Carovana per la giustizia: intervista al Segretario della Camera Penale di Reggio Calabria, Natale Polimeni

L'avvocato alla tale polimeri ex segretario della Camera Penale di Reggio Calabria ma è anche ha conosciuto anche
Il giudice Scopelliti persona
Per la quale oggi si è arrivati alla ventesima cerimonia di consegna dei
Delle borse di studio a lui intitolata quando ricordo di Scopelliti Fini posso fare un ricordo io Scopelliti anzi di Zio Nino Scopelliti veri rapporti di parentela che ci legano
Stato un magistrato
Ci ha lavorato in silenzio che emerso agli onori della cronaca solo per il tragicamente pure è un magistrato di quelli che hanno fatto la storia della storia d'Italia e la storia dei processi italiani perché voglio ricordare al pubblico di radio per i a lei che mina Scopelliti ha rappresentato la l'accusa dal Procuratore generale i più importanti processi del del periodo storico in cui ho vissuto erano il processo inoltre Brigate Rosse il processo per l'assassinio di Aldo Moro per l'assassino giornalista Walter Tobagi del colonnello dei carabinieri bene Varisco per il processo contro Toni Negri contro Sindona per la strage di Piazza Fontana per la strage del Pendolino novecentoquattro era per finire per la la vice delle bomba Santa Maria Novella in Firenze quindi erano affatto praticamente la storia processuale italiana e poi quando era lì per affrontare uno dei processi più importanti il processo Abate più trecentosessantacinque del così il maxiprocesso quando le scarpe del processo non è arrivata al Campo Calabro qualche giorno dopo il nove agosto del mille novecentonovantuno Nino veniva trucidato una giornata indimenticabile aver mai familiare una giornata di tristezza infinita siamo stati colpiti arrivo ricordo immediatamente Giovanni Falcone disse APPA cammino disse oggi è toccato Annino domani toccherà a me quindi con la consapevolezza la stessa consapevolezza che aveva Nino Scopelliti che di lì a breve la vita si sarebbe fermata
Non è ancora stato scoperto non c'è ancora capito come è andata a chi sono stazi gli esecutori materiali di questo omicidio omicidio che avviene nove agosto del mille novecento novantuno
E quasi un anno dopo la legge sulla
Quarantuno bis della legge
Per
Il cosiddetto carcere duro
Che mi avrebbe detto
Sul fatto che non siano stati scoperti ancora io tutori mio direi la mia e ho fatto il processo sono stato parte civile nel processo il processo si è concluso perché non c'era diciamo la convergenza del molteplice sui pentiti ossia
I pentiti non non avevano conoscenza del tutto perché la decisione è stata assunta nei gradi più alti però la linea che è stata la mafia che sta che interessata del ma sì processo è stata tracciata dall'ufficio di Procura e poi non si arriva dalla conclusione proprio perché mancava una prova piena però la strada c'era l'abbiamo fatto il processo contro la cupola contro la super cupola tempia quando morì Nino nel l'anno dopo la morte di Nino entrato quindi per ritornare all'altra alla seconda domanda entrato è stato istituito l'ergastolo ostativo è stato istituito con il
Quarantuno bis io non ritengo per come ho detto nel corso del mio intervento che mina avrebbe preso posizione nei confronti
Di questi
Trattamenti e considero inumani perché era un pubblico ministero anomalo era vicino all'imputato credeva fermamente e nella rieducazione della pena crea nella funzione rieducativa della pena non ammetterà una punizione senza scopo
E quindi
Avrebbe di certo rifiutato l'idea dell'ergastolo ostativo fatto un esempio colonnine aveva fatto aveva avuto aveva richiesto alla Suprema Corte di Cassazione di modificare la formula estintiva del procedimento per morte del reo Sisti impedimento Matteo dicendo di distinguere test mpc derive questo fatto distintivo devi modificava la forma con per non aver scommesso il fatto perché era più del entità dell'imputato più garantista del patrimonio morale dell'imputato e che il primo è una che lasciava ai suoi familiari quindi un
Un duro sotto questi aspetti ma non un implacabile accusatore non diceva Toni implacabile accusatore un altro magistrato dice lui che dice erto non avrebbe colpito l'imputato fino alla fine ma lo avrebbe accompagnato avrebbe condiviso con lui il i dolori questo era perché Nino non era solo un magistrato ha un fine giurista non era solo la punta di diamante della Suprema Corte di Cassazione come ha detto Vittorio Sgroi
Ma era soprattutto un uomo di fede eh un cristiano con dei valori
Interiori profondi ex con valori di carità umana
Veniamo al dibattito che c'è stato qualcuno ha ricordato Papa Francesco l'ergastolo statico come l'ergastolo come pena di morte mascherata
RAI aggiunto un omicidio programmato che si conclude con un Sicilia ricordando che in Italia ci sono più morti per suicidio
Che nei Paesi dove c'è da mettere in ordine al carcere si è un dato che ho letto è un dato che sinceramente mi ha molto colpito e poi fa il paio con quello che ha detto parole del Papa Francesco però Francesco dice è una pena di morte mascherata e non io oggi con questo intervento un intervento di Rita Bernardini con l'intervento del Presidente Lucisano col mio intervento abbiamo mandato un messaggio che è veramente un qualcosa contra legem qualcosa contro la Costituzione e si arrivò la il fine pena mai Genova confine ai arriva secondo me al suicidio primo poi perché non potrà vedere più con il mare non potrà vedere più futuro sarà bagnato come ho detto solo da un'onda che quelle ricordo del passato che prima o poi prenderanno il sopravvento e lo porteranno ad una fine tragica
Grazie grazie all'avvocato Natale Polimeni segretaria Camera Penale di Reggio Calabria iscritto al partito radicale come diversi suoi collegi colleghe come speriamo
Altri colleghi sarà
Sì in tutti i componenti del direttivo dall'aver a Reggio Calabria
Grazie