Speciale Spazio Transnazionale - Intervista a Maurizio Molinari

Puntata speciale quella di questa sera di spazio transnazionale che registriamo nella sede romana del quotidiano La Stampa per conversare con Maurizio Molinari direttore dello storico quotidiano piemontese buonasera direttore grazie di averci ospitato con buonasera e grazie a voi di essere venuti
è un'estate calda per la politica estera questa ma vorrei cominciare con un tuo ricordo di Enzo Bettiza editorialista di questo giornale scomparso venerdì scorso
Volevo molto bene Enzo come come amico aveva una grande stima di lui come giornalista come testimone come cronista
Dalla rivolta d'Ungheria del mille novecentocinquantasei a Praga del sessantotto dalle guerre nei Balcani e Gorbaciov offrono
è stato uno dei pochi che nel Novecento riuscito raccontarci che cosa avveniva dall'altra parte della Cortina di fare una nell'altra Europa così vicina ma al tempo stesso
Così lontana raccontando i protagonisti
Raccontando grandi fatti che ci erano lontani ma che ci appartenevano è stato un gigante del Novecento ha dato tantissimo
Alla stampa e dato tantissimo alla cultura laica di vasti del nostro Paese non bisogna dimenticare che mi è stato un protagonista della cultura laica
In Italia
Lì quando era una cultura di minoranza
Lui non era comunista non è cattolico interprete dei principi fondanti di questa grande senso di una gara pubblica alla quale tutti noi continuiamo ad appartenere
Dunque una delle grandi vicende di questa estate Medioriente continua ad essere quella del Qatar e della sua crisi diplomatica con tanti Paesi arabi non è immediato comprenderne le dinamiche né facile intuire negli sviluppi vogliamo provarci
La realtà vera è che il cadavere viene percepito
Dalla stragrande maggioranza dei Paesi arabi musulmani come un avversario
Perché accusato di sostenere i gruppi fondamentalisti segnatamente movimento dei fratelli mussulmani
Passiamo alla Turchia i fratelli musulmani sono considerati dagli Stati nazionali arabi una forza di volontà una forza rivoluzionaria
Che punta rovesciamento del potere per impossessarsi
E quindi imputano al Qatar di sostenere questo movimento di sovvertimento dal potere è uno scontro per la guida
Del mondo sul mito del MOF degli Stati arabi sunniti il Qatar nega di avere questa responsabilità nega di essere portatore di questo progetto
Però il legame che ha con l'Iran
Che è uscita ed è l'altro grande avversario
Delle degli Stati sunniti avvalora da Riad
Al Cairo dal Geri nel cartoon Mario Abba l'impressione
Che le mio al Tani sia il loro avversario più temibile
Gerusalemme vi è un'ennesima fase difficile pericolosa della sua storia Tucci hai vissuto come se ne esce
Più l'elemento
Di novità
Di quanto sta avvenendo in
In questi giorni e che tutto è iniziata con questo attacco alla Spianata delle moschee o al tema al Monte del Tempio che dir si voglia da parte
Di tre arabi israeliani
Armati di di di inviare mi che uno nascoste sulla spianata delle moschee la novità e che erano arabi israeliani cioè non erano palestinesi residenti nei territori ma venivano tutti temono tra i parenti
Bene a tutti e tre da un mal fatta un mal fatte a me e il più grande agglomerato urbano arabo israeliano dentro i confini di stralcio
Ma una fa Sam e anche
Il maggiore centro della Galilea sede del movimento islamico del nord che cos'è il movimento islamico da una elevazione inseriamo dei fratelli mussulmani
E quindi l'impressione il sospetto ho il timore
E che i fratelli musulmani
Si sono infiltrati in Israele
Abbiano creato un proprio movimento all'interno della comunità araba e israeliana e stiamo adesso tentando di sfruttare un argomento classico del nazionalismo palestinese ovvero la sovranità sulla spianata
Delle moschee per essere loro a guidare la sfida a Israele
Se fosse così si avrebbe un nuovo capitolo carico di incertezze perché in questo caso la minaccia la sicurezza di Israele non viene
Dai territori non viene da Gaza ma viene dagli arabi svela
Trump negli Stati Uniti continua a prendere schiaffi diciamo così sino a quando
Sì da quando lei non riesce a a unire il Partito Repubblicano doverosi cioè il punto vero e che oramai
Luisa insediato a gennaio siamo quasi ad agosto lui non riesce ad avere i voti il Partito Repubblicano
Che si tratti di votare sulla riforma del del dell'economia che si tratti di votare sul sulle designazioni dei giudici che si tratti di votare sulla riforma della sanità
Quando si arriva al dunque c'è sempre qualcuno dentro il Partito Repubblicano che si smarca taluni
Questo lo fa il paio un presidente debole ma soprattutto fa apparire debole la possibilità di applicare la sua agenda legislativa
Poiché la cosa più importante della sorgente legislativa e
La riforma fiscale
Il non poter contare su una maggioranza solida al Senato e venata di dissenso anche alla Camera ma non alla stessa maniera pone degli interrogativi
Politici molto seri solo possibile che non riesca a mente rimette in moto l'economia poi lui è stato eletto il popolo della rivolta la tribù bianca lo ha eletto
Per creare i posti di lavoro per risollevare il ceto medio flagellato dalla crisi
Se la sua agenda fiscale ed economica non riesce a essere neanche approvata per le defezioni del Partito repubblicano
Significa affrontare la battaglia per le elezioni di medio termine a novembre del due mila diciotto se non addirittura quella per il possibile impeachment
Alla Camera in condizioni di dichiarare
Vulnerabilità e debolezze due mesi di Governo per macro un po'in calo in Francia i suoi consensi ti piace il Presidente francese
è un Presidente carico di novità europeista mai nazionalista
Vuole rafforzare l'euro zona con
La Merkel ma vuole una partnership privilegiata sulla sicurezza con gli Stati Uniti
E cerca di rafforzare la tradizionale posizione del potere francese in nord Africa anche a scapito
Dell'Italia e vuole anche lui creare posti di lavoro anche nei cantieri navali di Sannazzaro
E dunque a scapito delle intese con gli italiani che erano state precedentemente sottoscritte da Olanda fa i propri interessi nazionali pur dicendosi premio prevista apparentemente una contraddizione ma in realtà
E il
Sta prendendo corpo una nuova Francia
Che ha un'identità diversa e che pone gli altri Paesi europei di fronte alla sfida di definire in maniera nuova i propri interessi nazionale
La Libia direttore come ci stiamo muovendo gli italiani non si amano appassionati tradizionalmente dalla geopolitica perché per il nostro Paese importante la Libia ci stiamo comportando adeguatamente
Bisogna riconoscere
Al Governo Renzi è poi quello Gentiloni di aver profuso numerosi importanti
Se poi si
Nella stabilizzazione della Libia ovvero di un Paese in preda alla guerra civile e e cronicamente instabile
Bisogna dargli atto di aver anche tentato di impegnare l'Unione Europea maggiori responsabilità
E aveva aperto il dialogo con le tribù libiche che secondo me è stato un risultato in qualche maniera storico per l'Italia ma anche per l'Europa identificare nuovi interlocutori dentro un Paese in decomposizione
Il punto e che tutto ciò indebolito
Dal fatto che il nostro principale interlocutore il premier al sarà decisa è molto debole e molto debole nella città che lui dovrebbe controllare Tripoli che non controlla neanche quella incalzato dalle milizie
A alle rivolte interno e non non alla fedeltà neanche delle sue tribù
E quindi
Da una parte
L'Italia e sicuramente portatrice di una strategia seria destabilizzazione della Libia ma dall'altra il suo principale interlocutore e debole
Per questo che ad un momento di chiedersi se l'Italia non debba parlare con a stare ovvero con il generale ribelle rivale di al se aveva già sostenuto dagli egiziani sostenuto dagli Emirati Arabi
Uniti sostenuto dai russi sostenuto soprattutto dalla Francia limatura
In ultimo direttore assunto la direzione della stampa dal primo gennaio del due mila sedici è un giornale che non disdegna di dedicare la seconda è la terza pagina gli esteri parecchi in parecchie occasioni questo anche l'anno
Del centocinquantesimo che risultati stai avendo le impressioni delle foto
La stampa un giornale bloccato
In questo che cioè a una forte proiezione
Internazionale sulla politica e l'economia ma anche un profondo radicamento
Nel Nord Ovest e in Piemonte in Valle d'Aosta in Liguria nelle singole province e all'interno delle singole città questa sovrapposizione
Fra identità locale e proiezione globale elemento distintivo di questo giornale che ne spiega la resilienza e la capacità di fronteggiare il meglio di altre
Una situazione di crisi di mercato e anche il successo che noi abbiamo avuto in termini di pubblico di audience di eventi di raccolta di pubblicità negli eventi che hanno accompagnato
I centocinquanta devo dire che la soddisfazione più grande è venuta dall'evento sui ci sul futuro dei giornali
Che abbiamo celebrato nella nostra tipografia
A Torino assieme direttori editori giornalisti di quaranta testate di tutto il mondo a cominciare da Jeff Bezos l'editore della o
Washington post perché è importante
Perché sono i più grandi gruppi editoriali cinque in lingua
Inglese noi libera americani e i tedeschi sono ritratte torna alla stessa sfida
Come rispondere alla sfida dell'informazione digitale salvando il futuro del giornale di carta
Il fatto di essersi ritrovati assieme attorno ai principi di Torino scommettendo sulla qualità delle informazioni il lavoro duro e una capacità di innovare l'uso delle nuove tecnologie
Mi dà speranza per il futuro soprattutto perché sono messaggi
Che i nostri lettori condividono dal dialogo tutti noi abbiamo con i nostri lettori nei singoli eventi nei quartieri di Torino nelle proprie le Province
Che io faccio ma anche nella
Le e-mail
Le conversazioni social che intratteniamo
Queste sono sfide che noi condividiamo con i nostri lettori e questa è il risultato più basso
Grazie davvero in bocca al lupo grazie a te