Presentazione del "Rapporto SVIMEZ 2018. L'economia e la società del Mezzogiorno" (Il Mulino)

Buongiorno a tutta Bongiorno a tutti
Ringrazio per essere venuti qui questa mattina ringrazio e saluto il ministro Barbara Lezzi presidente di Svimez Giannone Direttore Luca bianchi
Sarò molto veloce nel fare di questo saluto dicendovi che io credo fortemente nel nel nostro Sud Italia
E credo che oggi sia l'opportunità più grande che il nostro Paese ha di creare sviluppo di creare valore aggiunto
Di creare Investimenti io pensa che penso che sia il luogo migliore all'interno del quale poter investire e poter fare politiche lungimiranti
Politiche lungimiranti sull'energia politica politiche lungimiranti sulla sulle nuove tecnologie
Politiche lungimiranti sull'istruzione anche università e della ricerca politiche lungimiranti sulla rigenerazione urbana
Sul valore del territorio purtroppo leggendo il il rapporto Svimez due mila e diciotto
I dati non sono assolutamente confortanti sono dei dati che hanno anche un'inversione rispetto al passato
E quindi tutta la nazione insieme tutta il nostro Paese si deve interrogare su come poter migliorare anche la qualità
Degli investimenti nel Sud Italia
Abbiamo le regioni che sui investimenti anche sui fondi strutturali sui POR sono troppo ferme sono troppo indietro
Ci vuole una capacità di progettazione molto ampia e molto forte ci sono tanti Comuni anche piccoli comuni che dentro se stessi non hanno le capacità e le competenze per riuscire a investire i fondi che possono e che devono investire dobbiamo comprendere anche che tipo di Sud vogliamo su che politiche vogliamo investire perché in quel modo riusciamo a comprendere anche il valore che nella davvero davvero possiamo creare io sono di Napoli Mango dal Sud e la mia città era una città in cui io anche vivo
Conosco bene l'opportunità incredibili che il nostro Sud d'Italia conosco bene le capacità che i nostri giovani nel Sud Italia Arno
Oggi c'è una migrazione purtroppo ancora altissima un po'di tutti
In tutte le categorie sociali poi ci sono tantissimi universitari che vengono formati nel nostro Sud Italia quali vanno all'estero a a a dare per contributi a quel paese dove andranno a risiedere le dobbiamo fermare tutto queste dobbiamo dobbiamo proprio trasformare per trasformarci nel Sud Italia è il luogo in cui questa trasformazione e il salto quali di qualità della nostra del nostro Paese Po può può avvenire
Il Sud Italia e la chiave assolutamente di svolta per invertire sia la tendenza è la nostra economia e sia la qualità generale del del nostro del nostro Paese
L'ultimo punto
Che voglio trattare di cui voglio parlare che devono aumentare anche l'efficienza dei servizi pubblici nel Sud tutte le efficienze dalla sanità ai trasporti alla qualità degli uffici pubblici nel momento in cui si vanno a richiedere documentazioni o si fa domanda per qualcosa perché se no vengono violati i diritti veri e propri di cittadinanza
E anche su questo si deve lavorare molto bene anche su questo si deve investire di tutto e di più perché il Sud e davvero una bella storia passerà contate in tanti modi e possiamo definitivamente far sì che ci sia un cambio di passo è un cambio di marcia per il nostro Amato sul vitale grazie
Prendo temporaneamente alle presidenze anzitutto per ringraziare il presidente Figo per la sua presenza so che era intende inderogabili e quindi ringrazio a maggior ragione anche per le parole con le quali nuove
Concordiamo sud la grande opportunità
Da molti anni un'opportunità
Difficile cogliere sviluppare ma che
Un obbligo diciamo per il bene del Paese non solo crede nel Mezzogiorno
Io ringrazio
Punto Presidente fico per l'ospitalità in questa è sale io facevo prima abbiamo occupato un piano per trattamento
Sale piene quindi ringrazio il pubblico dei lettori che hanno aderito
Al nostro invito perché un segno di attenzione che ci gratifica gratifica credo la Svimez quelli che lavorano la Svimez secche
Contribuiscono ogni anno a presentare il rapporto e durante l'anno a fare tante attività
Diciamo nello spirito deroga adempimento della missione
Signora diciamo che la Svimez se un'istituzione al servizio del parlamento perché di questo effettivamente si tratta
Di dare un servizio pubblico per un missione che può non è solo una passione intellettuale ma in realtà è un impegno civile
Di è grande
Responsabilità e di grande l'urgenza nel corso di questi ultimi anni
Ringraziamento noi questo rapporto l'abbiamo consegnato al Presidente della Repubblica
Presidente Mattarella il giorno sei novembre
Via questa cortesia di chiamarci diciamo che qualche giorno prima del rapporto per avere uno scambio dite sulla situazione
è uno scambio che ci rinfranca sempre per l'attenzione del Comune la quale lui segue non problema del Mezzogiorno evidentemente ma il tema della coesione del Paese
In questo senso questo aspetto è un aspetto centrale poi credo che nell'ambito dei lavori sarà evidenziato ringrazio amministrate Rezza inesatta dissoluto diverso e quindi lei
Si era già presente alle nostre anticipazioni quindi già accolto credo sistemi che saranno poi esposti nella nostra presentazione la ringrazio per la disponibilità perché sappiamo che nella difficoltà dei tanti impegni questo è un impegno al quale aveva tenuto verso le imprese
Sul quale noi attendiamo anche le sue considerazioni recentemente con molta attenzione
E ringrazio infine tutti i ricercatori della Svimez perché ovviamente e il loro impegno la piccola struttura che
Vaccinato diciamo metodi e procedure e spiritosi servizio diciamo per mettere appunto solo questo rapporto mettere a punto un po'la presenza come far sì che a livello nazionale in modo serio mettendo come si dice nostro motorini numeri dietro i fatti
Si possa parlare in modo equilibrato e corretto di un problema che ha una grande rilevanza sociale
E purtroppo
Emergenza molto spesso sociale del nostro Paese
Ora non voglio sottrarre tempo al
A fornire al
Lavori molto schematicamente
Come al solito noi procederemo con una presentazione una sintesi sostanzialmente dei risultati principale del rapporto anche sarà il direttore
Luca Bianchi ha svolgerà io farò qui si parla di relazione realtà farò un commento molto mi auguro molto sintetico
Rapito di su alcuni aspetti che ritengo anche in prospettiva rilevanti
Una riflessione
Da tecnici
Persone impegnate sul problema
Se poi si passerà la tavola rotonda che vice direttore Giuseppe Provenzano coordinerà
Infine vedette nomi hanno punto Domenico Arcuri
Invitalia l'amministratore delegato invitanti e poi Francesco Boccia che penso ci raggiungerà della Commissione bilancio della Camera dei deputati
Purtroppo non ci potrà essere l'onorevole Borretti per impegni credo proprio
Commissione che il presidente della commissione Bilancio
Ci dovrebbe raggiungere Laura Castelli l'onorevole Castelli che il viceministro dell'Economia
E delle finanze professor Luigi paga netto che è vicepresidente di Cassa depositi e prestiti
Giorgio Vittadini che appunto il presidente della Fondazione per la sussidiarietà con con il quale poi avremo prossimamente un incontro anche a Milano su questi temi credo sia molto importante rilevante
Questa dialogo tra il nord e il sud che riteniamo sia una delle cose più necessarie in questa fase concluderà appunto la ministra Barbara Lezzi
In qualche modo magari dandoci risposte suggerisce
Così aprendo la possibilità di ulteriori incontri ulteriore collaborazioni passano da subito la parola a Luca Bianchi per la presentazione del rapporto
Grazie di nuovo
Grazie
Ecco ci buongiorno a tutti camminare il compito di illustrare le principali evidenze che risultano dal rapporto due mila diciotto il rapporto è giunto oggi alla quarantacinquesima edizione ogni come ogni anno all'obiettivo gli ho firmato una documentazione
Ampia sulla situazione del Mezzogiorno con la speranza sembra che possa essere utile a mettere in atto una strategia di crescita in grado di ridurre i divari economici del nostro Paese
E soprattutto attraverso la riduzione dei divari di rendere il nostro Paese più forte e più giusto
Il rapporto di quest'anno come dovuto vedere dalla già dalla copertina prevede una innovazione rispetto alla tradizione dei quarantaquattro rapporti precedenti perché abbiamo cambiato
Sia pure in maniera diciamo con una sola parola in più il titolo del rapporto che non siano più la RAI rapporto sull'economia del Mezzogiorno ma da quest'anno si chiama l'economia e la società del Mezzogiorno la sottolineatura già nel titolo del la dimensione di studio che appunto a braccia oltre agli aspetti economici anche gli aspetti sociali
Della diciamo
Della realtà
Meridionale oltre a prendere atto di un ampliamento inevitabile del dei temi di attenzione che già era aperta era già accaduto nel corso degli ultimi anni di fatto sottolinea anche le profonde interrelazioni che esistono tra dinamiche sociali e dinamica economica questo è come entrambe si condizionò reciprocamente
La grande crisi economica ha lasciato soprattutto nel Mezzogiorno un impatto così forte sulla società del Mezzogiorno
E i divari le disuguaglianze che sono rimasti all'interno del Mezzogiorno sono elementi che stanno condizionando profondamente anche il percorso di crescita
Il percorso di crescita appunto entro nella comincia a entrare nel dettaglio del rapporto il rapporto innanzitutto presenta una
Tutti i dati fino al due mila diciassette di preconsuntivo della contabilità economica e questo ci permette di avere innanzitutto un quadro completo e complessivo delle dinamiche economiche fino al due mila diciassette cosa era accaduto
Era accaduto avevamo già sottolineato lo hanno dallo scorso
è che nella fase di ripresa economica seguente la grande crisi diciamo le varie crisi che si sono succedute nel nostro Paese dal due mila otto e due mila tredici
In quella fase di ripresa il Mezzogiorno è riuscito ad agganciare il tasso di crescita del Centro-Nord
Dunque lo dicevamo la lo scorso ribadiamo al Mezzogiorno non è un vuoto a perdere non è un'area destinata inevitabilmente a un a a un percorso recessivo tutt'altro
Presente al suo il terno elementi di vitalità importanti ciò gli ha permesso appunto all'interno di un tasso di crescita del Paese che con una letterata bella S significativamente più basso
P quello del resto d'Europa comunque registrare Complesso del periodo due mila quattro al quindici due mila diciassette in quel triennio un tasso di crescita anche sia pur lievemente maggiore rispetto al centro nord quindi tre virgola sette contro tre virgola tre
Va ovviamente segnalata l'ultima colonna nella slide che rappresenta per tutti noi un monito
Continuo siamo ancora di circa dieci punti inferiori
Di PIL rispetto ai livelli pre-crisi quindi il percorso da fare è molto ma è interessante andare a vedere come si è caratterizzata questa fase di ripresa
Allora i consumi hanno contribuito sia la componente per consumi che per investimenti per quanto riguarda la la componente dei consumi va detto che resti ancora
Mostrano sia pure una crescita un po'più debole di quella rilevabile al centro nord
Qui non ha riportato il dettaglio delle varie categorie di consumi però evidente ad esempio dalla dinamica dei consumi alimentari e dei consumi per vestiario
Che pur diciamo con un leggerissimo tasso di crescita nel corso degli ultimi tre anni sono entrambi al di sotto di oltre dieci punti
Rispetto alla fase pre-crisi vuol dire come diceva in precedenza che c'è stata una cesura di carattere sociale
Imposta dalla crisi molto forte e nella fase di ripresa questa modesta ripresa dei consumi delle famiglie si è concentrato tutto nel nella ad esempio delle abitazioni cioè si sono concentrate le risorse su ciò che è più utile diciamo dal punto di vista ma forte prudenza diciamo nelle famiglie meridionali
A ad alimentare i consumi non essenziali
Quindi diciamo il tasso di crescita dei consumi è stato del tre nove contro cinque quattro a fronte di un dato dei consumi pubblici diva Rigante invece cioè i consumi pubblici e la spesa della pubblica amministrazione è cresciuta
La nel due mila diciassette lo zero tre nel centro Nadal è calato dello meno zero due nel a mezzogiorno ma soprattutto se vediamo il Complesso
Della fase due mila otto due mila diciassette vediamo che i consumi pubblici sono calate del sette per cento nel Mezzogiorno solo ventaglio zero cinque nel Centro-Nord
Quindi in qualche misura sul fronte della spesa pubblica abbiamo anche per effetto delle politiche di risanamento
E soprattutto dei vincoli che le amministrazioni locali penso accomuni
Soprattutto i Comuni hanno avuto decorso negli ultimi anni abbiamo una riduzione della spesa pubblica soprattutto al Mezzogiorno
Per quanto riguarda gli investimenti a ciò che vi dicevo precedentemente quindi sta il positivo l'aspetto maggiormente positivo della della dinamica economica degli ultimi anni
Il tasso di crescita degli investimenti nella nella ripresa è stato molto significativo sia nel comparto delle macchine attrezzature sia delle costruzioni soprattutto del comparto delle macchine e attrezzature
Quindi vuol dire che c'è un tessuto d'impresa meridionali che ha reagito alla crisi anche i dati e l'export confermano che sia pur uccidiamo abbiamo un settore industriale che sia pure ridotto e la sua dimensione quantitativa complessiva per effetto appunto della della crisi dei precedenti anni
Diciamo a seguito anche di questo è peccato di messaggi diciamo di questa selezione fatta dal mercato a cessare le imprese anche sulla base di indicatori presenti in rapporto ad esempio sul dato di sulla patrimonializzazione sui rischi
Diciamo di fallimento delle imprese sono tutte in significativo miglioramento quindi il settore complessivamente industriale in particolare ha reagito piuttosto bene sia pur come vi dicevo ridotto su questo hanno inciso io non la mia relazione non avrà il tempo di approfondire gli strumenti politica industriale nel corso degli anni degli ultimi anni sia ricostruito
A alcuni primi diciamo interventi significativi a favore delle imprese meridionali
E i dati che registriamo soprattutto nel corso degli ultimi anni su due strumenti importanti ad esempio su i contratti di sviluppo
Che rappresentano uno degli strumenti peraltro gestiti da Invitalia e qui abbiamo ravvisato è legato al suo leader ce ne potrà parlare
Che
Hanno funzionato nel nell'attrarre anche imprese di medio grande dimensione del Mezzogiorno calcolate che sono circa novantuno contratti di sviluppo
Siglati nel corso degli ultimi anni per tre virgola quattro miliardi di euro di investimento e uno virgola otto miliardi di agevolazioni ugualmente un trend positivo è stato segnalato sul fronte del credito d'imposta sud
Anche per effetto di alcune modifiche normative del corso
Nel due mila diciassette va assegnato un dato molto rilevante
Che evidentemente anche qui fotografa ancora elementi di ideali e di vitalità importante quattordici mila istanze per tenuto tra marzo due mila diciassette gennaio due mila diciotto previsti all'imposta sud per quasi quattro miliardi di investimento e un miliardo e mezzo di miliardi di di un miliardo e mezzo di agevolazioni
Dunque
Esistette Gianluigi sul fronte degli investimenti e del settore industriale abbiamo dei dati estremamente positivi sia pur come vi dicevo all'interno di un fa di un settore produttivo e soprattutto dunque di un numero di imprese industriali che si è fortemente ridotto tra il due mila otto e il due mila diciassette
E lo dicevamo nella nelle anticipazioni del rapporto il rischio che non intravediamo era quello di un cambiamento di ciclo economico all'interno del quale il Sud avrebbe potuto subire gli affetti di una frenata più significativa i nostri il nostro modello di previsioni conferma per il due mila diciotto questa frenata del Mezzogiorno
Le nostre stime prevedono per il due mila diciotto
Siamo ancora un tasso di crescita positivo ma all'interno di un rallentamento dell'economia nazionale che noi stimiamo scende all'otto all'uno virgola cinquantuno virgola due sostanzialmente in un consensus con gli altri enti di ricerca e di previsioni
Prevediamo una riapertura del divario di crescita nord-sud
Con il Sud che sfrecciano zero virgola otto per cento contro l'uno virgola tre per cento del Centro-Nord
La motivazione principale di questa riapertura nel divario economico pur dovuto abbiamo è sostanzialmente dovuta a un rallentamento dei consumi tutte le stime anche di carattere nazionale
Manifestano con riferimento al due mila diciotto una riduzione del tasso dei cioè i consumi privati questo a tradizionalmente un impatto molto forte del Mezzogiorno e compensa la dinamica ancora buona sia pure il rallentamento nel due mila diciotto degli Investimenti quindi ancora una volta si conferma questa sorta di veri dire divaricazione di polarizzazione
Su con un settore produttivo
Che ha reagito esce forte e un Complesso dell'economia che ancora anche per effetto diciamo
Di come vedremo di una riduzione della dinamica degli investimenti pubblici
Fatica ad agganciare diciamo a tenere il passo con il resto del Paese
Questa dunque di in sintesi appunto una riapertura della forbice due mila diciotto
Anche dovuta ad alcuni elementi relativi alla dinamica degli investimenti pubblici e vedremo vedremo in seguito
Abbiamo sempre con il nostro modello anche provato a stimare l'impatto della manovra di Bilancio due mila diciannove almeno sulla base delle informazioni disponibili al momento
La la manovra di bilancio due mila abbiamo prima procedura ripartizione delle risorse previste dalla manovra va detto innanzitutto che al punto di vista quantitativo
Considerando sia al fronte delle minori entrate previste dalla manovra sia del delle maggiori spese
Il Mezzogiorno beneficiari circa il quaranta per cento della nuova spesa e qui ci riferiamo prevalentemente
Al reddito di cittadinanza a e diciamo e per quota parte al all'intervento sul sistema pensionistico
E per il quaranta per cento anche delle minori entrate qui ovviamente si è considerato soprattutto l'aspetto della sterilizzazione l'incremento dell'Iva
Perché proprio in base al nostro modello ad esempio l'IVA è un impatta molto significativamente sul Mezzogiorno essendo l'imposta sui consumi
Quindi allora sterilizzato all'IVA a diciamo in termini relativi un impatto più positivo del Mezzogiorno che rispetto al centro nord ovviamente la manovra prevede anche ulteriori interventi importanti che vogliamo citare cioè la proroga per il venti e ventuno e lo sgravio contributivo per nuove assunzioni
L'estensione dell'applicazione l'agguato del trentaquattro per cento ad Anas Ferrovie l'estensione del dell'intervento al resto del sud ai trentasei quarantacinque anni e ai professionisti su questo intervento in rete più difficile quantificare l'effetto di carattere economico
Per quanto riguarda invece gli aspetti macroeconomici
Derivanti tre ore dal dal dagli interventi di natura finanziaria noi stimiamo che la manovra avrà un impatto superiore
In termini di impatto sul PIL nel Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord l'impatto della manovra è stimabile in circa zero tre decimi di punto
Nel due mila diciannove contro il zero due circa nel centro nord
Del centro nord e e nel due mila venti abbiamo circa zero virgola quattro decimi di punto it di pile contro zero due sempre nel centro nord si tratta punto di un impatto più significativo nel Mezzogiorno che passa quasi esclusivamente attraversa un incremento diciamo via prestazioni sociali dei consumi fa ha detto che queste l'impari il moltiplicatore economico l'anno è stimato sui a sui consumi è decisamente più basso rispetto agli investimenti miravo rispetto alle risorse impiegato abbiamo un impatto sul PIL significativo ma non non molto elevato
Altra parte va detto che dovremo tenere conto anche abbiamo provato a tenere conto anche dell'impatto negativo di un incremento permanente dello spread questo incide ovviamente sul sugli impieghi
Il nostro modello macroeconomico stima una sostanziale
Eguaglianza nell'impatto nord-sud di un incremento stabile dello spread valutabile anch'esso intorno allo zero virgola venticinque per cento di PIL quindi il rischio da chi emerge dalle nostre analisi vecchie un diciamo illa permanenza di un diverbio un differenziale di spread
Rispetto al passato significativo passa compensare in qualche maniera ridurre fortemente l'impatto espansivo nel Mezzogiorno della manovra
La la Ford diciamo all'al modello avviene una forte relaziono un forte impatto soprattutto dello spread sugli investimenti
Cioè il la tradizionale difficoltà di accesso al credito delle imprese meridionali potrebbe essere molto acuita da un maggiore selezione diciamo da parte degli degli operatori finanziari nel concedere credito
D'per effetto di questi diversi andamenti noi stimiamo prevediamo un'accelerazione della crescita del Mezzogiorno nel due mila diciannove dallo zero otto alla all'un per cento e un in invece un calo dall'uno e tre all'uno e uno nel centro nord all'interno di un leggero rallentamento nazionale dall'uno e due al due uno ovviamente abbiamo previsto anche una stima del due mila venti che
Assolutamente più diciamo legata anche a più difficile diciamo da prevedete quanti elementi potrebbero cambiare nel corso dei prossimi mesi comunque continua a tenere l'occupazione
è quello che non è non ha non emerge è un significativo impatto della manovra almeno al Dal nel nostro modello sulla dinamica degli investimenti
Questo è un elemento da tenere conto soprattutto all'interno di una dinamica della spesa in conto capitale in Italia fortemente cedente il dato che qui oggi presentiamo
Conferma un declino continuo Dellas pesa in conto capitale diciamo innanzitutto a livello nazionale
Questo è un elemento che condiziona inevitabilmente qualunque politica di sviluppo si voglia applicare nel mezzogiorno e complessivamente anche il tasso di crescita del Paese il diciamo il la spesa in conto capitale passata da un peso sul PIL nazionale del tre virgola sette per cento del due mila al due per cento circa il due mila diciassette all'interno di questa dimensione fortemente Galante ovviamente calano entrambe le aree del Paese va sottolineato il dato del Mezzogiorno questa tabella particolarmente interessante
Perché da un lato possiamo vedere appunto nel due mila diciassette il livello molto basso complessivo di spesa in conto capitale
Che poco più di dieci miliardi di euro
E le Sorrento possiamo del contributo molto limitato che riesce a dare alla spesa complessiva in conto capitale
Il sia i fondi strutturali sia le risorse per la insonorizzata cioè il Fondo sviluppo e coesione qui da un lato abbiamo un problema di ripartizione territoriale
Della spesa ordinaria e stiamo ancora sotto il livello diciamo il
All'obiettivo del trentaquattro per cento
Di spesa in conto capitale ordinario da destinare al Mezzogiorno quindi ben venga la il insomma l'impegno anche del nuovo governo di andare avanti su quella su quella proposta che vuoi come Svimez da tanti anni proponiamo
Però dall'altro abbiamo anche un problema fortissimo di spesa dei fondi aggiuntivi
Ricordo Sempre come la variabile determinante per un'accelerazione nella crescita del dell'area rimangano gli investimenti noi abbiamo provato a
Fare una simulazione
Anche alla luce diciamo delle varie tabelle presentate in occasione ma noi bilancio
Ad esempio una spesa di quaggiù Antivari quattro virgola cinque miliardi di euro di Investimenti vuol dire Spesal non stanziamenti o che vediamo molto più difficile da realizzare
Poiché avrebbe un impatto di zero virgola otto per cento sul PIL come dire molto può più che doppio rispetto all'impatto della manovra sul PIL del Mezzogiorno
Proprio perché come vi dicevo gli investimenti il moltiplicatore degli investimenti in opere pubbliche è di circa uno virgola ottantaquattro euro cioè vuol dire che ogni euro speso già infrastrutture in infrastrutture del Mezzogiorno attiva il per uno dei due ottantaquattro
E è uno a fronte di un un valore del moltiplicatore ad esempio sulla riduzione delle tasse
Che circa un quarto diciamo quindi la diciamo tutti i nostri analisi macro economiche confermano che la vera sfida rimane quella degli investimenti come vi dicevo qui vado molto rapidamente
Permane un fortissimo ritardo
Sulla spesa della dei fondi strutturali due mila quattordici due mila venti
So che c'è un massimo impegno da parte del
Al ministro per il Sud dall'agenzia della coesione per cercare di accelerare però appunto parliamo ancora una volta di un'affannosa corsa per spendere risorse
Il tema di trovarci sempre di fronte a un'affannosa corsa per spendere è inevitabilmente il grande difetto della programmazione nazionale perché l'affannosa corsa per spendere
Diventa anche un elemento inevitabilmente di indebolimento della qualità della spesa
Quindi se le ultimi cicli ce l'abbiamo fatta all'ultimo momento alla all'ultimo momento a riuscire a spendere tutto ovviamente alla fine si cerca soltanto di spendere facendo molto meno selezione degli interventi qui vanno segnalate ovviamente alcuni elementi ritardo specifico che riguardano alcune regioni meridionali e in particolare la Sicilia che risulta quella riaprì il ritardo
Fa altrettanto è ugualmente sottolineato che non è solo un problema e le regioni abbiamo anche alcuni Pontaccio alcuni piani operativi gestiti dai ministeri
Che presentano fortissimi ritardi attuativi qui diciamo non è quindi la soluzione non è neanche tanto così semplice
Tra centrali Zare o decentrare cioè c'è un problema più complessivo di gestione di efficienza della macchina pubblica
Anche i dati sul Fondo sviluppo è questione confermano le medesime difficoltà
Della fatte emergere dal
Dalla programmazione comunitaria
Come vedete il tasso di attuazione del del fondo sviluppo e coesione due mila quattordici mila venti
E circa il nove per cento i Patti per lo sviluppo hanno senz'altro rappresentato una importante momento di mettere a sistema
Una pluralità di interventi ma certamente non sono riusciti
A imprimere una significativa accelerazione nella stesa
Nella tant'è vero che rimane sull'uno virgola due per cento la somma di questi due elementi di debolezza della spesa aggiuntiva ovviamente confermano il quello che dicevo prima cioè sostanzialmente una sorta di
Declino inevitabile continuo della spesa in conto tagliare al Mezzogiorno che sembra addirittura svincolata rispetto al tema degli stanziamenti
Infatti se vediamo anche la tabella in precedente anche nell'anno in cui abbiamo avuto il maggior crescita disse distesa dei fondi strutturali europei cioè il due mila quindici
Che all'anno in cui siamo riuscite credo precedente programmazione a fronte di questo picco rispetto ai fondi comunitari è calata la spesa del fondo sviluppo e coesione la spesa ordinaria
Cioè come un che è un che tra un un tetto dei capacità amministrativa ricostruzione dei Progetti di elaborazione di di spesa pubblica
Per investimenti nel Mezzogiorno che non si riesce a superare su cui bisogna intervenire
Come vi dicevo la gran parte del rapporto quest'anno spero non della mia relazione esternato lungo è dedicato alle alle dinamiche sociali
Credo che molti dei rallentamenti che abbiamo verifiche noi scriviamo nel due mila diciotto sono dovuti anche a questi elementi diciamo dichiarate e qualitativo dello sviluppo economico Mezzogiorno
Ciò avviene evidente sul tema dell'occupazione come dell'occupazione crescente continua a crescere mezzogiorno ancora fino alla seconda metà del due mila diciotto sia pur rimanendo
A livelli inferiori a quelli prevede tra i crisi ma con ancora circa trecento mila posti di lavoro
Rispetto alla fase pre-crisi vogliamo dato tutt'altro che indifferente ma soprattutto abbiamo una composizione qualitativamente sempre più debole in questa slide vedete chiaramente la linea blu
Sono i dati dei dei io occupati a tempo determinato dal Mezzogiorno la linea rossa solo gli occupati a tempo indeterminato
è evidente che dalle diciamo dal secondo semestre due mila diciassette l'occupazione nel Mezzogiorno cresce esclusivamente per la componente a tempo determinato mentre la componente a tempo indeterminato presente ormai da
Tre quattro trimestri anzi forse anche di più dal diciamo dalla metà due mila sedici prima un indebolimento e poi addirittura un un un andamento fortemente fortemente cedente nello stesso periodo dopo una fase di rilevazione con ha ripreso fortemente accrescere il part-time involontario
Che nel Mezzogiorno è tornato ad essere circa l'ottanta per cento del part-time e quindi il part-time non con lo strumento di flessibilità che va incontro alle esigenze del diciamo di conciliazione del lavoratore ma diciamo una sorta di vincolo da parte delle imprese
A ampliare il costo del lavoro e quindi anche l'orario di lavoro
Qui siamo elementi che poi purtroppo rimangono anche i dati sulle migrazioni si confermano come una tendenza alla all'emigrazione regioni meridionali dal Mezzogiorno la con tendenza ormai i dati quasi strutturale del Mezzogiorno
C'è una quota della forza lavoro formata giovane non riesce a trovare
In questo territorio possibilità di
Mettere a frutto ciò che ha imparato e quindi
è costretto ad andare via i dati confermo non fu sul flusso detto di circa settanta mila
Persone all'anno che appunto riguarda prevalentemente giovani e laureati accanto al fusto della dichiarazione tradizionale si rafforza
Quella che è una sorta di immigrazione nascosta di migrazioni liquida è che esso Loi pendolare di lungo raggio Totò Sordi pendolare di lungo raggio sono persone che pur mantenendo la loro residenza nel Mezzogiorno e quindi risultano come ancora presente nel Sud in realtà svolgono la loro attività lavorativa in una regione del centro nord non abbiamo stadi flussi molto spesso valida la Puglia al Piemonte quindi sono pendolari per modo di dire
In realtà la pregare il carattere precario
Del posto di lavoro che lo alcuni loro accedono del centonovanta fa sì che la loro sia scelta una scelta debole di emigrazione
Cioè se lavorano lì ma ancora non cambiano residenza perché non sono sicuri che quel lavoro gli viene confermato ecco questo stock
Didi
Meridionali anche qua prima lentamente Giori ancor più prevalentemente laureati cioè della composizione dei pendolari è qualitativamente ancora superiore a quello degli emigranti vuol come ne fossero quelli ancora più selezionati
Riguarda uno stock come vi dicevo di circa centocinquanta mila sono altri centocinquanta mila prevalentemente giovani ragazzi del Mezzogiorno che di fatto già si sono trasferiti perché già sono a lavorare nel Centro-Nord
E che però ancora non lo hanno diciamo formalizzato sul piano della del trasferimento di residenza
Vado per flash prestazione anche un dato molto rilevante che ci aiuta a capire cosa sta succedendo nel Mezzogiorno cioè la prima volta che vederlo su quel vedete nella nel grafico diciotto
Che nonostante la crescita e l'occupazione cresce la povertà
Noi siamo abituati a sostanzialmente una correlazione negativa cioè se aumentava l'occupazione calava la povertà e viceversa
Invece nella fase di ripresa due mila quattordici mila diciotto abbiamo proprio questo fenomeno che non che peraltro si presenta anche nel centro nord seppur meno intenso
E in parte condizionato ovviamente dal peso degli immigrati che è più alto
In cui nonostante la crescita e l'occupazione
Aumentano le aree di disagio di povertà
Questo un po'per le caratteristiche e l'occupazione della diciamo sottopagata precaria
Ma anche per diciamo gli elementi di ampliamento delle disuguaglianze interni a mezzogiorno molto molto rilevante all'interno di questo ampiamente disuguaglianze va detto che il rischio povertà nel Mezzogiorno
E prevalentemente rischia di povertà giovanile
Cioè le vere aree di crisi deve avere aree di rischio povertà nel Mezzogiorno
In cui il rischia di cadere in povertà e molto più rilevante riguarda soprattutto le coppie con figli minori dunque abbiamo il quarantatré virgola cinque per cento di rischio povertà e i singoli convenuti trentaquattro anni con il quarantatré virgola tre per cento mentre molto più debole fortunatamente il rischio povertà per le Gene per le per gli anziani
Questo
è ovviamente la fotografia di una debolezza del sistema del welfare italiano molto evidente una debolezza e Samuel fra italiano che in parte può essere
Diciamo
Compensato può essere rafforzato attraverso la misura retto cittadinanza
Importante che in questo Paese si destinino una quota importante di risorse parliamo di circa nove miliardi di euro complessivo per il contrasto alla povertà alla povertà
Noi abbiamo provato anche qui a stimare con i nostri dati
Come può distribuirsi questo tipo di strumento
E come si distribuiscono i potenziali beneficiari con idee abbiamo circa un milione ottocento mila famiglie con un ISEE al di sotto dei sei mila euro
Che si distribuiscono per il quarantotto per cento nel Mezzogiorno e per il cinquantadue per cento nel centro nord
Se questa è la platea dei beneficiari
Noi stimiamo che per poter dare il livello di retta cittadinanza
Previsto annunciato dal governo le risorse siano insufficienti il costo di una il costo non è stimato in circa quindici miliardi per poter
Assicurare un sussidio pur tenendo conto messa familiare della casa di proprietà
Appunto un costo del maggiore di circa quindici miliardi
Con il le risorse disponibili sarebbe comunque possibile coprire l'intera platea dei beneficiari circa uno virgola otto milioni di famiglie
Le garantendo un sussidio più basso rispetto a quello previsto da previsto fino ad oggi
Va comunque sottolineato e questo è ampiamente documentato nel rapporto che nella nostra riflessione riguarda soprattutto l'esigenza di accompagnare un sussidio sostanzialmente monetario
Con un intervento ben più significativo sulla sui servizi pubblici del Mezzogiorno cioè non è diciamo per dirlo semplicemente difficile ore
Non può esserci reddito di cittadinanza senza diritti di cittadinanza
Cioè il regista innanzi al guasto lo strumento fondamentale se accompagnato da interventi che rimuova no elementi fondamentali che pago sostituisco sono alla base della povertà parlo di povertà educativa povertà minorile cioè la qualità dei servizi di accompagnamento e sociali nel Mezzogiorno rappresentano una a un'emergenza assoluta su cui intervenire che non può essere risolta esclusivamente con un sussidio di carattere monetario e proprio sul tema della stare in ansia limitata
Abbiamo concertato molto dell'analisi registriamo nel corso degli ultimi anni
Un indebolimento
Del diciamo della infrastrutture sociali nel Mezzogiorno
Per questo richiediamo chiediamo che è un piano di investimenti pubblici nel Mezzogiorno sia soprattutto un piano di investimenti in infrastrutture sociali del Mezzogiorno
Questi
Ovviamente il rapporto è molto ricco di dati
Senz'altro sul piano nella sanità abbiamo registrato da un lato dei progressi che hanno consentito a molte regioni di essere uscire fuori dalla griglia in degli inadempienti in termini livelli essenziali
Di assistenza dall'altro è evidente che il punteggio ripropone sempre quella maledetta diciamo
Diciamo quella maledetta corsa dal sud verso nord cioè partiamo sempre a livelli più bassi delle regioni in mezzo i meridionali per salire qual è quella del Centro-Nord con ancora due regioni meridionali inadempienti e il cittadino lo percepisce e questo è fu diciamo la fotografia più efficace è questa ripresa delle migrazioni sanitarie nel corso degli anni abbiamo detto prima agli emigranti poi l'emigrazione giovanile può all'emigrazione intellettuale ora siamo anche all'emigrazione sanitaria e i dati confermano quindi una divaricazione dei livelli di servizi
Chiudo sull'ultimo punto a me particolarmente rilevante questo è un pezzo della politica di sviluppo è un pezzo fondamentale la voglia di sviluppo che vuol dire al sistema di formazione italiana
Anche qui l'impressione che dopo una straordinario
Diciamo al recupero nel corso degli anni ottanta novanta del due mila del Mezzogiorno rende in termini di tassi di scolarizzazione
Nel dopo una crisi si è inceppato questo percorso di riduzione di convergenza del duale il bene del Paese vedi della scolarizzazione complessiva dò solo due dati per quanto riguarda innanzitutto
La scuola dell'obbligo ovviamente l'obbligo scolastico è sostanzialmente assolto in tutto il Paese abbiamo due elementi uno che condizionano anche i risultati poi che vedremo in seguito avrei rimane il tema
Ne parliamo d'armi ma nulla si muove sul tema della offerta di asili nido
Di servizi per l'infanzia dei bambini da zero a due anni abbiamo un divario dal cinque per cento del Mezzogiorno al diciassette diciotto per cento nel centro nord
Questo incide sul tasso di occupazione femminile ma incide anche come molti studi dimostrano anche sulla qualità poi delle competenze acquisite dei ragazzi successivamente altro tema nella nella scuola il tempo pieno nelle scuole primarie
Abbiamo ancora livelli di alcune regioni del Mezzogiorno di quota di studenti
Cui viene offerta una frequenza a tempo pieno che ha appena del sette per cento in Sicilia contro una media di oltre quarantacinque più regioni nel mezzo il Centro-Nord anche oltre il cinquanta per cento
Questo si riflette anche come dicevano i divari di competenza questo è un dato ovviamente noto che c'è un problema di scarse competenze di matematica degli studenti meridionali ma ciò che va rilevato in questo grafico non è tanto
Il divario del due mila quindici è che doc come vedete anche qui due mila tre due mila sei del due mila sei due mila nove due mila dodici c'era una tendenza alla riduzione
Del numero degli studenti con scarse competenze nel corso degli ultimi anni abbiamo di nuovo una tendenza alla crescita o comunque non si recupera più mentre il resto del Paese sotto il resto d'Europa cresce quindi c'è un problema sul tema scolastico
Questo dato non riflette anche sulla strada scuola secondaria superiore
Quello messo insieme due dati molto spesso parliamo di tasso di partecipazione delle il nostro l'istogramma arancione nel tasso di partecipazione come vedete anche nel Sud ancora più che nel Nord tutti entrano della scuola secondaria superiore cioè il tasso di partecipazione molto alto
La l'istogramma accanto la quota dei giovani che hanno conseguito la secondaria superiore
Che è molto più basso del sud e del nord vuol dire che in questa differenza tra i due Stati grammi cioè quello che la scuola si perde per strada
Cioè quei la differenza da quell'mesto grandi così diverso tracce intorno a del mezzogiorno il fallimento quotidiano di molte scuole che vedono i loro iscritti a ridursi soprattutto delle grandi periferie urbane e nelle aree interne nel Mezzogiorno tassi giovani che abbandona prematuramente gli studi
Cioè ragazzi che conseguita la scuola media e la scuola appunto la la scuola dell'obbligo ancora non continuano ad alcun tipo di formazione
Sono percentuali presenti nel nostro Paese e in particolare nel Mezzogiorno parliamo di quasi il venti per cento il diciotto per cento
Di giovani che hanno conseguito appena la scuola la serie la scuola media diciamo la
La scuola dell'obbligo e non continuano il loro impegno formativo si tratta di ancora divari troppo forti
Di rari che troppo spesso soprattutto il Sud dimostrano che la povertà educativa ancora si tramanda di padre in figlio questo è ovviamente o un fallimento del a dello Stato in una delle diciamo
Degli interventi ordinari più importanti ma è inevitabilmente come elemento e condiziona lo sviluppo quindi sul tema della scuola della formazione anche dell'utilizzo dei fondi europei per sopra forzare alcuni servizi
E senza e al Mezzogiorno che dovesse utile si apra un dibattito nel nostro Paese
Chiudo con una frase che io trovo sul all'entrata della scuola di via i figli che a me piace molto
Che dice la scuola dava peso a chi non ne aveva faceva uguaglianza non aboliva la miseria però tra le sue mura permetteva il pari il dispari cominciava fuori
Credo che questo sia un modico per per far sì che il dispari non Possamai entrare nella scuole ma anzi dobbiamo lavorare perché poco dal tema della formazione e della crescita dalla zona formazione e della e dell'educazione possano lo diciamo
Crearsi gli elementi intorno al quale costruire una politica di sviluppo per il Mezzogiorno che appunto a rendere il nostro Paese è più uguale più forte
Diciamo anche dare maggiori prospettive ai giovani soprattutto nel Mezzogiorno grazie
Grazie direttore Luca Bianchi per questa
Articolata illustrazione della anche del nesso tra economia e società
Che nel Mezzogiorno diciamo è molto evidente a me
Anche nel la radice diciamo della problematica
Delle emergenze non di cui tanto si parla poi emergenze sono tante
Questi misteriosi ce l'hanno messe altre sotto gli occhi e c'è emergenza ambientale emergenza climatica
Che sono per certi versi relativamente esogene rispetto alle nostre dinamiche interne ma anche quelli si riconnettono poi a queste dinamiche ora io dicevo prima non non farò nessuna relazione ma ne faccio magari qualche commento che introduco
Un tema che Channel nel rapporto i temi interessa poiché sviluppare in prospettiva perché secondo me sarà un tema inevitabilmente oggetto di dibattito e di visioni diverso in prospettiva
Riprendo un po'una valutazione su la manovra non abbiamo fatto questo dell'esercizio e col dottor Fazio oso che un po'gestisce il modello econometrico e tutti gli statistici
Di valutazione dell'impatto della manovra anche ovviamente tenendo conto del dell'oggetto problematico perché sennò prova che non è tanto
Così la il fatto della dichiarare la
Il due quattro di sbilancio nel nei conti
Ma quanto la
Come dire la valutazione realistica di quella situazione di affetti in termini di clienti sviluppo perché poi
Un un deficit di tre due quattro e tre per cento se come viene sostenuto mette in moto il Paese tasse nei due del tre per cento evidentemente raggiungere ampiamente gli obiettivi che per così dire la Commissione ci somministra da danni che non è mai raggiungiamo
E qui il nostro la nostra simulazione mette una
Una valutazione problematica sulla prospettiva di crescita quindi questo è un punto cruciale quindi non interveniamo tanto
Su sentite se fare il Tour quattro gol Trevor Bruno sia come dire fuori dalle regole questo relativamente capiamo perfettamente che si può essere fuori dalle regole se c'è una prospettiva che poi quelle regole vengano per così dire più che rispettate e avendo un vantaggio del Paese molto significativo quel vantaggio che chiediamo da anni e che mai riusciamo attenere perché ricorderò che dalle
Almeno dal due mila ma direi dal mille novecentonovantadue questo Paese in stagnazione quindi non è una crescita ce la siamo dimenticata da trent'anni
E ognuno ha ripromesso quindi nessun entriamo su le varie formule per riprendere a crescere e noi quello che sosteniamo che la crescita
Ci serve a poco sede l'un per cento dell'uno e mezzo fino all'uno e otto per cento
Quello che ci serve una crescita che non è definiamo in modo diverso rispetto perché essendo l'Italia quello che è e non abbiamo bisogno di sviluppo nello sviluppo è un'altra cosa dalla crescita
Lo sviluppo vuol dire tassi più elevati ma legati a strategie molto precise particolare lo sviluppo per l'Italia è il problema del Mezzogiorno che che tante mode tante analisi tante retorica a cominciare dalla l'età nuova programmazione
Lo sviluppo locale eccetera eccetera Di fatto nessuno di questi di fatto intaccato questo problema
E nell'ambito della manovra se noi dovessimo dire qui è un elemento di contributo critico l'ha messo bene in evidenza Luca Bianchi prima il problema sono gli investimenti
Perché ovviamente noi siamo i primi e dal due mila e quindici credo che abbiamo sostenuto che c'è bisogno di una misura generale di come di contrasto alla povertà
E una misura razionale
Che già da allora abbiamo stimato essere molto costosa
Ma accanto a questo c'è bisogno di una strategia indi Investimenti
Molto significativa e molto efficace e qui abbiamo due elementi che sono state ricordate la difficoltà nonostante gli stanziamenti a trasformare quegli stanziamenti di spesa e questo Cina India un mondo complicatissima
E adesso non anche che evidentemente
Una responsabilità della politica farvi fronte ma sicuramente c'è un problema rilevante
Ma c'è anche un problema
Non tanto degli stanziamenti teorici perché poi si vanno stanziamenti triennali in cui il primo anno si stanza cinque e poi il terzo anno e cinquecento si dice noi abbiamo messo quindi ci viene ricordato che ci sono non so quanti trenta miliardi a cui se ne aggiungono altri quindici quest'anno in quale anno
Da qui magari a tre anni e sappiamo bene che lo slittamento avverrà poi nei prossimi tre anni e così via
Ora il problema degli investimenti un problema cruciale non servirà e a nostro avviso la Svimez che da sempre lega chiede questo elemento perché è una Artisti una associazione che fin dalla nascita a abbracciato una teoria che cioè essendo il problema non la crescita ma lo sviluppo lo sviluppo si fa con le politiche keynesiane dell'Offerta che sono diverse dalle politiche delle offerte tradizionali una sono un intervento molto preciso che elimina vincoli all'offerta creando struttura e creando automaticamente
Per così dire materia prima per assorbire lavoro eccetera eccetera eccetera
Ora noi in quest'ultimo periodo abbiamo particolarmente posto sotto attenzione un fatto
Che a mio avviso è abbastanza incontrovertibile che che scene si può obiettare sono tricolore che se oggi dovessi depresse fare una scelta astratta
Un marziano che arriva in Italia e dovesse decidere qual è il modo migliore per rimettere in piedi questo HC questo Paese che da vent'anni non cresce
Il modo migliore e di investire
Dal punto di vista delle risorse pubbliche nel Mezzogiorno
Dove gli investimenti sono più efficaci
E più efficienti in sembra in termini di sviluppo del prodotto e di assorbimento non di occupazione
L'aveva fatto una simulazione producendo il Tor prezioso
C anticipi ce l'ha anticipata nell'attesa ormai da quasi due anni cosa sarebbe successo se la mitica clausola del trentaquattro per cento fosse stata effettivamente operativa dal due mila dieci dal due mila nove fino al due mila quindici
Quei trecento mila posti di lavoro che mancano non ci sono le non sarebbero mancati
Quel quattordici per cento di caduta del prodotto del Mezzogiorno non ci sarebbe stata sarebbe stata solo del cinque per cento
Pesante ma cinque per cento e nord non ne avrebbe risentito da questa redistribuzione di risorse dal Nord al Sud perché gli investimenti dato quel non quell'ammontare di investimenti
Si è simulata l'ipotesi di una ricomposizione tende in investimenti in opere pubbliche quindi in in conto capitale dell'amministrazione pubblica dal nord al sud
Perché perché il Sud la crescita del Sud trascina anche al Nord questo è un altro elemento ormai è molto chiaro ed evidente che c'è questa interrelazione e quindi la morte il Nord può esportare quello che vuole ma se crolla nessun crollo anche al Nord
E questa è l'altra secondo me insegnante insegnamento di questa crisi che spero
Le roccaforti lombarde venete
Huff friulane tengano ben presente nella loro strategia anti uscita dalla crisi
E quindi questo è un elemento che viene confermato drammaticamente in questi ultimi anni
E drammaticamente dico perché perché nel due mila diciassette la causa del trentaquattro per cento è stata introdotta con l'obiettivo di iniziare ad applicarla nel due
Alle diciotto
Cosa che è impossibile oggi
Ci auguriamo che sia applicabile per il due mila diciannove e seguire e sappiamo che questa è molto complicata questa strada molto difficile
Con il compianto
Paolo De Ioanna nove avevamo ha iniziato a lavorare perché qui su questo avevamo già lavorato in passato all'epoca dei governi Ciampi e così via e sappiamo bene quanto è complessa
Questa cosa però è una scelta fondamentale se non si fa questo non sia più neanche il come il diritto di dire che c'è bisogno dell'infrastruttura Sud eccetera eccetera perché poi non forse riesce neanche a realizzare tra l'altro noi proponiamo e questo credo che anche la ministra retriva raccolto mi sembra nel solo che al posto di creare un fondo che nella misura in cui non si è in grado di rispettare questa clausola per tutta una serie di motivi
Che questo fondo venga alimentato di questo deficit di rispetto al trentaquattro per cento che deve poi essere come dire rimesso in circolazione a favore di ingressi Sturani nel senso inverso ora ha detto questo
L'obiettivo di tutto questo di questi ragionamenti centralità degli Investimenti causa del trentaquattro per cento come condizione
Di permissivi ITA di nel rendere centrale di investimenti e Mezzogiorno
Accanto a quella che invece la intonazione principale di questa manovra che quella della sostegno per così dalla domanda attraverso i consumi attraverso reddito di cittadinanza anche il discorso sul prepensionamento c'è un atteggiamento molto
Provo non rispetto al ruolo del consumo che è tipico di di tutti i governi precedenti lo stesso forse c'è
Noi abbiamo in mente che se non ripartono investimenti un'accumulazione seria di cui c'è un grande bisogno beh sarà molto difficile che i consumi trascinano l'economia in genere senta buoni keynesiani sappiamo che esattamente il contrario
Possiamo esportare quello che vogliamo ma non basta
Ecco allora rispetto a questo
Il Mezzogiorno diventa il laboratorio per passaggio andare a questa crescita stentata una ripresa dello sviluppo con queste crescita stentata faccio presente con le nostre previsioni
Due zero virgola otto nel due mila nove
Zero virgola sette sono mi ricordo che i dati ma insomma sotto l'un per cento nei prossimi due anni
Noi allunghiamo i tempi di recupero della crisi del due mila e sette di altri tre o quattro anni quindi verso il due mila e trenta riusciremmo proprio meccanicamente a uscire da quel a uscire
A recuperare quella situazione e questo date le condizioni della società che abbiamo appena indicato data la qualità dei servizi che abbiamo appena indicate che stanno degradando in questi anni non migliorando questo è socialmente insostenibile
Quindi in questo senso c'è un'emergenza un'emergenza in presenza di una larvata crescita dell'economia
L'altro ieri credo che Brescia che credo sia una delle province più dinamiche del sistema produttivo del Nord ha detto noi siamo piatti zero
Esportiamo faccio facevo in grande qualità in ogni però non cresciamo
Se questo lo dice Brescia è preoccupatissimo
Quindi noi dobbiamo attrezzarci a reagire e a regime endo chiaramente noi non in qualche modo anche questo secondo me è un un messaggio non dobbiamo affidarci al made in Italy pensare solo che le nostre esportazioni gireranno fuori dal da questa crisi l'associazione non ci tirano fuori un bel niente possono possiamo essere
Efficaci efficienti e lo siamo ce lo siamo qui poi ci sono rappresentati che possono confermare cioè su sui mercati mondiali lì può come dire il made in Italy funzione ciononostante non basta
Perché nel frattempo abbiamo una situazione interna di grave dissociazione e di grave degrado e questo non basta vuol dire avere un'idea di come uscire noi l'idea l'abbiamo ripetute sono starò qui a dirle
è il fatto che il Mezzogiorno è la punta di diamante di una possibile ripresa di una possibile sviluppo attraverso Investimenti Investimenti rinforzo strutturale
Adeguati a una strategia di rimessa in circuito dell'Italia in Europa con un ruolo peculiare che è quello del l'ammissione euromediterranea dell'Europa e questa missione euromediterranea si articola in logistica Energia sviluppo rigenerazione urbana noi su questo possiamo rilanciare lo sviluppo e questi temi sono centrali proprio nel Mezzogiorno sia per le opportunità che ci sono sia per le esigenze che ci sono quando si parla di diritti
Di cittadinanza
Si parla di cose che hanno a che fare esattamente con questo
Allora
E qui mi permetto di al uno strumento c'è nuovo a disposizione che può essere una grande occasione un grande fallimento e delle zone economiche speciali
Penso che ci sia molta circospezione forse Barbara Lezzi nero confermerà rispetto a questo strumento questa specie di scatola nera di cui non sappiamo esattamente cosa farcene come riempirla sì riempirle e come queste reagiva però questo è lo strumento che immediatamente
Al sud può essere messo in attuazione l'abbiamo già a Napoli lo abbiamo a Gioia Tauro
Lo avremo presto immagino per due zone in Puglia in Basilicata
Quindi questa è uno strumento dove che deve essere il laboratorio dove si sperimenta che cos'è la semplificazione burocratica per poi esportare nel resto del Paese augura vilmente
Dove si sperimenta la capacità di attrarre investimenti da tutto il mondo
E dove si sperimenta il fatto che il Nord deve tornare a occuparsi del Sud nel senso di intervenire e al limite gestire e governare i processi di sviluppo anche nel Sud
Perché questa missione medica mediterranea dell'Italia non la fa Napoli se non c'è Milano non la fa Napoli se non c'è Bologna
E Genova e Trieste quindi occorre recuperare un discorso unitario che le zone economiche speciali sono dodici potenziali enorme strumenti di attivazione
Provare a pratica percorrere questa strada
Un ultimo elemento
In tutta questa cosa che evidentemente richiama un discorso nord sud del tutto nuovo cioè o se volete vecchissimo perché quello che ci fu negli anni cinquanta e sessanta
C'è
Latente
Una bomba a orologeria che può scassare tutto
Secondo di come la gestiamo
Ed è il concetto di autonomia rafforzate
Del
Di quelli che hanno fatto
Il
Come dire che hanno chiesto e hanno trattato con il Governo precedente l'autonomia praticamente per tutte le possibili funzioni
Anche per alcune funzioni essenziali cioè in galera che lo Stato deve garantire a tutti i cittadini
Veneto la Lombardia poi si aggiungerà il Piemonte e l'immagine rapidissimamente regione Emilia Romagna domani sera al Friuli che già nel
La Puglia penso che quando si sale anche la campagna pacchetto penso di che un buon consiglio sia di valutare attentamente e che cosa significa l'autonomia rafforzata per loro
E e qui credo che c'è da fare un discorso di grande chiarezza
Perché
L'autonomia
Prevista dall'articolo centosedici comma terzo della Costituzione
Come dire io penso che sia un valore da promuovere
In generale il concetto di autonomia in un sistema articolato come quello italiano e molto differenziato anche appunto territorialmente può essere promosso ma prima di promuovere l'autonomia occorre guardare a il quadro di sistema in cui questa autonomia si realizza
Allora anzitutto venendo molto
Opportunamente alla alla richiesta il Veneto e la Lombardia come hanno motivato la richiesta dell'autonomia non c'è nessuna chiara motivazione
Allora il credo che la prima cosa da da dire è che l'autonomia assenso
In un'ottica di situazione di bilancio particolarmente stringente
Se
A conti fatti
L'uso delle risorse insito Singh gestione autonoma rispetto a una gestione chiamiamola in cui lo Stato ancora un ruolo
Rilevante
Riduce la quantità di risorse impiegate e rende più efficienti i servizi
Quindi occorre un programma
Non si conta come dire si contratta l'autonomia in base a dei parametri
Attesi e poi si verificano questi parametri attesi
E questa è una prima elemento non mi risulta che ci sia nulla di tutto questo per ora anche perché
L'autonomia senso all'interno di un quadro normativo definito
Il quadro normativo esistente e la legge quarantadue
Del due mila e nove che non è mai stata applicata e che prevede cose molto precise
Prevede i costi standard prevede i livelli essenziali di assistenza i livelli essenziali di prestazioni tutto questo non esiste tant'è vero che nella richiesta del Veneto si dice per cinque anni andiamo avanti con la spesa storica e intanto cerca per le risorse erariali e poi nel frattempo faremo i conti dopo questo è mettere il carro davanti ai buoi e in una cosa in cui ci si interrogherà costituzioni in questo modo mi sembra un'entrata a gamba tesa
Oltre a non essere elegante inaccettabile
Quindi il primo argomento
Da trattare è quale la situazione vigente rispetto alle norme vigenti è di totale inadempienza rispetto alle norme quindi prima di parlare di autonomia mettiamo a regime enorme che dopo in base a quelle norme trattiamo l'autonomia
Ore il
Poi credo che c'è
Da fare un discorso sulle illusioni dell'autonomia l'elusione e l'autonomia e le pretese illusori dell'autonomia attualmente un po'maldestramente almeno a mio avviso formulate sono molto evidenti perché se permette il disegno di legge del Veneto che doveva essere se non sbaglio presentato il ventidue ottobre in consiglio dei ministri per sconti ed è scomparso
Molto opportunamente scomparso
Prevedeva che si andasse avanti con la spesa storica quindi in totale inadempienza della legge
Che nonostante questo la fosse consentita
A nella distribuzione delle risorse erariali una quota da lasciare sul territorio e questo è il tema del territorio è molto roboante e inesistente
Funzione in funzione della capacità fiscale del del territorio stesso
Ora qui c'è una
Aggrovigliarsi di equivoci e maldestro interpretazioni di ruolo tra risorse territori
Che ci fanno deve tornare a almeno a a rimpiangere Buchanan alla visione federalista di bookrunner quando dice
Che cos'è l'equità orizzontale del sistema di federalismo fiscale è una cosa molto semplice che è un soggetto dovunque risieda paga le tasse in base al suo reddito e ottiene dei servizi in base agli standard che il sistema deciso questo è nella nostra costituzione
Quindi il fatto le risorse erariali cioè le tasse pagate in quella forma
Non hanno nulla a che fare col territorio hanno a che fare con la capacità contributiva del contribuente è un rapporto tra cittadino e Stato pretendere di trattenere sui territori
In base alla residenza
è una cosa assurda teoricamente e praticamente dirompente
Perché distrugge esattamente il ruolo dello Stato
Allora qual è l'obiettivo di queste Autonomie rafforzate che prevedono questo non è che prendono le neutralità fiscale
Perché uno può dire io faccio l'autonomia e tu Stato Meet Design quelle risorse che un tempo Zahavi per garantisce i servizi legati alla quelli che adesso sono le mie competenze autonome
Questo sarebbe un'autonomia neutrale per così dire che è il minimo
E il freddo serve come dire garantito quindi la pretesa di trattenere risorse regali sui territori è una pretesa infondata tecnicamente
E soprattutto retorica perché il territorio non dona niente a nessuno e sono i contribuenti che vengono hanno un rapporto con lo Stato è un contratto la Costituzione
E magari per rapporto è basata sulla progressività e quindi automaticamente ottengo quello che oggi viene chiesta come restituzione di risorse di territori non c'entrano niente
Allora questo io credo che deve essere molto ben chiaro a chi oggi conterà terrà l'autonomia
Anche molto ben chiaro perché questa questo capitolo a mio avviso nel contratto di governo che viene è un capitolo che prende una riga del contratto però lo prende in modo molto significativo che si dice ed è l'unico punto assolutamente prioritario di realizzazione del programma di governo l'autonomia rafforzata cioè il federalismo o se volete il regionalismo a velocità differenziate a geometria variabile come viene definito allora dietro questa frase c'è un mondo c'è un significato ed è la trasformazione di un sistema una riforma costituzionale senza senza le regole della riforma costituzionale perché prevede dalla trasformazione da un sistema la roba veramente di federalismo fiscale a un sistema di con federalismo dove ogni Regione si fa stato
Allora su questo credo che occorre essere molto chiari e anche molto espliciti e quindi immediatamente aprire questo confronto visto che così prioritario e necessaria per la realizzazione del contratto
E credo quando l'amministrazione dice all'interno della Costituzione credo che questi sono gli elementi importanti
L'ultima cosa è questa ipotetica pretesa di cadere la restituzione di risorse che normalmente fanno riferimento al concetto di residuo fiscale cioè la differenza tra le entrate
Ottenuta attraverso l'impostazione fiscale
E le spese che sono le spese per assicurare i servizi
Questa differenza
Se vuole andato a fare per le varie regioni
E a livello nazionale non è è il nostro chiamiamo avanzo primario
Noi abbiamo un avanzo primario e adesso non so di quanti miliardi che possediamo a vedere a livello regionale corrisponde ad avanzi primari molto rilevanti in Lombardia e in Veneto e così via e a disavanzi primarie in altre regioni
E da lì che nasce quest'idea noi diamo le risorse e pretendiamo la restituzione di queste risorse
Ora queste risorse non ci sono
Non è vero che c'è un avanzo primario della Regione Lombardia non è vero che c'è un avanzo primario anche nel Veneto o perlomeno sono avanzi primari risibili rispetto alle pretese che si fanno in base a questo concetto veramente
Contabile perché
Per il semplice fatto che l'avanzo primario italiano
Quello che la differenza tra le entrate e le spese senza contare gli interessi sul debito
E gli interessi sul debito a chi vanno fanno agli stranieri che hanno i nostri titoli fanno alle famiglie che hanno i nostri titoli vanno alle banche il sistema finanziario che ha come patrimonio i nostri titoli quando andiamo a fare questi calcoli ci andiamo a fare l'avanzo al lordo degli interessi
Crediamo che gli interessi si mangiano tutto l'avanzo primario tant'è vero che noi ogni anno ci indebitiamo ancora di più e perché ci indebitiamo perché non riusciamo col nostro avanzo primario a pagare gli interessi
Quindi il nostro debito è semplicemente dovuta al fatto che noi paghiamo ogni anno interessi perché cosa per pagare gli interessi che è una NATO cinismo è illegale per un roba anche ma per lo Stato è l'esigenza fondamentale
Allora la Lombardia le famiglie le banche e quello che pagano arte si paga come quota lombarda all'estero
Si rimangia tutto l'avanzo primario della Lombardia
Poi se andiamo a vedere quello che è il vero concetto rapporto tra cittadino contribuente è stato che ha il potere di estrarre di imporre il pagamento delle tasse in regime progressivo saniamo all'interno della Lombardia troviamo che tre classi di reddito
Hanno un avanzo primario e altre due hanno un disavanzo cosa vuol dire che l'avanzo primario Lombardia per prima cosa fa appaga a come dire a sovvenzionare i poveri relativa della Lombardia e così viene prebende tegole ride
Allora quando andiamo a entrare nel merito di chi ha dato risorse chi le riceve il fatto che la Lombardia stia donando qualcosa a qualcuno è del tutto assurdo non sta donando niente a nessuno
Sa solo rispettando un principio che si pagano le tasse in base al reddito e si ottengono i servizi in base degli standard che decide lo stato almeno per la scuola
Per la sanità e per la mobilità abbiamo visto prima che questo non è vero perché già assunta di meno da questo punto di vista e quindi se ci sarà con l'autonomia un avanzo di risorse quelle risorse in primo luogo dovrebbero andare a sanare il deficit di diritti civili e sociali che le regioni meno fortunate tra cui c'è l'Umbria cioè le Marche in parte c'è anche la Toscana
Avranno necessità di ottenere per garantire gli stessi diritti
Esodo non è un discorso molto importante collegando Genova prima che Nord e Sud devono farsi un ragionamento su cosa volessero il paese in Europa e nonché cosa vuole essere
La roccaforte del Nord integrata magari con la Baviera sono illusioni su cui già andata a sbattere l'economia italiana e continua ad andare a sbattere se le coltiva ancora per un po'di tempo grazie
Passo la parola immediatamente Giuseppe Provenzano per gestire un po'la tavola rotonda
Grazie presidente grazie a tutti buon giorno voi a me l'onore anche l'onere di moderare questa tavola rotonda partiamo con soli quaranta minuti di ritardo fra o a a recuperarle un po'chiedendo uno sforzo ai nostri relatori di stare negli otto dieci minuti
Ci spiace molto che Borghi e il viceministro Castelli probabilmente non ci raggiungeranno questo palmette agevolerà recuperare i tempi tanto avremo modo di incontrarli presto in Commissione bilancio per l'audizione a cui siamo stati chiamati
Contravvenendo all'impegno do subito la parola Domenico Arcuri
Che essendo la presenza costante ai nostri rapporti ci possiamo permettere diciamo questa confidenza di chiedergli di rompere il ghiaccio
Lui ogni volta diciamo non ama parlare molto del lavoro che svolge a Invitalia e nei nostri rapporti e lo abbiamo fatto noi quest'anno dedicando un approfondimento ha tutti gli strumenti e gli interventi che
Invitalia si è assunta sulla sua responsabilità crediamo che larici partenza di questo settore privato di cui parlava Luca Bianchi
Non siano un frutto misterioso nella storia sia sicuramente il segno di una grande reattività del nostro sistema delle imprese
Ma anche delle politiche politica che che funzionano ma quindi chiederei di allargare un po'la repressione dare uno sguardo un po'più ampio in questa fase difficile di cambio di Passo del sud in cui il ruolo delle politiche però può essere decisivo
Subito la parola Domenico Arcuri grazie grazie grazie dell'invito
Confermo che parlerò molto poco Invitalia come faccio da quando lavoro di Invitalia perché diciamo rischiamo di essere di oscillare tra l'essere ripetitivi e l'essere inutili in un paese in cui
L'autoreferenzialità diciamo
Va per la maggiore
E invece accolgo volentieri l'invito per
Allargare se posso se sono capace
Lei è mio impressioni sulla analisi anche di quest'anno della Svimez sa allora
Io partirei così il Sud è cresciuto per tre anni è cresciuto di più del Centro-Nord
Molto semplice molto Semprini in modo molto semplificato la Svimez ci dice che nel due mila otto nel due mila diciotto smette di crescere ai tassi
A cui era cresciuto nel passato che aggiunge che la Banca d'Italia dice che se il tasso di crescita del prodotto interno lordo del Mezzogiorno proseguisse
A questi livelli il sud Ria avrebbe il PIL del due mila nel due mila ventotto
Questo che cosa significa significa secondo me due cose e implicate noi se possibile sinceramente e se possibile nitidamente ci facciamo tre domande
Le due cose che questi pochi dati suggeriscono direbbe un adolescente che ci sembra che la festa sia finita c'è che questa crescita purché sia si stia interrompendo
La seconda riflessione che farebbe qualcuno che è un po'meno adolescente è ma è stata una festa
Le tre domande a cui proverò a rispondere sono mai il Sud e cresciuto abbastanza in questi anni
Lo ha fatto in modo sostenibile
Oppure per caso e cresciuto a prescindere
Io penso che non sia cresciuto abbastanza
E i dati che voi riportate lo afferma no
Beninteso
Fino al due mila e quindici di crescita non c'era traccia quindi meno male che è cresciuto
Ma non abbastanza
E cresciuto in modo sostenibile voi che vi occupate assai meglio di me di economia mi insegnate che il termine sostenibilità in economia che fare con il tempo
Sostenibile vuol dire duraturo
E se già quest'anno la crescita è la metà di quella dell'anno scorso di sostenibilità mi pare che non ci sia traccia
Ma soprattutto a me sembra
Che questa crescita non sia stata accogliente
E cioè
Che abbia riguardato un numero troppo basso di cittadini del Sud
Io penso che tutti noi dobbiamo fare pace con gli stessi
E prenderne sinceramente atto
Se questa crescita non è stata accogliente perché non ha riguardato un numero sufficiente
Di potenziali beneficiari della crescita dentro questa crescita
C'è qualcosa che non va
E che cosa c'è che non va
Che secondo me questa crescita è in larga parte avvenuta a prescindere da chi la doveva orientare indirizzare controllare verificare
Altrimenti come tutti auspicavamo come tutti abbiamo lavorato perché fosse avrebbe riguardato un numero più elevato di cittadini di quanto è accaduto
Serve perciò ragionare su questa evidenza io credo di sì e serve perché si possa provare a comprendere perché accaduto a come fare per evitare che
Sì ripeto di ritorni ad accadere
Io penso che ci sia un dato molto importante che dico spesso perché dico oggi
Anche un po'Aux o spoken
Lo sviluppo e la coesione dell'Italia sono poco vanno davvero poco d'accordo con il decentramento amministrativo
Negli ultimi vent'anni
Lo sviluppo e la coesione del nostro Paese si sono infranti
Sull'altare
Del decentramento non usa un altro termine perché altrimenti sembra che invece di fare l'amministratore delegato di Invitalia faccio un altro mestiere
Quando voi dite che la spesa dei fondi strutturali al quarto anno di sei
E il sette virgola otto per cento
E aggiungete che in Sicilia e lo zero virgola sette per cento
Mi domando ma come potrebbe svilupparsi in modo più eguale il Mezzogiorno
E vogliamo dircelo che il decentramento delle decisioni
L'allungamento dei processi la diciamo
Divaricazione delle competenze ci ha portato fin qui
Quando voi dite che i patti per il sud sono stati
Sui patti per il sub sono stati impegnati l'uno virgola diciannove per cento dei danari dispaccio usate sono stati spesi l'uno virgola diciannove per cento di donare disponibili
Confermate che diciamo
Il fidanzamento tra le lo sviluppo e la coesione e il decentramento non ha mai portato ad un matrimonio e prima ce lo diciamo poi non succede niente ovviamente come non succede niente da mai ma prima ce lo diciamo
E almeno diciamo facciamo una ricca seduta di autocoscienza collettiva e prendiamo atto che così poi si può cambiare si può non cambiare
Come dice la Svimez sa se non si iniettano in territori deboli quantità sufficienti di spesa pubblica
L'incremento del prodotto interno lordo da un lato e aggiungo io e la diciamo dimensione dei beneficiari di questo incremento del prodotto interno lordo non avvengono mai
Da due in da duecento anni in misura sufficiente
E come potrebbe accadere che l'incremento della spesa pubblica della pubblica amministrazione possa avvenire in modo è può è uguale
Certo considerando il trentaquattro per cento ma mi permetto di dire non solo
Noi siamo famosissimi nelle stagioni di programmazione precedenti per appello per aver usato una quantità rilevante dei fondi europei fondamentalmente per perseguire due obiettivi
Ironizza ma non troppo
Costruire una fontana nella piazza di tutti i Paesi dove spesso mancava l'acqua per farla funzionare
E quando non c'erano più piazze cominciare a costruire una rotonda ad ogni incrocio perché i semafori li credevamo esteticamente indecenti
Non è questa la dimensione della spesa pubblica che noi dovremmo provare a perseguire ma anche se questo l'abbiamo capito tutti
Chi dovrebbe implementarla in questa condizione di decentramento dico una cosa
Poi vado a finire perché ministro mi sono stati dati otto barra dieci minuti non me le prendo dodici la prima
Se voi guardate la
Differenza
Dell'andamento del PIL per singola regione meridionale
Cosa del loro fanno in un dettaglio rilevante comprenderete
Che una risposta del perché c'è una Regione che cresce del due e mezzo e un'altra dello zero due
A parità di condizioni di contesto una ragione secondo me la prevalente a che fare con la governance di quelle regioni cioè con la relazione tra sviluppo decentramento
Quindi preso atto preso atto di ciò cosa si può fare per una volta parlo di Invitalia
Facendo due esempi auto auto riff preferenziali voi me ne chiedere non me ne vorrete mai soltanto per completare questo discorso
Nel due mila e quindici hanno gli è stato chiesto di collaborare al restauro del sito archeologico di Pompei
In tre anni
Abbiamo riconsegnato settantasei Domus alla cittadinanza che aveva voglia di andate a visitare abbiamo collaborato a fare affari uno straordinario impianto
Di
Fruizione anche notturna
Abbiamo rimesso in sicurezza il sito
Abbiamo in impegnato novantasei e spesi novantadue dei centocinque milioni che c'erano stati dati risultato
Quattro anni fa a Pompei andavano due milioni di persone l'anno
Quest'anno bene vanno quattro
Due considerazioni la prima fatevi un giro nella Valle dei templi in cui questo non è successo
E poi mi chiamate o se nel viso antipatico mi mandate una meta
Seconda considerazione
Sapete qual è il tempo medio di permanenza di un turista Pompeii tutto tutto malgrado quattro ore e mezzo
Un turista viene a Pompeii a vedere una cosa meravigliosa che oggi è fruibile grazie a un utilizzo virtuoso primo utilizzo e poi virtuoso dei fondi europei
Ma siccome intorno al sito non è successo niente
Ci sta quattro e mezzo
Ricaduta sul PIL del luogo zero
Di chi è la colpa
Diciamo del decentramento
Seconda e ultima considerazione e mi taccio
Voi citavate i programmi i contratti di sviluppo come strumento per a vostro dire virtuoso io ovviamente sono d'accordo per ragioni di ufficio per far crème moltiplicare la capacità competitiva
Delle imprese meridionali intanto
In questi quattro mesi ne sono stati approvati degli altri oggi sono centotrentacinque miliardi di investimenti
Il dato che però volevo darvi con questo concludo plus è uno il trentaquattro per cento dei contratti di sviluppo vengono promossi e realizzati da multinazionali non italiane
Il che diciamo sembra una contraddizione se una multinazionale italiana può investire in un Sud così diciamo arrancante
La seconda il tempo medio per realizzare o no approvare o non approvare una proposta d'investimento che almeno un valore di venti milioni quattro mesi
Danari che noi abbiamo per i contratti di sviluppo hanno una vita utile di un anno dopo un anno tutti i danari che ci danno finiscono perché gli usiamo tutti
Io come ho letto una volta non penso per nulla che Invitalia sia come chi ci offende un Dream Team ma penso che siamo solo persone normali
Penso che diciamo potrebbero essere tante le persone normali che si occupano del sud
Ultima cosa che mi del sto zitto volevo dare un cenno quale risposta possibile
All'ampliamento del numero dei beneficiari delle politiche dello sviluppo sul resto del sud
Presto al sud o che è nato nello scorso marzo e che sapete essere disponibile
Per le micro iniziative di impresa e che oggi alle soglie di essere ampliato per anagrafe e per settori d'intervento possibili
In
Otto mesi ha prodotto quattordici mila e cinquecento proposte e il che mi fa piacere dirlo per ringraziare i miei colleghi
Io vado solo in giro a parlare di solito di cose che non hanno senso non lavoro invece i miei colleghi lavorano mille ottocento sessantasette imprese che sono giornate questo vuol dire che è anche possibile in Italia è anche possibile nel Sud che ci sia una relazione accettabile sul tempo della domanda e sul tempo dell'Offerta dello sviluppo
Secondo me quanto più questa relazione di Verdi Verdi viene diffusa tanto più noi potremmo essere più sorridenti grazie
Grazie a Domenico Arcuri
A me fa molto piacere adesso dare la parola al professor Vittadini perché
Per noi per il presidente in particolare che ci tiene ma per tutti noi della Svimez dai interlocuzione con la Fondazione sussidiarietà a un un una rilevanza strategica non solo per la ragione che il rapporto sulla sussidiarietà quest'anno è dedicato ai giovani del Sud
E vi abbiamo ritrovato una consonanza non solo di temi ma proprio strategica per esempio sul ruolo del Mediterraneo
Ma per il messaggio di fondo che vorremmo trasmettere con questo dialogo cioè che la partita del nostro Paese si vince sull'interdipendenza nel rapporto abbiamo dedicato un intero capitolo questo all'interdipendenza tra nord e sud
Cioè su Proust definitivo superamento di quell'idea sbagliata
Che ha accompagnato il nostro Paese nel corso degli ultimi decenni secondo cui liberarsi della zavorra del Sud avrebbe liberato la locomotiva del Nord invece senza riaccendere il motore interno dello sviluppo questa locomotiva non partirà
Questo è un messaggio che ha per noi una ragione per così dire fondativa
Io dico spesso che verrà la questione dei meridionale
è un po'scaduta quando è diventata una questione di meridionali la Svimez è stata fondata da Rodolfo Morandi che era presidente del Comitato di Liberazione nazionale dell'Alta Italia dal meridionalista di Morbegno Pasquale Saraceno ecco in questo dialogo tra nord sud noi vorremmo e allacciarci alle nostre ragioni fondative la parola a Vittorini
L'ora ringrazio innanzitutto parto subito voglio sottolineare alcuni aspetti del rapporto soprattutto sugli investimenti che non sono ancora stati sottolineati il primo queste ragioni dell'interdipendenza tra nord e sud e spiegato molto bene nel rapporto che non è vero che i soldi vanno al Sud per motivi assistenziali
Primo perché di come spiega molto bene il rapporto il fisco raccoglie di più al Nord semplicemente perché si è più ricchi e la Spezia avviene più al Sud semplicemente perché essendo un paese come l'Europa in cui il welfare universalistico il bisogni sono di più al sud e quindi questo dalla ragione delle differenze che molte volte sono date a a una sperequazione secondo tema fondamentale
Che il prezzo il giorno un primato primario mercato di sbocco dell'industria settentrionale
Per cui la questione meridionale è una questione cruciale per il Nord ma mi allora arrivo all'idea
Di corso cosa vuol dire questo sottolineature degli Investimenti nel nostro rapporto ma abbiamo chiamato l'idea del dell'emergenza Sud Progetto Federico secondo
Cosa vuol dire Federico secondo e quell'imperatore tilt del del Sacro Romano Impero nato Jesi che ha avuto l'intelligenza di spostare la capitale a Palermo
Allora il problema di tanti pensieri nordisti separatisti o così via è pensare ma anche forse di decentramento del sud che si fa male da solo di pensare che il Sud e lontano da Roma a Milano Brussel e Lussemburgo
Invece di pensare una un'Europa e un'Italia più centri in cui il Sud e Centro di una zona non è la periferia di qualche zona come Federico Secondo capì che per tutto l'impero la fondamentale querceto era fondamentale ripensare alla logica
Vuol dire avere un'Italia più centri no ma a una c'è contro sono contrario decentra sono d'accordo sul decentramento sono Lidia che però bisogna avere un centro che non è solo Roma per quali ragioni
Adesso vediamo le opportunità che il rapporto delinea degli investimenti
Pensando a Federico secondo al centro del Surdo
Nella in un capitolo ci sono moltissime pagine dedicate all'infrastrutture portuali e di collegamento dovute alla grandissima opportunità dell'allargamento del canale di Suez voi sapete che da un po'di anni
L'allargamento del canale di Suez far sì che le grandi navi possono passare
Nel Mediterraneo è qualcosa di storico e dal mille quattrocentonovantadue che non avevamo un ritorno a querceto pensando anche all'economia del Faris
Evidentemente vuol dire che tu può intercettare dopo cinquecento anni le merci che di solito vanno il periplo dell'Africa vanno vanno a Rotterdam vanno nel Nord
E chiaro che per questo devi metterti a costruire porti e infrastrutture ferroviarie che portino le merci in meno tempo e meno costo
Al nord
Una grande opportunità lo diceva più volte a quattro C fatica quattrocentocinquantacinque quattrocentotrentasette quattrocentoquarantacinque quarantotto
Continua a ripeterlo il rapporto questi investimenti che copia ma abbiamo capito non sono investimenti che porterebbero via soldi alla spesa per i poveri perché sono soldi che potresti fare con l'Unione europea che non spetti d'accordissimo sulla riequilibro le spese per i poveri ma qui stiamo parlando di altre che chiaramente chiedono porti pensate che i tedeschi nel depredare la Grecia si sono presi il Pireo e cinesi stanno pensando a questo investimento
E dice giustamente il rapporto se non si fa presto la via della seta ferroviaria
Porterà via questo opportunità quindi prima grande opportunità grandi investimenti anche perché diciamo la verità che da Napoli a Bari ci si metta più di quattro ore in treno è una sconcezze
Clima il Nord è cambiato da quando francamente con il Frecciarossa si va in due ore a Firenze un'ora Torino un'ora a Bologna
E quindi anche dal punto di vista delle merci
è un'altra cosa
Perché questo vuol dire anche poi disinteressare è tolta il traffico delle merci quindi grandi investimenti infrastrutturali
Che evidentemente portano sul moltiplicatore ma non sono il classico buco keynesiano da riempire hanno una ragione profonda di lungo periodo e di riportare questa parte al centro dell'economia
Secondo tema che accenna al rapporto Energia
Sappiamo tutto il tema della tappa ma io voglio sottolineare un'altra cosa che mi è capitata girando per il Sud
Quanto possibilità per l'eolico e il fotovoltaico quanta gente che c'è usando una cosa molto semplice che ci sono risorse al Sud dal punto di vista ambientale tutte da sfruttare
Ma molte volte il problema di questo tipo la mancanza di investimenti in formazione in aiuto a piccoli e grandi impianti
Per cui l'Energia oltre a essere energia appunto de dell'approdo di degli OLO duttili tanta polemica anche un possibile Energia di o di aiuto questo tipo di energia che il sole il vento le risorse del Sud potrebbero moltiplicare terzo tema qui arrivo sul capitale umano è stato detto giustamente sul sul sul perché parlo di investimento perché in Italia la scuola no è considerato una spesa sociale
Invece tutto dimostra che il capitale umano io studio queste cose l'han dimostrato la scuola i Chicago è quanto l'investimento in capitale umano vuol dire aumento del PIL molto più forte per certe volte anche dell'investimento in edilizia
Allora il tema della scuola e fondamentale sapendo che anche l'altra cosa ha dimostrato che non è l'aumento della spesa nella scuola che porta ai miglioramenti
E l'aumento dalla qualità
Occorre investire in formazione degli insegnanti in in punti di eccellenza nell'autonomia berlingueriana che non è mai stata attuata
Perché le capacità di risorse se si investe su gente che non si trovi decentrata rispetto al sistema romano
Di cui riceve le briciole dal punto di vista culturale potrebbero Chéreau fondamentale però aggiungo un accordo sull'università
Non solo come sapete e come dice il rapporto come diceva il presidente si con la gente studi al sud e viene al Nord ormai leso dopo e prima dell'università
Io lavoro in università e miti Milano è diventata una grande unico in città di fuori sede dal Sud non perché l'universo del suo non non valgano solo di altissimo livello sono storicamente tra le più antiche Milano avuto l'università nel mio centosettanta c'è da Pavia invece pensiamo alla Federico secondo a Palermo a a questo università Catania che hanno una grandissima storia allora Primo tenerla gente ma cosa si può fare io vado in controtendenza
Io fossi ministro di qualche cosa investirei per dare borse di studio soggiorno a tutti i giovani che vogliono venire dal Nordafrica a studiare e dal Mediterraneo nelle università del Sud
Invece perché vuol dire che noi abbiamo una popolazione nel nelle le nel sud del Mediterraneo e partiamo sempre del centro che il Sud
Che per il cinque per le cinquanta per cento è sotto i trent'anni questi vanno a formarsi per forza Lupano sia Parigi e Londra
Ma perché non mettiamo a disposizione dell'università di come le nostre facendo corsi in inglese francese aiutandoli a studiare lì
Questo è un aiuto a Luxury perché questa gente studiando in queste università tornerà e costruirà legami economici
Oggi siamo così lontani dalle dalla dalle zona sud del Mediterraneo che da Catania
O da certi giorni della Sicilia per andare in Nordafrica meglio andare a Roma e tornare indietro perché non ci rendiamo conto che abbiamo dall'altra parte della sponda della gente che potrebbe trovare anche perché non siamo stati colonialisti se non in Libia
Nei nostri posti luoghi performances un grande investimento sull'università meridionale che equilibrata leso Doni e le e lei torna a essere centrale
Parliamo di internazionalizzazione l'unico programma che facciamo il Marco Polo dei cinesi che vengono e non abbiamo l'intelligenza di intercettare queste cose
Ancora altro tema del rapporto e il cambiamento dell'agricoltura sempre parlando di investimenti vi ricordate quando prima della crisi dell'etanolo l'agricoltura il vino del sud era pieno di taglio
Allora come mai è nato il vino di qualità
Perché per sopravvivere hanno cominciato a non vendere più per il vino come terzisti ma quello che si fa se il vino si può fare nel Polo zafferano si può fare con la liquirizia si può fare con le ha gli agrumi
Un gran grande trasformazione dell'agricoltura da gran cultore estensiva agricoltura di qualità che possa andare sui mercati fondamentali del mondo anche qui abbiamo un vantaggio competitivo c'è territorio cioè acqua c'è sole
Ma e chiaramente devi investire soldi del sud degli e potresti intercettare anche qui laureati
Veri giovani meridionali che sono i nuovi agricoltori come avvenuto su spettante coltivazioni e poi altro punto che rapporto sottolinea quattordicesimo capitolo industria culturale e creativa del Mezzogiorno allora io mi chiedo perché una i i le Little turistica del mondo deve andare semplicemente su una spiaggia
Della Micronesia oppure andare adesso un po'meno Nordafrica non possa avvenire nel Sud dove oltre andare al mare mare bellissimo può vere
Parchi ma RAI nazionali stupendi matura dell'interno stupenda ma anche l'arte migliore del mondo perché fai dal dai Fenici
Fino al Barocco e oltre ai una cultura altissima ai una cucina fortissima hai la possibilità di una popolazione che ha tre mila anni di storia capite investimento nel turismo
Investimento però perché come mi diceva un mio amico che a un villaggio turistico in Calabria ha fatto un contratto con gli inglesi
Per fare questa cosa con gli inglesi deve avere gente che sappia l'inglese perfettamente e che sappia tenere un albergo come si tiene all'estro anche qui sono Investimenti
Che possono portare il turismo Mary mondiale da noi
Il miglior turismo che vuole tutto non vuole una parte
Arrivo all'ultimo punto riso tra l'altro il il tema piccole-medie imprese solamente dicendo che un po'di anni fa il paradigma era c'è solo la grande impresa la multinazionale il resto da buttar via adesso ha cambiato il paradigma
Adesso hanno ammesso anche gli economisti
Che avevano preso un po'di sbornie di tipo estero che la piccola e media impresa può avere punti di eccellenza allora io ho partecipato attivamente con Borgomeo alla costruzione del programma del mito
Della legge De Vito sono ancora in piedi molte imprese fatte all'ora perché è una cosa equilibrata fatta per i giovani facilmente raggiungibile e perché non si può fare adesso in cui può investire su un impero di questo tipo ma rivolo ultimo punto che il non profit
A me è piaciuto molto che sia è stato dedicato un capitolo al non profit dedicato al tema dell'UE fa perché questo è una delle risposte che può compensi per completare i grandi programmi di aiuto perché quando si crea una comunità di gente non individualizzata che si aiuta
Intorno alle fan pensate cosa fanno le famiglie periti gli handicappati per i può mettere i vecchi come aiuto al capitale umano
Ma le realtà sociali questo è una risposta vi do solo un esempio concludendo che a metà tra non profit e l'impresa quando sono andato a pescare a presentare rapporto il Presidente della Confcooperative di lì
Ha presentato il programma dei bordi costruito lì in Abruzzo undici Burchi che avevano uno spopolamento totale
In cui Luís dialogando con la popolazione ha costruito piccole realtà imprenditoriali che so ha messo il marchio sul formaggio sul prosciutto
Ha ha ricostruito reso fruibile la foresta percorsi la gru turistici questioni ambientali con pochissimi soldi undici Borghi sono rinati
La gente è tornata
Quindi il non profit vuol dire anche quel affronto di quella micro realtà pensiamo tutto il mondo appenninico si sta spopolando
E allora il tema non profit completa le grandi infrastrutture concludendo voi capite
Che secondo me ne nella pessimismo generale il Sud adesso ha delle possibilità storiche in questo momento storico
Che se non sfruttiamo non possiamo solo dire che è un rigido del passato ciò che non abbiamo fatto ma una incapacità di leggere le grandi opportunità
Che renderebbero degli investimenti produttivi forse anche sopra lo zero otto
E io invertendo l'ordine diciamo che c'eravamo dati do adesso la parola al ministro per il sud Barbara Lezzi
Ringraziandola del tempo che ci ha dedicato di aver partecipato ai nostri lavori Finzi gli stimoli penso che siano stati molti quelli abbiamo cercato di offrire all'attenzione del governo io ne sottolineo solo uno mai abbiamo salutato molto positivamente il fatto che la clausola del trentaquattro per cento a cui abbiamo tenuto molto al cambio di Governo non solo non sia stata abbandonata ma sia stata perseguita nell'obiettivo di attuarla e addirittura estesa molto opportunamente al settore pubblico allargato
Mi limito a dire che è una causa la di difficile realizzazione perché deve impegnare l'intera macchina pubblica al perseguimento di questo obiettivo
Noi abbiamo avuto una storia di clausole Riserve investimenti per il Sud che non sono mai stati poi effettivamente perseguiti questo è un impegno che deve davvero riguardare tutto il governo
Come al solito proviamo a mettere in luce a a offrire un quadro di Lucia e di ombre
E quest'anno abbiamo accennata questo elemento di preoccupazione sulla frenata del Sud mai come Svimez molto spesso ci siamo trovati nella situazione di quella Cassandra della poetessa polacca però cioè che dice è vero sto trionfando è vero andata come dicevo io però non me ne viene nulla noi vogliamo essere smentiti in questa preoccupazione sulla frenata per il Sud
Vogliamo impegnarci a essere smentiti
E in questo il ruolo della Svimez penso che sia possibile che molte delle indicazioni che sono condivise anche nella discussione che stiamo avendo con il Parlamento e con il Governo rendano possibile questo
Questo esito diverso deve essere l'impegno di tutti noi ringrazio ancora Capparoni
Grazie grazie a tutti dottor Terenziano non riuscirà a scoraggiare ogni sulla casse del trentaquattro per cento nel senso che le sappiamo che è molto complessa e difficile da attuare e noi abbiamo deciso anzi di estenderla Haganah sedere FI
Con questa però ci siamo anche assunti l'impegno di seguirla
Costantemente prova perché venga venga rispettata perché guardate noi quando abbiamo scelto di stipulare un contratto di governo con uno un'altra parte politica sapevamo che raccoglievamo un paese quasi in macerie
Un Paese che ha visto regredire la sua crescita soprattutto in rapporto al resto d'Europa nel corso degli anni perché si è parlato in questo tavolo proprio della crescita dello zero virgola è il più importante ancora a mio avviso stabilire che il divario tra noi e il resto d'Europa malgrado ci siano stati
Tra il due mila quattordici e due mila e quindici soprattutto tutti gli elementi esogeni a favore dal quantitativi Issing
Agli altri cambi o favorevole autunno prezzo del petrolio
Conveniente noi siamo cresciuti in meno e abbiamo allargato il diverbio il divario soprattutto in termini i disoccupazione cioè la nostra disoccupazione aumentata ancora di più rispetto al resto d'Europa
Questo è stato molto grave
Ed è da questo che noi dobbiamo partire guardando al resto d'Europa e cercando di accorciare quel divario riconoscendo tutti gli errori che sono stati commessi perché anni ha visto soltanto in questo modo si potranno correggere
E si potrà andare verso un'altra direzione ho visto in questa sala
Mentre parlava il dottor Arcuri a proposito dell'inefficace
Della spesa dei fondi europei qualcuno fare cenno no non è vero non è vero
E il nostro Paese deve assumersi la responsabilità di dire che sono stati spesi malissimo maniera negligente in maniera irresponsabile tante che il divario tra Nord e Sud e addirittura aumentato c'è anziché diminuire perché qui guardiamo al resto d'Europa
Perché l'esito di uno che ha fatto molto meglio di noi allora non è impossibile farlo
Probabilmente c'è stata
Una incompetenza
Nella stesa è una scarsa volontà politica nel volersi utilizzare questi fondi interni diminuire il divario ed ero è mancata la botta ordinaria
Ed era sono mancati sicuramente gli investimenti pubblici
No a e giusto anche e io lo sto facendo in maniera responsabile anche nel negoziato che stiamo portando avanti in Europa per la nuova politica di coesione riconoscere tutti gli errori fallimenti
Perché se se non si fa quest'atto di responsabilità anche se non è mio
Nel senso che non è sicuramente nostra la responsabilità di tutto quello che è avvenuto è ancora avviene kora bienne nelle regioni
E precisiamo al Movimento cinque Stelle non governo alcuna Regione però io malgrado tutto ho chiesto la collaborazione di presenti regione proprio per andare oltre
Per riconoscere gli errori o cercare di organizzare in maniera responsabile l'utilizzo dei fondi europei per far questo abbiamo già tenuto un paio di riunioni ho chiesto ai presidenti di Regione anche di fare sistema in Europa
In modo tale da non venire penalizzati e per far questo dobbiamo necessariamente promettere prendere degli impegni
Con dolore
Secondo i quali noi non faremo più quelle pratiche che fino adesso sono state utilizzate sui fondi strutturali europei ma verranno finalmente utilizzati davvero per fare quegli investimenti
Aiutandosi anche con quello che è un fondo nazionale che il fondo di sviluppo e coesione che in questa tavola rotonda ancora non è stato menzionato ma ci tengo a precisare che è stato aumentato di quattro miliardi per i prossimi cinque anni e chiesto lo state inviate a metà ottobre delle lettere ai presidenti di regione
In modo tale da chiedere un'accelerazione della spesa e chierici venga data al ministero una ricognizione puntuale di tutte le risorse ferme perché quelle risorse ferme solo un delitto
Sono un delitto che si vedono in questi dati della Svimez
Perché se il divario è la povertà aumentano se ancora la dispersione scolastica riprende un percorso verso l'aumento e perché anche parte le risorse non sono assolutamente estesa non sono addirittura spesa adesso è vero che il codice degli appalti è stato un ennesimo disastro del nostro Paese però non è intervenuto da così tanti anni da giustificare queste risorse ferme perché perché sono ferme perché alcune volte i progetti complessi non dando ritorno elettorale immediato al presidente della Regione di turno o al Sindaco di turno anche questo noi dobbiamo riconoscerlo
Da fine a fine gennaio già ha fissato un incontro con tutti i presidenti di Regione a Bruxelles
Perché così come ho fatto con la regione Sicilia perché quando io sono arrivata
I primi giorni di giugno del due mila e diciotto quindi ad una programmazione iniziale del due mila e quattordici e dobbiamo scontare un fortissimo ritardo che arrivava quasi ad ottocento milioni di euro per la sola Sicilia
Io ho deciso con il presidente Mussumeci che si è prestato e ha dato tutta la sua rete disponibilità a stipulare un accordo di cooperazione rafforzata insieme anche l'Unione Europea per aiutarci e permetterci soprattutto la faccia
Nella nell'accelerazione di questa spesa
Ci siamo quasi riusciti rispetto a questa cifra cifra enorme siamo riusciti a contenere l'eventuale rischio speriamo ancora di eliminarlo del tutto
E per far questo a fine gennaio non ci incontreremo con tutti i presidenti di regione
In Europa in modo tale che tutti prenderemo un impegno davanti anche la Commissione europea ma soprattutto del fronte cittadini di fare di organizzare anche la spesa
Di cercare di abbandonare il campanile ed evitare anche chi gliele quella spesa fatta sia meno frammentaria perché molto spesso ogni regione ogni Comune prendo pezzetto di qualcosa prendo a riuscire ad eccellere niente però alcune realtà ci sono e noi dobbiamo prendere spunto ad esempio proprio da quelle perché poi non va tutto così male chiaramente
Però dobbiamo cercare di armonizzare questa spesa
In modo tale da concentrarla iniziare e finire un programma perché molto spesso questo non si riesce a fare proprio perché si prendono pezzetti di una torta senza ambire poi a fare il meglio per il proprio territorio rispondendo alle peculiarità di quel territorio
Anche in virtù di questa organizzazione della spesa che io vorrei protagonisti e proprio i principi in cui io vorrei protagonisti diversi presidenti di regione
Perché prima si parlava di trasporti di connettività però bisogna mettere d'accordo il presidente la campagna presidente della Puglia presidente la Sicilia presidente la Calabria e allora noi abbiamo anche previsto in legge di bilancio proprio una cabina di regia chiede abbia come edizione la strategia dell'Italia e chiaramente anche nel Mezzogiorno così come abbiamo messo a supporto di tutte le amministrazioni perché ce lo siamo raccontato per anni sono anni che rapporto Svimez e ci dice che non ci sono le competenze dei comuni e nelle regioni mini manovra di Bilancio c'è una struttura chi è aiuterà supporterà
Proprio comuni è le regioni quindi gli enti locali a portare avanti dei progetti anche più complessi e questo la cosa importante anche da sottolineare da dire e questa quell'accelerazione degli investimenti
Che di cui noi parliamo nella nostra legge di bilancio
Abbiamo detto
Scusatemi mi stava sfuggendo e quindi in vista proprio di questa organizzazione al ho pensato di istituire anche una cabina di regia che possa guardare dall'altro
Dall'alto degli indirizzi strategici delle zone economiche speciali delle teste di cui ha parlato
Poco poco fa il presidente Giannola perché è vero sono possono rappresentare un grande volano un importante volano ma possono anche rappresentare un'ennesima corsa al ribasso nella competizione tra regioni del sud
Per evitare questo io ritengo che sia necessaria questa cabina di regia che dall'alto guardi la visione strategica Jill ogni inizia S. perché è giusto che venga elaborata a livello territoriale ma poi Pieve comunque entrare in sinergia una con l'altra deve avere una visione di paese una visione di mezzogiorno che guarda comunque al resto del Paese
Volevo giusto fare una piccola correzione rispetto a quanto detto durante il rapporto la decontribuzione
Indirizzata anche agli over trentacinque perché io ritengo che il problema del Mezzogiorno non siano soltanto i giovani la disoccupazione giovanile quindi sarà rivolta anche agli over trentacinque
E guarda al prossimo biennio quindi per gli assunti nel due mila diciannove due mila venti perché io intendo pian piano ripristinare quella norma strutturale che c'era a favore del Mezzogiorno della decontribuzione chi poteva essere migliorata ma non abrogata perché abbiamo tolto circa un miliardo
Dalle politiche invariate con la quattrocentosette del novanta abolita nel due mila e quattordici a mio avviso è stato un errore enorme perché tutto quello che è strutturale che serve all'introduzione nel mondo del lavoro dei disoccupati soprattutto al Sud così come era quella norma
Doveva rimanere in vigore ed essere rafforzata e noi no purtroppo inseguita adesso anno dopo anno per essere ripristinata per adesso almeno ho dato ho potuto dare un orizzonte di due anni
La missione del nostro governo tutto il nostro Governo è quella di diminuire il cuneo fiscale non possiamo fare tutto in una manovra
Però stiamo andando già verso la direzione di riforme di riforme più strutturali
Io ritengo che
Sia importante un aspetto che è stato sottolineato nel rapporto Svimez e cioè che il rallentamento del due mila e diciotto le regioni del Mezzogiorno sia dovuto soprattutto ai consumi
E da qui mi leggo alla nostra ratio alla ratio che ha legato il nostro Governo verso questa legge di bilancio perché se esso dovrebbe consumi che stanno frenando la crescita del Mezzogiorno noi non avremmo mai e poi mai potuto consentire permettere che aumentasse l'Iva così come il partito democratico aveva previsto per quest'anno per il due mila diciannove per dodici miliardi e mezzo e vi ricordo che l'hanno prossimo dovremmo disinnescare altri diciannove miliardi
Noi partivamo nel due mila e tredici con la classe di salvaguardia lasciata dal Governo Monti che era inferiore a sei miliardi adesso ci ritroviamo questa valanga
Che non poteva assolutamente colpire ulteriormente consumi e soprattutto non poteva colpire il Mezzogiorno d'Italia
E siccome soltanto disinnescando quella Kondō un contesto internazionale che porta una minor crescita
Si sarebbe arrivati a ridosso del due per cento di deficit notte forza abbiamo dovuto andare oltre perché noi vogliamo contrastare questa dinamica aiutando sopportando i consumi
Cogne è peggio di cittadinanza che prima di tutto la misura di civiltà e siccome non potevamo dare soldi per stare spesse si sul divano come gli ebrei e quindi aumentare i bay abbiamo introdotto invece regge cittadinanza in cui c'è veramente la riforma anche dei centri per l'impiego in modo tale che reintrodurre Harrison Salizzato are quelle persone che sono rimaste ai margini
Perché per noi è molto importante quello oltre al fatto che abbiamo esteso
Anche una sorta di Fratta acts entro i sessantacinque mila euro che poi tra l'altro era una proposta che Movimento cinque Stelle aveva già presentato in in Parlamento
Se non sbaglio un paio un paio d'anni fa
Quindi noi partiamo dei piccoli e poi cerchiamo di aiutare l'impresa e con la decontribuzione peraltro cerchiamo anche di aiutare la nascita di nuove imprese estendendo l'età dico resto assunto quello che è importante però lo volevo anche per annunciare che nel corso della discussione della legge di bilancio ci saranno anche degli ulteriori strumenti a favore delle imprese soprattutto degli investimenti delle imprese
Oltre al fatto che dove siamo assolutamente disponibili al dialogo
Con tutte le forze politiche con tutti i parlamentari rappresentanti dei territori delle zone del Mezzogiorno che se vorranno presentare
Delle proposte di buon senso e chiaramente con tutta la copertura finanziaria dovuta io le leggero con molta attenzione e se risponderanno al l'intento del governo di fare più investimenti sostenere la crescita dare un impulso all'occupazione è aiutare sicuramente chi è rimasto ai margini non ci sarà nessuno
Problema nell'accoglierli
Io vi ringrazio molto scusatemi se vi devo lasciare però a mia discolpa dico che era previsto a mezzogiorno e quindi avevo previsto tutto il resto dopo mezzogiorno e purtroppo non riesco veramente a a fermarmi di più grazie ancora
Grazie grazie ministro
Io darei la parola adesso all'onorevole Boccia che è stato anche chiamato in causa come Partito Democratico e opposizione da Svimez luogo in cui maggioranza e opposizione sul Mezzogiorno sono chiamate sempre a confrontarsi e dialogare
Onorevole Boccia è stato nella scorsa legislatura alla presidenza della Commissione bilancio però riferimento per noi e per la Svimez e per l'impegno insomma sul Mezzogiorno sugli emendamenti cui spesso abbiamo lavorato e gli chiederei i diciamo appunto un anche delle risposte è un oltre che diciamo le sue i suoi commenti generali alle al rapporto di quest'anno
Sì grazie Giuseppe Provenzano
Luca Bianchi e alla presidente Giannola
Sì Dio come sempre mi sarei limitato volentieri a parlare di numeri del rapporto Svimez soprattutto dell'analisi
Tra rapporto
Sulle differenze avrei fatto una valutazione molto seria tra rapporto l'anno scorso a quello di quest'anno ma inevitabilmente il cambio di programma le parole la ministra Lezzi
Mi trascinano su un
Ferrero che avrei evitato volentieri
Cercherò di diciamo fare meno danni possibili
Perché in questo caso di faremmo a rapporto Svimez
Che io continuo a difendere perché mentre il Sud
Nella discussione dentro il Paese tende
Ad essere a volte in modo da a volte oggetto di studi Svimez tiene tutte le istituzioni ancorate
Ai contenuti al merito ed è il motivo per il quale presidente lo sa trovato sempre me
Dalla loro parte cioè dalla parte delle analisi empiriche e delle valutazioni che fanno
Anche quando le analisi fanno male
A al Governo di turno alla politica di turno i presidenti delle Regioni e alcuni in alcuni anni son contenti altri anni sono scontenti a volte penso che ci sia chi sa chi dietro niente ci sono economisti
Statistici analisti studiosi che semplicemente
Rio ordinano le loro idee attraverso dei numeri che normalmente non hanno un colore politico è anche quest'anno devo dire quando Luca si è seduto
Avevo letto il rapporto diciamo nei giorni scorsi ma non non non pensavo non sapevo quale fosse la sintesi della presentazione qui in Sala della Regina insomma del turn over ne ha tolto mezzo intervento senza che lo avrei fatto tutto sulla scuola per le ragioni che proverò a dirvi
Faccio un passo indietro mi spiace che la ministra Lezzi sia andata dirà alla ministra io auguro davvero di cuore buon lavoro spero inizi presto a parlare di futuro
E meno di passato
Spero inizi presto a dirci che cosa allora intenzione di fare perché io ancora oggi non l'ho capito questo sport usando sinceramente lo dico con il massimo dalla disponibilità politica
Ma luogo ancora capito e spero che nella discussione di questa legge di Bilancio visto alcune cose interessanti
Alcune anche sostenibili mi auguro che ci possa essere in Parlamento la possibilità di confrontarsi sul merito di alcune scelte che appaiono in alcuni casi di totale continuità
Con il recente passato esse sono in totale continuità evidentemente smentiscono l'analisi appena critica fatta sul recente passato
Potrei citare resto Sud potrei citare alcune valutazioni connesse al confronto con le regioni
Ci sono delle cose convincenti come rafforzamento dell'al fondo sociale dell'F sedici nel fondo di sviluppo
Io penso che probabilmente al dibattito parlamentare dovremmo entrare nel merito per capire quei quattro miliardi dove destinarli e per quali finalità mi piacerebbe che questo lo facessimo insieme maggioranza e opposizione
Erano questi temi che volevo sollevare la ministra Lezzi per consentirle poi di riflettere non dico durante la risposta qui ma nei prossimi giorni e certamente prima che il dibattito posso entrare nel merito a partire dalla settimana successiva alla prossima la scadenza dell'emendamento i giovedì prossimo
E io penso che potrebbe essere utile questo rapporto per il dibattito parlamentare che faremo
Se c'è una cosa di cui il Paese non ha bisogno
Sono altre cabine di regia
Se c'è una cosa di cui sento parlare da quando ero studente universitario quando ha iniziato a far ricercatori su questi temi
Quando mi sono ritrovato ad essere responsabile prima come amministratore pubblico e poi come legislatore quando si vuole provare a dire qualcosa su Sud
Si crea una bella cabine di regia ora io pregherò amministra diciamo di farne il meno possibile se ci sono le vecchie di utilizzare le vecchie se se ne chiede qualcuna nessuno se ne accorge vorrei che parlassimo di contenuti e andiamo ai contenuti
Con la mai scrive che le proprie Domenico Arcuri a posto delle domande ne ha dato diciamo alcune risposte altre tocca la politica darle io vorrei provare a dire alcune cose molto chiare mille novecentottantanove primo quadri comunitari di sostegno due mila tredici venticinque anni un quarto di secolo
Il divario nell'ottantotto tra la Calabria e la Ddr era superiore ai quindici punti non devo spiegarvi io che cos'è la ex Ddr e che cosa ancora la Calabria è colpa dei calabresi
E colpa i tedeschi o in merito ai tedeschi io penso che lì
Segnalo che le risorse che ha avuto il Mezzogiorno ne venticinque poter parlargli anche difficile campani di Puglia e di Molise le risorse avute dall'ex Germania Est rispetto a quelle avute mezzogiorno
Rispetto alla popolazione
Erano di gran lunga inferiori in quei venticinque anni è evidente che qualcosa non ha funzionato
Cosa non ha funzionato
Ma io penso che
Noi non abbiamo interpretato adeguatamente
Anche dal punto di vista l'apprendimento istituzionale che pure c'è stato nelle amministrazioni pubbliche sia territoriali che centrali non abbiamo ad un certo punto adeguato mi spiace sia andato via Giorgio Vittadini prima ma il principio di sussidiarietà lo abbiamo declamato
Ne abbiamo fatto un sacco di convegni è stato secondo solo al project financing il dibattito suo sussidiarietà nel nostro Paese non si è trasformato in un modello di governo della diciamo nelle
Delle amministrazioni territoriali il risultato e che Bencini troviamo ancora oggi a dibattere di undici programmi nazionali di ventidue programmi regionali di una miriade di misure frammentate che appena il ministro dunque credo Claudio De Vincenti che ci ha provato parzialmente c'è riuscito pena metti le mani
Sul numero di interventi la resistenza inevitabile della politica la tocchi con mano
Ora se vogliamo fare una cosa condivisa riduciamo i programmi nazionali concentriamoci su alcune misure da questo rapporto Svimez viene fuori una priorità delle priorità che la scuola la scuola è una priorità
E e se la scuola è una priorità non è che ogni volta dobbiamo farle trattative sulla manovra triennale per portare a casa cento milioni in più cento milioni in meno e devo dire
Diciamo c'è un vorrei che batte su un corpo nuovo ministro da questo punto di vista perché
Io penso che rendere la scuola prioritarie significa assegnare automaticamente le risorse che vanno alle persone stravolgere il sistema di welfare che ne abbiamo io sto sostenendo la proposta che faremo
In in questa manovra e cioè di dirottare le risorse di una parte di questo debito fatto
Dal Governo attraverso il deficit tutte sulla scuola quella sua tax penso siano inutili siano dannose soprattutto per come toccano le partite IVA
Beh se se ci fosse un programma che somma i fondi europei e quelli nazionali tutti sulle persone e ne abbiamo bisogno che per ridurre quella dispersione scolastica che ci ricordava il duca
Trecentodieci mila unità in meno dal due mila otto due mila diciotto e sedi guardate i dati Svimez
Sono impressionanti sulla dispersione scolastica ma se tu hai venti punti di dispersione delle scuole superiori al Sud e cinque al Nordovest e Nordest cioè sta ancora chiederti qual è il problema
Del Mezzogiorno per non parlare della condizione poi dispersione scolastica
Femminile
Cioè basta guardare il numero di donne con la licenza media in alcune regioni del Sud e e e la risposta ce la siamo dati allora se prendiamo per mano i bambini alla prima elementare gli diamo un conto per la lite che venne gestito alla scuola dal consiglio l'istituto dal dirigente scolastico in cui dentro ci si mettono mille euro l'anno perché sarebbe un grande progetto
Ed è la scuola che decide di prendere di là le risorse per i libri
Per le mense così si evitano le guerre tra poveri a volte anche per i vestiti
Per tutto quello che serve uno studente fino ai diciotto anni noi chiediamo quelle pari opportunità di cui parlava dunque che oggi non ci sono
Mio figlio mentre parlo e a Shanghai fa il quarto anno di un liceo scientifico pubblico perché si può fare ci sono scuole pubbliche
Venute nascondono una cosa la scuola pubblica undici o pubblico del centro di Roma un'altra lì c'è un pubblico di Centocelle
C'è una differenza sostanziale guardatevi dati di Svimez questo grande contributo di quest'anno su
Su sugli orari sul tempo pieno
Al nord il tempo che è quasi del cinquanta per cento quarantasei quarantasette su siamo in Sicilia al sette per cento ma se la scuola in Sicilia al sette per cento di tempo pieno ma cosa vogliamo formare dove vogliamo mandarli quei ragazzi che arrestiamo formando i futuri non occupati e i laureati scappano perché non c'è il tessuto
Ed è evidente che dobbiamo capovolgere UE il fa io la la vedo così poi certo presente già non ci ha ricordato la causa sugli investimenti abbia messo trentaquattro per cento e penso che sia stato un grande risultato
Non l'applichiamo dobbiamo applicarla
Fissiamo costituiamo quel fondo ci proviamo quest'anno facciamo un emendamento vediamo se la maggioranza vota ok è un altro passo basta io penso di no penso che non sia sufficiente
Penso che vada fatta una battaglia seria nel capovolgere ugual fare attivo
Sulla scuola io vorrei che l'esperienza che fa oggi mio figlio e la fanno gran parte dei ragazzi della sua classe la facessero tutti i figli di tutti coloro che non possono permettersi quando noi saremo riusciti a far questo
Ne avremmo portato i quattrocentocinquanta mila
I diplomati quest'anno sono quattro diplomati medi all'anno sono quattrocentocinquanta mila laureati sono trecento mila ne abbiamo una graduale dispersione dalla licenza media alla maturità
Alla alla laurea
Se non interveniamo dici se consentiamo settanta ottanta cento mila ragazzi l'anno di fare esperienza internazionale prenderli come diceva Vittadini nei nostri licei e nelle nostre università certi ragazzi del Maghreb i ragazzi del
Dal Nordafrica i ragazzi del Medioriente
E niente ho passato quattro anni e la mia vita in Inghilterra c'erano trenta mila cinesi l'anno che si scrivevano al Barcellona il Regno Unito e in Italia erano cinquecento allora ci chiediamo perché
Il i capitalisti di Oriente fanno investimenti dal mondo anglosassone e ma sì son vent'anni che studiano gli
Sedano intendo quando vengono vengono giusto a Perugia
Perché devono studiare le lingue
Chiediamoci queste adattiamo il sistema di welfare a questo
E ovviamente il Sud
Siccome senza sud non c'è l'Italia mole vorrei sottolinearlo a Zaia e affrontare non iniziamo con la con la solita litania tra l'altro più volte smascherata da Svimez quest'anno diciamo
Chi visto presidente ci sono passato
Rispetto all'autonomia
Io penso che facciano bene provocatoriamente alcuni presidente del Sud a dire lo lo dico diciamo consentitemi dalla la battuta che non non è da linguaggio mio però la la dico in maniera ironica brigante fa brigante e mezzo
Non considero briganti non li considero furbi Zaia Fontana ora vogliamo parlare
Delle entrate connesse a che cosa all'intero bilancio dello Stato
O al ai parziali bilanci delle amministrazioni regionali il coordinamento della finanza pubblica un principio costituzionale fino a prova contraria superiore agli altri chiedo un prestito diciamo a sapienza del presidente Giampaolino
Se noi in realtà il principio di cordiale di finanza pubblica lo eliminiamo e iniziamo a dire ognuno si prende i soldi delle proprie tasse vorrei ricordare al mio amico Zaia che per esempio in Puglia abbiamo quattro virgola cinque dipendenti pubblici nei comuni ogni mille abitanti il suo bene torni a sei virgola cinque che farmene da due facciamo uno e uno a metà mi dai i soldi dei due che paga anche con la mia fiscalità
L'alta velocità tra Milano
E Venezia e pagata anche con i tassi mi restituisce i soldi dei binari dell'alta velocità no perché se facciamo questo vogliamo parlare dei magistrati della concentrazione di magistrati nel centro nord vogliamo parlare le forze dell'ordine qui siamo addirittura alla metà
Per abitante di numero di forze dell'ordine nonostante la criminalità dovremmo essere indignati per questo e non lo siamo ora io penso che se si prende in prestito l'attuazione del Titolo quinto
Diciamo io devo devo ammettere che un po'mi arrendo
Essendo stato uno di quelli che l'ha criticata da quando è nato purtroppo mi porto dietro guai doverlo anche giustificare perché è stato fatto all'epoca aveva parte politica ed essendo onesti intellettualmente devo anche ricordarlo
Ma siccome abbiamo provato a rimetterlo insieme il paese ha nonostante il titolo quinto aggiungo nonostante il titolo quinto gli sforzi che abbiamo fatto in questi anni condivisi anche sulle modifiche costituzionali
Ci hanno portato a di Dini ad individuare alcuni strumenti dei costi standard ai LEA che vanno modificati perché così non sono
Adeguati ad alcune
Misure connesse al reperimento di risorse
Finanziare per gli investimenti io penso che alcune delle cose che abbiamo fatto possano tenera e parte il Paese insieme quanto più fontane Zahir soprattutto spingono sul tema
Della ridefinizione delle entrate tanto più secondo me ci saranno tensioni inevitabili e mi auguro che queste tensioni dentro il Parlamento si trasformino in posizioni radicali da parte dei partiti
Dico questo perché penso che ci sia un limite oltre il quale non si debba andare
Vanno bene le provocazioni prepara fermiamoci nel senso che è evidente che se andiamo oltre io chiederò di essere risarcito di tutta l'alta velocità fatta al nord con i soldi e chiederò a tutti i contribuenti del Mezzogiorno di di di chiedere a Zaia
E affrontare un risarcimento ora siccome stiamo provocando vorrei che tornassero tutti nell'album delle nostre competenze e chiudo ringraziando ancora Svimez per il lavoro fatto anche quest'anno
Di insistere insistere ancora insistere sulla necessità di indicare
Una rotta nonostante diciamo il Sud spesso venga fuori dei radar io penso che negli anni che abbiamo alle spalle siano stati fatti degli sforzi straordinari penso che vada riconosciuto
Alla non non non non solo al mio partito mai governi che si sono succeduti
La forza di aver mantenuto la barra dritta sul Mezzogiorno
Siamo partiti nella legislatura scorsa da meno due quattro abbiamo chiuso a più uno e cinque più Messeri
Era una congiuntura anche ma non solo perché per cambiare il corso
Ma della
Di della condizione economica di un Paese e necessario fare alcune azioni non tutte
Sono state fatte
Io penso che nella sostanza una parte delle misure soprattutto sul Mezzogiorno qui sono testimoni le attività che fa Invitalia verranno sostenute saranno con comunque finanziate
Mi auguro che non venga smantellato nulla ma non mi pare che sia stato smantellato nulla
Ambra questa manovra ogni tanto appaiono sui giornali alcune cose che fa il CIPE che però diciamo
Esco entrò nei radar come delle risorse spostati su cinque g ma stiamo parlando di cose minori diciamo che meritano nemmeno un titolo sui giornali io mi auguro che che ci possa esserne i prossimi giorno in Parlamento un confronto serio sui contenuti
Contenuti diciamo che caratterizzano come è noto da sempre rapporto Spitz grazie
Grazie Francesco al professor Luigi Pagani ha detto il compito difficile di chiudere questa tavola rotonda nei tempi ma è un amico della Svimez e quindi possiamo chiedere questo sacrificio non è in questa veste che lo abbiamo invitato ma di in qualità di vice presidente di Cassa depositi e prestiti per mai questo
Un'altra interlocuzione importante e strategica negli anni scorsi spesso anche controcorrente la Svimez è stata un punto
Di riflessione di analisi di proposta che ha sempre ospitato un ruolo attivo delle Repubbliche nell'economia e abbiamo riscontrato il paradosso che a volte non è che mancassero gli strumenti a mancasse una visione una missione da dare a questi strumenti e e Cassa depositi e prestiti per lungo tempo tra questi c'è c'è sembrato che lo sviluppo del Mezzogiorno lo sviluppo equilibrato del Paese non rientrasse tra i suoi compiti
Noi anche qui speriamo che il del prossimo piano industriale il piano strategico assuma questo missione di fondo come centrale perché da questo come in qualità di economista il professor parere netto
Con cui ci siamo confrontati in questi anni ci dice che non riguarda solo il Mezzogiorno ma riguarda l'intero Paese quindi a lei la parola
Non c'è dubbio che perché la Cassa depositi e prestiti
Se qui Maria Teresa Salvemini
Illo tempore
Se n'è occupata
La Cassa depositi e prestiti
Nel tempo diventata Istituto di promozione industriale di promozione per lo sviluppo
E questo è importante dirlo perché
Io sono convinto
Questa funzione che le attribuita
Di recente devo dire perché del due mila sedici
Debba essere
Perseguita deve essere realizzata
Anche perché sono convinto che gli strumenti la Cassa depositi per stelle a tutti lista utilizzando io ho l'impressione che ci debba essere un passaggio
Di cui stiamo parlando perché ecco
Tutto Provenzano ricordava che ancora il nuovo piano industriale non è
Messo a punto
Ma c'è una fra azione che immagino si possono svolgere definendo
Un una serie di missioni più precisamente di quanto per il momento sia ancora presente nella cassa che ancora legata a una modo di operare a sportello piuttosto che secondo missione questo è importante anche in relazione al discorso che
Si faceva
Rispetta le cose
Perché se dovessi citare gli interventi potrà ricordare la cassa ha finanziato per tre miliardi opere pubbliche a fare Enti pubblici un miliardo di infrastrutture internazionalizzazione del sporta ma quello che diceva Provenzano un po'diverso e quindi io penso che in questa direzione ci si può muovere ma salvo più puntuale appena avremo definito le caratteristiche del nuovo piano industriale
Quello che vorrei dire riguardo invece
Un rapporto Svimez d'riprenderlo poco tempo mi sono messo anche il Times ritardi
Andare troppo avanti
Quello che vorrei dire e che è molto importante il titolo
Che è stato utilizzato per questo incontro dal mio punto di vista la stagione dell'incertezza perché indubbiamente se c'è un aspetto
Che caratterizza il momento che stiamo vivendo
E questo ed ecco un momento in cui
Il cambiamento che si sta verificando in generale non solo nel nostro Paese non solo in Europa ma in giro per il mondo cambiamento
Non c'è dubbio di grandissima
Di grandissimo rilievo
Dico solo che per quanto ci riguarda quando parliamo di Mezzogiorno non ci dobbiamo dimenticare che sta cambiando proprio per la caratteristica degli skinheads delle qualifiche sono domandate in relazione a questa processo di cambiamento mai parliamo come economisti spesso di una polarizzazione degli skills la polarizzazione del Sic il Sulta significare che sempre più la domanda di lavoro si concentra
Su caratteristiche che sono
Di scrisse elevati oggi Skins piuttosto bassi che molto importante anche rispetta la riflessione da fare per il Mezzogiorno perché se come risulta da tutte
I dati ma non solo per verso la Francia l'Olanda la Germania ma per tutta l'Europa a limitandoci solo alla nostra area di riferimento
Se come succede in media un skills cioè quelli che sono occupati prevalentemente manifattura sono assai meno domandati che in passato significa che abbiamo un problema
Che è un problema di definire anche le attività che vogliamo che vengono al seguito degli investimenti che vogliono fare il Mezzogiorno parlo gli investimenti in attività produttive naturalmente ci sono gli investimenti sulle infrastrutture
E questi sono di grandissimo rilievo Investimenti che naturalmente il Mezzogiorno ha assoluto bisogno di avere sono convinto che il famoso trentaquattro per cento è un obiettivo da perseguire
Ma quello che manca
Sono i servizi lo ricordava anche bolso sul misterioso né di trasporto ma sono di giustizia sono di sicurezza ma sono anche di ambiente generale lo vediamo in questi giorni ora
Se questo è vero
Ma non è questo che voglio approfondire
Però è anche vero che noi abbiamo di fronte un altro tema che è stato messo in grande evidenza è opportunamente nella relazione dello Svimez
L'idea che
Non c'è sviluppo senza industria questa è un'affermazione molto secca che viene fatto nel rapporto e io sono molto d'accordo
Che sia così
Allora vediamo un attimo come questo ragionamento siccome questa affermazione si collega a quello ho appena finito di dire il cambiamento in atto
E io credo che molto importante dire che investimenti devono essere che si fanno dovrà essere accompagnate da innovazione se vogliamo stare dietro a questo treno che si muove a livello complessivo e come si può fare se noi ci limitiamo come spesso capita a parlare di investimenti perché gli investimenti è vero che portano possono portare innovazione ma non tutti gli investimenti portano innovazione
C'è una parte degli investimenti che porta innovazione e non c'è dubbio che senza investimenti di innovazione non si fa ma è anche vero che l'innovazione
è un punto di traino straordinario delle economie in cui oggi circa viviamo in cui con cui noi ci confrontiamo allora se il Mezzogiorno
Come diceva addio al giorno le sono molto d'accordo con lui potesse diventare una specie di laboratorio
Io credo che dovrebbero esserlo in questa direzione dovrebbe immaginare che questi investimenti che si debbano fare pensando a questo cambiamento in atto e questo si lega molto bene è un altro tema che viene molto enfatizzato opportunamente
Nella relazione rimesse ricordato da boccia anche questo la scuola la formazione
Perché
è cento che l'affermazione fatta nel rapporto che io condivido molto
Il marzo giorno di diverso tutto tranne qualche
Nella Rizzardo della scolarizzazione cioè ci sono tante differenze mezzogiorno tra regione e regione Mannoni per il fatto della scolarizzazione insufficiente e questo è un punto fondamentale se pensate alla premessa che ho fatto
Come si fa a immaginare un futuro che vada nella direzione di quello che sta succedendo parlavo del gli schizzi più o meno come dire
Elevati
Senza fare un investimento formidabile nella formazione della scuola e questo si collega a sua volta col discorso
Che viene ricordato molto opportunamente a Chieri discorso di questi giorni la politica economica del governo che riguarda reddito di cittadinanza accompagnato
Dall'altra attività dei centri per la formazione e per l'occupazione
è chiaro che a questo punta bisognerebbe domandarsi che tipo di formazione mi pare che il discorso si è ancora agli esordi e non sappiamo ancora che tipo di intervento e si faccia
Ma è molto importante saperlo e qui la Svimez a un ruolo che sta esercitando in maniera molto importante quando ricorda questo tema e lo ricorda dicendo che c'è da fare questo passaggio e io credo che sto passaggio
Si possa fare sia non abbandonando anzi sviluppando quello che è stato fatto
Nel recente passato c'è qui vado di vincente che
A molto le molto impegnata affatto un gran lavoro
Parlo della
Del zona economica speciale del parlo del resto del sud parlo delle start-up
Dell'impresa Corno innovazione
Allora
Io dico solo che in questo contesto va ricordata una cosa che noi siamo praticamente gli ultimi in Europa per start-up
Siamo gli ultimi una roba per il in particolare per il vestì mentre Venture Capital che si accompagna normalmente a cambiamento tecnologico innovazione
Pensate solo che si spendano ho uno due dollari
Per abitante in Venture Capital contro i duecentocinquanta chi se ne spendano negli Stati Uniti
E i centocinquanta e se ne spendono in Francia e dintorni questo dice che
Torno al discorso del laboratorio di Adriano
Ma capitale umano
Straordinario tant'è vero che
Si sposta dal Mezzogiorno aveva al nord vanno altre parti dello dopo del mondo e ottiene successo ma non possiamo creargli nel Mezzogiorno
Dei poli tecnologici una vecchia idea Marco si potrebbe riprendere che avesse l'associante
Dei in sistemi industriali che si appoggiano a queste vicende tecnologici Empoli subito dopo finanziare la crescita di questi queste aree che si appoggiano alla tecnologia io credo di sì in questo dico subito io le storie se è stato tirato in causa
La Cassa depositi e prestiti potrebbe fare un lavoro significativo perché lo fa di mestiere
Non è che lo nessuno inventerei bello fa e se voi vedete i dati e vi accorgerete che questa è una cosa che non sarebbe così difficile proprio perché alla nuova sul mercato lavora lavora con le imprese che hanno possibilità di successo se queste imprese investono in tecnologie molto probabile che sia possibile sostenerla l'attività
Ecco io credo che questo sia un punto particolarmente rilevante per dire che noi ci troviamo di fronte a un passaggio che boccale perché non dimentichiamoci un altro termine che è stato usato nella relazione che io voglio citare
Interdipendenza alla ricordata Adriano Giannola lo ricordo anch'io perché quando noi parliamo del Paese ci dimentichiamo una premessa molto importante che sì c'è un problema di giorno ma c'è un problema anche del nord
Perché
La Lombardia che stava tra le dieci regioni più sviluppate d'Europa oggi sta al trentesimo posto
Trentesimo dal decimo al trentesimo
Allora
Una interdipendenza
Tra nord sud può diventare per lo stesso nord elemento di grande traino
Nel momento stesso che il Nord da ripensare anche alla sua capacità di essere punto di riferimento per il Paese ma per la stessa Europa io credo che qui ci sta e ci torna al discorso degli investimenti
La necessità di ben valutare
Quello che nel Def anzi nel Nader Shah nota di accompagnamento al Def vedrete in maniera molto chiara e cioè
Non a fare investimenti ma bisogna far di conto
Cercando di preservare oltre di preferire investimenti che hanno una particolare quantità di innovazione e qui sta la scommessa perché il mondo va avanti su questa direzione visto che abbiamo da stabilire questo laboratorio io suggerirei che fosse questa lascia grazie
Grazie a tutti presidente se vuole
Semplicemente prende la parola per ringraziare tutti voi anche per la pazienza perché visti i ritardi cumulati ce ne vuole te augurandomi che questo sia anche un'occasione di inizio di ulteriori confronti in diverse sedi cose che continuando anche una tradizione che il dopo rapporto Svimez serve come dire sperimentata anche in passato quindi arrivederci a tutti e grazie ancora