Servizio realizzato a margine della nona edizione delle "Giornate della laicità"

A Reggio Emilia dal quattro alla sei di maggio la nona edizione delle giornate della laicità ne parliamo con Giorgio salassi che di questa manifestazione è ideatore e organizzatore
Intanto una manifestazione che si teneva prima soltanto all'interno dell'università è soltanto nei giorni delle conferenze diciamo così ma che poi nel tempo è uscita dall'università andata nelle scuole
Prosegue questo percorso
Assolutamente perché le innovazioni che abbiamo fatto dalle prime edizioni sono state quelle da una parte di rivolgerci a un target studentesco giovanile
Con due progetti che adesso un richiamo e secondo fare delle iniziative collaterali con l'obiettivo di prolungare il ciclo di vita del Festival
Per quel che riguarda il progetto scuola noi trattiamo due temi
Insegnare la scoperta scientifica su un progetto di temo che Vanni che ha avuto un successo straordinario e ha vinto anche il bando che ci ha permesso di vincere un vanto MIUR non ci hanno ancora adatto
Nessun soldo non sappia neanche
Quando ce li daranno
Il secondo sul pensiero libero e critico
Con il professor Enrico Donaggio che ci ha fatto questo progetto sono esercizi di libero pensiero corre con un parto nelle classi abbiamo coinvolto l'anno scorso due mila cinquecento ragazzi coinvolgendo non so quanti
Quanti istituti sono quasi tutti quei superiori della provincia
L'edizione di quest'anno intitolata Stefano prodotta
Ricordo venne qui era tra i candidati Grillo lo avendo proposto dal Movimento cinque Stelle tra i candidati a Presidente della Repubblica che si votava proprio nel giorno in cui l'acqua
è verissimo anzi fece una lezione magistrale memorabile veramente
Ma non solo ma perché l'abbiamo contattato varie volte e ogni volta lui citava degli in correzione degli incoraggiamenti si dava dei suggerimenti ci dava degli aiuti concreti insomma ecco e quindi minori avendo dedicato queste hanno l'edizione a rispondere a tre domande fondamentali che ci siamo posti cioè come possibile ridare speranze le nuove generazioni come possibile dare diciamo così qualche chance ad un Paese che secondo molti in decadenza come possibile creare una cittadinanza attiva consapevole
Capaci non solo di autonomia morale ma di Pensacola pochi attesta eccetera
Lui siamo convintissimi che il pensiero laico libere critico e scientifico scientifico ossia hanno un elemento formidabile per o meglio un elemento indispensabile per andare su questa strada e dare qualche risposta a quelle domande che purtroppo angoscia militanti insomma
Ogni anno peggiorati recita annunci fermò i titoli quest'anno è sapere Aude che ricorda l'antichità ma ricorda anche le illumini
Ricorda soprattutto per noi l'illuminismo cioè il fatto non a caso iniziamo l'opuscolo il pool tutto al nostro varia comunicazione col canterà che inizia dicendo l'Illuminismo e l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità
Che egli deve imputare a se stesso
E poi dopo eccetera eccetera alla fine eccitarsi sapere Out due cioè la conoscenza
Sapere o usare sapere usare conoscere che la il punto fondamentale per una cittadinanza che presi con la poche teste che sappia pensare con la propria testa che abbia autonomia morale
Rodotà è stato un esempio luminoso di questo di un intellettuale di quel tipo che si rifaceva all'illuminismo ma anche a tutte le conquiste
Che ci sono state con lotte successive nei secoli successivi che andato l'uomo per esempio alle costituzioni e moderne dove si parla di bene comune Sipa non attuate
Costituzione che se fossero attuate
Permetterebbero un grosso cambiamento anche al nostro Paese per esempio
Grazie grazie a Giorgio Salsi in questo due mila diciotto le giornate della laicità hanno esordito con un seminario dedicato i giornalisti ma aperto a chiunque fosse interessato
Enzo marzo Chiara Saraceno Cinzia Sciuto di cui potrete trovare le interviste sul sito radio radicale punto e si hanno parlato di laicità pensiero critico contro le difese chiuse e per un cittadinanza consapevole
Subito dopo la manifestazione ha trattato il tema del piacere ascolteremo ora una delle relatrici subito dopo Elena Pulcini che ha invece approfondito il tema felicità condivisione dedicato alle emozioni e alle passioni tristi cui gioiose che suscita la condizione di chiusura o di apertura all'altro l'asse e qui possiamo aggiungere si ritrova al tema della laicità oltre a quello della relazione che è stato oggetto della discussione
Nicoletta Landi che Roberta Mineo hanno trattato il tema il piacere non è nella programma di scienze ne parliamo con Nicoletta Landi che antropologa e si occupa di educazione alla sessualità il piacere non è il programma di Scienze tanto questo il titolo di un di
Sì è il titolo di un libro pubblicato per Ames temi linee lo scorso novembre
Il titolo corretto è il piacere io non è il programma di scienza educare alla sessualità oggi in Italia
Ed è un testo in cui racconta un po'lo stato dell'arte delle due azioni alla sessualità appunto nel contesto italiano contemporaneo
A che punto siamo neve siamo a un punto un po'non vorrei dire morto ma un punto un po'strano sicuramente forse di passaggio
Siamo in un contesto quello italiano in cui non esiste una visione d'insieme al riguardo a per quanto riguarda la promozione della salute sessuale per adolescenti e quindi viene tutto lasciato un po'l'iniziativa delle singole regioni del mondo associativo dei singoli docenti o delle famiglie quindi delle persone che a macchia punto di leopardo si occupano di parlare di sessualità nei ragazzi e le ragazze
Ripeto in mancanza di una visione politica forse mi vien da dire legislativa al riguardo questo anche a che vedere con
La reazione delle famiglie dei ragazzi rispetto a questo tipo di proposta
Ma le famiglie sono un diciamo hanno un un ruolo molto importante nella formazione dei ragazzi e delle ragazze
Ed è un ruolo che non va accolto non vale non va negato allo stesso tempo io credo che tra i ragazzi e le ragazze abbiano bisogno di formarsi
Confrontandosi con più agenzie educative che sono appunto i servizi le scuole il mondo associativo e ai contesti informali in generale
Detto questo molto spesso si fa fatica a a fare educazione alla sessualità nelle scuole o nei servizi pubblici proprio per delle posizioni a volte un po'rigide attratti biologiche se mi è permesso dire riguardanti appunto la presa in carico la gestione del della sessualità e dell'affettività e della salute dei ragazzi e delle ragazze da agenzie educative che appunto non sono quelle familiari
Per questo motivo si resta un po'affermi spesso allo stesso tempo però là dove si riesce a collaborare tra appunto famiglie scuole e servizi i ragazzi e le ragazze riescono a trovare delle informazioni a mio avviso necessarie riguardanti sessualità Salute in tutto quello che c'è gira intorno
Ecco che affettività relazione scambia dialogo valorizzazione e comprensione delle differenze da questo punto di vista sul campo diciamo così quali sono i risultati sì trovati nell'esperienza di questi ultimi anni
Ma io credo che da parte dei ragazzi soprattutto quei del gruppo targhetta c'è molto spesso creando alla fornivamo curiosità
Parliamo di ragazzi e ragazze dai tredici anni in su
I preadolescenti e gli adolescenti fino a circa diciannove anni si lavora botta anche con i ragazzi più grandi o con gli adulti che hanno a che fare con gli adolescenti a però i ragazzi e le ragazze a cui sono destinati questo tipo di percorsi sono appunto i ragazzi dai tredici ai diciannove e diciassette anni
Da parte loro si riscontrava grandissima curiosità
Nello stesso tempo però un gran numero di stereotipi no riguardanti i generi le tematiche sessuali la sessualità alle relazioni l'orientamento la salute moltissime leggende sono ancora riscontrate
Tra i ragazzi e le ragazze però allo stesso tempo i ragazzi sono permeabili sono lì che aspettano di sentire la nostra voce di poter dire la loro sono pronti a infilarsi a godersi un come c'è un confronto intergenerazionale Enter soggettivo laddove il tema sia quello appunto della sessualità della salute e dell'affettività e eccetera
Tra gli adulti spesso si trovano delle resistenze proprio perché la sessualità e la salute il benessere sessuale non è solo una questione no dei giovani e delle giovani bensì anche di noi adulti se oggi si fa fatica a parlare in maniera ripeto
Stanca onesta light appunto di sessualità e di salute di identità relazioni affettività e tutto il resto e perché noi adulti facciamo proprio fatica abbiamo poca voglia pochi strumenti per riuscire a mettere ma in discussione stereotipi e pregiudizi che riguardano appunto invece delle differenze una pluralità che è propria no della della sessualità delle esperienze dei comportamenti di ciascuno
Differenze tra la reazione dei
Giovani maschi se regioni come affrontano questi percorsi a volte soprattutto in preadolescenza cioè nella fascia di età tredici o quattordici c'è uno sviluppo diverso no
Quindi le ragazze sono più interessati a dei temi che possono essere percepiti come più seri no quindi quelli della contraccezione della prevenzione la gravidanza la prima volta le relazioni mentre maschi stanno più ancora in quella fase di gioco e di scoperta di disse con la fascia diciamo più adulta tra i quindici sedici e diciassette le esperienze sono un po'più comuni quindi anche l'attitudine gli atteggiamenti sono interessanti perché Allo stesso tempo tra i tredici ma anche tre tredicenni tra i sedicenni si vede che i maschi si concedono magari un maggiore gioco un atteggiamento più giocoso rispetto alla sessualità
Ma una maggiore difficoltà a stare su alcuni temi c'è una diffusissima presenti omofobi Ya
La diffusissima aggressività e a volte anche una performatività di genere maschile appunto aggressiva
Un forte maschilismo introiettato il performato tra i maschi
Le ragazze invece sono più educate socialmente e anche culturalmente forse a parlare di sedi sessualità e di affettività però fanno più fatica a stare su alcuni temi perché il grande tabù della sessualità oggi ed educazione alla sessualità
è ancora quello del piacere al femminile dell'autodeterminazione della festività tra le ragazze
Ad esempio i tredicenni maschi
Si divertiranno a parlare di masturbazione presente di pornografia e quindi di scoperta di sé e del corpo
Le ragazze faranno più fatica e perché il discorso i discorsi sul sesso sulla sessualità sui generi maschili e femminili ancora oggi sono fortemente polarizzati no per quanto riguarda i maschi e per quanto riguarda le femmine
Né i margini della della legittimità cosa è giusto rimasti facciano o cosa non è giusto perché facciano non facciano le ragazze c'è ancora moltissimo sessismo i ragazzi lo portano tutto però hanno voglia di mettersi in discussione questo devo
Devo ammetterlo sessismo stereotipi quando ero ragazzo io parlamenti cinquant'anni fa
Ragazzo bambino si regalava alla pistola che giocasse ai cowboy che uccide avendo India le ragazze si regalava la bambola poi c'è stato tutto un periodo che sembrava le cose potessero muovermi la sensazione da esterno da profano rispetto a queste cose che si vede qua la lotta in visione oggi è che siamo al punto di prima invece dal punto di vista di chi lavora sul campo
Ma su alcuni aspetti siamo ancora linea cioè il modello di maschi Lita egemone dominante ancora quello della dell'aggressività della dell'azione no mentre le ragazze
Stanno ancora un po'in quei margini della sensibilità della dolcezza della a seduti vita ma non eccessiva
Quindi gli stereotipi di genere se li vogliamo chiamare così classici sono ancora vivi
Vegetti
Allo stesso tempo ne emergono di altri da ragazza io stessa la donna vedo quanto per esempio gli stereotipi del femminile riguardino da sé duttilità appunto appunto dicevamo
Sempre con il rischio del del dello stigma della della della faciloneria no quindi a questa ragazza che cosa viene detto spesso si seduttiva bella e sexy
Così su Instagram avrei più follow Air per esempio
Però non stai attento a non farlo troppo sarà lo stigma della della puntano a se mi è possibile dirlo è dietro l'angolo tutti a fare che
Diceva Chiara Saraceno questa mattina
In un'altra conferenza sui soci alla diciamo così le campagne di insulti anno vedono al primo posto la donna poi l'omosessuale ma molto staccato e gli immigrati ma il primo
Diciamo perseguitato e lodo sì sicuramente sì il fenomeno ad esempio del cosiddetto ripensi porno del diciamo del della stigmatizzazione dell'umiliazione della donna in quanto tale sui social
è un fenomeno reale non c'è bisogno della vittima morta
Sappiamo benissimo quali sono i dati in Italia rispetto al femminicidio
Perché basta aprire un qualsiasi social
Dove possiamo trovare l'espressione misogino più spinta prendere vita ribadiamo che non è colpa dei media o dei sociali in quanto tali ma proprio di una società che ancora oggi è fortemente sessista questo sessismo però riguarda anche moltissimo i ragazzi vittime loro stessi a me
Di una società ripeto misogino e maschilista che anche nei maschi stessi pretende eterosessualità a forza performatività inutile dire quanti ragazzi io vedo che hanno l'ossessione già tredici anni delle dimensioni del pene no
La stiamo ancora e gialli come dire ha già già a tredici anni parliamone parliamone confrontiamoci per i ragazzi con i ragazzi ma anche soprattutto per noi adulti
Ma siamo tutti persone sessuata e persone in relazioni
Di genere sessuali affettive e quant'altro educazione alla sessualità
Dico paritario basata sulla valorizzazione delle pluralità delle differenze quindi inclusiva rispetto a tutti gli orientamenti è un'occasione e secondo né una cosa né che non dovrebbe andare sprecata
Grazie grazie Nicoletta Orlandi
Alle giornate della laicità quest'anno dedicate a Stefano Rodotà incontro felicità e condivisione incontro con Elena pulcini e Annamaria abbassarle c'abbiamo al microfono Puccini che professoressa di filosofia sociale presso l'università di Firenze che ha concluso il suo intervento dicendo
Oggi prevalgono le emozioni Christie cosa sono e perché
è appunto l'emozione di Christié non hanno molto a che fare con la tristezza nel senso in cui noi comunemente lo intendiamo è appunto un'espressione che molto nota che vi viene diciamo era contemporanei calda uno psicanalista che è ben Assayag che ha scritto alcuni anni fa testo il libretto sull'epoca delle passioni tristi
Ma anche a diciamo antecedenti più illustri della filosofia di Spinoza e così via che cosa vuol dire vuol dire diciamo sono quelle passioni che appunto creano forme di depotenziamento disse no che ci fanno andare in basso oggi si direbbe verso la depressione quella che appunto Spinoza chiamava l'artistico sia che è un concetto molto più denso
Di quello che poi oggi gli attribuiamo e che appunto si oppongono alle cosiddette passioni gioiose cioè quelle che invece potenziato il sembrano potenzia nel senso appunto
Dell'arroganza della come dire superficialità dell'onnipotenza che sono le patologie del nostro tempo no alle patologie narcisistica del nostro tempo va proprio nel senso opposto cioè di una come dire acquisizione
Di Potenza che mi mi porta poi diciamo ad aprirmi no la relazione con l'altro che poi una forma come dicevo durante la conferenza una forma di completamente o del Sempione
Qualcosa di ha banalmente altruistico buonisti cui etc me costitutivo no cioè ed è l'elemento che noi abbiamo che pensiero occidentale moderno ha fondamentalmente rimosso no tutto a vantaggio appunto dell'individuo
Che progetta che solitariamente no solitariamente la figura del mitica del promette da una delle figure che più ci rappresenta no
Eccone molto moderna
Non è molto moderna ma arriva fino alla modernità cioè come tutti i miti presidi attualizzano era in forme molto diverso no allora io molto giocato diciamo enemy anni riflessione sulle figure di proventi venderci gli sono prometto eh
Appunto il il l'individuo in qualche modo forte nove calcolatore progettuale in egoista interessato mentre Narciso è poi di fatto fallimento no di questo modello sono diciamo le due forme speculari
Che individuano un po'il percorso la nostra modernità e che hanno di fatto entrambe rimosso il soggetto quello che io chiamo il soggetto in relazione no per lungo tempo è stato confinato
Un po'identificata con le donne
Che in questo devo dire hanno goduto anche come dire di qualcosa di positivo no perché essere identificati appunto con un soggetto relazionale secondo me
è un'eredità importante che però atto ha comportato una doppia penalizzazione una penalizzazione delle donne in quanto escluse dal tre sfere del sociale della vita e così via una penalizzazione
Di tutto ciò che è in relazione no a favore appunto della come dire del di una soggettività il relata no cioè questo è un po'il mito del dell'Occidente da in particolare della modernità che c'ha portato un po'dove siamo dove siamo arrivati oggi ne vediamo anche
Le ricadute più violente no cioè questa appunto queste induca mia questo questa ricerca di immunità no che si riproduce un po'a tutti i livelli no del nella vita anche privata insomma non è venisse sociale
Possiamo dire che la relazione in serie spazio di arricchimento reciproco allargamento del proprio sé in senso di rapporto con l'altro
è stato ridotto anche solo nel quale le donne sono state confinate
Questo questo è proprio il problema io
Cioè le donne stanno facendo da decenni in grado lavoro appunto di recupero di questo elemento di questa dimensione rimossa
Che paradossalmente rimossa perché costitutiva dell'essere umano noi siamo esseri appunto vulnerabili carenti imperfetti insufficienti ci completiamo di fatto attraverso la relazione con l'altro
Che come ribadisco anche a partire dalla Conferenza né niente di altruismo uno banale buonismo e così via ma proprio appunto
Io mi trovo diciamo un potenziamento di meno nella nella relazione con l'altro l'espansione un'ampia mento diciamo più invece mi mi ritraggono nel mio mondo
I cui mistico individuale e sul squisitamente soggettive e così via più divento asfittico nomi atrofizzato perdo le ali potevo potremmo dire con immagine platonica insomma possiamo dire la condivisione come allargamento della ricchezza dei due che da soli avrebbero mentalmente assolutamente Titti che come dire è un ex e qualcosa che poi implica uno un forte coinvolgimento perché spartirsi qualcosa
Come dicevo è qualcosa di più che cooperare no che collaborare che creare comunità che sono tutte cose per carità
Che vado benissimo Vasco come richiesto condivisione appunto una spartizione no cioè io mi spartiscono qualcosa conta contezza e fondamentalmente quello che io lo trovo appunto
Un po'il fattore di cambiamento spartirsi le emozioni no nel senso che c'è una reciproca interazione in cui io cerco di partecipare il vissuto il sentire l'esperienza dell'alto se noi facciamo questo
Anche molto moltissimi dei problemi che oggi affliggono diciamo il nostro mondo il nostro pianeta e così via
Potrebbero in qualche modo trovare non certo soluzioni ma insomma delle vie da percorrere ecco
Vi è tra l'altro corroborate dalle ricerche sulle neuroscienze oggi ma che lei ricordava da filosofa risalgono a intuizioni io a spiegazioni che la filosofia adatto del comportamento dell'essere umano
Non so se sbaglio me ne viene in mente la Teoria dei sentimenti morali mentre
Ho sentito ho parlato non sbaglia il fatto è un grandissimo libro che io punto molto amato il che cito spesso perché appunto siamo nel Settecento Adam Smith che tra l'altro è stato vissuto come colui che ha diciamo lanciato il il liberalismo moderno che è vero però io e lui c'era una componente relazionale etica che poi si è completamente persa
E così si Hondo per esempio nasce hanno elaborato questa etica della simpatia alla quale parte esattamente dal presupposto che oggi chi diciamo coinvolgere i teorici dell'empatia Nocera io come dire mi rapporto io
Come dire partecipò a quello che tu sei che tu fai e così via
L'empatia è un'emozione di Kharja è stata definita da quindi non non sento per esempio qualcosa con l'intensità in cui la sente il soggetto in questione ma mi permette di capire quel di e di sentire quello che
Il soggetto sta sta approvando e questa diciamo è il punto zero no e il punto zero per
Creare una relazione o o confermare una relazione
E appunto aprire forme di condivisione che sono davvero oggi la cosa più più assente no c'è questa questi appunto questa immunità no questo
Continuo tutto nel mondo fuori
Chiudere il mondo fuori ma proprio come dire tirar giù la saracinesca no ma lo abbiamo visto anche in forme caricaturali ora nel dibattito elettorale no nel nella non formazione del governo e così via cioè queste bastano o non si va oltre questo da da qui si erige un muro no che non è come rimanere sulle proprie posizioni che per carità è una cosa legittima ecco sia proprio questa sensazione di e ed è veramente
Che poi è il risvolto anche a poi a livello sociale anche individuale non della della violenza no che
Anch'essa dilaga indifferenza e viole per riprendere poi la parola della mia giovane collega
L'indifferenza e la violenza secondo me sono due forme patologiche speculari del nostro tema intendendo per indifferenza sono diciamo la sua connotazione più negativa se vogliamo no
Ecco bisogna disegna un po'ricreare la dimensione del ed essere con insomma ecco dell'essere in comune
Torniamo a la donna nel ghetto che invece si trova in una posizione privilegiata per guardare lontano finiamo con Brianza andranno la fame di nascere del tutto
A Medina esce del tutto trova la frase straordinaria è stata ripresa da alcuni colleghi
E appunto allude a all'idea tratto è una fame che mai si placano cioè e e ciò che muove l'essere umano e ciò che dà un senso alla sua vita
E che lo spinge per l'appunto a anche uscire le assieme a noi nel senso di Dio o vivo dissi dolce io credo moltissimo anche nel senso dissi nella percezione della propria soggettività
Dei propri diritti chinò eccetera ciò che appunto alle donne è stato a livello secolare negato ma appunto il problema è
Come dire questo slancio no questo è lambita da questo slancio vitale che mai cioè che individua un po'la nostra condizione che se non lo tappiamo poi dal luogo
Ha delle patologie allora le donne hanno un accesso fosse privilegiato a questo no se riescono a recuperare la dimensione relazionale appunto rimossa no dall'Occidente dalla modernità e farla propria a partire diciamo dal recupero della propria autonomia e della propria soggettività sono in qualche modo privilegiate
Anche se poi ecco come dire in corrono sempre nel pericolo di tornare ad essere vittime no pensiamo oggi al alla recrudescenza della violenza maschile sulle donne nodo stolti indie il cosiddetto femminicidio e così via
Quindi devono sempre muoversi in una soglia molto dedicata alle donne
Però diciamo sono abbastanza forti appunto dal poterlo da poterlo fare almeno speriamo
Grazie grazie a Elena Pulcini
E con questa intervista si conclude il primo dei servizi che abbiamo realizzato nell'ambito della nona edizione delle giornate della laicità edizione dedicata a Stefano Rodotà e che aveva titolo sapere Aude
Abbiamo ascoltato Nicoletta Landi che ci ha parlato di piacere educazione all'affettività alla scoperta di sé e della propria sessualità
E delle la Puccini che ha affrontato il tema di come ciascuno di noi intanto Possa crescite arricchirsi nel rapporto con gli altri un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri