Quel che resta di Marx. Rileggendo il Manifesto dei comunisti

Buonasera
Buonasera a tutti buonasera
Agli ospiti dell'enciclopedia italiana ai relatori di questa presentazione del libro di Beppe Vacca
E alla casa editrice Salerno e alla famiglia che la sorregge presentiamo dunque stasera questo saggio di Beppe Vacca sono ad compiere
Questo discorso Olivia Gualdo professore di filosofia politica all'Università di Verona
Andrea Baldini studioso di statistica di economia del già coordinatore nazionale dei giovani democratici
E il Presidente D'Alema rappresentante illustre di una antica tradizione politica che Marx ebbe a lungo il suo punto di riferimento
Io dirò soltanto alcune parole introduttive
Destinate soprattutto
A quanti non abbiano ancora letto questo questo saggio riteniamo batteva che Dio che siano fatto di buona educazione quando si presenta un'opera
Di darne qualche linea mento essenziale al pubblico non presupponendo che tutti l'abbiano già letta
Questo non è uno studio accademico del mark le vendite Marx nel novecento e al principio del nostro del nostro secolo non è un ciò che è vivo e ciò che è morto
Di Karl Marx al modo in cui Benedetto Croce lo fece in relazione a lei che dove era ovviamente una
Un regolamento di conti all'interno della famiglia dell'idea dell'idealismo e facciamo un rapporto fra due sistemi filosofici
Se dovessi inquadrato inquadrerei nel genere dell'erede né dei discorsi che discorsi storici che hanno però una intonazione e una finalità
Tyco politiche etico e civile pacatamente etico civile quale quella che Vacca che caratterizza l'impegno storiografico di di Beppe Vacca
è una riflessione sulla permanenza di Marx in quanto autore di un mutamento nel modo di pensare e di agire
In relazione ai grandi movimenti collettivi adoperò il termine permanenza facendo memoria
Della definizione che un biografo Norman non marxista né benevolo nei confronti di Marx Isaia Berlin
Nel mille novecentotrentanove scriveva in proposito di Marx e gli ha prodotto un mutamento permanente nel modo di pensare
E di agire questa che Vacca offre
è una riflessione intorno a questa permanenza
Benché nella premessa Vacca sottolinea il fatto che in verità Marx non se ne sia mai andato dall'orizzonte comune
Ad un certo momento di questo saggio sottolinea come vi sia stata una sorta di
Coalizione di forze intellettuali che hanno rimarginato
Questo pensatore avevano fatto sulla base del fallimento di alcune sue grandi previsioni
Storiche storico economiche e del fallimento del comunismo laddove questo si era storicamente realizzato fallimento del comunismo vittima del difetto di democrazia sia politica ed economica che in quei Paesi si era
Verificata
Vacca rileva come però questa
Rimozione questa emarginazione di Marx sulla base del fallimento del comunismo per difetto di democrazia che si è realizzata nel momento stesso in cui la democrazia entrava in gravissima crisi proprio nell'Occidente
Liberaldemocratico e subito mette in luce
La sua insoddisfazione relativamente alle spiegazioni di carattere economicistico Schumpeter Viano dice
Della crisi dell'economia della crisi della politica in Occidente e la sua insoddisfazione nei confronti
Delle ricostruzioni complessive della fase attuale della storia del mondo
Caratterizzata da una crisi della democrazia che diventa sempre più ampiamente crisi della politica e da la crisi stessa della globalizzazione
Il nostro momento storico dice Vacca
Sviluppo della società dell'informazione e della competizione internazionale
E caratterizzato da un mutamento dei sistemi politici in democrazia in democrazia oligarchica
Nelle quali la funzione dello Stato e piegata sempre più a sostenere la competizione internazionale delle élites economiche dominanti e sempre meno a promuovere il
Benessere ma non è soltanto questo il tema e il problema
Assistiamo dice Vacca al proliferare di fratture geopolitica di guerre di religione di crisi dei processi di regionalizzazione dei
Assistiamo all'acuirsi del conflitto economico mondiale e a una crisi organica dalla democrazia
Questi problemi scrive esigerebbe ero una comprensione storica di mutamenti in atto
Ma la sterminata letteratura sulla globalizzazione che si moltiplica le più varie discipline non sembra in grado di individuare un criterio interpretativo unitario delle vicende mondiali
E dunque torniamo a Marx utilità di Marx utilità di Marx non come economista Vaccaro lo dice subito ma come filosofo della politica filosofo della storia e storico
E questo recupero si fonda
Sulla asserzione della continuità di Max con il pensiero democratico Marx non pensatore antidemocratico
Ma pensatore che si è impegnato per il superamento dei limiti della democrazia
Il programma di Max fu Stato di diritto democrazia rappresentativa e suffragio universale in un rapporto di continuità con quello
Che era il programma delle forze democratiche del primo del primo Ottocento e il secondo elemento lo straordinario rilievo che la riflessione di Marx
è acquisito dalla relazione tra l'unificazione capitalistica l'unificazione economica del mondo e lo sviluppo della
Democrazia sicché secondo Vacca il manifesto di Marx disegna una figura del mondo contemporaneo ineguaglianza
Non tanto nella previsione quanto nella elaborazione della consapevolezza storica e nessuno potrebbe sensatamente pensare di ignoranza
Su questo punto come nel telaio generale del saggio di vacca naturalmente sarebbe finanche finanche banali rilevarlo l'interpretazione gramsciana di Marx della tradizione marxista
Ha un rilievo fondamentale e segnatamente sul punto del valore della previsione in Marx e della distinzione relazione tra previsione e consapevolezza storica
Per il ruolo di Gramsci è
Fondamentale realmente si prevede scrive Gramsci nella misura in cui si opera in cui si applica uno sforzo volontaria e quindi si contribuisce concretamente a creare il risultato preveduto
La previsione si rivela quindi non come un atto scientifico di conoscenza ma come l'espressione astratta dello sforzo che si fa il modo pratico di creare una volontà collettiva
La previsione dunque atto di prassi atto della prassi e non di prescelte sa
Recuperando sin qui lo dice un lettore appassionato delle Sacre Scritture il senso più vero più autentico del profeti ISMU biblico dove la la vittoria età e il correttore i tempi presenti
E legge gli effetti della correzione del tempo presente alla al seguito di quelli che sono i suoi interventi nella storia
Il ruolo di Gramsci naturalmente nel telaio generale del saggio di Vacca particolarmente significativo e penso che verrà messo in luce
Dai relatori quello che tenevo a sottolineare in questa mia lettura della del suo saggio per esempio importante
Il il paradigma interpretativo che Gramsci da della crisi del mille novecentoventinove la validità in parte ancora attuale per comprendere la crisi attuale di quel paradigma interpretativo
Nel suo complesso non soltanto credo che abbiamo di fronte un saggio su quel che resta di Marx
Ma un saggio su quel che resta della nostra capacità di costruire una teoria generale della politica di costruire una teoria del mondo in grado di se non guidare almeno ispirare o orientare
L'agire politico l'agire dei grandi movimenti collettivi
In questo senso devo dire il il quel che resta di vacche di quel che resta di Marx oltre a essere un tema quel che resta di Di Carlo Marx è ovviamente con quel che resta di Antonio Gramsci
Ma apre la via a tutta un'altra serie di riflessioni su questa piega che cosa resta del pensiero borghese del pensiero della borghesia un certo momento del saggio Vacca dice l'epoca della borghesia e della relazione tra la borghesia il capitalismo
E cessata al modo stesso in cui è cessata probabilmente l'epoca di una relazione stretta tra il movimento operaio e il socialismo la fine del Novecento il principio del Secolo Nuovo
Comportano comportano questo i dominatori non sono non è più la borghesia ma diceva che un certo momento
Ed è un segnale molto importante sono di incerta configurazione di incerta definizione c'è viviamo un'epoca nella quale non siamo capaci di definire
Strettamente e rigorosamente i dominatori i ceti che effettivamente
Dominano che è una cosa abbastanza rilevante per rapportare epoche precedenti della storia in cui la definizione del dominatore sembrava essere operazione più agevole e anche con un risvolto nella prassi di maggiore momento
Devo confessare che quando ho ricevuto questo libro non ho letto subito ma sono andato a leggermi un romanzo dal titolo assonanti romanzo DCV duro quel che resta del del giorno
Pubblicato in un anno cruciale hanno assimilabili su degli avvenimenti che stasera verranno affrontati nel mille novecentottantanove
E devo dire che quella lettura di quel romanzo ricordavo soltanto lo splendido film di ai vari la lettura di quel romanzo credo mi abbia fatto entrare nell'atmosfera
Esatta per apprezzare il lavoro di vacca
Perché qui appunto non si tratta solo di quel che resta di Marx ma si tratta di quel che resta della nostra capacità di comprendere il nostro tempo storico
Che era appunto il tema della vicenda disegnata nel libro di sci curo la vicenda di questo povero maggiordomo che schiacciato dalla tecnicalità del suo mestiere del suo lavoro non riesce a leggere non solo la sua epoca storica ma non si non riesce neanche a leggere
Se stesso e a operare di conseguenza rispetto alla sua alla sua comprensione
Dunque io credo che il dibattito sarà sicuramente interessante fruttuoso e
Invito il dottor Baldini a dirci la sua valutazione impressione del saggio di IVA grazie
Sì io
Diciamo
Proverò nette una mia lettura o almeno proverò a dire quello che ha lasciato a me insomma nella
Membro di Beppe
Anche perché autorevoli
Diciamo esponente al tavolo faranno meglio di me dopo ci proverò diciamo dato mio portato Tarquinia e strumenti che sono quelli appunto dei
Io noto Rando
Statistica ed economia
Insomma facente nel fare questo permettetemi di ringraziare beh però soltanto per onore di essere qui oggi
Che
Punto
La presentazione importante ma anche per essere stato per me sono personalmente anche dal punto di vista di affetto personale è un punto di riferimento
In questi anni nel lavoro che ha svolto dal Segretario nazionale dei giovani democratici
E insomma
Non lo so questi studi per me vengono in un tempo particolarmente appassionante dato il fatto che dopo la crisi dopo il due mila sette quindi dopo l'incendio era appunto di una crisi che ha
Cambiato radicalmente i paradigmi insomma Merola nell'economia del modo di pensare all'economia in tanti si sono esercitati a cercare di ridisegnare i modelli economici a rivederli ai raffinati lì a cercare
Di migliorarne la capacità di prevedere la realtà punto in descrivere
E appunto l'hanno cercato di fare sia partendo diciamo dall'analisi dei dati dall'analisi dei dei fatti
Che diciamo anche essa diverse ingannevole nel senso che dice abbiamo visto i dati i dati dicono diciamo è sempre complicato nel senso che anche i dati vanno letti e possono essere letti
In tante maniere diverse insomma professore dice che al punto uno comincia dicendo bene io studio queste cose vi faccio vedere quali sono timori venti nel capitalismo poi si imbatte in un problema tecnico poi ci ripensa poi si imbatte in un altro insomma se ne vanno vent'anni per cui
Per una disamina puntuale nella crisi credo che avremo insomma ancora del tempo
Però anche da un punto di vista della teoria economica dei modelli economici non molto sembra essere cambiato va dopo il due mila sette due mila otto
Cioè non c'è un nuovo paradigma che riesca
A diciamo a rompere con quello che è successo prima mentre la crisi viene identificata da tanti economisti come un punto di rottura è questo per quale motivo
Ovviamente diciamo i motivi possono essere tanti però forse uno dei più centrali può essere il fatto che molte risposte che noi cerchiamo appunto né i teoremi nelle nei manuali probabilmente in quei manuale non stanno e stanno nella lettura
Nella rilettura di alcune
Diciamo di alcuni assiomi più filosofici storici e in questo il volume io credo compia un'opera importante perché appunto si pone
Mi studiare tema distogliere l'economia come economia politica in qualche modo no c'è un'esigenza appunto di dare fondamento culturale storico a una visione ma visione della sinistra in qualche modo il vero orizzonte progressista però
Lo fa secondo me in un piano particolarmente interessante che tra l'altro connota sempre mette cioè non come un mero esercizio intellettuale insomma non è
Un banale esercizio intellettuale un mero esercizio intellettuale più che un banale non è neanche diciamo
Il tentativo appunto di riprendere Marx in quanto tale
Diciamo la volontà di farlo vivere e di far vivere quel pensiero nella carne viva dei problemi è questo
Forse anche per deformazione professionale pone secondo me il libero ad essere adatto per una nuova generazione proprio perché appunto
Non è un libro fatto per la storia un libro fatto per dialogare almeno a me sembra così col presente col presente di tali problemi
E probabilmente l'oggetto è proprio questo cioè che un pezzo della riflessione che deve essere fatta per riprendere ricostruire un nuovo pensiero bene ricominciare da un'analisi del persiano marziano più completo
E per fare questa analisi appunto bisogna vere sempre per usare il gergo utilizzato nel libro consapevolezza del processo storico e quindi di conseguenza
La spinta guidarlo ma prima c'è la consapevolezza di quello che sta avvenendo a livello storico a livello globale e poi
C'è una necessaria spinta a guidarlo e John se seguiamo questa premessa metodologica
Vediamo la distanza che c'è a volte da alcuni comportamenti politici anche attuali no dell'attualità politica
Dopodiché secondo me a questo punto cioè
Uno dei principali lasciti che almeno a me
Ha lasciato la vettura diciamo di questo questo libretto di questo saggio perché arrestati Marx cioè che questo processo storico questa consapevolezza non può in nessun modo essere scollegata
Da
Una riflessione di carattere mondiale e globale
Il punto è proprio questo cioè se non si affronta la lettura di processi storici del carattere mondiale non si capisce neanche la dialettica di quei problemi con i problemi a livello nazionale
E oggi si ridefinisce in questo campo ci rise definisce secondo questo orizzonte oppure noi siamo condannati
Per il mio vissuto insomma per un ragazzo che ha fatto politica siamo condannati alla subalternità in quanto non riusciamo a capire quello che abbiamo intorno
Insomma la globalizzazione il campo da gioco non c'è nulla da fare non possiamo negarlo e diciamo la tendenza è inesorabile nove
Tengo aver per riprendere sempre il il lessico diciamo di Marx alla tendenza inesorabile del capitale estendere il suo modo
Di produzione al mondo intero
Da un punto di vista riprendendo anche le parole di Beppe
Dall'idea di come quello sia il campo da gioco in un'era sin da prima no per riprendere proprio alcune citazioni la missione del capitale nell'unificazione economica del mondo solo a livello della storia mondiale si può concepire il superamento delle sue contraddizioni
Cioè il campo da gioco e quello o noi capiamo che quei problemi sono prevalenti oppure
Banalmente prestiamo l'acqua nel mortaio
E Illy danno su cui si relaziona questa rilettura diciamo del manifesto ma il manifesto spesso è esattamente quello Karl Marx pone la risposta
Dei problemi a questi problemi del proletariato esattamente su quel livello sempre per citare appunto gli operai non hanno patria questa citazione Nava dal Manifesto
Non si può togliere loro ciò che non hanno ma poiché il proletariato deve conquistarsi prima il dominio politico elevarsi a classe nazionale e anche somma aziona
C'è la dialettica con l'agire politico a livello nazionale avviene in una appunto strettissima connessione con quelli che sono i fenomeni di carattere globale ed ancora
Nelle varie rotte nazionali comunisti mettono in rilievo e fanno valere quegli interessi comuni dell'impiego proletariato
Che sono indipendenti dalla nazionalità
Ora se noi prendiamo già questi assunti rimettiamo in una società in cui l'informazione
In cui la società dell'informazione avvicinare persone avvicina i giovani soprattutto ad anche da un punto di vista civile no quanti della mia generazione hanno un contatto diciamo tra Paesi che prima era soltanto impensabile
Se intendiamo diciamo anche diciamo un'economia che si espande lavora in USA come campo da gioco quella globale vediamo la finanza che spostare ricchezze con un clic da una parte all'altra del mondo
Capiamo che ove il socialismo anche adesso osa ridefinire sì da un punto di vista globale e da un punto di vista internazionale oppure non ha senso
E qui c'è il secondo secondo insegnamento dal mio punto di vista di questo di questo volume che via aiuta ad attualizzare il messaggio di marzo proprio perché al di là delle profezie puntuali
Che erano ovviamente contenute in un testo che
Era fatto in un altro tempo al di là della profezia della proletari Zazie emenda il mondo che Brera diciamo il cui incedere era parallelo all'incedere diciamo del capitalismo
Come appunto unifica membri come missioni unificatrice del mondo che per fortuna non è avvenuta e che
Insomma non avverrà mai al di là dell'assenza da parte del marxismo diciamo di una teoria
Dello stato e di una teoria delle forme di Governo il cui dibattito è riportato sempre nel membro
In dialettica con il dibattito che si fece che fece il PC con Bobbio al di là anche dei vuoti teorici diciamo
Su cui si sono esercitati in tanti economisti sulla teoria del valore no sulla teoria del valore su cui in tanti negli anni Sessanta e Settanta hanno prodotto diciamo tante e tante elaborazione tanti iscritti al di là di tutto questo c'è un punto
è il punto è il lascito e
Che dal Manifesto esce come la chiama diciamo Beppe nel suo libro una teoria della politica in luce
Esce un metodo analitico dei processi
E questo è quello che bisogna recuperare aldilà dei singoli aspetti
Perché quel metodo analitico che aiuta un arco di forze a ridefinire sia dare risposte a problemi che sono anche problemi nazionali
E in questo diciamo il materialismo storico visto da questo punto di vista mentre ovviamente in Marx il MOT ore di questa costruzione il materialismo storico diventa anche in parte un'altra cosa non ha un formulario di leggi per il proletariato cioè non c'è
Una volontà di attuare diciamo alcune leggi
E di attualizzare non è quindi neanche una dottrina da rendono in quanto tale da riportare il materialismo storico inteso sempre citando come scienza critica
Critica vuol dire storica cioè vertebre nata dall'analisi dei processi e dalla capacità di inquadrare i fenomeni andamenti umani di qualsiasi natura nella concatenazione spazio temporale che mi spiego
Questo è il punto una lente d'analisi nel capire appunto la concatenazione degli eventi in danni fondamento
Ancora critica vuol dire legata agli svolgimenti della contraddizione fra sviluppo delle forze produttive rapporti di produzione quale
Migliore sfida per l'oggi se non capire se non attualizzare quali sono al giorno dell'oggi
Le contraddizioni tra appunto tra forse forse produttive rapporti di produzione e qua quale diciamo la migliore sfida se non capire la natura del conflitto oggi come si come si forma come si muove
Ed anche in questa ottica che insomma diceva bene
Allora chi ha presentato il volume all'inizio e Barletta e va inquadrata anche la crisi della democrazia una democrazia che presuppone naturalmente uno Stato nazionale ma che si trova degli attori che si muovono in campo internazionale
E questo vedete
Per andare a concludere insomma
Noi dopo le economisti insomma che si sono esercitati appunto nel cercare di capire cosa fosse successo nelle crisi hanno dedicato tantissimi energie alla comprensione appunto
Di quello che era successo anche in in termini tecnici insomma i termini
In termini pratici l'attenzione si è posta molto sulla finanziarizzazione dell'economia sulle disuguaglianze sul misurarle su come erano cresciute su come su quali erano gli effetti di questa grandezza sul benessere per la popolazione insomma
Il problema è che con sgomento dopo un po'di tempo dopo l'iniziale diciamo mordere della crisi abbiamo dovuto constatare che
Più o meno nulla è cambiato nome
In quanti di noi hanno sentito diciamo ma il ritmo a cui crescono le disuguaglianze non è diminuito da prima dopo della crisi
Come mai non è diminuito da prima dopo che la crisi se abbiamo detto che con la crisi era crollato un modello di sviluppo era cambiato il mondo
Avete già sentito spesso diciamo hanno ricominciato a fare i soldi come prima le banche la finanza ricominciato a fare i soldi come prima come mai è avvenuto tutto questo insomma
Anche per rispondere alla regina Elisabetta che un convegno economisti disse ma con tutti questi economisti giravano avete previsto la crisi come Maffettone insieme quei siti a capire il perché arrivava la crisi
Io non lo so ovviamente le risposte sono diverse diciamo
Nessuno a quella giusta in qualche modo
Però forse leggere la crisi con questi altri occhiali aiuta a capire che la crisi non è stato un punto di discrimine
Non c'è un primo un dopo del due mila sette ma la crisi è stato un evento una manifestazione di una tendenza più profonda che è e sarà e continuerà nel corso del tempo
Questa è il punto abbiamo trattato le disuguaglianze la finanziarizzazione facendoci la domanda le disuguaglianze la finanziarizzazione hanno causato la crisi
Probabilmente vi disuguaglianze la finanziarizzazione sono la conseguenza di una crisi più profonda in un mondo in cui attori diventano sempre più globali in cui tante risposte vengono concepite su un piano sempre locale e nazionale
Non sono la causa sono l'effetto
E allora o noi ci concentriamo sul ripensare completamente quello che cura la causa oppure noi potremo sbattere la testa sulla misurazione se disuguaglianze sulla denuncia di quanto queste disuguaglianze portano
Ricerche giustissime in qualche modo da continuare perché sono anche il fulcro fondamento di una battaglia di sinistra
Ma c'è però qualcosa di più c'è l'individuazione di quello che si muova dei processi lenti che Simone continueranno a muoversi
E in questo è illuminante e con questo in qualche maniera chiudo anche riprendere
Quella diciamo quella citazione quaderni dal carcere che granché me Beppe riporta in maniera lucidissima alla fine del Libano
Perché anche diciamo veniva ricordato nelle menti di Gramsci la crisi del ventinove era in qualche maniera questo prodotto no sempre per citare
Quando è cominciata la crisi
Trattandosi di uno svolgimento e non di un evento una questione importante
Si può dire che della crisi come tale non viene data di inizio ma ci siamo sbattuti nel periodi Zare la crisi dal due mila sette gli scatoloni le ma Ambra avverse e via discorrendo
Per la crisi non viene data di inizio ma solo di alcune manifestazioni più clamorose che vengono identificate con la crisi erroneamente e tendenziosa mente
Tutto il dopoguerra in crisi
Contenta dividi ovviato una che a volta a volta hanno fortuna in questo in quel Paese niente a per alcuni la guerra stessa è una manifestazione della crisi anzi la prima manifestazione
Appunto la guerra fu una risposta politica organizzativa dei responsabili
Quindi non degli eventi periodi Zaratti ma all'occhio a quello che si muove in qualche maniera di più profondo sotto ed ancora quest'altro passaggio illuminante altro punto
è quello che si dimenticano i fatti semplici cioè le contraddizioni fondamentali della società attuale per fatti a un parente mente complessa
Una delle contraddizioni fondamentali è questa
Che mentre la vita economica come premessa necessaria l'internazionalismo meglio il cosmopolitismo la vita statale sia sempre più sviluppata nel senso del nazionalismo debba stare a se stessi
Ora ovviamente diciamo era un altro nazionalismo non era diciamo
Un pensiero di un altro tempo ma quanto è straordinariamente attuale questa riflessione quanto aiuta ad inquadrare quello che è la crisi
Ecco diciamo da questo punto di vista se questa è l'ampiezza dei problemi
O il socialismo europeo si attrezza complessivamente a rispondere a queste sfide oppure è destinato perire e per ora
Parte l'affetto da parte degli a parte dei tentativi in questo senso si vede poco questa questa maturazione
I leader europei spesso balbetta hanno di fronte a problemi come immigrazione guerra
Istituzioni europee
Come ci si ridefinisce all'interno di un mondo che cambia e che cambia globalmente insomma per due parole bisogna ripensare come dice Beppe libero
Passato presente e futuro del socialismo ovviamente diciamo il compito è assolutamente ardito
E io sempre per deformazione professionale
Penso che
Ce l'abbiano soprattutto i giovani dato che appunto per riprendere Giorgio Amendola cosa sono vent'anni di lotte perché a vent'anni ecco cos'è ripensare il socialismo perché a vent'anni è poca roba insomma è un monte che si può scavare in qualche modo
Però ecco io credo che quel che resta di marzo almeno quello che ha lasciato a me con la mia cultura questo vibra questo c'è un punto è un metodo analitico che non va seppellito
Come è stato fatto nel corso di questo tempo ma che rende marzo straordinariamente attuali e che diventa imprescindibile
Se anche nella realtà dell'oggi vogliamo in qualche maniera orientarci e provare a dare qualche risposta
Grazie
Grazie molte dottor Baldini come in effetti mi aspettavo lei ha messo in luce una parte del saggio di vacca molto significativa che è quella intorno alla riflessione gramsciana sulla crisi del ventinove
E sulla possibilità di andare al paradigma interpretativo che Gramsci chiede di quella crisi per cercare di comprendere come in parte mutati alcuni soggetti ovviamente mutata diciamo il grado di organizzazione della dell'economia non soltanto dell'economia
Non si può oscurare la relazione la contraddizione relazione contraddittorio il contrasto tra una politica
Che resta nazionale o nazionalista dica e un'economia che invece spinge verso l'universalismo verso il cosmopolitismo
Professoressa Gualdo il suo pensiero grazie
Naturalmente
Grazie
Dunque
Io penso di essere quell'unica non
Diciamo Marx Diana fondo e Ruffato nel citare Max Weber nel senso che
Si
Sono ottimi penso tra i relatori quell'unica Marx piana diciamo così occasionale ecco se vogliamo sempre usare la
Dicitura weberiana
E scherzando con Beppe quando ci siamo sentiti al telefono dopo che io avevo letto il libro gli ho detto beh insomma Bette un'ermeneutica piuttosto generosa Cuesta nei confronti di Marx no
E allora lui si è messo a ridere
In realtà io penso che questa ermeneutica generosa cioè questo estrapolare dal Marx del del manifesto
A un attivo via politica o meglio una riflessione sulla Democrazia sia piuttosto convincente e cercherò qui dispiegare perché spero di riuscirci
Innanzitutto perché in questo testo RAI c'è un'attenzione particolare proprio alla
Diciamo così situazione storica in cui il manifesto nasce
Ovvero di i dibattiti prego quarantotto che soprattutto su alcune riviste inglesi si svolgeva no in cui era coinvolto anche Mazzini niente
Che mostrano
E Beppe lo mostro nel testo come ci fosse davvero una vivacità
Di discussioni di posizioni diciamo una pluralità di posizioni all'interno
Dei vari movimenti che poi sarebbero diventati protagonisti nel quarantotto
Allora la diciamo così l'ermeneutica generosa consiste nel fatto che anziché evidenziare del messaggio politico del manifesto del Partito comunista la celebre
Tesi della dittatura del proletariato dell'arrivo ad una società senza classi che secondo appunto Vacca si tratterebbe solamente di una questione transitoria
Vacca mette invece in evidenza ma
Appunto l'elemento democratico cioè che a Marx Engels interessava stare dentro quel dibattito stare dentro quei movimenti
Per accelerarne in qualche modo
La democratizzazione ordini il fatto che potessero arrivare diciamo così al suffragio
In realtà
Se andiamo a prendere però la celebre frase che adesso io vi leggo il pool tutti conoscerete del manifesto a
Chi
Che parla appunto del potere politico di che cosa Marx Engels intendessero per potere politico
Ci sono dei problemi perché adesso ve la leggo quando nel corso dell'evoluzione le differenze di classe saranno sparite e tutta la produzione sarà concentrata nelle mani degli individui associati il potere pubblico perderà
Il carattere politico punto il potere politico nel senso proprio della parola è il potere organizzato di una classe per l'oppressione di un'altra
Se il proletariato nella lotta contro la borghesia si costituisce necessariamente in classe
Per mezzo della rivoluzione trasformasse spesso in classe dominante e come tale
Distrugge violentemente i vecchi rapporti di produzione e suo abolisce insieme con questi rapporti di produzione anche le condizioni di esistenza dell'antagonismo di classe e le classi in generale
E quindi anche il suo proprio dominio di classe questa un pasto celebre del manifesto
Allora io per faccio un po'alla professoressa in questa occasione nell'edizione nella versione tedesca
Il potere politico è nominato da Marx ed Engels come politici anche Walter dove perché Walter in tedesco si intende il potere dello Stato no
Il potere dello Stato la forza dello Stato quindi che Walter una parola che in tedesco significa anche violenza manca una celebre poi
Anche critica della violenza di Walter Benjamin allora e naturalmente questo potere politico questa politici e che vale il tema
No che ha il potere dello Stato il potere dello Stato capitalistico che si allea con il capitalismo deve essere violentemente
Rovesciato superato che val Sammarco out che ho un bene mi pare
Cioè deve essere violentemente rovesciata allora
Il problema il mio problema con questa visione del politico no
è proprio cui è stata cioè il fatto che si faccia coincidere la politica con una dimensione del dominio no
In una
Sostanziale continuità con tutta la tradizione del pensiero politico moderno che pensa il potere politico come dominio
E penso però Democrazia non è questa idea di potere politico quindi come la mettiamo professor Barca
Infatti poi mi pare la riflessione di vacca prosegue insistendo di nuovo come ho già detto sulla centralità del
Della democrazia o della democratizzazione sulla necessita di un'apertura della politica le masse
Tanto che appunto
è l'apertura della politica alle masse ha comportato la messa in crisi del dominio incontrastato della borghesia o del capitalismo liberale
Ed è vero che questo tipo di politica democratizzazione apertura alle masse
A molto poco a che fare con atti e Walter la politici e che va al TAR e molto di più con quella cosa
Che nel testo appare ad un certo punto fugacemente forse anche in riferimento Mazzini a quel principio di associazione no
Cioè quello che trovo convincente nella rivalutazione dell'elemento politico democratico dentro al manifesto riguarda proprio la centralità di una partecipazione delle masse alla politica
Che di necessità trasforma la politica stessa dall'interno
E
Poi c'era anche l'altro elemento importante non a caso il dibattito con Mazzini cioè l'elemento della nazione no
C'è un rapporto ambivalente da parte del movimento operaio con la nazione
Sì è vero dar Marx ed Engels che il proletariato è l'attore più risoluto dentro quei movimenti del quarantotto ma non è ancora l'unico
E se si rendono conto che è necessario in qualche modo di uso questa parola mi perdonerete perché no omogeneizzare tale pluralità di attori in modo da sconfiggere l'avversario
Quell'avversario così unitario qual è il capitalismo
Però si rendono anche conto Marx ed Engels che c'è anche un altro attore o fattore omogeneizzando e che appunto il principio della nazione della nazionalità
Il quale può forse essere concorrente del principio unificante del capitalismo
Può lo Stato insomma liberale borghese divenire operaio e certo attraverso il suffragio attraverso la democrazia
C'è insomma una circolarità o simbiosi fra lo Stato il capitalismo ma
Lo Stato potrebbe agire politicamente per rompere tale simbiosi contrastando non il mercato ma l'organizzazione capitalistico liberale diverso
Ciò può avvenire solo con la piena partecipazione allo Stato da parte del movimento operaio e quindi nuova centralità del suffragio e della democrazia
Tutte cose sta
Come dire assolutamente auspicabili assolutamente convinto
Beppe mi ha anche confessato che il il vero titolo di questo libro doveva essere il cannocchiale di Marx le lenti di garantisce
E quindi anche qui perdonerete la mia non
Ex Vertis gramsciana ma
è importante fare un riferimento anche a Gramsci soprattutto rispetto a questo e di dimensione della democrazia
A quanto crunch abbia insistito sulla cambio di paradigma che avviene con l'avvento della democrazia parlamentare ciò che è centrale è il consenso no dentro la democrazia parlamentare quindi
La lotta a che fare con l'egemonia che non è altro che il consenso della maggioranza
C'è insomma anche per Gramsci una forte tensione fra lo Stato come apparato
E se vogliamo anche lo stato di diritto e la politica intesa da Gramsci forse non in senso dighe o fa altre Marx Diana ma sicuramente nel senso di rapporti di forza
è un'attenzione irrisolvibile che Gramsci evidenzia e che siamo ancora oggi mi pare a discuterne
è necessario essere consapevoli di tale tensione e dentro questa stessa tensione molte sono le conquiste ottenute
La democrazia liberale è strumento borghese che però deve essere conquistato dalla classe operaia la conquista trasforma lo strumento stesso impadronito se ne
La classe operaia allarga i confini sia del diritto sia della politica cioè sia la forma sia la sostanza e produce cambiamento
Questa la questione del cambiamento e centrale
Vacca fa riferimento riferimenti molto importanti e molto convincenti anche alla prima pagina
Il fatto che ci siano degli agenti del cambiamento
E che sia necessario in qualche molto
Identificarli
Far sì che
Ci sia bisogno ci sia bisogno
Di quello che appunto Labriola non solo l'avvio alla chiama il materialismo storico no
E che cos'è questo materialismo storico
Anche qui tra mi è piaciuta l'insistenza di Beppe sulla a
Proprio su questa dimensione del metodo Marx si annuncia l'invenzione
E l'uso efficace degli del concetto di materialismo storico di storicità
Potremmo dire che nell'espressione materialismo storico conta di più l'aggettivo del sostantivo in qualche modo perché che cosa è che Marx ci rende
Chiaro no ci rende chiaro il fatto che il modo di produzione capitalistico eh qualcosa che ha una storia quindi che nasce e che può anche finire contrariamente a quanto invece
Dicevano gli economisti classici
Penso anche al lavoro di polari che insiste molto sul fatto che il capitalismo si presenta come a storico eterno in qualche modo il migliore dei mondi possibili
Quindi in questa dimensione della storicità è fondamentale anche oggi come estratto anche appena rilevato
Non solo perché ci aiuta a fare un'elaborazione storica della nostra situazione non solo perché ci aiuta a sperare che siccome c'è stato un inizio ci sarà anche una fine
Ma perché può essere un interessante fattore di mobilitazione nella misura in cui
Mi pare quando si nega la storicità si vuole celebrare lo status quo
Quando si nega l'ASP la storicità
Si cade in quella appunto più grande
Tendenza attuale del prese intimismo che tutto va bene oggi oggi siamo nel migliore dei mondi possibili adesso forse non è più così perché c'è stata la crisi però qualche anno fa c'era anche un Presidente del Consiglio
Lo lo diceva costantemente
Allora Marx nel manifesto
Mi pare che ci consegni questa
Insomma questa promessa in qualche modo no una promessa per cui
Dobbiamo capire che
L'economia si sviluppa l'economia si trasforma
E spesso la politica fa finta di niente giusto per
Essere più sbrigativi ecco perché la chiamata del Manifesto è una chiamata alla politica alla democrazia perché
Non faccia più finta di niente diciamo così
Il problema
Qual è detto questo detta questa insomma brevemente con con anche una sintesi forse imprecisa
Qual è il problema oggi almeno per quanto mi riguarda pur apprezzando questa insistenza sulla politica e sulla democrazia
Che democrazia non vuole dire
Previsione scientifica di quello che accadrà perché appunto come dice un certo punto
A Vacca il tempo storico della politica non è quello del modo di produzione cioè la politica a altri tempia altre forme che non possono essere
Prendete determinate scientificamente quindi questo è quello che anche Vacca critica della seconda parte del manifesto
Però il problema oggi qua ne
Rispetto tutto quanto si è detto sulla democrazia sulla politica e sulla
E sulla loro crisi
Cioè
Naturalmente il movimento operaio non esiste più
Ma non solo perché non esistono più gli operai ma perché non esiste neanche umori mento
Ho dei movimenti esistono attori
Vari disuniti
Chi è in un certo senso restano incapacità di essere agenti del mutamento
Cioè la crisi della democrazia la crisi della politica
Secondo me devono affrontare anche la questione cruciale di questa epoca cosiddetta neo liberale dose la centralità eh
Diciamo così focalizzata sul sull'individuo sulla sua individuale
Come dire responsabilità no anche dentro le politiche del welfare anche dentro le politiche della famiglia c'è sempre questa ricaduta sulla responsabilizzazione individuale se sei povero
è un po'colpa tua in qualche modo
Solitudine isolamento
E appunto la Democrazia se c'è ancora una democrazia rimane
A solamente
Ritornando a quella sua matrice originaria che l'individuo no che è diventato punto l'unico valore l'unico attore la cui libertà e le cui preferenze sono insindacabile
Quindi a partire da queste a partire da questa se vogliamo centro vuoto cioè l'individuo come come mobilitiamo come
Come pensiamo una politica che sia una politica del cambiamento una filosofia della practice per citare trancino un comunismo critico no
Come
Naturalmente non non auspico una omogeneizzazione simile a quella cui pensavano Marx ed Engels rispetto
Al al manifesto dei comunisti NA però
Come è possibile un agire partecipato e collettivo in cui si possa essere efficaci agenti del cambiamento
E del socialismo per usare anche qui una parola un po'desueta grazie
Grazie a lei professoressa guerra al dossier Baldini aveva messo in luce il tema delle crisi
Economiche dall'intervento della professoressa Gualdo abbiamo visto individuati altri due passaggi fondamentali della riflessione
Di vacca vale a dire il tema della politica la natura della politica della democrazia in Marx e la storicità del capitalismo preciso che neanche io fonde roof sono uno studioso di Marx
Però forse questo rende le cose da un certo punto di vista più semplici
Presidente D'Alema prego a lei la parola
Ma diciamo io
Cercherò di dare delle risposte
Meno delle new entry opinione
In particolare sugli interrogativi
Che a partire dal
Dal metodo Marx si hanno
Segna hanno la
Conclusione del libro di IVA
Ora naturalmente io non entro in una discussione
Del tutto legittima diciamo sulla
Sulla chiave interpretativa barca
D'altro canto diciamo su questo è un tema che è stato al centro di un intensissimo dibattito filosofico ideologico o politico in che misura
Diciamo la natura oppressiva dei regimi comunisti abbia la sua radice nel prendere solo di Marx ecco
è evidente
Che
La lettura che ci propone
Beppe Vacca una lettura da questo punto di vista
Molto profilata riusciamo
Molto schierata
Come
Dentro questo dibattito scommetto tanto pensarla come lui diciamo
Gli ho detto io per primo ho sentito ma lo siamo sentiti qualche giorno fa diciamo certi il tuo il tuo il tuo Marx
E è un filosofo che la prassi diciamo più che utile chiunque il fondatore del materialismo storico diciamo molto grave usciamo diciamo come chiave di lettura del
De il Manifesto però voglio dire questo è un dibattito tra filosofia non voglio fare il filosofo in queste sede disfatta è stata una passione giovanile voglio parlare dei nodi politici diciamo
Si può ragionevolmente sostenere diciamo che
Il riferimento al dittatura del proletariato non esiste il riferimento ad un modello Roma ad una fase
Dello sviluppo storico
Quella in cui i colleghi scrive Marx
Il proletariato vado distrugge
Attraverso la lotta di classe l'oppressione di classe borghese avendo come prospettiva il superamento dell'Arlas delle classi quindi superamento del gap informativo pressioni
Non c'è il minimo dubbio che l'orizzonte di Marx un orizzonte libertario
Non è
Quello della dittatura sociale
Si può sostenere che questo
Rizzo contenti Bertallot che questa idea di una società di individui liberamente associati senza la politica è un orizzonte utopistico e che proprio
Diciamo nella insostenibilità di quella utopia c'è poi la ragione degli esiti
Diciamo da autonomamente questo
è un dibattito che è stato già fatto macchie dal punto di vista
Di ciò che ha scritto Marx Marx con Cefis dalla dittatura del proletariato come una fase
Terzo una società libera da ogni forma di oppressione su questo non c'è il minimo dubbio ricordo
Discusso un'intera notte su questo con Franco Rodano il quale sosteneva che questo era l'errore Marx proprio l'idea
Che l'uomo può essere farsi Dio diciamo cioè questa dimensione trascendente del pensiero di Marx
Rodano al contrario totalmente dibattere i temi dell'arte Max fosse stato un ottimo economista
Pessimo filosofo e alla politica
Quindi voglio dire si sono alternate letture molto diverse ma batterci ci propone
Appunto marzo filosofo della politica
Filosofo della storia
In grado di
Affrontare
Di porre
E quindi
In questo senso nella accezione bivacca
L'accento va messo sull'aggettivo storico ma d'altro canto la vera innovazione marziana rispetto al materialismo tedesco dell'aggettivo storico diciamo al materialismo c'ero già fuori verbale denunciano il bisogno di non c'era distratti Marx
è proprio lì e l'innovazione marziana nell'aggettivo non nel sostantivo
E
E marcia affronta il problema duplice problema Montella
Conflitto tra
Forze produttive del modo di produzione e della costituzione del soggetto
I grandi tema della democrazia
Quello della costituzione del soggetto che storicamente
Rappresenta incarna la forza
Che promuove il processo di
Espansione del democrazia
Lo dico perché questo è oggi il problema
Missione con il quale ci misuriamo
Se rispetto
E insomma da questo punto di vista insomma io credo
Se
Questo corrisponde anche alla nostra formazione insomma non siamo cresciuti dentro una tradizione
Chi ha letto Marx attraverso quattro verso grazie
Che ha
Temperato
E reinterpretato persino diciamo il concetto
Tondi dittatura sia pure transitoria o diciamo rileggendolo in chiave democratica come costruzione dell'egemonia basata sul consenso quindi
Noi veniamo da una tradizione è chiarissimo punto
Transita Marx
Il contenuto democratico
Persino
Liberando alla diciamo di quelle scorie linguistiche di diciamo che
Beh dittatura suona male anche in Italia a noi tedesco persino peggio su questo siamo perfettamente d'accordo Cerreto liberando da questi
Da questi Racing vistisi diciamo e
Aprendo lo
Ad una
Giunti ad una
Facendolo diventare il pensatore
Che diciamo interviene nella storia muta il modo di pensare di agire
Da un fondamento al soggetto storico il movimento operaio che si rende protagonista
Della
Della più grande trasformazione democratica
è pur vero diciamo che nel mondo comunista
Prevale un regime oppressivo
Ma non c'è il minimo dubbio che in quella parte del mondo con l'Europa occidentale dove la democrazia si è sviluppata nelle sue forme più avanzate in più PN
E grande soggetto che è stato protagonista di questa trasformazione è stato il movimento operaio
Questo diciamo
La storia se il
A oriente ci siamo la storia
Non ha dato ragione visto acqua Marx non c'è dubbio che a Occidente il soggetto storico crea interpretato Recchia
Allargato costruito l'esperienza democratica più più avanzata e anche il mondo riconosciuto questo è
è stato esattamente il movimento operaio
Ora naturalmente dentro quel quadro
Chi l'ha visto il movimento operaio protagonista il quadro è stato quello del nesso fra
Stato nazionale democrazia
Il
Il grande problema diciamo su cui
Il libro di vacca si affaccia diciamo poiché mi stesse un certo punto si ferma e dice
Come dire non ha bisogno mi devo scrivere un altro
E
Si conclude con alcune note metodologiche molto importanti diciamo ma
Indubbiamente sì arresti
Alle soglie
Del del del noto e cioè
Nell'epoca della globalizzazione della crisi dello Stato nazionale e quindi della crisi della democrazia
Diciamo il
Il metodo Marx che hanno può aiutarci a specificare storicamente oggi
Le forme del contrasto tra forse tra forze produttive rapporti sociali di produzione
E quindi a ridefinire la costituzione dei produttori attuali ci sono i produttori attuali
In soggetto politico del mutamento questo è
Poi grande
Problema diciamo che
Attuativi
Non c'è dubbio che il metodo di Marx resta vivo da questo punto di vista ma che la risposta acquisti interrogativi una risposta che appare
Assai
Problematica
Anche perché
Insomma
Mentre
Nello sviluppo
Del capitalismo che abbiamo conosciuto nei due secoli trascorsi diciamo così la produzione della ricchezza
è stato un fatto sociale
E la redistribuzione della ricchezza
E avvenuta attraverso
Un conflitto sociale e un negoziato
Pensiamo e questo
Conflitto e negoziato sociale è stato il nocciolo della democrazia
Nucleo Brescia
E poiché l'esperienza del socialismo europeo diciamo lo stato sociale è stata una forma ulteriore di previsti
Riduzione della ricchezza la quadratura del cerchio per dirla con un pensatore liberale diciamo cioè
Capacità di tenere insieme
Sviluppo capitalistico sviluppo delle forze produttive
Inclusione sociale
Redistribuzione quindi della ricchezza e democrazia
Tutto questo ha avuto con come condizione la politica Stato nazionale
La politica nelle forme in cui l'abbiamo storicamente conosciuto i partiti i sindacati
L'associazionismo la partecipazione
Oggi noi viviamo un drammatico spaesamento
Che ha che è un fatto mondiale e chiaro effetti devastanti prendiamoci chiaro perché il
Come giustamente ha detto il
Il Pontefice il mondo viveri che
Dentro una terza guerra mondiale
A pezzi ha detto
Cioè inediti il il vero contesto nel quale
Se
La crisi tra il carattere ristretta mente nazionale della politica il carattere globale dell'economia nella finanza
E ci ha condotto
E cinque non c'è la guerra
Grazie costituzionali ci guardiamo intorno
C'è guerra in tutto l'arco quello che gli americani definiscono l'arco della crisi diciamo che va dall'Asia centrale siano quasi il
Alle sponde africane dell'Oceano Atlantico c'è guerre né uno
Poca
C'è il pericolo di un ritorno alla guerra fredda
Con la Russia
Ci sono tensioni in Asia
Conflitti nazionalistici drammatici
Fra la Cina il Giappone Ciaccia
Cioè indichi il nazionalismo
Riemerge informe il
Aspramente conflittuali
E
I fenomeni politici cui assistiamo in Europa insomma
La crisi dell'Unione europea
Cosa che siano l'effetto del re sorgere di nazionalismi aggressivi
Il ritorno della destra nazionalista i molti Paesi europei ma soltanto la crisi del sociali c'è una crisi della sinistra non c'è dubbio somma in Austria
Antipopolari diciamo quando ho preso l'undici per cento non sono i socialisti
Hanno preso i due grandi partiti che hanno dominato l'Austria diciamo per
Non ne ha non in questo dopoguerra
Nel corso della sua lunga storia socialisti vinsero le elezioni municipali avviene nel mille novecento per la prima volta e da allora amministrano la città
In passato parecchio tempo ecco
In due grandi partiti che hanno dominato la vita democratica di quel Paese per
Secolo vabbè elezioni presidenziali e insieme prendono il ventidue per cento dei voti
L'undici e due dell'undici e trenta
Cioè
Questa
Questa è la crisi
Si manifesta e lo stesso
Fenomeno del fondamentalismo islamico
E è un fenomeno di ritorno identitario
Cioè in Paesi che hanno una debole tradizione nazionale
E quindi deboli nazionalismi perché sono Paesi ex coloniali Paesi inventati Paesi scritti sulla carta data qualche colonnello l'inglese diciamo
Il nazionalismo risorge nella forma di
Una religiosità identitaria e fondamentalista ma che non a caso vuole darsi uno Stato
Lo Stato islamico
Si chiama stato
No il caso vuole darsi uno Stato a perché il fenomeno Trump negli Stati Uniti d'America
E parliamo di una grande potenza globale cioè parliamo di un Paese nel quale tutto sommato
Siamo insomma è un paese che è in
è in grado di avere in sé le risorse in parte per dominare la globalizzazione non solo per tenerla eppure
Malgrado questo
Il populismo
Lo spirito di chiusure populismo razzista di da ricostruire i muri
Persino in un paese multietnico come gli Stati Uniti d'America prende il rigore
Che apprezzo io spero che non arrivi oltre determinando limite allora
Oggi questa
Questo fenomeno diciamo che
Beppe richiamate quella bellissima citazione complessa citazione gramsciana diciamo un fenomeno che
Si presenta in forme inquieta
E il problema di ricostruire un ordine del mondo
Una capacità regolativa di rimuovere il conflitto
Io ho qualche dubbio per il sul fatto che il la
Il conflitto tra il dollaro e l'Euro sia la chiave interpretativa della crisi parallela della volontà degli Stati Uniti secondo me gran parte anche altre ragioni ma esso non voglio entrare nel merito di aspetti particolari cui si può certamente discutere
Però è un problema di una capacità regolativa ecco non sì certo bisogna sconfiggere il terrorismo ma è anche del tutto evidente Chions costruisce un nuovo ordine del Medio Oriente si
Si apre una nuova prospettiva si si offre una speranza grazie
Oppure
Se c'è solo una dimensione militare questo significa
Una prospettiva di guerra
Di anni anni e anni di insicurezza violenza di terrorismo di anni anni era
Io credo che
E quindi naturalmente
Io non penso veramente chiedi
Chi ha
In questo momento intuito più profondamente la portata di questi processi è proprio il Pontefice
Naturalmente lui non ha le risposte
Le risposte
Dovrebbero venire dalla politica
E allora io vorrei tornando diciamo alla
Insomma al
Tema
E vorrei cercare di dire alcune cose insomma che cosa significa
Chi sono i produttori attuale
Dove si manifesta il contrasto tra forze produttive rapporti sociali di produzione
Nel mondo globale
Per io penso che si presenti soprattutto come contrasto tra
Il dominio del capitalismo finanziario globale
E
La cosiddetta economia reale cioè la produzione di beni e di servizi
Che in qualche modo
C'è
Un in questa nozione di produttori noi oggi dobbiamo associare non solo grazie la classe operaia che continua ad esistere
Se noi guardiamo al mondo globale
Qui ci sono centinaia e centinaia di milioni di operare
Minimo
Civili eccetera che
Adesso
Ha chiesto produco
Diciamo per
Certo sì la produzione dei beni materiali si è ridi sbloccata nella globalizzazione non è che non ci sono più
Operanti ci sono
Ce ne sono molto meno da norme certe ed altri continenti succede sono centinaia di milioni
Ma è evidente che
I produttori
Attuali sono gli operai sono gli intellettuali che partecipano al la produzione di beni servizi attraverso l'educazione e alla ricerca all'innovazione
Sono quei docenti imprenditoriali
Che continuano a investire nella produzione
Anziché
Dedicare non risorse a speculare della finanza a volte diciamo queste attività convivono nello stesso soggetto
Se uno definisce come persona fisica diciamo però non c'è dubbio che se uno
A scalare diciamo
Dal
Persona fisica quel
Quel mondo imprenditoriale che
Vuole continuare a investire
In un mondo in cui la rendita finanziaria che è più profittevolmente investimento industriale come ci ha spiegato perché enti
Diciamo
C'è un nuovo pensiero economico
Che queste cose le dice
Che io qui o
Non è vero che non c'è un nuovo pensiero
Non si riferisce direttamente a Marx ma c'è un nuovo pensiero economico
La critica del capitalismo finanziario globale Stiglitz
Entro e mi ha chiesto
Insomma
Maestro diciamo
Anziano maestro di tutti questi signori raccontarla picchetti alla Mazzuccato che ci spiega chiedo il ruolo fondamentale dello dello stato dell'azione pubblica dopo tanti anni e quindi teorizzazione del liberismo più sfrenato di sapore
Insomma
C'è un
In modo robusto viene avanti un nuovo pensiero economico che del per ora non ha generato una nuova politica e questa è la cosa troppo allarmante se c'è
Un evidente sfasatura diciamo tra
Venire avanti di un nuovo pensiero economico
Con Roma dice Stiglitz descrive chiaramente nel suo libro ultimo sulla diseguaglianza che molto dedicato al caso americana eccetera ma è un libro molto interessante
Dice la diseguaglianza una scelta politica
Non è l'effetto di processi economici
Scelta puliti
E chiama in causa la politica e spiega anche nella parte finale del suo libro come insomma la crescita della diseguaglianza strana
Distruggendo le basi della democrazia
E
Esiste un cento di supplire ricchi che non hanno un'azione
Che sfuggono ad ogni fiscalità
Sono delle statistiche straordinari perché in cui si vede che
L'incidenza della fiscalità sulla ricchezza quando si arriva alle punte più alte crollare
è paradossale
Questo
Che un punto essenziale
Cioè o la politica la forza altroché
L'uso della forza
L'uso della forza
è in grado di intaccare
Questi privilegi giganteschi oppure
Questi
Queste ricchezze
Si impadronisce della politica
Perché la condizione no
Perché la condizione non attraverso il controllo dei mezzi di formazione perché la condizione attraverso il finanziamento delle campagne elettorali che viviamo scritto degli stessi qualche anno fa
Pensatori
Conservatore ma democratico Domenico Fisichella
Ti diamo il tempo della pletora sia
La parola un po'arcaica diciamo insomma comando e di ricchezza
Altro che
Se di fronte a questo
Non c'è
Quello che registriamo di fronte a questo un'impressionante impotenza della politica
Io mi sono riletto siccome devo andare a fare una cosa iniziativa
Convegno
Qui c'è Gordon Brown
Mi sono riletto le conclusivo
Del G venti
Che si tenne sotto la presidenza di Gordon Brown nel
Momento più acuto della grande crisi due mila sei
è uno quel documento fu sottoscritto da tutti
è un manifesto socialista del nostro Paese
C'è scritto quello che bisogna fare per eliminare i paradisi fiscali c'è scritto che bisogna intervenire sui redditi degli surrettizi sullo squilibrio dei redditi il
Dei grandi manager finanziari c'è scritto che che bisogna separare banche d'affari delle banche di investimenti nelle banche commerciali
C'è scritto come bisogna aggredire gli hedge found c'è scritto che ci vuole una tassa sulle transazioni Finance cioè è il programma socialista del nostro Paese sottoscritto a tutti i Capi di Stato che da quello che
Sei bene non è stato fatto nulla
Cioè di fronte
Poi
Cosa è successo che progressivamente
Dopo un momento in cui
Permissivo Tremonti citava Marx
Ecco
Devono
Logica
Città reiteratamente secondo i bisogni eccetera ma non il marxismo filosofo del il Marx dell'ultima parte del capitale perché anche quelle
Fu geniale Marx che immagina questo potere magico del denaro questa sensazione
La magia del denaro che produce denaro e che in realtà nasconde diciamo
Perché dentro quest'dietro questa magia c'è il lavoro umano che tiene sussunto
E
Dopodiché
Progressivamente
Diciamo mondo è tornato dal dismessa Rosu
Insomma piano piano abbiamo pensiero hanno pensato
Hanno lasciato passare la Burjanadze al momento delle emozioni eccetera hanno contato sull'impotenza della politica e piano piano siamo tornati
Di fatto
Con ben poco
Camminamenti quei sesto è stato secondo me il più grande fallimento dell'euro
Perché era l'Europa che doveva assumere quel programma
Mentre paradossalmente
L'unico grande Paese che anni applicato almeno una parte sono stati gli Stati Uniti d'America
C'è stato più socialisti stesso o perché la politica americana a cominciare dal fatto banale diciamo che gli americani hanno indetti lo Stato americano
Senza diciamo rendersi prigioniero di politiche di austerità validi
Senza proibire si aiuti di Stato e tutto quell'altro quel mostruoso apparato neo liberale
Perché questa è la verità
L'Europa si è costruita sotto soprattutto a partire dalla nascita dell'euro
Nel quadro di un'egemonia neo liberale che non ha soltanto caratterizzato le puliti che
Ma chi è impregnato di sì i trattati
Vera ecco
Le istituzioni
Gli americani che non hanno questi prigionieri mentre noi stiamo discutendo oggi da due anni di come finanziare
Piano Juncker Investimenti
Trecento miliardi di investimenti per l'Europa salvo però
Non ci sono gli americani hanno spesi novecento miliardi rito per rilanciare la loro
Questi nuove tecnologie
Se a me invece
Hanno fatto
Lo Stato ha preso le cose in basso note
Ricreato le condizioni del
Roba da socialismo reale servirebbe ecco
Ecco io credo quindi che
So
Non so sono delle risposte necessariamente Rawls diciamo sulle quali voi
Ci aspettiamo che Beppe scriveva un bellissimo libro ecco
Ma se
Ma se
Il tema diciamo se la lezione Marx sia Anna consiste appunto
Nel fatto
Di di saper fare oggi ciò che fece lui per il suo tempo cioè specificare storicamente le forme del conflitto fra forze produttive
E rapporti di produzione e
Definire
La Costituzione
Dei produttori il soggetto politico del mutamento
Sopra perché qualche premessa per andare in quella direzione è comunista
Essendo chiaro che la dimensione del debito questure agire politico non può che essere
Una invenzione globale
E qui si misura forse la più grande sconfitta culturale del socialismo
Perché in fondo insomma l'internazionalismo l'avevamo inventato noi
Lo ha realizzato il capitalismo
E nel momento in cui il capitalismo URSS si è internazionalizzato per stessa noi siamo rimasti intoppo totalmente impotenti dice
Cioè
Quel mondo senza frontiere senza non più frontiere ma cominciamo rosse bandiere
Invece deve rosse bandiere passano i capitali diciamo
E il socialismo si è trovato totalmente impotente di fronte a questo cambiamento il mondo
Che
In definitiva era
Stato pensato a voi
Perché
Che
La
Grande processo cambiamento fosse un processo internazionale è questo
L'aveva scritto Carlo Max poi sono venuti dei cattivi marxisti
Che avevo pensato che si potesse fare in un Paese solo che hanno fatto un sacco di guai diciamo dei quali
Abbiamo pagato un prezzo piuttosto alto grazie
Grazie Presidente D'Alema dunque l'agenda del che fare mi sembra particolarmente complicata e non so se lo vedremo anche fare
Convincente a breve dal suo tanto stimolante contributo emergono alcune relazioni che mi sembrano particolarmente importante
Ma
Vorrei invitare soprattutto Beppe Vacca a reagire alle osservazioni che sono stati condotti sono state condotte un è sicuramente la relazione tra la crisi del soggetto politico e la crisi del negoziato
Da crisi del negoziato che giustamente lei ha messo in luce e che una frizione tanto delle democrazie degli Stati al loro interno quanto una difficoltà sempre maggiore fra distanti fra le nazioni
Il secondo aspetto mi sembra anche questo particolarmente importante c'è un pensiero economico critico ma non c'è un pensiero economico
Orientato alla prassi capace di generare
Una orientamento dei dei movimenti politici e il terzo elemento che mi sembra però molto malinconico e la sua riflessione sulla impotenza della politica devo dire
Ad un certo momento lei ha detto Stiglitz sottolinea come la diseguaglianza sia una una decisione politica però sembra anche
Tanto spesso in altri contesti che la per la politica sia
Impotente rispetto ai grandi orientamenti della finanza e dell'economia
Dunque ultimissima mia reazione quel picco di coincidenza diciamo tra piccoli ricchezza e ricco di franchigia fiscale però si verificò l'ultima volta alla vigilia della Rivoluzione francese e quindi può darsi pure che qualche cosa
Accada senza che magari noi ci siamo tanto a riflettere sopra del mille novecentottantanove non ci pensava quasi nessuno che potesse esserci un pro sto quale quello che poi in realtà sarebbe verificato speriamo di non dover né vivere le forme
Le forme forme forme più violente e più terribili su di noi
Io vorrei invitare l'autore fuori l'autore come si dice in teatro
Io devo solo o quasi ringraziare
Organizzatori soprattutto relatori per un discussione anche un'illustrazione così esauriente oltre che
Adesso tocca a me dire generosa dissesto libretto di sessanta cartelle di duemila battute e che in realtà o una rilettura del manifesto dei comunisti
Io quindi non penso nemmeno lontanamente di entrare nel merito di del molteplicità dei
Temi che legittimamente sulle sollecitazioni che dallo stesso libro libretto e cioè dallo stesso pensiero di Marx attraverso Gramsci venivano sono state proposte qui
Mi limito riflettere su un solo punto che riguarda esattamente il rinvio che Massimo D'Alema faceva come proseguire il lavoro
è un lavoro che non può essere proseguito individualmente da nessuno
Allora dopo una risposta indiretta giustificazione di questa forma affermazione perentoria
Agganciandomi al fatto non casuale
Che Massimo D'Alema
Presidente dell'arte sa
Ritiene che la concettualizzazione più adeguata della situazione globale in cui siamo sia quella del Pontefice
Papà Francesco
Cioè noi siamo già dentro una terza guerra mondiale a spizzichi
Io questo lo penso non pochi anni
E uno sviluppo di una categoria fondamentale con cui per quanto mi riguarda insieme hanno molti altri abbiamo cercato di leggere i processi mondiali
Dalla metà del mille novecentottantacinque quando questa categoria è stata proposta da un compianto Giovanni economista dell'Ufficio studi della Banca d'Italia compagno par buoni conflitto economico mondiale
Lo sforzo che ho cercato di concentrare anche in questo breve saggio ma che caratterizza un lavoro
Ma se non lo sa per ha presentato con uguale generosità
Rimettibile discutiamo da tanto tempo e quello di cercare di capire con quali strumenti concettuali
Si poteva ricostruire una narrazione egemonica del processo che caratterizza la cosiddetta globalizzazione adattare almeno dalla fine del sistema di Bretton Woods e quindi poi dagli anni Ottanta e soprattutto dopo l'ottantanove
Perché per avere la costruzione di un cervello collettivo
Che mette insieme tutti i dati analitici e di informazione che possono
Riproporre un'interpretazione sintetica propedeutica a risposte politiche differenziate
E necessaria una narrazione egemonica senza la quale
élite politiche classi dirigenti capaci di assumere questo carico non si producono no
Papà Francesco che da questo punto di vista si collega
Ad una tradizione non niente affatto lineare
E non priva di conflitti interni di contraccolpi che comincia col Concilio Vaticano II soprattutto con la pace l'Inter RIS
Intanto può scrivere documenti illuminanti straordinariamente illuminanti a cui non ci si può non aggrappare al di là
Delle appartenenze
Di fede o ideologiche
Come il discorso sull'Europa dell'altro giorno in cui a differenza della stragrande maggioranza dei soggetti politici e culturali che si occupano di Europa e che parlano di spazio di spazio e di calcoli economici dice
Attenzioni ai processi e ai soggetti perché l'Europa si è fatta così
E dire attenzione ai soggetti ai processi vuol dire non perdere di vista che questa straordinaria affascinante costruzione bloccata da almeno dieci anni
è nata dentro già un mondo globale ed è nata vissuta e ha affrontato problemi Elia relativamente superati fino a trovare
Un punto di equilibrio che per quanto riguarda
Per quanto mi riguarda è del tutto insoddisfacente
Cioè il disegno dell'Europa dell'euro che però era stato già definito attraverso un asse fondamentalmente fra Kissinger e Schmitt tra il mille novecentosettantaquattro numero centosettantacinque in risposta a quella che allora si chiama la crisi mondiale
Crisi economica
Mondiale
La leadership della Chiesa cattolica ha continuato a incorporare saperi
E a trovare forme luoghi dove vengono rielaborati rimescolato i al fine di uno straordinario sviluppo della dottrina sociale della Chiesa
Senza nessuna pretesa di sostituirsi utilizzate
Ma perché essendo una struttura
Forse l'unica di carattere così veramente globale e fa il suo mestiere scusate la volgarità
La validi che ci occupiamo
Cioè gli attori politici che dominano la scena
Posso ottantanove
Posto duemila altro che
I subprime
Del due mila sette e l'esplosione della bolla della scarsa della cripta nome ex nel cuore del della potenza della propria della globalizzazione cogliere gli Stati Uniti quando ne vogliamo parlare
Ma la faccio breve
Noi abbiamo bisogno di un racconto
Di una narrazione storica e per questo torna utile anche Marx non solo ma
Ma
Mal se gran ci sicuramente aiutano molto di come è andata in questi quarant'anni perché per come ce la raccontiamo non possiamo che fare Apologia indiretta del mondo così come di chi comanda quale esso è
E pestare l'acqua nel mortaio e regredire progressivamente lasciato spazio alla nuova barbarie che aiuterà anche l'Europa ad essere coinvolta i morti poi una terza guerra mondiale
Di cui non a caso si comincerà a studiare e già
I dispositivi militari che la rendono tra virgolette sostenibile
Perché
Lei principale put le principali potenze di questo mondo multipolare senza equilibrio in conflitto da sempre essenza regolazione
Hanno già da qualche anno cominciato a studiare come rimodulare le tecnologie nucleari per poterla fare la guerra nucleare e quindi
Falsificare anche una verità che sembrava acquisita che
Dell'epoca
Della bomba
Forse il vantaggio è che le guerre non si possono più fare a parte il fatto che se non so se mi sono moltiplicate di guerre più o meno tradizionali
Sempre più sofisticate attraverso l'impiego di nuove tecnologie per renderle possibili come guerre in outsourcing che gli Stati Uniti non sono stati più in grado di fare una guerra nazionale come nella seconda guerra mondiale che le guerre che hanno fatto le hanno fatto tutto in outsourcing
Per non parla in outsourcing in appalto
L'ho con il proprio esercito noti nessuna potenza democratica e capaci di dire al proprio popolo vai a combattere per esportare
La democrazia in Iraq a chi glielo racconti
Poi
Pur raccontarlo al mondo con i media e falsificare la realtà e accrescere disastro al disastro ma insomma la ragione per cui io faccio questo lavoro
Di cui questo libro è un mondo modesto passaggio intermedio o forse un ambizioso capitoletto e quello di sollecitare una narrazione storica potenzialmente egemonica rispetto a quelle in campo e che tuttora direttamente o indirettamente consapevolmente o inconsapevolmente subiamo
La retorica della sinistra
Per isolare un pezzetto dappertutto
La diseguaglianza è arrivato a un punto tali
Da determinare la crisi del capitalismo io penso sì a fare il contrario e
Non è e il tasso di diseguaglianze che crea le crisi e ritornare a marzo e serve a capire che il termine in crisi in economia va applicato per analizzare la fisiologia dello sviluppo capitalistico
Quando siamo oltre la fisiologia
Delle crisi cicliche cioè caduta del saggio
Tendenziale del saggio di profitto e poi ripresa vuol dire che si tratta di altro e allora non usiamo impropriamente una categoria che vuole essere il tratta dall'economia e per di più presuntuosamente trapezio di marzo non è così
Per descrivere invece processi storici generali che non siamo in grado di analizzare diversamente
Senza un altro racconto di questo quarantennio che noi contiamo continuava a dire di egemonia nero leaderistica dove è il neoliberismo nel mondo dove
Ne ha richiamato qualche tratto D'Alema dicendo che le potenze egemoniche usano come è ovvio tutti gli strumenti di potere che ha
è il problema non è sempre un mercato meno mercato e come si fa più potere più ricchezza più accumulazione si combatte finora dentro un conflitto economico mondiale noi rischiamo di stare sulle soglie
Di una trasformazione di questo conflitto in un conflitto atomico
Internazionale
E il Papa e giustamente allarmato ma si può parlare così non è solo perché ormai
A una dei GT l'azione che nessun altro attore politico rilascia da veri in Europa
Ma anche perché in questi decenni si sono organizzati i cervelli collettivi che consentono di costruire narrazioni globali ed egemoniche molto più sensato di quelle che
Le forze democratiche le forze democratiche
Sono in grado di
Elaborare fornire in Occidente non altri che hanno imposto una ferrea narrazioni egemonica fatta di un trinomio che il trinomio basse della rivoluzione neo conservatrice che la sua capacità egemonica
Una nuova idea di società in cura Società non esiste esistono sono gli individui una nuova idea di economia in cui l'economia è il primato dell'imprenditore come al padrone delle Ferriere
E un'idea della democrazia come qualcosa che deve essere sostenibile con questi altri due paradigmi per cui può tranquillamente anzi è necessario smantellare l'eccesso di democrazia conquistato ma questa è già storia vecchia
All'indomani della seconda guerra mondiale che per trent'anni ha dato vita a una storia straordinaria dell'Occidente
Ma
Ormai purtroppo una parentesi per questo scritto questo libro questo è l'appello queste la ricerca ulteriore e questo credo
Era la ragione per cui ho cominciato con quell'incipit non può essere il lavoro di singoli
I singoli per quanti sposti spot sforzi possano fare se vanno verso
Totalizzazione di tipo tradizionale diventano delle macchinette e dei folli
Ebbene invece che Kia un minimo di strumenti e di risorse in mano
Provi ad organizzare le competenze a porre le domande
In controtendenza i in funzione di una ipotesi di narrazione egemonica altra rispetto a come vengono organizzate piegate le competenze dalle forze dominanti che non sono la finanza
La finanza non è un soggetto autonomo
E parte del modo in cui evolve la sfida per l'egemonia fra alcuni grandi aggregati di potere sovrano
In un mondo nel quale fra i grandi aggregati continentali l'unico che non ha poteri sovrano e la nostra Europa grazie
Grazie molte Beppe di questa
Serie di
Repliche
Io direi che possiamo prendere commiato gli uni dagli altri siamo carichi di pensieri molto stimolante molto significativi abbiamo ciascuno il dovere di averne cura credo negozi grazie