Fortezza Europa - Osservatorio sulle politiche europee e italiane dell'immigrazione

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale benvenuti alla nuova puntata di Fortezza Europa la trasmissione di informazioni e di critica delle politiche europee e italiane dell'immigrazione e questa settimana ci occupiamo in particolare
Della questione libica e cominciamo con un articolo del dieci dicembre dell'avvenire a firma di Giulio Isola il titolo era Libia Italia sala comune per fermare i trafficanti
Una sala comune scrive Giulio Isola per combattere scafisti trafficanti di esseri umani ieri durante un incontro a Tripoli tra il ministro dell'Interno Marco Minniti e il capo del Consiglio Predil presidenziale fare grazie al serrato cioè Italia e Libia hanno deciso di creare un comitato congiunto per fronteggiare l'emergenza profughi
Una mossa che potrebbe riportare l'Italia monitorare le azioni di prevenzione soccorso nel Mediterraneo
Evitando gli episodi tragici recenti in cui l'intervento della Guardia costiera libica a secondo versioni concordanti impedito al recupero dei naufraghi provocando la morte di numerosi emigranti non è però dato di sapere allo Stato se l'intesa andrà pienamente in questa direzione o resterà solo una dichiarazione di intenti senza portare una vera svolta umanitaria dopo che gran parte delle ONG sono state messe in condizione di non potere più operare per i salvataggi
è stato convenuto recita il comunicato ufficiale di creare una sala comune per lottare contro gli scafisti trafficanti composta da rappresentanti di guardia costiera dipartimento dell'immigrazione il procuratore generale e il servizio d'Intelligence libico e i loro omologhi italiani
La riunione alla quale hanno assistito anche il ministro dell'Interno plenipotenziario arresti cosa il comandante della Guardia costiera il capitano di corvetta Abdullah Tomé
E l'ambasciatore d'Italia in Libia Giuseppe Perrone
Ha riguardato i dettagli del coordinamento delle operazioni e le tappe esecutive per combattere il contrabbando emeriti del traffico di esseri umani
Si tratta del secondo passaggio dopo l'accordo tra Italia Libia di quest'estate
Che aveva drasticamente tagliato le rotte dei gommoni
Ma da una parte avrà spostato le partenze nazioni diverse e dall'altra ha generato proteste internazionali per l'emergere dell'inumano trattamento dei profughi rimasti bloccati nei campi d'internamento in Libia
Un'eco di tali polemiche si legge nella dichiarazione della nostra ambasciata a Tripoli secondo la quale Minniti pur elogiando gli sforzi fatti dalla Libia nella lotta contro il traffico di esseri umani
Ha chiesto di continuare il buon lavoro congiunto per sradicare le reti di trafficanti e trattare con umanità le loro vittime
Il ministro sembra quindi proseguire
La sua linea di mediazione con i clan oltre mediterraneo ma al di là delle intenzioni e chiaro che vede sul trattamento umanitario degli africani clandestini inattesa nei cosiddetti centri di accoglienza sul territorio libico restano diverse
Infatti al serraglio cioè che si è anche lamentato del modo con cui i media hanno raccontato le violenze sui profughi
E ha esaltato i risultati positivi in particolare il lavoro della guardia costiera ovvero proprio la più contestata dalle nuove leggi ha fatto notare che malgrado i successi il numero di immigrati illegali al di fuori dei ricoveri resta importante
E abbiamo bisogno in particolare di una più grande cooperazione per rendere sicure le frontiere sud della Libia
Dalle quali affluiscono questi migranti oltre che perseguire sia in Libia che in Africa in Europa le reti dei trafficanti tradotto più soldi anche per militarizzare le frontiere con Niger Ciad e Sudan
Minniti annunciata dal serrato che trentacinque milioni di euro verranno stanziati la prossima settimana per la lotta al traffico di migranti dal Gruppo di Visegrad Polonia Slovacchia Ungheria Repubblica Ceca e che sempre nel quadro degli aiuti strutturali dell'Unione Europea gli aiuti urgenti alle municipalità arriveranno entro fine anno
Il ministro ha segnalato anche i risultati dell'operazione di rimpatrio volontario di migranti verso i Paesi di origine ha espresso la propria gratitudine per il coordinamento tra le UTAP autorità libiche e quelle italiane
E ha dichiarato la volontà italiana di sostenere gli sforzi della guardia costiera nei suoi diventa sì compiti così questo incontro
Della settimana scorsa ma pochi giorni dopo
E arrivato un rapporto molto duro di ammessi International su degli accordi tra Europa in Libia in particolare tra Italia e Libia
E in particolare duro con il proprio la Guardia costiera libica ascoltiamo l'intervista relativa è stato presentato a Bruxelles il report di Amnesty International sulle politiche migratorie dell'Europa i dell'Italia
Rispetto al afflusso di migranti provenienti
Dalla Libia noi siamo in collegamento telefonico con Elisa De Pieri che fa parte del team che ha redatto questo rapporto buonasera
Allora De Pieri innanzitutto leggendo il vostro comunicato
Mi ha colpito molto no la dura accusa che voi fate ai governi europei che dite sono stati molto attivi nel supportare nel la un sofisticato sistema di abusi e sfruttamento dei rifugiati ed emigranti fatto dalla guardia costiera libica dalle autorità di detenzione e dai trafficanti tutti insieme i per prevenire che immigranti stesse degli stessi attraversasse Roy nel Mediterraneo ci vuole spiegare
Qui noi speriamo che dopo tempi in cui
Indefinibile chi ai quali i rifugiati e migranti in Libia sono sottoposti vengono denunciati ampiamente sulla Stampa il le politiche migratorie che il via responsabilità attivamente per l'Unione europea stava attuando costituiscono a questo punto una forma di complicità cinque nelle direzioni a cui mi garantisce rifugiati sono sottoposti questo perché cooperazione che l'Italia sta attuando
è stata mentre intatto stenta a porre in essere alcuna al bar quasi alcun meccanismo per prevenire le possibili conseguenze negative
Sulle persone su cui ha un impatto e viene perseguita nella completa consapevolezza di quanto avviene in Libia non solo ma viene perseguita avevo fornendo assistenza aiuto tecnico formazione supporto di varia natura proprio agli agenti libici yoga tali che non fatali che sono il responsabili per le violazioni stupita da rifugiati e migranti
Ecco in particolare il governo italiano ma poi anche i governi europei hanno risposto a queste accuse che non sono diciamo solo vostre
Dicendo per esempio il ministro Venter Minniti che attraverso
In lavoro italiano si è riusciti a poter fare entrare in Libia l'alto commissario dei rifugiati dell'ONU dell'organizzazione internazionale per le migrazioni poi attraverso il vertice di avvisarla tra l'Unione europea e l'Africa
Si è ci si è posti l'obiettivo di svuotare i centri di detenzione libici voi che ne pensate di queste argomentazioni in difesa dell'operato punto dell'Italia e dell'Unione Europea
Ma non si può negare che ricorderete problema migratorio in un Paese di quasi tutti compreso con la richiesta è difficile e è vero che Picabia ed Unione Europea noto cercato di aumentare le risorse dico ottenere l'operato dell'Alto commissariato Retis organizzazioni olio come Johanna
Però questa veramente molto poco rispetto a quello che stanno facendo e chiave effettuati intrappolare le persone indicherà un certo momento hanno prima ha bloccato le persone di qualità mettere di costruire alcuna meccanismo di tutela e poiché stanno un po'scaricando tutta la revocabilità di cercare di aiutarli
E sulle organizzazioni non governative super ho capito il perché internazionali per esempio ci sono cose molto più concrete che potrebbero fare ad esempio fare molta pressione o mettere delle condizioni alla cooperazione che chiedendo che le autorità libiche i rilievi che riconoscano pienamente il ruolo di dell'Alto commissariato il cui ci spieghi perché opera ancora sotto colpevoli parecchio e quindi l'ha toccato eccetera operativa chimica e quando arriva
Quindi circhi poi i governi europei potrebbero reinsediare molte più persone di quelle che ci sono finora impensabili prego mediare anziché continuare a chiedere che chiamate peritati africani a riprenderseli indietro rifugiati amica il programma principale che viene in questo momento attuato in Libia quello di ritorno
Per la cui volontarie discutibile editi in alcuni campi in una situazione in cui i rifugiati in Libia nulla hanno accesso ad alcuna forma di protezione internazionale visto che agli Piero ha ratificato
La convenzione sui rifugiati e non ha un sistema di antico
In la cooperazione europea stava avvenendo tenta porre presenta pare sufficiente pressione sulle autorità libiche per risolvere questi problemi strutturali della dell'attuazione migratoria nel Paese
Ecco colpisce che nel vostro Report ha detto molto chiaramente
Che le autorità libiche Rimini Lizzie i gruppi armati e i trafficanti spesso lavorano insieme per uno è comune guadagni o che vuol dire
E beh questo è una cosa che è stata questa collusione che avviene entità statali e non statali è stata documentata anche dalle Nazioni Unite c'è stato un rapporto aggiunge del rapporto degli esperti superstiti a al di là del Consiglio di sicurezza
Ci sono stati svariati rapporti dell'Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite quindi questi Nottola segreti fra otto nove situazioni di collusione in un Paese che è sostanzialmente in preda all'anarchia
E e più quello che a noi preoccupa e che in Italia in un certo senso ignori ricchi che tutto questo stia avvenendo e collabori con queste istituzioni
Come che nulla può capire come senza mettere in atto alcun meccanismo di controllo
Non c'è alcun monitoraggio sull'uso
Della del supporto che viene in questo momento tutto alle autorità libiche e ad altre entità libiche cosa ancora più e non c'è potenza perché Egitto nove prospetta cooperazione anche ad entità non statuali e quindi in una situazione di ancora minore trasparenza
Regoliamo rispetto a chi queste persone sia nelle quali sia la poi la possibilità di a assicurati che non siano coinvolti
Invertire inquieti tutti dei diritti umani
Ecco tra l'altro passiamo a occuparci momento dalla guardia costiera libica che è stata
Rifornite a di mezzi navali dal dall'Italia stata addestrata e eppure voi e l'ho denunciato e rimosso rapporto il comportamento della guardia costiera libica
è in corso insomma più volte in una violazione palese dei diritti umani dei migranti naturalmente riportate l'esempio del l'incidente così definito del sei novembre in cui le immagini che sono costate filmate dalla nave umanitarie si cuoce parlano chiaro no
Sì
E questo è stato soltanto l'ultimo di una serie di incidenti non solo ma l'acqua che quel territorio dedicato opera anche come dire in ritenga riguardo per il diritto ad alzare in molti casi per le norme di sicurezza che si dovrebbero osservare leghe
Delle operazioni di salvataggio noi siamo piccole mentre preoccupati periti il supporto che viene fornito alla guardia costiera libica
Non solo per la convinzione che com'è il rapporto spiega almeno almeno alcune delle unità della Guardia costiera libica con i trafficanti la soprattutto perché la Guardia costiera libica e chiaramente coinvolta ingrati titolazioni e e poi per che le persone che vengono intercettate riportati Olimpia
Vengono sistematicamente detenute con l'eccezione di pochissimi Karthikeyan l'Alto Commissariato di ieri rifugiati riesce a come dire Reta gruppo in casi di particolare vulnerabilità ma tutti quelli che vengono intercettati vengono riportati i piani inizia i e questo avviene con l'aiuto dei conti italiani e della cooperazione italiana infatti nel incidente terrei di novembre noi riteniamo che la vedrà qualche consigliere tipica che si vede nelle immagini che è una di quelle accetti che papà donata dall'italiana Lidia
Ecco tra l'altro in questo quadro poi rientra quello che è stato definito un attacco no alle o n G.I. che operano nel mediterraneo per salvare vite no
Assolutamente il Governo italiano ha interamente lavorato in maniera molto sistematica quest'anno prima a come dire accertato il punto rendere le le ONG parte del problema che della soluzione a scorta con L'Abate costringendole a firma e questo codice di condotta largamente irrilevante diciamo così ma e e abbia cercato di a fare un po'piazza pulita di qualunque nave potesse aiutare i rifugiati e migranti sbarcando in un porto sicuro in Europa così che guardia costiera libica a ma non ritenga supportata
Alle dalle italiane che Hillary e che aiutano a riparare che il riterrà qualche costiera libica e che sono attraverso l'ambizione militare italiana in in Libia
Aperto in la formazione che una qualche questi regni Pica riceva Itachi una formalità
A attraverso altro supporto logistico i intelligente di fatto quello che vediamo anche la guardia costiera libica è diventata molto più capace di intercettare le persone
Naturalmente è inutile pensare vengono accampate da morte certa questo è utile ma queste i rifugiati e migranti che vengono intercettati dalla guardia costiera libica vengono poi e riconsegnati ai i centri di detenzione dunque
L'Italia ha di nuovo finalmente e questa non può essere una soluzione tra l'altro quando si avvicina
Una motovedetta ad avere la sera libica molto spesso i migranti magari che sta hanno di fronte una nave umanitaria cercano di raggiungere quelle quindi si butta nella che quindi rischiano di morire anche nelle nelle acque del Mediterraneo quindi indirettamente questi interventi rischiano anche di aumentarle morti no nel Mediterraneo
Qui è che chiaro non possiamo negare che il numero delle morti così come il numero degli arrivi che hanno diminuiti da quando l'Italia lanciato la missione navale inghippi significa quando probabilmente secondo ben documentati rapporti giornalistici ha pagato l'equilibrio e per trattenere le persone in Libia
Cito per chi meno morti in mare
Però dobbiamo chiederci che cosa è accaduto alle persone che sono rimasti intrappolati Lidia in questo periodo i nasce cioè che queste persone hanno è come come tutti i CD orribile quando si ritrovano a di fronte alla prospettiva di essere riportati in Libia accettano il rischio di Katharina qua in molti casi come questo è pericolosissimo
Ecco per concludere abbiamo detto dei vostri suggerimenti ma ci sono o come dire delle condizioni per magari ricorrere alle giurisdizioni internazionali perché tu ricordavi come
Per esempio appunto la la Guardia costiera Lippi libica opera anche al di là delle sue proprie acque territoriali insomma come dicevi prima viola il di ritornare
Ciò Amnesty ha intenzione di intraprendere anche una via
Di appello insomma alle alle giurisdizioni internazionali
Ma noi siamo vogliamo oltre perdiamo in questo rapporto cercato etniche indicare come l'Italia picchia ponendo in violazione dei propri obblighi internazionali anche rispetto alla Convenzione contro la tortura
Perché dal punto di vista extraterritoriale perché una cooperazione che sta mettendo in atto viola diciamo lo spirito e lo scopo della della convenzione
Quei in comitato contro la tortura che ha esaminato il comico Antonio che ha esaminato l'Italia ha pubblicato delle conclusioni nel cuore Ivana
Esprimendo ed i tempi e preoccupazione per cooperazione per l'Italia con le autorità libiche i altrove richiesto che l'Italia nettarine crei un meccanico che controlli come l'eventuale cooperazione portalettere
Effettuata vent'completo rispetto dei diritti umani in Libia e e quindi non non siamo i soli i qui qui temo e cercheremo di buttare qualunque opportunità in questo senso è evidenti Tirith internazionale dei diritti umani è è un modo per cercare di contrastare queste queste situazioni
Così dunque Amnesty International
E da questo punto di vista sarà casuale ma proprio il giorno dopo
Uscita di questo rapporto è uscì da una notizia grazie al nostro corrispondente alla Sicilia Sergio Scandurra che è stata riportata in prima pagina dell'Avvenire e che sembrerebbe insomma
Una notizia che riporta le caselle del quadro libico sui migranti all'inizio come dire smantellando in qualche modo tutto l'impianto italiano del ministro dentario Minniti appoggiato dall'Europa appunto che investiva la Guardia costiera libica
Di questi nuovi compiti tanto discussi e infatti il l'avvenire del il quattordici dicembre a un articolo di nello scavo dal titolo Tripoli fa arretrare la marina leggiamolo
è ufficiale la Libia rinuncia ai soccorsi in mare al di fuori delle acque territoriali il dietrofront di Tripoli è stato comunicato l'Organizzazione Marittima Internazionale quattro giorni fa dopo mesi di polemiche intimidazioni a mano armata contro le ONG che si spingevano fino al confine
Delle dodici miglia marittime Tripoli riconosce di non essere in grado di presidiare la zona di ricerca e soccorso Sarr rivendicato dallo scorso luglio in concomitanza alla stretta sulle operazioni delle organizzazioni non governative
Il segretario dell'Organizzazione marittima in alcuni documenti afferma che la missiva del governo di transizione ritira la precedente notifica ufficiale datata dieci luglio due mila e diciassette
In quella circostanza Tripoli aveva fatto sapere
Di essersi riappropriato dell'aria sarà stabilita all'epoca di Gheddafi
Tanto che le cartine adoperate dalla missione europea è una forme d'Sofia riportano quale unica zona SAR libica proprio quella risalente all'epoca del dittatore e poi confermata dal Governo riconosciuto di San Raf
L'Organizzazione marittima internazionale è una convenzione autonoma dell'ONU i paesi membri si impegna a Roma prevede e rispettare degli standard riguardanti la navigazione
Del board di direzione fa parte anche un ufficiale della marina italiana fino a luglio le operazioni di ricerca e soccorso avevano un'aria al limitare delle acque territoriali di Tripoli
Noi vogliamo mandare un chiaro messaggio tutti coloro che infrangono sovranità libica ne mancano di rispetto per la Guardia costiera e la Marina aveva detto il portavoce delle forze navali Ayub Kassem riferendosi in particolare alle ONG l'aria prima rivendicata e ora so oggetto di rinuncia si estende fino a circa centottanta chilometri dalla costa a metà rotta tra Lampedusa e Tripoli
E quasi a ridosso delle acque maltesi il generale Abdellah Kim Bureau Alia e comandante della base di Tripoli dove dire praticamente da asserragliato il presidente Saracino aveva tuonato
Nessuna nave straniera ha diritto di entrare senza espressa richiesta delle autorità libiche una decisione che aveva provocato diversi incidenti con le navi dello Himeji allontanati a colpi di mitra altre volte sequestrate per ore
In almeno un caso si è sfiorato lo speronamento a causa della Salini Pica al centro di coordinamento dei soccorsi di Roma che da alcuni mesi si appoggiano struttura congiunta italo libica presso la nave della Marina italiana Tremiti ormeggiata a Tripoli
Quindi verso occasioni aveva prima invitato inviato le ONG a salvare i migranti ma poi li aveva fermati in attesa delle motovedette libiche
La rinuncia di Tripoli a questo punto lascerà scoperto un ampio tratto di mare che i trafficanti di uomini hanno più volte dimostrato di poter attraversare pressoché indisturbati
La notizia ottenuta da Sergio Scandurra di radio radicale confermata da venire da diverse fonti e destinata a cambiare ancora una volta lo scenario nel Mediterraneo a pochi giorni dalla scadenza degli accordi di transizione
Due giorni fa Amnesty International accusato i governi dell'Unione europea e in particolare l'Italia di essere consapevolmente complice delle torture e degli abusi su decine di migliaia di migranti detenuti dalle otto dita libiche
Sulla denuncia che Tripoli ieri ha definito molto esagerata
Al contrario siamo molto soddisfatti dell'aiuto e stiamo ricevendo dall'Italia per migliorare le condizioni dei campi di detenzione ha detto il ministro degli esteri libico Mohamed terzi ala nelle stesse ore si è appreso che la Russia e pronta a sostenere l'allentamento
Dell'embargo sulle armi per la Libia la minaccia perciò e che dai soccorsi agli accordi politici il tavolo rischia di saltare
E da questa situazione libica passiamo al discorso che riguarda l'unione europea perché c'è stato il vertice europeo che proprio sui migranti aveva un tema centrale e prendiamo l'articolo del quindici dicembre del manifesto di Leo Lanka Ari
Dal titolo scontro essa Ovest sui rifugiati Gentiloni le quote sono il minimo sindacale
Divisa e destinata a rimanere tale nel Consiglio europeo che si è tenuto ieri a Bruxelles è apparso evidente come sui migranti in particolare sul meccanismo di ripartizione obbligatorio di richiedenti asilo l'Europa rimane spaccata in due
Tra chi continua a rifiutare l'accoglienza e chi invece cerca di far prevalere un criterio basato sulla solidarietà tra gli Stati
Tra i temi ci sono Ungheria Polonia Repubblica Ceca Slovacchia i puri e duri di Visegrad più qualche paese del Nord come l'Olanda e la Lituania un blocco che può contare anche sull'appoggio del Presidente del Consiglio europeo Dolo al tuo schede
Nei giorni scorsi il polacco entrato a gamba tesa nella discussione sulla riforma di Dublino definendo la ripartizione obbligatoria come altamente divisiva inefficace
Giudizi che hanno provocato uno scontro tra i vertici delle istituzioni europee con il Commissario all'immigrazione Avramov plus che ha accusato tous che di essere anti europeo
In un pre-vertice con il premier italiano Paolo Gentiloni ieri quattro di Visegrad hanno contribuito con trentacinque milioni di euro al fondo per l'Africa soldi destinati Progetti di messa in sicurezza dei confini libici guidati dall'Italia
Un contributo giudicato importante da Gentiloni che non per questo ha però rinunciato alla battaglia sulla futura riforma di Dublino
Per noi i muri e le chiusure sono sbagliate e le quote obbligatorie sono al minimo sindacale per l'Unione europea ha ribadito il premier al termine dell'incontro
In Italia può contare sul sostegno della Germania una solidarietà selettiva non può funzionare per gli Stati membri ha detto ieri la cancelliera Merkel ma anche di Belgio Grecia Austria Lussemburgo e seppure con qualche distinguo della Francia
Oggetto di scontro è stata anche la proposta avanzata sempre da Tusken di procedere a tentoni decisioni attraverso un voto all'unanimità
Quando invece il trattato dell'unione europea prevede una maggioranza qualificata un ulteriore modo per mettere i bastoni tra le ruote che ha provocato la reazione del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani che ha accusato gli Stati di bloccare la riforma la questione è stata oggetto della cena tra i leader di ieri sera ma la sensazione che vista la distanza delle posizioni verrà rimandato tutto al prossimo hanno
Ed è da ricordare che i paesi di Visegrad come ci riferisce sull'avvenire dell'otto dicembre Giovanni Maria del re
Solo dopo due anni di braccio di ferro sono stati
Condannati dalla Commissione europea che ha deciso di deferire Ungheria Polonia e Repubblica Ceca di fronte alla Corte di giustizia dell'Unione europea per il loro costante rifiuto di partecipare al programma di ridistribuzione
Dei richiedenti asilo da Italia Grecia deciso dai ministri degli Interni dell'Unione Europea nel settembre due mila e quindici
Nonostante la conferma da parte della Corte di giustizia dell'Unione della validità del programma di distribuzione della sentenza del sei settembre si legge in una nota della Commissione Repubblica Ceca l'Ungheria e la Polonia rimangono in violazione dei loro obblighi giuridici di qui il differimento di deferimento scusate che in caso di condanna può costare caro ai tre Paesi concludiamo questa un tale fortezza Europa con la notizia
Di un corteo
Che ci sarà oggi ce la dà il manifesto del tredici dicembre con un articolo di
Roberto Ciccarelli sabato a Roma il corteo degli invisibili diritti per i migranti e reddito per tutti
Arriveranno sabato sedici dicembre a Roma con centinaia di pullman le prime stime parlano di quindici mila persone ma probabilmente saranno di più per la manifestazione diritti senza confini partirà da piazza della Repubblica alle quattordici
Ed è promossa da un centinaio di associazioni sindacati e movimenti da Usb si Koba Seidl Cobas alla rete dei numeri pari dal centro sociale
Io sto pazza i movimenti per il diritto all'abitare dal mondo antirazzista dal Baobab a casa ma Diba
Agli studenti Rete della conoscenza e il corteo degli invisibili resi tali dalla legge Bossi-Fini
Dalla legge Lupi che stacca le utenze le occupazioni abitative dal Regolamento di Dublino e dal decreto Minniti Orlando ha detto il portavoce della manifestazione Abubakar somaro siamo gli esclusi che lavorano nelle campagne della logistica del lavoro domestico
Inizialmente prevista Piazza Indipendenza ad agosto sede di uno dei più violenti simbolici sgomberi degli ultimi anni a Roma ai danni dei rifugiati del Corno d'Africa da allora non è stata trovata alcuna soluzione se non le baracche Ikea
La conferenza stampa è stata trasferita nella sede della Federazione nazionale della stampa a seguito di un divieto le rivendicazioni sono il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari e profughi a cui non è stata riconosciuta
La protezione internazionale la regolarizzazione di chi è senza permesso di soggiorno la cancellazione dell'articolo cinque del piano Lupi sulla casa l'abolizione della Bossi-Fini
Della Mini che Orlando del trattato Dublino tre e della legge sulla sicurezza urbana che ha trasformato il decoro urbano in ospitò strumento di repressione e di esclusione dei poveri
Infine c'è la proposta di un reddito minimo universale
E quella sulle spese sociali fuori dal patto di stabilita
Con questo è tutto per la puntata odierna di Fortezza Europa vi ricordiamo che noi andiamo in onda Sabato alle tredici trenta il mercoledì in replica alle sei di mattina che potete trovarci sul sito di radio radicale punto it cliccando nella sezione rubriche dove trovate anche le puntate precedenti
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