Mafia: singolare, femminile - Intervista a Rosy Bindi e ad Eugenio Albamonte in occasione della commemorazione del XXV anniversario della strage di Via D'Amelio

Nazionale antimafia Rosi Bindi è le Presidente dell'Associazione nazionale magistrati Eugenio Albamonte così facciamo una brevissima chiacchierata prima di iniziare a vedere l'opera teatrale di Marzia Sabella ed ricetta Brancato
Eccoci qua buonasera benvenuti Presidente due Presidenti in un colpo insieme equa allora presidente Bimbi iniziamo con l'ex oggi
Avete audito non possiamo che iniziare da questo e imprese Tura come Commissione Nazionale Antimafia Fiammetta Borsellino la figlia minore
Di di Paolo Borsellino è la prima volta che che viene sentita avete già sentito in passato Lucia ma anche il fratello Salvatore
E Fiammetta uscendo
Dalla Commissione antimafia parlando con una con i giornalisti
Avuto uno sfogo molto pesante ha detto
Sono stati buttati
Venticinque anni buttati al vento venticinque anni
Alla ricerca di pentiti ha detto lei fasulli costruiti con lusinghe o torture
Parole molto molto pesanti perché lei
Molto arrabbiata nonnulla nascosta questa rabbia perché ha detto non è possibile aspettare venticinque anni ancora non sapere la verità anche Mattarella oggi
Accese ma detto troppi errori e incertezze nella ricerca per la verità e ancora tanti sono gli interrogativi sul percorso per assicurare la giusta condanna ai colpevoli e così complicata questa ricerca della verità Presidente
Monassi era innanzitutto
Noi abbiamo espresso una grande vicinanza alla famiglia
E a Fiammetta oggi in particolare comprendiamo
Non lo stato d'animo
Abbiamo preso sul serio tutto quello che ci è stato detto in questi anni
Lei ci ha consegnato Lucia che ci hanno consegnato Rita e Salvatore e siamo stati particolarmente ci siamo sentiti particolarmente impegnati dalle parole di fiamme
Però io penso che cercare la verità significa partire dalla verità che è già stata accertata
Non direi che investì questi venticinque anni non è stato fatto nulla da questo punto di vista è vero che c'è stato un depistaggio iniziale è vero che ancora non sappiamo tutto di questo depistaggio
Leggeremo la sentenza del borsellino quater per capire se in quella sentenza si trovano tracce
Che possano chiarire questo che resta lo ha detto anche il Presidente della Repubblica sicuramente l'elemento più inquietante l'interrogativo al quaranta quando è stato dato risposta
Però è anche vero che questa
Macchinazione e questo depistaggio a un certo punto tardivamente perché se fosse stata ascoltata
La
Ilda Boccassini che aveva segnalato
Le contraddizioni di Scarantino probabilmente
Non sarebbero passati alcuni anni vanno
Però a un certo punto questa macchinazione è stata stata scoperta c'è stato un collaboratore di giustizia che si chiama Spatuzza che ha aperto
Strade che precedentemente non non erano state aperte io credo che del lavoro è stato fatto ci sono ancora molti interrogativi
Ci sono molti interrogativi che possono essere in parte chiariti in sede giudiziaria
Però dopo venticinque anni
Credo che sia un po'complicato trovare prove che sono né elemento fondante della sede giudiziaria
Ecco io penso che sia arrivato anche il momento nel quale istituzione parlamentare come la Commissione parlamentare Antimafia possa dare il proprio contributo
O possa dare dopo che si è conclusa una fase processuale
Lo possa dare nel momento nel quale anche
Altri processi penso in particolare a quello della trattativa
In qualche modo invocano anche il contributo di altre istituzioni
Una verità che naturalmente non è meno faticosa da cercare da accertare di quella giudiziaria
Perché
L'ho detto oggi anche a Fiammetta lo ripeto qui
Evitare difficile da da accertare
La tentazione della quale non possiamo mai cadere
Per chi si muove in buona fede
è di costruirne una ADarte
Perché sarebbe un tradimento come coloro che ne hanno costruita volutamente in mala fede una sbagliata
Perché anche le Commissioni parlamentari hanno il dovere di contribuire alla verità vera e non alla verità fasulla quindi non sarà un lavoro semplice però il nostro piccolo contributo ancorché alla fine della legislatura lo faremo
Magari lasceremo qualche domanda in più magari lasceremo una pista di ricerca per il futuro
Ma credo che lo faremo con la serietà con la quale abbiamo lavorato in questi cinque anni grazie tra l'altro lei oggi diceva proprio in Commissione antimafia meglio qualche domanda in più che qualche ricostruzione fantasiosa
Presidente peraltro oggi Fiammetta ha anche chiesto scusa lei visto ha detto lei chi doveva farlo non l'ha fatto agli input dati che sono stati anni nel processo per i diciannove anni e che poi sono stati assolti perché erano stati accusati ingiustamente dalla Scarantino
Paolo Borsellino
è un'eredità che lascia molto molto importante perché ormai insieme a Falcone e a tanti altri magistrati vittime della mafia sono
Dei simboli
Quale l'eredità che ci lascia Paolo Borsellino
Ma intanto è una persona
Non ce lo dimentichiamo mai un padre marito fratello
Credo che questo spettacolo si chiuderà anche
Con ricordo di un'altra donna che è una vittima di via D'Amelio come le altre che affittate a
Verso la quale Borsellino è stato un padre
Anche per le diciamo che era
Sua quarta figlia in qualche modo è per lei è stato il vero padre tanto è vero che quando l'ha persa
La perso si ammazza soluzioni
Citata dalla finestra Roma sappiamo come andrà
Ecco a me piace innanzitutto ricordare questo
Perché lo dobbiamo
Lo dobbiamo anche alla famiglia lo dobbiamo i suoi amici lo dobbiamo a luglio
Questa idea che la mafia cioè tutti coloro che muoiono per morte violenza morte violenta sono
Sono magistrati sono io giornalisti sono professori sono carabinieri
Prima di tutto sono persone sono padri sono
Madri sono fratelli sorelle sono amici e io penso che
I questa questo elemento forse molto forte in Paolo Borsellino perché
Abbiamo anche ascoltato un'omelia molto bella dal premette che
Che che c'è assente ci ha ricordato la figlia oggi perché era anche un credente io vorrei anche
Nel non perché non si dimenticasse questo Paolo Borsellino era anche un credente
E
Veritieri la sua eredità la
Più grande eredità e questa
Come quella di Falcone come quella di tutte le vittime di mafia che dobbiamo
Secondo me smetterla di pensare che sono degli eroi sono tre persone che far ce l'hanno seriamente il proprio mestiere tanto da e per questo sono morti allora per combattere la mafia bisogna che ciascuno di noi non si senta numero nove
Si senta un cittadino con la schiena dritta
Assolutamente d'accordo grazie presidente Bimbi
Presente Albamonte
Oggi
Tornando a parlare di Fiammetta Borsellino detto anche un'altra cosa
Che ci ha lasciati tutti un po'a parte sorpresi ma soprattutto dispiaciuti perché lei ha detto che
Dopo la strage sostanzialmente in modo tre persone che prima frequentavano casa Borsellino poliziotti magistrati cosiddetti amici probabilmente anche coloro che oggi continuo a chiamare Borsellino Paolo
Invece se sono spariti ha detto si sono dileguati quindi hanno vissuto una grande solitudine
Questa è
Una parte della dell'intervista che ha rilasciato d'uscita sul giornale oggi che mi ha colpito di più
Perché tutti quanti forse dobbiamo fare un po'di
Di autocritica da questo punto di vista
Come come cittadini come
Come colleghi
Fatto di ricordare vivi ogni anno anche
Viene
Avvolto in modo anche molto sentito molto in che modo commosso
Colleghi abbiamo perso in questi anni di di di impegno civile e giudiziario
Non ci deve far lasciare indietro persone che sono rimaste vive che sono sopravvissuto a questo dolore e che
Hanno
Sicuramente bisogno della nostra presenza
Al loro fianco e se se questo non è stato sicuramente noi ci dobbiamo scusare con loro verrà una mancanza di presenza umana al loro fianco
Grazie grazie a lei Presidente Albamonte lei l'ultima domanda abbiamo subito di allo spettacolo
Per i magistrati
Soprattutto dei più giovani magistrati oggi cosa vuol dire seguire le orme di di Paolo Borsellino inutile battute
Ma
Due battute due cioè una una cosa una frase di Paolo Borsellino che diceva parlato della mafia scrivere sui giornali parlatene in televisione parlare alla radio purché ne parliate
E questa idea del magistrato che è anche un soggetto attivo nella società civile che trasforma il suo impegno giudiziale professionale in un impegno civile nella consapevolezza che i poteri criminali non si combattono soltanto nelle aule di giustizia
Questo insegnamento di Paolo Borsellino si affianca o un monito che pure tutto suo quello di fare attenzione non delegare tutto quanto la magistratura
Lui diceva attenzione perché ci sono dei momenti in cui
La la la gravità del fenomeno criminale scema e quelli sono i momenti in cui ma se non si indebolisce Manzi lavora nell'ombra diventa più forte ma sono i momenti in cui
L'attenzione della società civile della politica dell'informazione scende
E in quel momento in cui i magistrati rimangono soli quello che noi dobbiamo fare in tutte queste realtà che sono ancora dei fronti aperti nel contrasto alla criminalità organizzata e non dimenticarci mai
Questo monito insieme all'altro insegnamento col di fare militanza civile
Grazie grazie alle presenta al bar Monte grazie alla Presidente Bindi