Presentazione del libro di Daniele Mencarelli "La casa degli sguardi" (Arnoldo Mondadori)

Eccoci qua torniamo subito con un rapido cambio palco
Perché
Fa anche freddo quindi buonasera
Allora che abbiamo diciamo ambiente
Dopo aver ascoltato presentazione di questo libro bellissime tra l'altro vi invitiamo ad acquistare come siccome tutti gli altri libri della serata che sono al banco vendita perché apriamo diciamo una parentesi non lunghissima delle ultime due presentazioni con un conferimento anche di un premier Rea
Della serata in qualche modo andiamo a toccare due corde che sono differenti tra loro ma che ci riportano fondamentalmente al al sociale ci portano al mondo che abbiamo intorno
Il primo libro che presentiamo in questo ultimo slot della della quarta giornata di questo festival è la casa degli sguardi di Daniele Mencarelli che intanto ringrazio per essere rapina con Roy
Allora la casa degli sguardi è un libro a mio avviso molto importante libro che mi ha colpito particolarmente che ho voluto
Che fosse presente all'interno di questo Festival perché inizia fondamentalmente con una storia di ordinaria ma apatia e declino umano
Ma si risolve con una storia diciamo di riscossa e tutto con all'interno il passaggio il transito all'interno della casa degli sguardi
Quella patina quell'angoscia che fondamentalmente attanaglia all'uomo contemporaneo
E e l'apatia e l'angoscia solida che comunque ci ci prende lì dove non sappiamo
Cosa fare come fare le cose della nostra vita allora raccontaci un po'di questa casa degli sguardi innanzitutto
Va innanzitutto va detto che è un romanzo biografico e quindi racconta
Per un buon novanta per cento fatte salve quei meccanismi che servono a trasfigurare la realtà e letteratura
è la mia storia la storia di un ragazzo nel novantanove e arriva al Bambin Gesù un po'come a un'ultima spiaggia perché
Ero all'epoca già lo scrittore avevo esordito avevo pubblicato un primo libro di poesie e trova un po'come dice giustamente che con quella patria portata alle sue estreme conseguenze anche in termini di gli usi ed abusi di sostanze di alcol e arrivo al all'ospedale pediatrico Bambino Gesù per caso come un po'a un'ultima spiaggia come un'ultima grande occasione
Prima di prima di è questo
Non l'ho non l'ho saputo però un passaggio vero del libro che sta nelle prime pagine
E mia madre dopo uno dei tanti ricoveri
Peraltro con la e mia madre mi porta al centro del ponte io vivo ad Ariccia quindi non molto lontano da qui e mi dice se proprio dobbiamo finire
Togliamoci il dente facciamolo una volta per
E questo ragazzo che soffre della sua sensibilità il destino lo manda nel luogo apparentemente meno adatto perché un ospedale pediatrico per uno che si sente troppo fragile e sensibile al mattatoio un mattatoio di bambini
Stranamente
Là dentro vuoi per la vicinanza degli altri operai dei colleghi perché arriva al Bambino Gesù non per fare il medico l'infermiere e arriva al Bambino Gesù per fare l'operaio per fare l'uomo delle pulizie
E come mi è stato detto l'elemento retorico che io ogni volta non ho messo male
La realtà in realtà grande contenitore di significati retorici secondo me
Oltre a pulire i pavimenti la persona che per primo pulito nell'ospedale sono stato io
Ecco in questa storia diciamo ci sono tantissimi elementi che che ci fanno riflettere innanzitutto il primo a mio avviso e che la la vita in quanto tale a un suo portato un suo combinato disposto molto complesso siamo abituati di solito a leggere di storie restanti di storie di persone che ce l'hanno fatta di persone che ovviamente non hanno mai incontrato problemi o se hanno incontrato dei problemi erano dei problemi marginali con questo libro non solo tu in qualche modo ti metti a nudo per un autore per uno scrittore
Per un uomo in generale sempre è sempre difficile ma in qualche modo fai della tua salvezza un esercizio
Per tutti quanti gli altri perché alla fine diciamo che cos'è salvarsi se non il guardarsi veramente dentro il vedere quelle cose che non vanno mettere appunto e a ripartire
Spesso ci dice si dice che non c'è stata data solo che una vita e quella bisogna farne buon uso però nel tuo libro la sensazione che io ho avuto e che fondamentalmente tu restituisci cittadinanza anche a quelle a quel periodo di buio a quei periodi di buio perché invece di solito si tende sempre a demonizzare
Uno dei motivi per cui ho scritto romanza distanza comunque di tanti anni
Era l'idea la forse motivo principale per
Dare soprattutto a chi è ormai col giovane De Meo quarantaquattro anni son diventato nel frattempo padre
è di dare la mia personale interpretazione la mia personale interpretazione del del tema che a cui la letteratura al cinema ha sempre occhieggia dove un po'tema del maledetti Isma'uno
Nella mia esperienza personale la mia testimonianza Chieti chi poi sta male veramente
Come io faccio sempre queste esempio ma secondo me quello più calzante come un ragazzo magari spedito in guerra c'è alla fine quando il male di prende anche solo per istinto di sopravvivenza c'è la voglia di sopravvivere
Forse è il caso io lo dicevo prima l'intervista che ho fatto aspira la fede in qualche modo anche se sono un aspirante credente un pozzo pompe sempre un po'mutilato non non arrivò mai
Però la speranza che tutto quel dolore ci sia appunto una ricompensa ritornando al discorso della trincea si dice che in trincea non esiste ateismo
Anche dentro il Bambin Gesù non esista teismo o in una forma violenta rabbiosa o in un corpo a corpo con Dio o con un affidamento cieco
Che non era neanche il mio però ecco lì dentro come in guerra l'ateismo è molto difficile dalle
Ecco io avevo un amico che era uno scrittore che si chiamava Lorenzo Amurri che
Diciamo mi ha dato l'opportunità la cultura di condividere con lui il primo libro che era permea e poi ne ha fatto un altro che si chiamava perché non lo portate a Lourdes visto che ieri si è svolto il diciamo la finale del Premio Strega Lorenzo con Aprea arrivammo insomma alla alla dozzina cinque la finale anche e e in una di queste serate a casa Bellonci c'era una signora dell'alta borghesia romana che rivolgendosi a me e alla sorella fa cima del Chievo portate a Lourdes ovviamente Lorenzo il ragazzo tetraplegico
E Lorenzo con Ada dall'Urbe da non credente disse una cosa molto interessante disse e non so se se Dio esiste o meno però forse Dio è Riccardo che ha ventun'anni che si occupa a di questo anziano di settantacinque di cure anche Sala storie di cui neanche sa il nome ho trovato grande corresponsione in questi due libri soprattutto perché fondamentalmente i valori importanti di un'esistenza
Non passano sempre per il dopo Bava passano per la semplicità e per l'afflato fondamentalmente dell'amore perché ma in realtà il e tutto questo dissi CNH ammonizioni
Passano senz'altro per l'amore passano per i luoghi perché poi questa cosa a cui tengo molto
Noi non viviamo in una società che anestetizzata dal dolore cioè in realtà noi abbiamo un over dose quotidiana di dolore quello che manca al dolore
Quella dimensione che fa del dolore
Un esercizio anche di indagine rispetto a tanti significati rispetto a tanti interrogativi
Io pare conosca prime a parte uno dei titoli più belli secondo me degli ultimi trent'anni è meraviglioso ma è un molto in comune con l'esperienza di apnea e rispetto proprio all'amore c'è rispetto io ho vissuto in una famiglia che le ha tentate tutte
E poi appunto questa rinascita che è arrivata di fronte altra more la more sempre fidare sempre genitoriale quello appunto dentro dentro l'ospedale però ecco secondo me la salvezza vera il dolore vero passano innanzitutto per alcuni luoghi non siamo abituati
Per certi aspetti anche giustamente a definire la nostra epoca come un'epoca a riparo da grandi confini
Senz'altro non abbiamo un conflitto che investe in termini globali pianeta
Ma per quel che mi riguarda se uno vuole vedere un territorio di guerra basta andare al Gianicolo al Bambin Gesù e Li Bassi curo che certi meccanismi di sopravvivenza certi meccanismi di richiesta come ho detto prima sono esattamente quelli di un territorio di guerra
Ecco all'interno della casa degli sguardi cioè come abbiamo detto l'abisso se la rinascita e e al tempo stesso ci sono queste stanze di vita quotidiana che sono abitate il protagonista appunto questo nosocomio della capitale che ovviamente fatta a sfondo a una storia delle storie perché anche questa la chiave narrativa importante di questo libro
Tu all'interno del del Libro I sempre cercato di non cedere il passo al pietismo ma di raccontare anche la pietà la pietà che differente dal pietismo
Il pietismo ovviamente quel sentimento che che ci assale che reca magari un'immediata diciamo quello che è riempie un poi intrattenimenti dei caimani tanta televisione questo
Questa braccio immediato e totale ma che finisce un secondo dopo la vita è quella che commuove c'è quindi muove assieme ma che poi interrogate non finisce il secondo dopo e l'ospedale
è un luogo
Per certi aspetti nella sua atrocità un luogo ideale per questo io racconto il mio primo giorno di lavoro in cui io definisco un po'i miei punti cardinali che sono stati i punti cardinali di un anno intero
La mia prima giornata di lavori la prima visione che o con la divisa nuova ancora addosso da ancora tra le braccia da operaio per andare a cambiarmi negli spogliatoi
Passo per
Camminamento affianco ai padiglioni vedo questa struttura a sé stante illuminata ed erano le cinque di mattina
Io mediamente curioso ma vicino entro e quello che vedo non riesco a capirlo K secondo dopo riesco a capirlo e come la prima visione che ho dell'ospedale la bambino da noi bambina dentro una cassa bianca la seconda parte qui c'è l'altro grande elemento di crescita del protagonista della mia crescita
Il secondo momento della mia prima giornata di lavoro è l'ha quindi Tenza non in termini di nonnismo ma in termini di benvenuto un po'cinico quello senz'altro e il bagno invaso di Merv da perché di questo si trattava
Che gli altri operai mi fanno pur e pulire come battesimo del fuoco
Diciamo che questi due elementi da una parte il dolore dei bambini e dall'altra
Il rapporto con gli altri operai che diventa poi nel corso dei giorni dei Ministri un rapporto d'amicizia di legame assoluto
Sono un po'i due pilastri su cui appunto se è fondata la mia rinascita
Ecco Daniele ti faccio l'ultima e due domande
La prima riguarda anche il cambio poiché c'è stato perché
La cosa che mi ha colpito sia del libro che poi quando ci siamo
Uno studio anche
Radio radicale
C'è stata diciamo l'idea che fondamentalmente si potesse essere veramente uno scrittore del contemporaneo c'era lo scrittore fondamentalmente ancorato a quella a quella a quella cosa feroce che si chiama vita
Che è la realtà che è fatta di tante di tante cose da raccontare in modi anche differenti a realtà è un prisma
Allora da un punto di vista pratico penso che questo libro rappresenti diciamo un esperimento riuscito parlare abbia bisogno di e queste tematiche spesso diciamo anche anche anche scomodo anche difficile soprattutto perché da un lato la vulgata vuole che quando ne parli in certi contesti
Alle volte sei additato pure come buonista no dicevo era questo che si mette a raccontare voi insomma molto in voga il termine buonista dall'altra parte l'altra cosa importante
Comprendere anche lo scarto ce lo scarto significa far diventare quello che nessuno vuole materia narrativa materia di analisi parole di coscienza mai quello qualche secondo me fanno
Perlomeno gli scrittori che io amo
Va non è che fanno conti commerciali o di marketing se vanno in guerra raccontano la guerra se entrano in ospedale raccontano un ospedale
E io ho tentato nel mio piccolo di fare la stessa cosa hai toccato un punto secondo me fondamentale perché
La parte diciamo questo esercizio questa palestra che per me è stato Bambin Gesù che è stata una palestra di rinascita
è stata anche una palestra
Di scrittura e apro una piccola parentesi io nel in termini sempre di esperienza di esempio io tento di dire la mia anche su questa così questa menzogna che c'è almeno nella mia esperienza che che riguarda soprattutto gli ultimi due secoli dei secoli e mezzo che vuole
E l'artista come il maledetto
Tossico in tutte le forme e possiamo pensare rispetto alla tossicità e io né i miei quattro cinque anni di tossicità a vari livelli e attraverso varie sostanze
Io di quei quattro cinque anni la resa in termini di scrittura e zero nel senso che non riuscivo neanche più a scrivere
A me Bambin Gesù e e c'è questa unione assoluta la parabola di rinascita e la parabola di rinascita di un ragazzo venticinquenne è la parabola di rinascita di un poeta d'uno scrittore ma è soprattutto un grande alfabeto che è quello che si può ancora oggi e torno
Alla mia poetica
Eh
L'alfabeto della realtà per raccontare la realtà ci vuole grande lucidità e lei che fa il gioco non siamo noi che scegliamo
E questo è stato grande lascito anche artistico del Bambin Gesù
Ecco un'ultima battuta la la la dedicherei prova la scrittura di questo libro cioè al a come è scritto perché è un libro che ci accompagna a mio avviso in modo
Molto interessante all'interno di queste questioni perché da un lato troviamo un lessico che è quello del quotidiano che è quello di tutti i giorni però dall'altro cioè un un taglio netto che viene dato soprattutto con le immagini è un film Europ dette un film è un libro molto molto molto filmico sembra quasi una sceneggiatura un tamburo che viene diciamo
Dato ci sono tanti dissidenti occhi ma al tempo stesso c'è questo linguaggio che entra molto dentro contemporanei
Allora come è stato anche per descriverlo questo libro perché diciamolo a mio avviso l'operazione è riuscita anche perché tu sei riuscito a fare un passo indietro rispetto la tua storia
E questo secondo me è un dato di merito centrale
Io no diciamo alle spalle e vent'anni di Poesia otto raccolte i in soccorso è venuta la la in qualche modo la mia poetica che poi sintetizzato bene da una parte il linguaggio che si è aperto a tutti
Da un secolo parliamo di cultura di massa cultura popolare
Io un elemento della mia poetica io una madre che ha fatto la terza elementare quando a quattordici quindici anni ha iniziato a scrivere
E la mia prima lettrice come è stata per tantissimi scrittori è stata mia madre ed io avevo quel banco di prova io dovevo riuscire a dire e a farmi capire comunque da una persona che aveva la terza elementare
è stato nel corso degli anni potrà essere banale
E è diventato un po'un caposaldo la mia letteratura quella che io amo è aperta tutti potrei citare tanti poeti narratori
Questo da un lato dall'altro coi c'è quella meravigliosa capacità del dire come l'ha detta in maniera meravigliosa Bukowski che il poeta cerca sempre di dire il massimo nel minimo spazio e quindi il tentativo è quello di costruire sicure
Ma senza dovere come fanno tanti narratori
Sopra costruire in realtà il appunto il libro procede per immagini procede per strappi perché appunto la la mia poesia la mia poetica e quella e quindi ho importato nella narrativa ad esclusione della versificazione o importato per intero la mia poetica
Allora grazie a Daniele Mencarelli per la casa di sguardi per essere stato con noi
E volevo dire prima dell'applauso finale che c'è un'altra casa degli sguardi viene cerchiamo di aiutare e sostenere sto pesasse Peter Pan esatto Sella un obolo ora si dice in gergo tecnico dove si può donare visto che questa manifestazione insomma
Per via delle virtù se partecipe dell'impegno di Vito Miceli è totalmente gratuita in tutti i suoi aspetti diciamo il contrappasso che chiediamo è quello di mettere una donazione per per per Peter Pan che insomma diciamo tu anche ci può raccontare che fanno un lavoro enorme consanguinei rispetta quello che ci siamo detti perché offre
Offre domicilio offre un ricovero a quelle famiglie toccate soprattutto da malattie oncologiche va sicuro
è una delle esperienze sto qui con i con i miei bambini è una delle esperienze che augurerei neanche un cane
Bari elencare alle grazie per essere stato con noi io nel ringraziarti chiamo anche sul palco ciò questo