Assemblea Nazionale del PDS: l'intervento di Achille Occhetto

Prima di tutto per me dette mi il volgere a nome di tutti voi me l'avete già fatto in modo significativo
Un saluto caloroso e affettuoso alla compagnia Giglia Tedesco
Con questa Assemblea abbiamo voluto aprire una fase nuova per la costruzione del PDS
Con l'ambizione di fare dalla nostra riflessione un contributo essenziale ad affrontare la crisi dei partiti e delle forme della politica in un momento in cui la società italiana è un crocevia tra crescenti spinte alla disgregazione possibilità nuove di aggregazione
Anche l'Europa incalzata in modo diverso da questi pericoli da questi dilemmi
Dall'esigenza di scelte responsabilità inedite
Le elezioni in Francia hanno dimostrato che la destra può essere ovunque dietro la porta e poi insediarsi alla direzione delle società europee che la forza della destra e la debolezza della sinistra
E che la sconfitta della sinistra di governo non va a vantaggio della sinistra di opposizione
La destra tuttavia non trionfa e molti stanno ancora guardate
Ma non è solo l'irrimediabile distacco da una politica che ha deluso le aspettative
Ciò significa al contrario che molti attendono una sinistra nuova
Una forza che unifichi le ragioni della sinistra di governo e quella della sinistra di opposizione
Noi ci poniamo questo problema per questo siamo nati per questo parliamo alla Società italiana
Non è dunque un caso che il partito che ha capito per primo l'ottantanove
Che è sorto grazie alla piena comprensione non tanto del crollo del comunismo ma di tutto un sistema di rapporti mondiali
Non è un caso che un simile partito
Ponga nel modo più conseguente a se stesso e a tutte le forze democratiche
Il tema di come ci si organizza politicamente nel mondo di oggi
E che in questo individui un passaggio decisivo per la rinascita della sinistra
Un partito e con le proposte della relazione di Zanni e il suo dibattito
Ricollocato a sinistra nella prospettiva del Governo dalla modernità
Afferma con chiarezza che le nuove tecnologie a cominciare dall'informatica l'informazione non disegna hanno di per sé le prospettive di una società autoritaria ma rendono semmai più impegnativa la sfida della regolazione democratica più ravvicinato il confronto con i poteri forti delle società complesse
Insomma se ha un senso parlare di crisi della politica
Dobbiamo sapere che essa in egual misura prodotto dalla decomposizione dei vecchi assetti di potere di cultura e presa d'atto dei mutamenti impetuose che scuotono economia istituzioni lavoro e ricerca sistemi politici e soggetti sociali identità nazionale e appartenenza e in modi diversi tale processo investe le classi dirigenti europee nel loro complesso
E pone l'esigenza di ridisegnare regole strumenti finalità della vita pubblica
Ecco perché la sinistra un bisogno vitale di individuare nuove vie per organizzare per pensare collettivamente per riaffermare le proprie ragioni e la propria autonomia
La sinistra deve pensare ad essere la forza propulsiva dell'innovazione
E del ricambio della classe dirigente nazionale
Di qui il nostro impegno è la nostra proposta
Un partito dunque che non si confonde non si sfarina magari in nome di una malintesa modernità nell'universo generico di una politica generando non si ha nulla nelle alleanze ma nello stesso tempo non si riducevano anche la ha una riserva indiana alla testimonianza del dissenso in un mondo grande e terribile che spetterebbe sempre ad altri di governare no noi abbiamo messo in campo un nuovo partito della sinistra
Con la duplice ambizione
Prima quello di cambiare il sistema politico passando dal consociativismo la democrazia dell'alternanza
Secondo di mettere la sinistra nelle condizioni di governare
Capisco bene che questa duplice ambizione questo compito che dentro l'atto costitutivo del PDS richiede l'esibizione dalla nostra Carta degli enti
Chi sia che cosa vogliamo
Lo abbiamo detto credo con sufficiente chiarezza
Fin dal momento in cui abbiamo proposto in nome del nuovo partito
Un partito dei lavoratori un partito di donne e di uomini che si propone nelle condizioni storiche nuove
Di fornire una risposta al grande tema irrisolto di tutta la tradizione socialista quello della riappropriazione della ricchezza sociale
E su questa base di un'autentica liberazione umana
Il problema dicemmo allora si presenta capovolto rispetto all'ipotesi che ha guidato il comunismo internazionale
Non abolire il mercato per instaurare il socialismo ma utilizzare e governare il mercato per instaurare il socialismo utilizzare governare il mercato per realizzare tendenzialmente una società di liberi ed uguali
E proprio questo Progetto
Di una democrazia come via del socialismo di un allargamento permanente del principio democratico a tutti i settori della società a partire dall'economia che esige la ripulsa di ogni impostazione ha avuto ritardi fondata sulla identificazione del partito e dello Stato
E la Fondazione invece di un forte potere democratico il radicamento profondo della rappresentanza l'affermazione della cittadinanza come forma della sovranità popolare
Tra potere e cittadini tra governanti e governati non può esserci un viaggio di sola andata
Proprio per questo sentivamo l'esigenza di un nuovo partito della sinistra
Che intendesse battersi per una riforma del sistema politico
Nella direzione di una democrazia dell'alternanza e per una riforma dello Stato nella direzione di un motto amento di natura e funzione del potere e dei poteri
Ecco perché sentiamo così argutamente che si può rispondere all'impostazione autoritarie solo come una democrazia forte che sappia far convivere
I diritti del cittadino e l'efficienza la funzione di rappresentanza e la funzione di governo
Ed è a partire di qui se per davvero
E non in modo retorico vogliamo parlare a proposito e non a sproposito di spirito originario della svolta che dicemmo
Nel momento stesso in cui ci presentammo e presentammo il nome del nuovo partito che si rendeva necessaria una grande mobilitazione intellettuale e morale attorno a un nuovo progetto della sinistra
Per promuovere una sintesi che non fosse solo teorica ma nascesse da un intreccio di ricerche elaborazioni prassi più ricco delle tradizioni della tradizione codificate
Nel senso che non si poteva pensare
A una giustapposizione glittica di diversa ispirazione
Ne almeno ritorno ad altra ideologia dal momento che tutte e sottolineo tutte le componenti della sinistra avrebbero dovuto rinnovarsi perché la campagna del nuovo inizio Sonata per tutti dicemmo allora
Nello stesso tempo affermavamo che il contatto tra diversi itinerari Democratici di sinistra
Sarebbe stato fecondo se avesse avuto come obiettivo un progetto coerente di trasformazione della società
Ancorato a valori condivisi
La stessa presenza di nuovi soggetti di nuovi movimenti non violento ecologico femminista anch'essi portatori di originali ipotesi di liberazione umana
Spingeva a tutta la sinistra ridefinire e a costruire in sintonia commesse il progetto riformatore del Duemila
Riconfermo quindi l'affermazione fatta all'atto di nascita del PDS
Una sinistra che abbia l'ambizione di governare e non soltanto di esprimere spinte diverse e diversi potenziali di lotta non può rinunciare né alla differenza è la pluralità dei soggetti
Mi all'esigenza di una sintesi della loro carica progettuale
Ecco dunque il Progetto costituente
Costituente in un duplice senso della democrazia del nuovo sistema politico e costituente di una nuova sinistra dopo attese applausi ma anche irrisione incomprensioni
Molti si sono messi su questo terreno
L'insieme del sistema politico italiano e dei partiti e in movimento
Abbiamo dunque avuto ragione dobbiamo dunque esibiva le nostre ragioni
Naturalmente non mi nascondo che oggi rilanciamo queste idee
Nel momento in cui la sinistra è divisa
Soprattutto nel confronto sul referendum
Non credo che il sì e il no
Esprimano due ipotesi diverse di aggregazione della sinistra
E nemmeno che essi indichino approssimativamente due schieramenti governativi contrapposti
Vedo però che sul terreno della riaggregazione della sinistra sono presenti in molte difficoltà
La sinistra di governo esce con le ossa rotte non solo da Tangentopoli
Ma anche dall'esperienza politico-strategica del craxismo cioè dalla pratica di una governabilità tutta interna il ciclo moderato e ancorata al perverso patto di potere radici e Partito socialista italiana
E la nostra sinistra si fa delle volte per dire quando non subiamo aggressione avvertiamo tuttavia incomprensioni e diffidenza
E non sono però tutte dello stesso tipo alcune riguardano le prospettive di governo
E tendono a classificare come deriva trasformisti caccia di mento opportunistico la grande prova storica che ci sta di fronte quella cioè di portare la sinistra alla direzione del parere e vero tuttavia che anche su questo terreno le differenze sono forti all'interno della stessa aria di quella sinistra che votano al referendum
E considero questo fatto di grande rilievo ai fini del superamento
Di una lacerazione manichea che può compromettere il decollo storico-politico della sinistra
Altre incomprensioni diffidenze ostilità o dissapori sembrano piuttosto riferibili a rivalità di ceto politico
Manifestazioni di un consociativismo di un'angustia corporativa destinata però credo spero almeno a dissolversi nella piena che investe il vecchio sistema colpiti
Ma voglio guardare in faccia anche a responsabilità nostra
Che cosa alimenta ancora tra noi un certo scetticismo e nei nostri confronti
Si tratta io credo
Di fare i conti con una mentalità è uno stile politico connessi a quella che è stata la nostra tradizione
La tradizione di una forza politica che si collocava in una marca di confine rispetto al vecchio sistema
Mai compiutamente inclusa immesso mai compiutamente strane adesso
Partito tra i partiti del vecchio sistema politico nel nome di una comune è giustificata responsabilità democratica e nazionale maltempo spesso fuori dal vecchio sistema di potere
In questa collocazione ardua in questa posizione di confine
Si è manifestato quello che a un certo punto abbiamo dichiarato essere il mal consociativismo ma anche molto del bene di questa società
E il bene mi pare debba essere individuato in quella che io chiamo la verità interna della posizione del no nel referendum l'unica che io condivida tra le preoccupazioni che non esprime
E cioè
Non si deve confondere la partitocrazia con i partiti la degenerazione di regime a carico dei partiti di governo con la funzione progressiva del grande partito popolare democratico e Dimas
Va respinta quindi ogni tendenza distruggere
Nel segno dell'aggressione ai partiti la storia politica della democrazia repubblicana per questo noi ci siamo volutamente e cocciutamente
Collocati su un'altra linea di confine
Dicendo di no alla destrutturazione al nuovismo iconoclasta e respingendo il suggerimento interessato di chi voleva inserirci buon Mouldi mi nel vecchio sistema che stava crollando
Non abbiamo avuto incertezze cari compagni
Ma solo una chiara e sacrosanta intransigenza con la quale io credo abbiamo salvato il Partito democratico della sinistra da un disastro sicuro quello che crollare con l'insieme e quel vecchio sistema fuori tuttavia sento che una parte della sinistra ci guarda ancora con sospetto e vedo che certe insofferenze sono state alimentate da ritardi contraddizione
Oscillazioni intorno a temi di grande rilievo politico e mi ricordo solo alcuni
In primo luogo la difficoltà a fare emergere un orientamento limpide netto sulla ripulsa del governissimo al centro in periferia come bastione estremo del consociativismo morente
In secondo luogo lo sforzo compiuto per superare una concezione dell'unità della sinistra limitata al pur significativo ma certo non esclusivo rapporto con il Partito Socialista
Da ulteriori emetta ultimo e riemergere in alcune circostanze della tendenza costituire i tre partiti dall'Internazionale socialista in soggetto dalla trattativa colla di Giaime sul vecchio quadro di riferimento
Oltre a ciò ha pesato su di noi il fatto di essere un partito
è un gruppo dirigente
Che ha dovuto subire fronteggiare contemporaneamente nel corso di questi tre anni pre-crisi quella del comunismo internazionale quella della socialdemocrazia europea e infine la crisi del sistema politico Italia
Siamo una forza nuova ma non fingiamo di essere venuti dal nulla
Siamo la maggiore forza dell'opposizione democratica ma sappiamo anche
Che se la sinistra non si rigenera va superando la frammentazione che la colpisce il soggetto politico dell'alternativa non riusciva a vite
Tuttavia se noi ci poniamo in modo così Alberto il problema di parlare di capire
A partire dai nostri limiti quelle forze di sinistra che si schierano con un inno credo che all'insieme della sinistra e quindi anche a quelle forze debba interessare il Progetto del PDS
Ragioniamo dunque di questo
Possono costoro pensare una sinistra senza avere una politica nei nostri confronti
Ha senso mi chiedo e chiedo porsi il problema di unire e di confederale la sinistra nel contesto delle istituzioni dell'alternativa se ha un senso
Perché mai la difesa della proporzionale in sé legittima dovrebbe essere tradotto in una sorta di ultima frontiera della democrazia stringenti finendo così
Col sovrapporsi a soffocare il progetto politico di fondo che quello di dar vita soggetto da lanterne
Questo è quello che chiedo oltre il sì no all'insieme della sinistra italiana
E allora ritorniamo al progetto originale
Dicevo una sinistra che abbia l'ambizione di governare non soltanto di esprimere diversi potenziali di lotta
Non può rinunciare né alla pluralità dei soggetti né all'esigenza di una sintesi della loro carica progettuale
E come si organizza politicamente questa visione
Qui sta il centro del nostro progetto organizzativo e politico il rapporto tra partito e sistema politico tra partito e riorganizzazione della sinistra e delle Andrea
Il rapporto tra partito e sistema politico è definito dal nostro progetto istituzionale e di riforma elettorale
Ci presentiamo con una posizione autonoma e ben visibile
Anzi abbiamo promosso un processo politico in coerenza con la nostra partecipazione come promotori ai referendum
Abbiamo messo a punto una proposta di riforma fondata sul criterio maggioritario uninominale a doppio turno con correzione proporzionale
E ci pare rispondere efficacemente a esigenze di trasparenza politica
Di Unione delle forze democratiche di progresso di rinnovamento e consolidamento della funzioni di governo nel quadro di una Repubblica schiettamente neoparlamentare
Deve essere dunque chiaro il movimento referendario nonna una testa sola
Contano le volontà politiche che in esso si esprimono e la nostra volontà politica e limpida
Il maggioritario per noi è uno strumento non un nuovo mito da perseguire e quindi non un fine l'obiettivo e dare ai cittadini dei poteri in più
Quello di eleggere i propri rappresentanti in modo più libero e diretto rispetto ai calcoli dei vertici
Quello di votare per il proprio partito e quello di scegliere tra conservatori e progressisti per il governo dell'Italia
E proprio per rispondere al dubbio espresso da Ingrao sul rapporto tra il sito e la riforma elettorale che vogliamo
Ci siamo fatti promotori di un'iniziativa politica di primo ordine volta orientare democraticamente l'interpretazione del referendum
Questo è il senso della nostra iniziativa
Del nostro appello per il sì al referendum e al doppio turno
Confortato dall'adesione di politici intellettuali laici e cattolici di donne e uomini della sinistra i differenti ispirazioni impegnati accomunati dalla lotta per il rinnovamento della Repubblica e delle istituzioni democratiche
Questo appello e anche un impegno per la nostra successiva azione in Parlamento
Nello stesso tempo non c'è niente di più falso
Della caricatura di questa posizione fatta da chi crede di poterci ricordare che non è solo con le leggi elettorali che si formano le alleanze politiche e che non è solo con la riforma del sistema politico che si riorganizza lo Stato lo sappiamo bene
E la vicenda di Tangentopoli lo dimostra ogni giorno di più
Un intero ceto politico e di governo
Di concerto con decine di grandi impresa distribuito mancia appalti risorse ha violato le leggi le etica pubblica e la morale privata
Ha messo a sacco intere città ha dato vita a un meccanismo distorto di accumulazione distribuzione di risorse e di potere
Quanto è avvenuto fin qui fornisce uno spaccato francamente vergognoso delle classi dirigenti di questo Paese
Sì sono finanziati illecitamente legalmente i partiti e si è creata la politica per accumulare ricchezze e potere personale
C'è nei gruppi dirigenti degli altri partiti chi ha lucrato sulla politica
Nel PDS e lo ribadisco ancora una volta contro chi punta infangare oggi questo non è avvenuto nessuno di noi se arricchito con la politica Tangentopoli
Fa corpo con lo sviluppo capitalistico del Paese uno sviluppo fragile al quale i lavoratori hanno pagato e pagano un prezzo altissimo
Ma tangentopoli fa corpo con quel doppio Stato quello stato illegale che accanto e contro i poteri propri dello stato di diritto
Nuove risorse mobilità strumenti assume decisioni sottratte a ogni controllo democratico alimenta poteri occulti e fantasmi eversivi
In quel doppio Stato affondato le sue radici velenose la strategia delle stragi
Volta liquidare ogni possibile insorgenza delle politiche riformiste riformatrici a favorire o alimentare le correnti di una destra aggressiva
Che periodicamente riaffiora nella storia nazionale con il suo programma anti democratico
Suscita sdegno e allarme
Che i neofascisti del movimento sociale italiano
Abbiano potuto impiantare
Una ignobile gazzarra in Parlamento con il pretesto di Tangentopoli coprendo le proprie mani con guanti bianchi
Chi ha le mani pulite non ha bisogno di guanti bianchi per coprirlo le ha bisogno chi deve coprire
Come parte della destra le macchie delle stragi che hanno insanguinato nel nostro Paese
La coscienza
Democratica del Paese deve reagire
Costoro non hanno alcun titolo né storico né politico a presentarsi come campioni di una vita pubblica democratica risanata e trasparente
Il sistema è malato siamo al tracollo
Il processo di delegittimazione della classe dirigente inarrestabile
E non c'è solo la crisi del sistema politico
C'è anche quella di un radicato compromesso tra rendita e profitto che sconta pagina un blocco storico di interessi e di poteri di questo dobbiamo discute
Quelle che diede nerbo la DC come partito pigliatutto prima e alla consociazione corsara dell'era craxiana dopo
Lo diciamo non solo ai lavoratori che lo sanno benissimo per avere pagato un altissimo prezzo a questo modello di sviluppo
Ma anche a quelle forze economiche sociali responsabili
Che avvertono il vuoto di direzione che minaccia il Paese percepiscono il rischio di un collasso non solo istituzionale ma anche della costituzione materiale
E si sforzano di porvi rimedio nella prospettiva di una rottura con il vecchio regime
E quindi questione sociale questione istituzionale
Questione economica fanno corpo nel progetto del Pd
La battaglia per la liquidazione del vecchio regime
La battaglia contro il vizio consociativo contro il centralismo
Contro il sistema della corruzione del ricatto reciproco
La battaglia in nome delle nuove regole che ci consentiranno di ridisegnare lo stato del sistema politico questa battaglia non può non contribuire a ridisegnare lo sviluppo e la democrazia
E il terreno sul quale si riconferma la centralità del mondo del lavoro e il terreno sul quale la sinistra deve sapersi proporre come forza di governo come forza di direzione dello Stato
E sentiamo di avere di fronte al Paese una grande responsabilità
E non accettiamo semplificazioni o versioni strumentali della nostra propone
Non accettiamo alcuna omologazione al ceto politico e di governo Espresso dal vecchio regime
Come vogliamo dirigere lo Stato ecco la questione di cui bisogna ritornare a dispute bene non intendiamo in alcun modo impadronirmi ce n'è questo è del tutto chiaro d'altro canto sarebbe del tutto anacronistico
Né nelle forme totalitarie del partito Stato che hanno alimentato i regimi autoritari dell'Est ma neanche nella forma dell'occupazione e della lottizzazione partitica delle vecchie coalizioni
Per modificare la costituzione materiale del nostro Paese
Per procedere a un ricambio necessario ed effettivo del ceto politico e di governo noi proponiamo regole i dispositivi di riforma istituzionale
A partire dalla riforma elettorale in grado di garantire l'alternanza la direzione del Paese
Ma ti diamo a questo meccanismo non solo la risposta positiva l'esigenza diffusa di disegnare una democrazia più avanzate matura nella quale si affermi il ruolo del mondo del lavoro la direzione del Paese
Ma anche il sistema di controlli più efficace
Per mettere in atto quell'ideale di vita pubblica rigorosa e trasparente in rapporto al quale un ceto politico democratico deve misurarsi e facile tutto ciò tutt'altro
Sappiamo bene che la sinistra del PDS non sono una sorta di Re Mida
Che trasforma in oro tutto ciò che tocca sapevo bene che la nostra presenza in funzioni di direzione dello Stato non garantisce di per sé l'esito positivo della grande impresa a cui siamo chiamati questo se mai è stato l'errore di presunzione di altre forze e in parte per una fase rilevante dell'avvio dell'esperienza di centro sinistra del Partito socialista
Vi ricordate la mitica stanza dei bottoni di comando di cui parlava Nenni nella quale bisognava entrare
Ebbene chiaro mai non si trattava di entrarci ma di cambiarla radicalmente come affermò allora il Partito comunista in confronto polemico con l'impostazione socialista
Abbiamo ben chiaro l'abbiamo detto più volte che a tali compiti
Non potremmo far fronte se non impegnando il PCI a nostra volta insieme con tutte le energie democratiche disponibili in un'opera di mutamento profondo dello stato dei suoi apparati
Ridisegnando nel suo complesso una pubblica amministrazione sottratta al potere discrezionale dei vecchi partiti riprogettare Ando una funzione pubblica che si collochi al servizio della società e dei cittadini
Ma la funzione pubblica non può essere profondamente innervata nella democrazia economica se non c'è un cambiamento generale le classi dirigenti di questo Paese hanno pensato di poter fare a meno del contributo dei lavoratori
Ebbene oggi esse si misurino si misurano con un esito fallimentare di questa loro pretese un Progetto di trasformazione democratica della società italiana
Non può non avere al suo centro la questione dei diritti di cittadinanza politica civile e sociale
E ne abbiamo parlato lo voglio ricordare perché il problema è stato qui sollevato ieri nella Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori
Abbiamo in quella conferenza ha detto con chiarezza ponendo al centro proprio le questioni della rappresentanza operaia e sindacale
Che non si possono dare diritti ai cittadini e togliere diritti ai lavoratori a cominciare dal diritto al lavoro all'iniziativa sindacale e alle informazioni
Non c'è pienezza della rappresentanza senza democrazia nel sindacato e nei luoghi di lavoro
La crisi profonda del sistema politico pone oggi semmai il problema di una definizione ancora più radicale dell'ancoraggio sociale e culturale del sindacato
Contro ogni ipotesi di partecipazione della rappresentanza sindacale il punto vero
La grande sfida che sta di fronte a tutti
Di una riorganizzazione del sindacato ed è vero forse dovevamo parlarne di più
Di una verifica della rappresentatività in funzione dell'unità reale del mondo del lavoro
E non parlo di unità astratta
Ma di quella che è concretamente trae le proprie ragioni dal soggetto vero che il lavoratore e non il sindacato
Ma un processo storico politico di tale complessità non può essere adeguatamente portato avanti se non si affronta l'altro corno del problema di rapporto tra partito e riorganizzazione della sinistra
E qui siamo debitori di risposte chiare
Dobbiamo rispondere in primo luogo all'interrogativo che mi permise di porre a suo tempo nella dichiarazione di intenti
Nel definire la crisi italiana come crisi morale sociale e istituzionale nell'ottantanove non si parlava ancora delle leghe dicemmo
Che può divenire rapidamente crisi della stessa unità nazionale collasso di tutti i sistemi di regolazione sociale
E aggiunge il ramo il problema cui noi vogliamo rispondere che motiva la nostra proposta e dunque questo
Come oggi una grande forza della sinistra
Quale siamo stati nel corso della storia repubblicana risponde alla crisi italiana
Come essa può ospitare oggi quelle classi dirigenti che hanno condotto il Paese nella situazione in cui si trova in che modo dicemmo si può dar vita a quel partito che l'Italia da una tutto ma
Un grande partito riformatore capace di prospettare una credibile alternativa di governo in un sistema delle alterne
Ebbene ancora oggi noi siamo chiamati a far fronte a questa che si presenta come una necessità oggettiva
Come dicevo all'inizio le stesse elezioni francesi stanno a dimostrare che non si esce dalla crisi della sinistra
Dal fallimento di quello che è stato chiamato il socialismo gesto Naviglio gestionali con il semplice richiamo all'opposizione
Che esiste una sinistra latente
Che non è stata risucchiata dalla destra
E che attende di essere sollecitata da un Progetto positivo che vuole unire la protesta alla proposta
Il che è tanto più necessario perché il disordine sotto il cielo è tale da suscitare in strati sociali sempre più estesi insicurezza e paura
Perché i problemi di un'organizzazione equilibrate civile nelle società industriali avanzate richiedono in tempo reale e soluzioni di governo pena il caos economico e monetario
E lo spalancarsi di un abisso nel rapporto tra cittadini e istituzioni
Perché i guasti della vita pubblica il disordine morale evocano nuovi valori e nuove regole un più alto principio d'ordine democratica
Perché nelle società complesse caratterizzate da un intreccio nuovo tra conflitto sociale riforma del sistema politico
Come ha rilevato di recente Mario Tronti non si difendono i lavoratori solo accentuando l'opposizione ma prospettando un'alternativa credibile di governo e non in nome di un astratto esigenza di governabilità ma in nome di un più concreto ed efficace il progetto riformatore si difendono i lavoratori anche attraverso il governo
E questo è il nostro obiettivo
Un obiettivo che noi però non affidiamo solo al grande partito riformatore
Qui sta la novità e lo sviluppo dalla nostra elaborazione
E si sforza di aderire all'evoluzione della situazione politica italiana
Una risposta politica effettiva la crisi in atto
Potrà essere data solo da una sinistra
Che sappia gettare le basi di un processo di ricostruzione democratica e di riforme capace di promuovere le alleanze sociali e le aggregazioni politiche in grado di sostenere tale processo
Ma anche queste considerazioni non sono più sufficiente
Bisogna mettere ordine in una pluralità di iniziative
Che rischiano non di eliminare ma di aumentare la frammentazione
A volte paradossalmente nel nome della ricerca dell'unità
E per ciò che ci riguarda il problema non è quello di creare un nuovo partito la storia dirà
Nel corso del tempo se ci consegnerà nuove aggregazioni politiche
Oggi è bene stare con i piedi per terra e meglio meno ma meglio
Non è realistico pensare che d'incanto
Il pluralismo che attraversa la sinistra italiana confluisca in un solo partito
Non è possibile lo stato delle valutazioni programmatiche e forse non sarebbe nemmeno utile
Il vero problema che dobbiamo porci
E quello di arrivare a una maggiore distinzione tra il livello del partito è quello delle alleanze democratiche di progresso a livello della da presentare
Da un lato dunque si tratta di affidare ai partiti compiti progettuali più altri
Fare di S. organizzazioni di donne e di uomini che stanno insieme nel nome di programmi
E di valori fondamentali dall'altro si tratta invece di affidare ad aggregazioni elettorali più ampia di incontro tra diverse ispirazioni democratiche popolari cattoliche di sinistra sul terreno della prospettiva di governo
Noi non siamo per la distruzione delle grandi forze popolari
Noi siamo per la loro capacità di rinnovamento e di riforma
E diciamo anche che in questo secondo livello quello delle alleanze
Ciascuno deve sapere rinunciare a qualcosa
Deve conferire nell'incontro con altri la forza necessaria a realizzare l'alternativa di governo
Non può pretendere di annullare gli altri nel proprio Progetto
Fondamentale
Questo è il nostro pensiero politico
Altro che incertezze bisogna incominciare a confrontarsi con questo pensiero cuori
Solo così tra l'altro il partito non si confonderà con le istituzioni
Manterrà una forte riserva di valori di idee forza al di là degli impegni nelle alle nelle assemblee elettive
Che impegneranno nel rapporto diretto con la società al fine di spostare a suo favore in rapporti reali di forza mentale e di spingere incessantemente in avanti la frontiera della trasformazione democratica e della liberazione umana
Siamo disposti senza gelosie a discutere serenamente di questo ancora un avallo ancora una volta al di là dei sì e dei no che si esprimeranno nel referendum
Questo è il primo grande appuntamento a tutta la sinistra dopo il diciotto aprile
A questo appuntamento possiamo arrivare soltanto se avremo messo ordine nelle nostre
In questo senso ha precisato
Che si tratta di muoversi su tre piani distinti tra loro ma anche strettamente connesse
Quello della riforma dei partiti una strada nella quale siamo ormai impegnati da quattro anni nella quale per quanto ci riguarda
Questa assemblea rappresenta una tappa essenziale grazie anche alla forte impostazione data dalla relazione del compagno zar
Quello del rinnovamento e dell'aggregazione della sinistra per un progetto di sviluppo democratico di solidarietà e di progresso
Che a partire dal mondo del lavoro e da una rinnovata ispirazione socialista sappia volgesse i nuovi soggetti erano le culture della liberazione umana
Infine il piano che dovrebbe iniziare immediatamente sul quale si costruiscono le condizioni e gli obiettivi di un'alleanza democratica e di progresso
Di un insieme di forze ispirazioni che sappia dare all'Italia un governo nuovo avviando così concretamente il ricambio di classi dirigenti di cui il Paese ha bisogno
Solo in questo contesto si dà pari dignità politica ai movimenti alle associazioni al volontariato
Pari dignità politica che noi abbiamo incominciato a praticare
Incontrando nel corso dell'elaborazione della nostra proposta di governo di svolta in occasione della mozione di sfiducia costruttiva
Non solo i segretari di partito ma anche i principali rappresentanti di questi movimenti associazioni che hanno apprezzato quello con un atto innovatore di grande rilievo
E mi sembra carica compagni che la riforma del partito
Il modello il cantiere organizzativo
Delineato con la relazione di Zani indichino nel PDS
Il vettore di un profondo rinnovamento della politica lo colloqui non sulla scena italiana come partito aperti
Capace cioè di trovare creare produrre gli agganci con l'insieme del progetto istituzionale da noi di reato e con il processo di aggregazione da noi auspica
Un partito fortemente rinnovato rispetto alle linee di una riforma
Ne ho regionale dello Stato e che valorizza quindi nell'ambito di un progetto nazionale unitario una sperimentazione politica democratica in presa diretta con la crescita delle autonomie
Autonomie regionali autonomie di Progetto
Relazioni pattizie con associazioni e movimenti nel quadro di un pieno riconoscimento reciproco della pari dignità politica
Ecco la trama di una iniziativa che ci consente di confrontarci positivamente con il protagonismo della società civile di affermare un approccio più libero e secondo alla politica
E riaffermiamo in questo modello quel principio del limite della politica
Che è stata la grande idea del PDS ed è criterio costitutivo di ciò che potremmo chiamare un'etica pubblica della democrazia
E sentiamo in tal modo di indicare ai giovani una nuova frontiera è una nuova speranza il modo come affrontiamo il rapporto tra i giovani è partito e una delle più forti innovazioni organizzative che mettiamo in campo
E se ne sentono già i primi frutti positivi
Il mondo dei giovani ricco complesso percorso da tensioni e inquietudini animato da slanci straordinari ha subito fin qui le conseguenze più devastanti di uno sviluppo distorto di un regime screditato e fallimentari
E noi diciamo ai giovani state con noi nella battaglia per aiutarci a capire il nuovo e per inventare un partito diverso perché solo così
Voi sarete la garanzia più efficace che il nostro Progetto di rigenerazione della Repubblica
Non ne sogno utopico ma prospettiva concreta
Siamo il solo partito
Che abbia assunto la diversità di sesso come tratto costitutivo della propria identità
Ma siamo ancora costretti ad osservare che non ne sono state tratte le conseguenze dovute le donne soffrono di più di altri le conseguenze di quel politicismo
Che è diventato un pezzo di costituzione materiale del PDS
Ed è un ostacolo all'espressione compiuta della sua iniziativa sul terreno sociale e civile
Stiamo attenti compagni e compagne
Le donne sia pure in modo a volte invisibile sono protagoniste del rinnovamento ben oltre i confini della vecchia politica ma anche al di là del nostro partito
C'è un protagonismo femminile pensiamo alla lotta contro la mafia al volontariato al mondo del lavoro delle professioni che noi non li intercettiamo
Parliamo del partito ma anche delle donne del PDS ciò segnala un distacco tra politica e società di cui non possiamo ignorare o sottovalutare la portata
Ma c'è un problema che riguarda credo tutto il movimento che ha detto
Per esempio sullo Stato sociale proviamo a chiederci perché sono scese in piazza in quella bella manifestazione solo le donne del PDS
Più in generale il protagonismo femminile non appare o non assume il peso che gli compete sulla scena della politica spettacolo
La riflessione l'iniziativa sulla sinistra e sulle procedure sue prospettive ne risultano così dimezzate o prigioniere di un anacronismo
Per pronto la riflessione sull'autonomia femminile può caricarsi di tensioni impropri
Certo se da un lato occorre rompere il silenzio del Palazzo
Dall'altro occorre liquidare il pregiudizio che resiste a sinistra e che non saprei definire altrimenti che misogino
Come deve contare quindi dalla sinistra la forza delle donne questo è un problema di tutti noi
I temi delle donne siano dunque altro rispetto a quello che il vecchio politicismo ma bisogna perché che si che perché ciò avvenga che i temi delle donne non siano altro rispetto ai temi della politica
In questo senso concordo
Con l'analisi contenuta nel documento per l'assise del partito elaborato dalle nostre compagnie
Per noi si legge in quel documento
Che abbiamo intenzione di determinare la politica non diritti gli Arci uno spazio
E vitale che si decida di dare vita al PDS realizzando quel progetto che già il diciottesimo congresso del PC avviene aveva iniziato a delineare che si formino istanze unitarie di direzione politica si stabiliscano regole norme democratiche di selezione e formazione dei gruppi dirigenti oltre che si sperimentino nuove stanze della sovrana
Ciò che attualmente esiste
Una giunzione tra ristrette élite di comando e residui organizzativi del vecchio Pci se appare inospitale a tanti a noi donne risulta lesivo per la stessa sopravvivenza nel nostro progetto
Ebbene io credo che noi siamo stati qui in questi giorni per cercare di ridare slancio e forza d'attrazione prima che tutto con l'aiuto delle nostre compagne al Progetto e alla prospettiva del PD ex
Una forza d'attrazione che poggi però su una partecipazione più ampia
Netta la nostra ripulsa per ogni forma
Di democrazia elitaria nel partito e nella società
Per questo siamo contrari al presidenzialismo
Un partito aperto corale
Capace di contemperare partecipazione controllo democratico
Chiarezza efficacia nelle decisioni non può essere né un partito liberista né un partito politica per questo occorre rompere la situazione denunciata dal documento del Veneto
E per far ciò occorre primo che la funzione centrale di delizie di direzione
Non sia affidata solo a una ristretta cerchia di comando al centro
E che i segretari regionali siano parte integrante della Permanente direzione nazionali
Faccio mia con convinzione la questione della formazione del gruppo dirigente centrale nel modo come è stata posta nella relazione di Zanni e ripresa ieri dall'intervento dei danni
Occorre determinare le condizioni di un'unità politica e culturale collegiale
Che però riconsideri la nozione stessa di cento
Che cotti realmente indipendentemente dalla sede in cui si lavora e si vive nel centro del partito un insieme di forze capace di porsi in termini rinnovati il problema della sintesi e dell'egemonia
Se ci voltiamo così
Non dovranno più esserci organismi come l'attuale Coordinamento che pure ha avuto una grande funzione che non contenta Rino al loro interno l'articolazione territoriale e l'articolazione tematica di cui abbiamo parlato
Anzi considero un grande successo di questa Assemblea il fatto che sia stata fortemente voluta dalle nostre organizzazioni regionali e locali
Secondo che cresca a tutti i livelli fin dalla formazione delle platee congressuali
Il peso politico e la funzione di controllo e di direzione dei militanti i volontari legati al mondo del lavoro e delle professioni di esponenti e dirigenti dei movimenti e delle diverse multiformi espressioni della partecipazione democratica
Perso che le Autonomie regionali e funzionali
Non offusca i nel significato generale della militanza non siano momenti della separazione ma arricchimenti programmatici delle idee forza che ispirano l'azione unitaria di tutto il partito
Detto questo emerge il problema di come realizzarle io metto l'accento su questo
Una nuova direzione centrale democratiche articolata e nello stesso tempo capace di sintesi in regime pluralistico e di autonomia e verticali è orizzontale
E quindi occorre partire dalla definizione delle funzioni del cento
Naturalmente questo richiamo alle funzioni del centro avviene in profonda sintonia
Con la sfida del pluralismo Complesso che qui è stata rilanciata dalla relazione che dal Di Tano
Non si tratta di un richiamo tradizionale ma della proposta di una struttura non rigetta aperti alla sperimentazione alla verifica disponibile all'ingresso di forze nuove evita
Ecco il primo compito
Si tratta infatti di ridisegnare il partito mentre si ridisegna lo Stato
Un programma fondato sull'analogia col partito nuovo che nasceva nel contesto dell'impegno costituenti
Vi è un intreccio tra rinnovamento del partito a riforme istituzionali in tale contesto noi pensiamo e per questo ci battiamo
Segnalo sci e sottolineo questo un panorama politico più povero di soggetti in campo
Per questo noi abbiamo sottoposto a critica certe del proporzionalismo puro responsabile in qualche misura da un certo momento in poi della frammentazione dalla rappresentanza ma intendiamo combattere anche certe posizioni
Come quelle referendarie spinte o quelle che abbiamo chiamato dei poteri forti
Che individuano la sacrosanta esigenza di un consolidamento nella conduzione della funzione di governo
E che anche noi individuiamo ma vi fanno fronte attraverso l'ipotesi di una riduzione secca del pluralismo dei soggetti al contrario noi ci battiamo per un panorama politico più ricco non riducibile ai partiti e alla rappresentante
Il che implica un'articolazione pluralistica ancora più pronunciata
In termini di culture ispirazioni e progetti
Ma tale da diventare risorsa essenziale come dicono le donne per costruire un'intelligenza è una forza collettivo
Noi dobbiamo proporci di essere portatori di una terza via tra centralismo democratico e correnti
Non solo perché gli oppressi i deboli
Che si organizzano impartito hanno bisogno di uno strumento forte
E a questo proposito la sinistra deve fare attenzione certo
C'è il rischio che i partiti vengano distrutte ma non dà segni dal quesito referendario
Piuttosto dalla sinistra spezza dalla sua polverizzazione dalle lotte intestine
Ma c'è anche un altro motivo
Si tratta infatti di dispiegare fino in fondo la funzione sociale del partito
Il correntismo rinchiude la dialettica politica nei gruppi dirigenti
Induce allo scontro alla mediazione politicista
Moltiplica anziché annullare i centralismi democratici e proprio per questo convincono divido la spinta che è venuta da molti interventi anca dell'intervento del compagno Macaluso a superare le vecchie cristallizzazione
Infatti il problema non è la ricerca di accordi tra correnti cristallizzate
Ma il problema vero è quello di organizzare un cervello collettivo
Che elabori progetti e programmi e qui è la funzione del partito ma anche la funzione strategica della Fondazione
Noi dobbiamo quindi inventare qualcosa di nuovo e dobbiamo farlo insieme
Lura Lismore il processo per reati e
Di definizione delle idee dei progetti in un rapporto aperto con la società con i soggetti in carne ed ossa con la pratica sociale
E poi unita e visibilità del partito ingranditi appuntamenti politici elettorali
E mi sembra che l'intervento di Tortorella si muovesse con questa ispirazione
Voglio anche dire chiaramente che ci sono delle posizioni di rigetto le sentiamo nel partito
Nei confronti del pluralismo
E noi dobbiamo combattere queste posizioni litigio
Dobbiamo combatterle valorizzando il pluralismo distinguendolo dal correntismo ma anche con una testimonianza
Con l'esempio che si dà del modo come l'interpretiamo lo rendiamo vivo e operante e questo vale per tutti
Perché io ritengo e questa è una mia convinzione personale naturalmente
Che ci può essere nel pluralismo il recupero di una verità Interna del centralismo del
Cioè quella fondamentale che mi ha fatto per tanto tempo resistere alla spinta in favore delle correnti
Nella mia formazione come in quella di tanti comunisti
Era saldamente radicata la convinzione
Che il principio del centralismo democratico
Ove fosse realizzato fino in fondo in quel modo in cui ne parlava Gramsci
Sarebbe stato condizione irrinunciabile per una dialettica di partito finalizzata nonna la cristallizzazione delle posizioni ma un ma una più alta ricerca della verità certo non ignoriamo quanto di organi cistico poteva esserci in questa decisione
Ma comprendiamo tutti cosa voglia dire il saper produrre
Attraverso la possibilità dell'ascolto reciproco l'avanzamento delle conoscenze e non una pura cristallizzazione delle posizioni
Io ritengo che questa finalità rimanga valida
E anche se la risposta a tale esigenza
è stata storicamente organizzata male dal tradizionale centralismo dei partiti comunisti
Non per questo o quell'esigenza va respinto
Al contrario essa può e deve continuare positivamente ad operare anche all'interno del pluralismo in che senso
Nel senso che nel pluralismo noi dobbiamo individuare due tipi di libertà
La libertà individuale la libertà collettività
Nel centralismo fortemente illuminato come le impostato nella vita interna di partito Togliatti
La libertà individuale non mi era disconosciuta anzi era ampiamente sostenuta
Che cosa manca mancava la libertà di un gruppo che era contrario al principio del centralismo dello i compagni di decidere insieme di dire insieme una stessa cosa
Ecco il problema
Accadeva così che ogni individuo nel regime illuminato rimanesse
Atto misticamente libera
Ma il difficile teorema del pluralismo appunto è un altro
Concerne il fatto che persone che la pensano in un certo modo
Possono anche consultandosi accordandosi tra di loro legittimamente e non in modo segreto influire sulla vita interna del partito e dei suoi orientamenti
Questa duplice libertà
O le Type A individuali
Va in ogni modo salvaguardata se non si vuole smarrire o snervante l'esperienza pluralismo
E ciò dipende anche da come si usa questa libertà
Dal senso di responsabilità individuale e collettivo
Per il modo in cui il funzioni il pluralismo
Anche qui si tratta di definire alcune regole solo così si può avere un'estensione del pluralismo e nello stesso tempo l'unità di direzione
E in questo senso io penso appunto che i tre livelli
Quello delle idealità e della cultura delle scelte politiche programmatiche delle mozioni o componenti dinamiche degli organismi
Possono e debbono mantenere distinzioni di competenza di funzione senza alterare in alcun modo l'impianto pluralistico
Ora io credo
Che da un lato ci sia tutto il problema delle idealità delle componenti che storicamente sono destinate anche ad avere un'evoluzione
Per esempio io non so se tutti coloro che hanno firmato a suo tempo
La mozione di maggioranza di cui io sono stato primo firmatario abbiano la stessa sensibilità sulla storia nostra su questioni importanti e delicate di indirizzo teorico e cultura
Io per esempio ritengo e ciò corrisponde a una convinzione intimamente vissuta
Che si debbano recuperare pienamente valori propri delle idealità comuniste quelle che io riferisco alla nozione della liberazione umana
Ma non è su questo che si possono fare mozioni in un organismo dirigente che deve decidere di scelte politiche e di governo
Possiamo avere itinerari culturali diverse sappiamo che l'accento posto su tali questioni ha determinato la configurazione specifica di componenti ideali
Ma sappiamo altrettanto bene che ci sono mozioni strettamente collegate all'operatività del partito
Che sono le mozioni del congresso della direzione la cui efficacia è durata sono tutte commisurate alle scelte del breve periodo
E ci sono maggioranze che si formano sulla base di queste mozioni politiche che possono anche essere più ampia rispetto alle componenti ideali
In questo senso la maggioranza che governa il partito su basi programmatiche può formarsi effettivamente attraverso un processo reale che investe gli organismi di partito
Certo come è stato più volte osservato
Il rapporto tra maggioranza e minoranza del partito non può essere paragonato a quello tra governo e opposizione nello stato
Questo comporterebbe una battaglia interna al partito che non è certamente auspicabile penso che la vita politica di partito debba essere guidata con un altro spirito
Ma questo credo che tutti i compagni lo senta nello svolgere
Però il problema vero è che un pluralismo funzionale per giunta in espansione
Richiede poi una forte capacità di governo e di decisione del Pertini
E solo con questi dopo mettersi tutti al riparo
Della precarietà delle scelte
Dalla sensazione diffusa che la terra
I ma anche sotto i piedi dal fatto che questi induce volenti o nolenti a tendenze comportamenti liederistica
Perché in una situazione di questo genere è chiaro che quando tutto il processo politico appare Oresta allo stato magmatico
Emerge come funzione Demi Ortica quella di chi detiene in un momento dato la responsabilità massima di indirizzo e cioè il segretario
A ciò vigorosamente contribuendo in senso negativo natura e funzione dei mass
Anche qui è questione di regole potevi e sanzioni
La questione dell'informazione
Io penso che la questione dell'informazione in una dottrina moderna delle forme di organizzazione del partito sia cruciale badate compagni non accontentiamoci dei discorsi politici sempre affrontiamo queste questioni
è mio convincimento
Che essa giunga investire il quadro dei rapporti e degli equilibri tra i poteri con conseguenze rilevantissime sul terreno degli strumenti di direzione della vita fu
Ma anche su quello della formazione dei diritti di cittadinanza
E su questo dobbiamo fornire al nostro partito momenti di confronto e approfondimento
Più impegnativi di quanto abbiamo fatto fin qui
Penso inoltre che nel quadro che qui è stato prospettato sia necessaria una riflessione sull'unità di base
Valorizzando ogni indirizzo e forma di sperimentazione
Sento tuttavia di dovere affermate come è stato per tutti noi che il militante di base non è un militante partirà
Non so se è chiaro ciascuno di noi quando si è iscritto al partito pensava pur essendosi iscritto in una regione di essere militante
Di un movimento mondiale di liberazione umana questo sia pure nelle forme nuove deve rimanere
E credo che noi dobbiamo operare per un equilibrio che senza nulla togliere a funzionari e deputati anzi è auspicabile che i deputati venti
Garantisca tuttavia che la maggioranza delle assemblee che decidono sia fatta da provenienti dalla produzione e dalla cultura dal lavoro dall'aspetto
Non sarà facile
Ma è la grande sfida a cui occorre rispondere se si vuole compiere un deciso passo avanti nella definizione della forma partito
La risposta positiva questa sfida sarà la garanzia più salda per affrontare e risolvere nel modo più diretto e congruo anche il problema della costruzione del gruppo dirigente
E della sua leadership nel suo complesso
Ritornerò su questo tema
Quello che affermiamo e dunque un indirizzo insieme pluralista e unitario
Un partito capace di dare impulso al rinnovamento del Paese e di dare ai cittadini fiducia nell'attuale momento di casa
Io credo che i cittadini lavoratori intendono da noi chiarezza certezza
Trasparenza e capacità di risposta
La posta è la rinascita dalla nostra democrazia
Dopo il diciotto aprile
Non si può votare con le vecchie regole per questo giudicato assai grave la posizione assunta da Bossi in proposito
E ribadisco di fronte al Paese la proposta di governo che ha avanzato per condurre il Paese dopo il diciotto aprile al necessario sbocco democratica
E non dimentichiamo il primo appuntamento che ci attende dopo il diciotto
Sarà quello che coinvolgerà undici milioni di elettori
Chiamati a votare con la nuova legge una tornata amministrativa parziale ma di grandissimo rilievo
Non solo perché si eleggeranno sindaci e consigli comunali in decine di città
Ma soprattutto perché occorrerà dar prova del nostro potenziale di aggregazione a sinistra
E noi ci batteremo affondò per fare di questi appuntamenti l'attacco ulteriore di una svolta nella vita del Paese
Ci batteremo dunque per dar vita ad ampie alleanze di progresso per le elezioni comunali
Questo sarà il primo banco di prova delle questioni teoriche di principio che abbiamo posto nel corso di questa assemblea
Nella lettera che ho inviato da Alleanza democratica ho proposto all'attenzione una vera e propria visione dei diversi livelli di organizzazione della politica nell'attuale fase anche a questo proposito abbiamo introdotto un altro forte elemento di elaborazione
E vedo con piacere che mi si è risposto con rispetto e attenzione e che si è compreso il senso dalla nostra distinzione tra funzione del del PDS e più ampie alleanze di progresso o riformatrici
Questo è il problema che avremo concretamente di fronte nel doppio turno nelle elezioni comunali
Questa risposta alla lettera l'Alleanza democratica
Sta a dimostrare che sappiamo esprimere non dico un'egemonia termine troppo forte e imbarazzante per gli altri ma una certa influenza è un impulso per cosa
E a proposito di gruppo dirigente incapace di elaborazione
Sarebbe interessante per un giudizio equanime
Fare una raccolta delle idee delle parole che dall'ottantanove in poi abbiamo introdotto nella politica italiana
Ma ora soprattutto è importante superare prima di ogni altra cosa storture difetti evitare
Dobbiamo dunque proporci di parlare anche in vista delle elezioni all'insieme della sinistra e quindi non c'è dubbio occorre rompere ogni forma di isolamento
Per questo non dobbiamo creare dei solchi incolmabili a sinistra
E giudichiamo con severità che continua a muovere passi sulla strada la polemica pretestuoso come fanno a volte Rifondazione rari
Il nostro linguaggio e deve essere un altro e quello di una forza che sente come prima cosa il dovere L'Unità e che nello stesso tempo ha ben chiara la questione dei valori delle finalità di un partito della sinistra
Un partito che sa che non è facile nemmeno auspicabile sbarazzarsi del termine socialismo
Con tutto ciò che esso evoca nella storia della sinistra europea a un patto però
Che si sappia che anche questo termine deve essere ripensato e una certa misura ricollocato storicamente
Oggi il problema del socialismo si presenta prima di tutto come il problema del superamento di quella contrapposizione tra libertà e uguaglianza che ha tragicamente contrassegnato il nostro secco ripensare il socialismo si si vuole ridefinire le caratteristiche di una società libera
Significa concepire il capitalismo come compro Po come un processo entro il quale il socialismo si presenta come ordine riformatore
Che ha le sue ragioni nei limiti nelle contraddizioni negli squilibri di quel processo storico contro vento
E questa la via per coniugare ogni oltre compromesso tattico l'idea di socialismo a quella di democrazia
Nel senso di identificare il socialismo con il movimento permanente dalla democrazia
Di una democrazia che si espande al fine di realizzare fino in fondo se spesso
Nel contesto di queste riflessioni emerge l'esigenza di una Ritten Matiz azione
Degli obiettivi della sinistra ed è il discrimine tra sinistra e
Se la sinistra dell'Ottocento avuto a suo centro la questione democratico costituzionale e quella del Novecento affrontato la questione sociale la Sinistra del Duemila accanto a quelle due che non vanno smarrite
Deve affrontare le tematiche della liberazione femminile dei limiti ecologici dello sviluppo dei processi di civilizzazione del contrasto tra nord e sud del mondo della prospettiva pacifica di un Governo mondiale
Non ci può essere un nuovo pensiero della sinistra
Senza fare i conti con le tragiche differenze che promanano
Dalla diversa collocazione di ogni singolo uomo nuovo ma anche dei popoli rispetto ai rapporti sociali di produzione all'interno della divisione sociale e mondiale del lavoro
Basti pensare a quanto si è fatta grave l'insorgenza dei razzismi dei conflitti etnici di una nuova crudele intolleranza nelle stesse società compresi
Era giusto entrare come abbiamo fatto nell'Internazionale socialista
Ma non possiamo certo fare a meno di avvertire i limiti della sua azione
In presenza di eventi tragici come il sanguinoso conflitto bosniaco come le tensioni che dilaniano la Russia ma voglio dire di più
Ritengo che dobbiamo porre nuovi problemi politici teorie ci all'interno della spesa Internazionali socialista
Chiedendo un allargamento della sua visione della sinistra a livello europeo e mondiale
Questione che abbiamo incominciato a discutere a porre apertamente nei colloqui diretti con i massimi dirigenti del movimento socialista internazionale incontrando attenzione e comprensione
Care compagne cari compagni
Dai lavori di questa nostra Assemblea
Dubai dobbiamo uscire rafforzati nel nostro impegno ad affrontare con decisione i problemi del momento
Adesso occorre ricostruire questo Paese
Ricostruzione deve essere morale politica economica e sociale
Sono convinto
Che l'opera ardua della ricostruzione nazionale passa attraverso la ricostruzione della sinistra
Oggi è decisivo per liberare energie riformatrici troppo a lungo trattenuta ingabbiate
Dare la nostra democrazia nuove rincorre
Il referendum del diciotto aprile deve essere
Una spallata al vecchio ma come ho detto noi guardiamo già otto
Guardiamo alle istituzioni e al soggetto delle alternative
Il nostro compito
E quello di dare vita ad un'alleanza nuova moderna riformatrici
Che guidi i processi di trasformazione dell'Italia
Nello stesso tempo ci battiamo per una sinistra che non può essere la sommatoria una confederazione
Delle attuali sigle ripartiti nel residuo di un'interminabile frammentazione
Essa deve porsi con grande forza la questione di una profonda rigenerazione e di una prospettiva unitaria
Questa sinistra non può non avere una credibile forte prospettiva politica e di Governo del nostro Paese
Non è detto che ciò non significa ancora per qualche tempo opposizione
Ma non opposizione fine a se stessa
Né quella posizione estremistica che tutto sommato si riduce a fare il gioco di sua Maestà
Ma un'opposizione che lotta e lavora senza concessioni ma anche senza settarismo
Per un programma di governo diverso più giusto per un'alternativa reale crediti
Una sinistra
Che in tale programma sappia scrivere i grandi valori di solidarietà e socialità di libertà di democrazia che sono propri della sua storia
Per queste più che mai necessario per il PDS
Stringere i tempi della propria autoriforma assumendo alla fine decisioni precise che dovranno essere al più presto sancite
Nel nuovo Statuto
Questa
è un'occasione
Che diamo alle stesse
Ma siamo consapevoli che dal suo esito
Dipendono in buona misura
La possibilità di dare una risposta democratica vincente alla crisi italiana
Ho letto su un giornale
Che un compagno ha dichiarato che se lo invitasse a pranzo mi direbbe di farmi da parte
Rimane l'invito a pranzo
Ma se qualcuno ritiene che si pone il problema del segretario lo deve dire apertamente e negli organismi dirigenti
Non si può fare la politica attraverso le allusioni e linguaggi trasversale
Questa è la vecchia politica dei veleni di vertice e delle malizie andreottiani
Il nostro è un partito pluralista
Si presentano mozioni e ordini del giorno e si discutono apertamente davanti al partito
Cioè tanto più necessario
Molti considerano uno scandalo
Che siano accaduti i segretari di quasi tutti i partiti perché in questo terremoto rimanga in piedi solo il segretario del PDS
Io credo
Io credo
Deve essere un vanto per il PDS che sarebbe un crimine fare come alcuni invocano dall'interno quello che altri non sono riusciti a fare dall'estero
Tuttavia non mi faccio scudo dell'attacco estrema sono a disposizione del partito anche da domani la cosa peggiore sarebbe quella di non porre le questioni con limpidezza
Tanto più che andiamo incontro a momenti difficilissimi
Dopo il diciotto aprile se non prima la situazione politica precipiterà
In quel momento
O il PDS sarà in grado di parlare al Paese non solo agli apparati a se stesso e una parte della sinistra
Ho precipiterà nella dissoluzione generale
Momenti di questo genere non possono essere attraversati da segretario dimezzato
Non c'è bisogno in questo momento di patti particolari
Mi accontenterei di meno sarebbe sufficiente un'effettiva solidarietà politica ed umana
Sì anche umana
Ma la solidarietà non è sufficiente
Deve esprimersi con chiarezza la fiducia del partito
Con i lavori di questa conferenza
Con l'impostazione che ho inteso dare il mio intervento in sostanza vogliamo lanciare un messaggio saremo fermi Simi nel difendere le ragioni del nostro sì nel referendum ma sentiamo anche il dovere di guardare oltre
Non intendiamo fare dell'esigenza di unire le varie componenti della sinistra
Un semplice appello retorico una questione di atteggiamenti
Ma l'asse di una ricerca egemonica sinistra fatta sul serio porta superare convenienza interessi di parte animato da un nuovo pensiero politico ma fatta anche possibilmente di un nuovo linguaggio
Personalmente sento questo impegno come centrale
Per questo sono ritornato su alcune idee forti e anche sui fondamenti sul quale si discute poco
Perché sento che il diritto a fare l'appello all'unità
Dobbiamo conquistarci sul campo della ricerca ed è la testimonianza e non su quello della demagogia
Lasciatemelo dire anche come abbiamo fatto attraverso la sofferenza dell'innovazione e del rischio
Di qui il messaggio centrale
Il PDS la sua riorganizzazione al servizio
Di un più grande Progetto delle forze di progresso laiche e cattolico
Per questo il PDS
Oltre ai sì e ai no da tutta la sinistra appuntamento dopo il diciotto aprile
Permettetemi in piena infine di rivolgermi a tutti coloro che dagli anni cinquanta in poi hanno in vari momenti votato comunista e sono tanti
A coloro che sono stati dei sinceri socialisti a quanti sono stati in vario modo cattolici democratici
I vari movimenti e partiti per dire
Che il pericolo di destra insiste non è un'invenzione uniamoci prima che sia troppo tardi
Nella chiarezza per l'unità e la ricostruzione morale e sociale ed economica dell'Italia