Più libri più liberi - Sarajevo, 25 anni dopo. Diario dell'assedio. Presentazione del libro di Diana Bosnjak Monai e Punisa Kalezic " Da Sarajevo con amore. Diario dall'assedio" (Ed. Besa)

Buon pomeriggio forse è un po'presto non so più che resterà siano saranno le nel mezzo l'avrà stiamo per sconfinare nel pomeriggio in realtà per cui ho anticipato un po'il futuro di poco
Benvenuti siamo qui in uno degli appuntamenti più importanti di Beza controluce a più libri due mila diciassette
Uno degli appuntamenti più attesi dedicati a un libro che nasce da un diario che nasce da un passaggio del testimone che nasce da una storia tramandata da nonno a nipote
E che viene da una storia con l'S maiuscola recente ne parleremo con l'autrice Diana bosniaca Monai alla mia sinistra la quale diamo è la benvenuta
Ne parleremo
Con una esperto di Balcani professore Alberto Basciani che salutiamo
Questo libero chiaramente un ponte
è un ponte che viene dai giorni dell'assedio un ponte che viene da Sarajevo Pomona Sarajevo Colle Ing
Del
Soprattutto un diario alla fine ci riporta dentro una materia pulsante che la dialisi spiega e ci porta dentro una travaso fondamentale che quello delle vite passate di mano in mano che come le monete
Di un certo valore non passano mai di corso passo direttamente la parola alla professore chiedi a gol dialogherà con la scrittrice per raccontarvi questa storia definitiva la storia di suo nonno
Da lei recuperata da lei elaborata prima silenziato ha in un primo momento subito dopo i fatti c'è più un momento di necessaria rimozione poi Ri accolta ritrovata
Pronunciata a voce alta per iscritto
Grazie Luisa
Buon giorno a tutti sono molto molto felice di trovarmi qui questo quasi questo pomeriggio diciamo e
Il libro
Quando esso proposto di di presentarlo Uto devo dire all'inizio qualche qualche dubbio perché in realtà io sono più abituato a presentare dei saggi questo è un lungo racconto è una lunga
Discesa grazie
Negli inferi di questi serio e il che non finisce mai
Non si così come non finiscono mai e traversie di Punisher Calizzi ciò che è il protagonista e dei due familiari con cui ha condiviso questi lunghi Nancy mesi infiniti messi
Di freddo di morte di disperazione ed anche di umiliazione ma in realtà poi e quindi mentre leggevo mio profitta d'un lungo viaggio in treno per leggerlo e prendere qualche appunto eccetera
In realtà alla fine
Quello che la prima cosa che emerge ne parlavamo prima con con Diana è la straordinaria dignità di quest'uomo
La straordinaria lucidità e quindi in realtà e l'umiliazione non è più sua non è più della della sua famiglia dei vicini e di questi poveri disgraziati che ogni tanto venivano dilaniati
Da una granata mentre faceva le cose banali che erano diventati eccezionali quindi una andare al lavoro per prendere
Una
Lo stipendio per la fila per la prese per prendere un pacco della Croce Rossa
Comprare qualche Rava mi erano a un certo punto erano le uniche cose che riuscivano
A comprare perché anche le patate o o le carote avevano dei prezzi in marchi
Inavvicinabile punta diciamo una granata pure qualche cecchino
E e devo dire che l'esperto flashback che è terribile perché appunto leggi la dignità di questo di questo giornalista di questo uomo che alla fine della vita insomma quando per fortuna manca ancora un po'prima di arrivare alla fine la vita ma insomma nella fase in cui forse avrebbe potuto godersi una tranquilla
Vecchiaia dopo che ne aveva passate da davvero tante perché punisce anche la storia della Jugoslavia dei popoli della Jugoslavia insomma
Invece dicevo lui è costretto a fare zig zag tra le bombe a a cercare di rack di di far funzionare il riscaldamento che funziona un giorno sì e dieci giorni no
A preoccuparsi se la se la figlia rientra punto un po'di ritardo perché ogni ritardo poteva significare che c'era stata appunto che uno su un cecchino fatto il suo aveva il aveva portato a termine la sua ferale missione allora e diciotto minimo dei del flashback e anche tanta rabbia perché poi mi mi veniva in mente le immagini non so se qualcuno di voi la viste di di limo nostro dello del Russoli more of che è stato reso famoso da da Emmanuel Carrère che tra una Rostam lastroni tanto lascia la brace e sta vicina alla sua mitragliatrice spara verso Sarajevo perché questo eroi del nostro tempo anche partecipato alla sede di di Sarajevo oppure mi tornava in mente
Appunto una una questa scena questa situazione assurda che soltanto nella ex Jugoslavia poteva succedere cioè che il il pronipote di Gavrilo Princip cioè colui che aveva ammazzato Francesco Ferdinando il ventotto giugno del quattordici e quindi poi da lì sarà innescato il la il tutto quel movimento che porto alla prima guerra mondiale era tra gli assedianti era tra gli assedianti e la zia Svetlana invece era tra gli assediati quindici magari col rischio di di morire una pallottola allora dicevo alla fine
Leggendo il libro quello che emerge secondo me è la straordinaria dignità di punisce a Khaled dice e della sua famiglia che che poi da anche la speranza per il futuro cioè che forse non tutto è è perduto la sua quindi la sua volontà di continuare a scrivere allora io volevo sapere intanto qualcuno ne approfitto per fare la prima domanda Diana
Se poi nei suoi colloqui con con suo nonno era emersa ad esempio perché questa questa volontà di continuare a scrivere perché questa anche nei momenti più terribili perché comunque lo iscrive dopo che era sopravvissuto a una granata dopo che o una bomba aveva distrutto il salone anzi no al Salone la parte la casa più sicura la cucina era quella meno
Meno sicura oppure dopo che come topi erano stati costretti a passare e due notti intere in cantina nonché senza sapere che cosa chi sa che il successo ai nostri ai nostri vicini alle persone che conoscono o a raccattare un un un un pacco della Croce Rossa arrivato chissà come allora ecco volevo sapere che cosa cioè cioè Sica nelle agile libro si si capisce che è una anche per per mantenersi vivo per mantenere una per dare posto in una testimonianza però
Nella sua nel suo dialogo nei suoi dialoghi con il nonno lo sapete se c'era stesa emerso qualche cosa in più
Sì io innanzitutto saluto tutti quanti presente e io sono praticamente una una specie di portavoce del del nonno quella che che scrive i suoi i suoi diari raccontano nella sua vita in pratica per renderlo anche più facilmente leggibile al grande pubblico perché esse non sarebbe comprensibile solo gli storici della
Dei Balcani
Ecco la la domanda la domanda che mi ha fatto dottor Basciani
Diciamo che mio nonno ha scritto sempre e ha mantenuto odiare e per quasi tutta la la sua vita soprattutto quando ci sono stati momenti storici che c'erano da raccontare
Luigi Fausto grande Priario anche durante la seconda guerra mondiale
Che comincia dopo i bombardamenti di Belgrado in cui lui viene coinvolto e viene voleva trasferirsi andare verso Montenegro viene catturato su un treno di Sarajevo deportato in Germania un campo di concentramento
Successivamente trasferito in Italia anche durante quel periodo lui tiene ogni giorno un diario descrive tutte le tutte le cose che gli capitano in è descrivere giorno per giorno la la vita di uno di un prigioniero di guerra
E se ha trovato semplice ma inventa anche in questa in questa situazione con appena il bando e ha saputo raccontare anche questa volta la storia Louis sapeva benissimo riconoscerla perché quando succedeva la storia lui si trovava sempre pronto
Diciamo che ha cominciato scriverà un po'anche per esorcizzare la situazione perché si è trovato in una situazione molto più grande
Di di Luini che ha capito che stava stava degenerando ha capito subito che i morti era numero numerose che la distruzione era catastrofica e Luís ha capito che stava succedendo in quel preciso momento stava succedendo la storia che bisogna che sia adottata
E non so quanti erano capaci e lui aveva stare capacità e norme sta sua lucidità era una persona che per me era estremamente importante era un mentre un consigliere ogni volta che avevo bisogno di avere qualche consiglio mi rivolgevo a lui e lui era sempre presente
Era semplicemente essere una persona umile semplice perché mi ricordo un aneddoto in cui siamo andati a mio marito in visita una dottoressa che è che c'era accolto in casa con le scarpe tutte le luci del vestita perbene e così via con tutta la casa pulita in una e lui ha detto ma tu cosa pensi di questa persona non arriva e lui fa ma non è una persona proprio semplice ha detto Mieli agostana e lui ha detto Massari
Non è semplice essere semplici
Migliaia di ospitarlo Bta accostarmi ecco questo era mio nonno aveva una una umanità dentro disse che probabilmente difficilmente si trova nei giorni giorni odierni giorni nostri
Grazie tra insistenza esatto se combattere anche perché la pena spesso è molto più forte di una ma di mitragliatrice no
Scrivere vuol dire molto raccontare
Però tutti mi prese più racconti come
Tuo nonno fosse tornato profondamente segnato dall'esperienza della prigionia in Germania
Di dava fastidio anche sentire
Parlare tedesco e quindi evidentemente però nelle pagine del ecco un'altra cosa che colpisce le pagine di questo di questo diario così tormentato questa rabbia non esiste
Mi dice oggi partono per Belgrado oppure parla di Belgrado parla di Zagabria
Parla anche il bar del DDT dei dei vari Mascellani tale affiora qualche nome di uno dei tanti macellai all'opera i in quei in quei maledetti anni e e e non c'è mai
Una stilla di di rabbia una stilla di voglio alla fine gli avevo di Spano di sotto la minaccia avevano ammazzato gente con cui aveva condiviso tante aveva condiviso una parte importante del suo percorso biografico
Matteo ti ha mai spiegato perché poi scritto a caldo
Quindi sono così non credo in altre cose emerge non è che c'è stato una revisione se non sbaglio sulle quali fatta nei Balcani innovano in visione del del del testo perché il testo così com'era diciamo non era costruito perbene con un racconto
Io ho voluto fare una specie di raccontò anche per
Bisognava eliminare molte molte parti del diario che non potevano neanche essere comprese però quello che diceva lui era un partigiano lui ci credeva in questa in questo Stato jugoslavo
E noi non trovava che che ci s'è che ci sono nemici o amici non copre colpevolizzava nel suo nome nessi riferite nella una vittima anche quello
Cioè loculi sempre è sempre stato molto oggettivo ha visto la situazione con una lucidità che solo lui con il suo bagaglio poteva vedere con la sua esperienza da giornalista che è che ha fatto il giornalista per quarant'anni
è adottato così come succedevano cose senza che
Senza dire ecco questo ha fatto quello ha fatto quell'altro non ci sono pettegolezzi nel no però sicuramente perché da noi spesso le storie sono scritte da pettegolezzi dalle dalle storie che sono tramandate
Da chissà che da una bocca all'altra e dopo non si capisce quello che veritiere o meno
Qua ci sono dei fatti è semplice e e basta
Semplice come come era lui stesso anche dice però però usuale meritevoli compensando assumerei complessità perché lui in un certo punto si è visto anche cadere tutto in cui tutto quello in cui credeva
E sia visto di dover rassegnarsi che e tutto quello alla fine della sua vita perché è in fondo quando è cominciato l'assedio lui aveva ormai ottant'anni e ha visto crollare tutto il mondo
Addosso cioè non non sapeva da dove da dove cominciare però aveva un bagaglio storico e norme perché nasce nel mille novecentododici quando comincia nella prima guerra balcanica attraversa primi sei anni della sua vita
Fra una guerra e l'altra
E dopo far firmare la seconda per cui lui capisce quello che stava succedendo sa quello che sta succedendo perché ha combattuto contro queste questi nazionalismi che c'erano presenti anche anche prima e dopo successivamente dopo la seconda guerra mondiale
Questo mi ricorda quello di notte disse un professore
Del mix agli Sarajevo che a un certo punto verso gli anni Settanta appunto affermò noi anche
Eravamo convinti di camminare sulla sul filo del rasoio e andava avanti con la speranza che questo filo ci spettasse mai salita equilibristi che stavano cercando di stare in equilibrio sopravvivere se possibile perché
Molti molti sono morti quando faccio alla fine l'elenco di tutti quelli che conoscevo che solo che sono stati uccisi e mutilati questa questa città estremamente sfortunata che che è stata colpita forse come proprio come il simbolo perché io a Sarajevo c'erano trenta per cento delle famiglie miste
Cioè le famiglie in cui magari padre era ortodossa madre mussulmana viceversa un cattolico e tu non sapevi da che parte stare stare da che parte contro chi combattere perché meno male nella seconda guerra mondiale loro partigiani sapevano nemico sta dall'altra parte e combattevano contro i tedeschi o contro i nemici fascisti
Mentre qua non si capiva niente perché poteva essere nemico stava in casa
E questo questo il piglio nostro problema di di questo assedio che credo che sia l'unico nella storia così lungo e che come la storia di una guerra all'interno di una guerra civile può essere confrontato forse solo quando un segno di Aleppo forse però lontano sarà
Una cosa che mi colpisce
Egli ha
Infine sita meglio senza fase avrebbe voi di
Chi scrive un diario solitamente tende a nasconderlo cioè lì la scrittura il diario scrittura sommersa non è una scrittura in mensa non è fatta
Per essere trovata ma vuole essere trovata no è un po'come l'assassino che vuole essere scoperto cioè una scrittura
Di questo tipo in questa storia
Il diario viene consegnato quindi c'è una scelta precisa con lui non sapeva dove cominciare comincia un diario quindi c'è una precisa personalità di formazione giornalistica quindi c'è una cronaca precisa fatta col bisturi
Sulla pagina non c'è un corpo scritto e c'è una resistenza nella conservazione dei fatti
E quindi non del racconto se no in nel Salento di un anno dal Salento la diciamo Lou conto contro l'ho fatto il fatto non so chi chi mi capisce ma ve lo traduco il racconto e racconta il racconto il fatto il fatto lo io
Che vivo in questo in questa schizofrenia da ormai dodici anni perché sono una giornalista ma sono anche un narratore
Ho costruito su questo ponte Bellù conto dell'Ufa atto tutta un'tutta una strada tutto un percorso no che mi porta può incontrare scrittori
Meravigliosi persone stupende eccentrica con storie pazzesche
Con diari ritrovati spesso diari che raccontano un'altra storia rispetto a quella che i nipoti credeva no perché il diario così come le lettere tradiscono tradiscono l'autore
Praticamente si innesca anche una domanda interessante perché non si capisce più chi sia realmente non tanto il destinatario ma il mittente
Allora spesso quando si trovano i diari ci sono anche dei grandi sconvolgimenti nelle famiglie non si trovano eletta se più chi sia tuo marito
C'è chi sia stato tuo nonno sono grandi verità che emergono anche scandalose scabrose sconvenienti ce l'indicibile delle famiglie che emerge in quella scrittura sommersa che viene poi ritrovata perché poi la scrittura
Trova il suo canale come l'acqua deve arrivare al fiume dal fiume arrivare al mare in questa storia
Il diario non viene nascosto perché chiaramente quello giornalista un cronista vuole che sia trovata quindi non sapendo da cominciare sa bene da dove cominciare
E avendo il nemico in casa sa anche che il serpente già all'interno del Paradiso ma molto spesso anche il ricomincia mentre già all'interno della casa e nella casa lui ha trovato questa nipote alla quale ha consegnato questa difficilissima eredità
Che o un peso non sempre accettabile perché la consegna di un diario implica un investimento no e anche un'investitura c'era lei viene fatta Cavaliere dal nonno quindi viene consegnata la staffetta continua corre il tu
A quel punto il ricevere questa eredità crea uno sdoppiamento naturale umano in chi incontra poi un diario di vita una storia di vita così importante
E primo atteggiamento può essere quello di chiusura di dietrofront non di no del no
Perché poi è una storia che chiaramente crea un corto circuito nella tua vita
Che cosa è successo con il giunto quest'io voglio conoscere quella storiella quel giorno un momento
Dirigere questo diario fra l'altro anche simbolico perché ci sono tre copia del Diario voleva
Vive questo diario a mano
Fa battere a a macchina vecchia macchina da scrivere degli anni dopoguerra negli anni Cinquanta perché i computer poteva essere usato solo come ferma carte non c'era luce non c'era niente
Per cui e per cui fa a dare
Da questo lavoro questo impegno alla zia perché la la sente l'anello debole della situazione perché meno male Morrone vecchi la Luino alla sua moglie Mira hanno vissuto già una seconda guerra mondiale e sapevano più o meno quello che è che stavano andando incontro mentre per la zia molto più difficile perché un un momento nuovo per lei tutto sta trovando lei si trova completamente spaesata in una situazione del genere
è per esorcizzare un po'la situazione un po'appartenere anche lei impegnata in qualcosa lascia battere a macchina questo diario eh eh
Simbolico anche che ci sono tre copie del del diario perché ci sono due care due pezzi di carta carbone che sono inseriti fra fra tre tre pezzi di carta è e battuto in tre copie e dopo nel circa novantanove novantotto Luís mio lascia questo diario dicendo qua ci sono tre coppie una va a tua madre cioè tre tre tre donne fra l'altro che nel mondo montenegrino una cosa monotono assurda salgono in particolare
O andava a tua madre che mia madre però anagramma mente malata quella volta successivamente morta anche una copia a mia zia però lei avendo assistito personalmente a questi fatti non era assolutamente in grado di riaffrontare una situazione è la terza atte e mi dice tu saprai cosa farne
Eh io cosa ne sappiamo cosa fare con questa norma non riuscivo neanche leggere
Questa questo diario perché ogni volta che affrontavo il diario mi trovavo di sia riapriva questo è questa vortice questo buco è normale che quegli anni anche a me hanno lasciato in eredità perché meno male anch'io ero profuga di guerra e ho traversato traversato usciva vita tutte le situazioni che che nessuno che una una giorno giovane ragazza non sono in in non non può neanche immaginare né figuriamoci a pensare di vivere
Sicuramente una storia molto più grande di me
Allora dopo che lui è morto quando è stata messa un porre dare questo diario in in croato in serbo-croato che era la lingua originale però non sapevo dove proporlo
Successivamente invece ho cominciato cominciato pubblicare in Italia anch'io ho con me il mio diario del del del dell'epoca lei degli anni novantadue novantatré quando quando io da profuga di guerra sentivo
Sentivo tutti estivi i bollettini di guerra che arrivavano dalla Bosnia pensavo
Se sono vivi se sono morti non avevo nessun contatto con con i miei familiari era un unto di un un periodo terrificante per me
Da allora non non riuscivo non riuscivano pubblicare non sapeva o non sapeva dove pubblicare se no quella volta quando pubblicato quello mi sono come torta un grande peso deve che portava da da due decenni addossa una un un diciamo che mi sono liberata era come un sollievo perché ho raccontato qualcosa che non sono riuscita a raccontare a voce in anche alle persone che mi stavano più vicino e questo è molto importante perché spesso tu non riesci a dire in cui a Quattrocchi a qualcuno quello che che ti che ti sta sul cuore invece ascrivendola in qualche modo ce la fai
Si esprime scrivendo ai file leggere chi vuole leggere vuole però intanto tu tutti e sei liberato di questo senso di colpa di sopravvissuto che dopo saputo cosa e perché no non lo sapevo da d'quella quella volta
Allora quando sono riuscita a pubblicare quello lì
Fortemente voluto pubblicare anche questo perché meno male quello era un diario in molte intimistico un diario di una ragazza che viene coinvolto in una situazione più grande più grossa divenne tre questa è una testimonianza importante storica fatta da una persona che sapeva di quel di quel quindi cosa stava per parlando però da dall'altro canto mi sono trovata anche a pensare che il diario non poteva essere compreso
Da tutti
E bisognava fare un lavoro diciamo dei Roma alzare questa questa cosa che poteva essere compresa anche al di fuori dai confini della Rizzi quest'aria perché esterno poteva essere compreso sono lì e poi non sapeva perché conviene parte cominciare perché equilibri nello stadio erano completamente ribaltati
Da capo a coda proprio per l'importanza dell'Antonello fa questa
Grazie in realtà non è soltanto un diario siccome è piacevole
Interessante da leggere ma è anche una testimonianza storica perché appunto punisce la Luzi farà scrupoli di riesce a mantenere la sua obiettività e e quindi in queste pagine oltre i cecchini oltre le grate c'è per esempio il la ricostruzione minuziosa non so fino a che punto sia stata volontario probabilmente il suo istinto di giornalista di Lazzate emerge diede di di questa situazione da teatro dell'assurdo di come funzionava il governo di Sarajevo di come tutto sommato
Cattivi e buoni significassero continuamente ad certo punto era una guerra capite pessimi insomma perché pure le milizie Bosnia che secolari valuterò che cosa non si e nelle quindi e da questo punto di vista è una testimonianza storica io penso di di primo ordine interessantissima con cui le persone che giorno vorranno confrontarsi scientificamente con con la guerra di Bosnia ormai c'è una una una vastissima bibliografia ma che secondo me non certamente ancora tanti altri libri a tanti altri articoli dovevano esplorano essere scritti non dovranno per forza di cose farlo perché ripeto lui fa riesce a far emergere la sua mette da parte la sua umanità e fa emergere invece il tutto il suo lato professionale e quindi non guarda soltanto quegli appostati sulla collina e che bombardano e ma anche come funzionava il il il sistema di governo della della Bosnia diciamo di becco vice di di di di assediata di come fosse di come gli affari ecco fa Emergency del mercato nero no tutte le dinamiche che hanno arricchito pochissime persone e hanno ulteriormente impoverito gran parte della popolazione
Questa è una è è uno degli aspetti secondo me più interessanti se deliberativa della testimonianza umana appunto di punisce accaniti dice della e della sua famiglia quindi anche da questo punto di vista il tuo contributo
Sicuramente importante sede diciamo diciamo che ci sono tanti i diari di questo se dirò io ho letto maggior parte dei di questi diari e non ho trovato nessuno che parla in questo in questo modo sono assedio
Anche perché è un assedio descritto dal primo giorno quantità maggio comincia racconto dal maggio del novantadue due
Finisce fa una pausa nel novantaquattro quando Giulia riesce ad abbandonare la città tutta malata esaurita e dopo continua e finisce con gli accordi di Dayton lì ci sono pagine quasi visionarie
Che riguardano anche la situazione odierna in Bosnia perché dopo questi accordi di Dayton Bose è stata divisa è stata divisa in tre parti che è sui territori è spezzettato a macchia di leopardo oggi ci sono delle tracce visibilissima di di questa di questa divisione diventato uno Stato compartimentale che non non c'è un uno stato che non c'era
Invece pur vediamo
E e dove la storia sicuramente non ancora scritta del tutto cioè perché lì ci sono ancora molte pagine da da aggiungere
E lei comincia a essere visionaria di sesso il sedile quando lui descrive la democrazia in Bosnia tre attraverso quel monologo della signora rada
Cioè la la l'immagine stessa della postina di oggi
E poiché volevo dire che è anche un manifesto per la pace perché Luís avendo avendo vissuto tante di quelle guerre tutta la sua storia che è praticamente scritta da da nel passaggio fra una guerra e l'altra
Alla fine riesce ad avere una conclusione che la guerra è una cosa stupida e inutile che una sofferenza e basta e chiunque invita chiunque
Vuole essere il prendere le armi di pensarci due volte prima di farlo
Però far e e in questo che dà speranza punto prima o parallela speranza perché in realtà in una situazione così assurda di sangue che scorre che in che scorreva veramente a fiumi improvviso no senza preavviso improvvisamente arrivava una granata eccetera
è incredibile legge di questi archivistiche schivando dei pericoli
Davvero
Mortali e non in maniera eufemistica ma proprio nel dir poco senso la parola a vanno in videoteca
Si riuniscono prendono i documenti per per fare appunto una grande mostra sulla daremo sui cinquecento anni dell'arrivo degli ebrei sefarditi a a a Sarajevo cioè e allora questo tritati dalla speranza che forse non tutto antinquinamento così buio in cui insomma è stata la guerra più dura dopo dalla dalla fine della seconda guerra mondiale in Europa quindi non tutto era perduto c'era ancora la la fino a quando c'erano queste persone che mettevano a rischio la propria vita per per organizzare una grande mostra
C'era ancora nella speranza più forte dei circhi più forte di quei di questi populisti nazionalisti nazional comunisti insomma che Muccioli come vogliamo che stavano praticamente facendo a brandelli un paese soprattutto la propria gente quindi da questo punto di vista ancora una volta punisce a tale dice fa parte Nolte ho scritto un articolo sui sulle vecchie volpi balcaniche noto dei vestiti statisti da da
Dai romeni da brattee annua
A Protti cederà e invece poi c'è un'altra un'altra categoria che appunto questa di di di gente così che davvero a e l'anima di questi Paesi che pena perché ti permette poi in futuro speriamo sei ore di quanto non sia stato fino fino ad oggi quindi se davvero ti ringraziamo per questa testimonianza che ha offerto i cinque italiano se no ringrazia anche anche a voi tutte quante grazie anche a casa sua specie canina è stata estremamente
Casa editrice Besa che mi è stata estremamente utile perché c'era da fare sto libero in velocità secondo sprofondava anch'io per cui mi hanno incoraggiato dal primo momento nella nella stesura del libro se adesso
Sì in questo lungo viaggio al termine fino al termine della notte balcanica tu hai scelto realtà delle pagine da leggere le scelte Turone casuale quello che leggeremo chiaramente
Parlare di un libero poca cosa in confronto a leggerlo per cui ci pare il minimo almeno a riportare qui
Questa voce perché ha scelto proprio pagina duecentoventidue
Prima di leggerlo sì prima di leggerlo a perché si tratta di una testimonianza che risale al ventisette giugno del mille centonovantacinque tutti sappiamo che la guerra in quel momento apparentemente era già finita cioè stava stava per concludersi mentre l'UE un'altra volta rischia rischia la vita in quel momento
Io non sono un'attrice non sono un buon lettore a voce alta
Ci proviamo
Ventisette giugno mille novecentonovantacinque
Di nuovo ho rischiato la vita
Ieri mattina era una fredda e buia giornata le nuvole basse pesanti minacciavano pioggia imminente
Era una di quelle giornate estive alle quali siamo abituati
L'estate vera stenta ad arrivare per scaldarsi era tutto tranquillo
Sono in lontananza sul divano detonazioni e sparì abbiamo sentito che in un negozio in via Walter Peri c'è arrivato lo strutto e mi sono avviato in quella direzione stati ancora ho problemi con la gamba mi aiutavo con il bastone
Quando sono arrivato all'altezza del poliambulatorio medico inviava giova ho sentito una forte sparatoria dalla riva sinistra del fiume miliardi circa tanto che i proiettili passavano ovunque così sono subito tornato a casa
Poco dopo tutto si era calmato e si aveva la sensazione di una tranquillità assoluta le strade si sono riempite di gente soprattutto di chi portava l'acqua visto che mancava da diversi giorni non aspettandoci nessun pericolo anche il nostro vicino si era messo spacca legna in giardino spaccava la vecchia porta sembrava non voler cedere sotto i colpi dell'ascia i colpi risuonavano nel vicinato tanto che tutti si sono messi alle finestre per seguire il combattimento dell'uomo contro la sua tragica quotidianità
Era quasi divertito a guardare questa scena
Quando all'improvviso in un lampo s'è sentita una terribile esplosione di Granata che ha colpito il camino basso del tetto dell'officina nel giardino la nostra casa ha tremato così forte che sono stato sbalzato dal pavimento e sono quasi caduto fuori dalla finestra
All'improvviso c'era tanto buio polvere e macerie che non riuscivo a vederci niente sono corso in soggiorno per capire se mira stesse bene per sincerarmi che non fosse stata colpita da qualche scheggia
Fortuna si trovava dietro un muro in un posto ben protetto solo pochi istanti dopo si è sentita anche una seconda esplosione questa volta in via Sant'ITC solo cinquanta metri più distante
Successivamente si è sentito un urlo dal vicinato abbiamo capito che era morta la madre del ragazzo che cercava di spaccare la porta mentre Luís per miracolo era rimasto illeso la donna era affacciato alla finestra e lo guardava faticare una scheggia l'ha colpita in pieno
Abbiamo controllato anche il nostro appartamento c'erano due buchi sulla porta finestra il vetro si era rotto in mille pezzi
Una scheggia era passata proprio accanto a me essere infilata nella borsa che stava sul tavolo vicino
Rientrata tramite la finestra aperta sulla quale era affacciato e sembrava quasi impossibile che non mi avesse colpito ed è difficile capire da dove fosse arrivata la granata
Dalla traiettoria si è capito che volata sopra la nostra casa ha colpito l'albero che aveva infatti il ramo spezzato ha proseguito verso il tetto dell'officina ed è esplosa là
Se fosse esplosa sul ramo dell'albero non avrei avuto scampo
Evidentemente non era ancora arrivata la minore da Sarajevo con amore
Chiaramente se ci sono delle domande forse abbiamo qualche altro minuto c'è la possibilità di di parlare con Diana ora che qui perquisire delle domande fatte lei non abbia dei timori anche senza aver letto il libro la parte più Bella poter incontrare un autore padre liberamente
Delle curiosità
C'è ancora qualche minuto altrimenti Diana firmerà le copie non so se il proiettile qui fuori già al banchetto all'uscita troverete le copie della del libro è l'autrice disponibile a firmare le copie
Grazie a tutti