Salone del Libro di Torino 2018 - Conversazione con Massimo Carlotto autore del libro "Cristiani di Allah" (Edizioni E/O)

Radio radicale ancora dalla Salone Internazionale del Libro di Torino in diretta anche di sui social network in particolare Facebook e siamo in compagnia di Massimo Carlotto dal tornado radio radicale Massimo Graziani
Allora l'occasione di questa nostra nuova conversazione è una riedizione di un libero molto importante molto bello uscito esattamente dieci anni fa che si intitola cristiani di alla euro è edito da Edizioni euro qui ci trasferiamo il teatro operativo di questo romanzo è l'Algeria l'Algeria del mille cinquecentoquaranta mila cinquecentoquarantuno per l'esattezza e diciamo il mediterraneo e ovviamente ieri come oggi centro di uno scontro importante tra civiltà allora sono passati dieci anni da a questo
Da questo libro dalla prima pubblicazione di questo libro che mantiene però intatto i suoi le sue caratteristiche le sue punte critiche anzi né aumenta forse il significato l'ora raccontaci di questi cristiani di all'Aja anzitutto
Ma in che stia egli all'Ali o scoperti ad Algeri imbranato insieme al mio editore ad Amara Lakhous alla fine del libro di Algeri
Io ho scoperto che esistevano i rinnegati ma soprattutto ho scoperto che per oltre cento anni eravamo noi emigranti no che partivamo dall'Italia alla Spagna addirittura dalla Polonia
E andavamo dall'altra sponda del Mediterraneo nato aspetto che mi ha ha interessato molto è stato il fatto di scoprire che non abbiamo una storia condivisa mediterraneo si divide esattamente a metà e nessuna delle due parti riconosce la storiella va e questo è il motivo di un conflitto perenne che continua ad alimentarsi e non finisce mai pelata devo dire che ho avuto molto fortuna a scrivere questo libro perché ho trovato la documentazione grazie alla loro amministra della cultura che mi ha aperto le porte della Cittadella
Ecco i protagonisti di questo romanzo ovviamente sono dei rinnegati sono uomini che scelgono appunto
Algeri come una capitale soprattutto la capitale di libertà scelgono quella come nuova patria elettiva per che pensano che lì ci possono essere tutte quelle libertà negate tutto quanto quel diciamo quello che dall'altra parte del Mediterraneo appunto non c'è
Ecco e questo ci appare oggi leggendolo ovviamente come un come un paradosso un paradosso sia culturale un paradosso anche
Politico se vogliamo
Ovviamente poi la storia non andrà come come loro immagino perché ci saranno tante cose che non andranno al suo posto rispetto all'idea iniziale però è proprio forse l'idea iniziale di una libertà diversa idea iniziale di un qualcosa di altro che anima ieri come oggi questo dibattito
Sì in realtà delle città corsare c'era molta libertà per esempio c'è la libertà di culto per cui abbiamo gli ebrei che scappavano dalla Polonia dei pogrom polacchi si rifugiavano e le città corsare
C'era libertà voglio dire anche dal dal punto di vista sociale per gli omosessuali si è potevano vivere emesso mentre dall'altra parte li bruciavano rovo e ma soprattutto non c'erano le classi
E questo permetteva chiunque di potersi giocare le abilità attraverso poche attività l'unica attività lì di fatto era la guerra di corsa ma questo ha permesso a rinnegati
Di prendere il potere in tutte le città e quindi impedire per tre secoli che per tutti il potere religioso potesse governare le città questo ha permesso una grande libertà
E ovviamente mediata dal denaro ma cosa incredibile echi queste alla guerra di corsa colpiva una parte d'Europa la parte del sud d'Europa per rivendere le merci depredata il nord Europa per cui ad Algeri alla fondata abbaia di Algeri c'erano navi svedesi e cioè che compravano acquistava gli inglesi acquistavano dai corsari
Quello che era stato rapito
E quindi
è un sulla guerra di corsa e il primo meccanismo criminale
Il assolutamente organizzato che di fatto e intera gamba tesa dentro un sistema economico e in qualche modo lo governa
Ecco e ed è interessante vedere come i protagonisti di questo romanzo in qualche modo con la loro storia personale diventino perché questa è una cosa che mi piace specificare
La narrazione di questo libro è ampiamente collegata alla storia di questi di questi di questi due protagonisti che diventa in qualche modo la possibilità di leggere una società e penso che questo diciamo per l'argomento trattato sia diciamo almeno anche per la nostra letteratura un dato abbastanza inedita noi
Rivolgiamo lo sguardo tale società del vicino del lontano Oriente sempre con un intento in qualche modo antropologico saggistico quando in realtà non comprendiamo che forse quel ponte quella sponda diciamo di unione
Sia proprio nella storia delle persone e questo invece una diciamo una delle caratteristiche fondamentali e portanti della tua scrittore in questo libro c'è raccontato praticamente un serraglio di umanità nascosta
Ma da quella umanità nascosta comprendiamo diciamo tantissime cose come Stato perché anche diciamo unirle queste due esperienze l'esperienza ovviamente in un conoscitore di quel mondo ma diciamo facendo il il peso anche con una una cronaca un'attualità che dieci anni fa come oggi pone questa vicenda diciamo al centro del nostro dibattito pubblico
Ma
Appunto io sono partito da due storie di individuali e personali perché era l'unico strumento per poter descrivere un mondo
E c'era il pericolo come dicevi prima di arrivare con il nostro solito punto di vista europeo no e cercare di decifrare quel mondo attraverso i nostri codici e questo non è assolutamente possibile io avuto la fortuna di trovare la storia vera di questi due l'Anzhi che Necchi che si innamorano fuggono perché hanno il corpo li avrebbero e aveva assassinati corrono si rifugiano ad Algeri e Illy iniziano da un lato riscosso la guerra di corsa dall'altro a cercare di inserirsi in quel mondo
Uno vi si inserisce l'alto un po'meno però ha messo su questi due personaggi sono serviti da una parte per descrivere l'Algeri dell'epoca e quindi discorso all'interno della della guardi corsa ma anche il confronto con il potere di Costantinopoli
Che è sempre stato momento di conflitto e mai di pacificazione anche se impero ottomano comandava
Ecco infatti anche questo dato Jo politico dell'epoca è importante perché in realtà ci fa comprendere come spostando anche l'asse diciamo temporale però il la questione storica sia sempre quello comunque un baricentro che ne determina le sorti tutta l'area
E fondamentalmente diciamo una sorta di reazione a catena tutti quanti quei Paesi e forse in realtà proprio da quel punto di vista europeo questo non lo abbiamo mai pienamente compreso partendo proprio dalle storia
No ecco non solo ma
Quello che ho notato è che il fatto di non avere una storia condivisa tra le due sponde mediterraneo pone un problema enorme di comprensione delle aree geografiche
Celli mi sono reso conto che la lettura che noi diamo di tutta la storia dell'area ma soprattutto di quello che ha rappresentato il Costantinopoli e il Istanbul il l'Impero ottomano
Noi abbiamo una visione assolutamente distorta di quello che è stato perché lo vediamo assoluto dava la parte ovviamente di quella che fu una sorta di crociata continua e poi anche di difesa delle coste rispetto rispetto alla guerra di corsa
è interessante vedere come in quell'epoca nelle città corsare invece fosse visto il mondo cattolico il mondo cattolico non era visto come un nemico assoluto no ma era visto come un mondo con cui si poteva trattare anche dal punto di vista culturale i rinnegati da questo punto di vista sono impostati un ponte straordinario
Perché hanno permesso un dialogo che purtroppo però in quegli anni è stato senso unico
Il mondo cristiano di fatto si è sempre rifiutato di in realtà di capire di comprendere qui io ho scritto anche questo questo romanzo pensando proprio a questo tipo di di impostazione perché secondo me era importante far vedere ai mostrare ai ai lettori italiani che non sono una storia strana avventurose eccetera ma c'è una una dimensione profondamente che noi ancora oggi non riusciamo a cogliere
Ecco proprio in virtù del assenza dell'incontro se così potremmo chiamare tra le storie reciproche
Questo libero ci permette anche di
Diciamo coltivare una nuova memoria di solito la memoria
La si intende come un esercizio consolidato all'interno della nostra storia però memorie anche scoperta e quindi in realtà scoprire la storia di questo di questo mondo di questa diciamo interi diciamo integralità del del Mediterraneo ci porta in qualche modo a porci anche altre domande si pensava ad esempio che l'unico uno dei pochi episodi Chicchirichì che ha riportato dalle nostre
Diciamo antologie storiche di incontro è ad esempio la la missione di San Francesco in Terra Santa tra che peraltro avviene proprio all'inizio di tutto quanto questo momento
Capiamo quanto in realtà anche gli uomini che abbiano fatto da ponte siano stati colti e quindi forse per via anche della scarsità di uomini in questo senso che dobbiamo affidarci alle storie dei rinnegati per comprendere diciamo questa trasformazione
Sì tenendo conto che i rinnegati e dal punto di vista storico per noi non esistono destra e invece se vai ad Algeri trovi addirittura delle moschee che sono dedicate a rinnegati che poi sono diventati governatori di eccetera
E questo
è è un problema strategico dal punto di vista della comprensione
E è incredibile invece notare come sempre punti di vista comprensione agli uomini dieci anni fa a alla Fiera del libro di Al Jarreau
C'era un eravamo pochi di fatto europeo e abbiamo costruito un dialogo straordinario siete con gli autori di noir della zona Noiret in quel momento serviva per raccontare quello che stava succedendo
Non è stato pubblicato nessuno di quegli otto
Da dieci anni ad oggi cos'è successo chi tutti i ponti costruiti in quel periodo rispetto a uno scambio per ricominciare il nome del noir mediterraneo a trovare dei punti in comune è completamente scomparso cioè il conflitto oggi mediterraneo è tale che non ci sono più potenti ma non ci sono veramente nel senso che oggi bisogna ricominciare
A ripensare come poter costruire questi ponti da un punto di vista culturale perché di fatto esistono esistono però oggi non si vedevano sono praticate nessuno di nessuno ripercorre
Ecco soprattutto l'idea che punto con lo strumento del noir si arrivava a voi a comprendere e si arriva a comprendere diciamo anche l'interiorità di un popolo la parte diciamo anche di narrazione pubblica però la cosa interessante che in mezzo a questi dieci anni ci sono state le primavere arabe che dovevano essere ovviamente sono state magari da noi viste controllata in parità europea come un un momento di grande liberazione nella maggior parte dei casi spezziamo all'Egitto abbiamo ancora davanti agli occhi
Il l'abbiamo liquori per la sua risolutezza e la sua drammaticità spareggi terrigeni che che ci ha fatto minimamente aprire gli occhi su quello che accadrà per esempio un paese come l'Egitto ma
Abbiamo per esempio costantemente grana che che ci raccontano di quello che avviene in Libia di quello che ad esempio avviene nei dai Carly bici dove anche lì io trovo incredibile come di fatto si costruiscano delle prigioni nel deserto o diciamo a in prossimità delle città dove i rinchiudere gli appartenenti allo stesso continente e e questo diciamo è è è un altro un altro corto circuito
Ecco quindi paradossalmente diciamo sono stati anche dieci anni di grandi speranze disattese e quindi diciamo uccisi ci si ritrova un po'come in Europa forse da questo punto di vista con tante speranze potenziali tradire Boy
Da diciamo le istituzioni europee se vogliamo da un lato e con la nascita poi di movimenti che guardano sempre di più dentro le pareti di casa propria non fuori
Ma si primavere arabe sono stato un momento straordinario però oggi in realtà tutta la tutta l'aria tutto il Nordafrica soprattutto da zona della Libia
è un grande carcere è un e c'è stato un sostanzialmente un'imposizione europea
Che ha portato a questo a questo tipo di situazione per cui è l'Europa che vuole che vengano in rinchiusi in questi Lager dove succede di tutto
Queste persone che non hanno assolutamente nessuna colpa semplicemente fuggono da guerre e carestie
Oggi c'è anche la figura delle coop profugo che non è stato ancora riconosciuto ma che è strategico e ciò tante ecco questo tipo e dimensione è una sorta di occupazione militare da parte del gioco che sta Titti di fatto sta influenzando tutta l'area questo cosa ha portato che dal punto di vista culturale noi abbiamo cancellato in nome dell'emergenza emigranti l'area dal punto di vista culturale
Poi si pubblicano meno autori africani il cinema africano non gira più voglio dire non Circuiti a più perire c'è una situazione dei notizie non parliamo le notizie voglio dire alla televisione quando mai si parla solo dei migranti e questa è una situazione di conflitto che in qualche modo stiamo cercando di governare dall'Europa in maniera assolutamente tragica
E queste è un conflitto che che sta diventando veramente insanabile ma stiamo perdendo di vista una realtà chi ha bisogno di un grande sostegno anche ha bisogno si innanzitutto di comprensione
Ecco M. chiusura di questa nostra conversazione il la nuova edizione del del volume Cristiani di Allah
Alla una sorta di prefazione di introduzione di amara Lacus che non c'era un certo punto fa una riferimento che ho trovato molto bello dice che sei di Allah è un romanzo se lasciano per eccellenza Leonardo Sciascia amava ripetere il nostro è un Paese senza memoria verità ed io per questo cerco di non dimenticare l'autore del Consiglio d'Egitto incoraggiava gli scrittori a svolge due importanti missioni da una parte mettere le mani negli archivi per non lasciarli al dominio esclusivo degli storici
I romanzieri possono andare meglio le vicende passate aggiungendo emozioni sostanze vita hanno la capacità di coinvolgere di più i lettori dall'altra parte gli autori non devono avere paura di dire cose scomode e sfidare le maggioranze hanno il dovere di aprire le menti
E delle strade nuove ogni e profonda presa di coscienza dell'esteri seguita da una forte presa di posizione da grande letteratura è la combinazione armoniosa fra estetica ed etica fra memoria e verità
E dice Carlotto adempiuto a queste due missioni di memoria e verità come grande bravura
Ecco all'estetica e l'etica e diciamo è un tema enorme importante che però ovviamente tu abbracci perché chi sei di all'armi avviso anche un libro che ha delle venature di grande letteratura di estrema cui sia soprattutto nelle descrizioni dei corpi delle del mondo intorno di quello che si muove forse anche questo anche recuperare rispetto a quello che dicevamo prima immesso tra estetica etica ma anche tra la bellezza di determinati luoghi e saperli narrare perché altrimenti veramente perdiamo l'unico ponte che forse diciamo ancora si nega
Sì sì bella la scommessa era assente senz'altro questa ma ha fatto molto piacere il discorso del vedere che uno scrittore algerino cita Sciascia no e ed è incredibile come Sciascia sia importante voglio dire
Talvolta molto più all'estero che per noi recentemente sono stato a Dublino
Per una conferenza ed è arrivato un corso universitario di origine cinese che ha citato Sciascia lo conosceva benissimo questo voglio dire no punti di vista
E perché impotente Sciascia non solo dal punto di vista delle cose importanti che ha scritto apporto quello per quello che ha detto sull'Italia proprio anche da un punto di vista politico
E qui che è diventato un maestro un po'per tutti quindi va be'etica ed estetica sono sono all'Ascom una scommessa continua ma estremamente importante e stiamo perdendo anche la dimensione della bellezza di quello che c'è dall'altra parte del Mediterraneo mediterraneo non esiste più
Da un da questo punto di vista non è più una dimensione unica
E ed è tempo di pensare che è un mare chiuso no eppure la situazione e questa va ricostruito il questo tipo di dimensione tra etica estetica che
Sto facendo da da un po'di tempo un giro per le città del Mediterraneo e la la cosa che salta immediatamente all'occhio che ci sono dei punti in comune che sono immediatamente riconoscibili eppure basterebbe fare
Qualche chilometro in più per ritrovarlo il problema è che quel conflitto di migranti ci sta obbligando a una distorsione totale della realtà
Bene allora io ringrazio ancora Massimo Carlotto Cristiani di Allah inizio Dino grazie per essere stato nostro ospite Massimo Grazioli grazie
E grazie perché ci avete ascoltato il seguito fino a questo momento rimanete come perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale