Presentazione del tredicesimo Osservatorio Romano sulle Migrazioni

Ecco buonasera grazie possiamo iniziare vorrei ringraziare tutti voi di essere così numerosi di garantirci sempre una presenza così intensa siamo alla presentazione del tredicesimo rapporto osservatorio romano sulle migrazioni è una storia che comincia a essere lunga perché tredici edizioni annuali
Sono un tempo molto cospicuo
Di questa di questo tentativo di leggere l'immigrazione nell'area romano laziale un'aria che merita e questa attenzione specifica nel panorama nazionale
Perché Roma e di riflesso anche Lazio lo sentiremo tra un po'anche dai numeri e dai risultati della ricerca una sorta di laboratorio di grossa lente di ingrandimento che nelle sue dinamiche in qualche modo aiuta a leggere in maniera esemplare paradigmatica l'immigrazione a livello nazionale
Quindi siamo molto contenti di poter dare continuità a questo a questo rapporto
E abbiamo anche relatori di tutto prestigio che
Di di volta in volta vi andrò a presentare quando sarà il loro turno
Ma prima di iniziare vorrei esprimere intanto a tutti loro un grande ringraziamento
Per aver accettato di di esporre il loro punto di vista di articolare degli spunti di riflessione dopo che la collega alla la dottoressa Di Maio avrà che curatrice del rapporto avrà vi avrà illustrato i risultati del rapporto steso e ma in particolare io vorrei ringraziare e l'Istituto di studi politici San più Pinto
è il terzo anno
Questo istituto così prestigioso
Avalla sostiene la pubblicazione dell'Osservatore Romano
Non solo ma abbiamo con l'istituto anche una collaborazione sempre a cadenza annuale se pur recente
Per una pubblicazione che di anno in anno varia una pubblicazione tematica sulle migrazioni sta per uscire
Sempre previsto che esca in questo anno anche un rapporto sulle migrazioni qualificate e che sarà il frutto congiunto di nuovo tra questa collaborazione tra gli Dosselli Istituto di studi politici San più Pinto
E era prevista la presenza del presidente dell'Istituto e professor Paolo De Nardis il quale però ha avuto una laringite credo
Siamo però molto molto contenti di avere in sua rappresentanza il professor Benedetto Coccia che al quale passerò che qui accanto a me insomma e al quale passero tra un po'la parola
Perché diciamo il nostro punto di contatto con l'istituto è proprio il professor Coccia quindi siamo veramente molto molto contenti perché insomma è proprio la persona di prossimità esso in un certo senso sì un po'si può dire così
Ecco non mi dilungherò perché i tempi dovranno essere necessariamente contingentati
Le con le conclusioni che saranno svolte
Dal dottor Paolo Ciani
Quali conclusioni dovremmo arrivare
Con celerità perché il dottor Ciani poi ha un impegno e quindi al massimo fino alle diciotto potrà rimanere con noi quindi vorrei pregare i relatori Oil ingrato compito di moderato lì quindi di essere un po'il il metronomo
Di questo incontro però vi prego sin da ora
Di tenersi nei tempi di ogni intervento abbiamo calcolato che possa durare non più di dodici minuti e quindi pregherei già da ora tutti i relatori di attenersi a questa tempistica io poi in caso di sforamento cercano con discrezione
O anche in discretamente a seconda dei casi di richiamare un po'all'ordine ecco quindi grazie molte
Passo come vi dicevo la parola al professor Benedetto Coccia che rappresenta in questa sede l'Istituto di studi politici San Pio quinto
Grazie buona sera a tutti io rappresento indegnamente Istituto San Pio quinto ma il presidente mi ha chiamato questa mattina ieri è andata in trasferta a Lecce
Per presentare un'iniziativa dell'istituto e il è stato colto da appunto una laringite che quindi va ridotto
Quasi totalmente afono e quindi mi ha chiesto di di sostituirlo e volentieri però prendo la parola notizia buone che non essendo presidente sarò più più breve
La prendo la parola per dire sostanzialmente innanzitutto un grande grazie ai Doors per questa iniziativa ma per il prezioso lavoro
Di analisi di studio e di diffusione dei dati relativa al tema della dell'emigrazione
Un ringraziamento al presidente Luca Di Sciullo neo presidente che forse oggi all'alla prima uscita pubblica dopo la sua recente nomina è un neo presidente ma in realtà è uno dei soci fondatori di dosso un padre fondatore quindi complimenti per la nomina augurio per il lavoro Ketti che ti aspetto tanto
E poi ringraziare tutti i ricercatori come avete visto il il l'Osservatorio del il rapporto e come ogni anno molto corposo perché prevede molti molti contributi vorrei ringraziare davvero tutti i ricercatori e con tanta passione
E perizia svolgono questo
Lavoro veramente prezioso e tutti plasticamente come dire rappresentati qui sul palco da Ginevra De Maio che li coordina con mano offre ferma assolutamente rigorosa e che tra tra poco ci presenterà e i dati salienti del del della ricerca del lavoro
Grazie davvero
Ringrazio anche il l'onorevole Paolo Ciani
Consigliere regionale e vicepresidente della Commissione sanità
E affari sociali per la sua presenza qui in questo momento di confronto di ascolto sul tema dell'immigrazione in realtà mi lega un'antica conoscenza a Paolo da parte mia anche amicizia però non lo voglio coinvolgere ed è in questa mio sentimento ecco comunque ci conosciamo da tanto da tanto tempo anche a lui faccio tanti auguri
Per il servizio che svolge in Regione perché l'istituto di studio pollici San Pio quinto da tre anni collabora con i Doors per la realizzazione di questo rapporto
L'Istituto San Pio quinto si occupa dal mille novecentosettantadue dei temi che in qualche modo si muovono nella nostra società il tema dell'immigrazione è certamente un tema molto molto importante e secondo noi soffre purtroppo di una pessima narrazione
Il semplice fatto che quando si parla di immigrazione si dica spesso quasi sempre si parli del problema dell'immigrazione fa capire come questo tema sia oggettivamente male ha raccontato
Limitazione è un fenomeno tutti i fenomeni se non gestiti non governati
Possono creare problemi o possono addirittura diventare un problema ma il tema del dell'immigrazione non è diverse un problema anche se nel linguaggio collettivo ormai tale sta diventando e allora siccome per affrontare i problemi bisogna conoscerli ecco che un lavoro attento di indagine di osservazione di descrizione di questo fenomeno come il rapporto dell'Osservatore romano sulle migrazioni e sicuramente uno strumento che rientra nelle finalità dell'istituto San Pio quinto che ha come interlocutori da un lato le istituzioni dall'altro la cosiddetta società civile la pubblica opinione e quindi noi riteniamo fondamentale
Che si abbia del fenomeno migratorio una narrazione che sia corretta come vedete nel volume ci sono tanti numeri perché si parte certamente dai dati numerici
Ma non è solo una questua descrizione quantitativa
Questa è una descrizione qualitativa del fenomeno migratorio a Roma e nel Lazio e cioè qui si parla anche delle tante iniziative dell'associazione di volontariato
A favore degli immigrati dell'associazione delle associazioni degli immigrati che lavorano per lei all'incontro tra culture diverse dell'imprenditoria immigrata che ha portato alla nostro te del territorio anche dei benefici dal punto di vista economico insomma si cerca di affrontare questo tema in maniera onesta naturalmente non nascondendo i problemi che ci sono non nascondendo le difficoltà ma appunto guardandolo non con uno solo una un'attenzione i numeri ma anche alle appunto alla qualità di una presenza e soprattutto tenendo sempre conto che si tratta di persone di individui che vengono nella nostra Società e quindi persone che poi vanno incontrate conosciute con le quali bisogna intrattenere relazioni
Quindi grazie ancora al ai Los per questa bella iniziativa grazie relatori che stasera
Insieme a Ginevra ci presenteranno il PLI risultati di questo lavoro
E naturalmente grazie a voi che in questo torrido pomeriggio di giugno avete deciso di venire a condividere con noi questo momento di presentazione
Approfitto della presenza del direttore amministrativo del nostro istituto esplosa ampio quinto l'ingegnere albanese che ringrazio per la presenza
Per espormi e e dire che penso che l'istituto intenderà anche collaborare con i Los per la realizzazione del quattordicesimo rapporto per il prossimo anno
Adesso è così presidente non mi manderà più a rappresentarlo perché lo lo inguaiato anche per il prossimo anno però reso complice il direttore amministrativo che colui che tiene i cordoni della borsa e quindi insomma il guaio l'ho fatto completo grazie a tutti e buon lavoro
Grazie a morte Benedetto di questa bellissima presentazione beh diciamo ti se esposto da innanzi a tantissimi testimoni prima di sarà difficile esatto fare un passo indietro e quindi
Dunque grazie molte e allora adesso passo la parola direttamente alla mia collega Ginevra De Maio come vi dicevo Ginevra accurato questo rapporto da quando è nato quindi sono tredici anni
Di anno in anno lei come ordina i tanti autori che in realtà collaborano alla stesura di questo rapporto così corposo
Chi conosce il dossier statistico immigrazione anche a occhio si rende conto che siamo nelle dimensioni analoghe diciamo in una perfetta analogia così almeno nello spessore del volume
Rispetto a quello quindi questo per dire come in questi anni e sia Mammano cresciuto di tanti contributi di tante voci e come diceva
Benedetto giustamente il volume cerca di coniugare gli aspetti più quantitativi anche con Ende le analisi qualitative con dei punti di vista
Così di di studio e di interpretazione e allora Ginevra la persona più adatta visto che la curatrice di per esporre i risultati di quest'ultimo prodotto grazie Ginevra
Grazie Luca grazie a tutti voi per la presenza quindi delle Mutya benvenute
Cercherò di presentare appunto questo volume molto corposo non solo di dati
Però partendo dai dati statistici per poi provare ad andare anche oltre e partendo dal livello regionale erro calarci sempre un po'di più poi sul territorio delle sue province e sulla città di Roma
Parlate i dati che presenteremo che troverete nel volume
Come ho detto a qualche giornalista con cui ha già parlato in realtà non non mostrano grande cambiamento rispetto all'anno scorso e però questa forse quello è la novità è quello che anche non si dice che in realtà non ci sono invasioni o c'è una conferma di una regione che continua ad essere la seconda in Italia per numero di residenti stranieri perché facciamo riferimento prima di tutto i residenti e comunque gli archivi o ufficiali
O sono seicentosessantatré mila quasi i cittadini stranieri che risiedono nella nostra regione
Per incidenza sulla popolazione complessiva in realtà i valori più alti si trovano il no Lombardia e l'Emilia Romagna la Regione né al terzo posto alla Regione Lazio
E ha un'incidenza dell'undici virgola due per cento degli stranieri sulla popolazione complessiva chiaramente superiore a quella media registrata in Italia e però come dicevo il numero non è tanto cambiato perché rispetto allo scorso anno l'incremento in tutta la regione di diciassette mila e settecento nuovi residenti dello zero virgola quattro per cento
Perfettamente in linea con quello registrato a livello nazionale o Venanzio di fatto concentra sul proprio territorio una quota pari al tredici per cento della immigrazione il presente in Italia o quali sono stati diciamo se il numero più o meno è rimasto lo stesso ci sono stati però dei movimenti di popolazione ciò che possiamo osservare
Attraverso il bilancio demografico e probabili fondamentalmente le voci in entrata quindi le nuove iscrizioni più rilevanti sono state segnate ancora una volta dalle nuove nascite da coppie straniere
Quindi una fetta diciamo di popolazione stabile che Esquilino appunto anche vede anche la nascita dei propri figli sette mila e trecento nel corso del due mila sedici che sono il quindici per cento dei nati in regione quindi molto più di più di quanto gli immigrati incidano sulla popolazione italiana a livello nazionale
O e quell'altra voce rilevante sono le nuove iscrizioni di stranieri che si sono appunto iscritti in anagrafe direttamente però dall'estero quindi provenienti dall'estero
O trenta mila seicento le nuove iscrizioni sono quasi il dodici per cento di tutte quelle che si sono avute in Italia
Quindi c'è ancora anche un piccolo flusso di nuovi ingressi o fa anche se non sempre sono nove ingressi perché chiaramente capite bene anche alla residenza di perse
No non è legato al primo arrivo in Italia sono l'indice di una popolazione che continua a stabilizzarsi e quindi anche a potersi iscrivere in anagrafe o di fatto il saldo migratorio o per gli stranieri quindi le entrate e le uscite da e per l'estero a è stato positivo anche quest'anno di ventisette mila e quattrocento unità
Le voci in uscita che hanno fatto sì che nonostante questi incrementi poi il complesso il numero assoluto si è rimasto più o meno stabile
E sono soprattutto gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana ancora anche quest'anno un numero abbastanza alto un Dean quasi dodici mila persone undici mila ottocento
O anche per lo più per prolungata permanenza nel terriccio un territorio o si sono appuntano acquisito la cittadinanza nel nostro Paese quindi sono state cancellate dalle liste degli stranieri
Al contempo in un'altra voce in uscita che non riguarda la popolazione straniera ma il Paese nel suo complesso
E quella degli italiani che vanno all'estero le due cose non sono diverse e forse dovremmo pensarci quando si vuole chiudere non si vogliono un po'chiudere i confini o blindare i confini per gli altri
O come vedremmo la stessa ipotesi laddove invece uno venisse posta nei confronti di figli nipoti i giovani che provano andare a lavorare all'estero questo non noi presenti qui oggi ma la popolazione
Che spesso ha una postura diciamo di rifiuto comunque di c'è una chiusura nei confronti della dell'immigrazione
Sono stati dieci mille novecento un quasi undici mila gli italiani che nel corso del due mila sedici si sono cancellati per l'estero dalle nostre liste anagrafiche è sicuramente un fenomeno che sta riprendendo in parte perché dal due mila otto al due mila sedici ramo si contano nella Regione Lazio almeno cinquantotto mila cancellazioni di italiani
Perché per trasferimento all'estero
O io le menti di novità appunto non è tanto sono tanto dati da valori assoluti ma dalle dai cambiamenti interni a questa popolazione è un altro elemento interessante sono le altre Province
Non quella di Roma che chiaramente poi ha grande attenzione del volume
La le altre quattro province del territorio dove pure noi troviamo le stesse dinamica con numeri più bassi di o stabilizzazione di permanenza da parte di singoli e famiglie perché vedete ha dal punto di vista dei valori assoluti latina
Viene subito dopo Roma per numero di residenti stranieri sono ormai cinquanta mila
Ed è la anche la seconda provincia più attrattiva perché ha avuto Benno due mila e novecento anche un po'di più iscritti stranieri dall'estero solo nel corso del due mila e sei dice quindi un saldo migratorio altamente positivo due mila settecento unità
O però non è l'unica provinciale diciamo interessante da guardando dal punto di vista delle migrazioni perché se pensiamo all'incidenza sulla popolazione straniera quasi un questo caso a Viterbo ha il valore più elevato quindi l'impatto più all'alto livello di popolazione
Della presenza di residenti stranieri Rocky Ram in questa provincia
O in tutte come dicevo all'inizio ci sono state nuove nascite da coppie erano di cittadinanza straniera nuove iscrizioni dall'estero quindi diciamo persone che ho arrivano comunque si stabilizzano prendendo la propria residenza sul territorio e un saldo migratorio con l'estero che è stato positivo o ad esempio di latina interessante il fatto che una provincia interessata soprattutto da una migrazione maschile
Però evidentemente non c'è solo questo se anche il numero più alto di nuovi nati vuol dire che quelle migrazioni iniziate con dei pionieri maschi forse stanno nel frattempo richiamando le famiglie e le donne si stanno aprendo appunto stabilizzando in maniera continuativa
Sul territorio e il libro dà molto spazio anche quest'anno la sezione sull'azione se provincia se particolarmente ampliata rispetto agli anni proprio perché ci sono cambiamenti dinamismi in atto e c'è voglia di raccontarlo perché ascrivere poi sono state spesso proprio o direttamente spesso anche rappresentanze dei comuni per quanto riguarda l'esempio l'accoglienza sul territorio l'accoglienza diffusa vede Progetti presenti in tutte queste province lo vedremo dopo o da parte delle associazioni
O guardando invece diciamo agli soggiornanti non comunitari quindi a chi ha un permesso di soggiorno non necessariamente anche l'iscrizione all'anagrafe anche in questo caso il numero non è cresciuto significativamente rispetto all'anno scorso quattrocento sette mila circa
Sono i soggiornanti non comunitari a anche qui no è bene invece guardare cosa è cambiato in termini di qualità della presenza di tipologia della presenza i lungo soggiornanti sono poco più della metà quindi persone il cui titolo di soggiorno non scadrà
E nei nuovi rilasci è sicuramente cambiato molto il quadro rispetto al passato il lavoro non è più il motivo con cui si riesce ad avere un permesso di soggiorno in Italia non ci sono quote d'ingresso del resto quindi sarebbe abbastanza complicato la metà cinquanta per cento dei nuovi rilasci che si sono avuti nel due mila e sedici le sono stati ventiquattro mila e quattrocento sono collegati a motivi familiari quindi al ricongiungimento con qualcuno che già c'era
E al secondo posto circa un quinto dei nuovi permessi è stato rilasciato per protezione umanitaria assiro quindi riflette la fase siano fatte spera fase storica e politica a livello internazionale
Economico per quanto riguarda l'Italia
E sia in qualche modo una conseguenza perché
Appunto perché le migrazioni non si fermano spesso quando ci sono chiusure sui canali di lavoro Corky può si riversa su evidentemente su altre possibilità di ingresso se ci sono parenti sul ricongiungimento familiare anche i motivi di studio vedete hanno una quota significativa del dodici per cento
O passiamo alla città metropolitana di Roma che chiaramente un po'continua ad essere il fulcro uno dell'immigrazione in nel Lazio perché è la prima provincia in Italia per residenti stranieri cinquecentoquarantacinque mila circa
O quindi incidenza ovviamente è un po'più alta che nella media regionale passiamo al dodici virgola cinque per cento
E l'intervento di stranieri residenti o di fatto assorbe la gran parte di quello che si è avuto in regione sono quindici mila e cinquecento i nuovi residenti sto il due virgola nove C per cento in più quindi continua ad essere ancora un territorio che attrattivo che evidentemente offre dello pop-punk opportunità in più rispetto al resto del paese e alle altre province
Però sono anche aumentati perché anche in questo caso vedete cinque mila ottocento bambini sono nati o nella provincia di Roma città metropolitana di Roma
Nel corso del due mila sedici erano né una popolazione giovane quindi non ci sono stati invece molti decessi il saldo naturale è stato particolarmente alto tra gli stranieri di cinque mila duecento unità
è il saldo migratorio con l'estro e l'altra voce significativa come abbiamo visto a livello regionale anche qui no anche nella città metropolitana durante il due mila sedici abbiamo avuto o ventuno e ventidue mila quasi nuove iscrizioni nel liste anagrafiche o a fronte di una cancellazione in sei mila cento italiani per i motivi c'erano prima
Però voglio dire appunto queste due aspetti vanno a nostro parere vanno letti come il riflesso appunto di quello che sono le rivelazioni che sommovimenti in entrata e in uscita che riflettono diverse esigenze anche nei paesi diciamo
A sviluppo più avanzato con condizioni economiche migliori di altre parti del mondo come l'Italia e l'uno e l'Europa sono o c'è comunque una parte di popolazione che decide di cercare un miglioramento altrove o le acquisizioni di cittadinanza italiana sono la voce diciamo in uscita dalla popolazione straniera residente anche in questo caso più rilevante perché sono nove mila cinquecento circa i nuovi italiani essendo aveva ampliamo lo sguardo e pensiamo al periodo che va dal due mila otto fino al due mila sedici le acquisizioni ci pensa italiana nella provincia sono state cinquantuno mila quindi davvero diciamo un fenomeno che va cambiando che è profondamente cambiato nonostante invece i discorsi
E a volte anche le politiche sia sembrino ferme agli anni Novanta
Il saldo naturale che si è avuto complessivamente invece in Regione è stato il segno negativo quindi nonostante tra gli stranieri il saldo naturale quindi la differenza tra per nati deceduti sia stato positivo di cinque mila duecento unità lavorazione complessiva nella nostra città metropolitana è diminuita
E di questo dovremmo forse preoccuparci cosa che invece sfugge nel fatto appunto che diminuisce la presenza la popolazione invecchia
Che sarebbe diminuita ulteriormente se gli stranieri non fossero non non rappresentassero una voce appunto di presenza di ingresso nel nostro territorio
Come si distribuisce sul territorio della città metropolitana questa presenza vedete che il settanta per cento questo è indicato in basso a destra nella slide
Il settanta per cento dei residenti continua a essere nella città metropolitana di Roma però restante trenta per cento
è diffuso e distribuito o su tutti gli altri comuni dell'area metropolitana e danze interessante vedere che l'incidenza sulla popolazione Sei nell'anima e Diana Città metropolitane del dodici per cento in molti Comuni spesso quelli più piccoli dove appunto si soffre di un calo demografico
E l'incidenza è cresce supera questo valore sono almeno su centoventuno comuni trentadue quelli in cui si superare l'incidenza del dodici per cento spesso sono comuni con meno di cinque mila abitanti
E che è in realtà appunto spesso quando si vanno ad ascoltare invece accolgono il vantaggio comunque l'opportunità di avere famiglia Giovanni presenze sul territorio che altrimenti vedrebbe un po'questi piccoli centri progressivamente scomparire
Sulle presenze e provenienza delle presenza questo diciamo un dato noto da tempo prevale nettamente la provenienza al continente europeo il cinquantaquattro per cento
In particolare dalla hanno diciamo dopo l'Europa dove si tratta quasi esclusivamente di cittadini comunitari
Perdiamo il continente asiatico a seguire gli altri riportati nel grafico
E la distribuzione vedete tra i Comuni anche questa vede subito dopo Roma da diverso tempo Guidonia Montecelio come il secondo comune con un'alta presenza i residenti stranieri Fiumicino Pomezia
Però anche qua interessante vedere dove sono si sono avuti gli incrementi maggiori e non sempre la graduatoria con lucida perché troviamo anche dei comuni dove i valori assoluti non sono altissimi
No però c'è stato un incremento che li portava in questa graduatoria tra i primi dieci diciamo che si distinguono ed mi soffermerei soprattutto Nettuno in particolare ha avuto una crescita particolarmente alta ma anche Fiano Romano Giampiero quindi è un fenomeno continuamente il evoluzione in cambiamento non nella quantità appunto come dicevamo prima nella qualità nelle modalità della presenza o
Un po'nel merito diciamo dei soggiornanti e dei residenti
O sul territorio guardando i soggiornanti devo andare insomma mi soffermo sugli elementi più ho significativi non è cambiato punto dicevamo in tre l'incremento dello zero virgola sei per cento dei permessi e delle persone con permesso di soggiorno però quello che è interessante è che questa quota questo numero di i titolari presi soggiorno
Ha visto al proprio interno ancora anche quest'anno diminuire il numero dei permessi soggetti a scadenza dello due virgola due per cento crescere quelli lungo periodo del tre virgola cinque per cento quindi questo da una parte riflette la crisi perché va andrebbe capito chi ha perso il permesso di soggiorno
Appunto s'è perché ha perso il lavoro se c'è stato un peggioramento a parte probabilmente sono permessi che sono diventati lungo soggiorno quindi ci sono entrambi gli aspetti nella lettura di questo dato però di fatto quello che vediamo che il numero rimane che meno stabile ma sempre di più i soggiornanti soggiornanti non comunitari sono qui da tanto tempo
E hanno quindi un titolo di soggiorno che non scadrà il cinquanta virgola otto per cento sui residenti e la graduatoria che vediamo riflette un po'quelle che sono le dinamiche a Roma
Da molto tempo c'è una forte componente dei cittadini romeni che sono da soli il trentatré per cento della presenza però nel corso del due mila sei ci particolare tra i residenti sono cresciuti soprattutto Barbra tesi cinesi ucraini e gli indiani che l'anno scorso non trovavamo ad esempio tra i primi dieci Paesi quindi ha avuto un incremento significativo sia nella città metropolitana che è poi nella capitale
Quindi vuol dire che appunto si stabilizzano iscrivendosi all'anagrafe
I permessi di soggiorno che vedevamo prima oltre a quanto abbiamo detto crescono quelli di lunga durata forse interessante guardare i nuovi rilasci perché anche in questo caso non sono stati molti solo dieci mila
Però per il cinquantatré per cento sono stati permessi rilasciati per motivi di famiglia per ricongiungimento con i familiari secondo motivo sono le ragioni di studio
O poi altri motivi che aggrega no no appunto la residenza elettiva ma anche i motivi religiosi è il dodici per cento accorta diciamo i nuovi permessi per assiro o protezione sussidiaria umanitario
Il lavoro è soltanto il cinque per cento dei nuovi rilasci quindi cambia in generale poi guardando l'andamento complessivo i permessi di soggiorno
è cambiato molto con la crisi economica il quadro interno le motivazioni con cui si arriva perché vedete
Un calo dei motivi per trovare lavoro soprattutto un incremento dei soggiornanti per protezione umanitaria
Famiglia e studio e quindi di fatto ormai le due voci lavoro e famiglia sono quasi sullo stesso livello vedete il lavoro il trentotto per cento i permessi sono per motivi di lavoro
Solo nel due mila quattordici era più della metà questa quota quindi segna i cambiamenti che ci sono stati e poi dieci per cento per motivi umanitari
Sappiamo bene anche una del grande attori emergenti negli ultimi anni nella capitale i residenti sono trecentosettantasette mila Queen incremento è stato un po'più alto del tre virgola tre per cento
Cosa si può dire appunto che Nino ovviamente hanno un'incidenza un po'più alta che nella media della Provincia il tredici per cento e questa incidenza varia molto da un municipio l'altro il municipio nove quello dove c'è l'incidenza più bassa ma comunque in linea con il quadro nazionale
Il primo Municipio continua ad essere quello quando invece il valore in termini di incidenza più elevato comunque i municipi che da soli o vedono risiedere sui propri territori più di un terzo della popolazione di della capitale sono il primo e poi il sesto e il quinto il settimo Municipio quello che avuto l'incremento più alto in generale e l'aria sud est della città
Che continua ad avere una maggiore presenza anche un impatto statistico più elevato di o famiglie e singoli io immigrati che io ma hanno deciso di vivere in questa in questi quartieri in queste zone
E chiaramente si riflette ad esempio c'è un capitolo che dedicato proprio agli iscritti o nelle scuole
All'interno del territorio della città di Roma è coincide i municipi dove ci sono le incidenze più alte di alunni stranieri sul totale ma anche le concentra le quote più alte di alunni stranieri sono proprio ideò il sesto
Il quinto in particolare perché eliche le famiglie vivono anche queste sono spesso c'è un eccesso di preoccupazione su alcune scuole per la presenza degli alunni ma riflette quella che poi la vita quotidiana ordinaria
Della delle famiglie delle cupole nella popolazione
Ovviamente si riflette anche in ambito scolastico o i gruppi più numerosi leader potete leggere sono o non sono cambiati però appunto anche in questo caso gli incrementi maggiori hanno riguardato in alcuni casi delle provenienze che non sono diciamo storicamente note erano a Roma per motivi diversi vedete un otto virgola quattro per cento in più di residenti dalla Nigeria
I cinesi e gli indiani sono cresciuti particolarmente e poi egiziani Bandera tesi quindi un po'sta anche cambiando il quadro
è legato anche al motivo per cui si arriva in alcuni casi appunto o anche i flussi forzati che da qualche anno sono più imponenti o
Però gridava diciamo il dato complessivo come dicevo all'inizio è rimasto a abbastanza vicino a quello dello scorso anno
Infine il mercato del lavoro per poi passare all'accoglienza su questo punto anche interessante vedere poche cosa accaduto perlomeno negli ultimi anni dal due mila otto due mila e sedici vedetta
L'incremento di occupati stranieri è stato veramente alto del novantotto per cento era trainato l'incremento di occupazione che si è avuto comunque nella città metropolitana di Roma rispetto all'Italia perché comunque in questi anni a Roma
L'occupazione ha tenuto meglio che nel resto del Paese
O gli occupati complessivi sono cresciuti nello stesso periodo otto mila otto mila e sedici
Del nove virgola tre per cento ma questa a andamento è dovuto soprattutto alla inserimento nel caso lavoro dei lavoratori stranieri perché tra gli italiani soltanto l'incremento è stato dello zero virgola nove
Altro elemento da dire il valore assoluto lo leggete sono duecentottantuno mila gli occupati secondo il riscatto quindi indagine campionaria nella città metropolitana trecentotrentacinque mila nella l'intera regione ovviamente noi perdiamo anche in questo caso il lavoro regolare sappiamo che c'è molto sommerso ma non possiamo tracciarlo attraverso le statistiche con i capitoli più qualitativi sicuramente sì
Continua ad esserci un tasso di occupazione più alto tra gli stranieri
Che però soffrono anche di un tasso di disoccupazione più alto perché ha una popolazione è più giovane dove probabilmente proprio le seconde generazioni stanno avendo anche esattamente come i giovani italiani difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro e quindi determinano questo undici virgola quattro per cento di tasso di disoccupazione che è più alto di quello che registriamo tra gli italiani
Non cambia il fatto che i lavoratori stranieri continuano ad essere inseriti lei lavora in meno qualificati quarantatré per cento svolge una professione non qualificata tra gli italiani la quota del sei per cento quindi capite bene la distanza o se qualificate comunque nell'area dei servizi o come operano i quindi c'è comunque sempre un inserimento nel diciamo nei livelli medio-bassi del mercato del lavoro al dirà dei titoli di studio posseduti che spesso sono invece elevati
Lei prese sono andata potesse con Händel Vernon del lavoro dell'economia diciamo che le connesse alle migrazioni l'elemento dinamico ormai da diversi anni perché vedete sono sessantatré mila circa le imprese guidate da stranieri nell'intera città metropolitana
Il settantasette per cento nella territorio della Capitale ma anche qui quello che stupisce e guardare quanto sono cresciute al due mila undici in Italia del venticinque per cento
Che è già davvero molto a un incremento veramente elevato ma se guardiamo al Lazio e alla città metropolitana di Roma si supera siamo al quarantasei per cento quarantanove nella città metropolitana quindi un una strategia anche probabilmente che erano anche i lavoratori stranieri hanno attuato avviato per riuscire comunque a superare affrontare gli anni della crisi economica
E poi progressivamente sono poche valori assoluti però comincia ad esserci anche una quota di società di capitale per questa impresa che per la gran parte sono imprese individuali sono piccole attività commerciali però pensiamo a vedere che c'è anche una tipologia differente
Di attività autonoma tra i titolari e comunque diciamo le imprese già gestione prevalentemente straniera e poi chiuderei con appunto il dato dell'accoglienza su cui probabilmente poi si soffermerà molto meglio il vice presidente dell'Anci Lazio
Comunque nell'orlo spara Lazio
è interessante vedere che ogni anno offre sempre più posti di accoglienza sappiamo che non sono sufficienti rispetto alla domanda però passa è interessante vedere come lo sforzo che c'è stato i cambiamenti che ci sono e quattro mila trecentotredici i posti disponibili nel due mila diciassette su tutto il territorio o quarantatré enti locali
Di gestiscono quindi sono coinvolti in questa accoglienza o o diffusa
Possiamo chiamarla in questo caso davvero così nella di questi quarantatré enti locali trentanove sono comuni e però qui viene bisogna dirlo trentanove comuni su trecentosettantotto ci dicono che c'è una strada difficoltà ancora da percorrere e speriamo che lo si capisca a livello insomma politico soprattutto perché non chiaramente non dipende solo sono Torino
Dai sindaci insomma sono diversi ovviamente
I piani però non ci dice che vamp rafforzata molto questa disponibilità dei comuni allo stesso tempo però ne vediamo che ci sono o i progetti sono diminuiti da quarantasei
Sono aumentati da quarantasei a quarantanove i posti sono diminuiti questo interessante per può dire che è sempre è un'accoglienza con sempre meno numeri e quindi più qualità nella relazione con gli acconti e sono progetti presenti come dicevo all'inizio in tutte e cinque le province quindi altro elemento erano migliora poi il risultato dell'accoglienza offerta sul territorio
è un ultimo quello su cui mi soffermerei dobbiamo visto che quest'anno rispetto all'anno scorso sembra che lo SPRAR un po'sia riuscito a ritornare alla sua mission originaria perché l'anno scorso il cinquantotto per cento degli acconti erano richiedenti quindi l'attesa della risposta
E lo sguardo laterale la seconda accoglienza siamo quest'anno vedete i richiedenti protezione che sono accolti sono il trentanove per cento e invece tutti gli altri sono persone che hanno avuto una risposta sono o protezione umanitario sussidiario lo status di rifugiato quindi c'è anche un cambiamento in termini migliorativi o rispetto a alla tipologia di persona che viene accolto e quindi ai progetti poi di inserimento sul territorio che si possono fare
Ultima slide la dedichiamo i corridoi umanitari piccoli numeri ma grandi vantaggi davvero perché abbiamo visto attraverso uno dei capitoli scritto proprio da parte a Sant'Egidio in collaborazione con un altro Picelli Istat hanno analizzato i dati e quello che si chiede a che intanto sono diciassette le Regioni carie sia riuscite a coinvolgere in questa accoglienza con i corridoi umanitari che parte il dal da una proposta come sapete di Comunità Sant'Egidio Tavola Valdese Federazione Chiese evangeliche in Italia e Cei con il supporto chiaramente dei ministero all'interno Ministero Affari Esteri
E i numeri sono chiaramente bassi però i vantaggi sono davvero significativi perché ne abbiamo visto che io intanto il nel Lazio sono nove i comuni coinvolti inganni centottantaquattro le persone che sono state accolte ecco tutte queste persone hanno avuto procedure più rapide nell'analisi della domanda da tre sei mesi tutta con esito positivo
In più l'accoglienza è avvenuta il piccoli contesti o in famiglia quindi in appartamenti di privati o presso associazioni e strutture religiose e quindi questo ha favorito favorisce le relazioni di prossimità la conoscenza del vicino di casa e quello che manca per smontare questa immagine assolutamente falsata dell'invasione dell'immigrato che in qualche modo fa a dei privare
Invece permetterebbe incontro tra le persone quindi numeri piccoli ma importanti e forse non è un caso che la Francia e Belgio hanno poi deciso di avviare a loro volta delle sperimentazioni in questo senso
Quindi per chiudere i Chao questo libro
Io l'ho curato però è un'annotazione collettiva la mano che io ricevevo i capitoli o in parte un po'organo consolata dal pessimismo che penso tutti quanti in questo momento da un po'di tempo
Viviamo perché sono capitoli per la gran parte scritti appunto dalle associazioni da singoli o strutture che si spendono ogni giorno fa con fatica con gli Emirati e accanto limitati e questo però si sentiva vivo
Poi no no non avevo previsto all'inizio collegamenti ne abbiamo quest'anno più degli altri anni un mandato fatto una richiesta però mandateci delle proposte sceglieremo i capitoli
Tanti questi capitoli man mano che li leggevo si connetteva tra di loro le strutture si citano tra di loro e quindi è stato come se accorgermi che comunque c'è una Rete
Posso terrà ma neanche non che non strillano che non urla drammaticamente contro questo fenomeno ingestibile dell'immigrazione
Che però si è poco materializzata una mano che io leggevo i capitoli e costruivo anche i rimandi interni tra l'uno e l'altro e quindi a me ha lasciato più di tutto più crea un po'di stanchezza
Tanti numeri ha lasciato questa percezione positiva
E di appunto ha tessuto urbano che c'è che è solidale che si spende
Che non vuol dire dobbiamo essere ottimisti e felici però ci fa sentire forse meno soli quindi un po'questi capitoli sono come delle voci di confine anche dal dal confuta le periferie sono arrivate attraverso le associazioni organizzazioni patronati sono davvero tanti almeno trenta associazioni tante strutture pubbliche che hanno collaborato
Insieme in qualche modo queste voci che non si sente uno no no ma a mio parere diventa una realtà un messaggio che si è fatto più chiaro in questo libro
Quindi chiudo ma a costo di risultare un po'romantica bacchettona dicendo che è un po'quello che io ho pensato che era ci dicono che se vissute conosciuta da vicino la migrazione come vi sono a un altro nostro Progetto voci confina può essere anche una bella storia
Grazie
Dunque grazie a te Ginevra sia per il quadro così è stato Steve-O così completo che è andato dal piano regionale come avete visto fino alla città di Roma
Ma anche dell'entusiasmo che hai trasmesso del messaggio che ha rilanciato
E dunque ora abbiamo quattro interventi cosiddetti di commento cioè come vi dicevo prima quattro relatori che dal loro punto di vista ci offriranno in breve tempo me l'hanno tutti promesso all'inizio ok degli spunti di riflessione delle chiavi di interpretazione
Di questo quadro in modo tale che possiamo avere poi e anche noi dei vertici diciamo da cui poter avviare una riflessione per conto nostro ecco prima di passare la parola al primo relatore inviterei vedo delle persone adesso alcune nessuno non sono andate via inviterei le persone che sono in piedi lungo il perimetro della sala di poter prendere posto ci sono posti anche qui in prima fila in seconda ne vedo in terza anche vi potete accomodare così potete godere più comodi
Del convegno ma ecco grazie
Dunque il primo intervento è già stato annunciato e del dottor Vincenzo Lodovisi
Il dottor Rota visse il vicepresidente dell'Anci Lazio lanci sapete benissimo e l'Associazione nazionale dei comuni italiani e per la sezione appunto regionale
E voi sapete bene il ruolo che i Comuni svolgono non solo nell'accoglienza
Nell'accoglienza diffusa anche nei nel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ma anche e per tutte le dinamiche di integrazione noi sappiamo che in questi anni
La stessa parola integrazione forse ha subito un restringimento
Semantico no
Impressionante no una volta quando si parlava di integrazione si parlava di politica e anche di ampio respiro
Di strategia a lungo termine adesso è sempre più legata a quei corsi che si fanno in fretta e in furia
Per i richiedenti asilo per immetterli immediatamente nella società italiana quindi diciamo abbiamo il respiro tutti un po'più corto quando si parla di queste cose ecco allora inviterei il Dottor Lodovisi a esporci il suo punto di vista raccomandando sempre ecco di mantenersi nei dodici minuti grazie
Ops
Grazie buonasera benvenuti a tutti ringrazio dell'invito che c'è stato formulato dalla diciamo dalla socio dal centro studi e dall'Istituto studi Studi Politici San Pio quinto per questa che abbiamo considerato come una canzone fortunata per mettere insieme le nostre esperte conoscere molte esperienze anche per dare il contributo della nostra esperienza per l'impegno che abbiamo profuso in questi anni proprio in questo settore particolare
Considerato una condizione fortunata per me per due ragioni quando mi hanno mandato l'invito e ho visto che questa iniziativa era stata fissata per l'Auditorium di via Rieti ma ritornato in mente diciamo un pezzo di vita passata che avevo quasi come dire quasi rimosso che è quella dell'impegno nel sindacato io venivo qui
Ho ascoltato anche perché al Miti in questo Auditorium e quindi diciamo è stato per me anche un un rigenerare militante passioni e di tanto impegno che probabilmente voi andate avanti negli anni mettendo i capelli bianchi diciamo scemo un pochettino e la terza considerazione di favore fortunata
Che mi è venuta in mente quando
I miei collaboratori della diciamo preziosissimi collaboratori di Anci Lazio mi hanno detto di questa iniziativa perché diciamo non per caso fortuito ma insomma forse l'esperienza che ha attivato il mio comune un piccolo comune della provincia di Rieti Poggio Moiano
Nell'anno due mila quindi insomma qualche anno fa è stato uno dei primi progetti SPRAR che sono stati attivati nel Lazio ed era stata nei primi anni è un'esperienza che i cittadini hanno vissuto con molta curiosità
Hanno usavano diciamo questi richiedenti asilo
Che venivano e venivano accolti in maniera diffusa non concentrata e in nelle abitazioni e questo è stato un elemento che ha consentito molto la la la curva insomma una favorevole accoglienza
Poi dopo un po'la narrazione come diceva il nostro presidente insomma presidente del dell'Istituto di studi politici ampio quinto un po'per forse anche perdurare di una crisi economica profonda molto profonda e un po'anche per diciamo una sorta di dico cose un po'l'impazzimento generale ecco insomma di in cattive in cattivi mento per generale
A diciamo
Fare gestire questi fenomeni anche questo questo progetto anche con qualche difficoltà con molta diffidenza lo dico diciamo mi piange il cuore mi si stringe il cuore nel dover dire ma questa è la realtà attuale
E lo dico perché in realtà non è non è una narrazione vera
Diciamo siamo preda siamo una minoranza quelli che credono che questo sia un fenomeno che non si possa frenare ma soprattutto di cui abbiamo bisogno
Che quindi forse dobbiamo spostare l'attenzione dal dal freno alla gestione alla sana alla oculata gestione stiamo diventando una minoranza e purtroppo diciamo
Facciamo fatica facciamo fatica a gestire queste situazioni
E però nonostante tutto io penso ripeto lo non possiamo fare a meno l'Italia forse altri Paesi potrebbero fare a meno l'Italia non può fare a meno
Del degli immigrati per ragioni è stato detto e coro demografiche prima di tutto perché un Paese che invecchia che ha un saldo tra natalità e mortalità negativo
Non può reggersi è povera una speranza solo ed esclusivamente se il saldo tra gli immigrati gli immigrati è positivo
Lo non può farne a meno anche per ragioni di sostenibilità economica lo dirlo insomma qua qualcuno ancora lo dice
E anche e soprattutto perché queste risorse
Umane che innestiamo all'interno del nostro tessuto sociale sono risorse che arricchiscono e non impoveriscono in termini economici in termini culturali e in termini di interscambio soprattutto anche di conoscenza
E quindi da questo presupposto
Noi all'interno dell'ANCI ci siamo posti il problema diciamo anche della
Della resistenza che veniva fatta nei comuni
Per per un periodo a statura è stato detto il dieci per cento dei Comuni del Lazio attivano questi tipi di questo tipo di iniziativa e quindi diciamo numero mo'molto scarso molto di poco rilievo e però c'è dentro questa come dire questa resistenza c'è stato un errore di di sistema aver consegnato l'accoglienza al ministero e per conto del ministero ai prefetti è stato un elemento che all'interno delle comunità locali è stato vissuto come un elemento di imposizione
E quando ha cambiato il le modalità di accoglienza dalla diciamo quando i sindaci sono diventati protagonisti abbiamo visto che c'è abbiamo registrato un'attenzione di segno opposto di forse però questo è accaduto quando ormai Boy erano usciti dalla diciamo dai recinti
E però bisogna recuperare dice bisogna recuperare anche e soprattutto perché dentro questa nostra regione avete i dati macro più importanti
La dottoressa Di Maio ce li ha espressi molto bene parlano soprattutto di Roma e della cintura della prima cinta metropolitana di Roma
Invece devo fuori diciamo c'è tutto un mondo che può beneficiare moltissimo dal sistema
Dal sistema di accoglienza ora io non so quello che accadrà nei prossimi mesi le prossime settimane dei prossimi mesi ma immaginare che si possa di punto in bianco rigirare sottosopra
L'Italia e tutto un sistema insomma penso che sia molto complesso e molto difficile e però proprio perché in questi ultimi periodi abbiamo registrato dei segni positivi di accoglienza e soprattutto soprattutto perché le piccole comunità si sono giocate
Della vi sono rinvigorito e oserei dire
H per l'innesto diciamo di risorse nuove derivate dalla dal cittadini migranti che sono stati ospitati nei nostri Comuni
A me pare che puntare con forza su quel sistema sistema di accoglienza diffusa e soprattutto irradiarla o nelle comunità che hanno più difficoltà a reggere
In termini di servizio in termini anche di tessuto economico e sociale
è sarebbe una grave danno alla al diciamo alta tessuto economico del Lazio
Lo dico perché c'è un patrimonio edilizio immenso ma disponibile soprattutto io vengo dalla provincia di Rieti comune della provincia di Rieti
Conta settantatré comuni centoventi mila abitanti se ci mettiamo anche quelli che entra buoni e cattivi
Insomma ci sarebbe da lavorare e c'è veramente da pianificare una attività di accoglienza molto significativa lo si deve fare ripeto coinvolgendo le comunità locali non contro le comunità locali ma con le comunità locali
Convincendo e facendo comprendere che questo è un fenomeno che se gestito bene può portarle solo nuova risorsa chiudo con una battuta
Ho letto da qualche parte insomma tra tra le mille informazioni che ci arrivano che la Germania stima che dopo due anni e mezzo comincia a rientrare delle somme investite per l'accoglienza di un migrante sia esso richiedenti asilo o di altra natura e dopo nove anni
Diciamo raggiunge l'equilibrio finanziario tra quanto spende quando riceve io non so se l'Italia fa a questi tipi di conti però l'Italia potrebbe cominciare a farsi questi tipi di questi tipi di ragionamenti cominciare a ragionare in termini di risorse e non di problemi in termini di umanità umanità perché voglio dire se abbiamo sottoscritto le convenzioni internazionali evidentemente ci credevamo e dobbiamo continuare a crederci e a rispettare quei fatti ma dobbiamo soprattutto Grant Necker credere quello che io ho sempre creduto
Che fare buona accoglienza è un grande affare per il nostro Paese è una grande scommessa è una grande occasione di rigenerazione del nostro per territorio
Grazie molte dottor Lodovisi per questo suo intervento anche per questo appello finale che ho apprezzo molto diciamo di poter guardare a all'immigrazione con occhi nuovi ce ne ha molto bisogno senza paraocchi così senza fare Office grazie grazie molte
Dunque adesso lei la volta
Del dottor Filippo gli Olimpo il dottor Filippi Arnolfo e qui in rappresentanza del gruppo immigrazione salute del Lazio il gruppo immigrazione salute un tavolo
Di vari esperti soprattutto diciamo medici ma ne fa parte anche per conto di dosso la mia la mia collega la collega De Maio che appena Paiella parlato Ginevra
E però con il dottor mi offrono intratteniamo anche un bellissimo rapporto da diverso tempo perché ci invita spesso nella sulle dove lui lavora a presentare i nostri lavori quindi c'è anche un bel rapporto di amicizia e lo ringrazio in particolare di aver accettato questo invito
Grazie molte prego a lei la parola grazie
Piccolo il gruppo non è composto cioè ci occupiamo di salute ma il tratto che è sempre stato del Gris
Non è composto solo da medici anche perché noi pensiamo che la salute non non riguarda solo la sanità e non riguarda solo i medici riguarda tante professioni che vanno da infermieri assistenti sociali ma anche quelle che possono sembrare più lontane dall'antropologo all'esperto di bioetica e al sociologo porto chiaramente il saluto del Gris Lazio
Il gruppo migrazione Salute è una rete di oltre sessanta organizzazioni che come dice il nome si occupano di salute
Vanno da aziende sanitarie del sistema sanitario regionale a tutta una serie di associazioni
Da grandi e piccole del terzo settore della nostra regione attiva dal mille novecentonovantacinque
Come diceva prima Luca Lido sfa parte descrisse Lazio collabora col di rissa e da alcuni anni ci chiede un contributo
Se avrete attenzione anche in questa edizione viene riportato in contributo che sul sei esperienze della città di Roma come dice il nome e su sull'accoglienza che diverse strutture pubbliche e private fanno accoglienze cure delle vittime di tortura però non voglio parlare di questo vi parlerò di salute in particolare di alcune criticità
S'in particolare sulla città di Roma e iniziare con una domanda cioè che cosa in questi ultimi anni è accaduto nella città di Roma e anche nel Lazio ma in particolare nell'area metropolitana
Sicuramente la sovrapposizione di queste crisi umanitaria della crisi economica ha creato una condizione di cambiare totalmente il profilo dei migranti e anche il profilo di salute
Non esistono più progetti migratori stabili spesso e come li prendono forma due lungo le diverse tappe del viaggio di avvicinamento all'Europa e anche in quella tanto cara a molti politici a molti ma dita migranti economici e migranti forzati diciamo che sta diventando sempre più un confine molto molto labile sempre meno netto in realtà riconduce ma una fragilità sociale diffusa
E a condizioni vulnerabili
Che è molto spesso non hanno attenzione lo ricevono prestazioni
Appropriate efficaci
Tenendo conto anche che in molti casi sarebbe da abolire questo termine di vulnerabili perché molto spesso queste persone non sono vulnerabili ma sono persone già ferite
E già Troma tipizzate il problema che spesso non viene riconosciuto come di queste ferite no
C'è un progetto della Caritas a Roma che parla di ferite invisibili che non vengono viste quindi la città di Roma è stata attraversata da flussi continui e molto diversificati molto vari tra di loro si sta creando S. creato una realtà molto frammentata
Portando anche oltre a qui dati che diceva generava anche a tutta una serie di realtà che coincidono con la povertà estrema e con l'esclusione sociale
La sovrapposizione tra disoccupazione e lavoro nero disagio abitativo ha portato anche a tutta una serie di accampamenti baraccopoli occupazione di edifici fino arrivare a situazioni che voi avete visto
Come dire
Di dimora su strada chiamiamola così
E con poi condizioni igienico sanitarie sempre per la cosa grave è che molto spesso queste condizioni sono condivise e questo secondo me a me sembra molto grave
E dimostra dei limiti del sistema di accoglienza e dei percorsi di autonomia
Riguarda molto un numero anche molto alto dei richiedenti e titolari di protezione internazionale
Qual è stata la risposta delle istituzioni sul tema della salute in alcuni casi istituzioni stanno facendo i tentativi di governare e di governance penso
In alcuni casi tipo l'accordo Stato-Regioni sulla corretta applicazione della normativa per l'assistenza sanitaria e le linee guida per il trattamento e riceve di dottore le linee guida per i controlli alla frontiera dall'altro
Penso ad esempio che anche situazioni
Virtuoso selettivo ti faccio l'esempio del fammi fondo asilo migrazione e integrazione i ministeri lo stanno secondo me in parte giustamente ma eccessivamente quasi totalmente calando lo sui migranti forzati sembra quasi che qui si milioni circa sei milioni di migranti presenti in Italia non presentano criticità sanitarie a Noemi non ci sembra che sia così
Quindi si stanno sviluppando delle diseguaglianze insolute diseguaglianze insolute non vuol dire se nient'altro di essi sottostanno delle diseguaglianze sociali
C'è una diversificazione sempre più netta dei migranti cioè si sovrappone una come dire una serie di profili in cui viene si differenziano provenienze multiple lo status giuridico le condizioni socio economiche
E il rischio è che stanno accrescendo il numero delle persone che non riescono come dire a esigere pienamente i propri diritti stanno aumentando tra l'altro per una serie di motivi che non c'abbiamo il tempo ma insomma
Del solito negli incontri Gris e qui ci sono diversi amici
Ormai da diversi mesi ne stiamo discutendo si sono accentuate rispetto al passato
Le barriere dell'accesso la nostra è una normativa molto inclusiva ma una volta che c'ha questo diritto esteso a tutta una serie di barriere qui accenno solo due temi così al volo la residenza e etichette in particolare sui richiedenti asilo
Si sono modificati i bisogni di salute i servizi sanitari mostrano come villa corta e tutta una serie di limiti organizzativi questo perché e i servizi sanitari che sono abituati a lavorare come ed in modo un po'statico viene richiesto il fatto di considerare queste forme multiple di disuguaglianze determinanti socializza
Qual è la posizione e nostra del Gris Lazio non questi anni abbiamo costruito quello che chiamiamo il doppio livello partecipativo dall'alto a livello di base le di rissa
Quindi mensilmente cioè un incontro assembleare insomma con diverse realtà
Dall'altro siamo riusciti a costruire a livello di Regione ormai da diversi anni esiste un gruppo di lavoro in cui può all'interno in realtà il gruppo di lavoro attuale tutti i componenti sia del privato sociale che il dell'azienda sono sanitarie casualmente sono tutti alle venti e al Gris Lazio che il gruppo di lavoro promozione e tutela della salute immigrati
Da un lato
Accenno alla situazione positiva stanno lavorando uscirà non so quanto a breve un grosso lavoro un documento regionale per l'implementazione delle linee guida di cui parlavamo prima
Dell'accertamento verità dei minori non accompagnati sono stati promossi piani di intervento penso a quelle in questi anni dei migranti in transito agli edifici occupati a quello che stiamo facendo ASL romane in questi giorni nei campi
Roma specialmente con la vaccinazione dei bambini quindi è maturata un aspetto di sanità di prossimità che incentrato e in alcuni casi ci si riesce prima Ginevra accennava al tema delle reti queste reti questi collegamenti sotterranei no che chissà a guardare
Emergono in alcuni casi si riesce a arrivare non sente delle reti in cui dentro cioè l'istituzione riesce a fare governance istituzionale
La capacità di attenzione facilitazione del privato sociale la non la ribadiamo Sempre sarà che io sono o un medico della ASL della ASL Roma A uno la centralità del servizio pubblico ancorché io sono un fautore della collaborazione tra pubblico e privato sociale ribadisco la centralità del servizio pubblico come bene comune la centralità della salute come diritto costituzionale e diritto universale
Ma al di là di questi eventi che spesso sono occasionali secondo me c'è una sfida dei servizi sanitari
Diciamo ancorché tutti i servizi alla persona che l'equità secondo me la la nuova frontiera sarà le vita come che ritengo per ripensare i servizi
Cioè tutti questi fenomeni ci porta una sono stati una sfida per istituzione per la rete dei servizi e penso che sia il Comune che la Regione devono cogliere quest'occasione
Per ripensare i servizi alla persona e all'accoglienza ma anche per ripensare la città di Roma
Come luogo dove implementate le reti però questa volta devono essere veri spazi di analisi degli spazi di condivisione di strategie dico strategie quindi intento strategie
A lungo termine
Quindi se noi come operatori sanitari e sociali non abbiamo l'Air la possibilità di cambiare le condizioni di vita però possiamo agire sull'organizzazione sanitaria sulla media del sulle metodologie di lavoro quindi passare da questa medicina di prossimità a delle azioni più di sistema
Per terminare dico questo
Che se l'equità significa dare a tutti pari opportunità
E quindi diventa sempre più uno spazio condiviso da impegno tra operatore del servizio pubblico e quelli dell'associazionismo e del privato sociale se l'equità alla declinazione della giustizia sociale di un bene comune da condividere insieme
L'esperienza del Gris Lazio ci dice che gli operatori sono pronti a questa sfida quello finisco la domanda quello che a me le domando eh
Sono le istituzioni Bronte invece a questa sfida grazie
Grazie molte dottor Di Nolfo grazie del suo intervento opportunamente mi ha corretto in effetti il gruppo è molto più ampio che non di soli medici e anzi ho molto apprezzato questa ecco questa questo senso della sfida in nome delle pari delle Pari Opportunità effettive di una pari dignità nell'accesso soprattutto i servizi come lei sottolineava questo è molto molto apprezzabile grazie
Dunque adesso io passo la parola a Maria vuol Sam Mendes Evora anche mia qui vicino è una carissima amica voi vedete che nel foglietto scritto esperta di migrazioni
Mai in realtà
Maria Josè ha fatto tante cose è stata presidente di di associazioni di donne capoverdiana espediente la presidente di un'altra associazione che si chiamano di e poi nel due mila una è stata insignita dal Presidente Ciampi del cavalierato della Repubblica e forse lei stessa ci dirà ora i motivi grazie molte
Se vuole essere a tutti mi fate sono diverse
Le motivazioni prese il mio cavalierato ovviamente il presidente Ciampi nel molto riconosceva il mio impegno nel sociale cogli associato alle associazioni e la mia formazione nelle scienze sociali
Quindi mie la mia gratitudine va al Presidente Ciampi nonostante la sua alta senza sono a terra
Ora io chiederò un pochettino di pazienza petecchie mi è stato detto di parlare delle donne migranti e occhi mento ha voluto dare un quadro più o meno compiuto ho scelto di essere di di scrivere e leggerlo e non parlarne perché mi salterebbe dei punti quindi chiederò soprattutto a chi andrà a concludere di avere un po'di pazienza
Allora il titolo lire l'Italia e le donne migranti
In Italia l'immigrazione femminile se presente abbiamo visto circa la metà della popolazione immigrata e i primi flussi
Se ci salvano ai primi anni sessanta del secolo scorso in quel periodo i flussi migratori provenivano dal territorio interessate dai rapporti coloniali con l'Italia ovvero dall'Etiopia Eritrea e Somalia
E o per motivi religiosi e come il caso delle donne rifatte da Capo Verde seguite dalle Filippine e Petăr dalle donne del Sud America
Sono donne che per la maggior parte si inseriscono nel lavoro presso le famiglie a tempo pieno e per un periodo non definito
Il mio intervento dunque si suddivide in quattro fasi delle fasi sintetica la prima fase e la fase tipica degli anni sessanta settanta come già dicevo i primi flussi è vero inizia negli anni Sessanta per riporto sono donne che si svolgevano il lavoro presso le famiglie e quindi conosciuta come con la corretta dice familiare a mio avviso i soggetti invisibili per lungo tempo
Invisibile perché si vedevano per strada soltanto di giovedì e domenica invisibile invisibili perché stavano all'interno di un mercato del lavoro particolare
Prive di una garanzia rispetto al proprio quel tratto della del foro invisibile perché gli studiosi e i mezzi di comunicazioni non Leno tavolo e dunque erano fuori dalla scena politica
Ciò che è comune le donne migranti degli anni sessanta settanta sono i seguenti punti
Sono donne arrivate dal sole dicono in coabitazione con il proprio datore di lavoro godono torno a ripetere di un tempo libero ridotto
E molto in molte case possiedono un grado di Al feriti stazione medio-basso caso delle donne arrivate dal continente africano
Uno dei motivi è che a mio avviso le porte dimostrare nell'interesse rispetta l'equità del sistema Paese ovvero sono donne con meno aspirazioni
Circa l'allettati questa collettività soggiorno e risiede nella capitale a Roma italiana ovvero a Roma
Non vi è dubbio che vivere presso le famiglie non consentiva alle donne migranti grandi margini rispetto alla programmazione di ulteriore attività
Anche il nome della garanzia di una certa stabilità il corno amica
Sono convinta che a fronte della garanzia di una stabilità economica è venuta meno la possibilità di interagire con la Società di accoglimento
Al contempo posso affermare che detta condizione hanno suscitato una parte delle mete sulla popolazione la volontà ad uscire dall'ombra
Esempio delle donna capoverdiana che hanno scelto di utilizzare il proprio tempo libero andando a scuola portoghese di Roma
In tal caso posso dirle che non si è trattato di una semplice frequenza scolastica bensì l'inizio di una carriera formativa di alto livello per un cospicuo numero di donne
Ho voluto riportare questi esempio perché sono certa che questo percorso ha offerto alla migrante capoverdiana di entrare in possesso di una maggiore consapevolezza riguarda il sistema Paese
Parafrasando direi portandola tanto acquisire una maggiore conoscenti esazione riguarda a ciò che la circondava
La seconda fase
Si tratta della fase in cui l'immigrazione femminile in Italia raggiunge la massima visibilità
E sono gli anni ottanta e novanta in particolare la decade novanta rappresenta gli anni delle due leggi sull'immigrazione ovvero la legge Martelli trentanove novanta e la legge Turco-Napolitano quaranta novantotto così come l'accordo di Dublino
Sono gli anni degli arrivi e delle donne proveniente dall'Est Europa e il periodo del riconoscimento del ricongiungimento familiare che vede le mie migranti protagonista delle catene migratorie
Sono loro a farsi ricongiungere dai familiari maschi
In realtà del tutto specifica per l'Italia visto che in precedente real-time migratorie sono stati gli uomini a chiedere di potersi ricongiungere con le donne della propria famiglia
Soprattutto a Roma sono gli anni delle costrizione delle prime associazioni rappresentata dall'emigranti e devo dire con una forza corto connotazione rispetto alla difesa dei propri diritti
Naturalmente senza fare passare il dovuto richiamo alle proprie collettività rispetta i doveri verso il paese di arrivo
Questo ha fatto sì che l'emigrante diventino interpreti e rappresentante delle proprie comunità laddove c'è stato il riconoscimento del ruolo dell'associazionismo migratorio
La nascita delle associazione femminile migranti ha permesso l'avvio di un dialogo fra le comuni tra e le istituzioni italiane nonostante il loro essere prive di finanziamento
Prive di uno spazio fisico in quanto vasi per il day funzionalmente
Tuttavia si tratta di organizzazione che hanno offerto e continuano ad offrire i supporti necessari alla collettività migrante su sistemi in qualche modo lo Stato non c'è dubbio che tutto ciò ha comportato grandi mutamenti all'interno delle immigrazione italiana
In Ophüls flussi migratori non solo hanno contribuito alla progressiva femminilizzazione dando origine no origine alla ristrutturazione dei territori
Chi ha malattie a doversi confrontare a loro volta con i nuovi cittadini nonché portandoli a scontrarsi con una popolazione immigrante superiore ed eterogenea
Ritornando alla città di Roma aggiungo che anche alle donne degli anni novanta trovano una collocazione lavorativa presso le famiglie
Loro avvio un un percorso nuovo ovvero si prendono cura delle persone non autonome portandole ad essere conosciute con la qualifica qualifica di badanti
A differenza delle primedonne arrivati in Italia queste zone arrivata arrivarono con un livello di altre viti sezione del medio alta e va detto che molte di loro erano già impegnate professi professionalmente prima di emigrare
La terza fase
L'ho voluta nel riservare alle donne delle seconde generazioni e se sono giorni definite a mio avviso in modo ingiusto e direi contraddittorio come immigrate di seconda generazione
Agli occhi ciò appare una qualifica non sensata anche se possibile dal punto di vista giuridico in quanto il rigore la qualifica di migranti e compete solida solamente a chi ha compiuto l'esperienza del emigrazione immigrazione
Persistere sulle successioni le seconde generazioni secondo me trovo una maggiore chiarezza quando saranno loro stessi a parlare del loro stessi
La cosiddetta integrazione della seconda generazione rappresenta la grande sfida nella trasformazione della società italiana
A differenza della prima generazione di cui solitamente si prospetta il rientro nei paesi di origine
Sono convinto che alle seconde generazioni potranno scegliere strade e via diverse mi vien da dire la loro provenienza e a tempo indefinito
E alla società dovrà affrontare i cambiamenti imposti da loro attraverso schemi
Nuovi bensì con la costruzione attraverso schermi non Pecchi petecchie attraverso non attraverso schemi vecchi bensì quella costruzione di modelli nuovi modelli questi che richiedono il loro coinvolgimento
Coinvolgerle vuol dire trovare soluzione con loro rispetto allo ius soli
Allora inserimento nel mercato del lavoro ovvero ossia alla prova loro inclusione nella propria terra di nascita
La quarta ed ultima fase ovvero il terzo millennio
è la fase che segna l'arrivo massiccio di massiccio di molte donne richiedenti asilo
E rifugiata prodezze anche la fase del capitolo tredici nel contratto di governo Lega Movimento cinque Stelle
Rispetto al tema del immigrazione scelgo di concludere il mio pensiero ivi densi andando quindi punti di questo capitolo partendo dal titolo ovvero rimpianta rimpatri e stoppie al business
A questo tipo da giù lesina del capitano diciotto del medesimo documento
Che riserva ai fini finire alla famiglia italiana la possibilità di usufruire vai benefits
Esempi l'asilo pubblico mentre noto col che ci sia la negazione del diritto ai bambini figli delle donne migranti
Molte decisione riguardo la vita della migrante
E del migrante sembra che saranno rimpiazzi agli apparati Securitas ma voglio ricordare al legislatore io non farsi sfuggire il fatto che dietro ogni etici Sironi c'è la persona
L'elemento sicurezza a mio vedere non può essere un il vento circoscritto per alcuni ad esclusione di altri
Anzi io sono certa che si tratta di un fattore auspicabile ed auspicato da parte di uomini individuo che quote di buon senso
Molteni frasi viene data alle aperture delle sedi di permanenza da posizionare in tutte le regioni ma è necessario tenere conto di molteplici facce fattori che circondano la vita dalla migranti
Esempio la mancanza del lavoro rappresenta motivo principale per la perdita del permesso di soggiorno ovvero il taglio al diritto di permanenza sul territorio che qui domando
Quanti futuri sorvolare irregolari saranno rinchiusi e poi spedita a casa propria a fronte di un mercato del lavoro in crisi
Aggiungo non è il caso di porre maggiore attenzione al miglioramento del marchio del mercato onde consentire anche alla Migrantes di potersi reimpiegare anziché riproporre i modelli drastici
Sono con finte che la perdenti di un'occupazione non può essere motivo tout court
Per rinchiudere il lavoratore e la lavoratrice nelle suddette sedi non può essere considerato il sì non dirlo fobie già esistente sulla clandestinità così come trovi insensato dover considerare chiunque varca la soglia del Paese comunque tensione dei delinquenti
Vorrei ricordare anche a me che la maggioranza delle persone che fugge dalla persona così dalle persecuzioni guerre conflitti vari
Dalle precarietà economiche e catastrofi non lo fa per il gusto del fare lo fa per necessità quindi è giusto la protezione della persona e non la repulsione punto anche l'aspetto religioso viene messo in discussione in quel documento Quattrocchi continuare a vedere l'Islam Condemi come nemico da combattere
Non solo non è giusto ma nemmeno può essere un pensiero degno di una società civile
Per il collo o se invece il voler concepirono e religione Conde versatile da coprire e qui dico chi sbaglia non lo fa perché appartiene ad una rete il giovane
Sbaglia perché un individuo di malcostume e in quanto persone di malcostume fa punita
Aggiungo le normative italiane sono composta dagli strumenti capace di rispondere a letti tutti non corrispondenti alla costituzione e alle leggi italiane
Andare a disco gettare altra non sono eccessivo ma può essere anche controproducente
Vado a chiudere unendo i suddetti pensieri alla panna alla parola accoglienza
Riportata anche se sul contratto di confermo Lega Movimento cinque Stelle dove percepisco incerto un certo rischio
L'impostazione data appunto nel mio fissa alcune condizioni per le quali vi sia chiara la tendenza a legare l'accoglienza all'idea del malaffare
Naturalmente ciò rappresenta un grande pericolo per la vita delle persone migrante prive di un sostegno e semplice i richiedenti asilo termino dicendo che la migrante non può e ne deve essere qualcosa da sbaragliare
Non può essere vista come con lei o con lui la quale nutrito nutrito di una dose di fantasia ticinese un bel giorno di abbandonare la propria terra
Grazie mille
Grazie Marielle OCSE grazie di questa di questo excursus in varie fasi in quei toccato
Molti temi direi dall'interno molti temi sensibili
Ma anche per averci offerto la possibilità di riflettere su un'ottica di correttezza
Che quell'ottica della persona umana la quale con la quale guardare ai problemi comuni che che ci sono no tra anche tra immigrati e italiani che sono il lavoro di sedimento dei giovani e così via grazie grazie davvero
Grazie multe
Ecco quindi io saluto approfitto di salutare l'ho fatto prima privatamente ma ma anche adesso in pubblico la dottoressa Laura Baldassare che ci ha raggiunto con la tentavamo aveva già preannunciato che sarebbe venuta con un leggero ritardo e la dottoressa Baldassare assessore alle politiche sociali
Del Comune di Roma di Roma Capitale come come si chiama adesso
Sono particolarmente contento di averla qui perché quando insomma anzi ve lo dico già da subito abbiamo prima che che la dottoressa Baldassarre ricevesse quest'incarico
Avevamo avuto modo di collaborare e la dottoressa un passato diciamo di di impegno nell'Unicef avevamo fatto un bellissimo volume dedicato ai minori
E con Unicef Caritas italiana e la Caritas italiana aveva incaricato proprio i Doors di di redigere delle parti scientifiche e quindi abbiamo dei trascorsi di collaborazione
Molto belli e sono particolarmente contento adesso che che abbia accettato questo invito grazie dottoressa dunque ci siamo accordati con la dottoressa Baldassarri col dottor Ciani che si invertirà hanno l'ordine perché come vi avevo preannunciato
Dottor Ciani dovrà abbandonarci alle diciotto a un impegno e allora per evitare di rinunciare al suo intervento ho chiesto la dottoressa Baldassarre è stato molto gentile di fare il cambio
E quindi adesso cedo la parola proprio al dottor Ciani che un consigliere della Regione Lazio ma è anche il vicepresidente né all'interno della regione della Commissione sanità e affari sociali
Che siccome occupato dalle altre cose anche di immigrati grazie grazie
Grazie grazie al grazie a voi dell'invito
Diciamo che torno qui con questa nuova veste nel senso che sono consigliere regionale da quattro mesi
Eletto prego vice presidente la commissione da due settimane ma diciamo che c'è una certa antica frequentazione
Con l'idolo se con questi argomenti sono stato anche uno dei redattori di un articolone negli anni precedenti e come diceva Benedetto goccia e posso confermare diciamo quanto diceva se il nostro rapporto d'amicizia hanno non mentiva anche da parte mia
Ho visto in questa sala DiVersi amici diverse persone con cui da anni ci conosciamo dieci conosciamo sul campo e questo vuol dire tanto diciamo per chi di noi ha frequentato e frequenta questi argomenti quindi con molto piacere rivolgo innanzitutto un saluto e un augurio al neo presidente ma sono ho accettato con con molto piacere questo invito
Vorrei dire alcune cose diciamo che mi ero preparato sulla sul volume ma anche che mi hanno suscitato gli interventi che ho ascoltato in questo momento partendo dal discorso che facevano sia benedetto Coccia che Ginevra De Maio su la narrazione allora io credo che uno dei grandi meriti
Di volumi come questo dell'osservatorio rapporti come quello dell'Osservatorio sia quello di dare degli strumenti sulla narrazione
Benedetto parlava di una pessima narrazione sull'immigrazione Ginevra parlava di una narrazione collettiva in questo volume allora io credo che la scelta della pessima narrazione
Caro Benedetto si è una scelta cioè sulla immigrazione e sulle migrazioni
Non è casuale non è solo frutto della non conoscenza o dell'ignoranza la cattiva o come tu lo definì di pessima narrazione purtroppo sulla migrazione CES c'è stata una scelta cosciente deliberata di fare una cattiva narrazione e una narrazione orientata
Siamo in un'epoca di Fay che mio USA anche se siamo in un ambito poliglotta se Canyons va bene ma sappiamo che su alcuni argomenti la politica
Dapprima delle Cecchini USA usa la propaganda
USA la menzogna per sobillare per far passare dei messaggi e sull'argomento delle migrazioni da tanti anni e da troppi anni si fa propaganda che non si racconta
La realtà della vita
Allora io penso che
Uno dei meriti di questa tipo di studio di questo rapporto sia quello di aiutarci a parlare della realtà
E a poter rispondere a un discorso di propaganda su questo argomento
Io qui lo dico nella mia doppia veste perché poi uno dice alla tua veste di prima di trovare persone sono un tutt'uno non è che quando diventano consigliere regionale diciamo cambiano da tanti anni di amicizia vicinanza studio su queste tematiche io credo che noi dobbiamo porci dicono i tutti oggi
La nuova sfida di cosa vuol dire rispondere a una propaganda su questi argomenti perché me lo son posto anche affrontando banalmente la campagna elettorale siamo in un tempo in cui per esempio
Ribattere con dei dati oggettivi alle bugie o alla propaganda non è più sufficiente cioè quando
Uno è bombardato dal fatto che l'immigrazione porta insicurezza porta delinquenza porta poi uno dice guarda c'è una fonte che si chiama ministero dell'interno che ha pubblicato questi dati
E uno snocciola i dati Ama no però ad Amman cioè non esiste più una soglia di verità quindi noi dobbiamo secondo me interrogarci lancio anche argomenti per il futuro Ginevra su cioè su cosa vuol dire raccontare
In pubblico e non solo tra studiosi e qui penso che chi
Come ignora Fo come l'ANCI diciamo sono ogni giorno assicurarsi dare ad affrontare questi problemi
Cosa vuol dire raccontare la realtà e contrapporsi a una narrazione
Non di parte ma menzognera su questi argomenti perché è una sfida secondo me per tutti noi perché vedo tra di noi alcuni giovani e mi ricordo io quand'ero più giovane di fronte alle bugie un giovane s'arrabbia
E quindi di fronte a uno che ti dice tre
Chi viene
Da reagire un pochino violentemente e questa non è una strada quelle un po'più colti un po'più maturi vorrebbero snocciolare dati ma di fronte a chi ha bombardato dalle secche Music questo non è sufficiente quindi dobbiamo interrogarci
Chiaramente una narrazione come quella di questo rapporto secondo me molto utile
Perché la narrazione collettiva di cui parlava Ginevra non sono solo numeri o dati importantissimi perché per capire le cose sono importantissimi
Peraltro degli abbiamo visto le percentuali io prima citava il ministero all'interno ma su questo parla links parlano tanti
Enti diciamo che dicono dice dei numeri espliciti chiari non è che non confutabili
Però la narrazione come avviene attraverso questo rapporto parla della vita quotidiana che è la vera sfida secondo me per rispondere perché in tanti anni di amicizia con
Vecchi migranti con nuovi cittadini con contanti con questa realtà del nostro Paese io visto che la risposta migliore alla propaganda è la vita nella vita reale
E la vita reale anche i problemi la vita reale anche ciò che non funziona anche le problematicità ma a la vita e non le bugie
E questo volume ci aiuta anche nella sua particolarità di cercare tante sfumature di avere tanti interlocutori questa narrazione collettiva ci aiuta molto in questo senso però soprattutto ci aiuta
A capire un fenomeno un fenomeno che sta cambiando diceva Ginevra e
Mi è piaciuto molto l'intervento la dottoressa Mendez sei vola
Perché citava dei dei tratti di questa realtà che è cambiata perché noi se continuano a parlare solo dell'invasione degli sbarchi
Non ci rendiamo conto che non stiamo più negli anni settanta un negli anni Ottanta perché poi queste invasioni sono ricorrenti perché erano gli albanesi era l'emergenza Tunisia erano gli sbarchi e e siamo sempre da capo ma in questo tempo
C'è un fenomeno che si è radicato
E quando giustamente io sono un po'fissato con i nuovi cittadini qualche giustamente cioè non si chiamano immigrati ma come fai a chiamare immigrato uno che è nato qui che non ha mai fatto la scelta di emigrare da nessuna parte e che mi auguro che non
E che mi auguro che non scelga da qui
Di prendere la scelta di emigrare perché una delle conseguenze peggiori di questa propaganda e che noi perdiamo i migliori nuovi cittadini perché
Io l'ho visto per esempio nel due mila otto che è stata un altro apice di propaganda
All'epoca anti romena ma che ha travolto tutte le comunità
è chiaro che se tu sei nato e cresciuto qua se tu vivi qui da vent'anni da trent'anni e ancora ti senti giudicato disprezzato messo sempre in discussione quando hai la possibilità di andartene telai
E tanti nuovi cittadini italiani
Sono emigrati in Inghilterra in Germania in Francia cercando una vita migliore perché qui si sentivano disprezzati
Il più integrati i più inseriti quelli che da più tempo collaboravano alla nostra economia era nostra
Civiltà direi e questo non deve più accadere
Quindi giustamente
Maria Giuseppa Rava
Della differenza delle donne capo verdiane
Arrivate negli anni settanta con una ragazza diciottenne nata e cresciuta qua ma anche nell'atteggiamento io l'ho visto lo vedo lo conosco
Per una donna di allora era tutto grazie grazie di tutto ci mancherebbe era tutto un concessione
I ragazzi nati e cresciuti quassù come i nostri figli ma quale concessione son cittadini come noi ma perché si devono sentire giudicati perché sono figli di cittadini provenienti dall'Africa o dall'Asia per il loro aspetto si devono sentire giudicati noi rischiamo di perdere una nuova generazione di nostri concittadini per questo o rischiamo di
Far crescere una generazione arrabbiata che disprezza il paese chiamano in cui son cresciuti perché tenuti sempre margini questo noi lo dobbiamo evitare allora in questo senso
E io dico lo dico anche mi prendo anche le responsabilità da neon politico cioè io credo che la politica in questi anni ha avuto
Una grande miopia è una grande debolezza credo che per esempio il fatto di non aver
Approvato la legge sulla cittadinanza che continua a non chiamare ius soli perché non è una legge sullo ius soli questa fatto parte diciamo della della narrazione per cui sbarcano cui diventiamo la sala parto del mondo eccetera eccetera
Ma non avverte dato fatto quella legge è stata una grande miopia e una grande operazione di paura da parte di una politica che non riesce ad avere non solo la visione ma nemmeno gli ideali di provare a pensare come vuole la sua società domani ma sempre e soltanto di subire allora credo che in questo senso
Ognuno deve provare a riprendere delle responsabilità in questo senso vado a concludere perché avevo detto e domandargli alle sei e purtroppo devo andar via anche se vorrei dire tante altre cose ma
Vorrei dire una cosa
Diciamo che ha riguardato appunto la mia vita e anche la mia scelta di impegnarmi in politica nel senso che
Ginevra parlava di uscire dal pessimismo
Allora io credo che le reti di cui alcuni di voi parlavano sotterranee o meno
A parte che qui non mi sembrano affatto sotterranee siamo una specie di di tralicci che si incrociano da da tanti punti per fortuna per fortuna nel senso che siamo stati anche nei tanti aspetti di ognuno di noi nel nelle associazioni nella nelle nella chiesa né nelle istituzioni siamo stati una grande rete di forza
Che ha fatto anche tenera e la nostra società
Perché poi nella narrazione corretta dovremmo anche raccontare che se abbiamo cinquecento mila come li chiamano clandestini ecco se abbiamo cinquecento mila irregolari forse anche frutto di alcune leggi che hanno regolato questo fenomeno fino ad oggi e chi ha fatto quelle leggi
Non è tanto lontano da chi oggi dice che questi cinquecento mila vanno espulsi allora
Se noi concepiamo l'immigrazione come ci servono le braccia per le sale per le fabbriche per le e non come l'accoglienza di esseri umani può darsi che arriva un tempo in cui una persona da regolare diventa irregolare però torniamo alla nostra Rete la nostra Rete è una grande forza cara Ginevra allora secondo me
Anch'io concludo con i corridoi umanitari non solo perché personalmente sono cresciuto nella Comunità di Sant'Egidio quindi lo ritengo un grande risultato ma perché
Secondo me i corridoi umanitari peraltro fatti insieme a tanti anche insieme alle istituzioni
E sono un esempio perché sono stati la ribelli ione alla rassegnazione sono stati la ribellione
Uno dei grandi drammi del nostro tempo e l'assuefazione al dolore degli altri
Cioè noi vedevamo le ma le morti nel Mediterraneo
E rimanevamo senza parole e pian piano ci si abitua va al dolore degli altri perché i più anziani tra noi se li ricorda se lo ricordano io son cresciuto da bambino
Per la mia generazione diciamo è è un po'quelli anche più grandi con il fatto che non potevamo lasciare niente nel piatto perché pensate ai bambini del Biafra e per noi non non è non era tanto facile pensare ai bambini del Biafra
Però allora Paolo sesto disse ora ne abbiamo visti
Questi bambini del Biafra e non possiamo più fare finta di niente
Nel nostro tempo noi tutti i minuti vediamo tutto dal telefonino vediamo i tracciati delle bombe chi muore chiede chi è fatto allora è chiaro che c'è anche una difesa
Di dire di fronte a tutto questo ma io che posso fare
E però il problema è che spesso davanti a tutto questo alla fine non si fa niente ci si rassegna al dolore degli altri i corridoi umanitari sono stati lari ribellione
A questa rassegnazione e io credo che questa nostra Rete questa nostra lavorare insieme possa costituire l'uscita dal pessimismo e la nascita con determinazione di una nuova audacia comune per costruire nella nostra società
Un nuovo modello di vita comune in cui i nuovi cittadini i vecchi i cittadini possano trovare insieme una nuova strada per costruire l'Italia del domani grazie
Grazie molte grazie dottor Ciani ci lascerà immediatamente come è stato già preannunciato ci siamo salutati
Credo che noi come centro studi possiamo insomma raccogliere no questo invito della narrazione come un nuovo criterio come dire epistemologico di narrazione della verità no in questa in questa epoca come si sottolineava prima
Bene siamo stiamo arrivando alle conclusioni anzi siamo arrivati a dire il vero alla conclusione dei nostri interventi
Ha già presentato la dottoressa Baldassare quindi non starò qui a ripetere
Voglio ribadire solo la soddisfazione di nuovo di averla qui
Perché era importante in un volume che narra delle migrazioni nell'aria romano laziale avere una voce istituzionale del Comune di Roma quindi grazie ancora molte Laura a te le conclusioni
Grazie sì buon pomeriggio a tutte tutti grazie per l'invito
E grazie anche per il lavoro che fate ormai da tredici anni non se non erro questo si rinnova un po'questa esperienza di un po'una lettura corale della situazione rispetto e a questa tematica e come sapete il per chi ha avuto modo già di legge dello perché avrà modo di farlo in particolare il dipartimento politiche sociali con la direzione partecipa diciamo alla stesura quindi non fornisco i dati che sono qui contenuti sono qui invece a sottolineare soltanto condividere con voi alcune riflessioni allora innanzitutto e c'è un tema rispetto alla situazione della dell'accoglienza sfuma
E c'è un tema secondo Neri rispetto al tema dell'inclusione
Noi credo che per troppi anni ci sia stata un'attenzione maggiore sul tema dell'accoglienza rispetta quella del dell'inclusione dell'inclusione sociale in particolare
Quindi quello che noi stiamo cercando di fare lavorare e su questi due binari dando la giusta rilevanza ad entrambi di dico questo perché grande parte della fatica quotidiana è quella di uscire proprio da un'ottica
Di emergenza rispetto a queste tematiche
E e guardate che è facile dirlo a parole ma poi nella pratica torniamo anche la nazionale alla quale appunto Paolo Ciani faceva riferimento a trattarla in termini emergenziali quindi prima di tutto
Se almeno dobbiamo continuare un confronto anche molto più costante proprio sui dati sulle prassi operative che vengono realizzate anche sul nostro territorio perché c'è tanto che si sta muovendo e molto poco che viene narrato in maniera adeguata e dico questo perché innanzitutto come sapete come Roma Capitale noi sia partecipiamo al sistema astrarre che su questo c'è molto da dire perché questo è un sistema al quale e come viene ricordato anche dal rapporto i comuni partecipano su base volontaria
E noi pensiamo che sia il sistema da diffondere quanto più possibile proprio per l'idea che la diciamo che lo che lo tiene anche insieme e penso che c'è un grande lavoro che viene fatto anche in sede Anci per la diffusione e anche lo stesso prefetto di Roma ha lavorato tantissimo per fare in modo che possa essere diffuso perché con lo SPRAR residenza si entra appunto in un sistema e noi in particolare abbiamo qualificato meglio il servizio dello sportello unico
E perché crediamo che dobbiamo dobbiamo avere la capacità di entrare molto nel dettaglio su servizi offerti sia ai richiedenti asilo che poi ai rifugiati
Poiché come Roma Capitale abbiamo un circuito comunali per i migranti fragili questi sono diciamo due e modalità attraverso le quali garantiamo
L'accoglienza però vi dico anche che abbiamo creato per la prima volta una cabina di regia tra tutti gli enti gestori che partecipano al sistema Sprar di Roma capitale proprio per creare poi anche un ruolo luogo di raccordo permanente tra le prassi operative
E abbiamo poi insieme alla prefettura lavorato per promuovere in particolare il volontariato tre ricadenti assillo e per la prima volta ha creato una mappatura delle competenze
Di tutte le persone che vengono accolte nel sistema Sprar gestito da Roma Capitale
Questa è una parte fondamentale lo dico in modo diciamo semplice ma il pensare queste a al in termini di persone significano vederli soltanto come me
La necessità di dare un'accoglienza appunto di emergenza un tetto un piatto lo dico male ma ci capiamo ma anche appunto fin dall'inizio capire quali siano le competenze quali siano le aste per le aspirazioni e trovare appunto a realizzarle quindi su questo cioè una mappatura delle competenze che viene per la prima volta realizzata per tutti gli ospiti
E poi c'è un'attività e che sta si sta diffondendo sempre di più attualmente sono più di trecento le persone coinvolte in attività di volontariato
Nella città questo è un modo importante anche per cercare di rompere una certa narrazione negativa rispetto alla presenza dei migranti neo arrivati sul nostro territorio io pago mi segnalò a proposito di spunti a parte che oggi abbiamo incontrato è stata creata da poco un'associazione dei mediatori interculturali
E e segnalo appunto il il lavoro che stiamo cercando di fare a partire ad esempio banalmente dalle dalle scale dell'iscrizione agli asili nido alle squadre infanzia di Roma Capitale
Averli ad esempio tradotti c'è il grande cambiamento che non è stato ancora realizzato nella nostra città come a livello nazionale è quello di fornire degli strumenti che siano realmente accoglienti per tutti e quindi dobbiamo entrare molto nel dettaglio arrivare ai moduli perché le famiglie e le persone devono compilare quindi qui il ruolo di mediatori interculturali segnalo che non ad esempio nel prevedere la creazione di centri per le famiglie in tutti i municipi siamo scrivendo il piano sociale cittadina cercando quindi di individuare quali siano le i servizi e le prestazioni che devono essere garantiti in tutti i municipi c'è tutto
Una riflessione anche su come e garantire appunto l'interculturalità in tutti i servizi e le prestazioni
E abbiamo poi non ne parla se non erro il rapporto ma c'è tutto il tema dei minorenni stranieri non accompagnati e che ne ha del ruolo
E anche di un ente locale alla luce della recente modifica normativa la cosiddetta legge Sampaio segnalo che su Roma c'è andato molto interessante perché come sapete la legge prevede la creazione di tutori volontari quindi di persone che svolgono un ruolo fondamentale per i minorenni stranieri non accompagnati e il Garante Regionale per l'infanzia a formato attualmente quattrocento tutori volontari quindi con una risposta della città veramente importante noi quindi siamo siglando un protocollo con il garante regionale e con il Tribunale per i minorenni poi per prendersi carico di tutto questo DIGOS solo tre ultime cose allora siamo creando un forum per l'accoglienza e l'inclusione per creare delle persone di origine stranieri l'abbiamo chiamata e così nel senso abbiamo pensato di chiamarle così proprio anche alla luce delle riflessioni fatte in altre sedi in anni precedenti perché appunto anche diciamo i termini sono importante io sono molto d'accordo su questo quindi questo forum
E aree l'idea è quella di creare un luogo nel quale confrontarsi in modo permanente abbiamo fatto per questo è stato pubblicato un avviso pubblico in modo che potessero tutte le associazioni e le organizzazioni parteciparvi e quindi non ci fosse
Una scelta discrezionale della dell'amministrazione rispetto alla alla partecipazione segnalo poiché c'è un tema molto serio rispetta l'abbandono scolastico voi parlate appunto della situazione delle scuole nel rapporto ma diciamo i dati che noi abbiamo comando uscì per la parte dipartimento politiche educative e scolastiche dell'abbandono scolastico
E c'è una un tema che porta la vostra attenzione soprattutto sui dati per quanto riguardano e per quanto riguarda ai di bambini egli
E i ragazzi stranieri nel periodo dell'obbligo scolastico
E e soprattutto io credo che sia necessario e entrare molto nel dettaglio ed ora che stiamo riformando il sistema zero sei come sapete adesso il il Michele Squad infanzia verranno unificati come percorso educativo scolastico noi a settembre
Partiremo insieme appunto alla al ministero dell'Istruzione per capire come inserire la riflessione sull'intercultura all'interno del Regolamento zero sei che stiamo scrivendo ne faremo un seminario nazionale per fare in modo anche via un po'avere una riflessione comune a tutte i competitori gli enti locali che devono appunto regolamentare adesso il sistema educativo e scolastico zero sei
E poi è chiaro il dibattito diciamo poiché in questi giorni presentare in questo rapporto
Diciamo importante più probabilmente che in altri in anni precedenti quindi io sono qui a testimoniare il l'impegno dell'amministrazione comunale anche mio personale a favore dei diritti umani grazie
Grazie molte Laura grazie di averci dato anche questa panorama pare un anno in cui fa onoraria mica la stanchezza
Di quanto il Comune stia facendo di quanto Roma capitale sta facendo e di tutte le iniziative che tu hai ben illustrato e speriamo di poter anche collaborare più strettamente con voi
Ecco siamo arrivati alla conclusione io vorrei ringraziare tutti i relatori che ci sono e si sono succeduti a questo tavolo
Devo dire ho apprezzato molto di ciascuno l'apporto il punto di vista la chiave di interpretazione dei dati delle situazione dell'immigrazione che è stata prima esposta da Ginevra e che approfitto di ringraziare e vorrei anche ringraziare tutti voi che siete rimasti qui ad ascoltare dell'interesse che avete dimostrato anche dell'affetto che dimostrate a noi di Dos all'istituto a tutte le iniziative che per le quali vi invitiamo
Permettetemi anche questa come è stato preannunciato è la mia prima volta insomma da presidente di Dorset la pagina la mia prima volta pubblicano ecco già prima occasione di presentazione pubblica
Grazie
Grazie infinite ecco volevo semplicemente dire che ogni volta che c'è un ricambio in una struttura in un organismo in nel nostro caso è un centro studi una cooperativa è come se ci fosse un nuovo rilancio no io sento molto di dover ringraziare anche tutti i miei colleghi gli avete conosciuti li avrete visti
All'entrata ad accogliervi Ginevra
Perché
Sento molto in questa veste nuova per me
Il loro conforto la loro coesione e c'è molta voglia di di andare avanti con energie nuove
E anche con questa nuova gestione che insomma nel mio piccolo modestamente la presento però vorrei invitare qui
S avete il desiderio di collaborare con il Centro studi e ricerche Ido suoi sapete siamo un centro di ricerca facciamo studi sulle migrazioni ecco noi abbiamo siamo aperti alle collaborazioni più varie che possono esserci sul tavolo che possono uffici si per contribuire a una nuova cultura un nuovo modo di vedere l'immigrazione e di sognare e anche di realizzare nei nei nostri limiti nelle nostre possibilità un'Italia più aperta più inclusivo
Ecco grazie moschee