelle parole del discorso e nel ricordo
Dell'anno mille novecentosettantotto
Quelle classiche situazioni di anno cerniera
La mille novecentosettantotto è un anno cerniera
Per molti motivi a un anno cerniera
In particolare per l'economia italiana mille novecento settantotto l'Italia
Aveva un debito pubblico ancora seppur di poco inferiore a quella soglia del sessanta per cento che poi sarebbe stata ripresa
Dal Trattato di Maastricht come soglia di riferimento tendenziale per l'Unione economica e monetaria e quindi per l'Unione europea quindi eravamo ancora
Nel circuito totalmente virtuoso
Quel mille novecentosettantotto e anche l'anno
Di un piano economico che viene richiamato più volte nel discorso di Ugo la Malfa piano economico che prende il nome dall'allora ministro Filippo Maria Pandolfi con cui ho avuto privilegio di lavorare come capo di gabinetto quand'era commissario a Bruxelles e a cui mando un affettuosissimo saluto
Quel piano Pandolfi e beh poi una sorte
Diversa da quella che vediamo nelle ritiene le parole del discorso di Ugo la Malfa era un piano rigoroso
Che viene richiamato proprio come riferimento a un impegno assunto di rigore nazionale
Che corrispondeva ed era consonante a quegli elementi di rigore europeo che venivano già visti nell'adesione al
Sistema
Monetario europeo
è molto importante
Ricordare questo perché molto importante ricordare che quell'Italia di fine anni Settanta
Aveva già individuato i rischi di una possibile deriva negativa in economia in particolare per quanto riguardava i parametri fondamentali che allora naturalmente e lo si comprende bene dalle parole del discorso avevano in primo piano soprattutto l'inflazione e rispetto alla quale si
Vedeva l'esigenza di una riduzione richiamando anche gli analoghi lo sforzo che veniva compiuto in Francia in altri Paesi
Quegli anni li ricordiamo
Mille novecentosettantotto
è uno degli anni di piombo e l'anno dell'assassinio
Di Aldo Moro e l'hanno in cui l'Italia vedeva una sfida politica democratica e di libertà
Tra le più a cuccette la sua storia
Mille novecento settantotto pensiamo anche a valle di due grandi riforme
In sé senza dubbio positive per l'Italia tris positive terrà noi italiani
La riforma delle regioni la riforma del servizio sanitario nazionale che si sarebbero però poi rivelate due voragini di spesa pubblica
Che contribuirono a determinare poi l'impennata del debito pubblico quella fine anni Settanta per calendario ma apriva naturalmente agli anni Ottanta durante i quali il nostro debito pubblico sarebbe esploso
Noi sappiamo che tra la fine degli anni ottanta i primissimi anni novanta
Il debito pubblico italiano supererà il cento per cento del prodotto interno lordo portandoci in quella situazione
Di aggravio di fardello che successivamente e ancora oggi
Dobbiamo fronteggiare quindi pensiamo in una lettura
Passatemi il termine che non vuole essere retorica Momo cercare di rendere l'idea del sentimento con cui ho riletto le parole di questo importante discorso una lettura di parole
Per certi versi profetico
Circa ciò che sarebbe accaduto se non avessimo adottato il vincolo che in quel momento veniva proposto a livello europeo
Ma in un certo qual modo anche di ciò che per certi versi sarebbe comunque accaduto malgrado questi elementi
La dottrina del vincolo esterno la conosciamo
Si può prenderla in maniera più o meno positiva ma è indubbio
Che per tutti i Paesi che hanno fatto parte delle comunità europee poiché l'Unione europea i vincoli rappresentati da questa normativa hanno avuto un'influenza molto forte non sono solo i vincoli economici e monetari
Ci sono i vincoli che riguardano sempre la spesa pubblica legati alla disciplina degli aiuti di Stato
Ci sono i vincoli per le imprese legate a un vero rispetto di condizioni di libera concorrenza ci sono i vincoli delle normative ambientali ci sono tanti vincoli che sono arrivati
Negli ordinamenti degli Stati membri delle comunità europee dell'Unione Europea attraverso la legislazione europea
E questi vincoli hanno creato quel connettivo
Di tessuto normativo ordinamentale comune che perfino in questa per certi versi incredibile
Vicenda
Della cosiddetta Brezzi dell'uscita del Regno Unito all'Unione Europea
Vengono rispettati sono altre le questioni sul tappeto ma il mantenimento di questi elementi normativi e quant'altro non viene non viene contestato
Noi sappiamo che l'evoluzione successiva lo anticipava Paolo Savona
Ci porta attraverso vari passaggi non dimentichiamo la crisi dello stesso sistema monetario
Nel novantadue quell'estate
Difficilissima la grande manovra adottata dal Parlamento della Repubblica
Le vicende che accompagnavano quel Periodo le svalutazioni ancora della lira nel corso degli anni novanta e l'approdo
All'Unione economica e monetaria gli unione economica e monetaria che viene disegnata dal trattato di Maastricht del mille novecentonovantadue il quale Trattato prevede una meticolosa disciplina
Per la partecipazione dei paesi a quest'aria di monete comune di governo in comune della moneta e di
Progressiva
Messa in comune anche delle politiche economiche vincoli poderosi che entrano come forse mai prima le norme europee
Nell'ambito della libertà sovranità politica degli stati europei di decidere molti degli elementi che hanno a che fare con l'economia a cominciare dagli elementi di carattere politica monetaria e l'unione economica e monetaria il sistema delle euro nasce coscientemente con alcune caratteristiche che possono essere lette oggettivamente come dei limiti
Ne cito due molto molto evidenti molto note nulla di nuovo
Una banca centrale con poteri di governo della moneta piena indipendenza ma priva di quell'uovo Lodi prestatore di ultima istanza che rappresenta uno dei gli strumenti cardine delle banche centrali
E di fronte a una banca centrale di fronte a tutto una serie di norme che mettono in comune gli elementi di governo dell'economia e della moneta
Nell'Unione Europea non c'è un equivalente di un ministro del tesoro
Come lo chiamavamo il l'interlocutore politico certo c'è l'Eurogruppo ma è un organismo collettivo a una interlocuzione molto diversa
E eppure
Lo slancio verso la moneta comune
Ci porta alla realizzazione della medesima il numero degli Stati che vi aderiscono via via aumenta c'è un periodo molto positivo con una rispetto per esempio alla realtà del nostro Paese una riduzione considerevoli sia dei tassi d'interesse del tasso di inflazione e quant'altro
Credo si possa dire non benna
Utilizzato non ne abbiamo approfittato al meglio
L'arrivo della grande crisi
I limiti che mostra il sistema dell'unione economica e monetaria qui vado in rapidissima naturalmente per forza di cose semplificatrice carrellata
Le misure ulteriori adottate sotto la spinta della crisi misure estremamente improntate alla severità al rigorismo riassunte nella parola austerità il lascito
Della grande crisi economica in Europa che è un aumento dei divari fra gli stati all'interno degli stati tra all'interno delle popolazioni dei vari Stati e fra le popolazioni dei vari Stati
E noi siamo sempre qui abbiamo le nostre caratteristiche di paese con bassa crescita appesantito da un altissimo debito pubblico
Che combatte continuamente con un deficit un indebitamento annuale da tenere e sotto controllo e cerca quello slancio di ripresa che stenta ad arrivare nella misura che ci potremmo augurare e parallelamente continua la discussione a livello europeo
Paolo Savona durante il suo servizio alla Repubblica come ministro
Nell'attuale governo ha presentato in sede europea un importante documento che sollevava numerosi punti che fanno parte di questa riflessione odierna
Chiedendo un dibattito ma questo dibattito in Europa
Non si svolge con le modalità del grande dibattito pubblico trasparente con contributi di idee di vario genere in fondo segue dei binari
In cui si può identificare qualche limite
Nella visione ampia e di prospettiva
Basti pensare
Che
Recenti proposte che provengono dal binomio
Franco tedesco
Evocano
Di nuovo la necessità di una riforma della zona dell'euro che oramai viene essenzialmente focalizzata sull'idea di dotare la zona dell'euro di una a bilancio autonomo
Non si parla di risorse diverso e per questo bilancio che quindi sembrerebbe destinato ad essere alimentato da contributi degli Stati come lo è il bilancio generale dell'Unione europea e di conseguenza di coloro che negli stati pagano le tasse
Non si parla
Dell'idea peraltro circolate in documenti ufficiali di e mettere dei titoli di debito europeo
Per finanziare gli investimenti
Non si parla più di una funzione di questo bilancio per far fronte agli eventuali shock asimmetrici che dovessero colpire l'unione monetaria essenzialmente viene concentrato il bilancio come scopo d'uso all'accompagnamento e al supporto delle riforme strutturali per la competitività dei vari Paesi certamente noi sappiamo per primi che abbiamo una lista di riforme da far meglio da da da fare perché non sono state ancora affrontate e tutti i Paesi ne hanno ma questo dovrebbe essere un interesse collettivo dell'intera Unione a mio parere non tanto e non solo un interesse esclusivo dell'euro zona dovrebbe far parte del bilancio generale dell'Unione non tanto e non solo del bilancio dell'eurozona
Rimangono irrisolti aspetti istituzionali fondamentali la pienezza del ruolo della Banca centrale europea che pure dalla Estate del due mila e dodici a valle del consiglio europeo del giugno due mila e dodici che dette il luce verde politico la Banca centrale europea attraverso le misure e dello dette delle ogni tipo il quantitative easing a fatto molto per supplire a questa funzione di sostegno monetario
Tuttavia rimane sempre con quegli elementi di ruolo incompleto a cui accennavo prima
Il ministro del Tesoro europee o dell'economia che dir si voglia come terminologia è andato via via in dissolvenza
Di fare di titoli destinati a finanziare investimenti positivi che raccolgono il consenso i fondi sul mercato non se ne parla più
E in altri termini rimangono degli elementi irrisolti e rispetto ai quali io credo personalmente che bisogna assolutamente non demordere nello stimolare che ci sia un'evoluzione del pensiero se no noi rischiamo come stato membro dell'unione europea come Stato membro dell'unione economica monetaria
Di senza dubbio fluire di tutto una serie di elementi positivi primo tra tutti il grande mercato aperto senza frontiere verso il quale molte delle nostre produzioni trovano sbocco e quindi noi troviamo beh giovamento dal punto di vista del prodotto interno lordo ma lascia restano irrisolti degli elementi di accompagnamento
Rispetto ai quali il e li punti fondanti dei timori che poi ci sono eh in buona parte rivelati reali già li troviamo in questo discorso che ripeto al di là della sua importanza storica perché costituì un forte appello che permise questa scelta importante nel mille novecentosettantotto
è a un contenuto di carattere profetico e di prospettiva estremamente importanti c'è da chiedersi su questo
Chiuderei cosa sarebbe diventata la nostra Repubblica se con maggiore attenzione si fossero fin da allora è seguiti gli appelli più seri e quegli elementi estremamente interessanti
E
Di attualità nell'analisi anche fatta successivamente che erano contenuti in quel piano Pandolfi
Nel chiudere e nel ringraziare ancora io mi scuso perché purtroppo a causa degli inevitabili i pegni che finisce con l'avere chi cerca di servire il Paese in ambito governativo dovrò a un certo punto lasciare questo tavolo quindi mi scuso in anticipo con tutti voi e con i relatori che non potesse ascoltare grazie
Grazie grazie tante buon lavoro
Andando adesso dovevano subito per fare
Allora adesso
Se siete d'accordò diamo la parola a Gerardo Bianco no rotondo
A chi
Laddove è scritto
Ma scusi
Mario Di Napoli
Dove a scusami Stella non ti vede
Per nonostante la Morgante da
Il ventisei marzo di quarant'anni fa la morte coglieva Ugo la Malfa nel pieno fervore dell'attività politica
Quale vicepresidente del Consiglio dei ministri il ministro del Bilancio del quinto governo Andreotti nel disperato tentativo di salvare la Sesta Legislatura nonostante lo sfaldamento della maggioranza della solidarietà nazionale
L'insuccesso del precedente tentativo di guidare in prima persona il nuovo Governo grazie alla coraggiosa scelta del neo Presidente della Repubblica Sandro Pertini di conferire per la prima volta l'incarico ad un politico non appartenente al partito di maggioranza relativa non aveva minimamente ridotto il suo impegno Pupi così come aveva fatto per tutta la sua vita si era rialzato dalla sconfitta senza nessuna ombra né di rimpianto né di rancore
Fedele a quel sentimento della nobiltà e della responsabilità della politica vissuta non come mero servizio ma come autentico sacrificio in nome dell'amore secolare che da repubblicano portava l'Italia
Ugo la Malfa traeva l'energia necessaria per restare saldo al suo posto non soltanto dalla sua indomita tempra morale alimentata dall'origine siciliana e rafforzata dall'esempio del martirio del suo primo maestro Giovanni Amendola
Ma anche e soprattutto dalla profonda consapevolezza di quanto la società italiana fosse complessa e complicata come l'aveva definita Benedetto Croce
A fronte delle debolezze strutturali del Paese non era infatti consentito ad un sincero democratico di abbassare la guardia neanche per un istante
Ogni piccolo sofferto risultato conseguito avrebbe sempre costituito per lui di valore inestimabile da preferì sì comunque alle derive retoriche dell'intransigenza programmaticamente fine a se stessa
In tale ottica aveva costruito nella seconda metà degli anni Settanta mattoncino su mattoncino le basi per la politica della solidarietà nazionale così come aveva prima costruito quelle per il centrosinistra
Anzi più che solidarietà nazionale gli preferiva parlare di politica della solidarietà democratica
Con uno scarto lessicale particolarmente pregnante per gli uomini della sua generazione
Che avendo visto crollare da giovani lo Stato liberale sotto i colpi del fascismo ebbero come prioritarie costante obiettivo di impedire che le nuove generazioni dovessero ripetere quella tragica esperienza della perdita della libertà e della dignità nazionale
All'inizio del mille novecentosettantanove quella fase politica si approssima va al suo esaurimento per il combinato disposto della paura di stare pagando un prezzo troppo alto alla stabilizzazione da parte del PC berlingueriana
Dell'aspirazione riacquistare la centralità del sistema politico da parte di ampi settori della Democrazia Cristiana ormai priva di Aldo Moro nonché dell'ansia di riscatto e rivalsa del PSI craxiano
Ma una piccola soddisfazione restava l'anziano leader repubblicano
Due settimane o prima della sua scomparsa aveva fatto in tempo ad assistere il tredici marzo mille novecentosettantanove all'avvio del sistema monetario europeo
Nello stesso anno in cui per la prima volta sarebbe stata prevista l'elezione diretta del Parlamento europeo a cui invece il destino l'avrebbe sotto
Nell'autunno dell'anno precedente gli aveva combattuto la sua estrema battaglia politica per l'immediata adesione dell'Italia lo SME mettendo in gioco tutto il suo prestigio politico con una foga e una determinazione che corrispondevano alla crucialità della decisione
Le perplessità di un tour vecchio amico come Paolo Baffi allora alla guida della Banca d'Italia i consueti indugi andreottiani che sarebbero volentieri sfociati in una dilazione
Le prevedibili resistenze di socialisti e comunisti che del resto avevano a lungo atteso prima di accettare di far parte della delegazione parlamentare italiana Strasburgo passavano per lui in secondo piano rispetto alla Suprema esigenza di garantire l'aggancio dell'Italia
Nel corso del mille novecentosettantotto
I vertici europei che si erano susseguiti per elaborare il Progetto e raggiungere l'accordo del nuovo quadro di riferimento destinato a sostituire i serventi serpente monetario da Copenaghen nell'aprile a Brema nel luglio infine a Bruxelles nel dicembre si erano intrecciate le drammatiche vicende di quello che era stato l'annus horribilis della storia repubblicana
Dal sedici marzo al nove maggio il rapimento e poi l'assassinio di Aldo Moro avevano segnato in modo inequivocabile il punto più alto dell'attacco delle Brigate Rosse al cuore dello Stato
Ugo la Malfa aveva immediatamente reagito
Impostando la linea della fermezza cui le istituzioni repubblicane avrebbero dovute attenersi senza se e senza ma
Pienamente consapevole del colpo che veniva inferto alla strategia politica dell'apertura al Partito Comunista di cui era stato partecipe protagonista collocato statista democristiano
Così come del grave pericolo di cedimento che la democrazia italiana stava correndo
Analoga consapevolezza ed allora riscontrabile solo negli editoriali di Leo Valiani sul Corriere della Sera
Accomunato a la Malfa dalla tradizione azionista su cui pesava il monito del grande storico Adolfo Omodeo per cui la libertà che avrebbe dovuto essere acciaio pronta a difendersi da ogni tentativo eversivo
Nei mesi successivi il sistema politico era stato ulteriormente scosso dal referendum sul finanziamento pubblico ai partiti
Che aveva mostrato inequivocabilmente la crescente sfiducia dell'opinione pubblica accentuata sì per le dimissioni del Presidente della Repubblica Giovanni leone sull'onda dello scandalo Lockheed
E poi solo parzialmente attutita dalla successiva elezione di Sandro Pertini al Quirinale in virtù della sua cristallina figura di intemerata antifascista e militante della causa di lavoratori
La spirale di attentati terroristici di stampo mafioso appariva inarrestabile
E contribuiva ad arroventare il clima politico sociale su cui continuava a gravare irrisolta l'ipoteca della galoppante inflazione a due cifre che allontanava l'Italia dall'euro
L'instabilità economica e finanziaria non si limitava a frenare lo sviluppo del Paese perpetuando il divario Nord Sud dall'onta Nando l'obiettivo della fine occupazione ma ne metteva a repentaglio la tenuta democratica già minata dal terrorismo e dalla criminalità organizzata
Come ha scritto Michele Salvati negli anni Settanta l'inflazione si delinea come il problema di politica economica che sovrasta sugli altri
E non viene mai efficacemente affrontato stante l'incapacità dei governi di costringere le domande sociali all'interno delle risorse disponibili in un contesto monetaria mente fiscalmente
Controllo
Ugo la Malfa ne aveva fatto le stesse nella breve esperienza ministeriale al Tesoro fra il settantatré e settantaquattro il quarto governo Rumor quando era stato sconfessato nel negoziato col Fondo monetario
Invano aveva allora predicato l'austerità come premessa delle riforme che non avrebbero certo potuto essere frutto degli spettri
Auspicando che la comunità nazionale riuscisse a prendere coscienza dei suoi problemi e non si culla se l'impressione di sacrificarsi per un transitorio Periodo e poi tornare a far baldoria come sa
La solidarietà nazionale alla luce delle nuove potenzialità offerte dall'evoluzione dell'euro comunismo era parsa dopo la Malfa la sola via per riportare la società italiana sui binari del rigore dello sviluppo dopo il per un amarissimo fallimento del centrosinistra per cui aveva speso gli anni più ruggenti della sua vita politica
E la via intrapresa senza tentennamenti pur sapendo che avrebbe pagato salato il conto dell'incomprensione da parte di molti vecchi amici anche d'oltre Atlantico attestati sulla trincea del tradizionale anticomunista
Nella seconda metà del settantotto passate ma non certo archiviate le pagine drammatiche del caso Moro e dell'elezione presidenziale le residue speranze di successo di quella politica
I sembrano affidate al piano triennale di risanamento pena citato il ministro Moavero Milanesi
Predisposto da Filippo Maria Pandolfi che lui stesso aveva contribuito ad imporre nel governo al posto di Gaetano Stammati sapendo di poter contare su un più adeguato alla prova interlocutore
Lo smessa detestato la cornice naturale in cui inserire il contenimento di conti pubblici e recuperare i margini dello sviluppo a fronte della stabilizzazione seppure all'interno di una banda di oscillazione dei tassi di cambio
Gli interventi pubblici del leader repubblicano l'approssimarsi del vertice decisivo assumono la cadenza di un crescendo che non risparmia il ricorso a toni apocalittici l'immediata adesione dell'Italia si configura come una battaglia di vita o di morte
Mettere in sicurezza l'economia alla luce di un quadro politico sempre più pericoli tante diventa la priorità assolute le sue posizioni sono mirabilmente riassunte nel vibrante discorso pronunciato alla Camera dei deputati il tredici settembre mille novecentosettantotto che è stato da qui siamo parti
Il fatto che il risultato fosse stato pur rocambolescamente acquisito grazie all'ennesimo giro di valzer di Giulio Andreotti che arriva in pochi giorni di trattato le riserve manifestate a Brussel
Nulla toglie all'intensità e la drammaticità delle parole qui la Malfa ricorre per sottolineare la sonorità del la parola chiave il discorso è corale
Lo stesso che ci volle nel mille novecentocinquantuno per la liberalizzazione degli scambi che avrebbe innestato il miracolo economico italiano quando era stato al fianco di De Gasperi come ministro per il commercio con l'estero
Fare un passo avanti per non tornare rapidamente indietro il suo primo monito nel rivolgersi in modo quasi sferzante ai colleghi deputati
Le sue parole deferire sta in una situazione in cui si possa dire che nel momento in cui si compie un passo avanti o si tenta di compierlo sia mancato l'appoggio dell'Italia
Piene la solidarietà verso l'iniziativa franco tedesca nel riconoscere l'azzardo che a loro volta il presidente Giscard vestendo i cui elogia la sfida al blocco gollista e il cancelliere Schmidt stanno compiendo tanto da farmi giudicare ingiusta ed immorale l'accusa allora pronunciata di germanizzazione dell'Europa a suo dire da riportare integralmente ad un'altra epoca storica
Sul piano interno sente da un lato il bisogno di rinnovare l'esame di coscienza di un Paese che ha preferito lo sviluppo verticale del potere di acquisto di consumo rispetto a quello di frontale di fatto rinunciando a risolvere la questione meridionale
Dall'altro rivendica la finalità intrinseca della solidarietà nazionale della definizione di un programma comune tra le forze politiche per l'uscita dalla crisi
Considerando il primo dovere di ogni europeista segue non parolaio quello di porre il proprio Paese nelle migliori condizioni possibili per perseguire gli obiettivi europei
Il più lampante riconoscimento di quanto fosse stato decisivo il suo intervento gli venne dal titolo dell'Economist che uscì il sedici dicembre mille novecentosettantotto
Fa un lido lungo dagli pareggia anzi Italy a test nell'ex gioco come il piccolo Hugo ha consegnato il gigante italiano delle fauci del serpente e il mito di Davide e Golia chiarito
La storiografia è unanime nel riconoscere il rilievo di questa battaglia ma dal La Mantia e l'ha giudicata come una consapevole anticipazione della ricerca del vincolo esterno per ancorare i parametri europei il risanamento delle colonie
Questa interpretazione che risente ovviamente degli sviluppi successivi dell'unione economica e monetaria spiega però a mio avviso solo parzialmente le ragioni di Ugo la Malfa che non vi possono essere per lo statista siciliano lo SME non importa solo l'Italia ma l'Europa nel suo complesso del cui futuro gli italiani dovrebbero imparare a sentirsi maggiormente responsabile
Al vincolo esterno si aggiunge si integra il vincolo della solidarietà se falliranno parliamo tutti ecco perché dello SME sottolinea il carattere innovativo di impegno politico rispetto alla cultura di intesa tra le banche centrali nel precedente sette
Ne apprezza la funzione di mezzo di avvicinamento delle politiche economiche e valorizza la nuova formula della solidarietà finanzia
Un chiaro indice della coscienza della portata globale del progetto europeo e nella chiusa del discorso diciamo
Se questa Europa non riesce a realizzarsi come unità contro le spinte particolari viene a mancare un grande momento della storia europea ma viene a mancare un grande momento della storia mondiale
La profondità della prospettiva in cui si collocava la Malfa dell'interrogarsi non solo sul futuro dell'OPA ma tutto il di tutto il mondo almeno di quello occidentale era stata già chiaramente anticipata nell'ultima relazione svolta da segretario nazionale del partito repubblicano
Del settantacinque
Dici tu resurrezione
L'Occidente sarà impegnato in un arduo processo di trasformazione che riguarda il tenore di vita di vaste masse
Già coinvolte impegnate in un ininterrotto processo di sviluppo economico e sociale
Questa trasformazione richiederà sacrifici adattamenti rinunci è sperabile che essa avvenga senza compromettere le basi generali sulle quali si fonda la vita dell'Occidente che sembrano dico
Ma gli Stati Uniti d'Europa d'altra parte la Malfa abbia cominciato a guardare Sting la sua prima educazione politica alla scuola man Doriana del noi democratica nazionale del primo dopoguerra
Lo attesta l'articolo del ventinove giugno mille novecentoventisei con cui avvia una brevissima collaborazione al mondo prima della soppressione dell'attestato
Un'organizzazione politica europea gli appariva sin da allora la sola istituzione in grado di rispondere alle necessità storico sociali emersi dopo il conflitto mondiale
Tre avvertendo sono sue parole il miserevole fallimento di tutte le ideologie nazionaliste
Emblematicamente da questo vecchio testo prende le mosse la raccolta di citazioni europeiste dagli scritti dei discorsi di Ugo la Malfa che la Fondazione ha promosso in occasione del centenario della nascita sotto un titolo inequivocabile
Senza l'Europa avrete il test volumetto che si avvale l'introduzione di Paolo Savona che assai balconi sin dal cinquanta Ugo la Malfa prospettarsi l'unificazione politica come la sola strada maestra per la formazione d'un mercato europeo
Una strada che non fu presa allora e che ancora resta da fare
Quella raccolta documenta la continuità dell'europeismo La Mantia che viene pertanto da lontano e nel secondo dopoguerra accompagnato le battaglie federaliste di Altiero Spinelli ma non vi sia pienamente identifica per un duplice ordine di motivazione
Da un lato una risoluta idiosincrasia verso il radicalismo astratto di alcuni atteggiamenti incapaci di apprezzare quel poco di buono e di costruttivo che pure viene dall'altro l'ascendenza risorgimentale della vocazione politica di uguale la Moore secolare portato Alitalia come ripeteva spesso Giovanni Spadolini
E l'europeismo mi avvio a concludere costituisce forse il tratto più mazziniano della sua personalità politica
Giunta come è noto al Partito repubblicano da una diversa tradizione rispetto al tronco originario di quello che Palmiro Togliatti guardando la realtà storica romagnole toscane che non a caso ancora resistono definiva il piccolo grande partito di massa
Mazziniana mente in Ugo la Malfa Italie d'Europa costituiscono un nesso inscindibile in un discorso di novecentocinquantadue affermano non si può difendere la ragione di vita nella nostra patria se non difendendo le ragioni di vita e di sopravvivenza di una grande civiltà come la civiltà europea
Il nostro più fiero nazionalismo coincide con il nostro più tenace europei
Grazie per questa veramente incisiva presentazione ricordo
Pizzi con una frase
La risposta che ha dato al mio quesito perché abbiamo fatto baldoria troppo presto giusto
Bene adesso per la seconda volta e credo che accetti do la parola a Gerardo Bianco
Il quale all'epoca era capogruppo dici quindi a informazioni dirette della episodio di cui stiamo parlando Grand anzitutto
Voglio ringraziare
Giorgio per avermi coinvolto
Nel ricordo di una personalità che
Pur non essendo il mio partito ha avuto un grande significato non abbia esperienza e anche vita politica
Faccio una piccola anticipazione ecco l'abbia
Dico pure il termine ammirazione per la Malfa risale
A tempo che che oggi appaiono archeologiche
Ero alla Cattolica di Milano quando l'Italia cominciava a crescere quotidianamente si vedeva la rinascita del Risorgimento del nostro Paese con iniziative di grande rilievo nella città di Milano noi andavamo un gruppo di giovani studenti dalla cattolica ad ascoltare
Nella piazza del Duomo Ugo la Malfa ricordo un celebre portante discorso polemico fatto nelle elezioni del mille novecentocinquantatré
Questa storia di rapporto intenso e continuata perché avevamo nelle mani la rivista di Francesco Compagna
Ho messo fra le carte l'ho ritrovato proprio in questi giorni il famoso articolo di apertura della rivista nord sud con un chiaro indirizzo orientamento di Ugo la Malfa che appunto indicava avrebbe oggigiorno d'Italia non il Mediterraneo Obama l'Occidente era le mezzogiorno d'Occidente
Potrei ricordare altri momenti
Soprattutto
Voglio ricordare un dibattito molto interessante che fu aperto da Bobbio nel mille novecentosettantaquattro settanta cinque settantasei sul pluralismo era un problema molto delicato perché si trattava di affrontare il tema del rapporto Partito Comunista su di una questione rilevantissima che era di pensiero politico
Allora il confronto avveniva anche sulle dottrine oggi se ne prescinde ci avveniva anche sulle logiche che precedevano le scelte politiche che avevano dietro le spalle
Come dire un cumulo di libere mi ricordo che in un rapporto anche veniva dato più personale
Ugo la Malfa mi disse guarda bianco devi sempre dedicare due ore di lettura al giorno ma vediamo
Al mille novecentosettantotto
Io avevo partecipato
Per conto della democrazia cristiana al congresso del partito repubblicano
Ricordo un intervento straordinario formidabile tutto a braccio
Di Ugo la Malfa che colloquiava polemicamente
Con un personaggio singolare importante
Dalla storia politica Partito repubblicano ma la cosa mi incuriosiva che se non vado errato chiamata la Marollo tra Maroni partendo dove la Malfa continuava a precisare che cosa significava mazzinianesimo
Discorso formidabile naturalmente
Giornalisti poi vennero a chiedermi il parere
Avevo grande considerazione da Marco Amabile avendo salvato il suo discorso se non vado errato
Congresso successivo al lavoro al all'uccisione di Moro allora grande alla grande tragedia che si era consumata nel nostro Paese naturalmente la mia dichiarazione
Fu entusiasta rappresentavo la democrazia cristiana lui mi mandò a chiamare ma a distanza di un mese
Io gli scrissi erano passate le vacanze io ero dice presidente del gruppo reggente presidente Savona
Poi il partito non mi amava molto chiese che io mi ritirassi e poi in realtà poi successivamente questa è anche una storia interessante dell'asta avevano classe iniziale noi potevamo presentare le candidature anche quando non piacevano alla segreteria politica
Batte insieme con segni che qui presente la volta successiva presentammo la candidatura e vinse la battaglia politica anche contro l'emendamento del partito avevamo quindi una grande dialettica sulla base di proposte e di idee
Scrissi una lettera credo dopo le vacanze a Giorgio a Giorgio semplice a Ugo la Malfa e mi rispose con la lettera che ho ritrovato che ho ritrovato se mi permettete voglio leggere la perché
E ha particolarmente significativa
Direi che dimostra insieme non solo un rapporto per dei così di cordialità ma anche ai sentimento di chi si abbandona ad una specie di voglio dire con precisione
Di esame della propria simbologie una lettera confidenziale naturalmente questo per me è molto gratificante la leggo perché può essere oggetto anche di analisi politica
è del quattro settembre mille novecentosettantotto si era già aperto il dibattito sulla questione dopo gli accordi di Brema c'era molta incertezza
Sulla decisione di aderire o meno tremende si teneva conto del punto di vista del partito comunista che faceva parte della maggioranza valori avevamo un orientamento diverso la lettera suona così caro bianco
Le sono estremamente grato per quanto abbia scritto qualche giorno fa e lo sono soprattutto perché un legame ideale e culturale con le più giovani generazioni è stata la mia principale ambizione in questi anni dura lotta politica
Molto interessante questo io sono un maestro voglio colloquiare con le giovani generazioni le confesso che la terribile scomparsa di Aldo Moro
Aveva creato in me uno stato d'animo di maggior pessimismo se maggior pessimismo io potessi ancora nutrire
Dice dentro il personaggio amaro guardava con forza ma anche con
Austerità e al comma vincoli alle questioni italiane
E con e continua e l'allontanamento dalla vita politica attiva
Rifletteva questo stato d'animo nonché l'espressa volontà che è più lui si abitua asse a politicamente operare senza la mia presenza
Il non grave ma delicato incidente occorso all'amico Biasini mi ha costretto a ritornare
Ed è un ritorno che coincide con la necessità di creare assoluta chiarezza fra i problemi di revisione ideologica
La cultura le dottrine
Di qui oggi lo si fa con di culture e problemi di azione politica concreta purtroppo questa assoluta chiarezza non vedo affatto ma il piano quando
Sarà una prova importante per tutte le forze politiche compresa naturalmente la Democrazia Cristiana spero che resisteremo insieme
Fu l'invito a resistere insieme io porca di questa
Fra diciamo sollecitazione anche dopo che si chiuse il mio mandato con una lezione che vide prevalere il candidato dalla segreteria insieme con gli altri colleghi della
Democrazia Cristiana in modo particolare i segni che qui presente altri amici
Cercammo di contribuire Mandelli circondato con Ugo la Malfa alla chiarificazione della situazione politica che andava ingarbugliando sì soprattutto per questo problema cruciale che era l'adesione o meno mai percepivamo
Che aderire o meno significava perdere il vagone
Entrare o meno nella cosiddetta prima parte vagone di testa della euro Oropa o uscire fuori da questo contesto
Sembrava che le cose mettessero male allora raccoglie volentieri ecco come nacque
Non con le quali hanno detto altri la cosiddetta del Gruppo dei Cento raccogliemmo oltre cento firme consegni Mazzotta ed altri fra deputati democristiani incontrai Ugo la Malfa nel transatlantico
Lo avvicinai dissi presidente noi ci stiamo raccogliendo le firme a benissimo vieni alla voce repubblicana che io domani faccio la lotta che cade dopo al pubblico con la quale dico che la mancata adesione dell'Italia al serpente monetario europeo cosa diceva allora significa sostanzialmente ero il ritiro
Della Partito repubblicano dalla maggioranza e la lotta poi riuscì credo che possa essere recuperata
Direi che questa combinato disposto come dicono i giuristi fra la nostra iniziativa parlamentare di oltre cento parlamentari
Che premevano maniera pressante perché l'Italia non rimanesse fuori dai vagoni di testa e soprattutto l'azione di la Malfa puro determinanti
Anche perché all'interno del partito
C'erano come dire i cosiddetti tecnici ministro Moavero che raccoglievano mille obiezioni erano peraltro devo dire che nel discorso introduttivo ha fatto molto bene la ricostruzione di Napoli siamo grati a Luís discorso
Con portabilità Andreotti cercò di respingere uno per uno di le obiezioni di carattere tecnico varie imprese con molta
Ma non voglio rifare racconta di quello che accadde riprese comporta acribia con molta anche sottigliezza soprattutto spaventa
Spaventa fu molto attento ma questa impostazione di carattere tecnico fu spazzata via guardate leggi altre per le gettano il discorso
è veramente il discorso straordinario per respiro per forza per Energia
Per visione che va al di là senza io rare le questioni di carattere tecnico che se c'è una cosa che ci ha insegnato
Ugo la Malfa era che la politica era poi il momento conclusivo della decisione ma lo si poteva prescindere dalla ma le dita delle decisioni di carattere anche tecnico e naturalmente aveva collegata come scrive la la mia lettera il problema della visione con il Piano Pandolfi che poi fu in qualche maniera anche disatteso
Va be noi eravamo per
La Malfa
Anche quando si trattò di scegliere il Presidente della Repubblica pochi lo sanno ma quando ci fu la scelta del presidente pubbliche dopo purtroppo la tragedia di Aldo Moro si doveva decidere
All'interno Zaccagnini fece delle votazioni è una quarantina di nuovi votarono la Malfa Purple spazzola basta tutto perché ha già aveva preso l'accordo
Indicare il nome di
Cosa che mi ricordava sempre il Pertini vero
Poi Giove ci fu questa scelta anche questo dimostra personaggio che guardava le problematiche del Paese in termini di grande rigore c'è l'amarezza
E questo lo avvertiva un suo linguaggio ma c'era anche la Energia di chi sapeva che non bisognava in un momento difficile abbandonare la nave e puntava su di noi giovani
L'ultimo atto lo dico
Ah Mohan chiedi i rapporti di amicizia quando diventò vicepresidente del Consiglio mi chiese se volevo andare con lui al governo io lo ringraziano avevo altre intenzione altre mire sapevo che erano vicino alle elezioni l'abbondare l'altra strada
Diciamo pure che è una lezione straordinaria
Che permettete non vale solo per la corrente
Diciamo politiche ha rappresentato a mio avviso ha insegnata anche noi democratici cristiani
Che era importante mantenere il rigore dei conti di avere la serietà della politica di avere un senso austero dei comportamenti è stato un grande maestro a cui anche noi ci siamo ispirati
Era grazie bianco
Salutiamo il ministro ci lascia e lo ringraziamo ancora una volta adesso la parole a Corrado De Rinaldis Saponaro
Eccoci qui grazie presidente Savona
Grazie Giorgio
Permette di vip preliminarmente di ringraziare gli amici della Fondazione
Per l'attività che svolgono
Riportando all'attenzione dell'opinione pubblica
Pezzi di cultura importantissimi del nostro Paese
E analisi profonde sul sistema delle imprese italiane e un lavoro egregio che io come cittadino ringrazio gli amici della Fondazione
Io sono qui indegnamente
A rappresentare il partito repubblicano il partito che fu di Ugo la Malfa
E che ancora intriso
Della prospettiva
Che lui aveva voluto per l'Italia e per il Mezzogiorno
Io ho conosciuto Ugo La Malfa
Nel mille novecentosettantaquattro
Mi stavo per laureare all'università la Sapienza di Roma
E l'amico e aspiravo a diventare assistente volontario
Del professore di Nardi
E l'amico professore di Storia del diritto italiano Paolo Ungari
Porto da Ugo la Malfa una serie di ragazzi che erano già professori universitari assistenti
E due
Io e un altro che eravamo in procinto di laurearsi
Lei eravamo io fuori dici nel marzo del mille novecentosettantaquattro perché a ritenere Pamuk il referendum che da lì a poco si sarebbe avuto per il divorzio avrebbe dato all'Italia
La possibilità nel settore del diritto di famiglia di diventare un paese poca
Andammo da la Malfa che
Io ero mozione nato ma credo anche gli altri
Perché lo seguivo nei dibattiti televisivi apprezzavo di quest'uomo il trasferimento sul suo corpo della sofferenza
Nel guardare
Gli aspetti della vita politica Italia
Ero emozionato e c'era questa o fuori via
Per il referendum voi sarebbe fatto da lì a pochi mesi
Dodici disse sì è una cosa importantissima
Per la democrazia del nostro Paese per l'evoluzione del nostro Paese però tenete presente ragazzi
Che noi abbiamo una serie
Di situazioni negative
L'inflazione che era incominciata a crescere
A seguito della crisi monetaria del settantuno e la crisi energetica del settantatré
Inflazione che in portavamo con la bolletta energetica e inflazione che producevamo
Corno
L'accordo sulla contingenza
Con le ore di cassa integrazione che erano aumentate spaventosamente in quel periodo
In Italia favorite da accordi dell'industria metalmeccanica in crisi e di industria chimica di base che era in profonda crisi
Per via degli aspetti emerge
E ci disse
Che gli amici
Il paese è attanagliato dalla crisi finanziaria dalla crisi
Energetica perché non abbiamo saputo costruire centrali nucleari come aveva fatto la Germania e la Francia negli anni se sessanta
E dal terrorismo
Era il mille novecentosettantaquattro dal terrorismo figlio dalla deviazione
Della protesta del mille novecentosessanta
Di lì a qualche anno io
Mi interessavo di economia
Da lì a qualche anno interessando Miglio di economia
Incominciai a notare che l'Italia voluta da la Malfa e da tanti altri uomini
Degli anni cinquanta e sessanta aveva incominciato a creare un sistema moderno che era quello del risparmio che confluiva sul sistema dell'impresa attraverso la Borsa Valori
La Borsa in quel periodo raccoglieva una serie di risparmi che erano il bene rifugio del cittadino
Portati nella borsa non come speculazione ma come cassettisti
Negli anni di cui parlavo prima dal settantaquattro in poi si inverte la tendenza
Il cittadino deve investire in titoli di Stato
Perché il debito pubblico incomincia ad aumentare vertiginosamente e le banche le Bin
Diventano il commerciale dello Stato
Dico pronti contro termini nel mille novecentosettantotto arrivano tra il ventuno e il ventidue per cento al netto di ricavo esentasse
Il sistema delle imprese
Continua ad essere in affanno in crisi
A tal punto che le banche
Facevo li collaterali agli imprenditori dicevano tu a questi titoli di Stato che noi dobbiamo vendere e in modo collegherà letti diamo il finanziamento per la tua impresa era il precursore dell'obbligazione
Baciata quella che voi avete sentito già
Allora la Malfa ci fece un discorso molto semplice molto chiaro
Disse cari ragazzi eravamo sette
Cari ragazzi voi avete studiato domani sarete padri della vostra famiglia vorrete migliorare il vostro tenore di vita
Vorrete dare una ottima educazione ai vostri figli in modo che anche essi possano essere eccellenze nella società italiana
Ma se voi non vi occupate del pubblico
Che futuro darete ai vostri figli
E la maggior parte di noi anzi tutti venivamo dall'Italia meridionale
Venivamo dalla Puglia
Dalla Campania dalla Sicilia perché la Sapienza era riferimento un po'delle regioni meridionali e non certamente delle regioni del Nord
Quel discorso mi devo dire mi sconvolse
E mi fece prendere il coraggio
Di
Dedicarmi alla politica di iscrivermi al partito repubblicano
Era il marzo del mille novecentosettantaquattro
Incontra i la Malfa altre volte Ugo la Malfa ma non avemmo modo di parlare come avremo modo quella prima volta
Nel mille novecentosettantotto
Io ero appena sposato dissi a mia moglie in viaggio di nozze si parte dopo perché a giugno c'era il congresso
Del partito da Roma
E andai al congresso del partito
Mille novecentosettantotto ventisette anni
Andai al congresso del partito e Luís
Fisicamente trasmise
Lo stress di quegli anni impegnativi
Dal settantuno al settantotto tutte le vicende
Che si erano sviluppate una dopo l'altra di una importanza fondamentale
Per la geopolitica
Europea
Lui
Disse
Ho un punto del discorso alla fine io passerò
E dedicherò tutte le mie energie che mi rimangono a favore dell'Italia
Ai giovani lascio questo testimone
Io l'ho uno di quei giovani
Che idealmente al raccolto questo testimone certamente ho fatto molto poco
Di quello che mi ero prefisso di fare
Ma credo che oggi parlare ai giovani
Lo stesso linguaggio che Ugo la Malfa parlo alla Camera il tredici
Di dicembre del mille novecentosettantotto per intravedere
Perché l'atto non è un atto tecnico e un atto politico quello di adesione all'Occidente
è un atto politico che le generazioni degli anni Novanta le generazioni di Erasmus che non erano la mia generazione
Ma che sono la generazione dei miei figli
Che nel mille novecentonovanta sono andati a studiare fuori dall'Italia per un anno due anni in Francia in Inghilterra in Germania
In Lituania Ignis Spagna e viceversa
Essi sono più cittadini europei
Di quanto non lo fosse buono
E sì tengono all'Europa
Cinque milioni e mezzo di inglesi sfilano per le strade per riavere il diritto di tornare nell'Europa io c'ho un amico di lo da Londra dicevo questa mattina Giorgio
Che mi manda
Ogni sera tardi
Le quote dei bookmaker ingressi
Quanto danno il rientro degli ingressi
Della comunità europea ebbene i bookmaker tre mesi fa davano il rientro al sette virgola cinque ieri sera lo davano al tre virgola tre
E questa è una notizia positiva
E allora
Il discorso di la Malfa alla scelta europea
L'Europa di oggi della generazione di Erasmus
Che vede centosettanta mila giovani studenti laureati meridionali
Dover lasciare la questione irrisolta del Mezzogiorno d'Italia per andare fuori a lavorare Germania Francia
Spagna addirittura
è una cosa che ci deve portare a volere un'Europa certamente diversa da quella che si è manifestata negli ultimi anni attanagliata dalla crisi e quindi nell'esaltazione degli eroi degli egoismi nazionali
E di avere un ruolo Guida attraverso l'illuminazione non solo del pensiero di Ugo la Malfa
Ma di coloro che mi hanno preceduto e devo dire ringraziando il presidente Gerardo Bianco
Per aver dato con lucidità
Con lucidità un messaggio che può servire molto Eligio
Io concludo dicendo
Per me Ugo la Malfa non è stato soltanto un faro politico
E stato un faro che mi ha insegnato a vivere
Nelle mie funzioni di uomo
Nelle mie funzioni di professionista nelle mie funzioni di padre l'invio funzioni di cittadini
E devo dire
Che non lo posso definire un pessimista
Io lo definiscono l'ottimismo della ragione
Perché se no non avrebbe lottato fino alla fine college su con le proprie forze per profetizzare l'Italia e permette di diminuire il Mezzogiorno che volevo
Grazie
Prima di dare la parola Piero Craveri mi chiedo scusa se alle sei e mezza mi sfilo da questi incontra per cercare di sanare alcuni effetti della Brixia
A perché come al solito le cose durano anni e anni e Napoli il tutto deve avvenire entro le sette di questo pomeriggio quindi devo ritornare
Piero la parola atte grazie Paolo grazie lattea Giorgio per decorato in questa sera
Che per me un grande onore
Si è messo l'accento sull'attualità
Di Uggio di Ugo la Malfa
E incerto quando c'è un fatto molto riferimento al discorso
Nel dicembre
Se nel dicembre del novantadue da dicembre novantuno insultato
Settantotto scusa senza età
E che
Che quasi lessicale è questo il problema quasi lessicale perché sulla sostanza tutta la vita di la Malfa e del più più cose da lui fatte e moltissime cose da lui fatte suonano attuali
Ma la ma e questo perché
Dobbiamo tenere presente che
L'Europa
Da Maastricht
è ferma nell'evoluzione delle sue istituzioni fondamentali
E con Maastricht
Prevale il metodo antico intergovernativo rispetto a quello sopranazionale che era stata propria
Della comunità
Tanto che io non ho mai capito che cosa vuol dire sopra lirismo quando il sovrano ISMU impera
Nell'Unione europea ormai da parecchi anni
E quanta Alitalia e in declino da trent'anni questo e ho è oggettivamente provato dai numeri
Io credo che
Mi rifaccio diciamo a un elemento più generale per trovare per mostrare l'attualità di Ugo la Malfa
Perché è una cosa che abbiamo perso mi sembra che stiamo perdendo
E quale sia realmente la nozione
Che cos'è un uomo di Stato si va perdendo in questo Paese questa nozione elementare
E Ugo la Malfa lo era in modo per le tre Claro
E la sua statura era riconosciuta ce l'ha detto Bianco
Era riconosciuta direi da prima che entrasse nella sfera di governo nel periodo
De Gasperi hanno penso alla sua proposta Nenni per il colla nella formazione del secondo governo Bonomi quando pone un problema che è stato poi mancato ma che è stato fondamentale nella storia d'Italia
Cioè quando propone all'età come Partito d'Azione allora non si conosce con i numeri il Partito d'Azione erano ancora una realtà importante del Paese
Propone una leale alleanza laica
Per il confronto con la Democrazia Cristiana
E con la formazione del nuovo partito cattolico
Ci sono molte differenze come sapete tra noi
E la Francia ma esistono anche dei paralleli
In Francia queer rompe l'alleanza con il Partito comunista nel mille novecentoquarantasette un Presidente del Consiglio socialista
Probabilmente la storia non sarebbe stata molto diversa ma in qualche modo
Insomma se il partito socialista avesse
Non fosse rientrato diciamo alla fine degli anni Cinquanta ma quando rientrò la STET l'assedio
Probabilmente era solo che tra l'Italia avrebbe voluto l'inclinazione diverso è l'intuizione politica di la Malfa e precoce da questo punto di vista
Ma il La Malfa dell'epoca debba degasperiana
Il La Malfa degli anni del primo centrismo
Fino alla Malfa
Dell'inizio del centrosinistra e qui è stato evocato lo ha detto anche Moavero mi sembra non ho bianco stesso
La
Proposta della politica dei redditi un punto fondamenti e un punto fondamentale
Su cui poi la mancata applicazione sulla mancata applicazione attirato molta parte della storia d'Italia in negativo
E lì e col vorrei far rimarcare che
Insomma con una visione storica un po'più profonda di quella normale
La Malfa passa all'opposizione dell'unica opposizione reale che c'è nel Paese perché col centrosinistra e mi inizia quel processo di di consociazione diciamo che poi ha caratterizzato anche gli anni settanta
E lì la Malfa si sposta sui problemi di politica economica in particolare di politica del rigore del bilancio è l'unico che si sposta l'opposizione
Qui Moavero mi sembra ci diceva che negli anni Sessanta non amo ancora
Un un debito che in rapporto al PIL no anzi non è più del debito che noi abbiamo in rapporto al PIL ancora negli anni nella prima metà degli anni Sessanta del trentacinque per cento del PIL
E poi col dopo il Sessantotto che incomincia tre in provincia crescere nel sessantasei sessantasette ma poi precipitosamente dopo il Sessantotto
E lì e lì e lì che passa in qualche modo diciamo l'opposizione della di la Malfa
è l'unico posizione netta su questo punto capitale che rimane un punto capitale nella storia del nostro Paese poi
E
Naturalmente diciamo questo ruolo diciamo centrale di la Malfa si rafforza e cresce
Negli anni settanta
La crisi degli anni Settanta degli anni settanta particolare quella del mille novecentosettantacinque che poi porterà
Ribaltamento anche la crescita del partito comunista al periodo del
Della solidarietà nazionale è una crisi profonda del Paese una crisi grave profondi dalla quale per certi versi non siamo mai interamente usciti perché negli anni ottanta
Abbiamo rimesso a posto la situazione sono stati Fanny anche di crescita ma alcuni degli elementi diciamo strutturalmente acquisiti
Con gli anni settanta continuano a determinare una debolezza sempre crescente del nostro sistema produttivo e del nostro sistema
Economico
Ed è qui che la Malfa svolge ruoli centrali
Sì Silvia Costa a Aldo Moro
Svolgono anche ambedue una funzione centrale
Nell'evoluzione del sistema politico italiano nella tenuta del sistema politico italiano
Si è detto lo dico perché se una parte della storiografia che ancora insiste su questo punto che sia Aldo Moro sia
Ugo la Malfa
Avessero fatto un passo troppo lungo verso i comunisti
Io penso che questo non sia storicamente vero
Penso anzi
Che in realtà in quell'anno che vada alla scomparsa di Moro a quella di la Malfa
Sostanzialmente l'anno che segna la fine reale sostanziale della Prima Repubblica
Erano ancora questi uomini che avevano la capacità e le idee
Di operare una transizione del Paese transizione che era diventata necessaria il periodo che seguì
Sì che segue la fine degli anni settantanove gli otto all'ottanta è iniziato un lungo periodo di transizione per il nostro Paese estradizione istituzionale economica e istituzionale
Che a una prima tappa nella crisi del mille del sistema politico
Nel mille novecentonovantadue che non è risolta dalla Prima Repubblica che mi sembra difficile dire che venga risolta da quella che fu incomincia a chiamare come terza rete
Penso che
Tra l'altro non c'è maggiore smentita diciamo
La visione di la malta di Moro erano visioni diverso in prospettiva ma non credo e non non mise non credo assolutamente sì forse a dire che coincidessero con la proposta di compromesso storico di Enrico Berlinguer
Del resto la solidarietà nazionale che ambedue vollero fortemente difesa ero fortemente
Perfino la pagina del che è stata evocata nella politica della fermezza da parte di la Malfa perché Luís fu l'iniziatore della politica
Era ancora una era anche una posizione che era ferma difesa della maggioranza parlamentare quale si era costruito costituita al momento del del rapimento di Moro cioè quella col voto
Si passava dall'astensione a una maggioranza in cui faceva parte il Partito Comunista la politica della perché chi assolutamente
Teneva fermo il punto della fermezza era proprio il Partito comunista era ancora una posizione
E la politica dei solidarietà nazionale in quei tre anni di solidarietà nazionale Fornovo
Non solo necessità appunto è un momento necessario di passaggio dal punto di vista parlamentare ma furono dal punto di vista della politica ed economica un'impresa di successo
Perché sì sì moderno con la la spirale i prezzi dei prezzi salari
E il Paese è ripartito ripartiti insomma in quegli anni si raggiunge il quattro e mezzo cinque per cento di sviluppo del PIL come quale non si è mai nemmeno raggiunto poi negli anni Ottanta in quelli in cui in quei termini
E molto di tutto questo
Lo si deve alla politica della Banca d'Italia e a Buffy
Quale Baracco
Le i limiti iniziamo le
Posti la compartimentazione del credito che
Gli elementi ma amministrativi introdotti nella gestione del credito che erano stati Inter in introdotti negli anni da Carli
E soprattutto mantenne la nostra moneta sulla scia del dollaro
E poiché il dollaro scendeva rispetto alle monete europee ci crea un grande vantaggio che allora determino
E questa era la posizione poi di baffi che Buffy difendeva e sul quale aveva una forte preoccupazione c'è l'incontro baffi è stato evocato anche Buffy la Malfa e poi c'è il discorso di la Malfa che
Che è un discorso
Che fa onore a parti fino in fondo ma gli ricorda che ci sono atti fondamentali dai quali non si può prescindere che hanno natura politica
E in quanto tale anno tutti poi loro riscontri di carattere economico
E che non poteva mossi non entrare nel serpente significava
Non uscire ma quasi dall'Europa mettersi in una posizione marginale
Finire nel Mediterraneo quella che ci siamo sempre lì per finire nel Mediterraneo
Perché insomma se devo precisare due concetti quella che
Il la natura
Di uomo di Stato dei molti che si che occorrerebbe fare riferimento di uomo di Stato di di Ugo la Malfa sono due hub
Uno è il principio di continuità l'altro quello di verità
Il principio di continuità e continuità diciamo innanzitutto
Nella storia dello Stato nelle radici liberaldemocratiche su una base della nostra Repubblica nella politica economica
Che
Con la ricostruzione l'Italia via
Che andava in qualche modo modificata
Col centrosinistra e che
Tuttavia andava regolata in termini di politica del rilancio di politica dei redditi
E in termini di verità perché
Era uomo di Stato
Perché aveva
Il se lo dice anche lo si dice anche chiaramente nella locandina col visto accompagna in
C'è una frase di la Malfa in cui dice
Potrei
Se mi mettessi sono credo che sono proprio gli anni in cui passa sostanze non parlamentare mente ma sostanzialmente l'opposizione dicevi potrei se fossi anti partitico
Avere molti più voti avere un partito molto più grande ma non lo faccio perché non è questa la funzione
Il problema il principio
Che non sempre perché non sempre nemmeno l'uomo di Stato dice la verità fino in fondo
Ma che le verità di fondo vanno dette ai cittadini
E un PC oggi agli tal agli italiani di italiani non si dice la verità
Ma perché si dice che siamo sull'orlo
Di un abisso e che ogni giorno che passa ci avvicina sempre di più a quell'orlo
Lo leggiamo su tutti quanti appena prendiamo un un analisi più tecnica e vero Paolo ore queste cose vengono fuori con con una chiarezza limpidissima
Ma non c'è nessuno che in nella sede della sua responsi nessun uomo politico e nessuna parte politica che nella sede della propria responsabilità politica
Abbia il coraggio di affrontare e di porre il problema come problema politico che il problema centrale del paese
E allora sempre al dicembre settantotto
Bassi aveva quella preoccupazione verrò poi su queste
E Andreotti aveva un'altra che era molto
Più diciamo meno giustificabile per certi versi in termini di principio perché
Non non rifletteva nemmeno una posizione di carattere economico e
Ma era quella della preoccupazione che si rompesse la maggioranza
E chi la rompe la maggioranza
Appunto quello di cui ancora oggi ci dice che assieme a Moro da e ce l'ha detto Gerardo Bianco fa devo dire una testimonianza
Che merita di
Essere raccolta anche storicamente
Queste in cui
Una posizione si era creata all'interno della Democrazia cristiana ma al passo decisivo lo fa Ugo la Malfa e rompe rompe
Rompe la maggioranza
Chi la rotta la maggioranza la RAI per la la la la la rotta o Ugo la Malfa su questo punto sostanziale e poi di conseguenza si è rotta
Perché naturalmente entrare nel serpente voleva dire ridurre i margini di politica del Bilancio di apertura dalla politica di bilancio quello che comunisti non
Anche non volevano no non non sopportava non son potevano sostenere
E voglio dire a riguardo sempre edito in questa contrapposizione che la contrapposizione vera che è quella ma è quella politica soltanto ma di fondo che quel tra la Malfa
Il governatore della Banca d'Italia
Che
Non era solo una posizione di lungo periodo quello diramato
Che pochi mesi dopo la fine del settantanove
La Federal se con Paul Walker aumenta vertiginosamente i tassi del dollaro dov'erano
Quella posizione
Che era stata quella sulla quale
Baffi aveva costruito diciamo aveva accompagnato la è saltato salta per forza doveva saltare per forza perché
Qualche errore voleva
Caute rizzare all'inflazione
Che era cresciuta nel decennio precedente forte svalutazione anche del dollaro questo era il punto uno dei punti centrali oltre
Altre cose
Naturalmente cauta rizzare l'inflazione poneva agli italiani dei problemi che non poneva agli americani perché gli americani hanno potuto allargare il debito in quelle non lo potevamo fare perché tra l'altro nasconda l'amor per questo baffi ancora non era riuscita a far non lo nascondo avevamo il debito perché in ultima istanza lo copriva la Banca d'Italia
Perché
A papà eravamo largamente col conto del Tesoro presso la Banca d'Italia che avevamo preso sede provinciale della Banca d'Italia di Roma
Cioè stampano moneta
Eravamo coperti dall'alto tasso di parta dall'alto tasso di inflazione
Quindi
Lecco le posizioni di principio insomma
Non sono solo posizioni di principio hanno anche loro risvolto economico che poi vieni vieni vieni al punto insomma ed è e lì è venuto subito il punto questo
Questo problema
Voglio soltanto ricordare che
Tant'è vero che noi siamo a parte che
Va ricordato che a quel punto c'è anche la questione dei missili che non è secondaria insomma c'è c'è la la seconda fase di ripresa della guerra fredda che non è secondaria
Ci sono le pressioni americane e tedeschi
E non bisogna dimenticare che al congresso del preambolo che il congresso con cui la Democrazia cristiana fa la svolta
Rispetto alla politica di apertura al Partito Comunista
A guidare la delegazione della della se de Hoop
Era col era con lei quale viene dice ma cari amici democristiani lo si trova nelle carte
I piccoli mi sembra chiaramente rivendica l'ennesima mitiche che fate non vediamo batteri dei socialdemocratici voi prevede l'apertura ai comunisti
No non è possibile non le le pressioni o oltre a quelle d'ordine economico le pressioni anche politiche erano molto molto forti
E l'Atene noi poi ne usciamo tra l'altro uno dei passaggi non lo evoco qui perché Giorgio lo sa benissimo
Conoscerlo conoscenti dettagli
Andreatta non era un ministro tecnico tra l'altro un uomo grande levatura
Anche intere già primo leale
Insomma non bisogna dimenticare che Andreatta si presenta al Parlamento italiano dando i numeri interi di quanto c'era costato il caso io ora e Marcinkus
E da allora non l'avete mai più fatto ministro salvo dopo nel novantadue manifestate ministro
E però
Abbiamo fatto il divorzio il ministro del Tesoro fa al divorzio praticamente di nascosto al governo senza nemmeno comunicarlo al governo e non si fanno dopo politiche del resto erano le polemiche che lo state fatte politiche di adeguamento del Bilancio
Non siamo mai usciti da questa storia
Quindi oggi evocare oggi diventa particolarmente importante nello stesso tempo e dice cc pensare come il Paese
Possa seguire l'esempio etico politico di Ugo la Malfa ma dobbiamo pregare Iddio che in qualche modo quell'esempio dia dei frutti anche oggi grazie
Quindi vi do la parola prego
Le conclusioni
Per la verità io
Avevo avevo in animo di limitati a ringraziare
Mario Napoli Gerardo Bianco Piero
E
Correlato
Saponaro per le loro per i loro interventi
Per loro esistono tentazione di parlare per qualche minuto
Di quella vicenda del settantotto perché che ha che ha ricordato che ha ricordato Enzo Bianco si sente bello sperare dopo perché è una è una storia anche con aspetti divertenti di questa vicenda
Che io ebbi modo di di seguire dunque la storia fu così che la domenica sera
A Parigi ci fu in consiglio europeo a Parigi in cui l'Italia comunicò si sente no
Per il quale
E in cui l'Italia comuni Grundy Italia comunicò sì se si sente così va bene l'Italia comunicò che noi non saremmo entrati
Subito
Ma saremmo entrati forse sei mesi dopo questa fu la DC la decisione fu presa
E fu comunicata agisca ACIMIT
E nell'aereo di Stato con cui rientravano Andreotti Pandolfi
E basti
E qui sopra me l'ha raccontato poi Pandolfi dal ricostruito negli anni Andreotti riservate deciso non rimandiamo l'unica cosa è dirlo a la Malfa
Ugo diteglielo voi che siete amici
E quindi il lunedì mattina presto mio padre ricevette due telefonate cullata Baffigo a Pandolfi
A cui non rispose di sì
Di disse alla al centralino e Palazzo Chigi che non prendeva telefonate
Da questi signori
Pandolfi lunedì mattina andò alla Camera
E riferire alla Camera
Le perplessità del governo italiano e che la decisione era stata di rinviare
La nostra adesione
Mio padre
Disse farmi la cortesia
Vai subito da Pandolfini
Dico per il quale aveva un grandissimo affetto anzi chiave di cui aveva perorato la nomina a ministro del tesoro e intende distare prudente perché io costringevo Andreotti allora
Allora mi andai da Pandolfini si guarda ti debbo dare questo messaggio Pandolfi pomeriggio andò al Senato
Trichet ha detto ma stiamo pensando che cosa dobbiamo fare
E mi ricordo che l'intervento
Beh di
Colajanni che era il portavoce economico del partito comunista al Senato fu di attaccare Pandolfi dice D'Amato questa mattina alla Camera i dichiarato che non entriamo adesso di Gigi dobbiamo pensare insomma comincia
Comincia l'agitazione
Anche dentro il gruppo parlamentare della Democrazia cristiana dell'Egeo segni di bianco tappe non era così ovvia questa qui
Allora mio padre mi chiede di andarlo a trovare i baffi
Le invidie martedì
Torna in piazza basso da padre si conoscevano dal mille novecentotrentasei
Come loro
è un'amicizia lunghissima diciamo così
Fraterna
Ah sì
Io capisco le ragioni politiche
Il problema però è che i politici non si riferiva ovviamente a mio padre
Prendo gli impegni e poi i soldi ce li metto io io non del successo
Perché sa che non le Riserve di cui si sentiva per così dire responsabile
Cioè voi non potete prendere l'impegno di mantenere un tasso di cambio con il marco tedesco il franco francese se non siete in grado di fare le politiche economiche che hanno acconsentono quella politico in state attenti io non mi fido disse
E si guarda che però c'è un problema politico
Il problema politico è quello che poi è spiegato nel discorso che di cura di cui ho parlato di Napoli sono solo dopodiché
Andata Pandolfi agli inizi stai attento perché
E come Giò dibattito
Il giovedì mattina presto mai uscito vessazione giovedì mattina alle sei e mezza di mattina
Al Partito Repubblicano che allora in piazza dei Caprettari si presenta un Presidente del Consiglio Andreotti
E a un colloquio riservato fiducia lavoro Andreotti cioè mio padre faceva il portiere del partito
E Andreotti chi dice io entro
Però non lo posso dire
Ho bisogno di qualche giorno
E allora comincio e annunzia che avrebbe condotto una consultazione dei partiti della maggioranza
Dopo avere detto stai tranquillo a noi entriamo
E allora mi ricordo che il sabato pomeriggio
Di Assisi ed io andammo da Andreotti presi a Palazzo Chigi e poco consultati da andateci a voi che cosa fareste voi Repubblica
Dicemmo no entreremmo subito va bene rese prendeva appunti e ricevette tutti liberali democristiani socialisti avendo già dice detto perché la sua decisione ormai era stata presa
Per cui ero tranquillo che il martedì mattina quando Luigi sarebbe andato
Allora camionale il discorso ormai al sicuro il lunedì mattina
Mio padre scrive un articolo sulla Voce Repubblicana di quei Gillet pubblicani hanno deciso di uscire dalla maggioranza
Perché perché la Democrazia Cristiana non ha il coraggio di buttarci devo io dico scusa ma perché schemi quest'articolo così duro se è venuto a quale ti ha detto dice perché con Andreotti non si sa mai
E così avvenne il dibattito cioè di battere martedì Andreotti
Arrivo e mi ricordo
La tumefazione
Del allora capogruppo del Partito Comunista che nel nostro amico
Giorgio Napolitano ha già pagato quel bel messaggio che motivò il no del partito comunista
Ricordo ma no no
Di Giulio però il discorso lo fecero con Isabella responsabile economico del partito comunque e il volto no fu annunziato vera Politano
Naturalmente Napolitano era forte dell'opinione tecnica di baffi
Perché per la prima volta proprio tanti anni partito comunista poteva che aveva sempre polemizzato con la Banca d'Italia finalmente sentiva attraverso il nostro amico Luigi Spaventa che faceva da tramite tra la Banca d'Italia e il Partito Comunista finalmente una volta tanto il Partito comunista raccordo con la Banca d'Italia
Alla fine
Entrammo
Racconto questo
Per questo dice qual era la forza di un piccolo partito di minoranza
è uno delle cose drammatiche di questi trent'anni
è lei l'invenzione del maggioritario
Quando negli anni ottanta si cominciò a parlare di riforme istituzionali e di riforma elettorale e vendeva l'idea che bisogna introdurre il maggioritario e il maggioritario
Ha del tutto le forze non solo le forze come i repubblicani voi liberali ma addirittura le correnti democristiane
Che allora fondata sull'esistenza del proporzionale che consentiva e l'Italia è rimasta nello stemma chiamiamolo così occidentale dinanzi al a questo equilibro questo questo comunque adesso la pulizia una delle poche cose allora concreto positive
Dell'eredità di Renzi
A questo Paese e di avere fatto uscire di scena spero per sempre l'idea della riforma elettorale della riforma costituzionale
Cioè l'idea che questo sistema debba avere un sistema maggioritario per cui come si come dice la stella della domenica sanziona chi ha vinto
Ma è importante che la vita politica si svolga nel Parlamento nel corso di una legislatura
Dal fratello dice
Precisa per la domenica cerchiamo saperli lunedì così possiamo partire nel frattempo prima di sapere qual è il risultato fatale questo è
Questo è stato il ruolo cioè la possibilità nulla delle possibili ragioni per le quali il partito repubblicano poteva svolge la sua funzione perché non gli interessava avere troppi voti
Questa frase che mi era stata che io non conoscevo che gli ha mandato un amico ieri
Mi pare una gran freddo e carteggi mi pare un giornalista faceva questa frase di un di un uomo politico il quale dice
Tre quattro milioni di voti di poter avere preferiscono una bella perché svolgo una funzione più importante se o meno voti e meno consensi ma posso parlare come diceva Piero la verità al Paese
Questa funzione in democrazia Bertoldi fondamentale
Se noi eliminiamo attraverso il maggioritario la possibilità che qualcuno parli ha un elettorato di un milione di persone ma di un milione di italiani consapevoli Cassano quali sono i problemi del Paese
Che lasciano che cosa deve essere fatto per il Paese non uccidiamo la democrazia come l'abbiamo uccisa
Noi rischiamo di perdere la democrazia in questa specie di Dik Dik e di cosa nella quale non c'è più nessun senso de dei problemi questo è il
Questo Varsavia voglio soltanto dire
In quel discorso politico il tredici dicembre c'erano due affermazioni importanti
Una il fatto tecnico non può prevalere sul fatto politico
Fatto tecnico anche il fatto tecnico importante che può richiamare il Governatore Baffi chiedo l'uomo di altissima
Coscienza democratica io non può prevalere sul dato politico però c'è un'altra frase come diceva il primo apporto all'avanzamento della costituzione europea di un Paese
è quello di poco il nostro Paese nelle condizioni migliori per perseguire gli obiettivi europei cioè l'europeismo si fa mettendo a posto i problemi del nostro Paese
Non pensando di scaricare i problemi del nostro Paese sul resto dell'Europa l'europeismo quindi quel fu oggetto diceva nel discorso noi possiamo andare in Europa perché abbiamo il piano Pandolfi
Cioè perché abbiamo una politica di lotta contro l'inflazione all'interno
E siccome abbiamo una politica di risanamento una politica abbia allora proprio per questo ci possiamo permettere di andare in Europa se non abbiamo questa politica l'Europa ci fanciulla qual è il problema
Rispetto al sistema mura all'Unione monetaria europea qual è stato per quello che ho sempre considerato il drammatico epilogo è compiuto negli anni Novanta Maastricht dove
Che non siamo entrati nel sistema monetario europeo senza capire quali erano le condizioni perché Alitalia potesse vedo che nel sistema monetario europeo
Questa è stato il problema io ricordo di averlo detto tu eri segretario Grossi seria una famosa riunione a Natale nel novantasette
Quando ci riunimmo nel centrosinistra Ciampi ci disse ce l'abbiamo fatta nel novantotto entriamo
E si brindò io dissi ma non brindiamo anche cosa abbiamo un piano abbiamo predisposto un piano per affrontare il sistema monetario europeo dal punto di vista dell'Italia a disoccupazione il Mezzogiorno lo sviluppo perché a fine anno abbiamo questo bianco noi andiamo e come una squadra di serie C che viene promossa per caso in serie A ma perderà tutte le partite
Questo è il problema
Cioè le noi non siamo siamo andati in Europa senza sapere che cosa voleva dire slavi d'Europa cioè senza sapere che è indispensabile per un paese di mettersi nelle condizioni migliori per perseguire l'obiettivo più di questo non non l'avevano
E non l'abbiamo anche neanche oggi è se noi oggi volessimo affrontare il problema europeo seriamente dovendo fare un piano Pandolfi per vitali nelle condizioni diverse naturalmente
Quando affrontiamo il tema del debito pubblico lo avrei detto al ministro a un rappresentante del governo quando lo affronti in che modo lo affrontiamo quando affrontiamo il problema della ripresa economica italiana
Che cosa stiamo facendo affinché l Italia possono riprendere a crescere il Mezzogiorno posso soffrire meno i giovani possono avere una prospettiva se facciamo questo allora noi siamo in Europa
E allora possiamo stare in Europa possiamo contribuire alla discussione europea
Ma se noi non facciamo questo ne possiamo andare in Europa soltanto con quell'atteggiamento tra l'ispido chiosa il petulante di dire dovete darci un margine perché abbiamo bisogno di due punti e due zero zero due in più zero tre in più dobbiamo verificare i jeans ma immagini non per una politica di sviluppo ma per non fare l'esame di coscienza di un palese rispetto ai suoi problemi
Eredità che noi abbiamo
Sulla spalle che cerchiamo
Che cerchiamo di onorare
Ringrazio molto scuse stato preso dalla passione politica io non faccio più politica
Grazie
Io residente