"Il sogno dell'abbondanza. Le nuove vie della cooperazione"

Credo che possiamo iniziare
Questa conferenza stampa per la presentazione del libro il sogno dell'abbondanza
Io sono Roberto Maurizio Segretario Generale dell'anche se l'Associazione giornalisti per lo sviluppo internazionale che si occupa appunto di problemi inerenti alla terzo mondo
Volevo soltanto
Presentare
Ma non fa niente non è amplificato
Volevo soltanto presentare i nostri ospiti che sono Bruno Catenacci
Filosofo esperto del dello LDP è del programma potere
Luciano Carrino psichiatra dal mille novecentottantacinque esperto dell'Unità tecnica centrale della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo membro del Comité da qui della Cei sulla povertà
Eduardo Missoni medico specialista in medicina tropicale esperto del unità tecnica centrale della Direzione generale per la cooperazione allo Sviluppo e presidente dell'associazione degli operatori di cooperazione allo sviluppo
E Luca Toschi il direttore delle Edizioni cultura della pace docente universitario
Io volevo subito a dare la parola alla vicedirettore dell'IVRI che così gentilmente ci ha ospitato e il signor William Loris
Grazie dottor Maurizio
Prima dei tre ottobre scusare il mio italiano che un po'americanizzato di dato a mio mia origine io vorrei dare il il benvenuto alla alla stampa e alla anch'essi per questo momento importante presentazione di questo nuovo libro
Che viene
A un momento critico direi nella vite della storia della cooperazione
Noi con questa nuova sede dell'inglese qui nella centrale di Roma noi abbiamo la possibilità adesso dopo dieci anni di lavoro qui in Italia
Di avere un posto doppi doppia dove dobbiamo possiamo fare contatti come questi e speriamo di sviluppare e i nostri contatti con la correzione il il mondo della cooperazione italiano
E altro di più di di questa posizione
Li li
In due parole era
Fondato dieci anni fa per fare formazione dei giuristi
E altri membri del del comunità legale giuridica nei in nei Paesi in via del sviluppo
Di più recente lavoriamo strettamente colore i Paesi dell'Est
Nel piano di sotto a questo momento c'è una hall a che piano di di giuristi
Dell'Asia Africa latine americana
Dodici paesi dell'est
E chi lavorano sui problemi giuridici in questo momento della transizione da un sistema all'altro
Allora noi siamo molto felice dei averi questo avvenimento è nostra sede speriamo che
I vostri lavori hanno il successo
Chi li mette grazie grazie
Adesso volevo passare la parola Luca Toschi nel dire direttore dell'edizione cultura della pace
Cosa mi deve dire un direttore editoriale che ha pubblicato da poco un libro
Se non che è convinto di questa operazione che il libro uscì lo sosteniamo un'operazione abbiamo cercato e abbiamo costruito
Con gli autori
Quindi questa Barbie non ve la dico fregiava sapere
Vi dico un'altra cosa che non è di certezza ma è di dubbio
è difficile fare e io non sono sono direttore editoriale mi rappresenta un gruppo sia ben chiaro
è difficile oggi fare
Editoria di questo tipo
Perché siamo schiacciati fra due fronti che combattano fra di loro ma sempre più al sospetto che copre non sotto il terreno fra di loro
Coloro che rivendicano
Il diritto alla teorizzazione teorizzazione più o meno planetaria
Insomma ci spiega nel mondo per intendersi
Ci spiegano l'economia del mondo ci spiegano la struttura istituzionale del mondo
Troppo vicino e
La cultura planetaria
E dall'altra parte abbiamo gli operatori gli elefanti che stanno andando verso questo cimitero
I professionisti e gli anni ottanta
I quali venga da me dicendo mi sono un professionista che queste cose le facciamo
Vi assicuro che stare schiacciati fra chi teorizza la realtà e che la realtà la gestisce visto come la stanno gestendo da una parte visto me la stanno teorizzando dall'altra
è molto difficile perché noi dobbiamo fare libri che partano creduto da uno spirito e credo sia fondamentale di ogni istituzione nello spirito di servizio
Cioè l'ora della donna o pubblicare dei libri
Che i nostri lettori comprandoli
Vi entrino in un modo riesca ma in un altro modo celibi che serva servono a conoscere e anche a operare
Questo non è per niente semplice
Questo libro a mio a nostro parere
Porno darà il suo giudizio di competenze specifiche ma a questa profonda novità che io voglio sottolineare e qui concludo il mio intervento perché ben altri della parla qui ci sono le due realtà cioè chi lavora sul campo
Consapevole che il dovere e diritto di operare di agire non è un alibi all'ignoranza della complessità del meccanismo mondiale di questi problemi
Ecco queste persone che sono capaci di coniugare teorizzazione sperimentazione una sperimentazione un'applicazione concreta e poi tornano a teorizzazione la giornata per noi è stato un sincero una sincera boccata di ossigeno
Perché qui la cooperazione non è un sogno
Non è un progetto astratte è quello che è stata fino a ieri e sulla base di quello che è stato fino a ieri quello che potrebbe cominciare a essere non domani già stamattina o forse ha già cominciato a essere da ieri non è un libro moralistico era tanto facile
Dire che tutti hanno rubato dive del premetto valide sia dei tanti ladri ma anche dei tanti troppi stupidi
Incompetenti
Che spesso si abbarbicato all'idea stessa di professionalità con un nuovo gergo è un po'il medico che vi parla in latino per intendersi noti cioè tu hai questa parola misteriosi sia magari semplicemente l'influenza è questo non c'è qui
E questo per me e culture
Cioè è qualcosa di utile semplicemente utile
Così come d'altra parte a me piaciuta tantissimo così
Il segnale anche letteratura italiana mi piace alle storielle
Ma le storielle dove la storia non è edotto la vicenda
Non è aneddoto non è il divertimento accanto al problema impostato e teorizzato e del prospettato no nella l'episodio concreto da cui siamo partiti qui dentro noi abbiamo come e il sottotitolo mi sembra piuttosto chiaro nuove vie alla cooperazione subito dopo storie e riflessione mi è piaciuto che gli Autori volessero prima storie e poi riflessioni e quest'anno sono storielle
Sono casi specifici
Dove sfruttamento nel Salvador si chiama Maria a ventun anni abita a San Miguel a un bambino di due anni e mezzo e abitano una certa strada questa a me interessava dove la vita vissuta non è l'intervallo divertente ma è da lì che gli autori hanno tratto esperienza per proporre con molta umiltà e anche di questo devo rende viene atroce molto ambita in questo libro
Delle ipotesi che sono operative
Ma dove l'operatività se Dio vuole sia liberata e tutta quella Pseudo ipocrisia che era la professionalità degli anni ottanta più per operatività vuol dire il dovere e diritto
Di analizzare ma immediatamente verificando nei nostri analisi sul piano del lavoro
Per poi fare appunto delle pubblicazioni di analisi di questo genere ringrazia
Do la parola adesso Luciano che arriva
Si può penso che può esservi utile avere delle informazioni su come nasce questo libro perché è stato fatto che cosa vogliamo
In fondo dire con questo con questo libro
Comincerei dal dire che è nato l'estate scorsa quando è cominciato ad affluire sulla testa della cooperazione una serie di
A parte degli interventi la magistratura ma anche molti interventi di da parte dei dei media che metteva in evidenza difetti e limiti inenarrabili della cooperazione ora gli autori di questo libro son gente che ci lavora dentro sono una settantina un'ottantina di persone direttamente che hanno collaborato a questo libro ma che in fondo ne rappresentano diverse centinaia perché son persone che lavorano sia dentro al ministero sia nelle Nazioni Unite siano i programmi
Sul terreno soprattutto moltissimi e e lavorano con ovviamente le controparti la gente che nei paesi nei diversi paesi sta con noi e in quella circostanza prevedevamo questa gente lavora per una parte della cooperazione che non posso dire che sia poco conosciuta ma è mal conosciuta cioè a dire la cooperazione umanitaria sanitaria la cooperazione che si fa con con in fondo pochi soldi e molta attività di terreno ma che in realtà in marginale rispetto all'insieme della cooperazione nel libro
Ci sono diverse cifre che vi fanno a che vi danno informazioni su quanto vale la cooperazione di questo genera cooperazione che noi chiamiamo lo sviluppo umano cioè più o meno
Non più dell'uno e mezzo per cento quando è fatta bene
E solo che hanno i sulla testa ci ricaccia arrivava tutto il fango giustificatissime no del dall'altro novanta nove quando Antò The mezzo
Per carità nulla da dire sulle cose che venivano messi in evidenza dalla stampa ma anche noi avevamo fanno strada dire non sapevamo come fare ha detto pensiamo di consegnare a un testo alla all'epoca non sapevamo neppure se sarebbe stato è stato l'incontro
Fondo con Luca questa la strategia che Luís
Ha esposto che c'ha anche incoraggiato a pubblicarlo ma all'epoca ci volevamo solo un po'
Fondo
Dire quello che pensavamo noi non sapevamo ancora chi
Così l'abbiamo scritto pensando soprattutto di di di fare una specie di bilancio delle cose che valeva la pena di conservare che la gente che comunque non ha accesso a questo genere di informazioni
Potesse
Disporre appunto di tipo un informazione normalmente riservata agli addetti ai lavori
Facendo l'abbiamo scoperto molte cose può dire che fare un libro non è siccome non siamo professionisti della produzione di libri anche per me è stata una una una scoperta che facendo abbiamo scoperto moltissime così tanta valorizzare alcune cose che le facevamo ma che non ci rendevamo conto che poteva avere un certo valore lì
C'è una rassegna delle cose che in fondo abbiamo chiesto a della gente di dirci quello che loro facevano di più importante sul terreno il fondo è stato un meccanismo di valutazione la gente l'ha utilizzato per dieci B questo ci sembra la cosa più che abbiamo raccolto montagne
I documenti che ci arrivano dal terreno e poi Bruno dabbenaggine se non vedo più la soprattutto ha cercato di cucire insieme e anche di Moggi Nizzar linguaggio ma su tutti i fatti veri fedeli eccetera
Così ha preso forma questo libro oggi si presenti in una forma che in fondo è impone molto andata al di là della nostra intenzione originale oggi nella prima parte voi trovate o
Il libro non è scandalistico ma direi anche peggio
Ed è un libro scandalistico o delle notizie scandalistiche forse mettono in evidenza delle cose di cui uno può dubitare oppure dei fari beneficio d'inventario siccome era nostra intenzione siamo professionisti la cooperazione tra l'altro lavoriamo dentro
A istituzioni che sono molto vendicativi e quindi siamo anche istintivamente attenti a dire solo ciò che è assolutamente reale dimostrabile
E direi paradossalmente proprio perché non è scandalistico il libro è tremendo da questo punto di vista la prima parte perché c'è una rassegna
Delle dei limiti degli errori degli delle forme in cui si manifesta non solo la cooperazione italiana ma la cooperazione internazionale
Che ci sembra davvero impietosa noi l'abbiamo fatta semplicemente raccogliendo le varie esperienze ma ad una lettura della prima parte può essere impressionante
Rendersi conto di che cosa può accadere in un contesto nel quale l'obiettivo eh pur sempre dichiaratamente quello di soccorrere di fare delle cose in senso positivo ma che poi per una via o per l'altra come si spiega nella prima parte poi si finisce col produrre effetti controproducenti allora lì credo che possa essere importante interessante capire per quali vie per quali meccanismi più con quali destinazioni di fondi e per quali elementi culturali o tecnici o carenze di funzionamento in definitiva dei cinquantasei miliardi all'anno che spende la cooperazione internazionale praticamente solo uno e mezzo per cento
Vanno a operazioni di sviluppo umano è veramente importante capire perché mai l'altro novanta Otto e mezzo non non riesce ad esprimere
Buona fede in malafede con vari meccanismi ecco questo il libro lo fa crediamo con una certa dovizia di particolari non abbiamo avuto interesse non desideravamo mettere alla berlina
Da questo o quel personaggio perché ci sembrava innanzitutto poco democratico chiari bisognerebbe fa una rassegna talmente diciamo esaustiva che citare un caso un nome piuttosto che un altro sarebbe stato ingiusto invece abbiamo citato i meccanismi e all'uso tutte cose che sono
Qualche volta patrimoni abbiamo detto da da quale tipo di esperienza di cooperazione vengono ma fondamentalmente ci interessato il fatto
Più che l'autore della dell'assurdità di turno menziona
A seconda parte
Invece è stata è un po'la parte centrale qua che ci piace di più è la parola parte che raccoglie delle varie esperienze che abbiamo fatto e costruito in varie parti del mondo America cioè molto viene dall'America Centrale impostato il laboratorio
L'America centrale americana di è stato il laboratorio delle iniziative insomma un poche hanno avuto forse per fortuna anche all'interno del ministero maggiore spazio
Ma ci sono ovviamente cose che riguardano Africa
Asia sono tutti paesi con i quali cooperiamo e in tutte queste abbiamo cercato le qualità
Ma le qualità espresse in termini di difficoltà che si devono superare c'abbiamo cercato di presentare le cose dal punto di vista di chi le ha fatte
Ma segnalando sempre i limiti le cose che rendono difficile operare che se voi leggete i documenti che si riferiscono a cooperazione sembrerebbe quasi automatico bisogna partecipare c'è un rituale ormai assolutamente evidente
Perché un del mestiere o anche nei media passano alcuni messaggi standard leoni oggi sono positive
Che esso monologo tutte le imprese sono a rischio
I soldi non raggiungono i beneficiari che sarebbe molto meglio darli direttamente alle persone sono una serie di luoghi comuni che sono i cui alcuni giustificati altri meno eccetera
Noi abbiamo cercato di spiegare le cose dal punto di vista di chi cerca poi di farle vivere nella realtà queste cose incontrare difficoltà allora partecipare che vuol dire beh
Andiamo a vedere come veramente può accadere le leggi sono buone si è vero c'è una cosa molto positiva ma quali difficoltà incontrano che cosa significa essere Nigi e sono tutte uguali eccetera le imprese
Hanno
è colpa loro se siamo arrivati a questo punto dalla cooperazione italiana
Che è stata fatta su misura per le imprese oggi si rivolge contro le imprese una uno dei dati dei libri allucinante e che tutta questa politica in favore con i crediti d'aiuto in favore delle imprese
E in realtà si è ritorta contro non solo la cooperazione ma contro le imprese stesse che in fondo hanno perso competitività internazionale hanno perso immagine in definitiva non hanno raggiunto gli obiettivi in definitiva si è tradotto in un danno generale non è che si è tradotto in un beneficio
Alla immagine dell'impresa italiana nel mondo
Quindi ecco ci sono una serie di luoghi comuni e anche le informazioni di cui parli avere parte falsi che sono riesaminate alla luce di fatti
C'è una parte della quale abbiamo tenuto a ascoltare diretti interessate non viviamo questa realtà di quotidiana in contatto con con la gente che si chiama con un linguaggio tremendo beneficiari della cooperazione questi e vi assicuro che lavorando come lavoriamo noi si perde questa mozione ci fa ridere di pensare che della gente che poi incontrerete nel libro si possa chiamare beneficiario sono presente come noi sta in un altro Paese si batte per cercare di fare funzionare la realtà e ci è sembrato il minimo che si potesse di cercare di farli conoscere per quelli che sono con i problemi che hanno detto alcuni come li incontriamo nomi nella realtà come rincontriamo come interlocutori che poi sono quelli che ci interessa di con i quali ci interessa di approfondire le le relazioni rapporti perché probabilmente se c'è un minimo di potenzialità di cambio nella realtà della cooperazione allo sviluppo questa viene dalla capacità di incrementare i tipi di rapporti con queste persone che sono in frontiera tutti i giorni operatori o gli stessi stesse popolazioni dei Paesi in via di sviluppo Ricci trovate una piccolissima purtroppo l'assegno di queste cose e l'ultima parte per non far della lunga
E e in fondo una parte che ci esce la nostra rabbia
Noi ogni giorno siamo chiamati specialmente quelle dirette da uno degli uffici centrali a a consigliare a dare il nostro parere su operazioni di finanziamento di interventi ogni giorno noi vediamo come potrebbero essere impiegati validamente i finanziamenti italiani
Anche finanziamenti internazionali siccome vitale ha rapporti internazionali sediamo in comitati delle Nazioni Unite non è un fatto Italia
L'ho fatto internazionale che questa massa di questi famosi cinquantasei miliardi di dollari
Annuali
Insomma no non prendere via e va be fin quando uno lo sa dopo un anno ma non lo vediamo tutti i giorni noi vediamo ogni volta che ci sarebbe una cosa buona la fare vediamo come in realtà finisce con l'andare da un'altra parte
Allora ci ha preso una rabbia
Questa rabbia però siccome appunto cerchiamo di essere professionisti una rabbia fredda che si è tradotta nella ultima parte con dei suggerimenti
Che sono suggerimenti che noi facciamo tutti i giorni tutti i minuti alle nostre autorità d'autorità internazionali sono cose che si possono fare
Sono cose che potrebbero cambiare con gli stessi soldi e Freire con le stesse persone tutto sommato
Potrebbero cambiare il volto della cooperazione internazionale quanto meno la qualità delle relazioni fra Paese note paesi del Sud sono banalità
Per la gente comune probabilmente quello che ne scriviamo nella terza parte l'ultima parte del libro
Sono banalità se per esempio si dice che sarebbe possibile lanciare programmi internazionali sullo sviluppo umano
Sarebbe possibile combattere
La il razzismo sarebbe possibile razionalizzare i flussi d'immigrazione in modo tale che non è che siano considerati un un elemento di paura ma siano considerati come sono una parte della storia un elemento di crescita dello sviluppo sarebbe possibile combattere la criminalità
Sarebbe possibile far crescere l'economia senza far aumentare la povertà
Tutte cose che francamente si dice che si dovrebbero fare sono l'obiettivo dalla cooperazione non si riescono a fare ma noi sappiamo che si possono fare
I frammenti del libro dimostrano che quando ci sono certe condizioni si possono raggiungere la terza parte è un po'una specie di piccolo utopia
E che queste cose secondo noi potrebbero essere organizzate e finanziate portate avanti per questa ragione infonde un libro anche un'occasione poi il collega Missoni parlerà più credo più specificamente di questo ne vorremmo fare un'occasione non solo di dibattito ma anche un'occasione di lavoro comune vorremmo che intorno a questi temi e con i contributi di tanti altri
Si arrivasse a creare una presenza facilitare una presenza dalla società civile nelle sue articolazioni qualora nella cooperazione all'operazione mondo a parte c'è ultima parte del libro
E non deve essere un mondo a parte dette questa suo questa sua separatezza non ha favorito una buona qualità il fatto che la gente poi tutto sommato riesce a interessarsi del solamente quando dei contrari vengono ammazzati o si scopre che sono state fatte delle operazioni commerciali che non stanno in piedi ebbene lì è troppo tardi visone che partecipi dapprima noi cerchiamo di suggerire i meccanismi che consentano a alle persone comunemente interessate ai rapporti tra l'Italia e il resto del mondo
A trovare dei modi perché Possa fin dall'inizio fin da quando si decide quando sono i soli quanti devono essere i soldi fino al momento
Poi decisivo in cui si dice che cosa fare con chi farlo ecco in tutte le sue tappe possibile che la gente comune quella che era un mezzo ora o quella che ha un mezzo tempo possa in qualche modo partecipare queste credo che sia una delle cose che non ci siamo sforzati di fare prima di concludere io vorrei ringraziare libri per averci ospitato e non è un ringraziamento rituale la componente dei diritti è una componente che per quanto vi possa sembrare se paradossale è stato scoperto da poco dalla cooperazione voi sapete nella nostra organizzazione centrale non c'è
Nessun esperto che sia stato assunto per essere caratterizzato come esperto dei diritti
Pensate quanto potesse valere qualche fa la questa angolatura visuale che noi poi abbiamo introdotto di fatto perché ci sono persone che comunque se sono sensibili alle diverse facce dei diritti e oggi direi che il libro mette in evidenza quanta parte quanta strada
è stata fatta ma soprattutto quanta resta da fare perciò io veramente ringrazio di cuore
La ospitalità perché ospitalità non solo diciamo pratica collaborazione ma anche simbolicamente significato partito
Sì solo per dare la parola Eduardo Missoni
Grazie
Evidentemente vi sono degli aspetti che nascono dall'esperienza
E che Luciano Caprino in qualche momento maniera ha cercato di mostrarvi come parte essenziale del libro
Egli ha anche accennato alla esperienza del quotidiano che viviamo noi come persona all'interno all'istituzione che in qualche modo si battono per fare realtà
Il mandato tutto sommato anche del nostro legislatore della legge che disciplina la nostra cooperazione legge quarantanove
Che mette proprio al suo primo articolo
Anche se descritti in altro modo gli obiettivi dello sviluppo umano
Parla innanzitutto di una cornice generale si riferisce alla solidarietà e si riferisce ai diritti
Dell'uomo
E quindi anche un contesto internazionale
Ha dentro questo contesto internazionale specifica molto chiaramente che l'indirizzo deve essere quello di risolvere prima di tutto i bisogni essenziali
Specifica questo dev'essere fatto in maniera integrata quindi intersettoriale per usare una parola tecnica specifica e questo deve essere fatto in maniera concentrata in aree specifiche
E specifica e questo deve essere fatto sul lungo periodo
Nonostante queste indicazioni
Che purtroppo tuttavia nel linguaggio legislativo rimangono piuttosto ampia ma che possono essere tradotto in pratica e l'esperienza che ne abbiamo cercato anche di portare in questa maniera colloquiale nel libro ci ha dimostrato che si può fare
Nonostante però questa esperienza rimane limitata
Perché come diceva Carrino
Il mondo che abbiamo intorno in realtà
Ha marciato in una direzione distinta
In realtà si è dimenticata gli obiettivi
Che l'opinione pubblica aveva portato avanti che il Parlamento aveva ripreso nell'erogare nel
Nel approvare la nuova legge
E quindi abbiamo sentito il problema di una certa cooperazione che per quell'abbiamo ritrovato sui giornali che non volutamente in questo libro abbiamo lasciato da parte perché ci interessava molto di più
Sottoporre l'esperienza positiva che però in termini quantitativi finanziari è stata un'esperienza minima
Però è stata quell'esperienza minima che ogni volta che in una sede internazionale si chiede all'Italia di presentare cosa ha fatto
Si viene a quell'esperienza minima per mostrare lo scenario della cooperazione italiana
Strinse recente proprio De Luca in una Esame
Della ecco prezzo internazionale dell'OCSE
Nei confronti della cooperazione italiana
Di fronte praticamente al disastro totale
In termini di finanziamenti che si riducono rapidamente tagli fortissimi come sapete alla nostra cooperazione di fronte a quello che le stesse commissioni internazionali possono leggere evidentemente sui giornali
Di fronte a tutto questo
L'unico segnale positivo che sia riuscito a portare a questa commissione d'esame internazionale l'Italia sembrava essere lì un po'lo scolaretto intimorito di fronte ad una commissione
Potente importante venuta da fuori
L'unico segnale positivo erano ancora una volta le esperienze che ormai definiamo di sviluppo umano che abbiamo fatto in quelle piccole realizzazioni
A volte poi assunte anche una grossa importanza per cui l'importanza è molto maggiore rispetto alla dimensione finanziare però purtuttavia piccole che ci hanno permesso tra l'altro di raccogliere questi episodi nel libro
Quindi
La sintesi discorsi Luciano mi sembra eh gli sembra essere si può fare
Bisogna vedere se si vuole fare
Il libro tratta di sviluppo umano
E sviluppo umano e oggi già una parola abbastanza Busata direi
Come concetto è stato lanciato dagli Venditti
Quindi è un i programmi principali delle Nazioni Unite e mille novecentonovanta col primo rapporto appunto sullo sviluppo umano
è stato ripreso in molte sedi tra cui anche in sede parlamentare
Però appunto un poco la sensazione che sentivo descrivere prima della teorizzazioni
Del parlare perché certe cose vanno dette
Non importa se poi si fanno ma vanno dette oggi non si può più parlare di sviluppo umano non si può non parlare di sviluppo umano
Come non si può parlare il non si può non parlare di partecipazione
Non si può tutto sommato non parlare di diritti le cose vanno dette
Però quando si tratta di farle poi gli indirizzi possono modificarsi completamente
Ecco questo sviluppo umano
Che ha delle caratteristiche le richiamavo prima che sono anche menzionate nella nostra legge e quindi l'attenzione ai bisogni essenziali l'astensione ai diritti essenziali
La partecipazione fondamentalmente la possibilità di un'integrazione sociale ed economica della gente nel contesto
Locale
Queste cose sono quelle che poi bisogna realizzare è facile dirlo
Ovviamente lo sviluppo umano così come inteso dalle Nazioni Unite va al di là parla anche dell'integrazione dei mercati
Parla anche l'istituzione di un vero libero mercato non il libero mercato che subiamo oggi ma un libero mercato dove i rapporti tra i Paesi sono tra i rapporti tra uguali
Non
Il le frontiere chiuse dell'Europa da una parte e mentre si chiede ai Paesi per esempio dell'America Latina e delle gli altri Paesi con cui si collabora mentre a loro si chiede appunto di lasciare aperte le frontiere agli investimenti internazionale
Anche la nostra cooperazione si è preoccupato di avere Investimenti prudente meccanismi delle imprese miste nei Paesi con cui collaboriamo che in realtà
Nascondono e nemmeno tanto bene dei meccanismi di penetrazione commerciale
Ma allo stesso tempo chiediamo loro
Di scusarci ma le nostre frontiere rimangono chiuse ai loro prodotti perché poi di fatto i prezzi sulle materie prime sui prodotti esportazione dei paesi in via di sviluppo lo sapete si fissano in sede internazionale dove chi pesa di più evidentemente e chi
A il portafoglio là sopra
Dunque al di là di questi temi macro
Lo sviluppo umano però si fa in realtà locali ben precise voi vedrete che molte delle esperienze raccontate nel libro in realtà fanno riferimento a piccole are comuni
Piccole aree piccole regioni perché una delle caratteristiche e lo specifichiamo è quello di lavorare su sistemi locali
Nella formulazione delle proposte così nel cercare di dare una definizione di quella strategia di un programma per lo sviluppo umano non siamo alcune parole chiave che sono per esempio
Programma integrato
Programma decentrato programma collegato programma partecipato
E ve ne sono delle altre ma queste mi sembrano interessanti perché ci possono ricondurre anche quello che possiamo fare in Italia non soltanto quando lavoriamo nei paesi con cui collaboriamo
Integrato proprio perché non si può affrontare il problema dello sviluppo
Lo sviluppo vero dello sviluppo che è di tutti che non è soltanto misurato in grossi indicatori macro economici è facile dire
Il prodotto interno lordo pro capite
Brasile l'ottava potenza mondiale io vi inviterei a pezzi molti di voi conoscono
La realtà delle favelas la realtà del sertão
La la realtà delle maggiori nel Paese che è una grande potenza mondiale
Perché perché l'indicatore macroeconomico serve alcuni scoppi ma non da uniti serve gli scopi quindi della valutazione globale di un paese ma non dà nessuna idea sullo sviluppo reale di un Paese proprio in Brasile non ho citato a caso
E quello dove il divario tra il povero e il ricco è il più alto nel mondo
E allora questi indicatori non ci servono dobbiamo andare a livello locale
Quindi integrato nel senso di questo sviluppo vero non può essere l'attenzione soltanto io sono un medico l'attenzione presenta la malaria risolviamo il problema variazione grande programma contro la malaria oppure l'avete sentito ci sono nazioni anche organismi nazionali che si sono fatte Paladine
Della le grandi campagne di vaccinazione perché salviamo la vita dei bambini
Certo la sopravvivenza è un problema importante ma la qualità della vita di questi bambini una volta che crescono quando noi siamo riusciti a farli arrivare a cinque anni e garanzie abbiamo che Fossa andrà a scuola che possano quindi formarsi professionalmente integrarsi realmente o che non continuano invece a riprodurre
Permanentemente quella povertà da cui si sono Salvati
Forse anche un punto interrogativo in realtà
Che senso ha sopravvive ecco la nostra Utopia è che la gente debba poter vivere e vivere significa essere integrati socialmente economicamente partecipare della crescita del Paese perciò lo sviluppo urbano perché chi si sviluppa non è l'indicatore economico
Non è l'economia
Prese a così astrattamente non è la popolazione che lavora per migliorare l'economia ma è l'economia che deve tener presente tibi sogni alla popolazione quindi adeguarsi a quella crescita magari un prodotto interno lordo pro capite ridotto
Ma gente che effettivamente può partecipare alla vita sociale ed economica del Paese quindi un programma integrato non il singolo problema ma in quell'area con quella popolazione con l'attenzione a quelle persone dentro provocazione che hanno i maggiori bisogni maggiori
Risolvere i vari problemi e allora sarà il problema del per esempio del commercializzare un prodotto magari una comunità che sta sulla montagna ha bisogno di una strada per poter portare il suo prodotto al mercato più vicino
Allo stesso tempo sicuramente affronta problemi ambientali allora ci sarà anche il problema il risanamento ambientale ci sarà anche il problema del servizio sanitario che deve essere migliorato
Ci sarà sicuramente il problema della scuola e l'accesso appunto alla formazione scolastica però se questi problemi non vanno visti nell'insieme una volta che appoggiamo più un settore sicuramente stiamo sbilancia Ando l'altro e non risolviamo il problema dello sviluppo
Integrato
Decentrato
E lo stesso discorso in realtà significa essere attenti realtà specifiche e far sì che le decisioni relativi a quelle realtà specifiche non siano prese nella capitale lontana volte centinaia di chilometri ma siano prese in quella realtà
Dove la gente in questa maniera non è che si può rendere conto
Le sempre mento deve essere tale da poter permettere questa partecipazione e non è soltanto la suddivisione in regioni in aree fatta amministrativamente nel Paese ma è realmente spostare la
Miliardi la spagnola Toma decisione sull'al il potere decisionale
Nelle aree dove i problemi sono realmente dove la gente li può gestire
Non sono utopie vedo che qualcuno qui davanti a me così un po'per
No non parliamo senza
No io curato allora cercherò di spiegarmi meglio
Se noi pensiamo soltanto cioè la mia affermazione non si possono fare degli interventi che rimangano come diciamo in gergo verticali
Cioè prende un problema
In maniera molto selettiva e affronta noi siamo capaci di dimostrare e chissà letteratura quanta ne vogliamo che per esempio si può ridurre la mortalità infantile facendo soltanto un intervento cioè quello di dare acqua sale e zucchero ai bambini che ci hanno diarrea
Ma con questo possiamo ridurre notevolmente la mortalità infantile oggi nel mondo circa tre milioni e mezzo quattro milioni e mezzo di bambini muoiono annualmente per dirne cioè un male assolutamente del quale non si dovrebbe morire e per cui si è scoperto grande scoperta
Diciamo in realtà è soltanto una rilettura in chiave scientifica che appunto delle Sibille soluzione di acqua sale e zucchero oppure semplicemente la quali riso la nonna ce la davano non è nessuna novità però quando pubblica una grossa rivista scientifica come nel cielo come Lanza e allora diventa veramente il metodo
Allora si può prendere questo metodo e dire noi distribuiamo
Una una una bustina di acqua se di acque sale dove la gente l'amnistia con l'acqua possiamo salvare tanti bambini dalla DR premesso che ci vogliono le strade per portare queste bustine laddove ce n'è bisogno premesso che ci vogliono i servizi logistici in grado di distribuirli
Premesso che ci vogliono dei medici preparati a rinunciare a dare l'antibiotico che a loro conviene dare la bustina premesso che ci vogliono delle mamme preparate che sapeva legge sulla bustina cioè ci sono già
Soltanto in questa azione una serie di di problemi intestinali che non possono essere dimenticati ma facciamo finta che tutti questi qui possono essere superati e distribuiamo la nostra bustine
Perfetto noi abbiamo s'premesso perché questo la differenza fin qui ha dimostrato che benché ci sia la la decisione politica in sede internazionale questo non è riuscito
Però premesso che questo funzioni vediamo sabato di bambini da sicura morte in maniera semplice ma non ci siamo preoccupati di qual è il loro destino come uomini
Cioè la la azioni che tra l'altro arriva avuto pure una sua definizione scientifica si chiama assistenza sanitaria di base selettiva
Così si ritrova nella legge e letteratura internazionale
Finisce lì
Ed è costato un grosso ammontare di denaro
Ma senza preoccuparsi che molte delle azioni che son servite per portare quella bustina in quel villaggio in realtà possono servire in maniera integrata apportare altre cose no se villaggio quella stessa catena logistica che permette quella distribuzione in realtà potrebbe essere utilizzata per altre cose però si tratta di usare un approccio integrato sfruttare i canali che usiamo per un'azione anche per altri è vedere come queste azioni si intersecano tra loro se noi prendiamo una sola azione che può essere efficace per quello specifico problema in realtà
Però è povera in termini di sviluppo reale
Decentrato
Collegato
Possiamo continuare a dibattere
Collegato
In che maniera cosa significa questo collegato praticamente nelle tre libri suoi si capisce però collegato significa e quelle azioni che abbiamo sviluppato in quell'area decentrata perduta lì su quella montagna guatemalteca in realtà poi diventano patrimonio di tutta la nazione possono essere riproducibile possono essere trasformati in norme e chissà in leggi del Paese
Allora indispensabile mantenere il collegamento con la realtà nazionale
E quindi dare un supporto anche a questo la cooperazione serve anche a questo
Premette di scambiati tipo culturale informativo giuridico per esempio sul come costruire il contesto nel quale certe azioni possono svilupparsi se non rimangono la bellissima esperienza locale ricopre si perde traccia e che non contribuisce alla vera crescita è la vera trasformazione
Che vogliamo se veramente vogliamo un mondo migliore
Partecipato partecipato ne parlano tutti rinvio significa la gente possa partecipare
Ma non significa che la gente viene chiamata oggi si fanno le fognature tutti lì a lavorare partecipano a fare le fognature
Sulle fognature che qualcun altro ha deciso nella capitale sulle fognature che qualcun altro ha deciso di che Technology utilizzano eccetera eccetera
Partecipare significa no non ci serve oggi la fognatura noi oggi ci serve la strada facciamo prima la strada poi vedremo la fognatura e la strada vogliamo fatte in questa maniera ci serve che attraversi questi villaggi non quegli altri
Proprio perché quella è la vera partecipazione partecipazione processo digestivo se no è un coinvolgimento piuttosto passivo
Ecco questi temi in realtà vengono anche ripresi appunto nelle sedi per esempio parlamentari però poi tendono a morire lì perché non c'è collegamento con l'amministrazione con chi realmente deve portarlo avanti queste posizioni
Allora noi abbiamo visto
Che in realtà siccome quello che prevale nell'opinione pubblica e purtroppo in questo la stampa ha giocato un ruolo fondamentale perché ha tentato di mente più lo scandalo che ad un fatto positivo
Purtroppo sulla scia di questa ondata di una cooperazione presentata come fraudolenta in realtà sono stati seri tagli finanziari hanno saputo d'azione
Noi siamo il taglio quest'anno la finanziaria l'ultima finanziari sale quarantacinque per cento
E va be sì però uno dicesse possiamo anche essere contenti perché se si sprecano i soli tanto vale ridurre però se
Questi tagli non sono a beneficio della qualità dell'intervento e quindi a un riesame di che tipo di cooperazione vogliamo fare allora
è peggio allora sì nel ridursi il il pacchetto globale si riduce ancora di più quella parte piccola che era già piccola che ci piaccia ha permesso di fare certe cose
Apprendiamo che delle scelte
Cioè questo taglio non solo sostanziale ma pure pure andata privilegiare proprio le forme di cooperazione che noi abbiamo anche sentito più negative
Cioè mentre per esempio i crediti d'aiuto che come voi sapete sono quelli che servono a fare le grandi infrastrutture sono quelli che servono a coprire delle metodiche di selezione poco trasparenti sono quelle che provocano l'indebitamento i Trevisani prestiti quindi l'indebitamento dei Paesi per il gruppo e voi conoscete quanto è grave la crisi debitoria
Ecco sono stati privilegiati lì è il taglio è stato soltanto del venti per cento
Nel contempo sui doni che sono invece quelli su cui queste tutte queste esperienze sono realtà realizzate ovviamente senza Rezzara anche alcune che non funzionano mass quell'insofferenza e tutte sul capitolo dei doni bene quel Capi di Stato che ha dato dell'ottanta per cento
Quindi c'è una scelta politica precisa
Che benché che mentre in Parlamento si parla di sviluppo umano abbiamo un governo a un'amministrazione che sceglie invece di andare in senso contrario quindi favorire la penetrazione commerciale italiana
Quindi favorire uno sviluppo basato sugli indicatori macroeconomici eccetera eccetera con i danni che comunque abbiamo visto che hanno toccato anche la nostra impresa
E alla fine notata dall'immagine quindi anche l'impresa che non erano coinvolte nella cooperazione come diceva
Carri
Va bene o che è stata negata o il principio di uno sviluppo sano gli è stato negato il principio di una cooperazione che può far crescere anche il nostro Paese perché dall'immagine di un Paese che veramente vuole portare un certo tipo di sviluppo
Però
Veramente non siamo stati veramente defraudati del tutto quando per giunta su quello che avanza del fondo di cooperazione del capitolo speciale per i doni sono stati tagliati altri duecento miliardi per finanziare le spese militari DN Somalia e Mozambico
Voi direte come ha detto l'amministrazione e certa quelle sono a carattere umanitario per cui fanno cooperazione a parte che su questo tema bisognerebbe aprire un dibattito e bisognerebbe sentire la gente il contribuente se veramente considera che la presenza militare
E cooperazione ieri sera c'era un'impresa date dall'altra Milano Italia sul volontariato il suo eventuale supporto militare per la Jugoslavia è un dibattito non si è aperto il dibattito
Comunque sono altri duecento miliardi che sono degli ascolti capito
Ecco allora di fronte a queste cose
Noi sentiamo che anche il modello dello sviluppo umano non è una cosa che tocca soltanto quelle realtà dove andiamo a lavorare non vogliamo riproporre
Il modello dello sviluppo umano integrato decentrato collegato partecipato e la nostra realtà per quanto concerne la cooperazione
Noi vorremmo che la gente che in fin dei conti sborsa i soldi con cui si pagano e la cooperazione fraudolenta e le belle esperienze che abbiamo cercato di presentare abbiamo presentato anche quelle un po'meno belle ma che ci hanno permesso di di arrivare delle riflessioni positive e con le vorremmo che la gente effettivamente potesse lavorare su questo discorso e quindi in forma integrata cioè che partecipano tutti
I cittadini che in qualche maniera
Sono sensibile a queste tematiche c'è chi fa solidarietà in maniera molto
Nascosta però lavora con il Sud in un'adeguata maniera ci sono gli operatori di lavorazione sviluppo invece più esposti nelle istituzioni l'operazione non governa non non governative ci sono i sindacati che fanno un discorso specifico sul tema sindacale
Eccetera eccetera ci sono molte persone c'è anche la famiglia semplicemente la madre di famiglia che in qualche maniera da un piccolissimo contributo che l'isola corrosa internazionale perché convinta che sta facendo l'azione a favore di quei popoli e magari pure un'azione a favore dello sviluppo allora integrato tutte queste esperienze devono integrarsi nel dibattito sulla cooperazione
Decentrato lo possiamo fare noi a Roma magari nel ministero degli Esteri un'elegante sede Intini centro di Roma e nemmeno lo può fare il Parlamento racchiudendo chiudendosi all'interno delle delle delle Aule parlamentari
Perché se il Parlamento effettivamente rappresentativo deve cercare il collegamento con la gente quindi il discorso deve spostarsi deve dei centrasse con la parola chiave lo sviluppo umano laddove la gente
Lavora e vive anche per questi problemi dove là dove la gente mette il suo contributo per questi problemi e quindi partecipare realmente in quella forma di intendevo prima se parteciperà la gestione del problema
Collegato del Parlamento che già usato prima la parola e deve essere collegato con la gente se queste scelte che vengono vissute in periferia vengono discusse magari arrivano anche le proposte molto concrete non sono poi collegate a delle scelte tipo istituzionali
Anche una revisione della legge ancora revisione degli indirizzi a una revisione gli stanziamenti fondamentalmente anche allora perdono di significato e quindi veramente trovare un po'il il cervello della nazione parlamento che si colleghi realmente con le scelte che ne fa la gente non soltanto attraverso il processo elettorale ma in qualche maniera di molto più consistenti a trovare le dinamiche evidentemente
Partecipato emerge automaticamente dalle riflessioni precedente
Ecco dunque che abbiamo sentito tutti fortemente questa esigenza è un po'
Con la nato maschio feroce una situazione specifica però per collegare quelli che professionalmente o comunque con una loro forte impegno personale si dedica alla cooperazione sviluppo l'associazione degli operatori dovrà se lo sviluppo
Che cerca di risolvere questo però nell'ambito di chi lavora su questo tema ai pranzi dove spostarlo ancora di più di spostarlo verso i cittadini
E allora abbiamo pensato
Che
Una vera scelta di sviluppo umano nel nostro Paese che avvicinasse cittadini
Alla cooperazione
La vicina se le scelte sulla cooperazione potesse essere una
Un un grosso evento anzi fatto di tanti piccoli eventi che possano concludersi in un evento principale dove la gente possa discutere su questi temi e passa e indirizzare il proprio Parlamento sul dove andare e quindi in questa sede approfitta
La prima Consulta nazionale per una legge finanziaria partecipata
E cioè vorremmo che il Parlamento invece discutere discutere nelle antiche aule di Montecitorio e di Palazzo Madama da lei da prossima legge finanziaria possano che mentre lo fa apposta a tener conto anche dello stesso dibattito
Per la stessa discussione fatta però nelle sedi le associazioni nelle parrocchie nei centri sociali nei parchi
Nelle famiglie
Ovunque in qualche maniera si possa creare questa sensibilità ecco per questo noi praticamente in contemporanea
Con il Parlamento che ha annunciato che vuole iniziare la proposta discutere la proposta finanziario a luglio
Ecco in contemporanea non nel mese di giugno e questo mese di giugno stiamo preparando proprio delle proposte di legge finanziaria per quanto riguarda soltanto ovviamente il capitolo i capitoli
Concernenti la cooperazione sviluppo perché queste proposte possono essere discusse durante tutto il periodo estivo medie chiediamo anche agli operatori sviluppo e ai a quelle che appunto voglio entrare in questa grande avventura in questo perché non sogno dell'abbondanza della nostra cooperazione
Di lavorare nel periodo estivo così come chiamiamo i nostri parlamentari a mettersi sotto per cambiare questo Paese
E l'appuntamento per la prima Consulta nazionale quindi per il finale di questa operazione
Che speriamo possa coinvolgere veramente tanta gente rinnovare la qualità e il il desiderio di fare una bella operazione l'appuntamento è per il diciotto settembre e questo poi cadrà tra l'altro in concomitanza con la prima Assemblea
Il generale della nostra associazione degli operatori di cooperazione allo sviluppo di cui tra l'altro partecipano praticamente se non tutti gli atti non se non tutti gli autori se tutte le settanta ottanta persone però sicuramente almeno una metà che forse alla fine per settembre anche tutti è una questione proprio logistica
Ecco su questo tema che è un po'al di là delle io lancio così come associazione ma in realtà e tema fondamentalmente di chi ha lavorato
Su queste proposte
Su questo chiamiamo Clemente aderire le persone e anche tutte le associazioni perché evidentemente lo sforzo anche organizzativo
Importante ma questo è il momento storico delle scelte importanti dell'impegno significativa da parte della gente se manca quello penso che rimane primo anche nella cooperazione alla cooperazione fraudolente
Apro la discussione il dibattito se ci sono domande ho visto che già nostri giornalisti scalpitano prima quindi se ci sono
Domande perché credo che sia molto interessante
E stimolante
Nel libro ci sono degli esempi di questo
Cooperazione internazionale non è solo cooperazione allo sviluppo e cooperazione per esempio per la per i processi di pace
Quello che accade spesso e che c'è una volontà politica espressa per esempio come è stato il caso raccontato nel libro in favore della pace in America centrale
Qua dopo ci dovrebbero essere delle azioni conseguenti con questo di votazione ora l'esperienza mostra che le azioni spesso non sono conseguenti per tantissime ragioni per cui c'è da un lato l'Assemblea dell'ONU che dice facciamo la pace in Centroamerica fa delle raccomandazioni CEE poi dopo le cooperazioni internazionali le Nazioni Unite la stessa Italia insomma le stesse leggi eccetera operano ciascuno in un contesto molto slabbrato bisogna dire
La cui non non si capisce che cosa dovrebbe favorire la pace e credo che il problema vero oggi come oggi per esempio jugoslava invece abbiamo alle porte questi problemi o nei posti dove si sa che andrà a finir male
Oggi non si parla più del Kurdistan però è possibile che le cose riprendano cioè non è che perché non si riesce non si parla più
Allora lì e mancato fino a questo momento
Una strategia di cooperazione allo sviluppo che è una piccola parte della cooperazione internazionale che sia capace di facilitare i processi che nella vita quotidiana
Cercano di far collaborare la gente a risolvere i problemi sul terreno piuttosto che a gonfiare le tensioni fino allo scoppio naturalmente la sola cooperazione allo sviluppo non può mai riuscire ma ci sono esempi nel quale la cooperazione allo sviluppo inserita in un modo un po'più cosciente dell'obiettivo di pace allora è riuscita a dare una reale collaborazione a questo è il problema che lei pone e il grande problema interazione g se in Europa c'è un po'di attenzione per la cooperazione e lo dico con molta amarezza
Perché non c'è un non ci sarebbe aprire una ragione però è perché noi non ci sentiamo sicuri
Aveva abbiamo sentiamo la minaccia della guerra sentiamo la minaccia dell'immigrazione eliminazione abbiamo prodotto in una in una minaccia allora molta gente dice ma non si poteva andare infatti la piuttosto che detto bello francamente perché lo pensa ma già e ed è un pensiero orribile naturalmente però è un pensiero che credo che sia molto presente agente pensa esistano mangiando tutte le foreste non si potrebbe aiutarla per intere foreste così respiriamo cioè ci sono delle ragioni
Estremamente ora queste opzioni politiche sono mature generalmente poi tradotte in pratica Throne enormi difficoltà perché non è affatto facile trovare nell'esperienza internazionale dei progetti delle azioni che siano stati capaci concretamente rispettare quindi fa la domanda
Non c'è una risposta valida
Ci sono frammenti di esperienze nel libro ma soprattutto ci sarebbe da porsi con chiarezza il problema e poi dargli una risposta organizzata cioè mettersi insieme dire vogliamo farla Pacini osare lo cominciamo a vedere questi sono i problemi politici
Ci stanno migliaia di volontari che stanno dando avvento perché mica per colpa loro quella la la la la natura dell'Umanitaria età e di mettersi a disposizione ma chi deve creare il contesto perché prenda un senso
E questo è tutto da aprire come una delle ragioni per cui ci siamo
Sì a scrivere storie
Abbiamo
Grazie
Sulle
A farlo
E questa è una tragedia questa cosa qui perché
Molto difficile nei paesi per e nel faccio dei casi ci sono Paesi
In Italia ve conosciamo la situazione la cooperazione è stato un mondo a parte è stata gestita specie la nostra cooperazione gestita politici e diplomatici non non la la dimensione tecnica cioè la risposta coerente a problemi politici non era prese in considerazione diciamo come un fatto prioritario
Dovrebbe in una mentalità che dice quando sono chiari gli obiettivi politici per esempio non so fare la pace
Si vuole collaborare Italia cioè dopo scaturisce automaticamente qualche collegio scaturisce proprio niente perché non è valorizzata questa parte va
Ma e quindi peritale sappiamo che ci sono solo tradurre ma quello che noi incontriamo però dall'altra parte e spesso ugualmente difficile perché in molti paesi dove i processi democratici sono molto difficili
E le classi dirigenti sono molto piccole esprimono non sempre i bisogni generali da bollo nonostante che siano insomma Paesi formalmente democratici come del resto il nostro però molto spesso non non si arriva a questa reciprocità per parte nostra perché non c'è las la diciamo il meccanismo ma anche una parte del Paese
Perché tutte le cose che sono state descritte che non funzionò le strade sbagliate le centrali elettriche suturate tutte state chieste dal da insieme
Formalmente c'è una situazione inoppugnabile paese vuole la cooperazione e lo chiede attraverso il suo governo
E paese che lavorare no no è risultato è quello allora qualcosa non funziona tutte e due livelli ora questa ideale che lei menziona è tutto da raggiungere perché in realtà chi potrebbe forse correggere questo meccanismo non accede neppure all'informazione non dico manco alla possibilità di partiva ma non sa manco quello che succede quindi è è veramente un terreno tutto da costruire dei Paesi africani molto spesso sono piccoli gruppi dirigenti che spesso anche ormai volenterosi onesti non ebbe non è detto che uno di Bari e una cattiva intenzione
Ma che esprimono il problema del governo centrale che magari in quel momento c'hai debiti non so mette tutti i denari in un determinato posto e dimenticando magari vi sono conflitti in corso eccetera e quindi è una cosa molto difficile si dovrebbe arrivare a fare ma bisogna cambiare i meccanismi della cooperazione internazionale
Altre domande
Ma
Allora
Il il fatto della corruzione
Di laterale
Un fatto che è stato praticamente ci è nato l'intervento precedente di Luciano Carrino
Nel senso che quando si fa cooperazione
In genere fatto appunto all'episodio del Cile ha una storia un po'diversa
Però in genere c'è un governo che fa una richiesta
E un altro governo che l'accetta oppure cerca di modificarla un po'mai in qualche maniera sì concorda un un insieme di attività
Al di là del fatto che questo concordare insieme etica dovrebbe essere preceduto da una lunga fase tecnica
Che invece fino ad oggi non si è fatta quindi per quella di di di analizzare di capire il contesto di fare delle scelte politiche rilevanti per lo sviluppo e non soltanto un incontro appunto tra due parti politiche in cui ci si mette d'accordo su una lista di progetti come è stato finora però entrambi sia la la richiesta iniziale sia la controproposta sono il frutto non di quell'analisi o di scelte per lo sviluppo del Paese normalmente ci sono ovviamente eccezione a questa regola
Però sono normalmente l'espressione di certe classi dirigenti o peggio di specifici gruppi industriale o comunque di interesse
E allora succede che la proposta che nasce dal paese
Partner dal Paese con cui si collabora
Proprio il non volerlo definire beneficiario
E non sempre c'è un beneficio reale
Quella proposta in realtà è manipolata e manipolata o dall'interno o spesso ahimè proprio anche dagli evidenze esecutori italiani perché fino ad oggi questo appunto è la una della base degli scandali
Il tutto il il processo è stato in qualche maniera oliato dagli enti esecutori tutte prestavo è stato delegato agli Enti esecutori erano somministrazione
E non sono prevalsi quelli interessi di analisi politica e di confronto politico di crescita ed ecco torniamo al discorso reciprocità
Quindi ci sono gli elementi di corruzione non soltanto nel nostro Paese non so se mal comune mezzo gaudio ma spesso volentieri ahimè anche le nostre controparti quindi sono questi due elementi che si incontrano e che realtà devono essere superati da entrambe le parti
E su questo entrambe le parti c'è anche una proposta di fatto nel libro che e quella del collegamento tra comunità c'è quel collegamento reale tra le esperienze italiane le diverse esperienze italiane e le esperienze locali le comunità locali non mediate questa volta dei meccanismi appunto governativi di corruzione
Solo un brevissimo accenno perché è stato toccato al Cile il cileno esperienza molto particolare perché è uno dei Paesi con cui abbiamo fatto cooperazione una correzione rilevante
Se pur non del tutto dichiarata
Perché è un Paese in cui non avevamo relazioni diplomatiche come tutti sapete
E per cui in quella condizione se instaurato un meccanismo di cooperazione non governativa ma che in realtà ha fatto anche qui conta con le diverse forze politiche e in Italia e locali e quindi non sempre è stato anche in quel caso una cooperazione
Di vero collegamento tra realtà italiane in realtà cilene
Pur tuttavia è molto significativo il fatto che una fase difficile di un Paese l'Italia est potuta essere presente in una spingere un processo verso la transizione democratica
Pur non avendo relazioni quindi tutto sommato è un esempio importante di quanto si può fare sapendo gestire la cooperazione dei momenti difficili
Per spinge di processi che poi dovrebbero aprire le porte anche lo sviluppo più grande però certamente il problema de la difficoltà di una cooperazione
Pulita
è un problema bilaterale anche lui
Io volevo gruppi volevo si fare una domanda anch'io perché
Mi metto nei panni appunto di un'associazione che voglia aderire a questa prima Consulta nazionale per una legge finanziaria partecipata ecco volevo sapere come è possibile fare c'era anche il la casalinga che piccolo lei parlava prima come può fare mettersi in contatto cosa deve fare
Su questa sulla logistica specifica evidentemente stiamo lavorando che appunto ci siamo proposti di arrivare a fine mese in questa maniera
C'è una prima fase in cui evidentemente degli addetti ai lavori cercano di riportare il problema in maniera molto sintetica
All'inguacchio comune cioè quello proprio di poter parlare un po'come ancora una volta come ha dovuto fare libero voto parla la gente che non è tecnica del mestiere non è gente quindi non usando il gergo ma porre gli stessi problemi in un linguaggio accessibile a tutti
E presentando qual è un attimo
Dove si va a inserire questa cosa qua evidentemente
L'idea sigla di idea nostra sarebbe quella di fare le proposte sia in termini quantitativi che in termini qualitativi cioè da una parte e dire guardate italiani su un po'come comunicato che abbiamo distribuito i tagli sono stati in questo di questo modo hanno penalizzato questi capitoli
Ragioniamoci sopra è giusto non è giusto quindi in termini qualitativi e poi anche in termini quantitativi l'Italia si è data nel mille novecentottantadue il nostro Parlamento ha ratificato una proposta internazionale del raggiungimento
Di uno zero virgola sette per cento del nostro prodotto interno lordo destinato all'aiuto pubblico allo sviluppo
Premio siamo la previsione lascia se la centrale si lascia si può prevedere che questo Prêtre nel il questa proporzione scenderà sotto lo zero virgola due per cento
E tra l'altro tanti residui degli anni passati
Allora anche in termini quantitativi era valido quel tipo di obiettivo c'ha un senso dedicare una parte realtà irrilevante però comunque uno con tanti problemi che abbiamo in casa noi diamo la gente si esprima con tanti problemi che abbiamo in casa disoccupazione al dieci per cento
Inflazione crisi economiche c'era ha un senso fare solidarietà ha un senso destinare delle somme alla cooperazione che ammontare
Perché su questo si sta giocando per ridurre per fare italiane vediamo che si era gente che indica veramente se vuole vuole fare operazioni di consolidare oppure se semplicemente secoli Clean insistesse a tutto il mondo
Va come va ma su queste cose bisogna confrontarsi avrà questi aspetti qua in termini proprio organizzativi idea di preparare del materiale molto sintetico molto semplice molto intellegibile all'uomo della strada nella donna la strada ovviamente
E perché possa esprimersi possa ragionare ci sono non abbiamo problema leggendo l'approccio adesso è l'approccio di genere che ci diversi mal di testa per cui importante sottolineare sempre che ci sono
Una volta aveva altre terminologie Sodano Cosimo terminologie
No comunque alla gente della strada usiamo un termine più indefinita vanno
Importante però che la gente possa effettivamente capire quelle di cui si discute in maniera semplice quindi del materiale molto semplice
Sul quale poi appunto partecipare formandosi dei gruppi che non in qualche maniera che male accompagnati dove possiamo se ci arriva la chiamata diciamo dovremo fare un gruppo codici militari a spiegare la proposta ed è a quel punto andremo a spiegare la proposta
Speriamo che il gruppo di proprio propositivo posso aumentare quindi si crea quel meccanismo anche di moltiplicazione poco effettivamente una gran parte della popolazione interessata possa realmente partecipare ovviamente poi la logistica è quella di tutti questi tipi di proposte c'è ci sta la stampa ci stanno i richiami
Nei vari incontri eccetera
E questo è il meccanismo è tuttora
Una spiegazione pratica certo da questo operazione legata no
A una ventina di righe
Sono il pezzo che vale la legge finanziaria che dice come si devono spendere ai capitoli di spesa della legge finanziaria che riguarda la cooperazione poi c'è un po'un fa che che rapporto ha con la società civile e il rapporto e che nei capitoli di spesa non si indicano programmi quadro
Cioè non si dice per esempio l'Italia né vitale ci sono centodiciannove ONG accreditate più per la cooperazione più ce ne saranno migliaia che operano in Italia per la lotta contro la povertà non è che il ministero ha detto finora si riserva lire x trecento miliardi per programmi aventi questo obiettivo che si possono spendere così questo non è mai stato fatto allora che cosa si è fatto un pacchetto di denari pochi vaglia le proposte
Poteva pescare in un fondo praticamente indifferenziato differenziato solo come crediti d'aiuto o doni molto poco per cui uno che con una ferrovia è uguale a uno che vuole fare lo sviluppo umano è uguale a uno che vuole fare un corso di formazione qualcuno vuole fare un convegno l'idea sarebbe diventi di gare dei programmi quadro utili che corrispondono a una sensibilità minima nazionale allora se c'è una preoccupazione per i problemi della emigrazione e immigrazione razzismo e connessi
C'è una preoccupazione per la la la salvaguardia dell'ambiente cioè grossi problemi politici
Se si vuole cercare di ridurre la povertà sperando che questo consenta dei rapporti migliori meno conflittuale etc però si danno dei programmi quadro con titoli ben definiti nella legge in modo tale che poi chi la mette in opera non è lì a domandarsi perché ci devo fare una ferrovia la strada o la pace
No dovrebbe deciderlo ciò in una forma un po'più trasparente di di i soldi servono per questi obiettivi
E dentro questi obiettivi le proposte possono avere queste caratteristiche minimi questo tipo di proposte può essere discusso con gli interlocutori accreditati Cerioni GIVA gente
Che poi i sistemi associativi che raggiungono poi la gente la casalinga la casalinga se non è Nessi nazionale c'è un sindacato non ha visto un'associazione dubito fortemente francamente io dubito che arriverà a partecipare però in qualche modo se c'è una rete oggi non partecipo con nessun se si riesce a fare una rete di riunioni preparatorie su queste cose semplici che sono è una specie di colore ferendosi a voi
Quali sono gli obiettivi principali che interessano pubbliche da ramo per cui vale la pena di passarsi per dare dei soli alla cooperazione su quelli riservare dei soldi e poi cerca di farli funzionare
E annualmente se c'è una minaccia farlo rilancia che ogni anno questa gente magari si riunisce per vedere come è andata
Ma chissà forse i politici sono più attente ecco questa è la speranza ma non è che è un po'sembra un poco donchisciottesco alla cosa e mi rendo conto che non è che in questo senso che vanno le tendenze ma francamente lo sappiamo che altro fare
No
Ora
Non è che aggiungono una previdenza non no siccome parlavi dell'uomo comune io ora sentivo per la prima volta questa cosa
Come uomo comune reagivano
E e quindi le vostre buone intenzioni figuriamoci se ne discutono insomma è inutile stare a dirlo ma quella mi preoccupa come persona comune e questa logica referendaria a livello di gestione ecco questo mio micio appena preoccupare perché ma come lo ripeto come il proprio persona totalmente estranee problemi
Addirittura un referendum sulla gestione concreta sulla politica sulle scelte politiche
E così poi il bello di questo libro e parlo perché ci spiegate quanto sia complessa questa cosa mettiamo insieme duecento associazioni ognuna opera in un certo settore
Comunque non è che poi si va alla spartizione ma insomma dico il rischio può essere anche un po'quello lì e mi piaceva molto disco sarà fatto lo dice o bambini ma non ci sarà piccoli sarà oligarchia però questi problemi o lasciamo come esigenze bene alla mettiamoci anche loro però in questa in questa non so se ho capito bene non è una domanda ci mettiamo anche loro tutto il mondo insomma
Ma in Italia esistono tutte le Regioni hanno una consulta per l'immigrazione
Credete voi che né abbiamo mai vista uno al ministero degli esteri abbiamo visto mai nessuno
Cioè a dire non esistono i meccanismi per fare incontrare la gente ecco questo è il problema vero se esistessero degli obiettivi se cioè uno potesse dire va bene a loro l'obiettivo e di facilitare la pace quantomeno nei Paesi che stanno molto vicini
Cioè se uno sapesse a che deve servire la cooperazione al di là della generica dice della
Come l'azione lo sviluppo loro potrebbe dire va be allora se il problema è razionalizzare i flussi migratori trasformarli in una risorsa è una cosa bella invece che la cosa di cui la gente finisce con l'avere più paura che altro va be'allora mettiamoci
Convochiamo le consulte dove ci sono le associazioni dei principali
Il le associazioni della Consulta che rappresentano i per i Paesi da cui proviene l'immigrazione in Italia
Riflettiamo vediamo che cosa si può fare facciamo incontrare con le leggi che lavorano per la cooperazione allo sviluppo e quelle che lavorano per la volontà controvoglia è sparita cosa avete voi che la CEI
In questi giorni sta deliberando un programma così detto di lotta contro la povertà il poeta quattro chiamo con diversi milioni
Di discutibile
Questo programma agisce negli stessi quartieri dove stanno degli immigrati si pone il problema dell'immigrato come marginale non come risorsa naturalmente
Questi stessi l'estensione leggi può lavorano per alcune lavorano anche per la cooperazione allo sviluppo ma crede che dentro alla stessa ONG le due persone si occupino delle dello stesso problema
Cioè noi veramente abbiamo una situazione molto difficile da da questo punto di vista delle delle della logica tu di parlare di spartizione diciamo spartiti proprio c'è ecco di governo neanche il Governo è un'istituzione bisogna cambiare il modo di governare anche imposta il controllo voglio dire silos rapportarmi a certo punto ci vuole un governo si assume la responsabilità di governare
Con tutte le verifiche se no si va a fare sempre lavorerebbe governi ombra ricoverata Abs sostituiti con altre persone questa è un po'questa no no no sì però io di questo francamente non
Cioè ma voglio capire è un cittadino voleva lavorare ogni cinque minuti voglio sapere serve votare perché no giovane Occhiofino andare
No non la tua no capisco bene comune pezzo qui siamo tutti cittadini omonima ma guarda che cosa è successo con la cooperazione anni fa esisteva la famiglia Etiopia
Furono fatte delle campagne sacrosante distanti
La gente disse perbacco la impossibile in un Paese dove si mangia si beve stole di questo furono fatte delle leggi abbiamo avuto cinque mila miliardi per spendere per lottare contro la fame nel mondo e parliamo Tiffany
Cioè dire tra l'intenzione io son cioè quasi vuota si fanno le leggi eccetera ma c'è esiste una distanza fra il momento in cui uno dice sì dovremo lottare contro OPA contro la fame eccetera e dopodiché accadono cose che sono il loro contrario ma sbeffeggia ante perché francamente l'esperienza del Fai non so che cosa è forse la parte amministrativa sia una speditezza amministrativa isolata diciamo potrebbe essere valorizzata ma dopo difficile dire che la legge le battaglie dei radicali tutte abbiano dato un risultato positivo allora dobbiamo riflettere
Un processo democratico in cui pure si riesca a capire che cosa uno vuole o vorrebbe eppure riesce a cambiare perché anche lì ci sono stati dei cambiamenti in quelle epoche delle rappresentanze parlamentari ma non è così
Facile tradurre poi in una cosa che funzioni davvero per la rivista rispose
Il nostro terreno specifico
Che io perlomeno non ho un'ambizione né ancora mi domando
Qual è il mio ruolo di cittadini in questa realtà come forse molti altri però so che come tecnico
Questo spazio si lo possiamo modificare perché vediamo come funzionano male le cose vediamo le separazioni assurde vediamo che i finanziamenti violato non si incontrano con quelli dell'altro sappiamo come potrebbero incontrarsi e di fatto come dimostra il libro
Qualche volta in piccolo riusciamo a farlo allora
Viene la voglia di marche non lo facciamo poco di più eccetera naturalmente quando voi si affrontano i macro meccanismi di casca l'asino perché è ovvio che diventa tutto politico e noi non lo sappiamo fare questo non è il nostro mestiere voi questa risposta dal libro non ce l'avrete
Per cui togliamo ogni illusione sul fatto che questo abbia una vocazione politico è sul libro di tecnici fatto per descrivere meccanismi e riflettere sull'assoluto del mondo
Ma rese e le soluzioni sono presentate nella loro faccia tecnica ma Dio solo sa quali politici ci vogliono per fare queste cose qua e questo è un punto interrogativo che rimane
No
Adesso
No
Sarà no
Io
No
Dichiaro
Allora
Non
No no no
Vai fai
Io le posso dire questo
Il libro ce l'ha queste risposte
No voglio dire ce la queste risposte se lei è un tecnico sono so che che lavoro fa lei ecco ma supporre che di imponga di essere un giornalista
E cioè che lavora in un'équipe di un giornale suppone di avere dei direttori da gente che prendono decisioni suppone che lei sito una politica informativa
E francamente non è che proprio sia la sua e vede magari delle cose che potrebbero modificare
La politica informativa del suo giornale cercato tutti i giorni di operare ci riesce facendo magari degli ottimi articoli infilando lì da qualche parte nella sua politica editoriale
Lei c'era la risposta non c'era lei c'era fin quando riesce ad essere operative saprebbe forse alleato con altri a far funzionare un buon giornale
Ma lei lo dirige il giornale se lei non lo dirige il giornale sereno ma i soldi dall'Amministrazione per il giornale lei il problema non lo può risolvo può dare del risotto noi ci troviamo in una situazione analoga qui
C'è la dimostrazione che nonostante tutto si possono risolvere dei problemi e le risposte sono pratiche e i risultati sono anche documenta
Quello che noi non abbiamo risposta e come fare a generalizzare questo perché questa non è una risposta tecnica e noi purtroppo siamo tecnici
è una risposta politica io credo che sia importante da parte nostra anche confessare i limiti cioè dimostrare che una cosa è possibile credo che sia un fatto utile e questo e poi la ragione per la quale abbiamo scritto questo libro dimostrare che altri potrebbero farlo lo suggeriamo come aprire la forza di fare questo è tutto un altro discorso allora io non so quando leggerò il giornale che li piacerà e lei non so quando leggerà la cooperazione crederà però questo è nella natura delle dei rapporti di forza in un mondo in in cui non è detto neppure che queste cose siano in sé assolutamente giuste queste il tipo di esperienza specifico in cui noi cerchiamo di direbbe eravamo in una zona di guerra abbiamo contribuito così alla pace oggi bene o male la pace è stata raggiunta questo è stato il grano di aiuto che abbiamo dato così ha funzionato se avessimo fatto diversamente come sono questi altri casi non sarebbe fu non avrebbe funzionato
Si è fatto in Centro America perché non si è fatto che sono in Somalia
Questo è colpa nostra
Se il suo giornale pubblicò un articolo buono o cattivo ammesso sempre che
è colpa sua cioè ecco questa è una domanda bisogna farsela allora non dico che è indifferente io non mi voglio salvare l'anima
Come tecnico separato però dico che il tentativo di scrivere un libro che anche una maniera di esporsi e di dire nell'abbiamo fatto si potrebbe fare o riflettiamo insieme come possibile aumentare la forza di queste cose se si trovano si trova che sono giuste
Una risposta però molto positiva e costruttiva questa cosa qui io credo che non non siamo in un'epoca in cui è possibile dare risposte diciamo più costruttivi di questo per lo meno se sono più costruttive forse bisogna diffidarli un po'di più
Bene troppo
Conferenza stampa è previsto un piccolo rinfresco quindi
Questo però non significa che sono chiuse che domani o se
Un'altra risposta vostra domande esiste forse che nel dobbiamo anche daremo ricezione al allo sviluppo di noi stessi eccetera
Che cosa ha spinto letali o gli Stati Uniti Olanda arrivare a a questo sviluppo economico industriale sociale eccetera
è un complesso di cose che non che dobbiamo anche valorizzare storicamente dobbiamo vedere e valorizzare che cosa ha avuto un successo che cosa ha fallito eccetera
Questo Paese ha ha sviluppato tanto in questo secolo
Quali sono stati interventi chi era hanno avuto un successo e no
E poi content conta contemporaneamente
Uno lavoro sul e il il continuo di questo processo e non sappiamo a un momento momento preciso
Che cosa facciamo se facciamo una cosa positivo o non positivo per cambiare il governo per cambiare questo sistema per tentare un potere al al alla Provincia invece dal dal comune certo dice questi sono interventi che dobbiamo sempre provare spinge centro però non sapendo esattamente dove finisce questo intervento o no
Questo istituto per esempio noi abbiamo iniziato questa attività
Con un'idea di tre persone dieci anni fa
Non sapendo
Il futuro abbiamo coinvolto primo il l'appoggio dei Paesi arabi
E e perché eravamo in Egitto quando c'era la creazione della almeno dell'idea
E poi abbiamo coinvolto altre altri paesi
Organizzazione multilaterale eccetera
E questo è un sviluppo che tocca solamente individuino e abbiamo creato una struttura però al piano di sotto lavoriamo con individuo che che devono tornare e prendere molte idea che che che
Hanno qui per rispondere al alle domande alla queste domanda e loro società e non non sappiamo esattamente dobbiamo dare un una possibilità un la auto fiducia a fallito pensare in modo nel modo partecipe Dario
Grazie l'Italia e questi sono cose non sappiamo però dobbiamo lottare per lavorare is soprattutto con individui eccetera
E il colpo di grazia e che c'è un ordine religiose chi è proprietario di questo palazzo
E loro hanno messo a disposizione questo palazzo
E devo dire a un prezzo molto sotto mercato non non era possibile d'essere qui perché loro hanno visto e nostro lavoro
Un parte il loro missione questo è un coinvolgimento di non e niente atto indipendente di un ordine religioso
Chi ha raggiunto alla nostra
E per ragioni di economico Acea tra loro hanno avuto una scuola che che non poteva andare avanti e per questioni demografico eccetera eccetera
E adesso hanno scoperto questo organizzazione ci hanno invitato de di venire qui
E questi sono decisione e quindi decisione che era era fatto Devon una suora i cui
Chi ha ottant'anni che con quest'idea forse ha cambiato tutto
Una serie di vite Enotri paese
Non sponsor non so che cosa responsabile
Possano fare grandi cose se c'è molto da fare
E sono atti individui che che fanno crescere questo cooperazione esserci
Solamente così un attimo per sottolineare ancora una volta che il libro
Che bisogna leggere non è non è denuncia anzi forse proprio è stato sollevato fin dall'inizio non volesse traduzione trovo una proposta e una proposta che parte dall'esperienza concreta cioè quelle cose ci son costate però abbiamo fatto delle cose belle pensiamo che siano delle situazioni dove dove
E e poi per quanto riguarda questo questo lancio di questa prima Consulta nazionale l'idea un poco ecco forse Carrino usato il termine dei referendum io rifuggo un poco sia perché essendo un po'di che si o no
E come non vogliamo agente dica solo sì o no magari avendo discusso sul problema vogliamo che la gente tiri fuori le proposte alternative e più se vogliamo una legge di proprio di iniziativa popolare se vogliamo proprio assimilarla qualche processo di tipo politico di cui li conosciamo in realtà è un invito a discutere a lanciare proposte a confrontarsi e a mandare dei messaggi laddove poi le decisioni realmente devono essere prese dopodiché potrà anche non essere tenuto in considerazione
Noi lentamente come tecnico la cooperazione ci procure o anche di mettere queste proposte
Invece le in delle dei criteri che sono tecnicamente accettabili e poi appunto cercando di di farli anche intelligibile a quel punto al legislatore di in qualche maniera dovrà tenerne conto o vorrà se vorrà tenerne conto
Comunque si è un po'un po'un'utopia ma
Noi siamo su quel tema lì su quella lunghezza d'onda
Ci sono altre domande io ringrazio Bruno Catenacci Luciano Gallino Eduardo Missoni Luca Toschi e soprattutto guidandoli sì che c'ha ospitato grazie