Dibattito sulla nonviolenza

Buonasera solo Giuseppe video di radio radicale
Ci troviamo alla Casa internazionale delle donne non so che voi lo sapete ma siccome c'è un audio video registrazione lo rendiamo ridotto anche il pubblico che ci ci vedrà il PCI ascolterà
Ed è questa nostrana
Venuta qui alla Casa internazionale delle donne a Roma nel centro di Roma ci ha offerto grazie a Elena Caramazza cara amica Elena Caramazza che ho pubblicato un libro che si intitola Silenzio up GA
Pubblicato da Moretti e vitali cari vecchietto Alessandro Ruffini videomaker radio radicale ti
Fare una Suma
C'è un brutta parola fare un primo piano un primissimo piano di questo libro su cui poi ci soffermeremo in una seconda parte della della nostra serata che abbastanza complessa
Spero non complicata sì perché la seconda parte ci sarà dibattito sulla non violenza in occasione appunto della pubblicazione di questo libro che vedrà la partecipazione del professor Bruno Montanari che Vito già pensieroso professore scrive classi possibile di filosofia del diritto sono già da subito angosciati
Non la interrogando le farò domande facili va bene
Poi però se vuole il trenta e lode potrà superare un po'l'attrice a però si rilassi almeno poi Simonetta dissi sociologa dove lo clima ecco ciao benvenuta
Anna Pintus psicanalista junghiana centri una fila tendente a metà
E sono tutti su tutte psicanalisti junghiano e sì no c'è qualche Frediano
Ma no dico però tra lei sì galleristi solo di scuola pensiero unico è minacce mi toccherà fare pure prendere le parti di Freud stasera cosa dell'altro mondo
Francesca Scopelliti della Fondazione Enzo Tortora saluto in modo particolare perché Enzo Tortora radio radicale erano in simbiosi
Per meglio dire per radio radicale è stata una delle funzioni civili più alte tra per legge radio radicale servizio pubblico ma se dovessi esplicitare una delle occasioni servizio pubblico più alta è stata quella della tristissima
Dico tristissima vicenda non solo personale per lo Stato di diritto limitati
E quindi con grande piacere che io molto opportunamente stata inserita Francesca Scopelliti che già è venuta però da me ha detto però io alle sette poi devo partire che c'è un treno avverte preoccupato e poi Filippo somiglia mi pare che si dica così vero a si è messo proprio lì e venga interna così vediamo un po'ordini fisiognomica che è uno psicanalista anche lui junghiano iscritto
Ma prima di questo prima di questo dibattito che sarà ve lo dico subito senza relazioni scritte senza piedi come piace a me perché i dibattiti si dividono in due in due categorie i dibattiti palloncini e parlo serissimi e dibattiti moderati da me
Posso assicurare e vi posso assicurare che è un divertimento per la mente non pensate perché voi siete un pubblico televisivo per quanto colto che siete come dire contaminati
Dai dibattiti o presunti tali che ci imperversano nei talk show
A destra e a manca noi invece come Radio Radicale cerchiamo di affrontare le cose in maniera seria ma anche leggera con il giusto Patrice però la prima parte apriva parte e qui a responsabilità tutta di o quasi tutta di Elena che chiamo qui per a fianco a me
Tua soldi adesso due due compiti in due-tre minuti gli sintetici se gli diciamo giornalistica appariva primo compito quello di spiegarci è un po'come è nato questo libro su cui poi consigli inserire ci inseriremo noi adesso conta e parte poi ci saranno delle letture a cura di Maria Maria letizia Coronika e Pino Ammendola che poi presenteremo con in maniera più precisa e e quindi spiegaci imposti piega soprattutto i numerosissimi bivio ascoltatori di radio radicale di che cosa si tratta
Allora
Nell'agosto del mille novecentosessantotto allora mi trovavo a Cracovia e facevo ero studentessa in medicina facevo nostalgie di pratica in un ospedale pediatrico e quindi ho potuto assistere e vedere di persona le ripercussioni
Che ha avuto sul popolo polacco tutta la vicenda di Praga investimenti agosto
Il ministro qui da molto che la gente polacchi erano fossero convinti poco odiando i russi che c'era stata una minaccia di egemonia della Germania in questo movimento di Dubcek come se avesse di non avesse abbandonato le le sue mire imperialistiche
E pensavo che questo fosse dovuto alla propaganda sovietica
E alla mancanza di notizie che finché non affluivano dal mondo occidentale poi mi sono resa conto che le vicende dell'ultima guerra avevano segnato inconscio collettivo di quei popoli in mi mi misura sicuramente sconosciuta ad altri popoli europei
E quindi non so se il tempo lo permette citerei alcuni passi di una giornalista di Praga conosciuta come la testimone di Praga con Milena scese in campo sì
Milena Gesù Inca che nell'ultima guerra lei che non era ebrea girava nelle strade di Praga con la stella di Davide sul cappotto aiuto diversi
Per aerei anche partigiani ad espatriare
Quando ci fu l'invasione di di pratica nel ma sotto il trentanove il clima era mi stupisce che il clima era veramente molto simile a quello che io in mare o immaginato volgesse i protagonisti del mio dramma dice Milena
I bambini sono entrati a scuola come d'abitudine gli operai e gli impiegati sono andati al lavoro come al solito i tram erano pieni come sempre sono le persone erano diverse
In piedi fermi stamane in silenzio
Non ho mai sentito tanta gente tacere
E quando Mussolini disse che un popolo che non era capace di un gesto di ribellione di fronte all'invasore meritava la la sorte che gli era capitata perché era maturo per questo anzi dice più che maturo marcio Milena dice sì avremmo potuto sarebbe stato bello fare un gesto e versare il sangue per la patria ma il popolo ceco aveva il dovere di stare tutti uniti
E difendere la terra su cui camminiamo la lingua che parliamo la cultura che abbiamo creato le canzoni che cantiamo
Siamo otto milioni troppo pochi davvero troppo pochi per un suicidio ma abbastanza pepite
E ovviamente la l'invasione di Praga è stata per me un occasione per interrogarmi su problematiche esistenziali più vaste
Come rispondere alla violenza combattete morire uccidere convivere ma allora perché vivere
Tutti gli interrogativi esistenziali perché del del male perché del dolore
Che senza dare la vita quando sembra che un oppressore abbia distrutto tutte le tue speranze e quando tornai a Roma mi venne in mente appunto di scrivere un dialogo filosofico
Silenzio pratica
Caprara che è contenuto in questo libro ma in questo libro non è contenuto solo il tuo dialogo silenzio strada vogliamo anche dire che cosa
Comprende anche questo dicono no allora io dunque questo libro ha delle agli altri interventi di miei colleghi che hanno fatto dei hanno hanno parlato su questo dramma una mia risposta e altre riflessioni che riguardano più diciamo il mio lavoro di psicanalista junghiana perché proveniente
No e allora tu adesso noi avevamo concordato questa parte iniziale perché non sapevamo dove per meglio dire non sapevate dove sistemarle poi gli ho dato un suggerimento di somme più opportuno di cominciare
All'inizio ci saranno Maria letizia Gorga che invito qui
Benvenuta Marietti un applauso non lo facciano
Ecco allora
è stato anticipato che voi svolge elette
Trenta minuti circa di lettura e io pregherei di spegnere i cellulari o quantomeno di metterci
Un silenziatore perché diventa antipaticissimo poi il momento questa prima fase ma anche per la seconda fase e vale per i i relatori in modo particolare a a cominciare dal sottoscritto
E allora Maria letizia porca attrice immagino
Immagino anch'io da da qualche anno
Teatrale immagino ancora non solo non solo ogni tanto mi concedo anche alla televisione mio malgrado però
Sì insomma diciamo che e questa è una è una suddivisione che facciamo in Italia è quello di dividere gli attriti altra quindicina di televisione all'estero non funziona così l'attore attore
Sei per perché in Italia c'è una differenza di diciamo così anche assiologica tra il teatro il cinema e la televisione purtroppo questo ahimè sito ecco e poi invece Pino Ammendola con due M attore anche lui
Da qualche annetto sono vecchietto che aveva cominciato molto presto da ragazzino
Napoletana sono napoletano se però vivo a Roma ormai da settantacinque quindi passato più tempo a Roma che non a Napoli benissimo allora vi ascoltiamo in religioso silenzio
Negli attacchi per gli attacchi ci costa sta
E io se più uomini
Solo che si vuole le potremo lottare ribellarci
Sono certo che usando le armi
Ne abbiamo viste quella stessa fede che ora ha cercato di affermare
Potrei darti mille risposte
Potrei dirti che sono un angelo
Un Demone
Che sono lo spirito di verità o un pensiero divino
Ma sarebbe falsa
In realtà io sono un limes Rimini pile
Qualsiasi definizione mi ucciderebbe
E la garanzia della mia eternità
Se voi proprio dal mio nome diciamo che sono una tu ha possibilità di essere
Senza la sicurezza di riuscita si intende
Perché dovrei parlare Conte io non ti ho chiamato
E poi perché dovrei credenti che mi dice che tu non sia un fantasma
E chi ti dice che tu sia più reale di me
Guarda bene
Il tempo ti avvolge
E ogni istante ti costringe a non riconoscersi più
La coscienza della gente deforma la tua immagine
E la congela
Anche coloro che ti amano a volte si impadroniscono di un tuo simulacro con l'illusione di averti infine posseduto povero batuffoli
Dovete ritroverei
Come potrei sapere chi sei
Ho semplicemente se
Tu sei
Sempre molto saggia
Allora Chimenti non avremmo dovuto combattere difendere la libertà usando la violenza quando è necessario si deve usare anche la violenza
Noi non opprime Remo nessuno
Non opprimere Eastern nessuno dici
Se voi aveste la forza dei sovietici e la usasse forse non rimarrebbe più vita nel mondo
E se anche vincesse
Germinara ebbe sulla terra ancora calda di sangue il seme della potenza
E non è da vigliacchi salvare la vita a prezzo di ciò che c'è più sacro della vita stessa no non ti ho suggerito questo
Non fra intendermi ma tu affermi che l'unica soluzione sì alla guerra
Cosa ti resta fra le mani quando il rinnegato la vita percorre sarebbe la vita per salvare che polvere salvare la vita salvare la vita è rispettabile nella legge fondamentale
La trasformazione
E percorrere il calvario del divenire
Dopo la guerra non vi sono né vinti né vincitori
E la pace
Non nasce dalla conquista
Ma dalla stanchezza
E dunque così debole la tua fede che hai bisogno di armi per affermarla Packers della fede e ciò che non esiste e una libertà che non sarà mai vissuta regni neghi allora la tua fede no no
Perché vedi i miei ideali mi sono stati strappati violentemente e ora non possiedo più nemmeno l'illusione
Il Santo vuoto adesso
Non c'è nulla che mi appartenga
Nulla
E ANIA
Da anni
Ecco
Nonostante il nostro oblio
Sembra che la natura Contini a dipanare per noi figli del destino non ho voglia di uscire
Non potrei soffocare me tutta questa sofferenza che mi circonda di il pensiero rabbia unica forza non puoi sottrarmi alle sue esigenze
Se a suo carico
Ma vorrei tentare di darti qualcosa che tu non possiede ancora
La pienezza della vita che ho detto tante volte che non posso volere la vita senza averne prima compreso il senso ma bisogna pur cominciare a vivere prima di aver compreso
E cominciano a camminare prima di sapere dove si è diretto se
Se l'osso
Tu riesci a non porti domande a me questo non è possibile
Perché ANIA l'insulto del dolore ferisce a morte il nostro sogno di felicità perché appena e che il dottor di aver finalmente spiegato reali verso una promessa di libertà
La violenza di un oppressore tronca il tuo futuro
In questa invasione ANIA
Io non vedo solo una prova della cattiveria umana
Ma quasi segno del nostro ineluttabile destino
Ogni inizio porta già con sé la fine
In questo mondo bene e male
Dolore e gioia
Sono impegnati in una lotta mortale
Non potremo salvarci se non accetteremo come nostri la sofferenza
Lo sbaglio e perfino l'occulta
Non mi sembra ingiusto essere costretti a peccare
Però ci siamo costretti se vogliamo vincere
E soprattutto mi sembra ingiusto soffrire
Noi vogliamo incidere i segni della nostra vita sulla pietra dura invece i giorni circolano tra le dita come acqua corrente
Stiamo lì impotenti col dramma della nostra inutilità
Perché tutta la volontà di lotta tutta la scienza tutto l'amore che ci portiamo dentro
Sono assolutamente Vanni il silenzio e il buio si richiudono infine su ogni vita
E quando stanchi di soffrire cerchiamo di difenderci dalle inefficacia dei nostri sforzi
Il veleno dell'indifferenza si diffonde nel sangue
E rigidi celermente il mondo diventa un deserto
E la vita
Una morte anticipata
Ci giova forse poter scegliere tra morire per violenza e morire per stanchezza
Da dove attingiamo ANIA questa sete di restare perché continuiamo a compiere tentativi di eternità
Anche se tutta la realtà ci smentisce
Non ti accorgi TAC e il nome dell'eternità
Tu rifiuti la vita
Per paura di soffrire tu
Edith l'esperienza fuggì tutto ciò che particolare perché precario e scambi così l'immortalità
Con la morte
Mai più potrei ritrovare l'eternità dietro di te
Ma davanti
Quando avrà i consumato la tua vita fino in fondo
Essa forse ti verrà incontro dal cuore stesso della morte
Ha fatto
Ma perché se così è assente non lo vedi
Io sono qui
Ti desidero
Ma tu non mi vedi neppure
Io lo sento
Tu non vedi nelle mie lacrime nel mio sorriso a volte mi sento naufragare nella lontananza del tuo sguardo
Ma come noi non comprendere tutta la bellezza del corpo
L'irresistibile incanto di un momento vissuto con tutto il peso del nostro essere
Non capisce
Che è l'essenza della vita rimane attraverso la tempesta del tempo e può liberarsi
Luminosa e carica di ritrovata Energia solo quando abbiamo fatto morire tutti gli involucri secchi che lo avvolgono
E la soffocano
Dobbiamo affrontare la morte per vivere bar classico
E non solo nell'ultimo giorno ma ogni giorno
A piene mani TAC
Rilassati tre braccia vai avanti
Io non ti posso dare la certezza che tu ritroverà i ciò che lasci
Ma ti dico di rischiare
Vale la pena
Abbandonati al futuro
Cammina Remo insieme
Il nome di cose ANIA mi chiede di accettare un destino che non comprendo
Io non so neppure
Se voglio dire
In fondo nessuno può obbligarmi a vivere
La vita è drastica da Clark
Ciò che perdi ora
è perduto per sempre
Tu credi di conservare tutto
I tenerti aperta ogni possibilità rifiutando dividere il momento presente ma
è un'illusione
Tuttora vi sono un teste esso impoverito
E nel tuo cuore il peso spietato dell'incompiuto rimasto basta
Basta tu non sai quello che dice
Parli così perché vorresti che tutti i miei pensieri si rivolgesse vattene
Ma non capisce che io non posso vivere senza un ideale non posso restringere il mio orizzonte mentale a una sola persona
Non io
Ma la verità Ettorre spinge tifa ribellare
Hai mai provato esplorare
Un'anima baccalà
Assai
Possiede spazi infinite
Spazio infine
Vedi amico mio prediche abisso che separa Dania
Sei proprio sicuro
Hanja terribilmente concreti
Lei afferma il suo essere con la stessa violenta certezza della natura con la stessa caparbia ostinazione della vita
Io ho tagliato il filo che ricollega alle origini il mio regno e la ragione la mia arma il mio pensiero
La mia meta alla la fulgida ma fredda De Rita
E se proprio certo che una causa esterna
L'armata sovietica chi abbia strappato la tua fede
Non non credi che tu non sia andato fino in fondo a te stesso alle sorgenti del può essere fino a trovare ciò che restituisce la gioia
Nella miseria
E la libertà nella schiavitù
Ciò che cerca la vita
E la salva dalla morte
Forse ho avuto paura
Di bere l'ultima goccia della tua solitudine
Forse così
Il viaggio in se stessi è arduo lo sai
Si rischia di ritrovarsi nel vuoto senza potere tornare indietro
Capisce che l'uomo oggi alla potenza sufficiente per distruggere il mondo se sono lo sfiora il pensiero che tutto è senza senso
Un solo uomo
Potrebbe oggi decidere il destino del mondo intero
Il vero scopo della vita non si trova in un nemico da combattere no no no no sono tutte sciocchezze io non sono responsabile del mondo
Se un Dio l'ha creato questo mondo avrebbe il dovere di comunicarci la sua intenzione finale
Questo avrebbe il suo piano facciamo parte anche noi e se il mondo fosse stato già creato
Se invece si creasse ogni istante
Vorrei dire che Dio continua a creare
O che voi continuate a creare
Non chiedere addio conferma sulla validità della tua fede
Tu
Tu sei sono responsabile di ciò che fermi allora perché pilota CEI
Ma don Piero Cecchi dio
Ora
Non lo cercare in cielo
Non ti risponderà
Cosa devo fare dunque
Non lo chiedere neppure a me
Sei libero
Libero di scegliere tra bene
E male
Il male
Che cos'è il male guarda ne siamo circondati non riusciamo lo scorge comunque in questo mondo corrotto
Ma non sappiamo da dove viene
Non ne siamo i veri responsabili
Perché il male non ricade sui primi che l'hanno voluto ma anche il male ha diritto al suo posto nell'armonia dell'universo adesso esageri
Allora vuol dire che che non ce ne libereremo mai mai non c'è altresì Iandolo
Nomineremo subito dei suoi rappresentanti da deportare
Illudendosi così di averlo definitivamente sconfitto
Noi possiamo solo riconoscerlo come parte della realtà
O almeno assimilare ciò che possiamo tollerare
E così trasformare l'anno
La quale sarebbe allora la nostra colpa
Difficile dirlo
Forse un tempo gli uomini si sono inebriato io a tal punto del dono dell'esistenza
Da grappa Arsia l'orgoglio della propria individualità
Dimenticando
Ciò che ci rende simili
No proprio no
La nostra vera identità la costruiamo solo nell'incontro con l'altro
è vero
Ci misuriamo con il dramma di essere unici
E perciò insostituibili
Questo dà le vertigini
Io mi non mi sono mai sentito così solo
Non riesco quasi più a vederti sei diventata quasi trasparente
No no no non mi lasciare il sì Perego parla parla ancora
Altri che posso afferrare le tue parole impadronirsene
Qualche io posso a tendergli la mano
Se mi sentirò svanire nel nulla no parla
è giunto il momento di partire
Se io non sparisse
Tu non vi per istinto
Si aggrappa resti a me come a un idolo
E non crede resti più nella tua ispirazione
Ricorda
Ricordata tra io non ti lascio niente
Metta Aronne
Nei fatti di cui tu non abbia il diritto di dubitare
Sì almeno ANIA fosse qui davvero
Ecco qui
Vaclav
Se io ho fatto un sogno stanotte
Ascolta
Apparteneva a un villaggio
Che era bombardato dai libici
Le case erano grigi
Diroccate tutto era avvolto nel fumo
Durante non c'era un deserto
Io capii che conquistare quel deserto
E spostare al di là di esso il nostro confine significava
Essi salti
E allora avvolta in USA io cominciai a camminare tenendo in mano la nostra bandiera
No un momento terribile mi soffiava contro
Mi respingeva io continuavo ad andare avanti a testa bassa pregando che le forze mi registro
Che ho incontrato sul mio cammino
Dove c'era ancora qualche palme che ho chiesto dell'acqua
Non osavo però rivelarsi mio Progetto per timore
Che tu lo considerarsi pazzo
E non volessi seguirmi
Combattuta tra il desiderio di rimanere lì per conquistare il tuo amore e la volontà di portare a termine il compito presa
Infine ha proseguito il mio minaccia
Senza parlare
Senza chiederti niente
E nel silenzio
Ho avuto la certezza che tu
Camminate insieme a me
Ci siamo inoltrati nel buio
E nel referendum
Anni
Credere che era non puoi sapere quanto sia importante per me questo sogno
Anzi
Che cosa potrà significare
Forse che anche ciò che non ha foce ci appartiene
Anche il deserto
è nostro no era solo un sogno non ha fatto niente di buono tu hai veramente iniziato la conquista di un deserto
Io so solo che gli uomini non possono vivere senza idee
Martedì
Neppure le idee possono vivere senza uomini
Ci sono se stessi
Spiegare capire come te
Tu non hai bisogno di capire tu sai già
Abbraccia
Lascia che ti guarda
Come sei cambiato a Bach
Che il miracolo è avvenuto
Questo sguardo
Da dove nasce
Da lontano anni
Da lontano
è come se anni anni avessero solcato la mia anima questa notte
E come se si fosse ride è stato in me
Non ricordo secolare
Mi sembra di aver vissuto altre vite
Questi alberi queste case
Tutti quei volti tv io li conosco dall'eternità
Sento che i miei passi lasciano un'impronta sulla terra dove cammino
Mi sentivo impotente ANIA mi sentivo in una gabbia di ferro e di fuoco vede battevo protestato ma ero roso dalla rabbia e dall'odio
Ero pieno di nulla
Parlo solo di Fincher nello scopo che potesse in qualche modo giustificare
La mia presenza del Monte
Non c'è più ribellione in tre
Cosa
Chi ha illuminato
Un personaggio
Un personaggio che mi ha perso stanotte
Non esisteva veramente pena
Mi ha donato la sua consistenza
In cambio della mia Evanescence
Soltanto adesso ANIA posso combattere veramente
Ora sono abbastanza forte per continuare a costruire quando tutti distruggono
E senza paura ti giuro urla eroi in faccia la verità quegli ipocriti che la profana no
è impossibile trasmettere qualcosa a chi non vuole ricevere
Anche quei poveri soldati russi
Crede che abbiano colpa una
Sono stati interrogati
Per anni e anni hanno bevuto nella loro Coppa il filtro sottile
Di un mito di grandezza
Di ANIE
Adesso il mondo ci considera sconfitti
E ci compiangere
Ma io ti dico che nessuno nessuno può giudicare dall'esterno se un uomo o un popolo
Sì ha vinto
Oppure vincitore
Mica ve la cavate consiglia bravi bravissimi
Regolazione no io devo dire questo dialogo intanto mi han fatto confermato tre cose la prima la capacità di scrittura Elena veramente
Grazie a
Perché magari
Uno è capace di scrivere un messaggio in un italiano brillante bene rapidissimamente capita di poter riscrivere capire alla capacità di scrivere anche un dialogo dei scultori o così o viceversa sai scrivere un testo teatrale ma come saggio
Sole che altro segno
Ma le altre due conferme più generale sono che insomma il teatro il tema del bene e del male arrestato il tema forse principale Faust chiaramente consigliere vero
E e non sono forse la mente il secondo è il secondo invece Gabriele Lavia l'anno scorso ha pubblicato un libro
Sull'importanza di studiare il latino il greco civiltà classiche il classico per capire la contemporaneità e Louis sostiene qui vorrei vostro parere
Che i primordi Paroto commi di quella che poi sarà chiamata democrazia sì il ring riscontrano
Nel teatro
Sul dialogo d'insulto io non molto dialettico uno con l'altro mi pare che e quello che dovrebbe essere la democrazia capacità di ascolto
Capacità di rum minacce di quello che dice l'altro e capacità di interloquire con l'altro per proporre anche una tesi alternativa per non contraria
C'è un contratto a me non solo ma anche la capacità di
Soffocare quelli che sono istinti naturali indicazione
E gli affari filtrare attraverso il ragionamento del dialogo con l'altro
Quando lui dice
Che cosa ha cambiato il tuo sguardo un personaggio del contratto che
Si è preso la mia evanescenza e mi ha dato una consistenza perché mi ha permesso di capire come essere prigioniero della mia rabbia mi impedisce di costruire veramente se fondamentale bene il teatro
C'era sempre consegnato dall'antichità questo grande tema
Del rapporto anche con l'immortalità con quello che destini Co con quello che ci viene da una divinità come cosa possiamo fare noi
Subire quello che ci viene in qualche modo consegnato o che capacità di intervento abbiamo noi uomini in relazione anche con la trascendenza
La nostra piccola immanenza cosa possiamo fare questo il teatro l'affrontato da subito con i grandi Sofocle Eschilo no Euripide e questa è una cosa che poi è stato sempre un tema al nodale del teatro
Quindi ritengo che questa sia proprio
Spesa in nella piaga
Voi il il teatro stesso per sua natura questa caducità straordinaria si crea in quel momento e muore in quel momento in cui il fatto e quindi questi sono
Lo fa scomparire lo rende eterno contemporaneamente noi facciamo parte di questo di questo meccanismo di questo fluire quindi noi sentiamo la fragilità del lavoro che facciamo e nello stesso tempo anche questa sua capacità di eterna sì
Questa fragilità
Grazia Maria letizia Gorga
Dunque una do subito una notizia logistica i LSD e sono tre ma i relatori compreso il moderatore sono sei per cui o portiamo tre serie secondo la l'aritmetica oppure dovremo superare le leggi della fisica e della metafisica
Poi una volta senti ma queste girofondi possono funzionare no hanno
Allora va bene
Allora chiamo
Intanto e poi vedete come organizzati con le sedie Simonetta Bissi
Bruno Montanari
Filippo Polonia
Allora siccome allora qui mettiamo
Sei mettiamo le due quei è un'altra sì
Allora non è squillato un cellulare proseguiamo su questa Weltanschauung grazie
Ci siamo entrati in azienda allora come e
Professore alla
Semplifichiamo
Francesca
Perché
No io vorrei allieve alla mia sinistra una bella donna oltre che alla mia destra posso
Cielo alla destra ma voglio pure a sinistra par condicio che sa insieme ancora in crisi di governo non vorrei nove
No il professore sì c'è un'altra sedia solo una riduzione
No no ma non stringe allora
Professore qualora meglio adesso lei però io
Allora
Poi quando no ma tanto passeremo al microfono per cui professore credo che potrà parlare anche dei divise poi preferisce anche avanzarsi allora seconda parte di questa appuntamento dibattito sulla non violenza devo dirvi che già che non solo che cosa sia la non violenza su cui voi vediamo se i nostri amici qui
Avranno una unica concezione ma anche sul modo di scrivere non violenza perché Elena ti ricordi tu mi avevi proposto una bozza non trattino violenza
Ma io invece che ho proposto sulla linea anche Capitini Annetta negli Anna non violenza tutto attaccato
Allora una presentazione velocissima de i relatori mi hanno mandato i loro problemi cui loro curricula ma preferisco che siano loro stessi
A presentarsi in trenta secondi così scegliamo un po'il ghiaccio allora
Cominciò con o Simonetta Bbc la sociologa
Allora sociologa generico generale qui abbiamo uno dei decani della sociologia Mino Vianello non lo vedo adesso e infatti fino a Vianello ma adesso non c'è governo scelta adesso allora Simonetta Bbc di cosa si occupa in trenta secondi setta dunque dovrei dire Sociologia generale commenta tenere diciamo
In realtà mi sono a la Sapienza mi sono interessata dei fenomeni contemporanei del mutamento sociale negli ultimi anni ho lavorato molto sui migranti e sui diritti umani
E l'ultima mio lavoro invece si è occupato del è un pamphlet che si occupa Dellas società occidentale che si chiama se vi interessa la maggioranza assoluta
I conformisti del ventunesimo secolo quindi in piena attualità
Sarà un libro in sette volumi e di conformisti ce ne sono dare una repubblica fondata sul mainstream del conformismo poi Anna Pintus psicanalista junghiana
Benvenuta Pinto
Allora la mia breve presentazione io suono del molti anni una psicoterapeuta junghiana che lavora solo privatamente
Vengo da un
Tragitto lavorativo nella diciamo nei servizi pubblici l'istituzione pubblica
E nella
Diciamo del corso degli ultimi anni soprattutto forse negli ultimi dieci
Il mio interesse per il rapporto fra cinque inconscio personale inconscio collettivo e quindi dinamiche no
Sì sentirà la struttura sociale quella individuare psichica
Sono sempre più rilevanti
Ed è questo il no il tema che più o meno di sottofondo in altri momenti meno di sottofondo mi affascina e mi appassiona svolgo attività didattica presero sostituzione scritto con sé
Anche relative a questi temi bene canta queste prime presentazioni devo dire che c'è una differenza di impostazione tra quella giornalistica che privilegia il Kronos
E quella invece dei gli psicanalisti che ove anche sociologi un po'meno di perfidia privilegiando invece il Kairos ma io mi terrò molto legato sul però non sa da Jean Dominique bevi
Su un Kronos delimitato di esprimere il boss convinta Rocca Irons
Allora abbiamo presentato due donne non c'è due senza tre
Alla mia sinistra l'indisciplinata Francesca Scopelliti della Fondazione Enzo Tortora sì io io
Uno titoli cioè io sono una giornalista di batterie leggere come la moda lo sport lo speck taglia corto il cinema la televisione
Costretta a un certo punto a occuparsi di cose serie dopo aver vissuto accanto Enzo Tortora la vergogna del processo napoletano
A quel punto ho cominciato a fare politica con i miei radicali Marco Pannella Emma Bonino Gianfranco Spadaccia
E continuo ti tuttora anche se non sono più nelle sedi istituzionali ma soprattutto adesso mi occupo della fondazione Enzo Tortora per la giustizia giusta fondazione che ha voluto Enzo come volontà testamentaria
Con la speranza che prima di morire io possa vedere qualcosa
Di riformato nel nome di Enzo e con la speranza che il sacrificio di Enzo che è morto di mala giustizia non sia come scrisse Enzo Sciascia una illusione
Leonardo Sciascia
Devo dire dico adesso sono presso la libertà di
Definirla un po'un po'disciplinata ma in piace mi piace che sia così Francesca Scopelliti senta nuovamente inutile ma subito mi danno dell'indisciplina
Allora scusa
Allora scusa adesso chiedendo teme volevi andare prima delle sette che ho dovuto bloccare
è squillato un solo cellulare e non era il meglio
Proseguono ecco no però detto questo io vi devo dire siccome prima si parlava con Maria letizia della del teatro e l'essere attore in teatro e in Italia della televisione
Enzo Tortora faceva televisione
Ed è uno dei pochi casi dei pochi casi ormai in via di estinzione in cui io se fosse stato insegnanti di lettere avere detto i miei allievi seguite le trasmissioni di Enzo Tortora della lingua italiana viene sottoposto
Non solo la grammatica e l'Ostuni Pia ma proprio la costruzione tattica silenzio torto
Da ed è
Vedi che semplici per le altre realizza quello è Noemi è un attore poi napoletano va be'lo perdoniamo no non ben posso fare intervenire da lì poi faremo un dibattito a vostro rischio e pericolo
Perché per quanto molti siate qui siete una infinitesima percentuale di quelli che ci seguiranno e parlando da lei per quanto sta vittoria possa essere la sua pronuncia teatrale non ti sentirai nessuno
Allora poi abbiamo
Il professor Gobbo Bruno Montanari filosofo del diritto professore
E mi dice che non non non lascia me la libertà di dire chi è perché è più rischioso
Niente io riuscire nel conclusioni Stato sì
Quello professore universitario che sono in pensione ormai su un vecchio e quindi sono in pensione
Ho insegnato Filosofia del diritto e simili
Simili perché non c'è nessuno vari esci maggio anche la voce da vecchio che non funziona capisce ci Bangkok
Ho insegnato oggi rogato perché ha insegnato a Bari a Catania in Cattolica a Milano c'ho fatto un po'di cose va bene va benissimo
Va benissimo quando parlava di simili uscito un libro
Del progetto del sud suo collega Mario lo sanno Norberto Bobbio una biografia intellettuali culturale per precisamente pubblicato da Carocci e nel primo capitolo lo sanno ricostruisce le e carriere la carriera di Bobbio che molto simile a quella di tanti filosofi del diritto della prima metà del Novecento
Cioè da filosofi del diritto Positano spediscono a filosofia della politica la facoltà di Scienze politiche alcuni appunto non tutti però c'è sempre questo dibattito quinti un filosofo del diritto
Più di un filosofo la politica anche un filosofo della politica
Sì però insegna filosofia pero insegnano un allievo di Norberto Bobbio insegnato alla alla Statale filosofia del diritto
Ho poi abbiamo messo un po'in castigo però insomma saprà farsi valere Filippo s'umilia psicanalista anche lui junghiano nonché scrittore
Sì anch'io sono psicanalista junghiano citiamo tra scopo questa attività clinica di fatto la mia attività attività clinica lo sporco e Roma
Quando è capitato nel corso degli anni di pubblicare anche di ritrattare letterario questo e quello di questa sera un'opera letteraria
Sia di poesia che di prosa per questa doppia natura troppo qui per
Per Rinaldi belle e positive quei libri di poesia
E per gli otto un romanzo
Allora cominciamo questo nostro dibattito che ripeto sarà abbraccio senza relazioni scritte perché cerchiamo di fare due possibilmente anche tre gigli
Però siccome parliamo di non violenza ef è fuor di dubbio che dobbiamo in innanzitutto capire che con sei la non violenza
Perché insomma le accezioni di questo termine non sono univoche diciamo anche che possono essere anche contrastanti l'una con l'altra
Basta considerare anche i protagonisti almeno solo restando in Italia per mano allargarci oltre confine
Di capire che cosa si intende per non violenza due nomi su tutti la concezione tipo non violenza di Aldo Capitini era diversa non collimava del tutto con la concezione di non violenza di Marco Pannella e allora forse lo devo chiedere lo comincio con la socio sì perché i sociologi hanno il compito di vivi anche fare un'opera di comparazione Simonetta Bbc dal punto di vista
Della analisi sociologica che Corsello hanno non più le sa
Ed è ancora attuale nella concezione lei nega
Niente veramente non violenza
Non è un'accezione definibile univocamente dico subito perché
Perché è chiaro che alla domanda posso uccidere immutabile risponde il quinto comandamento tu non ucciderai
E questo appunto come ho detto è immutabile però questo vale per le persone per le comunità perché ci sono molti casi in cui la violenza legittimamente
Esiste quindi
Alla risposta tu non ucciderai
La legittimità quindi il diritto può rispondere tu lo puoi fare questa stanza semplice dalla legittima difesa più o meno lasca secondo i vari ordinamenti alla pena di morte che per esempio lo Stato pontificio ha eliminato soltanto nel due mila e uno
E quindi non ho quindi la risposta univoca secondo me non può esistere ma io me la sono posta e poi dopo servono il momento se lo facciamo al dibattito con soste limarlo dopo mi sono posta un'altra domanda che riguarda invece più direttamente il dramma di Elena Caramazza
Qua qua come si può interpretare la quale reazione può avvenire una persona di fronte a una sopraffazione quando c'è uno squilibrio tra le due parti e quindi su questo poi avrei piacere di parlare successivamente poi c'è no perché il discorso riguarda anche che cosa si intende per violenza nel momento in cui per esempio chi detiene la verità con la V maiuscola
Anzi non non non può concepire altra manifestazione della sua verità che attraverso degli atti di violenza tutti i terrorismi ce lo dicono dal nostro uccisione di Aldo Moro al terrorismo dell'Isis a chi in nome di Opera il terrore
Quindi la prima cosa che volevo dire a proposito ritornando al dramma che secondo me è un elemento importantissimo che un'arma contro la violenza e come è successo con baccalà ma un'arma contro la violenza è il dialogo e il dubbio
Laddove c'è il dubbio si infrange la certezza dogmatica
Laddove c'è il dubbio cioè la possibilità di avverbi e diminuire anche il senso di onnipotenza Chianti danno le certezze dico considerarsi infallibile
E non è un caso che questo procedimento che io poi spiegherò perché chiamo conversione
Di Vaclav e quindi tutta la prima parte del dramma sia attraverso il dialogo che baccalà ma riflette su se stesso con questa figura del personaggio che si può identificare in vario modo ma che secondo me è proprio lo stesso baccalà perché si pone delle domande Acri cerca di rispondere in cui si mette davanti a uno specchio io me lo immagino
In questo modo alla ricerca che un altro mondo è possibile
Tant'è che l'ultima frase se ben ricordo che dice il personaggio che è stata recitata prima è proprio quella di dire io non ti dico delle verità non ti do dei fatti certi
Tutto ascoltami ma poi puoi anche dubitare quindi un secondo me questo è un elemento importantissimo
Nel al rapporto con la violenza per un'arma contro la violenza diventa proprio la capacità di dialogo la parola
No no facciamo questo primo giro così di antipasto voi poi ci entriamo
Wim aprire per le ricette le ricorda qualcosa no Wim birra Pellegrini cercherebbero cardo dei giuristi romani
Cioè lei cito
Un esercito reprimere con la violenza l'altrui violenza per legittima difesa
Guardate che l'idea de il dubbio dubito ergo sum giusto per fare una invece del cogito cartesiano sicuramente un aspetto importante quanto li Società assi secolarizzato
E segnano un pluralismo di opzioni anche culturali religiose politiche sociali economiche ma a un certo punto a un certo punto
Il dubbio esasperato porta al relativismo delle opinioni
E alla a quella che viene chiamata il pensiero debole per cui finisce per essere relativi basato non solo il dogma teologico
Ma viene relativi Sato anche quella che l'acquisizione scientifica
Frutto di sperimentazione
In fondo la sua uscita secolarizzata
Che ha valorizzato il pluralismo delle opzioni porta a uno sviluppo della scienza contro cui si contrappone poi alla fine un facoltà ed è quello che si reclama di dubbio come forma del pluralismo democratico contro per esempio i vaccini
Allora
Allora il tutto poi dal piano teologico in epoca medievale si trasferisce sul piano politico e allora dobbiamo anche discutere cioè
Non è che sia lecito come abbiamo discusso romani lo hanno detto talvolta reprimere l'altrui violenza con la violenza per difendersi e che se non sia lecito per
Fronteggiare un relativismo il sasso sperato che non tocca oggi società secolarizzata e la teologia ma tocca
La scienza dalla scienza politica la scienza medica se a quel punto non bisogna ripristinare dei punti fermi ma lì c'è il principio di autorità che interessi diventa problematico questo fatto però quando io richiamo il principio di autorità intrinseca credo che Anna Pintus psicanalista junghiana alla quale naturalmente lascio la piena libertà anche lei di rispondere su quel dibattito che cosa
è per lei non violenza però di inserirsi anche su dunque
Questi questuanti passato che abbiamo ed ora messo sul tavolo Anna
Ora non so se riesco a inserirmi in modo congruo in questo antipasto che mi pare già piena di di cose molte delle quali probabilmente
Vi colgono anche impreparata sicuramente alla domanda che cos'è per me la nonviolenza rispondo molto francamente non lo so
Non lo so perché non ho mai pensato in termini di non violenza se non a partire dalla violenza che non è la stessa cosa
Il fatto che
Come dire post esistente un'immaginazione della non violenza non può prescindere da una postazione
Ancorata costantemente alla violenza c'è soltanto lo sguardo che non perde l'attenzione sui fenomeni della violenza del male dell'aggressività della sopraffazione tutto quello comunque che siamo abituati fino a considerare il negativo comunque dell'essenza umana
Solo quello ci può permettere
Di immaginare qualcosa che
Forse possiamo definire non violenza io direi che la risposta possibile quando è possibile
Da chi riesce a renderla possibile in forme che non sono univoche
Al contenimento alla trasformazione allo smantellamento alla
Soppressione mi sembra difficile comunque sicuramente al dominio parziale di quello che sia ben chiaro
Appartiene al genere umano e a noi ovviamente non mi sembra che proprio tutto il lavoro di del libro che era Caramazza sia incentrato anche su questa
Necessità
Di
A vere a che fare con la consapevolezza comunque del male
Che e imprescindibile da qualsiasi possibilità anche direi soltanto di nominare no il suo corso
Non c'è possibilità di contemplare non il il bene senza passare dal male
E lì sì ma no Enea Caramazza nel suo libretto citano anche le posizioni no dal come direbbe D'Agostino a tutto il dibattito filosofico e teologico non sulla sull'origine e sulla funzione del male
E non è un caso che sia un tema questo che appunto ci riguarda da sempre
E che
Gli esseri umani da quando hanno cominciato a interrogarsi su di sé sulla propria esistenza al proprio destino si sono imbattuti in questo tema
E scelto oggi ma per forse così potremo discuterne dopo
E c'è un forse la nostra contemporaneità a un tipo di la nostra contemporaneità questa da questa parte dell'Occidente
Di pensare no al e guardare alla violenza e alla possibilità del suo contenimento in modi che sicuramente non sono inediti ma forse sono come dire nuovi no nuove icone delle possibilità di di aperture di lettura diversa
Non so se può essere sufficiente in questo antipasto
Cerchiamo di non abbuffarsi Gianni antipasto perché poi se non ci alziamo e ce ne andiamo no no e comunque è vero interessante cioè interessante sembra scontata ma questo fatto ultime ci può essere
Non violenza se non c'è violenza eccome numeri pari leghista ritmo
Tuttavia Francesca Scopelliti Enzo Tortora
Usava una parola particolare che i soldi passo non è ancora riaffiorata Man riaffiora neanche nella Baran nella dialogo di Helen Hunt
Se non nella fase implicita della sua riflessione e cioè Enzo Tortora diceva io sono vittima di una violenza ingiusta e reclamo la forza del diritto dello stato di diritto
Perché noi per discutere di non violenza più che della violenza dobbiamo
Capire che la non violenza si regge sulla legittimazione
Un ente l'uso della forza
Lo vedo che qui ha il preparato i conti animano mica per gli faccio leggere indebolire cito a memoria a a a assegnargli un ex aveva una no memoria sarebbe terribile
No però ti ringrazio di questa domanda perché come vedi qui c'è Enzo Tortora violenza e quindi ha inizio o ai sbirciato dai miei appunto in coppia
Non è copia
No io
Devo dire che con molta amarezza scopro che noi oggi viviamo conosciamo la violenza e l'applichiamo non conosciamo l'anti violenza e non l'applichiamo per cui paradossalmente essendo un Paese che vive in pace
Abbiamo una
Eccessi di casi di violenza in tutti gli ambiti
E siccome le piccole cose secondo me fanno le grandi io sono sinceramente preoccupata sono preoccupata dei casi di violenza sulle donne che sono tantissime
E il temo quasi che più in media ne danno notizia con dovizia di particolari più scatta un senso di emulazione
Se il compagno il fidanzato uccide poi brucia la sua fidanzata che voleva abbandonarlo quel tipo di omicidio si ripete
Il caso in cioè invece di come dire essere repressa dopo che viene data la notizia e quindi col verrà arrestato il colpevole scatta questa sorta di onnipotenza
E quindi di emulazione
I casi per esempio che non sono giustificabili delle maestre di asilo che maltrattano picchiano i loro bambini e che invece dovrebbero curare nonostante i loro capricci le loro bizze o ancora le assistenti sociali che maltrattano
Gli anziani che hanno in cura o ancora come si fa a giustificare per esempio
L'assalto omicida verso il barbone che dorme tranquillo sulla sua panchina o anche il ragazzo di colore che passeggia felice con la sua fidanzata
Felice perché crede ormai di aver trovato in Italia il suo futuro sono tutti casi sui quali probabilmente facciamo spallucce
Ma l'unica cosa sulla quale siamo attenti e l'omicidio di genere cioè il la violenza sulle donne per fortuna attirato un po'la nostra attenzione con qualche distinguo perché ci sono vari casi in cui qualcuno dice
Beh è stata violentata beh è un possente meritata perché era vestita in quel modo perché si atteggiava in quest'altro modo quindi c'è sempre una
Parte di responsabilità anche da parte della vittima
A me una società così violenta non piace e mi ricordo che andando spesso nelle scuole a parlare con i ragazzi che è una una costume che faccio che mi piace molto fare
Perché una volta parlando di diritti mistiche il diritto di una persona
Finisce lì dove inizia il diritto di un'altra persona accanto a me avevo il responsabile di istituto di sedici anni e mi disse eh no in il mio diritto io non lo so notte docente o a nessuno e questa cosa è terribile e su questo tema invito a leggere questo libro di Alessandro Barbano troppi diritti che il direttore del manchino L'Italia tradita dalla libertà in cui sostiene appunto che quando il diritto diventa così totale e dimentica il dovere allora si abusa sia prepotenza ansia
Violenza torno però con molta gioia su penso la violenza e quella che usano i cittadini quotidianamente i cittadini malati ma la violenza è anche quella delle istituzioni quando c'è appunto un abuso di potere e in cui il rispetto delle regole viene anche qui strappato e io sono convinta che la vicenda giudiziaria di Enzo Tortora è stato un atto di violenza quello che io chiamo il crimine giudiziario
Della procura di Napoli e un atto di violenza pari a quello dei sovietici che hanno invaso però anche
Può sembrare esagerato ma
Mi sono costruita questa immagine che voglio condividere con voi Tortora vive a Milano è un giornalista affermato un professionista serio un uomo perbene un uomo onesto
Una mattina all'alba i carabinieri suonano bussano alla sua porta sono carabinieri ma possono essere i carri armati di Praga e la stessa cosa e lo arrestano senza un motivo come ANIA
Enzo è convinto che le libertà acquisite la correttezza istituzionale le conquiste sociali e civili non potranno essere facilmente compromesse e quindi come Annina dice
Che il germe della di Bertazzi insediato in luglio e nessuna forza violenta potrà ormai spiegarci a dei falsi ideali
Anche Enzo da vecchio liberale pensava nel momento in cui fu arrestato
Che era un equivoco che si sarebbe risolto presto ma gli è bastato credo meno di un'ora per capire che quella storia sarebbe durata molto di più ed è una storia di violenza
Perché Enzo è stato ingiustamente
Accusato perché doveva essere colpevole per forza ecco perché io parlo
Di crimine violento una storia di violenza perché quel diciassette giugno dell'ottantatré quando lo hanno arrestato gli è scoppiata dentro una bomba al cobalto è una storia di violenza
Perché quella bomba al cobalto si trasforma in un tumore che poi il diciotto maggio dell'ottantotto
Ce lo porta via diciotto maggio ed è fra poco in cui ricorrano i trent'anni della mente distorta e di credito e di vi prego di credermi morire per un errore giudiziario per mala giustizia e una violenza che non si accetterà mai
Grazie
Grazie
Per il patto stesso
Con cui ha espresso queste parole anche perché ai sintetizzato un intervento di sette otto pagine cioè l'attacco NATO biancoceleste e poi dice Gregorelli Cipro rinata no ma in maniera intelligente voglio dirti voglio dirti che tu Citti Barbano
Allora visto che parliamo tra poco del trentennale della scomparsa di Enzo Tortora parliamo anche del quarantennale della scomparsa
Fra pochi giorni pochissimi giorni di Aldo Moro
Ho Aldo Moro quarant'anni fa diceva se in Italia non nasce una stagione dei doveri ve la ricordate quell'espressione questo Paese non si salverà
Io Rigoni giornalistici anche di un direttore intelligente come Armani o e poi lasciano in un certo senso il tempo che trovano sei non c'è un'autoanalisi di un piano freudiana fatti voi Muddy anche responsabilità che ha avuto la stampa
Che hanno avuto i mass media in generale perché i delitti sono sempre quelli secondo me anzi diminuiscono però si moltiplicano le trasmissioni che Titti nell'anno
Gli umori più bassi dell'opinione pubblica
Come se l'opinione pubblica fosse carne da macello come se l'opinione pubblica avesse imitano
A malapena le scuole dell'obbligo e non sapesse comprendere cos'è Giornalismo ecco sei giornalisti come perché qui il problema della classe dirigente non è solo quello politico direi che soprattutto giornalistico di e anche a livello diciamo universitario c'è il problema di non saper più formare una classe dirigente però c'è un'altra forma di violenza Francesco che tu hai tralasciato che diciamo il
La cartina di tornasole della a quelle del problema cui facevo prima riferimento cioè la messa in discussione il nome di un democratici Isma'paritaria fa sullo fuffa
Del principio di autorità ed è la violenza che sempre più spesso devono subire gli insegnanti da parte dei che non sono capaci case di esercitare la patria potestà se poi gli alienati vanno scuola pensano di utilizzare la violenza questo un altro grandissimo popolo gravissimo problema su cui la stampa fa finta in un certo senso di dire che in fondo è il disagio e il problema di questi ragazzi non bisogna a questi bulli bulli Sarli a sua volta lei gliene per esempio sono stati un esempio di questo caso
Allora io a questo punto che dopo
Chiedo Anna a la filosofo del diritto perché qui si è parlato di Francesco ha fatto il riferimento Enzo Tortora che se versato dai carabinieri ma dello stato di diritto morente
Il potere dei senza potere un libro famoso invasa avendo
Cosa ci può dire il filosofo del diritto e chiedo uva una forma anche non solo comparazione con quello che si è detto ma anche di una pallida prima sintesi prima di sentire anche
Lo scrittore cosa ci può dire il filosofo del diritto si è toccato la violenza la non violenza la forza
Ma
Io sentendo queste cose sono con violenza
Sono ritornato indietro di quasi quarantadue anni
Detto che il mio primo libro è stato sull'obiezione di coscienza quindi queste cose
E vi dico la verità
Se posso cambiare un po'cose Black nel senso che
Oggi violenza non violenza si scrive tutto attaccato si mette oltre a Tino in mezzo poi cerca Pittini poi cercando di voglio dire Show è un tema che può essere affrontato l'ha detto prima Simonetta
Può essere affrontato da un punto di vista dei comportamenti sociali del modo in cui una società risponde a certi eventi anche l'aspetto istituzionale entra entra in gioco no
Cioè un tema che si può vedere dall'esterno
E fisso da un punto di vista esterno già per una serie di questioni perché apre la questione per esempio secondo me fondamentale perché legale esterno all'interno perché guardate un conto è il comportamento pubblico sociale collettivo e quindi vedere la non violenza in relazione a comportamenti generali cosa faccio io nel però nel contesto di un ambiente sociale
Altre Dilma cosa faccio io
Io io in quanto io quando lei prima letto c'è un'altra possibilità il però il vero problema Einaudi
Cioè i comportamenti che sono comportamenti visita fuori ma i comportamenti sono fatti da noi
Cioè dalla nostra individualità dal modo con cui noi pensiamo vivo e Ciprì e pensiamo ad altro
Guardate che tutto il tema di Elena
Ecco perché negli aspetti si istituzionali eccetera
Ovviamente ciò ha scritto un libro mi interessano mamme in questo caso il discorso che fa Elena sulla non violenza in realtà e il discorso che faccio una scelta che ciascuno di noi compie e compie come perché noi siamo tutti bravi a giudicare gli altri col senno di poi
Il vero problema dello scegliere il qui e ora
Quando mi trovo di fronte al carrarmato che aveva ammazza il bambino
E quello giustamente Mikhail che cosa dice diceva come tu non reagisci quello ammazza il bambino
Allora ci può potrei presente e quello invece gli risponde no ma assai ho sentito il non le dice che ha sentito il personaggio perché questo non glielo dice però lui in realtà l'ha sentito che gli ha aperto secondo completamente diverso perché il mondo e qui viene non lo fa bene a questo punto è tutto subito perché il tema dell'ascolto
Tu alto campi cioè ci sono dei livelli dell'interiorità ignorano non sono una psicanalista quindi non mi ha azzardo assolutamente però c'è un livello dell'interiorità
Che noi trasformiamo in parole che ne parliamo ma nel momento in cui ne parliamo già nuovo in qualche modo lo lo roviniamo perché l'interiorità non è disponibile ecco il tema dell'ascolto e del silenzio
Cioè certe cose vanno tenute dentro nel momento in cui ne parlo quando c'era una cosa antica quelli a un intelligenti Gregorio Rollo quindi siamo decimo secolo quando dice guardate signori che voi dovete solo ascoltare la parola di Dio dittici o perché già nel momento in cui la ripetete con le regole del thriller Quatraro tutte le regole grammaticali giallorossa deformato cioè si è passati
Dalla dimensione della metafisica interiore metafisica nel senso stretto del metal su ultra empirico
La dimensione dell'ente lirico perché nel momento in cui io parlo futuro
E quindi ciò non dico più quello che in realtà sono sentendo non faccio il sentimentale so dicendo che c'è un livello ne ecco quel secondo me tutto il tema della non violenza San prestazionale e basta
è però lei viene a citare
La corda in casa dell'impiccato vero Mino Vianello appena Papa Gregorio nove no
Papa Gregorio no la eccitato e proprio quel Papa che invita il piombo oggi
A a fare hanno filosofeggia regnanti archeologi Zare perché la parola finisce per essere un comunque per quanto intelligente sia una contaminazione è però è il primo Papa
Che fa le Decretali
Cosa sono le Decretali so la mensa Peres caricato con termini giuridici di quello che l'accidente
Bella persone del singolo
Della persona questo per dire che poi alla fine i anti cominciata la sociologa parlando governo
Impedire che pensare
Talvolta talvolta talvolta si pensa obbedendo e talvolta si obbedisce pensando non si può essere così in maniche idea separate le due cose ma insomma quando Agostino con contra Pelaggi e fa nata la polemica contro Pelagio
E e nessuno Luigi adesso Gadamer avrebbe parlato di ermeneutica ma lui non gli sarebbe mai passato per la mente che mille cinquecento anni dopo un certo le Umland scrive
Quel contratto è laggiù segna nella storia dell'Occidente la divisione politica prima che sono circa tre a testa sinistra
Eh lo so infatti meglio Cimmino Vianello chi mi ascolta estasiato Mimmo ci sei poi ti do uno spazio per poi ce ne assolutamente aspetto un tuo intervento però ah ecco qui credo che Filippo mia che quindi psicanalista ma anche scrittore ci ha tenuto a presenta sì tale ed è anche poeta a questo punto possa dire come si colloca su quanto detto dal filosofo del diritto che ha voluto di spazzare lui che filosofo del diritto la dimensione istituzionale che comunque di riffa o di Raffa anche Gregorio nono ci entra alla fine
Come la vede lei da psicanalista ed ha poi
Io credo che sia utile mettere molto l'attenzione sulla situazione in cui si discute stiamo discutendo su cosa in cosa consista la non violenza è cosa consista la violenza come sede per ci si debba comportare un valore di questo libro secondo me che mette in luce in maniera molto nitida questa questo problema ci sono situazioni come i popoli come in questo dramma o anche individuali in cui le persone si trovano in uno stato di Scacco matto
Nei confronti di un oppressore reagire comporta fare compiere delle azioni che non sono proprie e snaturano la propria esistenza non reagire comporta un subire passivamente e svolgere un'azione ostile contro un vero sette pieno prezzo minimo Scacco Matto vere e proprie
Ben condensato con due con una citazione che dopo opportunamente l'ha fatta prima che era il punto di vista di Mussolini Mussolini che disse un popolo che non si ribella l'oppressore merita la condizione di sudditanza quindi a la dignità e ribellione coincidono in assenza di ribellione non c'è finita non c'è il senso dell'esistenza da un lato dall'altra abbiamo una frase di Giovenale prima si faceva delle fonti classiche del teatro
Molto efficace per punto il Brasile fine sono molto breve per difendere la vita per delle ragioni stesse servite il vivere propter vitam vivendi perdere causam cioè essere costretti a fare delle cose per difendere la propria sopra sopravvivenza che tolgono il senso stesso di esistere compie delle azioni inumane
Questo è veramente uno scacco matto è una è una strettoia in cui ci troviamo in situazioni estreme politiche ma ci troviamo anche in condizioni di vita non soltanto in relazione alla violenza
Qui siamo in un terreno un po'radicale che io seguo con grande passione una persona malata di una malattia molto grave senza speranza
Si trova nelle condizioni di curarsi quindi reagire all'oppressore ma nel momento in cui sicura va incontro a rischio di prendere senso e dignità e andare incontro di sofferenza oppure di non curarsi e quindi morire quindi siamo in una paste ripiene
Un valore di questo libro io credo e che entrando dentro questo nodo che si pone su questo piano come oggettivamente insolubile vien fuori che mettendoci il naso le cose possono essere viste anche da altri punti di vista da un punto di vista terzo
Filosofia del diritto nella nello sviluppo delle società che il punto di vista terrazzo dello Stato e del diritto che osserva questi comportamenti individuali che altamente selettivo solubile nella nostra vita
Possiamo vedere riflettere su queste condizioni oggettivamente impossibili e cercarne il senso apertura de vedendoci anche da fuori e vedendo la scena di questi due entrambi i poveretti abbarbicate in una condizione di sopraffatta sopra fattore che li rende simili nella disumani inflazione
Vederli come un dramma unico e trovare cercare senso apertura del respiro nel punto di vista terzi io credo che da questo punto di vista in questo discorso si deve impertinenza dire la faccenda della non violenza perché è difficile fare una semplice plusvalenza non violenza uguale non reagire
Non è così semplice perché appunto non reagire porte comporta una violenza contro di sé un genitore che non si oppone allo alla a un predatore che attacca un proprio cucciolo non compie un'azione non violenza con compie un crimine allora lì mettersi lì e dire in cosa consista la non violenza in cosa consista la violenza
Non può passare senza entrare proprio nel merito di questo incanto in questo incastro di questo scacco matto
E vedendolo da da tanti punti di vista provare a sciogliere per quanto si può
Voglio certo senso tranquillizzare mia mi pare di aver capito forse ho capito male che nessuno è abbia in questo senso confuso e a non violenza ecco invece visto che lei ha richiamato anche Montanari nel testo di Elena Caramazza che non è esaustivo del nostro dibattito ma sicuramente il grimaldello ci fa aprire sono suoi battito Buitoni città Neumann libro importante rapporto ecco tra i limiti il senso del limite questo importante nella ricerca della perfezione i l'alienazione narcisista no l'edificio è tutta lì questa ricerca della perfezione ma il tutto si inserisce in questo dramma coi a Praga e dove c'è nel citato Mussolini ma Mussolini era un autore autoritario fondatore di una autoritarismo
Invece c'è un dramma che intende totalitarismo
E qui io voglio fare entrare in campo Simonetta abissi sociologa perché perché uno grandissimo intellettuale che risponde al nome di Aricò ovviamente
Dimostro
Che le grandi i grandi sistemi totalitari religiosi politici
Nascono da questa visione millenarista etica di cui la prima versione è stata quella giudaica ebraica che appunto millenarista incarichi Dias Inca per cui
Si faceva tabula rasa di tutto si creava il nuovo mondo il nuovo monto dove non c'era più giustizia non c'era più violenza non c'era più sopraffazione non c'era più sperequazione eccetera la giustizia ed eguaglianza l'egualitarismo ore l'amore
Questa questa idea di Arix ove l'intero tralasciata
Da Hannah Arendt nelle origini del totalitarismo che è un grave limite di questo pur grandissimo libro di Hannah Arendt
Perché non tenendo presente questa tesi sia ricoveri non si capisce bene che cosa sono stati tutta all'interno nazismo il comunissimo
E il primo a fare riscoprire Enrico Forghieri in Italia due sono stati uno Nicola Matteucci ma non era un sociologo è stato Luciano Pellicani
Uno socio allora io mi aspetto da Simonetta visite ha fatto un buon primo antipasto in questo passo secondo giro di rilevare in maniera anche più in luce consente la Sociologia ci può dire anche sulla evoluzione del concetto di non violenza che spesso si è trasformato in pacifismo
Non
Non è una domanda composto risponda che in due minuti comunque cercando di essere sintetici sempre allora innanzitutto mi era venuto in mente una citazione a proposito di citazioni di Bertold Brecht a proposito che che cosa dice poveri popoli che hanno bisogno di eroi perché mi è venuto in mente questa cosa questa perché anche riallacciandomi al discorso che è stato fatto prima qui soprattutto rimanendo agganciata al lavoro di Elena
Caramazza il io dal punto di vista sociologico ho cercato di individuare cioè si sono individuati due per così dire Ideal tipi ve be'Viani
Perché noi abbiamo una situazione che prima è stata descritta perfettamente bene dallo psicologo
E scrittore e nonché poeta infatti l'ha descritta perfettamente bene perché ha messo in luce la quello che succede nel momento in cui si deve fare una scelta quando c'è una situazione di sopraffazione perché poi di questo noi dobbiamo secondo me bisogna rimanere ancorati rispetto al dramma e adesso la cosa mi era venuta anche spontanea dopo un mio viaggio in Terra Santa
Perché avevo trovato Follini due due modi diversi due rappresentazioni simboliche differenti dentro quei luoghi
Di modi di diciamo di reazione allude all'idea di potere subire violenza da parte di una di altre persone
Quindi da un lato i luoghi del Cristo che invitavano alla pace e alla meditazione e all'assoluta non violenza i primi martiri cristiani
Non reagivano mai con la violenza piuttosto si facevano morire non ha più Ravano le loro idee e per questo si chiamano martiri
Dall'altra parte negli stessi luoghi che invitavano alla pace alla meditazione
Che cosa c'era c'era un muro c'erano dei checkpoint con persone armate e poi niente aveva molto impressionato vedere persone giovanissime
Ragazzi e ragazze in divisa militare che avevano un'arma normale se uno militare ha un'arma erano armi pesanti penso probabilmente un mitra stavano controllando dei palestinesi che tornavano nella l'altra parte del muro
E quello che mi fermi colpi e che avevano il dito sul grilletto cioè l'arma era imbracciata e il dito era sul grilletto queste persone giovanissime
E lì ho visto l'altro l'altra parte l'altra possibilità di reazione diciamo vedendo di come Ideal tipi quindi poi entrano nella realtà in varie con varie con le variabili con barista Storino con vario peso
E dall'altra parte quindi una la paura di un attacco anche magari con un coltello da parte di qualcuno quindi di formare una reazione a una violenza possibile
Attraverso le armi ora quindi da una parte abbiamo una scelta di non violenza che può portare fino alla perdita della propria vita ma non si reagisce mai con la violenza e dall'altra
Invece abbiamo l'immagine un'immagine che poi è l'immagine dell'eroe perché che cosa è un errore l'eroe in tutte le mitologie mitologie c'è l'eroe la persona forte
è la persona che appunto si ribella e che consapevolmente
Mette la sua vita per riuscire ad affermare quello che lui vuole affermare quindi da un altro dato l'affermazione però delle proprie idee c'è in tutte e due i casi infatti su questo poi tornerò un momento per un dialogo mio con Elena Caramazza
Perché la cosa interessante a mio avviso a proposito della violenza della non violenza e che queste due figure che qui come del tipi noi le vediamo ai estremizzato e poi si riflettono io le ho viste riflesse nel primo Vaclav e nel secondo varco e l'altra
Perché il primo Vacca la fuga e che cosa faccia lui ha perso la dignità l'abbiamo detto prima no la dignità porta alla ribellione non è più quello che era prima
Non era Luís prima aveva credeva in un nuovo mondo non solo ci credeva ma ci lavorava aveva dei gruppi di giovani portava avanti in quindi la il senso di perdita del proprio quello che ho chiamato l'io sociale no della propria identità
In quel momento se io dovessi immaginarlo in quale parte dei due del Titti collocarlo io dico che in quel momento lui poteva fare essere o avrebbe voluto essere la figura dell'eroe
Per esempio Jan Palach
Non ci dimentichiamo di questa figura che nel mille novecentosessantanove andò a gennaio a piazza San Venceslao ci mise piede di una scalinata
Là sotto il ministero dell'Interno azione il fin Museo internazionale
Si cosparse di benzina si diede fuoco
Fece un'agonia di tre giorni e lui disse che aveva voluto imitare i monaci buddisti del Vietnam ma la cosa particolare che mi aveva colpito
Che quando si è dato fuoco ha fatto bene attenzione che la la cartella con in cui c'erano le sue carte
Forse da messa da parte perché voleva che si legge sette che cosa lo aveva spinto a fare questo gesto dopodiché viene in mente la fase di Bertolt Brecht
Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi perché purtroppo il sacrificio di Palach non diede il risultato che lui stesso sperava però questo discorso e proprio riferito direttamente alla prima parte di Vaclav fra cioè baccalà va ha perso la dignità e non ancora
Approfondito quella capacità che ha la capacità dialogica quindi il discorso la parola che poi il suo personaggio e anche se spesso quindi anche un dialogo interiore quindi per ora io mi fermo alla prima parte di Vaclav fra baccalà perché io avrei inquadrato come potenzialità nella parte diciamo dell'eroe
Va be'
Le reazioni anche
Elena Helene accetterà perché poi un libero
Quando esce fuori non appartiene più solo l'autore anzi appartiene soprattutto alla capacità
Se genetica di chi lo leggera siccome stiamo citando a piene mani questo libro di Elena Caramazza vedo là in fondo una pila di libri
Che possono immaginare siano non credo siano cari il capitale di Carlo Marx ma siano il più evoluto no Elena Caramazza non so magari Mino rabbia e torno porto il Capitale di Marx
ENI quindi chi vuole può prenderli no dopo quelli per
Allora parte a proposito degli alberi appena uscito un libro della moglie di Max Weber Mariano Webber poco conosciuta Marianna avrebbe
Pubblicato da Armando editore sulla editore sulla letteratura e le donne è una chiave di lettura interessante offerta da chi è stata vicino un gigante della della cultura europea e lei stessa si mostra mai
No no no complicatissimo ma lei ne esce molto bene almeno dalla da quello che scrive allora la sociologa ci ha detto attenzione attenzione alla questo quattordic'richiamo agli errori che può essere invece tanto necessario quanto mostrarsi
A me ahi noi inutile sacrificio
Anna Pintus
Come si inserisce una psicanalista in anche nella sollecitazione della sociologa facciamo cerchiamo di non fare compartimenti stagno come gli esami geografia però arrivate via via
Forse non mi inserisco necessariamente in questo ultimo
Tra l'altro del discorso della sociologa ma forse un po'di cose che sarà venuto fuori che che ho afferrato
Intanto anche io faccio una citazione perché mi è venuto in mente
Questi discorsi si stagliava come immagine quelle famoso apologo del mandarino cinese non
Che
In una il romanzo di di Balzac o no presto proprio
Letizia mente attribuita russo ma quello che dice sì no chiede no uno dei personaggi
Se con la forza della volontà
Tu potessi
Diventerai ricco e potente
Solo
Però facendo morire nella lontana Cina nella provincia più sperduta al vecchio decrepito mandarino cinese
Dei resti atto questa forza della volontà e carino perché questa storicamente viene raccontata la molto piccola bene raccontata nella persona di un bottone da schiacciare non col tempo sempre pensato che probabilmente era no anche una riduzione per l'infante perché forse no questa idea donne il gioco in cui c'è un atto della volontà no era un po'oscuro laddove il bottone
In realtà oggi no risulta quasi essere quel profetico perché poi oggi no in questo in qualche modo Cini non si si staglia sullo sfondo uno
Siamo una delle delle facce delle forme della fisionomia
No del male
Non toccabile non non percepibile lontane fuori dei corpi
Quello che avviene senza che i corpi siano coinvolti senza che
E che siano compromessi in fondo ancora nel cinquant'anni fa no in realtà sono tanti ma sono anche pochi però sono tanti da questo punto di vista beh una le immagini tra l'altro anche riportate non mi ricordo adesso in quali del degli interventi dei commenti
Al testo si ricorda no la famosa fotografia che girò del dialogo tentato no sotto i carri armati dai Pratesi che cerco di parlare
E chiede spiegazioni o comunque dialogare con con gli occupanti
Invece
Il PD se ci sono due sguardi che si incrociano no quello presso dell'oppressore insomma comunque c'è una una vicinanza e c'è una no una rilevanza di fisicità
Che nulla a che fare con questo aspetto no del male che dei tuoi ecco e quello che diciamo fuori da
Quello che ci può capitare di cogliere no
Nella nostra quotidianità
E che in realtà è vice e descrivibile no anche in termini di scambio relazionale corpo Rio
Sta lì lontano e apparentemente e possibilmente anche dimenticabile no soprattutto deresponsabilizzante
Allora credo che una del
Riprese ci tenevo a dirlo perché lo ha sentito come grande un grande valore di questo lavoro di Elena e anche delle riproposizione a distanza di tanti anni di questa lettura no
Che mi pare che abbia un valore fondamentale proprio nel senso di un recupero di una memoria che nulla direttori con no voti centralistico
Ma che e esattamente in funzione di richiamare qualcosa perché forse ce le possiamo fare qualcosa oggi non in questo senso credo che l'attualità
Di
Contenuti di quello che tu rappresenti
Sia proprio nella possibilità di riproporre il senso e il valore di un conflitto perché quello che è rappresentato e un conflitto
Poi può essere letto in no chiave di conflitto individuale rispetto al collettivo all'e sterno
Conflitto no sociale e politico ma e intanto un conflitto entra psichico ben rappresentato del no dei personaggi con cui no sì si sviluppa no e anche poi un esito
No felicemente ecumenico nel senso migliore no della parola pieno di no di speranza dove c'è no tutta la come dice la l'idealità no e la passione di di Elena Caramazza
Ma e fondamentale questo richiamo al conflitto perché credo che oggi in e qua possiamo fare anche un salto no a quel piccolo quotidiano
Per cui faceva riferimento
Prima Giuseppe di Leo
Per esempio del rapporto scuola genitori perdita nota autorità delegittimazione dei ruoli che ha a che fare con una impossibilità a vivere ma in modo vitale proficuo e quindi terzo formativo il conflitti sia quelli individuali che quelli collettivi allora il padre o madre
Che
No sanzione o comunque meno delegittima l'insegnante difendendo il figlio in realtà e totalmente fuori da una possibilità di avvicinarsi ha un suo sacrosanto il diritto e dovere probabilmente dividere il conflitto di una genitorialità no precaria messa in discussione dalla no dal transito storico
E lì che quella che si proietta no in modo vistoso violento aggressivo
Sull'insegnante no tutta la propria delegittimazione quindi in una certo a quel punto in una in in un volano di aggressività e violenza reciproca certo qua siamo sulle non sulle violenze del quotidiano e perché siamo in grado di descrivere siamo in grado di sentirle mi pare che siamo poco in grado di contrastarle ma siamo poche in grado di contrastare perché abbiamo perso la possibilità di ritenere che il conflitto ci appartenga e ci sia utile
Non è un caso e questo Elena sapeva abbiamo chiacchierato qualche tempo fa quanto mi sia ciao caro perché mi appassiona questo tema noi oggi viviamo in una società e in una visione dei rapporti e delle interazioni sociali
In che sono sotto il nome della
Sì scissione e non del conflitto nevrotico no della dissociazione e non della nevrosi ma questo significa qualcosa di molto importante perché senza la possibilità che venga no vissuto e agito in conflitto
Poiché siamo abituati a pensare al conflitto nevrotico ma il conflitto nevrotico non esisterebbe se non fosse pensabile un conflitto che nevrotico non è quindi dobbiamo pensare che esiste
E conflitto in quanto
Fondamentale
Dinamica anche del movimento psichico e della conoscenza
Umana
Forse mi sono dilungata non
Questa non so se
O ancora del tempo se interrompe ma
Conclusioni a c'è poco
Eh c'è poco da concludere è una dire che è qualcosa
Da mettere non da mettere da discussione e secondo me da tenere molto presente perché dentro questa lettura che esita della realtà sia individuale che collettiva non so quanto posto ci sia
Ripensare e pensare
Al tema no del male
E come se non ci fosse più lo spazio perché ancora una volta paradossalmente il mare è finito altrove
No io devo confessarle Anna Pintus amico sparato se magistero merita suo fatto fatica a seguirlo hammam per molto ampio il resto per molta non ci sono responsabilità mia di carenza di strumentario perché già anche termine pensare e ripensare al no se si pensa a si ripensa a vuol dire ripensare più volte la stessa Borsa se invece ripensiamo qualcosa in senso transitivo significa fare tabula rasa mettere in discussione tutto
Allora mi par di potere estrapolare quello che lei ha detto me in maniera tema era complicato appello a riso Complesso secondo me solo a mi permetto di dirlo da
Diciamo così professionista della comunicazione perché questi so che lei dice e credo di aver capito io lo voglio rivoltare
Con cento mia Francesca
Sul senso ok sia oggi
Di partecipazione di democrazia Beniamino Placido
Aveva una rubrica
Di critica televisiva su pro sulla Repubblica parecchio
E a un certo punto sì dedicato anche mi ricordo una sua
Suo contributo quotidiano a Portobello
Forse non te lo ricordo se non era nelle tue letture ma Enzo Tortora leggeva Beniamino Placido e tutti i giorni e
E diceva riferendosi a Portobello una trasmissione popolare
Importante perché fa partecipare le persone ma attenzione perché
Ci sono c'è un certo tipo di televisione che vuole nascondere quella che è la vera democrazia
La partecipazione televisiva di certi qui si tra l'altro neanche meritocratici stavano venendo fuori gli equites alternativi a Rischiatutto dove importante non era sapere ma importante era non sbagliare
E l'acido diceva attenzione scrive l'attenzione perché la Democrazia non significa far partecipare ai quiz e far vincere tutti
Perché tanto più aumenta mi premi di partecipazioni nelle telefonate del pubblico no
Tanto meno lo Stato di diritto funzionerà in in Italia e tutto lo stato di diritto è il DNA della della democrazia
In questa dissociazione e di carattere politico di carattere culturale di carattere istituzionale mi pare che la vicenda di Enzo Tortora sia stata paradigmatica non solo dal punto di vista giudiziario direi dal punto di vista anche
Professionale perché la televisione che è uno strumento Sartori il più grande politologo c'ha dedicato un saggio sulla Lomu televisivo USA Popper addirittura parlava di cattiva maestra televisione e diceva
Maniera forse un po'non dico totalitaria noto l'Italia che chi doveva fare televisione doveva avere un patentino
Dimenticando che in Italia i patentini si danno a cani e porci producibili mente i raccomandati Igd
E allora come la mettiamo Francesca
Mazzette carpa per parlava di tv cattiva maestra e sui tempi oggi probabilmente non so quale sarebbe il commento è chiaro che quei comportamenti che denunciamo
Quotidianamente quelle ignorante che denunciamo continuamente sono anche provocati da una televisione che non è più capace di informare di come dire di fare cultura però siccome tu mi hai dato prima mi hai detto che son indisciplinata allora io però il servizio passo del suo erede e perché ci tengo molto a dire questo il libro di Elena mi è piaciuto moltissimo devo essere sincera non è uno di quei libri che senza conoscerti avrei letto perché non appartiene come dire tipo ripeto non ho uno una base di studi di psicologia di filosofia quindi probabilmente
Non la prediletta ma invece sono felice di averti conosciuto e sono felice di aver letto si riduce Praga nel dire questo dico invito a leggere questo libro anche chi non è attrezzato
Come me perché a
Delle riflessioni e delle dei contenuti che sono così
Profondi così sembrano pacati ma sono fortissimi tu hai anche fisicamente quest'atteggiamento molto pacato ma sei di una forza come il il ferro
E ti dicevo prima mi sono piaciuti molto sopportare nuovi appurerò
Mi mi sono piaciuti molto i dialoghi ti dicevo prima che nelle dialogo per esempio nelle parole di Cani a Colle Vaclav io trovo molto della corrispondenza e delle parole che Enzo mi scrive dal carcere commesse il momento della sofferenza alla privazione della libertà che sia del carcere o della libertà di un Paese
Porta a dire queste cose profonde che sono della fascia spirituale sono della dello spirito e dico questo pure essendo Enzo ateo ma la cosa alla quale poi tengo a far cenno le quando Elena si pone il problema cosa sostiene l'essere umano quando si sente sollecitato a sperare contro ogni speranza
Quando bah difendere i suoi valori di libertà che ormai non esistono più e siccome si parla di speranza
A me qui corre l'obbligo di fare di citare Marco Pannella
Nel suo principio dispersa contrasta M
Anna e speranza non hanno la speranza che si possa risolvere l'occupazione sovietica lei e speranza ed è talmente speranza così come lo era Enzo quando Enzo voglio Rispetto a quest'ora abuso che è stato fatto della sua persona questa violenza sulla sua persona non ha usato la violenza fisica chi ha letto il mio libro il libro delle sue lettere ammira sempre questa sua pacatezza nelle lettere
Ma non è arrendevole Luís e speranza lui Esperanza nei confronti di tutto come lo chiama lui quel silente mondo di sofferenza che il carcere di cui sì sessanta mila detenuti che si soffro Louis si fa carico di essere speranza per loro da qui il suo impegno nella lotta otto diventando una battaglia politica in loro difesa e sono convinta che Anya edittalmente speranza
Che il personaggio per me e Annina cioè il personaggio non è altro che il desiderio di Vaclav
Di accontentare ANIA e di fare due
Le il pensiero di Annio perché lo condivide ma c'è qualcosa dell'antico principio uomo alla battaglia chi li fa vietare di capire che gli impedisce di capire questa cosa e allora a un certo punto secondo me lunghi
Inventa questo personaggio che è un po'la sua coscienza
E il personale il dialogo del personaggio non è altro che ANIA e c'è una frase del personaggio
Che voglio dire perché che vorrei ripetere perché e bellissimo dove qui potrebbe addirittura essere papa Francesco in questo suo linguaggio molto spiccia di quando alla suora raffreddata gli dice si beveva un bicchiere di grappa
Questo personaggio dice rispetta Vaclav perché dice beh io posso di vedere le mie posizioni solo se Dio mi fa capire se Dio si fa vedere se Dio si rivela e il personaggio dice Dio non è più in cielo Dio e nell'oscuro battito del tuo cuore nel fremito della tua carne né il più primogenito dei tuoi impulsi
Dio e nel nero della terra nel fuoco de il sole nella pioggia feconda attrice e nell'amore di ANIA nel sorriso dei bambini nel pianto dei neonati nel rantolo dei moribondi
Non lo cercare in cielo non ti risponderà
Io trovo questi dialoghi che sono polizia sono sublimi e devo dire mi erano piaciuti quando li ho letti io ma sentendo poi dalle interpretazioni degli attori che sono davvero complimenti bravissimi li ho trovati ancora più alti più interessanti ancora più desiderosi come dire di una dedita per cui cosa dirti io l'ho letto volentieri
è un libro impegnativo è un libro che non si può leggere sentendo radio radicale sul sottofondo
è un libero mi sia consentito di dire ma tanto ormai sono disco la per per per antonomasia è un libro forse anche complicato dai commenti non me ne abbiano gli autori e poi per fortuna completato dal commento ai commenti mezzo è un libro che devi studiare però vi ringrazio la ringrazio di questa nostra breve amicizia conoscenza questa simpatia che abbiamo perché mi hai dato davvero la possibilità di approfondire anche per me stessa anche per la mia battaglia alcuni aspetti
Fondamentali e Bogliolo io poi purtroppo devo andare
Dispiacerebbe soffocate sanno
Per un anno voglio soltanto voglio soltanto chiudere pervenire la nobiltà di pensiero e la profondità di pensiero di Enzo che era ripeto un laico in una lettera mi racconta della sua corrispondenza con Anna Maria Ortese
E che non tutti conoscono ma era un personaggio eccezionale Emis che non tutti certo non Bouvier tematico interni al popolo
E mi e e mi dice mi scrive un giorno ti mostrerò le sue lettere
In prigione sembra si sembra esserci lei mi mette addosso scriverle una tristezza infinita ma occorre pur medicare i dolori degli altri
E forse più facile che medicare i propri e anche questa ditta cioè amore questa era Enzo
Francesca Scopelliti che ha letto questo libro lo ha Ruminato Elena deridere come lo assegnato come una una scolaretta indisciplinata farle vedere
Aperto ma io io ammiro ammiro Francesca non solo per come parla
Di Enzo Tortora ma anche qui ma anche perché provoca sotto moderatore il sottoscritto e allora ti voglio dire
Ti do parte del suo caccia che Enzo Tortora che avrebbe detto Marco Pannella non era un attimo era un credente in diversamente altre
In diversamente peraltro è alto oppure ma sulla stessa contrasta Emmental prassi di Paolo di Tarso
Che Twice opportunamente ricordato Marco Pannella alla di indizione del Giubileo sulla misericordia
Fece sapere al Papa papa Francesco che lui avrebbe preferito che nella Giubileo fosse non sulla misericordia ma sulla speranza
No non le cioè lei sede speranza perché questo significava per i carcerati in modo particolare una categoria di ultimi molto che papa Francesco sente molto
L'altro giorno è venuto a radio radicale direttore dell'Osservatore Romano Giovanni Maria Vianney ho fatto osservare che il Papa
Da un paio d'anni a questa parte Marco Pannella è morto in questo mese di maggio diciannove maggio fanno due anni il giorno dopo l'Enzo Tortora esatto
E
Fa se andiamo a spulciare gli interventi di papa Francesco i due termini che usa di più sono si misericordia ma anche speranza detto questo è un po'un'influenza pari pannelliani
Negli Silenzio del direttore dell'Osservatore Romano che naturalmente a radio radicale non poteva più di tanto
Compromettersi era la conferma di di questo fatto per cui ti ringrazio molto Francesca prima di tutto per la tua indisciplina Texan ma poi per il tour rigore comunque intellettuale condito da una verve la dialettica
Notevole si vede che i lavori nel mondo della comunicazione e ti ringrazio per aver ricordato il ruolo sono l'affetto che ho avuto da Marco pensato il primo a capire magari già dopo un'ora che si stava per scrivere una pagina drammatica non solo per Enzo Tortora ma per la Repubblica italiana peraltro ne approfitto per dire che proprio il diciotto maggio ricorrono in trent'anni dalla morte di Enzo io lo ricorderò
In Senato una manifestazione insieme a Emma Bonino
A Gianfranco Spadaccia Rita Bernardini ad altri Giovanni Salvi ci sarà Roberto Saviano ITIS insomma voglio ricordarlo perché come diceva Sciascia appunto che la scrittura che il futuro il futuro ha una memoria
Perché se dimentichiamo un nome come quello di tortore questo è stato il mio impegno perché Ciocco non accadesse perché se dimentichiamo il nome di Tortora davvero allora abbiamo perso un'occasione che non è come dire l'interesse soggettivo di questa o di quella categoria ma è l'interesse di tutti perché lo Stato di diritto riguarda davvero
Tutti e quindi importante chi vuole venire se non lo fa sapere perché purtroppo in Senato bisogna segnare i nomi per il
E coloro che non potranno venire ci sarà radio radicale che sicuramente trasmetterà l'evento in diretta vuoi perdere il treno
Allora resti allora professore benché venga qui vengano in partibus infide junior
Grazie Francesco
A tuo rischio e pericolo mio ci sono fammelo arrivare però perché i libri prima di presentarvi come vedi rileggo come tue
Come tende a Cannes
Allora dunque professore Montanari
Il suo illustre collega a proposito di dissociazione Anna Pintus suo illustre collega Sergio Cotta a chi gli chiedeva ma insomma i filosofi del diritto sono filosofico sono giuristi rispondeva per la verità non solo nell'uno e nell'altro a proposito di dissociazione cosa ci dice il filosofo del diritto
Innanzitutto le dico chiusura allievo di Sergio Cotta
Qui forse solo solo usato
L'ultimo allievo in servizio fino all'anno scorso perché gli altri sono tutti i più anziani e poi ci sono i successori
Ha chiesto
Il sistema sì non è stato eh ma io ricordo ma adesso non dobbiamo parlare
Io ricordo solo questo visto che lede parrebbe di violenza
Io ricordo la prima lezione che fece inaugura uno
Allora quella che oggi si chiama sapienza allora non si chiamava in nessun modo perché era l'unica Università di Roma
Ed era il primo anno che lui era Roma
Veniva da Firenze e ci fu un casino perché voi capite primo anno matricole la gente fa Fracassi
Io ricordo ancora che lui disse col suo accento piemontese collane blues acustico
Piuttosto robusto non dico un'altra parola piuttosto robusto disse io voi non mi fate paura cioè ad un competente belgi ottenuto un mitra
In mano durante e sua moglie era stata arrestata era stata arrestata dai tette quindi sono un uomo che
Conosceva bene i livelli di violenza non violenza
Va be ma tutto qua
Su cotta al quale evidentemente io sono un ricchissimo c'è stato veramente numeri sono in molti sensi tra l'altro questo libro sull'obiezione di coscienza comuni c'ho litigato un sacco con Lucio
Allora di racconta visto che lui ha provocato vi racconto questa io avevo scritto già un saggio su questa avevo scritto già un saggio su questa roba
E avevo dato un'interpretazione che a me piaceva moltissimo perché era sulla teologia della Rive della rivoluzione e quindi l'aggiornamento di una intesa come atto rivoluzionario
A lui questa cosa non gli andava bene
E
Mi ricordo più guardate allora non arrivano in altri parte
Mi ricordo che lui mi lasciò un biglietto con giubilo c'è scritto dice caro Montanari se lei continua a scrivere così è inutile per lei lei scrivere ma soprattutto è ancora più inutile per me leggere per cui voi capite che non avendo allora nulla avevo tutto e poi ho fatto la mia scelta ma chiudo qui
Secondo me quello che ha detto Filippo
Schumi sullo Scacco matto
Ma questo è straordinario
Perché lo scacco matto lo scacco al re
E lo scacco all'autorità
E quello che hai detto tu Simonetta ricordandogli Ampa las la storia non ha bisogno di eroi
Beh guardate chi i popoli scusa rabbino hanno bisogno di eroi ma gli eroici sono cioè ebbene il rapporto tra bene e male
Guardate che questo tutto qui e poi anche la battuta che ha fatto Giuseppe di Leo fu il dubbio sulla democraticità del dubbio cioè questo insiste sulla ambiguità nel senso che l'ambiguo o dell'ambito Valente
Di qualsiasi comportamento umano
Cioè qui e qui guardate qui si tocca veramente la radice della scelta
Di che cosa significa ci perché un conto è parlare di temi la scelta altre scegliere io faccio sempre questo questa differenza
La scelta uno ne può parlare in termini di filosofia teoretica voglio in termini invece esistenziali scegliere significa
Adele dietro
L'idea che mi sul nostro gesto il definitivo perché siamo anche finiti cioè significa non parlare della finitudine abdica Latini tutti
Cioè sapere che qualsiasi cosa ha fatto c'è qualche altra cosa
Da fare ci ulteriori tagli potevo far meglio tanto per citare titolo di un altro Biondi cioè ma non solo c'è un ulteriore ritardo come possibilità di comportamento due possibilità non vuol dire potere
Ultime norme non non definitività delle tangenti è sempre possibile qualcos'altro
Quand'è che assumo ragiona su questo che potevo sempre fare un'altra cosa
Veramente poi aggrapparti a qualche cosa che dice sì ma io non potevo fare diversamente questione e contraddittorio c'è una contraddizione in termini perché non posso bolso fare il problema è un altro quali sono i costi che devo pagare per fare un'altra cosa e può darsi che non mi convenga pagare questi costi
Quindi il tema il vero problema è quello di la tragicità della scelta quella di scientificamente il concetto di scelta tragica ci sta così faccio contento anche lei che parlo di Antigone
Cioè c'è un pezzo del coro di Antigone coro e cioè il popolo
Tenendo conto che il teatro allora non era il teatro che la gente andava a vedere applaudiva era talmente mettere in mezzo anche a piazzale ancora metterla giù la questione Ettore compiere la questione quando il coro dice di Antigone che fa seppellisce fa tutte le operazioni che sappiamo
Compie un atto di edilizia pietà epilettiche la pietas sono contraddizioni sono contraddittori
Capita dove lo scacco matto dove la tragicità della scelta cioè la tragicità lo sta nel fatto che poi muoiono tutti o che ci scorre tanto sangue
Del fatto che ogni gesto contiene in sé il bene e il male il positivo e il negativo e come si ecco quando Vaclav
Vede ci sono due cose che volevo dire cabina arrivato a un certo punto
Anna dice una cosa importante cioè costa il livello sovranazionale quando dice se fossi capace di incidere i problemi con l'acciaio della ragione sia bello
La ragione d'acciaio
Perché tutto è cosa che lei non conosce nemmeno Che cos'è l'acciaio della ragione perché il progetto ha vinto che lei pone in discussione
Quando dice seicento del personaggio K che usando le armi non riconoscere non non rinvenire resti quella stessa fede
Che ora cercarti di affermare certe cose
Qui passati un altro perché il fatturato fino a quel momento all'AGEA all'atto di ragione dicendo esiste un'idea io mi sono affezionato a questa idea ho costruito tutta la mia vita su questi idea ma qui non ha capito una cosa
Che l'unica assolutizzato il gesto ha pensato che quel gesto fosse unico e definitivo
Ecco perché poi ieri sera e cade nella disperazione
Ed è quello che il personaggio gli dice non rinnega resti cioè gli fa balenare l'idea ma guarda che forse è un'altra non è un'altra possibilità materiale attenzione
Perché forse materialmente L'Unità non lo so l'uso ma c'è un'altra possibilità spostata su un altro livello cioè il livello della metafisica cioè il livello della fede
Della comprensione che l'esistenza dolersi solo materia non è solo una storia quello che c'è un tema di gandhiano che il tema del Satyagraha
Cioè della verità della verità in atto magnanimità non è la conosce
Non è il problema del corpus e l'antica sapienza c'è un altro livello e allora per spostarci su quest'altro livello qui questo libro e tutto un altro livello perché le è un libro è un libro dove lei dove lei non parla con l'accento della maggiore lei parla con lo spirito dell'empatia
Quindi le scelte tragiche la tragicità stanno in itinere dentro questa continua imperfezione del proprio corpo i propri comportamenti
Che non porta solo l'ulteriori tale ma anche l'alterità cioè a questo punto io scopro che c'è anche l'altro
E guardate qui tutto il di lei prima ha parlato del potere dell'autorità proprio qui c'è un problema serio cioè noi tendiamo il potere che cos'è
Il potere per un verso poteri obbedire se no io non ho potere
Potere obbedienza
Ma nello stesso tempo siccome c'è l'alterità io mi devo continuamente ipotizzare datato può disobbedire cioè paradossalmente il potere dipende dall'obbedienza vuole obbedienza ma in realtà è all'apertura degli obbedienti capiente e questo è il vero tema della dello scegliere del come comportarsi e quindi Vaclav appunto il tema di Vaclav e il tema di chi si era aggrappato a qualche cosa e poi viene illuminato da dal personaggio
Mentre salutiamo Francesca Scopelliti buon viaggio
Fammi avere il tuo libro in poi a tuo rischio e pericolo lo presentiamo di operare
Certo certo
Bruno Montanari lo ho messo in in favori telecamera ma lo dico a voi c'è un libro del mille novecentosettantasei
Ma è quasi intonso non è stato aperto le pagine devono essere ancora tagliate barocca vedo nei suoi libri rilasciando anzi non li legge fidiamoci gli altri però Bruno Montanari obiezione di coscienza un'analisi nei suoi fondamenti etici politici Giuffrè Editore mille novecentosettantasei costava allora quattro mila e cinquecento dire quando costava due lire di Brienne
Non ha voluto parlare di Sergio Cotta ma il discorso illustrato il sostrato è stato tutto cotti a i commi interconnessioni alla Vittorio Mathieu che ha scritto impronte sulla violenza appunto Apple un altrove c'era un Trio duo soprattutto ma non posso
Non posso di ma sparse lei parla di ossimoro io non posso che affianco al filosofo del diritto
Perché insomma c'era questa dicotomia a Torino tra Gioele Solari e Norberto Bobbio e a Roma c'era la dicotomia tra filosofo del diritto Sergio Cotta cattolico è il figlio e il filosofo della politica cattolico Augusto Del Noce ma non mi voglio soffermare
Non non non si preoccupi solo che voglio dire che in giudizio i filosofi del diritto lavorano con gli ossimori l'ossimoro per eccellenza per conto Masiello summum ius summa iniuria
Allora chiudiamo chiudiamo sì ma su questo precisa gradire molto noi siamo qui comunque stiamo arrivando alla frutta prima del dolce che ha offerto dolce ci sarà dato dal dibattito che il pubblico attentissimo che non ha fatto trapelare un cellulare con cui adulazioni questa è la civiltà
E la civiltà italica
L'Italia civile
Quindi preparatevi perché dopo l'intervento dello psicanalista scrittore Filippo costumi a cui affiderei delle conclusioni parziali
Ed ho questo perché ha fatto scacco matto diceva posso Montanari
Un una visione diciamo possibili sintesi di questo
Dibattito dal suo punto di vista che è una diciamo dicotomia ecco perché da un lato della medaglia ce lo scienziato psicanalista dall'altro lato c'è il letterato poeta che si muove su due registri obiettivamente diverso sono
Ascoltavo professor Montanari che parlava di musica per le mie orecchie di psicanalista il fatto che ogni scelta
Umana
Compreso dilemma non violenza azione violenta ricarica riscoprendo il fucile non prende il fucile scappano scappa ogni azione umana comporta un quid di ampi parvenza è un'azione sia buona che cattiva con poco a una intrinseca tra tragicità
E questo lo vediamo soprattutto quando ci mettiamo sopra la lente di ingrandimento perché per notiamo che scegliere
Un po'anche sempre mangiare la mela D'Adamo credeva cioè uscire da una indistinzione enti c'è operare una distinzione e in questo uscire dall'Eden di una identico sibili identità col mondo infusionale e prendere una posizione queste è costituisce anche una diminutio comporta vergogna e paura
Quindi questo è verissimo in tutti i tipi di scelte figuriamoci in queste estreme come il dibattito sulla non violenza
Aggiungerei a questo una piccola cosa
Che
Non solo noi abbiamo difficoltà a scegliere anche perché scegliere comunque è un'azione in parte dolorosa ed in parte una rinuncia
Ma non sappiamo neanche che cosa ci muova io vorrei prendere momento
Poche parole dal dal testo anche molto semplice
Dove Vaclav dice
Io non sono responsabili del mondo io ci sono venuto al mondo quando era già bell'e fatto che certo non l'ho voluto io questo è vero dal punto di vista esistenziale nessuno di noi lo sceglie di venire al mondo ma non solo nessuno di noi scegliere di avere questo sistema nervoso centrale questi sistemi motivazionali che ci muovono come un software di cui noi siamo in parte burattini per dirle in poche parole noi siamo
Operiamo costantemente dell'operazione di appropriazione indebita sono io che scelgo di prendere il libro sono io che scelgo questa in realtà quando mettiamo lente di ingrandimento e poi microscopico coi super microscopio ci accorgiamo che in realtà siamo mossi da cose di cui non ci rendiamo affatto conto
Quindi non solo stiamo nello scacco matto in alcune situazioni esistenziali in quella ultimativa che siamo nati per morire
Non solo scegliere ricavato e doloroso ma non sappiamo neanche bene perché scegliamo una cosa all'altra quindi detto in due parole siamo condannati che ci piaccia o no è un pensiero debole o ultra debole
Si può anche accettare il pensiero debole importante che non sia un pensiero friabile che diventa un pensiero fru fru
Pieno anzitutto di Iwata evitati danni tarantiniane miniera di fuffa di birignao come spesso avviene nei massimi mass media
Allora io sono guardate sono i diciannove zero cinque credo che qui ci sia un orario di chiusura no ore venti allora allora direi che possiamo apparire una fase sicuramente il dolce il dessert di domande di rilievi non vi contro relazioni e sia ben chiaro e quindi chi vuole alzi la mano viene qui si presenta e resterai in sé con l'asse cui lavoro ma negli atti di radio radicale
Allora coraggio c'è qualcuno alzato la mano lei ha fatto così a stava parlando capito e intanto io vorrei solleticare sull'etica re
Miglino Vianello
Che a seguito seguito il dibattito
Ha seguito con interessa estasiato
Sì sì mi guarda Elena Puy poi sarei tranquillo ti ammazziamo alla maniera immensa perché qui come che a seguito questa è un cartina molto forte meno c'è sempre bisogno di qualcuno che rompe il ghiaccio
Vuoi venire
Vieni però vieni perché non ti sei
No no non venga rompighiaccio poi si vedrà cos'altro vuoi rompere
Viene quali
Presente meno Vianello lo presento io uno dei decani della sociologia italiana
Professore di varie persone
Elena se vieni perché poi qualcuno ti potrebbe potrebbe chiedere qualche qualche domanda allora Mino
Io vicino tolto
Perché oggi si parla di nonviolenza in fondo lo storico dell'umanità cioè in quella che noi chiamiamo umanità cioè dell'homo sapiens sapiens
Ma
Alzando il volume se no non si sente no
Dell'homo sapiens sapiens trenta mila anni circa
Chiedete chiede dei sei cinquecento anni fa questa discussione sarebbe stata possibile no perché ma in grado qua e che volge dal Buddha dato più parlasse di non violenza ma insomma la storia era quella che caratterizzata dalla violenza ma di a livello collettivo
Come mai oggi ci parlano di non violenza e il campione grandi paesi preso da altri Dan detiene ha letto anche tante sulla pace universale
Come mai
Io lo voterei legato questo fenomeno l'apparizione
Su questo tavolo
Della non violenza legata alla appare all'emergere renderà donne nella vita pubblica
è un fenomeno è stata sotto i nostri occhi che destinato a sconvolgere completamente tutti i paradigmi tradizionale
E quindi anche l'immagine del maschio che gestore del potere Pubblico
Pongo
Ma tu sei mila era rotto il ghiaccio ma tu quanto impensabili all'ingresso delle donne
Nella sfera della politica perché ingresso della non violenza il tuo pensiero occorreva una donna che faceva di nome Margarethe
E di cognome Thatcher
Sì è vero ahimè in l'ho sempre dubitato che dietro questa scorza di maschilismo sera un'ora indole femminile femminista
Ma appunto abbiamo avuto anche la Thatcher e non cinquecento anni fa
Meno di cinque lustri fa
Forse le cose sono un po'più complesse Jürgen Habermas ha detto con l'ingresso
Nella prima metà del ventesimo secolo di un nuovo soggetto politico l'opinione pubblica abbiamo raggiunto la democrazia
Oggi oggi le democrazie hanno un virus
Professor Montanari conosceva bene nelle attività di Pericle la o collocare sia un cross basso
Che poi può assumere un atteggiamento diciamo così una accezione di carattere solo Agorà
Ma può anch'assumere invece una DC uniti audience televisiva perché oggi si fa tutto secondo quello che Platone chiamava in Doxa al mondo delle opinioni dei sondaggi e i politici
Persino coloro che ambiscono a essere statisticamente
O credono di a vere Lindley statista chiedono però prima di allearsi se devo un possono fare un governo no cosa ne pensano a basse magari in una piccola piazza che non è la piazza di Atene ma e gli una piazzetta di un qualsiasi Comune sperduto italiano
Vorrei vorrei per le per l'ammirazione che ho per la forza delle donne che la tua tesi fosse una tesi
Il re friabile e una tesi da pensiero fortissimo ma temo che sia come quella di Jürgen Habermas su una ipotesi che però sul campo otto prova trova a volte eccezioni
Non poco numerose molto numerose
Forse il problema forse il problema della non violenza assume i connotati protagonisti che saranno anche le donne sarà anche l'opinione pubblica perché l'opinione pubblica
Evita di far fare dei Guerrero evita che certe guerre durino a lungo
La guerra in Vietnam per esempio gli Stati Uniti no
Però però l'opinione pubblica anche se pensiamo alle masse ed opinioni pubbliche del mondo islamico quelle mondo fondamentalista insomma c'è da vedere
Non è che c'è da fare un grande non grande lode alla forma di partecipazione di queste forme o clock pratiche
Islamiche
Sì
Ma otto Montale
Zero
No no sì
Perché concludendo prima quello che ho detto
Qui c'è una cosa in questo libro
Che è la poesia finale che Elena i francesi e secondo me dopo dopo l'introduzione che i due attori magnifica beh poi concludere quando lei riterrà opportuno
Concludere con questa poesia quelle ha toccato resta il problema della democrazia quello un problema che oggi qui non si può toccare secondo me
Ecco
Voglio solo fare una battuta
Prima sul mi ha parlato del pensiero debole secondo me noi oggi non siamo nemmeno più nel pensiero debole siamo nel posto il pensiero perché i sistemi comunicativi sono tali ormai un accenno letto nel pensiero ma solo la sensazione ma questa è una e qui il problema della democrazia
Ecco ma quella poesia potrebbe dare nuova speranza secondo me
Accolgo il suggerimento sempre che se e il professor Montanari alla tentazione di sostituire essi al moderatore di faremo delle ore però poi deve accettare che io venga a travalicare i luoghi dell'accademia perché la mia intenzione era siccome sono reati in giurisprudenza era quella di fare intraprendere una carriera in filosofie pratiche
Poi mi sono cimentato su altre su altre sponde
Ma sicuramente un l'ascolto poi dovete mettere d'accordo fra cui due chili oppure la condivido sentiamo una poche a
Ma Elena
Chi la fa mixate invogliando tutti decido io poi chi la deve Lecce ventidue persone diretto è allora due donne benissimo però quella lascerei alla parte finale proprio chiudiamo impegnerà sappiamo come ieri grazie professore per la sua democrazia mi sento rassicurato qualche e la ciliegina sulla torta
C'è qualche altro che vuole intervenire prego si accomodi
Le devo chiedere di presenta
Io mi chiamo mettiamo Nicola Porro in segno Sociologia all'Università di Cassino del Lazio meridionale però ho conservato un rapporto privilegiato conoscenza politica la sociologia politica c'è stato Tania formazione
Volevo osservare una cosa con sollievo fosse la prima volta da diversi anni
Che in occasione di un dibattito del genere non si sente aleggiare l'ombra bene invadente di Michael Wars
Quel senso
La distinzione fra segue guerre ingiuste è un filosofo americano il quale a ogni guerra ripubblica lo stesso Pietro Guerra giusta perché ingiuste cambiando la prestazione e integrando i riferimenti all'ultimo conflitto
E quindi suo primo volume mi pare fosse nel settantasei c'è anche un riferimento alla Primavera di Praga trattato sotto ragionamento su questo il secondo del novanta parla della guerra del Golfo è quello diciamo il il volume che scatenò maggiori polemiche in quel momento in cui sostenne la tesi della guerra giusta
Nel due mila nove ha pubblicato una nuova edizione in questa prefazione c'è uno spunto interessante nel ricordavo bene cose che osservava Montanari anche dei riferimenti che avete fatto
Alla rappresentazione classica del problema della violenza nella sua forma tecnica
Wolseley a sorpresa apre citando il diritto romano
E il duplice principio degli USA bellum ius in bello
Cosa giustifica la guerra e come la guerra si giustifica anche attraverso la pratica in altre parole la guerra giusta può diventare illegittima se usa strumenti introdotto ecco da questo punto di vista mi sorgerà una questione seguendo un po'il dibattito di questa sera a cambiare interessato oltre al sollievo appunto di essere fuori dal seminato di un dibattito troppo politologico da questo punto di vista
Ponendo questa questione ecco ho l'impressione che abbiamo oscillato un po'attorno a due polarità una e quella piovosa chiamate d'ordine morale quindi un principio etico se la guerra è
Illegittima l'uso della violenza non è mai giustificabile
E questo produce la figura e pone ma politica al tipo come diceva rimetta avvisi delle ore Hotel Martinez cioè chi accetta il sacrificio di sé come estrema testimonianza non a caso la parola martire etimologicamente vuol dire testimone
E qui entriamo in un ordine di questioni di carattere etico filosofico che credo non abbiamo titolarità di dirimente possiamo porre sul tavolo come come questione che interrogano le nostre coscienze
Altra cosa invece affrontare il problema nei termini della derivazione del diritto romano come fa a Wols perché ripropone una questione che poi sempre attuale e che ridotta all'osso si chiama legittimità
Cioè il problema della violenza non è posto in termini astratti di una contrapposizione violenza o non violenza difficilissima dei Finazzi definizione e bisognosa sempre di una contestualizzazione storica molto precisa ma il problema di quando la violenza diventa legittima o dove una violenza ritenuta legittima diventa illecita che poi il tema weberiano della legittimità e legalità che non sempre coincidono
Ecco volevo ecco inserire solo questo riferimento perché mi sembra che la discussione si è preso da questo punto di vista prospettive interessanti
Porro pro soporoso dell'atto
Due autori Valtur Michael Walzer poi il Hewson ad bel ma in bello che in realtà viene sviluppato si viene nasce con il diritto romano
Su questa scritto delle belle consenta nolana che non era un
Un romanista tensione cioè non aveva dimestichezza con il diritto romano però era un uno studioso di filologia classica ad un latinista che però aveva questa e l'interesse per l'aspetto istituzionale romano della concezione diranno diremmo oggi Polito logica del diritto romano
E difatti Italo l'anno in cui si occupò degli scrittori dei primi secoli chi sviluppa infatti in maniera molto precisa dai russi sapendo quali differenze catalogazioni Agostino d'Ippona
Però io vorrei dire che è vero che non è stato toccato Michael Walzer Michael Walzer che
Chi sane a sinistra forse avrà conosciuto anche personalmente a vento cui insegnato vari anni hanno your cala con un termine siti anche autori di un libero molto serio pubblicato in Italia da una casa editrice
Cava puzza sotto il naso Paideia
E sulla violenza nell'Antico Testamento
La legge la violenza nell'Antico Testamento Michael Walzer libro pubblicato cinque o sei anni fa in Italia inizio italiana Paideia è un libero corso Porro che le suggerisco perché dice qualcosa in più
Rispetto alla dicotomia guerra giusta sì guerra giusta no
Del resto la tesi della guerra preventiva non è un'invenzione di Bush e neanche di di Napoleone la guerra preventiva è stata un'invenzione di un camionista che poi è diventato papa col nome di Innocenzo undicesimo che nella tredicesimo secolo Enzo del tredicesimo secolo si poneva il problema anti difendere tra civiltà Mediterraneo cioè dai Saraceni lui dice
Basta una minaccia perché noi possiamo usare preventivamente il lusso della violenza anzi della forza nei testi latini proprio perché l'UE aveva chiara la differenza tra a legalità quindi lo si il principio di legalità e illegittimità che attiene di più allo Stato diritto
Però mentre i fascismi dire con c'è illegalità perché una legge riapprovata su procedure formali
Costa sia legittimo attraverso uno Stato di diritto ogni diventa più difficile dirimere ma ha ragione lei non lo possiamo dirimere in questa sede
Qualche altra domanda qualche altro contributo prego
Vantando voglio ringraziare
Il tecnico di radio radicale Santo Ruffini che si sta prodigando un servizio domani sarà già visibile sul sito di radio radicale punto it tutti la registrazione audio video di questo evento prego
Ferruccio Andolfi scusate il filo di voce che non
Concorrenza firmata
Anche io sono in pensione anche se forse un po'più di tempo
Hanno lavorato come filosofi il filosofo della storia a Parma
Anche se origine domanda
Le mie osservazioni minime osservazioni
Si pongono piuttosto
Nell'ambito che aveva aperto appunto contraddice riguardano riguardano il livello micro livello
Personale il livello di la soggettività cioè quindi non hanno molta importanza dal punto di vista insomma tematica delle guerre giuste Cocu
Non è questo il tipo di osservazione che vorrei far ma mi chiedo è stato chiesto anche qui
Si si possa riscontrare qualche tipo di evoluzione nei comportamenti delle persone rispetto alla violenza
Qualcuno appunto introduceva questa faccenda del diverso peso delle donne che avrebbe dato un qualche impulso Kultur Pignone pubblici
Per cui
Io ho l'impressione che questo sia un livello importante cioè che al di là del violenza che si produce in situazioni estreme in situazioni critiche che possono essere anche l'occasione ovviamente di riflessione riflessioni importanti su sulla questione demenze della non violenza ci sia una questione di base cerca il tipo di atteggiamento vitale delle persone cioè qua come si intrecciano in ciascuno di noi atteggiamenti di protesta di ribellione e sequestro questi atteggiamenti giusti di proteste di ribellione sono però in qualche misura compatibili con un dato di fondo che riassumerei
Nel espressione un posto in campo forse anche cristiana dell'accettazione del mondo cioè del riuscire a essere in un atteggiamento anche di gratitudine in fondo rispetto al nostro vivere questi credo che siano atteggiamenti
Cioè molto
Abbastanza rare cioè nel senso che c'è un potenziale di rabbia diffuso questo uno punto delle sì nuove soggettività che probabilmente non produce immediatamente guerre però è un buon presupposto perché ci sia un carica di violenza quindi credo che sia importante una autoanalisi o anche un processo educativo diretto in questa direzione cioè del riuscire a coniugare
Quello a cui noi in una certa fase della nostra vita anche una certa fase storica mettiamo i mitici anni sessanta settanta la la la ribellione la protesta eccetera e vedere però se questo non sia compatibile con invece quest'altra dimensione potremmo dire sapienziale del accettazione della gratitudine
Grazie che altro contribuito intervento prego signora
Mi chiamo Alessandra decorò sono stata professoressa di Psicologia dinamica alla Sapienza è ora in pensione
E sono una psicologa analista cioè lo psicanalista junghiano da molti anni amica Dl Nardi annali Filippo molte persone che sono presenti oggi
Va bene questa una cosa passa ampia volevo solo perché ascoltando volevo ringraziare prima di tutto è nata non solo per aver scritto il libro ma anche per aver organizzato questo questa piacevole nel pomeriggio di insieme ovviamente al alla radio radicale a tutte le persone che sono intervenute un piacevole pomeriggio di dibattito senti io
E volevo aggiungere solo una piccola riferimento a una a una autrice una grecista francese che si chiama De Romiti ieri
Non lo so se è stata di Tucidide ma quello che io a cui mi riferisco un libretto che io ho letto per caso che è intitolato la Grecia antica contro la violenza
In cui citando e rivedendo Omero e i tragediografi che sono stati citati anche qui stasera
Sottolinea come in fondo sono gli uomini che possono mettere in discussione la violenza e possono anelare alla pace
Mentre gli sei tendono ad essere appunto in quanto ideale tipi non hanno possibilità di scelta in qualche modo mi viene detta di da coniugare diciamo questo tema della contrapposizione tra i dati degli uomini
In termini appunto di possibilità di scelta e di invece come dire immobilismo di un Ideal tipo che si contrappone perché si deve contrapporre
Sì grandissima grecista c'è anche l'Inter umili che ha curato l'edizione francese di Tucidide poi cento sa il paradosso di Tucidide
Che va contro proprio gli spiriti diciamo così della non violenza perché per Tucidide nelle relazioni internazionali si reggono sull'equilibrio di potere di violenza per cui ha una Potenza superpotenza in fase declinante c'è una potenza media che fase ascendente per forza devono scontrarsi rimette alla legge di Tucidide oggi viene molto
Molto seguita questa corsa con la crisi della superpotenza americana e l'ascesa di altre potenze che allora era un regionali come la Russia che la Cina già ha comunque già cliente Romiti è stato una grande grecista morta sei sette anni fa
Chi altri vuole intervenire prego
Caspita sarà perché siamo nel Casa delle donne ma le donne sono protagoniste su questo ha ragione
Sì imprese
Se non Daniela io io sono un'amica di Elena e di tutte le colleghe qui psicologa analista junghiana desideravo soltanto portare con un un ricordo degli anni novanta quando sono stata a Praga ad un convegno e organizzata dal giornale ove analitico secolo che cioè quello inglese che ne organizzava diverso insomma anche su questi temi e e siccome a me del tuo libro è piaciuto ancora di più la parte che riguarda il rapporto tra menzogna e speranza ecco allora è questo mi ricordava moltissimo di emozione che ricordo tuttora mi diede ascoltare anche se non capire ogni parola perché il tutto si svolgeva in inglese
E sentire l'inglese tra stranieri e alle volte ancora più difficile comunque la testimonianza di una collega freudiano stavolta che Erinni esercizio insomma queste stavamo verso la fine degli anni novanta quindi era in pieno esercizio della sua professione e riusciva ad esprimere con molto sentimento
Diciamo così e forza e la la sua difficoltà come psicoanalista avendo a che fare con pazienti che indubbiamente avevano vissuto il sessantotto prima anche e poi dopo eccetera
E e lui doveva avere a che fare nella nell'analisi e col suo grande amarezza con il livello di menzogne interiore che portavano però queste persone
La grande confusione diciamo così ecco
All'interno questi intorpidimento ENI intorbidare mento diciamo così della dell'interiorità da cui era molto difficile
Molte difficile uscirne Ina e questa quercia
Leggere quello che tu hai scritto sulla speranza su su su questo fatto di riuscire comunque sia a cercare di portarlo avanti come diciamo così poi vivi proprio nella realtà e quell'esempio è stato così importante non per la nostra storia vissuto così no
Cioè che la grande conseguenza è questo mondo di mezzo verrebbe da dire è una terra di mezzo come ce l'abbiamo anche adesso con la corruzione di altro tipo e lì c'era quella terra di mezzo della corruzione della della come dire che la personalità media forse
Non c'è viene prevista ecco non solo ma ricorda anche questa
Avvicinando un'altra persona che immagino voglia intervenire
Scusate io sono arrivata quinto che con il mio cervello
Non riesca a ragionare
Fisicamente
Ma
Volevo mi chiamo Massimo Pitzianti sì
Insegnò all'Università di Mosca
Io vorrei soltanto far riflettere su
Il mondo che viene regolato
Da al massimo livello dell'Organizzazione delle Nazioni Unite da cinque grandi potenze
Le cinque grandi potenze vincitori
Di una guerra
Che impongono con il loro vento
A per esempio indagini
Impongono più
Censure
E impongono un al limite un limite
Al
Ricerca di per responsabilità
Nel gioco tra le potenze queste potenze continuamente
Giocatore
In Siria abbiamo viste pochi giorni fa una mette il veto gli altri agiscono avvento con con missili che
Si allora il fondo quesito
Ecco nuovi di fronte a questo mondo regolato da una organizzazione che dovrebbe far rispettare il diritto internazionale
Abbiamo il principio del diritto del più forte quelli che hanno vinto la guerra
Sì purtroppo è così
Poi quando si chiede
Quando abbiamo un'organizzazione delle Nazioni Unite in cui non tutte le nazioni sono allo stesso livello
Questo si dice appunto non funziona non è ingiusto
Poi abbiamo un altro organismo sovranazionale
Dove tutte le nazioni contano alla stessa maniera dalla Germania a Lichtenstein perché nessuno può porre il veto uno vale no
Dalla padella nella brace anche questo un organismo che non funziona
Forse è da ripensare la strutturazione anche della Democrazia fra gli stati sei insomma
Una testa un voto che vale a livello di microcosmo a livello di infra personale possa valere a livello in Ferrari in farà fra le nazioni internazionale
Certo è che non funziona nell'ONU dove il più forti hanno il diritto di veto nelle né l'Unione europea dove il più piccolo conta quanto la Germania o la Francia
Allora io direi sono le diciannove e trentacinque di imporre infine acque a meno che non ce n'è una domanda ma deve essere da premio Nobel dell'intelligenza da premio fino c'è se qualcuno che ha una domanda da mille pistole diciamo e cioè il Maradona in in panchina che non abbiamo scoperto finora
No nessuno si sente Maradona tutti brusco lotti Eva
Di un minuto quello è sposina di un minuto
Ma rispecchiano la domanda me mamma escono risposta qualcosa che è venuto fuori prima
Anche in quest'ultimo intervento e che a che fare ancora una volta a cui no cui dipinti coevi col vincitore gli e che cosa significa per esempio l'allusione che faceva prima Daniela alla difficoltà riscontrata dalla disse di Praga con i suoi pazienti che trovava in questo stato di no di coscienza o compilata o forse di interiorità appannata non me chiunque che sentiva come qualcosa di di tirare credo che abbia a che fare con qualcosa che oggi si direbbe
Parola un po'abusata sfruttata che elaborazione del lutto
E come sedili non fosse stato è stata fatta l'elaborazione di un lutto così come credo
Allo stesso modo possiamo dire
Della Germania no che probabilmente non ha elaborato il lutto della sua parte che ha penso che è stata massacrata
Sommersa dalla colpa
Non si è potuta permettere non se lo può permettere tuttora
Di rammentare siccome massacrata abbattuta con no città rase al suolo tra l'altro a guerra finita no quindi con un'operazione di una violenza inaudita
No è chiaro il concetto
Messe capiterà la sventura altre volte di essere in parete a essere molto molto sintetici efficaci perché io sono molto preoccupato diciamo occupò ma il dibattito è stato veramente a
Avuto un ritmo ecco dei sul proprio come io gradivo perché ripeto
Le presentazioni dibattiti si dividono in due grandi categorie non sono gli apocalittici e integrati ma appunto le presentazioni parlo osé il più delle volte e quelle invece interessanti allora io direi di dare la chiusura
A Elena
No prima sei contenta di come è andato il dibattito in due minuti ci fai una chiusura
Con per la poesia dice no napoletano in
No sì è stato ricchissimo mi sembra che per fare una sintesi forse i temi più forti che sono stati toccati all'ultimo sono quelli del male della tragicità della scelta
Non qualsiasi cosa ne scegliamo del ci troviamo in questo possibilità di fare una qualche parte di Mannino
E il tema della speranza di cui poi parlerò con la Tunisia e sul tema del male anni viene in mente di raccontarvi un sogno il sogno di una persona una donna
Che
Cash che regna in terapia che è il seguente ed eccesso di libri
Un chirurgo doveva riallacciare i centri del male e le vie nervose periferiche perché se no questo non sarebbe morto
Durante l'operazione
Durante l'operazione a una o un senso di profonda angoscia
E dice ma poi se l'intervento non riesce quando questo non si risveglierà potrebbe diventare un delinquente un assassino meglio fermarsi e lasciarlo morire
E la sua assistente donna che lo lo segue gli dice no bisogna rischiare andiamo avanti
Ecco
Se immaginiamo abbiamo parlato anche di di di un invio di un acconto di un qualche cosa che supera la contingenza umana anche per gli atti ecco se un Dio delle origini avesse si fosse dovuto trovare di fronte a questo dilemma
Il mondo non può esistere senza questa
Ambivalenza questa questa questi opposti che poi andranno sintetizzato allora
La donna gli dice io mi prendo su di me
Le ferite di tutte le violenze future di tutto il male di tutta l'angoscia di tutto il dolore che sarà partito purché tutto non sprofondi in una situazione senza tempo e senza speranza purché la ditta sia
Quindi è una tolleranza del male in funzione di una speranza
Ecco può essere
Io non lo faccio da cui questa formale ma sostanziale ringrazio intanto lo faccio anche a nome della di Elena Caramazza alla Casa internazionale delle donne che ci ha ha ospitato
Siamo al centro di Roma in via della Lungara siamo qui antirughe schioppo anche dalla vaticano Daniel
Dato pere
E ringrazio tutti i relatori Bruno Montanari Simonetta abissi Anna Pintus Francesca Scopelliti dovuta andare via adesso pochi minuti fa Filippo sesto commedia
Ringrazio tutti voi che avete seguito con civiltà cioè senza far strillare i cellulari basta poco basta mettere un silenziatore bassa due ore ci si può concentrare adesso si ritorna al ritmo della vita
Contemporanea perché vorrà
Allora chiudiamo io ringrazio di nuovo Alessandro Ruffini per l'assistenza a tecnica
Che dunque chiudiamo con questa poi sia questo brano cui sia letta Honda Elena Caramazza
E dalla bravissima Maria Gritti sia Gorka e noi di ascolteremo il Po chiuderemo il tutto con questo si chiude il tutto buonasera
Si sente
Si sente così così va bene
Allora io vorrei
Sì sì sì sì sì una certa c'è
Posso approfittare per ringraziare Elena
Perché da venticinque anni condivido una bellissima amicizia con questa grande donna
Grazie a tutti voi grazie a tutti voi questi versi sono bellissimi che concludono questo libro pregevole
Allora la poesia intitolata
A tutti coloro e dedicata diciamo a tutti coloro che hanno il coraggio di sperare ecco ricorderei un attimo o nel pensiero di Panikkar che dice la speranza non è del futuro e dell'invisibile
Non è attesa
E qualche cosa che con occhio interiore si riesce a delle a vedere al di là dei dati di fatto
E la speranza non è certezza implica coraggio per questo dico a tutti coloro che hanno il coraggio di sperare
Allora è portuale le le dunque io la tiro in francese lei tradurrà in italiano perché è nata in anni della mia entra l'ispirazione di queste poesie nata in anni della mia infanzia dove mi trovavo io in Svizzera e per la pole francese
Portuale chiesti Porsche e stimolante per temi
Che sei così vicina e così lontana
Portuale chi era sul Letterman ha mentito quell'ordine Pertini che sfiori l'eterno e nello stesso tempo il nulla
Portuale chi passo che duelli mirabile Scs temi che uscirà Italy immutabile saggezza
E da Torre Tired noto scrivere o dettare sfitti rivestirà interrata austro scura desolazione dal nostro regno ma se la nostra ignoranza l'annotazione letti della nostra assistita
Porto a
Chi viene Toffoli era allo Stelvio sul mondo età fragili non so Pertini
Che offrirà e all'altare di questo mondo lato fragile innocenza
E chi al Portello può ateneo attorno e porterà il peso dell'orrore
Per la vergogna chi scrive la concessione sotto il noto in maniche fissi buona coscienza della nostra umanità
Portuale montò Anton fa Paso Cornet aperte mio tenero fanciullo non ancora nato
Portuale fonti Monte e Monte messe no Pertini
Fanciullo del mondo è mondo nascente Porto a
Che Gramsci tutte Stuart io no per teche camminerà e di speranza raggiante cerca il verde piena su questo calvario di pietà ed offre e di fuoco e personaggi sangue portuale
Più potere promosse le prime pomo D'Amo vorrei pronunciare le più belle parole da pone procedo alle Racine timbri giusto insieme
Immerse nelle radici di una vita appena iniziata
Più frutta regia John Derek il cosciotto nuovo torno tramonto ossia vorrei generare qualcosa di nuovo nel nostro mondo antico conto non si andrà verso come l'Atlantic culla
Siccome l'Aprilia qualcosa come la preghiera ed subirlo perché il sorriso dell'alta
Nel cielo su commenta me qualcosa come tua madre con me li mangio dire
E come l'immagine di TA