FestaReggio - Povertà ed inclusione sociale: una sfida per l'equità

Allora sì direi di iniziare allora in innanzitutto buona sera a tutti
Grazie anche di essere qui perché so che questa sera noi parliamo di un argomento la povertà
Di cui sentiamo ogni tanto parlare gli organi di informazione magari nei momenti in cui c'è qualche caso drammatico alla cronaca
Ma poi invece era alta scopriamo che la povertà non è affatto di moda e anzi è una parola che fa un po'paura e invece noi abbiamo voluto all'interno della dello spazio di festa Reggio trovare proprio un momento
In cui parlare di povertà per due ragioni fondamentalmente la prima ragione è che proprio due giorni fa il governo ha approvato i decreti attuativi in modo definitivo
Della legge trentatré del due mila e diciassette che sostanzialmente segna un passo fondamentale nel nostro Paese
Perché introduce per la prima volta uno strumento strutturale il reddito di inclusione
Che diceva appunto nel nostro paese non c'è mai stato mancava amo noi e la Grecia
Tutti gli altri Paesi europei da tempo si erano dotati di un reddito di inclusione o comunque di un reddito minimo con sosteneva le fasce
Più povere
Mancava amo appunto noi
E e questo segna un passo decisivo perché il nostro Paese storicamente non l'ha mai avuto
Ha fatto dei tentativi nel corso del tempo penso al governo Prodi nel novantasette esattamente e poi sperimenta interrotto nel due mila uno poi vi ricordate il governo Berlusconi la socia al card arrivando fino al sia ma erano stati tutti interventi frammentati sperimentali legati a fasce piuttosto che altre ecco noi per la prima volta approviamo nel nostro paese invece un sostegno fondamentale e strutturale
Che va verso l'universalizzazione vale a dire tenderà nel tempo poi magari ce la vediamo meglio nello specifico tenderà nel tempo a essere anche una un intervento universale universalmente inteso voi sapete insomma che nel nostro Paese c'è stato anche negli ultimi mesi un grande dibattito sul reddito di cittadinanza e noi siamo arrivati a questo e l'altra ragione che poi appunto è conseguente a questa che quindi siamo nei tempi proprio per vedere come potrà realizzarsi attuarsi questo reddito di inclusione l'altra
Ragioni attiene appunto al fatto che spesso appunto parliamo di povertà
è un modo questo intervento per dire che la politica in realtà se data degli strumenti si dà si sta dando degli strumenti perché purtroppo nel nostro Paese se vi ricordate Ezio Mauro
Qualche giorno fa ha scritto un bell'articolo sulla Repubblica dove dice in fondo la povertà è una colpa nel nostro Paese
Perché c'è una coscienza collettiva parimenti ad esempio ai agli immigrati che hanno il peccato originario di venire da un'altra parte del mondo
Sostanzialmente c'è una coscienza collettiva che in realtà smarrita che vive con grande inquietudine al di là dei dati che ogni tanto l'Istat cc comunicative con grande inquietudine questa questione della povertà anche perché la povertà nel nostro Paese penso agli anni di crisi ma poi ce lo diranno appunto i protagonisti anche di questa sera con me che andrò presto presentare
In realtà un fenomeno che è cambiato moltissimo negli ultimi dieci anni ovviamente quella crisi pur essendo un fenomeno che nel nostro Paese esiste da molto tempo
E lo facciamo dicevo quei protagonisti di quello che è stato questo provvedimento perché questo provvedimento secondo me importantissimo che ancora non conosciamo bene
E stato buon lutto con un metodo tra l'altro che è anche merito
Il governo ma anche il Parlamento
Penso al protocollo firmato insieme Alleanza contro la povertà che è un cartello di organizzazioni solo più di trentatré inizialmente tra cui appunto Caritas che abbiamo qui stasera
Dal due mila e quattordici sostanzialmente hanno presentato dei progetti avendo vissuto anche direttamente insomma sui territori l'incidenza è il cambio proprio della qualità della povertà nel nostro Paese
E hanno cominciato un dialogo interlocutorio con il governo con il Parlamento e sostanzialmente non siamo arrivati l'anno scorso a recepire sostanzialmente gran parte delle proposte magari dopo ci arriviamo
In sintesi delle cose fondamentali
Siamo riusciti a recepire gran parte delle proposte di alleanza contro la povertà
E questo significa che nel nostro Paese c'è anche la possibilità di grande dialogo di contributo e e qui ne abbiamo avuto una dimostrazione chiarissima e e secondo me è anche una questione di merito no ed è il metodo è diventato anche le il merito di questo provvedimento
E i protagonisti che io vado a presentare sono naturalmente il parlamento e quindi il presidente della Commissione lavoro che la Commissione che ha licenziato insieme la Commissione affari sociali
Questo provvedimento Cesare Damiano che già ministro del lavoro con il governo Prodi
Che ha seguito appunto direttamente questo provvedimento e con Andrea bollini di Caritas Reggio Emilia perché ci piaceva anche oltre al discorso generale entrare un po'nel merito di quello che sta succedendo nei nostri territori
Ecco e nel frattempo siamo in collegamento con don Giacomo Panizza buona sera adesso anche lui appena riesco i darò la parola ma lui ci sta seguendo e ci sta ascoltando che è un altro dei protagonisti appunto di questo provvedimento quella sera don Giacomo ha presto le daremo la parola
Anche da Lulli un punto di vista di questo percorso tra l'altro visto in una parte del Paese e il sud don Giacomo Panizza ha fondato la comunità da Progetto Sud a Lamezia in Calabria quindi in una terra anche di grandissima difficoltà non solo per i livelli di povertà ma dove spesso la povertà si è intrecciata anche ai temi legati alla corruzione la legalità
Quindi anche da Louis vorremmo sentire un attimo come ha vissuto alla comunità Progetto Sud da quarant'anni include quindi lavora sull'esclusione delle persone quindi i poveri piuttosto che gli immigrati piuttosto che i disabili
Anche lui ha partecipato alla stesura di questo provvedimento e quindici piaceva anche sentire da lui direttamente come ha visto cambiare la povertà eccome
Perché poi il tema vero in questo Paese spesso sono attuare i provvedimenti questo provvedimento straordinariamente importante a mio avviso non stiamo parlando di un intervento cito qualche cifra prima di lasciare la parola D'Andrea
Di Caritas appunto
La povertà dal due mila e sette in Italia e raddoppiato sostanzialmente parliamo di un milione settecento mila famiglie interessate
Quattro milioni e sei di persone che sono in povertà assoluta vale a dire che hanno problema di recepire i livelli essenziali di vita che vanno dall'alimentazione
E quindi dal cibo alla scuola alla sanità quindi non sono in grado di vivere il livello essenziale di vita hanno detto enormi difficoltà da questo punto di vinti da questo punto di vista e quindi come dire è anche cambiata moltissimo la composizione parlo a livello nazionale cui appunto sentiremo anche loro
Nel nostro Paese prima della crisi sostanzialmente i poveri stavano al sud più che al nord stavano nelle zone quindi rurali erano in gran parte o famiglie molto numerose o anziani sostanzialmente
In questi dieci anni la povertà è profondamente cambiata
Solo giovani sono famiglie giovani con bambini e il tema della povertà in Italia è strettamente legato alla povertà infantile
Un milione di bambini sostanzialmente non fa colazione al mattino e spesso quindi la povertà diventa povertà educativa perché spesso lasciano la scuola
Sono quindi famiglie del Nord famiglie generalmente composte da persone giovani tra i tre i venticinque e i trentacinque sostanzialmente e dove spesso uno dei due lavora
Questo perché quindi magari a differenza di prima
Il lavoro non necessariamente garantisce un libello sostanziale di benessere all'interno della famiglia
Quindi sono al nord sono giovani e spesso lavorano o uno dei due lavora quindi quello che poteva essere una possibilità di uscita dalla povertà c'è il fatto di trovare lavoro non garantisce più questo perché in questi dieci anni
Il lavoro è diventato un lavoro spesso precario un lavoro cattivo e quindi c'è il fenomeno dei working for cioè di coloro che pur lavorando si sono impoveriti questo un po'diciamo sono un po'i dati generali su cui mi fermerei e su cui interviene ovviamente questo provvedimento perché se
La povertà nelle famiglie soprattutto nelle famiglie con minore cioè di chi ha figli piccoli ovviamente il nostro intervento anche per questioni di risorse si è incentrato lì
E legato a quello sto ma commi come dire dopo i la parola ci serva mi hanno c'è un profondo a tema che la povertà è strettamente connessa al tema della disuguaglianza c'è il tema vero
E che il nostro modello economico questo non solo da dieci anni a questa parte per scelte ben precise
Ha prodotto enormi disuguaglianze la disuguaglianza sociale economica si è strettamente intrecciata all'aumentare del disuguaglianza che rimane uno dei temi
Fondamentali che naturalmente questo provvedimento su cui interviene ma naturalmente discorso è di un modello economico-sociali diverso
Dove il tema del welfare od una riformulazione del welfare diventa importantissima
Mi dite voi quando poi posso collegarmi perché non sono espertissimi ma a differenza degli hutu Huber precede che mi hanno preceduto di collegamenti io però darei la parola D'Andrea
Per per verificare un po'come voi Caritas che avete i centri di ascolto avete le parrocchie in questi anni anche a Reggio Emilia
La povertà è cambiata
Come l'avete registrate e siccome avete partecipato anche attivamente al tavolo che poi ha portato con Alleanza contro la povertà insieme a tutte le altre associazioni la stesura di questo provvedimento come lo vede
Lo vede diciamo in sintesi io ve la sintetizzo e poi ti do la parola è un provvedimento che per questioni anche di risorse
Che però insomma siamo arrivati a quasi due miliardi
Con vari passaggi e con la possibilità con la prossima legge di Bilancio eventualmente di aumentarle a coprire un terzo di quei quattro milioni e sei sostanzialmente quel terzo quindi anche delle famiglie indirizzando in particolare alle famiglie
Che hanno minori all'interno o disabili o donne in stato di gravidanza o altre situazioni particolari
E a tutta quella platea di lavoratori ultrà cinquantacinquenne che hanno perso il lavoro e voi sapete la difficoltà e qui
Magari chiedo Luís c'è tutto il discorso che si lega all'aumento dell'età pensionabile quindi alla difficoltà Puy dire inserire
Queste sono sostanzialmente le due categorie ecco a cui questo provvedimento si rivolge sostanzialmente ed è un provvedimento adesso la differenza con il reddito di cittadinanza
Che è strettamente condizionato all'accettazione di tipo tra usufruire di questo contributo di un percorso o formativo dir inserimento lavorativo in qualche modo una prospettiva un Progetto di uscita dalla povertà di accompagnamento a un progetto autonomo di vita
Successiva no perché il tema ed è strettamente attuato insieme agli enti locali cioè gli enti locali Comuni Maleo SL i centri per l'impiego solo tutti attivati in questo progetto di reinserimento quindi
Come vedi anche insomma ci sono anche le difficoltà noi siamo una Regione in cui abbiamo un sistema di servizi che ha funzionato che continua a funzionare paradossalmente il problema che noi avremo è quello di attuare questo provvedimento così importante che impegna forse per la prima volta in modo così significativo un Paese uno stato laddove ci sarebbe più bisogno penso anche al Sud e laddove ai sistema sociale più in difficoltà e quindi avremmo un'operazione molto significativa di lavoro su questo
Mi taccio e do alla parola Andrea Poli
Ringrazio Antonella per averci per averci invitato e per questa introduzione penso a pianta nell'abbia spiegato bene quello che viene storicamente chiamato il modello italiano di povertà cioè come era articolata la povertà nel nostro Paese fino alla crisi un problema del sud in particolare un problema degli anziani un problema delle famiglie numerose con più di tre figli
Un problema di chi non aveva il lavoro
La crisi ha stravolto questo paradigma è diventato un problema generalizzato quello della povertà assoluta un problema che tocca anche chi al lavoro non solo chi non ce l'ha anche famiglie che hanno un reddito anche più di un reddito un problema e non solo degli anziani ma anche delle fasce giovani della popolazione
Se se avete la pazienza di seguirmi proviamo a passare da questo panorama nazionale ha invece un approfondimento più di quello che è la povertà nel nostro territorio
Caritas come diceva Antonella a una rete di centri di ascolto che sono luoghi in cui le persone
In stato di difficoltà possono andare per incontrare persone disponibili ad ascoltarle prima di tutto e può insieme a costruire una qualche forma di aiuto accompagnamento vicinanza relazionale prima di tutto
Questa Rete raccoglie anche dei dati e quindi ci porta ad avere un Osservatorio di quello che succede sul territorio abbastanza definito e per raccontarvi com'è cambiata la povertà Regius un'immagine se pensiamo tutti noi nella nostra testa al povero l'immagine che ci scatta un po'automatica è quella del cosiddetto barbone che chiede l'elemosina al bordo della strada che anziano che malaticcio che sicuramente non ha lavoro
Che forse anche straniero di sicuro ma la famiglia questa un po'lo stereotipo del povero
Se andiamo dentro a questo stereotipo e lo usiamo come cartina tornasole
Proviamo a vedere che la situazione è un po'più complicata
Ci dice partiamo dal lavoro che forse è una cosa che ci acchiappa un po'più tutti si diceva tanto nella la povertà coinvolge oggi anche i cosiddetti working Poor cioè persone che pur lavorando si trovano nella condizione di non avere un reddito sufficiente a garantirgli una condizione di vita sicura
Noi come Caritas diocesana incontriamo circa una persona su dieci che ha una fonte di reddito
Precario se volete ma a una fonte di reddito questo da un lato ci dice e questo dato è aumentato rispetto a qualche anno fa che se da un lato nel nostro territorio si può intravedere non mi sbilancio troppo però si può intravedere una ripresa economica
La qualità della proposta lavorativa che viene fatta non è ancora adeguata non è sufficiente se pensiamo al dato pubblicato ieri
Del degli incidenti sul lavoro l'Emilia-Romagna e la prima regione per incidenti sul lavoro insieme alla Lombardia viene da chiedersi se questa ripresa economica non sia fatta un po'sulla pelle di giovani stranieri persone che s'hanno bisogno di lavorare è una domanda e non è un'affermazione una domanda che mi faccio quindi ci sono persone che lavorano ma sono al contempo in situazione di difficoltà di povertà
Questo ci deve interrogare sulla qualità dei questi contratti di lavoro precari che spesso non sufficienti dal punto di vista reddituale
Questo è un primo dato dicevamo che pensiamo al barbone pensiamo alla persona senza fissa dimora
Il sessanta per cento delle persone che incontriamo che viene al centro d'ascolto della Caritas diocesana è persone che ha una qualche forma di abitazione quindi la povertà tocca anche persone con la casa al contrario potremmo dire che la casa
Non è più un fattore di protezione dalla povertà
O almeno bomba solo
Quindi cominciamo ad e costruire un po'nostra immagine del povero come clochards non è una persona che per forza non lavora non è una persona che per forza e non alla casa
E dicevamo sull'età l'ha già detto bene Antonella se un tempo la povertà era qualcosa che toccava gli anziani
Se guardiamo a Reggio la fa le fasce di età che noi incontriamo di più che da sole rappresentano il settanta per cento delle persone che incontriamo e quella dei trentacinque ai sessantaquattro
La fascia di persone che dovrebbe essere nella sua carriera lavorativa anche questo ci deve interrogare sempre sul tema del lavoro incontriamo persone che potenzialmente non sono fuori dal mercato del lavoro ma potenzialmente potrebbero essere gli attori più vivaci in particolare la fascia di persone che incontriamo di più è quella che va dai quarantaquattro dai quarantacinque ai cinquantaquattro anni quindi la fascia centrale
Sul discorso dei giovani sono in aumento anche i giovani quindi dai diciannove ai trenta possiamo dire per diverse ragioni
Una non ultima e rappresentata da Giovanni stranieri che escono dai percorsi per richiedenti asilo straordinari cosiddetti casse che si trovano a non aver avuto in realtà un accompagnamento finalizzato a una vera inserimento nella società e quindi queste persone finito l'aiuto dello Stato si ritrova non avere la capacità di entrare nel mondo del lavoro
Non per forzare il giorno incontra o persone che arrivano da anche dal meridione d'altre zone d'Italia vengo la Regione la speranza di avere una seconda ripartenza
Altri casi di giovani che incontriamo sono giovani espulsi dal loro nucleo di appartenenza
Per vari motivi per ricomposizioni famigliari famiglie che si rompono si riuniscono altre famiglie e qualche questo genera ovviamente dei conflitti e qualcuno viene espulso
Oppure qualcuno viene invitato a uscire espulso perché i libro il nucleo familiare non può più permettersi di sostenere questo reddito altri sono figli di ricongiungimenti familiari anche qui forse pensati
Con un po'troppa ingenuità che portano a a dover poi uscire dal nucleo di appartenenza un altro fenomeno abbastanza nuovo quello dei Neet i cosiddetti giovani che non studiano e non lavorano che intendiamoci bene
Non per forza sono fannulloni e ci sono una parte di questi giovani che sono i così detti niente inattivi che vivono uno stato di apatia e quindi non vogliono cercare da lavorare in questo caso spesso sono giovani che hanno avuto un qualche fallimento familiare o scolastico alle spalle che li ha portati estraniarsi ma ci sono anche imitativi cioè giovani che vorrebbero trovare da lavorare e che hanno un titolo di studio
Che non fa non trovandolo si trovano a non sapere come fare questi giovani più che incontra nel centro d'ascolto li incontriamo con altre proposte
Giovani che si propongono per fare volontariato o che chiedono di poter accedere al servizio civile nazionale che diventa un'occasione per portare un reddito ulteriore all'interno della famiglia
E con alcuni di questi giovani si sono fatti poi dei percorsi che li hanno portati pian pianino uno l'inserimento ma non è semplice
Dicevamo
Il nostro clochard regala solo e abbiamo era senza lavoro senza casa
Vecchio straniero Celli ma nell'immaginario comune la Caritas e quella degli stranieri
Se fino all'inizio della crisi è vero che abbiamo visto numeri di stranieri sempre crescenti la Caritas prima della crisi si occupava principalmente anche a Reggio di persone croniche le persone senza fissa dimora che vedete per strada
Persone anziane con anche dei problemi di malattia e stranieri ed era un dato di fatto che abbiamo ha colto la prima ondata di albanesi a Reggio Emilia abbiamo accompagnato stranieri nell'inserimento se guardiamo i dati dal due mila in particolare i dieci in avanti la quota di italiani che accedono ai servizi della Caritas è aumentata
Costantemente fino ad arrivare a uno su quattro è un città è una persona italiano un cittadino italiano
Quindi non è vero che la povertà è qualcosa che tocca gli stranieri qualcosa che tocca agli italiani se ci spostiamo dal nostro centro diocesano che forse a un'utenza un po'più complicata un po'più particolare andiamo in una parrocchia qualunque
Li troviamo a volte anche un sessanta quaranta un cinquanta e cinquanta di italiani e stranieri
Proprio a dire come queste parrocchie che si fanno vicine più alle famiglie incontrano anche famiglie della parrocchia famiglie del territorio non solo stranieri
O anche stranieri di lungo periodo persone che hanno se mai ottenuto la cittadinanza italiana e sono a tutti gli effetti italiani persone che hanno anche pagato contributi e tasse per anni anni nel nostro Paese
Quindi vediamo che non è così vero neanche quest'idea del dello straniero come povero
I poveri solo anche stranieri ma anche italiani
Dicevamo sulla solitudine anche questo non è più così vero che la povertà tocca solo le persone sole
Circa un quaranta per cento delle persone che incontriamo dichiara di essere coniugato voi se andiamo a guardarsi dentro potremo interrogarsi sulla qualità di questo essere coniugati molti non convivono nello stesso posto molti sono coniugati mano alle spalle già un fallimento una rottura di di un legame familiare precedente
Quindi è vero non è tanto vero che sono soli ma è vero che il non avere reti sociali è un fattore che espone a un rischio di povertà e questo è un tema su cui tornerò anche alla fine
Il discorso dell'ammalato
Tante persone si rivolgono a noi chiedendo un aiuto sanitario questo ci interroga molto in un paese in cui abbiamo un sistema sanitario nazionale pubblico che garantisce le prestazioni molte persone
Sono un numero crescente di persone chiede di essere sostenuto nel pagamento di cure dentarie o interventi visite specialistiche e quindi anche questo tema della malattia o comunque del diritto alla salute che non è per tutti o rischia di non essere per tutti è un tema
Prova conclude re la nostra la nostra fotografia
Sintetizzando in questo modo dire che si possono vedere due false della povertà oggi a Reggio da un lato quello che possiamo definire grave disagio adulto quello dei senza fissa dimora delle persone Condit con dipendenze delle persone con multi problematicità
Si racconta di una povertà che in questi anni è diventata più brutta più brutta nel senso che aggredisce di più in una maniera più difficile da contrastare
Vediamo persone che contemporaneamente hanno problemi abitativi sanitari economici altre fratture familiari allo stesso tempo quindi capite che diventa molto difficile
Mettersi a fianco di queste persone
E questa è una faccia della povertà e la faccia che forse ci spaventa un po'di più e su cui penso che questo decreto e questa misura voglia intervenire in una maniera più forte rispetto al passato
L'altra faccia della povertà e quella che volevo restituirvi quella di non tanto di la povertà che fosse una parola che ci destabilizza un attimo ma quanto di una vulnerabilità diffusa oggi nella nostra società siamo tutti
Più esposti a rischio della povertà
Questo come diceva Antonella forse da un lato ci spaventa
E quindi ci può portare a pensare strategie per contrastare la povertà
Penso però che dall'altro rappresenti per noi una duplice occasione per noi come società ci deve portare a ripensare i fondamenti della nostra società i ripensandole in una direzione più solidale più in cui si condivide di più in cui si recupera la dimensione della familiarità della solidarietà delle relazioni corte di buon vicinato perché a volte per evitare che una persona scivoli nella povertà prima ancora che pensare delle misure servirebbe una vicinanza umana relazionale e basterebbe che noi ci interessassi uno degli altri che le comunità fossero veramente comunità cioè persone preoccupate di chi gli sta a fianco
E quindi ci deve aiutare a ripensarci come come comunità ma anche come singoli
Perché se ci riscopriamo e se accettiamo questa fragilità io penso che si ci riscopriamo tutti ugualmente fragili possiamo anche riscoprirsi tutti più capaci di empatia di solidarietà verso persone che si trovano attraversare un momento di difficoltà diceva Antonella che il nostro Paese ha sempre avuto storicamente un senso di colpa il povero è qualcuno che se l'è cercata
Qualcuno che non sia rimboccato le maniche ecco oggi la crisi ci restituisce di positivo che questo stereotipo lo possiamo cancellare siamo tutti più esposti al rischio che la povertà
Ma questo ci deve interrogare tutti
E ci deve attivare tutti in relazioni di solidarietà e di vicinanza quindi penso che la crisi da questo punto di vista perdonatemi perché sposa in brano fare un'affermazione forte
E anche un'occasione di ripensare i fondamenti della nostra società e dei nostri legami personali
Grazie i
L'ultima cosa che volevo dire l'esperienza di prossimità che facciamo con le persone in difficoltà come Caritas si restituisce anche un'altra grande evidenza prima si scherzava tavola qualcuno diceva che non non ci piacciono i poveri a noi come Caritas la vicinanza coi poveri ci piace nel senso che ci restituisce l'idea che queste prima di tutto sono persone a volte dietro i numeri dietro i titoli dei giornali pensiamo agli stranieri notizia prima Antonella ci dimentichiamo dell'umanità che sta dietro a queste persone
Dell'umanità che è uguale alla nostra e quindi di pari dignità se ragioniamo in termini civili ma per noi cristiani anche una pari dignità che ci deriva dall'essere ugualmente figli dello stesso Dio quindi c'è che la prendiamo dal punto di vista civile che diciamo più confessionale più religioso
Vediamo un'umanità
Che ha una dignità se noi riscopriamo questa dignità che sta dietro l'abbruttimento possiamo scoprire come queste persone sono capaci di risorse di inventiva di creatività di iniziative quindi non sono fannulloni persone che non hanno voglia di fare parassiti
Per carità
In mezzo alle persone ci sono le persone brave le persone meno brave ma se andiamo oltre lo stereotipo se conosciamo le persone ci accorgiamo che a volte basta veramente poco per riattivare una persona basta stargli vicino basta
Sostenerla economicamente basta esserci in quel momento in cui è ha bisogno quindi come Caritas
Vi invitiamo Paci invitiamo a vedere nel povero più della somma dei suoi problemi ma una persona capace di relazioni capace di attivarsi
Su questo penso che possiamo fare un passaggio con la misura il retto di inclusione di cui ci chiedeva una valutazione Antonella e questa misura arriva e l'ha detto molto bene l'ha già detto Antonella in un sistema di welfare italiano caratterizzato da alcune e alcune anomalie la mancanza di una misura universale di contrasto alla povertà quando l'Unione europea era il mille novecentonovantadue che richiamo formalmente l'Italia a dotarsi di questo strumento
Un welfare frammentato che dicesse mai per chi al lavoro e non c'è per chi non ce l'ha mai avuto che c'è per una persona con disabilità e non c'è per una persona che invece è fragile in un modo diverso
Un welfare frammentato un bel welfare per categorie che metteva delle etichette e a questo davo una risposta a questo non dava una risposta
Welfare
Con un insufficiente finanziamento pubblico in cui il privato sociale anche il privato potremmo dire e espressione della chiesa a assolto una funzione sostitutiva di quello che è lo stato sociale nel nostro Paese ecco poniamo la misura in questo contesto allora se poniamo la misura in questo contesto non possiamo che salutarla in modo favorevole perché è la prima misura diciamo a vocazione universale di contrasto alla povertà
è una legge che prevede non solo Tito una paghetta e siamo a posto così non mi disturbi più è una misura che se verrà attuata come è stata scritta prevede l'attivazione del nucleo attivazione significa che insieme assistenti sociali centri per l'impiego per operatori sanitari e speriamo Noè del terzo settore anche terzo settore
Possiamo costruire un accompagnamento reale realistico per quel nucleo lì uscendo dall'idea che i poveri sono tutti uguali e provando a prenderli uno alla volta un volto alla volta c'è con la sua storia precisa e puntuale
è una legge che come detto Antonella è nata da un dialogo serrato fra l'alleanza contro la povertà e il governo ci sono voluti anni siamo arrivati in questi giorni all'approvazione della misura
Quindi dobbiamo leggerla in questo modo è anche vero
Che il rally è non è un risultato ma penso che sia il primo debba essere il primo passo di un processo lo salutiamo con favore se sarà l'inizio di un processo
Di un processo virtuoso che vedrà il governo aumentarle progressivamente come gli chiede l'alleanza lo stanziamento economico oggi sono i quasi due miliardi l'alleanza dice che ne servono sette per arrivare a coprire tutti i poveri in povertà assoluta perché altrimenti rimane una misura per qualcuno e se ne vogliamo fare un contrasto serio la povertà la misura deve essere per tutti
E quindi per e quei quattro milioni seicento mila persone che l'Istat si ci dice essere in condizione di povertà assoluta
è una legge che per essere funzionale deve prevedere una mobilitazione di tutti attenzione chiama ha una responsabilità le comunità cristiane il terzo settore l'associazionismo i Comuni gli assistenti sociali il mondo politico se creiamo veramente un'alleanza che sostenga questa misura allora si può essere efficace ultima cosa ed è quello che penso sia in parte mancato realmente nel sia un monitoraggio puntuale che riporti al governo tutte le cose che non funzionano e sono se pensiamo al sia questa misura che viene superata
Tante
Mancanza di risorse umane mancanza di dotazioni economiche dei comuni ritardi dell'INPS e una burocrazia in mano all'INPS che porta agli assistenti sociali una giovane assistente mi ha chiamato qualche giorno fa dicendo Andrea con chi devo parlare tu che conosce un po'come funziona per sapere perché a questa famiglia l'hanno tolta all'INPS non mi risponde più
Io gli ho detto sentiamo la regione ma non so se la Regione potrà dirti qualcosa quindi a queste condizioni se volete voi anche dopo possiamo scendere più nel dettaglio
Diciamo che il Ray può essere una non tanto una misura se rimane una misura Fal diamo se diventa se ci dotiamo di un piano strutturale pluriennale per la lotta alla povertà a cui aderiscono tutte le forze migliori del nostro Paese
Allora si che possiamo fare la differenza
Finisco dicendo che questo
Deve essere
Per lo Stato per gli assistenti sociali per il privato sociale
E anche un banco di prova cioè ci viene chiesto di uscire dai nostri particolarismi
Dal settarismo dal io faccio il mio tu fai il tuo e rimaniamo ognuno nella nel suo spazio per costruire insieme un modo nuovo di di lavorare in cui né la Caritas scimmiotta al servizio sociale nel servizio sociale usa la Caritas quando ne ha bisogno ma insieme si lavora
E chiedendo alle persone qualunque un ruolo preciso che è quello di creare relazioni di prossimità con queste persone perché ho queste persone sono inserite in una comunità che le valorizza le riscopre come persone
Portatrici di una dignità U abbiamo perso in partenza grazie
Grazie Andrea
Io è da Ray se fossi è possibile il collegamento perché vorrei chiamare un attimo don Giacomo grasse per averci seguito fino adesso so che
Lei non ci vede quindi è oltremodo difficile
Io lontanissimo nessuno punto di vista adesso questo punto su quello che ci siamo detti la sua esperienza di Progetto Sud siamo sulla buona strada con il Reilly
Mi sentite
Sì sentiamo
Perché vi ho seguito fino adesso ho preso degli appunti e naturalmente per che e avete raccontato penso che CPT comprendiamo chi è dentro con i piedi con la verità all'interno ponte o della polis dalla cultura o dell'assistenza o comunque della vita di prossimità le cose che sono uscite fino adesso ci capiamo ci capiamo al volo Wong un occhio dal suo invece potrebbe aggiungere qualcosa che ne so questi ultimi dieci anni
Nessuno i primi anni in crisi li ha vissuti dicendo toh anche al Nord stanno toccando con mano la crisi
Perché sono anni e anni si potrebbe dire secoli fa diciamo decenni fa la che che al sud la l'appetito io adesso
L'ombrello
Proprio in Mosè fa la parte del mattino si mette già povero già dall'inizio però però il punto quattro che dopo tre o quattro atti ad hoc iniziato i nostri perché circensi a a le ditte
Perché ad ogni partita delle dichiaro ai ecco rientrava è il Mezzogiorno rientravano è e allora si è toccato la crisi Enzo è lo schema fordista per disse c'è un disturbo però a c'è un disturbo nella nella risentite
Pronti sei
Non so se voi sentite poco se il consiglio don
Si sente male non benissimo ecco non so cosa soldi rischia anch'io percepire io ed era per dire che la crisi e sera vissuta nel nei secoli nel Mezzogiorno in ecco i primi anni primi anni della crisi in Italia ma nel mondo in pratica
Non si era soffermata
E sono sempre dopo quattro cinque anni perché i nostri e che erano emigrati in Lombardia in Canada in ma anche in Emilia Romagna tanti ecco sono ritornati perché avete chiuso su strade chiuse le ditte piccole o grandi sono state chiuse perciò questa questa crisi delle tappe più più grossa e così via il punto è che naturalmente questa strada che si è fatta questa questo protocollo questo memorandum che abbiamo che è stato no con con un firmata insieme e dove
Il Governo ha recepito delle delle delle proposte dei nostri giri io faccio il prete faccia capire perché con la Caritas vado d'accordissimo anzi io ho fatto il direttore Caritas dal dal mille novecentosettantotto contro immaginate però tra il mio girovagare accanto a questo e a quello delle comunità di accoglienza che ci sono in Italia sono a siglare Cmc è siamo dentro no bene la trentina e oltre di gruppi
Perché perché in pratica viviamo insieme quando si parla di comunità mo'oltre sono comunicatività poco minori abbandonati poco
Famiglie e disastrate uno o l'altra Della famiglia euro oppure con con con gli anziani siete voi tossicodipendenti l'AIDS la gente sorti che viene presa dalla strada perché ne sta lì alla costretta a prostituirsi oppure in Calabria
Sì in Calabria ci voi avevate Lusi sostanzialmente
Sì di Calabria differentemente e credo che abbiamo che abbiamo la tratta anche della loro che che che tratta il lavoro nero no sia gli italiani ossia o siano stranieri e così per gioco che ci sia una possibilità
Un po'più serie che nel passato no è importante perciò questo primo Primo passo guardando avanti l'obiettivo che diceva Andrea ho capito perché io fino all'invito aveva un altro nome avevo scritto Isacco
Beh se c'è uno che si chiama Andrea Linee lecco no è quello odierno dopodiché e i perché Andrea Aprea suggerito ha sottolineato benissimo le cose così anche lei prima quando ha presentato cioè il si trattava proprio di da un paio di seguire è stato
Questa strada velocissimamente perché insomma il collegamento sta scadendo e anzi ringrazio della pazienza ma da lì dal
Qual è il rischio più grosso di questa tale rischio più grosso è quello legato al tema che ad Hanoi ad esempio pro-capite per ogni persona in Calabria ci sono ventisette euro all'anno
Per l'assistenza da voi c'è quattro cinque otto volte di più allora vuol dire che noi abbiamo un ottavo dei vostri servizi un ottavo del personale vuol dire che una scommessa come questa
Come questa del resto cioè poi diremo che è una scommessa che ha bisogno di personale e non improvvisato personale capace perciò ecco anche quel quel Paese previsto per aiutare le persone include essi no è importante che sia stato messo naturalmente la la la questa sperimentazione che la strada fatta vent'anni fa quando quando colpo governo boh te con il centrosinistra aveva dei tirato ora oggi col reddito minimo d'inserimento in Calabria la sperimentazione è stata fallimentare perché proprio invece che ha nuovamente i servizi sono stati gli enti locali a fare clientela
Con le persone perché non c'è stato l'accompagnamento all'autonomia ma c'è stata la la distribuzione a pioggia ecco questo naturalmente noi le sterline le sperimentazioni che fanno i gruppi tra cui anche il mio che teso che i proprietari delle cose sono anche quelli in carrozzina sono cioè non sono persone che vengono aiutati sono persone con le quali si ricerca di uscire insieme
Dei sì bene che prego
Sì e allora non ebbe a Serse compreso benissimo questo che oltre che lavorare insieme alle persone che ami sogno
Bisogna lavorare molto con gli enti locali perché negli enti locali finora in Calabria non è venuto non è come come come come le dico nostre regioni no che che gli enti locali propongono le soluzioni qui invece bisogna andare a fare il braccio di ferro occupazioni e così via perché sappiamo che anche quella società chi si crede di società di normali
Si deve socializzare che i problemi della società cioè non c'è soltanto da aiutare il caso
Patetico ma c'è da fare in modo che anche le persone che si credono tre normali giuste a posto
Vadano avanti a perché perché quelle giuste al posto eccetera sono molto Giustina posto qui con tanta con tanta 'ndrangheta cioè i voti i voti che ieri avevamo quando inizia avarizia Terme perché sia potenziata la caserma dei carabinieri io portando le persone presenti tra tra tra sindaci eccetera eccetera mi son trovato con quasi trenta persone già pregiudicati
Eppure c'era il Governo ecco però era quello di tutto con la faccia con la faccia di bronzo no
A dire ci vogliono carabinieri in più e il governo civile ce li ha dati centosei cantieri chiaro che valuterebbe di legalità motivo alla 'ndrangheta può sostituire e e lo stato e la Chiesa Ittimar così vogliono farlo con la beneficenza perché non possono fare portare non riconosce
Oddio ma esaltato messa don don don Giacomo
Molto difficile niente non mi sente più comunque grazie di avere dato questa steste cognata tra l'altro lui doveva essere qui ma si è reso disponibile per fare un altro incontro più approfondito anche legato proprio al tema di povertà legalità come in certe parti del Paese si legano strettamente da questo punto di vista io lascio adesso la parola a Cesare Damiano che è il presidente della commissione io ho introdotto molto sinteticamente un po'anche banalmente il tema poiché la povertà attiene a uno dei temi fondamentale che quelle delle disuguaglianze sociali che si sono prodotte che il sistema economico ha prodotto
In questi dieci anni anche se è un discorso molto più lungo perché insomma il sistema liberista in qualche modo ha pensato che il mercato potesse in qualche modo regolare tutti questi meccanismi anche di impoverimento legati magari a cambiamenti nella produzione a cambiamenti del mondo del lavoro in realtà ciò non è avvenuto anzi in realtà ma mano che le disuguaglianze sono cresciute io aggiungo e lascio poi concluderà Luigi sono secondo me la vera questione democratica della nostra del malessere della nostra democrazia
Che cosa caduti insomma questo provvedimento è solo un pezzo di un ragionamento naturalmente molto più grande che anche nel in un sistema diverso di lavoro
La sua soluzione questo è solo un pezzo ma
Bene grazie
Ma il provvedimento del Governo è stato giudicato positivamente da tutti
Sono due miliardi che aiuteranno i più deboli
Naturalmente se fossero stati sette miliardi sarebbe stato meglio la misura giusta pare che sia quella per un intervento di efficacia più forte ma sappiamo che purtroppo per tutto quello che riguarda
La risorsa da spendere dobbiamo fare i conti con Soldi limitati però è la prima volta io
Che sono abituato a fermarmi
Diciamo le cose essenziali
Apprezzo il fatto
Che per la prima volta in Italia
Sia stata presa una misura strutturale per i poveri non c'era mai stata
Non basterà ma intanto è un buon punto di partenza
Ora detto questo
Mi è stata fatta un'analisi molto puntuale io non saprei fare di meglio perché abbiamo
Persone competenti sull'argomento quindi faccio un ragionamento più di carattere politico
La povertà da una parte le pensioni del mio grande tema dall'altro
Il i
Noi stiamo
Riducendo i danni
Anche sulla povertà stiamo riducendo i danni sulle pensioni riduciamo i danni ma un conto è ridurre i danni un altro conto avere una politica una strategia una visione una proposta vera mente alternativa
Naturalmente quando si riduce il danno anche questo può essere visto come un fatto positivo
Quando noi abbiamo fatto per i pensionati otto salvaguardie non è che abbia risolto i problemi
Sappiamo che ci sono ancora delle persone escluse ma ne abbiamo salvate centosessanta mila il che vuol dire mettere al riparo una moltitudine di famiglie che altrimenti sarebbero state nella povertà ma il punto secondo me
E che la sinistra se il Pd vuole essere un partito di sinistra come mio mi auguro dovrebbe fare un esame politico del perché noi siamo costretti semplicemente a ridurre il danno e non abbiamo la capacità di immaginare una proposta alternativa
Io me la spiego così
Che purtroppo dalla fine degli anni settanta ad oggi son passati quasi quarant'anni
Ha vinto un pensiero e il liberismo e il dio mercato
La sinistra in questi ultimi quarant'anni per carità ha governato negli Stati Uniti nei Paesi europei c'è stato un periodo in cui la sinistra era persino prevalente in Europa avevamo quasi tutti i governi
Ma nonostante questo che è stato una parentesi questi governi non siamo stati capaci lo dobbiamo ammettere onestamente
Io avanzare una proposta alternativa in sostanza noi siamo stati succubi subalterni politicamente e culturalmente al liberismo
Il liberismo ci ha convinto che andava bene la flexicurity
C'è stata la flessibilità del lavoro che ha distrutto la stabilità di sicurezza non si vede l'ombra ci hanno convinto che la concorrenza era il sale dello sviluppo dell'economia sì
La concorrenza c'è stata come globalizzazione ma non ci sono state regole
E ha vinto la concorrenza al ribasso chi faceva il prezzo più basso vinceva a scapito della qualità e a scapito delle tutele per i diritti ha vinto questo pensiero
La povertà Lonnie che è la conseguenza della vittoria di questo pensiero perché in quarant'anni
Quando nei quarant'anni precedenti dal quarantacinque finita la guerra mondiale la seconda fino al settantacinque i poveri erano filmino uniti
La democrazia si era allargata i diritti al Nomentano atti quelli molto ricchi
Avevano una torta più piccola da spartirsi
Negli ultimi quarant'anni e capitato esattamente il contrario perché ha vinto il capitalismo finanziario la traduco il capitalismo finanziario e aggressivo obbedisce alla legge della giungla
E pensa strategicamente
Che sia una grande opportunità per fare soldi essere scompare lo stato sociale dell'aumento dei poveri del lavoro dequalificato della perdita di senso e di futuro
Intere generazioni al capitalismo finanziario nomi tiene frega niente cioè noi non facciamo la lotta al capitalismo finanziario e a questa convinzione di fondo non andiamo da nessuna parte
Allora guardiamoci intorno
Guardate a costo di essere un po'antico e desueto io so già quale la critica che viene rivolta tu sei un uomo del Novecento è vero ma sono anche orgoglioso
Ma io ripropongo una cosa che può suonare come una bestemmia tornato di tornare all'analisi marxista dei fenomeni sociali dalla migrazione Enzo
Sì è una colossale occasione di spremere denaro dagli ultimi Tell a terra
Perché questo è uno dei problemi che non abbiamo mai affrontato
Guardiamo solo il volto diciamo buono
Ma il fatto che nella casa sgomberata a Roma ci forse erra che di quelli che affittavano a dieci euro al giorno il posto letto vuol dire che su settecento persone c'era qualcuno che incassava sette mila euro al giorno e dove finivano quei soldi
Noi queste analisi e abbiamo abbandonate
Abbiamo abbandonato il fatto che
Se la Cina mi esporta all'acciaio prodotto da operai pagati un decimo dei nostri e in più il marxismo di Stato
Da gli aiuti alle aziende di Stato che sono proibiti in Europa
Il risultato sarà che c'è una concorrenza che metterà fuori mercato la nostra industria siderurgica e aumenteranno i disoccupati allora io dico
Senza diventare protezionista alla Trump però mi sono stancato del politicamente corretto
Chiedo che alla Cina venga messo un dattilo sull'acciaio che corrisponde all'aiuto di Stato altrimenti concorrenza sleale nei confronti delle nostre imprese
Difendere le nostre imprese difendere il made in Italy come fanno i francesi come fanno i tedeschi come fanno gli americani gli unici che non lo fanno siamo noi
Per io penso che si voglia un po'una rivoluzione culturale perché giustamente noi interveniamo sugli affetti ma non analizziamo le cause la povertà è aumentata a dismisura milione di poveri perché perché la globalizzazione senza regole ha impoverito il ceto medio noi quelli che sono in questa sala siamo più poveri di prima
Forse prima stavamo
Troppo bene non lo so io naturalmente aspiro sempre ad avere una vita dignitosa ma perché sia impoveriti perché le regole chi e hanno vinto
Sono regole che sono per noi enormemente svantaggiosa ma non parlo soltanto della Cina
Io parlo anche di una cosa che ha tirato fuori quell'uomo di destra che Macron
Però
Finalmente con il suo protezionismo di ritorno
Ha detto una cosa che se la diciamo noi sembra una bestemmia se la dice il premier francese comincia a diventare un problema per l'Europa Macron dice e come non dargli ragione
Mi sono stancato del fatto che in Francia arrivano milioni di lavoratori stagionali rumeni e polacchi
Ai quali vengono applicati i contratti di lavoro della Romania e della Polonia e mettono fuori gioco i contratti dei nostri sindacati e gli stipendi dei nostri lavoratori venne allora quando io combattevo la Bolkestein e mi dicevano che io ero vetero comunista del Novecento affezionato ai piani quinquennali
Forse forse
Quelle che mi criticavano sono quelli che sono stati i fautori di una società più disse eguale
Anche di questo mi sono stancato e sono orgoglioso di battermi con un'idea di socialismo e di sinistra che pensa agli ultimi che pensa anche che ci sia bisogno di avere delle regole uniformi a livello europeo
E se è un lavoratore polacco rumeno viene a lavorare in Italia deve essere proibito che si applichi il contratto rumeno polacco bisogna applicare il contratto in vigore nel nostro Paese
E se i conducenti dei TIR polacchi o rumeni che costano la metà dei conducenti dei TIR italiani arrivano e naturalmente dovendo obbedire dalle tabelle di marcia che da noi sono proibite fanno anche stragi umane sulle nostre strade io dico che deve essere proibito perché si tratta di concorrenza sleale
L'Europa unita ed essere unite anche su regole uniforme perché altrimenti la regola che vincerà Salar la regola del massimo ribasso
Prima sarà ribasso dei salari poi delle condizioni di lavoro poi avremo il ribasso dei tiri ittiche civili e sociali il passo è breve
Quindi dove stiamo costruendo una società del cavolo e sarebbe ora che la sinistra cominciasse a riflettere con un pensiero Longo oltre a riparare i danni dovremmo anche avere un pensiero lungo io dico
Perché non sono abituato a fare propaganda chi sono delle cose sulle quali dobbiamo riflettere
Noi viviamo
Secondo Bauman in una società Ilic guida è vero
Noi siamo passati dalla lotta di classe al collettivo all'individuale siamo passati dalla lotta di classe alla legge della giungla
Se il vicino di casa muore per le scale lo scavalchi o prende l'ascensore per non vedere quindi di solidarietà manco l'ombra
La giungla io vivo prevalentemente a Roma vi assicuro che diventa difficile
Sì stare in città così combinate dal punto di vista del degrado delle relazioni umane della mancanza di solidarietà dell'indifferenza dell'aggressività
Della lotta fra poveri che si dividono quel poco che rimane ma se dove non ci accorgiamo di queste cose
E finita allora bisogna mettere diciamo delle regole ma io
Posso citare alcune questioni banali
Gli appalti al massimo ribasso
E danni che combatto ogni tanto vinco ogni tanto perdo lo sa Antonella che fa queste battaglie con me
Ma è tanto difficile dire o immaginare
Che se c'è una un ribasso anomalo
Cioè quello che dice il cento e quello che dice cinquanta quello che dice il venti
Se c'è un ribasso anomalo
E se si affida all'appalto del servizio di un ospedale
Ha un'azienda che ha dieci mila euro di capitale non si sa come utilizzare la manodopera c'è forse la mano della malavita e va proibito e va messa una regola in base alla quale se prende un appalto di un milione di euro deve avere almeno cento mila Euro di capitale sociale e così difficile
E se il ribasso è anomalo
Non si può assegnare e il massimo ribasso lo cancelliamo perché col massimo ribasso evidente che fai lavorare al nero i lavoratori oppure dai un cattivo servizio alla clientela
Molti di voi avranno vissuto
Per problemi familiari la visita un ospedale ma non vi siete accorti che dovete portarle lenzuola
Non vi siete accorti che e diverso
Avere preso un diploma di specializzazione universitaria per fare l'infermiere in Italia averlo fatto con un diploma in Romania di tre settimane e quello lì che ti cura ha una preparazione specifica molto diversa
Ma allora non dobbiamo equiparare il titolo di studio a condizione che abbiano la stessa intensità di preparazione
Oppure ci va bene tutto perché se ci va bene tutto guardate che le prime vittime staremo noi
Quindi il massimo ribasso va eliminato
Nell'appalto deve vincerla qualità no il prezzo della mano d'opera e se un appalto è fatto al ribasso al di sotto del prezzo stabilito da un contratto
Non deve essere valido
Vogliamo parlare dei centri per gli immigrati comune cooperative sociali false
Che vincono gli appalti ma come padrone loro dipendenti
Come guardano quei migranti le lenzuola gliele cambiano
C'è il mediatore culturale c'è il centro d'assistenza sanitaria o come si è scoperto nella civile Torino che la mia città d'adozione
Cinquecento migranti vivono nel sottosuolo del villaggio olimpico senza acqua
E senza luce
Dove stiamo andando
Quindi questo è un epifenomeno la questione la povertà saggiamente meno male che c'è la Caritas e tutti quelli che si stanno dando da fare però questo è semplicemente
Simbolicamente l'esempio di un disagio sociale molto profondo che sta portando alla distruzione della nozione di civiltà occidentale
Non dimentichiamo almeno la lezione della Rivoluzione francese
Liberté égalité fraternità e sono costretto a tornare nome al Novecento al mille settecentottantanove perché noi stiamo dimenticando in fondamentali che hanno caratterizzato la nostra vita libera
Dopo la seconda guerra mondiale facciamo attenzione quindi secondo me il problema è di fermare questa deriva ribasso e bisogna puntare sulla qualità ma soprattutto bisogna fare un'analisi del capitalismo
Il capitalismo non è una cosa sempre uguale a se stessa
Io so perfettamente che quando
C'era il capitalismo industriale che prevaleva sul capitalismo finanziario c'era una logica diversa
Noi non possiamo dimenticare che all'inizio del Novecento e nel ricordo e quando inventa la catena di montaggio ha un'idea molto semplice
Se agli operai chiedono buona pagami compreranno le automobili che producono io diventerò più ricco quindi quel capitalismo si faceva carico di una giusta remunerazione degli operai
Che da proletari diventavano ceto medio il capitalismo finanziario ha distrutto quella nozione indifferente perché predatorio ma noi questa analisi del cambiamento del capitalismo non l'abbiamo fatta
La conseguenza e che aumenta la povertà e aumentano le diseguaglianze faccio un ultimo esempio questa volta legato al tema delle pensioni parlate che sta emergendo un dato
Molto preoccupante molto interessante la questione dell'aspettativa di vita
Ma ci siamo abituati ormai a dire
Be ogni anno che passa si vive più a lungo
Le donne vivono più a lungo degli uomini quindi siam passati dal sessanta al settanta ottanta arriveremo a novant'anni come età media
Uomini e un po'meno torni un po'di più
Come i giapponesi
Poi c'è la Ford ci accorgiamo improvvisamente che per la prima volta dal mille novecentoquarantacinque nel due mila quindici si muore di più
Seicento mila morti
La prima spiegazione è stata banale
Adesso voglio essere scaramantico perché non sono proprio di primo pelo
Se la platea dei novantenni
è fatta di tante persone evidente che c'è una possibilità di morte superiore ad una platea di cinquantenni
Quindi si è data una spiegazione demografica
Ma non basta quella spiegazione
Perché i democratici stanno spiegando che quest'anno due mila diciassette a consuntivo probabilmente ci sarà per la seconda volta dopo il due mila quindici un calo dell'aspettativa di vita
Ed è quel meccanismo che legato all'aumento dell'età della pensione allora c'è una seconda spiegazione
La seconda spiegazione è legata al tema della povertà
Gli anziani poveri non si curano più il sistema sanitario non assiste i più deboli e quindi si muore più facilmente e quindi quel circolo virtuoso sta subendo una flessione
A seguito anche dell'andamento della crisi della crescita delle diseguaglianze
Ne vogliamo parlare
Quando io ho posto questo problema al governo non intendo dire
Che si tratta di bloccare l'innalzamento dell'età della pensione che se continua in questo modo i nostri figli andranno in pensione dopo i settant'anni
Ma di considerare il fatto che quando aumenta l'aspettativa di vita puoi andare in pensione più in là ma se l'aspettativa di vita diminuisce si muore prima non si può alzare contemporaneamente
Il momento della pensione bisognerà abbassare anticipare il momento della pensione non credo che sia un ragionamento come si dice campato in aria quindi come vedete
Abbiamo tutta una serie
Di questioni molto importanti da esaminare prendendo il nodo della povertà concludo dicendo questo lo diceva Antonella l'inizio l'ha ripreso andare alla dei ripreso
Don Giacomo nel collegamento
Il segno del cambiamento
è dato da questo neologismo da questa nuova parola che la sociologia con temporanea ha coniato working tua lavoratore povero guardate che questa nozione sociologica di lavoratore povero e l'inversione di tutta quella che è stata la mia cultura
La mia generazione ha la parola lavoro abbinava all'altra parola benessere
Se noi oggi accostiamo la parola lavoro la parola povertà
Vuol dire che parliamo di un lavoro dequalificato di un lavoro intermittente di un lavoro di bassa retribuzione di un lavoro che non consente il più
Di dare una sicurezza a te stesso e alla tua famiglia
Quindi questo e molto grave e molto preoccupante perché e anche il segno sociale dell'aumento delle diseguaglianze concludo dicendo questo
Nel mio Pantheon oltre a Enrico Berlinguer a Luciano lama Bruno Trentini gli ultimi due ho avuto la fortuna con Trentin di lavorare quando ero nel sindacato c'è anche Norberto Bobbio anche perché era un filosofo socialista torinese
Norberto Bobbio il teorico dell'uguaglianza ha scritto quel bellissimo libro destra e sinistra allora io dico
In un'epoca nella quale hanno cercato di convincerci
Che le differenze fra destra e sinistra non esistono più perché l'oggettività dei processi elimina questa differenza io ripropongo la tesi di Norberto Bobbio che essere di sinistra
Non vuol dire essere di destra ed essere di sinistra vuol dire e vale anche per il partito democratico assumere come fondamento della nostra politica il tema dell'uguaglianza
Un uomo e una donna di sinistra pensano che avvicinare la distanza fra l'ultimo il primo sia un compito necessario e possibile un uomo di destra pensa
Che se c'è l'ultimo se lo merita se c'è il primo se l'è guadagnato e tutto sommato eliminare le distanze non è detto che sia possibile non è detto che sia necessario
Sono fondamenti culturali sono fondamenti culturali e se noi Sigmar rinviamo narrati sette inoltre i fondamenti culturali vendiamo l'anima noi l'anima non la vogliamo vendere
Io sto nel partito democratico combatto nel partito democratico la mia posizione di sinistra
Quando Renzi fa bene glielo dico quando non fa bene glielo dico perché mi sento un uomo libero di poter esprimere le sue opinioni
Quello che chiedo
Sì siamo entrati nel Partito socialista europeo che non so bene più che cosa sia ma se abbiamo fatto questa scelta e se vogliamo essere di sinistra
Dobbiamo riconquistare l'orizzonte e i valori perché semplicemente col tatticismo accomuna quotidianità possiamo ridurre un po'di danni ma non daremo nessuna speranza soprattutto le nuove generazioni questa battaglia Pato abbiamo fatto
Anche Cesare Damiano direi che abbiamo visto sostanzialmente ci sarebbero molte cose da dire ma credo che abbia visto diciamo il momento riparatorio che pure ha la sua importanza ma soprattutto quella che è la strada
Più lunga di un partito come il nostro appunto che il Partito Democratico
Quindi grazie anche a Cesare Damiano io una battuta perché rispettato tanto tempo di chiusura a donne Giacomo se ci sente una battuta di chiusura
Grazie grazie allora però io mi son preso anche appunti
Però a turni di chiusura è questa qui lo sappiamo che in conclusione non è soltanto una bella parola relazionale e e bellissima è bello vivere tutti inclusi
Ma l'inclusione comunque fare in modo che tutti siamo inclusi in piedi con dignità perché il bene comune soltanto che diamo qualcosa ai poveri
Ma che chi era povero quel povero posso avere l'opportunità di allora volta donare dare qualcosa a tutti quanti gli altri
Grazie da un Parise grazie a voi
Anche per la vostra attenzione questa sera ci sarà ancora del lavoro da fare grazie buonasera