Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cannes, Cinema, Critica, Cronaca, Cultura, Film, Garrone, Roma.
La registrazione audio ha una durata di 2 minuti.
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12:00 - Senato della Repubblica
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critico cinematografico
Al Festival di Cannes e che si avvia alla conclusione ieri è stato il giorno di Matteo Garrone che ha presentato in concorso dal commenda accolto molto bene alla proiezione ufficiale
Ancora una volta Garrone guarda le zone dell'esclusione sapendo coglierne il degrado umano senza tuttavia cedere mai allo stereotipo
La storia Dido cumenda prende spunto dalla vicenda del Canaro della Magliana un fatto di cronaca del mille novecentottantotto in cui un toelettatura di cani uccise un ex pugile che lo sottoponeva frequenti violenze
Garrone riprende quell'episodio ma per costruire il personaggio del protagonista Marcello descrivendone le contraddizioni
Marcello è un debole che vuol farsi amare da tutti e benvoluto nella comunità della periferia nella quale vive e lavora ha successo come curatore dei cani ama profondamente l'unica figlia schiaccio solo legame col mondo esterno alla vita della periferia
D'altra parte vuole avere buoni rapporti anche con il violento Simoncini no uomo grosso il ruvido che conosce un unico linguaggio per stabilire rapporti con gli altri quello delle botte dei punti
Quando si Mancino Progetto un colpo al negozio di compro oro che confina con la bottega di Marcello a Marcello non resta nessuna via di scampo
Solo accettando di farsi complice dell'altro potrà sopravvivere
E quando viene interrogato dalla polizia decide di non denunciare l'altro anche se questo gli costa un bel po'di prigione
Marcello è insomma un personaggio buono e tale rimane forse scopre dentro se stesso la capacità di violenza insospettata che lo porterà drammatico finale
Ambientato in una periferia sordida che evoca i paesaggi western e filmano racconto tuttavia le periferie secondo gli stilemi dei classici racconti di emarginazione
Piuttosto stilizzati due protagonisti per farne quasi degli archetipi da tragedia greca
E un teatro greco sempre l'ultima inquadratura perfetta nella sua immobilità che riassume l'universo grigio il vuoto che avvolge la vicenda
Garrone o anche un pittore e questa sua capacità di costruire immagini si vede in ogni inquadratura di suoi film che dall'imbalsamatore o da Gomorra
Se il cinema come ha detto qualcuno è il lavoro della purificazione intorno M Garrone arriva con incisività a questa sintesi di situazioni sentimenti che restituisce il paesaggio interiore di Marcello
Più aperto alla luce nella prima parte del film scure plumbeo nella seconda parte
C'è il molto maturo con un attore dal volto e dal fisico straordinariamente cinematografici come Marcello fonte
Documento si candida insieme Corbaccio ero felice di Alice Rohrwacher a entrare autorevolmente nel palmarès di canna
Il film esce oggi in trecentosettanta sale italiane
Da Cannes in radio radicale Augusto Sainati
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