Meeting di Rimini 2018 - La libertà nello spazio pubblico

Allora buongiorno a tutti e benvenuti a questo incontro
La libertà nello spazio pubblico
Dire parlare da libertà lo spazio pubblico è è un modo per declinare il titolo del meeting questo il motivo per cui facciamo un incontro su questo tema oggi
Perché se le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l'uomo felice
Capite che sviluppare questo ha dentro di per sé il problema del rapporto tra la persona e la comunità che lo circonda
Tra lire la storia e quindi tra la libertà e appunto lo spazio comune
A comunità
E questo è il motivo per cui ci occupiamo di questo di questo tema oggi non è un caso secondo me che questa frase che dà il titolo al Meeting
Fu dettata don Giussani all'apice dire di un momento storico particolare come sessantotto sessantotto è stato un momento in cui la la tensione tra questi due poli gli io e la società in qualche modo il tentativo di con il desiderio di compimento dell'io
E la problematicità del rapporto con una società la Cam da da cambiare appunto la libertà
E lo spazio pubblico
In quel momento l'attenzione è stata acutissima
E ha dato luogo a fenomeni le cui conseguenze viviamo anche oggi chi ha visto la mostra su sessantotto avrà visto anche che proprio uno dei fili conduttori questa tensione
Ma ovviamente un tema assolutamente attuale
Abbiamo qui al Meeting un ciclo su cosa significhi oggi essere italiani chi ha partecipato i primi incontri ha visto questa mossa è quinto questo filone
Ma
Anche ieri perché questa questione si allarga questioni che sono attualissime vicende che sono attualissime chi era i fortunati che sono riusciti a entrare nella nell'aula dove c'è stata la mousse torte del processo simulato su su una questione grande come la libertà religiosa appunto hanno visto di che si tratta
Ecco e due dei protagonisti di ieri tra l'altro sono sul palco a anche oggi tra voi e li salutiamo con un applauso cominciando da Sabino Cassese professor Cassese
Giudice emerito della Corte Costituzionale giurista di di fama assoluta editorialista del Corriere la sera amico del meeting per Comana né non è la prima volta che viene a trovarci che ci aiuta a ragionare su questi temi e su altro e invece un amico di lungo corso del meeting e Joseph Wyler
Di cui forse posso permettermi di come dire vinti non presentarlo perché ormai chiaramente di casa abbiamo fatto i conti prima staffe celebrando in questo momento suo trentesimo intervento al Meeting
E oggi pomeriggio farà il trentunesimo parlando del caso di lo strano caso di MOSE
E l'altro ospite Alessandro Barbano
Giornalista scrittore saggista autore di un libro appena uscito che s'intitola troppi diritti l'Italia tradita dalla libertà per Mondadori che ha un titolo che già dice molto e ci aiuterà ad approfondire questo tema però io vorrei iniziare proprio chiedendo al professor Cassese di di introdurre questo tema del rapporto tra
Appunto la libertà lo spazio pubblico e quindi anche tra il titolo del meeting
E il problema di cui ci occupiamo AG prego
Un giorno
Del mille e novecento sessantanove
Nei corridoi della Cattolica
Dove dominava alla rivoluzione aggiunge don D'Urso don Giussani
Don Giussani sente un ragazzo di Varese che dice
Se non troviamo le forze che fanno la storia noi siamo perduti
E qui don Giussani
All'idea di quel molto che è il motto del Meeting di quest'anno
E non credo che don Giussani sapesse che due secoli prima un un grande illuminista
Ditelo francese
Aveva scritto
La felicità si coltiva contribuendo alla felicità degli altri vale a dire coltivando la virtù
Ora
Mi sono chiesto
Come si coniuga il tema che noi dobbiamo discutere
La libertà nello spazio pubblico
Con quel molto di don Giussani che il motto del Meeting di quest'anno
E vi vorrei proporre una riflessione
Proprio sul legame tra questi
Due elementi
La libertà a due dimensioni
C'è una dimensione negativa è una dimensione positiva
La libertà nella dimensione negativa e la possibilità dell'uomo della donna di fare delle scelte
Prive di interferenza da parte di altri
E quindi si parla di diritti di libertà
Poi c'è una libertà positiva
Che invece l'opportunità ciascuno deve avere di fare delle scelte per costruire uno spazio pubblico
E questa sì declina in termini di doveri dell'uomo libero
La cosa interessante che quasi tutto il pensiero moderno si è fatto affascinare dal primo profilo della libertà
E non dal secondo io invece vorrei farvi vedere
In che cosa consiste il primo in che cosa consiste il secondo
E come l'uno si lei dall'altro
Il primo profilo in un certo senso è per noi più difficile da capire
Perché noi viviamo in un contesto di libertà
E quindi rispetto alla libertà ci troviamo nello stesso modo in cui si trova
L'uomo rispetto all'aria che respira se ne rende conto solo quando l'aria gli manca
E quindi per far capire che cosa vuol dire la libertà io debbo né in quel senso negativo Viterbo ricordare due episodi del passato è così scelto a caso
Il primo di un passato lontano mille settecentosessantanove
Cesare Beccaria il più grande illuminista italiano l'uomo ammirato da Voltaire rette da Caterina zarina
Del Russia scrive dei delitti e delle pene un libro famoso
Però non lo pubblichi non lo può pubblicare nello Stato di Milano in cui lui viveva
Siamo prima dell'unità d'Italia
Perché non gli viene consentito e lo può pubblicare anonimo in un'altra città in un altro staccato la città e Livorno
L'altro episodio raccontato da un grande storico
Dell'arte tedesco
Che si trovava in Italia negli anni Trenta
E che va a trovare Benedetto Croce
In quel momento
Il più grande rispettato il filosofo italiano
è il mille novecentotrentadue
E
E sette da Croce che lui vuole ricordare l'anniversario della morte di dette
Ma Croce gli dice io non posso farlo in pubblico
E sai che cosa ho fatto
Ho chiamato una serie di amici in casa egli ottenuto
Una conferenza subite
Vedete questi due esempi sono due esempi di libertà di stampa e di libertà di parola
Non consentiti
Non consentiti dalle autorità e quindi da un consentiti di in un rapporto verticali Stato cittadino
Quello che ho detto e cioè che oggi per noi la libertà è come l'aria che respiriamo e quindi non ci rendiamo conto della sua importanza
Non vuol dire che la storia delle libertà sia terminata perché ci sono anche le libertà future
Noi siamo abituati alla libertà in un territorio c'è la libertà degli italiani la libertà dei francesi ma i i gli italiani liberi e francesi liberi non si debbono interessare della libertà dei libici o dei siriani o dei somali
Perché la libertà
Non è un bene comune
E poi
Noi dobbiamo preoccuparci anche dei nuovi pericoli per le libertà del passato
Pensate che ci son dei governanti in Ungheria
In Turchia in Polonia
Alcuni di questi ammirati da alcuni importanti politici italiani che si vantano di aver costruito delle democrazie illiberali cioè delle democrazie che non sono costruite sulla libertà e noi in questo senso abbiamo una salvezza del patrimonio comune che abbiamo nell'Unione Europea delle libertà
Ecco questo è il primo senso delle libertà nello spazio pubblico
C'è poi un secondo senso delle di Bertani allo spazio pubblico che non riguarda il rapporto verticale lo Stato che limita le libertà ma riguarda il rapporto dell'uomo libero rispetto ad un altro uomo libero
Che riguarda
Lo spazio pubblico che comune collettivo dialogante
E che comprende una prospettiva completamente diversa che non ha la prospettiva dei diritti ma e la prospettiva dei doveri
E la prospettiva per intenderci che è sintetizzata in quella bella frase dettata da simboli del
Per le FITA Fio delle Termopili dove dice
Raniero
Annuncia gli spartani
Che noi qui già ci amò
In ossequio alla parola data
è uno scrittore ha fatto notare che nel sonno davanti a Trafalgar e nel mille ottocentocinque non invito per i suoi marinai a comportarsi da eroi ma
Li ha pregati di ricordarsi che ogni marinaio inglese doveva fare il suo dovere ecco
Pensate che la nostra Costituzione menziona nove volte la parola responsabilità e sette volte la parola doveri
Noi tutti abbiamo il diritto di voto
Ma votare è un dovere civico
Noi tutti abbiamo diritto al lavoro ma
Ogni minuto ognuno di noi ha il dovere di svolgere una funzione che concorra al progresso della società
I genitori debbono preoccuparsi dei figli mantenerli istruirli ed educarli ma la Costituzione dice che in questo è un dovere è un diritto invertendo il rapporto tra diritti e doveri che era stato introdotto per la prima volta nel mille settecentonovantacinque dalla costituzione der termini Doriana
E
Recentemente un giurista italiano ha ricordato un episodio
Che lui ha vissuto chiaramente il nostro grande filosofo del diritto Bobbio che negli ultimi anni di di della vita solleva interrompere qui leggo la frase con una certa rudezza chi fosse venuto a parlare del suo le celebre libro l'età dei diritti
E diceva Bobbio morto novantenne si avesse ancora il tempo le energie scrivere piuttosto l'età dei doveri
Ecco
Noi abbiamo declinato in tutti questi anni sempre i diritti senza i doveri e una delle persone che è seduto a questo tavolo ha scritto un libro troppi diritti di Barbara note poi sic ascolteremo più avanti
Pensate soltanto una cosa
Io ho detto prima tutti abbiamo diritto al voto
Il voto è un dovere civico
Ma il trenta per cento degli italiani che hanno diritto di voto non lo esercitano quindi hanno un diritto
Ma dimenticano che accorge legato a questo diritto
C'è un dovere che è un dovere
Rispetto allo Stato ma rispetto agli altri perché debbono collaborare con gli altri nella scelta degli eletti e quindi nella scelta dei parlamentari
Ecco è questo il motivo per il quale tutti i grandi storici che negli ultimi tempi si sono interessati a questo tema che evocato da quel motto del Don Giussani
Cioè il tema della felicità hanno detto che
Hanno detto che la felicità e anche
Dipende dalla qualità della vita di relazione dal modo in cui noi
Viviamo con gli altri
E quindi
Si capisce quello che ha detto don Giussani e cioè le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l'uomo felice
Grazie
Ma io volevo chiedere invece Barbano
Di approfondire questo tema
Toccando un altro terreno perché questa questione riguarda lo spazio comune si allarga si sta allargando questioni che fino a poco tempo fa erano non c'erano o non erano così così intense così sentite
Pensiamo a tutti i problemi che pone a tecnologia per esempio lo spazio digitale via dicendo però volevo chiedere a lui che si occupa molto da vicino di diritti e di doveri anche in questo campo punto di farci capire meglio che sfide che sfide implica questa
Questa dialettica tra
Io e spazio pubblico all'interno di queste novità che la la storia ci pone
Ma lo spazio digitale
E centrale oggi allo sviluppo delle democrazie
E io credo che
L'impatto che ha avuto la comunicazione digitale sulle democrazie è uno dei problemi che sotto gli occhi di tutti
Uso la parola democrazia perché il luogo fisico in cui
Si compone la libertà attiverà libertà passiva di cui parlava il Prohaska senese e proprio una democrazia compiuta
E oggi la crisi delle democrazie evidentemente e fortemente in relazione con la crisi della libertà e con il luogo il ruolo che le tecnologie hanno avuto nella comunicazione
Internet oggi è un dato acquisito
Nel novantacinque molto meno ma in questi vent'anni è stato salutato assecondato promosso
Nei primi quindici anni in maniera probabilmente a criticare assolutamente ottimistica nella prospettiva che avrebbe
Avvicinato i cittadini alla stanza delle decisioni aumentato la conoscenza
Ridotto lo spazio fisico nella capacità dello spazio virtuale di assumere le informazioni prescindendo dagli spostamenti fisici
Aumentato la democrazia in qualche modo rendendola più partecipativa più orizzontale dissi intermediato anche in parte
La società
E oggi scopriamo che assieme a tutti questi vantaggi
Che ci sono indubbiamente perché non siamo passati visti gli enormi non possiamo parlare delle tecnologie con la prospettiva di di chi dice sono
Il diavolo torni al riavvolgiamo il nastro della storia e torniamo indietro però oggi sappiamo di fronte alle crisi delle democrazie per l'impatto che le tecnologie hanno e il loro non governo ma sappiamo che c'è un lato scuro della comunicazione internettiana
Sappiamo che nello spazio internettiano si rubano i contenuti quindi sì viola il diritto d'autore quindi si precarizzato la dimensione del lavoro
Sappiamo chiesi viola lo spazio privato della privacy
Spesso con diciamo ferite inguaribili
Ai diritti individuali di libertà sappiamo chiesi
Promuove
Una certa volgarità nello spazio pubblico e per cui il trascina si impone come la cifra di un'opinione pubblica internettiana
Dove le emozioni prevalgono sul logo osso
Sappiamo da ultimo che sì condizionato l'esito delle elezioni
E questo
è un dato che la cronaca e l'analisi giornalistica e Polito logica del di delle ultime competizioni elettorali
Negli Stati Uniti in Russia
Anche in Italia e anche in molte democrazie che non sono sotto il faro del diciamo dell'opinione pubblica occidentale ma sono democrazie nascenti o democrat pure come si chiamano come vengono chiamate in in Asia dove la manipolazione dei contenuti internet Siani e decisiva per l'esito
Del degli avvicendamenti al potere
E quindi c'è un prezzo che non avevamo considerato un prezzo della libertà che le tecnologie fanno pagare
Allora la prima domanda che
Secondo me ci si deve porre rispetto a questa constatazione e se tutto ciò fosse inevitabile
Cioè se
Il lato scuro delle tecnologie destinato ad imporsi
Al destino lo sviluppo della democrazia e ha condizionato in una maniera così grande che oggi ci sono moltissimi giovani che si vanno convincendo sì che le democrazie non siano lo strumento migliore di governo per una comunità per un Paese se questo lato oscuro fosse un contratto
Quasi deterministica mente inevitabile
E qui diciamo posso utilizzare una un ragionamento esemplificando la fa una sintesi giornalistica quindi mi perdonerete se eccedo in semplificazioni che il pensiero di un filosofo contemporaneo come Emanuele Severino lo utilizzo come schema per ragionare
Su quanto è accaduto e Severino dice che la tecnica è figlia della cultura la cultura inventa la tecnica per realizzare i suoi scopi però un certo punto la tecnica come tutti i figli compie il suo parricidio
A marzo il padre
E in che modo ammazza il padre
Imponendo i suoi scopi stessi agli scopi della cultura cosicché gli scopi dalla cultura finiscono per diventare gli scopi della tecnica e quali sono si chiede Severino gli scopi della tecnica dice la tecnica non ascolti
E la tecnica all'unico scopo quello lì di riprodurre se stesso infinite volte imporre la dimensione quantitativa dei click interne Tiani alla dimensione qualitativa delle democrazie che invece selezionano e discriminano per qualità sulla base dei valori
Diciamo che assumono come propri
Tutto questo secondo Severino un e un processo ineluttabile perché la forza della tecnica è destinata a prevalere sulle energie e sulla capacità di governo della cultura
C'è un altro schema chi ci può diciamo
Essere utile lo schema di un pensatore
Contemporaneo che ha ispirato molto il mio libro che il professor Magatti che il preside della facoltà è stato preside lo farò dotata di di di sociologia della Cattolica di Milano che ha scritto nel due mila nove un bellissimo libro che si chiama libertà immaginaria
E questo libro la caparra un po'di anche del sessantotto cioè racconta che cosa è accaduto nelle società
Europee occidentali a cavallo tra il dopoguerra e la contemporaneità anche qui lo sintetizzo in maniera molto giornalistica quindi mi scuso con l'autore con chi l'ha letto per queste semplificazione
Magatti dice dopo la seconda guerra mondiale e i grandi
Disastri dei totalitarismi del Novecento
Il capitalismo per tornare a produrre ricchezza ha bisogno di società ordinate e le istituzioni repubblicane cioè la democrazia nascente si pone al servizio di questa prospettiva e quindi costruisce società corno una forte carica istituzionale e anche una forte morale comune in via in grado di costruire discipline sociali e poi ridistribuisce la ricchezza che il capitalismo produce attraverso il Welfare questo schema dice Magatti funziona fino all'anno mille novecentosessantotto di cui parleremo nei prossimi giorni
Poi io a un certo punto questo schema si rompe si rompe per una serie di motivi
Ma si rompe anche perché spiega Magatti il capitalismo si accorge che per produrre più ricchezza
Non ha più bisogno di Società ordinate ma ha bisogno di Società disordinate
Perché
La monoporzione del
Mi l'ipermercato diciamo produce più profitto della spesa familiare
E allora cosa fa il capitalismo e qui uso una
Diciamo una provocazione molto forte inventa il divorzio queste mia non è di magazzino
è evidente che il divorzio io personalmente lo considero un diritto è una conquista
Della società occidentale
Ma come ogni diritto e come ogni espansioni di diritto anche il divorzio a un prezzo
E se il divorzio non si connette a una responsabilità sociale
è evidente che il dirò il divorzio ha dentro di sé una possibilità è una carica di frantumazione sociale
Se diventa un'estetica
Della se coincide con un'estetica della relazione concepita in maniera edonistica e quindi come un'occasione alcuna possibilità dell'umano e non come un rimedio a un punto di crisi della Società familiare
Il divorzio introduce evidentemente un punto di frattura nel presidio decisivo che apra presenta la famiglia in una società e quindi anche in una società che cosa voglio dire questo
Voglio dire che con questo voglio dire che ogni espansioni di diritti ha un prezzo
I diritti sono stati il carburante attraverso cui le lette crollo le le le democrazie si sono imposte sulla scena del mondo degli ultimi due secoli sfidando prima
Le autorità e le verità di fede dell'Ancien Régime le monarchie assolute dove
Non c'erano evidentemente cittadini c'erano solo sudditi poi le verità
E le autorità ideologiche dei totalitarismi ma quando si sono imposte sulla scena del mondo le democrazie i diritti in assenza di un'autorità da sfidare e Ines in assenza di una bilanciamento con ineliminabile con i doveri di cui parlava il professor Cassese
Sono diventate un fatto sono diventati un fattore di disgregazione
Le più grandi infelicità del passato nascevano da una scarsità di diritti le più grandi incapacità del presente nascono da un eccesso di diritti
Che la tecnica
Evidentemente potenzia estendendo la sfera del possibile cioè trasformando ciò che fino a ieri era impossibile in qualcosa
Che diventa improvvisamente possibile e il diritto copre questo spazio quest'area questo perimetro legittimando lo so e legittimando solo e trasformando ciocche possibile ingiusto semplicemente perché è possibile
Ecco io credo che questo schema
Serva a comprendere una serie di processi che evidentemente
Sono avvenuti in Occidente Magatti racconta per esempio che
Il capitalismo di fronte alla necessità di avere di produrre profitti con l'atomizzazione sociale finisce per sposare
Proprio e fare un patto con quei movimenti antagonisti del capitalismo che erano il Sessantotto movimenti diciamo chi si proponevano in chiave anticapitalistica ma che puntavano a una soggettività azione a un individualizzato individui do individualizzazione della società e quindi questo matrimonio produce tra il capitalismo ai e i movimenti sessantottini produce spiega Magatti una sorta di eterogenesi dei fini declina la libertà in consumo produce la società liquida di fronte alla quale noi ci troviamo si applichiamo questo schema
Ai processi di comunicazione
E noi ci rendiamo conto che abbiamo fatto degli errori di valutazione secondo me
Nel valutare il potenziale di rischio che l'espansione di diritti
Attraverso l'uso anche della tecnica determinavano per la democrazia
Quando nel novantadue
Nel chiedo scusa nel novantadue attraverso diciamo l'introduzione di Maastricht e nell'ottantanove dopo la caduta del muro di Berlino si impongono sulla scena del mondo
Centralità e croccanti che e centrali finanziarie la cui forza e la cui leva e più Grandes della stessa statualità mettendo in crisi
La dimensione dello Stato nazione c'è chi si rende conto che in assenza di un governo globale di questi processi di finanziarizzazione
Le basi della democrazia nazionale sarebbero state minate
Esattamente quello che è accaduto
Se noi leggiamo in controluce
Le crisi della finanza che hanno attraversato il il il primo decennio del ventunesimo secolo e se noi leggiamo in controluce l'impatto che le tecnologie hanno avuto nel condizionare il destino della democrazia nella comunicazione
Lo stesso processo
Di crisi dell'Europa può essere letto
In questa prospettiva nella difficoltà di fare quel salto dalla dimensione nazionale alla dimensione sovranazionale ecco però attenzione se tutto questo è vero
E la soluzione non è evidentemente quella di riavvolgere il nastro dell'astro la storia all'indietro e di immaginare di alzare dei muri dei costruire dei dazi costruire delle nicchie di antico sovra Nismo e di vecchia statualità nella quale proteggerci dalle nostre paura
Questa non è una soluzione e questo è un impegno rimedio peggiore del male che ci porta evidentemente in una prospettiva peggiore dei limiti che abbiamo fin qui descritto dobbiamo intervenire
Io credo sugli errori
Che si sono prodotti
E con riferimento e chiudo al tema
Del governo delle delle delle della comunicazione internettiana io credo che abbiamo alcune strade
Internet funziona nel mondo
In modi diversi
Funzione in Cina sotto l'ombrello il controllo pervasivo dello Stato cioè sostanzialmente in una posizione di totale subalternità
Funziona in Europa all'incontrario cioè in una posizione di egemonia in grado di Consip di condizionare la vita stessa delle democrazia cioè in assenza di un controllo fiscale in assenza
Di regole del lavoro che garantiscano
Diciamo la qualità e la dignità di chi partecipa a questi processi e non la precarizzazione evidentemente in assenza di un diritto d'autore in assenza di una tutela della paralisi in assenza di una responsabilità dei provider
è evidente che
Tutto questo porta
Alla giungla che è sotto gli occhi
Delle ultime competizioni elettorali avvenute in Occidente oppure funziona come funziona in alcune democrazie nascenti
Asiatica
Dove a seconda che il governo delle fette news
Venga assunto dall'autocrate di turno o piuttosto
Dalla movimento di opposizione il destino del potere muta casacca evidente che noi dobbiamo riuscire a
Riporre
Un Governo di questa delle opportunità che la tecnica
E l'innovazione ha garantito la modernità senza cadere in uno statalismo che limita la libertà
Ma attribuendo però ai soggetti che assumono la responsabilità di governo della Rete
Dei limiti dei vincoli e delle responsabilità in grado di tutelare la libertà di tutti coloro che con la rete vengono in relazione
E qui mi fermo perché magari poi sui limiti di in concreto possiamo tornare dopo grazie
Ma io volevo volevo chiedere a Joseph fuori se è d'accordo su questa analisi sono d'accordo sul fatto che lo spazio comune sta diventando anche attraverso le tecnologie sta diventando sempre più una giungla come ci interpella questa dinamica severa
Siccome si è come si affronta sono d'accordo con Sabino nell'analisi dei la libertà passiva e attiva
Negativa così tira
Perché se c'è solo negativo passiva
Manca qualcosa
Concordo con Barbano chi c'è un lato scuro
Dell'internet
E che eccesso dei diritti si paga un prezzo
Dove non sono d'accordo
Io vedo un collegamento molto molto debole
Grazie vedo un collocamento molto molto debole fra la libertà nello spazio pubblico la felicità
Secondo me
Abbiamo mille esempi di persone chi hanno vissuto chi venivano il regime repressive che non garantisce la libertà nel terzo pubblico ma impervio oralmente sono libere nelle nostre società chi suppergiù garantisce la libertà ampia nello spazio pubblico chi interiormente non sono persona libera i per niente
Cosa vuol dire essere libero interiora mente
Perché anch'essi la libertà nello spazio pubblico e garantito posso essere schiavo
Alla mia passione alla mia ambizione alla mia carriera al mio ego alla mia famiglia
Cioè nessuno non entra ed esce da anni aveva alta nello spazio pubblico ma che in realtà non sono un uomo libero
Prendiamo prendiamo ad esempio per piazza pubblico
Moderno che le interne
è vero che c'è questa tecnologia
Ma l'effetto dell'atto scuro
Perché siamo schiavi a Facebook e Twitter
Questo l'immagine dell'uomo moderno
Non avrà questo lato oscuro sì la gente non saranno schiavi a Facebook a Twitter a tutte queste rette
E questa scelta personale di ognuno
Non si può dare la colpa alla tecnologia e lì è una tentazione ma infimo Defoe conti se io non ci sono libero se io ossessivamente guardo Facebook guardo Twitter e solo così si produce queste aspetti negativi
Allora il mio quinto primo appunto chi la felicità si ottiene dal libertà interiore la liberazione della persona verso se stesso
Prima che verso gli altri e solo in secondo luogo si entra la collegamento fra delle città
La libertà in piazza o pubblico
Non vorrei che essere mal capito essenziale nella nostra Società garantire la libertà nel Chiazzo pubblico però io ritengo che questo non garantisce
In nessun modo la felicità della persona
Secondo punto dove può darsi non sono del tutto d'accordo con i due al tre per l'attore quella insistenza sul diritto
Tutto il discorso da lei per tale era diritto eccesso del diritto non troppo diritto come conciliare i diritti eccetera
E quasi non si senta
Discorso del dovere della responsabilità personale il diritto è sempre l'abilitazione della Pro sono di fare quello che voglio fare
E manca un po'il discorso del dovere della responsabilità personale veramente nel discorso pubblico anche quando parliamo sulla libertà
E molto sbilanciato in favore del diritto e invece di favore del dovere
Responsabilità
Di Nolfo sì prendiamo il lato oscuro del delle internet
La trascorre almeno internet chi le persona chi partecipano in questo nuovo piazzo pubblico
Si fanno quello che vogliamo
Delle bugie delle calunnie eccetera
E quindi l'assoluzione non possa essere veramente solo regolamento dello Stato eccetera deve essere regolamento inferiore al senso interiore del dovere della decenza
E non solo verso gli altri ma verso noi stessi in maniera proprio
Il terzo punto
Di solito quando parliamo delle libertà la scherma tradizionale è che c'è il potere pubblico
E c'è la libertà individuale
In
Ultimo dieci quindici anni
Più e più
Il problema da della libertà nello spazio pubblico non è il potere pubblico disabili individuo ma un individuo Brisa via un altro indirizzo che lì
è un problema molto più più difficile
Perché abbiamo la tecnologia giuridica filosofica capire come bilanciare lo il potere pubblico l'interesse pubblico disabili individuo molto molto più difficile
Trovare soluzione come riconciliare una libertà individuale di una persona chi va in conflitto con la libertà anche fondamentale dell'altra persona come abbiamo visto ieri
La processo simulato grazie
Beh queste annotazioni del professor uguale dire che portano la questione su un terreno molto con molto
Sentito molto concreto quando la persona
No volevo chiedere al professor Cassese
Anzitutto se condivide questa e poi se possiamo iniziare a a cercare di inoltrarci verso una risposta
All'ultima questione che poneva Wilder cioè come come essi voi come si può aiutare appunto una persona recuperare questa consapevolezza della necessità di un rapporto vero con l'altro
E io penso che ci siano
Due profili in quello che ha
Ha detto adesso Joseph valigie
Il primo
Se noi continuiamo a concepire la libertà solamente sotto il profilo negativo è chiaro che questo comporta soltanto l'astensione di un altro
Se non lo concepiamo in un altro mondo cioè sotto il profilo positivo
Questo comporta il dovere di qualcun altro pensate soltanto a un a una libertà la libertà dal bisogno
La storia del mondo nell'ultimo secolo
è stata dominata dal Bic dal scusate il gioco di parole da bisogno di liberare le persone
Dalle necessità della vita senza S delle necessità essenziali della vita la libertà del bisogno era il grande sogno di beve Ricci quello che
Era
Assicurare la salute l'istruzione
Il lavoro la protezione sociale
Ora
Per fare questo
Bisogna
Dall'altra parte
Garantire un servizio sanitario nazionale
Un servizio scolastico aperto a tutti
Una garanzia del lavoro
Pensate per esempio in Italia alla cassa integrazione straordinaria
E infine un sistema pensionistico
A tutto questo come si riesce ad ottenere
Sì e non coniugando quel diritto
Con un dovere di tutti
Di pagare le i costi di queste attività io ho citato questi quattro settori perché se voi andate a prendere il bilancio dello Stato italiano vi rendete conto che il settanta per cento della spesa dello Stato italiano se ne va per questi quattro settori che io ho indicato il che vuol dire che dietro a questi diritti
Ci sono dei doveri di contribuire
Alle specie che sono necessarie per assicurare questi diritti
E c'è quindi quello che i giuristi chiamano un'obbligazione tributaria
Che è un obbligo è un dovere del cittadino verso degli altri cittadini in questo caso che passa attraverso lo Stato e arriva ad altri cittadini
E quindi qui io vedo
Il bilanciamento tra quei due elementi che citava prima e il professore Wyler il fatto cioè che ci siano degli individui che non debbono dialogare più soltanto con lo Stato chiedendo allo Stato libere armi dalla censura per esempio oppure dammi la possibilità di parlare in pubblico
Ma debbono dire allo stato crea le condizioni perché altri assicuri a me
Questa libertà dal bisogno
Vedete quindi a questo punto la configurazione dei diritti diventa più complicata
Perché c'ha molte facce una prima e verso lo Stato una seconda verso gli altri individui è una terza è attraverso lo Stato rispetto agli altri individui
Ma se questa consapevolezza appunto della del dovere cioè sì sera bilance molto sbilanciata come adesso dalla parte del diritto questa consapevolezza del dovere da recuperare
Appunto che cosa che cosa può aiutare questo lavoro di ripresa di consapevolezza lo chiedo Barbano pena
Le culture sceglie tutto il pensiero politico perché ha ragione il professor Wyler la la e nella dimensione individuale che si gioca il rapporto fra il mezzo il fine fra l'oggetto e il soggetto però
Si gioca in un modo piuttosto cibi ricchi in un altro a secondo di
Della della come dire della cultura in cui questa sfida iscritta
è il pensiero civile il pensiero politico e cambia le coordinate degli atteggiamenti individuali anche la l'atteggiamento dell'uomo rispetto all'uso del telefonino
Quindi evidente che sono sono due livelli due momenti quello individuale soggettivo del rapporto con la tecnica e con la libertà e quello
Civile universale che sono un relazione fra di loro
Allora
Voglio fare alcuni esempi che si collegano un po'al discorso fatto prima in maniera un po'astratta se l'Irlanda
Viene
Intimata diciamo consentitemi la
Il ribaltamento grammaticale dall'Europa di riscuotere l'atto le tasse dai pollo
E l'Irlanda si rifiuta di riscuotere le tasse da proprio e dice no non le voglio le tasse da Apple perché pur di avere Paul sul mio territorio
è evidente che io sono disponibile a trasformarmi in un paradiso fiscale che cosa vuol dire vuol dire che la forza finanziaria e tecnocratica della Centrale internettiana
E prevalente rispetto alla forza politica di governare il mezzo
Secondo esempio
Il destino di una
Giovane
Campana che ha diffuso sei suoi immagini molto private
Sulla Rete ha dei suoi amici e questi sei suoi amici sono diventati sei milioni di amici
E quando questa povera ragazza ha cercato di fermare evidentemente questa gogna che si è aperta nei suoi confronti sto parlando di un caso di cronaca reale purtroppo si è trovata di fronte alla difficoltà di dover citare Facebook a Palo Alto perché il Foro competente nel rapporto fra il cittadino e la centrale internettiana era a Palo Alto e con la corte suprema americana stabilito di recente con una sentenza destinata a fare storia che
Il foro competente nel rapporto fra il cittadino
Facebook non è più la sede legale della multinazionale ma il luogo in cui si determina
Il reato in cui vive la vittima subisce il reato questa però purtroppo non è una circostanza che in Europa e ancora presente per cui tutte le controversie individuali tra i privati e le grandi multinazionali internettiana si svolgono su un terreno globale dove il cittadino non arriva terzo
Le regole del lavoro noi su internet abbiamo persone che
S'manetta no
Cinque sei sette otto dieci ore
E producono azioni che simulano il lavoro che somigliano al lavoro ma che non sono lavoro perché non hanno la dignità del lavoro
Ebbene queste azioni nella loro sviluppo orizzontale
Però giustificano l'unico profitto verticale in capo al monopolista di turno mentre in Europa in Italia si discuteva
Su quanti muri alzare nel Mediterraneo per fermare una barchetta con sessantasei clandestini
Il Parlamento europeo ha bocciato una direttiva che si proponeva di imporre ai grandi aggregatori interne Tiani il pagamento di conosci mento del diritto d'autore e passata una vulgata che è stata raccontata che il diritto d'autore era un bavaglio la libertà di espressione
In realtà quella norma era centrale per consentire
La tutela e la protezione del lavoro giornalistico e della libertà di espressione
E stata raccontata all'incontrario purtroppo l'opinione pubblica se ne completamente disinteressata e quella delibera è stata bocciata per la pressione delle centrali in capetti Ali sulla sui sui politici del Parlamento europeo
Dove al momento diciamo le forze populiste per così dire sono minoritarie immaginiamo cosa potrebbe essere il voto sulla stessa direttiva dopo le elezioni del due mila diciannove S
Purtroppo la sfida del populismo dovesse imporsi alla democrazia europea questa è una questione centrali che riguarda la libertà
Nella nello spazio pubblico e nella democrazia però occorre che i cittadini comprendano che la protezione dell'opinione pubblica e un patrimonio a cui è connesso il destino delle democrazie
Ultimo
La responsabilità di provider
Perché
Io mi sono trovato per sei anni a governare un giornale e come direttore di un giornale avevo rispondevo di responsabilità civile
Penale e deontologica
I provider non rispondono assolutamente di nulla cioè tutto quello che transita sulla Rete
E purtroppo non soggiace a una responsabilità di chi organizza e di chi lucra
Grazie alla Rete allora evidente che
La sfida si gioca
Sul piano individuale come dice il professor Bakwa il ma il piano individuale e
Fortemente condizionato da una deregulation che è figlia di una mancata consapevolezza che l'impatto delle tecnologie e l'espansione di diritti ad essa connesse non regolati e non bilanciati
Ha prodotto sulle democrazie
Io credo che questa
Questa questione sia centrale al destino delle democrazie nei prossimi anni grazie
Voglio chiedere voglio chiedere a quale re allora se posto che le regole servono evidentemente ma se per sviluppare aiuterà a sviluppare la libertà interiore di cui parlava le regole bastano e su una questione di regole
Ho cosa aiuta
Sì mi permette prima voglio
Dire qualcosa Sabino
Certo
Quello che ho messo un po'de feticismo
Era il rapporto fra la libertà e la felicità
Prendiamo questi fattori che tu a titolo giusto ha menzionato l'istruzione pubblica nel sistema sanitario eccetera
Prendiamo i paesi nordici
Sai da Fernanda Danimarca in Svezia non regge eccetera
Penso che ci sarà un accordo chi su tutti questi fattori sono più sviluppati di qui in Italia pensione sono migliore sistema sanitario migliore però le italiani sono più felici
Quello non è una democrazia veramente un'osservazione di un ebreo errante chi ha vissuto in tanti Paesi
Chi la felicità
Queste cose sono importante nella loro assenza è difficile che sia la persona veramente felice ma anche con la loro presenza
Sono sicuro che veramente vivere in Italia essere italiano la persona più felice
Questo il Paese che garantiscano
Di più
L'altra cosa non vorrei annoiarvi soltanto ripetere
All'atto del collocamento di Delic fatto
Fra la libertà nello spazio pubblico e la libertà perso interiore cioè pensare non solo
Qual è il mio dovere verso l'altro accetta dalla libertà positiva ma qual è il mio dovere verso me stesso
De cosa che faccio non solo domando si fanno danni agli altri ma si fanno danni a a me stesso
E questo è la libertà interiore perché possiamo veramente godette essere un sistema come i Paesi occidentali che c'è grande spazio di libertà nello spazio pubblico sempre possiamo migliorare
Il Bacco e non non dice che le persona veramente sono come invece si colgono dieci ore davanti internet il giorno sì che questa persona è libero
Schiavo devono sessione schiavo dei dicono sessione
Dove può darsi che celebravano una sfumatura differenza fanno sì la tua tenda senza dire colpa del provider col proprio lotto vita pubblica che non regola sufficientemente perché non vedano il danno sono già comprati di quelle eccetera
è vero fino a un certo punto ma anche colpa nostra
Colpa nostra
Devo Newton di noi questo è il fatto della libertà interiore di prendere responsabilità e non sempre dire quell'altro ecco quell'altro
Professore a questo punto domanda di retta ma cosa educa questore cosa aiuta ad educare questa libertà interiore perché poi mi sembra che sia un punto di condensa del discorso che stiamo sviluppando
Ma
Attraverso uguagliare io debbo ricordare che quando si rinnova i costituenti americani scrisse
All'inizio che loro volevano assicurare la libertà
E la possibilità delle persone di ricercare la felicità
E poi sotto appellarsi
La domanda è
Ma a quale felicità si riferivano
A quella individuale di cui parla professor Wyler
O si riferivano a qualcosa di diverso una sorta di felicità collettiva ha qualcosa che non riguardano quella generazione ma che riguardava degenerazioni dei due secoli successivi perché sono passati due secoli quello che voglio dire e che in quella frase che appunto è il motto del Meeting di quest'anno
La forza della storia che rende l'uomo felice
Cioè l'indicazione di una felicità puramente individuale
C'è l'indicazione di una felicità collettiva di cui individualmente si partecipa
E in cui
Come dire e prospettata una partecipazione non di una generazione ma di più generazioni successive
Io credo che questa sia la chiave per capire quella relazione tra libertà la felicità
Non pensavo dei parla non pensavo di parlare solo sulla felicità personale
Ma solamente volevo dire che anche la felicità collettiva la felicità del masso accetta di una famiglia di un tributo di una nazione
Eccetera
Non è garantita né della
Libertà nello spazio pubblico non è che non c'è collegamento ma di pensare si garantiamo in modo ottimale questa libertà garantisce la felicità collettiva secondo me discutibile
Penso che io una se accettate persone felici e sarà una società felice
Va io io non so di mi riesce difficile dire cosa sia la felicità mi riesce più facile dire che cosa non sia la felicità certamente non è un dividendo
Diretto con messo agli atti agli appetiti di minoranze organizzate ristretti dal sovra Nismo nel tempo e nello spazio del presente questo sono sicuro che non lo sia
Penso più come spiegava il professor Cassese che la felicità debba intendersi in chiave collettiva naturalmente in chiave
Alle civile politica come un interesse indiretto sul futuro delle generazioni c'è una investimento su una prospettiva di crescita che riguarda la comunità
E allora se questo è sì ha ragione il professor Weiler con non ci divide nulla perché
Occorre un'estetica dei doveri
Occorre un Est non un'etica dei doveri lei quando faceva riferimento al fatto dice noi non dobbiamo agire bene
Perché la la la nostra libertà diciamo confligge con quella dell'altro dobbiamo agire bene perché la nostra libertà deve compiere non deve confliggere con lo alla nostra coscienza interiore sono totalmente d'accordo e un principio se vogliamo kantiano che condivido in pieno
Ma allora occorre però perché questo si produca
Va bene
Diciamo la la la la le nostre furba formazioni sono diverse ma convergiamo convergiamo nel nel punto d'approdo però e perché questo si produca occorre che
In democrazia e all'interno di una società secolarizzata dove gli atteggiamenti cambiano soprattutto attraverso il pensiero civile politico che il pensiero lo assuma allora l'estetica dei doveri
E quindi l'idea di un di un di un senso del dovere come elemento di una missione chi appartiene alla vita e qualcosa che la il pensiero politico occidentale ha completamente dimenticato
E qui ritorna evidentemente la la la declinazione in consumo della libertà di cui parlava Magatti nel nel suo bellissimo libro grazie
Credo che sia venuto fuori con sufficiente completezza sopra la la la complessità di questo rapporto di questo vi nominano tra la la libertà lo spazio pubblico tra soprattutto tra quello che la comunità e e il divo
Possono reciprocamente darsi devono reciprocamente darsi però permettetemi un'annotazione perché da questa alternativa non alternativa questa confluenza
Tra una prospettiva kantiano prospettiva biblica
Lascia lascia aperto il fascino di una grande questione
Appunto
Che cosa aiuta al di là delle regole o insieme con le regole e al di là della coscienza individuale insieme con la coscienza individuale
A ricercare la felicità a trovare la felicità ad essere felici
Questa è la è la grande questione e credo che sia bello affrontarla aiutati da da interlocutori come gli ospiti di oggi affrontarla all'interno di una di una realtà come il meeting che in fondo nasce
è una piccola storia particolare ma nasce e vive per appunto come spazio pubblico aperto a tutti
Ma che ha un solo scopo cioè di di rendere libero chiunque di aiutare
Accresce la libertà chiunque passi da qui chiunque
Partecipi anche soltanto per per un incontro come questo la realtà del mittente io credo ci sia un fascino enorme nella prospettiva aperto del nostro interlocutore di oggi un fascino proprio perché quando si parla di questo tema del rapporto tra Livio e la comunità e i non saranno mai le strutture non sarà mai nessuna struttura ad assicurare
Le le indispensabili necessita di copia han parlato oggi
Ma è una sfida per ognuno di noi per ognuno di noi personalmente per ognuno di noi insieme
Ogni volta recuperare queste questa ragione queste modalità di di poter vivere insieme nello spazio comune appunto con con le caratteristiche che ci hanno detto
Che ci hanno detto i nostri ospiti di oggi che ringrazio con un applauso
Ulteriore
Saluto di nuovo invitando tutti voi che siete qui proprio per per aiutare questi spazi di libertà di crescita che il meeting ricordatevi che il meeting vive dell'aiuto del contributo di tutti quindi tenete presente per cortesia
Gli spazi che ci sono all'interno del meeting per donare per offrire un contributo concreto alla possibilità che un luogo come questo viva continua ad esistere e ad aiutare ad educare tutti noi grazie