Fiorino d'oro alla memoria di Giovanni Sartori

Porno
Buongiorno a voi tutti e che siete qui la cerimonia
Voluta dal sindaco Nardella di consegna del Fiorino alla memoria del professor Giovanni Sartori una delle glorie della nostra università e della città tutta
Credo ma forse lo dirà il sindaco che sia
Una eccezione a questa consegna di un Fiorino alla memoria
Di questo ovviamente tutti di amici
Agli egli è tutta lunedì sera di Firenze gratta al sindaco lascio la parola subito al sindaco perde il per la consegna del Fiorino e per quello che vorrà dirci
Grazie
Benvenuti a tutti buon giorno
è venuto caro professor Giuliano Amato caro Giuliano benvenuto caro Stefano caro professor Passigli voglio ringraziarvi per la partecipazione questa mattina no Casio né della cerimonia di consegna il Fiorino alla memoria di Giovanni Sartori rivolgo un un saluto affettuoso
A tutti i familiari del professor Sartori ai suoi colleghi e i suoi amici e le autorità civili e militari che sono intervenute quello stamani nel Salone dei Cinquecento
Per me è un onore potere legare questa giornata alla memoria di Giovanni Sartori
Un intellettuale che ha portato il nome della città nelle più prestigiose università del mondo
A il professor Giuliano Amato che per noi c'è Lentini è un è di casa un cittadino
Terra una prolusione proprio dedicata a Giovanni Sartori dunque io mi limito soltanto ad un cenno di saluto ma non voglio rinunciare a ringraziare a nome di Firenze
Questo grande uomo che con le sue opere scientifico che di ricerca culturali con la sua capacità divulgativa vorrei dire ha reso comprensibile perfino semplice una materia complessa articolata come la scienza politica
è riuscita a portarlo con competenza brillantezza ingegno dentro le aule dell'università formando generazioni e generazioni di giovani molti dei quali sono arrivati anche a rivestire incarichi importanti nell'Accademia nelle istituzioni
Ma ha portato alla scienza politica anche fuori dalle aule universitarie
Fuori dai consessi culturali convegnisti chic
Lo ha fatto
Con e i suoi articoli sui più importanti quotidiani nazionali
Lo ha fatto con la sua partecipazione sempre attiva Chiara mai ambigua al dibattito pubblico del Paese in tutti i momenti cruciali dell'evoluzione della democrazia
E lo ha fatto da cittadino da intellettuale nelle varie occasioni nei quali ha potuto portare la sua voce questo Fiorino dunque rappresenta un
Segno di gratitudine anzitutto verso Giovanni Sartori e verso la sua opera che ha certamente contribuito a rafforzare la coscienza civica del nostro Paese
Lavoro ancora
Lungo
Da fare
E ha certamente contribuito a dare prestigio a tutta la generazione di studiosi della scienza politica che si sono infatti non a caso affermati nello scenario internazionale
Tante che grazie a uomini come Sartori ai suoi allievi ai suoi colleghi
Italia e certamente considerata una uno dei paesi in assoluto più all'avanguardia nell'attività di studio di analisi e di ricerca della scienza politica per questo ringrazio ancora la partecipazione così ricca questa mattina nel salone di cinquecento
Cedo nuovamente la parola
A Stefano passi grazie ancora benvenuti
Io non aggiungerò nulla quanto il sindaco ha detto se non un ringraziamento butto caloroso Giuliano Amato per essere venuto qui Junior l'appalto è stato anche negli ultimi anni gli anni romani di figlio Vanni Sartori Vanni come lo chiamavamo va a Firenze come lo chiamano sempre l'hanno sempre chiamato i suoi amici quindi la sua presenza qui un doppio valore il valore scientifico che Giuliano Amato porta sempre con sé il valore dell'amicizia
Però vorrei anche chiamare
Per parlare il rettore dell'Università di Firenze e poi rettore il presidente dell'Istituto universitario europeo il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Firenze Luigi de il rettore di Firenze
Signora Sartori familiari del professore autorità civili e militari caro Sindaco caro professor Amato Carlo Stefano
Signore e signori sono davvero felice e onorato di porgere il saluto dell'Università degli studi di Firenze in questa bella giornata in cui rendiamo omaggio a Giovanni Sartori nostro professore emerito
Un ringraziamento speciale al nostro l'attore professor Giuliano Amato che ci onora della sua presenza soprattutto ci offrirà una lectio magistralis dal titolo quanto mai attuale e ricco di spunti di riflessione l'Europa come sistema politico
Questa Europa in cui l'aggettivo unito sta desumendo sì scusate il gioco di parole
Dal sostantivo di cui attributo
Quel collante di idee di presupposti di cardine valoriali sta in fragile indossi
Perché la conflittualità fra gli stati sta gradualmente riemergendo da Ibra ceri mai definitivamente inceneriti dire Europa che ricordiamolo non più tardi di poche decadi fa era dilaniata da due guerre mondiali in meno di mezzo secolo
Siamo dunque di fronte a un bivio o inneschiamo un nuovo adesivo per tenere realmente coesa questa unità sulla base di un pensiero innovativo
Oppure la critica dell'esistente praticata da movimenti demagogico populisti aventi come fondo scena alla fine un ritorno di fiamma dei nazionalismi finirà inevitabilmente per spezzare i confini oggi solo segno su carte geografiche e ripristinare le barriere i muri i fili spinati fra gli stati l'unità europea così come oggi si configura non prelude a niente di buono perché non genera unità se non in alcune lì l'arroccamento elitaria sicuramente destinato a vanificare decenni di costruzione che per lunghi tratti aveva pervaso e con finto anche larghi strati di popolazione
Dall'Europa unita agli Stati Uniti d'Europa il passo è enorme ma forse la sfida più ardita e in grado di poter consentire un livello di unificazione realmente e concretamente calato nella quotidianità della gente
Non possiamo continuare ad affermare che l'Europa unita bella per l'Erasmus per l'Università vita della ricerca perché è progresso di di contro al regresso e conservazione perché le menti illuminate vedono le o pulita come la grande occasione di riposizionare il Vecchio Continente
Su uno scacchiere planetario profondamente rivoluzionato proprio in queste recenti dei capi
Dobbiamo cambiare marcia gli Stati Uniti d'Europa devono diventare il futuro per l'intera popolazione europea e non solo per le élite finanziarie economiche intellettuali culturali per i mercati
Secondo un'idea di politica molto
Dal basso verso l'alto gli Stati Uniti d'Europa devono essere dalla parte dei cittadini europei
Grazie a una reale idea di Stato sovrannazionale in cui la solidarietà fra gli stati fra quelli economicamente più forti quelli più deboli sia una leva per la crescita dell'intero continente
E uno Europa più politica e meno economica certo che faccia i conti con l'economia e la finanza globale e con i mercati internazionali ma con una tensione forte e intensa al popolo alla parità e alla giustizia sociale
Sì i fattori dell'unità europea non recuperano questo rapporto con il popolo se non abbandona una sorta di altezzosa schizzi Rosita verso ampi strati di popolazione oggi preda di ammiccamenti populistici
Se non recuperiamo l'idea che l'Europa unita bella solo se la carichiamo concretamente dei contenuti scritti nella sua carta dei diritti
Cile le che Remo in una nicchia di liberi pensatori ai margini della società incapaci di incidere sulle dinamiche sociali e politiche
Non esiste in tagliando solo il pericolo dello spread del default che si riconquista il consenso a idee progressiste di laghi distratti di popolazione solo un'idea fortemente incisiva
Di reale emancipazione sociale può ricondurre nell'alveo del progresso lo scontento che pervade oggi il popolo europeo a destra come a ovest voglio concludere citando alcune parole del recente saggio di Giorgio Ruffolo un Paese troppo lungo l'unità nazionale in pericolo
Valgono per il nostro Paese ma sono facilmente estendibili al contesto europeo realizzare attorno a un progetto nuovo di unità nazionale una vasta rete di solidarietà sarebbe il segno che la gente fra virgolette oggi abbandonata all'Autoritratto sterile dei sondaggi può ancora trasformarsi riconoscendosi nel suo passato
Impegnandosi nella costruzione del suo futuro in popolo sempre fra virgolette
Ebbene oggi il populismo fa leva proprio sulla gente perché il popolo ha perso la grande idealità del suo intrinseco valore grazie
Grazie professor Crepet nel suo saluto che tocca il tema dell'Europa che è un tema centrale oggi perché non solo il professor Amato
Ci darà la sua lezione magistrale su questo tema ma il professor de Bousquet chiamo adesso
Parlare ha appena organizzato l'annuale Stato dell'Unione
Dove i capi di Stato e di governo si incontrano con la cultura per fare una valutazione appunto dello Stato dell'Unione ed è stato molto interessante in un momento molto particolare prego professor deluso
Grazie
Signore e signori l'Istituto universitario europeo che rappresento qui oggi e molto lieto di essere associato a questa come Morazzone questo per almeno tre motivi
Il primo e collegato alla nostra ambizione di essere sempre maggiormente un a Torre naturale nei dibattiti cittadini a quel titolo ci tenevamo ad essere associati a la commemorazione di un illustre scienziato fiorentino
Ma
C'è anche un motivo che ci riguarda più diretta mento per rallegrarci questa commemorazione del legato al ruolo svolto da Sartori
Nel l'avvio dell'Istituto universitario europeo questo è una cosa forse meno nota ma faceva parte di un gruppo di otto professori docenti di altrettante università europee chiamati dai confermi a riflettere anche prima del del figlio dell'istituto di Fiesole
A riflettere alla struttura ai pro e ai programmi del di questa nuova creatura alla quale bisognava trovare un un ruolo singolare un po'originale rispetto a quello che si faceva allora nelle università
Fu in verità un incarico di una durata limitata perché dopo due anni Sartori fu chiamato a all'Università di Stanford e poi successivamente a quella di con l'Umbria
Ma rimase tuttavia collegato anche molto da vicino a ai primi passi del nostro istituto fra l'altro tramite il ruolo svolto in quel contesto dal suo successore l'olandese Hans dai già
Il terzo luogo infine non si può non notare la grande rilevanza del pensiero di Sartori che di qui molti anni potrebbero parlare in questo asse de con qualifiche decisamente superiori alle mie ma da studioso di all'integrazione europea che sono io che si è sempre
L'interessato a l'analisi comparata di quello che sta nascendo a livello europeo è chiaro che il non solo il rigore analitico di Sartori ma anche gli stessi contenuti dei suoi lavori sono ottimi una grande rilevanza per capire quella che indubbiamente una delle principali sfide alle quali e confrontata l'Unione europea oggi quella di dotarsi di un vero sistema politico Illy per esempio le sue riflessioni su sistemi elettorali ai partiti politici sono che saranno in futuro di un grandissimo aiuto perché il meno che si possa dire che non abbiamo ancora trovato come da giustamente ricordato il rettore dei un punto d'equilibrio fra la le avanzate comitive che Vieri Sticky evolute da l'edilizia europee e la necessità di rispondere alle attese dei cittadini rompe il sempre più Girelli preoccupati dall'evoluzione del mondo in cui vivono
Non potevamo pensare per aiutarci a riflettere sulla l'eredità di Sartori in analisi di di quella grande sfida di un relatore col come il professore Amato che fra i suoi tanti titoli ai suoi tanti titoli aggiunge anche quello mi preme ricordarlo di professore emerito all'Istituto universitario europeo
Pertanto di rallegro della possibilità che ci viene concessa di sentirlo oggi su quel tema e ciò facendo anche di onorare la memoria di un grande scienziato fiorentino grazie
Grazie professor De Fusco ad averci ricordato i legami di Giovanni Sartori con l'Istituto Europeo non tutti a Firenze loro conoscono conoscono questo legame
è opportuno averlo ricordato all'Istituto Europeo hanno studiato e hanno insegnato molti anche degli allievi di Sartori ne ricordo alcuni Bartolini Bardem anche altri grazie
Do la parola adesso al professor tombare che il presidente del Fondazione Cassa di risparmio di Firenze
Che una i sudisti tuziorismo indispensabile per il sostegno che dà l'università e a tutte le manifestazione della cultura Firenze
Grazie sul problema grazie grazie Stefano io porgo al nome dalla Fondazione alla alla famiglia al sindaco a voi tutti i saluti della Fondazione in questo giorno di celebrazione di Giovanni Sartori
Giovanni Sartori è stato socio prima della Cassa di risparmio di Firenze poi della Fondazione dalla Fondazione evidentemente dal mille novecentonovantadue cioè dall'anno della nascita della fondazione mi piace ricordare questo perché perché è un esempio di cosa significa una fondazione di natura associativa come la Fondazione Cassa Risparmio di Firenze che senz'altro come ha ricordato poco fa
Stefano Passigli un soggetto che eroga ma è un soggetto consentitemi di dirlo che pensa prima di erogare cioè sempre meno bancomat è sempre più un soggetto che è in grado di progettare poi scelto è in grado oltre che di progettare anche di finanziare insieme spesso ad altri ma questo momento di pensiero è sempre più frequente nella nostra fondazione le fondazioni del Paese
Ma tornando al contenuto associativo della nostra Fondazione la fondazione associativa una fondazione che ha un'Assemblea nell'assemblea vi sono dei soci Sartori era uno di questi soci quindi la ricchezza di queste istituzioni che possono avere tra i propri componenti personalità di spicco come nel caso Giovanni Sartori io non ho mai conosciuto Giovanni Sartori qui lo chiamo Giovanni e non e non Vanni Sartori se dovessi però immaginare quello che almeno per me il principale lascito di una personalità così importante per la storia di questo Paese
Mi viene spontaneo pensare a a Giovanni Sartori come componente della classe dirigente
Una terminologia che ad oggi era assolutamente desueta anzi è quasi connotata in senso negativo la lotta all'establishment alla classe dirigente
è in qualche modo uno dei grandi momenti di questo di questo periodo maggioranza pari era in senso positivo e più alto una componente della classe dirigente era classe dirigente nel senso più vero
Ed ha contribuito a creare classe dirigente attraverso i suoi pensieri attraverso è scritta attraverso la sua attività accademica non spetta a me ricordare quello che è stata ampiamente ricordato l'inventore della del settore disciplinare della scienza della politica ma attraverso i suoi scritti sui giornali
Era classe dirigente a tutti gli affetti ha contribuito a creare classe dirigente ecco queste il vero messaggio almeno per noi perché è un Paese senza una vera classe dirigente è un Paese destinato alla fine grazie
Grazie professor tombare e grazie di avere opportunamente ricordato che le fondazioni o almeno alcune fondazioni sicuramente la fondazione di Firenze
Non solo semplicemente dei bancomat come lei si è chiamati ma dei centri in cui si elabora un pensiero si scelgono delle linee da finanziare da sostenere e intorno alle quali chiamare a raccolta appunto una classe dirigente ha usato questa parola che è molto opportuna ma mi viene in mente mentre parlava che il reale creatore delle fondazioni bancarie lo abbiamo qui del professor Amato e la sua legge che ha distinto all'interno delle vecchie banche casse di risparmio la componente associative
Di unità e di capitale che riunita nelle fondazioni dall'attività bancaria
Credo che ha un qualche momento il professor Amato ma non lo chiama parlare di questo abbia valutato che la legge aveva creato anche dei problemi questi problemi mi sembrano oggi superati almeno spero che lo siano da cittadino
Ma sicuramente il merito di avere dato vita a questa importante istituzione che sono le fondazioni bancarie un altro dei meriti che spettano al professor Amato
Ma io non voglio abusare di questo microfono il sindaco che ha chiamato il professor Amato a parlare oggi
Il merito di aver individuato credo la persona più giusta ma adesso forse Chittò la parola al sindaco per seguire la strano dire nel Salone dei Cinquecento do la parola al sindaco sono così probabilmente dovrei essere seicento mila questo abuso prego grazie Stefano grazie prezzo gentilezza
Allora abbiamo concordato con professor
Sì sì di
Consegnare nelle mani e la nuovissima generazione Curili
Riponiamo nei nella quale riponiamo tutte le nostre speranze ma dobbiamo ricorre anche un po'di impegni i nostri ovvero i nipotini Giovanni Sartori
Dice Rinaldo
Ecco la motivazione
Fiorino d'oro alla memoria del professor Giovanni Sartori Fiorentino che ha portato il nome della sua città nelle più prestigiose università del mondo professore alla Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri dell'Università di Firenze
Inizia insegnato filosofia moderna dottrina dello Stato è da tutti riconosciuto come uno dei padri della moderna scienza della politica
E tutti ricordano ICI scritti su partiti sistemi di partito i suoi commenti e i principali quotidiani si sistemi elettorali italiani e sull'evoluzione della democrazia
La città di Firenze conferisce il Fiorino d'Oro al professor Giovanni Sartori alla memoria
E ora o il piacere di lasciare la parola al professor Giuliano Amato grazie ancora
Prego
Ma non può
Allora sono molto lieta di questa iniziativa e di ringrazio tutti
A cominciare dal sindaco Nardella concesso a mio marito questo prezioso e unico riconoscimento nella città nella quale era nato
E già nel novembre del due mila diciassette io avevo esposto questo mio desiderio attraverso il professore Rugari
E mi rallegro che in fondo il tempo trascorso
Per me e per la decisione di questi dare questo di questo onorificenza
Che poi anche un unicum perché è la prima volta che viene dato in memoria sì avvenuta in tempo relativamente bene
Come ha ricordato recentemente il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli a proposito del fatto che Sartori era un bravissimo titolista ma che non rispettava le regole grafiche del giornale
Da anni infatti era un uomo al di fuori delle regole che non voleva di non voleva essere messo nei limiti questi a queste io obiezioni di del direttore
Danni rispondeva
Ma che problema c'è cambiate le queste regole e così ha fatto il Sindaco Nardella
Mio marito è stato un uomo al di fuori della norma un uomo senza condizionamenti che ha sempre scritto quello che pensava era nato fiorentino e non ha mai avuto peli sulla lingua
è stato un uomo difficile anche da incasellare
è quello che gli anglosassoni di definiscono
Un uomo lancia della per questo mi avventuro in un mi sono avventurata quindi perché rilancio la palla al sindaco richiedendo pubblicamente che sia iniziato Cats inizi
La procedura che dura dieci anni per dedicare un nuovo alla alla memoria di mio marito
E spero che insomma in questo sì a te d'accordo ringrazio poi il rettore dell'università di Firenze il professor Luigi lei il presidente dell'Istituto universitario europeo
Rinnovo dell'URSS e il presidente della Fondazione della Cassa di risparmio di Firenze il professor tombali
E infine un grazie particolare al professor Giuliano Amato che è sempre stato molto vicino a mio marito del quale ho ritrovato poco tempo fa tutta la corrispondenza che danni temeva in un cassetto quella a cui era più legato un biglietto
Il biglietto è datato sette febbraio due mila sei ed è firmato Giuliano vi si legge
Grazie Vanni e tu non ci fossi dovresti essere inventato ma nessun inventore riuscirebbe a farti così come sei
Grazie a voi di avermi ascoltato
Prego prego
Grazie
Insomma a questo punto grazie a voi perché
Mi avete coinvolto in un evento in cui sento così tutto l'onore che mi fate nel chiedere a me di ricordare il pensiero scientifico di Vanni legato al tema dell'Europa
C'è un pubblico numeroso ci sei tu Isabella ci sono i SerT torinese che mi fa molto piacere di vedere tua a con la loro mamma
Ci sono tanti colleghi
è vero io ero legato da da una sincera e profonda amicizia
A Vanni Sartori che si è manifestata nei modi in cui può manifestarsi un'amicizia tra toscani cioè senza mai essere ipocrita
E quindi quando te lo devo dire te lo dico
E te lo dico tranquillo perché siamo amici
E quindi esso che lo tolleri
Detto questo il tono con cui Vanni nelle diceva attraverso il Corriere della Sera
Quando lo riteneva necessario insomma si percepiva che lo stava dicendo a un amico non a tutti la diceva così bisogna dire
E e mi è stato sempre di aiuto per questo ecco per questa sua straordinaria lucidità nel cogliere in quello che uno come me poteva fare in una sede politica in cui non sei mai interamente te stesso ma sei anche gli altri che devono darteli loro consenso e ciò che fai
I punti di debolezza e di contraddizione che questo portava con sé non gli sfuggivano mai
E naturalmente medici
E diceva pensando che il ministro Primo Ministro poteva anche non prenderne atto all'amico e collega doveva spesso Ernest sempre consapevole non far finta che questo non fosse accaduto
A parte il debito che io come tutti io nei confronti di Vanni non soltanto per il tema di cui ci occuperemo stamani quello dei sistemi politici ma per la democrazia
Io da giurista costituzionalista in realtà la bici della nozione articolazione dei sistemi democratici l'ho imparata da lui
Ed era per me che o una propensione ad essere analitico perché se non lo sei non capisci fino in fondo
Ed era per me è straordinario vedere come a concetti che in fondo conoscevo
Lui per metteva di passare Attraverso fino a all'ultimo profilo logico e sistematico
Questa è una qualità che tutto il mondo gli ha riconosciuto
E di cui dovresti esserne orgoglioso perché c'è qualcosa di Fiorentino in questo qualità in effetti
Che hanno avuto altri grandi fiorentini nella storia
E che evidentemente ha fatto parte dell'ambiente in cui Firenze ha cresciuto tanta della cultura italiana
Il sistema politico come nozione come tema di studio di differenziazioni anche tra studiosi come altri un tema che sebbene poco lo si sia detto ma ben lo si sapeva e figlio in realtà dello Stato di e di tutto quel bagaglio rinnovato di concetti che l'organizzazione della vita pubblica attraverso stati ha portato con sé
Noi discutiamo così tanto di cittadinanza ma cittadinanza presuppone sta
Se voi leggete i politologi che hanno lavorato per primi sul concetto di sistema politico da Easton che lo lancio negli anni cinquanta in là
Voi vi accorre gente che vi offrono gli elementi per capire che attraverso il sistema politico che noi
Mettiamo a fuoco i nostri bisogni le nostre esigenze e le nostre domande
Che attraverso il sistema politico che questi in Boots
Vengono elaborati e da ultimo e attraverso di esso che si adotteranno le decisioni che servono tutte le volte che non possiamo prendercele da soli e quindi quando come diceva proprio visto nella sua prima definizione del sistema politico
Attraverso una allocazione autoritativa che le risorse scarse lui le chiamava valori vengo
Distribuite tra di noi a noi chi siamo
E noi evidentemente siamo i componenti di una comunità
Sì siamo i componenti di una comunità distinta da altre comunità in ragione dei particolari legami che ci sono fra di noi
Legami storici legami culturali legami etnici legami geografico territoriali
Legami di prospettive anche per il futuro legame che hanno portato noi a organizzarci tra di noi altri altrove ad organizzarsi allo stesso modo
In poche parole
L'Ideal tipo della comunità nella quale si forma e opera un sistema politico e quello sto attuale poi ci sono le altre
Ci sono sempre state la comunità locale il comune che per gli italiani anzi è stato sempre la comunità originaria poi la comunità regionale che taluni asseriscono non esistere
Ma non è detto che sia esattamente così
Al di sopra dello stato no
Questo è il punto
E questo è un punto che appunto è stato dato a lungo per Pacifico io ho provato a ripercorrere le dispute che ci sono state per esempio tra i giuristi
E politologi sul sistema politico ma
Le dispute hanno in realtà ha avuto ad oggetto chi fa parte del sistema politico chi invece fa parte di un sistema istituzionale da ritenere distinto
Da quello politico e questo era leopoldo Elia e molti di noi sostenevano conduit beh certo le due cose vanno tenute distinte però in realtà aveva ragione istone che c'è un sistema che va visto nel suo insieme eletti appunto la raccolta ed elaborazione degli input s'assenso in relazione a chi provvede poi a fare allocare la tutto
Il punto è al di sopra dello Stato
Noi abbiamo ha visto per anni attività umane che se ne sono andate fuori ma non abbiamo mai pensato che ciò potesse poi dar luogo
Ad una comunità sovranazionale
E avesse le stesse caratteristiche che hanno portato le comunità nazionali ad a vere i loro sistemi politici ed anche se se si è sempre parlato di comunità internazionale
Qui il termine comunità è usato con un significato
In più le essi cale che sostanziale la Comunità degli Stati
Che sono soggetti dell'ordinamento internazionale
Ma in realtà ciascuno alloca autoritativamente per conto suo le risorse scarse che fanno capo al suo popolo e al suo territorio
In questo contesto
Che il contesto dal quale partiamo
Ebbene il fatto che
Si sia arrivati a parlare giustamente di sistema politico europeo
Voi capite che presuppone che sia accaduto qualcosa
Che va aldilà delle normali aspettative che avremmo potuto avvenire sulla vita sovranazionale
In realtà
La costruzione di una Europa integrata
è stata per gli anni in cui apro proceduto la realizzazione
Di una delle più straordinarie utopie del nostro tempo che anche dei secoli precedenti
Che in una fase determinata ha trovato il modo di essere realizzata
Perché risale come tutti sappiamo a dir poco accanto l'idea di una federazione dei popoli in nome della pace
Ed era lo stesso canta pensare che la Federazione dovesse coinvolgere per primi i popoli europei e buona parte
Dei fautori
Delle nazioni da costruire nel diciannovesimo secolo a partire dal nostro Mazzini
Vedevano la costruzione delle nazioni degli Stati nazionali
Non come un in sé ma come un presupposto necessario per costruire la federazione europea
Utopia
Grande gigantesca Utopia pensando alla realtà dei dei nostri Stati ai conflitti tra di essi adeguerà ore continuare
Allora tentazione di ciascuno di rubare un pezzo di territorio dell'altro
All'idea che l'unico arricchimento si consegue attraverso l'allargamento e quindi la spoliazione di altri
Di ciò che altri avevano
è un fatto che questo modulo
Invita tra virgolette il Comune tra i nostri Stati che con una sorta di contraddizione che ho sempre trovato agghiacciante
Erano tuttavia legati fra di loro da vincoli familiari per cui questi Stati che si facevano guerre in cui si moriva con tanta facilità
Erano retti l'uno dal cugino dell'altro l'altro dal marito della figlia dell'uno e quindi insomma
Quando Monicelli finisce il Parenti serpenti rifletteva molto pallida mentre ciò che col pantografo l'Europa aveva costruito nei secoli precedenti
Però questo
Porto alla immane tragedia del ventesimo secolo
Che punto sei
Si vede distintamente due guerre mondiali a distanza
Luna di trent'anni dall'altra
Ma che quando finì la seconda
Retrospettivamente presentava un mezzo secolo di guerre sanguinose
Di morchia milioni
E di espansione ormai inesorabile dopo il colonialismo imperialismo dei conflitti in tre euro per lei al mondo intero
E quindi
Responsabilità che si sentirono
Gli europei sopravvissuti alla seconda guerra mondiale fu una responsabilità ineludibile
E quello Never Etienne
Mai più fra di noi
Finisce da
Forza motrice da propulsore del realizzazione dell'utopia
Perché si deve essere mai più fra di noi l'unico modo e che siamo tutti insieme come disse campi
E
Nacque
Questa operazione che punto rispetto alla storia precedente appare addirittura titanica
Perché Illy insieme cioè la creazione di una comunità
E dentro la quale si determinino rapporti che pur possano portare
A realizzare un unico sistema politico significa tantissime cose non soltanto
Avere istituzioni comuni queste sono figlie di qualcosa
Sono figlie di una storia in cui si riconoscono elementi comuni di valori che sono riconosciuti dagli uni e dagli altri
Di futuro che viene condiviso dagli uni e dagli altri
E non era facile
Il passato
Ma la retorica europeista alla quale io stesso e altri qui presenti hanno dato il loro contributo tende a parlare della storia culturale comune
Letteratura comune della filosofia con non è vero che se la la storia europea e solo questo
Storia europea è la storia presto è un gran paradosso se volete di certo grandi invenzioni progressive che la nostra cultura europea a partire diciamo loda i diritti umani che
Nascono nel diritto canonico del Medio Evo ma poi sono i filosofi del Cinque e Seicento che portano alla alla loro dimensione universale è un'invenzione europea
è un'invenzione europea la stessa democrazia
Sono europei anche i totalitarismi
Sono europei anche i trattamenti barbari
A cui non cittadini vengono assoggettati
Sono europee le intolleranze che portano i pellegrini del Mail Flower ad andarsene dire voglio andare in un mondo in cui ciascuno sia libero di professare
La propria religione avevamo inventato anche tutto questo e come tutti sanno
Da ciò che sanno della vita pubblica e da ciò che imparano dalle proprie esperienze private
Il passato è un pozzo di San Patrizio nell'attuale trovate le ragioni della Concordia le ragioni della discordia
E se Cis correggete prevalentemente le ragioni della Concordia
Per che da quel momento decidete che stare insieme conta più che lasciarsi
Nel reggae dette la spinta l'idea dobbiamo stare insieme
E in il primo gesto che io ricordo ogni volta che mi capita di parlare di queste cose perché lo trovo straordinario che simboleggia o questo
Il gesto della Francia
Che con la dichiarazione di Schuman del nove maggio del mille novecentocinquanta in realtà dice alla Germania
Ci siamo combattuti per anni
Per il carbone e per l'acciaio
Ebbene mettiamoli insieme
Mettiamoli sotto un'unica proprietà che di tutti noi
E così finiremo di combatte
Ecco è questa in realtà l'apertura del futuro
E quest'idea
Integrazione
Che cancella i dissensi e che ci permette di valorizzare ciò che di comuni abbiamo sul piano delle cose buone non delle cose cattive
In fondo
Da questa dichiarazione
Ad attenderlo molto consapevole
Delle difficoltà che avevamo davanti perché
Non fu un partiamo per pian per ti amo
Fu ricordate sempre questa frase parte del discorso di Schumann di quel giorno Europa non sarà costruita tutta in una volta
Mandi via via che crescerà all'assurdità rigettata dagli europei
Stare insieme significa essere solidali non ostili non nemici
E in quel momento
L'inimicizia era ancora forte
In quel momento
La Germania
Con la quale pure Schuman
Volle aprire così generosamente il futuro era ancora vissuta dalle generazioni di allora degli altri paesi come con nemico ostile a livelli in precedenza mai Pinza
Eppure Daily si partiva
E anche se
Tutti ricordiamo che l'idea di alcuni in particolare Spinelli e De Gasperi di avviare subito una comunità politica
Non venne realizzata con la bocciatura della Comunità europea di difesa da parte dell'Assemblea nazionale francese
Però in realtà la partenza
Con la Comunità economica europea
Fu una partenza che vissuta dai federalisti come una sorta di by pass tuttavia apriva il futuro che si voleva aprile perché permetteva quel progresso
Dell'integrazione che era stato visto come necessario ma come non realizzabile tutto in una volta
E qui ci fu
Un congiurare positivo
Che porta alla costruzione del sistema politico europeo
Della lungimiranza istituzionale dei costruttore di queste iniziali comunità
E della
Fiducia
Nell'esistenza e nella possibile valorizzazione di un patrimonio comune da parte di di quelle istituzioni che questi lungimiranti i laboratori dei trattati avevano creato
Infatti se un tema al quale reagiscono con facilità i giuristi
La comunità europea nasce
Come altri organismi internazionali con un trattato internazionale ma in quel trattato ci sono due cose che non trovate dei normali organismi internazionali
Il potere delle istituzioni comuni di adottare atti legislativi possiamo dire che amati regolamenti che hanno efficacia diretta sui cittadini dei diversi stati membri
Nell'organizzazione internazionale normale questo non accade perché i soggetti dell'organizzazione sono solo gli Stati
Loro assumono obblighi comuni che però raggiungono i cittadini solo se da loro dagli stati tradotti il loro atti interni
Quindi le uniche comunità esistenti di rimangono quelle statuali qui invece gli Stati diventano
Partecipi del processo decisionale che però porta a delle regolazioni e entrano nella vita dei cittadini e quindi rendono questi cittadini partecipino di una allocazione autoritativa di risorse fatta
In sede com'
In più
La corte che c'è sempre negli organismi internazionali
Ma che normalmente negli organismi internazionali serve a sedare le dispute tra gli Stati sull'interpretazione del Trattato che li vincola qui questa corte
La Corte di giustizia europea
Ammette anche davanti a sé il ricorso dei singoli cittadini
Che possono far valere
I diritti che a loro avviso scaturiscono dai trattati contro gli stati che Livio lana
Allora su queste premesse che sono peculiari
Parte
Un convinta
Diciamo
Lunga Marcia
Verso la messa a fuoco
Delle premesse di un sistema politico
Perché qui c'è una parola inglese che noi non abbiamo anche Hunter tendenze che perfetta per mettere in luce ciò che sta sotto che però va trovata una
Va portato alla luce va connesso agganciare atto alle istituzioni che erano state predisposte
E questo è il lavoro che viene fatto principalmente proprio dalla corte
Ed anche pian piano dagli organismi politico istituzionali
E voi così avete
Che dalla corte viene messo in luce non sono
Quell'insieme di diritti
Che i cittadini europei hanno dal trattato ma anche quelli che hanno dalle tradizioni costituzionali comuni e questo è invero un grande merito storico della corte di giustizia europea che in realtà inventa questo percorso traendo lo dal Trattato ma in realtà una intenzione che fa capo a norme esistenti
Che a principi esistenti che essa dice li abbiamo tutti
E quindi se li abbiamo tutti i valgono non soltanto all'interno di ciascun ordinamento statuale avvalgono anche a livello europeo
Difficile dire di no
C'è voluto un bel coraggio a tirar fuori una cosa del genere
Che era tuttavia tanto nelle corde del cambiamento verso l'integrazione allora in corso
Che lo troviamo poi ribaltato assorbito e codificato negli stessi trattati
Ed ecco che allora
Col passare dei decenni
Quello che era un trattato per creare un mercato comune
Moretti implica
Le proprie premesse delle proprie missioni
E mi domando se lo hanno mai letto questo evolversi dei trattati coloro che ancora oggi dicono ma in fondo alla Comunità economica europea si occupa solo di economia
A volte leggere le cose aiuta anche a sapere delle
Ho capito che non sempre ma insomma di solito accade
E qui voi leggete i trattati nella loro evoluzione e voi trovate prendete l'ultimo il Trattato di Lisbona che nell'articolo due indica i valori comuni che sono la democrazia
L'eguaglianza la roulotte lo la protezione delle minoranze e l'articolo trenta che enumera le emissioni
Lo sviluppo sostenibile la lotta all'esclusione il progresso scientifico la pace interna internazionale dirette
Si fa presto a scrivere parole in un trattato il vero non tutte
Queste emissioni risultano assolte come si dovrebbe però non sono soltanto retorica di trattati voi trovate sentenze e da atti normativi che almeno in parte traducono tutto questo esattamente come accade negli ordinamenti nazionali
E vola a questo punto quello che avete davanti e il sistema politico europeo
Un sistema politico
Che riuscito ad essere identificabile come tale
Grazie a queste premesse di sostanza e di contenuti e ne sono il fondamento non sempre visibile
E che ha una peculiarità che va tenuta presente
Anche perché Vanni Sartori
Tra poco non rientra nella mia scena
E proprio spiega questo punto
Il tratto peculiare che a livello europeo non ci sono i partiti
Europea dei a raccogliere gli input
Che arrivano
Alla decisione europea
Attraverso cui i governi nazionali
Che l'iter Ivano dai partiti nazionali
Qualcuno in realtà ha obiettato sulla effettiva configurabilità di quello europeo come un sistema politico proprio adducendo la debolezza dei partiti europei
E più che e laboratori
Divisioni e di indirizzi sono delle confederazioni pallide dei partiti nazionali che ne rifletto noi i compromessi e più spesso le giustapposizioni
Essendo vero questo tuttavia non dimentichiamo che
La nozione di sistema politico deve adattarsi qui ad un assetto multilivello e in questo assetto multilivello
Nel quale gli Stati non sono scomparsi ma continuano a pesare non solamente per i loro Poteri giuridico istituzionali
Ma anche per le identità e culture nazionali di cui continuano ad essere partecipi siamo uniti nelle nostre diversità non uniti per la cancellazione delle nostre diversità certo diversità
Che devono stare tutte dentro la piattaforma comune
Ma in essa non ci sono diciamo nazionalmente indifferenziati perché le differenze ci sono e rimangono
E quindi di queste differenze sono Interpreti per primi i partiti nazionali e quando i governi arrivano al tavolo europeo sono loro portatore
Del diversità di input s'
Che sono emersi in Europa quello che conta che per decenni
Quello che è accaduto è stato una sorta di circolo virtuoso
Chi ha fatto sì che l'impulso che pur provenendo identità sfere politico partite Nazir partitiche nazionali convergevano sufficientemente al fine di far progredire l'integrazione e di fare emergere più il patrimonio comune
Che non la forza ostativa delle differenze le differenze sono state rispettate nei decenni ma in realtà non sono mai state ostative
Del lavoro comune fino all'intenzione che se volete
La più poliedrica che era stata fatta in sede europea che è quella
Nota soprattutto i giuristi del mutuo riconoscimento vale a dire
Perché funzioniamo tutti in modo coerente
In certi ambiti non c'è neanche bisogno che stabiliamo un'unica regola uniforme per tutti al posto delle regole nazionali che prima avevamo possiamo anche avvalere cd regole nazionali che rimangono tali e rimangono diverse
Ma che tuttavia tutte rispondono ad alcuni standard comuni che ci permettono di dire benissimo
Questo questo aggrappa
Fatta diversamente da come la faccio io però la consideriamo tutte e due grappa
Naturalmente gli inglesi hanno preteso che è una schifezza marrone da loro prodotto avvenisse considerata cioccolata e giustamente noi abbiamo detto no questo no
Però noi stessi anche se abbiamo preteso dall'UNESCO che la nostra Pixar fosse un patrimonio dell'umanità la tuttavia abbiamo accettato che pizze fatte in modo diverso abbiano libera circolazione
Quelle pizze non erano schifezze come la presunta cioccolata britannica
No io sono amico degli inglesi ma a volte hanno davvero delle pretese singolari anche perché imporre in termini gastronomici oggettivamente valgono meno di noi quindi
Possiamo dirlo con assoluta tranquillità
Ora qual è il punto e non voglio trattenervi molto da talora il punto è che questo circolo virtuoso a un certo punto si spezza
E quindi questo
Lavorare sul passato e sul presente cogliendo più ciò che ci unisce
Di ciò che ci divide
E in qualche modo convogliando ciò che ci divide verso una relativa e accettata uniformità elastica inflessibile
Ecco questo circolo virtuoso viene meno
Per una serie di ragioni che conosciamo tutti
Secondo me a
I suoi motivi
Io mi irrita in quando lo lessi
In un suo saggio Joseph Wahid
Predecessore
Suo alla precedenza dell'Istituto Europeo
E che all'istituto era stato da docente quando c'ero stato vivo alcuni anni prima quando c'era anche Silvana
Joseph il quale dice
E e e esprimeva già alcuni anni fa
Molto pessimismo sul futuro dell'Europa per una ragione molto semplice che
Far prevalere in un ambiente come quello europeo
Che avevamo cercato di purificare
Dalle diversità ostili ma che non è detto che ci siamo riusciti
E qui ricordo anche la grande lezione di Lucien Febvre che nel quarantasei diceva
Attenti alla storia
Perché la storia finirà nel tempo per vendicarsi ieri tirerà fuori tutte le ostilità che erano cresciute nel corso dei secoli comunque Joseph diceva
Quello di un errore che
Era stato un messaggio con una forza messi Yannick Noah
Che nessun'altro messaggio che possiate trovare nel presente e nel futuro riuscirà mai ad a vere e senza quella forza messi Janica dell'originaria un messaggio sarà difficile
Che la conflittualità che potrà crescere tra di voi sia dopo l'altra
Con la prevalenza del patrimonio comune e delle aspettative come
E ovviamente quel messaggio aveva tutta la sua forza per le generazioni che avevano vissuto la guerra ma io che sono arrivato ad un'età attualmente rispettabile ad avere fastidio nel ricordarla sono tra gli ultimi
Che hanno vissuto la guerra quelli che sono venuti tutti quelli che sono venuti dopo di me sono privi di queste esperienze
E quindi opera in loro qualcos'altro
E questo qualcos'altro ahimè
Ha dovuto fare i conti con un sequenza di vicente
E in ogni caso avrebbero messo a dura prova il nostro processo integrativo
Ecco mi limito a ricordarvi delle perché non abbiamo il tempo ed è stato fatto tante volte di entrarci dentro
Intanto c'è un fatto istituzionale
Io vi diffido dal ritenere il Trattato di Maastricht lattice dell'integrazione con tendono a considerarlo coloro che l'hanno sottoscritto perché
In base al ad una regola antica quanto Adamo ed Eva e cioè che il bene e il male tendono ad andare insieme e vero che Maastricht
Ci hanno dato il massimo dell'integrazione cioè la moneta unica
Ma ci ha dato anche per gestire la stessa moneta unica la prevalenza del metodo intergovernativo sul metodo comunitario
Metodo gobbe intergovernativo al quale ha assegnato anche al tre nuove e cruciali missioni
Della vita europea quelle in materia di sicurezza libertà e giustizia e quelle in materia estera l'Unione europea
Fatta da terreni pilastri come un tempio questo dissero sotto il sole
Scrittori di quel trattato in realtà aveva messo in minoranza il metodo comunitario che era rimasto in una netta del primo pilastro
E non c'era nell'altra metà dello stesso primo pilastro cioè quello con la politica economica e monetaria monetaria SIM economica no
E ignorava il secondo il terzo
Questo ha aperto la strada
Allora prevalenza nelle sedi europee del ciascuno che porta il suo interesse
Questo è il metodo intergovernativo rate non l'ho detto prima ma tra le finezze
Lungimiranti
Che avevano avuto i costruttori
All'inizio c'era stata quella che
La comunità opera attraverso atti normativi direttive con regolarmente
Che la proposta di questi atti la fa la condizione titolari dell'interesse europeo
Poi deve essere approvata anche dai consigli fatti dai ministri degli stati membri che hanno grosse difficoltà perché hanno limiti procedurali nell'emendare la proposta della commissione quindi in quella concezione chi l'interesse europeo viene per prima
No America Floris Italie Frejus Germani Frejus ma Europe sul registro
E poi c'è un adattamento agli interessi nazionali su un tronco che però e europeo con il metodo intergovernativo questo viene meno completamente
Viene meno la proposta
Seni vincolante della Commissione
La commissione diventa una specie di segretariato generale che offre documenti preliminari
E la decisione comune è una giustapposizione di interessi nazionali finché si riesce a Fatima
Con questo
Già deteriorato tessuto istituzionale noi ci troviamo ad affrontare la crisi economico finanziaria degli ultimi anni
La crisi del debito pubblico di alcuni Paesi e non di altri
Il venire meno della crescita che in alcuni Paesi porta al venir meno di protezioni sociali e di altri diritti legata proprio alla priorità data
Alla questione del debito pubblico
Lei l'ingresso massiccio di nuovi immigrante a quel punto ciascuno si ritira
Nel propria difesa nazionale e ciascuno tende a ritenere che la soluzione migliore sia non essere più solidali con gli altri fari l'opposto di ciò che uscì umana vietati
E allora si aprono due fratture pesanti nel tessuto europeo una frattura Nord Sud tra i Paesi debitori e i Paesi ricchi
Con i debitori che
Guardano prediletti aspettandosi c'è chi lo dice e c'è chi non lo dice ma tutti lo pensano
Che insomma a questo debito i più ricchi debbano
Mettere mano un po'al portafoglio per porre rimedio
E quelli figurativi mai
E allora si crea un fronte che dalla Finlandia la Germania l'Olanda guarda a Grecia Italia un po'anche la Spagna ma la Spagna se la cava meglio
Con la possibilità
E si crea una frattura Est Ovest che determinata soprattutto dalla crisi migratoria porta a delle difficoltà per certi versi anche peggiori perché
Non era solidarietà in campo economico finanziario
Ma era solidarietà nel rispetto della rule oblò nel rispetto della divisione dei poteri nel rispetto dei diritti umani più basilari che si creano delle differenze
Il sistema politico europeo
è un sistema politico che password una propensione a un pluralismo centri impeto
Ad un pluralismo sempre più polarizzato
Così
L'avrebbe eletto con i suoi schemi Sartori
Perché questo è esattamente quello che è accaduto e badate
Questo che è accaduto
Cancella non dirò biblioteche
Ma commenti che essi erano fortemente diffusi dagli anni novanta in villa
Nelle ritenere che
Questo elemento che Vanni aveva introdotto
Nella costruzione nella dinamica del sistema politico che è quello del tasso di polarizzazione ideologica che permette di distinguere il pluralismo moderato dal pluralismo estremo
I centri Petri centrifugo in fondo fosse figli io intendo tra grande contrapposizione ideologica tra i partiti del Novecento così che una volta finita quella contrapposizione
Il pluralismo polarizzato estremo disertori poteva essere messo tranquillamente nel cassetto
Mi ha colpito l'avevo nella testa ma sono andato rileggerla nella introduzione di Peter Mei alla edizione due mila cinque del libro classico di Vanni Sartori partisse in parchi Systems
Nei lo dice che è in fondo ormai superato però regole grande qualità analitiche di Vanni Sartori continuano ad essere un insegnamento per tutti noi
Insomma
Se Vannino avesse commentato forse ha commentato dentro di sé dice questo ha scritto un de profundis rispetto ai famiglia dottrina
Perché quando ti dicono ormai superata però le due grandi qualità analitiche rimangono in realtà insomma non serve più a nulla
Non era cattivo Peter mai per l'amor di Dio era pieno di rispetto in questa introduzione poi è morto anche lui è morto pure giovane né dispiaciuto
Sessanta anni arriva fino
No non era vero
Però in effetti quello che stiamo riscoprendo nei sistemi politici nazionali come nel sistema politico europeo è il pluralismo polarizzato estremizzando
E ce lo troviamo davanti com'è una sorpresa talmente inaudita che in realtà non sappiamo come gestirlo
E questo scaturisce dall'aspettativa sbagliata che lo schema il modello di Vanni Sartori potesse ormai essere messo nel cassetto insieme al comunismo
Che lo aveva largamente determinato ora è vero che era stato il comunismo che lo aveva largamente determinato mai dopo Cristo
Assolutamente evidente
Ma proprio perché si trattava di categorie concettuali
Legate ad un assetto logico analitico dei possibili sistemi politici questa era una possibilità che comunque rimaneva
E che era destinata a presentarsi scomparire e ripresentarsi così come ogni altro elemento di qualunque schema analitico che
Che è diverso da altri rientri aerei
In una discussione che in questa sede a quest'ora all'una e dieci va bene che non è inverno d'inverno qui prima si scatta il venditore d'estate in fondo è più fresco che fuori è una dice aspettiamo ancora un po'no
Ma appunto noi abbiamo avuto i giuristi in particolare abbiamo categorie forma di Stato forma di governo che secondo me in realtà figlie dell'esistente
E molto spesso non distinguibili dalle forme esistenti per cui se davvero esista una tipizzazione astratta di queste forme talora contestato perché tu le leggi e dieci ma questa è la Francia queste la Germania queste l'Italia quindi in realtà e diritto comparato non è analisi dei sistemi queste categorie di Vanni Sartori non sono di sistemi politici comparati soltanto proprio la forse l'analitica che viene loro riconosciuta e ragione e testimonianza della loro validità a prescindere dalle e ed infatti ore prevista
Tornata e c'è utilissima capire per esempio capire una sciocchezza che viene detta siamo in troppi ed è per questo che l'Europa non funziona non è vero
Tra gli insegnamenti che essi traggono dal lavoro di Vanni c'è che non è la frammentazione in quanto tale la ragione delle inefficienze o del non funzionamento del sistema
Ma è la portineria il tasso di polarizzazione
Perché c'è se c'è polarizzazione tendenzialmente centripeta anche un numero elevato di protagonisti può essere ricondotto a soluzioni comuni come è accaduto
Nella stessa Unione a ventotto degli anni trascorsi non è questo e il tasso di polarizzazione su quello bisogna lavorare
E a quello se possibile bisogna porre rimedio
Ora
E qui purtroppo
Arriviamo al punto dove tendiamo a fermarci
Due cose almeno si possono dire
La prima è che in quanto possibile
Bisognerebbe favorire sì e se ne presenta l'occasione
Quei metodi di governo che portano verso i centri punto centri tetto anziché verso il polarizzato il pluralismo e quindi allargare lo spazio del metodo comunitario che di per sé e centri brutto incidente ripeto è meglio che continuare ad avvalersi dell'intergovernativo però per fare questo occorre che gli under PNX tornino ad essere favorevoli al integrazione
Io provo ho riflettuto su una frase che Vanni ha aveva anche scritto
Il
Il pluralismo estremizzato è sempre il figlio di errori cioè di incompetenza
Fateci a una riflessione anche voi larghissimamente vero
Altrimenti non si scriverebbe tanto sui tanti errori fatti in questi anni che spiegano il successo
Di forze politiche collocate alle estreme anziché nell'aria moderato
Ma
Che cosa può portare
A ad un ritorno
Non basta dirlo
Non basta il volontarismo
Io qua vedo una strada traumatica
Che spero ma in realtà non abbia bisogno di essere praticata cioè un'Europa che pericolosamente sbanda
Una barca che sta correndo verso gli scogli in un mondo pieno di scogli e di conflitti
E quindi un ritorno indietro e dire attenzione perché se continuiamo così la barca va a fondo
E a quel punto tutti si accorgono di essere in quella banca
La seconda vi dirò
E quella in cui forse credo di più
Io sono abbastanza convinto che
Siccome
E ritorno ad uno dei punti iniziali
Lo stare insieme
E determinato chiudo al futuro che vediamo per noi stessi che dal passato
Tant'è che è il futuro che vediamo per noi stessi a determinare ciò che scegliamo di mantenere vivo del passato
Sì abbiamo deciso di divorziare
Del passato teniamo vivi solo i litigi sì abbiamo deciso di stare insieme del passato teniamo vidi in momenti in cui insieme siamo stati felici
Quindi in realtà la vera questione è il futuro la crisi attuale
è una crisi determinata Nizza ansietà incertezze che hanno portato ad una visita molto corta rispetto al futuro e che non fanno vedere in realtà il futuro che abbiamo davanti
Non è così per larghissima parte dei nostri giovani
E non perché sono Erasmus
Anche se guarda essere Erasmus scontato sai benissimo lo sai perché lo pratiche
Ma perché hanno preoccupazioni tenersi
Sono preoccupati per l'ambiente
Molto più di quanto lo siano quelli delle vecchie generazioni perché il numero di anni
Che dovranno vivere dopo oggi
E molto superiore a quello che io vivo
Quindi a me se mi dicono che nel due mila quaranta non ci sarà più ghiaccio al Polo Nord personalmente mi spiace tanto per quelli di voi che ci sarà Anna Mattirolo
Sarò già al fresco insomma dipinti domina
No no no questo problema i giovani ce l'hanno
Ci hanno proprio il futuro di un mondo in cui se non si va d'accordo fra di terzi ed è poi a una guerra continua e ci rimettiamo tutti
Mentre tra quelli della mia generazione anche di alcune dopo c'è il gusto
Di farsi la guerra
Di queste cose
Sartori commentatore si occupa
Riflettete sull'attenzione che vi potrà sembrare singolare per un uomo che si occupava di sistemi politici l'attenzione che dedicava all'ambiente
Intanto una prima al Corriere della Sera vedeva l'editoria menzogne
Questo lui lo condivideva con le generazioni più giovani risulta che hanno dentro disse la percezione che un futuro comune è molto meglio di un futuro diviso e quindi
E quindi è solo questione di tempo possiamo sperare e chi governa oggi in Europa riesca a non sfasciare ad una
Probabilmente ci riesce a non sfasciare un perché fra l'altro l'Europa ormai una forza burocratica che come la storia delle burocrazie insegna
Ha una notevole capacità di resistenza
Diamo tempo alle nuove generazioni di arrivare e a quel punto questo pluralismo polarizzato potrà ritornare verso che il pluralismo cento ripeto
E anche Vanni dovunque essi ne sarebbe contento
Il sito che è troppo generoso perché mi chiede di chiuderlo di chiudere con un saluto ma prima del saluto voglio esprimere il mio ringraziamento a Giuliano non solo per essere qui ma per avere per citato questa lezione veramente magistrale magistrale nel ricordare le origini dell'Europa sue tappe più salienti
Il ritorno
Alla metodo comunque alla sconfitta diciamo temporanea ci auguriamo si augura Giuliano del metodo comunitario rispetto al metodo intergovernativo
Alla sottolineatura dei due elementi che ci permettono di parlare di sistema politico e cioè l'esistenza di una corte la funzione giurisdizionale è all'origine degli Stati e dei sistemi politici
E la immediata applicati vita dei regolamenti comunitari elementi molto importanti ha sottolineato le assenze e la mancanza di una politica economica comune ha ricordato a quel grande momento
Di inceppo della costruzione europea che fu il fallimento della Comunità europea di difesa una lezione veramente magistrale
E devo dire poi hai colpito forse non solo nei come politologo ma altri politologo i che vedo presenti Pasquino Mollino ci mette non risiede Cetera quando ai applicato la nozione del realismo polarizzato all'attuale sistema politico europeo mostrando così che veramente l'insegnamento di Vanni può ancora
Come tu dicevi essere utile anche nell'analisi di sistemi non nazionali ma del sistema politico europeo grazie Giuliano grazie a voi tutti grazie al sindaco per averci voluto qui oggi
Con saluto augurale anche ad euro grazie