Determinazioni di fine vita fra Costituzione e convenzione europea dei diritti dell'uomo: diritti o delitti?

Benvenuti benvenute buon pomeriggio a tutti sono lieta di
Portare il saluto della camera penale veneziano
Al pomeriggio che sta per iniziare
E qui tema a una centralità indiscussa sia perno i giuristi sia e credo assolutamente di non sbagliare per l'intera società in quanto è un tema che ci coinvolge come cittadini
Che riguarda il concetto di libertà
Di diritti umani
Di diritti civili
E
Non potevamo che scegliere
Per presentare questo tema tanti rappresentanti della società che nelle loro diverse
Professioni in ruoli stanno affrontando hanno affrontato questo tema e che quindici guideranno a approfondirlo con un'impostazione che sicuramente prenderanno spunto dagli elementi giuridici ma che credo ci coinvolgerà tutti con quell'espressione più ampia che il tema di oggi non può che suscitare
E tutti sappiamo che il ventitré ottobre prossimo la consultarsi occuperà dell'incidente di costituzionalità che è stato sollevato dalla corte d'assise di Milano
Nel processo a carico di Marco Cappato per la nota vicenda del dj Fabio tutti sappiamo che la corte d'assise di Milano dubita della costituzionalità dell'articolo cinquecentottanta del codice penale
Ma il tema involge non soltanto l'attualità oggi di quella norma che è datata
Un secolo fa
Con le esigenze della società del due mila e diciotto ma anche tutta una serie di temi che sono giuridici che sono etici e che ci coinvolgono ripeto come giuristi ma come cittadine
Ringrazio la commissione della Camera Penale veneziana che con grande impegno e con
Grande applicazione ha costruito anche Linde l'evento di oggi ringrazio tutti i partecipanti e conoscendo e stimando moltissimo tutti i relatori li ringrazio uno per tutti per la disponibilità a confrontarsi
Con Noemi in questo pomeriggio che sarà sicuramente interessante
Buon pomeriggio a tutti benvenuti o il piacere di portargli i saluti l'augurio di una proficua partecipazione ai lavori da parte del presidente del Consiglio all'ordine degli avvocati Venezia l'avvocato Paolo Maria Grazia danni che mi ha delegato a farlo per suo conto non potendo essere qui con noi questa oggi come pure avrebbe voluto a causa di un impegno concomitante da locandina sarebbe spettata a me l'introduzione dell'odierna tavola rotonda ma un imprevisto dell'ultimo momento ha causato in cambio di programma infatti il professor Flick presidente emerito della Corte costituzionale
Essendo impossibilitato a trattare presenziare oggi perché trattenuto a fine mattinata presso l'Università di Urbino c'ha fatto venire
Un contributo grazie anche all'aiuto fondamentale di camere penali TV dicevo un intervento in video che come sentirete a tutte le caratteristiche di una vera e propria prolusione anche se lui cova la modestia che contraddistingue i grandi non apprezza il termine prolusione ritenendolo troppo pomposo
Ecco perché quindi allora approfitto di questo spazio che miei concesso per ringraziare oltre al professor Flick che comunque ha dato dimostrazione tangibile di voler comunque essere presente questa oggi ringrazia anche tutti gli altri allenatori
Alcuni dei quali amici cari amici di lunga data del nostro foro oltre che personali quali
Hanno aderito con entusiasmo all'invito di portare il loro illustre qualificatissimo contributo alla rumena è riuscita di questo evento ringrazio anche il Consiglio nazionale forense l'ufficio di Venezia del consiglio d'Europa all'Istituto Eduardo bisonte Savoca Européenne giurisprudenza penale per averci accordato il loro prestigioso patrocinio radio radicale che sta mandando in diretta streaming i lavori di questa tavola rotonda e le amiche e gli amici della Commissione Europa la Camera penale veneziana per gli sforzi organizzativi profusi
Il tema prescelto quello della responsabilità penale derivante dalle determinazioni di fine vita alla luce della costituzione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Si iscrive in un percorso culturale oltre che formativo già da tempo intrapreso dalle istituzioni ed associazioni forensi organizzatrici
Anche per il tramite della fiducia accordata al lavoro delle commissioni che ho l'onore di rappresentare in questa sede un percorso che è volto a creare una consapevolezza in primis del foro ma più in generale tra gli operatori del diritto
Dell'importanza della tutela multilivello dei diritti fondamentali e conseguentemente della necessità per i giuristi di avere familiarità con le diverse fonti che rilevano e le loro intersezioni
Non è un caso poi come anticipato la presidente Marin che si sia scelta una data antecedente al ventitré del corrente mese di ottobre per organizzare queste vento in quella data infatti come è stato ricordato la corte costituzionale chiamata a pronunciarsi sulla questa legittimità costituzionale sollevata la Corte d'Assise
Del tribunale di Milano in relazione all'articolo cinquecentottanta del codice penale
L'incontro di oggi però è anche l'occasione per parlare di responsabilità penali derivanti dalla legge duecentodiciannove del due mila diciassette
In tema di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento
E per affrontare poi come da servitù Udine ai nostri eventi con un approccio pluralistico e tecnico in un'ottica di confronto e di dialogo senza pregiudizi
Alcuni temi fondamentali quali quello della dignità della vita della libertà di coscienza e della solidarietà alla luce dei fari normativi nazionali e sovranazionali
Sono quindi particolarmente felice di presentare il moderatore della tavola rotonda di oggi l'avvocato Guido stampano ribassi direttore di giurisprudenza penale
Rivista on line e che ormai è un punto di riferimento nel panorama nazionale offrendo dei contenuti di altissima qualità oltre che sempre aggiornati ed accessibile anche grazie a una presenza capillare sui social network
Proprio lo scorso mese di giugno giurisprudenza penale ha lanciato una col forte i perse sul tema che oggi ci impegna quello delle questioni di fine vita e pubblicherà una volta che saranno disponibili gli atti di questo incontro
Il cui il fine ultimo ed ambizioso
Che verrà perseguito anche grazie alla qualità e alla disponibilità dei nostri relatori
è quello di apportare un contributo scientifico significativo sull'argomento delimitando il perimetro della criminalizzazione delle condotte di solidarietà nell'ambito delle scelte di fine vita
Augurandovi allora a mia volta una proficua partecipazione lavori cedo la parola all'avvocato stampano ribassi e vi ringrazio
Buon pomeriggio a tutti grazie della numerosa presenza grazie Federica grazie alla Camera Penale veneziana per aver organizzato questa tavola rotonda il tema di cui discutiamo oggi un tema quello delle determinazioni di fine vita un tema molto attuale molto ovviamente rilevante in questo periodo l'attualità è data soprattutto dalla vicenda giudiziaria di cui hanno già parlato
Chi mi ha preceduto quindi sulla vicenda che vede coinvolto Marco imputato Marco Cappato come imputato Pelé vicenda rigettava nella quale il ventitré ottobre la Corte costituzionale si pronuncerà sulla legittimità costituzionale l'articolo cinquecentottanta questa è alta solo l'ultima di tante vicende che prima hanno già portato al il tema del fine vita all'attenzione dell'opinione pubblica basti pensare vicende quali quelle di Piergiorgio Welby io di Eluana Englaro che negli anni passati hanno ha suscitato l'interesse di giuristi e non giuristi
Si tratta di vicende queste sensibilmente anche diverse tra loro basti pensare al fatto che mentre per Giorgio Welby
Era in grado di manifestare la sua volontà alcun taglio Eluana Englaro non si trovava in questa condizione quindi nel caso di quelli di Eluana Englaro la questione giuridica rise posta è stata anche quella relativa al consenso presunto e quindi alle condizioni in base alle quali si potesse effettivamente ricavare del fumo il consenso della persona che non era in grado di manifestarlo ovviamente nella giornata di oggi non potremo entrare nel dettaglio di queste vicende per motivi di tempo però per comprendere la portata di queste vicende hanno avuto basti pensare che nella vicenda di Eluana Englaro ha coperto un arco temporale di quasi vent'anni e ha visto l'intervento di pressoché ogni autorità giudiziaria italiana dal tribunale la Corte d'appello alla Cassazione anche la Cassazione a Sezioni Unite la Corte costituzionale il TAR e il Consiglio di Stato
C'è stato addirittura un conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato quindi questo ci dà l'idea di come queste vicende veramente abbiano segnato la storia della giurisprudenza italiana
Oggi il tema è tornato molto attuale grazie a due avvenimenti primo lo hanno già Ance nato il processo per la vicenda di J. Fabro
Il secondo è il e la recente approvazione della legge duecentodiciannove cioè la legge sul biotestamento che è stata approvata lo scorso dicembre
Nel corso di questa tavola rotonda ci soffermeremo su entrambi questi aspetti inizieremo dalla vicenda che vede coinvolto Marco Cappato su cui interverranno anzitutto il professor Flick con l'intervento video
E in un secondo momento il processo Manes
I quali metteranno in luce le principali problematiche tanto da un punto di vista costituzionale che penale
Che vuotano intorno all'ordinanza della Corte d'assise di Mila no
E ci illustreranno anche quelle che potranno essere possibili soluzioni che la Corte Costituzionale prossimo ventitré ottobre potrà prendere
Passeremo poi al secondo argomento che la legge sul biotestamento quindi alle duecentodiciannove che è una legge che non è intervenuta sull'eutanasia ma intervenuta su altri aspetti primo tra tutti quello delle delle date delle dei disposizioni anticipate di trattamento e su questo tema avremo gli interventi del professor Marco Azzalini che si soffermerà sulle principali novità della legge duecentodiciannove e anche sulle questioni aperte che a nove mesi dalla sua entrata in vigore già si sommano create e aveva poi l'intervento del dottor Domenico e romantiche quale si soffermerà sul tema molto interessante anch'esso legato alla legge duecentodiciannove che il tema della libertà di coscienza e dell'eventuale obiezione di coscienza
Che è un tema che come dopo vedremo si lega anche esso alla legge duecentodiciannove infine concluderemo la tavola con gli ultimi due interventi due punti di vista molto interessanti il primo a quello della mondo cattolico perché in tutto questo dibattito non si può negare che una delle voci che meritano di essere ascoltate sia quella del mondo cattolico
Tra l'altro non è solo una voce che merita di essere ascoltata ma è una voce che verrà ascoltata sì consideriamo che nel giudizio di costituzionalità
Pendente davanti alla Corte costituzionale si sono costituite in giudizio hanno anche depositato delle memorie una serie di associazioni comunque vicino vicino al mondo cattolico
Che evidentemente propongono una soluzione sulla questione di legittimità costituzionale dell'articolo cinquecentottanta infine l'ultimo tema è quello relativo alla analisi del tema del fine vita nella convenzione europea dei diritti dell'uomo
E alla luce anche della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo è un tema centrale che chiunque abbia a approfondito il tema del fine vita è stato di fine vita Sat quanto è importante la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo
E sul ponte interverrà il dottor Roberto scenario qui questo un po'il programma diciamo della giornata
Prima di passare all'intervento del professor ficca farei un brevissimo flash sulla vicenda giudiziaria che ha riguardato Marco Cappato visto che e che riguarda ancora Marco Cappato visto che sarà oggetto dei suoi di due successivi interventi fosse utile dare qualche coordinata anche dal punto di vista fattuale di come si è svolta la vicenda
Ma la vicenda nasce nel febbraio del due mila diciassette quando è lo stesso Marco Cappato che si autodenuncia in seguito alla alla sua condotta consistente nell'aver accompagnato in Svizzera dj favo abbiano tonali
Per faticare la pratica di fucili assistito
Fabiano Antoniani si trovava in una situazione di tetraplegia e cecità seguito l'intervento di un incidente del del due mila quattordici nel febbraio di mia diciassette Marco Cappato lo accompagna in Svizzera per predicare
Il suicidio assistito si autodenuncia delli prende il via la vicenda giudiziaria che si concluderà di fatto un anno dopo perché l'ordinanza con cui la Corte d'Assise decido di sollevare la questione di legittimità costituzionale ed è quattordici febbraio del due mila diciotto
Sin da subito si è ci si è resi conto di come fossero diverse le opinioni su questa vicenda anche all'interno della stessa
Dello stesso tribunale milanese tant'è che la Procura di Milano che ha contestato il cinquecentottanta Marco Cappato e alta fin da subito ha avanzato una richiesta di archiviazione nei suoi confronti proponendo una lettura dell'articolo cinquecentottanta costituzionalmente orientata
Poi come sappiamo la richiesta non è stata colta tant'è che il giudice per le indagini preliminari di Milano ha disposto l'imputazione
Nei confronti del di Marco Cappato il quale ha scelto il rito immediato da lì è partito il procedimento di primo grado che si è concluso il quattordici febbraio del due mila diciotto quando la Corte di Assise
Ha scelto di sollevare la questione di legittimità costituzionale quindi nel detto nel dettaglio sono sinteticamente la questione relativa articolo cinquecentottanta si snoda in due aspetti in due punti
Il primo è quello relativo all'incriminazione della condotta di aiuto al suicidio in alternativa rispetto alla condotta di istigazione quindi a prescindere da un contributo da parte dell'imputato al rafforzamento del proposito difficili anzi
La seconda questione secondo aspetto di questa questione più relativo l'aspetto sanzionatorio nel senso che si chiede alla Corte di valutare non tanto l'incriminazione di una condotta quale quella di agevolazione niente nativa rispetto all'istigazione ma l'aspetto sanzionatorio ritenendo evidentemente il ragionevole una pena della reclusione da cinque a dieci anni tanto per la condotta di istigazione quanto per quella di agevolazione c'è anche da dire che inizialmente a Marco Cappato venivano contestati entrambe le vicente dettame le condotte con sia il rafforzamento del proposito suicidiario
Sia la materiale agevolazione la prima è venuta meno perché è stato assolto sulla prima in quanto emerso che effettivamente Marco Cappato non è in alcun modo istigatore ha forzato il proposito suicidiario era ben saldo evidentemente in dj Fabio è rimasta la condotta di agevolazione al suicidio
Intorno a questa condotta il punto centrale uno dei punti su cui si soffermeranno i creatori dopo di me eventi relativo all'interpretazione che si dà della condotte di agevolazione al suicidio
Nell'ordinanza in particolare ci si sofferma su quello che viene considerato il diritto vivente in tema di agevolazione decidiamo e cioè sull'interpretazione che il giudice a quo a quindi in questo caso la Corte d'Assise avrebbero potuto dare e evidentemente non ha dato a questo n investire anzi la Corte costituzionale
Particolare poi come vedremo più avanti due sono il possibile interpretazione dell'articolo cinquecentottanta una chi viene considerata dalla corte d'assise
Così detto diritto vivente tiene al taxi cristallizza in un'unica sentenza della Corte di cassazione del mille novecentonovantotto
E poi altre possibili interpretazioni che pure sono state eseguite anche da giudici di merito GIP del tribunale di vicenza o anche la corte d'appello di Venezia
Che hanno aderito ad un atto interpretazione evidentemente questo è un tema centrale perché come sappiamo nella valutazione che la corte di cast di che la Corte Costituzionale fa circa l'ammissibilità di una questione oltre aiuta i siti della non manifesta infondatezza e della rilevanza nel caso concreto di e anche quello dell'interpretazione che il giudice a quo
Avrebbe potuto dare della norma di cui si discute e quindi stabilire se effettivamente il giudice a cuochi mila corti d'assise di Mila no
Goduto dato dovuto dare un'interpretazione diversa articolo cinquecentottanta può evidentemente acquisire rilevanza anche ai fini della ammissibilità o meno della stessa questione qui questi sono alcuni dei temi che adesso vedremo e quindi passerei adesso l'intervento del professor ficca
Al termine del quale poi continueremo ad approfondire anche gli aspetti di natura costituzionale
Mi è stato chiesto sono profondamente grato di svolgevano una prolusione troppo pomposo urli vogliono alcune premesse di base di carattere costituzionale sul tema del fine vita
Un tema drammatico scandito da alcuni episodi che sono diventati emblematici il terrore di Piergiorgio Welby nel due mila e sei
Il caso di Eluana Englaro nel due mila nove il terzo recente Bellingeri Frabo del due mila e diciassette per citare quelli più no
Credo che dovrebbe essere un terreno di elezione per confrontarsi sui valori per discutere i valori in realtà rischia di diventare uno scontro sulle regole
E una polemica di carattere politico
Perché questo io credo per che oggi non esiste più un mondo in Comune è difficile trovare argomenti a favore o conto alcune delle più scottanti questioni bioetiche come il problema dell'inizio della vita pensate tutte le discussioni tutti i problemi che sono stati che hanno caratterizzato il discorso della fecondazione o della procreazione medicalmente assistita e i problemi del fine vita
Per citare due momenti essenziali dell'esperienza umana il cui inizio per le sue conclusioni
Passo da una premessa mi pare difficile
Porre una valutazione astratta che una predeterminazione legislativa in nome della certezza
Come dimostra la versatilità dei consensi in questa materia
Sono venuti meno io credo per il diritto penale alcuni indici di riferimento tant'è vero che adesso siamo più orientati a guardare
Al procedimento per risolvere questi casi che non alle scelte di valori con cui risolverli
Penso alle due situazioni tipiche
La cosiddetta vita artificiale
Assicurata soltanto da interventi di sostegno vitale a una persona
Senza prognosi ragionevole di miglioramento di recupero la situazione di sofferenza intollerabile di depressione patologica di perdita degli atti autosufficienze del deterioramento che si verifica per sono vicende in cui viene in discussione la dignità del morire che non nemmeno importante della dignità del vivere
Nelle quali viene in discussione chi la persona lo Stato il parente il fiduciario
Posso il medico possa il giudice possa decidere
Con rispetto di quella dignità
L'esperienza che abbiamo alle spalle non è tra le più stimolanti siamo riusciti a trasformare il dramma umano della morte o in un processo penale nel rifiuto di un funerale religioso richiesto Cadoni Piergiorgio Welby
Ho in un conflitto di potere tra legislatore che giudice nel caso di Eluana Englaro o in una richiesta alla Corte costituzionale di dare un'interpretazione
Cosa che è avvenuta per i militari fanno e siamo in attesa della decisione della Corte
Sono tappe notte non posso e non devo riassumerle in questa sede
Ricordo solo che Cocchiaro procura il bene si è fatto un primo passo importante il rifiuto della terapia anche del sostegno vitale da parte del paziente consapevole
Con Carlo di Eluana Englaro Cecafumo secondo passò la anticipazione di quel rifiuto attraverso disporre una disposizione anticipata di trattamento che era stata ricavata dal giudice con un'interpretazione abbastanza laboriosa
E precaria e che poi ha trovato soluzione in via generale con una legge del due mila diciassette
Rimane aperto il terzo momento il terzo tema quello del cosiddetto suicidio assistito e dell'intervento di un terzo su richiesta di chi non sia in grado di portare a compimento da solo la scelta consapevole di potermi nella sua il tema e tuttora sub iudice
Vorrei partire dalle indicazioni dei principi fondamentali della Costituzione a settant'anni dalla sua emanazione i suoi valori quei principi conservano una piena attualità anche se in un contesto diverso
Di applicazione da quello in cui vennero scritti
E la Costituzione particolarmente importante di fronte all'evoluzione del cosiddetto bio diritto
Dei nuovi diritti nascenti dal progresso della scienza dei diritti tradizionali che sono messi a rischio umori dall'evoluzione della scienza che al tempo stesso è madre e matrigna di diretti
Fuori dalle logiche di profitto e di efficientismo della globalizzazione
Il percorso
Territorio del fine vita assegnato ha influito la riscoperta della dignità della solidarietà del rapporto sociale vorrei fissare i punti essenziali di questa riscoperta
La costituzione non definisce la vita riconosce che c'è
La ne prende atto come la momento fondamentale di quella che è la premessa di tutti i diritti che ne sancisce la inviolabilità assoluta anche da parte dello Stato oltre che da parte dei
Le condizioni del sancisce irrinunciabili di dignità
Che devono caratterizzare lo svolgimento e la conclusione della verifica
Un'interpretazione ragionata delle norme costituzionali dell'articolo due diritti e doveri Gritti inviolabile doveri di solidarietà obblighi inderogabili di solidarietà dell'articolo tredici
Rispetto nella volontà del soggetto e della foto determinazione e dell'articolo trentadue il diritto fondamentale
Alla salute mentre solo un interesse alla salute da parte della collettività diritto fondamentale del singolo
Mi induce a ritenere che interpretare il sistema come una situazione in cui c'è un diritto personalissimo alla vita indiscrezione abile da parte di tutti terzi compreso lo Stato
Ma che non è indisponibile per il suo titolare
Insomma non cioè un obbligo giuridico di vivere
Non c'è però neppure un diritto di morire attraverso l'aiuto di un terzo quando non si è in grado di darsi la morte da solo
E questo lo De vivo Daniela principio fondamentale della salute la definizione che ne dà l'organizzazione mondiale della sanità
La salute espressione fondamentale del principio personalistico e della dignità della persona ed esprime non solo l'assenza di malattia ma un benessere fisico e psichico della persona
Una conferma importante nel terreno del dibattito sul fine vita nota a questa situazione non solo la legge del mille nove del due mila diciassette sulle disposizioni anticipate di trattamento
A nord ancora prima di essa la legge del marzo due mila e i dieci la numero trentotto che riconosce il diritto a non soffrire riconoscete la sofferenza e una malattia e che il bisogno di salute per assicurare il rispetto degli della dignità e dell'autonomia della persona umana
Fino al termine della vita sì attua anche e soprattutto attraverso la lotta contro il dolore
Abbiamo fatto lungo percorso da quando il dolore era considerato invece o strumento di espiazione o castigo orto momento giudiziario per far confessare la verità
Il dolore e una malattia dalla quale sia il diritto di essere curarsi
Il penso all'importanza che ha rappresentato per il dibattito sul fine vita
Tutto il tema delle terapie palliative esplicitamente consentite previste per assicurare nel del corso finale della malattia al malato la sedazione del dolore e quindi di potersi spegnere con dignità
Tant'è vero che lo dice la legge del due mila e diciassette
Il medico deve astenersi dall'accanimento terapeutico da ogni ostinazione irragionevole nel somministrare le cure nel ricorso a trattamenti che finiscono per dimenticare per diventare disumani sproporzionati
In questa contesto in questa situazione
E essenziale il riconoscimento del diritto al rifiuto del trattamento terapeutico anche quando il trattamento terapeutico sì concretizzi
Nei quei famosi rimedi sostegni vitali la mancanza dei quali porta la morte della persona respirazione artificiale nutrizione artificiale idratazione artificiale
Il rifiuto da parte di una persona che si trova il pieno consenso o il rifiuto anticipato con certe modalità che devono garantire e che la legge disciplina
La verifica della capacità di quella persona e la possibilità di modificare il dopo
Sopravvenuta sue capacità e fondamentale per risolvere questo problema
Le motivazioni per porre termine alla vita sono molteplici sono diversissime dalle motivazioni religiose non a testimonianza della fede alla generosità e alla solidarietà
Alle motivazioni egoistico anche personali non ce la faccio più a supportare indolore o a sopportare la depressione
Non credo che la differenza di contenuto delle motivazioni possa incidere sulla loro rilevanza giuridica e Possa portare una discriminazione tra suicidio lecito e suicidio non lecito
Non credo cioè che il dovere di solidarietà sociale che ciascuno di noi a possa portare a un dovere di vivere
Nulla è previsto già attualmente che suicidio del tentato non venga punito
Ora non è soltanto un problema di compassione verso colui che ha tentato di uccidersi
A me sembra un problema di rispetto della disponibilità e dell'autonomia della persona che della vita
Può e arbitro e può fare ciò che crede
E non si può in nome della solidarietà chiedergli di continuare a vivere
Quando oltretutto spesso la sua decisione di portare nella vita è il frutto di una mancanza di solidarietà da parte della società da parte di ciò che lo circonda
Il problema quindi di tutela nella vita sino al suo termine
Possibilità attraverso il cosiddetto consenso informato che proiezione fondamentale dell'autodeterminazione sul proprio corpo di decidere sepolte mine corso non porre termine alla propria vista aggiungo solo incidentalmente che non e un argomento valido per ritenere precluso il diritto al suicidio per la persona come diritto personalissimo l'articolo cinque e vieta agli atti di disposizione del proprio corpo che opportuno conseguenze irreversibile o dal nove perché si deve interpretare il Codice civile alla luce della costruzione e non viceversa
I limiti alla possibilità di rifiutare la terapia sono limiti rigorosamente previsti dalla Costituzione la quale prevede che i trattamenti di salute obbligatori devono essere previsti per legge
Devono rispettare la dignità della persona devono essere determinati nell'interesse della collettività e non per una generica benessere della persona penso alle vaccinazioni ad esempio allora a me sembra che tutta la gamma di valori su cui si fonda la Costituzione
Due principi estremamente connessi il principio di laicità cioè di rispetto nell'autodeterminazione delle scelte della persona e il principio di pari dignità sociale siano i fondamenti di questa disponibilità del diritto alla vita da parte della persona
Altro problema poi è quello di verificare invece chi posso giudicare nel momento in cui la persona non sia più capace di intendere e di volere
Ma si tratta pur sempre di evitare di conciliare l'astrattezza e la portata uniforme dei principi con la complessità alla variabilità la specificità delle situazioni umane nel concreto
Si tratta di evitare la radicalizzazione la tirannia dei valori come viene definita dai filosofi cioè il diritto sociale alla presenza della persona arriva fino al punto del privato e del diritto alla vita
O di obblighi di privarla del diritto por termine della sua vita o al contrario
Il diritto della persona apportino affabilità le consente di utilizzare di chiedere a terze persone di intervenire per aiutarla in questo senso
Io credo che ed in questo la legge del due mila diciassette perché arrivata troppo tardi nove anni ci sono voluti circa perché completasse il suo percorso
Ha risolto il problema in termini
Ragionevoli cioè la possibilità la necessità di per attenersi alle determinazione DC levità dati dalla persona quando era capace di intendere e di volere
La possibilità di non rispettare queste determinazioni solo quando siano radicalmente cambiate le condizioni in cui la persona si trova quando cioè quelle disposizioni
Per il futuro date a suo tempo appaiono palesemente incongrue
Non corrispondono alle condizione clinica attuale del paziente o sussistano terapie non prevedibile all'atto della sottoscrizione di quelle disposizioni che possono offrire concrete possibilità di miglioramento
L'ultimo problema
Quello che la Corte costituzionale dovrebbe affrontare
Fra poco tempo
Nel mese di ottobre quando è stata fissata l'udienza sulla questione di costituzionalità che le è stata proposta dalla corte d'assise di Mila no
La legge
Sulle disposizioni di fine vita è stata criticata per ragioni opposte da chi la ritiene troppo lassista perché apre la strada alla cosiddetta china scivolosa
Se si ammette la possibilità di avvalersi di un terzo per por termine per porre termine alla propria vita si sa dove si comincia ma non si sa dove Fini
E al contrario è stata sacrificata come troppo rigorista
Perché non prevede una totale libertà della persona di porre termine alla propria vita attraverso il ricorso all'aiuto del terzo
Creando così una grossa differenza tra chi è in grado di suicidarsi da solo e chi non è in grado di farlo tra chi può aprire la finestra buttarsi di sotto
E chi invece ha bisogno per le condizioni in cui si trova di qualcuno che agisca per lui e con lui per portarmele alla sua vita
Il tema è stato affrontato ed esperto discusso ed è tuttora discusso ampiamente si crea una situazione di diseguaglianza che però è difficile colmare e difficile colmarla perché effettivamente a mettere per rimuovere quella disuguaglianza
L'idea che si possa chiedere un terzo di provvedere a por termine apporre il termine la propria vita
Apre la strada a quei percorsi che tuttora sono sanzionati penalmente dal Codice Penale l'istigazione al suicidio l'omicidio del consenziente l'aiuto al suicidio
E qui io non voglio entrare nel tecnicismo della differenza tra la cosiddetta eutanasia attiva ed eutanasia passiva
Eutanasia attiva quando si chiede al medico di somministrare il veleno diciamo impropriamente
Tutta l'Asia passiva quando si chiede al medico di sospendere il trattamento
La seconda ipotetiche certamente percorribile perché io rifiuto la prosecuzione di un trattamento medico
La prima a me non sembra percorribile nonostante le sperequazioni che si creano e allora questo e apre il contrasto giurisprudenziale sollevato dalla Corte d'Assise di Milano nel febbraio scorso
Al quale ha chiesto alla Corte costituzionale di verificare se questa situazione non sia in contrasto conclude norme che garantiscono l'Autore determinazione
Il carattere personale del diritto alla vita e il diritto al consenso o al rifiuto del consenso della terapia
Io non sono in questa sede in questo momento in condizioni di fare un discorso di tipo tecnico
Penso che l'interpretazione che la Corte di Cassazione ha dato non in termini di diritto vivente come sostiene la Corte d'Assise di Milano ma in in curva alcune pronunce che potrebbero anche essere modificate
Secondo le quali il discorso dell'aiuto comprende qualsiasi tipo di agevolazione possa essere superata da un'interpretazione di tipo diverso l'interpretazione che è stata data dal giudice
Dal GIP di vicenza è confermata dalla Corte d'appello cioè e aiuto al suicidio materiale al suicidio il comportamento essenziale immediatamente collegato e connesso con il suicidio della persona non li aiuto quell'intervento fungibile con il quale se il cuore si agevola la persona ma non si partecipa immediatamente direttamente al processo suicida
Ne con l'istigazione o con l'induzione nei con un concorso nella comportamento di colui che pone termine alla propria dignità perché mi pare importante questa possibilità di interpretazione
Intanto perché questo per rispondere alla Corte d'assise di Mila no per porre un dubbio sulla incostituzionalità che essa sostiene una norma si dichiara incostituzionale non perché consente una interpretazione contraria alla costituzione ma solo quando non consente a nessuna interpretazione conforme alla Costituzione
E a me sembra più conforme alla Costituzione
Le spiego subito perché un'interpretazione di quel tipo che riduca al massimo il concetto è che restaning al concetto di aiuto al suicidio che è stato dilatato dall'interpretazione della Cassazione
Perché qui sono in gioco da un lato la legge e dall'altro solidarietà e sono in gioco legge solidarietà nel momento terminale della vita di una persona mi pare che se c'è un caso in cui l'uomo deve prevalere su quella legge non la legge sull'uomo è proprio questo
Altrimenti corriamo il rischio di un rigorismo che porti addirittura è paradossalmente a ritenere agevolazione al suicidio il termine la mano dicono che muore per aiutarlo comma espressione di solidarietà in questo momento
Che a rigore stretto potrebbe essere definita una forma di agevolazione al suicidio
Ecco perché al titolo delinque nostro incontro e cioè diritto o delitto io vorrei aggiungere un'altra conseguenza
Sì diritto delitto e la solidarietà credo che in questo campo la solidarietà debba essere il valore dominante grazie
Mi sembra interessante evidenziare come il professor Flick parlando nel suo nella parte finale del suo intervento
Proprio sul concetto di agevolazione al suicidio abbia da un lato riconosciuto come effettivamente l'unica sentenza della Cassazione quella del novantotto abbia effetti anche dilatato un po'eccessivamente il concetto di agevolazione al suicidio
Ma al tempo stesso come gli fosse effettivamente un'interpretazione possibile alternativa che forse la Corte di Assise di Milano non ha non ha seguito
Se poi queste critiche si traducono in una pronuncia di inammissibilità ognuno interpretativa di rigetto adesso vedremo di scoprirlo con il prossimo relatore professor Manes
Il quale tra l'altro difende difendeva Marco Cappato davanti alla Corte Costituzionale insieme ad altri colleghi quindi ci offriva un punto di vista sicuramente privilegiato
Prima di passare la parola codesto Manes quindi giusto un flash su quelle che possono essere possibili alternative della corte costituzionale
La quale evidentemente come accade sempre in astratto può a andare da pronunce di inammissibilità della questione fino con un cd accoglimento parziale o totale
O anche sentenze di rigetto che al tempo stesso come suggerito da alcuni autorevoli commentatori potrebbero essere sentenza interpretativa di rigetto c'è la sentenza che nel rigettare la questione
Indichino comunque quali sono le linee guida poli sono i principi da tener presente nell'interpretazione di quella norma
è chiaro che tra queste possibili pronunce vi sono anche le sensibili differenze nel senso che se la Corte costituzionale dovesse pronunciare una sentenza di accoglimento e quindi sancire l'illegittimità parziale o totale dell'articolo cinquecentottanta avremo una pronuncia con degli effetti sensibilmente differenti rispetto la sentenza interpretativa di rigetto ad esempio potrebbe evidentemente anche aveva un'efficacia retroattiva
Nei confronti di eventuali sentenze già passate in giudicato anche sull'articolo cinquecentottanta posto che ovviamente sentenza di accoglimento che quindi sanciscono la dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma incriminatrice sono equiparate
A vere e proprie abolitio criminis e quindi potrebbero anche retroagire setto che ovviamente non avremmo nel caso di una sentenza
Interpretativa di rigetto che potrebbe tutt'al più valere naturalmente per il futuro
Quindi passerelle esso la parola al professor Vittorio Manes professore ordinario di diritto penale dell'Università di Bologna
Al quale quindi chiederei anche quali possono esser livello pratico e possibili soluzioni che la Corte costituzionale può optare
E in particolare se come suggerito da alcuni commentatori possa essere perseguita con la soluzione che è stata seguita dalla Corte costituzionale nella sentenza ventisette del settantacinque in tema di aborto
Quando la Corte costituzionale nel dispositivo a rinviato al testo delle motivazioni
Per indicare quali sono quelle circostanti in presenza delle quali una determinata condotta può non essere considerata penalmente rilevante
Grazie
Grazie anzitutto la Camera penale veneziana agli amici della camera penale veneziana per quest'invito
L'avvocato Cappelletti che si è fatto tramite la mia presenza qui io ho accettato con grande piacere
E devo dire
Ho avuto un grande arricchimento dal seguire questa le leone così ricca del professor Flick dal presidente Flick
Che ho seguito con particolare interesse con particolare attenzione
E che dimostra anzitutto con tutta la semplicità che poi hanno i maestri no nel gravitare attorno a questioni così articolate maestro ha sempre un servo simplex quindi riesce anche a comunicare con grande facilità ma dimostra anzitutto quanto sia articolato il problema di cui oggi pari quanto sia
Complicare
Quante siano le variabili le prospettive i punti di vista
E quanto ogni soluzione troppo assolutista e troppo perentoria sia Tita cattiva in senso etimologico cattiva cioè sia preda prigioniera di ideologia
Io vorrei partire proprio da questo perché sono profondamente convinto che il professor Flick ci abbia consegnato delle chiavi di lettura di grandissima importanza per muoverci attorno al problema del sì inedite in relazione a questa particolare ipotesi di Rho e molto peculiare che e all'attenzione della Corte Costituzionale sulla quale mi limiterò solo a dare alcune indicazioni non voglio entrare troppo merito di ciò che potrebbe accadere
Il ventitré di ottobre però partirà Ida alcuni presupposti che ci ha consegnato il presidente Freaks il primo
Suo punto di partenza è il presupposto da cui muove la sua argomentazione riconoscimento di un diritto personalissimo alla vita inviolabile da tutti
I terzi ivi compreso l'Oscar
Il secondo
Ho preso qualche appunto morì
Tante dice Flick la dignità del morire
Non meno importante
Che la dignità di vivere
Su questi presupposti concettuali lui sviluppa due
Argomentazioni consequenziali la prima lo conduce a negare ogni cittadinanza al obbligo di dividere anzi lui dice notoriamente non esiste non può esistere un obbligo di vivere
Non esiste non è concepibile
Mi sono appuntato un dovere di vivere come del resto conferma l'emersione legislativa progressiva del diritto di rifiutare le cure
Anche quando il trattamento giustamente ricorda Flick consiste in rimedio sostegni vitali respirazione artificiale idratazione artificiale nutrizione artificiale ci
Secondo la seconda conseguenza dice Flick così come non esiste un obbligo di vivere lui dice non esiste non può esistere un diritto di morire
E qui entriamo direttamente in medias res c'entriamo proprio sul problema che ci interessa sul campo del suicidio assistito che oggi attraversato effettivamente tra le questioni più spinose più vertiginose
Prima fra tutte no quella che sempre viene paventata come uno spettro che anche chi parla in qualche modo guarda con particolare cautela cioè la possibilità che essi apra una sorta di dice illustrazione del fine vita di qualsiasi condotta la china scivolosa diceva Flick prima cioè la si differiscano come dicono gli americani
Che non si sa dove possa condurre
Quindi Flick nega questo diritto di morire
Però la mia impressione è che lo stesso presidente Flick in questa sua straordinaria ricchissima lezione
In qualche modo implicitamente riconosca due dati
Il primo è
Molto importante
La grandissima diseguaglianza che si crea tra chi
In grado di portare avanti il proprio proposito di voler porre fine a una ditta considerata non più dignitosa per le peculiari condizioni intollerabile sofferenza per la irreversibilità secondo una prognosi ragionevole del male
Che caratterizza il proprio status
E chi viceversa in grado di realizzare da solo questo proposito qui dice Flick c'è una evidente diseguaglianza intollerabile
Tanto che secondo punto dice lo stesso presidente Flick necessari in qualche modo operare una torsione ermeneutica una interpretazione correttiva dell'articolo cinquecentottanta del Codice penale che in qualche modo
Scandagliando in senso restrittivo il concetto di agevolazione limiti l'agevolazione punibile solo a quei contributi che siano immediatamente direttamente
Connesse alla suicidio e che non siano invece contributi meramente fungibili in quanto tali neutri
E a me sembra che in tutta questa sua ricostruzione in qualche modo il Presidente Fitto faccia emergere la grande e in un clima in qualche modo contraddizione dei problemi che stiamo vivendo c'è da un lato si fatica a riconoscere determinate acquisizioni dal punto di vista giuridico in grado di consolidamento di determinati diritti e dall'altro però si comprende al tempo stesso che il diritto penale è uno strumento troppo perentorio troppo grezzo
Poi violento per occuparsi di questi problemi
Ecco la mia impressione l'anticipo sin d'ora è che è proprio questa cioè che il diritto penale sia uno strumento che dovrebbe sta fuori da questi problemi
E questi problemi dovrebbero stare fuori dal diritto penale che non dovrebbe giungere a criminalizzare chi si limita ad accogliere una richiesta di aiuto per
Tensione morale per tensione sociale per spirito di solidarietà o per compassione rivoltagli da un soggetto che non è in grado da solo per le peculiari condizioni in cui versa
Di provvedere a questa scelte di realizzare questa scelta
E la mia impressione anche che ogni generalizzazione su questi problemi è tanto comoda quanto in appagante noi qui oggi il titolo di questo convegno ci impegno a discutere dei
E le determinazioni dei trattamenti di fine vita ma sul caso che ha dato spunto la questione di costituzionalità lo diceva prima il moderatore un caso del tutto peculiare in caso di un soggetto che dopo un incidente drammatico riporta delle conseguenze
Tutto particolari una malattia molto dolorosa
Accompagnata da violentissimi dolori violentissimi crampi anche sessanta settanta volte al giorno che mi provocavano sofferenze inumane peraltro non del tutto le inibiti con
Il trattamento farmacologico
Sofferenze che tali da renderlo pur nella sua autonomia e lucidità intellettiva dipendente dai dispositivi sanitari per la respirazione l'alimentazione e di fronte a queste condizioni bisognerebbe chiedersi se si può parlare di fine vita ma soprattutto se questa è davvero vita sentita quella di un giovane che dopo aver vissuto una
Dida particolarmente esuberante come chi ha fatto il disc jockey a una persona
Diciamo particolarmente anche anticonformista e priva di ogni argine che non fosse quello delle proprie scelte
Di un ragazzo che alla fine a seguito di questo incidente poteva rimanere solo sdraiato
Per brevi periodi seduto sulla sua sedia speciale che gli reggeva la testa nell'impossibilità di tenerla eretta
Che viveva tra Kyoto Mezzato per consentire l'ausilio attratti della ventilazione assistita invasiva
Privo di qualsiasi capacità muscolare con le ovvie conseguenze sulle funzioni urinarie e di sfruttamento dell'Alto intestinale impossibilitato ad assumere cibo e bevande e dunque alimentato
E i trattato per gli enterale in sostanza unanimi prigioniera di un corpo ormai degenera
Quindi un caso molto particolare nel segmento del fine vita un caso che il cui peculiarità verrebbe da dire l'immagine concretezza di questa vicenda così singolare è lo ricordiamo addirittura il Pubblico ministero di Milano
Solleva un interrogativo particolarmente vertiginoso disse bisognerebbe chiedersi se questo è un uomo
Durante la sua arringa e se una ditta quella dove il titolare ritiene Dino condurla più in un modo dignitoso ecco di fronte a questa vicenda c'è voluto richiamare solo per
Specificare la singolarità del caso
A mio giudizio si pongono alcune domande
Almeno tre domande fondamentali
La prima e giusto
Ed etico imporre in questi casi dovere di vivere
Cioè è giusto ed etico in omaggio alla cultura diritto alla vita che credo voi tu chi riconosciamo nella sua natura primordiale arrivare ad imporre ad un soggetto che questa vita non ritiene più dignitosa per condizioni oggettive per convincimento soggettivo
Arrivare ad imporre
Un dovere rivivere una vita non più dignitosa
Secondo è giusto ed etico abbandonarlo a se stesso
Al proprio dolore alla propria condizione di sofferenza fisica e psichica costringerlo
Ad una scelta obbligata che altri che non sono prostrati da quelle condizioni di impossibilità oggettiva di condurre a termine proprio proposito potrebbero rinunciare
E soprattutto la terza domanda e giusto
E di dico soprattutto isolarlo a tal punto dalla solidarietà umana a minacciare con una pena tra Cumiana chi si limita ad accogliere una richiesta di solidarietà
Ad aiutarlo apprestarmi in qualche modo un contributo minimo quel contributo minimo
Che
Si accompagna ad una volontà già maturata in via autonomo cioè ad un proposito suicidiario autonomamente maturato e pienamente consapevole
Ecco io penso che la risposta generalizzata a questi problemi a queste domande Rossi tollerare e invece una risposta generalizzata perentorietà assolutista era proprio quella che dà il nostro Codice Penale con l'articolo cinquecentottanta
Con la perentorietà tipica della sanzione penale con la perentorietà tipica
Del Codice Rocco del Codice del mille novecentotrenta si giunge a criminalizzare a tappeto lo sapete bene ogni forma di istigazione o anche di mero contributo agevolatore al suicidio
E quali usando addirittura una sanzione per trattamenti per comportamenti e condotte che hanno un disvalore profondamente eterogeneo perché evidentemente ciclistica in qualche modo incidente termine proposito criminoso chi invece
Agevola accompagna una sequenza già formata politica
Ovviamente il Codice Rocco nell'articolo cinquecentottanta partiva tra l'altro da un presupposto
Piuttosto particolare cioè concepiva io nella vita non come diritto individuale personalissimo come ci ha detto professor Flick ma come interesse sociale collettivo
A protezione della vita era un interesse della società in quell'ottica stato centri che è stato l'Aprica tanto caro al Codice Rocco e bisognerebbe già chiedersi se una tale prospettiva sia oggi compatibile con quella prospettiva persona o centri che persona o logica che informa di sé la Costituzione democratica
Dove l'individuo al centro dell'ordinamento e fine e mai mezzo che l'ordinamento
Ecco quanto sia insoddisfacente oggi questa risposta è conferma l'atto dalla fiorire di decisioni delle Corti costituzionali
In diversi Paesi
Se ne potrebbero contare diverse nel ricordo ma in particolare di tre anni fa della Corte costituzionale della Corte suprema canadese in un caso in cui all'unanimità la corte appunto intervenuta
Per dichiarare la illegittimità costituzionale di divieti penali simili a quelli di cui stiamo discutendo
E anche alla luce di queste decisioni a me sembra che il diritto penale oggi dovrebbe fare un passo indietro anche perché il diritto penale
Di fronte a casi del genere
Diventerebbe non più uno strumento di tutela estrema allora sussidiaria di diritti e valori fondamentali ma diventerebbe uno strumento per tutelare un bene giuridico che non è più il diritto alla vita il diritto personalissimo inviolabile alla vita di cui ci ha parlato prima il professor Flick
Ma per tutelare la vita come una sorta di diritto obbligato di diritto per forza e dunque non il diritto alla vita ma il dovere di dire proprio quello che cui prima il presidente Flick negava ogni cittadinanza giuridico
E diventerebbe uno strumento il diritto penale tale da ingenerare insopportabili diseguaglianze
Tra chi per sorte per destino in grado di provvedere a se e chi invece non è composto dallo stesso destino in queste condizioni cioè il diritto penale paradossalmente diventerebbe un diritto forte con i deboli e debole con i forti o con coloro che sono più
Forte perentorio Gluck invece più debole perché incapace di provvedere diciamo asset e diventerebbe l'emblema più una visione arcaica
E paternalistica
Che arriva a sacrificare ogni libera autodeterminazione del sì del singolo
Mio convincimento e che l'opzione collettiva attuale cioè l'estensione dell'articolo cinquecentottanta sulla quale appunto la Corte costituzionale chiamata a decidere tra due settimane cioè un'estensione che ed è una fattispecie che a una sopra estensione tale da comprimere intollerabili mente degli spazi che dovrebbero essere rimessi alla assenza di normazione giuridica
Anche perché bisognerebbe davvero chiedersi se esiste da carenza Etica
E una ragione quindi di trattare diversamente dal punto di vista giuridico tra diritto di rifiutare le cure le cure quando questo comporterebbe una rapida interruzione della vita diritto lo sappiamo lo abbiamo sentito circolo tutto
E sul quale non si discute più e diritto invece ad ottenere un aiuto nel morire
Da parte di chi è impossibilitato
A farlo autonomamente
Quando la semplice interruzione delle cure determinerebbe sofferenze ancor più gravi e intollerabili c'è una differenza etica tra questi due comportamenti
Diritto di rifiutare le cure da parte di chi come abbiamo sentito
Potrebbe disporne
E diritto invece ad essere aiutato nel morire da parte di chi non è in grado potrebbe rifiutare le cure ma questo determinerebbe ingravescenza uno stadio progressivo di sofferenze intollerante
Ci si potrebbe anche fare qualche domanda più giuridica io non voglio tediarvi ma dal punto di vista logico
L'attuale disposizione penale che punisce l'istigazione l'agevolazione al suicidio
Come
Sì armonizza con un ordinamento che non solo riconosce il diritto di difesa legittima Tacchini mette in pericolo la propria vita ma che riconosce addirittura nello stato di necessità articolo cinquantaquattro del Codice penale ma liceità del comportamento di chi per saldare la propria vita
Per salvare se o di un terzo
Sacrifica la vita alto
Quindi nel nostro ordinamento è possibile non solo per chi agisce ma anche per gli eventuali concorrenti godere di una liceità perché è una causa di giustificazione quindi rende il fatto non antigiuridico nell'ipotesi in cui per istinto di conservazione egoistico sì salva la propria vita sacrificando in un'altra e non è tollerabile invece di un soggetto che ritenga non più tenga la propria vita
Non posso essere aiutato
In un percorso che da solo non riesce a condurre
Ecco questi sono gli argomenti
Possano fare molto riflettere e a fronte delle quali ci è stato detto prima
Dal nostro moderatore le opzioni di intervento Della Corte costituzionale sono molto variegate
Si tratta la ipotesi di raccoglimento all'ipotesi che era quella suggerita dal professor Flick di una sentenza interpretativa di rigetto così come ovviamente tutte le altre ipotesi di rigetto senza interpretazioni ammissibilità
Certo la soluzione della
Pronuncia interpretativa di rigetto cioè quella dove la corte
Rigetta la questione nei sensi di cui motivazione dando una lettura ermeneutica della fattispecie potrebbe per esempio condurre la corte a ritenere
Non
Riconducibile al concetto di agevolazione punibile quel contributo che non abbia comunque avuto una valenza istigatore cioè che non abbia inciso sulla formazione del proposito criminoso del proposito Cecilia o potrebbe invece la corte dire come suggeriva il professor Flick l'agevolazione deve essere solo quel contributo immediatamente direttamente ricco ammesso alla fase ultimativa del suicidio e non quel contributo precedenti fungibile neutro che in qualche modo non ha inciso le strade possono essere tante
Certo
Il denominatore comune di queste strade dovrebbe essere non considerare penalmente rilevante l'agevolazione che in qualche modo si traduce in una adesione alla richiesta di aiuto a chi ha deciso di rinunciare una vita ritenuta non più de
Quindi è semplice risposta diciamo compassionevole e doverosa ad una richiesta di solidarietà io penso che alla corte nessuno chieda
Di fronte alla drammaticità di queste questioni di abbracciare un liberalismo sfrenato
Dovute tutto è consenso volenti non fit iniuria e tutto è consentito qualora il titolare del bene appunto lo accolse alla corte probabilmente si chiede semplicemente di rinunciare ad un paternalismo esasperato come quello che oggi caratterizza l'articolo cinquecentottanta del Codice penale
E forse solo di abbracciare quello che mi piacerebbe definire un diritto penale del rispetto cioè un diritto penale equidistante dalle ideologie e dai convincimenti etici soggettivi intimi personali
Diritto penale che rispetti chiara deciso per la vita ad ogni costo sopportando con coraggio con abnegazione condizioni fisiche patologiche gravosissimo ma anche un diritto penale che rispetti chi autonomamente consapevolmente decide per la dignità di vivere accettando la morte come alternativa pietosa diciamo
Ad una vita non più umana né dignitosa e si limita ad invocare annuncia lugubre diritto di morire ma semplicemente e solo un aiuto
Corso di sci
Grazie mille professore per le sue considerazioni personalmente Clemente condivisibili soprattutto per quello che è il ruolo del diritto penale
Condivido punto quando lei ha detto che il diritto penale fosse deve fare un passo indietro e mi vengono in mente anche le parole di autorevole commentatore che ha detto che il tema del fine vita è un tema su cui l'atteggiamento da mantenere dovrebbe essere il più possibile laico
Senza andare ad alimentare una contrapposizione agonistica con le armi pesanti del diritto penale
Chiuderei per un momento il tema del procedimento che ha visto coinvolto Marco Cappato nella vicenda di J. fa bontà e passiamo al secondo argomento che rende molto attuale il tema del fine vita ossia l'approvazione della legge sul biotestamento la legge duecentodiciannove dello scorso dicembre
è una legge come già detto in apertura che non è intervenuta sul tema specifico delle o dall'Asia è intervenuta su altri questioni sul consenso informato sulla terapia del dolore sui minori sugli incapace soprattutto sulle cosiddette data sulle disposizioni anticipate di trattamento
Da attacchi alto non sono che disposizioni tramite le quali
Chiunque in previsione di un eventuale futura situazione di incapacità ad autodeterminarsi di fatto esprime quelle che sono le volle le proprie volontà ora per allora quindi adesso per il futuro in tema di trattamenti sanitari la legge entrata in vigore il trentuno gennaio del due mila diciotto
Mangia in questi pochi mesi si sono opposte una serie di questioni c'è stato per esempio il tribunale di Pavia che ha già sollevato una questione di legittimità costituzionale
Sulla possibilità per l'amministratore di sostegno e di visitare cioè in assenza di disposizioni anticipate di trattamento di rifiutare determinati trattamenti
Sanitari e si è già posto il problema di quale sia effettivamente l'atteggiamento da mantenere in assenza di da anche perché non è così realistica l'eventualità che le date non vengano poi di fatto formulate sia perché le procedure sono ancora complesse sia perché l'idea di decidere sul fine vita non è poi così diciamo ancora culturalmente
Radicata quindi per una panoramica sulla legge duecentodiciannove sulle principali novità passo la parola al professor Marco Azzalini professore associato di diritto privato dell'Università di Bergamo
Bene
Buona sera grazie a tutti grazie alla Camera Penale veneziana per l'invito che ho colto con entusiasmo che si inserisce in un in una Girlanda di iniziative che trattano di queste questioni alle quali sto partecipando in giro nei più diverso luoghi anche questo è significativo non solo sedi giuridica ma anche ospedali comitati associazioni
Consessi filosofici somma c'è un dibattito crescente fervente intorno a questa questione come se di colpo si fosse
Disvelato come sempre succede spesso succede in questo Paese genera molto tardivamente quando le questioni esplodono tutti ne parlano quando invece sarebbero da affrontare affinché non esplodano non ne parla nessuno il tema affidato mi è quello relativo alla legge duecentodiciannove io volevo in apertura solo
Fare una osservazione riguardo alla
Intervento molto pregevoli vanifica l'intervento del collega manesco apprezzato enormemente di cui condivido ogni singolo passaggio sia sulla vicenda di Cappato che sull'arresto
Sulla vicenda di di Cappato una vicenda per molti versi estremamente delicate per altrettanti incredibile se poi uno va a esaminarla
Nei suoi tratti concreti salienti valutando la condizione in cui si trovava Antoniani valutando la condotta di Cappato tutto quanto
Io
Adesso non dirò nulla o è in in pubblicazione in questo mese
Un mio contributo sul nuovo giurisprudenza civile commentata su questa questione in cui avallo la la tesi della sentenza interpretativa di rigetto un l'accoglimento
Laddove con l'accoglimento della questione laddove la condotta neutre fungibile sia strumentale a far valere a favore di chi non è in condizione di fare altrimenti
Un diritto della persona fondamentale quale quello di costui di andare ad avvalersi di un trattamento qual era quello svizzero del suicidio assistito non potendo con quella discriminazione terribile che ha sottolineato prima
Il relatore che mi ha preceduto fruirne diversamente sarebbe incredibile probabilmente antigiuridico andare a colpire una cosa di questo tipo appunto per il rispetto evocato in maniera perfette dentro limiti perfetti
Nella nell'intervento che mi precedeva quindi su quella questione di su quella questione di non entro nel merito anche perché porterebbe via troppo tempo rispetto a ciò di cui devo parlare
Va detta una cosa però che l'attenzione su quella sulla vicenda Cappato non solo sulla vicenda Cappato sul tutta
Una serie
Di questioni precedenti più o meno note perché ce ne sono alcune di notissime il caso Welby il caso Englaro alcune incomprensibilmente meno note ma anche più tragiche più drammatiche in caso di volli per esempio dopo
Su quella vicenda magari forse un cenno sarà da fare per vedere quando il piano inclinato pende dall'altra parte rispetto a quella che viene a volte evocata non sempre con adeguato vaglio delle delle cose e dei valori in gioco
C'è un interesse crescente sull'argomento quello che va però detto credo preliminarmente io non ho intenzione di far venire presenti è un bel venerdì pomeriggio
Di una delle ultime giornate di valore di questo autunno dunque non voglio far venire nessuno nonostante l'argomento che stiamo trattando un mal di testa degno di quello di Osvaldo negli spettri dunque non riepilogano non farò l'esegesi dei gli articoli della legge duecentodiciannove ma vorrei cercare di dare nella limiti del possibile
E di quello che le forze consentono un
Un orizzonte interpretativo cioè qualche linea guida che spieghi perché la legge è stata fatta in questo modo perché a questo contenuto i di cosa esattamente si sta parlando
E di cosa si sta parlando tanto la legge nuova ma non è solo la legge essere nuova sono certe questioni anche che per gran parte sono loro cioè
La legge Bon Grimaldi re è intervenuta sull'onda di alcuni fatti
Questo non è mai bene quando una normativa interviene sull'onda di alcuni fatti spesso succede ma non è mai
Per essere intervenuto sull'onda di alcuni noti fatti la legge
Pregevole adeguata almeno e meno pressappochista in meno furente mente ideologica in un senso o nell'altro di quanto non potrebbe esserlo qualcosa ha fatto sull'onda
Di emozioni troppo grossa e troppo forti troppo drammatiche per essere dominato in sede di questo tipo
In realtà però la legge non è una legge sul testamento biologico è una cosa diversa è una legge che parla di un problema più ampio più complesso
Più delicato e molto più diffuso questa non è una normativa sul fine vita è una normativa sulla relazione di cura è vero che c'entra diciamo così in maniera
Il Po in controluce e un po'direttamente ma soprattutto in controluce una certa visione delle cose ed è vero anche che ha delle ripercussioni
Sulla materia del fine vita ma non è vero che questa è una legge sul fine vita questa è una legge sulla relazione di cura il che attenzione
Non è che semplifichi Marzi complica le cose perché questa normativa non riguarda solo chi si tre o si trovi nella disgraziata condizione
Di
Pazienti la cui casistica fa trovare in condizioni ritenuto oramai intollerabili ma anche riguarda prassi ospedaliere rapporti di cura a qualunque livello in qualunque struttura assunti
Qualunque tipo di patologia e soprattutto una antica e comodissima questione che è quella del rapporto tra il medico e colui che maniera
Sbagliata come dice giustamente Paolo usati da molto tempo ma non l'ha mica detto solo lui l'ha detto tanti lo sanno tutti coloro che sono coinvolti in questa questione viene chiamato il paziente
Già il termine paziente dall'idea anche semantica della posizione di quanto la posizione di debolezza invece che valorizzare la necessaria tutela della medesima e di tutti quanti rispetto a questa
Indichi una posizione e di non voglio dire genuflessione perno esagerare ma insomma certamente di passività coartata in cui tutti si trovano in certi frangenti la legge vuole affrontare questo aspetto vuole cercare di colmare
Una disparità che non è solo professionale non è solo
Con di diciamo formazione i punti di vista e basterebbe vi assicuro affrontare questi temi in certi contesti diversi da quelli dei giuristi
Ospedali
Contesti assistenziali eccetera per capire quanto poi nel concreto queste questioni pesino sulla interpretazione pesi no sul modo di affrontare queste questioni quando di mezzo c'è la non c'è il diritto patrimoniale che pur è fondamentale e i civilisti forse lo hanno sempre sopravvalutato prima di queste ultime vicende che rendono molto alla pace anche queste questioni
Ma riguarda quanto di più rilevante c'è cioè le sorti della persona non quello che siamo a quello che si è è vero che a volte può deduco ove si dedicano dinamiche non sempre virtuosa e non sempre chiarissime però è anche vero che questa faccenda
Sì propone questioni che i problemi che divergono profondamente da tutti i concetti del diritto patrimoniale e questo è forse uno dei furgoni della questione quando adesso fra poco c'è però il frontale per quanto possibile
La il problema del principio del consenso il consenso di cui si parla qui non è quello dei contratti non è quello e dei vizi della volontà e compagnia bella è un'altra cosa un consenso diverso non è neanche un consenso probabilmente puntualmente espresso un consenso con percorso insomma
Quello un primo punto è questo la legge non parla del fine vita la legge parla della relazione di cura
La legge parla della relazione di cura in un contesto troppe morte a torto negletto perché come è stato detto prima trance sia emergeva dalle parole di Giovanni Flick prima e anche dalla relazione che mi ha preceduto l'argomento è difficile
Sono questioni difficili da dominare questo punto non è nuovissimo perché già in un passato non recente e adesso non è per
Annoiare contro buonismi vari ma insomma
Già negli ultimi due trecento anni si era detto che il diritto ama la regolarità Amma l'uniformità e queste situazioni qua invece sono situazioni molto peculiari delle singole posizioni di coloro che sono coinvolti
Il diritto ama la regola ma la regola stringente qui mal si attaglia perché poi succede che ci si trova nelle situazioni quando prima
Ieri il collega ha detto e la situazione di Antoniani erano situazione particolarissima tante sono situazioni particolari sono tutte particolari solo particolari se non altro perché
Vengono descritte in termini molto diversi da coloro che vi sono coinvolti e quindi cioè
Questo aspetto da considerare
Una normazione difficile perché una normazione che vada a colpire scelte di fondo debba essere una normazione che non va a pregiudicare o a creare delle disparità di fondo
Questo non è emerso oggi con la vicenda di Antoniani emerso Gianmarco il caso Welby ancora prima ad altre le vicende di questo tipo sempre più diffusa
Attenzione quei casi sui quali poi magari se c'è un minimo di dibattito si può dire anche si può fare anche un'osservazione credo non sempre non banale perché non non sempre avanzata cioè che
E anche
Per certi versi difficile squalificate pregiudizievole dover diventare un caso per far valere certe posizioni se io sono allettato in un certo modo faccio di tutto perché non mi si ricordi in quel modo tutti poi mi ricordano come un caso
Che ha combattuto per far valere una suo tutto terminazione per essere quello che riteneva di essere quando era in assenza di malattia
E uno non diventa la sua malattia resta se stesso certo ma in ospedale deve essere curato ma bisognerebbe evitare che diventi la sua malattia e quindi che sia preda delle decisioni altrui
Questo è lusso a Tura della legge evitare che si sia preda della sofferenza evitare che sia preda delle decisioni altrui evitare che le decisioni sulla persone soprattutto sulla salute
Siano prese sostanzialmente invito Domino oltretutto sfruttando lasciamo stare profili di buona o malafede
Sfruttando a volte anche per esigenze organizzative non c'è nessun ospedale che non vale che mi viene detto beh ma come facciamo a informare le persone adeguatamente come facciamo ci sono poche risorse poco tempo
Benissimo però si deve evitare che situazioni che la drammaticità della situazione diventi direttamente proporzionale a un pregiudizio ulteriore incomprensibile che vende a chi è già leso gravemente dal pregiudizio arrecato lì dalla sua malattia questo è un punto di di fondo
Attenzione si determinano situazioni nuove dicevo prima e la legge tiene conto attenzione alla legge duecentodiciannove
Porgo di mezzo il principale scoglio dell'argomento non introduce nulla
A parte un paio di punti forse di particolarmente innovativi cioè recepisce soprattutto e diciamo suggella in un testo dimensioni contenute
Alcuni principi che in qualche modo sono maturati nel tempo e sono maturati e già c'erano
La premessa all'inizio quando si dice e questo forse è un verbo capisco che sia l'ultima parlando di queste cose l'ultima questione di cui preoccuparsi ma quando la legge dice
Stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato proseguito se privo del consenso mai non è mica questa qua che lo stabilisce lo stabilisce la Costituzione alla fine dell'articolo un tema del diritto alla salute che non si può imporre un trattamento sanitario
Che non venga in mente a qualcuno con le levate di genio che ci sono su questi argomenti di dire che prima di questa non era vero invece era verissima c'era già se mai si poteva modificare il testo dicendo nessun trattamento sanitario conferma che nessun trattamento sanitario
Può essere iniziato proseguito se privo del consenso libero informato dalla persona
Si va avanti ci sono concetti
Interessanti relazione di cura di fiducia competenza autonomia professionale ecco avete mai trovato menzionare la fiducia la relazione di cura quando non si tratti di fiducia
Nel senso del rapporto fiduciario civilistico o cose molto lontane da quelle di cui stiamo parlando in testi normativi di questo tipo no
Perché
Perché la questione che la legge vuole normare è una questione molto complicata
E la normativa c'è chi dice una normativa vaga parla del consenso delle competenze ci sono dei punti di ambiguità quando viene per esempio
Sancita la possibilità di rifiutare le cure ad opera di chi vi sia sottoposto dicendo poi però che ci si può discostare da questo principio laddove ci siano cure nuove oppure rifiutare l'applicazione un rifiuto i trattamenti e ragionevoli insomma
C'è tutto una semantica una linguistica che contorna questo problema che non è usuale non è ortodossa rispetto alle concetti degli strumenti e alle tecniche anche
Lessicali a cui siamo abituati in contesti normativi ma questo non deve impressionare perché questo è il conto questo è aderente al contesto di cui si parla si determinano situazioni contempo non si determinavano il caso
Di Piergiorgio Welby quello di Eluana Englaro e altri sono gli estremi punti estremi diventati famosi perché la cronaca ogni ha reso queste battaglie queste
Questioni ha dato estrema diffusione queste vicende sono punti estremi di un problema
Che non riguarda solo queste questioni ma non riguarda solo il fine vita
Riguarda l'evoluzione scientifica e tecnologica che consente molte volte di trattare
Situazioni che prima erano trattabili perché un tempo i pazienti in quelle condizioni moriva notti morivano prima che si determinassero questi problemi qui
Senza Piero poter apportare una soluzione soddisfacente
Cioè c'è il trattamento della patologia senza che questo si traduca in natura neanche in alcuni casi efficiente o prevedibile
Questo è un punto essenziale della
Il caso serbo semplifico per ragioni di tempo e anche di
Sopportazione vostra in tutti quanti il caso di Wendy e quello di una persona perfettamente capaci corpo
Di cui lui è rimasto sostanzialmente prigioniero il caso di Eluana Englaro il caldo persona totalmente incapace in un corpo che preserva delle funzioni cioè
Questi questa solo i punti estremi di una dissociazione che fino a non moltissimo tempo fa era solo una fictio filosofica USA Adriana il corpo senza la mente come di questo tipo
Questo è un problema nuovo allora si dice per la prima di questo non ci si era pensato non oggi si era pensato eccome solo che le situazioni non erano queste qua
Ci sono delle terminali tantissime
Delle patologie che hanno terapia ma non cura delle prognosi che sono gioco forza incerte mentre qui
Si è pensato e si pensa e questo lo spiegano bene tutti coloro che operano negli ospedali sua contatto anche i giuristi avvocati che si occupano di questione ospedaliera e tutti pensano che si possa di colpo curare tutto si può fare tutto
Invece no si può fare molto si può fare di più a volte non si sa neanche bene quanto si possa fare però quello che si può fare non è soddisfacente rispetto le aspettative di chi si trovi lo capisco in situazioni estremamente difficili
Allora
Per affrontare questo queste queste questioni questi problemi la legge cosa fa fissa dei paletti delle dei degli diciamo che ci sono c'è una specie di Prisma guidati mostrano alcuni principi uno di questi è quello del consenso
Trattamenti quali che siano trattamenti medicali trattamenti medicalmente apprestati devono essere praticati solo col consenso del paziente attenzione Demitri della persona il il consenso cui non è solo il consenso puntualmente
Accordato come avviene a volte in alcune vicende contrattuali consenso qui un percorso è un consenso che deve essere informato informato che cosa significa significa che chi acconsente dato trattamento sanitario
Deve essere dalla struttura informato questo diventa un obbligo oggi può essere un inadempimento a mio giudizio rispetto a questa questione con tutte le conseguenze interessanti anche dal punto di vista civilistico del caso interessanti ma anche
Per alcuni drammatiche per altri virtuose mi rendo conto però situazioni delicate che possono porsi anche perché scusate
Lo dico adesso perché l'intervento dei limiti temporali c'è un un primo punto di crisi
Per rendersi adeguati rispetto alle informazioni per rendersi adeguati rispetto alla terapia del dolore rapporto col paziente
C'è un certo punto detta impegnativa frase che il tempo della relazione è tempo di cura quindi il medico Cometto al tempo della relazione
è inadempiente anche rispetto alla cura tutto questo insieme di aspetti chiede formazione infatti la legge dice che le strutture devono garantire adeguata formazione
Per personale per queste
Non ovvie
Per questi non ovvie spetti di adempimento non ovvi anche perché spesso il personale non è adeguatamente formato questo fatto lamentato in continuazione se non che però poi in chiusura c'è la clausola di invarianza finanziaria
Laddove si deve fare la formazione per queste persone per queste strutture un lavoro enorme mi si consenta enorme che si tratta
Di modificare profondamente un assetto culturale che vede
Personale anche il migliore confrontarsi in un certo modo Conte persone e però senza la possibilità di allocare risorse dal punto di vista questo punto di vista quindi capite che insomma ha molto spesso gli intenti sono nobili ma poi le formule sono contraddittorie ora il con questo consenso non è il consenso dicevo del diritto dei contratti è un consenso che è un percorso è un consenso che può essere desunto da non solo tattici ma anche da fatti perché si fa riferimento alla conoscenza delle condizioni di salute alla comunicazione ha tutta una serie di cose guardate punto più interessante della sentenza di Cassazione sul caso Englaro
Forse tutti ce l'hanno presente quindi
Non era tanto quello che sanciva il principio che poi portò lo sul controverso soluzione del caso ma secondo me era un altro era quello in cui
Veniva la gara la Corte introduceva l'idea suggestiva interessante lasciamo perdere il caso le alchimie del caso Englaro ma andiamo al al punto di principio veniva introdotto uno
Una aspetto un'osservazione
Quella per cui l'atto di volontà la volontà potrebbe sostanzialmente essere ricavata da fatti e non solo dati
Cioè la volontà può essere costruito su un percorso biografico su un percorso di stanziare la volontà diventa compatibilità come determinati valori anche ecco questo aspetto
Che allora era riferito in maniera discutibile finché si vuole ma era riferito a una vicenda specifica
In qualche modo traspare dalla normativa perché il consenso di cui si parla qui è un consenso che è fatto di tante cose il fatto di un'adeguata formazione e fatto
Di la della possibilità di sapere o di non sapere di essere informati o di non essere informati insomma di gestire la propria sfera soggettiva della malattia
Come infatti ospita ogni altra sfera del vivere insomma la malattia non è una diversa non è un un secundum genus rispetto alla vita fisiologicamente intesa ma è una porzione della vita che non può essere
Espropriata per il fatto stesso delle condizioni in cui ci si trova e da questo punto di vista il riferimento alla terapia del dolore per esempio perché c'è una norma l'articolo specificamente dedicato alla Terracchio debito del dolore al divieto di ostinazione irragionevole neppure la dignità della persona
è producente importante
Ma anche in quest'ottica come faccio edito da otto determinarle liberamente a rendermi conto di quello che succede se sono delle due l'una o schiavo di una condizione di sofferenza intollerabile che quindi può condizionare mi per esempio nella non accettazione di un trattamento
Oppure
Letteralmente vivo sotto il timore di quella condizione che si determineranno mi si dice qua non si dà un'adeguata prospettiva di sedazione però mi si prospetta il fatto che andrò in conto sofferenze intollerabili questo il dolore non può essere una la la questione del dolore non può essere una minaccia non può neanche essere un deterrente non può neanche essere un argomento delicato pubblico ecco perché dico il consenso poi a un processo un processo complesso articolato io posso decidere
Di accettare qualcosa accettarlo sulla base della conoscenza della condizione presento delle cure palliative eccezionali che ci sono a volte che consentono di rendere
Fui biglie tollerabile alcuna situazione contempo non lo erano pure di decidere che non vogliono anche quelle che io non accetto di essere sotto la scure di quel tipo di terapia
Cioè una questione che non è solo la patologia anche il trattamento collaterale assistenziale di una situazione di questo tipo
Attenzione tutto questo discorso ovviamente
E volto anche a evitare quelle disparità a cui si riferiva prima
Chi mi ha preceduto
Molti anni fa ormai più di dieci ahimè innovi avevo scritto con riguardo la vicenda il caso Welby che si dedicava un profilo di disparità costituzionale gravissimo rilevante sulla base l'articolo tre
Scusate se io ho una malattia neoplastica e rifiuto
Il trattamento chemioterapico nessuno mi insegue per i corridoi dell'ospedale legandomi fidandomi il lago della chemio e allora non si capisce perché se io invece ho la disgrazia di avere una malattia riversa e qui diventa una gara tra disgraziati cioè siccome devo sperare che lega un cancro invece che l'aula
Perché altrimenti il solo fatto di essere immobilizzato in quella situazione legittimerebbe non si capisce in base a quale principio la famiglia impossibilità di rifiutare un trattamento che altrimenti per altri tipi di patologie potrei rifiutare quindi una situazione che non è solo grave
Per il giustissimo discorso che faceva lui prima ma che letteralmente a fonderebbe in una odiosa forma di discriminazione quella fondata sulla malattia insomma si va a vedere
Qual è il tipo di malattia e irragionevolmente non si capisce perché in un caso devo riuscire a prendere provvedimenti prima non riuscire più a muovere il braccio mentre l'altro caso posso
Andare avanti di accettare questa situazione quale che sia quello che viene scusate un altro aspetto importante che emergeva da che emerge anche dalla giurisprudenza e dalle storie perché qui le storie singole fanno parte integrante dell'argomento giuridico
Il questo tipo di consenso non può essere un consenso e su questo la legge chiarissima non è un consenso ortodosso libero onesto se non è un consenso che possono essere efficacemente revocato
E perché deve poter essere efficacemente revocato
Ed è e deve essere efficacemente poter essere efficacemente revocato perché io potrei altrimenti trovarmi in una condizione che è ancora se possibile più drammatica di quella precedente io accetterei determinati tipi di cure
Accetterei determinati tipi di trattamento
Accetterei di accollarmi una fase dell'esistenza della quale ancora vi posso riconoscere per un certo periodo pur menomata
Laddove però poi ci sia la garanzia che se io accetto quel trattamento nel momento in cui Dio valuti questa situazione come insopportabile mi sia garantito il ficca certamente la sospensione del medesimo
No che mi si dica e si si si accetti adesso proponenti garantiamo la sospensione del trattamento perché questo significa sottrarre alla persona la fase finale della sua esistenza la gestione della fase finale della sua esistenza
Io potrei essere legato finché voglio alla l'esistenza la vita la possibilità di fare ancora determinate cose dividere determinati aspetti anche di vivere la mia malattia
Quindi da dare un valore anche a quel percorso con la sofferenza eccetera
Però questo non può può non può essere scelto senonché una volta tolto dal tavolo la possibilità di un ricatto pubblico su questo punto cioè il fatto che mi si dica e si ma poi non è garantita la sospensione del trattamento
Attenzione è quello della sospensione del trattamento è un tasto che un problema che è sempre stato estremamente delicato dal punto di vista anche penalistico
Già la vicenda Welby lo mostrava la condotta l'azione o missione dopo su queste e questioni sarebbe interessante approfondirle e in realtà a volerla dir tutta questa questione qui non è espressamente affrontata
Sita però la garanzia concorre dare la possibilità di sospendere il trattamento i si dice che sia esenti di responsabilità civile o penale per quel caso
Ora c'è poi perché vedo che il tempo passa cioè poi al di là della questione delle geometrie del consenso
Attenzione il consenso
Pone un grosso problema che è quello delle competenze coinvolte la disparità di competenze tra le persone dei sanitari ad esempio e questa è una questione che va colmata con buon senso e con gli adeguati strumenti
Però questa è una questione che riguarda i singoli casi e non può però riguardare le singole sensibilità
Deve essere per questo la legge ne parla ne parla perché non deve essere demandato a una surrettizia volontaria pentimento del singolo se informare bene se informare male si qui con una certa modalità qui capisco che però
Alcune questioni anche caratteriali si fanno questioni giuridiche non è sempre facile soddisfare questa equazione
C'è poi la questione delle delle DAT delle dichiarazioni anticipate di trattamento ecco io non non non contrariamente a quello che si potrebbe pensare io non trovo questo il punto fonti entrale della normativa
O dei rilievi da fare sulla data io solo certamente
Molto favorevole a che si possa
Disporre in questo senso cioè dare delle disposizioni anticipate di trattamento vedo però delle delle questioni non dico che non vada bene dico che la normativa irrealistica per certi aspetti ed è difficile da applicare perché
Beh innanzitutto per alcune questioni formali
La forma scritta autenticate il notaio la depositò non non so se vi di pura novità dicendo che voi capite che le date sono efficace se c'è un registro elettronico nazionale per cui io non ho il problema che se sto male in Campania io ho lasciato le data Venezia
Passa un tempo incredibile russi trovarono si trasmettono i chi si assume la responsabilità e tutte quel bel l'onorevole circo che si sviluppa tono queste questioni che tutti voi ben potete immaginare no correrebbero degli strumenti adeguati a farle valere non ci sono
C'è un'altra cosa ci sono degli aspetti scivolosi dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte dice la norma ogni persona maggiorenne in previsione di un'eventuale futura incapacità
Può attraverso la data esprimere le proprie volontà ecco questo un punto che anche i medici riconoscono essere molto complesso
Perché perché mentre l'altra figura prevista la pianificazione
Delle cure la attraverso un accordo un percorso condiviso riguarda
Una pianificazione di una cura rispetto a una patologia che c'è più o meno nota più o meno prevedibile evoluzione scusate a Welby era stato detto che sarebbe morto ventun'anni e morì a sessanta per dire
Ci sono sclerosi multipla lo vedono Herzen ospedaliera dove opero a volte
E che sono assai restava sintomatiche per anni altre per cui dopo tre mesi la condizione e già ampiamente pregiudicata la medicina non è non alla regolarità diritto è
è una cosa completamente diversa e anche questo fonda una certa
Diffidenza nei rapporti tra le due categorie perché i medici dicono che i giuristi non sanno di cosa stanno parlando i giuristi dicono che i medici che erano troppi problemi invece c'è proprio questo questo aspetto
Le la pianificazione delle cure è possibile e presuppone un rapporto di fiducia con il sanitario col medico ma lì c'è presupposto una patologia e un medico curante
Nelle data questo è molto difficile perché uno possono esser fatte al buio si è vero dice a dopo aver acquisito adeguate informazioni ma qui che succede il notaio deve controllare il notaio che poi permettono paiono tanti virtù
Ma nessuno sa tutto e francamente a meno che il notaio non voglia far fare una perizia per stabilire se è avvenuto questo ma
Dopodiché attenzione le data al buio sono non dico pericolose ma rischiano di porre una serie di problemi si dice a queste latitudini
I in onda veneti avranno la traduzione se penso racconta sbarre o peggio la toppa del buco perché be'perché da un lato potrebbero che ne hai di quello che non è nel reparto
Dall'altro le data potrebbero dare gioco forza un'indicazione estremamente generica su trattamenti che in realtà sono nominati ormai come si nomina una marca di smartphone e invece hanno conseguenze
Le implicazioni molto diverso e la tracheotomia la carta l'attacco stomaco la nutrizione parenterale instillato palliazione i trattamenti compassionevoli qua si parla di queste questioni senza che nessuno abbia
La più pallida idea di che cosa si sta parlando
Per cui dopo un certo momento occorrerebbe una semantica della materia che non è esigibile e in via interpretativa succedono drammi nell'interpretazione del contratto lascio immaginare cosa accade nell'interpretazione di queste
Scrittura e qui
Quindi e certamente le DAT hanno un valore programmatico mai più il valore programmatico il messaggio indiretto che danno su cosa bisogna poi fare su come bisogna poi trattare la persona
Di quanto non sia poi il contenuto effettivo e l'ha portata che ancora non è chiarissima di questa questione
C'è un'altra cosa bisogna evitare che tutti questi adempimenti creino l'effetto inverso cioè che invece che agevolare la fiducia il rapporto di fiducia con i sanitari
Questo abbia un effetto di allontanamento tra le due categorie perché attenzione i moduli cosiddetti moduli del consenso all'acquisizione del consenso io ogni volta che vado a parlare nella sede sanitaria
Capisco che questo non sia un ottimo viatico per introdurre l'argomento ma dico sempre presso quelle platee ma dico sempre
E questa questione e a tutela degli utenti dei pazienti
E loro invece pensano che sia tutta e la loro cioè l'acquisizione del consenso viene percepita non come la protezione o la consapevolezza ad acquisire in ordine ad lamenti con un servizio ma come una precauzione per poi evitare tutto quello che tutti sanno poi a cadere sempre di più
E questo è un fatto culturale del qualche però non va sottovalutato perché si rischiano infetti
Deteriori dal punto di vista della rapporto medico paziente e anche deteriori dal punto di vista del comportamento della struttura
Con minacce di non far più nulla minacce di fare troppo minacce di di di di ogni genere dal nulla al troppo e troppo in un senso o nell'altro non è mai non è mai bene
Ora un'ultima cosa perché poi eventualmente se c'è spazio e poi riprendiamo ma non voglio sottrarre ci mancherebbe altro tempo anche a chi attende di intervenire
Ci sono delle formulazioni in questa normativa che secondo me
Lasciano
Dei margini pericolosi c'è chi ha sostenuto che sarebbe stato meglio non far niente cioè non introdurre neanche una normativa su questa materia e lasciare i principi
Che erano maturati prima questo perché questo perché capisco che questo discorso non denoti una grande fiducia Nene il legislatore Menem interprete
Ma non è una
Un atteggiamento di mal Fidenza del tutto privo di fondamento è un atteggiamento di Murphy Denza che affonda le sue radici
In un dibattito che è stato condotto diciamo la verità molte volte non sempre con quel buonsenso che sarebbe occorso e anche lasciatemi dire con quell'adeguatezza certe situazioni personali che la materia avrebbe richiesto
Ora ci sono delle formulazioni curiose perché dopo aver detto che aver sviscerato in consenso in tutti i modi a dispetto della volontà pur con qualche
Contra con pur con qualche
Aspetto delicato tipo quando si dice
Tipo l'ipotesi in cui si può disattendere il consenso quando siano richiesti trattamenti inesigibili oppure la questione delle terapie nuove in lascio immaginare poi nella pratica come possiamo avere questo
Due punti che io trovo che ci sia un spunto pericoloso nell'articolo sulla terapia del dolore quella su cui si soffermava prima
Giovanni Flick quando dice è stato sancito che la sofferenza fa parte della malattia ecco io lui
Trovo incomprensibile la formulazione incomprensibile no trovo pericolosa la la formulazione del secondo comma dopo una affermazione chiarissima
Il medico avvalendosi di mezzi appropriate lo stato del paziente deve adoperarsi per alleviarne le sofferenze anche in caso di rifiuto di revocare il consenso al trattamento sanitario in tutti i casi
La sofferenza non è vedete irritare il ricatto pubblico cioè la sofferenza malignità comunque è sempre garantita un'appropriata terapia del dolore anche ricorrendo neppure
Alla sedazione profonda tant'è che ad Antoniani era stata proposta anche dallo stesso a patto di fare così in Italia dopo frontoni ANIA direi no perché questo lesivo dalla mia dignità perché
I miei familiari sarebbero costretti ad assistere a questa questione io preferisco fare diversamente questo è un altro punto molto delicato che però adesso non possiamo affrontare
Il comma due e però
Una nota dissonante rispetto alla tonalità della norma nei casi di paziente con prognosi infausta a breve termine o timidezza di morte
Il medico deve astenersi da un'ostinazione irragionevole nella somministrazione delle cure e dal ricorso a trattamenti inutili o sproporzionate scusate un attimo ma perché nei casi di pazienti con prognosi infausta a breve termine o di Mila Enza di morte Sempre
Sempre si ci si deve astenere da questo perché limitare all'imminenza di morte la qualcosa poi risulta anche curiosa anche se molti pensionati ma punta applicativo per Verdi a me certo nell'imminenza di morte dovrò astenermi da questo ma anche prima dovrò astenermi perché altrimenti l'articolo uno e tutto il resto è scritto perché per cosa
è chiaro che secondo me questa norma questo disposizione non potrebbe fondare un'interpretazione tipo quella che temo che qualche levata di genio posso immaginare di evocare ma chiaro sarebbe incostituzionale anti sistematico e tutto
Però non era opportuno secondo me è fa dare questa intonazione alla norma perché viene in mente che ci sia un margine di ostinazione possibile là dove non ci sia l'imminenza di morte
Urla dove non ci sia una prognosi infausta a breve termine con le terminali TAC ci sono adesso Prodi un salto a breve termine
Una cosa insomma così dopodiché questo spesso discorso c'è quando c'è un altro punto su questo perché poi anche nella pianificazione delle cure dopo viene c'è una riserva di questo genere allora
Per non sottrarre troppo tempo attenermi circa sforato un po'quello che
Mi era stato gli era stato affidato
Volevo dire questo noi abbiamo con la normativa con le criticità che ho detto delle numerose criticità applicative che attendiamo di vedere è una normativa
Comprensibile è una normativa virtuosa nelle sue linee programmatiche di non facile attuazione in una materia di difficilissima
Conformazione e la materia che porrà
Che richiede un'attenzione al caso singolo pari a quello che prima diceva Giovanni finché nel suo intervento circa non si può prescindere qui dal caso triangolo il cavo singolo
è una questione fondamentale appunto per evitare quel diritto per forza che è stato avvocato prima e anche per il
No ottica di rispetto che come dice l'articolo trentadue della Costituzione al quale non si può mai venire meno nemmeno nei trattamenti sanitari obbligatori
Si potrebbe venir meno quella rispetto
Qual è la questione di fondo la questione di fondo è poi questa che
La materia mette davanti a concetti nuovi
Quando ci si è chiesti PM disse mai poi di vita questa rientra in un concetto di vita
Tutelata tutelabile conforme all'ordinamento l'imporre quella condizione ad Antoniani o chi per lui ecco qua
Bisogna tenere presente questo fatto e qui mi avvio veramente a concludere c'è un problema di
Di concetti
Proprio di di di tipo concettuale
è in corso un mutamento delle situazioni tecniche e quindi anche giuridiche tale da con comportare una ridiscussione di Cardini di questioni che un tempo erano indiscutibili
Una di queste è la questione della cura la cura deve essere a favore della persona
Altrimenti che cura e
Ma la cura può diventare una cura contro la persona può diventare una cura che pregiudica quello stesso valore che invece è deputata a tutelare può la cura tradusse in un ulteriore strumento di tortura per la persona che già si trova in quella condizione e quei questo che si vuole evitare non imporre a nessuno rifiuti questioni di questo tipo solo non essere torturati
Di fronte a una situazione che estremamente difficile estremamente imprevedibile idee estremamente populum inabile a volte in un sistema in cui si pensa di poter dominare tutto
C'è un bel libro di Harari Omodeo russo si intitola in cui si dice che questo è il primo periodo della storia d'umanità poi speriamo vediamo perché non è mica tanto detto
In cui non si devono più fronteggiare solo epidemie guerre e che quindi si aprono altre questioni tra cui che qual è la sorte del vivere
Qual è
La gestione della vita non finalizzata solo la sopravvivenza e non finalizzata esclusivamente a evitare danni irreparabili
Ecco sì certamente Omodeo usi ma quel Belussi non è più in grado di non è ancora in grado non si sa mai dove si arrivi su questo di governare i processi fino al punto di risolvere i problemi che invece si stanno creando terminali tra infinite
Vite svuotate del significato operativo delle stesse sofferenze terribili passate come cura
E quindi quando dico che c'è un problema semantico coro secondo me ricorrere sempre un criterio che capisco sembri semplicistico ma invece
è utile ad illuminare anche qui il diritto del rispetto a cui si riferiva prima Luís certo il buonsenso senza il diritto non basta
Però accettabile diritto senza buon senso
Grazie
Simile professore credo che proprio stamane Sensi debba allontanare quindi lo ringrazia molto per la sua partecipazione
Ok quindi continuiamo a parlare sempre della legge duecentodiciannove mila diciassette passando un altro argomento che sicuramente uno dei temi più interessanti più delicati in relazione alla legge duecentodiciannove che quello della libertà di coscienza dell'obiezione di coscienza
è un tema che a differenza di quelli di cui ha parlato il professor Salini non vi è traccia è nata nella legge duecentodiciannove nel senso che ha in mente il consenso informato redatta trovano un'esplicita uno speciale riconoscimento nella legislatura diciannovenne dell'obiezione di coscienza in relazione a questa fattispecie nella legge duecentodiciannove non si parla quindi si è posto il tema della riconoscimento di eventuali obiezioni di coscienza in riferimento al biotestamento
Uno dei problemi dell'imponente si pone consiste nel fatto sono tolgo spazio naturalmente la relatore che trattandosi quando si parla di obiezione di coscienza della sottrazione ad un obbligo legislativo la premessa fondamentale dovrebbe essere naturalmente che ci sia un'altra previsione legislativa altrettanto espressa che consenta ai soggetti che sono invece tenuti a adempie un determinato comportamento di sottrarsi legittimamente lo stesso quindi uno dei temi che si è posto con riferimento alla legge duecentodiciannove è proprio quello dell'obiezione di coscienza
E su questo tema passo la parola al dottor Domenico Airoma procuratore aggiunto presso il Tribunale di Napoli nord
Pene buonasera io vi ringrazio ringrazio la Camera penale per quest'invito ringrazio anche perché ho finalmente assistito ad una giornata di sole Annapolis Appio vengono da più giorni e quindi anche per questo li ringrazio
Vi dico subito che
Proverò a porsi alcune questioni
Io sono più di trent'anni che faccio il Pubblico ministero con qualche pausa da giudicante e però questa sera forse mi trovo a fare roba di mestiere mi trova fare forse il difensore
Perché
Signori io
Ho ascoltato con grande attenzione
Dell'intervento del presidente il credito Sormano espresso dal Sorlini
Sollecitazioni importanti
E tuttavia io da pratico da Bari lande del diritto
Provo davvero a regionale con voi
Che poi in qualche dubbio
E asciutto
Certo è che
Stasera non parliamo
Lo si è detto chiaramente di accanimento terapeutico
E sullo sfondo io dico sempre con una battuta che dalle mie parti c'è l'accanimento buttare vidimati fu negli ospedali più che a trattenerlo
Neppure
Devo dire
Si è si Parnasi parlato equità sullo sfondo
Di accompagnamento del morente edite da di terapia del dolore perché non c'è certamente un obbligo di soffrire
E c'è una legge quella due mila dieci che rimane inattuata
E neppure noto per le prossime Azzolini
Neppure si discute del fondamentale principio del consenso ai trattamenti sanitari
Se non fosse intervenuta legge duecentodiciannove avremmo avuto qualche dubbio sul fatto che viene gestita di consenso per i trattamenti sanitari mentre
Non credo possa
Esperienza di tutti quanti noi quando andiamo in ospedale io dico anche quando dal dentista io sarei disposto a firmare una cambiale pur di farmi passare il dolore quindi questo forse dovrebbe anche farci riflettere davvero sulla leader tale e sulla capacità di prestare il consenso in maniera strettamente libera autonoma indipendente
E neppure
Si discute quindi un obbligo giuridico a vivere
Se c'è una libertà perse tragicamente usare tutto quella di darsi la morte
Allora qual è la questione signori io non riesco a vedermi un altro
Anche perché dovendo interpretare norme l'interprete solitamente fa poi al canone interpretativo cioè al bene interesse tutelato
Che è la guida il fante Inter tra le altre no il tessuto normativo la questione signori è questa esisteva un diritto a morire
Questi
Possiamo Giacinto
Possiamo dire che il quadro sulle fiction mentre possiamo Procida e mentalizzare come fanno queste no
Però anche nel procedimento devo individuare la ragione il tavole portante per interpretarlo per dire quali sono i ruoli i limiti di chi gioca un ruolo in questo procedimento
Esiste uno un diritto a morire
Dobbiamo risponde a questa domanda
E perché vedete e indiscutibile Chissi sta passando da una prospettiva di libertà cioè di inesistenza di un obbligo giuridico a vivere
Ad una rivendicazione di un diritto
E questo non è senza conseguenze scusatemi per l'intero tessuto sociale per il consorzio civile perché se io parlo di diritto a Paolo cioè una pretesa giuridicamente azionabile cioè
Resta il più giudici addetti e vi conosce in qualche modo che con la presa d'atto va eseguita e che gli altri devono in qualche modo
Ha tuonato
Cooperare
E che io non entro nella questione giusto Cappato sarebbe lungo dico solo che la mia esperienza ripeto ancorata a Cluj trentennale dal Pubblico ministero qui Nagy mai applicata lavori trecentottanta
Cioè era ormai impossibile da da applicata anche vero che Cappato si autodenuncia
E diciamo
E qui sabato così il procedimento
Vi poteva certamente risolversi all'Alte Oper si poteva risolversi
Però anche lui ovviamente qual è e questo è stato detto c'è una carica ideale ideologico questo processo si c'è ed in cui è stato il dibattito su questo e sul diritto o meno sul riconoscimento o meno il diritto a morire
Avete
Se ho fatto bene
Anche a questo Frittella
E se un cambiamento
Passatemi abusati il suo cambiamento epocale usiamo cioè fino a qualche tempo fa
Non lo dico io autorevoli giuristi e
La nascita e la morte erano dei fatti del diritto
Vendite in qualche modo prendeva
Da un certo punto il voi sia abbandonata a questa prospettiva
Nascita e morte
Hanno incominciato a presentare terreno di intervento del diritto
Di regolamentazione diritto perché in qualche modo cosa si nasconde dove questo si nasconde un soggetto che vuole affermarsi avuto affermarsi rispetto a questi fatti dice giustamente questa prospettiva Rodotà dove c'è la necessità oggi avete già scelto
Ma perché
Io come non basta devo dire ci sono attori voli autorevolissimi penalisti ci hanno scritto su questo prima io stesso mi sono formato alla scuola di questi piani sì mi ricordo
Come pensate che io il il tema del concorso in magistratura che ho fatto sulla Lucile consenziente pensate un po'
Bene cosa cosa diceva perché veniva in qualche modo quando si consulti commentare ecco questo passaggio questo del delle del del tessuto penalistico
Non si è mai a nessuno è venuto in mente di dire aveva questa
A norma del codice fascista venti concretezza dei processione paternalistico no io devo dire anche giuristi Calisti liberale di scuola liberale
Dicevano qual è la ratio grazie a quel
E a Caggiano
Alla di Keita dell'uomo
Perché perché esistono dei B
Di quali sino in qualche modo disponiamo se noi introduciamo un diritto di suoni quel bene come se disponesse tenutosi sua dignità vi faccio un esempio libertà
Ciò abbia libertà
è nessuno dubita del fatto che non si possa non ritenere in qualche modo indisponibilità libertà perché se ritenessimo disponibilità libertà e sarebbe si discusse la dignità dell'uomo
Io dalle mie parti o tanti esempi di giovani donne che si prostituiscono fanno volontari sicuramente lo vogliono fare
Ma in quei casi qual è il soggetto debole non solo la cornice debolezza accerto si rendono schiava ma lo fanno perché non sono in quel momento una condizione capaci di valutare conseguenze le proprie azioni e quindi in questo caso il limite il divieto il diritto è posto a tutela della dignità dell'uomo
Ma De Sisto sebbene qui non bene non discorre perché perché il limite oltre il quale e messi in giocatosi seguita
Signor io poi mi rendo conto che esistono delle situazioni drammatiche certo certo nel riluttante professionalmente sicuro
Ma mi mi chiedo e vi chiedo in queste situazioni drammatiche queste zone grigie ebbene che intervenga il trito secondo me no
Secondo me no sono d'accordo dice questo rimanesse sono terreni in cui rito penale restare fuori cerco di restare fuori
Ma il diritto di restare purché non può questa pretesa di regolamentare di dire ciò che e bianco ciò che invero procede magari grigio fare amare appartato grigio perché magari su quella situazione di alleanza terapeutica di pianificazione le cure di terapia del dolore
Natura
Rispetto a questo possiamo forse lo dico ma credetemi davvero vi vi espongo questo questo mio dunque ma perché davvero
Mi sembra una situazione in prospettiva di pericolo io non nego assolutamente le intenzioni di chi si pone
Queste questioni egli affronta ritenendo che in realtà sia in gioco la dignità egualmente provi dico che chi ha in qualche modo a posizioni in dubbio la favola per le stesse ragioni perché in qualche modo può venire può ritenere che venga messa in discussione in piedi con la dignità dell'uomo
Perché dovrei iscrivermi
Scusami ti chiedo ma dove il discrimine Dicomano la la la vita bene no ma indisponibile ma volumetto anche relativamente indisponibile
Non lo capisco
Così come che come dicevo si dice sia libertà è un bene relativamente sbaglio volume o non lo è
Ma signori
Io
Un altro punto che che Rita ecco non miraggio
E e delle ritenere perché poi in fondo è questo quello che soggiace più questo soli nella legge Cirami diciannove cioè nel ritenere in fin dei conti che l'ubi consistam della dignità dell'uomo non sia più tanto nel fatto di essere
Se appartenere agente Roma
Ma nel fatto nella sua capacità di autodeterminarsi
E tant'è vero che ci sono autorevoli costituzionalisti non io che dicono che oramai il principio cardine è attorno a cui tutto ruota e il principio di autodeterminazione
Ma io scusatemi ma forse io luogo ho letto un'altra Costituzione ma ma dove è scritto che la nostra Costituzione questo principio di autodeterminazione
Ma perché dico questo perché sono contro la determinazione ci mancherebbe
Ma questo
Ma per ma perché credo che non sia questo Lupi consista nella vita dell'uomo ma per quale motivo perché se noi ritenessimo questo aprendosi la strada delle più di così discriminazione fra chi ha questa capacità chi magari non la
Minore
Perché Inter dette disabile
E signori tanto è vero che la legge duecentodiciannove sul punto
Dice che
Per questi soggetti
Le decisioni e non solo decisioni da poco non mi sembra sia azioni sia vicino a poco perché i su decisioni che riguarda appunto sottoporsi o meno determinati trattamenti sanitari
Vengono date da responsabile cale dall'amministratori sostegno pensate un po'su questi fatti è stata sollevata questo legittimità costituzionale la misura di sostegno davanti a una serie di limitazioni in tema di diritti patrimoniali poi invece disporre sulla sottoposizione o meno al degli ai trattamenti sanitari
E non va mi sembra battaglia
E allora vedete come il come si è un po'incoerente questo processo cioè nasce con l'esaltazione dell'autodeterminazione
E finisce con l'approdare quasi nel giustificare una eterodeterminazione
Nasce con la critica paternalismo di Stato
E finisce con la filiale al giudice signori state fresca
Al giudice ogni compito decidere in fin dei conti
Chi deve vivere che Vieri morisse
A me non piace questa prospettiva lo dico con grande franchezza
Non piace perché vedo molti più pericoli
Perché
Quando dice professor Picozzi sa dove si comincia non si sa dove si va a finire non signori guardiamo al Belgio Olanda sappiamo bene dove si va a finire
E di case di minori che hanno oppure la Commissione etica medica poi si è reso conto si dà conto che alcuni casi erano stati
Mandati avanti ritenuti meritevoli del trattamento punti Attanasi quasi una seconda e forse erano stare un po'di leggerezza o siamo sbagliati
Allora io dico anche se volete volessimo aggiornare di accanimento francamente possiamo teme fare marcia indietro ci siamo sbagliati nel fare praticato trend e dall'asilo e difficile da fare marcia indietro
Allora
Mi chiedo e vi chiedo si sono in gioco questi che non sono e le temi accidentale
Qui su che cosa si contraddistingue la civiltà sul modo in cui considera la nascita la morte
E questo prova di stima civiltà c'è un domani i nostri posti quando analizzando le nostre leggi note sentenze si fanno certe idee a del nostro tempo
E sono questi elementi cari ogni civiltà
Ha avuto la sua identità proprio il modo in cui affrontare questi temi nascita e morte
Non mi sembra sia temi accidentali secondaria
Poi vogliamo procedimentalizzare per carità però scusami fondo son queste
E allora
La città plurale come la nostra io non capisco per quale motivo Prodi comprati franchezza anche esposto
E cioè numero della rivista magistrature contiene un contributo mio ma anche di altri colleghi non capisco per quale motivo sia un se è un tema così fondante il consorzio civile
Non si è stato previsto la possibilità di sollevare obiezioni di coscienza
Che sappiamo tutti ora al di là di ogni concitazione sullo del medico ma il medico in questa legge un medico che è una dice e tenuto residue se vuole evitare e conseguenze civili e penali
E pensate appunto anche quello che succede materie di minore interdetti
Allora se questo il quadro cioè se cioè siano dinanzi alla messa in discussione dei ribelli elementi principi fondamentali perché
Non prevede non libertà di coscienza
Con la libertà di coscienza in qualche modo è l'antefatto ciò che sta prima della stessa capacità di attrazione autodeterminarsi lo dice la Corte Costituzionale Morabito e sentenza
La quattro sei sette novantuno
Lo dice anche la Corte di Strasburgo in molte pronunce Ertl e ad un certo punto Turchia
è in qualche modo il presupposto di ogni altra libertà dalla sesta libertà religiosa prima c'è la libertà di coscienza relazioni più intima che l'uomo è politica Curcio critiche fondamentali
Per costruire la sua vita e la vita degli altri
Io questo credo che sia un vulnus importante ma sapete perché il vulnus importante perché ancora una volta scarica il peso della decisione sui giudici
E ancora una volta non mi sembra la soluzione
Praticabile
Se il legislatore rinuncia a far questo qualcun altro lo farà e quindi il giudice deciderà quali sono le conoscenze che hanno diritto e Pastore coscienza che non hanno diritti
Io non credo questo sì una prospettiva democraticamente accettabile
Sarà compito delle dello dello Stato pubblica ammissione come ha detto la corte costituzionale in altre pronunce contemperare ovviamente gli opposti interessi le poste di gente Pozzi riti ma certamente questi riti andranno riconosciuti
Perché evitare questa conflittualità
Io
Vedete
Si è sempre spesso parlato
Di supplenza giudiziaria io esistono attività
Che i giudici necessariamente fanno di sviluppo di quando in quante molecole foto contenuto delle norme o di lettura delle norme una chiave costituzionalmente orientata certamente se dovessimo ragionare in questi termini detto dei professori Flick la Costituzione
Tutto sommato dice in modo molto chiaro che la vita è un bene inviolabile
E tuttavia in una società sulla
Dove sono in gioco e dove si in qualche modo si confrontano visioni dell'uovo
Possiamo di tutto quello che vogliamo ma e indiscutibile che qui sono antropologia contro
E c'ha una ricaduta sul diritto
Non può non aveva ripetuto sul diritto e sugli interpreti
E in modo particolare su chi applica adatti ad applicare norme cioè i giudici
E non prevede l'obiezione di coscienza non solo a livello individuale ma anche a livello istituzionale cioè neanche ogni struttura sia statale che non statale sarà tenuta applicare queste norme
Ora io faccio
Sempre il caso ad esempio del Cottolengo
Dove c'ho certamente situazioni ecco che un certo punto di vista Coco potrebbe dire sono vite non degne di essere vissute
E capita situazioni questa struttura
Come si porrà
Rispetto ad una legge di questo tipo se venisse applicata interpretata in un certo modo
Allora mi chiedo bene siamo laici siamo
Siamo uniti oggi siamo in veloce allora perché non tutela ripeta di tutti
Per quale non lo capisco ma perché
Naturale la coscienza di tutti
E quindi fare in modo che dal confronto
Sereno posso magari venire fuori una visione
Delle cose
Che possa rappacificare
Qualche giorno fa chiudono gli porta via molto tempo si è concluso il processo di beatificazione diocesano di Rosario Livatino prima scherzavo ampio finalmente forse la la corporazione scomunicati uno dei magistrati avrà forse un santo per ebbene due scritti ha lasciato rosa arrivati uno di questi trattato il tema dell'obiezione di coscienza
E dici remoto molto profetico che sempre più l'obiezione di coscienza
è chiamata a diventare il vero banco di prova di ogni ordinamento giuridico se volesse democratico vi ringrazio
Grazie per il suo intervento è innegabile che comunque comunque la si pensi in tema di obiezione di coscienza è sicuramente un tema aperto
Che potrà sicuramente dei problemi
Il prossimo intervento è relativo come detto in apertura ad una voce quella del mondo cattolico che in questo dibattito sicuramente ha una sua posizione
Ovviamente merita di essere ascoltata e ho già accennato che sarà anche ascoltata dei giudici costituzionali perché nel giudizio di costituzionalità
Nel caso Cappato di cui abbiamo parlato si sono costituite in giudizio diverse associazioni legate anche al mondo cattolico alcune delle quali le notizia di qualche giorno fa hanno anche depositato delle memorie nella quale nelle quali sostengono evidentemente un'interpretazione dell'articolo cinquecentottanta il tema del bio diritto in generale ma il tema che del fine vita è sicuramente un terreno di confronto anche tra visioni etiche sensibilmente diverse basti pensare come già accennato in precedenza alle polemiche che sono sorte nel caso di Eluana Englaro in quel di vettura se creato un conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato
Sul tema peraltro il fine vita e anche recentemente intervenuto lo stesso Papa Francesco il quale ha rilasciato delle dichiarazioni dove ad una diciamo critica comunque della dell'eutanasia naturalmente che viene definita sempre illecita in quanto si propone di interrompere l'ha visto la la vita ha però in un certo senso so se aperti ma comunque ha dichiarato che in alcuni casi moralmente lecito anche rinunciare all'applicazione di mezzi che come dire non siano conformi a quello che viene definito come il criterio della proporzionalità delle cure
Quindi sul tema della posizione del Chiesa cattolica sul fine vita passo la parola all'avendo Corrado Cannizzaro che docente di teologia morale e bioetica presso lo Studium Generale Marcianum di Venezia
Una sera grazie la presentazione ancora di più grazie
Dell'invito essere qui questa sera
Ho accettato molto volentieri di essere tra voi ponendomi anche subito una domanda ma
Cosa viene a fare
Un prete qui in mezzo
Che non è
Studioso di diritto perché io ho studiato diritto non sono un tecnico giurista
Studiato un po'di teologia un po'di bioetica
Ma credo che
Il
Il confronto anche sentire voci diverse possa essere utile mi sono dato una risposta a partire da quello che del senso di questa presenza qui a partire da quello che Benedetto sedicesimo qualche anno fa diceva
Il famoso discorso della Sapienza che poi non è andato perché non l'hanno accolto eccetera diceva si chiedeva ma cosa può dire un papà l'occasione come questa o non c'è nessun collegamento e non è che io mi penta posto di Benedetto sedicesimo ma è la logica che usa che mi interessa dice il Papa ha una responsabilità nei riguardi dell'intera Chiesa cattolica ed è diventato sempre più anche una voce della ragione etica dell'umanità
Ma che cos'è la ragione
Quando una affermazione è ragionevole
L'esperienza e qui cita rules un filosofo
E la dimostrazione nel corso di generazioni il fondo storico dell'umana Sapienza sono un segno della sua ragionevolezza
Del suo perdurante significato ecco allora la conclusione
Il Papa parla come rappresentante di una comunità credente nella quale durante i secoli della sua esistenza
Venti secoli
è maturata una determinata sapienza della vita
Parla come rappresentante di una comunità che custodisce in sé è un tesoro di conoscenze e di esperienze etiche che risulta importante per l'intera umanità
In questo senso parla come rappresentante di una ragione dica chiaro che sottoscritto nome il Papa
Ma l'intento vorrebbe essere lo stesso una ragione etica fondata sull'esperienza
Plurisecolare mi permetto un po'di allargare anche l'esperienza comune
Normale
Non dei casi eccezionali perché i casi eccezionali ci sono
E vanno trattati come casi eccezionali
Ma la normalità le persone che incontro quando come parroco vado a visitare gli ospedali le persone più incontrato quando in attività precedenti gestivo servizi socio sanitari qui nella città di Venezia
O comunque
Persone che anche nella famiglia nelle relazioni si incontrano quelle sono le persone normali dell'esperienza che non sempre corrisponde al alle posizioni nelle situazioni eccezionali quell'esperienza cui vorrei dare un po'di voce questa sera sapendo che è una voce ma nella laicità ci stanno tutte le voci quindi anche la nostra
Un'altra premesse molto importante siamo appunto io non sono un giurista quinta tutta in questione la questione il rapporto tra morale etica prendiamoli come sinonimi
E il diritto
Non coincidenza e non separazione la morale non ha il diritto il diritto non è la morale
Son due ambiti diversi ma non possono essere separati non possono correre
In modo parallelo
E doveva stare lontani dei due estremi
Non possiamo pensare una morale che si fa diritto tout-court
Ritorneremo allo Stato etico
Ma d'altra parte neanche non possiamo pensare un diritto che si fa morale
Oggi viviamo nell'etica pubblica procedurale il pericolo del relativismo
Ma se le attenti a questi due estremi
Un rapporto ci vuole oggi è molto discusso molto compresso molto articolato non possiamo affrontarlo
Ma sarebbe un tema molto importante questo può esistere un diritto senza morale poi visto una morale che non diventa diritto un bioeticista diceva esattamente questo il bio diritto senza la bioetica e circo
E la bioetica senza Albio diritto risulta vuota
Ma anche un giurista D'Agostino uno dei primi presidenti del Comitato
Nazionale per la bioetica diceva qualcosa di simile alla bioetica la via giuridica sono momenti di riflessione necessari ma nessuno completamente autonomo
è indipendente dall'altro
Discorso che facciamo questa sera a partire dalla chiamiamo la posizione della Chiesa cattolica che si può in realtà sarebbe molto più complesso e ampio il discorso
Discorso insensato quelle questa posizione cattolica
Devono stare attenti un po'alle caricature
La caricatura di un discorso così un po'Fidelis un po'dedicato fondato su discorsi vani evanescenti
Oppure un discorso come ce lo presentano i mass media il medical drama che vanno molto di moda adesso uno i cristiani sono sempre dei degli inetti degli idioti
Parlano perché hanno la bocca o così in preda chissà quale dipendenza nascosta da chissà chi poi
In realtà non è così discorso della della della fede cattolica un discorso molto sensato
Che ai suoi fondamenti a partire dalla Sacra scrittura che citano brevemente questa sera è anche da documenti di grande spessore di grandissimo spessore di fede e di ragione qui la ragione di prima la ragione legata all'esperienza allora ci vuole anche un po'di camminarci dentro per comprendere
E poi chiaramente la riflessione teologica che si nutre di tutto questo
Allora cosa faremo questa sera due piccoli passaggi piccoli speriamo
Il fondamento da dove nascono alcuni le indicazioni
Che poi la Chiesa ed hanno un fondamento
C'è un punto di partenza solido
E poi le implicazioni bioetiche che nascono nell'ambito del fine vita potremmo dire questa sera
A partire da questo fondamento chiaro sono soltanto alcune pennellate il titolo l'avevo messo su come suo sottotitolo alcune riflessioni non esauriamo certamente l'argomento
Partiamo dal fondamento con la il fondamento teologico è il Vangelo della vite usa un'espressione di Giovanni Paolo secondo grande Papa riconosciuto da tutti proprio per il suo impegno anche negli aspetti bioetici sappiamo come lui stesso per la sua morte reato un grande insegnamento no a proposito di accanimento di fine vita di rinuncia alle terapie
Era forse una volta ne sia passiva quella di Giovanni Paolo secondo
Partiamo da alcuni testi
Della scrittura chi è l'uomo nella scrittura l'uomo in Cristo
è figlio dell'unico padre
E il fratello degli altri uomini riassumo così tutta una serie di testi che qui ho citato molto rapidamente con un dei versetti ma ci sarà chi deve fare dell'esegesi di comprendere bene Paolo lo dice chiaramente
Che noi siamo predestinati essere figli adottivi di Dio quando Dio pensato l'uomo voluto ha voluto fare un figlio avuta per un figlio
E con un figlio sia un rapporto molto speciale
E ancora Paolo insiste che siamo predestinati essere conformi all'immagine del Figlio suo Gesù figli nel figlio
Questa è l'identità profonda dell'uomo
Anche Giovanni e concorda il Vangelo
Ha dato il potere di diventare i figli di Dio siamo da Dio sono stati generati gli uomini che l'hanno colto il figlio
Ma se siamo figli se siamo tutti figli è anche ovvio che c'è un legame orizzontale
Vangelo di Matteo ricorda e Gesù che parla che uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli
E Giovanni gli fa eco quando descrive quell'episodio emblematico della lavanda dei piedi
Un gesto fortissimo che Gesù fa ci umilia davanti ai suoi discepoli lui maestro il signore lava i piedi ai suoi discepoli
E dice sì e dunque io il Signore il maestro lavati i piedi a voi anche voi dovete lavare i piedi gli uni gli altri
La reciprocità
Ecco alcuni testi pochissimo ci sono moltissimi altri anche più più importanti che esso non possiamo discutere ma giusto per capire non l'uomo in Cristo è figlio
E già figlio dice rapporto relazione
Fratelli lo stesso rapporto relazione
Non individuo
Non creatura
Non servo
Figlio fratello
Questo già già così intuitivamente la dice lunga sull'identità dell'uomo visto della fede cristiana
Giovanni Paolo secondo nel evangelico in vita e che la grande in ciclica che lui ha scritto nel novantacinque proprio su temi di bioetica ha tutta una parte fondativa che vuole approfondire questo tema di chi è l'uomo del tema del Vangelo della vita felice che all'uomo e donata una altissima dignità
Che ha le sue radici nell'intimo legame che lo unisce al suo creatore
Si parlava poco fa di dignità
La dignità non è soltanto nelle capacità che l'uomo ha certo le sue capacità sono importanti ma se vengono meno si perde la dignità l'uomo non ha più dignità
Ma la dignità non è legata a ciò che l'uomo sa fare un può fare
La dignità dell'uomo al fine legata al fatto che è uomo passa
Tutto il resto non accresce e non diminuisce la sua infinita altissima dignità perché nell'uomo risplende un riflesso della stessa realtà di Dio
E questo riflesso sia danneggiato sia incrinato
Che sia incompleto
Questo non non lei e della sua dignità che rimane comunque sempre intatta
Poi ancora dice la vita che di offre all'uomo è un dono con Quintino partecipa qualcosa di sé alla sua creatura quindi questa vita
Non è una cosa soltanto dell'uomo così come non ci diamo la vita noi abbiamo bisogno di un padre e di una madre comunque sì alla fecondazione c'è bisogno di un padre e una madre
Così la vita che l'uomo alla vita che ciascuno di noi ha non ce la siamo data noi
Ha qualcosa di divino partecipa qualcosa disse la sua creatura
Fatto da Dio portando in sé è una traccia indelebile di Dio l'uomo tende naturalmente a lui
Quindi c'è c'è un legame che va oltre
E quindi che poi siamo cristiani che siamo di altre religioni che siamo credenti praticanti o no
Comunque lo chiamiamo questo Dio
C'è qualcosa che ci spinge verso di lui che ci fa andare fuori di noi stessi
Questo il segno che noi tutti portiamo
Non siamo chiusi noi stessi
Siamo aperti verso qualcun altro che abbia la maiuscola o la minuscola e sappiamo bene come queste riflessioni non sono soltanto della teologia cattolica molta della filosofia anche contemporanea
Ragiona in questi termini magari con meno riferimenti alla fede evidentemente filosofia ma il tema relazionale dell'apertura
Ancora Giovanni Paolo secondo dice nella vita dell'uomo all'immagine di Dio torna a risplendere si manifesta in tutta la sua pienezza con l'avvenuta nella carne del figlio questo è il disegno di Dio sugli esseri umani che divengano conformi all'immagine del Figlio
Figli
Nel figlio suo Gesù e quindi fratelli
Ancora sul valore di questa vita dell'uomo la dignità non è legata solo alle sue origini al suo venire da Dio
Ma anche il suo fine al suo destino di comunione con Dio nella conoscenza e nell'amore di Luís
Provo a tradurre la dignità del Wall E radici della dignità dell'uomo non sono soltanto in se stesso
Ma sono della sua origine nel suo fine nel venire da Dio nell'andare verso Dio questo che rende infinita e assoluta la dignità dell'uomo sempre e comunque
Da qui quello quelle parole più piccole le aggiunte io nascono da qui immediate conseguenze che fra poco vedremo per la vita umana nella sua stessa condizione terrena nella quale germogli Atta ed è in crescita la vita eterna
Prendo anche altri due piccoli testi di teologi il primo molto famoso Ratzinger prima di diventare Papa in un suo testo
Fa un po'una sintesi parte neanche da altri presupposti o altre cose che non ho detto ma è molto importante dice la relazione
Essere riferimento non è qualcosa di aggiuntivo alla persona io esisto poi mi mette in relazione con gli altri
Ma è la persona stessa
La persona esiste qui per sua essenza soltanto come riferimento
Io credo continua Ratzinger che qui si abbia una illuminazione molto penetrante sia su Dio che sull'uomo
L'illuminazione decisiva di ciò che a partire dalla scrittura si deve chiamare persone sappiamo quando questo è molto importante
Il tema della persone anche molto controverso molto discusso ma qui c'è nuovi Gina Lita ma il tema persona viene portato in Occidente dalla fede cristiana
Il cristianesimo che approfondisce questa tematica in origine la tematica il contenuto era esattamente questo persona non una sostanza che si isola
Ma il fenomeno della totale relatività
Che naturalmente può raggiungere la sua pienezza soltanto presso colui che è Dio
Ma che stabilisce la direzione di ogni essere personale essere possono così essere costi tu ultimamente in relazione
Vengo da una relazione
E sono costitutivamente in relazione
Un altro teologo Kasper diventato famoso perché papa Francesco ha citato più di qualche volta
Dice in un passo analogo nell'antica sostanza né il soggetto moderno rappresentano la realtà ultima perché soltanto la relazione è la categoria originaria del reale
Se è vero che le non ciò che le enuncia atto le persone sono relazioni
è primariamente un enunciato che si fa sulla Trinità divina il Padre il Figlio spinto sono persone sono persone perché in relazione l'una con l'altra
è vero però che anche da questo enunciato deriva una verità di importanza decisiva per l'uomo come immagine e somiglianza di Dio egli infatti non è un essere in sei sostanza autarchico
Ne è un essere perse soggetto individuale bensì essere da Dio e in vista di Dio da altri uomini e in riferimento ad essi egli vive in modo umano soltanto nelle relazioni io tu Noemi
Portante questo vive in modo umano nelle relazioni ma non soltanto la relazione di tipo cosciente no poter parlare ragionare ma relazione fatta di esserci di esser lì
L'amore si rivela così come il senso del suo essere
Capite che qui come è stato accennato anche poco fa perché mi ha preceduto il vero tema
Prima che di determinazioni enti che è un tema antropologico cioè chi è l'uomo
Perché dall'idea che o di uomo in testa da lì nascono poi tutte le determinazioni morali e anche giuridica
Chi è l'uomo questo è il grande tema del mondo di oggi prima che delle questioni mora etiche bioetiche giuridica
Chi è l'uomo è su questa visione di uomo ci sono appunto approcci completamente diverso con i quali molto spesso c'è uno che fatica a comprenderci
Ne cito soltanto due
Quello che mi sembra emerge di un po'anche da alcune riflessioni che sono state fatte o comunque da danno da un certo spirito che c'è nella legge duecentodiciannove dico abbiamo trattato
L'uomo un individuo autonomia
E ero
Ma non è soltanto autonomo chiuso in se stesso qui sotto c'è un grande io io
Ma l'uomo non è soltanto un mio c'è anche il tutto e c'è il noi ecco l'altra prospettiva l'uomo è in relazione
Prima si parlava di Omo Reuss il primo Bellomo dai gusti l'uomo individuo
Autonomo io decido io sono padrone io faccio io voglio quindi ho diritto
Ma l'uomo soltanto questo
L'uomo anche in relazione anzi forse prima di tutto e relazione che poi si esprime anche nell'autonomia delle scelte ma sempre l'autonomia relazionale
Cito giurista citato anche prima
D'Agostino che dice dobbiamo abbandonare la prospettiva della modernità la prospettiva in cui l'identità è vista come luogo profondo e solitario in cui alberga Lisio
Come luogo della coscienza dell'oracolo dal quale promanano promanano le parole del bene e del male
è un modello portatore di una intrinseca irriducibile caricati violenza
E quanto sono diventati tesi rapporti no
Quando si parte soltanto dal dio
Mondo viviamo in un mondo conflittuale così parte dell'io è quasi inevitabile
è un modello errato in esso e attraverso esso l'io è pensato per come nome qua ci fosse io da solo ma io invece non è il relatore nelle relazioni esiste nelle relazioni
L'io non è autoreferenziale Lioret relazionale continua D'Agostino
E la relazionalità non va intesa come modalità di espressione ma come la condizione di possibilità
Corrompono avanti l'etica il diritto sono chiamati a salvare il carattere relazionale dell'essere dell'uomo
Questo grande compito l'etica e del diritto
Non è l'accordo a precedere la relazione la relazione a precedere l'accordo
E a costituirne anzi la condizione di possibilità
Ci sono delle implicazioni
Alcuni elementi fondamentali su alcuni criteri di fondo che nascono da queste riflessioni
C'è un documento la dichiarazione Hewlett Bona sull'eutanasia molto molto vecchio di tre mila novecentottanta ma uno dei documenti secondo me fatti meglio dal magistero della Chiesa quattro pagine chiarissime
Chiarissimo
Che nell'ottanta preveniva già molti dei problemi di cui si può trattare anche oggi è necessario grande affermazione ribadire con tuta fermezza che niente e nessuno può autorizzare l'uccisione di un essere umano innocente feto embrione che sia bambino adulto vecchio malato incurabile agonizzante
Nessuno può richiedere questo gesto omicida per se stesso per un altro
La vita non è sua
E non la vive da solo
Nessuna autorità può legittimamente imporlo né per metterlo fa ecco a questo ancora Giovanni Paolo secondo un quindici anni dopo con un'affermazione ancora più forte
Una delle formazioni più alte del magistero in ambito di bioetica
In conformità con il magistero vedete la storia no l'esperienza i predecessori vescovi della Chiesa confermo che l'eutanasia
è una grave violazione della legge di Dio in quanto uccisione deliberata moralmente inaccettabile una persona umana quindi se dovessimo tentare di rispondere a domande apposta no esiste un diritto a morire
Da un punto di vista della
La Chiesa cattolica della fede cristiana dovremo dire no non esiste un diritto a morire
Questo non vuol dire che poi l'Orazio tutta la sera sonar peraltro difficile da fare che poi faremo
Ma la grande affermazioni come questa
Diritto a morire
La vita è un posto letto in questo contesta
Ancora
Si dà certamente l'obbligo morale di curarsi e di farsi curare
Ma tale obbligo delle mura misurarsi con le situazioni concrete ecco allora qui cominciamo subito entrare in alcuni criteri che distinguono
Fatto salvo che nessuno ha il diritto di chiedere la morte Perseo di darla per altri
Non esiste soltanto la il double-face
Accanimento terapeutico può eutanasia non vale per l'Asia allora con l'accanimento terapeutico
Si deve evitare il cane mento terapeutico di ricadere nell'Ottana sia no non è così
Non c'è soltanto questa doppia faccia
C'è tutta una zona grigia potremmo dire là in mezzo
Che richiede uso una parola molto caro a papa Francesco oggi che richiede discernimento
Cioè capacità di entrare in punta di piedi nel comprendere la situazione nel valutare e nel dialogare assieme relazione
Avrei provato anche
Verso non possiamo fermarci troppo
Ho cercato di dare mettere in parallelo alcuni testi del Magistero
Come alcuni testi alla legge duecentodiciannove sul consenso informato è vero
La legge duecentodiciannove da che si inventa il consenso informato già c'era
In mancanza di altri media è lecito ricorrere con il consenso dell'ammalato
Questo sempre stato detto dal partorito non puoi fare nulla sono mai il consenso dell'ammalato
Lasciamo stare a questione del termine malato paziente
Sono passati diversi anni no da questo testo quindi forse anche linguaggio proprio le stiamo al concetto
Con il consenso dell'ammalato anche con i manda medicina più avanzata anche lo stadio sperimentale ma con il consenso dell'ammalato
E la legge diciannove nessun trattamento può essere iniziato proseguito se privo del consenso libero e informato Ciani qua c'è un po'più tecnico
Ma mi pare che siamo abbastanza in linea su questa su questa affermazione non possiamo dire che poi tutto sia in linea però qui mi sembra di capire
Che c'è una una un aspetto importante
Sulla relazione di cura
Ancora i documenti la Chiesa dicono che in molti casi la complessità delle situazioni può essere tale da far sorgere dei dubbi sul modo di applicare i principi della morale certe vero nessuno al diritto no di togliersi la vita di togliere
Ma la situazione complessa concreta molto complessa
Prendere delle decisioni chi prende la decisione
Spetterà in ultima analisi alla coscienza del malato
Delle persone qualificate per parlare a nome suo
Oppure anche dei medici alla luce degli obblighi morali dei diversi aspetti del caso
Qui mette assieme attori DiVersi
Creando una sorta di dialogo tra questi attori
Non è uno scontro di volontà o di imposizione l'uno sull'altro
C'è una modalità di relazionarsi in questo ed è molto molto saggio perché nella concretezza una situazione diversa dall'altra come Paul diritto determinare
Bianconero nel Chris Jo delle situazioni complesse
E soltanto l'uomo è in relazione è soltanto nello stare nella relazione che proverà la via buona
Qui ci veniamo un po'le distanze no o meglio c'è c'è una una vicinanza no nel capitolo nell'articolo primo il paragrafo due ma poi anche il tutto l'articolo quinto sul sulla pianificazione condivisa delle curve no mondana piace molto questo è promossa valorizzata la relazione di cura e di fiducia
Sembra code che si faccia gara a costruire sfiducia
Sfiducia
Ad Alda impazienti verso la classe medica
Oppure sfiducia dalla classe medica ne avesse la capacità di comprendere di pazienti invece questo andare verso la relazione la fiducia al conoscersi comprendersi questo corrisponde alla realtà dell'uomo anche qui il paziente il medico le chi più familiari personali
C'è anche una vicinanza interessante proprio di Tarquini
Nell'imminenza di una morte inevitabile nonostante i mezzi usati è lecito incoscienza prendere la decisione di rinunciare a trattamenti
Che procurerebbe ero soltanto un prolungamento precario e penoso della vita
Quindi non è vero
Che si nomina o l'eutanasia l'unica star dell'accanimento non glielo
C'è la strada del rinunciare ai trattamenti
Ma non perché si vuole morire dica demone tutta l'Asia
Perché sono sproporzionati
Perché non sono adeguati
Perché non sono ritenuti appropriati dal punto di vista medico e non solo tenuti sopportabili proporzionati dal punto di vista del paziente
Qui si apre tutto un capitolo
Di valutazione singola caso per caso
Senza tuttavia interrompere le cure normali dovute l'ammalato in simili casi in quel tempo lì si intendeva elezioni trattazione e e cura delle piaghe cura della persona questo era il
Le cure normali perciò il medico non ha motivo di angustia sì quasi che non avesse prestato assistenza una persona in pericolo
La legge nei casi di paziente con prognosi infausto a breve termine o di imminenza di morte il medico deve astenersi
Qui c'è una grande distanza invece sulla sospensione dei trattamenti la cito soltanto
Il nell'ambito del magistero ecclesiale si parla di tener conto del giusto desiderio dell'ammalato del parere di Marie sicuramente competenti quindi ancora si punta al dialogare al parlare al comprendersi
Dall'altra parte la legge dice che il medico è tenuto a rispettare
Qui qui quindi siti si evidenzia una certa distanza al modo di intendere
La
Il fine vita
Mi avvio alla conclusione del tempo è passato e non voglio ci serva anche altre cose ma magari se poi citando gli atti chissà se riusciremo a scrivere anche sul dolore sulla terapia del dolore palliativa sulla situazione profonda
Che era accusa contemplata con certe condizioni
Sintesi
Qui cioè il Catechismo della Chiesa cattolica riporta una buona sintesi di tutta questa posizione sul fine vita
L'interruzione di procedure mediche onerose
Pericolose straordinarie
O sproporzionate
Rispetto ai risultati attesi può essere legittima
Quindi non è vero che rifiutando l'eutanasia e la Chiesa cattolica propone l'accanimento terapeutico no
Non è vero
Propone invece essere molto più vicine alla situazione reale della persona senza idolo ideologizzare alcuni aspetti o alcune situazioni ma vedere la realtà concreta di chi c'è davanti
E di valutare
Non si vuole così procurare la morte si accetta di non poterla impedire questo molto importante la volontà quando io
Interrompo un trattamento è perché voglio far morire una persona
O semplicemente perché accetto che è giunta la suora non è un Fucka figlio non è un sofisma
L'intenzione è sempre stata molto importante nella morale
Forse volte avremo bisogno un po'di recuperare
Conclusione ma la conclusione prima che avrebbe da fare che non possiamo dire che questa è una legge cattolica già partire anche dal dal titolo no disposizioni anticipate di trattamento piaceva di più le dichiarazioni clic c'era già il Comitato nazionale per la bioetica dichiarazioni che non sono impositive sono cose di cui tener conto quindi già dal titolo
C'è qualcuno che è fieramente contrario a questo tipo di legislazione abbiamo siglato i motivi dal punto di vista giuridico
Tutti i rispettabili che a favore d'accordo dal punto di vista etico io non mi sentirei di essere
Forse sono di comporre un po'ironico ma così fieramente contrario dico che sicuramente questo non risolverà il problema
Questo non risolverà il problema
Rete come purtroppo anche avuto a che fare con comitati etici con consensi informati
Purtroppo il consenso informato che corresse la grande
A come dire grande mezzo di di dialogo di colloquio proprio diventato la liberatoria per la parte una parte un sottoscrivere qualcosa in cui non si capisce come agiscono trentacinque pagine di consenso informato da leggere con termini tecnici che li comprendo
Quindi forse anche questo aspetto qui
Non risolverà il problema sia per le interpretazioni giuridiche ma anche perché non può essere una carta che risolve un rapporto piuttosto sarà importante far crescere
La modalità di relazione di rapporto crudo di investire sulla formazione sul conoscere sul comprendere ultima parola di papa Francesco
Proprio ultimissima ciascuno dia in quel testo che era stato citato prima del dovete prima del novembre diciassette
Ciascuno dia amore nel modo che gli è proprio come padre con madre e figlio figlia fratello sorella medico infermiere ma lo dia
E nella logica di papa Francesco è logica cristiana di dare la morte non può essere un segno di amore
In seno questa una nota di metodo molto importante
In seno alle società democratico ci sono visioni antropologiche diverse posizioni molto diverse argomenti delicati come questi vanno affrontati con pacatezza
Cosa che purtroppo non sempre abbiamo visto
In modo serio e riflessivo e ben disposti anche questo l'abbiamo non l'abbiamo sempre visto ben disposti a trovare soluzioni anche normative
Il più possibile condivisa
Grazie
Perfetta
Abbiamo quindi visto fino adesso come il tema del fine vita è trattato nel nostro codice penale come trattato nella giurisprudenza
Come è stato trattato in costituzione come la legge duecentodiciannove del due mila diciassette intervenuta non resta che vedere l'ultimo tema di oggi che poi è anche il tema pedale dato anche il titolo al convegno si chiama determinazione di fine vita tra Costituzione convenzione europea dei diritti dell'uomo e tema che evidentemente ha un'importanza notevole posto che qualunque sentenza che è intervenuto sul tema da ultima la ordinanza della Corte d'assise di Mila no
Contiene un riferimento esplicito alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo sul tema del fine vita qui su questo tema passo subito la parola al dottor Roberto sanarla che il giurista proprio presso la Corte europea dei diritti dell'uomo
Grazie grazie per per quest'invito preciso chiaramente che parlo a titolo personale
Ma vorrei ringraziare per l'invito l'organizzazione che organizzato questo convegno in particolare corre ingraziare l'avvocato Federico Cappelletti
Anche non solo per MiTo personale ma anche per l'impegno profuso in questi anni da parte sua per cercare di porre al centro del dibattito culturale il tema della della come Tropea ma soprattutto il tema della centralità dei diritti fondamentali
Questo perché perché il tema come è stato appena detto della Convenzione europea non è un tema diciamo così eventuali è che si può trattare ma è un dato culturale aggiuntivo ma non centrale nell'attività giuridica e del pratico del diritto la cominciano Beha è parte del diritto interno positivo
La Convenzione europea è stata integrata questo ormai razzisti penso che motivo lo sapranno nell'ordinamento interno con leggi di ratifica e ha valore di parametro su costituzionale
La Convenzione europea dà la possibilità di sollevare questioni legate alle violazioni di diritti fondamentali davanti giudici nazionali o attraversa l'interpretazione conforme così come quella costituzionale o attraverso la questione di legittimità costituzionale
La come Tropea quindi non deve essere vista semplicemente come un sistema separato da quello di diritto interno
Che si potrebbe cercare di e quindi riconducibile esclusivamente alla corte impedite l'uomo che quindi potrebbe stradina soltanto Romiti in cui tutte le diciamo così di interni siano state esaurite e quindi è soltanto un passaggio eventuale cui soltanto in quel momento mi porrò la questione ma cosa dice la cominciano che accusa dice la Corte propria
No è fondamentale cercare di capire cosa dice a cui sono Pea era giù senza la corte lo pena
Fin dal primo grado di giudizio per poter integrare nel ragionamento di interazioni applicazione del diritto interno anche la convenzione Rocca
E la condizione da che cosa fa mette al centro del sistemi diritti fondamentali la centralità diritti fondamentali e allora al di là di tante parole di cosa vuol dire centralità diritti fondamentali in termini pratici innanzitutto c'è un cambiamento di prospettiva
La domanda quando si pongono al centro i diritti fondamentali non è tanto quale regola si deve applicare rispetto a fattispecie concreta ma la domanda è qual è il diritto che entra in gioco e quindi qual è la domanda di giustizia che si pone nel caso concreto
Questo già è un primo cambiamento di prospettiva e vedremo anche in terminanti più pratici quater chi consequenziale
Allora la prima cosa cerchiamo di capire quali sono i diritti che potenzialmente possono entrare in gioco in questi dicendo ci sono fondamentalmente tre disposizioni
L'articolo due sul diritto alla vita
L'articolo tre sul trattamento il divieto di trattamenti ma degradanti e quindi la dignità della persona e l'articolo otto sulla vita privata
Allora velocemente sui primi due la corte ha deciso di interpretare l'articolo due diritto alla vita intendendo escludendo dal diritto alla vita sia una concezione diritto la vita come diritto non certa qualità della vita
Sia come diritto alla vita che include anche il suo posto e quindi il diritto a morire
Il diritto articolo due di inutilizzato esclusivamente al fine appunto di tutelare l'attività edili in gioco molto spesso in tutti quei casi in cui i paesi mente del Consiglio d'Europa dei quarantasette Paesi membri del Consiglio rotta prevedono delle citazioni che sono più liberali e quindi permettono delle ad esempio l'interruzione dei trattamenti permettono ad esempio il suicidio assistito
E allora l'articolo due intriso Co perché perché obbliga apporre una serie di garanzie proprio a tutela del diritto alla vita a tutela delle persone vulnerabili
Per accertarsi appunto che ci sia ad esempio un consenso ci sia un controllo giurisdizionale ci sono tutta una serie di criteri a tutela appunto della vita
L'articolo tre invece impartito alla sentenza pretty conto riunito non è stato considerato un parametro tale da poter legittimare ad esempio come il caso tre tipi SICID assistito perché la quattro per gli ha detto deve essere interpretata luce l'articolo due
Che non prevede appunto da questo punto di vista la non se ne può dedurre il diritto alla morte
Rimane la l'articolo otto ditta privata
La corte Tropea quindi si concentra in tutto questo dibattito specificatamente in particolare sulle il perno di tutto questo l'articolo otto vita privata utenti cosa centralità privata perché la contropiedi induce dalla nozione di vita privata il diritto alla autonomia e il diritto alla autodeterminazione
Dal diritto all'autodeterminazione la contro che ha fatto scendere in particolare a dicembre due aspetti
Da una parte ha sostenuto che l'imposizione di un trattamento medico senza il consenso del paziente sia adulto e consapevole che mi può esprimere consenso costituisce una offesa all'integrità fisica dell'interessato e quindi l'articolo otto entri in gioco si applica l'articolo otto della convenzione
E quindi una persona può rivendicare il diritto di esercitare la sua scelta di morire rifiutando a di consentire al trattamento che potrebbe avere come effetto quello di prolungare la sua vita
Questo è un aspetto del diritto lotto determinazione poi ciò secondo aspetto
Tenete conto che invece la corte UPEA riconosce ai sensi articolo otto uniti il diritto a una certa qualità della vita cosa che ha negato ai sensi dell'articolo due e c'è un secondo aspetto che è molto importante questa prima queste parte l'ho letta la sentenza pretty contro riunito la sentenza a scontro Svizzera la corte ritiene che il diritto di un individuo di decidere in quale misura e in che momento della sua vita la sua vita deve prendere fine e quindi sussiste questo diritto a condizione che la persona sia in condizioni di formare liberamente la sua volontà a questo proposito e quindi agire di conseguenza e questo è uno degli aspetti centrali della vita privata il diritto la vita privata ai sensi articolo otto quindi il diritto di utili di decidere in che modo
E in che momento la sua vita di riprendersi
Allora vedete quindi centralità del diritto l'autodeterminazione e riconoscimento interni abbastanza espliciti di questo diritto allora uno potrebbe dire
Bene allora vuol dire che menti battito diritto a morire se vogliamo considera l'in queste armi omino e quindi diritto a decidere in che modo e quando quella di pretendere fine
L'apporto che l'avrebbe risolto a favore di una risposta sì il diritto esiste
E invece il sistema in cui idrogel per diritti e quindi la struttura di diritti permette di avere una terza via uscire da questo dualismo esisto non esiste il diritto a diciamo così morire a decidere come e quando morire
Perché
Perché in un'ottica di diritti fondamentali il fatto di sostenere che c'è un diritto posso sostiene di avere un diritto di poter godere in virtù non significa ancora niente rispetto all'intensità della tutela di questo diritto c'è un diritto prima facie io posso rivendicare prima faccio un diritto
E lo Stato questo aspetto fondamentale vuole limitarne lo deve giustificarsi
Perché se noi escludiamo a monte che esiste questo diritto odierno stato fa quello che vuole in ordine giustificarsi un grappolo nessuna ragione per negare questo diritto
Ma se io questo diritto prima facie cosa succede succede che allora oggi visto che lo Stato mi dia mi mette in condizioni di morire come e quando voglio no significa che lo Stato si mi limito a questo diritto deve giustificarlo deve portare delle ragioni
E vediamo in che in che termini
Quindi in cosa vuol dire avere questo diritto significa avevi una ragioni da portare per interpretare ad esempio una certa norma in una certa direzione è una regione che deve spingere a
A lucidatore dell'autorità lo Stato a tutelare questo diritto il che non vuol dire che questo diritto si assoluto l'articolo otto nuovo riconosce un diritto assoluto l'articolo otto inimitabile e infatti dicevo le lo Stato deve giustificare tutto limitazioni giustificare per perseguire scopi diversi altri scopi
Perché perché appunto il diritto all'autodeterminazione non è un diritto assoluto
Allora la questione si sposta non tanto se io ho questo diritto ma che intensità di tutela gli ordini quali sono le limitazioni legittime ha questo diritto vedete che già mi cambia la prospettiva e soprattutto cambia logo della prova perché a questo punto è lo Stato che deve giustificare limitazioni che che vuole adottare
E qui entro in gioco due possibili situazioni innanzitutto la limitazione del diritto
Potrebbe avvenire da parte dello Stato
E quindi in questo caso si parla di un obbligo negativo no dello del del dello Stato giù giù di un obbligo negativo non ingerire facciamo il caso del suicidio assistito vietato
Da parte dello Stato anche se successo insito avviene da parte di un terzo
Lo Stato mi impedisce di poter determinare come quando morire
Interferenza nel diritto ma ci può essere un'altra situazione nella quale ciò che si chieda lo stato non è tanto quella di non interferire
Ma è quella di aiutarmi a perseguire il diritto a decide come e quando morire
Per esempio c'è un caso sempre il caso Astri la il ricorrente aveva di gravi problemi natura psicologica psichiatrica avrà cercato aveva già tentato più volte il suicidio
E quello che ritiene che chiedeva era di poter accedere in Svizzera a delle sostanze che avrebbero permesso di suicidarsi
Allora in questo caso siamo sempre sul tema deficit assistito ma in questo caso il posizionamento tra l'individuo e lo Stato è diverso perché in questo caso non si chiede lo so di non interferire sul suo diritto suicidarsi ma di cooperare attivamente fornendo una sostanza
E qui se vogliamo vedere entrano in gioco di gas un aspetto leggermente diverso perché perché la ricorrenti dice non è tanto il problema della dignità della di come io sto vivendo ma pone il problema della dignità delle modalità di suicidio
Dice io sono in condizioni difficili anni
Però le modalità che ho a disposizione sono contraria mi dignità
E quindi tu Stato posto che tu mi hai detto che esiste corte in generale che c'è un diritto a poter decidere come e quando morire allora mi dedico garantire questo diritto
La Corte l'open questo caso cosa ha detto l'attenzione e poi vedremo meglio questo passaggio il fatto che ci venga riconosciuto in principio prima facciamo si ritrovò dire che allora tu debba avere la massimizzazione di questo diritto cioè tutto ciò che va in questa direzione deve essere ammesso
Si vede valutare come attraverso un bilanciamento attraverso valutazioni proporzionalità
Per capire quali degli degli interessi deve prevalere fin dove gli obblighi positivi dello Stato si spingono quindi prima questione il diritto in gioco seconda questione in che modo le autorità possono interferire o attraverso una o Misma Commissione o attraverso una omissioni ne asseconda
Diritto a non subì un'interferenza diritto a ottenere un atteggiamento attivo da parte lo Stato per agevolare questo tipo
Però così è vedete che intanto la i termini del dibattito in me Ca'cambiano leggermente
Cioè il punto qui non è capire se si applica cinquecentottanta e si applica cinquecentottanta sull'agevolazione un'istigazione quale aspetto dell'agevolazione ma domandare mi trovo una situazione in cui io non posso da solo suicida
è legittima l'impedimento da parte l'otto Rita a un un'agevolazione al suicidio una sicura al suicidio assistito ma se così è
La domanda allora non è tanto
Cosa vuol dire agevolazione
Ma è legittimo proibire certi tipi di agevolazioni e in base a questa risposta si determina che cosa deve essere proibiti interludio regolazioni
Vedete qui dicevo prima un Kamen prospettiva io posso partire dalle regole posso partire dei primi dai diritti se io parto le regole poca domanda che cosa agevolazione è l'ora ma qual è il criterio per capire che cosa deve essere criminalizzato come agevolazione sino mi son posto prima domanda ma qual è la l'agevolazione legittime quelli legittimo
Questa dovrebbe essere la domanda quindi vedete centralità dei diritti fondamentali
E allora vedete che però se poniamo il dibattuto in questi termini allora non c'è più una grossa differenza cioè rientra nella stessa discussione i diversi tipi di agevolazione
Ma anche l'omicidio del consenziente perché l'omicidio del consenziente è una limitazione del diritto a determinare come e quando morire
Fa parte lo stesso dibattito fa parte la stessa questione e quindi non c'è una netta separazione tra al problema posto Intermite cinque settantanove e dei cinquanta
Ora detto che sussiste questo diritto prima facie non si è ancora detto nulla su ma benissimo ma quando lo Stato può effettivamente limitare questo diritto e quando no
E allora qui entriamo appunto nella fase della giustificazione cosa vuol dire può dire innanzitutto che lo Stato vede enunciare uno scopo che ritiene che sia legittimo
Questo scopo
E questa la prima fase la seconda fase e quella propriamente della proporzionalità cioè nel io voglio Dimitar diritto per raggiunge un certo scopo è proporzionato questo sacrificio per raggiungimento in quello scopo
Allora è anzitutto per quanto riguarda lo scopo non tutti gli scopi sono ammessi proviamo a immaginare uno stato chi decide di limitare il diritto l'asta al suicidio assistito perché c'è un dovere di vivere
Perché ritiene che ci sia un interesse a che le persone siano costrette a vivere questo molto brevemente per depositato con uno scopo non legittimo
Diversamente come il caso Previti nel quale la ricorrente non poteva suicidarsi era Pisoni drastici da Sisto va chiesto al procuratore che potesse fare una dichiarazione che
In modo tale da preventivamente scriminato l'eventuale comportamento del marito
Che doveva assisterla nel suicidio
La Corte propria ha preso in considerazione e qual è la ratio di quella norma e arazzi di quella norma deciderà la protezione delle persone deboli e vulnerabili
Contro atti che possono mettere fine alla vita o aiutare a mettere fine alla vita senza dubbio lo stato delle persone che soffrono già malati in fase terminale cambia da un caso all'altro
Ma molte delle persone che sono fu mirabili e questa è la vulnerabilità i te la pluralità di quelle di quelle di quelle di quei persone
E c'è quindi la Poule la vita e la la la ratio del divieto no il il perseguire la tutela le persone possono essere vulnerabili
Questo è sicuramente uno scopo legittimo
A questo punto si pone l'altro passaggio ma è proporzionato è proporzionato pre vedere una normativa che prevede degli automatismi
Che in realtà non tipiche di per default garantisce un interesse e non garantisce un altro interesse
Quindi assolutizza un interesse e non da margini di tutela i confronti tanto interesse allora prima vista la sentenza pretty poteva essere interpretata in modo tale da
Sostenere che la Corte avesse effettivamente avallato un sistema come quello inglese che effettivamente prevedeva un automatismo perché la contro Cadice
Spetta prima di tutto agli Stati apprezzare i rischi degli abusi e le conseguenze probabilmente degli abusi eventualmente commessi
Che potrebbero derivare da un ammorbidimento del divieto generale di suicidio assistito o la creazione di sezioni al principio esistono dei rischi manifesti gli abusi nonostante gli argomenti sviluppati contano possibilità di prevedere delle garanzie a questo proposito
Allora qui sembrerebbe la corte propria a parlare sulla base l'argomento dell'artrite ritenuti di preciso quindi della china scivolosa dire sì ma se ne apriamo la porta
Apriamo la porta anche a una protezione del diritto di chi ad esempio non è vulnerabile
Ma apriamo la porta altri abusi
E quindi sembrerebbe dire spetta agli stati fare questo tipo di valutazione
In realtà a mio giudizio sarebbe errato interpretare questa sentenza in questi termini
Uno perché di per sé l'argomento si per l'isolotto è molto dedicato è considerato per da molto una laccio troppo argomentativa salvo delle modalità molto specifico un cumulare poco stupire ma al di là di questo
E il problema dove sta
Che se ne accettiamo questo argomento significa che a monte per l'Autorità può rinunciare a far bilanciamento
Cioè a monte si dice visto che c'è un rischio non sappiamo quale non sappia e ipotetico non sappiamo il grado di questo rischio la corte parla di probabile ma non si sa bene quale sia questo rischio a questo punto tutto sarebbe legittimato e allora vuol dire che tutte le volte in cui è in gioco il diritto alla vita sarebbero legittimate delle restrizione ad esempio guidare de de de de dei un'auto perché mette mette in discussione c'è un rischio di privare della vita delle persone si c'è però è un argomento che necessita qualcosa in più di questo semplice argomento perché perché se no vorrebbe dire che tutto una serie di altri diritti verrebbero compressi in maniera ingiustificata
Allora il problema dove sta il problema sta nel trovare quel giusto equilibrio tra gli interessi in gioco
E su questo che cosa dice la corte
La corte normalmente su questi temi eticamente sensibili lascia un ampio margine di apprezzamento agli Stati
La Corte europea sostiene non c'è un consenso internazionale
Su
Quali Bini devono esser tutelati di più rispetto agli altri
E questo elemento da prendere in considerazione sono appunto dei temi eticamente sensibili
Allora diventa difficile per la corte UPEA stabilire quale interesse debba specificatamente prevalere su un altro quale altri interessi
E per questo da alcune parti la corte è stata anche molto criticata Richard Pena allora però la Corte copia non prende posizione poi alla fin fine su quello che è la questione la questione centrale alla fin fine va bene tutto va bene dritti prima facie ma poi alla fine quali interessi deve prevalere
E poi tutte le volte la Corte dice
Che dici dallo Stato
Queste è stata vista in termini piuttosto critici
Quello che spesso però non si mette in evidenza è un altro aspetto
E qual è quello che affianco alle controllo di natura sostanziale cioè quali interessi deve prevalere
C'è un obbligo
Anche procedurali le garanzie procedurali che gli Stati devono rispettare
Ostiglia
Cosa vuol dire che il modo in cui viene risolta la questione deve rispettare determinati tipi di parametri di natura procedurale innanzitutto allestisce una giurisdizionalizzazione di queste questioni
E secondo la corte normalmente ritiene che deve essere possibile da parte dei giudici nazionali decidere la questione facendo il bilanciamento
Ai giudici nazionali è impedito il bilanciamento e quindi c'è un automatismo per via legislativa
Beh questo vorrebbe dire che di fatto
Di nuovo non esiste nemmeno la garanzia procedurale ciò vuol dire che i giudici e la nazionale non possono fare questo bilanciamento
E non è questo che dice la corte opera contro che non dice che non si nessuno deve poter decidere in questo tema dice io corto Poppea corti internazionali non posso andare a sovrappormi nella scelta di nel bilancino quale interesse prevalere
Però a livello nazionale questo deve essere fatto e infatti la sentenza pretty
Il la corte ha considerato anche non violazione perché perché l'ordinamento inglese differenze l'ordinamento italiano c'è la possibilità da parte del procuratore di non iniziare l'azione penale
E discrezionale due non esistono minimo di pena esista il massimo ma non esiste il minimo
E questo cosa ha permesso dice la Corte non pare arbitrario la corte che la legislazione rifletta l'importanza del diritto alla vita proibendo la Sicilia assistito prevedendo un regime di applicazione di apprezzamento da parte la giustizia che permette di prendere in conto ciascun caso concreto
Sia nell'interesse pubblico
Che rispetto l'esigenza è giusto di quattrini della anche retribuzioni dissuasione così questo genere cioè il fulcro di questa sentenza è che c'erano nel caso concreto la possibilità di fare di valore delle valutazioni alla luce del caso concreto
Questo è l'aspetto fondamentale
Quindi la corte fa un passo indietro per dire non dico io qual è il bilanciamento corretto che deve essere fatto
Però il giudice nazionale diresse nella possibilità di prendere in considerazione
Quel diritto alla vita perché abbiamo visto considerato prima facie e valutare sulla base le regole predisposte legislatori lentamente quali interessi debba prevalere nel caso nel caso concreto
Ora al di là di questi aspetti legati a caso Pretty che sono stati invece spesso interpretati come direbbe la propria ha ha chiuso su questa questione ha considerato che il divieto di suicidio assistito
Sia legittimo cosa che ho cercato di mostrare che non è propriamente così
Ma ci sono almeno due elementi fan pensare che la situazione efficiente non sia così uno che
Il caso preti per esempio la corte ha preso in concert una sentenza è stata citata prima Della Corte canadese
Ma all'epoca Lagi spezza la corte canadese sta citata non è senza carte la sentenza Rodriguez che effettivamente riteneva che fosse legittimo il divieto esplicito assistito
Nel frattempo c'è stato un cambiamento di giurisprudenza e la Corte Suprema canadese riconosciuto ma senza carte invece illegittimità la contrarietà quindi riti fondamentali del divieto divieto assoluto Sicilia assistito
E quindi sicuramente questo potrebbe essere un elemento che la corte lo piega potrebbe prendere in considerazione
Ma in più c'è una secondo caso che secondo me interessante si può vivere anche in prospettiva rispetto al caso Previti ed è il caso di una una una persona che aveva richiesto in Germania l'accesso potersi procurare delle sostanze che avevano che avrebbe potuto portare al suicidio perso qualcosa a suicidarsi
Viene in primo grado negato
Perché sembrerebbe che la detrazione testa all'epoca lo negasse
Dopodiché la persona muore il marito prosegue la procedura maxi in appello sia davanti alla Corte costituzionale rigetto servendosi del ricorso perché sostengono che il marito non avresti interessa proseguire
Allora Tropea affrontato questa questione non tanto dal punto di vista sostanziale
Si era legittimo non legittimo visitare negare l'accesso l'accesso a quelli a quelle a quelle sostanze cioè fatto di procurarsi Boone giustamente a parte lo stato di procurarsi
Ma ha ritenuto che c'è l'operazione da turista procedurale cioè il fatto che i tribunali nazionali non abbiano dato una risposta
Rispetto a queste domande giustizia di per sé costituisce un'attrazione della vita privata
Allora io non non vedrei non non non non potrei interpretare diversamente questa sentenza dissesti di dire se c'è questo diritto che i giudici decidono nel merito beh allora vuol dire che devono prendere in considerazione di i diversi interessi che sono in gioco
Per un automatismo legislativo alcun interesse non possono essere presi in gioco dal giudice per fare il bilanciamento
Secondo me qui c'è un
Problema
Quindi è importante riuscire a distinguere questi due aspetti l'aspetto del diritto che in gioco prima facie dal la questione della giustificazione delle limitazioni a questo diritto
E questo è il modo in cui la Corte europea approcci casi ed è questo il modo non ce l'ho vista che a mio giudizio l'avvocato fin dai gradi interno dovrebbe approccio approcciare la questione
Perché vedete in questi termini allora e è proprio questa la domanda cioè ancora una volta
Alcuni modalità di agevolazioni di altre modalità di agevolazione no e perché allora sarebbe giustificarlo ma bisogna trovare una ragione per distinguere una modalità di agevolazione rispetto un'altra modalità di agevolazione
E queste ragioni comunque devono essere abbastanza convincenti
E deve essere data comunque la possibilità al giudice di fare una valutazione caso per caso in base al diritto che in gioco come dicevo prima già solo due esempi
Un conto è il caso Hastur si chiedeva il diritto ad avere uffici degno per con dignità il caso tedesco che vi dicevo era il fatto di potersi procurare una sostanza non necessariamente che lo Stato ha fornisca mercato Pretty era il classico si cita assistito
Allora tutte fattispecie potrebbero essere Q catalogato come siccità assistito ma qui ci sono in gioco aspetti completamente diversi che probabilmente meriterebbe una regolamentazione diverso è un bilanciamento diverso senza contare appunto discorsi facevo Suicidal consenzienti perché in questa logica omicidio del consenziente è una limitazione della possibilità di godere del diritto prima facie che ho citato nel caso nel caso Fazio
Ed ora per chiudere per cercare di stare nel nella mezz'ora per chiudere la domanda che vorrei porre questo ma se il problema sta nell'automatismo nell'impossibilità di fare un bilanciamento cioè nell'impossibilità di valutare salinizzazione legittimano sera imitazione giustificato o no
Non solo il problema non è tanto appunto quale fattispecie si applica un minuto o cosa si intende per agevolazione o meno
Ma è ben oltre davanti alla Corte Costituzionale adesso si porrà una questione ex come molto molto delicato cinema in parte questo questa prospettiva
La la Costituzione può può adottare due strade
Ora i manieri l'automatismo cioè pare una sentenza che manipolando la fattispecie si sposta automatismo un altro otto machismo
Il che tendenzialmente dubito che la corte potrà deciderà di di fare questo perché vorrebbe dire che mentre prima c'erano casi in cui magari dovevano essere considerati leciti e Ghedini con invece puliti
Si rischia di avere un automatismo nel quale fattispecie che dovrebbero magari essere costretti illecite vengono considerate lecci
E allora la la risposta penso più ovvia poterveli alla Corte costituzionale di rete qui cinque ci devi fare un bilanciamento e quindi spetta legislatore far questo bilanciamento quindi sì c'è un problema ma spetta al legislatore fa seconda possibilità ed uscire dall'automatismo
E come fa la Corte Costituzionale uscire l'automatismo in un sistema come il nostro in cui la fattispecie è strutturata in modo tale da creare un automatismo
Come fa uscire la Corte costituzionale l'unico modo sarebbe quello di spostare l'attenzione da quali atti sono legittimi o no a quali criteri
Possono essere stabiliti al fine di valutare se alcune forme di agevolazione quando le forme di agevolazione sono legittimo l'uso legittimo
Cioè fremente spostare l'attenzione da
Quali agevolazioni come i fatti sono legittime o no ha a che condizioni l'agevolazione illegittimo legittima
Qui non ci spostiamo da un piano di definizione di cos'è l'agevolazione a un piano di a quali condizioni l'agevolazione legittima o illegittima che sono due cose diverse il problema è come fa la Corte costituzionale ha stabilito una serie di criteri che sono tipicamente una questo che mi che poi determinò il bilanciamento del caso concreto
Ma che sono tipicamente un'attività del legislatore e qui dovrebbe agire in maniera molto più Lucica per cercar di capire quali sono questi criteri
A che condizioni
è possibile l'agevolazione quando la persona potrebbe suicidarsi
Per esempio
E e così ci possono essere e e legittima l'agevolazione che in realtà diventa omicida consenziente quando la persona non posti citarsi qui allora e chiudo su questo questa difficoltà secondo me mette ben in evidenza una questione
Che se noi siamo abituati a davvero una legislazione astratta
Che non permette che crea degli automatismi poi mette la Corte costituzionale una situazione molto difficile
E il rischio qual è e che la Corte costituzionale come sempre più spesso fa dice sì c'è un problema aspetta diciotto risolverlo
Con un paradosso finale
Che siamo di fronte a una legislazione che appurato che problematica perché va a considerare illeciti fatti che non dovrebbe esser cosa dirci che va a limitare il diritto in alcuni casi in maniera sproporzionata ma chi rimane in vigore
E che quindi i tribunali con sono costretti a continuare ad applicare in assenza di intervento del legislatore
E allora siamo di punto a capo di nuovo c'è bisogno ritenete legislatore per poter tutelare i diritti fondamentali
Un'eventuale sentenza la Corte costituzionale come è stato fatto sempre il caso Godelli sul parto anonimo e l'accesso di origini o in tanti altri casi in cui si rinvia le riconoscimento del diritto a un intervento del legislatore significa dire ci la legge e in parte almeno incostituzionale contra i diritti ma finché e e non legislatori non interviene non si può dire una tutela effettiva di questi diritti
E questo trovo che sia un aspetto particolarmente problematico da questo punto di vista e allora mi chiedo e se non ci spostiamo verso il cemento per diritti per principi quanto è diciamo così ancora uno strumento utile da questo punto di vista compatibile un controllo assolutamente accentrato nel momento in cui la fattispecie a monte è una fattispecie che prevede gli automatismi diventa molto difficile con il rischio di creare delle sacche di in effettività dei diritti fondamentali grazie
Ma siamo riusciti a rimanere perfettamente nei tempi anche se temo che purtroppo non ci sarà tempo per un secondo giro di tavolo
Io ringrazio tutti i relatori naturalmente per aver partecipato e credo che da oggi sia uscito veramente un contributo molto interessante al tema del fine vita che siamo riusciti a dare da diversi punti di vista sentendo tutte le voci sentendo veramente dando un contributo interessante
Passerei la parola per le conclusioni all'avvocato Federico gli anelli che tesoriere dell'Unione delle camere penali italiane
Che concluderà l'intera nella giornata di oggi
Grazie grazie
Al presidente della tavola rotonda grazie dell'invito
Federico cappelletti in particolare a Cannes attraversava tutti gli organizzatori di questo convegno io mi limiterò a poco più che un indirizzo di saluto perché come previsto da sua dal programma sempre dovuto intervenire presidente nel carnet tra italiane avvocato vedendomi Ducci e io indegnamente stasera io sto sostituendo
Avrebbe trovato senz'altro parole più pregnanti delle vie
Ma ci tenevo essere qui in rappresentanza del presidente della Giunta in sintesi di camere penali italiane perché questa iniziativa che al centro la persona umana e i diritti umani credo che sia al centro dell'iniziativa dell'Unione camere penali italiane quindi tutte le camere penali e da sempre e convegno debbo dire di un interesse e come dire contenuta nell'azione di estremo interesse di contenuto elevatissimo
Se partiti con
Lucida esposizione del presidente Flick seppure collegato ma sembrava presenti fisicamente con le sue parole che hanno chiarito determinati passaggi ma hanno lasciato il punto di dubbio perché a mio modesto modo di vedere vi sono delle delle cose in esplorate e qui e mi collego all'intervento
Di grande levatura
Padre monsignore quindi del rappresentante come dire non l'alto quindi la Chiesa cattolica che ci ha fatto capire che a un certo punto dobbiamo affidarci uso un termine probabilmente improprio ma alla Divina Provvidenza
O meglio per usare termini più prosaici a quella che
Un sentimento che dovrebbe permeare tutta questa materia che i latini nella loro sintesi efficace chiamavano pietas
O per usare le parole di un precedente relatore a quel buonsenso che però non non deve andare disgiunto dal diritto
Da quel diritto che poi si può sovrapporre una volta andare in contrasto con l'etica e con la morale non solo cattolica ma anche di comune sentire
Quello che posso dire che almeno io ho tratto ma spero che tutta la platea tutti coloro che ci hanno ascoltato grazie a radio radicale che certamente può avere delle posizioni distanti
Ma io sono credente sono puro radicale con orgoglio per cui non è una contraddizione in termini padre si può essere credenti ma cadere come dire un pensiero che a un certo punto ci si ferma di fronte a quelle che le sono nostre convinzioni anche religiose ma si fa i conti con il diritto parlando in maniera molto modesti diritto perché veramente ho sentito relazioni spegnere non voglio rovinare
Quel le belle parole con le mie che ho sentito non possiamo dimenticare che tutto il sistema tutto il sistema diciamo di e tutto ciò di cui abbiamo parlato oggi ruota intorno mi pare di poter dire anche proprio dalle parole
Del nostro amico
Che ha portato il pensiero legati di papa Francesco tre voli sicuramente ruota intorno alla volontà dell'uomo che poi certo punto secondo perché crede si ferma davanti dinanzi alla volontà superiori e quella di Dio
Ma
Per come dire non solo chi non crede ma per evidenti motivi contingenti e pratici lo stesso Santo Padre Giovanni Paolo secondo ha avuto un'esperienza drammatica che lo ha riguardato si ferma di fronte ai limiti della scienza
Erano dobbiamo crederci Semifonte certi limiti o come nella notte fucili fronte a determinati limiti da allora la nostra costituzione che poi è il fatto che ci guida che disciplina innanzitutto la materia bene ha fatto il consigliere scenari a dottor scenari a dire se non ho capito male comunque la CEDU la conservabilità e l'uomo si pone come
Comunque forse si ferma Divan davanti ai nostri principi fondamentali della Costituzione e credo che sia l'interpretazione corretta c'è sempre la costituzione c'è sempre l'articolo trentadue e l'articolo trentadue
Certamente dite così si forma non soltanto di accanimento terapeutico si bandiscono mio punto di vista ma qualsiasi trattamento sanitario giustamente diceva il collega che mi ha preceduto anche nei casi di trattamento sanitario obbligatorio vi sono dei limiti
C'è rispetto alla fine sempre del volontà e quindi torniamo a quel ragionamento del consenso cosa interessantissimo trovato quella tavola sinottica tra Iurato Bona e il dato normativo della legge detiene diciassette duecentodiciannove se non ho colto male poi vediamo che nella sostanza i due piani si sovrappongono si intersecano
Con certi distinguo però arrivano anche a sovrapporsi
Quello che è fondamentale è il consenso possente la volontà dell'uomo il consenso dell'uomo
Che si forma si ferma dicevo prima dire anzi ai limiti del progresso scientifico e tecnico scientifico oppure secondo altri punti di vista di fronte al limite anche di etica e anche di etica cattolica allora tornando al tema di partenza e che fra poco verrà anche discusso di fronte alla Corte costituzionale e quindi legittimità del titolo cinquecentottanta come si pone articolo cinquecentottanta che faccio la concezione semplicissima
Sempre con il rispetto che debbo a un codice che fu scritto
Tanti anni orsono
Codice Rocco per tanti anni ed è ancora in vigore piacciano o meno
L'articolo cinquecentottanta lo trovo senza dubbio anacronistico anacronistico per quello che è stato lo sviluppo della giurisprudenza ma soprattutto e svilupparsi di principi attraverso una lettura costituzionalmente orientata e sistematica non può conciliarsi in un modesto modi di vedere un articolo cinquecentottanta così costruito con quei profili come dire con cui interpretazione della materia data semplicemente anche soltanto la lettura piana dell'articolo trentadue della costituzione bene diceva il Presidente Fitto è che bisogna come dire dico io c'è il tempo di morire lo diceva anche lei pare c'è il tempo di morire c'è il diritto di vivere il diritto di vivere dignitosamente dignità ma anche di morire
Così se se giunto quel tempo e allora chi ha eventualmente sì si può ipotizzare contestare che abbia rafforzato un proposito già insito nella persona o si può dire parlo soprattutto per la fattispecie dell'agevolazione del rafforzamento del tu in proposito come dire di addivenire suicidio si può dire che incorra
Alla luce di tutto quello che è stato detto questa sera nel reato così gravemente sanzionato dall'articolo cinquecentottanta del codice penale
Sempre nel punto di vista certamente vale per quel poco che vale no
Sicuramente la norma deve essere rivista ci penserà la Corte costituzionale ci penserà mai il legislatore madre stilista perché non è più come dire in linea con un'evoluzione ma nemmeno con l'evoluzione
Del di quella che è la cultura Della Pietra sede sentimento che abbiamo sentito così bene sporco anche attraverso le parole di più di un santo Padre perché lei un signore ha citati più di uno e e quindi
Chi vuole concludere
Come
Se le trovo
Con secondo me delle parole che sono illuminanti sempre del
Presidente Flick che prima
In parte ci ha ricordato ma questo diciamo il punto di cavato dalla sua relazione dalla parte della sua relazione proprio sul cinquecentottanta che certamente lascia ancora dei punti di dubbio perché è un tema davvero di difficile soluzione
Ma Chirico appunto in due riflettere ci può farlo come dire pensare che le soluzioni si possono trovare condivisa monsignore con quella pacatezza che aveva ricordato però facendo come dire uno sforzo
Ulteriore
Da tutte le parti da parte di tutti
Cattolici e non cattolici e le posizioni estreme devono cercare di essere sintetizzate e portato unità
Dice diceva ancora stasera con quella descritto il presidente Flick sul punto dice a me e non soltanto a me
Sembra pertanto difficile superare per le stesse ragioni perché appunto abbiamo ricorda abbiamo sentito all'inizio del nostro pomeriggio
Sembra tentato difficile superare
La diseguaglianza tra il coinvolgimento del terzo nel sostenere un trattamento di sostegno vitale su richiesta attuale consapevole dell'interessato ovvero inadempimento delle disposizioni di fine vita formati in precedenza
Da una persona poi divenuto incapace il coinvolgimento invece nel terzo nella somministrazione di una sostanza letale che provochi la morte dell'interessato seppure su richiesta consapevoli di quest'ultimo
Aggiunge il risultato finale eguale lasciar morire o far morire magari evitando il protrarsi la crescita delle sofferenze ma il modo con cui si arriva a qualche risultato è diverso e di ciò deve tener conto il diritto nelle sue valutazioni
Io aggiungo il diritto niente sposa le sue parole ancora monsignore Lettica poi se ce la morale però dobbiamo fare i conti sempre con il diritto e soprattutto col nostro vitto in questo caso con la Carta fondamentale con la Costituzione
Con quell'articolo trentadue che ho prima ricordato con lo stesso articolo due quel doveri di solidarietà e quindi partendo sempre da ragazza del presente finché dignità del vivere edita nel morire
Qual è la dignità del vivere e qual è la dignità nel morire
Si parla spesso di accanimento terapeutico
Stiamo discutendo di fine vita c'è una volontà espressa in precedenza o attuali
Perché è questo il punto di Gubbio come diceva e scriveva egregiamente il presidente finché distinguere e fare diseguaglianza tra due situazioni in cui un soggetto possa liberamente determinarsi
Anche nel privarsi la vita cosa orrenda perché tutti ci teniamo alla vita anche qui soggetti che se la vogliono togliere e appunto quale a differenza del soggetto che ha già manifestato questa volontà
Nel a ricorre soprattutto in certe condizioni limite e che però non può farlo da solo e che senso ha e quale soddisfazione può trovare il sistema della condanna
Del soggetto che ha tra virgolette agevolato magari come diceva il presidente fitte dando semplicemente una mano la mano alla persona sofferente paziente e poi ahi noi morta
Sono temi di difficile soluzione ma credo che ampia possono ampliare la nostra mente le nostre coscienze e farci fare comunque un passo insieme in avanti
Grazie
E per le conclusioni io ringrazio tutti i partecipanti per essere stati presenti e ringrazio il relatore grazie anche Radio Radicale per aver trasmesso tutto il convegno soprattutto l'avvocato Cappelletti a cui passo la parola per l'organizzazione grazie a tutti grazie ancora i relatori sono state dei contributi interessantissimi ne uscirà sicuramente
Numero speciale di giurisprudenza penale Cogliati
Contenuti che ci fanno riflettere che c'è andato ittiti tutti sempre con quella posizione
Che auspicavano inizia del mio saluta di dialogo di confronto di arricchimenti appunto reciproco grazie ancora per essere stati presenti ci vediamo i prossimi appuntamenti la Camera penale no