Meeting di Rimini 2016 - Così le nostre vite sono cambiate

Buonasera
Benvenuti a tutti
A questo incontro dal titolo così le nostre vite sono cambiate
La giustizia oltre la pena
Quello che sta per iniziare è un incontro da maneggiare con cura
Occorre addentrarci nelle vicende che tratteremo in punta di piedi con delicatezza parlando sotto voce e soprattutto
Predisponendo ci ad ascoltare veramente veramente di un ascolto
Che per usare le parole dei protagonisti di questo incontro
Metta da parte l'impulso a voler avere tutto chiaro e la tentazione di giudicare subito
Un ascolto che ci richiede la disponibilità
Di lasciarsi coinvolgere anche se non necessariamente convincere dicono loro della loro stessa esperienza
Le citazioni sono tutte tratte da un libro meraviglioso
Che all'origine
Di questo incontro e che si intitola proprio il libro dell'incontro e racconta di questa storia
Questo della delicatezza dell'attenzione alle parole del silenzio dell'ascolto è anche il metodo che è stato seguito dall'esperienza che stiamo per incontrare
Di che cosa si tratta
Siamo per ascoltare
I frutti
Di una esperienza sviluppata si in undici steso arco temporale sette anni di incontri tra
Alcune vittime i loro familiari in alcuni responsabili della lotta armata che ha segnato l'Italia negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso
Una vicenda delicatissima sul piano personale per coloro che ne sono direttamente coinvolti e qui presenti ci sono alcuni dei protagonisti
Delicatissima anche sul piano lato sensu politico si tratta di pagine della storia d'Italia tra le più laceranti di visite
Pagine su cui tuttora si stenta a trovare una versione condivisa di verità fattuali legali e storiche
Parleremo differite differite forse inguaribili e di dissidi insanabili
Per la profondità dei sentimenti umani che toccheremo
E per la delicatezza delle implicazioni storiche istituzionali delle problematiche che sfiora eremo occorre dunque a costarci a quest'incontro con grande circospezione e grande rispetto
Intendiamoci quella che ci attende non è una analisi storico-politica degli anni di piombo
I nostri protagonisti sono qui perché
Sono stati di nuovo protagonisti di una storia dentro la storia d'Italia fatta di un cammino umano delle persone che si sono lasciate implicare
Come dicono di se stessi le citazioni di nuovo vengono da questo libro c'entra con stante della nostra attenzione è l'aspetto umano il cammino delle persone
Racconti vissuti esperienze sentimenti che traggono la loro forza ed al loro credibilità semplicemente me dal fatto di essere stati narrati sempre in presenza della controparte
è una storia che racconta davvero di incontri impensabili di ricostruzioni di recarmi di un cammino impossibile imprevedibile tra gli autori di gravi atti di violenza e le loro vittime
Ascolteremo esperienze personali
Ma non meramente private benché essi siano svolte nella più assoluta riservatezza nessuno ne sapeva di questi sette anni pregressi
Il loro moltiplicarsi spontaneo gli insegnamenti culturali che ne emergono
Conferiscono però un rilievo pubblico a ciò che è accaduto a questo gruppo per questo il meeting che ringrazio per la generosità il coraggio e la disponibilità ancorare ospitare questo incontro
Vuole e desidera che questa ricchezza vissuta da un gruppo relativamente piccolo di persone alcune decine possa recare beneficio a tutti
Dunque
Attenzione agli aggettivi esperienze personali insieme riservate ma non private
Similmente pubbliche ma non
Istituzionali o politiche la loro esperienza si è svolta del tutto al di fuori di mandanti o riconoscimenti formali
Che cosa dunque ha messo in moto un'esperienza così
Anzitutto il bisogno personale di ciascuno di loro di ricominciare un cammino della vita tanto da parte dei colpevoli quanto da parte delle vittime
In secondo luogo un'esperienza ispiratrice
Avvenuta in un'altra parte del mondo nel Sudafrica allarmi speriamo sia della Commissione per la verità e riconciliazione che ha permesso un Paese staccato dall'apartheid di ritrovare la forza di legami e di un'unità
Sotto la Presidenza carismatica di Desmond Tutu
Nelle parole di Adolfo Ceretti che sentiremo più tardi
Si è si legge
Quando abbiamo raccolto l'invito di alcuni ex appartenenti alla lotta armata di alcune vittime di alcuni loro familiari ad accompagnarli perché le loro vite non cadessero per sempre nella rimozione nella mediazione o nel rancore
Ma si aprissero una presa di coscienza una ricerca della verità e di responsabilità costruttivamente intese per uscire dalle memorie congelate fissate sul dolore inferto e subito
La Commissione sudafricana si è proposta di fatto come il paradigma ideale al quale attingere senso per imboccare il sentiero che stiamo ancora percorrendo
I fatti sono incancellabile i
Mai il loro significato può essere rivisitato e aprire un futuro fine della citazione
Colpisce sin dalle prime pagine del libro la presenza ricorrente di due blocchi semantiche ci di parole
Le prime caratterizzate dal prefisso di mediazione in
Si tratta di parole ricorrenti come improbabile inenarrabile irreparabile incommensurabile irriducibile incompatibile ingiusto
Che richiamano la negazione la retina la rimozione come vedremo la condanna a subire perennemente il peso di un passato che condiziona inesorabilmente il presente
Ma non si ferma qui c'è un secondo blocco di parole ricorrenti caratterizzate dal prefisso Risi
Si tratta di parole con me ri guardare ripartenza riconoscimento giustizia riparativa ricordare avere a cuore
Ristoranti IVA restituire per rimettersi in gioco ricomporre riparazione e così via
Alludono queste parole alla possibilità di una prospettiva che diventa nuova pure essendo la stessa di prima
Tutta questa in cura abilità insanabilità imperdonabili ITA tutta questa immigrazione come il prefisso in suggerisce
Si è aperta a una possibile rinascita per un imprevisto dice è una delle autrici del libro Claudia Mazzoccato che non ha potuto essere presente ma che ringraziamo per il lavoro svolto
Che quello che è accaduto le ricorda un verso famoso e noto a questo uditorio di Eugenio Montale
Un imprevisto è la sola speranza
Mi permetto di prendere ancora qualche minuto per rivolgere due parole specie alle generazioni più giovani presenti in grande numero in questa sala per ricordare velocemente il contesto degli anni di piombo
Noi lo ricordiamo i libri di storia non arrivano fino lì
Gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso sono stati due decenni di altissimo livello di conflittualità sociale
Alcuni conflitti avevano già attraversato tutto il decennio precedente ma il dodici dicembre mille novecentosessantanove
Si verifica un salto di qualità nella violenza che ha come obiettivo
Il rovesciamento dello status quo
è il giorno in cui all'interno della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza fondano a Milano nel cuore di Milano dietro il Duomo
Scoppia una bomba che provoca diciassette morti e ottantotto feriti
Questa verrà definita la madre di tutte le stragi e cambierà il destino di molti che da quel momento iniziano a considerare la lotta armata come una possibilità tangibile
In verità in quel giorno gli ordini sono cinque che vengono collocati a Milano e a Roma
Ma soltanto quello della Banca dell'Agricoltura provocherà delle vittime da quel momento inizia un periodo che verrà definito strategia dell'astensione e che si intensificherà a partire dalla metà degli anni Settanta
Il numero delle vittime altissimo ce ne parlerà Adolfo Ceretti tra poco
Le vittime interessargli erano scelti per il ruolo che ricoprivano ma il senso di insicurezza e la paura era di tutti i cittadini
Dunque gli anni Settanta e Ottanta vengono definiti anni di piombo di attentati di morti ammazzati di devastazione morale e civile
Ma perché questa violenza nella vita sociale
Qui vorrei un'attenzione soprattutto da parte dei più giovani non si trattava semplicemente di energie distruttive fine a se stessi
Si trattava di una violenza che nasceva da una lotta politica per una società più giusta e che aveva assunto ad un certo punto una forma violenta di lotta armata
La violenza era in qualche modo a destra e a sinistra uno strumento che veniva sempre più sentito come legittimo per raggiungere obiettivi politici che le parti si prefissato hanno
Chi veniva coinvolto
Dice una voce del libro perché il libro raccoglie tante testimonianze talora non firmate cito ho frequentato una scuola pubblica il liceo Berchet di Milano
Ho frequentato l'università statale di Milano
Molti dei miei compagni di scuola
Hanno fatto una scelta di lotta armata io non ho mai modi militato in quei movimenti ma ho condiviso tutto una serie di ideali che in quegli anni ciascuno di noi poteva interpretare con una gamma di comportamenti molto diversi
Dunque erano giovani a volte giovanissimi venti ventidue anni come tutti
Non erano emarginati disadattati falliti reietti stessi erano giovani colti e benestanti attratti da ideali da ideali e politici vissuti in un modo così radicale
Da tracimare a un certo punto nella violenza
Se questi erano coloro che venivano coinvolti chi veniva colpito
Venivano colpiti personaggi pubblichi pubblici per la carica che ricoprivano politici giudici giornalisti professori universitari appartenenti alle forze dell'ordine dirigenti d'azienda
Cito c'è una cosa che ha accomunato tutte le organizzazioni combattenti l'obiettivo era disarticolare la macchina dello Stato e quindi del potere
La necessità era allora quella di colpire il potere dove era più efficiente
Quindi veniva colpita la funzione
I migliori erano gli obiettivi che ci davamo togliere di mezzo quelli che erano al comando
Lattice dell'attenzione ed è la destabilizzazione politica furono
I cinquantacinque giorni che andarono dal sedici marzo il nove maggio del mille novecentosettantotto con il rapimento e l'omicidio di Aldo Moro
Uno dei protagonisti più grandi della vita politica italiana ricordato anche dal Presidente Mattarella in apertura proprio di questo meeting qualche giorno fa
Membro dell'Assemblea costituente Presidente del Consiglio già dai primi anni Sessanta più volte ministro della giustizia degli esteri delle mozione Segretario politico della Democrazia Cristiana grande statista e un uomo di straordinaria caratura morale
Non ho tempo qui di leggere alcuni brani delle sue lettere ma mi consiglio la lettura chi non dovesse conoscerli
Promotore di una linea politica di centrosinistra che permettesse alla Democrazia Cristiana il Partito Comunista di Condi leader e responsabilità politiche di governo viene rapito alcuni giorni dopo aver pronunciato un discorso decisivo
Al fine di ottenere il consenso necessario alla nascita di un nuovo Governo caratterizzato proprio da una forma di collaborazione tra la Democrazia Cristiana il Partito comunista
Il nove maggio dopo cinquantacinque giorni di prigionia viene ucciso dalle Brigate Rosse
Aveva sessantuno anni
Quella vicenda fu davvero un colpo al cuore dello Stato ma su questo sentiremo
Di più danese Moro figlia di Aldo che ha accettato di essere qui con noi e protagonista di alcune delle storie più impensabili che sono accadute intorno al lavoro del gruppo
Di cui si può leggere in questo libro dell'incontro
Con l'omicidio Moro furono colpite le istituzioni così come fu colpita la vita quotidiana della gente comune la vita sociale
Il dissidio sociale diviene davvero irriducibile
E alla luce di questo background storico che si può presenti lire
La straordinarietà dell'incontro a cui stiamo per assistere
E che rappresenta alcune delle molte voci del libro dell'incontro altre sono presenti in sala e ringrazio tutti per la loro partecipazione
Sul palco chi cento
Agnese Moro è socio psicologa ricercatrice di laboratorio di scienze della cittadinanza e sociali ha spinto assemblea delle donne per lo sviluppo e la lotta all'esclusione sociale
è impegnata in un'attività dell'Accademia di studi storici Aldo Moro e evidentemente figlia di Aldo Moro di cui abbiamo parlato poco fa
Maria Grazia
Maria Grazia Crenna si occupa di assistenza sociale formazione orientamento inserimento lavorativo tutela dei diritti dei detenuti in particolare con l'associazione lo scarcera e lavora con i carcerati
Già appartenenti alle organizzazioni armate degli anni Settanta è passata come lei stessa racconta attraverso tutto il movimento antagonista e violento di autonomia operaia fino all'entrata nel mille novecentottanta in clandestinità
Lei stessa che ora opera nel carcere ha conosciuto da vicino proprio quell'attività
Adolfo Ceretti
Insegna cremlinologi via all'Università di Milano Bicocca è un mio grande amico ed è coordinatore scientifico dell'ufficio di mediazione penale di Milano
Non è solo uno studioso dei fenomeni criminali ma svolge un'attività professionale a stretto contatto con le persone coinvolte in varie forme di criminalità lavora faccia a faccia
Il suo ruolo in tutta questa vicenda è quella di testimone come dice lui stesso insieme a Claudia Mazzuccato Guido Bertagna che appunto non sono presenti ma sono qui con noi in ogni caso
Che affermano noi siamo testimoni
Non osservatori neutrali siamo stati il terzo necessario colui che sta nel mezzo terrà dentro la mischia
Colui che spezzando le dualità che si fronteggiano fa comparire la possibilità della alterità
Ascoltiamo il loro lavoro anzitutto dalle fa
L'organizzazione
Grazie anche in quelle stesse ai decisori
Sì
Ci fu una
Sì sì sì
Sono molto lieto di essere qui
Seduto a questo tavolo
Sono seduto a fianco di tra donne Agnese graziare Marta molto diverse tra loro incommensurabili per usare una vocabolo a me molto caro
Sono tre donne che in modo diverso amo profondamente per quello che sono per coloro che pensano per come lo pensa no e per come in contesti tempi differenti
Mi hanno aiutato a pensare che dei pensieri difficili
Aperte le virgolette inizio di una citazione
Volevi portare la vita portato alla morte
Volevi difendere la dignità della vita essa infinita spalleggiate l'oscenità della morte
Volevi eliminare gli mise adimento dei sentimenti e pensieri quotidiani riportato quotidiana desolazione nei cuori
Allora il carico che deve affrontare non è solo quello di aver tradito la vita ma anche quello ancor più pesante di aver tradito te stesso
Chiuse le virgolette fine della citazione
Non è un emulo
Di San Paolo
Un ex appartenenti alle Brigate Rosse
Che parla durante uno degli incontri che dal due mila nove abbiamo iniziato coordinato per meglio dire mediati
Dei miei fraterni amici Guido Bertagna Claudio Mazzuccato e naturalmente
Il sottoscritto
Non entrerò neppure un istante nei dettagli storici di quegli anni Marta fatto degli accenni magistrali
In Italia ma non solo sono stati particolarmente congruenti e appunto se vogliamo parlare di gelide cifre
Quattrocento ventotto sono stati pena sessantanove la metà degli anni ottanta le persone
Morte ammazzate
Due mila riferiti
Di cui molti con danni permanenti quattordici mila seicentoquindici gli attentati compiuti
Questi numeri danno un'idea della complessità che il Paese ha dovuto affrontare in quell'epoca
Alle stragi agli attentati alle morte inferte
Per mano di chi aveva deciso che le proprie idee politiche dovessero affermarsi anche attraverso l'uso della violenza
E non a caso si parlava e si parla evitare in riferimento a questi avvenimenti di violenza politica
Sono seguiti gli anni dei processi delle leggi ad hoc delle pene detentive per irresponsabili
Ma torniamo ad alcune parole che ho letto poc'anzi
Vuole riportare la vita portato alla morte
Volevi difendere la dignità della vita e sei finito spalleggiate l'oscenità della morte
Se vogliamo riflettere sul significato della lettura locuzione offendere la vita queste frasi forse lo incarnano nel modo più tragico radicale
Qui ritroviamo tutta la complessità dell'esperienza interiore di chi ha dato la morte con l'illusione all'epoca dei fatti alimentata da una precise di enologia
Proprio di difendere la dignità della vita
Più volte nel corso della mia esistenza mi sono sorpreso a chiedermi quali siano stati quali sono i motivi che mi hanno condotto a studiare e a lavorare a operare intorno a questi temi
Spesso mi rispondo che l'interesse più profondo è in atto dal desiderio di comprendere
Comprendere che cosa
Comprendo che le modalità con cui l'insopportabile della reo
Invade e si impadronisce del corpo della vittima
Mettendoci dal punto di vista delle vittime la sofferenza di cui sto accennando
Riguarda quell'insostenibile e profondo e tragico senso di ingiustizia che si prova in seguito ha un'esperienza di vittimizzazione appunto
E quell'emozione che può impossessarsi della vita modificando il senso delle relazioni con se stessi e con gli altri
Ridefinire la forma degli affetti lo scandire di delle attività quotidiane
Nell'economia del nostro discorso il male è incontrato riconosciuto dalla vittima affinché possa essere l'avvocato
Ma è ugualmente incontrato è riconosciuto dal reo affinché anch'egli possa elaborarlo
Da sempre l'irruzione violenta del male Ceresin più vulnerabili perché più vulnerabili
Il primo omicidio il primo atto di irruzione violenta del male nasce come tutti sapete secondo la Bibbia da una collega repressa taciuta
Rimossa
Caino fu molto irritato letteralmente Accarino Burgio molto ma egli non dà parola alla sua crollerà e non risponde a Dio che lo invita al dialogo
Dio lo invita premurosa mente a rientrare in se stesso scrive in un
Saggio magistrale proprio padre Guido Bertagna che è uno per i nostri compagni di viaggio
Gli dedica tutta l'attenzione di un padre
Il richiamo di Dio Accarino punta tutto sulla possibilità
Di essere signore del proprio sentire che è una parola molto importante per tutti noi di mediatori ma Caino non ascolta più
Non accetta l'invito di Dio porta inventa l'inganno così la collega coltivate nutrite interiormente diviene rancore odio
E l'odio e capace di fare a freddo ciò che la collega potrebbe fare il solo a caldo
E carino uccida belle
Qui ci sono citazione da Manicardi
Ma che cosa ci dice questa collera questa smania distruttiva di carino
Il narratore biblico saggia perfettamente che il gesto di Caino non è semplicemente una violazione delle regole
Ma prima ancora una pulsione aggressiva
Sempre in agguato pronta attendere un'imboscata e l'ATO oscuro della vita l'ombra per dirla con Carl Gustav Jung
Il narratore biblico sa anche che la vita non è
Come scrive blog ma un intrattenimento in giardino
Ma un anno dopo convivenza con dei fratelli guardinghi resa ancora più ardua dal contegno enigmatico di Dio
Anche se lo slancio irrefrenabile può essere contenuto Caino ne viene dominato
Ecco perché con lo sguardo laico ho citato questa pagina biblica
Semplicemente perché spiega meglio di qualunque altro racconto l'ambivalenza che il male il bene rivestono nell'esistenza di ogni uomo
Ma anche l'impasto che si trova
Tra le mani chi è chiamato a prendere in carico spesso del tutto inconsapevolmente
Chi si trova apprenda rincara nelle mani questo impasto
E lì ma non sa
Che
Avviene e che certe tutta questa complessità parlo di giuristi di terapeutiche di mediatori
E questo è un passaggio importante
Ogni violenza pure quella degli inizi quella da cui l'uomo tra la consapevolezza dell'ambiguità tra il bene del male ha dunque una storia
è una storia profonda tutta giocata in dialogo con il proprio intimo
Da decenni incontro autori di reati gravi
E per ciascuno di loro vale questa considerazione chi commette una violenza ha una storia che chiede tempo molto tempo per essere narrata e ascoltata
Nel primo omicidio dove carino non riesce ad ascoltare e a rispondere a Dio Carlo invita al dialogo la violenza finale è forse l'esito tragico di una relazione che è diventata impossibile
Il male almeno nella visione di chi parla non ricalca infatti il modello di un gesto meccanico che si impone dall'alto verso il basso ai margini della simboli d'azione il male non è un'esplosione animalesca
Nella mia visione ma avviene invece in ascolto di una conversazione che soprattutto la conversazione interiore
Una conversazione che può essere confusa in parte indecifrabile come nel caso di Caino dove il protagonista perso il contatto con il suo interlocutore più significativo
Se dovessi dunque riassumere in poche frasi quello che come criminologo il come mediatore dei conflitti ho fatto in questi ultimi anni vent'anni della mia vita
Bene direi che in via principale ho ascoltato crei e vittime di delitti violenti raccontarmi le loro conversazioni interiori loro soli lo qui
Quello che in buona sostanza costoro si dicono
Cina grano
In rapporto a quello che di approvazione hanno commesso ho subito
è conversando incessantemente con se stessi che ognuno di noi ma propri ognuno
Prevale un senso oserei dire decisivo per il proprio agire sociale
Per orientare i suoi bisogni i suoi desideri le sue aspettative
In breve chi parla si iscrive in quel novero di persone che reputano che sia il soliloquio a consentire a ogni individuo di rendere
Rendersi comprensibili le esperienze interiori e quelle sociali
Che hanno un carattere cognitivo insieme relazionale
E che sia il soliloquio donare un ordine a un'organizzazione a un insieme di per sé indiscriminato e ha morso di impressioni
Per comprendere che cosa sta alla base della conversazione di ciascuno di noi anche di chi commette gesti violenti di che cosa si dice una persona mentre commette un atto violento come si parla
Con quale padrone si dice sta facendo questa cosa
Occorre dunque accedere sempre alla ciascun i dati ogni individuo ognuno va a contatto per uno
Ascoltato nella sua esperienza per me è l'essenza ferma e Claudia Guido questo lo condividiamo come
Moltissime altre cose l'essenza della giustizia sta Della Palagiustizia sta proprio in questo la parola giustizia
Può e deve dilatarsi fino a comprendere questa esperienza di ascolto di ciascuno
All'interno della grande storia le storie personali di chi ha scelto alla lotta armata e di chi mi ha subito le conseguenze esprimono molti nodi cruciali rilevanti per la convivenza civile
Aperte le virgolette citazione
Possiamo ragionare sulla storia e tutto quanto però per me l'assunzione di responsabilità
Lavora sul piano personale chiuse le virgolette fine della citazione così ha affermato una responsabile della lotta armata durante uno dei nostri incontri
Per ragioni estremamente complesse nell'arco dei decenni protagonisti di questi tragici eventi hanno però avuto solo sporadiche occasioni per potersi incontrare dovranno potuti incontrarsi affatto
Ed è così per continuare a usare il linguaggio che ha inaugurato che loro sono i lotti sono stati ingabbiati in una fase
Faticosissima conversazione
Che non poteva che ripresentarsi identica a se stessa soprattutto quando toccava ai tragici avvenimenti della lotta armata inferta ho subita
Ogni soliloquio non poteva che rimanere blindato in uno spazio che rischiava di farsi sempre più claustrofobico quello spazio era il corpo del responsabile della lotta armata o della vittima
La mancanza di possibilità e di proposte di uno spazio di un tempo in cui una rilettura profonda di quegli anni potesse realizzarsi
Attraverso una necessaria polifonia di voci esattamente il contrario di quella sentimento claustrofobico di cui parlavo poc'anzi non ha certo favorito infatti avvicinamenti possibilità di contatto tra le parti
Poi le cose sono andate per alcuni in modo diverso noi Bertagna Mazzuccato e io per contiamo di questo incontro
A un certo punto divenuto possibile e del quale siamo stati mediatori ma gli artefici e protagonisti sono stati piuttosto decine di uomini di donne quanto mai diverso sì
Responsabile della lotta armata e vittime innanzitutto
Ma poi quelli che ne abbiamo definito primi terzi nel nostro Gruppo sono entrate persone rappresentanti della società civili giovani meno giovani alcuni sono qui
Che hanno ci hanno aiutato alcuni non erano ancora nati in quegli anni a capire di nascosto all'effetto che fa
Cioè a
Essere i primi testimoni di che cosa significava vedere queste persone che iniziavano il logo in conto
E poi garanti persone importanti petardi abbattuti siamo importanti ma
Notte
Artisti scrittori per cui Luca Doninelli intellettuali giuristi
Che c'erano accompagnati per in un certo senso appunto garantire
Dare un bollino doc alla nostra al nostro cammino
Non siamo stati i turisti degli anni di piombo come affermato uno dei primi persi
Come è stato scritto nel nostro libro non abbiamo cercato questo cammino che invece si è come imposto a partire dall'amicizia tra Claudia Guido sottoscritto
E all'interno di queste relazioni amicali che è maturata la volontà di Tonga che la parola giustizia attraverso delle declinazioni quasi inedite fino alla fine degli anni Novanta
Che avevano sempre tra di noi come incrocio quello della giustizia riparativa
I primi passi li abbiamo mossi con una serie di convegni organizzati al Centro San Fedele di Milano agli inizi del due mila
In quelle occasione abbiamo iniziato a conoscere casualmente o perché richiamati dall'interesse scientifico e culturale degli eventi che andavamo organizzando
Persone che negli anni settanta ottanta erano da una parte o dall'altra della barricata
Queste persone hanno deciso per ragioni assai diverse tra loro di avvicinarsi a noi
Dando vita poco a poco una familiarità di cui Guido Bertagna è stato fin dall'inizio il punto di convergenza
Questi uomini queste donne ci hanno fatto capire che non intendevano questo è molto importante lasciarsi alle spalle quegli anni in cui avevano inflitto ho subito al male
E che aveva dal desiderio di riprenderli in una dimensione capace di toccare a spetti che il linguaggio della giustizia ordinaria della vita quotidiana
Del giornalismo della televisione della storia della politica non riuscivano neanche da lontano a intercettati
Nel domandarci che cosa avremmo potuto fare per loro è nata l'idea di stendere un documento scritto nel due mila sette riportato nel libro con il titolo spazio per una memoria condivisa
Un titolo in cui già pochi mesi dopo e noi non ce li conoscevamo più perché fa riferimento a qualcosa che non può realmente e concretamente accadere la condivisione delle memorie
Nel corso del tempo abbiamo compreso che è impensabile poterne
Edificare un dispositivo di tal fatta le memorie non possono essere condivise
Malga di Agnese non può essere condivisa con quella di grazie al contrario ci può essere una
Condivisione delle memorie che è una cosa completamente diversa
Questa de condivisione delle memorie è un incrocio
La memoria condivisa rimanda erroneamente ha un'idea diffusi aveva Litta in cui c'è l'inclusione dei cattivi da parte dei buoni
La memoria dei buoni e può dilatarsi e includere quella dei cattivi
In modo tale cattivi ovviamente tra virgolette anche buoni tra virgolette in modo tale che quest'ultima possa lentamente politica sia e debba pagare in quella dei buoni
A sua volta in grado di contenerla dopo averla resa incapace di nuocere
Non abbiamo prove promosso un percorso totalmente diverso cioè la possibilità di creare per usare delle parole di un grande psicoanalista che si chiama Winnie Cotta
La possibilità di creare uno spazio sufficientemente buono
Atto ad accogliere dei linguaggi incommensurabili non riducibile a unità
Dove la ciascun Itta però poteva manifestarsi liberamente senza che fosse necessario ricorrere a censure
E dove le ferite che le parole portavano necessariamente con loro deferite degli uni e le ferite degli altri potevano venire temperate dal nostro ruolo di mettere mediatori
Si trattava di rendere ascoltabile l'indicibile
Si trattava difendere ascoltabile l'indicibile si trattava di incoraggiare un incontro abbiamo quindi creato per le persone che hanno desiderato volontariamente camminare condoni
Uno spazio protetto in cui la bussola per orientarsi era la loro narrazione personale che veniva dipanarsi sulla base di una serie di temi che noi mediatori intercettavamo
Ogni responsabile della lotta armata ogni vittima ogni familiare di vittima ha così muta la possibilità ben più di una volta di raccontare a tutti la propria esperienza individuale
Comprese le persone che sono entrate nella trama della nostra vita di gruppo anche dopo a il calcio d'avvio
Ogni ciascun imputato è stata ascoltata anche i figli di
Responsabili della lotta armata e di vittime
Che pure sono stati toccati coinvolti da questi fatti che e che quindi ne sono tutti vittime uomini e donne che la giustizia ordinaria ignora e che invece sono al centro dell'attenzione nel paradigma della giustizia riparativa
Rispetto ad altre esperienze di ascolto quelle che noi abbiamo vissuto ha goduto di una prerogativa speciale
Chi parlava nel nostro gruppo lo poteva fare incontrando il volto di un altro significativo in relazione al suo essere vittima o responsabili di fatti di lotta armata e inutile citare le finanze
Ma l'incontro l'incrocio di volte di sguardi
è la nascita della giustizia
Molto probabilmente
Mutuando dei pensieri che ho attinto dalla bellezza disarmata accadeva che per ciascun responsabili di atti di lotta armata per ciascuna vittima c'era finalmente quel qualcuno che veniva dal di fuori
Dal di fuori dei suoi pensieri della sua capacità ridotta di guardare
La nostra e la loro scommesse era tutta giocata sul fatto che proprio attraverso qualcosa d'altro che viene dal di fuori che l'uomo diventa se stesso
Come avuto modo di ribadire Papa Francesco inizio della citazione al principio del dialogo c'è l'incontro da esso si genera la prima conoscenza dell'altro
Se infatti si parte dal presupposto
Della comune appartenenza alla natura umana
Si possono superare i pregiudizi e le falsità e si può iniziare a comprendere l'altro secondo una prospettiva nuova
Fine della citazione
Appartenenza alla natura umana quello che era avvenuti in quegli anni
Da parte di chi aveva commesso i reati nei confronti delle vittime era stata poi più una de umanizzazione un cancellare l'umanità dell'altro per poter
Agire e
Attaccare il corpo degli altri si attaccava il ruolo non la persona il ruolo
La persona non era neanche vista e il lavoro che non abbiamo scuse fatto è stato esattamente quello di restituire a ciascuno
La propria individualità la propria persona l'hanno fatto loro perché abbiamo solo aiutati la grandezza è tutta loro
E a riacquistare ciascuno la possibilità di avere la capacità di alzare lo sguardo dopo una grande fatica
Che il Pepe trattore ascolti rispettosamente nel conto di una persona violata soccorre quest'ultima a restituirle almeno parte della sua dignità
Per le vittime un segmento importantissimo dello dal processo di cura
Questo è almeno in parte ciò che spiega i modelli di giustizia riparativa di cui ho fatto cenno prima
Modelli di giustizia riparativa contengono il modello della mediazione
E quand'è che c'è mediazione tra un'ora è una vittima cioè conche metodologia abbiamo lavorato e vado a chiudere su questo
E non abbiamo l'avvocato con questa idea che
C'è mediazione provoca una vittima quando possiamo rifare riferimento uno spazio un tempo
In cui ho c'è una parte terza al mediatore dei conflitti che incontra due o più soggetti per aiutarli a comprendere il motore
L'origine di un conflitto e queste persone avevano in conflitto
Che io ho definito poi dissidio
Dissidio insanabile
Perché
I linguaggi di ciascuno di loro non sono riducibile ai linguaggi degli altri sono due mondi totalmente separati e gettare ponti su quel linguaggio è stato il lavoro che noi tutti insieme abbiamo fatto
E
Vorrei chiudere
Con un'ultima citazione per far capire come nel nostro lavoro
Non c'è stato nulla di buonismo
Non c'è
Per il
Abbracceremo cibo e diamoci bene
Io ho sentito nuovamente
Espresso in alcuni momenti urla
Lacrime pianti disperazione e poi
Improvvise esatte abbracci Bacci promesse e di nuovo fatica abbassare lo sguardo questo oscillare del
Pendolo questo combattere questo combattere per incontrarsi
E questa citazione che sempre di una persona contenuta nel libro
Che non si firma
Da ancora una volta l'idea di quello che abbiamo fatto
Aperte le virgolette in realtà noi non stiamo abolendo le differenze
L'aver incontrato un noi non toglie del le differenze non toglie l'incommensurabile
Abbiamo spezzato delle gabbie
Che volevano fermarci nonluogo ecco delle gabbie che volevano fermarci in un luogo
Abbiamo creato un nostro luogo pur non aspetto profondissimo del dolore
Perché il dolore Dix non è stato il mio dolore né quello di y e quello di zeta e ci tengo che lo non lo sappiano
Cerchiamo delle vendite Cina insieme dei balsami per delle ferite che rimarranno sempre vi ringrazio
Ringrazio Adolfo con la Consip con la consueta
Finezza linguistica ci ha portato dentro il cuore del lavoro che è stato fatto
Questi soli l'ho qui che diventano colloqui così che il soliloquio che riprende possa essere popolato da nuovi interlocutori inediti significativi
Don Giussani con altre parole noi più familiari
Ha detto direbbe Livio rinasce in un incontro
Ascoltiamo adesso dalle parole viennese Moro che cosa significa esattamente questa rinascita
Io intanto ringrazio per questo invito e per l'attenzione che state dando a questa nostra
Esperienza noi tanto cara ma certamente una
Una piccola cosa
E va
Mi è stata ricordata la vicenda di mio padre anche per i più giovani che naturalmente non la conoscono immagino che voi possiate
Capire quello che una ragazza di venticinque anni il Governo io può approvare all'indomani di una vicenda di quel genere rabbia e dolore disperazione odio
Assenza un'assenza pesante un'assenza
Chiedo che fa star male
E insieme a queste cose c'è un desiderio di avere giustizia
Di avere giustizia per per se stessi per avere giustizia per questa persona che non meritava
Di fare quella fine in quel modo e questo desiderio di giustizia nei
Nessuno di noi sa davvero che cos'è la giustizia
è un bene supremo il materiale però tutti sappiamo
Quando non ce l'abbiamo
E
E questo desiderio è un desiderio che è un desiderio vitale un desiderio forte in realtà la strada che ti viene offerto è quello della giustizia penale
Indagini individuazione dei colpevoli procedessi condanne prigione
E cosa importante naturalmente perché è importante soprattutto che venga fischiato un fallo cioè che un comportamento sbagliato sia riconosciuto come un comportamento sbagliato
Per la storia di mio padre sono molti comportamenti sbagliati per i quali non è mai stato fischiato un fallo certamente non poteva farlo la giustizia penale ma quindi io non sottovaluto che cosa significa
Che la società
Dica la sua diciamo su un comportamento
Ti restano tanti tanti danni ti resta
Un attaccamento al passato questo passato che non passa mai è una prigione alla quale ritorni Sempre a quei momenti brutti a quegli avvenimenti a quelle cose che sono
Successe speri che appunto la giustizia possa aiutarti ma in realtà la giustizia penale non ti può aiutare
Perché non ti da quello di cui ai davvero un disperato bisogno che tu lo sappia uno
Poco importa nel bisogno lo stesso
Qualche cosa che vorresti fare c'è bisogno di fare
Ma ci non puoi fare e che è quella di di fare domande
Di rimproverare
Di chiedere come è stato possibile
Che tu abbia fatto questo a mio padre
Come è stato possibile che tu abbia messo una sveglia una mattina per dire caspita mi devo alzare perché devo andare a uccidere qualcuno
E come hai potuto e che queste domande tu non le puoi fare non le puoi fare perché davanti a te non hai messo una mano ne puoi fare anche per un motivo
Più profondo in un certo senso
Perché per fare queste domande tu devi avere di fronte delle persone
Mentre
Quello che
Che la violenza care e ha forse la cosa più triste più brutta più orrenda che la violenza crea
E quella di trasformare le persone in cose poco importa
Se la persona sia quella che è stata uccisa quindi considerata un ruolo un nemico appunto una cosa o se la persona
Che ha fatto la violenza anche lui diventa una cosa
Perché diventa
Il colpevole diventa esportatore del male eccetera
Diventa il tuo nemico
Che a quel punto non c'è dialogo perché le cose non dialogano tra di loro e cose sono in animate
E quindi qui c'è bisogno se si vuole
Poter dire quelle parole che possono riaprire una strada che è stata compromessa in maniera grave
Davanti unilaterali
Bisogna che si ritorni
Ad essere delle persone
Sia quelle che ormai sono solo delle vittime
Anche noi ci sono delle cose le vittime sono delle cose tutti affezione anche essere una cosa tutto sommato
No cionondimeno o la tua umanità negli anni ferita i e come si fa
Come si fa a farsi che
Chissà altino queste gabbie che per gli uni e per gli altri
Quello che non sono niente ritorni ad essere delle persone con un'anima con dei diritti con dei sentimenti con delle aspettative
Io credo che il nostro gruppo nel suo lavoro sia stato proprio questo luogo
In cui è stato possibile per loro e per noi tornare ad essere delle persone
E non quelle cose che la violenza aveva costruito vittime Carnè uffici corpi
Pezzi di carne sul tavolo dell'obitorio di cui ognuno può fare qualsiasi cosa desideri
E e come è stato possibile che ritornassimo gli uni per gli altri ad essere delle persone
Secondo me è stato possibile intanto per il ruolo che hanno avuto loro che Adolfo sia ma sfiorato come se fosse un un piccolo accidente
Loro ci hanno dato la fiducia di trovarci
Ci hanno dato la possibilità di non essere da soli a tentare questa strada e hanno avuto una capacità anche per noi è stato anche meno per me è stato anche un ammaestramento
Di sapere amare gli uni e gli altri
Invece li avete l'equidistanza Guido spesso parla di questa è qui prossimità
Che loro hanno avuto nei nostri confronti
Voi sapete che
Le vittime hanno l'idea di non essere mai sconsiderati da nessuno gran parte è vero questo è un Paese che non ama
Ciò che esse elimina e che rimane per strada
E in parte non è vero loro hanno saputo
Distribuire aiutarci e e penso che questo sia importante sia anche questa fiducia quella per cui uno ha deciso di diedi dissidi provare a fare essa pazzia perché comunque
Adesso onestamente c'era ordinato il medico me quando guida ma proposto di fare parte di questo gruppo che ho detto dei no cioè
Ma chi te conoscere cioè
Nel senso
è una cosa
Antipatica deve ammettere in un guaio
Tende American gare tutta l'autorità rimettere tutto in disordine no non a tutti piace questa questo questo trasporto nei confronti del dialogo e ma anche nelle famiglie non non tutti sono
Dello stesso avviso
Quindi non lo
Per me sono stati l'elemento di fiducia io ho avuto fiducia il loro che loro non mi avrebbero mollato in mezzo ai guai e che io non sarei stata da sola
E poi il supporto
Questo gruppo di giovani e meno giovani essi famosi primi terzi
Corredati anche data quei meravigliosi cuochi che sono tutti professionisti che hanno dedicato per tanti anni una settimana le loro vacanze a cucinare perno o in questo nuovo
Sperduto di montagna c'hanno supportato sanno accolto mi sembra strano ma sia loro che noi abbiamo il problema di un immenso solitudine
Cioè perché noi siamo il nostro ruolo noi siamo quelli di allora mi siamo una specie di istituzione positiva o negativa di questo Paese
E da lì non si esce loro ci hanno accolto semplicemente come
Delle persone sopportando le nostre fatture Nieri punto come diceva doloso giusta anche i nostri impianti STL litigate a me affetti abbracci eccetera
Per me io voto fiducia allora eccesso andata e l'incontro onestamente è stato sconcertante perché
Intanto
Io pensavo a dei mostri cioè per me loro erano dei mostri si sono comportati come dei mostri e nella mia mente sono di ma erano rimasti quelli
E e invece io ho scoperto
Delle persone come me
Non perché io sia un emblema e cioè cioè voglio degli esseri umani
Come tutti
Pieni di umanità
Di capacità di
Se mi aveva colpito tantissimo nella prima persona di loro vecchio conosciuto Franco Bonisoli Cammarano da trovare ma ho potuto compito è nettissimo il fatto che lui raccontando me un po'della sua storia come le avevo chiesto
Mi ha raccontato che il voi quando stava in carcere pigliava i permessi per andare a parlare coi professori di suo figlio
Ora io ho tre figli sono fatto tutte recepimento i genitori i padri sono delle mosche bianche mucche questo spread casse un permesso prezioso di uscita dalla carcere veranda parla ecco professori
Per permessa ad uno shock dico ma questo allora
Questo è più che umano qualcosa di più
Ho scoperto il loro dolore cioè noi noi vittime pensiamo che il dolore solo nostro che abbiamo l'esclusiva e non è così
Perché loro soffrono io per la prima volta che sono andata appunto a questo San Giacomo Merrone incontro un signore
Capelli bianchi baffi bianchi
Mi ha dato la mano e mi ha detto ciao io solo Tizio e Caio io ucciso Caio e Sempronio
Perché lui non poteva pensare che neanche per un minuto io potessi parlare con lui dagli la mano senza sapere che lui era un assassino
Questo per me
è stata una cosa che mi ha molto sconcertata così come il desiderio
Che loro di di stare con noi di
Di aiutarci delle nostre difficoltà
E emettevo mi ha fatto tanto piacere vedere che le vite loro sono di cresciute buone
Una delle belle vite sono brave persone che fanno delle cose vuole queste cose
Sia in contraddizione con i mostri volevo capire cioè c'è qualche cosa che non torna insomma no
E
In mano a mano che
Da cose ritorniamo entrambi persone possiamo dirci delle parole delle parole dure delle parole buone
Parole di tutti i tipi possiamo dialogare tra di noi perché anche
Se sono cose che citati diamo dolori al loro dicendo lei e al loro danno dolore hanno voi dicendo né altre che pure sono altrettanto tosto ed ascoltare sinceramente quasi redditi medi
Mille volte l'ho detto mo'marinato bar truffa lasciamo chi bevono cifra io torno a casa mia
E
Mattutine accetti alla fine Tullia ascolti perché sono persone che ti stanno parlando
Delle persone costare difficili doveroso est diverse dalle tue totalmente diverse dalle tue strane strampalate ma sono persone quelle cose non ci stanno più
E e mentre ti dei consiglieri diciamo così
E diventi anche più libera dal passato
Perché quel passato che ha ingoiato tutta la tua vita Tufino abilmente non puoi prendere
E metterlo al suo posto è orrendo
Che ha lasciato delle ferite che non guariranno mai
Ci sono
Cose di orrore puro che io non non non posso neanche nominare
E però sono passate e questo credetemi non è poco con queste persone
Secondo me c'è un legame del tutto speciale al di là di qualsiasi retorica
Poi
Tutti ci facciamo girare le scatole delle volte però con l'altro non è quello
Però non siamo rinati insieme
E secondo me questo questa possibilità di rinascere insieme di tornare a essere degli esseri umani vivi che possono esprimere quello che hanno dentro
Secondo me è davvero un pezzetto di quella giustizia
Che andiamo cercando e che
Speriamo di poter trovare definitivamente
L'autenticità dell'umanità che è stata espressa è stata giustamente sottolineata con questo applauso colmo di affetto
Uno un'autenticità che non risparmia le fatidiche l'ironia su se stessi le intemperanze
Le incertezze
Le esitazioni questo è quello che uno degli aspetti più convincenti dell'esperienza che stiamo ascoltando di cui vorrei sottolineare due
Punti che sono stati detti uno
è il rinascere ritornare a essere personalmente del Cosint arsenico ma è stato con un neologismo definito
L'altro è il nodo del tempo questo aspetto questa coordinata dell'esperienza che ci viene raccontata un aspetto che mi ha colpito moltissimo tra passato e futuro
Agnese ha detto il passato è passato deve ritrovare un suo posto e stare lì al suo posto non ingombranti presente
Questo aspetto
Di un passato che non va cancellato c'è una pagina da lei firmata nelle voci del libro in cui prima di uno quinques gli incontri dice voglio tornare a essere sicura di avere ben chiaro che cosa è successo in quel mille novecentosettantotto
Riguardo le fotografie riscopre giornalieri ripercorro quei cinquantacinque giorni perché
Se non ho presente quello che è successo non posso guardare in faccia chi ha commesso quei fatti quei mostri
Ma quel passato a un certo punto ritrova il suo posto
Maria Grazia
Attenti
Buonasera
Quando mi è stato proposto di far parte del gruppo
Io sinceramente sbagliando ero convinta
Che quel passato fossero riuscite a metterlo al suo posto avevo scontato la mia pena avevo finito da tantissimi anni
Eurostat di abilitata
Avevo ricostruito la vita devono ritrovato mio marito che avevo lasciato per fare la lotta armata una delle vittime
Avevo fatto anche un figlio per me bene preziosissimo
Quando
Arriva questa proposta mi arriva perché io rincorrendo Claudia Mazzuccato
Ha diritto l'avevo sentita parlare incontro pubblico della giustizia riparativa
E ascoltandola sono rimasta fulminata perché dico questa è la giustizia che poi cercando
Da tanti anni
Io pensavo
E quindi quando mi è stata fatta questa proposta
Anch'io non ho reagito bene ha detto no io oggi a da
Sinceramente ho detto questo
Non avevo fogna di ricominciare
Avevo fatto tutti i gradi del giudizio avevo fatto tutto
E nella mia vita a dirlo anche cercato di fare qualcosa che fosse utile agli altri ripresa
Rido una ridare qualcosa che a me era stato dato e avevo deciso di occuparmi di persone detenute
Di cercare di dare a loro
Un pochino di quel tanto che era stato dato a me quando ero in carcere incontrando persone della società civile della società civile
Quindi non non volevo ricominciare daccapo che nel due mila e dieci io avevo finito la mia piena nel mille novecentonovanta e nel novantuno fu fatto un figlio non potevo ricominciare
Però mi sono resa conto chiedendo
Chi c'era dentro questo gruppo perché presumo curiosa voglia di di capire
E mi sono resa conto
Ci si
In realtà non era passato ancora nulla
Io non arrivo scoperto non avevo mai incontrato una persona
Che la violenza che noi avevamo operato aprisse subita
Nel mio immaginario
Non continuavano probabilmente a non essere persone
Non lo so non mi sono parlato a lungo
Ma
Non avendo io avuto fatti di sangue
Non non mai considerato
La persona vittima
L'incontro quando poi deciso di partecipare i gruppi
L'incontro delle persone che sono state appunto colpite da quella violenza di quegli anni
Oltre
Ad Avignone mi
Fatto messa davanti all'evidenza che non avevo ancora fatto i conti fino in fondo con il mio passato
Mi ha dato la possibilità di incontrare delle grandi umanità
Una amiche qua davanti anzi due altre sono tra il pubblico
E
Quindi anche la artistica
Di riattraversare ancora quegli anni
Altro dato un senso
Cosa voglio dire
Durante la fase della carcerazione
Dopo i primi anni di carcere duro passati in realtà a difenderci
Davamo
Anche da
Da una rabbia che continuava a crescere
Perché
Anche noi
Eravamo stati disumani Zaratti
Non
Riesci a riattraversare e a vedere
Quello che hai fatto e i danni che sono che erano stati fatti da quegli anni
Ma voi abbiamo potuto
Ritrovarci nel momento stesso in cui abbiamo avuto la possibilità di rincontrarci nei processi
Di trovare dei magistrati che ci che favorisse ero il dialogo tra di noi
Per
Capire
Come era stato possibile
Come era stato possibile che noi che eravamo partiti
Da un grande desiderio di giustizia sociale
Avevamo
Trasformato
Il nostro aggirare
In un'ingiustizia ancora più grande
Quello che doveva diventare essere uno strumento era diventato un fine
E
Noi stessi nel momento stesso in cui avevamo operato violenza
Pur dentro un discorso di necessità avevamo rinunciato all'umanità che ci arriva preceduto nel muoverci a fare quelle cose
Non è stato semplice scoprire questo ma è anche estremamente importante tenere insieme le due cose da dove siamo partiti e dove siamo arrivati
Sono due momenti fondamentali
Perché
Come ha detto anche prima Adolfo volevamo la vita in realtà abbiamo creato la morte
Ma volevamo una ricca
Quindi ritrovare
Le motivazioni che ci avevano mosso era
Estremamente importante
Riuscire
A trovare nuove motivazioni per continuare a vita
Il percorso
Del gruppo
Quindi
Risvegliato un percorso che negli anni del carcere era stato molto lungo
E anche molto lento perché non non abbiamo scoperto subito le atrocità o meglio le abbiamo scoperte le nostre atrocità
Ma dovevamo sempre e comunque cercare
Di tenere insieme i pezzi
Per non perderci
Per non perdere le nostre profondità
Quindi il percorso che abbiamo avviato della dissociazione in carcere e Stato un percorso alla ricerca di quell'umanità che noi stessi avevamo perduto
Arrivare nel gruppo
A significato qualcosa di molto grande in realtà
Perché ed io ero io avevo ricostruito la mia vita privata e anche pubblica
Però non potevo mai parlare di quegli anni
Sia per un po'odore intimo
Una sorta di autocensura
Ma anche perché
Non era più possibile parlarne
Eppure quegli anni
Con tutto
Il dolore che hanno
Provocato
Sono anche stati anni importanti per questo Paese
Non avevamo fatto solo danni
Perché molte delle
Conquiste di diritti sono stati fatti dalle lotte in cui fatte in quegli anni il comunque io mi sono sempre sentita in prima fila
In quelle lotte
Mi sono persa quando quelle nostre non sono state
Più ascoltate
Arrivare nel gruppo esperto ritrovare l'ascolto la prima cosa che ci è stata chiesta è stata quella di raccontarci
E
Quando io mi sono raccontata
Ho sentito ho incontrato l'urlo no
Di chi CCT fatte Arcai
Quell'urlo disperato
Io cercavo delle risposte che entro di meritare e nominativo
E non potevo darle e se le avessi date avrei da tutti i cliché
Avrei dato qualcosa di preconfezionato
L'unica cosa che ho potuto fare era accogliere quell'urlo
E accogliendo quell'urlo ritornare nelle profondità dell'animo umano
E
Cercare
Anche quelle
Forse
Che ci potessero dare la possibilità di continuare
Non non subito ovviamente perché quando mi è stato il primo ai grandi perché
E
A sentirti ributtare indietro
Di nuovo perché
In un giudizio anche se non Vinicio indicato però tu continuavi poi giudicati
E aggiudicati in maniera negativa
Non è stato semplice il pendolo l'ho vissuto in maniera molto forte
Ci voglio stare non ci voglio stare sono felicissima di esserci stata perché
Dentro quel pendolo
E dentro quel percorso o davvero fortuito trovare
Quell'umanità
Che
Forse andavo cercando ancora quando a ventitré anni ho iniziato a fare delle scelte molto dure
Che mi hanno poi portato appunto alla negazione di me stessa
Quella che sono oggi io
Convivo con quello che sono stata
Non lo posso dimenticare
Quando Agnese dice
Comunque quello che ci separa è incommensurabile
Però
Da quegli anni o poi tutto
Poi
Vorrà aggiungere
Quello che sono oggi e penso
Di
Di non autocensura marmi nel momento stesso in cui
Il fatto di aver attraversato la sofferenza purtroppo avendo la prima però causata
Mi ha dato la possibilità
Di
Scavare
E trovare un'umanità profonda che prima forse non arrivò mai può tutto incontra
Avevo sbagliato tanto quello stesso errore in qualche maniera però mi stava dando la possibilità
Di
Scoprire me e nello scoprire armi di
Riuscire poi in qualche modo anche solo con la mia esperienza
Essere di utilità per qualcun altro
In questo momento mi fermo
Una frase ancora
Da parte di un'area grazie che ci viene regalata
Allora
Nel nostro percorso avevamo avuto la possibilità di vedere un filmato
Fatto da
Damiani in
Che era una donna madre israeliana che aveva visto il proprio figlio ucciso
Nello scontro
A carico con i palestinesi
E
Che non aveva voluto arrendersi alla gabbia dell'essere vittima
E a
Dentro
Questa sua ricerca di libertà
Era stata in Sudafrica
E aveva incontrato tra gli altri Desmond Desmond Tutu
Per cercare
Quell'esperienza e trovare
La forza di creare qualcosa di simile nel suo Paese
E ad un certo punto Desmond Tutu le chiede se l'uomo può cambiare no lei chiede abbiano tutto se è possibile
Cambiare
Beh io smonto tu dici che tutto quello che è stato INAF è stato fatto in Africa era per creare cambiamento perché
La fiducia nella possibilità del cambiamento
Era qualcosa che non poteva essere persa
Però
Dopo aver detto queste parole comunque scoppia in un pianto ininterrotto
Che ha
Portato tutti noi
A Porta a farci questa domanda ma è davvero possibile cambiare io non ho trovato la risposta non so se ad esempio io sono cambiata dentro questo percorso
Ho raggiunto dei grandi livelli di consapevolezza
Sono riuscita
A trovare una postura che vi permetta di vedere le cose in un modo diverso
Ma nello stesso tempo o anche ritrovato quella stessa
Motivazione e quella stessa passione
Che Mimmo aveva
Quando
A vent'anni
Ho distrutto la mia vita e anche quella degli altri
Ascoltare l'indicibile
Due volte Adolfo Ceretti ha sottolineato questa espressione nella sua introduzione del lavoro che è stato fatto in questi anni
Abbiamo ascoltato l'indicibile questa sera
E ringrazio sinceramente non formalmente Agnese e Maria Grazia soprattutto di essersi messe in gioco per l'ennesima volta
A ripercorrere
Questa ferita profondissima inguaribile
Che l'intensità delle loro parole ci ha comunicato
Non possiamo dare per scontato che una persona accetti di ripercorrere un dolore così profondo un dolore che come ha detto Agnese non è solo delle vittime ma è anche di chi
Ha inferto tanto dolore agli altri
Lasciatemi
Concluderei con tre veloci sottolineature
Come ci è stato raccontato a questa esperienza già ci dice
Che non c'è nulla da idealizzare
Abbiamo assistito
A un evento straordinario che racconta di un'esperienza straordinaria ma loro stessi non vogliono idealizzare ciò che è la loro vita e ciò che hanno dovuto e devono continuamente attraversare
I protagonisti hanno parlato con grande modestia e nel libro continuamente viene sottolineata
Con espressioni diverse
Direbbe di nuovo un'espressione hanno i CARA
Lire unicità del tentativo che è fatto di un pendolo avanti indietro di un elastico come dice Agnese Moro in cui
I passi cammino del cammino vengono compiuti ma tante volte le esitazioni
Gli arretramenti lo accompagnano loro parlano di una storia aperta di un incontro accaduto compiuto ma non concluso
Affermano che nessuna vette è stata conquistata nessun traguardo tagliato è un tragitto un'avventura difficile basato sulla forza della fragilità umana
Parlano di una bellezza dolorosa ricca di speranza e fragile come la speranza
Una cosa straordinaria che non è da idealizzare
Ma da guardare in tutta l'intensità della sua umanità ed è questo l'aspetto a mio parere più convincente
Il secondo aspetto che vorrei sottolineare è che è rimasto un pochino fra le righe ma non troppo
è che questa esperienza che ha riguardato qualche decina di persone coinvolte tutte nella medesima vicenda storica
A potenzialmente una portata culturale enorme
Non so se avete notato che sia mese che Maria Grazia hanno detto cercavamo giustizia
Ora
Che la vittima di un fatto di sangue cerchi giustizia e cosa normale
Ma che chi era nelle fila vecchia causato quel fatto di sangue abbia lo stesso anelito alla stessa insoddisfazione
Verso la giustizia tradizionale e il trasporto verso uno o il trenta
è qualche cosa che non possiamo dare per scontato
Questa esigenza elementare di giustizia insaziabile davvero un motore che ha unito le umanità i percorsi così diverse delle persone che Agnese e Grazia
Oltre che incarnare qui rappresentano anche per coloro che non sono potuti venire
Ma soprattutto sta muovendo
A livello culturale e anche i nostri amici brasiliani ce lo hanno testimoniato con la loro mostra straordinaria sulla PAC
Che è stata visitata non a caso anche dei nostri ospiti a nuove concezioni della giustizia
Nuove concezioni che possono
Aggiungersi perché il fallo va fischiato
Ma non basta fischiare il fallo occorre andare oltre
E queste nuove concezioni della giustizia sono state sperimentate in tante parti del mondo sono oggetto di elaborazione
E di sviluppo anche nella dottrina italiana Claudia Mazzucato è sicuramente una delle protagoniste di questa giustizia riparativa che va oltre la pena
Mi piacerebbe elencare tanti dei punti di questa nuova concezione della giustizia ma il tempo non ce lo permette permettetemi di dirvi solo quale
La base comune che tra l'altro unisce l'esperienza che stiamo ascoltando qui e quella dei nostri amici brasiliani
Ed è
La possibilità la certezza
Che nessuno irrecuperabile il contrario di quello che
Diciamo Valjean dice nei Miserabili
Scusate diciamo perdi c'era già ma già nei Miserabili sottolineando gli più volte chiare un patto una volta RUBERA per sempre oppure uno come te non cambierà mai
La premessa è l'opposto è quella di
Di Paul Oricchio perché dice
Tu vali molto più delle tubazioni ovvero nelle parole di massimo Ottoboni ogni persona è più grande dei problemi Rory
Il delitto sta fuori qui nelle APPA entra l'uomo
Una sottolineatura
Ma questo riguarda solo
Che ha commesso un crimine il mondo della giustizia penale
I conflitti sono ovunque intorno a noi
Io credo che
Ciascuno di noi nei nostri storico quindi può pensare abbastanza facilmente ai conflitti che
Si creano così per sciocchezze in una vita familiare
Due fratelli non concludono alla giornata senza mettersi le mani addosso per scherzo per serietà
In famiglia fuori nelle ambienti scolastici negli ambienti di lavoro e poi i fatti sociali storici l'immagine la cronaca di queste state
Ci hanno detto di fatti laceranti crescono nella nostra mente
E che dicono di immagini crude di violenze irrazionali
Non voglio mettere sullo stesso fanno tutte le violenze ci sono specificità ci sono motivi e questioni diverse ma il conflitto è ovunque
La potenza culturale di quello che abbiamo ascoltato non è solo
Perché offre ai giuristi una possibilità di ripensare che cosa può essere la giustizia nel mondo del diritto
Ma perché offerente alle nostre esperienze anche personali
L'immagine e la certezza di un cammino possibile
Di un cammino che come loro stessi dicono guardi all'altro non più come a un lui a un lei a un loro
Ma un noi
Un cammino raggi lei
Sommesso direbbe Papa Francesco ma reale
Per questo vi ringraziamo per il conforto che danno al cammino personale di chi è in questa sala
E alla riflessione culturale che può
Aiutare a ripensare che cosa sia la giustizia a cui tutti ammiriamo grazie davvero
Noi