Festa Nazionale de L'Unità - Mediterraneismo. Il pensiero antimeridiano. Presentazione del libro di Francescomaria Tedesco.

Allora buona sera Benvenuti unicamente nello spazio libreria della festa dell'Unità di Ravenna
Io ringrazio insomma per l'occasione di poter presentare un libro molto interessante il titolo lo vedete mediterranei stimo il pensiero antimeridiano siamo insieme all'autore Francesco Maria Tedesco
A Massimo Adinolfi
Dunque questo un libro che è stato edito lo scorso anno
Ed è un libro sostanzialmente di filosofia o meglio che prova a inserirsi all'interno del dibattito filosofico sulle Mediterraneo sul megattere Nismo e in particolare sul sul Sud Italia toccando ossia i grandi temi di attualità quindi ci sono i soprattutto la prima parte
E una parte dedicata a ai lungo e approfondito dibattito che è stato fatto negli ultimi diciamo nel da partire dal dal ventesimo secolo sulle problematiche post unitarie che hanno messo al centro il sud ma soprattutto prova a problematiche usare il punto di vista che si è assunto in questo tempo Rispetto
Ai al tema del del nel meridionalismo e poi anche di un punto di vista ormai dato per scontato che l'autore prova a mettere in discussione su quello che si è assunto come sud in particolare quindi è un libro che diciamo a tre parte di può essere divisa in tre parti appunto all'inizio viene fatto più un excursus anche filosofico con numerosi accenni a chi ha studiato e approfondito queste questioni e poi porta tre
Tre esempi che riguardano anche l'attualità ecco del pensiero riguardo al Meridione e come viene approcciata questa materia quindi la prima domanda che io rivolgerei all'autore come è nata l'idea di questo libro
E soprattutto quale contributo può offrire alla discussione in corso
Grazie grazie per l'invito e grazie a voi due
Di essere qui a discutere il libro ma la diciamo la la la ragione per la quale ho scritto questo libro è intanto di natura biografica diciamo nel senso che molti degli autori di cui mi sono occupato sono autori del pensiero post coloniale ma non soltanto naturalmente
I quali nella loro scrittura hanno sempre rivendicato una dimensione biografica dicevamo prima che
Baratta nel parlare di di Gramsci diceva se non fosse stato meridionale se non fosse stato sardo nella specifici impegni specificità della sua del suo essere sardo probabilmente non avrebbe scritto quello che ha scritto non non avrebbe non si sarebbe occupato le cose di cui si è occupato e poi naturalmente c'è la immagina figura molto forte che nel libro peraltro è molto presente a partire dal titolo che un calcolo
Di un di un suo libro del titolo di un suo libro
Edouard Said El Sayed è stato un autore di origini palestinesi che ha lavorato per tutta la vita su questioni legate alla causa palestinese oltre che su tante altre questioni dalla musica alla storia la cultura la storia delle immagini eccetera quindi anche nel mio piccolo il fatto che io sono meridionale che sono occupato della quest'della cosiddetta questione meridionale
E questa cosa mi ha portato a a scrivere questo libro per cercare di smontare i due mediterranei ismi di cui poi parlo magari ci sarà occasione di tornarci
Sì mi sono scordato veramente di presentare l'autore Francesco Mele tedesca tedesco è filosofo del diritto della politica si è formato a Firenze se non sbaglio è stato anche a sinistra la Scuola Superiore Sant'Anna ora insegna all'università di Camerino a Massimo Adinolfi filosofo editorialista del Mattino e professore associato all'Università di Cassino oltre a essere anche ideologo insomma e aver lavorato
Anche in ambiti vicino al Partito democratico io vorrei chiedere un po'intanto che che che opinione si è fatto di questo libro all'interno proprio del dibattito filosofico che lui conosce meglio e in particolare quel che questo è un libro sugli sguardi sul Sud
Da una parte ce certamente una ricerca di fare emergere allo stereotipo del Sud e quindi di renderlo evidente anche per delle seriose semplificazioni che derivano anche da un oggetto che ormai forse viene messo in discussione molto poco e dall'altro è e anche notare come al giorno d'oggi ormai e-mail mediterraneo e il Meridione siano ritenuti anche luoghi di proprio stereotipi che vengono poi divulgati anche diciamo nel nel concetto comune che abbiamo di nord e sud ecco io vorrei chiedere a lei come questi sguardi del Sud secondo lei sono oggi o divulgati e in qualche modo come all'interno di questo
Spazio di discussione invece poi si insinua la realtà di quello che il Sud invece rappresenta ci di quello che uno può conoscere profondamente questo forse anche l'ambito somma che lei conosce di più
Grazie
Grazie agli organizzatori della festa in e grazie all'autore per questo libro che io ho avuto modo di rileggere in questa circostanza avendo già letto qualche tempo fa perché lo considero come si si dice non solo per cortesia ma che sono profondamente convinto un libro necessario e prova a collocarlo non tanto nel nel dibattito filosofico per quello me la caverei con una battuta semplici non perché sia semplice membro semplice il dibattito filosofico perché credo che basti dire che questo Riba parte in una tradizione di studi critici in particolare prima l'autore ne faceva cenno alla tradizione degli studi postcoloniali
E fa quel tipo di lavoro critico al quale lei accennava cioè di smontaggio di decostruzione della maniera con la quale il discorso sul Meridione viene presentato nel dibattito pubblico sia teorico che politico
Però più che questa collocazione che naturalmente richiederebbe un'esposizione un po'più ragionata di quanto io non possa fare qui adesso
Credo sia importante anche per la circostanza della quale siamo chiamati a discutere di libro collocarlo nel dibattito politico
L'ho qualche tempo fa è uscito un piccolo di brucino dalla terza di una persona che ha avuto delle responsabilità nelle politiche verso il Mezzogiorno Carlo Borgomeo che cominciava così la questione meridionale e oggi divenuta non gli USA
Ed è difficile scusate se la metto in maniera così
Franca e schietta è difficile prendere voti
Il Sando la bandiera della questione meridionale pur con le ultime elezioni risultato dei Cinquestelle forse si può si dovrebbe aggiungere o qualche corollario ma senz'altro fino a diciamo fino all'anno scorso la metterei proprio così senza alcun dubbio
Politici Chirivì indicassero la loro meridionalista
Era difficile trovare era proprio difficile trovarne mentre invece lungo questione meridionale questione nazionale sono stati fra di loro intrecciata potremmo dire che e nella carta costituzionale della sinistra italiana questo rapporto con la questione meridionale
Senza fare nomi di grandi dirigenti anche del Partito comunista del Partito socialista ma insomma nella storia della sinistra italiana e invece la questione meridionale divenuto noioso un filosofo che è stato anche un politico Biagio De Giovanni
Ha scritto un libro qualche anno fa dicendo che insomma la questione meridionale è stata sostituita dalla questione settentrionale che la Seconda Repubblica nata fondamentalmente su questa sostituzione
Lo diceva anche con rivolgendo parole critiche nei confronti della tradizione alla quale lui stesso apparteneva ma segnalando davvero un punto di rottura nella storia nazionale
Questo avuto qualche conseguenza non solo perché di fatto dalle politiche pubbliche il Meridione è uscito
Non è più presente com'era presente per dirne una è tempi dell'intervento straordinario
Quella stagione si è conclusa non credo che abbia dato buoni distolto e risultati la stagione successiva cioè i venti venticinque anni successivi alla fine dell'intervento straordinario perché le politiche messe in campo hanno non hanno ridotto il gatto a tra nord e sud o come invece si è ridotto negli anni cinquanta sessanta inizi anni settanta
E quindi si è posto si pone oggi il problema di come riprendere certe questioni e il libro di o Francesco Maria Tedesco
Mostra bene quali sono i pericoli ai quali va incontro un oggi un discorso sul Mezzogiorno come difficile riprenderlo evitando credo che a questa potesse il suo intervento
I due le due maniere tradizionale con le quali si ripresenta nel dibattito pubblico oggi
Non vorrei nemmeno dire la questione meridionale il sud del Mezzogiorno ma persino l'uomo cioè io credo non so se si sente l'Abi inflessione napoletana o la sua calabrese ecco ma se se si sente SIT si penserà subito di dei che sono estroverso vivace solare caloroso autentico genuino insomma
Ecco questi sono gli steroidi via stereotipi ai quali si alludeva
E che vengono riproposti oggi o per come dire lasciare in una condizione di subalternità il Mezzogiorno
Che un ugual rientrato dove c'è scarso capitale sociale dove c'è scarso senso civico dove impera la criminalità e via di questo passo
Oppure per svolgerli il libro mostra benissimo e credo che sia la parte migliore del libro
Oppure per giocarli diciamo così in positivo di ribaltarlo sul piano del valore ma di riproporli dalle quali fondamentalmente quando si dice che no il sud e il sud resistente che propone una via diversa rispetto all'Occidente capitalistico alla razionalità
Occidentale alla freddezza settentrionale e via di questo passo
Il ribaltamento non modifica in realtà rappresentazione la gioca in un'altra maniera la ribalta in positivo ma in realtà rimane vincolata prigioniera alla stessa Stelluti Piva
Ecco per dire però io prima ho cominciato dicendo voglio collocarlo del dibattito contenuto attuale la la salotto ricco greggi di descrivere queste diverse modalità di rappresentazione del sud però devo fare quello per cui sono venuto qui cioè leggere un posto
Che è apparso sulla pagina del sindaco di Napoli Luigi De Magistris che dice perfettamente tutto quello che il libro aiuta smontato
Cioè se uno vuole sapere a che cosa serve leggere libri Francesco Maria Teresa legga il posto di De Magistris e poi sappia che nel libro trova tutto quello che serve per smontare questo tipo di retorica se non nei terminata la Ka eccolo è un po'lungo perché De Magistris è uomo del Sud cioè l'uomo caloroso e torrenziale e quindi non scrive un posto non scrivevano imitativo essi se c'è tutta spagnolo sicuramente
Cioè il cognome De Magistris
è venuto il momento di accelerare in modo forte e radicale sull'autonomia della città di Napoli come si addice ad una città che è una capitale del mondo oltre che del Mezzogiorno d'Italia imposte del tre settembre mille novantanove dell'altro ieri
E dal mille ottocentosessantuno che abbiamo dato come si dice dalle nostre parti prima le casse del Banco di Napoli che oggi di Napoli non ha più nulla per risanare i debiti dei savoiardi poi mi dice il mio Borboni ISMU ripreso alla grande a sinistra
Voi meridionali in prima linea sul Piave della Grande Guerra per difendere la nazione pone alle variazioni dal nazifascismo che ha visto Napoli nelle quattro giornate del quarantatré ad essere la prima città d'Europa
Con una rivolta popolare a liberarsi prima dell'arrivo degli alleati dal più potente esercito del mondo quello tedesco quali va be'fascisti italiani
è un po'il brutto in quel momento ma insomma
Pare enorme contributo di meridionali delle fabbriche del Nord dello sviluppo post bellico a cominciare dalla FIAT quindi le profonde ignobile discriminazioni che da quaranta anni vengono messi in atto delle scelte politiche ed economiche dei governi che hanno guidato il nostro paese qui c'è un appello alle ragioni del Sud di Napoli a mezzogiorno del del soul e del mandolino di tutto
Le chiediamo che il riscatto del Sud non passa dalla questione meridionale lasciare ai potentati che governa la Roma ma dall'autodeterminazione dei popoli del Sud ecco su questa dote mi deve essere proprio del Sud chi parla del sud anni a nome di chi per conto di chi chi ha titolo per parlare
Anche qui il libro di del tedesco aiuta molto a capire queste cose cioè le sottili dialettiche che sono implicite in questi in questi passaggi
Lato detenne sopravvissute che attraversa il senso di appartenenza la loro terra devono lottare per emanciparsi della conquista dei diritti Napoli ha dimostrato che può riscattare alla grande con le mani pulite contro governo ingiusti ed arroganti con la forza del diritto costituzionalmente orientato che si connette con le masse popolari sempre più protagoniste non più supini al potere locale che andava a braccetto con quello nazionale una polemica
Sono nemmeno a metà del posto forse non posso leggerlo tutto poi arrivano le tre proposte ce la moneta parallela all'Euro il manifesto concreto per l'autonomia di Napoli che non sa che cosa mai si possa concretizzare
Non ci sono i marciapiedi di Napoli non c'è la spazzatura non non ci sono ora non voglio fare la polemica perché la di complici interni un pochino più teorici
C'è una rappresentazione del sud prima di agganci storico sociale
E questo mi pare che sia il merito anche su un altro terreno che è più facile da seguire perché libri lo sapeva il libro che si legge benissimo quando si tratta della rappresentazione estetica del sud delle serie televisive o di di Gomorra piuttosto che di Montalbano
è il libraio da capire perché suddivide rappresentati una certa maniere che cosa in gioco in quella rappresentazione credo che ora lo collocato nel brevemente nello sci nella scena filosofico prova da collocarlo nella scena politica con l'aiuto del sindaco di Napoli lo si può collocare anche nella comprensione di quali sono le ragioni della rappresentazione di oggi il sud del dei mass media nella nella nella canzone popolare e credo perché per tutti questi motivi sia un libro veramente notevole
Grazie allora io proverei entrare un po'nel vivo anche per intanto della stesura di un libro perché verrebbe un libro di filosofia
Ma soprattutto nella prima parte per i tanti riferimenti anche al dibattito che c'è stato precedentemente forse per chi non conosce bene il dibattito sul sud sui media lirismo su quello che è stato in fin dei conti una parte fondamentale anche del dibattito pubblico
Pensiamo al dibattito che si è snocciolato a partire dal Pci e a tutte le questioni agrarie arrivando poi fino al giorno ai giorni sono al giorno d'oggi in cui comunque la questione meridionale in qualche modo emerge anche l'immersa anche nella campagna
Gli elettorale del fino al quattro marzo ecco io intanto chiederei all'autore innanzitutto di spiegare cosa intendi quindi con mediterranei Isma'che è un concetto che non significa solo un riferimento al Mediterraneo me proprio un punto di vista che che si è assunto rispetto al Mediterraneo
E poi appunto questi stereotipi che già abbiamo iniziato a a intravedere e anche la cui radice insomma importante andare provare a capire come invece oggi la politica in qualche modo e il dibattito appunto pubblico prova e ha trovato un terreno fertile per veicolare questi stenotipista
Allora intanto diciamo che il titolo di questo libro è il sottotitolo sono allora il titolo un calcolo del più Celebre più famoso libro di ed ora side orienta lirismo orientalis mo'è un libro che in sostanza il compito molto importante seminale come testo quell'ibrido per settanta otto settantanove
E di smontare per l'appunto le immagini del Lorient
Cioè orientali Isma'è un libro che guardando alla pittura dia anche oppure alla letteratura di Flaubert eccetera con esclusione mi sembra dell'Oriente l'ISMU tedesco dell'Oriente Lismore Busso insomma Said fa questo lavoro di smontaggio delle immagini del Met del dell'Oriente
Ora questo dibattito lanciato da Said ha avuto una ripercussione anche nell'area
Del Mediterraneo c'è un certo punto alcuni teorici soprattutto statunitense hanno cominciato a pensare che anche che che ci potesse essere una forma di orienta lirismo in una nazione oppure una forma di orientali svolgano riguardasse solamente Lester nel senso di il Medioriente eccetera ma anche l'area del Mediterraneo e quindi si è sviluppata una riflessione critica nei confronti anche dei e soprattutto dell'antropologia in fondo questo libro è anche un libro particolarmente critico nei confronti di una certa Antropologia io
Insomma dico che dirgli altro alcuni antropologi non l'hanno neanche presa tanto bene perché ovviamente l'antropologia si è cambiata dagli anni ottanta in poi eccetera però
Diciamo la l'antropologia come già assai in qualche modo suggeriva
A negli anni i libri lavorato affianco
Del colonialismo
Di e questo è come dire una specie di di di di peccato originale una specie di colpa che l'antropologia si porta dietro sulla quale però ora c'è una riflessione critica il autocritica molto molto forte quindi
Mediterranei suonerà anche il tentativo gli stermini e non è mio nel senso che io lo lo lo lo utilizzato non sapendo che Michael Herz sempre che è un importante antropologo
Contemporaneo l'aveva usato in un libro
Che si occupò fondamentalmente dell'antropologia della Grecia moderna
E mediterranei fa appunto e questo calcolo
Del immediatamente il Mediterraneo di cui parlo io e di due tipi però uno e quello che anche voi avete sottolineato cioè lo smontaggio dello stereotipo lo stereotipo del Sud su il mandolino la pizza
Eccetera c'è uno stereotipo però denigratorio no cioè l'arretratezza alla tutta una serie di caratteristiche ora non sto a dire
L'altro però è il medesimo e di terrorismo dell'orgoglio il mayday del Mediterraneo Isma'rivendicativo perché perché
Proprio perché in qualche misura in questa forma di mediterranei Isma'rispondeva alla critica che veniva fatta dal degli al al meridionalismo cioè il meridionalismo era diventato piagnone era diventato noioso e quindi risponde a questo significava rispondere attraverso delle forme di rivendicazione orgogliosa
Il pensiero antimeridiano e perché Franco Cassano un po'ormai diversi anni fa ha scritto un libro molto molto fortunato e che si intitolava per l'appunto il pensiero meridiano in cui rivendicava cioè rovesciava lo stigma
Prendeva l'elemento negativo attribuita al sud la lentezza per esempio e ne faceva un elemento positivo noi siamo lenti e ne siamo orgogliosi perché la lentezza è un modo di reagire alla velocità all'autodromo razzia diciamo del del del capitalismo contemporaneo il capitalismo è velocissimo e noi al Sud siamo lenti di realtà
Anche questa appunto è una retorica da smontare io nel libro appunto prova a smontare questa retorica
Per il parlare di vicende politiche mi ha colpito per esempio questa forma a proposito di forme di mediterranei ritmo di questo secondo tipo
Minniti che va a parlare parla con la stampa con politico punto è questa rivista molto importante fanno un'intervista intitolano quest'intervista il Ministro della paura
E lui dice candidamente le Calabrese Minniti Calabretti Reggio Calabria credo comunque sommati del sud della Calabria e dice io quando trattato con le tribù libiche che gli ho detto
Tutto sommato ne siamo uguali
Perché io sono calabrese sono meridionale vengo dal Sud Italia da noi Patti si stipulano con il sangue con una stretta di mano cioè che appunto
E l'immagine un po'appunto dello stereotipo negativo che ci hanno sempre attribuito no cioè appunto i patti di sangue la la questo l'onore eccetera eccetera rovesciate non in un elemento di
Il in un elemento positivo no e questo è un po'queste sono le due forme diciamo del
Del Midi terrorismo mediterranei Isma'appunto
Nel senso di di creazione di immagini stereotipate negative
è un mediterranei Isma'come rovesciamento dello stigma
Che produce anche a livello culturale anche a livello di di mercato molto un grande indotto pensata la notte della Taranta cioè a come il tarantismo si è trasformato da un elemento che studiato da De Martino eccetera di attraverso il quale si descriveva il disagio di una civiltà a un elemento invece di rivendicazione orgogliosa e anche decontestualizzata cioè un passaggio molto bello di Clara Gallini che di De Martino è stata allieva i che dice in nelle nelle nei negozi salentini ormai puoi comprare un disco di pizzica insieme a una copia paperback di della terra del rimorso e poi anche una bella bottiglia di primitivo et mes mi mescole tutti insieme in modo assolutamente decontestualizzata e questo fa appunto questa forma di rivendicazione orgogliosa
Di un'identità meridionale che che ricchi come dire che in qualche misura non Facchetti
Scimmiottare le forme di rivendicazione delle piccole patrie
No di di questa nuova identiche questa presupposto identità meridionale ora Massimo prima diceva ma qualche tempo fa l'anno scorso Salvini andò a a Napoli e per rispondergli che cosa fece invece di rivendicare la modernità a la la de de di del di alcune esperienze meridionali mi fece una canzone Luisi Wisin Merrone cioè venissero quello che effettiva cioè cercarono di prendere questo stigma dell'essere terrone di rovesciarlo ecco tutta l'accozzaglia di ma lei me l'ero segnato magari
Ecco di terroni unite gente do Sud si chiamava
E mi è tutto tutta una serie di stereotipi Autori entra Rizzante innocente sto mediterranei come secondo tipo cioè siamo briganti non siamo mai stanchi l'anime viva con voi Channing con ancora un brigante
Il Sud non si tocca sono pronto alla morte i eccetera eccetera e ci dovete dare quello che ci avete levato cioè
Ed era sta canzone in cui appunto questi meridionali diciamo a Salvini tutto quello che se in effetti dal veniva contento di sentirsi dire cioè meridionali sono briganti eccetera c'erano forme appunto di auto Pezzano grafia negativa
In cui tu giochi con lo stereotipo correndo il rischio di viti viti vivificato continuamente
Sì in effetti al non ci sono altre due capitoli del libro che collegandosi a questo sono se non è particolarmente interessanti perché ci fanno entrare un po'nel dibattito politico anche attuale ne abbiamo assistito quest'estate
A uno esplosione di informazioni anche rispetto o disinformazione secondo il punto di vista rispetto a ciò che stava accadendo
Nel Mediterraneo perché ovviamente sappiamo bene del Mediterraneo attraversato ormai da diversi anni da un fenomeno strutturale di quello dell'immigrazione no
E per ritornare poi al tema delle mediterranee ovviamente e il Mediterraneo il cuore di questi passaggi delle persone e anche di una costruzione tutta politica
Vera o opero simile ecco di quello che che accade
Da questo punto di vista e come i il libro affronta il tema poi della appunto di delle primavere arabe ad esempio la questo è un capitolo secondo me molto interessante perché c'è tutta una lettura o occidentale rispetto a quello che che è avvenuto
Lì che appunto mettendosi gli occhiali dell'Occidente provava a capire quello che accadeva
In una forma che poi non teneva conto effettivamente della realtà e di quello che i cambiamenti che si sono prodotti hanno portato ecco quindi per restare nel nel dibattito politico e anche nella più stretta attualità
Mi piacerebbe capire come come l'avete rispetto alla proprio a questo rovesciamento che avviene nel dibattito pubblico rispetto proprio al merito Errani o cioè Imeri Terragno da tanti pensatori comunque ritenuto la culla della civiltà e il mare come elemento che unisce le civiltà che si affacciano sul Mediterraneo e quindi da Matvejević in poi insomma quelli che hanno insieme una stessa cultura respirano il mare le il sole tutti questi stereotipi di cui abbiamo già parlato ma allora cos'è davvero il Mediterraneo cioè c'è o non c'è anche appunto è una questione immagino anche più filosofica che diciamo che che concreta nel senso strettissimo no ma cos'è in fin dei conti allora in Mediterraneo e la cultura che se costruite intorno al Mediterraneo e gli occhi che ne possiamo avere su questo mondo
La domanda per me molto complesse allora comincio con una battuta quasi per scherzo
Qualche anno fa su una rivista di Filosofia importante che voleva offrire una mappa della filosofia italiana
Comparve in un giudizio su quello che mio maestro del cioè Vincenzo Vitiello che un filosofo napoletano che veniva presentato come il più grande filosofo vivente dell'Europa meridionale ora l'Europa meridionale non so dal punto di vista filosofico sei non l'autorevole seguite nella Francia credo di no perché Francia e Germania che sono potenze filosofiche continentale
Non venivano identificate con l'area mediterranea e la cosa ovviamente molto problematica per la Francia non ne parliamo e quindi grosso modo si mettevano insieme non forse Spagna Grecia la Grecia contemporanea non è né una potenza filosofica
Non esprime pratone sopra devo Aristotele
E nemmeno la Spagna quindi era un modo per fare un elogio
Dovendo circoscrivere un'area geografica
Persino ridicolo mi permetto di dire
Ritagliato un'identità che di fatto non esiste cioè non esiste una filosofia meridionale
Che abbia qualche tratto comune per cui assenso di rivolgersi a un filosofo dice scusa il più grande filosofo dell'Europa meridionale sedimi dicessero d'uso il più grande filosofo di Baronissi vivente cioè
Verrebbe immediata la risata ecco grosso modo è un giudizio del genere che è una risata del genere che il giudizio sul sollevava
Perché il primo problema che io credo si abbia è quando si pretende di trasformare una nozione che culturale
Quella di Mediterraneo non siano culturale non solo geografico ovviamente innovazione politica
E molto complicato farlo
Perché lo scenario lo scacchiere mediterraneo meglio era esso stesso complicato a dentro storie diverse quando per esempio si dice che militerà nella culla della civiltà si vuole immaginare scritti che immaginiamo né con la culla
Ecco un bimbo che nasce nella culla varare attorno ci sono i genitori che lo guardano con uno sguardo dolci amorevole no mi garantì stato teatro di atroci essa minutissimi conflitti non solo adesso
Ma anche tutta la sua storia passata quindi dire del Mediterraneo la cura delle civiltà
Sembra voler dire che un luogo di concordia e di armonia
E di solito quando lo si dice lo si dice per sottolineare il fatto che insomma il male sarebbe venuto da fuori cioè sono le potenze del nord che hanno portato per esempio quando esercizio diciamo così
Di di discuterà sopraffazione coloniale hanno portato la violenza per cui per esempio questo è anche il detto molto bene del libro il terrorismo avrebbe solo cause
Esogene non endogene siccome noi siamo abbiamo stuprata i Paesi africani o i Paesi mediorientali
A me subiamo la ritorsione di una violenza che si viene appunto rivolta contro
E le cose purtroppo sono molto intrecciate sul piano teorico vorrei dire semplicemente questo immaginiamo che ne ne parliamo una lingua il problema dei mi dite realismo se dovessi villa in teoretici sì che è un problema di lingua no
Uno avrebbe detto De Rita ne parla una lingua se c'è una lingua c'è un vocabolario se c'è un vocabolario c'è un'istituzione che normalizza gli usi e i significati delle parole se non potremo parlare ma se è così c'è un potere c'è un'Accademia della Crusca dietro un vocabolario che ha stabilito l'ordine di cui significati e che più o meno lo governa
E che mi dice quando si vuole la Vostok quando non ci vuole quando ci vuole il plurale quando una parola in declinabile tuttavia e via di questo passo
Se c'è un'Accademia della Crusca c'è insieme un potere se c'è un bis potere che intrecciato con un sapere quando deve prendere la parola qualcuno che in quel vocabolario non si trova rappresentata è costretto a trasgredire una regola necessariamente costretta a trasgredire una regola
A essere e questo motivo anormale rispetto alla normalità di una lingua delle istituzioni dei poteri dei saperi che appunto si intrecciano in una lingua ora ne siamo ci siamo illusi
Che la trasgressione sia di per sé positiva
Questo vale nei confronti delle primavere arabe non sto cambiando discorso ecco
Sono state le primavere arabe che hanno rappresentato un momento di ribellioni rispetto ad un certo assetto di potere rispetto a regimi corrotti però che ci siamo illusi
Che la semplice trasgressioni sia di per sé positiva cioè porta necessariamente un bene per noi
L'abbiamo assunto con lo sguardo autocritico dell'Occidente che sa bene quali sono state le sue colpe le colpe commesse in Africa tutta una storia di di di sopraffazione di sangue di violenza di dominio coloniale
Che c'è naturalmente
Però illudendosi che bastasse mettere in discussione c'è che qualunque voce critica nei confronti di questi di questo assetto dominante fosse di per sé positiva buona cosa che invece si è dimostrato non essere basta vedere la situazione in Libia allo stesso modo si deve dire
Chi è dentro quel vocabolario Tipper esprime si deve necessariamente usare le parole normali
è non per questo è come dire assuefatto dominato subalterno solo oggetto non per questo è sì un grande storico francese Michel deserto ha scritto un libro che si chiama invenzioni invenzione del quotidiani dimostrava quelle che lui chiamava nel sull'asse di poco le pratiche di resistenza che è possibile come devo dire coltivare all'interno dell'ordine normale cioè non è detto che chi è fuori e bravo non è detto che chi è dentro schiavo
Non è vera in senso assoluto né l'una né l'altra cosa e purtroppo io credo che il libro mostra che in tutte queste faccende ci vuole un'analisi di di come si di come dicono gli inglesi Latisana resiste c'è un'analisi di caso cioè caso per caso si può valutare
Se quel determinato atteggiamento per esempio di ribellione rivolta è un atteggiamento come devo dire di Emma emancipati Ivo oppure ma è un atteggiamento che produce nuova sopraffazione così come dall'altro lato
Sì casa per casa si può valutare se una prospettiva come devo dire interna all'ordine costituito è semplicemente subalterna è soltanto conformista o è invece una via per il cambiamento
A me non abbiamo risposte come dire assolute ma solo per caso per caso si può valutare come fanno le cose nelle vie della storia
Ultima domanda che poi dobbiamo chiudere e e per Francesco Maria Teresa comma
Alla fine di questo libro c'è un capitolo abbastanza lungo più distretto attualità proprio di delle serie televisive dei libri che sono stati venduti che hanno avuto particolare successo no
E il libro si chiude con una frase non so se amara o comunque che che non lascia diciamo intravedere speranza o mi sbaglio lei dice alla fine
In verità la vita è finita e va in scena la scrittura severi che se è vero che i bambini palermitani si identificano i personaggi de nel presso una serie di capire capi severo più nuove leve della camorra si ispirano a Gomorra
è de un finale che somma dopo una lunga trattazione anche teorica o comunque approfondita ci fa vedere poi invece che la realtà sì cioè come dire anche gli stereotipi si veicolano attraverso questi strumenti e generano Poirier nuovi mostri ecco
Eh sì allora intanto voglio tornare un attimo su quello che diceva Massimo sul della Genealogia diciamo della del della maternità delle ore della della cultura della culla della civiltà perché
In realtà per esempio l'esperienza greca dimostra benissimo come questa retorica dell'origine questa retorica della culla realtà abbia completamente for Clouzot come direbbero gli psicanalisti la cani anni abbia completamente che come dire di i tagliato Fulvia
Tutta la questione del contemporaneo tutta la questione della storia certi mai con Herzog in quel suo libro su sull'antropologia greca molto molto molto bene come l'identità greca sia tutta giocata soprattutto dello sguardo europeo sull'identità greca se tutto giocato sulla questione di che cos'era la cresta classica
Ma della Grecia contemporanea non gliene importa niente a nessuno per esempio della dimensione altamente turchi Zanata della Grecia contemporanea
Non gliene importa niente a nessuno e questo lo dimostrava molto bene facendo vedere come era l'architettura greca cioè le case greche da fuori molto classicheggiante neo classicheggianti e dentro invece molto turche tappeti molto cioè queste molto icastico molto significativo di come e l'Europa guarda il Mediterraneo appunto come culla della civiltà in cui però il presente non c'è la storia non c'è il Sud neanche visto come questi la Magna Grecia la cosa però è tutto fermo ha una storia finita finita molto presto
Sulla domanda per quanto riguarda la fine liquidi in questa in questa chiusura il capo volgevo una frase di Giulio Ferroni che un critico letterario che diceva è finita la la letteratura inizia la vita
In realtà appunto mi sembra il contrario nel senso che appunto sembra che la la vita sia diventata letteratura in cui io
Mi sono permesso di in questo libro di toccare due stanza anti Laici diciamo uno e Roberto Saviano
è un altro e ahimè Giovanni Falcone ma non Giovanni Falcone come magistrato per la sua opera di di contrasto alla mafia Giovanni Falcone come scrittore perché nella scrittura di Falcone
Così come nelle cose che scrive Saviano si vede tutto quella specie di Audi compiacimento diciamo appunto mediterranei sta in cui c'è una specie di reportage dall'inferno Saviano ti racconta
L'inferno del sud nel quale lui è stato di cui lui conosce i codici
E no conosce il codice per i POR raccontare solo lui perché c'è una forma di individualismo possessivo cioè io posso parlare del Sud perché io sono meridionale io conosco bene quei codici che voi non conoscete ve lo racconto vi faccio vedere l'orrore
è però poi in qualche modo questo deve servire come una forma catartica che ci salva tutti
E questo è molto rischioso c'è i
Per l'appunto di di ragazzini che si identifica cioè la la la serie televisiva il capo dei capi l'ha scritto uno la scritta uno che è figlio di un giornalista ammazzato dalla mafia ceppi Claudio Fava il figlio di Pippo Fava ucciso dalla mafia eppure quella serie televisiva ha rappresentato una miniera inesauribile di i i ceti mimetica nella quale le persone attingevano per prendere come personaggi positivi ai me
E Totò Riina Provenzano eccetera l'auto etnografia che insiste indulge su queste forme poi produce questi mostri
Io faccio il caso nel libro
Di un mio amico musicista che il corso gruppo a hanno scritto la canzone si chiamava Onda Calabra e in cui loro ironizzano molto faceva appunto auto etnografia cioè si rappresentavano come i pezzi senti meridionali terroni un po'scalcinati etc a un certo punto questa canzone viene presa da Antonio Albanese per qualunque mente e la trasforma cambia le parole
Il fronte meno di questo gruppo che è un mio amico sì se al a quel punto si offende ce l'ha come cioè non capendo che realtà era stato quell'indulgere in quelle forme di auto e tono grafia di denigratoria che aveva prodotto cioè quindi il gioco di
Parlare diciamo di se stessi
Giocando sullo stereotipo poi è un gioco pericoloso
Per tornare appunto a invece a a Saviano il suo è appunto un lavoro che naturalmente io non sto dicendo che Saviano non devi raccontare
La camorra che non deve va fatto un lavoro egregio lavoro insomma importante anche molto rischioso per l'appunto però c'è una forma di compiacimento c'è una forma di in c'è un un'indulgenza nei confronti dell'orrore di questo orrore che che in qualche modo eh sì da respingere ma che un po'ci inorgoglisce noi veri uomini del Sud noi veri veri duri Saviano porta sempre un anello al dito al dito indice che ha porta un'iscrizione
In ebraico che dice la più grande vigliaccherie la paura c'è e c'è questa forma di machismo secondo me
Nella sua posa anche nella sua pro semikhah quando racconta le cose ha sempre un atteggiamento molto ieratico molto ecco questa è una cosa che secondo me non voglio fare io a mia volta mediterranei sta e non voglio tira fuori elementi di individualismo possessivo però
Chi è del sud conosce quella quella posa
Conosce la posa di chi per scandalizzi per épater les Bourgeois arriva in un contesto settentrionale comincia a dire al mio paese hanno fatto questo hanno fatto quello al mio paese hanno decapitato uno hanno usato la testa come Piras segno cioè chi è del sud che vive nei luoghi di mafia di 'ndrangheta di camorra eccetera sa di che cosa sto parlando
è legittimo
Non vado oltre al mio paese la pizza migliore che altrove per il resto mi ritrovo perfettamente nelle cose che ha detto Francesco Maria mi rendo conto anche io che come scrivo sul Mattino le le le polemiche che hanno investito la serie
Tratta da Gomorra
Sono rimbalzate sulle pagine del mattino e hanno diviso la città in quelli che dicevano sì appunto ci sono effetti di di mimetismo in cui si vedono il i giovanissimi che per strada rifanno le stesse cose di don Pietro stava stanno le cose di questo genere
E c'erano quelli che invece diceva sì però non si può rappresentare Napoli come se il diremmo fosse senza soluzioni si può rappresentare Napoli senza lavoro si può rappresentare la pur facendo finta che non ci siano lo queste cose rimuovendo il male ma solo guardandolo in faccia tu puoi aiutare una presa di coscienza e in effetti il dilemma
Mi pare che non venga superato né da quelli quali appunto dicono che
Assumono fondamentalmente i codici estetici senza essere consapevoli del nesso che le sedi che intrattiene sempre con l'etica questo lo sapeva già Platone ovvio pure a Cacciari poeti dalla città ideale e vi facevo un complimento dice perché diceva i Verdi erano pericolosi non si può pensare
Che la differenziazione estetica
Esoneri discussi dalle loro responsabilità ci sono delle responsabilità evidenti
Che sono responsabilità pubbliche che però non non non significa appunto che l'unica risposta sia la censura cioè siccome pericoloso allora censurano ovviamente siccome pericolose bene pericoloso nel senso che ne va del dell'autorappresentazione che un'intera città dà di se stessa e su cui costruisce il proprio futuro è bene che si è accompagnata da uno sguardo critico cioè da una diversa consapevolezza
No si è semplicemente giusto una precisazione su questa cosa norma è chiaro che condivido quello che dice Massimo il la questione erano questa vede di stile
Cioè lo stile di Saviano è chiaro io non penso che anche qualora c'è qualcuno che imiti don Pietro stava stava eccetera la responsabilità sia di Saviano
è chiaro e e e e peraltro la letteratura intrattiene
Un un rapporto né l'arte intrattiene un rapporto con l'etica ma non è un rapporto diretto nel senso che non è che l'arte di Saviano si deve porre il problema di edificare le masse
Quindi il il mio appunto è un discorso sullo stile e sullo stile Saviano che nel come dire stridulo nello stigmatizzare stigmatizzare l'atteggiamento camorristico in qualche modo ne fa proprie però alcuni codici volevo mettere in luce questa contraddizione no semplicemente questo
Grazie non so se ci sono domanda del pubblico va bene allora vi rimando alla lettura ovviamente di mediterranei Ismael penserà antimeridiano grazie all'autore Francesco mare tedesca grazie al professore Massimo Adinolfi buona serata