"Una maggioranza per il maggioritario"

Rete accomodare
Porgo un saluto brevissimo
Lo porgo nella mia qualità di membro del comitato promotore dell'Alleanza dei liberali
Benvenuti a tutti
Mi corre l'obbligo prima
Di presentarci ancora di ringraziare sia i relatori l'avvocato Fulvio Gianaria
Il professor Antonio Martino l'onorevole Valerio Zanone che i partecipanti alla tavola rotonda
Sono tutte eccellentissima persone
Ed dotati sì
Nelle loro capacità l'onorevole Enzo Bianco il professor Luciano Pellicani il professor Marcello Pera professor Romano Prodi geometra Enrico Salza ed il loro coordinatore il dottor Salvatore Carrubba presidente poi e direttore di un autorevole settimanale di informazione conti economici
L'Alleanza dei liberali
E la riunione di quest'oggi e organizzato da un gruppo di trentadue associazioni sparse in tutta Italia tra cui due di Torino
Torino domani presieduta dal dottor Ermanno Tedeschi e l'arsenale presieduta dal dottor Filippo Arrigo a cui mi onoro di appartenere
L'Alleanza dei liberali si propone il risanamento morale e finanziario dell'Italia
Cercando e proponendo su decisioni concrete
Le l'alleanza con i liberali dispersi nei vari partiti o estranee appare ai partiti
Questi sono i ponti oggi in discussione il rapporto tra giudici e politici il risanamento della finanza pubblica e di sistema più opportuno per raggiungere tali obiettivi
Certamente sarà un momento di incontro molto ma molto interessante
Molto ma molto stimolante così come stimolante è stata per noi l'organizzazione di questa giornata
Per questa organizzazione noi ci siamo autofinanziate
Abbiamo consegnato all'entrata
A tutti una lettera di cui io sono solo il sottoscrittore e l'una busta
Noi vi chiediamo di collaborare
E di aiutarci a portare avanti
Il nostro discorso anche con il vostro aiuto economico
Perché perché vogliamo e vorremmo
Sembra essere solo al servizio di una idea e di un'Italia senza alcuna preoccupazione
Di qualcosa che tocca
Non vi ringrazio di questo
Signora
Cominciamo subito il dibattito l'onorevole Tanoni impostare arrivando la scena è lunga quindi ci vorrà un po'di
Invece il caso di dire ieri
Dicevamo
Cristo ieri per noi per quanto concerne questa iniziativa liberale
Ha una sua data e al ventidue novembre novantadue
Quando come già ricordato Antonio mesi questo gruppo di associazione di circoli di governo liberale si riunì per la prima volta a Roma per imbastire questa alleanza
Che oggi tiene a Torino la sua seconda riunione
Sono dunque passati cento giorni
Di questi tempi cento giorni sono molto lunghi
Io dedicherò qualche minuto nella breve introduzione che intendo fare prima dei nostri due relatori di stamane
A ricordare le priorità
Sulle quali il ventidue novembre c'eravamo a Roma trovati d'accordo
Per vedere cosa nel tempo ne Stato
La prima questione su cui ci trovammo allora d'accordo erano l'urgenza di portare al compimento la prima riforma elettorale di questa legislatura ossia l'elezione Diretta dei sindaci
Azione diretta dei sindaci è stata votata dalla Camera ma la Camera la storpiato
Noi intendevamo per elezione diretta un rapporto diretto fra la cittadinanza e il primo cittadino di ciascun comune
Ed eravamo quindi stiamo fautori del voto disgiunto cioè di un sistema in cui sì è legge il sindaco sulla base di connotazioni personali che non hanno un riferimento la connessione obbligata alle liste gli schieramenti dei partiti
Questo principio nella legge approvata alla Camera non è passato è passato un sistema in cui il potere degli apparati resta forte come era forse per certi aspetti ancora di più
La legge ora sta al Senato e sulla medesima materia prende come sappiamo un referendum abrogativo che si terrà il diciotto di aprire
Nel frattempo qualcosa d'importante è venuto anche il riferimento specifico al caso torinese mi scusino gli amici ospiti di altre città se dedico una beh l'osservazione anche a questo punto è accaduto in sostanza che a Torino gialle elezioni erano fissate per il ventotto marzo perché c'è voluta molta insistenza ed io ho speso per conto mio lo zelo che mi era possibile in questo senso
Perché alle elezioni del ventotto marzo fossero rinviate in modo che la città posso a come potrà votare con le nuove regole
Ma ci siamo trovati di fronte ad uno
Ad una situazione che se non del tutto inattesa
Però indicativo cioè ciò che è accaduto alla Camera su questo fatto specifico sul fatto se si dovesse ancora votare il ventotto marzo con le vecchie norme in via di trasformazione oppure
Attendere da un paio di mesi per per votare col nuovo sistema indica a mio avviso quanto sia forte la tentazione di lucrare gli ultimi dividendi da parte del sistema che sta per finire cioè al momento in cui
Si tratta di cambiare davvero subentrano forti meccanismi di resistenza e c'è da parte di molti anche con significativi fenomeni di trasformismo
Di la riconversione delle proprie posizioni una forte tentazione a trattenersi tenersi attaccati a questo vecchio sistema farlo curando gli ultimi scampoli
Ciò non è avvenuto a Torino si poteva con le nuove regole non sono le regole che noi avremmo voluto tuttavia il segno nella direzione che sarà un po'credo il leit motiv di tutta la nostra giornata c'è una nel segno del maggioritario andiamo verso il maggioritario a Torino e in molte altre città
Perché Edo che l'approvazione di questa legge
Condurrà Allo scioglimento tutte quelle amministrazioni che ormai reggono soltanto per inerzia e che sono all'amministrazione della grandi città italiane da Roma a Milano a Napoli non c'è oggi
Una grande città che abbia un'amministrazione
Che stia realmente in piedi devo semmai attribuire al mio orgoglio di torinese il fatto che il consiglio comunale di Torino abbia avuto quanto meno la forza di decretare la propria estinzione e con questa anche alla fine di una
Di un sistema di rapporti politici che non consentiva più aggregazioni efficaci e questo è il primo punto
Il secondo punto delle nostre priorità del ventidue novembre riguardava il la scelta dell'uninominale anche per la Camera dei deputati si va come si è visto in quella direzione
Nel frattempo ha presentato alla Camera una proposta di legge a titolo del tutto personale
Che la traduzione in norma di un vecchio scritto Einaudi hanno che non ebbe mai fortuna e non fu mai applicato
E che se attuata consentirebbe di votare con un sistema uninominale con effetto maggioritario in un turno so
Senza pattuizioni senza scambi di collegi senza i detestabili mercanteggiamento i che avvengono nel sistema doppio turno fra la prima e la seconda votazione
Consentendo tuttavia gli elettori ora Scelta della rappresentanza più articolata di quanto non si avrebbe con il drastico sistema britannico
Si tratta in una parola della uninominale con la possibilità di secondo vuoto nel senso che in un collegio uninominale l'elettore vota per il candidato che preferisce si arriva presumere il candidato del proprio partito
Poi può esprimere una seconda preferenza per un altro candidato che non sarà più naturalmente del suo stesso partito ma sarà la persona
Alla quale indipendentemente dall'appartenenza di partito all'elettore fra i tenta di dare un segno di stimoli simpatia ciascuno vede che applicando questo sistema
Si avrebbe nel caso che prevalgano i primi voti cioè che ci sia una maggioranza assoluta sempre privo di prima scelta candidati fortissimi talmente votate da battere da soli tutti i propri concorrenti quindi una maggioranza assolutamente indiscutibile ma nel caso della seconda scenetta tracce non c'è la maggioranza assoluta dei voti prima scelta si sommano i motivi prima i voti di seconda prevarrebbe una classe politica connotata da tratti dei diciamo attitudini personali considerazioni di vedi di fiducia anche al di là della proprio ristretto elettorato di appartenenza io non so se questa proposta possa avere un seguito raccolgo da parte di studiosi anche qualificati da parlamentari
Anche lontani dalle mie posizioni giudizi privati di apprezzamento spero che tutto questo possa dare un concorso alla legge elettorale che comunque bisognerà affrontare nei prossimi mesi
O in mancanza di questo alle tesi di laurea degli studenti dei prossimi decenni che andranno a scovare
Anche questa la mia sfortunata iniziativa negli archivi del Parlamento certo è che per quanto riguarda la seconda delle priorità
E avevamo indicato il ventidue novembre si va anche qui verso la uninominale verso l'uninominale e verso un maggioritario che probabilmente conoscerà allo stesso destino che ha sta conoscendo la legge elettorale del comune dei comuni cioè un tentativo di storpiato da parte del Parlamento perché in sostanza la conclusione che si può trovare in questo primo punto a mio avviso la seguente che i partiti tradizionali
Non l'hanno più la forza necessaria per resistere alla cambiamento ma conserva una forza sufficiente per di votarlo aderiamo secondo la propria il proprio particolare vantaggio
C'eravamo per la verità il ventidue novembre anche fermato su altre questioni una importante riguardava il federalismo fiscale connesso alla alla forma la nuova forma dello Stato che è affidata alla
Al vascello della commissione bicamerale già commissione De Mita che naviga in questi giorni verso quella che
Usando un termine Ungaretti hanno si potrebbe dire una allegria di naufragio c'eravamo fermati sul risanamento finanziario
Di ciò parlerà fra poco Antonio Martino io forse non non conosco esattamente quello che dirà il professor Martino e non voglio quindi commettere degli errori di previsione ho l'impressione che è la mia valutazione di ciò che sta facendo il governo presieduto da Giuliano Amato
Abbia dei connotati importanti e coraggiosi può darsi che la valutazione di Antonio Martino sia più severa sulla mia su questo punto c'è autore
Che alla volontaria mi pare insomma il Governo abbia manifestato di assumere anche provvedimenti coraggiosi si accompagna una fiscalità che è arrivata ormai sulla soglia della le
Vera e propria vessazione del contribuente euro indice di disoccupazione che in questa città era città più industriale d'Italia supera il dodici per cento oltre la media nazionale prospetta mesi durissimi
E quindi si prospettano ai contribuenti ai cittadini italiani rinunce che è difficile chiedere e ottenere da parte di una classe politica screditata e quindi il problema del risanamento finanziario il problema del risanamento morale devono a mio avviso essere visti come due aspetti della medesima questione e infatti questo fu l'ultima ma la principale delle nostre priorità del ventidue novembre la questione morale
Io debbo dire di aver annotato su queste in questi mesi da parte lunedì di molti soggetti qualcuno anche in campo liberale un silenzio talmente forte da diventare quasi rumoroso credo che a questo punto tacere non si può più pacata c'era significherebbe diventare reticenti
Allora mi auguro e sono certo anche per effetto della relazione che farà fra poco Fulvio Gianaria sul delicato problema del rapporto fra giudici e politici se da questa nostra riunione
Venga una parola Antakya forte sulla questione che mi sembra assolutamente oggi essenziale e che riguarda il rapporto fra potere politico e potere giudiziale
La questione morale questo
E noi come liberali dobbiamo anzitutto anzitutto fare una professione sincera e non convenzionale di garantismo
Se bar garantismo si intende il presidio dei diritti personale costituzionalmente riconosciuti
Il fatto che qualsiasi forma restrittiva della libertà non può essere attuata in modo da configurare una violenza morale a carico della persona
Il fatto che ciascuno
Deve vedere garantiti i propri diritti di difesa in ogni grado del procedimento giudiziario il fatto che non si può trattare nessuno come un colpevole prima della sentenza se ci riferiamo a questi questi principi irrinunciabili d'altra parte scritti a chiare lettere la Costituzione che per questa parte non è nemmeno oggetto di revisione in corso ogni liberale non può non essere un sincero convinto garantista
Forse conviene anche aggiungere che garantismo per essere sincero non può diventare peloso e che quindi questa protezione che si fa dei diritti della persona
Deve essere distinta conviene che sia serbata distinta dalla da in molti dall'attitudine dei volti che vorrebbero sollevando un'indignazione nei confronti di presunti abusi della magistratura cercare di mettere un coperchio su un vaso che ormai ci ha scoperchiato mettendo in luce un sistema di corruzione
E e di affarismo di cui neppure coloro che da molti anni facevano avevano qualche responsabilità la vita pubblica forse erano pienamente consapevoli fino all'inizio di questa azione giudiziaria
Quindi a mio avviso il vero punto dalla situazione
Italiana cari amici oggi questo
Allora io credo che dobbiamo augurarci che i giudici
Non guasti no secondo abuso del proprio terribile al potere o come preferisce dire il mio amico gli oraria comune uso illiberale della discrezionalità del loro potere
Il servizio che stanno rendendo alla nazione cercando di fare pulizia ma credo che non possiamo nemmeno sottovalutare né alla sua portata al di là del giudiziario politica la vastità di questa corruzione il il vero e proprio ricambio rinnovo della vita politica delle istituzioni politiche del ceto politico che conseguirà all'opera di risanamento se questa opera va avanti e si compie e perciò c'è una scelta da fare una scelta di campo precisa
Vogliamo come la come come sarà peggio già oggi dal Parlamento nel partito grande parte del ceto politico
Vogliamo aprire un conflitto fra il potere politico e potere giudiziario è venuto il momento che i politici si sollevino contro i giudici oppure no
Credo che su questo dobbiamo dire una parola chiara non offensiva verso i principi liberali del garantismo personale ma che contenga una definita indiscutibile Scelta di Campo nella mia personale convinzione non so se sia anche la vostra è che se noi commettessimo l'errore di aprire oggi un conflitto fra potere politico e potere giudiziario questo porterebbe davvero alla lacerazione della Repubblica chi è fedele alla Repubblica non può vederla lacerata
Allora anche la classe politica deve fare la sua parte sta facendo in queste ore con provvedimenti di vastissima portata
Di cui non abbiamo ancora neppure tutti gli elementi per compiere un approfondito giudizio ma io immagino e penso che ci siano anche altri provvedimenti se bisogna assumere per andare alla radice del fenomeno corruttivo e cercare di estirpato la prossima settimana si fa alla Camera una dibattito sulla questione
Morale
Credo che sarebbe questa l'occasione buona perché il Parlamento decida ricorrendo allo strumento che su cioè lo strumento della legge
Quello che c'è da decidere decidiamolo con le leggi allora se vogliamo
Tagliare le radici della tangente Ufi Lia decidiamo per legge o abbattimento del costo della campagna elettorale io sono un uninominali sta pure essendo stato fino a ieri un proporzionalista ora non lo sono più bar che non posso più permettano allo perché la crisi dei partiti ha portato alla corrosione ormai definitiva del proporzionale
Però anche quando potevo ancora pagare mi il il costo politico di essere un proporzionalista sono sempre stato un folto ore del collegio uninominale anzitutto per questa ragione
Perché consente anche a chi è giovane anche un professore che abbia due milioni al mese di stipendio anche una persona non abbiente o che non abbia amici abbienti muniti cd giocare in un piccolo collegio le sulla carta tentare di farsi eleggere stabiliamo per legge un abbattimento delle campi del costo delle campagna elettorale io ho presentato una legge che che fissa in trenta milioni il massimo spendibile corredato da una serie di sardi servigi pubblici gratuiti e credo che sia venuto il momento di affrontare questa questione e ci si sta dei fatto già avvicinandoci oppure per altra via
Vogliamo insieme una certa intendo fili a correggere anche il voto di scambio benissimo allora il voto di scambio è un reato credo impossibile dal punto di vista giuridico ma sociologicamente facilissimo quando si dispone di grandi strumenti di potere
E se vogliamo dunque tagliare il voto di scambio facciamo in modo che coloro che concorrono elezioni non abbiano niente da offrire questo rimedio più facile
E lo spread il mezzo principale per ottenere questo è alla incompatibilità fra mandato parlamentare carica di governo chiediamo chi si occupa di politica di scegliere o si governa e si governa nell'interesse generale
Donne alla ricerca dei un proprio consenso elettorale personale maggiore oppure si rappresenta la cittadinanza e allora si cerca il consenso sulla base delle proprie motivazioni della propria con del proprio comportamento e della propria eloquenza per quelli che ce l'hanno e nonché l'altra verso la disponibilità dis di di mezzi e strumenti di potere quali vengono dall'esercizio delle cariche governative ecco credo che questo è una scelta di campo che si impone io per quanto posso che non ha molto certamente faccio il botto faccio il possibile perché illiberale stiano nel campo giusto di qui questa nostra iniziativa ora avremo la relazione dell'avvocato Fulvio Gianaria
Che non vedo più e che credo si stia girando nelle scenografie di Ronconi speriamo che non lo trovino durante lo spettacolo questa sera poi ci sarà Antonio Martino e poi e poi ci sarà una discussione alla quale abbiamo invitato alcuni amici che io sono molto lieto abbiano accettato questo invito sobbarcandosi un viaggio verso le nebbie dal nord
E che sono di provenienza politica riversa ma che a me piacerebbe vedere insieme e ora maggioranza possibile perché il maggioritario questo richiede non si può
Accettare maggioritario se non la se non si ha in testa l'idea di una maggioranza ed io credo che la dalla decomposizione dei grandi partiti possa emergere una maggioranza d'impronta liberale certo non soltanto i liberali diciamo dell'omonimo partito quale sono io ma a un cattolico liberale come Prodi un socialista liberale come Pellicani un laico repubblicano come Enzo Bianco con un un referendario come Marcello Pera posto ne sia arrivato perché non lo vedevo ancora in sala nel momento in cui abbiamo cominciato sono fra i soggetti che mi piacerebbe vedere riuniti
Per attuare il maggioritario e cioè a trovare una maggioranza abbiamo pienamente renderci conto che il sistema dei partiti che ha vissuto con la proporzionale per quasi mezzo secolo non sopravviverà con il maggioritario nel maggioritario richiede una trasformazione del sistema politico
Richiede una maggioranza se non vogliamo affidarne gli effettivo alla preservazione del peggio dice che c'era prima o alla ulteriore diffusione di spinte che sono contrastanti alla con lo Stato
Liberale come Stato nazionale di diritto
Mi dispiace come liberale vedere che oggi a chi ha più fortuna in Italia
è una forza come la lega costruire lo Stato nazionale
Ed è una forza come la Rete ostile allo stato di diritto dobbiamo darci una maggioranza e dobbiamo farlo entro i cento giorni che restano prima che subentri il maggioritario non c'è più tempo da aspettare allora tireremo le conclusioni
Rionale
E è ormai un anno
è un anno che
Passato con un'iniziativa giudiziaria nel Paese è partita da Milano che sta oggettivamente cambiando
Una parte della classe politica
Di fronte a questo
C'è una ovvia reazione della classe politica
E dunque le premesse per un conflitto
Gravissimo
Perché è accaduto in che modo sta avvenendo
Alla fine di questo può essere necessario fare una scelta di campo forse no ma forse sì
Perché adesso di discorso per trasparenza io vi dico prima quella che è la mia conclusione
In modo che voi possiate valutare i miei argomenti eventualmente prendere le distanze se conflitto ci sarà se Scelta di Campo ci dovrà essere per quanto mi riguarda
Io sto totalmente dalla parte dei giudici
E vi spiego che proprio spiegarmi perché
Beh innanzitutto questa
Q ecco qualche riflessione sul passato di questo Stato unitario dei rapporti fra magistratura e politica
Beh la magistratura in questo Paese ha una tradizione di grandissima fedeltà
Alla ideologia dominante
A seconda dei momenti la magistratura
Dell'inizio dello Stato unitario è stata una magistratura fedele a quelli che erano i principi liberali quale dico principi liberali voglio dire rispetto delle libertà formali rispetto dell'individuo rispetto della proprietà privata
Era una magistratura fedele a quella che erano i i principi del momento
Una fedeltà forte che è andata avanti anche durante il fascismo almeno per alcuni anni
Una sorta di antifascismo liberale è rimasto nella magistratura italiana anche durante il periodo sicuramente fino al ventisette trenta ma anche dopo certamente fino al ventisei
Poi la magistratura fortemente fedele
Alla costituzione
Con ovviamente una fedeltà che non era soltanto la fedeltà e ai principi costituzionale ma anche a quelli che erano i valori e Mele preponderanti
Dei primi anni di primi decenni cinquanta e sessanta e dunque una magistratura fedele a quelle che erano le esigenze di ordine a quelle che erano le esigenze
Di di di di tranquillità sociale il pittore supposizioni sul buon costume sulla famiglia sono sempre state posizioni dico in senso maggioritario maggioranza fedeli a quelli che erano i principi dominare dunque una magistratura pur nella divisione dei poteri non certo una magistratura che aspirava ad un'autonomia che si potesse tradurre in governo avrà l'autonomia che si potrà che ci si potesse tradurre in una
Prese di distanza e di acquisizione di poter autonoma
Io credo che nella crisi degli anni sessanta si sia verificato un cambiamento di questo genere nel senso che la le forze sociali nel Paese i contrasti conflitti hanno creato enormi difficoltà di mediazione politica all'interno del di processi di mediazione politica per cui la magistratura è stata necessariamente investita
Di un potere ulteriore e mi spiego meglio
Di fronte a dei processi consociativi che si sono andati affermando diventava pressoché impossibile portare in fondo dei processi di dire una produzione normativa che riuscisse a essere chiara perché era una produzione normativa che doveva essere frutto di grandissima mediazioni e allora di fronte all'impossibilità non ha non si aveva una maggioranza fortissima è una minoranza
Ma se aveva un profondo un meccanismo consociativo per cui bisognava mediare fra troppe esigenze tutto una serie di produzioni normative sono state produzioni che hanno lasciato Riserve a quello che era poi l'utilizzo giudiziario
Voglio cioè dire quando si dice in tema di relazioni industriali in tema di di di licenziamenti giusta causa giusta causa è una cosa che poi viene lasciata giudiziaria
Viene delegata perché vi è la impossibilità di fare norme che abbiano una loro dimensione precisissime dunque si comincia a delegare inizia quella fase che è la fase chiamate di supplenza
In cui la magistratura negli anni importanti gli anni caldi in anni difficili sia assunta una serie di competenze che il potere politico gli ha dato
Questa supplenza non è stata solo una supplenza che ha affrontato i temi del caldi del sociale la casa le relazioni industriali ma poi si e scusi si è trovata di fronte i primi
I temi che di emergenza che di volta in volta si sono affacciati
Il terrorismo da una parte la marcia dall'altro
E dunque la magistratura acquisito
Come immagine nel Paese
Grazie anche a quelli che sono state le le sue fatiche una immagine forte che si è tradotta in potere un potere forte
Pensate cosa è stata la magistratura durante il terrorismo e fino ad oggi in relazione alla mafia
Dunque una magistratura che da quella sua tradizionale fedeltà pur rimanendo nella nella via della fedeltà ha assunto un potere forte un potere forte che
Ha cominciato ad affacciarsi ad incuriosire si nei confronti di quella che era il modo di far politica
Che quella che era la politica del tempo
E negli anni ottanta si comincia a intravedere quello che era un fenomeno più vecchio ma comunque diventa la più percepibile forse perché più manifesto cioè
Un modo di far politica che era sostanzialmente una occupazione del potere da parte dei partiti
Dunque una travalica mento delle competenze nel senso che i partiti usurpa hanno le funzioni amministrative
Lo Tizzano
Vendono gli atti amministrativi
Vendono le leggi vendono i decreti
E dunque usano
Della delega per occupare il potere per interesse di partito e per o per interessi personali
Ciascuno di noi pensava che queste che questo comportamento dei partiti principalmente delle maggioranze ma anche delle minoranze importanti ciascuno dei pensava che fossero dei fenomeni patologici e cioè che fossero dei fenomeni di che accadevano ma che fossero attribuibile o ad alcune persone o ha comunque a settori marginali
Le indagini giudiziarie inciso che oggi si svolgono fanno capire come questa non sia stata una pratica patologica
Ma sia stato un sistema scientificamente programmato che ha attinto risorse attraverso la vendita
La compravendita di quelle che sono le scelte dagli atti amministrativi scientifico diffusissimo l'eccezione l'eccezione è la
Il resto la regola
Era questa
Il potere politico si accorge
Di questa curiosità della magistratura forte negli anni ottanta e comincia a reagire
Saldando Singh saldando sì con un'altra componente che non è la componente interessata del potere politico che teme comincia a temere la magistratura e alleandosi con un'altra componente che la componente garantista e cioè
Quella sì quel settori del paese che hanno preoccupazioni preoccupazioni fondate in quel tempo
Per quello che era un uso troppo disinvolto dell'iniziativa giudiziaria delle misure cautelari eccetera vi ricordate quel processo Tortora in questo momento così eclatante in cui persone che non avevano timore per le iniziative della magistratura ma ritenevano che fosse necessario dare un segnale forte alla magistratura per dire attenzione il Fini che voi perseguite
Non giustificano un uso spregiudicato
Dei mezzi
Per cui indipendentemente da quelli che sono i fini che voi perseguiti che non sono fini di parte che sono Fini e accettabili però nonostante questo voi non potete violare
Quelle che sono le regole perché questo nostro Paese i rapporti fra cittadino e Stato sono rapporti che noi vogliamo essere correttissimo dunque vogliamo che le regole siano rispettate
E allora da questa singolare alleanza
Ma reale alleanza tra se vogliamo essere sintetici garantisti da un lato e
Gli interessati dall'altro
Si è arrivati al referendum dell'ottantasette in cui si è detto non un referendum dal significato sostanziale fortissimo perché poi non è che la responsabilità civile dei giudici abbia in qualche modo inciso sulla loro libertà di movimento ma un segnale d'immagine fortissimo nel senso che per la prima volta i cittadini venivano a chiamati a dire e a decidere su questo argomento dunque il Paese e che giudicava i giudici dicendo attenzione i giudici
Vengono ammoniti
Con quel referendum con ciò con grande soddisfazione dei garantisti che ritenevano indispensabile questo segnale e con grandissima soddisfazione di quelli che erano timorosi della avanzare delle inchieste giudiziarie
Dopo l'ottantasette
Una discreto periodo di frustrazione è ovvio
Come risultato di questo referendum frustrazione da parte della
Corpo giudiziario
Poi si arriva a un anno fa che le cose cambiano
Perché cambiano beh certamente Termoli per molte ragioni
Beh intanto una prima domanda è giusto farsi ma perché non è accaduto prima
In modo così ma perché anche la magistratura ha una sua storia di connivenze ha una sua storia di inerzia non è che la magistratura nella sua storia di fedeltà c'è un intreccio la sua storia di fedeltà alle ideologie dominanti c'è anche un intreccio
Di di storie di pigrizia o peggio di connivenza dunque una componente poi certamente essere questo
Dall'altro la magistratura come tutti si muove nel sociale si muove
Recependo umori recependo sensazioni coglie del sociale che sta intorno
Risultati elettorali
E dunque trae in questa
Trae supporto da quello che il sentire intorno e i dati che emergono dalle prime consultazioni
Si sente la città intorno evidentemente i giudici di Milano si sentono la città Into
Non sottovaluterei un disc due tipi di distacchi che ci sono stati due anelli che si sono rotti
Un primo anello e l'anello fortissimo che ha sempre legato
La polizia giudiziaria e voglio dire Guardia di Finanza Carabinieri Polizia ai loro ministeri
Perché è impossibile che i magistrati di Milano abbiano potuto lavorare in questo modo senza l'ausilio il supporto
Importantissimo della Guardia di Finanza prima di tutto che gestiva l'informatizzazione dei suoi uffici degli uffici giudiziari e del dei carabinieri
Se ha potuto lavorare in tale sintonia
Con la polizia giudiziaria vuol dire che i vertici della polizia giudiziaria
Hanno fatto il loro dovere nel senso che non hanno obbedito in modo acritico Aia alle voglie di inerzia ministeriali ma sottoposte come sono allora al magistrato hanno lavorato in sintonia col magistrato e dunque si è rotto questo anello
Probabilmente si è rotto un altro anello in tema di rapporti fra privato e pubblico in tema di reati che si qui si stanno occupando si è rotto il rapporto fra pubblico e privato
I dati processuali dicono che i fenomeni che questi fenomeni ci sono sempre stati ma che il livello quantitativo
E il livello di arroganza è andato aumentando in modo importante
Negli ultimi dieci anni rispetto al passato ci sono sempre stati questi qui non è che si scopre adesso questo fenomeno mai diventato molto più importante molto più presente
Può anche darsi può anche darsi
Anzi alcuni dati dicono questo che il livello di pressione sul privato sia diventato eccessivo
E dunque che il privato abbia sentito sull'uso il peso di di di questa prima di queste richieste prima anche interessati alle quali prima cedeva anche con interesse come non più interessanti o comunque come eccessive
E dunque una presa di distanza da quello che l'accordo fra corrotto e corruttore e questo può aver facilitato questa in in ogni caso una nella divisione di poteri che esisteva magistratura da una parte
Potere politico dall'altro la delegittimazione che cresceva nel Paese il potere politico non può non aver favorito la legittimazione al contrario di quella che era un'iniziativa giudiziaria in corso
Di fronte a questo si sono
Ovviamente talmente forte questa iniziativa che non poteva che provocare reazione
Le azioni sono sostanzialmente questo ma voi state conducendo un'attività un'iniziativa giudiziaria che sta a ricamo inviando in modo extra istituzionale la classe politica non si cambiano così le classi politiche
Sì ma questa non è un'obiezione che può essere fatta ad un'iniziativa giudiziaria se la conseguenza di un'iniziativa giudiziaria il ricambio di dietro della classe politica di una città e beh questa è una conseguenza ma non la il fine non è il ricambio della classe politica il fatto è che non li sentiva giudiziaria ovviamente se va a colpire delle persone che erano amministratore di di una città queste persone non potranno più amministrare una città ma non è una critica possibile
Così come l'unica vera critica possibile l'unica vera critica possibile alle iniziative giudiziarie che sia una iniziativa giudiziaria fuori dalle regole
E questa è quella che è andata montando
Montando avete visto con ogni sorta di con ogni dico subito che io non sono d'accordo in questo senso
In qualsiasi iniziativa giudiziaria
Dal dopoguerra a oggi si parlasse di emergenza terrorismo si parli di mafia si parli di tutto un un livello di illegalità un tasso di illegalità
E sempre presente in qualsiasi tipo di iniziativa giudiziaria perché il tasso di uscita dalle regole è un tasso presente non solo nell'attività giudiziaria ma in qualsiasi tipo di attività pubblica e privata
è una regolare nel senso non esistono dei corpi separati o delle professioni private o delle attività che per definizione riescono sempre a stare nelle regole dunque i magistrati sbagliano più o meno volontariamente anche loro lo hanno sempre fatto
Io dico e sfido chiunque a sostenere il contrario che il tasso di illegalità
Presente nelle iniziative giudiziarie
Mani pulite io dico che inferiore e non superiore al tasso di illegalità presente nella normalità dell'attività giudiziaria sconosciuta quella che non ci interessa che vada i furti da di di radio
Fino alle associazioni a delinquere
è inferiore al tasso di legalità che è stato presente che che si è verificato durante le indagini sul terrorismo anche se anche lì non era un tasso eccezionale
Ed è inferiore
Al tasso di illegalità presente nelle indagini sulla criminalità organizza
Il discorso fra avendo io non si non vorrei forse di stupirci con l'avvocato di faccia questo discorso però non dovete stupire in questo senso
C'è un rapporto delicatissimo fra fini e mezzi nelle indagini nel senso che noi potremmo spiccare un Paese in cui nessuno vada in carcere per legge fino a quando non c'è una sentenza definitiva questo sarebbe un Paese straordinario un paese in cui le persone hanno la sanzione soltanto quando definitivamente si è detto che sono colpevoli
Ma noi dobbiamo vivere in un po'ognuno di noi vorrebbe vivere in un Paese in cui tutto e al meglio dunque
Si va in carcere solo dopo una sentenza definitiva però ciascuno di noi ha anche voglia che se una persona uccide un'altra per la strada non venga lasciata libera fino a quando perché potrebbe ucciderla delle altre dunque
E dunque ci sono le misure cautelari c'è il carcere prima
L'alchimia delle combinazioni e delicatissima
E dunque
C'è un uso della della carcerazione cautelare in qualsiasi tipo di iniziativa giudiziaria con delle regole precise
Con delle regole precise volute dal Codice io dico
Non voglio fare non mollano la pretesa di giudicare tutti in questo tutti i casi accaduti in questo anno
Ma io dico che non li conosco ma io dico che ha una valutazione superficiale di quello che capita è una darla sull'azione Diretta di quello che posso verificare personalmente non vi è una violazione c'è un uso discrezionale di quelli che sono i poteri che certamente vi sarà uno dei casi in cui sono state direzioni ma di prassi queste reazioni cioè
Ma voi vedete che le reazioni l'onda di ritorno come diceva Vertone ieri sul Corriere è una onda di ritorno fortissima
Nel senso che si sta accreditando sulle sei colonne dei giornali
Come su una figura nera i Foscari questi magistrati che stanno facendo delle nefandezze incredibili stanno mettendo le manette restando ai fotografi
Non siamo in Uganda titolava ieri il giornale voglio dire questo signore è imputato arrestato per falsa testimonianza
è arrivato nel nella nell'aula della pretura di Milano
Come centinaia
Di altre persone vi arrivano tutti i giorni in qualsiasi Pretura
Io non voglio dire e non dico che è giusto che le persone siano sbattute con le manette in Pretura
Ma nessuno
Non si possono usare i metri di giudizio
Viversi a seconda
Dei casi che si affrontano ma voi pensate quello che accadrà la progressione
Un ufficiale osa andare alla porta del Parlamento a chiedere un documento e queste violazione delle prerogative
Si ha il coraggio di dire
Si possono riempire i giornali per il fatto
Chi si va a
Sequestrare un documento
Presso l'ufficio di un onorevole
Si può reagire come arena reagito De Lorenzo quando l'articolo sessantotto della Costituzione non parla di sequestro
Io non voglio dire che sia tutto perfetto non voglio dire che sia tutto voglio però dire di che gli errori sono stati talmente pochi
Che è straordinario come sono stati enfatizzati e usati come areazione è un'onda di ritorno comprensibile ma allora il discorso vero dei rapporti fra magistratura e politica diventa questo
Il vero conflitto fra magistratura e politica quello serio
è un altro il conflitto serio fra magistratura politica e quello che se la magistratura vuole sindacare gli atti
Dell'attività politica gli atti politici questo è gravissimo
Perché la magistratura deve fare il suo lavoro e il politico deve fare il suo così come è gravissimo
Se le leggi vogliono impedire l'autonomia o limitare l'autonomia dei magistrati questo è il tradizionale conflitto fra magistratura politica che è un conflitto sano nel senso che quando c'è divisione di poteri poteri si controllano i poteri cercano queste sanissimo
Ma l'attuale conflitto fra magistratura e politica è una battuta non retorica è il tradizionale conflitto fra guardie e ladri
E allora è un conflitto che non interessa
Il teorico il conflitto attuale tra magistratura e politica è equiparabile al conflitto che c'è fra magistratura e spacciatori di eroina e magistratura e criminalità organizzata con una differenza
Che gli imputati
Poi gli interessati alle indagini di pena non hanno
O hanno a differenza degli spacciatori di eroina la differenza delle attività organizzata degli strumenti diversi di reazione
Hanno le colonne dei giornali
Dei giornali di Stato
Hanno le televisioni hanno degli strumenti di reazioni di difesa
La mafia spara
E i partiti scrivono
L'ultima reazione
è il vantaggio che ha che hanno i partiti che è quello di fare le leggi
Amato sfida nella sua leggo oggi chiamato sfida chiunque a dire
Che quello di ieri sera è stato un colpo di spugna io non voglio enfatizzare vedremo martedì cosa capita vedremo martedì cosa capita sulle corruzioni e le conclusioni
Ma io credo che ciascuno di noi in buona fede deve discutere che sicuramente un colpo di spugna se sia briga se si abroga una legge
Quella sul finanziamento pubblico che prima prevedeva una sanzione penale e oggi non la prevede più è questo si chiama colpo di spugna mi si dice sì ma c'è una sanzione amministrativa tre volte tanto il maltolto e questa è la vecchia tradizione normativa italiana
Quella che voi vedete quando si va dal pizzaiolo non si inizia dello scontrino allora un miliardo e quattrocento mila di multa e questa è la sanzione tre volte il maltolto
Questo vuol dire che se si desse tutto si scoprisse trecento cinquecento mille miliardi vanno moltiplicati per tre
Non è neppure gravissimo lo si può anche accettare adesso vediamo martedì sulle concussione sulle corruzioni vediamo se
Vedete proprio questo modo di di fare le norme di di di fare leggi
Si fa un patteggiamento
Che va bene
Fino a tre anni e mezzo quattro
Per questo tipo di reati si farà qualche cosa sulla sulla carcerazione preventiva vuol solo dire che
La nomenklatura
Fa delle leggi
Specifiche
Si fa le leggi
La chiedi storna perché ma perché io sì ho commesso un reato punibile fino a quattro anni che non sia corruzione che non sia conclusione che va un reato di strada
Ma perché io non posso avere la condizionale fino a quattro anni
Ma perché
Comunque non c'è nulla di stupefacente questa lotta politica
C'è chi fa la lotta con i propri mezzi i partiti in questo momento fanno lotta politica con le leggi
Fanno leggi di parte
Contro la costituzione mista dicendo il mio maestro professor Gallo
E allora la conclusione è questa che però non bastano forse le leggi di parte per vincere le guerre perché poi la gente andrà a votare non subito
Però se questo Paese
Riesce a capire se questo Paese abbaglia
Vincerà questa guerra anche se i colpi di spugna avanzano perché diventano poi cartelline
Servono a pochissimo
è un discorso fazioso quello che io ho fatto ma ve l'ho detto all'inizio e lo concludo nello stesso modo grazie
Io vorrei cominciare col dare i numeri
Perché ritengo che se le dimensioni se l'esistenza del del problema è noto le sue dimensioni non lo sono del tutto
E allora videro qualche dato
Nell'ultimo decennio dal mille novecentottantadue
Al mille novecentonovantuno il prodotto interno lordo è cresciuto di circa novecento mila miliardi le spese nel settore pubblico sono aumentate di cinquecentoventi mila
Cioè la crescita della spesa pubblica assorbito il sessanta per cento della crescita del prodotto interno lordo
Per ogni milione di prodotto aggiuntivo quattrocento mila lire sono rimasti a chi Larry realizzato quella produzione seicento mila sono state assorbite dal settore politico burocratico
Nello stesso periodo il disavanzo annuo è aumentato di ventisette mila miliardi attualmente il nostro disavanzo hanno da solo e maggiore della somma di tutti i deficit degli altri undici Paesi della Comunità europea congiuntamente considerato il debito pubblico è passato da trecento a quaranta mila
A un milione e mezzo di miliardi in soli dieci anni l'aumento del debito e stato cioè di duecentocinquanta mila miliardi superiore all'aumento del prodotto interno lordo
In un decennio i nostri risonatori della finanza pubblica hanno contratto nuovi debiti per un milione centocinquanta mila miliardi oltre centodieci mila miliardi di nuovi debiti ogni anno
Il risparmio che è stato destinato a finanziare la dissennata Enza pubblica è stato sottratto agli investimenti produttivi
La creazione di fumo i posti di lavoro è stata insufficiente e soltanto il sessantacinque per cento dei nostri giovani entranti alla forza lavoro e riuscire a trovare occupazione
Cioè abbiamo creato il dissesto la finanza pubblica a creare in soli dieci anni seicento mila nuovi disoccupati e come tutti sappiamo la tendenza è peggiorata negli ultimi due anni
Il fallimento dei tentativi di risanamento operare in questo decennio e a mio avviso in poi imputabile all'adozione di una prospettiva sbagliata
Non è vero che la correzione degli squilibri della finanza pubblica possa essere realizzata aumentandolo entrati
In questo decennio le entrate totali del settore pubblico sono più che triplicate
Passando da duecentodieci mila miliardi dell'ottantadue ha quasi seicentocinquanta mila nel novantuno un aumento di quattrocentotrenta mila miliardi in soli dieci anni ma malgrado questo aumento delle entrate il dissesto non è diminuito è aumentato anche su il fattore
La crisi finanziaria che minaccia di travolgere il nostro Paese e esclusivamente determinata dalla crescita esclusive ed incontrollata della spesa
Se si fosse riusciti a controllare le spese pubbliche non ci sarebbe mai arrivati all'attuale situazione gli storici se dal mille novecentoquaranta al mille novecentonovanta novantuno
Le spese totali del settore pubblico fossero non rimaste costanti non diminuite
Ne cresciuta in proporzione all'inflazione ma cresciute ancora di più in proporzione alla crescita del reddito ma non oltre
Nel mille novecentonovantuno il Bilancio avrebbe avuto un attivo totale di oltre venti mila miliardi invece di un passivo di oltre centocinquantuno mila il debito pubblico avrebbe rappresentato soltanto il trentadue per cento del prodotto interno lordo anziché il centoquattro per cento
Un provvedimento modestissimo di contenimento della rapidità di crescita della spessa avrebbe risanato in un decennio la finanza pubblica dando vita per la prima volta nella storia della Repubblica italiana ad un attivo totale di bilancio non sarebbe stato necessario licenziare neanche un dipendente non sarebbe stato necessario ridurre lo stipendio a nessuno non sarebbe stato necessario rinunziare a nessuna delle tante attività del nostro benemerito settore politico per riequilibrare i conti pubblici
E ora guardiamo al futuro
Se le tendenze prevalsa in quest'ultimo decennio di cui vi ho detto continuassero nel due mila il prelievo tributario medio sarebbe pari al sessanta per cento del reddito
La spesa pubblica raggiungerebbe il settantacinque per cento del prodotto interno lordo sa ammesso che quella situazione sia possibile sarebbe la fine del nostro benessere e della nostra libertà
Che senso avrebbe infatti le libertà politiche in un Paese in cui tre quarti del reddito prodotto venissero utilizzati dai canali politico burocratici e soltanto il restante quarto restasse affidato alle scelte degli individui delle famiglie delle imprese
Quell'esito tuttavia non riveste carattere di necessità non è ineluttabile non dobbiamo lasciarci paralizzare dalla gravità della crisi essa è risolvibile
Possiamo uscirne ma solo a condizione di avere il coraggio di guardare in faccia la realtà
Il fallimento di tutti i tentativi di risanamento fin qui condotti e dovuta all'implicita convinzione che si potesse curare il dissesto mantenendone invariante le causa
La causa vera unica di tutti i nostri problemi
E costituita dall'abbandono delle regole di una società liberale e dalla da adozione su larga scala ed in misura crescente dei vizi della democrazia acquisitiva
In una società liberale dove l'ambito dell'azione pubblica e rigorosamente delimitato
E dove Massimo nello spazio offerto alle iniziative individuali private volontarie il consenso popolare e lo strumento per la realizzazione di alcuni grandi progetti di interesse generale
La democrazia acquisitiva ribalta questo concetto il consenso diventa il fine dell'attività politica la spesa pubblica lo strumento per la sua acquisizione
La democrazia acquisitiva finisce così per porre in essere una massiccia redistribuzione di potere e di reddito a favore del settore politico ed a danno della Società spontanea
Sappiamo tutti come funziona questo meccanismo
Il rischio che nel nome di nobili propositi lo Stato redistributivo si trasformasse in una macchina infernale di redistribuzione di distruzione di ricchezza ed espropriazione di libertà è sempre stato presente alla coscienza dei grandi liberali del passato
Oggi quando la realtà conferma al di là di ogni ragionevole dubbio
La validità del pensiero liberale classico oggi quando tutto ci dà ragione
Non possiamo ritirarci timorosi non possiamo rifugiarsi assieme agli altri nell'illusione insensata
Che basti una qualche operazione di ingegneria finanziaria un qualche ritocco alle leggi elettorali per garantire la soluzione dei nostri problemi
Occorre qualcosa di più fondamentale
Occorre abbandonare i vizi della democrazia acquisitiva occorre riedificare le regole di una società liberale ed occorre in conseguenza di ciò liberarsi poco per volta di tutti i meccanismi che sono stati creati per l'acquisizione quando non per l'acquisto del consenso
Io ovviamente mi limiterò a menzionare soltanto alcuni dei problemi ma giusto per illustrare questo che una questa che è una tesi generale
E comincerò dalla moralità pubblica
è stato detto che la democrazia basata sull'acquisizione del consenso
Conosce una sola delle quattro operazioni la dizione
Spendere di più
Promettere di più tassare di più
Per garantirsi la rielezione e la conferma al potere sulla nostra pelle abbiamo appreso che ciò non è vero non è vero che la democrazia acquisitiva conosca solo la dizione
Conosce anche la sottrazione di fondi la moltiplicazione dei debiti la divisione delle spoglie o spartizione del bottino
Le vicende recenti mettono a nudo la connessione inscindibile che lega lo statalismo alla corruzione diffusa
Non credo di dire nulla di scandaloso del resto è già stato detto prima affermando che mai prima d'ora l'attività politica era stata circondata da tanto discredito
Sarà una malformazione per professionale ma sono convinto che nella maggioranza dei casi gli individui e rispondono agli incentivi in modo prevedibile perseguendo il loro interesse personale
Ora se si accetta questa ovvia considerazione ci si rende conto che il problema non sono gli uomini sono le regole
E che se vogliamo che col tempo il comportamento dei nostri governanti migliori invece di auspicare l'improbabile avvento di una casta di santi dobbiamo individuare regole finalizzate a migliorare gli standard della pubblica condotta
Riflettiamo per esempio sulle spese elettorali
Anche se le cifre che vengono in genere riferite sono quasi certamente esagerate resta il fatto che il candidato medio alla Camera dei deputati
Per farsi eleggere spende diverse centinaia di milioni che diventano alcuni miliardi in moltissimi casi perché che senso ha impiegare cifre così ingenti per poter sedere quattro-cinque anni sui banchi di modi di Montecitorio
Non è un investimento giustificabile con la speranza di percepire l'indennità parlamentare
Ci sono forme molto più attraenti di impiego del proprio denaro
Per molti candidati si tratta di soddisfare la propria ambizione o la propria vanità ma è pensabile che tanta gente possa permettersi di destinare cifre così ingenti al soddisfacimento della vanità
Il che mi conduce al quesito immediatamente successivo da dove vengono tutti questi miliardi
Esistono anche dei benestare
Di che possono permettersi di alienare una parte del proprio patrimonio privato per destinarla questa forma di gioco ma dubito fortemente che costituiscono la maggior parte dei candidati alle elezioni e gli altri
Quelli che non dispongono in proprio di queste somme da dove le prendono o per dirla in modo diverso
Limitandoci ai finanziamenti non di provenienza illecita o pubblica cosa spinge persone facoltose esponenti del mondo degli affari ed industriali a regalare cifre da capogiro agli aspiranti parlamentari
E pensabile che si tratti sempre del generoso ed idealistico desiderio di dotare il Paese di una classe politica illuminata o non è più probabile che nella maggioranza dei casi si tratti di uno scambio anche Tacito
Che ha per oggetto favori che il futuro parlamentare non mancherà di corrispondere
Stando così le cose
I generosi finanziatori dei nostri candidati alle elezioni non fanno altro che un comunissimo investimento
Acquistano pagandone il prezzo in anticipo favori che evidentemente valgono più di quanto spendano per la campagna elettorale del loro protetti
Se questo è vero ne seguono due conclusioni importanti anzitutto la concorrenza elettorale favorisce quanti accettano questo genere di scambio
Portando quindi in Parlamento persone i cui standard di moralità sono inferiori a quelli desiderabile
In secondo luogo il responsabile vero della corruzione
E l'intervento pubblico lo statalismo le cui aree aure occasioni di collusione fra interessi politici ed economici offrono ai nostri politici la possibilità di elargire favori
Di valore inestimabile ai loro finanziatori
Abbiamo così un autentico circolo vizioso lo statalismo con me come non mi stanco di ripetere favorisce la corruzione
E la corruzione sotto forma di finanziamenti elettorali in cambio di favori agevola la crescita dello statalismo
Ora il miglioramento della condotta dei nostri rappresentanti richiede anche una modifica delle regole del gioco che riduca le spese elettorali
Come diceva poc'anzi l'amico Valerio Zanone per esempio imponendo tetti massimi di spessa e adottando piccoli collegi uninominali
Ma tutto questo non basta affatto
La moralizzazione effettiva della nostra vita pubblica richiede anzitutto una decisione drastica privatizzazione della società e dei politicizzazione della vita
Questa è la motivazione più forte a favore delle privatizzazioni non il beneficio per l'erario
Non gli enormi guadagni possibili in termini di efficienza non il potenziamento della Borsa o la diffusione della proprietà azionaria
Quanto soprattutto la moralizzazione della nostra vita pubblica cioè il divorzio dell'economia dalla politica
Vorrei ripetere le considerazioni che ha già fatto in altra occasione in occasione dell'incontro per esempio di Roma se uno spende dieci incassa cento si tratta di un buon affare
Se uno spende cento incassa dieci si tratta di un cattivo affare
Se uno per poter incassare dieci fa spendere cento ad altri si tratta dell'intervento pubblico e della sua inseparabile compagna la corruzione
Fra contraenti privati la corruzione è quasi impossibile nessuno spenderebbe di suo cento per procurarsi una mancia di dieci
La corruzione è possibile solo se la tangente viene incassata da persona diversa da quella che sopporta l'intero costo dell'operazione cioè dall'ignaro contribuente lo statalismo è condizione necessaria e forse addirittura sufficiente di corruzione
Ora se le cose stanno in questi termini il danno che la corruzione arreca alla collettività
Non è affatto rappresentato da quanto incassato dal corrotto cioè dai dieci ma da quanto il costo di Bush contribuente è stato costretto a sborsare per consentire al corrotto di percepire la la gente cioè il centro
In altri termini l'intervento pubblico non solo costituisce condizione necessaria di corruzione mani misura anche la portata non la tangente misura del nostro danno ma lo spreco
La spesa pubblica superfluo artatamente gonfiata a livelli molto superiori a quelli strettamente necessari
Ora se questo è vero la stima che ho visto da qualche parte che visto che fissa l'importo delle tangenti in quindici mila miliardi
Se si tiene conto del fatto che non sempre le spesso della democrazia acquisitiva comportano la corresponsione di tangenti ci consente di quantificare
Può rientrati veramente in trecento mila miliardi l'ammontare di spese pubbliche che non sono giustificate da motivi di interesse generale si tratta di una
Sono effettuate solo per l'acquisizione del consenso e costituiscono una perdita netta per la società questa è una stima grossolana ma dubito che questa cifra sia sottostimata se infatti sottraiamo quei trecento mila miliardi
Dalle spese totali del settore pubblico
Otteniamo un'incidenza della spesa pubblica sul reddito nazionale che è pari a quella che prevaleva nel mille novecentosettantanove quando esistevano già
Spese pubbliche superflue quindi trecento mila miliardi di costo della democrazia acquisitiva e semmai una sottostima
Il che non consente di pervenire a una prima conclusione il dissesto finanziario dello Stato e interamente imputabile alle distorsioni della democrazia acquisitiva all'intreccio fra statalismo e corruzione che caratterizza il nostro tempo
Se infatti il settore pubblico spendesse trecento mila miliardi in meno i conti pubblici avrebbero un attivo di circa centotrenta mila miliardi il che
Centotrenta mila miliardi che potrebbero essere usati per dimezzare le imposte dirette
E vengo a un secondo problema in tutto ne esaminerò soltanto tre brevemente questo perché no
Ed è il dissesto dei conti pubblici
La democrazia acquisitiva anche condotto come tutti sappiamo all'abbandono della costituzione fiscale di quel principio dell'articolo ottantuno voluto da Luigi Einaudi che imponeva una tendenza al pareggio del bilancio su base annua
Ciò ha favorito l'estensione delle attività volte all'acquisizione del consenso ha favorito la crescita irrazionale della spesa e ha determinato l'esplosione dell'indebitamento
In una democrazia priva di costituzione fiscale funzionante operano una serie di asimmetria nella percezione dei costi e dei benefici delle spese pubbliche
Che fanno sì che il suo finanziamento venga realizzato in modo da diffondere il costo sul maggior numero possibile di persone occultare il costo a coloro che dovranno sopportarlo e produrre benefici immediati anche se piccoli con un costo futuro anche se le norme questo metodo di finanziamento esiste e si chiama deficit il deficit è un'imposta un'imposta diffusa che grava sull'intera collettività
E invisibile perché pochissimi si rendono conto del fatto che il deficit è un'imposta
Ed è impossibile dire in che misura graverà su ognuno di noi infine è un'imposta che dai politici e percepita a scoppio ritardato
Siccome la speranza media di vita dei nostri governi circa dieci mesi i nostri governi hanno un incentivo ad assumere decisioni che producono benefici subito ma il cui posto sarà adesso aggravare poi su governi successivi
Quindi in assenza di regole fiscali funziona costituzionali funzionanti
La democrazia acquisitiva determina un aumento del deficit pubblico nel tempo come strumento di finanziamento della spesa capace di diffondere occultare e posporre il costo effettivo
Dell'attività del settore pubblico se oggi il nostro Paese rischia la catastrofe finanziaria la causa prima va ricercata nella Bond nell'abbandono dalla costituzione fiscale
L'ultimo punto di quelli che volevo considerare riguarda i rapporti fra finanza centrale e finanza locale come tutti sappiamo
A democrazia acquisitiva condotto alla proliferazione dei livelli di governo abbiamo dato vita alle regioni e abbiamo moltiplicato il numero di Province e Comuni
Con l'obiettivo nemmeno tanto occulto di procurare sistemazioni ad un numero enorme e spropositato dipartita tutti e di affaristi
Ora fermo restando che il numero degli enti locali deve essere drasticamente ridotto perché certamente eccessivo non giustificabile con gli sviluppi che ci sono stati nei trasporti e nelle comunicazioni per esempio
Né mi è chiaro a che cosa servano confesso la mia ignoranza le Regioni le Province nella loro forma attuale né che cosa giustifichi un così elevato numero di Comuni uno dei problemi principali da affrontare è quello del rapporto
Del finanziamento dei vari livelli di governo
L'attuale sistema di rapporti fra finanza locale e finanza centrale basato come tutti sappiamo su due pilastri la potestà impositiva e di quasi esclusiva spettanza del centro
E rifinanziamento degli Enti locali e quasi esclusivamente legato alle elargizioni del potere centrale
Si tratta di un sistema pessimo per una serie di ragioni anzitutto il controllo del cittadino contribuente sulle decisioni di prelievo dispensa è quasi nullo
In secondo luogo gli enti locali sono incentivati ad una gestione allegra dei loro bilanci quanto più un ente locale spende tanto più finisce prima o poi con riceverà da Roma quindi la prudenza finanziaria non paga
Quanto al fatto che in Poste e spesse marciano per conto loro senza che gli elettori contribuenti possono far valere le loro ragioni
Penso che non sia necessario insiste
C'è una proposta di un mio amico americano un economista americano due chili
Proposta fatta avendo in mente gli Stati Uniti ma credo che si applicherebbe anche per il nostro Paese
Lei sostiene supera propone che la potestà impositiva venga interamente sottratta al potere centrale e venga affidata esclusivamente agli enti locali
E che una percentuale fissa predeterminata del gettito delle imposte locali venga devoluta al governo centrale
I singoli enti locali sarebbero perfettamente liberi di decidere in materia tributaria ma sarebbero vincolanti all'obbligo del pareggio del bilancio su base annua
La proposta avrebbe numerosi vantaggi anzitutto verrebbe a determinarsi un'implicita costruzione fiscale che metterebbe un freno all'espansione incontrollata della spesa e delle imposte per due ragioni
Anzitutto la concorrenza fra diverse politiche fiscali dei vari enti locali
Penalizzerebbe quelli più esosi
Perché le imprese i contribuenti si sposterebbero verso le aree meno tartassate un ente locale che abusasse del torchio fiscale perderebbe quindi base impositiva sarebbe costretto a rivedere le sue pretese
In secondo luogo i cittadini contribuenti potrebbero esercitare un controllo efficace sulle decisioni in materia fiscale perché quelle decisioni sarebbe assunte ad un livello di governo più vicino e più facilmente influenzabile dalla volontà popolare
La destinazione delle speso sarebbe anche più visibile il che scorgere beh gli sprechi
In secondo luogo dal momento che una percentuale fissa del gettito per semplicità supponiamo che sia il cinquanta per cento verrebbe devoluta dagli enti locali al potere centrale
La propensione all'Iper fiscalità verrebbe ridotta perché per potere spendere dieci miliardi in più l'ente locale dovrebbe tassare per venti miliardi perché dieci li dovrebbe dare al potere centrale
Le politiche di redistribuzione geografica del reddito potrebbero continuare a essere condotte dal governo centrale ma quest'ultimo vedrebbe il suo potere limitato dalla disponibilità degli enti locali a tassare i propri contribuenti per finanziarle
Come è ovvio questa proposta
Andrebbe studiata attentamente tuttavia se adottata consentirebbe di contemperare la natura unitaria dello Stato con le esigenze locali
Porrebbe in essere un freno efficace alla tendenza espansionistica della mano pubblica restituirebbe ai contribuenti un certo il potere di controllo sull'uso politico del loro denaro
Non si tratterebbe di una rivoluzione da poco
E infine la fiscalità occulta
Quando il ventitré novembre del mille novecentottantasei assieme
A Sergio ricorsa e Gianni Marongiu
Partecipa ai qui a Torino alla marcia dei contribuenti
Dovetti sopportare assieme agli altri le contumelie che i benpensanti pensarono discarica Arci addosso
L'idea che l'iper fiscalità compromettesse lo sviluppo e l'occupazione rappresentasse un pericolo per la nostra libertà Dennis rissa e vilipesa dall'Italia ufficiale
Oggi quando una fiscalità oppressiva e penalizzante ha stroncato lo sviluppo scacciato dal mondo del lavoro i nostri giovani messo in ginocchio larghi settori produttivi è compromesso gravemente
La nostra libertà io credo che la bontà di quelle tesi non possa più essere messa in dubbio
La nostra legislazione tributaria contorta farraginosa contraddittoria di incomprensibile e la conseguenza del fatto che si è sistematicamente ha tentato di inseguire con una crescita delle entrate l'esplosione della spesa
Abbiamo una fiscalità vessatoria occulta e sperequata perché tutti i ministri delle Finanze hanno ritenuto loro dovere accrescere le entrate
Qualsiasi provvedimento fiscale è stato ritenuto accettabile se idonea a far aumentare il gettito
E risultare un fisco incivile
Che sta producendo la disgregazione del tessuto sociale mettendo una categoria di lavoratori contro altre categorie un settore contro l'altro
Se ne potrebbe parlare per ore ma io mi limiterò a un solo aspetto la mancanza di trasparenza
Nel mille novecentonovantuno il settore pubblico italiano è costato in media quasi quattordici mila lire per ogni italiano cinquantacinque milioni e mezzo per la famiglia media di quattro persone
Come ha fatto lo Stato a prelevare una cifra così ingente dalle tasche degli italiani
La risposta è semplice con la frode infatti circa l'ottanta per cento della spesa pubblica è stato finanziato con imposte occulte il deficit i contributi sociali virgolette pagati dal datore chiusura virgolette
Le ritenute alla fonte le imposte indirette sono tutte forme di imposizione di cui il contribuente ultimo non si rende conto per ogni milione di imposte pagate consapevolmente il fisco gliene apportare gli altri quattro senza che se ne accorgesse
Ora la mancanza di trasparenza essenziale alla sopravvivenza della democrazia acquisitiva
La prassi di acquistare consenso con la crescita della spesa pubblica può funzionare solo se la collettività non si accorge di quanto questo mercimonio le costole
Se gli elettori si rendessero conto
Che il benevolo altruismo dei loro eletti costa cifre da capogiro e assai dubbio ve ne sarebbero entusiasti
Come è ovvio tuttavia questa forma surrettizia di espropriazione di reddito non è compatibile con le regole di una società liberale
Quindi a me sembra che bisognerebbe passare per esempio dall'attuale sistema di sostituti d'imposta che ha fatto dei datori di lavoro esattori di imposte non pagati
Ad uno in cui il datore versa per intero i lavoratori anche le somme destinate al fisco e questi provvedono a versarmi all'erario
Da un punto di vista pecuniaria non cambierebbe nulla resterebbe invariato il costo del lavoro resterebbe invariata la remunerazione netta resterebbe invariato il gettito per l'erario
Tuttavia la differenza sarebbe enorme perché i lavoratori scoprirebbero l'entità del prelievo che grava su di loro ed è assai probabile che se lo scoprissero non lo tollererebbe
Ed è proprio questo il grosso vantaggio della trasparenza
Un sistema politico che preleva dalle tasche del contribuente ben oltre la metà del reddito in modo surrettizio consapevole del fatto che se il contribuente si rendesse conto dell'entità del prelievo gravante su di lui non lo consentirebbe non è soltanto un sistema politico fraudolento e anche un sistema politico antidemocratico
Democrazia significa che il popolo controlla il proprio governo e il popolo ad avere un governo non viceversa ma come fa il popolo a controllare il governo se non sa nemmeno quanto gli costa
La democrazia acquisitiva affermato la crescita economica
Ha punito l'opera si l'operosità e premiato l'inefficienza ha diffuso disoccupazione penalizzato le attività produttive criminalizzato il lavoro il risparmio e l'investimento
L'abuso della politica disgregato il tessuto sociale mettendo una categoria contro l'altra una regione d'Italia contro l'altra
Ha impedito il corretto funzionamento dello Stato né sui compiti essenziali ed ha condotto alla burocratizzazione della società ed alla politicizzazione della vita
Oggi questo sistema annega nella corruzione e nel discredito generale e arrivato il momento di voltare pagina sale dal Paese una richiesta di liberalizzazione di pulizie che non risparmia nessuno
La storia ci offre un'occasione senza precedenti per costruire una nuova civiltà liberale fondata sul rispetto dell'individuo e sul contributo che solo la sua libera creatività può dare al progresso umano
Spetta a noi non sciupare per miopia o per viltà questa grande occasione
Diamo inizio adesso alla tavola rotonda dopo aver avuto due relazioni con l'avvocato Gianaria
Il professor Martino che c'hanno
Introdotto in quelli che sono i temi dell'emergenza che qualunque maggioranza con qualunque sistema elettorale dovrà affrontare nei prossimi mesi per non dire nelle prossime settimane
Ci è stato dato un'ora in realtà abbiamo qualche minuto in più un'ora un quarto per ridisegnare la Nuova Italia non è morto ma insomma faremo del nostro meglio fare del nostro meglio
Mi raccomando a tutti i nostri intervenuti qui alla tavola rotonda che ringraziamo ancora dalla loro presenza
Di consentire un dibattito abbastanza vivace quindi con interventi Brevi siepe rispettare il termine che ci è stato assegnato sia per consentire a tutti di parlare magari con una certa frequenza moda vivacizzare questo capita che vorrei iniziare facendo una domanda a Romano Prodi
Anche per la contiguità con l'argomento di cui ci siamo occupati fino a pochi istanti fa con la relazione di Antonio Martino sull'emergenza finanziaria ed economica
E quindi vorrei chiedere a Romano Prodi
Quale a suo parere è l'emergenza che effettivamente la nuova maggioranza che si dovrebbe costituire nel Paese dovrebbe affrontare
E quindi su quali priorità formale questa maggioranza per aggredire la questione economica con una postilla vorrei chiedergli anche come mai
Nel turbinoso dibattito è spesso confuso dibattito che c'è sulle riforme istituzionali si parla poco di questo aspetto che anche l'economia avrebbe bisogno delle sue riforme istituzionali che non sono soltanto le privatizzazioni di cui ci ha parlato Antonio Martino ma una nuova costituzione fiscale uno costituzionale tali come mai cioè nella nuovo apparato istituzionale che si pensa per il nostro Paese c'è così scarsa attenzione dell'economia e quindi quali dovrebbero essere le forze che dovrebbero con contribuire a fare queste nuove regole anche per le nuove istituzioni economiche
Ma per il tutto un'ora e un quarto per rifare il pre enormità di tempo rispetto problemi che ci sono credo potremmo sfruttarla solo parzialmente
Cominciamo e Corvia problemi semplicissima domanda che mai fatta in Europa
Caravà della mente
Non volevo mancare di rispetto polacco ed è giusto o no cioè io sono perfettamente convinto che c'è nei ranghi molto poco dell'economia ma anche perché
Non esiste una risposta ce pochissimi legare esposti mente quindi cioè molto paura ad affrontare un discorso in cui dopo settembre
è arrivata registrazione
La situazione della paura nove quindi con tutto quello che che che salta fuori con in cambiamento psicologico grandissimo prima di settembre o se parlate con la gente vicino a Marsiglia per Musarò di problemi
Però tutto sommato poi l'Europa ci salverà s'era scelto divertente fatto che l'Europa si salvava
Dopo settembre almeno il discorso di fatto molto semplici ragazzi cioè dobbiamo calare verso hanno abbiamo semplificato
Forti ma ma importante questo perché se no non si riusciva perché sulla decisione si si coltivava col discorso europeo si sale adesso tutti sono convinti che siamo in un'Europa
Assolutamente
Che sia una fase molto lunga ed è giustificatissime
Non diamo le colpe risulta è una fase storica attraversiamo l'Europa in cui ogni Paese fa da sé perché tutti hanno grane interno gravissimo un'Europa in cui è successo durante crisi fiscale dopoguerra
E nel settembre non si sono mai incontrati i ministri per affrontare il problema
Sto cercando di capire se ci sono almeno telefonati o dubbi che abbiano fatto come si chiama conference col cioè una arco
Un gruppo di telefonate collettive questo significa veramente il problema
Tel aspetti economico che è arrivato ha una sua nudità e quindi dobbiamo cavarcela cavarcela da soli
Questo non vuol dire che l'Europa si è finita l'Europa andrà avanti ma a questo grande passaggio verso di cui sono delle nazioni
Che reso ovvio da quello che è successo il muro di Berlino e così sia e nostro sto a farla breve e secondo l'uovo da un altro grande passaggio che in questo momento non c'è un leader europeo che sia robusto sussurrò
Ancora in difficoltà metterà
Fra poco perde la maggioranza i socialisti francesi passeranno se va bene a duecentosedici va bene però duecentosettanta cento deputati questi sono nelle attuali previsioni Gonzales nei pasticci
Cresce la struttura più robuste governo italiano tutto sommato non quindi non non è che noi chiediamo in una situazione in un'esplosione di tipo poi ecco allora a questo punto il problema
Stante così le cose che cosa possiamo fare per uscire da questa situazione e quale negazioni nelle colonie ci possono essere cosa strana è che in economia secondo me il cammino è così stretto che non ci dovrebbero essere divisioni eccetto le frange Lunatic
No estrema destra con l'estrema sinistra e qui è il dramma nel Partito Comunista che sa benissimo
Che il suo spazio in questo momento è quello che tutti i partiti socialisti centrale quando hanno avuto il loro grande momento no del Consales che ha fatto la politica di risanamento della Spagna Dean Witter anch'che ha fatto la politica più bella politica
Di di di di la predicazione non tanto perché ha fatto al Policlinico Michiara ma ha messo il bilancio dello Stato e più severo è il controllo di trazione precedere il Paese cioè ci sono dei momenti in cui la politica economica non c'è mica spazio
Non c'è ricattata perché è una sola è questo è il momento dai ritardi è straordinariamente importante no ed è qui il disco allora
Siamo convinti che queste a venire intendiamoci poi io me la cavo perché ho già parlato anche troppo ma questo non vuol dire
Che sia una politica
Di destra reazionaria con tutta onestà deve essere una politica
Di modernizzazione molto forte del Paese allora abbiamo alcuni pilastri fondamentali primo
è stato detto e Martino in questo condivide pienamente conto dei conti alla mano che non si può più andare avanti con aumento di imposte semplicemente pensiamo superiore a mille euro che erano state le evasioni
Quindi allora o abbiamo un tasso di imporgli imposizione fiscale che pazzesco o non abbiamo le evasioni si combatte l'evasione Getulio i testi
Anche così di esperienza nei confronti regionali voti settoriale che le ore di evasione molto forte allora il discorso di reali di aumentare ancora l'imposizione fiscale non si riesce più a fare
Chi potrà essere l'altra manovra dalla benzina agli accendini degli i buchi delle sigarette
I tappi corona del Parco degli Aranci c'è sempre qualcosa in uno stato no però dico
Globalmente la imposizione fiscale è arrivata veramente al punto di far riflettere come e o quando quando studiavo arrivati al ridevo come un matto
Perché e gli scandinavi e si smettevano di lavorare dentisti lavorano solo tre quattro tre due settimane
Perché poi le imposte non so quali Ratti siamo arrivati al punto scandinava nonché fatto di grande civiltà ma che attenzione rovina l'economia di un Paese
Sarà così quindi diverse rischia di Petracca e lasciava Bettini della seconda parte né interventi per l'azienda ospedaliera allora Lode devo finire uccisi però ecco questo è importantissimo ed era dire su queste procedure
Quindi questo egli
Una forti si dimise da spesa pubblica che invece è molto possibile
Molto positive anche in alcuni capitoli è di una il grande libro che a me sta molto a cuore la certezza io ritengo e lo ripete anche in quest'Assemblea e non essere equivocato che la più grande conquista il ventesimo secolo è stato sospetti e l'unica cosa che passerà alla storia di tutto il potere che abbiamo fatto
Però evidentemente è chiaro che il Welfare State da disciplinato come Dio comanda e non
Pensioni a tutti e quando esaminiamo i bilanci poco italiano abbiamo delle specie persino inesistenti respiri di sussidi alle imprese pubbliche e private e piccole imprese intende darci delle ferrovie e viene ci si riempie private
E ci sono assolutamente a norma rispetto agli altri Paesi europei
Quindi il risanamento tassa
Attraverso in questo aspetto pseudo e far State cioè le imprese che in qualche modo hanno vengono giocate vengono e vengono favorite da queste cose qui
Ma attenzione l'altra spetterà politico di una politica largamente intese è rinnovare totalmente risorse umane del Paese
Questo è un Paese che non può più andare anche questo rivale di ricchezza con una scuola con risorse umane come abbiamo questo è la battaglia nazionale
Conto alle spese pubbliche e rifare gli uomini cioè scuola scuola scuola scuola scuola scuola scuola
Ultimo
Ultimo punto con la prima parte della libertà e della concorrenza entra molto e ci ho riflettuto tanto entra molto con Tangentopoli insomma no
Alla fine ha fatto tanto Como torto su il disciplinare il mercato
Che la disciplina del mercato
è un servizio che cita e allora io al confronto perché è una locomotiva in Italia che costa il trenta per cento in più che all'estero ma anche locomotive hanno una loro dignità non solo le automobili no perché ridiscutere autostrade perché il disco sette
Allora io dico ma attenzione
Questo era era il modo di controllare per il grave che di modi contro alla concorrenza
La concorrenza a questo punto delimitate dei paesi ma perché le piccole e medie imprese resistono dunque internazionale e le grandi imprese soffrono perché sono difensore delle imprese non perché nessun tutti i miei migliori laureati centodieci e lode e li hanno presi eccetera eccetera
Semplicemente non hanno avuto il bagno di sangue dalla concorrenza io penso che bisognerà che esse soffrano per i prossimi anni perché ormai le dogane non ci sono più consensus pagato quello che non ti guarda in cui le valigie importantissimo questo no
Però se questo di Nenni ce la fa
Ce la fanno
Perché non ho mai visto
Qualcuno muore il primo anno sei bambine mortalità infantile più elevata no dopo però sono tanto al primo anno dopo scrive un Simone più e allora io questo è quello che deve fare il Paese quindi contro la spesa pubblica un grande banca concorrenza investimenti e risorse umane questo mi sembra un discorso grosso
Che raggruppi tensioni morali nell'ambito del Paese non gli ha mai detto aiutarmi perché scusate
Sospese mancano poche settimane ormai referendum immagino che sarà soddisfatto perché la sua opera raggiunge il momento del confronto popolare e dopo che succederà le previsioni dicono che ci sarà un governa un Parlamento con la maggioranza assoluta democristiane
Lei ci crede che come possiamo evitare questo tutti e tre in arresto per lei risponde feti sani democristiane questi se non ecco questi pagare una previsione terroristica e non capisco perché venga accreditata anche dal lustri politologo io sociologi qualche volta l'abito l'avete pubblicato anche sui giornali
E in realtà non credo che accadrebbe così
Ma la mia preoccupazione non è tanto per il gioco tutta la mia preoccupazione però oggi perché beh sono convinto anche io naturalmente che si andrà a votare e sono convinto che
Vi sarà una grande maggioranza sì sì
Però come ci si arriva
A questi a quell'appuntamento CE vogliamo arrivare
E così in ordine sparso ciascuno perché motivato contro i partiti voterà sì oppure ci vogliamo arrivare come dice il titolo di questo convegno la maggioranza per il maggioritario
Io vorrei che se ci fu siccome ci sarà il maggioritario un maggioritario ci fosse già fin da adesso un segno visibile tangibile
Di una maggioranza più che il maggioritario
E questa è la cosa che mi preoccupa perché purtroppo questo segno di questa maggioranza ancora non vedo
Allora come si dovrebbe fare beh a mio avviso bisognerebbe essere molto coraggiosi in primo luogo bisogna essere anche un po'più precisi perché maggioritario vuol dire parecchie cose alcune delle quali molte delle quali non mi piacciono affatto
Perché ora passa per maggioritaria anche quella sorta di legge truffa che viene approvata dalla commissione bicamerale suggerita per tenacia ora una legge lei fritto misto con cui i i rappresentanti dei vecchi partiti cercano ancora di mantenersi in vita però quel non è maggioritaria
è la ragazza un pochino incinta si effettivamente grazie per la battuta perché così è forse forse lo intendono maggioritario perché sessanta per cento sono eletti in un modo e quaranta per cento e con il proporzionale
Fatto mi ha colpito nella relazione di Martino questo sessanta e quaranta per cento dei veneti riecheggiare il rapporto tra il il debito pubblico e il prodotto lordo perché mi pare che l'abbia fatto così non capisco altrimenti che cosa
Dunque il maggioritario lei che è una truffa non va bene
Ma io vorrei essere ancora più preciso a me non va bene nemmeno quel maggioritario che invece vedo che piace parecchi politologi che si che vien chiamato il maggioritario a doppio turno con in un filtro che consente la presentazione di parecchi partiti anzi al primo al primo turno tutti quanti partiti e poi al secondo turno qualche aggregazione non va bene nemmeno quella perché la logica del maggioritario quello che dovremmo avere comunque quello che invece a me pare utile per l'Italia la
Stavo per dire la eliminazione ma cerco di mordermi la lingua insomma la diminuzione forte dei partiti politici per eliminare questo cancro della loro invadenza
Nelle istituzioni nella vita civile nella vita politica come si fa diminuendo il più possibile
Come si fa a chiare a creare due tre schieramenti tanti quanti in una logica del maggioritario
Comporta
E col maggioritario a doppio turno soltanto con un filtro non so a quale percentuale questo non non si ottiene
Perché rimangono ancora al primo turno tutti quanti partiti il che vuol dire che rimangono di quanti gli apparati rimangono risibile rimangono le loro bandiere e ma io la loro presenza
Al secondo turno chi garantisce che si creeranno sul
Azione in un grande mercato delle vacche io ti do qualcosa Pinerolo tu mi dai qualcosa a Torino centro e così via tutto età
Allora diciamo che l'unico maggioritaria che ci piace qui ci dovrebbe piacere comunque che a me personalmente piace farlo a titolo personale ed un nominale
Maggioranza semplice al primo turno chi vince prende tutto chi perde va a casa stringe
Sistema inglese e non è vero che accadrebbe quella previsione terroristica che tu ancora il fatto che al loro al primo turno vince tutto la Democrazia Cristiana per carità chi l'ha detto
Ma a parte che forse ha ragione Prodi non semplice qualche mese ci sarà ancora primo Katia cristiana ma ma con anche così forse è la logica dello nominale maggioritario la logica delle persona contro persona è decaduta diverso da quella di simboli contro simboli apparati contro apparati qui nessuno ha il posto garantito con il nominale maggioritario e per questo non mi piacciono quelle previsioni
Ma dicevo allora supponiamo che vogliamo questo qualcosa di molto simile a quello qualcosa di molto simile a quello potrebbe essere il doppio turno quello nel col ballottaggio
Primo e secondo si presentano al secondo turno senza possibilità di recesso perché almeno impedirebbe il mercato delle vacche si presenta il primo sì presente al secondo e tutti gli altri si aggregano
Bene ma supponiamo che abbiamo questa questo maggioritario o qualcosa di simile a questo allora dicevo la maggioranza e non vorrei aspettare dopo il segno visibile dovrebbe essere dato immediatamente subito
C'è nel Paese
La possibilità di aggregare ora subito
Di impegnare un insieme di forze o di individui o dividere perché a favore di questa maggioranza questo era il sogno
Dei quei tre o quattro referendario nel quale anch'io mi sono trovato impigliato all'indomani della sconfitta elettorale non avevamo ipotizzato che ci fossero alcune forze nel partito socialista in particolare con Martelli il Partito repubblicano nel Partito liberale
Pannella ma insomma ci fosse la possibilità di aggregare alcune forze immediatamente le quali dessero in funzione
Con l'obiettivo della maggioranza immediatamente un segno che avevano compreso la logica nuova elettorale per cui si andava e con un atto di coraggio superassero immediatamente le proprie sigle di partito
Io credo che se non si fa questo oggi oggi subito prima del referendum cioè se non si costituisce fin da adesso una vera e propria maggioranza che vuole quelle cose
E che dia proprio un segno
Evidente
Della possibilità di un'aggregazione di forze la quale all'indomani dell'ottenimento della legge maggioritaria
Sì candidi come possibile successore del vecchio regime dei partiti io credo che se non lo diamo adesso subito questo segno l'indomani sarà troppo tardi
E noi dovremmo fare un atto di coraggio e dovremmo invitare in particolare quelle forze dentro il partito di banale dentro il Partito repubblicano dentro il partito socialista a oltrepassare direttamente immediatamente le proprie sigle fin da adesso costituire quello che a mio avviso potrebbe benissimo essere chiamato un partito democratico prima del referendum dopo il referendum palleggio tenuta o dal referendum direttamente o dal Parlamento in ogni caso ci sarà un passaggio parlamentare dovrebbe esserci anche una vera e propria costituente di un partito democratico se non facciamo questo e non sono sicuro se siamo ancora in tempo e andiamo in ordine sparso referendum e poi
Con la forza o con la con l'eccezione di elezioni più o meno anticipate all'ultimo momento cercheremo di una delegazioni qua e là per ogni collegio credo che
La possibilità che il vecchio sistema dei partiti abbia un successore che sia liberale e democratico e credibile credo che siano fortemente ridotte e qui mi auguro che così non sia
Ma bisogna agire sul
Grazie forte Enzo Bianco primo a superare le sigle dei partiti c'hai provato il parere del tuo partito e proposto anche più di una volta di eliminare le bandiere gli inni gli striscioni del del tuo partito ma le reazioni non sono costate entusiasti all'interno allora che cosa si può fare effettivamente per superare questo questa malattia e per andare ad elezioni qui sopra del professor Pera
Ma io ho avuto una sensazione molto strana quando ho visto
Le reazioni tratto di persone che
Che stimo
Che mi hanno devo dire francamente un po'esageratamente
Dato appellativi come idiota
Mascalzone
Non sto esagerando sono proprio in senso letterale perché avevo detto una cosa che mi sembra talmente ovvia che mi fa pensare all'acqua calda
Io l'ho fatto un ragionamento
Sostanzialmente su questi due presupposti
Non sapevo ancora che il referendum sarebbe stato fissato per il diciotto aprile era comunque facile prevedere una data sì
Il diciannove aprile alle ore sedici e trenta
Noi avremmo già la prima previsione
Di quello che è il risultato referendario forse addirittura prima
So alle diciassette alle diciotto noi sapremo che l'amante la grande maggioranza degli italiani lo spero avrà messo un bel si nel referendum per la modifica del sistema elettorale
Insomma il venti di aprile il Parlamento sarà obbligato in tempi il più rapidi possibili di mettere mano a una riforma elettorale per il Senato e per la Camera in senso maggioritario io condivido largamente le cose che ha detto Marcello Pera se riforma elettorale ci deve essere noi dobbiamo subire un modello deve essere una riforma maggioritaria
E non deve prendere il peggio del sistema maggioritario e il peggior sistema proporzionale combinando l'insieme come sostanzialmente avviene con il papocchio De Mita per intenderci
E poiché la l'obiettivo che affidiamo alla riforma elettorale non è soltanto quello
Di garantire stabilità e certamente di governo che certamente è importante ma è anche l'obiettivo indiretto ma determinante
Di modificare profondamente il sistema politico italiano attuale e quindi l'attuale configurazione dei partiti
Io credo che ripeto la stragrande maggioranza degli italiani dalla Sea al quesito referendario il venti di aprile dovremo ragionare tutti non più con la cultura della proporzionale ma con la cultura maggioritaria
E quindi cambierà modifica mente l'approccio che cambierà radicalmente l'approccio che noi avremo nei confronti della politica che senso ha allora sulla base di questa prima considerazione
Continuare a ragionare come siamo stati abituati a fare in termini di singola forza politica qui non importa io credo che il problema non si pone soltanto per le forze politiche minori io son d'accordo con quella provocazione che implicitamente diceva Prodi poco fa
Il venti aprile quale sarà la democrazia cristiana esisterà ancora
Il esistente ancora adesso ma soprattutto esisterà il venti di aprile
Naturalmente il problema è ancora più evidente per partiti che hanno dimensioni del cinque sei sette per cento e che evidentemente se continuassero ad esistere può pensare di esistere per tutti in ogni caso se pensassimo che esisterà ancora
Nei termini in cui hanno svolto un ruolo nella storia del Paese un ruolo positivo un ruolo meno positivo questo spetta ognuno di giudicarlo beh questo il problema con cui ci dovremo misurare ecco io non vorrei che le forze politiche i partiti continuassero a ragionare come quegli individui
Gravemente malati alle soglie di un della morte per una malattia incurabile che continuano a credere nell'immortalità
E che in fondo rimuovono completamente quelli che sono i problemi ripeto reali e drammatici
E questa era la il primo ragionamento io poi ne avevo fatto un altro
Già dopo il cinque sei aprile avevo avvertito chiaramente lo aveva avvertito già il nome di giugno che il sistema dei partiti in realtà stava perdendo prima ancora di Tangentopoli stava perdendo
Quel requisito fondamentale
Nel rapporto in un Paese democratico che la credibilità la fiducia
Ecco notoriamente poi tutto quello che è successo dopo e che ha toccato
Il sistema politico del Paese che ha toccato più o meno
I partiti e che soprattutto ha toccato la forma partito
Perché dirà naturalmente dai fenomeni corruttivi non c'è dubbio alcuno che in qualche misura una parte di quello che è accaduto si giustifica o si comprende o è determinato e da mettere in collegamento con la forma partito e quindi con un partito che ha bisogno di tessere di qualcuno che le paghe di strutture di quadri di apparati insomma un costo della politica per come siamo da determinare che naturalmente insopportabile per un sistema democratico avevo avuto la netta percezione di questo e allora il mio ragionamento provava a dire
Vediamo se nell'affrontare la riforma elettorale noi non dobbiamo porci un altro problema che quello anziché di dar vita ciò ad aggregazione che sia il frutto di una somma di partiti esistenti oggi perché non proviamo a utilizzare questa occasione per vedere se è possibile dar vita
Ha un modo di
Costruire un soggetto politico che sia nuovo
Io ho sentito poco fa l'accenno rapidissimo che Valerio Zanone affatto lo ha fatto anche in un'intervista stamattina cose analoghe avevo detto io la nuova politica quella che nasce col sistema maggioritario dovrà essere fatta da soggetti politici molto più snelli
Senza apparati senza tessere sette senza strutture fatti senza mete di club di associazioni di movimento
Di idee di confronto di persone di credibilità personale
Se noi perdiamo quest'occasione e diamo vita con la riforma elettorale e quindi rispondo quindi al alla domanda di Carrubba che anche il tema
Quale maggioranza
Per anzitutto una maggioranza che non sia
Ecco tanto per dire chiaro che non sia la sinistra di governo il progetto a cui stanno lavorando dove per sinistra di governo si fa un analisi secondo la quale da una parte ci sta la Democrazia Cristiana
E dall'altra mettiamo tutti quanti insieme agli altri dai liberali al PDS compresi i repubblicani socialdemocratici e socialisti e quant'altro gli apparati uniti alleati elettoralmente in quel momento ognuno col mantenimento del proprio orticello del proprio spazio dopodiché avremo sprecato una grande occasione perché avremo un sistema elettorale che era sostanzialmente riprodotto il sistema politico oggi esistenti
Allora
Se questo è vero
Che cosa dobbiamo fare quale maggioranza occorre pensare io credo che la maggioranza
A cui io penso è una maggioranza che ha forti caratteristiche di trasversalità e se mi consentite anche di eterogeneità io non sono spaventato dalla differenza dalla cultura delle differenze e anche delle torce da da delle posizioni
Dico del resto nei nei partiti in cui funziona una democrazia di tipo bipolare
Cito per tutti gli Stati Uniti d'America all'interno del partito democratico vi sono posizioni molto diversificate al proprio interno sia sulle scelte di politica economica sia sulla concessione dei diritti civili insomma e non si può dire che tutto sommato quel tipo di democrazia non funzioni
E quindi non mi spaventa la cultura delle differenze
è possibile immaginare dimettere i cattolici da una parte e tutti i laici dall'altra ha un senso alle soglie del due mila immaginare una democrazia in Italia che abbia come scriminante
Il quello che pure importante come valore culturale di riferimento l'essere cattolici in politica o essere laici in politica io credo che questa appartenga veramente alla storia del Paese ma insomma voglio dire stiamo ragionando di cose serie
Io avrò con Mario Segni o con un altro cattolico occasione di pensarla diversamente sulla scuola materna
Probabilmente la penseremo diversamente sulla Bortot io rispetto la sua posizione non rispetterà immagino e la mia come mi è capitato con esponenti del mio partito di avere posizioni diverse su questioni di carattere morale ma è questa la scriminante
Allora io immagino che ci possono stare in questo non ha importanza che si chiami Alleanza democratica che si chiami partito democratico in questa grande aggregazione in cui ci sia un pezzo della cultura cattolica quella naturalmente più liberale quella di matrice più popolare quella più sensibile ai problemi reali e concreti della modi una moderna società industriale più o meno
Immagino che ci sia il mondo della cultura democratica e liberale e quindi e quindi i repubblicani liberali e coloro i quali fuori da questi partiti esprimono questi valori culturali di riferimento
Immagino che ci possa essere
Siamo una quella sensibilità ambientale che a una ambientalista che in una democrazia moderna importante e immagino di potere che si possa recuperare a questo disegno anche una parte importante della tradizione storica della sinistra italiana quella che ha con maggiore capacità di analisi
Si è confrontata con quello che è accaduto nel mondo e con quelli che sono i problemi reali e concreti è un sogno questo
Io credo che inevitabilmente dal venti aprile quello che appena qualche settimana fa Hassan sembrava un sogno può cominciare a diventare una realtà e cioè saremo spinti obbligati dalla cultura del maggioritario a pensarla in modo diverso e un sogno può diventare una realtà
Grazie
Io volevo agganciare a questo Marcello Carli Enzo Bianco trasversalismo in fondo
Se ve le ricordate ancora negli anni Ottanta c'era stato un colpo agli inizi degli anni Ottanta c'era stato un embrione di trasversalismo che allora si era chiamato di Blardone poi abortito e adesso l'ho scoperto anche perché ha abortito l'abbiamo capito adesso
Luciano Pellicani è stato uno dei protagonisti di questa di questa riflessione comune che si era fatta in forze che si politica si faceva mandare tra liberalismo socialismo
Ecco che prospettiva c'è per questo nuovo grande trasversalismo di cui ci ha parlato Enzo Bianco per recuperare questi valori e volevo fare anche una domanda lo studioso del pensiero politico in generale per le ideologie
Perché non ho sentito parlare qui trasversalismo ma all'Oliviero Girelli le idee nelle quali ciascuno di noi crede cosa devo fare
Beh dunque intanto va sottolineato questo che che dico una cosa di evidenze ormai palmare che è stata una grande occasione mancata
Quella ipotesi che fu lanciata appunto nella seconda metà degli anni Settanta alla fine degli anni Settanta l'ipotesi di un club che era anche
Una un'ipotesi che
Per certi versi anche
Che offendeva quasi tutta la storia della Repubblica precedente che aveva visto per decenni socialisti e liberali schierati su opposizioni distinte e contrapposti e tali che l'una escludeva
Molte cose erano cambiate molte cose stanno cambiando già nel Partito Socialista stavano cambiando anche il partito liberale e quindi fu lanciata quella quella ipotesi che AN non ha prodotto risultati che ci aspettavamo
C'è stata molta pigrizia ma sono emersi anche fatti abbastanza significativi Tangentopoli da questo punto di vista offre vasto materiale per riscrivere la storia della Repubblica italiana e per leggere una chiave diversa una serie di scelte politiche che sembravano difficili da spiegarsi ma che invece poi risultano appunto chiarissimo una volta che si tenga presente il sistema di spartizione occulto e illegale c'è pensiero organizzato alle spalle della politica visibile
Ma per venire alla alla all'attualità al nostro momento critico che materico direi
Io penso mi l'utero forse ragiona ancora con degli schemi di pensiero che sono ormai come dire superati da questa accelerazione e da questo terremoto permanente che caratterizza appunto la situazione politica in cui ci troviamo
Sono ancora convinto che
L'incontro fra la cultura liberale la cultura socialiste nelle sue varie articolazioni non mi riferisco naturalmente né al partito liberale in quanto tale né tanto meno al Partito socialista posto che queste sigle abbiano un futuro
Abbia un non solo abbia del un campo diciamo di azione
Ma sia importante essenziale per la società italiana
Una società che ha sempre è sempre stata caratterizzata da una deficienza di queste due subculture quella liberale e quella socialista rispetto ai problemi da affrontare ma tuttavia anche da un ruolo positivo che queste due culture anche se non sempre hanno svolto non riesco proprio immaginare un'Italia che come dire azeri questa tradizione culturale
Nel senso che non trovi poi non trovino queste due tradizioni e cultura alla maniera di dialogare soprattutto la miniera di avere una rappresentanza politica significativa o di avere un ruolo dentro questi due aggregati che si vanno delineando che tutti auspichiamo
Il guaio è che non abbiamo tempo a disposizione Comeglio ci abbiamo abbiamo pochissimo tempo a disposizione
Se noi avessimo la possibilità di dire va bene andiamo a ridefinire la rappresentanza politica fra quattro anni e abbiamo quattro anni a disposizione per poter iniziare quel dialogo quella serie di incontri
E in virtù dei quali sia possibile poi fare un creare una cosa nuova con una sigla nuova Marcello Pera l'ha definito un partito democratico che è un'etichetta abbastanza ampia nella quale possono effettivamente convivere orientamenti atteggiamenti anche interessi perché no che non collimi automaticamente ma questo non ci deve disturbare più che tanto
Anche perché ormai alle nostre spalle la stagione la guerra fredda la stagione delle contrapposizioni ideologiche la stagione degli steccati che rendevano difficile dialogo che se io fra laici e cattolici fra liberali e socialisti fra comunisti socialdemocratici eccetera eccetera tutto questo ormai fa parte della storia e oggetto di storiografiche ormai e quanto resta di questo di questa epoca storica caratterizzato appunto dalle contrapposizioni ideologiche
Penso che sia un residuo magari anche vistoso ma destinato a essere diciamo macinato dalla dalla storia futuro
Il tempo non è ed è a nostra disposizione è veramente modestissimo perché c'è già un fronte che chiede le elezioni immediate anticipati eccetera
Con un misto di roccolo Sciacca Lesko ed a definirlo così o nei casi migliori di responsabilità che non vedo proprio quali sarebbero gli utili che potrebbe ricavare il Paese
A buttarsi in una campagna elettorale iper lacerante senza una nuova legge elettorale e con la possibilità anzi direi la certezza di avere un go un Parlamento ingovernabile
Quindi il solo fatto che cose di questo genere vengono messi in circolazione si chiede da più parti a gran voce di liquidare subito questo Parlamento senza avere subito una soluzione appunto di ricambio e conferma il fatto che veramente diciamo il il buonsenso qui in questo Paese rischia di sparire dalla scena e quando sparisce dalla scena buonsenso le cose politiche vanno sempre ma
Però nello stesso tempo bisogna in qualche maniera sottrarsi alla al risucchio della della nomenklatura
Al al gioco di inerzia della metratura tendente naturalmente a salvare il salvabile di se medesimo del vecchio sistema di tutto ciò che ha fatto di questa nomenklatura la classe diciamo privilegiata in in questo Paese
Quindi bisogna accelerare i tempi della della della riforma
Io però rimango anche perplesso di fronte ad un dato che fa fa non può non far riflettere e produrre anche interrogativi di varia natura
Quando noi andremo a votare per il referendum ci troveremo di fronte a questa situazione davvero bizzarra
Che alcuni neanche pochi alcuni dei partiti più anti sistema diciamo più lontani dall'attuale governo sia da destra che da sinistra saranno violentemente
Critici nei confronti del referendum days nei confronti del sì no per ovvie ragioni perché rischiano di sparire queste formazioni terreni certe ci stanno bene sistema come formazione di opposizione però è uno è un è un elemento di forte ambiguità forte a di valenza perché avremo questo paradosso che i nemici più dichiarati almeno a parole di questo sistema
I nemici che denunciano continuamente la corruzione ahimè sotto gli occhi di tutti come dire Chicchi può sottrarsi al dovere anche della del dell'in della denunzia e anche alla all'indignazione naturale che sorge sono quelli anche più interessati sostanzialmente Mantel quindi il gioco si complica
Perché
Interessati al mantenimento in questo sistema non sono solo i partiti di centro i partiti di governo eccetto la meno a pezzi di questi partiti perché già dire partiti secondo me già sbagliato
Perché bisogna andare a vedere dentro i partiti quali sono le posizioni politiche dei dei vari individui dei vari gruppi e quali sono anche le forme di compromissione col sistema della corruzione
Quindi è un gioco iper complicato occorrerebbe una semplificazione quando le cose sono molto complicati occorre una semplificazione ma che non sia però quella terribile di cui parlava Burkhardt più di cento anni fa
Qualche cosa cioè che ci offra la possibilità di iniziare a disegnare una forma nuova di aggregazione
Vedo che questa esigenza emersa in maniera forte del resto per me non è una novità ovviamente perché sono idee che ormai circolano da più tempo in Italia queste esigenze è emersa e però io devo ancora una volta riformula ritenuti o quanto tempo abbiamo a disposizione
Se effettivamente tutto questo che è stato detto finora e come dire ha una sua validità e io penso che nell'Inter nel complesso ha una sua validità dovremmo praticamente adottato una strategia nazionale quale avere quanto più tempo possibile non i venti anni questo va da sé qualche anno per poter compiere quell'operazione di rimescolamento delle carte
E di delineazione di aggregazioni diverse sotto sigle diverse che permettono sostanzialmente di far sorgere soggetti politici che oggi non ci sono ma ci devono essere
Concludo con una nota pessimistica se queste operazioni non è non sarà fatta
Sia perché manca il tempo sia perché non ci sarà le capacità aggregati Ricci olio non ci sarà la volontà noi rischiamo sostanzialmente di trovarci poi di fronte a un sistema politico che non sarà assolutamente quello che abbiamo Spica
Io sono assai meno ottimista di Marcello Pera sulle virtù del maggioritario secco eccetera non è detto che le cose vadano secondo lo schema degli ottimisti io me lo auguro naturalmente ma o dubbi al riguardo
Intanto potrebbe accadere esattamente quello che prevedono lei proiezioni che sono state fatti che vengono continuamente aggiornate
Previsioni che dicono che praticamente i partiti salvo la lega al l'ex partito comunista e la Democrazia cristiana gli altri partiti vanno a casa
Questi sono
Oppure tutt'al più si potrebbe giunge un quarto partito che sarebbe un frammento di partito la rete in quanto con quanto la Rete A i suoi consensi concentrati almeno maniera significativa in Sicilia in particolare a Palermo per la verità
Oppure potrebbe accadere anche un'altra cosa che se la crisi di questi partiti si accentua di più questi che sopravvivono in definitiva potremmo trovarci di fronte ad un sistema caratterizzato dalla moltiplicazione degli egoismi cioè a dire un sistema dove non ci sono più i partiti i partiti sono molto fragili e deboli e ci sono semplicemente i singoli canti di AT Kearney pari nelle varie circoscrizioni si fanno leggere sia perché hanno autorevolezza sia perché sanno maneggiare la come dire manipolare o comunque avevo un rapporto diciamo funzionale con con con le clientele con l'elettorato eccezione perché magari hanno il sostegno alla televisione o di un giornale locale
Però ci potremmo trovare di fronte a un sistema brasiliana
Dove non ci sono più i partiti
Dove esagero naturalmente ma voglio anche che si prende in considerazione l'ipotesi negativa non solo ipotesi ottimisti e che un buon generale un buon stratega delle prende in considerazione non tanto l'ipotesi più ottimistica
Quella la sanno fare tutti
Deve prendere in considerazione l'ipotesi se non la più pessimista quantomeno alcune ipotesi negative pessimisti e quella di vedere l'Italia ha trasformato in un sistema brasiliano non è proprio che la si può escludere automaticamente
Sì stiamo brasiliano dove i partiti non ci sono più dopo dove il trenta per cento dei miei coloro che si candidò hanno cambiato partito ogni elezione
Dove le sigle un anno più significato dove quello che conta è sostanzialmente la capacità che al singolo soggetto di reperire le risorse di varia natura posso interrompere lo volevo su su questo
Introdurre una una variabile del fatto che l'opinione pubblica in qualche misura non soltanto manifesta informa sempre più sempre crescenti la la scontentezza per il sistema attuale ma vi pare che manifesti anche meno la mia esperienza è quella di Milano ma penso che sia comune a molti almeno nel Nord
Il desiderio di tornare a far politica quindi qualche modo di contribuire a a ripulire quello che certi partiti oggi o o quello che ci sarà domani dal dalle facce e che quindi se tu mi permetti prima di andare avanti su questa prospettiva sulla quale poi magari sentivo il parere di Pera e di bianco sulla prospettiva pessimistiche di sentire frustrazione volevo un attimo dalla parola
Enrico Salza perché mi pare che lui si è fatto promotore proprio l'iniziativa di questo genere Torino cioè di dare la possibilità all'opinione pubblica che in qualche modo vuole ritornare occuparsi delle di quelle che non si diceva cosa pubblica
Ecco comunque strumenti e in questo scenario di nuove aggregazioni conche possibilità
Bene io non vorrei essere pessimista né ottimista ma realista
E allora per essere tale io credo che debba essere fatta una premessa quindi non sta crollando un regime quando parliamo di regime in genere intendiamo un numero limitato di persone di gruppi ancorché vasto basta crollando un sistema
Prodigi a accennato molto bene
Col suo solito stile
Come è vasto il sistema
Ed è difficile chiedere ad una classe dirigente di farsi carico della sua eliminazione sia essa una classe dirigente politica piuttosto che una classe dirigente diverso
La gravità della situazione proprio che è una crisi di sistema
Io ho avuto modo di dire rispetto delle mie responsabilità imprenditoriali e associative Mai più complici
Mai più complessi
Quindi facciamo anche attenzione
Io non difendo certo l'attuale sistema
Ma come esistono degli dirigenti ed imprenditori seri eppure gestito eppure Gilbert ancora lei seri politici
Perché altrimenti corriamo un rischio dell'onda lunga che poi fa da risacca come ci spiega bene Bertone sull'articolo otto del Corriere di ieri
L'opinione pubblica facilmente infiammabile i nostri giornali o la nostra televisione di Stato si occupano da tanto tempo
Con molto spazio di certi argomenti non vorrei che capitasse quello che è capitato per la guerra del Golfo che in una settimana nessuna più parlato
Perché bisogna in questi momenti essere anche misurati ancorché severi
Certo la politica per essere virtuosa deve essere limitata
Questo non significa che o non posso non debba essere incidenti ma deve essere limitata
E quindi la dove è possibile i cittadini
Debbono riprendere il gusto
Di fare politica di impegnarsi nella cosa pubblica
Non necessariamente solo Traverso dei partiti o quello che ci sarà
Ma attraverso momenti associativi riversa siano momenti sindacali siano probabilmente aggreganti sul piano culturale
Ed è in questa chiave che qui a Torino
Ancora una volta abbiamo dato io credo rispetto e un forse con qualche anticipo rispetto ad altri amici di altre città
Un segno preciso
Non perdiamo tempo cogliamo questa occasione impositivo
I torinesi che sono decisi
A non accettare il declino della propria città
Che è una città che può ancora creare lavoro solidarietà culturale in parole diverse a svilupparsi
Deve indipendentemente da steccati ideologici
Farsi sentire
E chiedere di conseguenza una legge elettorale
Che sia la più rispettosa possibile
Delle scelte
Di libertà dei cittadini
Per avere un sindaco innanzitutto
Non prigioniero
Dei partiti rispettoso ma non prigioniero dei partiti tende una Giunta è un Consiglio comunale all'altezza della situazione
Governare una città è una cosa complessa e difficile
Chi dice che fare politica
Non è cosa difficile è un matto mettiamolo in manicomio
Perché fare politica in senso alto in cosa complessa e difficile
Bisogna avere diverta
Personale intellettuale
E noi speriamo di contribuire con questo movimento di settanta eccellenti torinesi ma che potevano essere duecento
A cui hanno aderito già informa significative Panti scrivendo ci posso davvero contribuire non sappiamo ancora bene come
Non abbiamo ancora deciso in quale forma
Se
I partiti non sapranno però dare segni di vitalità
E temo che non me sapranno dare neanche la nostra Torino certe valuteremo di assumersi la responsabilità di una lista insieme per Torino
Alla quale chiederemo di aderire
Assumendoci
La responsabilità indicare alcuni nomi
Un governo ed altri che siano disponibili ad appoggiare
Perché e lo abbiamo misurato di più oggi di ieri
C'è tanta voglia di fare c'è tanta attesa
Io debbo dire che sono anche preoccupato per le attese che abbiamo suscitato insieme agli amici che con me hanno voluto firmare quel documento
Atteso che bisogna non delude questo è un Paese maturo
Al di là di quello che appare
è un Paese molto migliore di come lo vogliamo rappresentare non siamo più corrotti di altri
Però eravamo arrivati ad un sistema non più complice
Grazie
Volevo chiedere adesso dal professor sperasse lo preoccupa la prospettiva brasiliana con un'altra domandina però
Lei che cosa ci metterebbe dentro come contenuti del partito democratico otto
Certo dunque sono preoccupato della prospettiva brasiliana ma fino a un certo punto ma supponiamo proprio che uno abbia questa prospettiva come Luciano Pellicani è questa timore come Luciano Pellicani appoggi
E allora continua a ribadire la mia proposta di del partito democratico
E aggiungo qualche cosa circa l'ulteriore punto perché
Insomma
Se un po'ottimista sono contro la mia più profonda natura e che il diciotto aprile
Il quel referendum sarà vinto
Ho visto oggi non so se per farsi per farsi coraggio per mettere paura non so a chi l'onorevole Martinazzoli ha dichiarato ma stia attento l'onorevole Segni perché ha bisogno di noi per vincere ferendo io credo che no quel referendum sarà vinto perché nell'onorevole Martinazzoli nessun altro si può permettere il lusso salvo le frange di Rifondazione Comunista
Forse Orlando si può permettere il lusso di dire no anzi votate no oppure andate a sciare quando ha fermato quindi quella salma erano dirà non serviranno andato a sciare ma nessuno può permettersi quello russo io non e quindi anche perché quel referendum e sarà e ricco di connotazioni tantissimi tipi credo che quel referendum sarà vinto
Però
Allora che cosa e qui mi riallaccio ai timori di di di Luciano dall'altro e e di bianco dall'altro ma insomma abbiamo vinto referendum podi che che cosa che cosa succede
Aspettiamo un anno aspettiamo un anno quanto ci vorrà al Parlamento per avere la nuova legge nel frattempo manteniamo tutti questi belli partiti così come sono e poi all'ultimo minuto dell'ultimo giorno quando si fanno le liste ci aggreghiamo in qualche maniera perché abbiamo maggioritari
No io dico che se questa operazione però perché i referendum sarà vinto io dico che questa operazione dobbiamo farla subito
Su questo siamo d'accordo e che cosa ci possiamo mettere dentro allora subito dico tanto per essere molto esplicito per farla subito
Bisogna che bianco
Prodi Pellicani
Carrubba e dico questi nomi per dire forze politiche pezzi di forte politica ben oggi il coraggio di fare tutti assieme contemporaneamente una scissione
Devono uscire dalle loro sigle dai loro partiti ed mettersi assieme e dire
Che questo è il nucleo di una forza democratica che a me piacerebbe tanto chiamare il PD fatica italiano chi si candida alla successione ma queste va fatto va fatta adesso perché se no come si fa ad essere credibili
Chiedo scusa stanze ma e fase credibile tutto siamo credibili ma come si fa ad essere credibili fronte la gente a dire mai più complice quando stiamo ancora dentro i partiti aspettando che l'ultimo minuto ci possiamo aggregare in qualche maniera sì non vogliamo essere
Se non vogliamo essere più complici dobbiamo un mostrarlo subito ci vuole un atto di coraggio ci vogliono delle scissioni contemporanee contestuale si crea il nucleo di una nuova forza politica
Io in questa nuova forza politica cioè quali contenuti non voglio e non posso entrare in temi karate strettamente politico l'economia mi è piaciuto moltissimo quello che ha detto Prodi
Ma io ci vorrei mettere un punto che ancora che per lo meno può delimitare una maggioranza di tipo politico di questo costituendo Partito democratico e ci vuole mettere fatta la scissione domani di queste forze corretto ieri i quali si presenta dico noi siamo i candidati all'eredità ci vuole mettere un punto almeno
Cioè ci vorrà mettere non solo che non vogliamo il sì a referendum scontato ma vorremmo anche che ci metti su un altro punto Luciano e che ci mettessimo
Che l'idea che una volta ottenuto quel siti
Il parlamento non è libero di truffare i gli elettori del sì
In altri termini che quella sia referendum quel sistema che il sia referendum ci darà non deve essere un sistema che poi in Parlamento subisce le modificazioni più strane possibili o che pone subisce una modificazione nel senso che al Senato votiamo non modella legge alla cambia ci diamo ci diamo un'altra sistema elettorale no
A me dispiace moltissimo che l'onorevole Napolitano presidente la Camera in questi ultimi i tempi
E si sia messa ironizzare
Contro coloro che secondo lui introdurrebbero la figura nella Costituzione surrettiziamente la figura del popolo legislatore
Giudice che nella Costituzione italiana il popolo di esattore non c'è c'è il Parlamento legislatore
Io invece vorrei far notare che il popolo secondo la Costituzione italiana è depositario
E tutto il potere politico
Perché
Se quella Teoria ironia sul popolo sul popolo di Isla Tore significa che il popolo dati soltanto degli indirizzi tramite referendum e poi il Parlamento con quelle forze politiche fa quello che crede
Di quegli indirizzi ne fa strame allora questo non sono d'accordo ecco perché vorrei che fatta la scissione
Domani e
Messi assieme attorno ad un minimo di programma ci sia come secondo programma quello come secondo punto del programma quello che
Il referendum il contenuto del referendum deve essere immediatamente tradotto in legge
Vorrei aggiungere un'altra cosa che mi piacerebbe molto perché sono su questo sì veramente sensibile all'idea che
L'unica obiezione a mio avviso sedia contro quel sistema elettorale uninominale ma mica non maggioritario quello secco è veramente che non abbiamo le garanzie ecco il timore il timore brasiliano l'abbiamo la garanzia che poi avremo una maggioranza stabile Parlamento questo è vero
Allora lo vogliamo fare questo Partito democratico fino adesso terzo punto elezione diretta
Del
Parlo del capo dell'esecutivo così almeno evito tutte le questioni tecniche si sia al Presidente del Consiglio o se sia il capo dello Stato ma elezione diretto
E questo era una bandiera che una volta una volta interessava molte socialisti ora capisco che magari un tempo poteva sembrare una richiesta socialista che sembra una camicia su misura fatto apre il leader ma questo non vuol dire che non possiamo riprendere quella battaglia
Allora avremo anche una maggioranza è un esecutivo stabile perché non lo si può fare
Ripeto il mio timore è cornuto non sono più tanto ottimista il mio timore è che se non lo si fanno prestissimo queste cose non vale a dire Mai più complici all'indomani saremmo tutti trovati con le mani nel sacco saremo complici
Non tutti indicano non tutti ma questo barrata rantolo individuale questo varrà a titolo individuale e tutti ci salveremo l'anima individualmente ci farà tanto piacere salvaci dal medicalmente
Ma con tanti salvataggi di anima individuale non avremmo salvato la democrazia in questo Paese
Credo che dobbiamo dobbiamo chiedere agli organizzatori una saletta dove trovarci i propri bianco Pellicani ed io per la scissione eh sì io cerco di trascinare anche Zanone comunque è ma questo è il punto che ci troveremo in otto entrato come replicare al professor Pera cosa aggiunge
Io non credo che la strada sia quella della
Della scissione
Nel senso che insomma il mio desiderio è per immaginare la casa dei liberali perché volta tanto non vorrei parlare soltanto della mia il mio desiderio non è di vedere Valerio Zanone un gruppo di fedelissimi
Che approvano all'alleanza democratico al Partito Democratico
Diciamo con portando cento persone
Per bene o duecento cinque mila
Io quello che vorrei è che insomma
Il partito liberale
Ma la stesso discorso vale anche per il mio partito per i repubblicani
Guardasse con sereno obiettività a quello che sta accadendo al fatto che ci sarà il sistema
Maggioritario al fatto che la crisi del PD che le divinità dei partiti impone di modificare che radicalmente e sostanzialmente decidesse che per fare vivere le idee liberali oggi
C'è bisogno di mettere da parte l'apparato organizzativo strutturale del Partito liberale esattamente come quello del partito repubblicano esattamente come quello delle altre forze politiche
Perché e che l'idea liberale vive
E può dare un suo contributo al Paese e lo deve dare come lo deve dare l'idea repubblicana come lo devo dare il patrimonio naturalmente dei valori che portiamo ognuno in quello in cui crede il cattolicissimo democratico deve darlo
Ecco pronti scusa Enzo se se ti interrompo però
Sì sì diciamo il cattolicesimo certamente c'è una parte di cattolicesimo un po'integralista con cui io ho qualche diciamo non dimentichiamo che c'è una venatura laica di formazione
E parlo del cattolicesimo diciamo popolare cattolicesimo rispettoso dei valori esattamente rispettosa dei valori della tolleranza che fanno parte ma di di una parte importante significativa del mondo cattolico conservatore liberale col maggioritario deve diventare maggioranza
Quindi play come poi attrezzarsi no attenzione non deve diventare maggioritaria la cultura liberale
E perché ognuno come no no possiamo se si è però voglio dire se vogliamo vogliamo piacevole se vogliamo continuare
Se vogliamo continuare a sognare facciamolo pure cinese se per cultura liberale si intende in quella che caratterizza una parte importante della cultura del Paese certamente questa cultura
Può diventare maggioranza se per cultura liberale si intende una serie di valori politici legati più strettamente all'ideologia liberare se volete la mia franca opinione è difficile che questo diventi rapidamente maggioranza c'è bisogno se vogliamo fare una delegazione di avere tolleranza e rispetto perdite degli altri
Bisogna cominciare a ragionare anche qui abbandonando la cultura della proporzionale quando dico abbandonare la cultura proporzionale io ho in mente
Quello che capita arrivano nuovo soggetto politico questo si chiama la Rete Orlando e la prima cosa che fa la Rete di Orlando e cominciare a dare calci negli stinchi a coloro che gli stanno vicino non a quelli che gli stanno lontani
Perché si teme la proporzionale costringe una forza politica nuovo vecchia
A come dire spaccio avere comportamenti comincia competitivi a sgomitare con quelli che gli stanno CID perché per anni i liberali e repubblicani se ne sono suonate di santa ragione
Quando avevano degli avversari comuni perché il sistema proporzionale li costringeva a stare nello stesso potenziale e bacino e di utenza e quindi avevano ragione di doversi picchiare di santa ragione anziché decidere di e quando hanno fatto reale anzi ne hanno fatte nel modo migliore peggiore possibile lo hanno fatto come alleanza elettorale due partiti alla vigilia di una competizione elettorale
Prendendo insieme meno di quanto ciascuna delle forze politiche prendeva da solo evidentemente e quindi nel modo peggiore allora secondo me tre vera ha ragione ci vuole coraggio la risorsa tempo è una risorsa tempo molto limitati
Per fare questo però occorre che ognuno di noi si abitui a ragionare avendo tolleranza per l'idea degli altri e allora anche per chi viene da un mondo lontano
Che può essere quello della sinistra storica del Paese che naturalmente in larga parte è stata sconfitta dalla storia europea di questi ultimi anni ma che certamente portatore anch'esso di valori importanti il valore della solidarietà
Soltanto il valore della giustizia sociale sono valori con i quali dobbiamo continuare cominciare a ragionare cercando di prendere ognuno il meglio dei valori che portiamo che portiamo mettendola servizio insieme a quelle degli altri per creare o per creare un'alternativa che credo che questa cita in questo Paese abbia diritto di avere è possibile che il Paese sia condannato in prospettiva ad avere un'alternativa tra la nomenklatura e la lega
O la rete o i movimenti diciamo che stanno al di fuori del sistema e possibile che non ci sia nel Paese è possibile salsa che non ci sia in questa città la possibilità di far vincere
La cultura riformista alleata insieme con i ceti sociali produttivi sono così maggioritari questi due momenti nella cultura e nelle classi sociali del Paese da poter immaginare di non poter avere a Torino altro sindaco
Non faccio nomi che Diego Novelli per esempio non è possibile immaginare di avere qui un sindaco con una lista una amministrazione municipale che sia espressione di questa cultura è possibile immaginare nel Paese che ci siano nello stesso governo
I valori culturali che noi portiamo
E insieme gli uomini e insieme gli interessi sociali che rappresentiamo che sono quelli del mondo produttivo anziché della cultura assistenziale che continuando ad allearsi con la cultura dominante rischia di determinare la crisi del Paese
Luciano Pellicani sei un po'meno pessimista no non è che sono almeno costumisti io rimango sempre nelle sulle mie posizioni che sono fatte di diciamo sono piene di dubbi
Di preoccupazioni che devo fare la situazione è quella che non riesco a vedere motivi di essere minimamente ottimista
Forse perché conosco molto bene il mio partito e quindi questo mi induce a un profondo pessimismo allora però vorrei no ecco appunto non purtroppo non riesca a dargli ragione anche se vorrei perché col
Così una ragionevole probabilità che una volta fatta questa scissione non ci si ritrovi in un in una stanza Como club di amici
Perché quando noi parliamo di politica dobbiamo tenere presente che dobbiamo parlare in termini grandi nomi
Chi migliaia di ciniglia e centinaia di milioni di elettori
è un gruppo di intellettuali un gruppo di di di persone prestati alla politica comma in qualche modo peraltro part-time come capita Marcello Pera come capita a me
Non costituisce certo il gruppo più idoneo per formare una entità nuova
A politica arrivi anche inevitabili che ciò sia così come la scienza vive di scienziati che lavorano sul Times a produrre scienza così poi una politica vive di politici che lavorano Fontana ebbe Marcello Pera chiedo lui è disposto a dedicarsi alla vita politica folta
Io confesso che non sento questo questo punto
Mio figlio gli scrive un libro sull'individualismo metodologico il pegno immaginate che io mi posso dedicare completamente la vita politica rinunciando il mite non ce la faccio a pensare a questo se riuscissimo a trovare un gruppo di persone che come dire si libera di una certa veste professionale surrogazione eccetera eccetera e si dedica solo Fulda ma dobbiamo essere in tanti Fontana la politica e allora sì ma possiamo arrivare recuperate alla società civile promessa di povera sono dati e allora e molto importante che ci siano centinaia e centinaia di operatori politici che vogliono fare la politica folta
Dalla mattina alla sera
Con una professione con una vocazione come non ci si fa quello che si se non si hanno queste questi questi quadri intermedi per così dire e allora ogni operazione di sotto il segno appunto dalla scissione così come e dalla scissione breve rapida diciamo attenti mi pare che sia destinata all'insuccesso io sto premi prendendo in considerazione l'ho presa in considerazione dal mese di maggio scorso quindi quasi unanime impegno sto prendendo in considerazione l'idea di fare la scissione personale
Ma è l'ultima ratio cioè quella che mi permetterà solo tutta più ammesse si dire mi sono tirato fuori dal pantano perché il pantano resta Pantano e non riesco proprio a trovare il modo di migliorare la situazione senza sporca armi ma questo diventa un problema mio personale
Per mettermi a posto con la coscienza so benissimo che dal punto di vista dell'efficacia politica e pari quasi a zero
Naturalmente concludo dicendo io spero che ancora una volta Marcello Pera avrà ragione e io avrà torto decapitato e già in passato così e speriamo avesse anche così in futuro
Grazie volevo dare la parola Enrico Salza le mi pare che non è che stia facendo l'esperienza contraria cioè non di gente che ha fatto la scissione della politica ma di gente che con esperienze con idee politiche diverse idee culturali diverse espressione di mondi diversi
Si vogliono in qualche modo avvicinava la alla politica e cercano un punto di aggregazione comune o mi sbaglio e così credo però di dover tranquillizzare un amico bianco Diego Novelli non passerà faceva perché fortunatamente questa città è cresciuta certo bisogna andare alla ricerca dei glielo dico ma c'è anche dell'altro teme ma io mi ci sono anche interessato a dire questo io credo che non si debba però a questo riguardo andare a ricercare sua una maggioranza a impegnarsi solo per una maggioranza ma anche per una maggioranza su quali obiettivi su quale impegno
E a questo riguardo abbiamo anche fatto pare che riflessioni naturalmente sulla nostra area ma con dei discorsi che certamente servono l'intero Paese quando un bambino nasce in questi giorni nasce con ventotto milioni di debiti
Questo è un dato che l'amico Prodi
Veramente potrà confermare e avere la fortuna forense vogliono dovessero con probabilmente ecco quindi non c'è dubbio che il Paese ha bisogno di sviluppo che bisogna avere cultura politica per lo sviluppo e non per la politica del ballatoio che bisogna credere come hanno creduto i nostri vecchi in grandi progetti
E quando una forza politica quando una classe dirigente alla capacità anziché fare del bla bla bla che non importa niente a nessuno
Di impegnarsi e richiede un impegno sui grandi progetti la gente ti viene dietro perché lo capisce
E quindi è una questione di credibilità ed è in questo che non mancherà da Torino anche a favore del Paese Italia UniCredit
Grazie ricco volevo fare un'ultima domanda Romano Prodi a proposito di quello che dice all'inizio che il cammino obbligato commi è così stretto e diceva che non ci possono essere divisioni
è però le divisioni ci sono per esempio il tema delle privatizzazioni dimostra che anche all'interno della democrazia cristiana
Non è così facile la scelta io non posso fare il nome perdere disciplina di gruppo editoriale del ministro l'industria ma insomma potete immaginare a no no se mi riferiva della secretato tornano se tu risparmi perché e sulle per iscritto che non si può fare orale si può si può dire titolo di Locatelli perché e perfettamente vai vai no io volevo far prima una piccolo sedazione ed è stata una strana contraddizione di questo dibattito
Che da un lato sedici giustamente partizioni saldamente semitici qualcosa di nuovo data rate per sapere con intelligenza invitano a fissione ma da che cosa
Cioè veramente e ieri io ci pensiamo quando noi in e così a Vichy da io appare trenta righe ci hanno scritto parità sedici dove sei credi che abbiamo e di curare l'omicidio
Mio figlio decima papà da che cosa perché non ho capito niente però cioè cosa voglio dire con questa battuta intanto di sofisti sino a operano volevo volevo poi si vede cioè discorsi adesso nella scissione perché ce lo sfacelo il problema è il programma e l'aggregazione del futuro questo che volevo mettere l'accento no e invece poi ed è qui e qui e allora mi mi aggancio al discorso che faceva carovane esserlo cioè la sua domanda
E è proprio quello che ha detto è il vero problema che su alcuni di questi grandi temi del Paese via allora non è un problema
Di decisione di persona problema uno poteva chiamare un tempo di manifesto eccetera di vero programma perché caro Baratto capì subito esemplarmente erede l'una e quindi proprio risponde solo con un fatto di Flash esemplare
Uno dei temi fondamentali cioè la prima attivazione che divide tutti i partiti italiani
Ma che si ma diviso anche il partito liberale
Perché nelle niente delle citazioni ho avuto le bastonate anche deliberare evidenzia lividi come che mi mi mi che mi venivano soltanto Mellini Nordahl Rivera va be diciamo ha comunque dico voglio dire attenzione colleghi attenzione che dico queste qui è una storia è una storia molto molto molto serie del ripercuotere
Ma quello che sardi ma che il sistema no era tale per cui andava ben oltre le aggregazioni di partito qui il problema più di riscoprire che cosa significa un programma in questo momento è qui invito in cui noi come persona allora sì che abbiam forza
Perché c'erano ci portiamo dietro niente salvo la simpatica famiglia no ma invece nel aggregare queste idee credo che ne possiamo avere veramente forte nel fare in modo che l'idea della privatizzazione adagio adagio
Che non è affatto un mito per carità Prodi a farle bene perché sennò come ho sempre detto fin dedite semplificazioni sono per il passaggio da cinque padroni di cui qua quattro private un pubblico a quattro padroni sono privati da è che dobbiamo fare una grande lotta su questo perché fiorisce efficace
Ampliare la gamma di poter il Paese aprirla a a nuove situazioni finirla con e i semi monopolio ma giocare con vera democrazia allora qui è un problema delegazione estremamente importante ed è su questo che io insisterei perché noi come decisioni poi abbiamo pochissimo a forza la poterla fare allora gli altri cani dire come sicuramente uno lo fa ma poi rimane un atto invece io credo che dobbiamo partire da questo per approfondire molti programmi riguardo a quelli che sono i da quello che il futuro del Paese
Grazie mi pare che abbiamo fatto tutte insieme avete fatto una buona istruttoria per le conclusioni che adesso tira Valerio Zanone e quindi ringrazio a nome di tutti voi
Pellicani Salza per frodi e bianco
E dobbiamo dire che se loro sono l'espressione di una nuova Italia abbiamo dare a dobbiamo dare atto che sono espressione dell'Italia puntuale e quindi sicuramente di un'Italia seria grazie
L'unico
Questo lui chiede al marito
Prima bisogna parlare Marcolin
Proveremo a quella
Il professor Gallo si dice incerto se la scenografia di questo dibattito sia più vicino al teatro giapponese o le commedie di Becker
Ma indipendentemente da questa questione non possiamo trattare in questo momento
Ionesco
Va bene allora comunque insomma la regia prevede che
I partecipanti alla discussione restino esposti all'ammirazione del pubblico fino al termine della via conclusioni che saranno l'altra parte brevissime rileva scordano ne la cantatrice calva non c'è dubbio comunque
Infatti
Questo lo ricorda
Con la vecchia guardia di Longanesi che diceva quando vi era il venti settembre liberale non parlo campano soltanto loro anch'io qualche volta posso esibirmi come cantautrice invece la calvizie la fortunatamente permanente ora come torinese conoscono i costumi dei miei concittadini so che quindi restano pochi minuti prima che la loro passione siano travolte
Da istinti non più inerenti alle alle questioni politica però una conclusione ci vuole ed io cerco di di di di ricavare da questo è interessante dibattito le conclusioni che mi sembrano possibile la prima annotazione che voglio fare riguarda il termine sollevato richiama chiamata in causa da Carrubba del trasversalismo cioè nella nella pubblicistica una palese tendenza assegnare questo termine con una connotazione negativa così quasi che trasversale sia qualcosa di Seedorf sinonimo analogo a obliquo diverso dalla rettitudine allora
Io credo dobbiamo dare atto al nostro amico Enzo Bianco di aver avuto una preveggenza coraggiosa tanto più quanto fu largamente incompleta anche nel suo stesso partito sin dall'estate scorsa
Quando fu proprio loro che più sollevavano
Questioni inerenti al partito che non c'è
E perché è così importante del partito che non c'è perché è soltanto un modo di Parma di parlare dei guai dei partiti come ciò e questi guai dei partiti come sono si sono fortemente accelerati sono prossimi alla loro conclusione
Ed allora bisogna pronunciarsi su questo anche in relazione all'esplicito proposto che ha fatto Marcello Pera sulla quale
Certo dobbiamo una risposta ora quello che pare
Il mutamento che avviene se vogliamo a presentarlo con in modo molto scolastico
è questo sostanzialmente che il mappamondo dalla politica italiana
Che è sempre stato tagliato verticalmente per per i Meridiani dei partiti o comunisti socialisti democristiani liberali repubblicani e così via
Adesso il collega sempre più a tagliarsi sui paralleli
Della democrazia diretta la democrazia diretta divide l'elettorato Longo Rizzo non verticalmente ma orizzontalmente attraverso una serie di paralleli e quindi il trasversalismo
è in questo senso cioè se non lo si intende come manovra occhiuta riservata fra apparati di partito che essi riverniciato reciprocamente
Per attribuirsi patenti di novità che non hanno ma se solo i teppisti interno interno autentici
E trasversalismo che cosa e alla Democrazia Diretta cioè quando si fanno i referendum certo il responso trasversale del sistema dei partiti passato sui partiti l'Italia in mezzo
Quando si andrà asso che pure Marcello Pera proporre cioè l'elezione diretta degli esecutivi io preferirei primo quei locali sindaci o le Regioni poiché e quelle centrale
E questo sarà una una forma trasversale rispetto allo schieramento attuale dei partiti quando si va andrà presto al collegio uninominale anche lì
Vi è un elevato grado di trasversalismo che sarà ridotto se si adotterà sistema francese
Molto più larga negativo e decisivo se si ritornerà al sistema italiano a quello di cui parlava per l'uninominale con il doppio turno di ballottaggio che
è stato poi il modo in cui se eletto venti metri fuori da questo creato il primo Parlamento subalpino nel mille ottocentoquarantotto che salvo brevi interruzioni è durato fino al mille novecentodiciannove allora
Abbiamo cento giorni
E
Dobbiamo arrivare a decidere io condivido molto ciò che ha detto su questo punto professor Pellicani perché se no non riusciamo a prendere una decisione infatti decideranno per noi
L'idea che tutto possa essere fermato o favori o deviato credo che anche se ancora persistente visibilmente perdente
E il problema che io vedo per i liberali di cui parlano fra poco di traghettare verso il nuovo senza buttare amare tradizione e dignità
Perché la tradizione non è una diciamo un abito personale è un lascito e bisogna sul quale bisogna aver rispetto anche quando pensosi
Quando si traghetta verso qualcosa di totalmente nuovo e la dignità è un'attitudine politica
Che bisogna preservare soprattutto nelle fasi di grande cambiamento quando più è facile cadere in atteggiamenti casuali e scomposti allora la questione
Ecco quella che mi permettevo di porre all'inizio e io mi sembra elevazione dibattito abbiano di molto rafforzato e contribuito a chiarire
Insomma qual è il nostro problema cari amici che noi andiamo verso l'adozione del maggioritario senza avere una maggioranza
E se questo d'ora e da questo punto di vista prima deve esserci questa Faggiola ancor prima che arrivi il maggioritario il maggioritario non crea una maggioranza del maggioritario certifica una maggioranza allora se noi siamo capaci tutti insieme
A fondare una maggioranza possibile
La nostra accettazione del maggioritario è un atto di coraggio se non lo siamo col atto di avventatezza e di superficialità perché se
Senza una maggioranza nuova si passa al sistema maggioritario allora francamente io vedo solo due esiti politicamente possibile
Il primo è che si solleva artificiosamente
Ma stabilmente a maggioranza quella che non va più la minoranza né si può più forte diventa maggioranza e siccome il maggioritario come sanno che gli scienziati politici qui presenti è un po'per esperienza tutti noi ha un forte effetto di stabilizzazione e cioè col maggioritario i cambiamenti sono tutto sommato più difficile anche perché sono più radicale e più sostanziale
Allora da questa si si crea una una situazione in cui una maggioranza che non sarebbe più tale interni di consenso col maggioritario
Viene surgelata è conservata per la per equità per effetto di questo passaggio che immagino sia esattamente il contrario
Di quello che tutti noi qui e anche non lo sanno vogliamo
Oppure se questo non accade
Sì accentua la la diversità fra le due Italie ero fra le diversità forse se se non c'è più la maggioranza residua come la Democrazia Cristiana che riesca a cogliere tutto profitto al maggioritario allora maggioritario
Rafforzerà il leghismo dal nord del relativismo siciliano
E lo spirito governativo delle regioni in cui la democrazia acquisitiva nonostante le critiche a Di Martino Conserva tutti impatto o persistente il suo sex appeal
Ecco questo era è la questione sulla quale dobbiamo adesso arrivare ad una conclusione
C'è un un punto su cui per lealtà credo dobbiamo essere chiari chiari anche perché riguarda questa scadenza ormai prossima del referendum del diciotto aprile ora
Io ho ascoltato bene ciò che ha detto Marcello Pera ma vorrei che egli mi rassicurarsi circa il falco
Che il successo indubitabile del referendum sul Senato
No non ha sia inteso come una impossibilità una volta che il referendum sia stato approvato come sarà
Di provvedere per legge a ridefinire la legge elettorale sanato certi una volta che gli elettori con la vera notizia no pronunciati non si potrà fare una legge elettorale che contraddica quello che hanno detto
Però possiamo permetterci egregi signori e gentilissimo e signore un sistema elettorale quale quello che conseguirebbe dalla interpretazione non abrogativa ma instaura attiva dell'esito del referendum pongo
C'è questo piccolo trucco insomma che potendosi proporre l'abrogazione non di un'intera legge ma di parti delle leggi anche di singole parole dalla legge
Il petto abrogativo di fatto instaura una legge nuova e allora col sistema elettorale del Senato che conseguirebbe referendum noi avremo la bellezza di quindici sistemi elettorali diversi in Italia
Perché a quel tanto di proporzionalità che rimane per la differenza fra colleghi assenti sarebbe così regolarmente distribuito avremmo
Una differenziazione dei diritti di cittadinanza sicché i friulani non si fa perché sarebbero maggioritaria al cento per cento dei laziali invece soltanto il sessanta per cento allora una legge ragionevole almeno per redistribuire queste misure
Poi del proporzionalismo residuo forse converrà farla in questo una una questione su cui bisogna parlare chiaro prima agli elettori affinché non si ingenera in poi la sensazione di una deviazione del loro responso
L'altra questione sulla quale mi pare dobbiamo essere convinti perché in realtà questo convincimento non c'è in tutti è che
Non si può più votare permesso rinnovo di pubblica Assemblea con le vecchie regole
Io devo dare atto a Salza e agli amici che con lui hanno sollevato questa questione un appello alla alla città che ha avuto il suo effetto anche in Parlamento gara avuto la chiarezza di dirlo queste che non è possibile visto che la la la caduta del sistema e prodotto ormai visibilmente
Dalla obsolescenza delle regole non è possibile pane sono nemmeno per quei partiti estremi che si sentono ormai con l'acqua alla gola perché
Non vedono prospettive di quali Tione che ricomprendono tentare ancora un'ultima sortita paletti e regole cioè quando si vuota d'ora in poi bisogna votare
Con il nuovo sistema e allora con questo nuovo sistema una maggioranza si può fare beh
Per esempio se dal punto di vista del contenuto e di politica economica di questa maggioranza possibile le i capisaldi
Sono i due che ha citato Romano Prodi stava e cioè il riconoscimento che deve essere esplicito e verifico sul grado ormai non non non più ulteriormente aggravati da cui è arrivata la pressione fiscale in Italia
E la piena accettazione della libertà di concorrenza sui mercati internazionale su questo mi pare ed è un punto decisivo di di di ciò che poi una maggioranza eletta col nuovo sistema dovrebbe fare Ri.MED
Era a posto le cose italiana che c'è una maggioranza che comprende tutti noi e che non pone buona incompatibilità una Different
Sa anche se fra i presenti ci sono appartenenze politiche diverse o una totale indipendenza da ogni appartenenza
Politica
Certo visto che dobbiamo cambiare
Vale la pena che cambiamo sul serio cioè ci liberiamo questo è un'auto esortazione predetti i vecchi arnesi come me ma dobbiamo liberarci da vecchie pratiche che non servono più
Io sono totalmente convinto l'ho detto Carraro al congresso dei repubblicani
Che non ha più per esempio nessun senso la guerra sui territori di confine che è stata la croce e delizia dei rapporti fra liberali e repubblicani nel corso dei decenni
Sono convinto che anche il parlare dei partiti in termini scissioni
Conservi caro Marcello non in termine diciamo sofistica umanitario è vero una buona dose di attaccamento alla alla vecchia percezione dei soggetti politici perché
La questione non c'è secondo me non è tanto di smantellare le bandiere dei partiti storici i quali in alcuni casi almeno hanno una loro tradizione del socialismo a cent'anni il liberalismo
Come partito dico centocinquanta i repubblicani altrettanto no la questione
Di capire qual è la nuova funzione dei partiti cioè di renderci conto ma i fatti e non soltanto nelle dichiarazioni di principio e con il maggioritario i partiti diventano sorgenti di seconda schiera
Do la loro funzione quale sarà quella dei selezionare candidati di proporli e trovare delle intese più ampie
E quindi di accettare un ruolo che non è più il ruolo totalmente dominante che hanno i partiti nel sistema attuale perché col nuovo sistema già con l'uninominale maggioritario in prima fila non ci sono più i partiti o altri soggetti
Con le loro mirare in prima fila ci sono le persone e non i patti
E con il maggioritario che ha legato l'uninominale in prima fila ci sono le coalizioni e non più i partiti
Allora se i partiti sono consoni a trasformarsi per esercitare questo ruolo entrare o uscirne non fa più la differenza salute mai la la scissione di chi volesse restare disperatamente attaccato al sistema che finisce e qui voglio dire un'ultima parola sul Partito liberale al quale aderiscono
Molti fra i gli amici presenti qui stamattina
Io non sono un uovo e non sono un nuovista
E nemmeno se andassi a nelle clinica di Casablanca potrei recuperare una novità che aveva la consunzione di un prolungato uso della politica rende ormai per me impossibile
Quindi mentre riconosco che coloro che si affacciano adesso come nuovi soggetti dalla politica
Hanno tutto il diritto in un momento come questo di rivendicare il privilegio di chi non c'era quindi diciamo la la scommessa no il l'accreditamento che si deve fare alla novità
Il mio problema come quello di altri a diverso e cioè proprio perché o una lunga esperienza
Di di un partito tradizionale mi spiacerebbe vederlo finire insieme alle tante cose che finiscono e che non meritano di essere rimpianta e questa mattina questione allora per quanto riguarda specificamente i liberali ma avvieremo un'iniziativa a cominciare da oggi un'iniziativa per la trasformazione del Partito liberale per esempio il Partito Liberale Augusto tutto
Questo statuto prevede una serie di organi direttivi cinque livelli cioè un livello di più
Dei palchi del teatro Carignano tutto questo tutto questo costituisce una sorta di gerarchia interna che
Fa da ostacolo all'apertura del partito verso l'esterno e che in realtà non migliora ha fatto la sua efficacia operativa le quindi a mio avviso essere soppresso
Ci sono delle norme dei partiti per cui ci designano i ministri i sottosegretari agli assessori con votazioni interne
E queste norme non sono più conformi al nuovo modo con cui si devono costituire la responsabilità del Governo centrale e locale e devono quindi essere abrogate
Ci sono questioni dolorose complicate per tutti anche se il nostro concittadino ministro Conso ha ha recato col suo decreto qualche sollievo ai sofferenti che riguardano la finanza dei partiti
Io credo che noi dobbiamo trarre una lezione da quello che avviene anche lei in termini non giudiziari ma politicità bisogna che nei partiti chi ha la leadership politica non tocchi i saldi non abbia responsabilità finanziaria
Problemi della libertà di stampa orario a un giornale l'opinione che non mi piace così come ha fatto e io sono molto rispettoso della sua
Alla sua libertà di stampare cose che non mi piacciono però mi chiedo se può farlo come organo del partito già con il finanziamento dello Stato
Forse nessuno avuto
Per tutti così un certo comprensibile pudore non abbiamo dato rilievo questo fatto ma
Sulla finanziaria del novantatré alla Finanziaria pelosa di cui tutti sentiamo quotidianamente gli affetti
è stata emendata dal Parlamento che ha aggiunto sulla capitolo della legge sessanta sette dell'ottantasette
Cento miliardi in più destinati al finanziamento dei giornali e dei partiti allora mi chiedo e vi chiedo dobbiamo fare un finanziamento abrogativo solo del finanziamento pubblico ai partiti o lo è
Il caso di estenderlo anche al finanziamento dei giornali dei partiti paventano i liberisti del una buona vuole
Calcio ecco noi dobbiamo traghettare verso il nuovo senza perdere le nostre amate anticaglie e allora io mi sono fatto cari amici questa idea che forse la cosa migliore
Almeno per noi diventare il nuovo e di ritornare all'antico
Cioè ad una struttura politica
Devi impiantò pressoché ottocentesco
In cui la realtà di base rappresentata da circoli dai con la va dalle associazioni locali
Da strutture molto flessibile e aperta di carattere volontario in cui il vertice non è nient'altro che un coordinamento fra queste realtà che vivono di un loro quotidiano confronto con la pubblica opinione
E nel momento poi supremo della funzione politica che la preparazione per le votazioni
Si sceglie una persona nella logica del collegio oligominerale si fa un comitato elettorale a sostegno di qua la candidatura si vanno raccogliendo i danari per fare quel tanto di propaganda che la legge
Ancora consentirà e fatto questo
L'eletto viene salutato congedato offre una bicchierata se non è troppo avaro per farlo e da quel momento esercita la sua responsabilità senza vincolo di mandato cioè il fatto di partiti che esercita un controllo continuativo sull'attività degli eletti nel pubbliche assemblee è un'altra delle cose che devono finire allora quello che si può fare
Per conto del liberale e a un congresso in cui si provveda a questa necessaria trasformazione ed io penso che
Questo potrebbe essere da parte nostra un contributo certamente modesto ma forse non inutile
Alla costituzione di una maggioranza l'impronta liberale il professor Pera si propone di chiamarla partito democratico nono diciamo le entusiasmo ma neppure a riserve verso questo denominazione per l'affetto che mi deriva dall'aver recensito per il mio amico Carrubba
L'ultima l'ultimo libro di Sartori sulla democrazia dove egli ricostruisce con molta perizia semantica la storia di questa parola ricordando come democrazia sia stato sempre in termine valenza negativa fino a quando non sei mancata la democrazia liberale per tutti
I secoli anzi millenni in cui la democrazia non è stata liberale ad Aristotele imponeva sia sempre intesa come il il potere dei
Dei molti dei poveri dei disinformati contrapposto alla Politeia
Che
Che che gara che è gara a una cultura liberale era anche la cultura socialista poi oggi argomenta avvenuta la democrazia liberale e a quel punto la democrazia ASCO
Perdo tutto alla sua la sua virtualità e perciò il termine partito democratico in questo senso potrebbe anche andarci bene voglio però rassicurare i nostri posteri ospiti
Tutti voi e perfino a me stesso che il far parte di un partito non può essere un impedimento andare verso questo cambia mi entro che ormai nell'urgenza delle cose ma dobbiamo decidere se non vogliamo che i fatti decidano pargoli grazie