Tra gli argomenti discussi: Acea, Antitrust, Concorrenza, Consumatori, Enel, Energia, Garante Mercato, Monopoli, Prezzi, Servizi Pubblici, Stato, Tariffe, Tim.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
Rubrica
Commissione
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economista
Oggi a Derrick riprendiamo un tema che stando ai contatti sul blog Derrick energia ha suscitato molto interesse i comportamenti scorretti di alcuni venditori di energia
Una tecnica scorretta tipica come abbiamo visto alimentare la confusione tra gestore il monopolio della rete locale e fornitore
Affermando lasciando intendere che un venditore di energia che appartiene allo stesso gruppo societario del gestore della rete sia più affidabile o abbia vantaggi
Quando invece la Rete dovrebbe interfacciarsi con tutti i venditori nello stesso identico modo così come un'autostrada fa passare chiunque paghi il pedaggio alle stesse condizioni
Ma c'è di peggio che millantare vantaggi da parte dei gruppi societari presenti su entrambi i fronti ed è sfruttarli davvero per esempio usare le informazioni possedute in quanto gestore di rete per fare offerte mirate clienti serviti da altri
E come sit-in ma l'ex Telecom che deve assicurare l'accesso alla parte condivisa l'infrastruttura a tutte le compagnie telefoniche e quindi in possesso di informazioni sul quale cliente servito da chi
Chiamasse i clienti di altri gestori usando queste informazioni per convincerli a farsi servire da Tim
In più nell'energia c'è un altro monopolio quello della fornitura della tariffa regolata cosiddetta di tutela affidata per legge in esclusiva al venditore dello stesso gruppo societario del distributore locale
Se il fornitore di questo servizio regolato e in monopolio usa il contatto col cliente per popoli un'altra suo offerta nel mercato libero soluto suo vantaggio monopolistico
Tutte fattispecie che si configurerebbero come abuso di posizione dominante secondo le norme antitrust
Ebbene
L'Autorità antitrust italiana appena per tutte le procedure di infrazione proprio per gli abusi che ho elencato a carico di ENEL A due A e Acea ritenendo degno di attenzione numerose segnalazioni di clienti e concorrenti
Gli illeciti ipotizzati perenne lì in particolare sono gravissimi e documentati da registrazioni di telefonate come quelle pubblicate dalla notizia disponibili sul blog di Derrick
Che colgono venditori che sfruttavano nella più totale illegittimità i vantaggi informativi del monopolio di rete locale della stessa ENEL
E se questi casi possono essere iniziative di venditori esterni che violano le direttive della stessa azienda ma la complicità con qualcuno che ha i dati e necessaria per farlo
è clamoroso che proprio l'ENEL sia stato l'unico venditore di energia in Italia a compiere una battaglia legale contro l'obbligo di chiara separazione di Marchetta distribuzione e vendita
Obbligo che peraltro ha rispettato in modo elusivo così come Acea con marchi per la società di distribuzione che richiamano incontrovertibilmente quelli del gruppo
Seguiremo naturalmente come andrà a finire e se gli addebiti verranno confermati e sanzionati dall'antitrust
Intanto una riflessione cos'hanno in comune queste tre aziende sono tutte controllate dall'Amministrazione pubblica oltre ad essere anche quotate
Vuoi vedere allora che il controllo pubblico non è garanzia di correttezza nel rispetto delle norme
Recentemente il Presidente della Commissione attività produttive della Camera Mucchetti spesso molto critico con privatizzazioni e liberalizzazioni
Ha ospitato in seduta plenaria che si valuti in relazione a possibili privatizzazioni di aziende pubbliche non solo l'introito dalla vendita
Ma anche il valore dei mancati dividenti futuri per lo Stato
Economicamente non fa una piega
Ma quelle del falde utili con le partecipate è una motivazione a doppio taglio per i fan delle partecipazioni pubbliche
Perché sottende che non c'è motivazione prevalente di perseguimento di un qualche bene pubblico nell'avere lo Stato azionista di aziende bensì quella di mettere le mani in settori remunerativi
Comprando azioni coi soldi dei cittadini i quali per inciso con società quotate sarebbero liberi e capaci di farlo da soli contro il click
Il guaio è che dove l'azionista di controllo e lo stesso che stabilisce far rispettare le regole del gioco sul mercato di riferimento la concorrenza rischia di essere falsata
Ci sarebbe mai permesso un operatore indipendente di mercato uno spregio delle regole è un senso di impunità pari a quello dell'ENEL di cui stiamo parlando
Testi link di Derrick sono sul blog da Rick energia un saluto da Michele governatori
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