Popolari al bivio

Vi è stato
Gentilmente richiesto di coordinare l'ho fatto con molto piacere questo incontro
Che sarà aperto
Presidente ceco limita
E a cui
Interverranno
Angelino Alfano Giampiero D'Elia Lorenzo Dellai le per evitare e Marco Follini
Non necessariamente in questo ordine
E in cui
Tema è credo di grande interesse in questo momento della
Della vita nazionale non è un incontro nostalgico per ripensare
Alla democrazia cristiana dei tempi andati
O perlomeno non è un incontro principalmente nostalgico è una
Riflessione
Sui tempi attuali
E su perché mio così rendendo io sul perché alcuni valori di fondo politici di fondo che
Hanno rappresentato lasse
Su cui
Un partito importante come devo essere istriane che fu il baricentro della Prima Repubblica quei valori oggi sono
Abbastanza dispersi
Mi sembrano quasi
Sembra quasi che non sia possibile immaginare di ricostruire su questi valori
Un nuovo per il centro di un sistema politico come quelle che
Qui viviamo che e pieno di zone d'ombra diciamo
Questi valori sono fondamentalmente il rispetto della libertà
Dell'uomo centralità dell'uomo nei suoi diritti
E al tempo stesso
Un'idea forte
Dello stato sociale
Quindi l'economia sociale di mercato e di un sistema politico istituzionale
E serve lo stato sociale
Questi valori non è che non esistono più però non vedente mente non sono la base non riesco a essere la base l'asse portante
Di un nuovo baricentro costruito su di essi
La difficoltà delle forze e si richiamano a questi valori e anche a una tradizione politica veramente su principalmente alla posizione politica di essere protagoniste nella vita pubblica oggi eh un tema
Di grande interesse ed è forse una delle cause
Della difficoltà di ricostruire un sistema
Che abbia
Una sua logica e che non si è esposto a forti
Ravvicinati traumi
Bene che io credo che su questi temi si possa cominciare a riflettere ed è la parola per l'introduzione dal Presidente De Mita
No
Io ringrazio Forlì
Perché da quando lo leggo e lo leggo quasi da quando siamo nati
Ebbene sì noi corre pubblica
Con i repubblicani eravamo un partito solo
La Malfa guidava
Voi aiutavamo
Rafforzarsi
La differenza
Della lettura che qualche volta si dà
Per comparsa anche
Nella domanda e di alcuni giornalisti ma la Democrazia Cristiana
Io do una lettura storica non riguarda la democrazia
Sposto soltanto il punto di inizio della storia
Perché
Noi siamo andati avanti dalla fine
Degli anni Ottanta in poi i immaginando
Che il sistema corrotto il corrotto per colpa della Democrazia Cristiana andava purificato per d'intervento dei magistrati
Io che ho vissuto
Quel pezzo di storia poi ho continuato a pensarla annullo vissuta da protagonista come allora
Io do una lettura diversa
Della storia
Che è stata fatta
Perché la crisi non fu per ragioni
Di correttezza nella gestione apro una parentesi brevissima
Se i dati che abbiamo a disposizione cioè il margine di corruzione di allora che la corruzione dilagante di adesso
Qualche interrogativo ci dovrebbe essere io nella mia testa conservo la convinzione
Che l'ultimo passaggio
Dell'evoluzione della democrazia in Italia la costruzione dell'alternanza
Non ci riusciremo io dico non ci riuscimmo pur essendo stata tra coloro che la qualità
Non ci riuscimmo
Perché nella opinione berlingueriana
L'alternanza lo nega l'alternanza tra forze politiche
Ma lei la la costituzione di un largo movimento di solidarietà per realizzare un comunismo riformato questa un po'la verità
Quali le difficoltà dell'epoca qui tutti si sono aggrappati l'uccisione di Moro indubbiamente l'uccisione di Moro pesa moltissimo
Sulla vicenda storica del nostro Paese se ricordiamo
Che nella approssimazione istituzionali dell'epoca Moro era
Il vero capo dello Stato punto di equilibrio della democrazia nel nostro Paese
In un momento di grande delicatezza di scontro sociale
Di presenza di movimenti ribelli visti ICI non secondaria e siamo andati avanti io
Come dire
Ho fatto riferimento all'ipotesi possibile ma poi registro la storia
Perché le storie sulle cose che si accadono non sempre le cose che si pensa
Potremmo dire che anche nella vita delle persone capita così
Solo che
La lettura che è stata data
Di ieri una sorta di correzione della corruzione imperante con l'operazione che esca facciata la Democrazia Cristiana e le reti
Partito più grande mai partiti dell'alleanza di centrosinistra all'epoca poi avremmo avuto un divenire Bottura curioso
In un qualche modo
Dopo abbiamo giocato su un equilibrio politico Mimì incerto
Perché fu intenda da
La
L'alternanza ma l'alternanza
Non nell'accezione vera dal punto di vista culturale storico e istituzionale
L'alternanza comuni minuetto uno vinceva
Facevo il primo giro e poi ci si rendeva conto che non funziona
Ma tornava l'altro
Che si era opposto e aveva censurato il cattivo esempio di chi l'aveva preceduto ma ripetendo le stesse cose con lo stesso ritmo con lo stesso risultato
Vent'anni via l'alternanza
Hanno registrato un dato che
è scomparsa
Dalla curiosità degli osservatori che il nostro Paese
Col Governo dei democristiani che era annullarli analfabeti non erano colti
E io che non avevo quell'opinione adesso ho la sensazione di avere una grande prova
Perché ricordando che i gruppi dirigenti dell'epoca e vedendo i gruppi dirigenti dentro ce ne sono più vedendo quelli che rappresentano vorrebbero rappresentati i gruppi dirigenti la differenza enorme
Lo dico perché in quest'ultimo periodo andando in giro la curiosità crescente di ieri lei diceva che l'assenza
Dalla costruzione di equilibri politici diversi poi vedremo se possibile costruito per ornare una sensibilità
L'opinione
Ma è un po'nostalgica un poco non sapevo Lezza dell'errore compresso
Vendetta vent'anni di Governo più di vent'anni di Governo democristiano il Paese cresce
Non è mai cresciuto tanto
Cresciuto in maniera esponenziale
Peccato che non c'è la Malfa si sarebbe compiaciuto perché lui era sembra preoccupato che cresceva poco e invece voi scopriamo che cresciuto tanto
Ed è cresciuto quando non era cresciuto mai
Nella fase
Dell'avvento bella
Pulizia della responsabilità delle capacità di governo non mi pare che negli altri inventando il Paese sia cresciuto
Se va bene si è fermato
Ma quando in una comunità anziché crescere c'è l'arresto e e uno
Come dire una difficoltà difficilmente superabile
C'è una novità
Nell'alternanza perché non abbiamo coesione di partiti abbiamo
L'Ulivo
Che era un cesto più che un pensiero
Colombo persone capaci di governo ma che raccoglievano forze politiche diverse
Gli ex comunisti degli ex democristiani erano distinti L'Ulivo era una sorta
Come dire
Di riferimento degli sollecitazione tutto caricato sulla intelligenza di governo di un uomo come Prodi che è stato homo di governo capace
E
Rutelli
Che è stato il primo più questo lo possiamo ricordava ormai non c'è politicamente perché credo che faccio civile alla
Io ero
A a Lussemburgo e Strasburgo è un giorno mi chiama
E mi chiede di aiutarlo a ricostruire o meglio
Continuare la storia democratica cristiana in maniera diversa e non c'era bisogno di dirlo perché la democrazia cristiana non era una posizione ideologica la Democrazia Cristiana
Era una virtù
Spesso esercitata con qualche rischio ma una capacità di governo
La conoscenza della complessità delle situazioni non li portava alla semplificazione dei matematici ma alla grande attenzione a recuperare le condizione di trasformazione di crescita del Paese
L'operazione autonomia dei democristiani fallire
Vuol dire che sono più prego
Il Consiglio
Ci fu una grande battaglia credo una delle poche battaglia democratica all'interno delle forze politiche i democristiani si riunirlo discussero rivendicarlo nostro la facoltà
Di presentarsi da soli
Alle
Nella lista proporzionale nei collegi maggioritari no perché chi ci andavo alla maggioranza Mario dello per la parte
Proporzionale di candidarsi da soli ci fu uno scontro probabilmente uno dei pochi scontri politici dell'epoca perché poi non ne ricordo più
E a quel punto i prodiani ruppero prodiani ruppero insomma lungo formalizzata la rottura ma avvenne di fatto e sorse un problema sorge un problema
Ken pur risotto perché
Fu fatto sapere approdi
Che se lui era candidato mera candidato della coalizione nel caso i prodiani avesse rotto lui non è la più il candidato della coalizione e io che
Come dire
Vivendo generoso quando non è necessario Bissi Barbetta riconosciamo lì anche la facoltà di fare le primarie perché questa illusione che le primarie siano l'istituzione della democrazia
E è cominciata a loro e ed e ci sarebbe da riflettere perché le primarie contano ma non rappresentano stiamo attenti a a non fare confusione e Prodi che
Evidentemente un qualche desiderio di fare il Presidente del Consiglio ce l'aveva accettò i prodiani rientrarono e facemmo le primarie grande sorpresa il risultato di quelle primarie
Perché io ricordo che abbiamo chiuso la campagna elettorale a Napoli e c'era quasi un morto io nessuno parlava ci aveva la consapevolezza
Di una scarsa partecipazione invece la domenica successiva l'afflusso elettorali e fu un notevole
A all'una l'una e mezzo i dati dava hanno già un partecipante al voto ogni milione un milione e mezzo di persone a quel punto Rutelli mi chiama io ho fatto sempre
Il consigliere però poi il gol il Consiglio non sempre vengono accettati per intero allora lui dice io adesso vorrei fare una dichiarazione perché
E dice perché non vorrei che sorgessero problemi allora io faccio una dichiarazione che dobbiamo fare il Partito Democratico ascoltate Rutelli pensa di fare il Partito Democratico
A tre condizioni la prima la collocazione sul piano internazionale non a sinistra
La seconda era un giudizio di moralità espresso da Rutelli era abbastanza
Come vive frettoloso la terza condizione che il Partito Democratico si sarebbe fatto se lo faceva lui
E allora io gli dissi siccome non te lo fanno fare parla pure dal
è così perché ha fatto la dichiarazione penserete fatte il Partito Democratico fatta per paura del prevalere dell'Ulivo nonno quali siamo andati avanti
E questo Partito Democratico in realtà non è stata accompagnato in nessuna parte da una riflessione
Dunque una riflessione a delle sono nel Consiglio nazionale della Margherita dove sempre io dissi che io non ero favorevole a quest'operazione
Perché mi sembrava una cosa frettolosa e mentre la cosa necessaria era far crescere la solidarietà tra i due movimenti però mi venne divide che siccome insomma
Se ci si scaldava pensare qualche pensiero ce l'avevo io dissi pure come secondo me si sarebbe potuto fare
Qui siamo andati avanti senza mai discutere che cosa fosse il Partito Democratico quindi nessuna sede sosta difatti congressi tutti frettolosi tutti preoccupati di avere ruoli si è fatto il Congresso
E poi il Partito Democratico è stato
Dato a Veltroni l'incarico di fare il Partito Democratico e il Partito Democratico nella versione prodiana era un partito maggioritario
Che per me e una dizione impropria e come dice io faccio un figlio cresciuto no fa il figlio e poi di vedere se cresce
Il risultato non fu negativo ma non può neppure la legittimazione di un grande partito maggioritario lui opportunamente si dimise e il risultato è stato l'avvenuto
Di un fiorentino
Per purtroppo nella tradizione fiorentina cioè quelle dei medici e quella dei Ciompi
Tutti i fiorentini sono ma la distinzione notevole
La direzione del partito non è che abbia avuto grande pensiero
La rottamazione non è un pensiero
L'approvazione può essere anche un'operazione necessaria se spiegata ma la rottamazione come principio perché insomma nella saggezza popolare alcuni colletta miglioreranno morti muoiono
è invece è stata fatta una specie
Adesso
L'uscita belli essi praticamente sono usciti i diessini dal PD quelle che ci rimangono ci stanno male
Quelli che sono usciti per la verità sono stati cacciati perché nessuno li ha trattenuti si raggruppa lo non lo so sembra annoi i naufraghi che sbarcano o da qualche parte
Debbono prepararsi
Dall'altra parte
Questo che rimane io ho come dire ho seguito la storia della democrazia in Italia ma il raccordo e
Dati ieri intelligente è stato fatto sembra per convincere mai per escludere
Non ci fosse stata questa grande intelligenza per ricordo una per tutte quella di Moro Moro per fare il centrosinistra convinse tutti i deputati della Democrazia Cristiana
E quando o un deputato vigenti
Per cortesia Moro vuole vota a favore di sé notturno sennò sembra che vorremmo
è la stessa cosa ha fatto in una previsione dell'accordo con i comunisti viceversa questo a una sapienza
Innata che non sempre manifesta per la verità perché parla troppo velocemente recita fa statistiche io ricordavo l'insegnamento di Moro la
Politica nonne una ride leggo di cose da fare
E un pensiero che crea le condizioni perché ci sia l'azione allora a questo punto credo non lo so quale la vostra sensazione che la lettura
Che
E la radiografia della situazione politica del nostro Paese non c'è più il bipolarismo tanto declamato c'è questa pluralità di posizioni
Ci sono i Grillini
E io leggo la posizione dei Grillini nonno per le cose che si raccontano sui giornali adesso chiamano anche i tecnici della finanza Moro diceva
Che questi sono bravissime spiegabile dopo quello che non non doveva accadere o quello che è accaduto e non doveva accadere e la politica credo che crea queste condizioni voi dall'altra
Non c'è una sorta di
Maggioranza di centrodestra
Qui data interno dica da farlo povero tetti guidata da Berlusconi
Io nei confronti di Berlusconi insomma non ha avuto mai simpatia non ha avuto neppure antipatie non ci siamo trovati
Anche perché posso dirlo non vi sembri strano
Mia madre che seguiva la politica più di quanto io non immaginarsi era morto quando c'era stato questa evento per un giorno io data casa da Roma e mi chiede
Che succede e io per non brevissima non è che il
Si capisca che anche e né mi dice va bene o male perché pensavo che io mi fossi rimbambito
Ma mentre mi alzavo
Mi disse però o Berlusconi mai
Che una cosa che mi è rimasta mia madre insomma
Aveva novantasei novantasette anni quanto messo questo beh allora
Il mio rapporto con loro questo centro destra fittizio
Non mi ha mai persuaso io non ho avuto mai tentazioni e dire che io non sono un estremista io gli ho avuto sempre una posizione delle stelle a quella della democrazia
E allora di qua e prevedibile una maggioranza
Voi Berlusconi che è bravo da una parte prevede una maggioranza da una parte all'altra quindi ne fa due immediata danno sbagliare
Dico qua ci sono due pezzi del PD che si fronteggiano
Non rendersi conto che questa frantumazione rischia di portarci
Dei credo che sia una cosa sbagliata
Allora mi capita di dire Corno le vecchie letture
Nella pubblica opinione
Io posso sbagliare sono sensazioni in politica
Le sensazioni non determinano i processi però aiutano a capire
Non c'è una sorta
Dino nostalgica della politica e nella storia della democrazia italiana la nostalgia della politica Quinci de anche se non soprattutto con la Democrazia Cristiana
Allora attenti
E finisco l'introduzione
Andare all'elezione con l'illusione
Perché ognuno vuole farla vista da solo non vogliono far neppure le coalizioni
Quando sento che non vogliono far le coalizioni prima perché le vogliono far dopo per negoziare
Viceversa Moro quando voleva farle con le audizioni le faceva prima raccogliendo il consenso positivo ma anche il dissenso motivato questo
Qual è la logica di immaginare che è un partito che fa i salti in alto ha vinto la gara
E ignorando che il partito che fa il Seltin alte può vincere la gara mette gli esclusi insieme e che fanno tombola
Allora se così e io credo che sia così allora una voce
Un recupero di una cultura
Radicalmente democratica che ha avuto la percezione della dimensione internazionale della politica
Non dimentichiamo eleva dimensione internazionale della politica
Lo dicevo poco prima con lui
è stata la grande lezione Degasperi Anna
La politica ha bisogno del respiro lungo uno del desiderio ovunque del respiro lungo per poter agire e il ruolo della Democrazia Cristiana nel processo di integrazione europea
Non è stato mai gli un ruolo di potere è stato sempre una guida di intelligenza non a caso nel dopoguerra nessun democratico cristiano rivendicava ruoli
Ma i ruoli dei Democratici Cristiani e l'Europa è stata amplissimo
Hanno avuto ori conosci venti vari hanno avuto capacità di mediazione
Si sono mossi per risolvere i problemi mi verrebbe da dire Gentiloni che poi non era democratico cristiano in un certo senso da vivendo questa stessa condizione allora dico
A a voi a voi che siamo stati democratici cristiani
Perché non riflettere
Non lo dico non non vorrei apparire perché non cominciare a riflettere recuperando la tradizione di un grande partito popolare
Perché la politica e pensiero
La politica comunicazione furba non a risultati e la mia impressione è che non dovremmo fare una grande fatica perché il ricordo di questa grande storia
Che non faceva norme lotta amava nessuno anzi faceva rivivere pure qualcuno che non ce la faceva
Non sempre quando non era opportuno ma mai la emarginazione dei gruppi dirigenti all'interno di una grande forza politica democratica
La seconda
La elezione sul territorio bello nera un incarico
La elezione dei rappresentanti del territorio era una istituzione che si raccordato al potere centrale adesso abbiamo il deserto
Sul territorio c'è il deserto le istituzioni locali sono senza mezzi e con classi dirigenti non sembra adeguate e l'accentramento al vertice non dà più la speranza ma del resto è uno che governa tre anni
E dopo vuole fare la rivoluzione non mi pare che meriti fiducia
Primo Governo De Gasperi e duro meno di tre anni e eppure era De Gasperi e Stato credo il Presidente del Consiglio che ha avviato la crescita della democrazia in Italia
Allora
Perché così vi spiego anche questa seconda iniziativa Riommi per la verità neo assunto uno solo
Rispetto a questa condizione che non mi convinceva disse agli amici di Napoli vorrei fare una chiacchierata non non avevo o invenzione e non ho
Nonno minimamente come dire invenzione operative con la mia preoccupazione e discutere l'ho fatto colui che all'inizio l'ho portato in un Comune della Provincia dove hanno stravinto
Di Salerno mi resi conto che non mi pigliano ma le parole per cui si poteva anche fare
L'abbiamo scambiato opinioni poi si è detto perché non continuare in questo tipo di riflessione come dire non no io non minimizzò
Dalla mio punto di vista è il punto delicato per cui poi si può progredire e allora perché quelli che sono stati formati a questa grande cultura
Che hanno messo da parte ma non hanno rinnegato non un provino il modo di incontrarsi e discutere poi si vede
Perché per decidere che fare c'è bisogno prima di un pensiero che ci aiuta a fare
Visto che i perfetta ha avuto la cortesia divenire io mi aspetto da voi ieri crollo
Dite che e quasi vero
Per ora perché poi se è vero vediamo come continuare grazie
Zini che diceva l'altra storie e pensiero e azione ecco oggi più che l'azione o perlomeno prima relazione c'è bisogno di un pensiero cioè di una visione
Sono i procederemo in questo modo
Darò la parola Marco Follini poi a Giampiero Dalia Lorenzo Dellai due per limitare la conclusione del di questo giro Ministro Alfano per poi restituire la parola
A Presidente De Mita ecco
Ma venendo qui riflettevo su un curioso paradosso perché
Tutti noi
Siamo stati democristiane
Siamo democristiani parliamo al presente
E tutti noi abbiamo diciamo una attitudine alla tradizione una memoria di governo
E tutti noi siamo anche diversamente collocati nell'ordine politico esistente
Però dominati da un sentimento di inquietudine di contrarietà per come vanno le cose nella politica italiana
E allora credo che dobbiamo partire da una riflessione
Sui caratteri che la modernità assuntore
Negli ultimi
Venti venticinque anni
Noi abbiamo costruito
La idea della politica disegnando due coordinate
La prima coordinata ma la prima
De Rita che è stata diciamo considerata quasi alla stregua di un dogma
Recita
Conta solo la leadership la politica è una disputa tra le persone non è un confronto di idee
E l'obiettivo della politica e la soluzione dei problemi della politica consiste nella scelta di un capo
Si tratta di incoronare un soprano
Questo è stato il primo dopo ma di quella che convenzionalmente chiamiamo la Seconda Repubblica
E a questa verità se sono uniformati coloro che l'anno forgiata e anche
Molti di coloro che l'hanno subita
La seconda coordinata il secondo assioma recita la novità
è di per sé una virtù è un merito
Ora naturalmente non voglio frustrare diciamo la la l'ambizione di un intero Paese a cambiare le cose
Però
è del tutto ovvio che ci sono novità che migliorano l'ordine politico e novità che possono anche peggiorato
E questo culto della novità questo inseguimento dell'innovazione
In territori sempre più improvvisati sempre più discolo messi dalla storia dalla tradizione dalla memoria
Io credo che non abbia portato fortuna al nostro Paese
Però
Queste due verità sono state martellate quotidianamente nella testa di ciascuno di noi sono diventati un luogo comune
E hanno condizionato profondamente lo scontro politico che è avvenuto negli ultimi venti venticinque anni qual è l'esito
Di questa traversata
Di questo cammino che si è svolto all'interno di queste coordinate
Noi oggi ci troviamo con
Tre destra
Destra in Italia sono tre
Cioè la destra semplice rozza fino alla brutalità di Salvini
Che è quella che si spiega con meno fatica e che rischia di incrociare sui temi dell'immigrazione un consenso più largo
C'è
Come diceva prima Ciriaco la la destra di Berlusconi che se vogliamo è destra più per il suo passato che per il suo presente ma Berlusconi si trova in una condizione paradossale perché
Per svolgere il filo che la sua politica attuale deve disfare
L'impresa che ha fatto nel novantaquattro con la sua discesa in campo allora travolto ogni confine tra il centro la destra e oggi
O sperare di giocare una partita di qualche significato se in qualche modo quel confine lo ripristina
Ma
Collochiamo pure Berlusconi dove è sempre stato dove dice di voler continuare a stare
E poi c'è la destra di Grillo che è una destra teatrale una destra mascherata camuffata
Piena come dire di trovate di fantasia
Che non riescono però a nascondere il fatto che sui temi fondamentali Grillo sceglie sempre
Una posizione che è intrisa di un populismo che
Naturalmente inesorabilmente porta a destra
Dall'altra parte noi abbiamo due sinistre abbiamo visto che
Sabato scorso quando è stato
Se le sono date di santa ragione
Ma
Si sono diciamo confrontati avversati su chi dei due
Tra Renzi il movimento di Pisapia rappresentasse meglio l'idea di sinistra io ho avuto la pazienza sabato mattina di ascoltare Renzi per intero
E l'asta che
Che diciamo campeggiava in tutto il suo ragionamento è
Noi siamo la sinistra la sinistra vince soltanto se dare tanto a voi
Quell'altra cosa che si farà tra qualche ora in un'altra città rischia di pregiudicare le sorti magnifiche e progressive di una sinistra di governo d'altra parte Renzi anche qui mi riallaccio a quanto diceva prima Ciriaco
Ha portato il Partito Democratico nel Partito Socialista Europeo cioè ha fatto un'operazione
Che Bersani non aveva neppure immaginato di fare e queste cose hanno un significato producono delle conseguenze
E poi c'è
La sinistra di piazza Santi Apostoli diciamo uno schieramento di una di una certa ampiezza che ho visto vada Carra Fratoianni intende diciamo una sorta di
Grande coalizione della sinistra
E
Diciamo tra tra nostalgiche cuori gettate oltre l'ostacolo l'idea che la sinistra debba riprendere tracciato identitario
E che
Farlo appunto con
Le caratteristiche di diritti sobrietà di misura di gentilezza che sono proprie di Pisapia possa aiutare ad allargare l'area di consenso
Ma
Tutte queste forze che ho elencato in maniera diciamo un po'tediosa sono tutte forze che si collocano all'interno di campi ben delimitati
Sono Testore e sinistre quand'anche cercano consensi trasversali
E in questo panorama qual è il punto di maggiore difficoltà che come dire agita un poi somme di tutti noi che
Non c'è il centro
Cioè che non c'è una forza di tessitura di raccordo di di
Capacità di interpretazione pluralistica del Paese
Nessuno di noi ha la nostalgia del passato nessuno di noi immagina di rifare la DC nemmeno di tanto meno di fare una caricatura della DC
Però
C'è un merito che onestamente io credo debba essere
Riconosciuto i democristiani per quanti difetti possiamo aver avuto e cioè quello di essere stati
Diciamo
Gli interpreti di un
Tentativo l'unico che almeno in parte riuscito di unificazione politica e civile del Paese
Dopo di allora tutte le forze che si sono avvicendate dalla sinistra di Occhetto a Berlusconi fino a Renzi sono state forze di visive sono state forza che non hanno avuto capacità di includere o meglio che non si sono poste il problema di includere
Perché sono forze che hanno aderito a quei paradigmi che cercavo di dire all'inizio cioè la leadership prima di tutto e la novità come salvezza della politica
Perché in questo ordine
Il centro segna oggi
Un momento di difficoltà io credo che la ragione stia nel fatto
Che non è stata fatta un'azione sufficientemente convinta vigorosa forte
Di contrasto di quelle false verità dico diciamo aderendo al linguaggio del tempo che hanno dominato la scena politica noi avremmo dovuto dire poco dire tutti noi
Dire con più forza e immaginare un ordine politico fondato su quelle coordinate fondato sull'idea come dire salvifica della leadership del nuovismo ci avrebbe portato fuori strada
Perché su quel terreno
Tutto quello che noi abbiamo imparato nella nostra esperienza politica non serve quasi più
Tutto quello che noi possiamo portare in dote al Paese in termini di tessitura di cucitura di raccordo non serve più
E il paradosso è che viene meno questa funzione di aggregazione nel momento in cui il Paese diviso come mai prima d'ora perché tutte le distanze sociali geografiche generazionali
Tutte le differenze sono diventate stridenti e manca una forza capace di coesione
E però questa forza avremmo dovuto tutti noi che siamo qui cercare di interpretarla perché non ci siamo riusciti perché oggi
Tutti i dati dei sondaggi che non magnifico
Da cui non voglio neppure farmi spaventare però registrano una difficoltà di questa posizione probabilmente perché questa
Posizione che tutti noi qui in qualche modo interpretiamo
Ha mancato l'appuntamento fondamentale che aveva davanti a sé cioè quello di contrastare
Un clima politico culturale che ha preso piede che è diventato una verità diffusa e che come dirà improntato largamente la destra la sinistra
Sarà e anche quanti si muovono in maniera trasversale rispetto alle categorie tradizionali di destra di sinistra allora io penso questo che
Noi dobbiamo fare oggi una grande battaglia
Come si sarebbe detto un tempo pre-politica una grande battaglia culturale una grande battaglia
Che muova all'assalto di pregiudizi luoghi comuni che hanno avvelenato la condizione politica del Paese
Io
Non parlo con
Milioni di persone
Ma sono
Sempre stupito dal fatto che ogni volta che mi capita di parlare di politica con persone che
Hanno suppergiù le stesse idee
Questo sentimento di scoramento di scontentezza di malumore
Verso tutto quello che ci è capitato in questi anni
Diffuso a macchia d'olio e e e però nonostante questo
Continuano a mettere radici movimenti e progetti
Che
Cavalcano continuamente gli stessi argomenti
Mi pare un po'la condizione di quando
In un film del del del terrore capita
Che la vittima
Cerchi
Qualcheduno che la protegge la si affida alle cure
Di questo qualcheduno e poi mano a mano che il film procede si scopre che in realtà
Quello che dovrebbe proteggere l'assassino sotto mentite spoglie noi dove siamo in questa condizione
Noi
Abbiamo una malattia civile assumiamo dei farmaci che non solo la cura giusta siccome la cura non funziona decidiamo di assume ore ancora maggiore quantità di quegli stessi farmaci che ci fanno stare male i cento ossia no allora o noi partiamo all'assalto
Delle due dei due bastioni fondamentali su cui è stata costruita l'idea di una seconda Repubblica il liberismo il nuovismo oppure non andiamo da nessuna parte allora la domanda che faccio a me stesso tutte le persone che sono qui
E la domanda diciamo che
Secondo me sollecita una risposta anche
Di un ragionevole ottimismo non è una domanda che nasce
Cominciamo dal
Dal sentimento dalla sconfitta anzi
è un tentativo di venire a capo della difficoltà in cui ci troviamo a domanda è siamo in condizioni di muovere all'assalto di questi pregiudizi siamo in condizione di dire che i monumenti eretti in questi vent'anni alla leadership di Berlusconi e poi di Renzi non hanno funzionato neppure perché ha votato per Berlusconi e per rendere con tanto entusiasmo perché questa è la radice del problema siamo in condizione di dire che non tutte le novità hanno un segno positivo e che comunque la storia procede con una sua inesorabile continuità e i fili della memoria vanno ri annotati ecco se abbiamo il coraggio di fare questa battaglia anche un po'controcorrente
Io penso che uno spazio per questa opinione per questo punto di vista ci sia
Però occorre crederci fino in fondo e occorre avere la capacità di sfatare luoghi comuni che hanno lungamente ammaliato la pubblica opinione e che oggi una parte della pubblica opinione sta cominciando a rigettare
Proponendo stanziamento una battaglia culturale che però è anche una battaglia politica i due livelli si incrociano
E
Dire battaglie politiche c'è pure le questioni dell'idealismo nuovismo significa anche
Porre la questione se non sono stati commessi anche degli errori nella presenza pubblica o di governo delle forze che si richiamano a una certa tradizione democristiano centrista che dir si voglia
Quindi su questo poi sentiremo anche il Ministro Alfano adesso darei la parola Giampiero D'Alia prego
Grazie intanto ringrazio il Presidente De Mita per
L'invito e il tema di questo incontro e la riflessione che
Presidente De Mita ci invita a fare
Sostanzialmente su che cosa fare
Noi che abbiamo e proveniamo tutti da una storia da una tradizione che ci ha visto anche insieme in determinati
Se vogliamo prendere una strada se vogliamo chiudere la nostra esperienza cosa vogliamo fare intanto io penso che
Alla visione di un dei bivi ove ottimistica
Perché oggi diciamo siamo davanti a un quadrivio più che a un bivio per come è messa la situazione Risi del democrazia rappresentative della credibilità delle istituzioni democratica
Questo
è un tema
Che potremmo sintetizzare in questi termini oggi la democrazia
Si riduce
Ad una tecnica di governo e la politica a un bene di consumo la storia anche recente non solo recente di questo Paese non più recente di questo Paese
A sostanzialmente latte realizzato il ruolo e la funzione della politica
Che ha prodotto la più grande crisi di classe dirigente di credibilità della classe dirigente dell'intero Paese non solo di chi esercita una funzione pubblica ma anche di chi
Rappresenta quel mondo dei corpi intermedi e associativi e rappresentativi delle categorie imprenditoriali e sociali che vive lo stesso tipo di crisi
E guardate che oggi la questione molto più grave perché non è vero che
Il bipolarismo non e non l'abbiamo vissuto nel nostro Paese noi dalla
Dalla nascita della Repubblica fino al due mila tredici abbiamo vissuto stagioni di bipolarismo
Il bipolarismo entri in crisi nel due mila tredici ci sono delle responsabilità ben precise
Abbiamo avuto un bipolarismo senza alternanza anche per ragioni storiche che ricordava il Presidente De Mita fra la DC il Partito comunista
Abbiamo avuto un bipolarismo abbiamo avuto una democrazia finta dell'alternanza senza bipolarismo dei contenuti perché si son fatte nella seconda Repubblica
Alleanze per vincere le elezioni che poi alla prova del Governo hanno fallito perché perché conteneva Nietzsche tutte le contraddizioni
Nel senso che chi vinceva le elezioni aveva all'interno col sistema maggiorenne maggioritario la maggioranza all'opposizione
E perché sia interpretata in maniera distorto il senso
Maggioritario democratico del ruolo delle istituzioni perché chi vinceva
Prendeva anche le presidenze delle due Camere e cioè c'era una logica maggioritaria che si è trasferita anche nelle istituzioni che avverrebbe dovuto essere
Configurata in maniera diversa ma perché noi viviamo questa stagione perché
Nel due mila undici due mila dodici quando cade il Governo Berlusconi e si dà vita al Governo Monti
E lei li che diciamo tramonta il bipolarismo cosiddetto della Seconda Repubblica così come lo abbiamo conosciuto
La responsabilità dei vecchi schieramenti di centrodestra di centrosinistra hanno prodotto il risultato di portare cinque stelle al venticinque per cento cosa che nessuno immaginava a quella data che potesse succedere nel nostro Paese
Perché non hanno fatto l'accordo e non hanno consentito di fare l'accordo sulla legge elettorale parlo della legislatura precedente e hanno fatto saltare l'accordo
Al Senato ricorderà Angelino sulla riforma costituzionale
Il quello ha creato oltre alla crisi economica che ha disarticolato la base sociale l'organizzazione sociale ed economica del nostro Paese hanno fatto saltare
Tutte le hanno fatto saltare il nostro sistema sociale la nostra crisi identità che la crisi entità di tutti i movimenti politici italiani e non solo nasce dal fatto che non abbiamo una base sociale di riferimento perché la base sociale gravemente profondamente cambiata perché la crisi economica trasformata
Dici
Era il partito del ceto medio italiano anche il centrodestra per un certo periodo è stato
E come dire in movimento politico che più ha rappresentato diciamo così quei ceti produttivi che erano stati
Messi fuori dal circuito economico per ragioni fiscali di di di e della globalizzazione tutto quello che vogliamo tutto questo è venuto meno perché la crisi economica che noi abbiamo vissuto in modo profondo dal due mila sette due mila otto
Al ai al due mila sedici in modo particolare due mila diciassette ha sostanzialmente mutato in profondità il sistema sociale che oggi la politica non è in condizione di comprenderlo e di rappresentare
Allora il primo punto su cui
Cogliendo e siamo invito del Presidente De Mita ad una riflessione su cui noi dovremmo cominciare a confrontarci e riflettere seriamente
E questo
Esisteva un'emergenza democratica del nostro Paese in Europa sì esiste perché son saltati i sistemi di rappresentanza tradizionale noi non siamo nella condizione non siamo stati nella condizione di organizzarne dei nuovi
Perché la democrazia plebiscitaria delle primarie e un surrogato della democrazia rappresentativa e qualcosa di diverso dal populismo ma e
Una
Ecco e un'aspirina non è un antibiotico forte
Alla crisi di rappresentanza politica nel nostro Paese
E poi c'è il tema dell'Europa oggi
Leggiamo che anche i Grillini stanno rivedendo la loro posizione la lega Giorgetti e così via il tema centrale su cui noi abbiamo avuto una grande timidezza noi in questi anni perché poi questo è il paese anche del conformismo sulle cose
Io ci anni fa Marco Follini ricorderà
Tutti parlavano della devolution del federalismo e così via e c'era questo conformismo nel Paese
Anche
Nella pubblicistica di questo Paese anche la più qualificata
Per cui tutto doveva essere visto in chiave della
A
Dell'autonomia spinta della separazione della secessione tutte le discussioni che all'epoca si fece vede soltanto di tutto quello è stato che questo Paese è cresciuto in termini di spesa pubblica improduttiva
Negli ultimi
E dieci anni
Quindici anni
In una roba che è stimabile in circa il tre per cento del PIL
Tutto questo non ha prodotto un efficientamento del sistema dei servizi e di bisogni di soddisfacimento dei bisogni delle persone delle famiglie ma prodotto ancora di più un sistema di inefficienze di corruzione
Questo è un tema quello dell'Europa e quello della governance dei modelli di governance istituzionale il nostro Paese su cui un'area culturale politica come la nostra dovrebbe fare una riflessione profonda comprendendo la difficoltà del momento perché son cose che in centoquaranta caratteri neanche
Diciamo
L'estensore della Treccani riuscirebbe a fare
Perché la differenza tra noi viaria popolare diciamo così senza
I tecnici popolari genere ecco non volevo esportare acqua antipasto bottino ma e i populisti è che tutti trattiamo temi che sono oggetto di
Allarme sociale migrazione terrorismo welfare sicurezza e così via che sono temi chiasso che affronti in chiave europea ma la risposta che a questi temi si dà è una risposta diversa non c'è una risposta semplice problemi complessi
Le risposte semplici che chi è stato al Governo beve la lega su questioni complesse hanno prodotto risultati devastanti fu introdotto il reato faccio un esempio reato di immigrazione clandestina
Che doveva risolvere il il problema dell'emigrazione fuori introdotto dal Governo del centrodestra dell'epoca fu introdotto un regime ulteriore m'interessa elettivo per l'accoglienza con i CIE che prevedeva un un obbligo di permanenza in questi centri per i migranti addirittura di diciotto mesi quasi che fossero al quarantuno bis
E tutto questo quale risultato ha prodotto alimentato una suggestione ma non ha risolto un problema allora la questione democratica che anche la questione europea
E credo che sia il punto da cui noi dovremmo partire perché questo è collegato anche il tema la discussione sulla legge elettorale noi siamo sempre stati
Sostenitori del proporzionale per tantissime ragioni perché promozionale strutturalmente quel sistema che coinvolge di più e ampia la partecipazione della gente alle istituzioni
Ma
La riflessione che dobbiamo fare e un proporzionale senza partiti
Cioè un proporzionale senza i partiti come il nostro costituente le aveva immaginato
E un proporzionale
Che un sistema elettorale solo a livello nazionale mentre poi nei Comuni nelle regioni votiamo e con sistemi maggioritari tirando ci dietro le contraddizioni di coalizioni che sono finite in questo Paese di centrodestra di centrosinistra e che vengono tenute su
Solo per ragioni di fiction
Alimentando i grilli ISMU
Deve farci riflettere perché in
Può rischiare di non aiutare ma d'un processo di maturazione di cambiamento reali in senso democratico di questo Paese io penso che su queste cose
Dovremmo iniziare tutti insieme una riflessione e credo che forse sarebbe anche utile farlo per la condizione di sbandamento nel quale il nostro Paese oltre che anche i nostri elettori nostri riferimenti storici e si trova grazie
Prego Lorenzo Dellai
Ma grazie anch'io la ringrazio per questa
Occasione io stesso con gli amici del
Premio movimento
Sto ragionando stiamo ragionando in questa fase su cosa è meglio fare
E ragionare in tante occasioni insieme con persone che hanno radici comuni anche se magari in questi anni qualche percorso diverso sicuramente utile e prezioso
Devo dire che tutte le volte che sento il Presidente De Mita fare i suoi ragionamenti
Mi convinco che in realtà noi
Vediamo intrecciarsi in questi incontri due dimensioni che non sono separate guai se lo sono ma sono diverse la prima
E quella direi di un ragionamento su quello che è accaduto negli ultimi venti anni nel nostro Paese e non solo un ragionamento dunque di interpretazione di quello che è accaduto e
Un ragionamento vorrei dire di lunga porti lunga prospettiva di lungo periodo
E secondo livello del discorso è invece
Che fare qui ed ora rispetto alle contingenze della politica rispetto al tempo che ci è dato di dire
Mi pare che sia comunque importante il primo discorso ho sentito più volte fare dal Presidente
E mi sembra importante una
Rilettura della nostra storia comune un tentativo di capire da dove nasce la crisi di oggi è una crisi che viene da lontano una crisi che viene delle grandi contraddizioni che non sono state risolte sul finire della Prima Repubblica
Un tentativo di capire le radici della crisi della democrazia rappresentativa nella quale siamo
è una constatazione di come
In realtà si sia introdotto nel nostro Paese e non solo una idea di politica dissociata delle proprie culture quindi una politica
Che ha perso ha finito per perdere l'alimentazione delle idee dei valori televisioni
E dunque ha finito per diventare
Puro pragmatismo
è chiaro che su questo primo livello di discorso la riflessione va fatta va approfondita anche in maniera autocritica io penso per esempio che quando si parla di culto di rapporto fra politica e culture politiche
è non possiamo non riflettere
Sul fatto che questa tendenza che c'è stato nel nostro Paese la reductio ad unum della politica dentro contenitori Chissi privavano le loro culture politiche è stato un errore io personalmente ho avuto la fortuna di
Vivere tutta la mia esperienza politica quasi tutta in Trentino
E lì noi non l'abbiamo sciolta la Margherita
Già abbiamo non abbiamo neanche avuto il dubbio di sciogliere la Margherita
Abbiamo avvertito che
Il tema del riferimento alle culture politiche pur in una logica coalizione male doverosamente coalizione male
Era un tema che non doveva essere trascurato sono state fatte scelte diverse io credo che una riflessione anche da questo da questo punto di vista sia più che opportuno farla
Io ho avuto la fortuna
Contingenti
Scegliere sempre un percorso di poter vivere un percorso
Che mi ha portato ad essere sempre lontano dal centrodestra senza mai aderire al Partito Democratico perché perché ci siamo ricavati
E abbiamo mantenuto una diminuzione anche organizzata non solo personale il riferimento ad una cultura politica e questo almeno a livello locale
è stato possibile penso che dunque questa riflessione è giusto farla vada fatta è però una riflessione di lungo periodo si scherzava prima che la stampa ogni tanto
Quando il Presidente del mito organizza questi incontri la stampa dice spesso ma nel tentativo di rifare la DC
Si scherzava su questo
Io non so se nel lungo periodo è possibile che in Italia ricrea escano una area politica che assomigli all'esperienza della Democrazia Cristiana e al ruolo per la democrazia cristiana
Certo non è
Una prospettiva di questo immediato momento
C'è un percorso culturale da fare prima e lo diceva Marco Follini perché non dimentichiamo mai che il popolarismo politico
è frutto del del popolarismo questa nella società non è il contrario non è una congettura di palazzo il popolarissimo
Il problema vero se siamo onesti
Che le fonti di giacimenti di cultura popolare dentro la nostra società hanno subito la stessa erosione che ha caratterizzato il sistema della politica
Fronte di cambiamenti epocali che creano che hanno cambiato il volto della Società italiana così come
Era da noi conosciuto finora non moltissimi anni fa dunque c'è un ragionamento di lungo periodo da fare
Però va fatto va fatto anche
Come dire lo incontrando spezzoni di società riaprendo il dialogo il con i mondi sociali e civili che hanno anche il compito di alimentare di valori nostro percorso
è un ragionamento dunque di lunga prospettiva
Però abbiamo anche l'altro tema è che fare qui ed ora che non deve essere in contrasto con il primo ma delle categorie un poco diverse forse ispirati a maggiore realismo
Su questo punto
Dicevo prima che si sta riflettendo però negli STIR ognuno ha magari le sue ricette io dico un flash rapidissimo sulle mie riflessioni
Io penso
Che
Riferimento radici ci dovrebbe portare quanto meno
A mettere in campo se siamo capaci in questa fase una attitudine tipica dei democristiani
Che era il tentativo di un ragionamento di sistema non solo una posizione
Come dire di bottega il tentativo di un ragionamento di sistema
Che vi porta a dire qual è oggi il ragionamento di sistema che in Italia manca di più drammaticamente
Io penso che sia quello che può portare il nostro Paese a restare dentro il nuovo corso dell'Europa a guida franco tedesca
Io penso che ci siano segnali importanti anche se molto contraddittori ma importanti ragionamenti che stanno venendo avanti anche sulla revisione
Di alcune regole
Economiche il ragionamento rispetto alla sponda sud del Mediterraneo sull'Africa Von tutte cose
Che danno l'idea di un ciclo che comunque si rimette in moto se l'Italia non è dentro questo ciclo va verso il suicidio non solo per l'isolamento che
La caratterizzerebbe ma anche per l'impulso che questo darebbe alla disgregazione direi istituzionale financo civile del Paese
Quindi questa è un'emergenza ed è il contributo più importante che chi si richiama la storia della democrazia cristiana oggi deve dare al Paese
Chi lo può garantire questo disegno di sistema di aggancio europeo in questa fase certo nessuna delle tre destro delle quali parlava prima Marco Follini
Tutte e tre hanno ambiguità profonde sul piano europeista e tutte e tre altri alcune sono anche inquietanti dal punto di vista dei misteriosi riferimenti ideali mi riferisco e cinque spero
E dunque è inutile che ci giriamo intorno l'unico ragiona l'unico disegno di sistema che qui ed ora in questa fase in vista delle prossime elezioni politiche
Può ottenere insieme l'idea di un Governo europeista del nostro Paese è il frutto di una nuova alleanza tra un'idea di centro Degasperi hanno ed una sinistra democratica che recuperi
La sua coesione intorno all'idea del riformismo socialmente sostenibile
Io credo che qui ed ora non esiste un progetto diverso che possa consentire al nostro Paese di andare avanti nella direzione che dicevo dunque
Questo è il punto però deve essere un disegno di sistema nel quale la cultura del popolarismo
Non è affidata solo alle condizioni intime personali di chi fa politica perché da questo punto di vista
Il sistema politico istituzionale del Paese e pieno di ex democratici cristiani
E se c'è oggi invece nostalgica di un pensiero non è perché queste sono persone poco positive ma semplicemente perché vivono la loro cultura quasi in una dimensione intima non visibile non organizzate dunque non politicamente
Sostiene come dire percepibile
Questo io credo che sia il passaggio che abbiamo di fronte noi ed è
Credo paradossalmente nel momento in cui la sinistra si divide
Dovrebbe essere proprio il centro popolare
Assistita villa sul piano della ricostruzione di un progetto comune di governo che vada oltre le autosufficienze l'ITC separati in dissenso di separatezza ma anche oltre
Le ambiguità da parte del mondo del centro
Tante volte sento dire ma
Buttiamo le le reti a strascico e vediamo quello che raccogliamo tra Berlusconi e Renzi non è così che si ricostruisce la cultura del popolarismo
Anche perché dentro c'è un misto di moderatismo che non vuol dire ormai più nulla oppure trovi anche personaggi per carità molto positivi molto stimati come Stefano Parisi
E però propone un una
Un programma turbo liberista e ogni giorno dichiara che il
Compito suo e ricostruire un centro destra più moderno più efficace fare cioè quello che Berlusconi non è stato capace di fare
Oppure si vedono anche esempi di amici
Che esaltano i risultati del modello ligure
Quando noi sappiamo che invece è lì semmai che si cementa l'alleanza fra almeno due delle tre adesso delle quali citava prima dunque in conclusione io penso che
Noi dobbiamo continuare ma non solo noi nel livello della politica
Ricostruire popolarismo in politica è tema che riguarda prima di tutto la società italiana
I grandi riferimenti aggregativi e associativi della società italiana dobbiamo comunque continuare a tenere aperto questo discorso
E nel
Frattempo qui ed ora apposto che Moro ci segnala che i passaggi in politica non è che si possono saltare e questo è il tempo che ci è dato vivere lanciare questa sfida questa prospettiva
Intorno I tre punti fondamentali Europa senza se e senza ma lotta alle disuguaglianze
Altro che aliquota unica per far pagare di meno chi ha di più e visione della sussidiarietà sia una democrazia diffusa partecipata che parta dal rilancio
Del poteri locali dell'autogoverno dei territori della società contro ogni verticalizzazione ogni centralismo
Organizzandoci con laicamente usando le leggi elettorali che ci saranno io personalmente non scommettere ai
Un euro sulla possibilità che il Parlamento adotti una nuova legge elettorale
Personalmente non sono neanche a favore del propter proporzionale puro sono un coalizione male per natura e sono convinto
Che in realtà la legge elettorale il migliore sarebbe quella che mette insieme rappresentanza e supporto la governabilità comunque
Non dipende neanche larga parte a noi quale sarà la legge elettorale con la quale voteremo usiamole laicamente
Però io penso che oggi qui ed ora come
Ripeto e concludo
Il primo passo per ricostruire una presenza autorevole
Di un
Di un popolarismo che non si ha confuso col moderatismo e che recuperi almeno alcune intuizioni fondamentali della storia politica
Che abbiamo alle spalle il primo passo è quello di sfidare le componenti della sinistra italiana a ricostruire un progetto di governo euro prevista dentro il quale
I popolari non siano aggiuntivi
Ma siano una componente organizzata visibile e possibilmente capaci anche di esprimere almeno sul piano
Della cultura della visione delle istituzioni almeno una parte della leadership grazie
Limita
Ma sarà per la mia condizione particolare mamme sono
Molto chiare le
Ragioni esigenti
Che pone De Mita alla base di questa discussione
Non è una discussione consolatoria non è
Un appello
Almeno nei termini assertivi nei quali
Può essere inteso Paolo una cosa del genere
è secondo me almeno io così la percepisco
Un richiamo Mannori carico di dubbi
Ma provare per per provare a riflettere
Sul perché si sono determinate alcune condizioni
Perché è vero che noi siamo stati Nanni dentro il corso degli eventi
Ma è altrettanto vero che ci sono stati momenti nei quali
Noi avremmo potuto prendere posizioni diverse
E allora quello che io percepisco ripeto sarà per la mia particolare condizione
L'invito ad un esame di coscienza
Racconto un particolare quando ha avuto
Un ruolo istituzionale in Regione Campania
E non sempre si riesce ad essere all'altezza dei ruoli che si occupa
De Mita mi chiamava la mattina mi diceva tutti devi guardare allo specchio e ti devi che ripetere che hai una responsabilità politica
Può sembrare una sciocchezza può sembrare come dire il rimprovero di un
Genitore
In realtà era il richiamo politico vero e proprio
Ad avere coscienza e consapevolezza
Del momento storico che si stava vivendo e della funzione ancorché non hanno
Oggi garante che ognuno di noi ha dentro la vicenda politica
La circostanza di invitarci a fare una discussione così è una cosa estremamente singolare
Perché non c'è un approccio assertivo non c'è uno che conclude fa il proclama non c'è uno che fa l'elenco delle cose fatte che hanno cambiato il destino
C'è come dire una posizione dialettica e ognuno di noi in questo lo voglio dire Lorenzo dovrebbe liberarsi dalle proprie fisicamente
Ognuno di noi è il pezzo di un errore
Io guarderei più acciocché non abbiamo fatto piuttosto che indicare gli altri cosa non hanno fatto perché se ci siamo sparpagliati se siamo diventati disertori
Il punto è
Quale è stata la nostra responsabilità per cui attribuisco l'ho sempre detto agli amici di enorme rilevanza alla circostanza disco il gruppo are progressivamente un discorso pubblico sulle ragioni della crisi e su un'ipotesi di ripresa
Perché la politica una sola cifra di moralità dire pubblicamente quali sono le motivazioni che ispirano i comportamenti per spiegare i comportamenti che si sono assunti
Di tutto
Il racconto fatto
Per dalla come dire dalla crisi della Prima Repubblica venire ad oggi io colgo questo
Noi abbiamo dato risposte incerte e contingenti I nodi rilevanti nei nei passaggi rilevanti
Quello del novantadue poi quelli successivi esservi pensiamo alle ragioni che ci hanno indotto a fare quelle scelte le ragioni sono state non possiamo fare diversamente
La pubblica opinione non comprende noi dobbiamo seguire la via dell'idealismo e della novità
L'esserci impiegati a non era non avere una posizione rigorosa ma una posizione che si piegava alla vulgata
Ci ha mantenuto al punto di partenza io il convincimento che la situazione che si è verificata nel due mila tredici che non è dissimile da quella che viviamo oggi
E la stessa che avevamo nel novantadue al fondo le questioni sono le stesse
Per certi versi
Se si prendono le pagine dei giornali mutatis mutandis
Il linguaggio delle Gismondo il novantadue e il linguaggio del green lirismo del due mila tredici
Questa è una circostanza che non può essere taciuta noi siamo tornati al punto di partenza per aver dato risposte sbagliate sulla ragione della crisi
E se continuiamo ancora oggi a essere piegati alle circostanze contingenti o prossimo alla vulgata generale secondo me non andiamo molto lontano certo non è semplice
Cercare di capire qual è la via da prendere perché pure sur le ragioni della nostra presenza le possibilità le chance che abbiamo
Tutto dipende da quali sono le premesse che noi impegniamo affondamento dell'inizio di una posizione politica quale può essere la nostra
E non è semplice individuati se noi ci crediamo o assecondiamo la lettura dell'esistente di quello che c'è ritenendo come pure fa una persona per Tito intelligente come Enrico letta
Che il fenomeno del green lirismo sia una posizione fisiologica dentro i sistemi democratici hanno una posizione patologica beh allora io dico dell'avvio di un'esperienza come la nostra non ha senso
Se invece noi poniamo a fondamento un'altra chiave di lettura e di utilizzo quel punto di riferimento posto all'attenzione del Parlamento e quindi dire della politica italiana
Da parte del Presidente della Repubblica perché potremmo ad essere potremmo deve essere uno tra i primi popolari che ancora in campo
Nel discorso alle Camere sull'anniversario del Trattato di Roma
Mattarella poi arrivando alla conclusione dell'esigenza di modificare i Trattati altro che Giorgetti sempre il problema posto loro
Si pone la questione di dare una risposta all'angoscia esistenziale che c'è nella società l'Italia
Ed è un approccio da popolare
Perché non non guarda
A una categoria non guarda un pezzo di società non guardava alla dinamica economica guarda all'animo delle persone
E direi che la
La la la
L'elemento distintivo dell'interclassista mosto URSIA hanno rispetto alla lettura marxista e che mentre la lettura marxista immaginava l'emancipazione della persona come della società facendo una lettura di categorie l'Inter classismo guardava all'angoscia esistenziale delle persone
Cioè la percezione che le persone hanno della condizione di diseguaglianza che c'è nella società e di come il sistema democratico raccoglie questa sera con questa percezione di disarticolazione
Mentre nella storia della Prima Repubblica il punto di partenza sono state le diseguaglianze atto loci feroci con come dire discriminazioni profonde all'interno della società
Ma la democrazia faceva alla promessa in prospettiva di uguaglianza
Quindi l'angoscia esistenziale era ridotte assorbita dentro la prospettiva di uguaglianza del disegno democratico oggi
La questione che sta disorientandole tutti e che è il tradimento della democrazia
La mutevolezza dei comportamenti dell'elettorato è la conseguenza di questo fatto
Direi che in ognuno di noi c'è potenzialmente un Grilli non leghista un Renzi anni è un berlusconiano
Dipende dal momento in qua nel quale ci fanno la domanda a me è capitato di partecipare a discussioni dentro di me il bar insomma uno non è che si rimetta ad approfondire il tema
Alla seconda battuta Pio le volte mi sono scoperto a destra di Grillo
Perché dipende da come veniamo sollecitati oggi in una condizione nella quale ognuno di noi è attraversato da una condizione di insicurezza
Allora se il punto di riferimento è questo noi abbiamo subito l'evidenza
Palmare che non c'è una risposta
Nessuna delle forze politiche oggi in campo è in grado di dare una risposta a questa condizione
Perché sente velinismo non è fisiologico ma il patologico e l'astensionismo non è fisiologico mai patologico e il leghismo non è fisiologico ma è patologico
Noi abbiamo una condizione della società nella quale come dire prevale il rumore del momento
E il dato delle amministrative anche qui ci mette davanti agli occhi questa condizione
La prima forza politica nel Paese è una cosa che non esiste
Cioè il centro destra guida berlusconiana è una cosa che non esiste è un numero il trentuno per cento ma questo numero è fatto da sedici per cento lega
Dodici per cento Forza Italia che è una cosa che sta finendo è un po'di presenza della della Melloni ed è la forza politica più presente
Allora
Se nella nostra tradizione culturale nella lettura della storia nella lettura della crisi dell'equilibrio politico del nostro Paese come diceva
Giampiero c'è il patrimonio della persona umana
E il riferimento alla condizione della persona umana e la ricerca del punto di equilibrio tra conservazione delle libertà e giustizia sociale
Il discorso di De Gasperi sulle basi morali della democrazia ha fatto a Bruxelles nell'quarantotto
Era fondato su questo
La democrazia deve trovare il punto di equilibrio tra la prospettiva di giustizia sociale e la conservazione delle libertà perché aveva a riferimento l'esperienza fascista nella quale
Le masse che cercavano giustizia sociale barattare o no la libertà con la promessa di giustizia sociale
Le due cose vanno tenute insieme conservare la libertà le libertà a quel straordinaria acquisite dalle persone che sono alla base dell'ordo liberismo che ritiene che vadano tutelate
Nella dinamiche nel conflitto delle libertà ma garantirle con la giustizia sociale allora come dice della il popolarismo non è una stazione
Il popolarismo è una cosa concreta che come si declina
Si declina proponendo politiche che garantiscano giustizia sociale
Che attuino io è il criterio della progressività piuttosto che eluderlo che in una condizione di ricchezza scarsa collochino le risorse laddove servono
Renzi esalta alle tredicesime o le quattordicesime dell'INPS e Boeri gli ha spiegato che la metà di queste tredicesime e quattordicesime va a gente che non ne ha bisogno
Questo è l'indice di come
Le azioni della politica siano sganciate
Dalla condizione di angoscia esistenziale delle persone
Se è questo il punto di riferimento non sarà difficile essere credibili sul piano europeo a proporre una riforma dei trattati che hanno posto riferimento le regole contabili e non la giustizia sociale
Perché nel ventennio come dire berlusconiano altro noi abbiamo accettato le regole europee che tenessero fuori tutte le questioni sociali e organizzassero l'Europa soltanto sulla contabilità
Allora io non mi porrei la preoccupazione dello spazio politico
Se non c'è una risposta se le sinistre sono due le destre sono terreni
Io credo che nella società ci sia l'attesa di qualcosa del genere siamo più noi a non
Sollecitare una risposta di questo tipo ma ci rendiamo conto che mobiliti una persona che al giudizio della storia si è rivelata inadeguata dal punto di vista umano e culturale
Prese il dieci per cento era stato Presidente del Consiglio ma con misure draconiane non con misure che parlavano alle povertà
Siamo più noi a essere
Quelli che disertano non se noi assecondiamo le nostre debolezze
Il cattolicesimo e fatto di testimonianza
Se noi cominciassimo a testimoniare con i comportamenti
Che esiste la possibilità di costruire uno spazio politico come questo io sono convinto che non non dovremmo porci il problema del leader o
Tutto questo appartiene alla vicenda politica ma non è la premessa e uno dei pezzi delle conseguenze allora se noi vogliamo come dire essere
Se coerenti fino in fondo con questa esigenza che credo avvertiamo di farci un esame di coscienza e di incominciare a testimoniare un'eversione
E l'eversione la coralità e la pluralità di posizioni
Con Dellai non ci troviamo su tutto ma io farei subito un partito con loro
Colgo con Angelino abbiamo avuto profonde diversità di letture
Ma io credo che la sua opinione alimenta il dubbio sulle mie certezze e non avere dubbi sulle mie certezze io lo ritengo un grande limite se noi costruiamo un coro così
Che incomincia a parlare a questo pezzo di società non lo so se avremo risolto la vicenda politica italiana poi questo sta nelle cose da farsi
Ma io so che noi abbiamo risposto a un dovere mollare morale della nostra coscienza perché se facciamo politica da cattolici non è per il potere
La politica non coincide con il potere
La politica coincide con la rappresentanza se riteniamo che ci sia un pezzo di società non rappresentato in questo momento noi abbiamo bisogno di impegnarci per dare voce a questo pezzo di società
Adesso
Angelino Alfano che
L'idea di un partito che fa
Esplicite evidente riferimento all'area del popolarismo e che
In questi anni vissuto anche per la responsabilità
Rilevanti occupate nel dei vari Governi
Le contraddizioni le difficoltà che sta se erano state evocate quindi
A lui la risposta il bivio dei popolari ed ecco qual è dal suo punto di vista il bivio un'esigenza di testimoniare di più certi valori di
Essere sfidanti
Sfidanti rispetto alla sinistra è una destra che abbiamo visto loro infinite contraddizioni ecco
Sentiamo qual è l'opinione del mondo
Innanzitutto ringrazio il Presidente De Mita per la circostanza che ci ha offerto
Di ragionare insieme su tutto quanto e il nostro passato soprattutto sul nostro avvenire per io adesso mentre sentivo la discussione mi
Cioè provavo organizzarmi il ragionamento tenendo conto dei tempi che mi erano stati assegnati e soprattutto della curve di attenzione dell'UDI
Dorio ma Giuseppe De Mita il cui intervento io sottoscrivo mia sottratto la responsabilità di fare questa scelta perché
Sostanzialmente mutuo il suo ragionamento come premessa del mio io lo condivido dalla prima all'ultima parola lo condivido
Con grande sincerità e peraltro voglio approfittare dell'occasione
Proprio perché io sono a questo tavolo
L'unico che sin dal primo momento della della stagione dell'alternanza descritta da Ciriaco De Mita in premessa ha fatto una scelta differente da quella di tutti gli altri cioè nel senso io
Ho immediatamente scelto nella primavera del mille novecentonovantaquattro di aderire a Forza Italia
è una scelta che ho condiviso non orientando la ovviamente ma che ho condiviso con milioni e milioni e milioni di elettori democristiani e dal novantaquattro un poi si trasferirono in quel campo
Mi candidai alle elezioni provinciali da ragazzo da cattolico indipendente nelle liste di Forza Italia quindi ho una traiettoria diversa da tutti gli altri che sono qui
E se io sono qui
E perché nono una profonda analisi sul ventennio trascorso da condividere ma un profondo Progetto da condividere sul prossimi venti anni cioè quello che noi dobbiamo fare qui
Questa sera
E tentare di coordinare credo che le premesse ci siano tutte
Un pensiero profondo come ci si chiedeva nello stimolo iniziale
Uno sguardo lungo come si confà a chi è appassionato del proprio Paese e la urgenza dei tempi
Se non voglio parlare come Presidente della Fondazione De Gasperi onore che ho ricevuto grazie alla signora Maria Romana ma voglio parlare come esponente politico in campo perché se devo parlare come Presidente alla Fondazione De Gasperi posso non occuparmi del terzo aspetto
Ma se devo parlare come esponente politico in campo devo coordinare l'esigenza di un pensiero profondo di uno sguardo lungo come ci si richiede e al tempo stesso della urgenza dei tempi
Allora la prima considerazione che io faccio
E che se vogliamo pensare non ai vent'anni trascorsi mai futuri venti anni
Noi dobbiamo partire dal presupposto che siamo cittadini di un tempo rivoluzionario
Noi siamo in attraversamento di una rivoluzione e chi non coglie questo dato essenziale banalizza i flussi di voto che determinano la realtà attuale
Noi siamo al tempo della rivoluzione digitale a cui libri di storia che i miei bambini ormai non sono manco più i miei bambini ma che comunque i figli dei miei figli studieranno dedicheranno capitoli non paragrafi
E spiegheranno come è cambiato il mondo mentre noi lo abbiamo attraversato il mondo
Non voglio fare perché non sono un maxi hanno l'analisi economica della realtà ma di certo questo sconvolgimento dei mestieri
Dei lavori questo fare rivoluzionario nel corso della storia ha determinato una cornice di preoccupazione di anzi e sul futuro
Contemporaneamente noi noi come Popolari anche che siamo stati tra i fondatori del continente politico europeo
Viviamo il più grande momento di crisi dell'Europa dal processo dall'avvio del processo di integrazione europea ad oggi attraversata l'Europa sostanzialmente da tre in grande crisi la prima
La
Crisi economica più lunga dal dopoguerra ad oggi che
E durata quanto la somma di due guerre mondiali
La seconda
Gli attacchi asimmetrici alle capitali europee
Noi valorizziamo poco per la giusta scaramanzie superstizione italiana il fatto che noi in un contesto globale in cui il rischio zero non esiste
Siamo stati fin qui un Paese sicuro ma chiedetelo i cittadini di Madrid a quelli di Londra quelli di Suso della spiaggia o a quelli
Della Tunisia o della Siria o quelli di Parigi o di Bruxelles oppure quelli della zona dove abitavano i cittadini di Parigi del Batacchi vanno chiedete le a quelli del che abitavano
Abitano a Bruxelles e potrei andare avanti con Londra
Nomino
Ma l'Europa il tutto ciò perché la paura e trasversale rispetto al luogo dell'evento
I flussi migratori i flussi migratori ci hanno spiegato in questi anni e purtroppo continuano a spiegarcelo che sono una delle variabili di stabilizzazione o di destabilizzazione dei sistemi politici
Vi dice qualcosa la necessità di chiudere al più presto la rotta balcanica per bloccare il flusso dei rifugiati
Verso le rotte
Del nuovo dei paesi del nord e il progressivo spegnersi da quel momento in poi dell'insorgenti a destra nazionalista in Germania secondo voi i due fenomeni hanno un nesso o no
Allora se mettiamo insieme la digitalizzazione la globalizzazione con i suoi effetti positivi e negativi se mettiamo insieme
Le bombe nelle capitali europee l'anzi è la paura del terrorismo la disoccupazione in tanti Paesi dell'Europa e nel frattempo il flusso della crisi dei rifugiati capiamo due cose
La prima perché per la prima volta nella storia del processo di integrazione europea un Paese abbia preso la porta d'Europa per uscirne non per entrarvi mentre abbiamo i Paesi balcanici che provano ad entrare
La seconda cosa che dobbiamo capire e perché è nato un uno scuotimento del sistema politico europeo che ha trasformato il sistema del Parlamento europeo
Da un sistema collaudato e consolidato in due blocchi
E cioè l'area popolare l'area socialista con la nascita del blocco le Pen lista
La paura cerca e trova sempre risposte differenti come bisogno di risposta di governo è stato così in tutti i momenti della storia anche della storia italiana è così e anche oggi
Guardate c'è in gioco qualcosa di molto più profondo che solo la banalizzazione da riflesso parlo piano che fa riferimento allo scorso ventennio impone di non leggere o consente di non leggere per cui facciamo il centrodestra il centrosinistra
Come se fossero due organizzazioni assolutamente analoghe allo scorso ventennio io vi propongo una lettura differente
Per la prima volta dalla grande sfida De Gasperi Togliatti nel nostro Paese caro folli
è in gioco il posizionamento internazionale del nostro Paese
Apro una parentesi che valga da flash back
Noi abbiamo avuto io sono il trentasettesimo Ministro degli esteri della Repubblica italiana ma la politica estrae italiana avuto sempre alcuni architravi di fondo non è mica cambiata trentasette volte la politica estera italiana noi siamo stati
Il Paese del rapporto transatlantico quest'anno il due mila diciassette
Fa settant'anni del viaggio di Alcide De Gasperi a Washington con tutto ciò che ne derivò ma la faccio breve
Noi siamo stati paese della integrazione europea
Noi siamo stati il Paese della vocazione modi mediterranea noi siamo stati il paese del del diritti umani e del multilateralismo efficace su questi pilastri in questi anni in questi decenni si è giocata la politica estera italiana
E siamo stati anche il Paese che grazie alla Democrazia Cristiana mentre l'Unione sovietica era una potenza ostile
Ha fatto l'accordo con l'Unione Sovietica riscaldando le case degli italiani con il gas proveniente da Mosca trasformando Mosca per noi in un approvvigionatore affidabile noi in dei clienti seri
Che hanno costruito una special partnership con Mosca in anni in cui ci veniva tutto ciò sconsigliato anche degli alleati della NATO ci veniva sconsigliato anche dagli alleati europei bene tutto questo in questi decenni
I sondaggi dell'ultima settimana ci spiegano che la somma tra le due grandi famiglie del Parlamento europeo della politica europea la famiglia socialista a cui aderisce il principale partito della sinistra italiana
E la famiglia popolare con i due ceppi
Sondaggi dai sondaggi presenti nella
Scenario politica italiana la somma tra la famiglia socialista e la famiglia
Popolare europea in Italia supera di poco il quaranta per cento quarantadue a quarantatré
Quarantaquattro per cento
La somma tra il Movimento cinque Stelle e i due partiti che aderiscono al blocco le Pen Istat sfiorano il cinquanta per cento questo è il bipolarismo possibile per il domani
E questo chiedetevi che effetto avrebbe qualora vi fosse una maggioranza di quel tipo non non è mistero di nessuno il rapporto tra la lega e Mosca e il Movimento cinque Stelle e Mosca
Per la prima volta nel nostro Paese dal mille novecentoquarantotto nella sottovalutazione generale di editorialisti dotti medici e sapienti
Potrebbe cambiare la collocazione internazionale del nostro Paese
è una ragione in più per unire quelli che hanno fede europeista che non rinunciano alla prospettiva transatlantica che ritengono che i valori di fondo che hanno animato questi decenni di storia repubblicana vadano salvaguardati
Questo perché
Diceva il Presidente De Mita in premessa io condivido pienamente che la democrazia cristiana si era data un respiro internazionale io vorrei dire così incidentalmente che la democrazia che se ne è presente nel mondo che ci sono decine e decine di partiti democratici cristiani nel mondo
Che esiste l'Internazionale democristiana il più grande partito di centro né
Europeo si chiama Cibiu
Dove cd non è
Come dire un puro caso di omonimia con la
Difficili
Tesi
Con l'accordo ma che confuse
Al la la lama pronunziamento la facciamo la sede unica così evitiamo con l'acronimo tradotto con la sede unica evitiamo il
Non ma l'acqua la questione la questione di fondo è che quella idea quei valori non sono scomparsi
Non sono scomparsi è stato l'effetto opposto novantaquattro che ha determinato in Italia questo misunderstanding di scomparsa apparente
La seconda considerazione è la prima era sulla valenza di tutto ciò che noi siamo chiamati a fare anche sotto il profilo del respiro internazionale la seconda considerazione dal mio punto di vista e molto netta ed è molto chiara noi
Dove per noi questa volta intendo io e gli amici che mi hanno seguito
Abbiamo mai sbianchettato neanche un rigo dei vent'anni trascorsi nel settembre del due mila tredici ci è stato chiesto di fare cadere il Governo di Enrico Letta noi abbiamo detto Dino
Ed io personalmente il motivo principale per cui l'ho fatto è stato perché avevo chiaro che avremmo dato in quel determinato e preciso momento il Paese nelle mani di Grillo
E io lo dico senza infingimenti
Ritengo il dilettantismo l'incompetenza alla violenza e l'aggressività che viene da quell'atto uno dei principali avversari che noi dobbiamo contrastare se saremo in grado di creare un movimento politico che abbia una base
Per organizzarsi
Però questo
Mi porta a dire prendendo spunto anche da considerazioni di Marco Follini che siccome noi siamo educati anche come cattolici al senso delle parole qualcuno di noi anche qualche uso del congiuntivo
La cosa e l'ho capito infatti bisognerebbe io ho visto anche dei Twitter recenti di alcuni esponenti bisognerebbe creare un'associazione a difesa del congiuntivo a protezione della consecutio
Amici della lingua italiana cioè bisognerebbe fare una reazione orgogliosa a difesa del congiuntivo e della consecutio perché ed è diventata a una roba da affidare al WWF probabilmente va bene ma al di là di questo
Il concetto per me chiaro e uno noi quando abbiamo
Valutato di rompere lo abbiamo rotto scrivendo nel nostro nome una missione nuovo centrodestra cioè la nostra idea era che si potesse riformare il centrodestra e nel frattempo garantire
A quel al nostro Paese quella stabilità capace di portarlo fuori
Dalla vicenda dalla vicenda di una crisi economica
Se alla fine di questo
Quasi quadriennio
Devo tracciare una linea io dico che dalla crisi economica siamo usciti alcune riforme importanti le abbiamo fatte ma si sono verificate nel centrodestra alcune cose che a mio avviso lo rendono tecnicamente il riforma bile
è nato un
è nato un movimento di destra
Che la lega che un movimento di destra platealmente antieuropeo
Che rifiuta l'idea della solidarietà anche nei confronti di chi sta morendo nel Mediterraneo e che accetta l'idea di tornare alla lira di fronte a questi sconvolgimenti del centrodestra noi abbiamo preso una decisione
A marzo scorso cioè pochi mesi fa di transitare verso una nuova denominazione vedete io non ho cambiato partito quando abbiamo rotto con alcuni amici ne abbiamo fondato uno nuovo
Quando abbiamo dovuto prendere atto che il centrodestra anche per il riequilibrio dei rapporti di forza interni era il riforma bile
Abbiamo deciso non di individuare un nome di fantasia di quelli che vanno tanto di moda adesso ma di agganciarci ad una tradizione popolare e io vorrei dare atto ad alcuni amici che non venivano dalla tradizione popolare ma che erano stati parte importante di questo percorso che era anche uno dei meriti di Berlusconi cioè avere unito vari ceppi della storia della cultura politica italiana e mi riferisco al socialismo riformista
Che poi hanno fatto insieme hanno il percorso la rottura mi riferisco a Fabrizio Cicchitto in primis hanno accettato l'idea hanno accettato l'idea di individuare la denominazione popolare
Come una un ombrello culturale un riferimento ad una tradizione che era accettabile anche per loro che pure non venivano da quella tradizione storica
Allora
Io vado
Addirittura anche a mente quello che penso come progetto sul futuro quello che penso io che nasce ovviamente dalla mia personale esperienza di questi anni cioè da persona che sia rischiato affondare un movimento politico che ha subito un po'
Stagione mediatico molto molto violento io ho subito un pestaggio mediatico però i lividi mi son passati sono ancora qua e organizza insieme ad altri amici il futuro se ci riesce quindi diciamo il l'intimidazione l'intimidazione non ha funzionato un granché la mia idea e che noi abbiamo la necessità di recuperare la risposta al bisogno della società di oggi
Se la domanda e la paura la risposta deve essere diversa da quelli che
Usano parole che hanno i non piacciono e così concludo quella premessa dicevo poco fa che alcuni di noi hanno un
Una particolare affezione alla paura e allora un interrogativo che io mi porto dietro e poi ho spiegato come ho tentato di dire adesso
E perché le tre maggiori leadership di successo qui non badiamo agli I recenti accadimenti ma quelli che hanno avuto maggiore successo elettorale hanno scelto parole come vaffa
Ricordatevi che il primo partito italiano viene fondato con un vaffa day
Un altro quello che ha fondato questa destra scelto come parola ruspa un altro il leader della sinistra italiana ha scelto come parola rottamazione
Quindi le tre leadership di maggiore successo hanno scelto tra i parole come vaffa ruspa è rotta nazione
Io lo dico senza giri di parole se io dovessi scegliere
Due parole per il mondo che vuole organizzarsi agli ideali del popolo attorno agli ideali del popolarismo sceglierei buonsenso e costruzione paziente di un destino migliore per tutti
Questa è l'idea buonsenso ma è mai possibile che le leadership di questo Paese si debbano affermare su tesi demoliti IVE
Solo su tesi demoliti IVE per poi trovare le macerie che sono conseguenti alla demolizione
Io vado dunque a dirvi che secondo me bisogna ripartire da dove ci eravamo lasciati dal punto di vista culturale al di là di questo ventennio ciascuno io sono nato nel mille novecentosettanta ottobre ottenne
Torniamo alla Cattolica l'Alma Mater fra l'altro il raccordo ma poi il discorso si farebbe lungo vibro bere spazzato raccontando una nota biografica che riguarda l'Università cattolica è un punto di legame mio personale unilaterale con il Presidente del
Allora cosa vi stavo dicendo ciascuno di noi è portatore poi nella vita al fondo dei libri che ha letto in gioventù della musica che ha ascoltato dei film che ha visto
E quando parla qualcuno io mi accorgo subito dei libri che non ha letto della musica che non ha ascoltato e dei film che non ha visto
Allora ritornando alle letture da ragazzi noi dobbiamo ripartire da dove ci siamo lasciati la centralità della persona e lo diceva Giuseppe De Mita
Un bel sondaggi no sul ceto medio l'autodefinizione di ceto medio nel due mila sette anno di avvio della crisi era riferita autodefinizione al settantadue per cento degli italiani
Oggi alla stessa domanda si autodefinisce del ceto medio il quaranta per cento
Trentadue punti di ceto medio che non si sente più ceto medio sono esattamente quel popolo di ceto medio in fragilità o di borghesia
Passata che cerca una risposta di costruzione di buonsenso che nella ruspa e neanche il vaffa possono offrire loro
E poi ma chi lo ha detto che i corpi intermedi abbiano esaurito la loro funzione
Chi ha detto che i sindacati che le associazioni di volontariato che
Le organizzazioni che servo nel prossimo sapendo che c'è una gratuita nel dare che c'era piano quel infinito desiderio di bene che alberga nel cuore di ogni uomo tutti costoro debbano essere vittime della cosiddetta dissi intermediazione come se loro fossero senz'ali ma di che cosa senz'ali
Se non di un bisogno di rappresentanza che si esprime attraverso forze che organizzano e tengono insieme la società
E al tempo stesso cosa dire se non che la risposta sul piano economico ce la racconta esattamente
Un del fu un grande defunto di questi nostri giorni Helmut Kohl
Che ebbe la grandezza della visione di di dire con stile con forza democristiana
Che l'economia di mercato e l'economia adatta a questo nostro pezzo di mondo e non solo ma che l'economia di mercato non risolve tutti i problemi e che dietro di sé talvolta lascia poveri e lascia ingiustizie
E che finché ci sono quei poveri e quelle ingiustizie c'è mestiere da fare per i popolari per i democristiani per gli uomini riformatori veri
E sinceri che credono che fin quando c'è un'ingiustizia o fin quando c'è una povertà quel mestiere del politico li acquisisce nobiltà se sia occupa e si applica a quelle questioni ecco io
Concludo sull'urgenza dei tempi vedete
Ciascuno di noi ha una base culturale comune e alcuni
Che sono anche in questa sala e che non sono di tradizione democristiana e altri ancora che non ci sono neanche in questa sala si riconoscono in una idea che compatibile
Quella
Di un liberalismo sociale
Quella di un cattolicesimo popolare
E liberale è io recupero per intero quanto ha detto poco fa Lorenzo Dellai ossia dire fare i conti con laicità
Di come funzionano le leggi elettorali perché sulla tua premessa caro Lorenzo la prima risposta che avrei da darti voi tu dici questa cosa e quindi viene tutto superato
E che per la tua strategie per il tuo disegno ma anche il coniuge ad ogni buon conto ce ne siamo in presenza di un leadership della sinistra italiana che postula la sparizione del centro
Che con che
Concepisce come parte del proprio disegno l'assorbimento del centro in una sinistra che si pretende di rappresentare con autosufficienza e quindi bisogna
Inchinarsi
Perché ciascuno di noi lo deve fare se vuole fare il politico il militante nelle istituzioni al principio a cui ciascun politico si deve in chinare e cioè il primo più di realtà lo dobbiamo fare i conti con questa realtà non è che noi possiamo fare i conti con la realtà quale noi vorremmo che fosse la realtà e di una leadership la sinistra che non vuole le alleanze
E non concepisce un centro un tono che per me è già un buon motivo per organizzarlo già questo sarà che sono siciliano però già questo per me è un ottimo motivo per organizzarlo concludo dicendo
Io sono convinto che ci siano tutte le condizioni per recuperare una modalità per stare insieme e anche un progetto di governo serio fondato sul buonsenso sulla costruzione sul rilancio del ceto medio sull'Europa come bussola sul rapporto transatlantico come storia
E come destino su una nuova vocazione mediterranea che implichi un protagonismo dell'Europa anche in materia di politiche di sicurezza e di difesa
Recuperando la sconfitta di De Gasperi che lo fece morire con la spina al cuore della mancata conclusione dell'accordo a causa del voto del Parlamento di Parigi
Della Conferenza europea di difesa abbiamo già detto cinque o sei cosa che sono grandissime
Dal punto di vista del programma nella cornice della difesa della centralità della persona umana e poi ha ragione lui
A quel punto il tema del nuovismo viene meno a quel punto il tema della leadership secondario quando siamo d'accordo su un pensiero su un progetto e anche su un'idea di classe dirigente che trovi sfogo democratico sul territorio e legittimazione sul territorio ed è anche un modo per rispondere
Alla crisi di democrazia di cui diceva Giampiero
C'è una sola cosa
Che dobbiamo condividere prima di partire se poi c'è un accordo sulle cose da dire sulle cose da fare sul pensiero da vere
Ci vuole un tanto di fede preventiva o supplementare cioè se non ci si crede e inutile cimentarsi perché come diceva il Vangelo Di Matteo occorre passare per la porta stretta
Come diceva e dice il Vangelo nette Di Matteo questa porta è stretta però sappiamo che se l'attraverseremo la strada sarà quella giusta vi ringrazio
Amiamo
Torniamo a dove stavano con il ho cominciato nemico
Io ho fatto
Un'introduzione molto rapida
O no ma credo proprio di sì
Perché
L'argomento principale che io ho richiamato
Non è tanto la storia passata
Ma quando il contiguo curarsi della situazione presente
Registro tanto che la situazione presente non ci mette più di fronte ad equilibri possibili di governo
Condivisione Monno ma di equilibri impossibili di governo ma ci mette di fronte ad una sfilata intimità di leader politici
L'ultima come dire provata ed è stata
Queste di chi aveva pensato che il Partito Democratico unificarsi alle grandi tradizioni culturali
E invece
Chi guida questo processo ritieni che siccome lo interpreta Rui tutti gli altri se non ci stanno poi fanno i conti
Che un'espressione un po'singolare
Se questa e la situazione io credo che e difficile lo dico arte e difficile presi figurare un risultato che ci porti ad una maggioranza possibile non c'è espediente elettorali
Che porti a questo risultata artificioso quando leggo che ognuno vuole una legge elettorale da solo
Perché immagine che pigliando mezzo voti in più comanda comportato nel proprio partito e fuori regola
La cosa anche io vedo Falletta mia ci sono anche le allucinazioni ma che sicuro che non più ciò ancora qua una cosa che pensa
Qualunque operazione del genere verrà interdetta da quelli che potenzialmente perdono l'abbiamo già visto l'abbiamo visto nelle ultime elezioni i comunali
Il secondo turno ha avuto un discreto suffragio da chi non partecipava
Non non sarà stato straordinario però modificato il risultato che ha lasciato passare che ormai qualcuna Bindo ignorando che il numero degli elettori per la quantità ridotta dovrebbe far
Preoccupare tutti quelli che pensano di rappresentare la realtà
Questo è il quadro e allora lo dica a me lo dico ma soprattutto lo dica Dellai
Noi non siamo
Per prepararci a dar vita ad una nuova formazione politica per cui prego dovendoci preparare abbiamo bisogno di definire obiettivi motivazioni spiegazioni no
Io ho ipotizzato un passaggio salvifico poi vedremo come organizzarci
Distinguere le forze che bene o male si identificano con la conservazione democratica io non escludo nessuno
Mi fermo a Novi l'unica cosa che io penso mi ferma noi aldilà nono questa convenzione perché chi pensa
Di fare
Le solidarietà una volta con lungo e una volta con l'altro
Ma a parte questo perché la dignità della politica esigendo grande rigore intellettuale e le barzellette con rigore intellettuale non c'entra quindi l'unica scelta
Veda che noi dobbiamo fare e questo e il confine siccome poi sulla nostra sinistra non ci sono forze
Molto vivaci
Più coinvolgenti contento perché non proviamo a pensare pure noi vedi come rispondo al tuo interrogativo perché non cominciamo a pensare anziché quando ci ricordiamo diciamo che dobbiamo pensare
Quindi pensieri in politica non è il lavorazione teorica il pensiero in politica un'idea e la sua realizzazione diversamente si scrivono libri e questo non producesse qualche volta grandi risultati
Perché
Io mi sono permesso lo spiego mi sono permesso ma la l'avevo presa Napoli per la verità ritenendo di
Parlare quasi e nella mia realtà voi la curiosità cresciuta io non mi sottraggo ma sembra che
Con uno la stessa idea quindi io sono straconvinto
Esse oggi
Recuperiamo quella che è stata una grande tradizione della Democrazia Cristiana noi possiamo svolgere un ruolo enorme non tanto nell'interesse della nostra parte
Quando nel tentativo di conservare la democrazia rappresentativa nel nostro Paese questi cioè il gioco
Trovo singolare che nel momento in cui abbiamo tutti gli elementi per concorrere alla riflessione
Bene non parliamo di leadership perché in politica le leadership sono il pensiero che si afferma non la carica che siccome e la crisi del quindi spari in questo capovolgimento delle regole della rappresentanza politica la mia impressione ma del resto
Ho una riunione così solo sei mesi fa un anno fa probabilmente non avremmo fatto diciamocelo con mio grande serenità io perché
Come dire
Alla mia età e con la mia esperienza ed incerto
Se chiudere corsi le in uso o dire qualcosa non l'ho fatto nell'uno e nell'altro però
Le la cosa che è rimasta nella mia natura che non ho a cui non ho potuto mai rinunziare
E osservare i fenomeni e tentare di capire tutto qua quindi tutta questa discussione sul rinnovamento poi io capivo un altro rinnovamento nella Democrazia Cristiana ci sono stati profondi rinnovamento
Ma c'erano gruppi dirigenti che emergevano compì dirigenti che declinato hanno
La la
La guida non è ammazzare i i rappresentanti languidi aiutare i rappresentanti ad avere una posizione a tutela degli interessi che la comunità rappresenta
Questo è il senso di questa iniziativa allora pensante dice
Io moltiplica rei questi incontri non mi interessa molto l'argomento perché ognuno di noi concorre con il proprio dialetto con la propria esperienza con la propria sensibilità
Beh
Ognuno darà un pezzo della lettura che poi unificati la spiegazione politica la risposta politiche un coro quelli che cantano da soli non lo fanno indicazione politica
Può darsi che sbaglio
Però se io andando in giro dica Dellai io vado in giro tranne che a Trento ma pure arriverò Rollo io vado in giro e mi capita di essere invitati mio nonno da democristiano quella cosa che mi ha colpito di più tornando a Udine il Presidente del cioè il Sindaco di Udine
Era l'ex Rettore dell'Università di sinistra sapendo che io andavo a Udine mai chiesto se volevo presenziare a la inaugurazione della Piazza Moro e immaginate siano uso andrà ma io ero convinto di partecipare la cosa singolare che il Sindaco ha voluto che io parlassi
Io ho ricordato Moro perché il ricordo di Moro per me è sempre una grande emozione come il leader straordinario della democrazia in Italia
Lui non è stato non è un grande pensatore né un grande protagonista ma è stato l'artefice dico del processo più straordinario della democrazia in Italia
Fare tre equilibri di potere nello spazio di meno di vent'anni sfido chiunque a non rassegnarsi agli fronda all'impossibilità di questa cosa
Con l'intelligenza della previsione del futuro la consapevolezza delle difficoltà che c'erano e il dovere di persuadere l'elettore persuadere l'elettore anche quello che non votano a favore
La democrazia rappresentativa ha bisogno di queste radici
La differenza tra questo grande libere il nuovo leader è palese
E il
Grande leader aveva portato la democrazia italiana ai livelli notevole noi collidono l'ha portato al disastro
Quando manca il pensiero l'illuminazione dell'intelligenza non funzioni allo Stato se anziché quanti siamo sei
Vanno tu parte dice così
Ricordo ricordo il nostro inizio con la Malfa quindi non
Perché
Avanzare
Come dire qualche preoccupazione ma io credo che difficoltà nel volgere ma all'infinito non è che faremo sempre i dialoghi cordiali tra di noi
L'importante e dare voce a questa speranza la cosa che
Ho scoperto lo dica Follini perché qualche accenno mi pare che l'ha fatto lui
L'ICI io incontro tante persone che sono d'accordo però non fanno niente
Pure io mi sono posto questo problema
Ma la domanda che in questi ci pongono in un altro colgono qualcuno che li aiuti a credere che loro non avevano sbagliato
E la situazione si paralizza se nessuno piglia all'iniziativa ora noi
Che manca
A livello
Della politica internazionale credo che abbiamo una grande tradizione le sullo sistemi elettorali io sono molto sensibile I rilievi De Gasperi
Ha fatto la rivoluzione con la proporzionale non lo senza proporzionale ma Degasperi intendo una istituzione dimenticata la coalizione
Cioè ognuno ci arrivava con la proprio opinione ma ognuno poi condivideva il programma buona quando diciamo che nella prima è pubblica riforma agraria fu fatta in due mesi diciamo una cosa ovvia perché la discussione era il perfezionamento del provvedimento non la discussione
Sul provvedimento
E la coalizione la più grande istituzione della democrazia perché il modello di repubblichini dai era uguale a quello della Repubblica francese
La Repubblica italiana resistito fino alla fine degli anni Settanta in Francia a l'inizio del degli anni Cinquanta andarono in crisi
Per la competizione tra i personaggi non a caso il giovane che fece che ha posto ritrattato militare
Bendazzi stanza passava come la persona più intelligente della democrazia in Brancia però la una personalizzazione della politica lo porto a commettere errori
In politica la posizione più intelligente l'umiltà la posizione più intelligente tener conto dell'interesse generale
Perché il potere della politica e risolvere non occupare può sembrare un'affermazione generica irrealtà era la più grande condizione dell'agire politico
Moro ha governato la Democrazia Cristiana con l'otto per cento della rappresentanza ma ha avuto la capacità di persuadere democristiane chiara indicazione di Moro era nell'interesse della collettività ecco c'è bisogno di questa saldatura
Noi che cosa dobbiamo fare se non più vergognarci di essere democratici non mi pare una grande operazione
Diciamo
Per il recupero di quel tanto di dignità della storia politica che abbiamo rappresentato oggi credo e insomma che su tutti i piani
Il piano della politica estera poi a proposito di politica estera o da ricordare lo dico ad arte
Fanno un'affermazione di cuore quando perché lui ha accelerato il processo di integrazione politica con l'introduzione della moneta unica
Perché prevedeva che la potenza economica al centro della Germania al centro dell'Europa sarebbe
Dato un rischio per l'Europa e che questo rischio poteva essere evitata inglobando la Germania nel contesto politico europeo
Questa cosa va ricordata i tedeschi
Perché se i tedeschi non si si non si dimenticano di questo il rischio il rischio più forte e questa loro posizione
Dove la contabilità fa aggio sull'intelligenza
Normalmente la politiche intelligente sempre per il futuro non si amministra il presente perché chi amministra il presente non credo che abbia grande futuro allora concludendo ringraziando
Follini insomma che io stimo leggo di riportare questa nostra riflessione con una qualche benevolenza aiutando
Nello scritto i nostri lettori i suoi elettori a capire quello che probabilmente noi volevamo dire e non siamo riusciti a dirle
Lo faremo alla prossima