L'Italia e le sue leggi

Do la buona sera ne siamo qui come voi tutti sapete per questa un momento di riflessione sulla banca dati in occasione del completamento della banca dati dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
Dello Stato per una riflessione sulla sistema legislativo italiano e su come dire affronteremo sicuramente dei temi non voti che però meritano sempre credo un'ulteriore riflessione
Io è un tempo lavorava relatore vorrei soltanto dire una cosa un paio di cose iniziali
Il tema è importante perché la qualità delle leggi è però ha un forte impatto gli aspetti che concorrono a definire la qualità della democrazia quali sono questi aspetti ridicoli e numerosi per lui l'attuazione dell'indirizzo politico perché con sì la legge espressione di un giudizio politico la chiarezza e la qualità della legge evidentemente influisce sulla attuazione della l'indirizzo politico tutta non solo governativo ma del Parlamento per la certezza del diritto certezza per l'amministrazione certezza per i cittadini
Poi il principio di uguaglianza sub specie di parità di trattamento dei cittadini davanti alla legge infine sulla prevedibilità delle decisioni dei giudici e quindi sull'autorevolezza della funzione
Giurisdizionale quest'ultimo aspetto merita forse una precisazione
Siamo in un periodo in cui si parla molto di diritto giurisprudenziale di supplenza dei giudici ora che i giudici facciano diritto entravano in qualche misura io credo fisiologico
In primo luogo perché l'attività interpretativa a spazi di creatività che si rinvengono nell'opinabilità delle tesi interpretative
In alcuni casi poi è questo il secondo motivo le sentenze costituiscono esse stesse fonti del diritto penso alle sentenze della Corte dell'Unione Europea ad alcuni tipi di sentenza della Corte costituzionale
E sia pure indirettamente per il tramite del parametro interposto del centodiciassette la Costituzione alla sentenza della Corte dell'Unione Europea
Penso anche per la verità alle anche all'effetto conformativo delle sentenze del giudice amministrativo soprattutto nei confronti dell'amministrazione che poi si ricollega parlo del petto confermo conformativo esterno che cioè si ricollega a quella funzione extra processuale delle sentenze di cui parlava Gino corna per Julie si fanno diritto e direi inevitabilmente più che fisiologicamente anche un'altra ipotesi che denotano una certa patologia o quanto meno non corretto funzionamento del sistema ed è questo forse che a noi interessa di più
Mi riferisco in primo luogo all'utilizzazione di modelli normativi aperti cioè in quelle date cinque legislature fa ricorso a concetti giuridici indeterminati che necessariamente vanno riempiti in sede di applicazione
Mi riferisco ancora nel board in cui la legge come dire incerta quando non confusa rispetto alla scelta politica perché nella sede politica non si è più saputo trovare il punto di mediazione tra i vari interessi in gioco meglio ancora il punto di sintesi
Terzo motivo al terzo ipotesi a quelle in cui una materia non è disciplinata dalla legge
Ancora una volta perché il legislatore rimasto inerte davvero in questa ipotesi ci si può trovare anche di fronte stanze che volutamente non trovava un riconoscimento giuridico ma il più delle volte la questione di è diversa
E se si erge il conflitto che è alla base della giurisdizione è chiaro che il giudice e tenuto a risolverlo facendo ricorso in carenza di una chiara previsione normativa
Ai principi a clausole generali talvolta anche a valori il che non contribuisce né alla prevedibilità delle decisioni dei giudici ma nemmeno alla corretto funzionamento del sistema
Quindi forse per ricondurre a fisiologia del sistema occorrerebbero due cose che in qualche modo emergeranno
Al dibattito in primo luogo che il Parlamento eserciti quanto più possibile le sue prerogative disciplinando i settori più delicati e conflittuali e che quindi siano ridotti al minimo la fisiologia gli spazi di discrezionalità
A riconosciuta al giudice quella discrezionalità controllata come la definiva se ben ricordo Merriman a proposito proprio dei giudici italiani
E in Puglia e in più
Ed è proprio Quero nel dibattito di oggi che le leggi siano scritte in modo che risulti chiara la scelta politica che ne è alla base che sia chiaro il quadro normativo complessivo
Quali ma vi sono vigenti pari sono abrogate quali sono gli ambiti oggettivi di applicazione
E quindi che in definitiva il nostro ordinamento per quantità e qualità delle leggi sia un po'più ordinato di quanto in effetti non appaia attualmente io non è una parola nell'ordine previsto dalla equina professore Melis che ci parlerà alle grandi leggi e degli indirizzi normativi
Sotto il profilo eminentemente storico in particolare sotto con riferimento alla legislazione italiana Talita liberale e il fascismo
Grazie grazie a voi grazie anche dell'invito naturalmente il compito è sovrumano perché sparlare sia pure soltanto fermandosi al fascismo della produzione normativa italiana
E della sua evoluzione non è che semplice in poco tempo proverò a farlo per grandi centri primo cenno
C'è un attore roccioso che si erge sui primi anni
Del successivi all'Unità d'Italia e questo a Tollo in un mare stagnante e la legislazione che è stata chiamata di unificazione politica amministrativa del mille ottocentosessantacinque materie una legislazione delegata al governo ma un governo intendiamoci fortemente unito al Parlamento da un profondo processo di osmosi delle classi dirigenti
Edificata su materiali già accumulati non solo nei primi quattro anni dell'unità nazionale
Ma anche negli anni precedenti dell'esperienza posto statutaria soprattutto del Regno di Sardegna costruita su pochi pilastri grandi leggi carattere generale e astratto stile letterariamente elevato
Lessico asciutto sintetico monumenti legislativi siamo stati spesso definiti
Quello dello stato minimo anche se Alberto Caracciolo molti anni fa ci ha fatto vedere il mondo famoso libro che quello stato non era mia meramente fregar de nuit era uno Stato che già si accollava in via di supplenza tante
Mansioni e tante funzioni che apparentemente sarebbero dovute essere dei privati intorno al passaggio tra il secondo e il terzo decennio della vita nazionale alcune trasformazioni politiche sociali però mettono in evidenza l'insufficienza di questa ossatura iniziale
Succeduta la sinistra la destra storica si allarga il suffragio con la riforma di ottantadue cade il corso forzoso della lira l'economia assume un nuovo respiro e appaiono nuovi disordini domande sociali inedite
Una sia pur limitata estensione dei compiti dei pubblici poteri e siamo negli anni per farla breve e andare veloci culminati nell'opera di statista
Di Francesco Crispi qualcuno ha detto la seconda grande unificazione legislativa e amministrativa anni fa una serie di volumi dell'ISAF appunto portavano questo titolo
Iscritti illuminanti è sempre attuali Massimo Severo Giannini ci ha insegnato quali profondi conseguenza intervengano in questo secondo momento dal capo della gestazione maggiore e più intensa la produzione normativa basta guardare i fascicoli delle delle raccolte normative Della senza Gazzetta Ufficiale che diventano più corposi spesso sì diramano in più Toni
Modificata la struttura stessa del provvedimento che si fa più articolato
La mappa dei contenuti che vengono normati e più eclettica
E poi una legge quindi non più breve essenziale divisa per titoli e capi molteplici distesa in pagine e pagine
Dove prima era ridotta in poco spazio ai suoi contenuti non sono più necessariamente univoci possono assemblare tra loro anche materie confinanti e apparentemente diverso lo stesso linguaggio per tornare al discorso di prima il linguaggio del legislatore cambia timbro perde in chiarezza per della comicità
Si conforma al mutamento di una realtà sociali l'evoluzione della quale soggetti interessi nuovi chiedono mai regolazioni più articolate e più specifica
Un complesso di regolamenti appare nelle raccolte normative costituisce il corredo essenziale degli atti legislativi generali
Nascono adesso le legislazioni speciali le norme a tema emanate magari in momenti successivi secondo una tecnica normativa che si ispira la gradualità degli interventi alla sperimentazione degli istituti
Via via messi a punto e raffinati anche da interventi normativi successivi nel tempo queste leggi speciali regolano materie inedite territori inesplorati
Prima esenti dall'interesse dello Stato e quindi del legislatore
Per esempio per fare qualche esempio la bonifica idraulica le cave e miniere l'igiene pubblica la sanità la beneficenza
Ormai interpretata come assistenza ai lavori pubblici e l'edilizia una pubblica sicurezza che non è più vigilanza e repressione soltanto mai prevenzione il regime delle acque pubbliche infine la giustizia amministrativa che mette il timbro su questo periodo
Eroico della espansione legislativa si intravede un mondo di interessi molto più in fermento molto più vivace da universale e astratta come ci ha insegnato Giannini alleggerimento adesso
Particolare concreta questa è un'evoluzione o se volete una rivoluzione che doppio dominerà tutta l'età giolittiana sono gli anni del decollo amministrativo in corrispondenza con decollo industriale della crescita della spesa dello Stato
Delle nuove leggi speciali giudiziale
Che possono a volte prevalentemente a sostenere la nuova la la rivoluzione industriale in atto una legislazione ancora più minuta se volete sette realizzata per obiettivi che affianca favorisce l'impianto dell'industria nascente l'autore non è più il Parlamento anche se formalmente così appare
Perché se si Struga nelle nelle nel negli archivi e nelle pagine delle gli atti parlamentari si vede complotti facilmente come sia il governo il vero autore di questa legislazione il governo legislatore che ora prende decisamente il sopravvento quale motore niente affatto immobile
Di questa attività normativa più precisamente nel governo sono gli uffici legislativi dei ministeri
E cominciano a conformarsi proprio durante l'età giolittiana
Mettendo insieme competenze che prima erano sparse tra varie direzioni generali e poi le commissioni miste che sono un carattere tipico del modo di governare Giolitti commissioni che uniscono elementi del Parlamento particolarmente attenti è particolarmente esperti direttori generali particolarmente provati in certe materie e talvolta anche rappresentanti degli interessi
è un modo nuovo di governare
E l'alta burocrazia giolittiana e la l'autrice recondita di molte delle nuove leggi si può dimostrare per atta la nazionalizzazione delle ferrovie la bonifica l'intervento o gli interventi sempre meglio dire nel Mezzogiorno nel mezzo giorni sarebbe meglio dire
La legislazione eccezionale sul terremoto di Messina la previdenza la tutela del lavoro infortuni la migrazione eccetera eccetera eccetera non sto a dire che molte materie che segnano questa espansione massiccia della legislazione è un lavoro minuto non solo di creazione ma di manutenzione
Nel quale hanno grande parte adesso gli atti normativi minori i regolamenti e le circolari dei ministri
Sullo sfondo agisce naturalmente il Consiglio di Stato è stata appena costituita la quarta sezione e qui i modelli di regolazione sono fissati o in giurisprudenza oppure l'attività di consulenza che è fondamentale
Giolitti stesso ha fatto il consulente del governo per tanti anni attraverso la sua partecipazione alla commissione mi pare di ricordare seconda o terza liceo mi ricordo che era quella finanziaria
Un mondo separato in ombra che i giuristi spesso trascurano ma quel retroterra questo zona grigia che non appare del diritto costituzionale è il vero campo in cui si sperimenta vi si modificano le norme certo così si finisce per estendere ancora la lunghezza delle leggi si perde il nitore del vocabolario consentendo l'ingresso del linguaggio tecnico e specialistico è una caratteristica che i linguisti ormai studiano quelli che si applicano lo studio della legge
L'imperio di parole chiave dell'amministrazione l'avvento di legge di quello che molto più tardi chiameremo il burocratese spiacevole per i puristi ma frutto di necessità reali
La guerra mondiale costituisce un ulteriore momento di espansione si va avanti come per un date come vedete un giovane giurista destinato a un luminoso futuro giovanissimo all'epoca Filippo Vassalli
Scrive che nulla può essere comparato alle miriadi di leggi emanate durante il conflitto senza il sostanziale intervento del Parlamento fenomeno aggiunge il quale ha un nome legislazione di guerra non meno per l'intensità che quasi si assomiglia a quella della fabbricazione dei proiettili
Che per la novità dei principi introdotti con travolgente audace audacia nella compagine del nostro ordinamento giuridico sono specialmente decreti
La cui imponente mole non tradotta in legge nei tempi prescritti c'era una norma che consentiva di far questo
Rimarrà eredità del dopoguerra fino a trovare una parziale soluzione ma sanatoria formale che farà il fascismo nei primi anni Venti e sono provvedimenti di scopo per lo più norme necessarie nei tempi brevi prive di respiro di coerenza spesso anzi contraddittorie sovrapponendo sia difficile inquadramento sistematico è un diritto nuovo
Giulia scrivere un autore della rivista Diritto pubblico uno ius militum o secondo l'espressione di Brozzi un vero e proprio ius belli che nasce in quegli anni
Sul fenomeno
Un altro giovane che si farà onore onore forse no ma si farà notorietà Alberto De Stefani che sarà il ministro delle finanze del primo governo Mussolini scrive ancora in grigioverde una
Puntuale è utilissima rassegna che ci dice quali sono e quanti sono questi provvedimenti
E sono quasi tre mila i decreti in vigore prodotti tra i quindici e il ventuno decreti che toccano tutte le vastissime competenze dello Stato belligerante che naturalmente estende la sua ombra in tutti i campi della vita economica e sociale non soltanto nel campo dell'armamento o della strategia bellica norme controverse che spesso mescolano ambiguamente l'interesse pubblico e quello dei privati
Bardature di guerra le bolle l'ha sprezzantemente l'economista Luigi Einaudi
O forse o forse una nuova configurazione dei poteri pubblici in una società che sta diventando più complessa come intuì Ra Vincenzo Giuffrida che non a caso e il prefatore della prima opera Dickens tradotta in italiano
In tutti i casi nonostante spira se non nel dopoguerra venti favorevoli all'eliminazione dei lacci e lacciuoli la legislazione conserverà per sempre l'impronta di questa produzione normativa apparentemente eccezionale costato per quanto se ne invochi il rientro nei limiti tradizionali è diventato una macchina massiccia
Durante la guerra è salita da trecento mila cinquecento mila e oltre dipendenti pubblici e con un complesso di funzioni e compiti e ingerenza di controllo Poteri
Embrionali poteri di pianificazione anche cara sconosciuto nell'età liberale e diventato che lo si accetti o no postato del Novecento
E viene il fascismo prima nella sua versione liberista degli anni Venti liberista naturalmente non vi sfuggirà che abbiamo usato la parola liberale che anzi sono proprio gli anni della legislazione di vertici da lei sui diritti dei cittadini e poi in risposta alla crisi del ventinove il fascismo interventista degli anni Trenta che si suddivide però in due distinti seppure concomitanti indi Rizzi è uno dei dei dei fenomeni più interessanti dello studio del fascismo l'indirizzo corporativo e l'indirizzo dello Stato imprenditore
Le leggi del fascismo si impegnano intorno all'ambizione di grandi testi unici su materie molteplici pesca finanza locale catasti Comuni Province previdenza bonifica se ne sono contati tanti
Vere e proprie Sill oggi nel quale c'è un autore da condito anche qui ed è il Consiglio di Stato
Il vero autore dei testi unici il correttore non delle bocce il correttore dei testi si può dimostrare anche qua per tabulas
Producendo i documenti di queste correzioni e il Consiglio di Stato è il Consiglio di Stato che guida dall'esterno la produzione di testi unici che resteranno per nitore capacità di sintesi esemplari nella storia dalla legislazione italiana
E eppure eppure come constaterà nel quarantuno il Guardasigilli Grandi o con un certo sconforto scrivendo riservatamente al Duce
Il mare della legislazione vigente circa dieci mila leggi si lamenta grandi che non sapeva come sarebbe successo dopo circa dieci mila leggi
Nel mille novecentoquarantuno in gran parte non si può attribuire all'iniziativa legislativa del regime
Perché i due terzi di quel patrimonio normativo derivata leggi ereditate Ikeda dice lunga anche sulla capacità del regime di incidere potentemente sulla produzione normativa la codificazione più precoce quella penale anche se si può discutere quanto fascista e quanto noi per i i storici rito penale su questo sono non dissentono
Ma quella civile arriverà soltanto nel quaranta quarantadue no Codice di procedura civile e Codice Civile
Quindi molto tardivamente non tronca affatto il filo di continuità con indirizzi maturati nella cultura giuridica d'inizio secolo Manzi si basa su una modernizzazione di quel tronco fondamentale nel caso penale in chiave autoritaria
E fa storia a sé la legislazione dello Stato imprenditore
Ed è una legislazione molto molto particolare perché non si esprime in grandi testi normativi
I leggi pro leggi programma e leggi manifesto si esprime in decreti oppure in piccole leggine oppure interventi ancora più minuti di normazione minore
Oppure nell'attribuzione alla Banca d'Italia di un potere regolamentare e paranormativo che la Banca d'Italia con le leggi bancarie
Eserciterà in maniera massiccia si esprime cioè come sott'acqua e produce però delle trasformazioni nel tessuto economico e sociale molto più importanti in fondo di quelle che la ridondante legislazione corporativa
Centinaia di provvedimenti per tutte le categorie aveva realizzato negli anni precedenti il diritto corporativo è una lunga Nale serie di norme di rango diverso spesso emanate dalle stesse corporazioni dà corpo a un disegno massiccio
Malamente messa in pratica nel quale trapela sì
La tutela degli interessi di settore rappresentata dai tanti enti pubblici coinvolti nella redazione delle leggi queste sono leggi fatte anche questi inconvenienti in collaborazione dai funzionari del ministero delle Corporazioni dai presidenti e dai funzionari degli enti pubblici interessati
E da lì rappresentanti del Partito nazionale fascista in molti casi
Questa collaborazione tipica in qualche misura dell'intera produzione normativa del periodo fascista poche tutto sommato le grandi riforme del regime la scuola ventitré
Ma gentile cibo correva sulla scorta della commissione Ceci
Nell'anteguerra e col conforto d'ispirazione idealistica che il fascismo non riconosceva totalmente sua tanto che c'è un verbale del Consiglio dei Ministri degli anni Trenta in cui Mussolini stesso dice che bisogna superare e mettere in archivio la riforma Gentile perché non fascista
Poi qualcuno diranno nel caso troviamo un'altra soluzione un po'più pediatrici ma intanto rimane agli atti del Consiglio dei ministri
Poi c'è la riforma del pubblico impiego e della ragioneria è quella che fa capo al già citato De Stefani
Poi ci sono le due leggi sulle bonifiche ispirate realizzata da Serpieri il testo unico sulla sanità corretto appunto da Alberto Pironti uno
Delle glorie del Consiglio di Stato uomo dell'età giolittiana
Poi l'istituzione degli enti inutili rivaleggia bancaria si è già detto le leggi Bottai sulla scuola quella sulla Belle Arti dal trentanove infine ma fuori tempo massimo scuola media del quaranta è legge urbanistica del quarantadue che rimarranno sulla carta come vedete il nucleo della legislazione veramente efficace del fascismo si riduce poi a tutto sommato una decina una quindicina di provvedimenti aveva ragione grandi quando diceva che era insufficiente per influenzare fascisti Ca'mente Tulli tutto il corpus della normativa fascista e colpisce il mix tra la legislazione liberticida dei primi anni venti culminata nel per del testo unico di pubblica sicurezza e nella creazione del tribunale speciale
La lei spesso barocche norme corporative delle quali ho già detto
E la modernità invece di questi interventi che caratterizzano la nascita dello Stato imprenditore c'è un'ambiguità c'è una contraddizione che merita di essere sottolineata da qui un'eredità per la Repubblica ambigua
Virtuosa in parte velenosa in molte altre parti accettata forse senza il necessario beneficio d'inventario le tante leggi che poi la corte costituzionale dovette disboscare
Ma in parte anche la trasmissione di un piccolo patrimonio virtuoso non sfuggirà a nessuno che il codice civile scritto in gran parte da Filippo Vassalli e dai suoi amici del quarantadue
Tolta la Carta del lavoro che ne costituiva la premessa quasi ne fosse una specie di superfetazioni inutile viene poi quasi nella sua integrità assunto dalla democrazia repubblicana un buon tema concludo
Sarebbe anche mettendo a frutto questa capacità questa possibilità che abbiamo adesso di vedere la Gazzetta Ufficiale on line approfondire quanto di quei lasciti sia penetrato o direttamente o per con tanto di dire indiretto nelle leggi della Repubblica e quali siano stati gli esiti ma questo palesemente non è il mio tema perché il mio tema dice
Fascismo e quindi fare grazie
Fare tratteggiato proprio tutta l'antefatto storico direi tra l'altro ricordando quanto abbia inciso punta sull'attività normativa del governo in realtà ricordare il Consiglio di Stato ma probabilmente era molto importante la concomitanza tra chi fosse il presidente del Consiglio di Stato in quel periodo Santi Romano che non pago influenza evidentemente gli orientamenti sull'attività normativa del governo e resta è anche vero credo che io molte volte i giuristi per citare autorevolmente ma memoria Kimi siede a fianco un piano le leggi raramente si occupano di come si fanno le leggi e questo è probabilmente una lacuna storica della scienza giuridica italiana ha varato dovessero Celotto
Grazie
Grazie
Che allora sappiamo che ciascuno di noi coltiva strane passioni e alcuni quindi sono così stai essere appassionati di atti normativi a passione di atti normativi che in questa occasione celebriamo l'acquisiamo celebrando la che il Poligrafico dello Stato ha completato
On line la banca dati di tutto il corpo normativo del Regno d'Italia per noi studiosi appassionati di atti normativi è un evento incredibile perché diciamo così la passione di atti normativi da ritenere addirittura degli atti normativi avvenute cognome è un nome
Il cognome degli atti normativi e il tempo la categoria il nomen juris quindi legge decreto decreto legge perché Cingano subito alla famiglia cui appartengono
Il nome degli atti normativi invece è composito perché il nome a tre elementi
Oggi vi è disciplinato dall'articolo cinque comma uno del DPR duecentodiciassette dell'ottantasei
Perché la pubblicazione di un atto oltre al tipo deve recare
La data
Il numero d'ordine e l'armamento quindi possiamo dire che data numero d'ordine argomento siano il nome dell'atto
In questo modo ogni atto normativo avrà la sua tipologia legge e il suo nome ventuno aprile mille ottocentosessantuno numero uno sulla intitolazione degli atti
Quindi il cognome dell'atto normativo
Ci indica l'autorità il procedimento la forma la sottoscrizione i requisiti per cui ci dà l'appartenenza alla categoria il nomen juris
La banca dati del Poligrafico
Ci fa vedere che in epoca statutaria sono stati pubblicate centoventotto mila atti
E che le grandi famiglie di questi atti sono la legge quindici mila seicentonovantasei il regio decreto novantuno mila trecentoquindici il regio decreto legge dieci mila sessantanove ma sono date ormai facilmente reperibili in banca dati
Il nome invece dell'atto normativo crea più particolarità tra più particolarità soprattutto sulla numerazione
La prima cosa che si nota sfogliando la banca dati che fino a un certo punto si trovano numeri di leggi o di atti normativi altissimi legge due mila tre mila sette mila come mai
E perché fino al mille ottocentonovantuno quindi fino alla diciassettesima legislatura del regno la numerazione degli atti normativi non era progressiva per anno mera progressiva per legislatura quindi nel mille ottocentonovantuno I ricominceremo con la legge uno ma il mille ottocentonovanta si chiude con la legge numero sette mila trecentoventuno
Legge che regoli il servizio le attribuzioni degli ufficiali agenti di pubblica sicurezza
Dal mille ottocentonovantuno abbiamo regolarmente al numerazione progressiva annuale anche se la numerazione progressiva annuale al volte ci confonde perché né il numeratore annuale che indica l'inserzione nella raccolta ufficiale
Progressivamente non sono inserite solo e leggi atti aventi forza di legge ma a volte anche regolamenti alcuni decreti quindi il numero non è un mitico o non è univoco sul tipo di atto ecco allora che al nome bisogna aggiungere il cognome
La cosa più particolare sulla numerazione e quello che avvenne in epoca fascista perché perché il regio decreto legge primo maggio due mila venti Milano centoventiquattro numero seicentosessantotto impose la doppia numerazione
La dote dove l'azione significava che ogni atto dovrei avere il numero di inserzione della raccolta
Che il numero con cui in genere lo ricordiamo e poi anche il numero di inserimento in gazzetta questo si dice fosse avvenuto perché siamo dei ritardi nella pubblicazione in Gazzetta e quindi si voleva controllare che ci fosse una corrispondenza nella progressività dei numeri ovviamente si crea un enorme confusione con la doppia numerazione pensiamo che uno dei leggi più famosi di quegli anni l'accento del ventisei era a dir la verità allo stesso tempo numero cento che numero trecentodieci
E poi bianche trecentodieci anche il numero di un'altra legge che farà anche la cinquecentoventi per cui si eliminò la doppia numerazione col testo unico del mille novecentotrentuno e si tornò all'enumerazione unica peraltro questi una curiosità
La pubblicazione degli atti normativi nel Regno d'Italia
è rimasta fino al mille novecentotrentuno con una legge padre unitaria la legge numero mille settecentonovantuno del mille ottocentocinquantaquattro la cui più grande particolarità era differente vacatio legis perché la vacatio legis era di dieci giorni per la terra ferma e di quindici per le isole e queste rimasto in vigore fino al mille giustamente perché quella è la vera vacatio legis
E quindi
E quindi siamo rimasti con questa differenziazione di vacatio legis quindi a Milano trentuno ma la cosa più curiosa che io ho notato andando a studiare tutta questa congerie di atti
è che in fondo i cognomi cioè i tipi di atti cambiano nel tempo cambiano nel tempo perché
Perché normalmente i due tipi principali di atti sono la legge e il regio decreto
Ma tuttavia fatti storici fanno emergere nuovi tipi di atti normativi nuovi cognomi per esempio il decreto luogotenenziale
Noi abbiamo dal mille centoquindici per tutta la la prima guerra mondiale sette mila cinquecentocinquantuno decreti luogotenenziale ma perché perché il re Vittorio Emanuele terzo si trasferì al fronte e quindi non meno il luogotenente Tommaso di Savoia Genova che io rubo come luogotenente circa otto mila atti in quegli anni
O ancora poi avremo i decreti del Duce capo del fascismo e quesito tutti in banca dati e il decreto legislativo luogotenenziale perché Umberto secondo ovviamente prese la luogotenenza i decreti legislativi del Capo provvisorio dello Stato
O ancora sfogliando le categorie degli atti ci accorgiamo di cose stranissima per la legge dicevamo
Abbiamo leggi tutti gli anni fino al luglio del mille novecentoquarantatré poi dal mille novecentoquarantatré al mille novecentoquarantotto non ci sono più leggi perché non c'era più un parlamento salvo l'assemblea costituente che nel quarantasette e mano diciassette leggi ordinarie che qui troviamo il quarantasette o ancora i regi decreti
I regi decreti finiscono anche se nel quarantaquattro che poi diventò luogotenenziale e poi invece nel maggio quarantasei il re di maggio firma venti regi decreti gli ultimi venti regi decreti
Della storia ecco quindi come i tipi di atti ci fanno vedere gli eventi storici ma ancora se passiamo all'epoca repubblicana in epoca repubblicana ci accorgiamo del pluralismo istituzionale e quindi l'emersione di tutta una serie di atti nuovi non solo ovviamente il DPR da quarantotto ma il DPCM dall'ottantotto
Ancora il decreto legislativo perché molti non lo sanno che il decreto legislativo non è un atto originario dell'epoca costituzionale in quanto le deleghe legislative venivano emanate fino al mille novecentottantotto con DPR per cui spesso il DPR trotto due da ottanta non sappiamo che natura ma bisogna andarlo a vedere perché sono la forma dell'atto
Qui dall'ottantotto e quindi la legge ordinaria la quattrocento cambia il nome dell'atto crea una nuova categoria un nuovo cognome un uomo Nur nomen iuris qua abbiamo tutta una serie di altri atti
Leggi regionali atti dell'Unione UPEA sempre asservire la il pluralismo progetti statuti regolamenti e così via ma la più grande curiosità
Secondo me sfogliando queste raccolte storiche anzi sfogliando in rete queste raccolte storiche e l'emersione del nome decreto legge
Perché perché il decreto legge sappiamo tutti era vietato dallo Statuto Albertino l'articolo sei dello statuto toglieva Carrera facoltà di sospendere l'osservanza delle leggi ecco allora che invece di fatto emergono una serie decreti legge che creano poi nella dottrina
Dubbi e perplessità enormi tutti ricordiamo il dibattito sul terremoto di Messina ad esempio
Tutti gli interventi di Vittore ma aveva Orlando sempre sul decreto legge ma la cosa curiosa e che i decreti legge erano nella raccolta semplicemente RG
A un certo punto nel mille novecentododici
Emerge una noticina alla fine del titolo e arredi
Da convertirsi in legge per cui il primo che ho trovato e il regio decreto undici gennaio mille novecentododici numero due da convertirsi in legge riguardante la nomina a sottotenente effettivi dei sottotenenti di complemento e ufficiali
Del corpo di spedizione in Tripolitania
Però voi dal mille novecentoquindici cambia il nome in iuris
E diventa regio decreto legge quindi primo atto che porta questo nome
è il regio decreto legge tre gennaio mille novecentoquindici numero uno che stabiliva indennità giornaliera per ufficiali destinati in servizio collettivo fuori dalla sede ordinaria
Due questioni nascono primo perché cambio il nome
Ma ancor prima se noi dobbiamo guardare alla sostanza dell'atto
Non ci basta vedere che il nome cambio del quindici anzi nel dodici con questa inserzione perché andando a vedere i regi decreti precedenti ci accorgiamo che tanti regi decreti pur non avendo cambiato nome conteneva una clausola di conversione
Ma qui poi si va a perdere tempo
E si risale all'ottocentocinquantanove adibito all'ottocentocinquantatré per trovare regi decreti che comunque aveva dalla clausola di conversione quindi il primo decreto legge sostanzialmente della poca statutaria non è quello del novecentoquindici René reca il nome
Ma è quello dell'ottocentocinquantatré che per l'esattezza il numero mille seicentotré riduzione dei diritti d'importazioni sui cereali a parziale modifica della legge numero due del mille ottocentocinquantuno
Che concludeva queste riduzioni saranno sottoposti all'approvazione del Parlamento
Ma in questa sede in serie dogmatica sull'organizzazione del sistema quello che sorprende e che il nome è stato cambiato nel mille novecentoquindici apparentemente senza ragione
Cioè non sono riuscito a trovare in questa ricerca una legge una circolare una direttiva neanche sono anche avendo a capire la dottrina dell'epoca la famoso la famosa voce bizzarro Bindi del diciassette sulla pubblicazione che tuttavia dando per acquisito questo nome regio decreto legge senza averne trovato la fonte che cambia il nome
E quindi e quindi mi piace pensare che in fondo questa ordinazione di nome gli atti normativi non avvenga solo per legge
Ma avvenga anche semplicemente per la solerzia dei funzionari della Gazzetta che a un certo punto siamo resi conto che esiste un nuovo atto che questa così particolare che quindi dovrà avere un nome proprio e così nacque il regio decreto legge
Grazie
Va bene ci siamo pronuncia il nome di vero interesse perché sono spigolature che nessuno di noi si andrebbe a cercare i problemi di riorganizzare al popolo Alfonso per poter ricorda di avere sul binario dunque ora il collega Carbonetti riporta in qualche modo brutalmente all'attualità
Ponendo siglato ponendoci la domanda dissi
Lui dice solo quali rimedi per l'inflazione legislativa il che mi fa pensare il Paese che ce ne siano di ribelli quinoa dice se Caio quali rimedi quindi ora ci attendiamo che ci dica quali sono i rimedi
Si sente
In giorni in cui le forze politiche discutono delle ricette per risolvere i problemi degli italiani uno dei pochi argomenti che sembra mettere tutti d'accordo e non solo oggi è quello della necessità di combattere l'inflazione dei Lord legislativa
Il tema che devo trattare quindi bipartisan evergreen
Vi sono almeno due ragioni per questo suo successo quanto meno successo sulla carta la prima ragione che le leggi una volta entrato in vigore non muoiono mai
O meglio non muoiono di morte naturale sono come Christopher Lambert Tina e lender le dico che ammazzare le vedi a bloccare espressamente ma quando si redige la nuova normativa si stenta a curare alla fine anche un elenco ampio e completo delle abrogazioni è difficile farlo il faticoso e rischioso e quasi sempre non dai ritorni politici
Ma senza abrogazioni lo stock aumento aumentar la seconda ragione il successo e che le leggi che non muoiono mai inquinano sempre
Le norme non necessarie non sono mai solo inutili sono dannose poiché piccoli creano incertezza e quindi lentezze applicative contenzioso e non di rado corruzione con grave danno alla competitività del Paese e alla fiducia nelle istituzioni
Si pone allora con grande attualità secondo me ancora oggi l'interrogativo di Dante nel girone degli iracondi del Purgatorio
Le leggi son ma tipo umano avesse dove formano non è sotto attuarle come intendeva il sommo poeta poi ce n'è un altro
Ma anche manutenere eliminando per un utilizzo di preoccupa poteri ritorniamo
Se le abrogazioni esplicite a corredo dei nuovi atti normativi non solo un un rimedio quindi credibile per ridurre l'inflazione legislativa visto almeno altri tre modelli per por mano alle leggi che appaiono anch'essi poco praticabile almeno in Italia e quindi sta sta domanda Philip J. quali rimedi comincia a scarseggiare degli non mi sembrano diciamo praticabili Sunset soluzione di matrice anglosassone vero nome che si autoavverano una volta ottenuti i loro effetti o comunque dopo un certo numero di anni ricordo
Che l'Italia il Paese dove il criterio di calcolo evita di espropriazione creato avverte aprire Risanamento la città di Napoli mila trecentottantacinque ha resistito per altri cento anni per molte altre città in molti altri lo ione cannonate
Non mi sembra ma insomma praticabile la regolatori di un anch'essa di matrice anglosassone che imporrebbe la verifica sistematica ogni x anni
Della permanente utilità delle leggi un tagliando periodico a tutto il sistema normativo illuministico quanto faticoso è improbabile
Per l'Italia
E anche non mi sembra abbia grandi chance il modello dei testi unici compiti complicativi ispirato questo alla codificazione ad accostò
Francese che riordina le normative vigenti senza innovare nel contenuto anch'esso mi pare scarsamente utilizzabile quanto meno in modo massiccio in un Paese come il nostro in cui è inverosimile mettere mano alla disciplina di un settore solo per riordinarli lo resistendo alla tentazione di modificati
Per ridurre la staccano resta allora c'è un ultimo modello di gran lunga il più utilizzato in questi decenni quello della codificazione
Balli tratta le due questioni sulla codificazione la prima sono ancora utili codici oggi che valore possono dare e quali sono i loro limiti
La seconda come si può potenziare nel nuovo millennio lo strumento dei codici da queste due questioni vorrei aggiungere infine qualche indicatore per il codificatore che verrà come l'anno che verrà il codice
è uno strumento e proprietario del cane si becca pure le mie indicazioni volte sembra sia di codificare lo fanno perché sembrava concluso da uno il Cadice uno strumento antico e potente sia di raccolta sistematica che di riforma
La sua antica etimologia codex sapete il pezzo di legno
Poi la tavoletta ci ricorda proprio il passaggio dal poco pratico il popolo di pergamena al più comodo libro compagine all'inizio appunto tavolette rilegati più facili da sfogliare
E ancora attuale questo strumento oggi io direi certamente dissi anche se indichiamo da tempo in un'età di codifica di decodificazione il famoso saggio di Natalino Irti del mille novecentosettantanove ma se il modello illuministico della codificazione nel Codice unico dei cittadini
Può dirsi superato l'esigenza di raccogliere organicamente le norme che disciplinano una stessa materia e sempre più pressante perché sempre più opprimente e l'inflazione legislativa
Ecco così affermarsi il modello dei codici di settore che negli ultimi quindici diciotto anni ha interessato via via le materie più varie
Quasi all'inizio di questa stagione nel due mila quattro l'adunanza generale del Consiglio di Stato in un noto pari riaffermato che le codificazioni incentrate sulla centralità e sistematicità del diritto civile stanno lasciando spazi a micro sistemi legislativi
Dotati di razionalità più debole improntati a sperimentalismo ed incentrati sull'oggi che di settore di matrice non esclusivamente giuridica cambia prosegue il Consiglio di Stato
L'idea di codificazione essa si accompagna al raggiungimento di equilibri provvisori ma di particolare significato per cui dentati a conferire alla raccolta
Una portata sistematica capace di garantire l'unità e la coerenza complessiva della disciplina
I codici quindi non sono più forme allergiche senza le quali il diritto non potrebbe esistere ma restano forme storiche di organizzazione del diritto e non per questo perdono di utilità anzi i codici di settore presentano a mio avviso due importanti valori aggiunti ma anche per i limiti oggettivi
Il primo valore aggiunto è quello di facilitare l'individuazione dei precetti vigenti nella moltitudine degli interventi stratificati sì
Di aumentare la fruibilità di migliorare la Xihua come dicono i francesi
Il secondo valore aggiunto del codice che si sono più degli altri leggi
Fucile di principi e si forniscono paramento stabile per l'interprete enfatizzano il ruolo delle corti invece di sminuire come invece avrebbe voluto Napoleone che voleva ridurle a Bush della lo ha col Codice Civile
I limiti sono tre almeno in Italia il primo limite di policy la codificazione di settore e prevalentemente demandata alle iniziativa viene alla buona volontà dei singoli ministeri
Il Consiglio di Stato i veri ha in breve invece segnalato l'esigenza di un approccio coerente se non addirittura coordinato degli interventi sul modello della commissione superiore di codificazione francese quelle tattiche sarebbero stati rilevanti sia sul metodo della codificazione che deve essere omogeneo per tutti sia sulla perimetrazione di singoli codici in cui è necessaria una visione d'insieme
In vari casi è stato proprio il Consiglio di Stato in assenza di una regia centrale a dover tracciare i confini con un lei materie vicine penso da ultimo a quella dell'in house al confine tra il Codice dei contratti pubblici e quello delle società pubbliche che proprio due recenti pareri del due mila diciassette hanno dovuto in qualche modo sistemi sa un secondo limite quello della tenuta del Codice
Non esiste nella nostra Costituzione una fonte legislativa rinforzata come l'ardua organic francese che conferisca i codici una maggiore resistenza rispetto alle leggi successive a sistematica cioè rimette integralmente alla scelta e alla capacità del legislatore la concentrazione nel Codice degli interventi successivi
Un terzo limite e l'inserimento del modello codicistico di settore nell'attuale sistema delle fonti del diritto caratterizzato da un policentrismo normativo con almeno quattro centri che costituiscono tutti i confini esterni del Codice
Il primo a buon fine quello con la normativa secondaria
E stato prematuramente abbandonato in Italia lo sforzo dei cosiddetti codici misti del due mila due mila e uno mutuato dal modello francese che operava una contestuale codificazione anche di livello regolamentare
Ed è secondo me un problema perché ciò fornisce un quadro il Codice da fornisce un quadro solo parziale di la disciplina e rischia di contagiare l'inflazione anche alla normativa secondaria il caso del nuovo Codice dei contratti pubblici mi pare emblematico il secondo confino riguarda i rapporti con la normativa regionale e mi pare ancora più problematico col nuovo Titolo quinto il Codice dovrebbe individua individuati ad esempio il limite della potestà legislativa statale di principio nelle materie a legislazione concorrente
Il fallimento in tempi diversi dei codici sulla sicurezza del lavoro e di quello sul turismo settori con ampie disciplina regionale dimostra vividamente quanto quale quanto tale compito sia proibito
Quanto al terzo confine il codice deve tenere conto anche della regolazione delle autorità indipendenti con cui si pone un rapporto di competenza e non sempre solo di gerarchi Quarto confine tutto passivo
Il codice possono recepire ma non può innovare le normative comunitarie su un molte delle grandi materie pure oggetto di codici dal diritto societario agli appalti pubblici dai consumatori all'ambiente
E se il Codice aggiunge qualcosa rischia di aggiungere solo oneri oneri inutili il completino
In conclusione codici sono importanti ma non sono risolutivi in una strategia di riordino
Occorre allora secondo me indagare ed ecco il mio alla mia seconda questione anche strade nuove che associno l'opera di codificazione a tecniche più moderne di intervento ne vedo soprattutto due
La riduzione degli oneri amministrativi quindi la semplificazione e la accelerazione della riduzione dello stock e quindi la ghigliottina
L'integrazione e la codificazione con la semplificazione mi pare una caratteristica necessaria ma ancora quasi mai sfruttata del processo di codificazione del nuovo millennio
E sono deve solo soddisfare le esigenze sistematiche di giuristi ma anche forse soprattutto rispondere alle esigenze economiche sociali di cittadini impresa
Purtroppo nella pratica di questi anni in Italia molti codici di settore non hanno valorizzato le ampie potenzialità di semplificazioni pure contenute nelle deleghe legislative
Vale veramente la pena di rileggere come hanno tutti i miei predecessori fatto riletture storiche
Gli amplessi Michele David Riondino contenuti sia nella delega sui codici settore del due mila tre Ilham duecentoventinove sia nella cosiddetta delega taglialeggi del due mila cinque la duecentoquarantasei questi criteri recepivano tutti i potenti criteri di semplificazione che si erano andati accumulando nel tempo all'interno dell'elenco dell'articolo venti della buona vecchia legge cinquantanove del novantasette la Bassanini uno
E alcuni di questi criteri lo dicevo prima il professor Cassese risalivano addirittura l'articolo due commi da sette a nove di una legge cinquecentotrentasette del novantatré la cosiddetta legge ci finanziaria Ciampi Cassese l'unica legge finanziaria della storia seguita in Parlamento dal ministro alla Funzione pubblica io posso dire me lo ricordo dal vivo
Quindi non solo codificazione tre criteri chiarezza del linguaggio abrogazioni espresse ma anche liberalizzazione deregolazione potere di organizzazione degli uffici riduzione di termine di passaggi procedimentali
Tutti gente prima sostanzialmente inutilizzati per scelta del codificatore di turno
E come se vi fosse nel compila pure una tendenza concentrarsi solo sull'affermazione del proprio circoscritto intento politico di riforma e poteva accontentarsi nel migliore dei casi di un mero riordino sistematico formale così si perde però
L'effetto forse più significativo è utile che il Codice costruiti al sistema Paese l'alleggerimento degli oneri oltre che dei commenti
La seconda caratteristica della codificazione del nuovo millennio attiene alla scarsa capacità del Codice da solo di ridurre drasticamente lo stock normativo nei casi in cui esso è davvero abnorme e sparso in mille rivoli si pensi alle leggi di bilancio i decreti omnibus
Le best practice internazionali suggeriscono di associare il lavoro di codificazione a un pubblico Busto meccanismo di ghigliottina è la terminologia se quella di ghigliottina
Per legge anteriore non certa data vengono soppresse in blocco lasciando al Governo un certo termine per identificare quelle che devono restare ancora in vigore è una sorta di moderna arca di Noè dove far salire ciò che non si vuole abbandonare al diluvio universale della ghigliottina
Si mette in quindi vedete il meccanismo di riordino si introduce una presunzione di soppressione delle leggi anti ridere ma certa data salvo prova contraria
In Italia questa esperienza è stata vissuta con la legge duecentoquarantasei del due mila cinque che sta per gergalmente denominata taglia leggi
L'attuazione della legge si è sviluppata tra il due mila sette e il due mila dieci ha portato all'abrogazione di alcune migliaia di leggi ormai obsolete e a diverse decine di migliaia di regolamenti i limiti principali di cui l'esperienza sono stati a mio avviso una soglia temporale salva leggi troppo antecedente nel tempo perché esentò praticamente la Revue di tutte le leggi successivi al settanta e quindi esentò dall'archivio tutte le leggi finanziarie tutte le loro migliaia di commi
è un altro limite con quello dei settori esclusi troppo ampie vaghi
Disposizioni in materia previdenziale assistenziale tutte le disposizioni tributarie e di bilancio con conseguente incertezza sull'effettivo impatto abrogante del meccanismo
Ma quella di taglia leggi non è stata un'esperienza priva di aspetti positivi soprattutto per il buon lavoro che si fece con alcuni ministeri nell'abrogazioni espresse a fini di chiarezza indipendentemente dall'effetto degli ultimi insomma la ghigliottina offre un meccanismo che se ben gestito può risultare molto efficace e non a caso ha grande successo in sede OCSE certo c'è il rischio di ghigliottina le leggi ancora utili ma questo si può facilmente porre rimedio porre rimedio con un decreto legge appena lo si rileva si fanno magari anche salvi gli effetti pregressi
Il rischio vero è un altro e quello di non Viotti mai abbastanza per le troppe deroghe o per le troppe paura e soprattutto il rischio è quello di non semplificare anche gli oneri e quindi di ottenere un di Bini disboscamento solo formale e non sostanziale
E chiudo sperano i tempi con qualche indicazione per il codificatore che verrà se ancorate a cuore lo smaltimento dello stock normativo siamo siamo in anticipo no inseguiva pagano sarebbe bene e allora non mi farebbe bene perché se ancora ad Arcore lo smaltimento come sembra dal contratto di governo dello stock normativo poteva forse fare tesoro di questa esperienza di diciotto anni e prendere quello che di buono hanno dimostrato le tre principali stagioni di codificazione
In Italia evitando netti limiti e gli errori
La legge cinquanta del novantanove quella dei testi unici misti arriva di buon'una policy centralizzata gestita dal buon vecchio caro nucleo per la semplificazione presso la Presidenza qui speravo il presidente previsti piazza un picchio signor piccolo singhiozzi lo di conduzione
è un'altra cosa buona
All'integrazione degli dello primario con quello regolamentare
La legge duecentoventinove del due mila tre ormai impazzito
Quello dei codici di settore procediamo alla cieca cioè quello dei codici di settore invece si distinguerà per una particolare cura nei criteri di delega e varietà nelle materie di intervento ma Lima ancora invece una policy centralizzata da parte della presidenza
Cui ovvio in parte una attività consultiva di consiglio di stato particolarmente intensa devo dire al professor Melis che credo che così è stato ogni tanto tenta di avere ancora di tipo di tornare alle vecchie agli alti livelli di gloria sull'attività normativa eppure c'è appunto la legge la taglia leggi la duecentoquarantasei del due mila cinque
Che innovava per l'originale e per certi versi efficace meccanismo di ghigliottina o se vogliamo di lanciafiamme come diceva il preside il professor cielo con una visione di più ampio respiro che recuperava anche un drive centralizzato attraverso la istituita unità per la semplificazione professor Celotto ne è stato protagonista ma chi dovrà scontare come ho detto forti limiti temporali e sostanziali oltre a una vera mancanza di coraggio da parte dei ministeri
Chissà forse mettendo insieme il meglio di questi tre esperienze si potrebbe avviare una policy solida soprattutto vi se vi si aggiunge elemento che è mancato a tutte e tre e cioè la continuità là vicino più lungo periodo
Difficile tirare delle conclusioni ma qualche spunto su cui avviare il prossimo dibattito per il codificatore che verrà mi pare che venga fuori le cose da fare le abbiamo viste prima prospettando
Una codificazione due punto zero con semplificazioni ghigliottina
Però vorrei chiudere con le cose da non fare
Ne vedo almeno tre primo
Non disconoscere la complessità semplificare codificare non vuol dire banalizzare vuol dire solo rendere più fruibili le cose complesse regole incluse ed è una cosa Michigan mente complicata
Secondo non dimentichiamo il fattore umano occorre un apporto di maggiore qualità da parte dei ministeri ma direi anche da parte degli stakeholders
Per distinguere dove occorre veramente cambiare la norma e dove basta invece una migliore cultura dell'attuazione e questo forse il decreto
Terzo fosse più importante non disconoscere il valore del tempo necessario per fare le cose come dicono gli anglosassoni la better regulation non è una un one shot policy
La strada delle scorciatoie fatte di slogan non porta lontano per una codificazione seria occorre un'opera di revisione caso per caso di valutazione di manutenzione costante svolta non solo sul piano del diritto
Non si può essere vittime dell'esigenza di fare presto di ottenere risultati nel brevissimo periodo a tutti i costi
La commissione cipria decodificazione e al suo ventisettesimo rapporto annuale ventisettesimo tra poco sci invento pessimo
Cioè significa che ha trasformato la codificazione da un meccanismo incentrato sull'oggi che di settore attivato il rivelazione singole materie in un processo permanente riguardante l'intero ordinamento
E noi non possiamo impostare un processo che sia almeno un po'lungimirante
In conclusione la codificazione nuovo millennio si trova a fronteggiare due sfide decisive la prima qualitativa sui gli oneri la semplificazione la seconda quantitativa sullo stock normativo la ghigliottina
Se sapranno vincerle strumenti antichi come i codici potranno essere davvero anche in Italia la sorpresa giuridica del futuro
E anche a Dante in fondo che c'aveva mi aveva fatto aprire con un certo pessimismo rotolo qua Dante ci induce ad un maggiore ottimismo quando arriva in Paradiso nel cielo di mercurio perché incontra Giustiniano
Il quale ci dimostra che se ci teniamo veramente se amiamo davvero l'Italia e le sue leggi come il Poligrafico ce la possiamo fare
Per volere del primo Novecento dentro le leggi dentro con l'apostrofo quindi da dentro le leggi prassi il troppo e invano
Grazie al collega Vernaleone purché con l'ultima parola che preferiva il professore Cassese il l'incontro sarà concluso in rete solo cogliere l'occasione per ringraziare tutti gli intervenuti violenti relatori il Poligrafico
Grazie quindi il parlavano Sabino Cassese per le conclusioni questa nostra non avete
Questa nostra come vedete hai capito è una festa grande
Una festa grande perché festeggiamo appunto questa base dati
Attendiamo naturalmente che venga versata poi tutta quanta nella base dati di normativa in modo da unificare io non sono un appassionato di atti normativi come il professor Celotto che ha dato prova di esserlo non solo come studioso voi conoscete le sue opere di altro tipo di altro genere ma vi devo confessare una cosa che non ci credevo
Non credevo che in Italia
Come dire saremmo stati capaci di mettere su una base dati non in senso meccanico soltanto ma anche interpretando e secondo il criterio della multi vigenza quindi dando spazio agli altri interpreti per cercare di capire
Quando e cessata la vigenza di una determinata legge io non pensavo che non ce l'avremmo fatta
Perché noi abbiamo dei problemi che sono molto gravi come avete sentito noi sostanzialmente si vanno in una situazione che non sappiamo quale atto è legge non sappiamo quale la norma primaria vigente e non sappiamo se il dettato della legge e norma generale ed astratta cioè
Non solo legge il senso formale ma anche legge il senso sostanziale perché non sappiamo queste tre cose non sappiamo la prima cosa cioè quella relativa a quale atto in legge perché abbiamo avuto diversi sistemi costituzionali nel corso della storia cioè professor ce l'ho trovato va detto insomma ne abbiamo avuto lo Statuto Albertino e la Costituzione ma in mezzo ci sono state due costituzioni provvisorie dello Statuto Albertino appunto
Un quantità di vite una delle quali ci ha illustrato il professor Celotto poc'anzi quando c'ha spiegato
Come nasce la formulazione del Regio decreto legge certamente tutta la prima legislazione ce lo diceva il professor Melis la prima legislazione è stata una legislazione sostanzialmente governativa quella del mille ottocentosessantacinque e forse si può dire la stessa cosa per quella Crespina
Poi c'è stata la prima guerra mondiale poi il caos nel sistema delle fonti
Poi c'è stato l'intervento Di Rocco
E una prima sistemazione c'è stata soltanto con i grandi testi unici quello delle leggi di pubblica sicurezza che è stato citato ma vi citerò anche quello sulle acque e impianti elettrici
Grande opera se non ricordo male di Crollalanza cioè di un parlamentare che poi è stata a lungo anche parlamentare nella dell'Italia
Repubblicani quindi la prima difficoltà è stata e derivata dal fatto che il nostro sistema delle fonti del diritto
Non è è stato sempre lo stesso è cambiato e qualche volta est è est c'è stato un cambiamento by scaltri come dicono gli americani cioè di nascosto insomma no come quello che c'ha spiegato prima e professor Celotto
Questa è la prima la prima difficoltà la seconda difficoltà cioè non sappiamo rispondere qual è la all'anno la domanda qual è la norma primaria vigente deriva dal fatto che noi abbiamo legiferato sempre ha spiegato molto bene
Il presidente Carbone poc'anzi
Per sovrapposizioni e non per sostituzione cioè non ci siamo mai dati carico di quando abbiamo voluto abbiamo discuto di decidere che cosa non volevamo più e quindi che il legislatore ha aggiunto ecco
E questo mi ricorda appunto un'opera di codificazione che ho cercato di fare su richiesta di un ministro dell'istruzione delle leggi universitarie e che fu accolto con la frase professore se lei codifica
Io non so non ho più la libertà di scegliere quale alle norme che lo Vito vi conviene di più
Così così così mi venne detto
E e e e ecco e il Codice delle leggi il Codice delle leggi universitarie che è pronto ed è stato persino pubblicato da una dalla rivista diretta da poco da Paolo Prodi quello sulla storia delle università non è mai stato adottato ed era pronto va bene
Per questo motivo perché che naturalmente la pluralità di leggi consente poi l'amministratore di scegliere la legge la norma che la gravità di più e poi c'è il segreto è il suo problema
E cioè non sappiamo rispondere alla domanda il dettato dalla legge norma generale e astratta perché perché abbiamo avuto avete sentito anche di recente al
Già da diversi ministri negli ultimi anni
Le leggi auto applicative
Che vuol dire legge avuto applicativa vuol dire che il Parlamento si propone di espellere l'amministrazione dall'attività successiva alla legge vuol dire
Amministrare legiferando tant'è vero che è poi uno studioso ha scritto anche un libro appunto sulla amministrazione per legge
Ecco se dovessi trovare una sintesi di della situazione italiana e direi la la la la cercherei in nel titolo che nella rivista analisi giuridica delle
Delle dell'economia nel due mila e tre dice ha dato ad un un un numero unico loro e dissolvere
Non è disordinata perché è il contrario di law & Order perché un'espressione molto diffusa
E quindi non ci troviamo in una situazione nella quale
Il tutti gli altri Paesi sono andate avanti io non condivido certo pessimismo che traspariva nella relazione del presidente Carbone sulla realizzazione dei francesi
Io credo che i francesi abbiano
Fatto sperimentato attraverso questa cosiddetta codificazione diritto costante una sorta di legislazioni invisibile perché nessuno è andato mai veramente a controllare che cosa è stato cambiato
Nei codici e vi posso dire che la commissione supera circoli superiori della codificazione che citava prima il presidente Carbone istituita nel dodici settembre del mille novecentottantanove
Ha prodotto ad oggi per quello che a me risulta settantaquattro codici e se voi andate a vedere su quali materie si estendono si estendono su quasi tutte le materie
Dell'amministrazione mio collega francese nei giorni scorsi mi diceva a Parigi che secondo lui è stata codificata circa l'ottanta per cento della della legislazione francese
Ecco non in Italia siamo soltanto ai tentativi io qui una serie di appunti dicono di una leggere solamente i titoli di di tutti i vari tentativi che abbiamo fatto
Comincio
Prelievi in un lavoro del settantacinque a riprendere il problema che era stato come abbiamo sentito al professor Melis di Vassalli e di grandi in un lavoro sul Parlamento e poi abbiamo avuto
Addirittura dei manuali di leggi Istica quindi e e una rivista che è uscita per un po'di tempo iter legis poi sentite quanti provveditore quanti documenti dalla Camera dei deputati
Quello dell'ottantasei sulla formazione tecnica dei testi legislativi quello del novantasette sulle direttive di tecnica legislativa in Europa
Quello del novantanove su norme e principi sulla legislazione quello del due mila il rapporto sullo stato della legislazione quello del due mila e due rapporto sullo stato della legislazione ancora
Ancora della Camera il manuale di legislazione in due volumi del due mila e tre
Poi la Presidenza del Consiglio dei ministri che ha emanato nel due mila uno la guida alla redazione dei testi normativi il ministero dell'Interno nel novantacinque la il testo sulla formazione delle leggi e la tecnica normativa
Tutte le ricerche dell'Istituto di studi sulla legislazione Islam il corso di studi superiori legislativi fatto nell'ottantotto ottantanove
Le lezioni di scienza e tecnica della legislazione curato da Silvio Traversa subito dopo
Le iniziative prese dal disastro nelle cioè dall'Istituto superiore per l'addestramento del personale delle regioni e degli enti locali sulle lezioni di tecnica legislativa curate dal professor Bartoletti o da uno dei maggiori nostri costituzionalisti
In più opere
Progetti speciali del Cnr progetto strategico su
E i modi di formazione della legge e sul supporto dell'attività normativa del mille novecentonovantacinque e del due mila e due
Iniziative delle università l'osservatorio sulle fonti del dipartimento di diritto pubblico dell'università di Firenze per non parlare dell'iniziativa delle regioni
Fonti tecnica legislativa fattibilità delle leggi ben due volumi di un migliaio di pagine ciascuno dell'Assemblea regionale siciliana bene insomma vi ho passato in rassegna alcuni titoli soltanto
Abbiamo fatto meravigliosi programmi siamo tutti pronti siamo armati ma non siamo mai entrati in guerra va bene non abbiamo mai fatto quello che ci siamo ecco i francesi
Hanno detto due parole
La relazione iniziale di di Bre Banca e fu il primo l'ideatore della commissione superiore un nostro caro amico presidente di sezione consentita
Che morto da qualche anno che ha che ha ideato e che fece una breve relazione ad un convegno lancio quest'idea ne parlò con il primo ministro francese il primo ministro francese
Volle che il suo ufficio venisse posto a a vicino all'Hotel Matignon a
Al centro di Parigi l'hotel Matignon è la sede del primo ministro in modo che rappresentasse e bollette che il presidente ufficiale fosse il primo ministro va bene
Quindi di Brembate e tutti gli altri sono stati solamente il vicepresidente della commissione superiore di codificazione perché portava tutto il peso dello Stato in questa attività di codificazione
Quindi noi che diciamo non abbiamo tratto tutti quei benefici che
E pesi dei Patroni Griffi enunciava l'inizio in materia di indirizzo politico certezza eguaglianza e prevedibilità della giurisprudenza
Ora abbiamo realizzato questo ma poiché non si devono concludere i convegni senza pensare ai prossimi compiti visto che questo finalmente abbiamo realizzato voglio concludere con una riflessione che riprende
Il tema che aveva adesso sollevato il presidente Carbone che è molto importante cioè quello delle strade nuove
Perché vedete
Se io adesso voglio sapere qualcosa sulle qualità delle acque di balneazione
Dato che si avvicina l'estate voglio andare
Io debbo interrogare
Le norme e le direttive comunitarie
Per leggi nazionali e le disposizioni legislative regionali
Quindi il vero problema è che lo strumento codici
è uno strumento che corrispondeva allo stato di Napoleone cioè uno Stato accentrato dove c'è un produttore di norme
E c'è poi una codificazione delle norme di questo produttore ora a me non basta questo non mi basta più perché se io ho soltanto quel tratto dell'attività normativa che percorso dallo Stato io ho soltanto un pezzo della normativa e molto spesso non ce l'ho neppure quello più importante perché spesso si congiungono il tratto
Voi europei o comunitario con quello regionale
Quasi direttamente per ovvi motivi perché le regioni hanno poteri legislativi e quindi congiungono la loro legislazione con quella comunitaria
Quindi io penso che ci sia un nuovo compito prendetene atto dell'Istituto Poligrafico e Zecca Zecca dello Stato per come dire inventare un nuovo modello che non può essere quello della codificazione
E cercare di renderlo concreto prima di fare troppe chiacchiere troppi libri perché in guerra ci si va per guerreggiare e non per fare solo piani di battaglia tutto qui