Presentazione dei libri "Ultima la luce" di Gaia Manzini (Editore Mondadori) e "La strada del ritorno è sempre più corta" di Valentina Farinaccio (Editore Mondadori)

Ora benvenute a come il vento nel mare
E poi potete usare anche un microfono adesso io chiedo ai tecnici darmene anche un altro così
Io bene nelle possono allora voi siete autrici di due libri che io ho raccontato e presentato quando sono usciti
Sulle frequenze di Radio radicale che sono per Valentina Farinazzo astrae ritorno sempre più corte per Gaia Manzini ultima luce inizialmente questa presentazione era prevista scissa
Però poi in realtà appunto siccome la benedizione del direttore artistico assemblea come gli pare tendenzialmente abbiamo deciso un po'di accorparla per un motivo siamo felici anche esatta versione diciamo ho visto che su Facebook Hage bello ci sia anche Duse anche due quindi
Perché c'è a mio avviso
Un disegno un po'unico perché ogni tanto bello anche riflettere su quello
Che si dice nell'anno letterario cioè su quello che in qualche modo
Si vuole raccontare quello che le case editrici voglio raccontare spesso si pensa che
Le case editrici nella maggior parte dei casi prendano i libri buttino dentro fanno un frullato invece Mondadori
Ma così come anche Feltrinelli abbiamo visto anche ieri insomma alcune case editrici tengono avere una certa continuità narrativa per sciogliere anche alcuni
Diciamo alcuni temi e alcuni diversità sono liberi ovviamente diversi che però mettono al centro un universo
Che molto similare allora io
Gaia chiedo innanzitutto un po'di raccontare di questa ultima luce visto che
Diciamo siamo verso anche le ultime luci del
Del mare perché se un effetto ovviamente voluto però apposta esatto però ultima luce un romanzo che che dice tanto sia della condizione
Femminile della condizione familiare della condizione di come viviamo all'interno delle nostre case dei nostri
Opposti sociali e poi arriviamo anche a Valentina che
Insomma
A un altro pezzo secondo me di similitudine rispetto a questo è un altro altro libero
Buonasera grazie di essere qui no ultimo alla luce racconta è la storia una storia familiare
è una sarà familiare raccontata però dal punto di vista di di un padre di un uomo che ha quasi settanta anni che si chiama Ivano e quindi questa è stata forse la cosa più complicata note rendere da da scrivere perché era necessario rendere verosimile
La voce di quest'uomo e questo o è un uomo comune non è un eroe letterario un uomo che è stato innamorato tutto allora per tutta la vita di sua moglie Sofia che improvvisamente viene a mancare
E decide di fare un viaggio decide di raccordi raggiungere il fratello che dirà Santo Domingo
Così per farsi una vacanza mera stanno si rivelerà una vacanza questo viaggio ma si rivelerà invece una una specie di viaggio a ritroso perché riscopre IRAP quello che in realtà non avrebbe mai voluto scoprire
Quindi vanno che è un ingegnere un borghesia milanese un uomo normalissimo che ha costruito per tutta la vita la sua felicità a un certo punto si rende conto che quella felicità per come l'ha concepita Lucino quel momento
è stata invece una totale esclusione e quindi da quel momento commi continua a ripensare alla sua vita insieme a questa donna Sofia
Che lui ha amato ma che in realtà non è mai stata sua gliel'sempre sfuggita mole non è mai riuscito a metterlo a fuoco completamente e quindi questo è il suo dramma però nel momento in cui si rende conto che certe cose sono state
Completamente diverso da quello che lui pensava non concede odiare questa donna ma è come se lo amasse ancora di più
Anche se poi all'orizzonte si prospetta la possibilità
Di iniziare di nuovo daccapo nonostante abbia settant'anni
Rincontra comunque un contro una donna ritrova una figlia con cui vi deve ricostruire un rapporto e quindi si apre inaspettatamente una strada che lui non aveva innanzi nessun modo calcolato
Ecco è un libro che affronta tantissimi temi tra cui quello della SIGO familiare cioè le parole dette non dette loro soprattutto il lessico
Dei dialoghi perché libere ricco di dialoghi Kent scandiscono proprio la narrazione all'interno
Di tutto il libro e e soprattutto il peso delle cose non dette il peso delle cose non rivelate il peso
Diritti dei segreti
In qualche modo sono diciamo in modo paradossale l'anima del libro c'è qualcosa che non si vede che però in realtà anima ogni Palagi larghezza molto affascinante la quella che è la in con un inc
Comunicabilità di fondo che c'è all'interno delle famiglie specie se
Se Borghesi non c'è un dialogo che sta insomma in superficie poi ce n'è uno segreto invece che sta sempre sotto il tavolo
E poiché c'è un altro discorso lui pensando alla figlia Anna no con cui deve recuperare un rapporto a un certo punto questa figlia in passato o no ha fatto nella si cavolate e l'ho detto non ha ripensando lei dice non abbiamo più una lingua comune nel momento in cui non ho non non non se non ho più sentito di fare una lingua comune con mia figlia lei
Non mi apparteneva più
E e questo ritorno appunto il discorso appunto del dell'ASS confà miliare che è un discorso che ho sempre amato tantissimo cioè il fatto
Che finché significhi sta all'interno della famiglia i figli sono piccoli c'è una una specie di di dico appunto di di lessico tipo Rolle che usiamo solo all'interno della famiglia e che delineano una specie di DNA familiare e poi però
E in qualche modo disegna nono la mappa della vita condivisa poi un certo punto però bisogna andare al di là di questa mappa bisogna scoprire anche quello che è il non detto lui parlava
Appunto Massimiliano e quindi ritrovare no quelli che sono dei motivi approfonditi un dialogo che
Nuovo totalmente nuovo
Allora Valentino invece passando a la strada del ritorno è sempre più corta e l'estate è la stagione di vera che la protagonista vera a cinque anni tutta una vita davanti alla una caratteristica che è un po'la sfacciataggine essere ribelle essere
Diciamo intanto volere essere differente ma essere autenticamente differente rispetto un po'alla alla pletora di suoi coetanei ed ecco racconta c'è un po'a come il vento nel mare chi è vera
Allora buonasera dunque vera è questa bambina impertinente curiosa e appunto sfacciata come dici tu che apre le pagine di questo romanzo
è una bambina che come recita l'incipit del romanzo che state più bella è stata quella in cui mio padre Mori
è una bambina che si trova ad affrontare nell'estate dei suoi cinque anni la alla morte del padre
E e come diceva Gaia o poco fa da questa morte in poi si accumula un quindi cresce una montagna di di non detti
Di di cose non non raccontate tra vera che è la bambina appunto protagonista tra sua madre Elia che è la moglie di Giordano Lorenzini che a quest'uomo che poi ne
Il grande protagonista assente di tutto il romanzo perché la sua morte viene annunciata immediatamente però alla fine l'uomo è il protagonista maschile del romanzo e la madre di quest'uomo santa che quindi una terza generazione
Queste tre generazioni a confronto provano sfidare ad affrontare questa morte dolorosissima di quest'uomo morto giovane che che appunto
Queste tre donne perdono e fanno queste tre donne il grande errore anche un po'tragicomico è è la chiave un po'tragicomica del romanzo queste fatto di o far finta di niente cioè per tutta la prima a Roma parte del romanzo
Queste tre donne cercano in tutti i modi di sfidare il dolore facendo finta che nulla sia accaduto e
Tutto tutto appena
Grazie
Che cioè la situazione può fluido il bello della diretta io sognavo di dirlo da amministratori degli scusa il bello della diretta
Ma dicevo queste donne fanno di tutto per fronteggiare questo dolore fanno finta di niente mettono la polvere sotto al tappeto quali mio romanzo
è ambientato in questa misteriosa cittadina che non esiste si chiama Campobasso il capoluogo del Molise non so se
Se ne avete mai sentito parlare però insomma c'è
L'appello certi al consigliere Iannarilli annientata degli Pasquini queste strade venite a visitare il Molise per capire dove tutto la terra di mezzo l'esatta
E quindi queste donne fanno di tutto per per girare intorno a questo dolore ma nella seconda parte del romanzo e qui c'è il discorso anche un po'che ha a che fare con il titolo no c'è un viaggio da andata che molto lungo dura venticinque anni
Poi succede qualcosa il viaggio di ritorno che è in qualche modo affrontato nella seconda parte del romanzo è molto più bravi perché in una settimana
Si deve sbrogliare la matassa e talvolta sbrogliare la matassa vuol dire semplicemente parlarsi che la cosa più di risarcire appunto in una famiglia non solo borghese in generale nella vita parlarsi veramente sempre la cosa più complicata da fare
Ecco il dialogo che esiste e cioè
In ultima alla luce di di Gaia poi
A una forma differente nel libro di Valentina perché
Appunto è un dialogo è un dialogo e entrambe est diciamo in entrambi i casi molto stretto cioè che ha una che trattiene alle volte le parole cioè nel libro di Gaia io almeno alla cosa che mi colpì glielo dissi anche quando dei miei radiofonico proprio la
Capacità di essere
In qualche modo
Quasi sconvolgenti come dialoghi perché sono diciamo anche
Delle cose che che spesso non diciamo noi l'abbiamo e le ritroviamo su queste pagine e nel libro di Valentina in realtà il dialogo e anche le volte doloroso è quasi non si vuole dialogare perché questa cosa può creare dei problemi
E c'è il famoso silenzi un muro altissimo no quella quella ci soprattutto nella seconda parte del romanzo c'è questo faccia a faccia tra una quella bambina di cinque anni che è diventata intanto una donna
Di trent'anni molto meno simpatica e curiosa della bambina della prima parte del romanzo che si sta SISS come dire cerca di attraverso questo dialogo con la madre un dialogo feroce un diavolo un dialogo anche molto cattivo in alcuni in alcuni tratti cerca di aprire un proprio un tunnel per arrivare alla verità
E la verità è sempre dolorosa cioè voglio dire il senso di questo romanzo è che per superare il dolore in qualche modo bisogna passarci dentro non ci sono
Non ci sono scorciatoie non ci sono altri modi e il momento in cui queste due donne cominciano a parlarsi veramente per sfidare questo dolore
è appunto è il momento in cui tredici c'è un dialogo molto molto feroce che però serve come come sempre nella vita le cose più dolorose qua in qualche modo tornano utili
E e Gaia
Ci sono delle ambientazioni proprio a livello pratico fisico
Nel tuo libro
Che alle volte non solo preparano il lettore a capire quello che succederà ma
Lo rendono partecipe di una
Di un'ambientazione di una condizione sociale letteraria molto molto ampia e c'è una grande capacità di
Osservazione di narrazione di quello
Che sta intorno ai protagonisti la cosa che chiedo è contestato difficile per tre a aperte anche entrare e uscire da da queste ambientazioni
Ma allora questo mi sono divertita nel senso che la prima parte del libro è ambientata a Santo Domingo io realtà allo scelta perché non amo i Tropici Ciro trovo che siano dei posti belli proprio a prima vista ma poi in qualche modo consumano questa loro bellezza nel giro di di dieci minuti sono sempre tristi Tropici e
è morto
A noi non hanno
è stata e poi soprattutto perché volevo ambientare una parte della relazione su un'isola perché l'isola in qualche modo
è quella che noi pensiamo no essere attribuiamo Albissola i le caratteristiche e gli altri di un paradiso
Mentre questa è meglio
A è una guerra
Dobbiamo fa apposta ci provo buttiamo votiamolo
Calma sarebbe onesto che non altrettanto afgana quel fondo provate a spegnere accendere come si fa
Ma mi sembra che non funzionano
Quindi l'isola come no per le
Secondo
Facciamo una tracci un panoramico si faceva
Se non ripetiamo tutti protetta però il TAR ed è un po'Maurizio
Dagli interventi e vieni qua con quell'altro
Riproviamo escavo creava ci troviamo
Sette spegni lo e vale la io da delle istituzioni fa Capra velocemente sulla partita
Io sento continuamente continuamente
A
Abbiamo la registrazione audio quindi non possiamo fare possiamo
Va bene allora dicevo l'isola come l'illusione di un paradiso no un posto dove si pensa si starà benissimo invece l'isola non posso isolato circondato dal mare da dove non si può dove non puoi scappare in qualche modo come non porsi apparivano da quello che andrà Lia scoprire e poi dall'altra parte nella seconda parte invece io torno a Milano a la mia Milano anche se io vivo a Roma e e forse questa distanza
Agito ma in questi sette anni non di di vita romana per alimentare la la nostra Aegean quindi Milano diventa in questo libro un luogo diverso onda quello del del cliché Eno diventa una Milano da scoprire una Milano segreta dove ci sono delle visioni delle bellezze nascoste all'interno dei cortili devo un di una città che in qualche modo una città matrioska che nasconde altre città che tiene la bellezza perse come
In qualche modo fanno anche questi personaggi e poiché ci sono i luoghi più piccoli che sono le case e sono molto fasce nata dalle sono sempre stata affascinata dalle case ogni volta che vado a trovare qualcuno per la prima volta
Niguarda intorno moltissimo perché credo che gli ambienti ci domini non molto di più di quanto noi pensiamo Domino nel nostro movimenti domani no i nostri atteggiamenti e una casa
Ovviamente esiste ratifica tutta la nostra vita tutto il nostro passato
Tutte le nostre mozioni non la casa in cui abitiamo per tanti anni in qualche modo
Trattiene no le nostre ciò i nostri dolori ritiriamo la nostra anima ed è talmente vero che quando il danno quattro fare questo fratello Matisse sì no Santo Domingo e non c'è mai andato cerca di immaginarsi quello che sarà la casa di questo fratello così spocchia oso così in gamba così arrogante che ha sempre vissuto in case bellissime
Senza mai viverla non erano case mai a mai arredate o arredato in modo sommario e quando si trova intera in questa casa nuova costruita su quest'isola
Trova un ambiente non spettato tutte le cose sono al loro posto
E tutto ordinato a tutto tutto una coerenza anche cromatica
E in realtà l'annotazione non è ovviamente di
Di design ma Ivano guardarsi intorno si rende conto che quella è la casa di un'altra persona una persona che lui
Non conosce o non ha mai conosciuto e già da lì e cominci a capire nonché quello che è il viaggio sono l'agognato viaggio la cognata vacanza
Sarà una cosa completamente differente
Il c'è un tema che spesso viene analizzato all'interno dei libri che è la felicità qui c'è un gioco di parole nel tuo che la facilità
Ecco facili ci spieghi questo gioco di interscambio
Sì mi piaceva
Giocare molto su queste parole così simili tra di loro felicità e facilità
E sul fatto che a volte noi circa poniamo sulle cose sulle questioni difficili cioè confondiamo il raggiungimento della felicità
Con una cosa particolarmente complicata no a volte ci piace andare dietro le cose difficili
Talvolta invece le cose facili sono quelle che ci ci possano dare gioia e soprattutto talvolta
Ci passano davanti continuamente né non siamo in grado di di coglierle perché siamo impegnati a insomma a cercare altro a cercare altrove questo non vuol dire fermarsi a quello che ci sta davanti per carità
Però significa aprire gli occhi perché non è detto che che l'obiettivo più complicato più raggiungibile sia necessariamente quello più felice talvolta
Ci sono corsi veramente facili che possano renderci felici ancora un gioco molto
Anche divertente però insomma per dire una cosa semplice
Allora faccio un'ultima battuta ma non facile esatto con un'ultima battuta tutte e due i vostri bisogno
Usciti da da qualche mese insomma di solito le state tempo per gli scrittori
Tre metri di riflettere in modo malinconico sul tempo passato scherzando
Apriamo un'altra Monica e razionale dovranno essere Licata pensare mi sai di ISPA
Altro dato da David in questo spirito malinconico che avvolge Pescara che a volte un po'tutto però a parte gli scherzi solo dei libri che a Roma hanno dato tanto reiteri perché sono libri che l'avete fatta tantissime presentazioni sono stati
Eletti recensiti ecco
A distanza di di qualche mese perché anche bello raccontare agli spettatori e lettori
Che cosa rimane di un libero per uno scrittore
Ecco subito dato il microfono il canone RAI data scherzo
Allora la sensazione sempre strana non ogni tanto uno si deve resettare e dire ma questo libro che mi ha accompagnato per tanti anni
Perché poi e così libero esce ha una vita di solito più breve rispetto invece la gestazione nono
Dalla storia io con questo libro ci sono state insieme per un sacco di tempo
Per circa tre anni e poiché è uscito faccio le presentazioni e e spesso i lettori mi dicono delle cose inaspettate delle cose nuove mi danno delle chiavi di lettura diverso e non del mio stesso libero
E ogni tanto mi ferma dico ma io lo sta tenendo ancora per mano questo libro o invece Ross Don lasciando andare e quello è una cosa difficile da fare perché nel momento in cui
Decidi davvero di lasciarlo andare è il momento giusto per incominciare davvero a scrivere in un altro
Però ecco lì c'è una specie di bagno asciugano
Proprio perché siamo qua ogni tanto la la sabbia diventa secca porosa ogni tanto si ribadisce non non è facile deciderlo io sono in quella zona lì non ho ancora deciso sono ancora per mano con ultimo alla luce verso pensando già qualcos'altro
E
E non lo so tra un po'troppo forse chiuderò lo salute Rollo lasciano andare per la sua strada
Io sono proprio nella fase della separazione anche nella fase proprio difficile sto elaborando il lutto addirittura
Perché sono dieci mesi che questo libro uscito il trenta agosto quindi
Fra un po'insomma è un anno quindi sono molto felice perché
Ha avuto una vita che io non avrei mai immaginato potesse avere di conseguenza ha avuto un pubblico
Che non immaginavo potesse avere quello che diceva Gaia e sacrosante bellissimo incontrare le persone sentirsi raccontare delle cose sul tuo libro che tu non immagini che poi scoprire scrivere però
Insomma sentirsi raccontare il proprio libro è una cosa incredibile questa è impagabile
Però in questo momento io queste sono le mie ultime questa era la quintultima L'Aquila mancano quattro dopodiché io sto scrivendo il romanzo nuovo che uscirà inizio dell'anno prossimo quindi sono già in una fase in cui è in me lo sto lo sto lasciando andare però quest'ultimo anno è stato l'anno più incredibile della mia vita e è una frase molto retorica però ti giuro che è così
Bene allora
Grazie a Gaia Manzini ultima la luce dico da Mondadori grazie grazie mille per essere state come inventore marea Valentina a Farinazzo la strada di ritorno è sempre più corta grazie grazie ancora