Overshoot

Buona sera bentrovati all'ascolto di radio radicale Enrico Salvatori in voce per il nostro spazio di approfondimento sui temi del territorio e dell'ambiente ovvero su oggi ci occuperemo delle elezioni ad Ostia come sapete infatti proprio questo pomeriggio vede un pezzo grande della città di Roma tornare al voto dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose appunto il decimo Municipio o Ostia il suo hinterland il mare da metropoli a trenta chilometri dal centro fatto di quartieri residenziali molto spesso
Se ne abusi balzati agli onori delle cronache proprio per queste vicende ma non c'è solo questo ci sono anche gli scali romani di Ostia Antica
Più comunemente definiti dai giornalisti l'altra Pompeii e le zone un tempo paludose decimo municipio che ha visto anche protagonista Marco Pannella come minisindaco
Negli anni Novanta una realtà che conta circa duecentotrenta mila residenti una città italiana di media dimensioni
Ostia agli ascoltatori di radio radicale nota per il cosiddetto lungo muro una parte del lungomare recintato da un muro
A lungo circa nove chilometri dove il diritto dei cittadini ad accedere liberamente e gratuitamente alla battigia
Quindi sistematicamente violato dai concessionari anche quando durante la stagione balneare durante l'estate
Aprono i cancelli gli stabilimenti e permettono l'ingresso dunque un accesso al mare infatti molto spesso possibile solo dietro il pagamento di un biglietto una situazione enti il lungomare Romano incredibile vergognosa frutto evidente di decenni di graduali abusi stratificati tollerati favoriti dalle omissioni continue dell'amministrazioni comunali degli organi del municipio
Radicali Roma scriveva qualche tempo fa in un suo dossier che una riqualificazione di Ostia del litorale di Roma non può che partire dalla riconquista ed alla fruibilità per i cittadini della principale risorsa
Che ora via loro sottratta e sfruttata in modo illegale ecco noi su questo tema abbiamo chiesto un contributo Paolo Izzo scrittore che ben conosce la vicenda
Essendo se n'è occupato in prima persona come intellettuale ma anche qual militante radicale sentiamo Paluzzo
Caro Enrico da Porta Pia ai Pink Floyd da Berlino a Gaza dal Marocco al Messico dall'Ungheria fino a Calais
Muri abbattuti muri da abbattere
Morì da non costruire proprio perché il muro proibisce allontana esclude impedisce il movimento perché non ha mai dissenso nonsenso il suo unico significato e di separarci gli uni dagli altri i reclusi deliberi stranieri dagli indigeni ipocrita i ricchi la cupezza dalla gioia la cecità dallo sguardo
Piccolo grande muro ciascuno il suo nel cuore e nella mente ho nella realtà dello spazio e del tempo e gli uni e gli altri ma sono ancora pochi cercano sempre un modo per abbatterlo quel muro e prima o poi trovano il coraggio di impugnare un martello di sfilare un mattone di creare una breccia
Perché ci puoi pensare tutta la vita tanto che passano gli anni il tumore ancora la
A Ostia nel giro di trent'anni una vera e propria barriera tra i cittadini e il litorale è stata innalzata in totale spregio delle regole e del diritto
Un doppio lungo muro di cemento e di illegalità
Le concessioni balneari sono diventate pretesi acquisite ogni varco pubblico è stato sbarrato persino la vista del mare è stata censurata
Nei mesi caldi si passa obbligatoriamente degli stipendi stabili diciamo così privati in quelli freddi in mare chiuso
Alcuni di noi pochi in verità
Hanno una fissa come si dice nelle nostre città
Il nostro muro la nostra fissa e a Ostia
è un lungo muro sul lungomare crescita le spiagge per chilometri e il mare non lo fa nemmeno vedere
Anche quando è soltanto una fitta alta siepe che si sa dall'ultimo orizzonte il guardo esclude
Il lungo muro proibisce libertà legalità e trasparenza
Che per il senso profondo di queste parole forse non sarà la Germania Est la Turchia o Rebibbia
Ma la nostra battaglia sarebbe ed è sempre la stessa anche se fossimo dunque o immigrati o carcerati l'abbiamo detto per mesi e anni alle istituzioni alla capitaneria di porto alla commissione europea alla magistratura che prima o poi non lo ha batteremo
Con il martello della non violenza perché dietro quel muro dietro quella cortina di sedimenti innaturali c'è il mare ne siamo sicuri
Per questo caro Enrico
Ti ringrazio per avermi chiesto un contributo come possiamo chiamarlo in forma di lettera radiofonica
Nel giorno in cui a Ostia si vota per l'elezione del consiglio municipale dopo che il decimo Municipio
è stato commissariato
Come ti sarai accorto come vi sarete accorti sono costretto quasi a ripetere molte delle stesse cose che già dissi Hutter e al professor Aldo Loris Rossi proprio qui ove asciutto ormai più di due anni fa
Perché poco o nulla è cambiato da quei tempi oggi soprattutto sulla questione delle concessioni bar e nessuno dei nove candidati in lizza per la Presidenza del Municipio di Ostia sostenuti da ben sedici liste l'ha affrontata nella sua campagna elettorale in tanti
Annunciato che occorre abbattere quel lungo un muro anche per rilanciare il turismo
Ma nessuno ha fatto nemmeno finta di accorgersi che quel muro impedisce di vedere non solo il mare vero e proprio ma anche una marea di illegalità che ha invaso le spiagge romane negli ultimi trent'
Lo sapeva bene Marco panne nel mille novecentonovantadue fu eletto minisindaco di Ostia e nei soli cento giorni che decise di ricoprire quell'incarico comincia una vera e propria rivoluzione sul litorale di Roma
Quando ottenne l'intervento del Genio militare perché altrimenti non si sarebbe riusciti a fare abbattere le strutture abusive che già si costruivano a quel temi Pannella aveva intuito già intuito che la condizione di abusivismo illegalità sarebbe anche persino degenera e oggi a un quarto di secolo di distanza quelle in tilt quella intuizione una concreta realtà e l'ondata di legalità che Marco portò fino al mare ci manca ancora di più
A Ostia oggi vivono duecentoquaranta mila persone e perciò il decimo Municipio sarebbe per numero di abitanti la tredicesima città italiana
Chiunque sarà chiamato ad amministrare Ostia
Anche se niente lascia pensare che i candidati lo abbiano capito o che non abbiano invece interesse a che nulla cambi chiunque sarà chiamato ad amministrare Ostia
Dovrebbe lasciare che siano soltanto i pochi padroni delle spiagge con una sorta di mafia base a vedere e soprattutto a gestire della nostra capitale
Ove asciutte agli ascoltatori di radio radicale un saluto da Paolo Izzo
Grazie Paolo Izzo dunque scrittore militante radicale che ci ha raccontato in qualche modo che per chi conosce Ostia c'è qualcosa di orrendo che contrasta
Lo sviluppo del turismo sul territorio che è sicuramente ad avviso ma di chi parla quello che viene chiamato il corpo di reato più lungo di Roma viene chiamato giornalisticamente cioè quegli undici chilometri di litorale romano
Soffocati tra stabilimenti e strutture fuorilegge inclusi i parcheggi di esercito e finanza pensate un po'il così detto dunque lungo muro di Ostia nel giro di nove chilometri noi a io amo fino a qualche mese fa soltanto sei piccoli accessi al mare con lo devo ricordare che la spiagge per legge libera e quindi gli stabilimenti devono garantire l'accesso ai cittadini ventiquattro ore al giorno
Tutti i giorni della settimana alla su questo noi abbiamo chiesto anche un contributo al professore Aldo Loris Rossi urbanista docente di progettazione architettonica all'università di Napoli Federico secondo Aldo Loris Rossi
Ma questo è un esempio dello scempio delle coste italiane aspettiamo ossia aggiunge termini spaventosi cioè insostenibili cioè non ti riesce a comprendere non vi siano le autorità lui lo scarto della Regione e del Comune
Chi timbra un territorio abbandonato al ai però come dire ha aperto parcheggio e alla distruzione all'uso e all'abuso
Delle sue possibili funzioni Cameraria Michele irreale in lino credetemi in nessun Paese europeo chi giungere a questo livello di scempio
Quater sudamericana e colte africana
E allora chi domanda laddove sono le autorità Picchi bisogna come dire denunciare delle cose inaudite perché in realtà riceve ricchi signori non si sono accorti di questo ritardo
Quindi è una corsa che stanno tacciono quinta Elena come dire
è un esempio clamoroso della invivibilità
Il l'Italia
Prima di tutto in alcuni punti così in auto ma anche perché là davanti ma sono magistrati vigile urbano sono evidenti municipio timori poi rivendere inciviltà in un paese
E di indifferenza
Dello stato e delle istituzioni rispetta all'abusivismo di ogni genere
Quindi abbandonato a perché chi bianchi bisogna chiederlo al presidente Vaccarella al Parlamento alle istituzioni in generale Chicco altra bisogna dati non è più tollerabile una situazione del genere
E perché secondo dei anche i toni della campagna elettorale su questo specifico tema sono comunque smorzati la primavera campagna elettorale una definizione tra virgolette
Scenografica e allora si ripetono tesi e argomenti
Infine i Comuni che non provocano reazioni
Clini chi parla in maniera come dire per accenni per approssimazione non si vogliono dei veri problemi venti vogliono affrontare naturalmente perché manca però le autorità pacchi di vivamente di Dini controllare e pianificare un tale pieno che venga anche era la vivibilità e e la capacità istituzionale di controllare di pianificare il territorio
Ascolta sul dissesto idrogeologico le varie municipalità diciamo i vari territori del decimo Municipio come Acilia Dragona Ostia Antica Infernetto il bagno letto
Insomma la prima pioggia tutti gli anni ci accorgiamo i telegiornali subiscono alluvioni interi quartieri costruiti in barba alle leggi anche lì ci vorrebbero professore le ruspe oppure no quali dovrebbero essere i piani dei cardinali diciamo così di chi vince questa tornata elettorale per il contrasto al dissesto idrogeologico secondo tre
Guarda qua occorrerebbe un una pianificazione di tutta l'area c'è un'autorità
Che Rabin o gratta aiuta
La tragedia in atto Ettore Ugone un piano mese gruppo economico territoriale quant'è il punto di riferimento
Che cosa bisogna fare raramente ci sarà un'ostilità lì che cose dei gruppi di potere che controllano il territorio di proprietà e gli altari
Praticamente è una lotta tra lo Stato le istituzioni il malato in un in cui quella quella ossa italiane abbandonata a se stesse
Cioè uno considerando guardando questo programma
Ci si rende conto dell'abito in cui è in un Paese come l'Italia
Che riesce a tollerare questo scempio senza muovere un dito senza intervenire
Ognuno si paura le responsabilità neve rinvia ad altri evidentemente c'è un condizionamento speculativo economico che rende possibile questo scempio quindi allora e che cosa aveva occorre un piano di sviluppo economico ripariale dell'intera zone che che chi per lui una rottamazione
Delle cripte postbellica priva di qualità e non antisismica etniche i programmi un intervento coerente con la vivibilità definito e capace di vivere di rilanciare l'economia di tutta l'aria
Ci vorrebbe Marco Pannella professore che passò all'ESU ai cento giorni diciamo da minisindaco di Ostia per affrontare questi problemi ce lo ricordiamo vero
Purtroppo Marco era unico e elitarie non ha saputo capire la grandezza di questo personaggio e la spregiudicatezza risolutivi coraggio io conoscendo la Merloni cinquantotto
I viottoli universitario che lo conoscevo benissimo e c'hanno assistito all'esaurimento diventare grande energia intellettuale e culturale ed etica
Che è stata lasciata perché a marcire sente che ci fosse un minimo di responsabilità nel mettere insieme queste strategie di pianificazione economico territoriale
Grazie professore grazie Aldo Loris Rossi e con il contributo del professore Aldo Loris Rossi che diamo qui almeno per oggi il capitolo Ostia
E ci torniamo ad occupare invece dell'eredità del nucleare in Italia lo facciamo questa volta con Stefano Casini che abbiamo in collegamento telefonico che collaboratore di Libero buonasera Stefano eccoci
Lavori che sul giornale appunto diretto da Feltri ha pubblicato un pezzo intitolato le centrali sono chiuse da venti anni ma il nucleare ci costa sessanta
Milioni allora Stefano Casini l'eredità del nucleare in Italia una storia di ritardi e un conto salato ci racconti tu sempre più salato perché da trent'anni dal referendum ma che nel mille novecentottantasette sostanzialmente ha bocciato il nucleare fermato le centrali non si è ancora messo fine
A questa vicenda anzi ci sono addirittura due urgenze come ci ricordi tu i ritardi da colmare nei processi trattamento il condizionamento di rifiuti radioattivi e poi la realizzazione del deposito nazionale insomma c'è come parlare di questo
Tuo articolo molto approfondirlo Stefano Casini
Ok appunto sono passati trent'anni esatti dal referendum dal referendum dell'ottantasette che ha
Che ha detto no al nucleare e e dalla chiusura delle centrali che avvenuta poco dopo nell'anno stesso passato molto tempo siamo ancora qui a parlarne non solo pare che ci vorranno ancora un quindici vent'anni permette la parola fine
Alla questione definitivamente perché il programma di mantella mento delle centrali degli impianti è iniziato nel due mila quindi diciassette anni fa
E il termine previsto è al due mila e trentacinque quindi
Mancano ancora una quindicina d'anni i lavori speriamo non di
Ulteriori ritardi e rinvii in perché mai poi tra l'altro nonostante erano nell'ottantasette questo ricordi anche qui molto bene avessimo fermato le centrali ci ritroviamo oggi a mantenere in sicurezza praticamente queste questi questi impianti nucleari in disuso
Ecco lo spieghi volto Berto articolo quanto ci costa mantenere in sicurezza queste centrale dove si trovano in particolare parlano di costi sostanzialmente
Le voci di costo sulle centrali sono due costi collegati al mantenimento in sicurezza sono sol per il fatto di tenerle lì come sono adesso e costi che riguardano invece il loro a smantellamento
La loro chiusura
Finale solo per mantenere in sicurezza ci costano circa sessanta milioni di euro l'anno anzi secondo qualcuno secondo altre fonti del settore questi soldi sarebbero anche di più arriverebbero a sfiorare i cento milioni di euro l'anno comunque le stime ufficiali sono di sessanta milioni di euro l'anno
Che ci mettiamo tutti noi perché sono soldi che vengono presi direttamente dalla dalle nostre Colette elettriche esatto
C'è una voce in bolletta oneri nucleari che ovviamente in infrazioni molto piccole per ciascuno un però va a a colmare questi questi conti in sospeso le centrali ci sono belle le quattro centrali chiuse sono quella di Caorso in provincia di Piacenza
Trino Vercellese in Piemonte Sessa Aurunca vicino a Caserta e poi la centrale di latina queste sono le le quattro centrali nucleari che abbiamo chiuso
Dismesso nell'utilizzo dal dall'ottantasette poi ci sono altri
Quattro cinque impianti che erano impianti allora sperimentali diciamo così collaterali
Si trovano a Saluggia vicino a Vercelli
Alla Casaccia vicino a Roma da Rotondella in provincia di Matera e Bosco Marengo vicino ad Alessandria
Quindi riassumendo per mantenere in sicurezza le quattro centrali
E questi impianti collaterali spendiamo almeno sessanta milioni di euro l'anno
Allora la cifra spropositata praticamente perché tu ci racconti prete ci sono delle spese ordinarie però soprattutto paghiamo l'intero programma di smantellamento di centrale d'impianti sembra che in gergo tecnico venga chiamato
Le Commissioni no cioè queste spiega che vengono
Direttamente addebitate sulla bolletta gomme ci ricordare in un programma avviato intorno al due mila e se non sbaglio e poi c'è il deposito nazionale la cui apertura sembra fissata per il due mila venticinque ma che non sappiamo per esempio dove verrà realizzato perché stiamo aspettando ancora una carta che identifichi
Dei luoghi idonei oppure non è così
Esattamente c'è poi il capitolo deposito nazionale prescrive in pratica a oggi molti dei rifiuti radioattivi sono ancora all'interno delle centrali di che dicevamo prima e degli impianti sperimentali che dicevamo prima molti rifiuti radioattivi sono ancora lì sono ancora da trattare in parte ne sono stati mandati anche in Francia è Gran Bretagna per essere per il processo a per essere messi in sicurezza altri seguono altre strade
Poi comunque quando trattamenti tutti insicurezza devono essere sistemati definitivamente in quello che fa appunto il deposito nazionale
In questo modo le centrali e gli impianti potranno essere finalmente svuotati
Da queste scorie da questi rifiuti radioattivi e dovranno tutti finire definitivamente nel nel grande deposito nazionale
Qui si apre un altro capitolo anche su su questo programma di realizzazione del deposito ci sono ritardi
A oggi almeno di un di un paio d'anni
Non si sa dove dovrà essere realizzato proprio perché
Trattamento appunto una carta nazionale delle aree potenzialmente idonee
Vale a dire secondo alcuni criteri lì ora che è un istituto per la sicurezza la protezione ambientale
E e altri operatori coinvolti hanno identificato queste aree potenzialmente idonee che sono ancora tocchi Cretto
L'elenco di queste aree dovrà essere reso pubblico dopo il via libera del Ministero dell'economia e di quello dell'ambiente
Ma stiamo ancora aspettando ecco anche perché poi ci sono dei rifiuti che dovranno rientrare in Italia la Francia dalla Gran Bretagna no se per il due mila venticinque non sarà pronta la struttura quali sono le alternative però sulla carta
Il deposito nazionale dovrebbe aprire nel due mila e venticinque però come abbiamo visto da trent'anni a questa parte quello che c'è scritto sulla carta conta fino a un certo punto
Tenendo conto che ormai siamo al due mila e diciotto quindi mancano sette anni e per realizzarlo del deposito nazionale
Servono dai quattro ai sei anni quindi a seconda dei casi facendo riferimento a depositi analoghi già realizzati all'estero in altri Paesi in Europa
Quindi diciamo andando veloci ci vogliono almeno in quattro anni per farlo se non sei io ho ho di più quindi siamo già quarti al limite per
Però cumulare un altro ritardo
Nel due mila e venticinque secondo gli accordi presi con Francia e Gran Bretagna che ci stanno mettendo in sicurezza una parte dei rifiuti radioattivi
Questi rifiuti dovranno poi tornare indietro dovranno tornare qui e del deposito nazionale non sarà pronto al momento non c'è un'alternativa al momento non non c'è un'altra possibilità di dovere dove sistemarli questi rifiuti
Trattati
Quindi una possibilità potrebbe essere quella di ovviamente per un po'imbarazzante chiedere a ad esempio la Gran Bretagna
Di tenerli ancora per un po'ma anche oltre il due mila venticinque se non fosse pronto il deposito nazionale
Ovvio che anche a fronte di una richiesta di questo tipo
Non lo farebbero certo gratis ma si tratterebbe di
Pagare altri soldi per una soluzione temporanea certo uno scenario disastroso insomma quello che ci racconti Stefano per dirla con te con l'attacco il tuo pezzo è una strada infinita lastricata
Di una lunga serie di inerzie rinvia Rory situazioni critiche
Pesanti ritardi ci sono cioè ricordato dei costi colossali che continuano a lamentare a pagare il conto insomma salato sempre più alto quel passa del tempo
Sono come sempre i i cittadini allora ti ringraziamo per questo bel contributo grazie a stemperare le polemiche collaboratore di Libero con cui abbiamo parlato della gestione dei rifiuti radioattivi e l'eredità del nucleare in Italia
Ci fermiamo qui per oggi con opera sotto il nostro spazio di approfondimento sui temi dell'ambiente del territorio lo sviluppo dobbiamo la settimana prossima adesso restate in ascolto perché i programmi della nostra emittente di radio radicale proseguono è un saluto come sempre da Enrico Salvatore