Storia e Profezia: l'eredità di Giovanni Franzoni (prima giornata)

Anzitutto benvenuti a tutti dalla comunità di base di San Paolo che oggi ospitata
Da la comunità benedettina dell'abbazia di San Paolo che ritira ringraziamo
Non rubo spazio diciamo al dibattito Massese semplicemente qualche avviso così né con comunicazione qua tecnica innanzitutto spegniamo cellulari se possibile anche perché creano problemi alla ai microfoni
Poi una cosa molto terrena ma anche insomma che può essere utile
Stasera abbiamo organizzato un un buffet qui nel Faye della Teatro abbiamo organizzato ed è stato cucinato dal delle amiche afgane della comunità di San Paolo
Tra le tante cose che la comunità fa e l'accoglienza di immigranti africani quindi c'è una particolare piscina Anza appunto con la comunità africana
E i questo piccolo buffet appunto base di cucina afgana si consumerà nella foglie del teatro
Quindi tutti quanti dobbiamo fare attenzione diciamo non sporcare se possibile ci sono dei bidoni appositi per i rifiuti sia per l'organico che per la plastica che tutta riciclabile quindi appunto cerchiamo di utilizzare questi questi contenitori
Come immaginate la comunità di San Paolo e totalmente autofinanziata e quindi anche la scena di stasera autofinanziata
Quindi poi di c'è un sopra pianoforte una una scatola dove potete lasciare un contributo per la Cina
E diciamo a partire da dieci euro dieci euro vanno benissimo nel senso che non ci guadagna nessuno ma rimborsiamo appunto l'estese per per questa scena
Comunque un contributo libero chiaramente chi non può tranquillamente
Porno può non contribuire
La cosa che va raccomandata e qui sta e dopo appunto questa prima sessione eletto con la scena chiediamo a tutti di trattenersi per lo spettacolo che ci sia teatrale che ci sarà stasera perché abbiamo voluto non fare soltanto un convegno di parole ma perché in memoria di Giovanni Franzoni Giovanni era una persona che amava tutte le forme artistiche vedrete che le parole e poi sono inframmezzate anche dal interventi a artistici sì a partire da da questa prima sessione e appunto questo approccio viene poi concluso con lo spettacolo di stasera quindi chiediamo a tutti di trattenersi anche perché c'è questa scena comoda da consumare qui a fianco e poi di ritornare in sala
Per farsi un'idea di chi rimarrà a cena chiederò a quelli che sono sicuri di non rimanere di alzare la mano
Anche
Bene quindi diciamo un venticinque persone dobbiamo adesso ne stiamo contando quanti siamo poi sottraiamo venticinque persone quindi più o meno sappiamo quanti rimarremo insieme la cena
Io penso di aver detto tutto
Tolgo il disturbo e lascio la parola ad Anna Maria
Ben arrivati tutti
è molto bello essere qui
Riuniti per ricordare Giovanni Franzoni c'abbiamo scelto di farlo
In corrispondenza dei giorni della sua nascita avrebbe compiuto novant'anni adesso da subito la parola all'abate don Roberto D'Ottavi che ci siamo
Un caloroso benvenuto a tutti
Vi confesso una cosa ho preparato tre volte un testo da pronunciare stasera apre la fino strappato anche il terzo
Mi sono reso conto che non sapeva nulla di formale ma mi qualcosa dal cuore
è bello avere qui la comunità di San Paolo
Fratelli vescovi monaci sacerdoti
La moglie di Giovanni
E tutti gli amici
Quando la comunità mi ha chiesto di poter ospitare in un luogo della pazzia
Questo momento di ricordo
Ho subito detto che il teatro era al posto giusto e per capienza e perché in questo teatro Giovanni
Ha lavorato
Ha partecipato a tante iniziative
Quindi è un poco per ritrovarsi con lui stasera in casa sua
Che è stato Giovanni non ve lo devo spiegare io credo che chiunque si acquista sera ne abbia fatto in qualche modo esperienza abbia letto l'abbia incontrato si sia confrontato con lui ma soprattutto chi seguirà offriva molto materiale in proposito
Come suo successore
Scherzavamo sempre quando ci si vedeva
Ripeto che con orgoglio
Ho accettato che questa cosa venisse qui
Non mi nascondo che in un primo momento ottenuto un uso giornalistico perché ormai almeno noi
Del clero
Non sappiamo più cosa fare con che muoversi dove fare iniziative perché subito per la stampa utilizzate
Io ho conosciuto Giovanni negli ultimi due anni di vita quando ero diventato a parte quattro
E in ogni incontro
O sicuramente il contratto un fratello nella fede
Un grande amore per la Chiesa
Nonostante tutti i problemi che ci sono che si sono sviluppate specialmente fine anni sessanta primi anni settanta di cui lui ha pesantemente
Pagato
Ma e con questo concludo
Vorrei ce
Ricordasse che lui io ho sempre Trovato il monaco anche
Mirabilmente Giovanni
In tutte le scelte che ha fatto ha saputo mantenere un nucleo interno
Per cui lui aveva bisogno di ridere la sua spiritualità la sua ricerca di Dio proprio come un monaco anche poi tutte le cose bellissime che ha fatto dal punto di vista pastorale forse sì dovete essere più voi a raccontarle a me
Ma ricordavo ieri sera Gianni Novelli dove
No guardavo le le foto che tu c'è scattato quando lo abbiamo cercato un pomeriggio intero in ospedale a Rieti
Che ricordava i contenuti di quel discorso
Ecco con la foto devo dirti che ce l'ho sulla scrivania la quarto spesso
E se la parte San Paolo quando ci si muove quando si incontra qualcuno
Spesso la prima battuta che fanno ama lei il successore di Schuster e io dico sempre sì ma anche di Franzoni e viceversa quando mi dicono ma le successore di Franzoni e lo si ma anche dello Schuster
Tutti via patti che mi hanno preceduto hanno lasciato segno ognuno con le proprie caratteristiche
Giovanni come Monaco
Ha lasciato un buon ricordo tant'è che sapete c'erano dei problemi non erano con la comunità monastica il professor è stato il momento in cui lui
Ha incominciato a affrontare i problemi sociali
Quindi accogliere questa serata qui questa sera vuole essere il dire anche come comunità monastica il nostro grazie per ciò che di buono
E che non è poco Giovanni affatto per la comunità di San Paolo e di fare fa
E
Vi lascio un un ultimo ricordo
Allontanandosi dopo l'ultimo pranzo che abbiamo fatto accasati Sandrelli
Devi si girò e mi disse ricordati che io sono sempre Monaco
E questo è un monito anche per me
Ovviamente essere mandato non è portare una divisione
è uno stile di vita
Spirituale
Una disciplina attività e io credo che tutti voi leader per quello che è stata la vostra esperienza anche molto altra Giovanni potete riscontrare questo nucleo di vita monastica che ha fatto parte profondamente della sconfitta grazie
Ringrazio L'Abate
Le parole che ha detto per l'ospitalità che ci ha offerto perché essere qui oggi veramente non ricordo molto bello allora adesso ci sono del
Si sente
Ci sono letture che farà il nostro amico Marco Baliani
Sì
Giovanni Battista Franzoni Abate ordinario dell'abbazia di San Paolo fuori le Mura Roma
Nove giugno mille novecentosettantatré vigilia di Pentecoste
L'esperienza che con la mia comunità monastica ho vissuto in questi anni particolarmente quella degli ultimi quattro anni con la comunità di laici mi hanno spinto a scrivere questa lettera
La terra e di Dio
Spero e prego che lo Spirito Santo ci faccia sempre meglio capire che cosa significa questa affermazione e che cosa richiede da noi chiesa una sua traduzione concreta
Per non essere infedeli ottimi di bensì annunciatori umili ma autentici della buona notizia di Gesù di Nazareth
Nella sua lettera otto Jesse ma Abeni emesso al signor cardinale Maurizio ROI in occasione dell'ottantesimo anniversario dell'enciclica Rerum Novarum il Santo Padre Paolo sesto dice costruire oggi la città luogo di esistenza degli uomini e delle loro dilatate comunità è un compito al quale i cristiani devono partecipare
Questo invito del Papa giunge per noi come stimolo ad impegnarci su di un tema che c'era tutt'altro che ignoto
Ci sentiamo un era ti di una risposta concreta
Con dati derivanti dalla nostra prolungata e attenta presenza all'interno di questo problema umano che vogliamo affrontare senza alcun pregiudizio
Per rispondere ad un profondo bisogno maturato nella nostra coscienza e quindi corresponsabile di ciò che la Chiesa ha detto di ciò che essa non ha detto e delle ambiguità che ne sono derivate
Che la terra sia di Dio la Bibbia lo ripete a più riprese con formula che richiama la posizione di dominio dei sovrani dell'antico Oriente essa proclama che Dio è che il signore di tutta la terra
In essa si esprime la fede nell'unico Signore dell'Universo da lui creato e certamente Amato benché la sua presenza nel mondo assuma forme e segni diversi a seconda dei differenti contesti
La stessa fede espressa dal saldo mista con frasi analoga Dio è il re su tutta la terra ma Dio ciò che crea dona e la terra la dona con liberalità all'uomo
I cieli appartengono a Dio ma la terra egli la data ai figli dell'uomo
Data certamente anche improprietà purché questa nuova proprietà non sia a detrimento in contrasto con quel primordiale fondamentale rapporto che la terra a con Dio
Più che di proprietà si deve parlare di eredità di cui l'uomo è costituito depositario
Resta infatti quello originale relazione intima che passa tra Dio della terra e che fondata sulla creazione e sulla costante Divina Presenza per cui non sarebbe tollerabile qualcosa di contrario addio senza essere responsabili di professione e dissacrazione
L'anno del Giubileo che ricordo ricorreva ogni cinquant'anni consisteva in una ridistribuzione delle terre che per qualche motivo avevano cambiato di proprietario
Le sventure o le negligenze per cui qualcuno aveva perduto la propria porzione di terra affidatagli da Dio non ricadevano così sulla generazione seguente
Nell'anno del Giubileo ciascuno tornerà nei suoi possessi
Ritenere improprio la terra dell'altro e disporne a piacere
Dissacrare la terra profana tra sottrarla al dominio di Dio porsi quindi in condizione non solo di moralità sociale ma religiosa cioè praticamente negare Dio nelle sue concrete manifestazioni l'ineguaglianza sociale infrange la solidarietà sacra che contraddistingue il popolo in quanto tale e riguarda ogni individuo in esso
Nessuna meraviglia pertanto che di fronte al verificarsi di tali yankee sacrileghi fratricide violenze la voce di Dio si sia levata per bocca dei profeti i suoi inviati Riso Nando dura di inesorabile con rimproveri minacce punizioni
Guai a voi che aggiungete casa a casa e unite campo accampo finché non vi resti più spazio i cui resti atte ad abitare nel mezzo del Paese
Ho udito con le mie orecchie il signore degli eserciti di certo tanti palazzi diventeranno una desolazione grandi e belli ma senza vita
Se questa cruda invettiva carica direi di minaccia fosse stata scritta da qualche autore moderno o anche da me stesso
Non solo la si vorrebbe rifiutare ma si cercherebbe di individuare chissà quali ideologia sia nascosta dietro a tanta violenza e la determini ebbene nel nostro caso e Dio stesso che parla poiché il profeta è la bocca di Dio Isaia è comunemente riconosciuto come il primo degli evangelisti per la sua chiaroveggenza riguardo del Cristo del cristianesimo
Vorremmo forse cancellare queste parole profetiche perché ci sono scomode o non dovremmo invece ascoltarli della coscienza che sono rivolte anche a noi e per i nostri tempi
Ciò che uno possiede al di là dei pericoli che comporta orgoglio con conseguente disprezzo del non abbiente fiducia nelle cose del mondo che invece sono sempre incerte può esserle legittimamente considerato come un dono dato da Dio
Però non in ordine a ritenerlo capitalizzare impiegarlo perse e i propri fini
Ma perché il ricco dia prova che essa agire bene cioè per arricchire in opere buone il che si ottiene con loro spartire gioiosamente ciò che si possiede col mettere in comune i beni solo questo tipo di impiego uso giustifica la ricchezza che Dio offre in abbondanza per goderne
Questo e non altro modo e teso peggiorare ha proprio bene e solo così la ricchezza concede all'uomo di impadronirsi di quella che realmente e la vita
Questo spartire gioiosamente ci viene dall'insegnamento concreto di Gesù che non ha tenuto stretto come un tesoro il suo essere Dio ma ha assunto la forma del servo per condividere la condizione umana è
La sua vita è esemplare per tutti noi se vogliamo essere suoi discepoli la sua povertà sociale non è un atteggiamento secondario o transitorio ma qualcosa che sostanzia rende credibile sia il suo messaggio sia la sua persona
La croce alla fine dimostrerà fino in fondo la coerenza di Gesù nella sua fedeltà al padre e nell'annuncio dell'Evangelo ai poveri
Spogliato anche delle sue vesti e gli affida il proprio spirito al padre e la propria madre al discepolo Amato prima che il suo corpo esanime
Sia TV tumulato in un sepolcro di altri
Molti cristiani in vista di certi progressi fatti dalla legislazione sociale del resto più dovuti alle lotte degli operai la presa di coscienza di noi Chiesa si sentono esonerati rispetto alle proprie gravi responsabilità religiose di fronte al persistente problema della povertà e delle ineguale distribuzione dei beni terreni a mio parere uno dei peggiori scandali che offrono la chiesa e il popolo di Dio per essere credibili ed uno dei maggiori impedimenti alla conversione al vero e unico Dio
Invece la sperequazione economica fra gli uomini il che equivale ad un'esplicita contro testimonianza avversa a quella familiarità che di fatto insita nella ricezione del sacramento Eucaristico insieme ad un frazionamento blasfemo dell'unico corpo di Cristo
C'è Gesù ha scelto di condividere la sua vita fra gli uomini la condizione dei poveri lo ha fatto perché i primi destinatari dell'Evangelo sono i poveri pescatori agricoltori pastori emarginati
La proposta che Gesù presenta chi accetta di essere suo discepolo e di partecipare concretamente volontariamente alla sua povertà
è una legge che indubbiamente adatto a seconda delle persone e delle circostanze ma dalla quale comunque dipende in definitiva ed essere con Cristo nella misura in cui ascolta la parola di Dio e la confronta fedelmente come diverse situazioni storiche
La chiesa e chiamata oltre che a dare l'annuncio della volontà divina di amore anche ad esercitare
Un ruolo profetico di denuncia dello sfruttamento della dichiarazione dell'uomo che sono presenti in ogni situazione storica e che dell'amore sono la negazione radicale
è giusto però interrogarci se noi istriani come Chiesa essendo i consegnatari di un messaggio così chiaro esplicito quale abbiamo visto essere contenuto nella Bibbia abbiamo realmente assunto con chiarezza e coraggio questo ruolo profetico
Sembra invece che la Chiesa forse per un'eccessiva preoccupazione di non urtare alcuno o di non farsi strumentalizzare dalle forze politiche non solo non abbia saputo denunciare certe situazioni ma di fatto sia stata dalla parte di coloro che hanno fatto della città non il luogo della liberazione della crescita dell'uomo ma un centro funzionale allo sviluppo capitalistico
Facendosi così realmente e non in modo ipotetico strumentalizzare dal potere economico che per i suoi stessi meccanismi deve fondare lo sviluppo della società sullo sfruttamento dell'uomo
La paura che quanto dovevamo predicare come Vangelo fosse utilizzato per fini politici di parte ci ha riso talmente reticenti e timidi da consentire che quella parola che Cristo aveva depositato nella chiesa per annunciarla come buona novella i poveri forse invece utilizzata per dare copertura ideologica ai più scoperti interessi e proprio per conculcare i diritti dei poveri
Grazie di queste letture che ci ricordano tante parole che abbiamo sentito tanti
Momenti di lavoro
Adesso l'introduzione a questi lavori spetta amici Sandri
è una gioia e un privilegio introdurre non mi della comunità cristiana di base di San Paolo questo convegno chi vuole ricordare Giovanni Franzoni scomparso il tredici luglio dell'anno scorso
Celebriamo urla il suo dies natalis a ridosso dell'otto novembre giorno in cui avrebbe compiuto novant'anni
Abbiamo scelto di fare memoria di luglio a partire da questo monastero dove iniziò il suo e il nostro percorso di ricerca comune
Percorso che ormai da più di quarant'anni continua nello spazio di via Ostiense cento cinquantadue visti
Sì in quanto parte della basilica di San Paolo fuori le Mura
Franzoni partecipo alle due ultime sessioni del Vaticano secondo nel sessantaquattro e sessantacinque
Fu dunque a tutti gli effetti un padre del Concilio
In quella sede egli non intervenne mai nelle sedute plenarie ma soltanto nelle riunioni dell'episcopato italiano raccontano e poi che rientrò in quella solenne assemblea come in rete conservatore
E a poco a poco cambiando opinione su molti temi Capri si avvicinò ai progressisti
Non inventiamo noi queste categorie che prese con discrezione erano a loro usate dagli stessi padri conciliari
Padre del Concilio Giovanni volle diventarne figlio e cioè impegnato a fare di quel magistero la stella polare del suo agire come a Monaco con mia batte e come Christian
Da quella scelta programmatica tutto logicamente discese
Fu un cammino coerente e proprio per questo cosparso di spine
Del resto non fu facile per nessuna persona nella Chiesa cattolica romana
Fare propri i nuovi paradigmi ecclesiali vischiosi dal Vaticano secondo e calarli nella propria realtà personale e istituzionali per meglio vivere l'Evangelo
Giovanni si impegna dunque nell'ecumenismo promuovendo i colloqui Paolini dove studiosi cattolici ed evangelici approfondivano insieme il messaggio dell'apostolo delle genti
Accogliendo poi con grande calore nella basilica Ostiense il Patriarca di Costantinopoli Atenagora s'e il patriarca di Alessandria e papa copto Shenuda terzo
Si impegnò nel campo liturgico per dare attuazione a quella partecipazione del popolo di Dio alla celebrazione eucaristica tanto raccomandata dal Concilio
Proprio questa decisione portò però conseguenze che la perduta Nunzio uno forse previste
A livello locale cioè nella concreta situazione del minuscolo territorio sul quale l'Abate aveva autorità Magiste real e la parrocchia di San Paolo popolo di Dio significava operai operaie casalinghe impiegati insegnanti uomini e donne che oggi a ragazzi e ragazze variamente impegnati in attività sociali
I diversi gruppi di giovani sia dell'Azione cattolica che voglia appartenenti agli scout cominciamo a incontrarsi con le loro riflessioni
Aiutarlo a incarnare il Vangelo nella realtà quotidiana anche realizzando concreti episodi di solidarietà
Come ad esempio quello che vide la partenza di di una di loro come missionaria laica per curare malati di lebbra il Ruanda
Giovanni più e più volte in detto ai suoi fedeli a partecipare sabato sera nella Sala Rossa del monastero a riflettere con lussuriosi letture bibliche della domenica seguente
L'avvio furtivi dove lento ma a poco a poco un centinaio di persone sui all'impresa
Quella fu per tutti e per tutte una grande scuola
Per la prima volta almeno in quella zona di Roma la gente comune prendeva la parola di fronte al suo pastore e insieme a lui iniziava a confrontarsi sulla Bibbia
E da parte sua L'Abate imparò a rendersi più consapevole dei problemi della gente dunque locale collegare i messaggi delle scritture con la vita delle persone e con i drammi del mondo sposto l'asse di una predicazione ecclesiastica prima di solito astratta e lontana
Proprio per favorire la partecipazione alla liturgia
L'Abate sollecito le persone presenti ad intervenire spontaneamente alla preghiera dei fedeli durante la messa domenicale di mezzogiorno in basilica
All'inizio sembrava un momento di Pio colazioni ma quando sì prego perché strutture ecclesiastiche non collaborassero ad operazioni bancarie torbide in Vaticano cominciano a turbarlo sì
Ancora guardando al mondo del lavoro Franzoni espresse piena solidarietà agli operai di una fabbrica della zona licenziati
Accorsi a pari merito chi votava per partiti legati alle gerarchie ecclesiastiche e chi sosteneva quelli di sinistra
Scoprì poi la batteria insieme ad alcuni suoi parrocchiani anche il mondo del disagio mentale
Favorendo in ciò aiutato da psichiatri già collaboratori
Di Franco Basaglia l'uscita e la cura di ragazzi prima in pratica rinchiusi a Santa Maria della Pietà il matrimonio il manicomio di Roma fino ad accogliere in casa sua uno di loro
Pure la questione della pace e della guerra fece il suo ingresso nel monastero benedettino di San Paolo
La parte Giovanni e le persone più vicine a luglio affrontarlo anche alla luce della testimonianza di Gandhi il problema della non violenza come metodo per sciogliere i nodi cruciali del mondo
Nel mille novecentosettanta Franzoni scrisse al presidente Saragat perché alla festa del due giugno non fossero più soldati in armi a sfilare ma rappresentanti della società civile
E l'anno dopo quando scoppiò la guerra che infine avrebbe portato alla nascita del Bangladesh Franzoni digiuno invocando pace
Coerentemente con questa ispirazione
Giovanni dette piena solidarietà agli obiettori di conoscenza rinchiusi nel carcere militare di Gaeta e incoraggiò poi chi decise di partire per il servizio civile
Al piene della libertà di parola anche nella Chiesa romana Giovanni diede un apporto fondamentale alla nascita nel settantadue di comma che poi scimmia al periodico evangelico nuovi tempi e trasformò infine il controllo utilità rivisto da luglio sostenuta e a cui collaborò fino alla fine per riflettere sul sempre nuovi intreccio sede politica Kite quotidiana
L'anno dopo era il settantatré Franzoni celebrò due matrimoni anti concordatari significative di un impegno civile comunista era sempre fedele per tutta la vita
Nel giorno del settantatré L'Abate Franzoni pubblico la lettera pastorale la terra e di Dio
Questo il test
Che poi
Nella quale denunciava tra l'altro le responsabilità vaticane nella speculazione edilizia a Roma
La misura secondo le autorità d'Oltretevere già preoccupatissimo e per le perviene libere in basilica era colma
Giovanni in luglio accettò di dimettersi lascio il monastero
Lo accompagnò una parte di quelle persone più convinte della bontà dell'impegno ecclesiale e socio politico da lui auspicato
Sorgeva in tal modo formalmente la comunità cristiana di base di San Paolo vincerne risanato già nata con le riflessioni pubbliche sulle scritture e la partecipazione attiva alla celebrazione detto Menicali in basilica
Iniziò così la nuova vita in certo senso di Giovanni
Questo cammino ci intrecciò da subito con un evento politico di grande rilevanza in Italia il referendum per la legge sul divorzio
Egli pur sempre monaco benedettino
Si batte per la libertà di coscienza e siccome il Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana nel febbraio del settantaquattro aveva fortemente invitato a votare sì per la paura per l'abrogazione
Egli due mesi dopo con un piccolo ma denso libro intervenne sostenendo il diritto alla libertà di coscienza
Anche per i cattolici in quel voto e precisando che lui il dodici maggio avrebbe votato il no all'abrogazione di quella legge
Gli fu allora proibito dalle autorità ecclesiastiche di andare in giro a fare conferenze su quel tema
Egli obbedì ma ugualmente
Fu sospeso a divinis e quando due anni dopo annunciò che alle elezioni politiche del giugno del settantasei avrebbe portato Partito Comunista Italiano fu ridotto allo stato laicale
Valutando ad oltre quarant'anni di distanza questi eventi non si può pure non si può evitare di porsi una domanda
Con quelle scelte Giovanni fu fedele al Concilio un interprete arbitrario dei suoi contenuti
Per noi che abbiamo accompagnato i suoi passi per oltre quarantacinque anni la risposta è fu fedele
Intanto anche ma non solo
Per la nuova situazione canonica il cui era stato posto Giovanni nella comunità di San Paolo si avviò una corale ed approfondito discussioni su un problema di straordinaria importanza
I ministeri ecclesiali
Con l'aiuto di illustri esegeti approfondimmo il pensiero la prassi dice in proposito
Scoprimmo che lì con il per i suoi non parla mai di sacerdozio ma ipotizzabili ministeri cioè servizi alla comunità
E ci spiega che solo l'amore per l'altro tanto più se questo è uno degli ultimi della terra è sacro
Su questa premessa
Cadono tutte antiche certezze e si delegittimano strutture di potere che caratterizzano le regioni a decise a cominciare dalla Chiesa cattolica romana
Questa comprensione portò con sé una nuova consapevolezza della questione don nella chiesa
Prima solamente accennata nella nostra comunità infine con la coscienza e comprensione evangelica via via acquisite nel nostro percorso di ricerca
Le nostre celebrazioni andavano cambiando fino ad arrivare ad una celebrazione corale
In cui nessuno occupò il posto di Presidente dell'Assemblea e dove tutti e tutte insieme ripetiamo le parole pronunciate da Gesù nell'Ultima cena
E indifferentemente qualcuno qualcuno di noi ripete il gesto di spezzare il pane
Nel nostro piccolo l'altra metà della chiesa aveva ritrovato il suo posto il suo protagonismo e la sua dignità
Giovanni da parte sua seppe interpretare in maniera condivisa dal suo ruolo pastorale
Nessun gesto magico nella nostra celebrazione
Nessun riferimento al sacro come alibi per mantenere strutture gerarchiche oppressive ma solo l'affermazione di quell'amore emblematicamente più volte ricordato nella parabola del Buon Samaritano
La comunità nel corso dei decenni è sempre con l'apporto feconda di Giovanni
E stata partecipe del movimento delle comunità cristiane che si è caratterizzato per i suoi connotati anti autoritari non violenti
Le nostre piace di più le nostre prese di posizione laiche anti concorda tardi
Hanno conosciuto momenti di mobilitazione e partecipazione
A campagne di opinione sui temi dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole e controlli figure istituzionali dei cappellani militari nell'esercito
Il ricordo di una figura emblematica come quella di Giordano Bruno e del suo martirio ha visto sempre giovane partecipe e consapevole
Coerentemente quando abbiamo celebrato i quarant'anni di vita della nostra comunità
L'abbiamo definita come uno spazio di libertà e un cammino di ricerca
Non quindi una struttura monolitica ma un mosaico di storie di sensibilità pastorali capaci di convivere interagire nelle loro diversità tutti a turno organizzati in diversi gruppi su base territoriale o tematica
Propongono argomenti su cui incentrare la celebrazione eucaristica letture preghiere non necessariamente mutuate
Dal calendario liturgico
Da questo materiale Giovanni sapeva attingere rianimare con le sue interpretazioni spiazzanti del PdL alla fede
Ma anche le sue battaglie con le sue battaglie civili come quella se davvero grazie
Come quella in cui si schierò con le donne con tutte le donne
A favore dell'autodeterminazione delle stesse e per la difesa della legge numero centonovantaquattro che regolamentava l'interruzione volontaria di gravidanza
Tutti noi ricordiamo cioè interventi domenicali ricche di dottrina e di vita quotidiana capace di spaziare fra suggestioni buddhiste
Sure coraniche Omid Rush della tradizione ebraica
Così come la sua umana capacità di accogliere la sindrome del PD
Che si era vista rifiutare i funerali religiosi per il suo PIL Piergiorgio e da lì prendere lo spunto per avviare per avviare una riflessione sul cosiddetto fine vita o meglio sul diritto a vivere la propria morte
Franzoni a tutti riconosceva diritti di cittadinanza nella società civile e nella chiesa
E con lui abbiamo faticosamente imparato le vie difficili e della solidarietà
Per popoli e oppressi
Per il Guatemala attraverso la fraternità pluridecennale con le spoglie con l'esperienza dello yacht animato da Gerardo lotte
Per i profughi richiedenti asilo
Per gli afgani e per i nomi
Ciascuna di queste realtà ha trovato in comunità ha diritto di cittadinanza di ascolto ospitale
Dalla scuola di italiano alla mensa solidali della sosta pensata e voluta proprio da Giovanni a questi si aggiungono altre occasioni di soli diretta solidarietà che ci siamo sforzati pur con i nostri limiti e con le nostre contraddizioni di coltivare nel corso degli anni e non è certo un caso se gruppi o associazioni di omosessuali uno leggi i biglietti ogni tanto celle primo corno dell'Assemblea domenicale sentendoci riconosciuti nella loro identità
Giovanni decise di unire la sua vita quelle di Yukiko
Questo incontro occulto con la cultura giapponesi
E le regioni orientali gli aprì scenari ignoti ad un occidentale e lo avvicinò ancora di più alle problematiche del pacifismo attraverso la riflessione di una società che aveva conosciuto la prima bomba atomica sui civili
Continua a spendersi per le cause presidiare sociali e politiche che gli stavano a cuore
Sostenne la causa palestinese visitando i campi profughi del Libano
Ebbene avemmo incontri festosi e fraterni con vescovi dell'America Latina
Legati alla teologia della liberazione e partecipe e solidarietà collazione il martirio di monsignor Oscar romeno
Con vari libri approfondire la questione femminile nella Chiesa e più sensibile alla istanze della teologia dilatarsi femminista
Affrontò temi teologici tabù come quello esaminato nel libro il diavolo mio fratello
Si impegnò nella città come esponente eletto in un municipio per il bene essere di Roma
Pur affaticato per i malanni De Rita Pelletta egli non l'abbandono nessuna battaglia
Ma inevitabile
Arrivo il tramonto fisico la quasi cecità che negli ultimi anni lo afflisse fu per lui un doloroso entità
In merito possiamo testimoniare che li affrontò la malattia con pazienza e anche con una gara dose di humour
Anche del tumore perché l'ho colpito e che lo sapevo bene lo sapeva bene avrebbe affrettato la sua fine egli ragionare con ammirevole distacco
Per quanto non inattesa il tredici luglio due mila diciassette ci giunge come un fulmine la notizia della sua morte improvvisa
Nella veglia funebre in comunità
Venne a pregare con noi oppure l'abate di San Paolo Roberto e il quindici luglio quando la bara di Giovanni veniva portato attraverso i giardini sudiste nel capannone come si sarebbe celebrato il funerale
E adesso furto è presente anche umile gente del quartiere
Che aveva Amato molte persone
Non cattoliche e musulmane
Per disposizione di giorni aperto le campane
Sono
Per noi Giovanni è stato un profeta che ci ha fatto capire cosa voglia dire essere chiesa altra non dunque un'altra chiesa risultati e di una divisione o di uno scisma
Ma un modo radicalmente altro per cercare pur consapevoli dei suoi e dei nostri limiti dividere la memoria e la testimonianza di Gesù
Giovanni si è battuto anche nel suo gli ultimi scritte su confronti proprio l'ultimo numero contro le facili canonizzazioni e non non li faremo questo torto possiamo solo testimoniare chi per molti di noi è stato maestro di fede
Cioè di speranza aldilà e oltre le religioni
E dunque responsabilità nostra e di l'intera comunità dei credenti che la sua eredità non vada perduto perduta egli ha onorato in un tempo ecclesiale politico
Diversissimo da quello di Benedetto da Norcia l'antico mandato ora e la bontà questo ha fatto Giovanni ormai cattolico
Marginali
Come cui amava definirsi
Segnato da grandi mitezza
Passione ecclesiali e rigore laico
La sua memoria sia in televisione
Ringrazio Luigi per queste parole che ci fan chi ci hanno fatto ripercorrerne
Tutto il cammino che abbiamo fatto con Giovanni che è stato un cammino di ricerca di apprendimento
Di desiderio di andare avanti senza essere mai convinti di aver conquistato la verità
Il testo di questa lettura che ha fatto Luigi lo troverete poi insieme con i libri e sarà a disposizione non l'hanno già distribuito con il PSE
Abbiamo ancora una lettura dalla terra e Didio se Marco Baliani vuole tornare qui
Sei già grazie
è alla situazione italiana che penso di riferirmi evidentemente con questo contributo affinché ristabilendo la sua fisionomia di Chiesa dei poveri recuperi anche quella piena libertà di parola
Alla quale Cristo ha tenuto più cara qualsiasi altra cosa non permettendo che le Vangelo venisse in alcun modo confuso né con un messianismo nazionalistico né con un supporto per il potere costituito
Soltanto negli ultimi anni si è alzata qualche voce di credenti a denunciare questa situazione di ingiustizia
Negli anni sessantanove settanta a proposito della vicenda dei baraccati di Prato Rotondo a Roma fu denunciata la compromissione con la speculazione edilizia Dinoi religiosi
L'anno scorso la lettera i cristiani di Roma firmata da tredici sacerdoti romani ha fatto la denuncia più circostanziata e un'analisi più completa della situazione dei baraccati a Roma
Delle sue cause immediate e delle implicazioni dei cristiani con questa situazione
Queste denunce hanno suscitato delle reazioni negative da parte nostra legate soprattutto almeno al metodo non ritenuto opportuno alle persone non ritenute competenti
Senza voler sottovalutare le osservazioni fatte a chi si era assunto il compito di questa domanda è però necessario esaminare i contenuti dei documenti stessi che in realtà sembrano toccare con sincerità e coraggio problemi veri scottanti
A questo punto emerge infatti una seconda motivazione del silenzio della Chiesa nei confronti di questa situazione di ingiustizia e di oppressione
Cioè il significato realmente politico di questo silenzio
Dobbiamo convincerci che ogni nostra azione e politica anche il nostro silenzio è una scelta politica
Perché la dimensione politica intesa come presenza razionale responsabile dell'uomo nella storia è una dimensione essenziale ad ogni uomo ad ogni gruppo sociale
Col suo stesso modo di essere e di esistere liberamente e responsabilmente ogni uomo e ogni gruppo sociale intervengono nella costruzione della storia
Pertanto anche il silenzio la pretesa di non far politica è già una scelta politica è una fidarsi ciecamente all'azione alla politica degli altri
Quindi il silenzio della Chiesa sulla situazione di ingiustizia create mantenuta nella città dallo sviluppo capitalistico e già una scelta politica
E la scelta di avallare col silenzio la passività l'operato del capitale l'oppressione dei poveri e degli emarginati gli operai del popolo
Ma si deve aggiungere subito che la Chiesa non si è limitato ad avallare passivamente l'oppressione dei poveri da parte dei potenti essa è compromessa con lo sfruttamento capitalistico a livello strutturale economico a livello giuridico politico e a livello ideologico
A livello economico l'organizzazione ecclesiastica appare chiaramente come una delle forze che abita liste che che sono direttamente impegnate nel modo capitalistico di sviluppo della città
Nella speculazione edilizia che è alla radice della situazione ingiusta che è stata descritta in precedenza
Questo non solo per la presenza del capitale di provenienza ecclesiastica in alcune società immobiliari e allo stesso tempo proprietarie di aree fabbricabili e imprese costruttrici
Ma soprattutto perché gli enti religiosi in una città come Roma rappresentano una notevole parte fra le grandi proprietà dei terreni fabbricabili come si legge in un comunicato dell'agenzia a vista
Dalla scrivania degli enti religiosi nel catasto rustico di Roma risultano appartenenti agli stessi enti circa cinquantuno milioni di metri quadri
Di cui almeno tredici milioni di metri quadri situati dentro i limiti del piano regolatore del mille novecentotrentuno e trentotto milioni di metri quadri a una distanza massima di venticinque chilometri dei limiti dello stesso piano
Se si pensa che proprio i nostri ordini religiosi sono stati suscitati dallo spirito nella chiesa attraverso i secoli per contestare in modo profetico ed effettuale
La mondanità azione la secolarizzazione della comunità cristiana che riponeva la propria confidenza nella potenza del denaro delle strutture edilizie delle alleanze con i potenti della terra
Invece che nella potenza di Dio e nella forza del messaggio evangelico
Viene da pensare che le nostre famiglie religiose siano diventate un sale ormai insipido e reso incapace di condire
Che significato potrà mai avere per una famiglia religiosa che accumula capitali e fondi di sicurezza per il futuro il detto evangelico
Non vi preoccupate di quel che mangia rete di quel che verrete né per il vostro corpo che rivestì rette cercate prima di tutto il Regno di Dio e la sulla giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta le speranze accese dal Concilio ecumenico Vaticano secondo hanno fatto maturare però e noi Chiesa una più acuta coscienza della nostra responsabilità in tanti mali della città
Il coraggio di un pronunciamento deciso la volontà di una conversione profonda della chiesa essere quella comunità di credenti che si pone veramente nel mondo non come sede di supplenze nei confronti dell'uomo ma come segno dell'amore e della liberazione che viene da Cristo
Questa conversione a mio avviso dovrà seguire il filo delle compromissioni col potere precedentemente individuate se infatti noi cristiani non abbiamo potuto denunciare con chiarezza certe ingiustizie a causa di una serie di legami con il potere politico e con l'ideologia che giustifica la proprietà della terra e la sua mercificazione
Sarà solo con la rottura di questi legami che potremmo recuperare la piena libertà di annuncio della parola di Dio
Prima di chiudere questa lettera vorrei pormi l'interrogativo della mia personale posizione permanendo io stesso solidale a molti titoli a lavello gerarchico con quelle strutture dell'istituzione religiosa che ritengo compromesse con i poteri della città capitalistica
Sono fermamente convinto che si possa in buona fede condurre la battaglia per la conversione delle strutture religiose ed ecclesiastiche restando immense con la speranza di riscattarlo e del loro legami con il potere del capitalismo
Questa lotta l'abbiamo condotta finora ed è bene che altri ancora la conduca no
Sento però la necessità che alcuni di noi oggi come monaci si collochino anche strutturalmente accanto e mezzo ai poveri
Vivendo la precarietà della loro condizione sperimentando l'insufficienza dei loro strumenti anche per condurre la più giusta delle lotte guardando più a quello che la vita monastica è stata e potrà essere in futuro che non a quello che attualmente riconosco nel cenobio benedettino un luogo di aberrazione del padre di ascolto dello spirito di servizio ai fratelli come Gesù ci ha insegnato per attuare questa realtà non è però detto che si debba restare necessariamente legate all'immagine di Monastero separato materialmente dal contesto sociale che la tradizione monastica consacrato il costantemente presentato come modello
Agli schemi della cittadella dello spirito e della oasi di pace si può giungere da alcuni lo stanno già facendo la proposta di una comunità che si immerge nella condizione violenta della città divenuta oggi un deserto umano per viverci una vita diversa
Una famiglia di discepoli del Signore può attuare la sua ricerca di Dio la sua fuga dal mondo oggi diremmo contestazione al mondo proprio perché sceglie di esistere in modo non mondano laddove ai poveri che Gesù amo quali consegnò la sua buona novella
Hanno la loro dimora del conducono la loro vita di lavoro e di lotta
San Benedetto nel sesto secolo abbandonò la città mondana per rifugiarsi nelle montagne
Alla ricerca di una situazione ambientale voli ambientale favorevole per la ricerca di Dio e l'attuazione del Vangelo e ciò lo condusse a creare una comunità di uomini che visse la stessa vita dei poveri della terra
Oggi forse San Benedetto abbandonerebbe le campagne le montagne popolate da graziose confortevoli villette Deauville i ricchi e potenti hanno scelto la loro dimora
Per andare a cercare in mezzo alle masse dipendenti sfruttate della città il giusto luogo della rilettura del Vangelo
Lo Spirito Santo ci conduca tutti per mano a quella pienezza di verità che Gesù ci ha promesso e ci nuova ad operare in una direzione di speranza a questa speranza vigilante ci esortano i vescovi brasiliani con queste parole
La speranza cristiana non ci permette di rimanere inerti aspettando passivamente il momento della restaurazione di tutte le cose ma esige una presenza indomita e attiva capace di provocare nella corrente della storia i segni della resurrezione
Fratelli la parola di Gesù e di una forza incomparabile per noi in questa ora oscura ma anche carica di promesse prendete coraggio elevato il vostro sguardo perché si avvicina l'ora della liberazione vostra
Bene grazie ancora a Baliani perché le parole lette che sono le parole di Giovanni hanno continuato a chiarirci
Il significato che l'importanza del suo percorso
Credo che possiamo cominciare
Sarà tavola rotonda abbiamo qui con noi monsignor Loiodice
Perché è vescovo di Roma sud il professor nell'umiltà
Marinella Perroni
Che
Luca Maria Nico
Tornò a ciascuno
Qualche domanda nel momento in cui do la parola per cercare di approfondire alcuni aspetti del nostro percorso che sono stati certamente guidati da Giovanni allora tutti
Grazie intanto il saluto buonasera a tutti
Forse quando sono stato invitato a questa serata va forse io sono un po'come Padre Abate non ne siamo convinti una generazione diversa io nasceva o quando quando Franzoni diventava abate di San Paolo quindi negli anni fu così della dell'attività nelle almeno io ero bambino mettevamo pensavamo a tutt'altro positivo in un'altra zona concretamente della città
Dove ho passato tra l'altro la maggior parte dei miei anni una zona periferica dal dall'altro lato sulla via Casilina speciale famose torri Torpignattara autore spaccata Angela Maurer a Tor Bella Monaca eccetera
E perché se la vicino Santo che fischia ecco ecco perché sa ok va be'e e quindi ho detto
Poco avuto diciamo sì la fortuna di conoscerlo
Certamente domenica noto quello che è accaduto chiaramente nella diocesi di Roma si si conosceva la storia anche di noi diciamo un po'più giovani
Che attraverso il contatto corre che ho preso poi con la con la comica di basse
Me l'ha dato una un medico una dottoressa
E che appunto conosceva o conosce qualcuno di voi insomma no che la responsabile di ambulatori di strada
Incremento delle delle elemosine di apostolica con cui aprimmo un Progetto proprio di ambulatorio sociale per poveri e immigrati quando io a Tor Bella Monaca
E lei mi disse perché non vai a conoscere la comunità di base visto che tu sei il vescovo del settore sud
E io dissi guarda io ci sono passato perché chiaramente da tre anni e mezzo quando quando sono vescovi questa zona
E chiaramente Micam passare sull'Ostiense insomma è abbastanza ovvio tra l'altro una volta facendo una processione è un sabato mattina mi ricordo unica volta che ci sono passato a piedi sull'Ostiense mi fermai a guardare l'ingresso di Toto comunitari basi questa deve essere dopo quella di cui si parla ogni tanto eccetera
E poi diciamo da questa da questa situazione venne fuori un incontro con una un un invito che mi fu fatto no
Da Gianni insomma e in quell'occasione o meglio nell'altra occasione c'era anche Giovanni Franzoni che quindi conobbe insorgono riconoscere parliamo due anni fa circa poco più di due anni fa
E allora lì io ho capito colto senz'altro che ho di fronte a una persona sicuramente molto molto particolari
La cui storia di vita
Per tanti versi apprezzabile discutibile questo punto pollo lascia ognuno può avere una sua opinione certamente però citava uno spaccato di un modo di intendere e di leggere il Vangelo estremamente serio radicale radicato
E quindi e quindi questo personalmente a me ha sempre no in cui ho finito sembra poco è sempre interessato profondamente mi hanno interessato sempre
Quelle esperienze di vita o quelle testimonianze di vita che riuscivano
Attrezzature il Vangelo nei tempi in cui si vive in cui si è in maniera però concreta
Perché una cosa che sperimentali da sempre da da quando ero ragazzo poi da quando studiando ovviamente e che la morte del della fede del cristianesimo e quindi del Vangelo e l'idealizzazione una forma di idealità
Quello che appunto papa Francesco pesci spesso chiama un po'un mio strisce disponiamo agnosticismo
Franzoni fa faceva chiaramente il riferimento immediato diretto a questo evento epocale che che tutti riconosciamo S il il Vaticano secondo
Il Concilio
Mi tornano in mente alcune cose stampa dieci anni fa ai primi Annika coperte sono opere da trent'anni quindi ricordo mi trovai con un prete molto anziano di una diocesi del nord e così via Paola scambiavamo qualche parola dice sì sì ho vissuto il Concilio e mi disse una frase che mi rimasta sempre impressa ma noi che vivevamo che facevamo i preti prima del Concilio
Per noi è come se e uso un'espressione un po'forte e come se fosse stata un'altra religione
Quella post conciliare lo diceva in termini sinceri cioè non c'era nessuna polemica assolutamente nessuna denigrazione per carità ricevono un disagio suo
Che mi accorsi mi resi conto che probabilmente il concilio Vaticano secondo come alcuni grandi eventi della storia ci anche civile potremmo dire e religiosa
Di fatto sono un po'mi veniva questo quindi è sempre questo paragone un po'come la vita umana
La vita umana il bambino si nasce
I bambini non si nasce adulti un evento il di quel genere è un evento nel momento in cui è vissuto che comunque ha Pino
Al bambino io non posso chiedere di essere già un adulto che aveva bisogno di un tempo di una crescita in evoluzione
Di una ricomprensione di una nuova comprensione
Un po'come la rivelazione stessa impropriamente faccio un'analogia un po'in programma per capirci che si comprende nel tempo che si svela nel tempo non perché non era già data nell'atto della rivelazione stessa no in Cristo stesso ma perché la comprensione che ne abbiamo di essa chiaramente ha bisogno del tempo ha bisogno del degli anni dei decenni dei secoli
Altrimenti rischiamo di non capire di non vedere di vederne solo una parte di vedere solo un aspetto o di farci peggio Ancona verità a nostro uso e consumo
Che non è mai così non può mai essere così
E allora
Dico certamente le persone che l'hanno vissuto il Concilio e mi sono sempre chiesto ma perché sono stati così in pochi no in pochi ci sono stati anche tanti diciamo ma comunque che appunto l'hanno visto l'hanno vissuto l'hanno sentito come un evento veramente
Diverso innovativo sicuramente uno di questi è proprio Giovanni Franzoni al punto tale da farlo diventare un elemento nella sua vita di fede nella sua vita di sacerdoti ripete di Monaco di Abate
Farlo diventare qualcosa che poteva anche arrivare a sconvolgere la vita
Addirittura a rimettere la completamente in discussione
Ma del Concilio io li pensavo anche
Ai miei studi diciamo gli studi soldi di quando studiamo la Gregoriana quando il seminario certamente se ne parlava dovunque nei corsi teologici non c'è un corso che non citava e che non faceva riferimento ai vari documenti del Concilio
Poi ricordo anche il passaggio quando
Bolli studia che poi Michel si studia teologia fondamentale perché sentivo fortemente che i due aspetti no presenti nel due degli aspetti presenti nel Concilio il dialogo con il mondo Bagaudi Hume spesse che il dialogo con con le religioni diciamo così in senso lato d'incasso ma nella Nostra Aetate cioè erano veramente
è un discorso non rinviabile
Pena l'insignificanza della fede
Proprio la la ghettizzazione fatto che si il rischio era quello che poi si la nostra fede cristiana si sarebbe resa quasi insignificante
E allora
Ci rivedo nel nostro tempo nel tempo di oggi
Faccio un po'un salto quello che sta accadendo con papa Francesco
Io ho vissuto questa elezione del Papa come qualcosa di veramente forte più innovativo
Ho sentito immediatamente ricordo ancora non come tutti eravamo lì occhi chi a San Pietro che in televisione a sentire queste lezioni tra l'altro abbastanza rapida potremmo dire così insomma un giorno e mezzo due
E e c'ho sentito qualcosa di veramente nuovo quella Chiesa che io avevo sempre un po'non dico sognato ma insomma pensato no però non pensavo che poteva esiste in cui i termini mi rendevo conto che che però sarebbe stato un cammino lungo e faticoso quello di riportare Ca'diretta al Concilio ma non per ritornare indietro per fare in modo che così come deve essere
La chiesa realizzi sviluppi cioè e Possa incarnare e quindi presentare portai al mondo
Quella verità che Cristo Cristo stesso e non essere un intralcio un ostacolo un muro come qualche volta si rischia che questo accada
E anche quello che è accaduto e sta accadendo in questi anni con papa Francesco fa riflettere non perché pensiamoci un po'prima
L'acclamazione
Ai primi mesi sono stati messi di estrema acclamazione
Tutti vedevano questo Papa no così derubricato così
Così immediato così diretto no e dalla prima uscita salva il balcone a finestra insomma e tutte le altre altri interventi
Poi dopo sinceramente iniziare un po'a preoccuparmi spesso ho condiviso questa sensazione con arco degli amici per etico nelle persone che il tempo a preoccuparmi perché sentivo un'eccessiva
Idealizzazione un'eccessiva acclamazione di quest'uomo
Poi a un certo punto sono cominciate ad arrivare delle critiche fino a diventare anche purtroppo estremamente feroci polemiche e quindi anche sovente fuori luogo più al di più dall'interno che dall'esterno
Però mi sono sentito un po'sollevato in quel momento perché perché ho capito che c'è ancor più vangelo nel fatto che io un Papa stesso fosse che ha virgolette criticato attaccato in questo modo ciò che essa quello che ha sapore di Vangelo porta sempre inevitabilmente
Un un un certo contrasto una certa contrapposizione a certa contraddizione e così via insomma come ci ha detto nel Vangelo stesso
E il discorso appunto conciliare io minacciosi trovato tante cose cioè il concilio non
Appunto tutto il suo percorso su elaborazione la sua nascita
Mi tornava in mente quell'cosicché oggi chiamato Patto delle catacombe citato nel nel tuo libro Honen nel libro di ti Luigi Santi del poderoso libro ma devo dire molto scorrevole che appunto IG nega lotta in può fare
E quando un gruppo di vescovi fece una sorta di professione rispetto allo stile
Ecco dentro al suo eccellenza al qui davanti
Perché e quindi che mi colpì perché anche quella fu una cosa che ho scoprì dopo su voglio dire di quelle cose un po'dietro le righe un po'nascoste non può così
E e quindi ha detto CEA c'è c'era questa
Questa questa profezia questo clima questo stile quello che poi Franzoni volle portare con sé e dentro di sé che ha portato per tutta la vita insomma era già presente cioè in altre parole la chiesa
I verità abilmente non dobbiamo stupirci secondo me di trovarci sempre varie anime non c'è dubbio
Che è fatta di esseri umani fatta di persone ma da sempre cioè basta a iniziare cioè la che anche il collegio apostolica fatto di anime completamente diverse
E così via cioè la strani sei che la Chiesa nei secoli eccetera
Ricordo anche di papa Ratzinger per quanto appunto anche lui ha vissuto il Concilio
Ricordo il discorso
Alla alla Curia primo discorso egli fece dicembre del quando fu eletto il due mila cinque
Che quello turco usciti nel libero malori per lo ricordo anche in parallelo con l'ultimo discorso che lui ha fatto ai preti di Roma eravamo appunto a febbraio del due mila tredici
Dove richiamava un po'negli stessi temi questo suo questa idea dello spirito del Concilio che secondo lui fu un po'deviato da questo soprattutto dalla parte massmediatica cioè lui disse appunto
Che furono coi mass media trasmette a veicolare tutta una serie di cose che non erano l'essenza secondo lui anche con quel rapporto che riponeva tra continuità e discontinuità rispetto alla Chiesa precedente
E che questo ma fatto sempre molto riflette dal punto di vista della
Proprio dell'accoglienza del Concilio che sono passati tanti anni cinquanta e più anni per cui non si dice ma quanto si vuole
Questa domanda ogni tanto viene fuori ma quanto ci vuole ad accogliere a recepire a fare nostre come credenti come comunità credente come comunità di cristiani certe spinta certe novità certe non c'è una verità più applicata alla realtà perché poi il problema non è tanto di cercare di rincorrere la novità se non sembra che vogliamo fare gli originali a tutti i costi no
E quindi io mi sono sempre posto la domanda no di come io stesso da prete adesso un po'da vescovo cioè e come la vivo cioè questa esperienza del Vangelo che novità sempre continuamente innanzitutto permette poi per e per le persone il popolo di tiglio I sacerdoti confratelli a cui in qualche modo sono chiamato ad annunciarlo a dirlo a dire il cielo perché veramente un discorso comune
E ognuno credo che secondo me appunto ognuno risponde a una sua vocazione specifica ci sono stati tanti tanti sacerdoti che hanno che hanno voluto che hanno sono riusciti a comprende determinato
Un determinato aspetto di questo del Concilio e l'hanno voluto e ci sono riusciti ad applicargli in un certo modo
Tanti altri alcuni l'hanno fatto in maniera insaputa cioè come dire si è saputo sono nomi noti
Altri l'hanno fatto nel nascondimento della così della loro magari vita sacerdotale o del o semplici laici famiglie persone che c'hanno creduto ci credono e lo portano avanti con grande grande fiducia con grande vigore
La comunità di base la guida di base sicuramente avuto secondo me il merito e ha il merito di essere profetica di assegni precorritrice dei tempi certamente però è anche vero che grazie a Dio oggi tante realtà vivono esperienze simili a questa come d'altra parte la Chiesa veramente un un grandissimo organismo dove c'è veramente tanto dentro
Tante parrocchie comunità religiosa associazioni che hanno per esempio penso alle all'episodio che ha detto a tutti noto di qualche anno fa quando il Papa ha chiesto l'ospitalità si uno può dire erano pochi sono stati pochi potevano essere di più
Però io lo lo vedo lo sento l'incontro parroci che hanno appunto ospitato famiglie parroci che hanno dato degli spazi dove era possibile capito della canonica o di altri ambienti parrocchiali per per mettersi per mettere in gioco per dare veramente accoglienza ospitalità quell'accoglienza che ormai è diventata per noi un quasi un filo rosso
Motivo continuamente ricorrente nel nel magistero nell'insegnamento di papa Francesco
E allora credo che questo lo accomuni veramente molto al pensiero e soprattutto all'opera di difendi sogni
Non so se si sono conosciuti non lo so se hanno avuto occasioni di incontrarsi non lo so
E proprio ente chiara prova Francesco magari venendo come disse lui da un altro mondo forse non non ha avuto il modo l'occasione non lo so vero però certamente alcuni alcuni temi sono veramente tenente molto molto simili e ritrovavo un numero dell'esortazione sulla santità di Papa Francesco e numero centodue dove quando dice così spesso si sente dire che di fronte al relativismo ai limiti del mondo attuale sarebbe un tema marginale per esempio le situazioni umilianti
Alcuni cattolici affermano che è un tema secondario rispetto ai temi seri della bioetica
Che che dica cose simili un politico preoccupato per i suoi successi si può comprendere ma non un cristiano a cui sia dice solo l'atteggiamento di mettersi nei panni di quel fratello che rischia la vita per dare un futuro ai suoi figli
Possiamo riconoscere che è precisamente quello che ci chiede Gesù quando ci dice che accogliamo lui stesso in ogni forestiero Matteo venticinque
San Benedetto l'aveva accettato senza riserve
E anche se ciò avrebbe potuto complicare la vita dei monaci San Benedetto stabilì che tutti gli ospiti che si presentasse al monastero lì si accogliesse come Cristo esprimendo lo perfino con gesti di adorazione
E che i poveri pellegrini lì si trattasse con la massima cura e sollecitudine questa un po'la Chiesa che penso che desidero che sogno che cerco di così pian piano di realizzare nel mio piccolo
E di proporre come possibilità concreta perché il Vangelo sia veramente vissuto che sia quello che deve essere così come Gesù l'ha voluto
Cioè una una voce per il nostro tempo per la vita di ogni giorno che ci aiuti veramente
Ad affrontarla viverla con gioia con profondità con serenità credo che quello che tutti auspichiamo quello che sicuramente Giovanni Franzoni ha voluto nella sua vita nei passaggi appunto per più diversi della sua vita
Nel suo sacerdozio leggendo anche l'autobiografia che sempre Gianni mamma aveva regalato
Ritrovato come questo desiderio di essere prete sia rimasto sempre cioè di fatto è chiaro e questo grazie
Grazie a monsignor Proview dice anche per questo insistere sul fatto che Giovanni Franzoni nel suo percorso del suo insegnamento di cui noi abbiamo potuto godere
Non ha mai smesso un attimo di pensare
Agli altri come riferimenti dell'amore cioè della necessità di dare
Do la parola adesso al professor Belloni storico della Chiesa
Che anche luce parlerà dei del della situazione di emarginazione di Giovanni Franzoni
Che
Questa sua emarginazione
C'era proprio questa è la domanda che pongo era proprio in media ineliminabile
Grazie
Dunque ciò c'è un pensiero che mi passa per la testa ogni tanto quando ci sono occasioni come questa e ti dico con
Con con con amichevole franchezza della Chiesa cattolica basta che muori e la tua reputazione cresce di molto
Per cui come dire
Abbiamo speranza a tutti c'è speranza per tutti
E inoltre dedico questa cosa solo perché c'è una questione della quale mi sento professionalmente chiamato chiamato in causa
Perché la della battuta
C'è un una tendenza fatale anagrafica cosa logica delle cose che alla fine porta a dire che non in fondo non è successo niente di grave che ciascuno aveva le sue ragioni
Un po'come del della banalità della vita quotidiana no in cui si perde la memoria della violenza e del conflitto
Allora io ragionevole certezza sul fatto che il Padreterno perdonerà chi ha fatto la violenza al Padreterno pretendeva che ha subito l'eccellenza artisticamente il Padreterno avverrà che ha subito la violenza artistica ma credo che non perdona errati sicura misto Ricci il fatto di non averla ricordate dimenticata per quello che violenza
La violenza
La la violenza che ha segnato una certa stagione della Chiesa cattolica e soprattutto della Chiesa italiana è stata una stagione di violenza
Di violenza istituzionale
Di violenza violenta di violenza non del tutto immotivata grazie al cielo notturno non Pascali non è mai diventato papà
E non un messo Thomas nella quale questo è stato l'elemento forte e determinante
E sia dei può dare un dà ragione a quella violenza la cosa che mi torna più spesso indente e quella frase di monsignor da affatto nella prefazione esperienze pastorali in tempi non sospetti
Ratzinger lo studente Papa Giovanni facce del patriarca era tutto a posto al mondo monsignor dava che era un innocuo vescovo di Camerino
Ci voleva la Pira pre comincia a farla prefazione a sto batto età max critica il cattolicesimo politico ha prodotto danni incalcolabili ci vorranno secoli per rimediare
Il cattolicesimo politico ha prodotto danni incalcolabili ci vorranno secoli per rimediare
Un giudizio che non non torna rispetto a quel momento Belometti quel cattolicesimo politico sta per fare il centrosinistra più di così cosa fuori
Il momento in cui cattolicesimo politico sta licenziando il centrismo De Gasperi gli hanno ed elaborando l'adozione delle fasi di di di Aldo Moro
Nel momento in cui l'attrice suo politico sta avviando grazie ad una fase di crescita
Economica nel paese quella che diventerà una grande stagione del riformismo con la costruzione di tutta una serie di logiche dei diritti di emancipazione dei diritti civili
Ma la cosa che dava cioè intuisce e quello che questa zavorra della politicizzazione della felicità
Che posati in fondo al cattolicesimo italiano
Avrebbe continuato a produrre sette Mecatti Gino cicli a tutti i livelli e per tutto
E questo secondo me e una delle cose che gioca e che ne è importante ricordarsi per capire la stagione della violenza di cui ho parlato
Per capire sia chi la violenza e la subisce come Don Giovanni Franzoni sia che l'eccellenza la fa come il Papa
Adesso grazie al cielo di accanto Rizzati tutti quindi si può parlare più liberamente
E
Il noto l'incapacità del cattolicesimo italiano G. riuscirà pensa Rita in cielo al di fuori della politica sede della fede e impressionante
Talmente impressionante che oggi che non si riesce a fare una politicizzazione della fede Mancas del Vangelo
Se mi questo paradosso fantastico che abbiamo un Papa super-pub Jellicoe
I Gigione Arcangeli citato trasparente essi spontanei istintiva
Di Tina Fey freschezza incalcolabile senza retropensieri senza nulla
E e pure questo e e primo caso giunge un Papa contestato duro si dice ma non è che per caso lei fa Cristiano
Non è che per caso lei è cristiano
Se se cristiano non si preoccupi abbiamo solo dei dubbia mica una scomunica però qualche dubbio ma ma tiene sul Papa cristiana
Questo problema della presenza della fede è un problema che siccome importantissimo per spiegare e non chi ha ragione e chi ha torto ma per spiegare la parabola di di Franzoni cora proprio della quale ci sono da quella lettera del del settantatré mi sembra Sanza perché per ricordarmi quando usciva ricordavo dedizione verde piccolina
Quella viene dopo
Per come quella verde dovrebbero del bene perché c'è una frase sottolineata che poi vi dico e mi ricordo mi ricordo ancora
Il problema era quello che si pensava in quel momento con lettera pensata che il vero punto di sfida del cancello fosse un punto di sfida ancora una volta politico nel quale il dato politico fosse dirimente decisivo
E la cosa paradossale e quella che Chiti se giudicare consigliare parlare discutere e poi alla fine invece non fa nessuna di queste cose procede ad una serie di sanzioni molto uomo molto severe Dom Franzoni ha subito un trattamento molto diverso da quello subito dal cardinale law di Boston che non è mai stato ridotto allo stato laicale in vita sua Sant'uomo
E chi fa questo lo fa ancora una volta predella ragioni politiche
Il punto dell'eccellenza rimane un punto esclusivamente politico
L'incapacità di cogliere l'istanza evangelica commi stanza dirimente di confronto impressionante
E questo li porta ad un punto che quello che vi dicevo beh sembra sempre colpito della terra ITT o che letto anche poco fa
Marco Baliani a cui sono molto grato perché come sempre
E capace di dare vita alle alle parole
Quando parla dell'esigenza di sperimentare la della comunanza quei poveri l'insufficienza dei loro strumenti
L'insufficienza dei loro strumenti
Perché in quella frase secondo me c'è un'intuizione poi perdute anche per Franzoni per tutta un'intuizione profonda di quella che era la grande alternativa conciliare del dicembre mille novecentosessantadue
Del Concilio ha già detto monsignor lui dice le ricordo ancora con come illuminante una frase che ci disse Giovanni Paolo secondo quando gli portammo il primo volume della Storia del Concilio
E quando stavamo uscendo il compito Alberico un po'di altri che c'era da luci disse quando siamo entrati in Concilio avevamo una teste una mitria quando siamo usciti ecco quale sulla mitria
Perché era la classica esperienza che raccontavano tutti i peschi la cosa che diceva a par Paolo dell'altra religione no c'è l'esperienza di un di un cambiamento profondo nel quale tutti quanti tocca fanno con mano quella cosa che papa Giovanni dice
Sul letto di morte del Vangelo che cambiasse monete cominciamo a comprenderlo bella
Però in questa esperienza conciliare c'era stato un momento decisivo a dicembre del mille centosessantadue nel quale una questione rimane inevasa ed è la questione della povertà
E della questione della povertà
Sei dicembre sessantadue il cardinale dal caro Luigi lo ricordava meglio di me fa un discorso sulla questione della struttura del Concilio perché a al perché
L'angelo sezione cominciava a Pasolini perché papa Giovanni abbia voluto che il Concilio comincia servitù Lucia in quel momento lo capisce messo su no
Nessuno
Tutti c'hanno la testa affiche aztechi e cercando la struttura l'indice lo schema delle cose allora ciascuno tira fuori il suo schema chiesa di Intra che sta a destra
Costituzioni decreti
Norme per i cannoni norme dogmatiche dottrinale par e chi più ne ha più ne metta
E lei caro propone che il l'architrave del Concilio sia la povertà di Cristo
E dalla povertà di Cristo la porta della chiesa e la Chiesa come Chiesa dei poveri costola tetto l'undici settembre nel discorso quello è un passaggio importantissimo perché su questo il Concilio Vaticano secondo fa poco però fa una cosa decisiva
In menu veggenti vuoto Praga Fo tre c'è quella da Lucia
Violenta nettissima che dice come Cristo ha compiuto l'opera redenzione della povertà la prosecuzione così la chiesa
Do ragione padre Paolo il Vaticano secondo è stato citato in tutte le salse Domenico conciliare ha prodotto più citazioni del Vaticano secondo che numeri di Topolino
Quella frase lì nel mezzo delle chiesa cattolica tre mila centosessanta porta ad oggi non è stata citata mai mai
è stato citato tutto
Sui preti sui religiosi sui laici sui laici sul mondo sulla modernità sull'antichità sulla tradizione e sulla liturgia tutto è stato citato tutto quello che è stato citato quello mai perché quello fissata una questione che non era semplicemente un problema d'interpretazione cristiana della povertà come sfida politica nella costruzione del mondo giusto
Non vi era un ente presa dalla povertà come una caratteristica col quale la Chiesa pre potuto fare un miglior marketing del proprio prodotto
Religiosa essere più credibile più autentica nella questione che stabiliva un un una linea molto avanti
A tutto che poneva la la chiesa in qualsiasi stanza in una condizione di ricerca del la del Vangelo che come quella della fine del Cantico dei Cantici
Quando alla fine si innamorano si cerca poi un capitolo e due capite del recapito equa pro capite ci capite se cade alla fine si fanno e quando si fa quando lei gli dice Fujifilm ho chiamato mio i vasi scena e undici capitoli che la cerchi fuggì dove perché la la la la la Chiesa che dice fuggito per e perché sa che quello che ha norme quello che vuole
Che quello che vuole e quello che le sta sempre davanti e il Gesù di spalle di quel capolavori se Vangelo secondo Matteo di Pasolini in cui di Gesù si vede il volto per il dieci per cento per il novanta per cento le spalle esattamente quelle vangelo
Perché quello che noi seguiamo del volto di Cristo sulle spalle di Cristo
Che sta davanti
Allora questo problema di riuscire a prender la povertà come le spalle di Cristo
Con le quali andare in una ricerca che non avrebbe mai potuto accontentarsi dottori sensazione è il problema di quella violenza che segna il post Concilio italiano gli anni fa sessantotto e il e il settantotto gli arredi d'eccellenza istituzionale che appunto credo sarebbe spande attivissimo ci sono diverse il Vangelo posta sui sepolcri
Edulcorare campeggiare in maniera facile
Ma che fa anche capita perché quella deve servire non tanto a farsi delle stipati dipinte sulle Magni e neanche a fare tanto delle stipate vere perché circa e queste comunità credo che lei abbia ma serve semplicemente per riuscire a capire che quel problema della precisazione della fede rimaneva aperto è rimasto aperto è rimasto aperto dentro la vita di un uomo che ha sarà senz'altro diceva giustamente il padre Abate
Che è rimasto tutto quello che è stato per sarebbe rimasto rimasto sposo è rimasto a Monaco è rimasto paté rimasto prete Balto cristiano è rimasto battezzato in in Bulgaria conduce racconta giovane fa rinunzia pensate
Era tutte quante queste cose insieme ma che al tempo stesso apparteneva questo l'uso della presa della fede finisco
E
Nel merito nel cristianesimo di oggi del cattolicesimo ormai Lodi oggi c'è quello che diceva prima padre Paolo
è una condizione un po'anomala nella quale il massimo dell'autorità propone il massimo distanza evangelica e il minimo dell'autorità proponi minimo distanza
Evangelica copulano strategia ideologiche che alla fine spinge il voto cattolico verso la lega un'altra serie di cosette in cui ci facciamo grazie a reciprocamente questa sera
Allora il punto ritorna quello del del dell'oracolo di Titan fatti come fare un cattolicesimo che non diventi un cattolicesimo politico netti testa ma neanche un peso politico di sinistra
Che diventò cattolicesimo che sa stare nella politica con la libertà la freschezza e la leggerezza
Con la quale ci si può stare farsi carico di quello che accade ma anche sapere che c'è un altro punto ulteriore che continuamente rimette indiscusso delle soluzioni
Prese il cece Ugo Sperone quel terzo racconto della conversione di Paoli Atti degli Apostoli no quando ci su Cribari dirli Sauro Savoldelli dicessero sotto Scarlatti tre in cioè duro resistere lo sperone
C'è uno sperone che questo sperone del cancello che deve continuare a pungere dentro la carne perché quelle donne un'espressione della Celenza ma è l'unificata cita per fuggire a quel rapporto Core Boso fra l'autorità e l'Arci Cisco del del Cantico dei Cantici e quelli in cui la violenza al contrario si cenerà grazie
La ringrazio il professor Melloni e adesso do la parola a Marinella Perroni che ha lavorato
Pericolo con il gruppo delle donne della comunità di San Paolo
Bene buonasera in realtà io non ha frequentato Giovanni Franzoni e non posso quindi parlare in modo personale e diretto d'altra parte non sono una storica
E no no quindi la capacità di valutarne con competenza la figura e il ruolo all'interno del cattolicesimo post conciliare della seconda metà del secolo scorso
Anche permetterò come per molti altri il nome di Giovanni Franzoni coincide con un'icona un'icona dell'epoca post conciliare
Di cui ha incarnato le speranze le tensioni il travaglio
Grazie dell'intervento che tu hai fatto Alberto la sofferenza
Ricordo con la stessa commozione con cui l'ho letto il suo la Terre di Dio
Un testo che alla mia generazione ha permesso di dare un ordito biblico e teologico alle nostre irrequietezza e alle nostre speranze
Un nuovo modo di riflettere teologicamente di fronte a Dio in compagnia degli uomini un nuovo modo di fare una lettura sapienziale della tradizione biblica ma anche della storia
Un testo spinto al largo da eventi che venivano dalla teologia politica
In particolare quella del nord Europa ma anche dalle diverse tipologie della liberazione in particolare quella dell'America Latina
Teologia che prima delle
Dure inquisizione romane facevano sperare anche alla nostra generazione che l'intera Chiesa cattolica anche quella di lunga tradizione come quella europea
Potesse non ripiegarsi su se stessa non li stia isterie lì sì ma aprire strade di futuro
Eravamo d'altra parte una generazione di credenti che vedeva e il Vaticano secondo un'apertura di credito verso un futuro ecclesiale che diventava possibile in misura direttamente proporzionale
A un impegno sempre più consapevole da parte nostra
Per noi d'altra parte il Concilio ci ha insegnato innanzitutto un metodo era proprio il mento di di sentire che in futuro ci chiamava non soltanto il passato
Di Giovanni Franzoni ricordo poi la coraggiosa e al contempo dolorosa accettazione di uscire pur di poter restare dentro
Di lasciare pur di poter conservare di farsi ridurre come allora si diceva e villana mente si continua a dire al popolo di Dio al sacerdozio battesimale
Pur di poter continuare a testimoniare insieme ad altri che il Vangelo è tale solo quando lo è per il mondo
E trovo quanto mai felice la considerazione con cui egli e apre il capitolo quinto della sua autobiografia
Dice non so se il mio motto da Abate tratto da una frase della seconda lettera per l'apostolo Paolo alla chiesa di Corinto
Non veste razze rosso non cerco i vostri averi ma voi si sia realizzato più compiutamente prima o dopo la mia uscita dalla basilica
Ho condiviso la ricerca di verità di Giovanni Franzoni la sua ecclesiali età sempre più irrinunciabile anche se sempre più marginale rispetto a un centro che progressivamente e mi sento di dire violentemente pretendeva di imporre il suo sigillo su tutta la Chiesa ed allontanava così sempre più dai tracciati conciliari ma anche dagli uomini e dalle donne di questo secolo
Ho condiviso la parabola di Giovanni Franzoni ma non sono mai entrato a far parte della comunità con la quale egli ha vissuto la fede è incarnato la speranza per lunghi decenni capisco ora a distanza che la mia tendenza eremita
Forse sarebbe meglio ai più leale dire la mia tendenza anarcoide mi impediva di appartenere a qualsiasi forma di aggregazione specifica anche se essa era come la comunità di San Paolo lontana dalle mura dei Ricci del recinto
Mi sono domandata come posso allora inserirmi in questa memoria collettiva di Giovanni Franzoni cosa ricordare di quanto della sua vita è diventata vita anche mia
Ho deciso di ricordare sia pure solo per accenni quanto lui ha promosso e accompagnato da lontano
Giovanni a mio avviso ha saputo accorgersi che la ricezione del concilio si giocava in modo forte e deciso nel mondo delle donne
Anzi ha capito che proprio le donne avevano dato vita a una delle forme di ricezione del concilio Vaticano secondo
Di cui ha pochi in realtà interessa ma chi era invece una delle forme più più coraggiose e vivaci
è stato capace però di non appropriarsene ha saputo seguirla affiancarla
La sua storia probabilmente non l'aveva preparato ad assumerle farla propria
Ma va del tutto il suo merito di non averne fatto come tanti ecclesiastici dopo di lui oggetto di sciacallaggio
In realtà già come abate Giovanni era stato colpito dal lucido fermento che animava il mondo claustrale femminile proprio riguardo alla richiesta di accesso al sacerdozio
Un problema che ancora oggi è considerato scottante da alcuni insuperabile da altri
E sia pure ex post cioè nella sua autobiografia Franzoni ricorda che durante il suo ha baciato Monate di un monastero di Savoia in Savoia in assenza di cappellano cominciarono a celebrare da sole
Non solo però alla risposta di Giovanni Paolo secondo di fronte alla richiesta presentata dalla superiora delle suore americane di aprire l'accesso al sacerdozio alle donne
Giovanni Paolo rispetto secondo rispose Maria non era nel Cenacolo
Franzoni contrappone quanto sostenuto ormai da tempo dagli esegeti e dalle teologo femministe sulla base dell'evidenza neo testamentaria riguardo alla presenza delle discepoli a Gerusalemme per l'ultima Pasqua di Gesù
E alla testimonianza Paolina sulla conduzione delle comunità Proto cristiane da parte di numerose figure femminili
Franzoni aveva assimilato insomma ciò che le istanze veicolate del movimento femminista
Avevano fatto fermentare ancora anche dentro la riflessione teologica del Novecento
Ma quanto mi interessa quel menzionare è il lavoro che in questi decenni post conciliari è stato fatto dalle donne della comunità di San Paolo
Che è diventato lavoro delle donne delle comunità di base italiane e che si è andato snoda andò lungo percorsi significa ha preso il via grazie a un cordiale coordinamento donne
Dal mille novecentottantotto al mille novecentonovantadue è stato poi punteggiato da un annuale
Incontro nazionale
Dal novantatré al due mila e uno e si è andato sviluppando in seguito in collaborazione con altri gruppi in modo più informale nei primi anni dal due mila due al due mila cinque e poi in modo sempre più ufficiale dal due mila sei un po'Avoltri
Ringrazia riguardo Gabriella nata che mi ha fornito tutte le informazioni su questo intenso frastagliato percorso da cui emerge mi sembra con grande chiarezza
Un'indicazione tutt'altro che irrilevante su quanto le donne cattoliche
Sia pure o forse proprio perché non allineate hanno maturato nell'epoca post conciliare
E che forse andrebbe messo al centro della riflessione e della discussione ecclesiale prima che sia irrimediabilmente troppo tardi
Ritengo infatti che l'analogia tra il percorso che ha portato Giovanni Franzoni a partire dal momento del col del post Concilio ad accettare valorizzare una cattolicità marginale
E quello delle donne delle comunità di base sia molto stringente
Analoga è l'estromissione sempre più forze osa del pensiero delle donne e del sentire delle donne dallo spazio ecclesiale
E tutto questo oltre che un grande disagio e una profonda tristezza mi in generale anche una grande paura
Sancisce infatti uno scisma che passerà del tutto inosservato ma che è in realtà ben più grave e serio del teatrino dei chierici guidati dalle fare o delle macchinazioni in tre ecclesiastici che dedicano lo scisma che si sta consumando da parte di molte troppe donne le donne sono state sempre unna
Forza all'interno della mantenimento della fede sono state una circa una cinghia di trasmissione fondamentale e forse non ci rendiamo conto la chiesa non si rende conto di quanto le sta perdendo oggi consolandosi semplicemente con alcune come con i giovani no con alcuni e alcune che sono assolutamente allineati
E purtroppo vero che nella nostra chiesa come del resto nella nostra politica italiana sembra sia davvero importante solo il confronto muscolare
E normalmente tra maschi
Ma invece se guardiamo alla storia della Chiesa come storia della diffusione del Vangelo
Ben più importante dei giochi di potere faziosi dovrebbe essere la cura per un'appartenenza fedele di uomini e donne che vivono la Chiesa come spazio in cui risuona l'annuncio di un vangelo
In grado di aprire alla speranza di liberazione
Troppo spesso il problema dell'episcopato è che pochi pastori hanno davvero interesse cura del popolo di Dio e ancora di meno ne hanno della liberazione degli uomini e delle donne del tempo in cui viviamo
Credo che alle icastica e parole del cardinale Ottaviani che Franzoni riporta nelle pagine della sua autobiografia che dedica alla sua partecipazione al Concilio
Terreno Ottaviani disse l'importante è uscire ancora cattolicità questo concilio
Andrebbe contrapposto lo sforzo di infiniti laici e in particolare di infinite donne credenti che proprio a partire dal Concilio hanno apertamente attestato che non si poteva più essere cattolici emarginando o addirittura annichilendo tutto ciò che appartiene all'universo delle donne alla loro specificità e alle loro istanze alla loro ricerca e alle loro speranze
Non posso qui evidentemente ripercorrere analiticamente il tracciato che del seminario di Brescia del mille novecentottantotto che aveva un titolo quanto mai indicativo del cammino imboccato
E scomode figlie di Eva le comunità di base si interrogano sui percorsi di ricerca delle donne
Arriva fino al ventiduesimo incontro nazionale di Verona delle donne delle comunità di base e non solo dal titolo il tempo dell'attesa intreccio fra esperienza spirituale e vita quotidiana
D'altra parte mi sembra che domani dedica erette un tempo a ripercorrere di pensare a questo cammino
Vorrei limitarmi a segnalare però un'importante punto di criticità e porre la domanda
Cui evidentemente non aspetto in nessun modo una risposta in questa sede ma che mi sembrerebbe una domanda data onorare la memoria di Giovanni Franzoni mettendo a frutto la sua eredità
Se si scorrono anche solo i titoli dei diversi incontri annuali risulta chiaramente riconoscibile una linea di tendenza individuabile nel passaggio lo di compost che magicamente da Dio al divino
Un passaggio segnato da una pietra mila miliare su cui c'è scritto un al di là che nella formula al di là di Padre nostro evoca molte cose che sono tutt'altro che secondaria
Non è qui il luogo per discutere a fondo potenzialità e rischi di questa opzione
Spingersi oltre è a mio avviso con buona pace di innumerevoli uomini di chiesa di tutte le generazioni che sono stati sono e saranno del tutto uguale al cardinal Ottaviani
Spingersi oltre è invece proprio la condizione di fondo della vera cattolicità della chiesa
La cattolicità sta proprio nella capacità di Spielberg di spingersi oltre
E silenziare la voce delle donne delle comunità di base il loro cammino a briglia sciolta e per spazi liberi sarebbe un'ennesima sopraffazione
Di Wome da parte di uomini di chiesa a cui Gesù direbbe con forza quanto disse ai dottori della legge
Cito avete portato via la chiave della conoscenza voi non siete entrati e a quelli che volevano entrare voi l'avete impedito
Però mi domando anche d'altra parte quanto l'esperienza di fede di ecclesiali sta a cui la lunga tradizione cristiana di cui la lunga tradizione di Cristiana è testimone non attesti con vigore che gli autentici cammini di fede
Se spingono spesso oltre al di là non dovrebbero però mai restare rilevanti solo per coloro che li compie
Certamente rinchiusa nell'ideologia religiosa maschile e nella sua pretesa di esercitare il controllo sullo spirito il Dio di Abramo di Gesù Cristo è stato sempre meno divino
Certamente la spinta in avanti che proprio coloro che sono San prestate a forza escluse dal controllo del divino le donne
Salva Dio dall'ideologia religiosa e lo restituisce così alla sua divinità
Mi domando però ed è questa domanda che vorrei porre alla luce della parabola che porta Giovanni Franzoni dal centro ai margini mi domando se il capitale di umanità e di spiritualità che le donne che si sono spinte aldilà
Non debba in qualche modo essere messo di nuovo in circolo
Eredità in grado di contribuire a far sì che la Chiesa posso uscire ancora cattolica dalla profonda crisi che oggi la distanza è sempre più dallo spirito del Vaticano secondo
Ancora cattolica non certo nel senso che dava al termine il cardinal Ottaviani e con lui tanti di tutti i tempi
Credo però che questa capacità tutta contemporanea di gestire processi
In e auto se
Non pagando gli stessi prezzi e forse non facendo pagare lo stesso dolore
Anche che ha vissuto un uomo un monaco una batte compra un cristiano come Giovanni Franzoni questa capacità tutta contemporanea di gestire processi di linea otto anche nei confronti delle Chiese
Caratterizzi oggi più che mai la postura delle donne di fronte ad ogni realtà umana
Chissà allora che un giorno qualcuno non possa scrivere anche della chiesa del nostro tempo quanto Paolo scrisse del Messia
Nato da donna grazie
Grazie a Marinella Perroni come donna sono particolarmente grata delle cose che ha detto per la presenza delle donne nella ricerca di una ricerca attiva e costruttiva
Rimane un ultimo intervento
Quello di Luca Negro
Con cui siamo stati compagni nell'esperienza ecumenica sia di confronti
Ma anche soprattutto con le Chiese Valdesi con chiese evangeliche italiane come comunità di San Paolo quando si celebrava insieme si cercava insieme
Le tracce del divino
Mille diverse tradizione
Grazie grazie di avermi invitato perché non ho avuto la possibilità di ricredere dopo molti anni Giovanni lo volevo fare proprio quando dopo poco è morto e per me Giovanni è stato sicuramente un un maestro
Era un giovane redattore di common law i tempi
E ho potuto diciamo letteralmente lavorare al suo fianco le nostre scrivanie erano proprio attaccate per diversi anni quindi maestro di giornalismo anzitutto poi direi un pochino anche se forse non ne avevo bisogno perché lo ero già eretico ma insomma maestro di eresia nel senso bene
Nella fede lo definirei un fratello maggiore che mi ha insegnato soprattutto a interrogarmi sempre in profondità a non accontentarmi di formule scontate di stereotipi
Allora stasera mi è stato un po'chiesto di parlare dell'ecumenismo Di Giovanni
Cosa che non è facile perché tutto sommato Giovanni ha scritto poco
Di ecumenismo se voi sfogliate le annate di Como i tempi confronti chi scrive
Sempre di ecumenismo e il fantomatico David Gabrielli che non so se qualcuno sa qui dentro chi si nascondeva dietro questo pseudonimo eccolo qui il nostro Luigi Sandri
Giovanni molto meno giovani forse l'ecumenismo lo viveva soprattutto no a partire da quell'esperienza di ecumenismo pratico che è stata la rivista appunto come nuovi tempi
No queste due riviste è stato già detto che si sono fuse
A partire da battaglie comuni come quella sul divorzio
Nella stessa direzione no l'ecumenismo pratico si manifestava nell'attenzione che Giovanni aveva per il tema della ospitalità oca Ristich
Però non è che non abbia mai che riflettuto anche sul senso dell'ecumenismo Giovanni sono riuscito a trovare un articolo molto interessante
Dopo aver sfogliato varie annate di confronti
Nel dicembre novantuno scrive questo articolo intitolato per una chiesa
Approssimativa
Lui rifletteva sul rapporto tra le comunità di base e il protestantesimo a partire da un intervento che aveva fatto all'assemblea della Federazione delle Chiese evangeliche che si sarà svolta
Appunto trentuno ottobre tre novembre del novantuno a Santa Severa
Allora lì la relazione del Consiglio della Federazione in più punti parlava del dissenso cattolico e quindi stimolato da da questo interesse diciamo no del degli evangelici per la situazione del cosiddetto dissenso cattolico
Giovanni
Riflette appunto sull'ecumenismo e dice sostanzialmente
Che l'ecumenismo ufficiale quello con delle chiese istituzionali si trova in una Arpas
E che quindi noi dovremmo superare anche un po'un pregiudizio e cioè l'idea che in fondo l'ecumenismo sia solo quello che possono fare
Le chiese istituzionali al contrario affare e come Nismo reale scriveva
Possono starci solo e qui forse io prendo un po'le distanze su questo solo ma ci torno dopo solo le frange eretiche delle chiese
Perché mettono l'approssimarsi al mistero della salvezza manifestatosi nelle vangelo
Al di sopra dell'authority produzione o della conservazione delle chiese stesse
E allora lui proponeva in stile proprio Franzo Mesco nello stile un po'originale e geniale che lo ha sempre caratterizzato una nuova classificazione felice ma smettiamo di chiamare le chiese cattolici ortodossi
Protestanti diciamo che le chiese oggi si distinguono piuttosto per il loro modo di appunto concepire se stesse e proponeva una classificazione in tre gruppi diceva ci sono chiese dogmatiche
Poi ci sono chiese tautologico che e infine chiese approssimative e qui vi leggo un po'cosa intendeva attualmente non integralmente ma insomma le chiese dogmatiche non si capisce cosa vuol dire
Predicano nato Trina e ardente adottavano una pastorale che offre risposte certe a trecentosessanta gradi su tutti i problemi religiosi ed etici
La chiave che queste chiese posseggono è molto simile a quelle frastagliati Issime chiavi che servono per aprire i caveau delle banche
Poi le chiese tautologia che è chiaro che lui vedeva come Chiesa tautologica per eccellenza la chiesa proprio cattolica romana lo scrive insomma non leggo tutto ma dice le chiese tautologico e fanno delle affermazioni del tutto ovvie
Per poi scendere nel particolare e dare interpretazioni differenziate allora appunto predicare insomma delle ovvietà
E poi diceva la la chiave frase abbastanza dura la chiave di una chiesa tautologica è una comune nella perché poi quello che importa è il clan vigilerò cioè chi detiene che porta le chiavi
Cosa sono invece queste fantomatiche chiese al approssimative
Sono quelle che considerano bloccato in se stesso l'enunciato dogmatico
E considerano inutile la tautologia perciò si pongono in un cammino di approssimazione alla dottrina di salvezza
E se conoscono molto meglio ciò che lasciano alle loro spalle
Che non il mistero cui si approssimano
Se si approssimano lo fanno nel duplice senso dell'approssimarsi alla fonte di vita e del farsi prossime ai momenti dolenti della fitta
Dunque la separatezza è il loro Satana la prossimità è il loro Sacramento
è comunque in questa ricerca e che verificano la loro provvisoria identità e poi qui c'è una citazione che volevo saltare ma la leggo perché una citazione di Filippo Gentiloni che appunto è anche scomparso da poco nel suo lavoro il volto l'immagine ha detto cose molto utile su questa identità che si approssima
E poi conclude dicendo ma in fondo ecco le comunità di base e e le chiese protestanti in quanto
Piuttosto nella linea di questa chiesa approssimativa potrebbero e
Dovrebbero fare qualcosa di più insieme lui sognava un asse pece quasi di federazione o meglio se non lo so secondo me lui sognava
Che il la le nostre piccole chiese diventassero una specie di canguro no che tenesse in qualche modo il canturino delle comunità di base ma forse appunto era un sogno un po'che infatti non si è realizzato un sogno un po'difficile da realizzare
Però io credo che questa sua visione di una chiesa aprì in questo senso qua appunto approssimativa resti di grande attualità
Ecco io dicevo non ho mai condiviso fino in fondo il pessimismo di Giovanni sull'ecumenismo istituti istituzionale no
Che poi non era completo perché appunto comunque lui a seguito molto da vicino anche tutto il Pd percorsi delle assemblee ecumenica europee che in fondo era una cosa istituzionale addirittura ha partecipato all'ultima all'assemblea di Sibiu che forse è stata la peggiore di tutte e tre ma comunque boh
Però dicevo
Secondo me è vero che quando lui scriveva insomma c'era proprio già questo autunno ecumenico che incombeva nel novantuno oggi però credo che qualche segnale di una primavera di non nuova primavera ecumenica noi lo vediamo
E
Anche a me ecco lo dico con un po'di timore perché occorre scoperto che se un pastore protestante parla bene del Papa c'è sempre qualcuno che si irrita per motivi diverse cessioni protestanti che mi dicono che son troppo a pallino e poi invece ci sono i cattolici dicono ma come ecco questo se tu parli della del Papa mi conferma nel mio pregiudizio un amico
Seminarista con cui facevamo delle discussioni terribili
Seminarista appartenente a un uno di questi movimenti ecclesiali di cui non voglio fare il nome ma insomma
Lui veramente anti antipapa Lino antipapa attuale non per cui ogni volta mi trovavo in questa posizione io il pastore protestante a difendere il Papa però io vedo degli eletti ma è già stato spetta insomma un po'della
Di questi
Delle tracce insomma di questa idea quando giovanili parlava appunto di essere al di sopra dell'autorità produzione della conservazione delle chiese stesse
A me è venuto in mente la visita di papa Francesco a Ginevra
In occasione dei settant'anni del Consiglio ecumenico dove Francesco ha detto una cosa
Eccezionale nel viso secondo me pochi l'hanno l'hanno capito l'hanno salvata cioè lui ha parlato del movimento ecumenico come di una grande impresa in terra ditta
Un'impresa che lavora in perdita perché perché in un periodo in cui insomma siamo ossessionati dalla difesa della nostra identità
Le comunismo a molti sembra che non tuteli a dovere gli interessi appunto delle singole chiese e di
Francesco diceva sì è in perdita ed è giusto che sia che si lavori in perdita non dobbiamo avere paura di lavorare in perdita se si tratta
Di una perdita evangeliche all'ecumenismo concludeva potrà progredire SI
Camminando sotto la guida dello spirito rifiuterà ogni ripiegamento autoreferenziale
Beh e queste parole le ha dette quest'anno Giovanni non non le ha potute sentire credo sono convinto che le avrebbe sicuramente apprezzate e condivise e credo che appunto i semi gettati da Giovanni da chi come Luís ha quasi sempre lavorato in perdita
Lavorato appunto dal margine come amava dire Luís e credo che questi sistemi
Stiano già portando e porteranno comunque frutto grazie
Bene credo che con questi interventi di questa sera abbiamo materia per ragionare per confrontarci ancora approfonditamente in modo per molto tempo
Adesso si aprirà il dibattito con tutti purché ci siete prima
Chiederete la parola sarà concesso sempre in
Ma Nendo nei cinque minuti perché altrimenti ci sfugge il tempo che
Non riusciamo a rimanere
Ordinati come siamo stati adesso vi leggo prima di cominciare il dibattito un intervento che ha mandato pagar Libano esponente della comunità ebraica romana
Che è stata per molto tempo in redazione di Qom nuovi tempi
Lei dice
Ho cominciato a seguire Giovanni e le sue battaglie negli anni settanta
Del secolo scorso quando stavo in un kibbutz in Israele e dall'Italia mi arrivavano gli echi delle battaglie per i diritti civili alle quali mi rammaricato di non poter partecipare
Ho incontrato più tardi a Roma subito dopo aver avuto tra le mani una copia di Qom nuovi tempi
Un suo articolo troppo schierato sul conflitto israelo palestinese non mi è piaciuto Yell avevo fatto sapere attraversa da riviste che ha iniziato a pubblicare il nastro vivace scambio di opinioni
Come talvolta capita a chi cerca di capire le ragioni dell'altro tra noi è nata un'amicizia e si è poi consiglia i dati consolidata negli anni in cui entrambi abbiamo ha fatto parte della redazione ristretta del mensile a confronti
Non è stato quindi un caso che abbia scelto proprio lui per la prefazione del mio libero i simboli ebraici lo ha fortemente voluto
Ma quando Giovanni se n'è andato sentito spesso la sua mancanza e in particolare in questo difficile periodo storico in cui molti diritti civili corrono il rischio di essere cancellati
Un grazie di cuore a chi ha organizzato il convegno dedicata a Giovanni in un momento così opportuno perché sono sicura che ancora una volta la sua voce la sua voce di un uomo combattivo e generoso sarà dispone a tutti noi pupa del
E non so se volete venire dico con un foglio
Allora prima di tutto chiedo l'intervento di monsignor Bettazzi Ken qui seduta tranne
Ecco grazie ma avrei forse troppe cose da dire che mi sono state suggerite anche per interventi a cominciare dalla domanda del professor Belloni quanto ci vorrà per il Concilio
Padre Congar diceva che per capire bene un Concilio a mettere pratiche ci voglion cinquanta venti e quindi è arrivato dopo che Drogba menzione dei cross Spirito Santo era d'accordo perché arrivato papà Papa Francesco e il grande problema
La come dire
La tradizione che normalmente è anche già in Consiglio veniva interpretato come s'è sempre detto così non si può cambiare parte che la tradizione la facevo cominciava dal Concilio di Trento ecco ma mentre invece la tradizione
Io dico sempre che se sono ancora vivo perché sono più di novant'anni che cambio
Se no sarei sarà il vento non recepì di formalina no chi rimane lì stessi se si sa cambiare ecco camminare insieme diceva il cardinal Pellegrino cadorino a camminare insieme ma è anche vero che troppe prestare insieme non camminano
E allora ci vuole qualcuno trovavamo anche Lalla come dire alla norma dei profeti e Tethys store Barack perfino Paolo sesto diceva Mazzolari correva troppo avanti facevamo fatica a star liti a stargli dietro tecnici vogliono nella chiesa
Questi che avevano l'alterco acciaccato devono tenere il conto Ecoterm camminare insieme
Anche perché Paolo sesto eterei Twitter proprio per camminare insieme interveniva in Concilio han parlato della Chiesa dei poveri lui non voleva che se ne parlasse
Perché aveva paura che entrasse in politica la guerra fredda tra destra e sinistra che so io dice fatto io una una una un intervento come si è detto lei unanimi
Un'enciclica che pure ha Populorum Progressio
Che però è più della pace che altra ma questa qui e ciò perché aveva chiesto al cardinale Arcaro perché preparasse del materiale e poi il materiale andato su non era un granché le tre cose che ha fatto subito è stato di eliminare l'esercito pontificio e il principe assistente al soglio
Ma dentro il documento lui aveva chiesto dei tre gruppetti di vescovi che ne prepararsi una cosa che credo che sia dei tre orsetti che diceva al giorno d'oggi la prima forma di povertà
è la trasparenza dei bilanci
E allora aveva chiederei annotare esempi preti sposate non voleva che se ne parlasse la contraccezione non vuole a ed era per mantenere ecco è lui l'ha fatto
è vero adesso diciamo che siete i documenti avessero avuto cinquecento voti contrari
E si sarebbe sempre potuto dire Sipra nocca invece dieci e quindici possono aver sbagliato Mortara ecco come faceva il cardinale affossate sia sempre cioè un voto nullo perché davano la matita
Per dare al quadratino luglio faceva su tutta la scheda era nulla perderà ecco
Ma
Però questo qui allora agli atti Carelia ottenuta anche una certa fama tessere sempre un po'incerta proprio per la L'Ambleto diceva no no si era perfino uno barzellette che raccontavamo in Consiglio perché sai che differenza c'è tra il primo Papa e Paolo sesto
Che San Pietro dice il Vangelo che ha preso in una volta sola centocinquantatré pesci Paolo sesto non sapevamo anche precipiti a
Ecco perché era anche la ecco allora
E allora ecco con con questo sistema ci sono amico non ho fatte interamente ricordo le interventi che reggeva la testa ma sempre da solo ma faceva interventi con la soffoca scendendo allegata verso verso la presidenza poligamo
Gli aveva anche offerto se voleva incardinarsi a Ivrea quando andò via dei benedettini ma sembrava allora ecco dopo essere stato un tradimento di Roma
Ecco allora e con questo qui io tessile occasione abbiamo essere grati lui ha voluto un mese prima di morire venire alla parrocchia dell'amico la Biella
Proprio per parlare del consiglio Christian trovate a parlar ventuno gli ultimi due italiane il padre di consigliare
A parlare dei consigli oppure quando tornò ecco Šimić alle proporre
Ecco lo ricordiamo con questa anche proprio perché ci aiuta a capire consiglio dove credo che la grande differenza fu quando papa Giovanni disse non deve essere tanto un concilio documento Comau Pico ma pastorale perché dopo madri come le cose son cose che non ci sta anatema al sette magari solo al fuoco
Questo per capire un po'Polo stile maschile ecco
Mentre indette pastorale vuol dire partire dalla gente ecco partirà dalla gente cercare di portarlo questo credo che sia il grande problema allora anche attaccano Papa Francesco perché pastorale è un quadro che opposero dogmatico
Dopo matricola Momo a modo loro ecco lo ricordiamo con tanto affetto e con tanta gratitudine inoltrato Angelo
Allora
Ci sono altre Inc altri interventi
Infermeria voi potete utilizzare il microfono col filo se c'è ancora il tecnico cioè Sarli
Ecco quello quello utilizzabile
Ma intanto che seppe accendere microfono allora il Roberto il L'Abate si scusa ma è dovuto andar via perché c'era qui un gruppo dell'episcopato rumeno che doveva incontrarlo e quindi chiaramente la dovuti raggiungere altrimenti sarebbe rimasto qui con noi
I
Piero
D'
Sì russo sono in un semplice monaco benedettino avevo tradotto con la lettera di il lettera De Giovanni per terra e GTV così magri ho interessato della sua consorte
Quando ho saputo che lui voleva continuare la sua vita monastica ma in città opposto dividere con lui Persico cominciare questa piccola comunità e abbiamo cominciato a vivere del al cento per cento intuibili via Ostiense
è andato bene all'inizio avevamo una piccola un piccolo appartamento al secondo piano commi due stanze con la della mia che rompa era un po'grande c'era anche la cappella
Andava abbastanza bene poi accaduto la l'affare del preferendo chiuso il G professione già questo momento Giovanni è stato preso perché andato dappertutto in Italia a fare conferenze
La nostra vita comunitaria cosiddetta io pur finita così Crazy che quando lui finalmente è stato anche sospeso a divinis potevo Futures ostruttivo dirlo per celebrare la messa nella comunità ho partecipato morto a tutto questo soprattutto compartecipato alla sua sofferenza questo che voglio dire
Essendo vicino a lui ho potuto seriamente verificare che l'ho visto scriva perché per lui la vita monastica
Il sacerdozio la chiesa era nei creando così veramente vitali e quando ha sentito che si toglie titoli e fa
Tutto questo pienamente lui era distrutto da vicino ha potuto vedere quanto era una sofferenza per Luigi forse fu fuori
Continua fra così vari era era veramente molto affettato e così dunque col giubbotto le può soltanto far fronte a testimonianza di amicizia perché Giovanni è stato veramente una invece un modello
Definita evangelica del coraggio anche per continuare a vivere secondo il Vangelo anche della secessione molto complicata e nella quale grazie
La continuano gli interventi che
Delle persone che si sono segnate e che qui quindi io prendo gli interventi chi vuole chi vuole intervenire sempre con la richiesta di interventi brevi
Di testimonianze ma anche di rilanciare chiaramente un può anche quello che è stato detto al tavolo alla vado vado in ordine Rosario Mocciaro
Sì
Avevo già detto agli amici che
Era un mio desiderio intervenire
In questa circostanza dal momento che
Il giorno dei funerali
Come ben saprete
Usavo abbastanza male quindi
Ero in procinto di subire un intervento chirurgico e quindi non ho potuto parlare sono certamente Bree
Però essendo stato come ben sapete molto vicino a Giovanni
Fin dall'inizio dell'esperienza dalla comunità
Io sono capitato qui a Roma
Nel nulla esattamente nell'autunno del mille novecentosessantanove
Ecco al seguito consigli
E alcuni problemi nati ma
Nell'ambiente in cui lavorava come viceparroco sono stati lo invitato dal vescovo a trascorrere un periodo di riflessione insomma anche e anche di studio perché nel frattempo mi sono anche scritto da un Ateneo Salesiano studiato musicologia
E si poneva il problema di Kimi ospitasse l'errore lo dico perché questa cosa fa un po'sorridere perché il mio vescovo
Che nel concilio aveva era stato vicino a Franzoni eccetera certo voto va detto sai ti consigliano di abbia andare al al San Paolo la Val Seriana stappano dove c'è una badante molto moderno molto aperto perché senz'altro
Diciamo fa per il calcio tuo visto che insomma se conosceva quelle che erano le mie aspirazioni e quindi io inizialmente ero un po'perplesso diritto andare nel monastero di San Paolo eccetera però capitato che quando sono arrivato qui al San Paolo chiaramente ho trovato un ambiente non solo accogliente ma molto congeniale sono trovato una realtà molto significativa ovviamente ho scelto di stare vicino a Giovanni
Dal mille novecentosessantanove credo che è passato qualche annetto
Quello che
Volevo diciamo sottolineare
Della dell'esperienza fatta
E soprattutto di quello che deve essere da oggi in poi il nostro programma
Perché io ovviamente non ritengo che noi dobbiamo solo celebrare le persone dobbiamo soprattutto di fare in modo che i nostri programmi di vita nella nostra esperienza il nostro impegno corrisponda quelle che sono le esigenze vere aveva chiesto della società
Ora io credo che i due momenti le due parole e diciamo che possono condensare quello che è stato l'impegno di Fronzoni della comunità era la sua evoluzione
Sono principalmente il dialogo in tutte le sue sfaccettature sì al dialogo all'interno per la Chiesa che fuori di essa
E poi soprattutto l'impegno nel territorio non dimentichiamo
Che uno delle
Degli impegni particolari più importanti della vita di Giovanni e anche dell'impegno del ma comunitario suo nascere è stato quello della presenza nel territorio
Probabilmente questa dimensione nel momento in cui la comunità nostra la comunità di San Paolo e diventata non più alle comunità territoriale come lo era prima la comunità coi chiaramente prevaleva
San Paolo a loro era anche parrocchia quindi c'era questa dimensione di vicinanza ai problemi concreti della gente qualcuno ha citato e le fabbriche occupate quartiere in trasformazione eccetera
E quindi praticamente
Denunciamo questa dimensione della presenza nel territorio secondo me è fondamentale io personalmente come ben sapete ho cercato sempre di mantenere questa costante e l'ho fatto non solo a titolo personale l'ho fatto perché diciamo mi sentivo e mi sento una delle uno dei momenti o delle persone diciamo così presenti all'interno dell'esperienza dalla comunità di San Paolo e tutte le cose che ho fatto a partire dal dall'impegno nel municipio
Nel complesso molti forse non sanno io sono stato anche presidente di questo municipio di questa circoscrizione proprio nel nell'anno negli anni in cui si è celebrato il Giubileo due mila
E quindi è capitato anche di di accogliere il Papa eccetera e quindi sono stati i momenti e lo ha fatto con molto piacere proprio nello spirito del dialogo che diciamo fa parte e deve far parte del mostro programma
Non voglio farla lunga ma questo impegno
Nel territorio credo che sia un e dimensione che noi dobbiamo sempre più tutelare
Anche come comunità di San Paolo
Dovunque ci troviamo dobbiamo costantemente sposare quelli che sono i bisogni soprattutto della gente più debole grazie
Allora molto velocemente intanto ricordo che quella diciamo l'intervento di Luigi Sandri ne abbiamo fatto un po'di copie però chi lo volesse po'lasciare la sua e-mail e lo mandiamo allora diamo per e-mail
Ci tengo a dire che chiaramente è ispirato diciamo da Luigi ma condiviso con amiche e amiche della comunità quell'intervento allora passiamo a Carmelo per un saluto dalla comunità di Messina
Sì quella sera io porto stasera il saluto della comunità piccola comunità nuovo orizzonte di Messina come sono stato incaricato dalla presidente Mariella qui mezza noi ci sono diversi soci della comunità
Livelli devono nominare perché hanno fatto un viaggio lungo insieme con me per arrivare qui
Sono Dino Patrizia Rosaria Rita io Carmelo naturalmente padre Scalia padre felice che c'è anche Citto seria
Allora permettetemi semplicemente di dire perché questo saluto
Perché
Noi desideriamo ringraziare Giovanni Franzoni che secondo come ha scritto altre volte lui stesso sepolto nella memoria di tutti noi ma vivo perché la sua profezia la sua testimonianza il suo pensiero non si sono diradati nel nostro impegno di credenti di donne e uomini di buona volontà nella quotidianità della nostra vita
Molti sono coloro che a Messina sono stati aiutati da Giovanni con la sua parola condivisa
Calda e familiare ma dota e pronta a sostenere iniziative mi riferisco alle iniziative fatte a Messina come quella della comunità di base denominata del Petrarolo
Quella dei Cristiani per il Socialismo che a Messina stampavano un foglio intitolato denominato illum popoli in cammino
E quella del dialogo ecumenico nel gruppo Agate cattolici e valdesi
Quella della settimana teologica dove ha potuto spezzare la parola ai numerosi laici i pochi preti accorsi per un confronto leale
Mi è caro il passo del primo libro di Samuele nel quale il signore che amo Samuele Samuele ed egli rispose eccome parla il tuo servo ti ascolta
Alla parola di Dio che chiama Giovanni per noi ha sempre risposto con generosità senza farsi frenare dai legacci del potere politico o ecclesiastico
Altrettanto cara però mi torna la testimonianza di Yukiko Giovanni vieni a tavola rispose subito eccomi ci sono
Fu la chiamata per andare al posto preparate dagli per il banchetto Eucaristico che ormai per lui non ha più alcun mistero come ancora lo è per noi parola e pane spezzati in tutta la sua vita
Specialmente con coloro che nella nostra società
Sono senza parola e vengono messe ai margini pagando egli stesso naturalmente il prezzo dell'emarginazione
Queste parole non sono generiche ma sono riferite a situazioni personali di Messina magari anche trasferitisi a Roma
La piccola comunità nuovo orizzonte di che io stasera rappresento
Lo ha avuto ospite maestro anche in un campo famiglie in Sila in Calabria quindi e l'ultima volta quando Dea ha presentato il volume Daloui dettato Autobiografia di un cattolico marginale
Lo ricordiamo così a Messina come un uomo sempre in ricerca
Come profeta che sulla parola ascoltata esamina la quotidianità della vita che ricava indicazioni valide per le donne e per gli uomini di ogni tempo
E poi finisco dicendovi che esse canonicamente ad un certo punto non poté più stare nel monastero o lui ha scelto di uscire dal monastero
Giovanni Mario rimase sempre benedettino fuori le mura
Non è strano che stampava Basilica San Paolo fuori le Mura ecco
Benedettino fuori le mura a fianco delle donne e degli uomini
Bisognosi di soccorso e di sostegno di accoglienza e di guida pronto sulla soglia a muoversi con tenacia nelle diverse situazioni che la parola ascoltata pregata indagata
E le strade delle donne e degli uomini gli avessero indicato
La piccola comunità hanno orizzonti terrà sempre viva questa sua testimonianza
Andiamo avanti padre Fabrizio
Padre Fabrizio Valletti
Non faccio processi Lorenzo personalmente sono stato invitato per Giovanni
Il padre generale dei gesuiti pare Arturo società manda questo messaggio scusandosi di non poter intervenire ci dovrebbe perché lui è stato negli anni settantaquattro settantasette
Vicino alla comunità di Giovanni Franzoni e fra le altre cose dice se dovessi cercare di sintetizzare in qualche modo quanto sono riuscito a fare mio dell'inceneritore della figura di Giovanni
I lei che lui ha rappresentato per me è un uomo che cercava umilmente coraggiosamente di fare il suo e di vivere di aiutare a vivere Lo spirito del concilio Vaticano
Nei lunghi anni in America Latina successivi al mio periodo romano è sempre stata
Un gesto
Chiedo a si è svolto oltre il regno non voleva sottolineare che la la chiesa deve starsene fuori dalla politica
Indubbiamente intendendo partitica
E questo poi ha fatto una serie di elenchi dei mali no della chiesa
Alla povertà
La l'urbanizzazione eccetera dicendo bene riguardo a questo
La chiesa non può fare nulla
Non può fare nulla intendendo che dovevano le i gruppi le associazioni comunità di base ecco farsi carico l'ultima cosa che mi ha colpito molto
La racconto della di una visita che ha fatto ancora come batte ad un ammalato di cancro
E è andato a trovarlo
Ha chiesto come stava poi questo malato dice io sto invocando in questi giorni continuamente
Giuda il Taddeo
Dicevo Ciutat ateo diceva alcun tutti i discorsi che abbiamo fatto in comunitari guardo alle devozione riguardo ai santi e sette tiriamo fuori un santo
Dimenticato perché riceva San Giuda Taddeo
E lo
Ecco ma che nessuno invoca io l'imbocco e lo dice ma come è possibile e lui padre abbatte
Io sono sto morendo
Credo in questa religione non mi tolga anche questa
Io mi vergognai disse il padre a parte del Giovanni Franzoni quella sera mi vergognai
I cappi che di fronte a un morente la vicinanza partecipazione può anche portarti a pregare quelle preghiere
No condannate dalla Chiesa che son quelle di Medjugorje presenti
Ecco a me pare che abbia Espresso no al termine della sua vita quello che aveva dentro
Paolo sesto è colui che mi ha bastonato diceva però io lo difendo
Lo difendo perché
Grazie
Allora
DVD nella ultima serata che ha fatto sua una chiesa a più voci
La lascio la comunità è un lasciamo
Ci sono Sandro tavoli indice mia moglie Clara
Una suora una testimonianza molto terra terra diciamo riusciamo sposato nel settantadue se ci siamo arrivati diciamo voluto abitare qui in viale Marconi quando siamo arrivati abbiamo detto poco in quale chiesa andiamo
Venivamo da esperienze di Azione cattolica di scout sottoscritto Deceglie Peo varrebbe da chi se c'è la basilica di San Paolo abbiamo cominciato a frequentare
Per breve tempo per la verità perché poi la comunità si è trasferita
A frequentare a lasciarla russa
Beh di devo dire che le nostre esperienze diciamo di ecclesiali tacca avevamo vissuto prima
Tre acque di Chatterton molto
Abbiamo cominciato a capire che c'erano anche modi diversi per essere chissà
E pian piano quelle riflessioni quel modo di sentirsi non paritarie purché con Giovanna se poteva essere paritario a turno diciamo di scettici Chiesa comune
Attenti nel tempo perché ne abbiamo frequentato con la comunità successivamente sono andati via che in basilica poi citato
Usciti fuori poi conosciuti fuori nel senso che facevamo altro paga
Però in quel momento in quei momenti abbiamo capito che la parola sentiti di nuovo è una parola
Non come dire scolpita ciclico in altro modo scolpita nella vita di tutti i giorni
E la ricerca di questa Vito tutti i giorni con tutte le banche volesse naturalmente perché diciamo tutti
Abbiamo cominciato ad esempio ad approfondire con la comunità il da tesissimo
Il sacramento della penitenza aveva battezzato i nostri figli in comunità
Ovviamente non sono registrati perché non potevano essere nella consapevolezza proprio che che senso aveva la registrazione di una sete no
Cioè l'abbiamo fatturato questa abbiamo fatto con Arturo Sosa che è stato un attimo fa
Citato facciamo il gruppo B dico c'era anche Luigi per dire che è una comunità che perché sto dobbiamo molto a Giovanni e alla comunità perché c'ha aperto un mondo
E questo monte tuttora vivo cioè abbiamo capito che non si può mi assumo in nessun modo pensare di essere me arrivata qualche cosa da un punto di arrivo e neanche si può prendere tutto quel che vien detto come se fosse oro colato perché se siamo una comunità in cammino riusciamo con tutte le manchevolezze con tutta la fatica Qeraca perché il cammino con diciamo necessità perché così e con tutte le quando abbiamo un'altra parenti cioè quando comunità si faceva il canone
Abituati al calore che stanno scritte sui libri
Ecco questo era in tutti i canoni di vernici e te li abbiamo capito che i canoni ricevono la vita vissuta di una comunità equity di quel momento che in quel momento c'è quella necessità e quindi nella ferrovia signore quella dovrà momento comunitario quello era il momento in cui bisognava portare avanti
Quella testimonianza quindi legali sempre più possibile
Con tutti i limiti la vita
Le esperienze che ci stanno intorno
Alla alla dinamica della dura mentalità e di un concetto di libertà che Giovanni citava veramente Donato e alla sua creatività perché da ogni situazione tirava fuori dal cappello concili entro delle novità per noi sconosciuti
Grazie
Vengo da da Verona scusate vi abbiamo mandato anche delle disgrazie impone in giù da da questa parte insomma purtroppo erano troppe per noi siamo e condividiamo l'ex
Le comunità di base del Verona devono moltissimo a Giovanni perché quando venne io lo conobbe nel settantadue facevo il primo anno di università a Bologna
E quando venne da nove nel settantatré dopo aver scritto una terra di Dio
Diede la possibilità alla chiese a conciliare deteriorate ritrovarsi
In un salone che non fu mai così pieno erano più di mille persone e da lì siamo partiti quella Rete di movimento ecclesiale di base
Che tuttora riesce con molte espressioni diverse stasera ne vedremo una di queste nello spettacolo finanze Marco di essere arrivato
Vedemmo una di queste espressioni molto molto creative di questa ricerca
Ma a me veniva una una domanda anche per il relatore oltre che per noi perché non so se in questo momento Giovanni sia molto contento di quello che stiamo facendo
Perché
Rischiamo degli mettono sull'altare no stiamo facendo no una un piccolo altarino no dei questa di questa situazione
Il no lo dico perché sono sono un frequentatore da come da San Paolo anche se pendolare perché venendo da Verona e dopo insomma abbiamo delle frequentazioni su varie su varie tematiche con confronti eccetera
Cioè mi aspetto da un momento all'altro che Giovanni arrivi a farsi quell'intervento dell'ultimo minuto della celebrazione in cui ci mette tutto in crisi dei discorsi che avevamo fatto fino a quel momento l'enigma
E
Ovviamente non sarò io a cercare di fare questo intervento però credo che ognuno di noi possa immaginarsi cosa ci può dire in questo momento a me viene però da dire una cosa che c'è doppia
Primo che secondo la mia esperienza secondo l'esperienza di molti delle delle comunità di base almeno quelli di Verona
Con Giovanni abbiamo cresciuto la consapevolezza che la Chiesa voi laica o non è chiusa
E questo credo che sia uno degli elementi che
E poco venuto fuori qui cioè e che tuttora ci portiamo avanti
Ci portiamo dentro insomma se c'è un prete un ex prete andiamo avanti se non c'è
La chiesa
Dopo e come Martini sono sembrate non ci appartiene alla minoranza ecco la Chiesetta ha bisogno di no ecco credo che questo sul giovane ce l'abbia insegnato proprio con la sua col sul tipo di presenza all'interno della comunità col sotto i podisti in modo da trentanove comunità e Chiesa o e laica
Ho siamo noi laici e laiche uno ne chiesa è una religione che si organizza secondo le sue forme
E ora veniamo dal dal convegno oltre le religioni stiamo diciamo riflettendo ulteriormente su tutto quello che sta nascendo anche da riflessioni
Che ci vengono da tutto il mondo credo che come comunità di base che come realtà che attingono anche all'esperienza Giovanni abbiamo molto abbiamo molto da fare molto da camminare da camminare insieme
Però tenendo presente questo o siamo noi che ci muoviamo come persone di popolo
O Chiesa nome
E l'altra l'altra cosa che mi veniva collegata con questa che la questione che questo concetto a mio avviso sono le donne che l'hanno preso in mano fin dal convegno di Brescia delle porte delle scomode figlia di leva le scomode laiche figlie di Eva no ecco a questo punto credo che anche da lì dobbiamo prendere una grande un grande stimolo e che questo pure nelle sue sollecitazione di Giovanni all'interno delle comunità perché ognuno di noi soprattutto le donne anche prendessero in mano il il nostro futuro deve essere diversa da credente testimone del Vangelo ecco questo sia uno degli elementi su cui tuttora abbiamo molto da riflettere insomma spesso la donna è una fiore all'occhiello nelle nostre comunità per dire insomma anche da noi sono importanti le donne non è così ecco quello che Giovanni si diceva grazie
Allora diamo la parola anche Vittorio Bellavite di noi siamo Chiesa voleva fare un tipo un breve intervento
Per dire che Giulio Girardi e Giovanni sodo stati diciamo così gli ispiratori di questo movimento fermare più di vent'anni quindi non dico molto alto
E ricordo tre episodi primo quando venne a Milano
In un'aula c'è un'aula verrà comunità protestante aveva voluto andare nel tempio perché come ricordava Giordano Bruno nel febbraio del due mila quindi un intervento di straordinario interesse il secondo come insieme abbiamo organizzato la conferenza stampa ripresa poi nella quale si diceva grammo contro la canonizzazione Paolo scelto
Come ricorderete cui poi fece uno rapporto Gandolfi cariato eccetera che raccolse poi ovviamente nel bel seguito però fu un punto di riferimento
Anche a livello internazionale quest'opposizione
Secco costretto
Scusate lapsus Laterza la scomunica
E della presidente internazionale di Wheeler ce ce lustro dirette
Il Marta insieme la quale è stato scomunicato e per faceva perché faceva quello che fanno le cose fra San Paolo le comunità ecclesiali Chet celebrano l'ok stia senza il prete canonicamente
Inviato dal vescovo e col resto scomunicato e perché perché c'era il cardinale perché dato l'ordine al vescovo di diviso due di scomunicare un in moduli Scotti
Scurti quindi anche dal punto di vista canonico però fatto qualcosa cioè interna al nostro circuito
Questo è un posto significativo in qualche modo lei in caso sua celebrava l'ok restia senza avere il prete ordinato Pettersson tre cose dal quarto al cosa che volevo dire io sono riuscito a portare il circuito internazionale
Di noi siamo Chiesa di querce del ceppo i delitti eseguiti sui poveri almeno tre volte la domenica mattina come molti ricorderanno siamo venuti al San Paolo abbiamo partecipato lotte sia e questo è tanto una cosa importante
Per il messaggio
Siamo riusciti a far circolare in tutto il il movimento internazionale
Che in qualche modo a cui noi apparteniamo e che aveva necessità in qualche modo di sentirsi e confortato dal fatto che a Roma c'è una presenza che non era solo quello scemo teso ma anche della comunità di San Paolo e tutti gli amici
Che vi partecipavano che che anche Roma c'era un punto di riferimento importante
Quindi noi con Giovanni avrei potuto sempre questo legame fraterno che volevo confermare
Grazie nella
Io volevo un attimo fare così un piccolo intervento anche riprendendo le parole le parole di don Paolo sopporta e sta andando via ma solo un attimo
Probabilmente siamo coetanei insomma più o meno quindi voleva un po'così riflettere insieme sul fatto che lei ha detto no e ora chiaramente quando insomma la storia di Giovanni Franzoni che è un pezzo di storia anche della nostra Italia non eravamo piccoli eravamo giovani c'avevamo un pessimo quindi chiaramente l'abbiamo visto quegli anni no
Però questo non è che ci può come dire
Scusare del fatto che poi sul piano degli eventi anche della nostra storia italiana se accostati a richiesta siccome non c'eravamo certi
Situazioni certe esperienze sì si mettono nell'oblio no forse la responsabilità di noi che non c'eravamo allora macchie abbiamo riconosciuto e riconosciamo la l'importanza fondamentale della nostra vita di fede
Di profeti come Giovanni non possiamo diciamo dobbiamo stare un po'attenti a composte in Titone le sue parole il fatto che si potrebbe cioè siccome non c'eravamo non ecco è un'esperienza troppo importante però nostra vita di fede di cristiani la presenza di una figura come Giovanni Franzoni e forse anche la presenza della nostra piccola comunità di base nel territorio di Roma quindi un mio desiderio non so se condiviso dagli altri amici amiche della comunità è che
C'è tempo per recuperare qualcosa che non deve essere terzo perché perché mi sembra troppo importante quindi la il tempo anagrafico non conta altrimenti io non mi sentirei e non mi potrei sentire vicina a monsignor Bettazzi che ultranovantenne dice delle cose che no perché potrebbe non essere vicino alla mia esperienza perché ne ha un'altra che anagraficamente riversa ma invece troppo fondamentali che ancora ci siano per rappresentanti di una no di una scelta di fede di Vangelo che e al di là dell'età anagrafica
Io riprendo subito nell'ultimo intervento babbo levo
Ecco a una domanda infatti volevo per fare volevo ringraziare intanto tutti i relatori Omo ringraziato dell'ospitalità alla L'Abate chiaramente per lui è stato molto consolante questo
Mi sono ritrovato in quello che dice Luca Negro in quello che diceva Marinella Perroni dico a proposito dello scisma che non è solo delle donne ma di tanti altri
Anch'io non andavo più in chiesa
Quando poi però visto che c'era una comunità che
Mi sembrava rispondesse ai sia al Vangelo sia al al a deroga come dire
Al Concilio in maniera piena e allora parti continuato a partecipare
Contenente mi sono sentito molto
Nel consolato anche da quanto ha detto il professor Belloni a proposito della violenza che è stata vero esplicitata nei confronti di Giovanni
Una domanda però ecco che mi rimane ancora che vorrei rivolgere a monsignor Lo Giudice ringraziandola del anzitutto che la sua presenza e che la sua partecipazione
Però lei il vescovo
In cui nel cui territorio siamo noi
Ecco ricordo quando si pose il problema delle continuare o meno la messa
L'Assemblea query Sica
Che monsignor Riva in fondo ci disse no non è vietata cioè e via non è vietata non è permessa
Ne siamo sentiti dire che il fondo potevamo continuare in questa maniera non era autorizzata vero
Allora ecco la domanda semplicissima qui però non non
Non desidero avere avesse una risposta una risposta verrà poi i fatti
Ma allora monsignor Lo judice ora che cosa facciamo come si comporta di fronte all'eredità
Della comunità di base una vita lunga cinquant'anni cinquant'anni di vita con tantissime esperienze certo anche di forte contestazione rispetto alla gerarchia ma ora
Che cosa
Farà Dinoi quali quali comportamenti avrà la Chiesa gerarchica nei confronti della nostra comunità di base ovviamente nei confronti delle altre comunità di base e di questa
Diciamo
Tanti cristiani che aspettano rinnovamento profondo nella vita della Chiesa grazie
Per quanto riguarda la prima questione sollevata mi dà la signora Antonella dico bene
E chiaramente i fatti sono fatti la storia storia cioè possiamo discutere possiamo e il fatto che io abbia detto che che eravamo bambini a quel tempo è un dato di fatto cioè ma è chiaro nessuno ha parlato di esonero di esclusione anzi io quello che ho cercato di fare già da tre anni a questa parte
E di interrogarli di capire di conoscere insomma quello che abbiamo un po'fatto
Magari ciò ci vuole più tempo più volte queste sì tutto si può fare insomma e secondo me quello che è importante al di là della persona o della personalità che alla quale ognuno di voi aveva con la quale ognuno di voi avrà un legame particolare come accade con tutti noi cioè ognuno di noi è legato a qualche persona in particolare che ha sostenuto la sua vita gli ha dato un'illuminazione particolare in un certo momento resistenza
Precari come i come dicevo prima fortunatamente no anche altre voci altre persone hanno dato in questo senso e presenta mi hanno dato e hanno sostenuto e tante scelte che ho cercato di fare in questi anni da quando sono prete anche prima insomma
Posso dire non ho avuto la fortuna certamente c'è sempre per tempo per recuperare per informarsi per devo dire che la chiesa ha una sua ricchezza di fondo e mente che inesauribile che non non se non si finirebbe mai insomma questo non giustifica né accusa nessuno io penso che proponi una partirà la propria storia debba poi c'è l'importante che arriviamo Ceci cerchiamo premette di orientarci
Quella che la Chiesa evangelica perché sono qui rischiamo ognuno di appunto no
E Tizio Caio o Sempronio penso che l'importante è tornare al Vangelo che deve essere credo che sia l'elemento ispiratore di tutto e di tutti perché se così non è rischiamo di non capirci più poi allora dobbiamo decodificare le parole pesano rischiamo di parlare ognuno la la sua lingua
E tante volte anche quando scherzando si dice che questo ha come ha detto papa Francesco ha detto papà Tiziano citando una frase evangeliario no questo dazio tu ha detto il Vangelo l'ha detto Gesù nel Vangelo
A questo proposito un'altra ma è capitato qualche volta
Proprio rispetto a all'insegnamento di Verhoeven Cesco e questo sì mi fa pensare che mi fa riflettere e mi fa mi interroga profondamente anche come Vesco nei confronti tanto i confratelli sacerdoti
Che fanno fatica che fanno difficoltà
A incrociare come accennavo prima e accoglie più credo anche una fatica sincera io amici persone molto vicine che fanno fatica accogliere e la novità di papa Francesco
Una volta un prete avanza De Torre dicono ma gli ho detto tutti dimmi dimostriamo ICE dimmi una frase di quelle un'espressione un atteggiamento di quel che ha detto loro Francesco
Che non sia già nel Vangelo
Al che la risposta va be'che c'entra il Vangelo
Allora io dico no no no per cioè ripeto rischiamo di avere dei quadri di riferimento per cui tutto è giusto e tutto è sbagliato cioè rischiamo di cadere a mente in quella babele del delle genti che poi fa ritenere ognuno depositario di una verità assoluta ma di fatto tutti uno contro l'altro quindi è il regno del male diciamocelo francamente
E allora credo che come accennavo prima c'è una ricerca paziente come di piano piano passo passo che ci faccia di svelare pian piano questa ricchezza questi voli alti vengono fatti credo che che sia la la la la percorso più necessari quindi non deve deve fare
Per quanto riguarda il futuro le comunità alla celebrazione
Beh qui non è che sono io a decidere il che non significa e ed che non deleghiamo no perché
Però appunto io credo che
Franzoni cita te hai appunto questo il mio illustre predecessore monsignor Riva
Devo dire che mi è stato tanti anni viva è stato vent'anni o più ausiliari quindi avuto
Io io lo sento girando soprattutto per le generazioni più grandi ricordano Luís gli altri chi è venuto dopo di lui
Fisichella è stato poco due-tre anni insomma
E il mio predecessore Schiavon avevamo cioè ognuno c'era su chi chi chi viene ricordato si dovette monsignor Riva provette perché è stato più più tempo nove perché ha vissuto in un certo modo anche in un certo contesto un certo clima personale e anche culturale
Io penso che l'importante sia rimane in un dialogo aperto
E poi vedere valutare valutare insieme Cerci quello da questo punto di vista come sfondato una porta aperta cioè quindi non fate fatica viaggiava la porta aperta io non parto veramente da nessun preconcetto
Nel nello specifico nel momento in cui si Sivas andaste a realizzare qualcosa che oggi va a tavola coi miei confratelli perché abbiamo finito una settimana di di esercizi spirituali che il cardinale vicario ha proposto a tutta la diciamo così ai vescovi ausiliari ai direttori del del vicariato e ai parroci perfetti
Quindi diamo cinquanta sessanta pedica datato sei di oggi finiva l'incontro di carta oleata insieme appunto quando dicevo che sarei venuto qui beh specie in piedi due confratelli più adulti Guerino Di Tora
Selvaggi conoscevano bene citavano cioè è un errore qualcosa che apparteneva alla loro storia insomma no anche don Guerino diceva che ha avuto anche altri contatti e cenere
Altri lo stesso vicario anche Luís ha detto no io non non ho avuto nessuna occasione non c'è stata nessuna occasione di conoscere quindi benché che non fosse magari questa l'occasione io parto prendo la palla al balzo come mi sembra che ho fatto sempre quando ci siamo incrociati con Gianni o con Luigi cioè anzi ben venga io credo che tutto quello che può arricchire soprattutto aiutarci
A ritornare a queste originate sedici per liberare la fede la cristianità la cattolicità da tutta un impalcatura che l'hai cari attagliata la incastonata che ha fischiato quindi di di bloccato anche se poi lo spirito avanti per conto suo perché per quanto certamente il la chiese condizione
Chiaramente fondamentale però lo Spirito Santo agisce anche per conto suo e comunque va avanti e questo credo che assumo anche questa occasione si penso che sia un'occasione buona data per continuare sognavo che per me che per sé aperto da poco insomma da qualche anno però vendemmia insomma ecco noi siamo qui c'ha ottenuto ad esserci agli italiani uno spazio d'del dove perché alle otto e mezza un altro incontro alla terra che devono ma insomma tutte opposi mancano tre minuti fa chiacchieratissimo grazie
Tirasse Croazia diciamo tutti i relatori già sono stati chiaramente
Ringraziati in particolare a questo punto ringraziamo chi rimane fino alla fine mini particolare Marinella Perroni
Che è rimasto fino alla fine non non è un caso e
Sì ecco a proposito quello che volevo dire adesso è questo cioè con molta calma se se già si sente un buon profumo di cucina afgana quindi
Adesso con calma appunto a partecipano a buffet e poi dopo raccomandato a tutti di rientrare in sala per questo spettacolo originale rimarco Campedelli la passione secondo Giovanni raccontare la profezia dell'abate Franzoni
Grazie a dopo