Garantire la giustizia. Giusta pena e giusto reinserimento

Buongiorno
Se se prendiamo posto così cominciamo
I lavori di questo convegno
Mi pare che ci sia
Allora
Intanto benvenuti a tutti
Questo è un convegno
Organizzato su iniziativa del gruppo idee e del Consiglio
Regionale del Lazio
Un convegno dedicato a una tematica serenamente importante garantire la giustizia giusta pena e giusto reinserimento
Il tema è di quelli estremamente impegnativi interessanti
Io
Che un po'mi occupo di queste cose direi che giusta pena è giusto che inserimento sono le due questioni che nel sistema giudiziario italiano sono quelle più controverse
Perché la pena viene sempre indicata come
Assolutamente incerta l'unica pena certa è quella che si
Subisce
Prima
Della conclusione del processo
E il giusto reinserimento è uno di quei temi che rimangono sempre appesi è che
Vengono sempre discussi il rischio sedimento del possibile le forme di reinserimento eccome possono essere organizzate all'interno dei Card del carcere e poi successivamente quindi
A un'aggressione estremamente interessanti però
Io non sono chiamato a fare una relazione su questa tematica piacerebbe folto fatta
Debbo fare soltanto il moderatore dell'organizzatore dei lavori
E quindi do immediatamente l'inizio dei lavori fissando una piccola regola per il dibattito successivo
Siccome siamo o o molti
Sarebbe interessante se riuscissimo a fare interventi brevi lo dico ai nostri amici che sono qui in questo ricco tavolo
Di personalità importanti interventi brevi e poi magari scambiare
Dialogare più che impegnarsi in relazioni molto
Lunghe e però comunque cercheremo di darci un ordine mano a mano che andiamo avanti nella articolazione della giornata
Innanzitutto diamo allora il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio per
Il saluto l'introduzione e l'avvio dei lavori grazie
Grazie grazie
Per l'invito alle organizzazioni
Alle associazioni che hanno organizzato l'incontro e soprattutto al consigliere Cangemi che insomma in questi
Anni di questa legislatura si sta spendendo molto
Sul tema
Quella di oggi è una iniziativa che entra con autorevolezza nel dibattito sulla giustizia sulla giusta bene reinserimento
Argomenti che vanno affrontati con sensibilità ma anche con la volontà di incidere in un percorso istituzionale e politico
Una iniziativa a cui ho aderito volentieri per sottolineare l'attenzione mia personale e della Giunta regionale per gli argomenti trattati e per le proposte che verranno avanzate
Da personalità della politica delle istituzioni e da professionisti in grado di portare un contributo fattivo la discussione
Non intendo sottrarmi ad alcune considerazioni che mi auguro possano essere utili durante i lavori a partire dalla necessità di valutare la capacità del sistema carcerario italiano
E regionale nello specifico di incidere sul nel processo di inclusione o meglio ancora reclusione sociale dei detenuti
E non considerare il carcere esclusivamente come un luogo di detenzione di mancanza della libertà di sospensione dalla realtà quotidiana
Si tratta di un passaggio innanzitutto culturale di straordinaria importanza che oggi mi sembra aver preso il sopravvento su una visione più ristretta di una materia dettata per troppo tempo da riforme della legislazione penale
Che hanno inseguito la normale a volte comprensibile volontà di giustizia esemplare
Dell'opinione pubblica dettata da casi particolarmente eclatanti di cronaca
Ma non è sulla contingenza sulle mozioni e sulla rabbia che si possono impostare i presupposti di un Paese moderno e avanzato su temi culturalmente e socialmente sensibili che spesso hanno a che fare con fenomeni di disagio ed emarginazione sociale
Che non possono essere affrontati esclusivamente con la pratica della pena
Saper discernere analizzare non rinunciare al tentativo di studiare le tante cause di disagi e marginalità che possono portare a fenomeni illegali
Questo deve essere il ruolo delle istituzioni e del legislatore correggere dove possibile modificare quando necessario
In un continuo lavoro di ricucitura sociale che attraversi le aree a rischio esclusione e che soprattutto non consideri il carcere un luogo della separazione rispetto al fuori le mura
In questo senso si è mossa recentemente la Regione Lazio che nell'ultimo bando sulla formazione finalizzata all'occupazione ha previsto delle iniziative specifiche e dedicate ai detenuti ed ex detenuti
In particolare abbiamo strutturato dei veri e propri percorsi di accompagnamento che partendo dall'orientamento passando per la formazione del successivo ostaggi per arrivare all'accompagnamento in uscita permetteranno i detenuti
Di presentarsi all'appuntamento con il mondo esterno con più strumenti competenze quindi opportunità
Si tratta di un piccolo esempio una goccia nel mare di
Ma di una buona pratica che speriamo sia replicata in altre regioni ma soprattutto si tratta di una conferma del ruolo importante
Che possono svolgere le Regioni per il reinserimento detenendo detenuti partendo proprio dalla formazione poi ancora certamente la discussione dovrà attraversare i temi dell'agricoltura la sanità e le politiche per la inclusione sociale
Nella direzione del protagonismo delle istituzioni mi sembra che vada e la valuto sicuramente in maniera positiva l'iniziativa intrapresa dal Ministero della Giustizia con gli stati generali dell'esecuzione penale con la costituzione dei tavoli tematici composti da operatori penitenziari magistrati avvocati docenti
E Sperti rappresentanti dalla cultura e dell'associazionismo civile
Così come credo vada salutato come un segnale estremamente positivo la nomina di Mauro Palma a garante nazionale dei detenuti
Credo in ogni caso che oltre ad analizzare le modalità e gli strumenti necessari
Affinché il proposito il proposito della reclusione sociale possa essere messo in pratica pieno penso sia arrivato il momento di verificare
Quali reati richiedano effettivamente la pena della reclusione in carcere quali debbano dar vita a forme alternative per l'estinzione della pena
Innanzitutto bisogna partire dalla Costituzione al testo che rappresenta la bussola quando si parla di diritti e di doveri
L'imputato non è considerato colpevole fino alla condanna definitiva le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato
Il massimo del garantismo deve coincidere con la certezza della pena e la umanizzazione delle condizioni di detenzione
In questo ambito entra il grande tema del ricorso alla detenzione preventiva che in molti casi prima permessi uomini e donne della loro libertà senza nemmeno aver subito una condanna di primo grado
I soggetti reclusi in assenza di una condanna definitiva rappresentano una parte consistente della popolazione carceraria una delle più alte percentuali in Europa e purtroppo questo dato non risparmia la nostra Regione
Circa il trentaquattro per cento dei reclusi nel nostro Paese infatti ancora in attesa di una sentenza definitiva e nel Lazio su cinque mila settecentoquarantasette detenuti mila duecentonovantasette non hanno una condanna definitiva
Novecentocinquanta sono addirittura inattesa di primo giudizio
Nel nostro ordinamento non c'è spazio né per la vendetta né per la repressione fine a se stessa serve la rieducazione che porti a reinserimento del detenuto nella propria comunità
Se tale non è il fine della pena vuol dire che si è creato un corto circuito vuol dire che la pena si è trasformata in un accanimento terapeutico che non serve né al condannato né alla società
Credo inoltre sia necessario avviare un dibattito serio laico e allargato sul tema dell'ergastolo
Condizione che in Italia un menta di anno in anno il fine pena mai è stato definito da Papa Francesco una condanna a morte mascherata un ossimoro per uno strumento che deve prevedere un tuo logicamente una fine
Giovanni Maria Flick che si è espresso in quel su questo punto analizzando la situazione degli ergastoli ostativi i tempi sono maturi per la valutazione di questa norma
Da ultimo penso che di fronte alle difficoltà innegabile forse anche comprensibili dell'amministrazione della pena e della privazione della libertà non possiamo fare spallucce o limitarci a osservarle come se non ci chiamassero in causa
Il sistema carcerario italiano in difficoltà nonostante gli sforzi degli operatori
Sovraffollamento almeno dieci mila detenuti in più scarsi investimenti scarsa formazione scarse risorse per il personale per una implementazione della pianta organica
Scrive il senatore Manconi che il carcere un sistema non uscivo che può addirittura produrre suicidi e morte non solo tra i detenuti ma anche tra gli operatori di Polizia penitenziaria
Serve una riforma organica al sì del sistema sull'esempio di quella
Norvegese fondata sul principio di normalità in cui l'unica cosa
Che si toglie al detenuto della libertà ed è già tantissimo mentre si cerca di educarla la fiducia la dignità la responsabilità alla formazione al lavoro e anche al mantenimento dei vincoli di affettività fuori dal carcere
Inutile ricordare che lavorando su questi parametri e i numeri della recidivi da sono bassissimi a differenza del nostro sistema
Ricordo mettersi con i valori della Costituzione repubblicana potrebbe essere
Un primo importante passo
Il disegno costituzionale infatti prima ancora delle diverse leggi che si sono succedute nel tempo affida agli enti territoriali la programmazione la gestione delle politiche del lavoro della formazione dell'assistenza sociale
E quindi
Una politica penale che non si limiti a chiudere i condannati dietro le sbarre
Per un determinato periodo di tempo ma Spirit invece a un'azione di reinserimento sociale rendere regioni gli enti locali pienamente corresponsabili dell'attuazione del disegno costituzionale in maniera desidero in materia di esecuzione penale
Con queste motivazioni la Regione Lazio prima in Italia sin dal due mila tre ha istituito il Garante delle persone private della libertà
Proprio perché riconoscendo le proprie responsabilità nell'esecuzione penale ha sentito la necessità di dotarsi di un organo di monitoraggio e di intervento anche per sollecitare diversi settori dell'Amministrazione regionale ad adempiere
Ad adempiere agli obiettivi di proprie responsabilità
Purtroppo da un anno ormai l'ufficio vagante questo sicuramente sta incidendo sull'efficacia della nostra azione
Spero quindi che da questo convegno da questa mattinata possa venire un impulso decisivo al Consiglio regionale
Affinché provveda alla nomina del nuovo garante rimettendo in moto quel circuito virtuoso di tutela e promozione dei diritti e delle opportunità
Di reinserimento di cui le persone detenute hanno estremo bisogno
In conclusione nell'augurarvi una proficua giornata di lavoro vorrei sottolineare come l'inizio di iniziative come questa segnano un cambio di basso nell'analisi e nella capacità di proporre soluzioni
Il ruolo delle istituzioni e tramutare queste indicazioni in atti concreti che puntino a migliorare la vita di decine di migliaia di persone che vivono il carcere detenuti
E operatori penitenziari grazie
Grazie
Io prima ho detto che questo convegno è stato organizzato anche dal Gruppo idee ma ho dimenticato di riorganizzato anche da dietro il cancello che è il giornale dei detenuti di Rebibbia i cui uscito
La prima copia o
Che mi piace presentare qui perché un lavoro importante che acqua concretamente una sorta di reinserimento dei detenuti
E quindi dopo questa presentazione pubblicitaria
Chiedo a Francesco Storace vice Presidente del consiglio regionale di intervenire grazie
Grazie grazie soprattutto agli organizzatori del convegno all'associazione
Gruppo idee e alla loro giornale e grazie ad Arturo di regolare per aver portato anche
La sua sensibilità personale insieme a Pino Gangemi nell'iniziativa in questione spero che dal ruolo importante che oggi riveste
Dottor diagonale
Anche il servizio pubblico riesca entrare sempre di più un servizio pubblico televisivo riesca entrate sempre di più in questi temi che sono fondamentali
Io voterò un punto di vista probabilmente diverso da quello Presidente Smeriglio va rispettoso diciamo di un comune sentire che c'è che fa riferimento anche all'attività svolta in questo questa Assemblea ragionare che oggi qui rappresentiamo io voglio portare un saluto
Da parte di un'Assemblea che ha lavorato danni attorno alle tematiche che riguardano la detenzione carceraria
E vorrei portare anche un contributo agli autorevoli relatori che onorano via della Pisana con la loro presenza
Per cercare di capire come interpretare quel disagio che c'è anche nella popolazione di fronte a certi temi Presidente sbadiglio
Ha fatto riferimento e mi consente di andare più a braccio che seguire la traccia degli appunti che ho preparato anche a quell'istituzione importante del garante del detenuto
è vero
Con la mia Amministrazione questa fu la Regione fu la prima in Italia a varare affidavamo all'epoca l'onorevole Maroni il compito
Di strutturale l'ufficio
Oggi è molto grave questa carenza molto grave ed io spero che l'iniziativa non venga solo questo convegno ma anche onorevole Smeriglio dalla
Maggioranza che naturalmente qui rappresenta affinché ci sia una proposta concreta che ci consenta di superare un'impasse chi decide
Gestire questo ufficio non lo deve fare come bigliettino da visita personale per cui al termine di onorata carriera ognuno dice vengo qui e faccio la mia parte finalmente nelle carceri al servizio
Di una istituzione
Spero che ci sia la possibilità di scegliere perdonatemi quella che può apparire una provocazione una via di mezzo no fra i pensieri alla Mancone alla Gasparri cioè mettiamo qualcuno che
Riesca a comprendere che c'è
Una necessità da affrontare che da quella della vita all'interno delle carceri e soprattutto poi cosa succede una volta che il marcato quel cancello
E voglio dire che a me preoccupa molto
Che ci sia un clima
Assolutamente ostile a parlare seriamente
Di temi che sono che hanno loro complessità non dimentichiamo mai che fuori di qui oltre il cancello appunto fuori dalle carceri oltre il cancello
C'è una popolazione
Che è sempre più in cattività una popolazione che vive con difficoltà un clima di lassismo che si è protratto negli anni
E anche il dibattito sulla il grasso ma non credo che aiuti a superare le difficoltà che ci sono
Lo dico lire fraterno la mia opinione esponendo quello che penso perché credo che noi dobbiamo intanto cominciare a fare delle piccole cose che possano servire a migliorare le condizioni di vita
Io faccio l'esempio che riguarda ad esempio l'altra faccia dalla medaglia quello degli agenti di custodia di Polizia penitenziaria
Quando abbiamo una Regione che dovrebbe avere cioè carcere circa quattro mila agenti
Ne sono tre mila cioè manca il venticinque per cento del personale ma mi dite che il servizio si può garantire anche in termini di civiltà e di rapporto con le persone che lì sono ristrette allora
Io non so se oggi noi siamo nella condizione di dover dire
Aboliamo l'ergastolo io non sarei mai con se mai convinto di una tesi del genere però non credo che sia questo il momento di affrontare una tematica così impegnativa io vorrei
Che si desse all'esterno la possibilità di garantire certezza della pena
Perbacco temporalmente trattamento umanitario perché troppe volte accadono cose che non possono più essere viste ci sono stati i recenti provvedimenti di clemenza da parte del Governo penso alla depenalizzazione penso a quello che è accaduto recentemente
Però la situazione ad esempio dal Lazio continua a crescere in termini di capi di detenuti ristretti oltre la capienza siamo oltre il quindici per cento rispetto alla capienza consentita
Dalle carceri ci andiamo a vedere i numeri di Regina Coeli di Rebibbia di Velletri credo che siano cifre che imbarazzano abbastanza
Io credo che ci sia anche una questione ma qui la parola sta al legislatore nazionale chiuda quello regionale che riguardi solo per quanto riguarda sovraffollamento anche e soprattutto
Un tema che viene ha scansato viene scansato sul quale non si vuole mai discutere con serietà
Quando abbiamo nella nostra Regione quarantaquattro per cento di popolazione straniera detenuta da un problema ce lo dobbiamo porre
Sì ha una cultura dell'accoglienza vano ha una cultura di un'accoglienza che delinque
E io credo almeno per quanto riguarda
I detenuti definitivi di altra nazionalità non dobbiamo far di tutto affinché quella prima possa essere scontata dei Paesi d'origine credo che sia un elemento di civiltà che tutela almeno a nostro proceda
Anche sulla custodia cautelare e credo che il legislatore debba poter lavorare non dimentichiamo mai che quando diamo vita alla li dà dei numeri dei numeretti
Come ti ho mai che ci sono in attesa di giudizio anche detenuti pericolosissimo
Forse si esagera probabilmente nella custodia cautelare
Ma non credo che sarebbe in questa fase molto popolare proporre un provvedimento di azzeramento ad esempio abbiamo percorso o un'ora la strada di mafia capitale non credo che sarebbero molto contenti i cittadini
Sarei più prudente nel dire
Attenzione a quello che stiamo facendo con la custodia cautelare perché quando ci si trova di fronte a persone d'accusa persone accusate di reati gravissimi probabilmente c'è un rischio nel rapporto con la pubblica opinione però oggi
è un tema che va discusso con assoluta serenità e su questo sono d'accordo con Smeriglio occorre cercare di capire quali sono le questioni che si possono fare e quelle che non si debbono mai fare e su quello trovarla gli asset la via giusta auguro buon lavoro ovviamente
La parte del Consiglio regionale ai relatori spero che possa venire un impulso serio alle attività del legislatore nazionale per quanto riguarda il tema del carcere
Grazie grazie
Allora cominciamo a entrare nel vivo della delle attività e innanzitutto debbo chiedere al Presidente
Cangemi di introdurre
Di fare i saluti da parte della Regione che organizzatrice di questo dicono come come voi
Anche qui benissimo
Grazie Grazia diagonale ma soprattutto grazie
A tutti quelli che hanno collaborato
Alla riuscita di questa di questa giornata quindi è l'associazione
Il giornale
Ma soprattutto diciamo
Anche tutte quelle persone che collaborano con gli elementi e con con queste strutture che lavorano nei nostri istituti
Il tema di oggi un tema complesso e va diviso da una parte chi se ne occupa a livello nazionale e quindi sostanzialmente
Le persone che sono qui oggi possono dare un contributo importante
E poi rispetta ruolo centrale della Regione allaccio in questo caso attraverso una serie di interventi e di attività che da sempre hanno contraddistinto ruolo di questa Regione
Io volevo ringraziare
Due persone su tutto sostanzialmente proprio perché rappresentano veramente il lavoro meno siluri e sono la direttrice di Rebibbia femminile
Quindi e la Del Grosso che una delle realtà più importanti in cui di questa Regione ha dottoressa Passannante che è la direttrice la terza casa poi ci spiegherà il ruolo incredibile
Che svolgono in quella parte di di di di di di Rebibbia salutando loro sostanzialmente credo che possiamo dire che abbiamo saputo dovuti perché al ruolo centrale
Del carcere femminile ed è la terza casa rappresentano forse la parte più importante del lavoro all'interno dei nostri istituti
Il ruolo della Regione
L'ha detto Smeriglio la ribadito Storace intanto ognuno sia prende le proprie responsabilità politiche e istituzionali
Quindi io penso che se noi in tempi ragionevoli nominiamo il garante dei detenuti abbiamo fatto una parte doverosa e che tutti si aspettano perché non può vivere una regione come questa senza una figura importante come quella di Taranto divenuti quindi la politica
Deve prendersi al le responsabilità
Le responsabilità nella scelta che spetta al Consiglio regionale Dini durare una persona capace una persona che sia disponibile a sacrificare tempo
Energie all'interno si Sidoti e che sia di collegamento con la politica a questo bene uno dei primi atti che lo dico anche
Alle al aveva generale Favara che egli ha presieduto la Commissione ha prima Commissione affari istituzionali della Regione e sicurezza
Che bisogna fare come Consiglio regionale perché da qui si diparte una serie di attività che vedete le attività della Regione negli istituti previdenze Lazio sono state fondamentali
Non sono state
Episodi episodico si sostanzialmente era esposte o comunque di di di di di assistenza no sono stati
Interventi a volte fondamentali
Nella vita e nell'attività di recupero ma anche attraverso l'impegno nelle infrastrutture che abbiamo che abbiamo recuperato proprio perché c'è una mancanza di fondi da parte
Lei del Governo spesso e volentieri e quindi la Regione ha aiutato
Istituti nella loro attività
Io penso e tanti progetti che abbiamo messo in campo se lo ricorderà sicuramente grosso lo ricordava Passannante non c'è oggi Mariani
Anche lui poteva garantire una testimonianza del genere
Lo sa bene il Dipartimento
Nazionale lo sanno bene gli operatori lo sanno bene lo sanno bene quelli che hanno a cuore alcuni tipi di interventi di recupero sociale e culturale all'interno degli istituti
Attraverso lo sport attraverso il teatro io
Ricordo grazie a ragionarci sopra esempio ottenemmo un grande riconoscimento a livello internazionale no con con
Con
Con
Un firme che che tutti ricordiamo per l'importanza che ha avuto
E quindi voglio dire c'è stato uno sforzo negli anni
Ma Regione importante anche e soprattutto l'aspetto della sanità all'interno degli istituti di oggi è di competenza regionale
Attraverso prove le ASL attraverso ruolo della della centrale dell'attività seria quindi qui un appello io lo faccia Smeriglio che oggi
Rappresenta non solo la maggioranza di Governo ma il governo di questa Regione un appello al commissario su straordinario sanità la nostra Regione cioè voglio dire
Arrivano arrivando nello allarme da parte gli istituti quindi la Regione non può essere spettatrice bisogna tornare a investire
In quello che io lo dico da ex Assessore alla sicurezza significa anche un processo di sicurezza per i cittadini perché
Ne il tentativo di rieducare all'interno degli istituti di investire in quell'in coloro che hanno che hanno che hanno sbagliato nella vita significa anche garantire sostanzialmente una sicurezza successiva nel momento in cui escono quindi
Cioè le risorse non sono risorse
Investire solamente per necessità amministrativa o per i capitoli impegnati ma perché noi dobbiamo essere convinti di un'attività di recupero e nel tentativo di reinserimento
E questo si fa solamente una politica attenta
Con la politica presente cioè le istituzioni non deve andare negli istituti
A Natale per riaprire la fotografia di rito oppure voglio dire a ferragosto per per la Passarello estivo all'Inter bisogna andare quotidianamente per capire quello che succede innanzitutto
Quindi chi deve governare la Regione si deve prendere oggi la responsabilità di rilanciare quella politica che una politica trasversale e lo ricordava Storace fu fu
Fu istituito la figura del garante nel due mila tre ma non voglio dire anche nel Governo successivo c'è stato un grande impegno
E me lo ricordo voglio dire male e e in quello successivo ancora qui qualcosa si è fermato e quindi io invito il Vicepresidente Smeriglio
A farsi carico di questa di questo di questo messaggio che parte ad oggi per quanto riguardo alle competenze nostra regione e poi con l'aiuto
Dei nostri illustri relatori a raccogliere praticamente informazioni e raccogliere suggerimenti di portare
Al al legislatore e nazionale
Concludo dicendo che con con con con l'associazione gruppo idee presenteremo al termine di questo di questo di questo di questo lavoro un documento
C'è un documento programmatico sostanzialmente ed indirizzò nel
Il che che presenteremo attraverso Smeriglio al paziente la Regione
Con quelle copre grido d'allarme con quelle necessità che abbiamo raccolto attraverso una serie di di di di verifica in tutti gli studios a Regione
Cioè come potere in serie si
Negli interventi diretti a sostegno della della della della dell'attività sociale negli istituti
Quindi voglio dire utilizzeremo la disponibilità
Mi Smeriglio proprio per capire dove si può arrivare a quello che possiamo attenere in questi ultimi due anni e mezzo di
Di legislatura regionale sia fatto veramente poco quindi cerchiamo di recuperare il tempo perso al di là delle polemiche delle critiche
Perché c'è qualcuno che ha bisogno di noi grazie
Allora una delle tematiche uno dei temi
Punto
Le
Il
Quattro bis
L'articolo del codice
E le sue possibile modifiche nel pomeriggio ci sarà un tavolo tecnico in cui queste modifiche verranno messi a punto però per entrare in questa
Proposta in questo progetto
Io vorrei che venisse l'avvocato Walter De Agostino che avvocato penalista e che consulente
Del gruppo idee per indicare la strada che si vuole percorrere per arrivare
A questa Proposta di modifica prego avvocato
Avvocato ha pubblicato i diritti un libro di di di i diritti dei detenuti in Italia garanzie e tutele alla luce della CEDU che è importante perché ormai la legislazione europea
Ha la prevalenza su quella italiana impone
Indica
Le vie da seguire quelli tanto buongiorno a tutti innanzitutto grazie agli organizzatori per avermi concesso questa opportunità di parlare
Come brevemente accennato al dottor diagonale con l'avvocato Walter De Agostini o sono penalista dal mille novecentonovantasette e oltre alla delitto penale classico ordinario mi occupo anche della tutela dei diritti umani
Sia innanzi a tutte le sedi giudiziarie italiane
Che a innanzi ovviamente alla Corte europea dei diritti dell'uomo di
Strasburgo ed in particolare curo molto le De Masi che relative ai detenuti e io farò una un brevissimo intervento non ho preparato una una relazione o soltanto dei punti
Da seguire in un paio di pagine appunto perché allo scopo del
Del mio discorso sarà quello almeno così auspico di creare le basi per un dibattito
Alla fine del quale nel pomeriggio dovrebbero dovrebbe uscire una documento che sarebbe una
Proposta di modifica dell'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario
A tal proposito sono stato incaricato dalla situazione gruppo idee in qualità di supervisore tecnico
Di ideare e di approntare alcune
Ipotetiche possibili modifiche a questa norma che
Già era molto complessa ed elaborata
Ma poi dalla l'ultima modifica della del due mila nove
Dotata ancora più complessa ed utile anche per gli addetti ai lavori non è di facile applicazione
Se non in senso
Negativo
Sulle metto il mio è il punto di vista dell'avvocato difensore quindi io esprimerò quello che il mio pensiero
Sperando appunto poi di averne linee interlocutori abituali nessuno la magistratura di sorveglianza oggi qui c'è la dottoressa
Alessandro
E il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria al fine di creare una o un dibattito per valutare la fattibilità gli queste ipotesi
Il titolo della convegno è giusta pena giusto reinserimento e bisogna venire quale può essere definita alla giusta piena e la giusta pena
Non può essere che quella umana così come sancito dalla
L'articolo ventisette della Costituzione
E
Più ampiamente nell'ambito
Dell'ordinamento giuridico europeo come
Riportata nell'articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo in base alla quale vi è il divieto ripreso anche poi da qui dal
L'articolo della nostra Costituzione il divieto di oltre ovviamente voi tortura di porre in essere trattamenti inumani o degradati
In particolare io
Mi soffermerò sulla problematica dell'ergastolo delega solo ostativo perché e quello è il tema che da più o problematiche
Lungi da me fare oggi un intervento finalizzato all'abolizione di questa terra di questa pena non è l'oggetto del del discorso oggetto discorso che una altre la giusta Pina finalizzata
Al reinserimento dei detenuti perché Peres sulla per essere giusta la pena deve tendere alla rieducazione e alla reinsediamento di
E già il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa nel due mila e tre
In relazione proprio all'ergastolo a emanato un
Raccomandazione nella quale appunto si
Evidenziava che non bisognava privare i detenuti condannati all'ergastolo della possibilità che la loro piena dopo un certo per il tempo fosse quanto meno riesaminata anche le ditte Unione europea nella decisione quadro di un mandato di arresto europeo
Ma dato che esso europeo Po all'esecuzione dalle mandato può essere subordinata alla condizione che nell'ordinamento giuridico dello Stato emittente
La possibilità di
Infliggere la pena dell'ergastolo sia provarci tesi
Attenuata dalla revisione della stessa dopo un certo per
E anche l'all'elaborazione della giurisprudenza della corto europee diritti dell'uomo emerso questo particolare
Che volevo citare in
Questo caso due
Due sentenze molto recenti uno del due mila tredici e una del due mila
Quindici quattordici per sole sentenze Pinter contro Regno Unito e Trabelsi contro Belgio in queste due sentenze sarà sancita
La relazione del
Dell'articolo tre della convenzione operette l'uomo perché in un caso caso Trabelsi contro Belgio è stata concessa l'estradizione di un cittadino in favore della limitazione degli Stati Uniti
In un ordinamento giuridico in cui
Poteva ricevere
Una pena perpetua Comer Gas solo ostative quindi priva di qualsiasi beneficio mentre l'altra contro Regno Unito del due mila tredici
Anche qui è stata accertata la relazione dell'articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo perché
La possibilità di riesame delle Castello era di diventata preclusa dal due mila e tre
Questa premessa in ambito europeo poi fa arrivare
Alla
Problematica italiana dell'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario che dal due mila uno prevede
La il totale divieto di concessione di benefici a tutti condannati per reati ostativi eccetto tutto un un elenco
Che non sto qui a ripetere perché gli abiti i lavori lo conoscono benissimo e antichi ha subito ovviamente condanne o sta espiando prime
In
Di questo tipo
Di fatto però anche in Italia
Rischia si rischia la condanna per la relazione dell'articolo tre della CEDU
Perché in alcuni casi il l'ergastolo ostativo diventa voi effettivamente una pedina senza possibilità di riesame sappiamo che
In generale per l'ergastolo è prevista la liberazione condizionale dopo un determinato periodo di tempo
E però per i reati ostativi bisogna capire se poi questa liberazione condizionale sia rimasto un istituto diritto sostanziale o come invece il fabbricato molto spesso di fatto sia considerata un beneficio
Anche se non inclusa nell'articolo quattro bis perché l'articolo quattro bis è relativo alle misure alternative previste nella nella nell'ordine a una legge sull'ordinamento finanziario però devo riscontrare molte sentenze della Suprema Corte che hanno riconosciuto questa
Qualifica di beneficio e quindi
Se è un beneficio
C'è il divieto per tutti coloro
Che in presenza di condanne per reati ostativi non l'hanno collaborato con la giustizia
Poi
Cioè sarà cura sentenza invece recente nel due mila e quindi della Cassazione che invece la rivalutata come istituto diritto sostanziale forse il giudicato per la corte solo preoccupati delle condanne dell'Unione della Corte lo perde i diritti dell'uomo e quindi
C'è stato una specie di revirement della situazione però io di questo poi ovviamente è un invito particolare alla dottoressa Alessandrelli che rappresenta qui il tribunale di sorveglianza che potrà meglio spiegare questa
Problematica
Il divieto di benefici porta dei gravi problemi in particolare due interni al carcere il disturbo il pericolo all'interno del carcere perché una persona che non ha
La possibilità di accedere ai benefici
Indubbiamente può essere un elemento disturbatore all'interno del carcere EPA o problema esserlo perché chi non condannato all'ergastolo poi
Finito di espiare la pena la possibilità di uscire bene i dati statistici dimostrano che il pericolo di recidiva è veramente molto concreto perché questo è
Il frutto di un mancato programmata di rieducazione e di reinserimento
Il le modifiche che sono state ideato sono tutte al momento molto diciamo astratte che dovranno poi essere concretizzate
All'esito di questa
Di questo convegno però sostanzialmente
Sì intende proporre una visione alternativa del primo del comma uno bis dell'articolo o sempre quattro bis ma quest'articolo quattro bis dimetto finanziario
è strutturato in più commi Pertica diventata ovviamente un un articolo lunghissimo la visione alternativa e di proporre appunto un differenziazione
E quindi una possibilità di concedere benefici non soltanto a coloro che hanno collaborato
Con la giustizia io qui non voglio entrare nella problematica della collaborazione perché ribadisco non è il tema di questo procedimento è una persona non può essere obbligata a collaborare
Credo che però
Vada
Valorizzato particolare dalla magistratura di sorveglianza un percorso particolare che può essere effettuato in carcere
Dalle persone condannate per questa tipologia di reati quindi quello che si cercherà di proporre alla
Alla fine del convegno sia tira di
La possibilità di procedere benefici a tutti i detenuti che in presenza di reati ostativi in mia assenza di collaborazione abbiano però
Ha fatto un percorso di rieducazione
Notevole
Nel settore non soltanto in termini di tempo
Ma anche in termini di impegno parlo in termini di tempo perché
Ovviamente poi questa possibilità di ottenere i benefici
Siccome i reati ostativi sono più gravi sugli la stessa parola degli altri reati deve avere anche una differenziazione temporale quindi fascio ad esempio un
Un esempio la liberazione condizionale potrebbe essere
Applicata
Dopo trent'anni invece dei normali ventisei
Per il quale adesso è prevista dall'articolo centosettantasei del Codice penale soltanto però in presenza di un programma effettivo
Valutato positivamente non soltanto dal Dipartimento di al
Mi stazioni anziana ma ovviamente anche dalla magistratura di sorveglianza e
Questo programma dire educazione prevenire anche la possibilità per le varie associazioni e cooperative che operano nel settore tra cui anche
La cooperativa l'associazione gruppo idee che è una deroga dei divieti organizzatrice del convegno di poter partecipare e di presentare dei progetti finalizzati appunto alla rieducazione
E al reinserimento della persona nella società alla fine dell'espiazione della sua condanna
Poi oltre questa modifica l'articolo quattro bis si
Suppone che possa essere inserita anche quali sono poi in pratica le nuove modalità trattamentali da seguire e nello specifico i i tempi periodi in cui le persone dopo averle
Superate con un successo poi possono essere ammesse come tutti gli altri
All'ottenimento dei benefici previsti dal d. lamento finanziario grazie
Grazie avvocato D'Agostino grazie anche per aver spiegato il contenuto dell'articolo del quattro bis perché molti probabilmente o qualcuno forse non lo conosce
Io vorrei fare approfitto di questa circostanza
Per fare una piccola riflessione quattro queste una delle leggi emergenziali
Delle norme emergenziali che sono state introdotte nel nostro Paese all'indomani dell'emozione per la morte di Falcone Borsellino
E che hanno dominato la lotta alla mafia
Per tutto quanto questo lungo periodo
Sono leggi di emergenza
Allora io però pongo un problema che
E anche politico anzi è soprattutto politico ma l'emergenza deve continuare all'infinito
Ci sarà un momento in cui l'emergenza potrà essere dichiarata conclusa e si potrà tornare dall'emergenza alla normalità
Aggiungo tra virgolette democratica ecco questo è un tema che mi piaceva introdurre
Perché me ne sono occupato prima Francesco Storace dice con la tua diciamo sulla mia sorte delle mie iniziative mi sono occupato anche di questo tema
Bene prima di passare la parola al Presidente
Da Scola Presidente della Commissione Giustizia del Senato
Io vorrei far vedere un forno in firmato un breve filmato sulle attività di reinserimento del associazione
Il gruppo idee prego
Seduta avanza questa amiamo assai complessa
La
Milanese ad esaminare
Vorrei senza sempre siamo veramente
Sempre
Diversamente punto culture magari scriveremo insieme aggiuntive
Realizza possibilità
Di uscire un attimo
Una grande rilevanza nell'ambito dei certamente del recupero mille persone
è vero esattamente il contrario
Servono
è un buon esercizio di di Rimini legalità sostanzialmente
Tema
Alla
Non
Grazie allora Presidente da Scola prego
Grazie
Tanto
Ringrazio gli organizzatori Pino Cangemi viene in maniera particolare per vedermi dato l'occasione di partecipare a questo incontro soprattutto
In una relazione importante soprattutto in relazione all'oggetto alla contenuto
Ebbene quando si parla di temi così importanti bisogna premettere le scuse perché inevitabilmente non si avrà la possibilità
Di trattarli tutti bisogna fare
Delle selezioni delle quali ovviamente in certi casi un po'ci si vergogna perché si tratta di questioni tutte
Dotate di enorme rilevanza devo iniziare con una premessa perché è importante
In maniera
Particolarmente intensa il tema delle mondo carcerario in Italia perché a differenza di tanti altri Paesi noi avvertiamo in maniera così urgente il problema delle carceri
Dobbiamo indicare diciamo alcune responsabilità in via ovviamente oggettiva
Intanto in questa sorta di tendenza inarrestabile del nostro sistema alla penalizzazione delle condotte il nostro diritto punitivo potremmo dire quasi esclusivamente si riduce al diritto penale
In un contesto nel quale il diritto penale del quale noi debba appunto ci giochiamo e uso questo verbo ovviamente in senso molto relativi Zardo
E il diritto penale che individua
Un unico arsenale sanzionatoria insorgono e abbiamo un'estrema povertà delle risorse sanzionatorie
Perché non soltanto sono esclusivamente penalistiche ma allorquando sono soltanto penalistiche sono carcerarie quindi chiaro che il problema del carcere è un problema evidente non non potendo ritenere risolutive del problema le misure
Sostitutive che pure esistono ma l'applicazione delle quali inevitabilmente così infrequente da non poco poter costituire nemmeno un sollievo
Quindi povertà assoluta dell'arsenale sanzionatorio l'avete scaricato la soluzione del problema tutta sulla fase della esecuzione laddove una gran parte andava
Introdotto all'interno della processo penale io qui do ragione all'onorevole Storace allorquando pone un problema che un problema storico quello della certezza della pena con ricadute inevitabili
Sulla diciamo sicurezza ma anche sulla percezione dei cittadini
Della effettività della sicurezza che è legata anche a questo sistema la fase dell'esecuzione nella valutazione che dall'esterno si fa si risolve in una sorta di
Disfacimento di ciò che il
Giudizio ha determinato con la sentenza passa di novità di cosa giudicata
Diversi anni fa partecipando ad una commissione di riforma del codice lo dicevo poc'anzi c'eravamo preoccupati di trovare all'interno del giudizio ordinario di cognizione
La soluzione molti dei problemi carcerari con una effettività nella valutazione
Non soltanto del soggetto ma anche del fatto che frequentemente manca nella fase della esecuzione
E la custodia cautelare una delle vicende concorrenti nel determinismo per le difficoltà del mondo carcerario
Devo dire che recentemente il Parlamento nell'aprile del due mila e quindici se n'è occupato con una riforma
Che ha dato Uggiate i suoi frutti complementari d'altronde
A quello che il Parlamento aveva fatto ma nella parte iniziale potremmo dire di apertura
Di questa diciassettesima legislatura con una tre provvedimenti denominati svuota carceri poi le denominazioni
Frequentemente sono crudeli sono insignificanti un rendono diciamo un'idea diversa del contenuto della provvedimento
E che ha determinato certamente una riduzione della diciamo effervescenza della presenza carceraria
Stimata nell'ordine di dodici mila unità che non sarebbero ovviamente poche
Se il fenomeno non continui non continuasse in un certo senso ad alimentare
Questo eccesso di popolazione detenuta questo per rapire mi auguro in pochissimi minuti ciò che il Parlamento recentemente affatto sulla materia
Ma veniamo all'articolo quattro bis che mi pare costituisca il tema forse più interessante di questo complesso convegno
Qual è il problema il problema potremmo dire e di ordine tecnico in un certo senso preliminare
Quando si intende escludere ovvero ammettere a determinati benefici o comunque collegare determinate conseguenze giuridiche
A determinate in vicende si può risolvere il problema tecnico giuridico in due modi alternativi
O si scrive un catalogo di reati i quali sono ostativi come in questo caso nella concessione di benefici o comunque condizionanti il prodursi di un certo effetto giuridico
E allora sia una soluzione di certezza si dice in presenza di quali fattispecie astratte si determinano gli effetti giuridici che
Per la parte che ci riguarda sono effetti giuridici impeditivi ostativi nella missione determinati benefici oppure lì esce in una espressioni legislative di ordine generale
Come tali e in grado di delegare all'autorità giudiziaria la valutazione in concreto della effettiva o meno esistenza dei presupposti legittimanti quelle determinate conseguenze giuridiche
Sono modelli opposti direi anche culturalmente non dico ideologicamente ma culturalmente opposti
Il problema del quattro bis sta per l'appunto nella vere
Indicato titoli astratti di reato dove non compaiono nelle modalità concrete del fatto né tanto meno le personalità concrete dei soggetti che hanno realizzato
Quelle determinate condotte quali elementi appunto dicevo ostativi nell'applicazione dei benefici
Quali sono i limiti e in un certo senso
Gli errori già previsti nella fase di formulazione di testi legislativi sui fatti di queste scelte legislative
Intanto un rischio di ragionevolezza non dico una sicura irragionevolezza ma un rischio di ragionevolezza
Perché il divieto e determinato intanto in conseguenza di fattispecie astratte che vengono considerate soltanto sul piano della loro astratta gradita
Ma soprattutto gli effetti giuridici si ricollega o no a situazioni differenziate non sempre nella compilazione del catalogo intendo dire
Cioè alla possibilità di introdurre norme che sul versante della meritevolezza
Nell'escludere il beneficio si possano effettivamente ritenere equivalenti quindi noi abbiamo già un difetto in un certo senso implicato
Dal modello legislativo quando metti assieme tanti reati
Ma a questi reati tra di loro differenziati connettività medesima conseguenza giuridica
è inevitabile una disparità di trattamento sia un disallineamento sul piano della gravità di queste condotte che si riflette per l'appunto su quello che noi seguendo un parametro costituzionale a tutti quanti noto chiamiamo vizio di irragionevolezza
Poi una vizio successivo quello che potremmo definire della disorganicità del parametro e insomma tu hai spesso un parametro
Il quale comporta la scrittura di un catalogo maxi sicuro che questo catalogo sia effettivamente completo
E qual è il metro attraverso il quale valutare la completezza barra incompletezza della parametro poi
Per concludere sia pure questo segmento diciamo iniziale ma la parte conclusiva non tarderà ad intervenire
Frequentemente la in Conferenza
Dei parametri che costituiscono la eccezione al divieto
Rispetto alle fattispecie per esempio
Abbiamo detto e dobbiamo ripeterlo che il parametri sono quelli della collaborazione quelli del collegamento con attività diciamo proprie di organizzazioni criminali ma non sempre questi parametri
Sono effettivamente collegate poi a quelle fattispecie astratte insomma
I reati associativi rendono in un certo senso il senso
Della possibilità di un'attività collaborativa perché in quelle realtà criminali la collaborazione è un fatto in un certo senso a disvelato ore
Delle modalità di operare dei collegamenti e della struttura rimasta eventualmente occulta della organizzazione criminale
E analogamente può dirsi dei collegamenti insomma la condanna
Ha effettivamente interrotto registro i collegamenti con l'organizzazione che è rimasta comunque viva in qualche modo operativo oppure no analogamente non si può dire per tanti altri reati che ciononostante sono stati ieri
Per talune fattispecie astratte la limitazione
Della costituita dal divieto e la eccezione al divieto ottenuta per il tramite
Della dimostrazione dell'assenza di collegamenti con organizzazioni criminali ovvero della doverosa collaborazione e incomprensibile
Potrei dire già dal punto di vista astratto insomma ci sono fattispecie rispetto alle quali
Il rischio di un collegamento con organizzazioni criminali
Come anche la possibilità di una collaborazione impossibile e allora
Appare irrazionale
Ma direi più che altro il ragionevole d'altronde il numero delle sentenze della Corte Costituzionale intervenute
Già dà conto della difficoltà di una soluzione che si regga su di un nel catalogo proprio a dimostrazione dicevo di queste contraddittorietà interni alla stessa disposizione
E forse
Ma qui io mi permetto di esprimere soltanto delle soluzioni banali certamente ma insomma sulle quali quanto meno si può raggiungere
Una soluzione simmetrica rispetto al testo attuale del terzo comma dell'articolo duecentosettantacinque del Codice di procedura penale
Parlo della materia della presunzione di esigenze cautelari con riferimento ovviamente alle instaurazione della custodia cautelare che come sapete è stato oggetto di numerosissimi interventi della Corte costituzionale
Che per ultima trattato la esclusione del concorso esterno in associazione mafiosa in virtù della occasionale partecipazione e non permanente
Partecipazione del concorrente esterno potrebbe essere una soluzione
Che perlomeno avrebbe il merito di inserirsi in un quadro di valutazioni costituzionali che la Corte ha già ampiamente tracciato lasciando poi per il resto comunque possibile
Una valutazione in concreto dicevo il modello alternativo ma qui spendo soltanto poche parole ovviamente chi mi ascolta
Sa perfettamente e probabilmente meglio di me di che cosa io parlo è quello di una
Soluzione discrezionale rimessa alla valutazione di un magistrato che davvero si avvalga della verifica di un effettivo processo di reinserimento
Magari un sistema misto che come per il duecentosettantacinque terzo comma anche qui giovandosi non soltanto della richiamata
Giurisprudenza della Corte costituzionale ma anche dell'orientamento della Corte europea dei diritti dell'uomo individui determinate fattispecie quattrocentosedici bis duecentosettanta duecentosettanta bis
Come fattispecie rispetto alle quali immaginare una presunzione
Vincitori le per prova contraria è che poi per il resto dia ovviamente alla magistrato la possibilità di valutare sulla base di dati effettivi di un percorso di reinserimento
Davvero compiuto una valutazione
E questo mi piace richiamarlo che possa addirittura escludere da il beneficio soggetti condannati per reati non gravi se il loro percorso di reinserimento non è compiuto ossia un sistema
Della discrezionalità una doppia faccia nel senso che renderebbe ammissibile la misura alternativa anche per reati ostativi
Malgrado la esistenza di una presunzione iuris tantum di non meritevolezza di tali benefici
Ma che lei può escludere non soltanto per questi reati ma anche per reati attualmente non ostativi se si verifica che in concreto quel percorso di collaborazione di reinserimento non è stato compiuto
Un sistema di verifica in concreto è un sistema che astrattamente può risultare più punitivo di un sistema che invece si regga sugli automatismi sulle presunzione di una catalogo astratto di reati
Ma che ovviamente per funzionare deve scommettere per come è oggi certamente si può scommettere
Sulla professionalità delle strutture interne alle carceri oltre che su di un giudizio che effettivamente verifichi la meritevolezza del provvedimento
Perché la valutazione deve esser fatta qui mai non possiamo io credo ingannare ci ma qui esprimo una mia personale opinione perché
I parametri per esempio della collaborazione quando la collaborazione possibile del rischio di collegamento con organizzazioni criminali ma direi in generale in via aggiuntiva
Il rischio che questo percorso di reinserimento sia stato fittizio non sia stato reale
è un qualche cosa che va valutata ma non possiamo pensare al mondo delle misure alternative
Alla detenzione come ad un mondo degli automatismi favorevoli ovviamente perché è un problema di sicurezza dei cittadini è un problema che non può essere in alcun modo trascurato io
Qui
Ricordo per esempio sulla certezza della pena le belle pagine che tutti quanti avrete letto vistato e rivoluzione di Vienna dove sembrerebbe un paradosso voglio dire per quella
Origine per quella provenienza culturale ma il tema della sicurezza della
Cittadino rispetto alla certezza della pena è un tema che ha affrontato
Ed è un tema che non può essere ignorato nemmeno oggi ovviamente tutto l'istituto
Clemencic viale delle misure alternative alla detenzione franerebbe ovviamente se il loro volto Matisse mo'quanto all'applicazione divenisse un fenomeno di incentivazione criminale
Ma direi per di più un fenomeno di insicurezza sociale
Dicevo parametri importanti ma che ovviamente
Vanno valutati la collaborazione la si può rendere dicevo allorquando taluno abbia voglio dire motivo di poter Cavour collaborare e quindi abbia conoscenza di fenomeni criminali
E che si debbano riferire alla
Autorità e giudiziaria il collegamento con organizzazioni criminali non può essere presunto deve essere effettivamente verificato
Qui c'è un problema dell'innalzamento del rango probatorio e della effettività di un giudizio che si giovi anche di una fase io ovviamente non posso dimenticare il centoundici del contraddittorio una fase nella quale effettivamente si verifichi
Se e il collegamento e una cosa reale oppure no a tale riguardo i rimedi
E costituzionali e legislativi che si sono
Verificati non sono sufficienti questo
Ovviamente e mi sento di poterlo dire sempre nell'ambito delle mie soggettive ed opinabili valutazioni personali insomma la Nimis la partecipazione limitata alla commissione di reati
E che intanto presuppone l'esecuzione concorsuale non mono soggettiva perché la partecipazione limitata nel caso delle esecuzioni mono soggettive obiettivamente io non riesco ad immaginarmi era
Ma anche nel contesto delle esecuzioni concorsuali quindi pluri soggettive della reato obiettivamente il riferimento all'articolo centoquattordici
Del codice penale per chi abbia l'amore
Per questa Sezione del nostro ordinamento giuridico è fin troppo evanescente per poter costituire una punto di riferimento
Pochissime se non diciamo uniche parole con riferimento ad un tema sterminato impossibile ad affrontare devo dir la verità quello della pena giusta
Perché è chiaro che si può ragionare di pena giusto sul versante astratto allorquando però si faccia una scala del rilevante una gerarchia voglio dire delle cose più importanti economie facciamo a parlare
Della pena astrattamente giusta se non poniamo a raffronto tutti i beni giuridici che compongono l'arsenale complessivo del Codice penale
Una pena astratto giusta se proporzionata
Alla trattamento sanzionatorio di beni giuridici equivalenti prevalenti subvalente i dobbiamo ovviamente nella qualificare come giusta in astratto una pena vere una visione complessiva
Della totalità della tutela penale ed un raffronto gerarchico
Tra beni giuridici di talché si esclude il rischio che è un bene giuridico meno importante sia tutelato con una pena superiore rispetto ad un bene giuridico di primaria rilevanza
Ma il discorso poi sarebbe
Esso stesso anche se affrontato in questi termini incompleto
Perché poi ciò che rileva nella forma di aggressione al bene giuridico insomma un conto e che il bene giuridico sia aggredito con dolo altro che sia aggredito con colpa comprendere intenzione
Quindi il discorso è molto molto ovviamente complesso e presupporrebbe quelle riforme di sistema di
Rifacimento dei codici nel contesto delle quali riforme ovviamente sia la possibilità di una valutazione comparata
E diciamo nei relativi Zapata delle forme delle modalità e della intensità della tutela penalistica apprestata
Voi certo la pena e giusta in concreto se commisurata
Secondo criteri
Controllabili quelli dell'articolo centotrentatré
Del nostro Codice penale allora in concreto risulti effettivamente giusto io qui accenno ma l'accenno
Con una diciamo da sola parola intanto condividendo le espressioni appunto dell'avvocato che ha detto che la pena giuste la vera che consente il reinserimento e chiaro
Che secondo la nostra impostazione culturale di penalisti
Una pena che diciamo si segua una volta che il reinserimento si sia verificato una pena per definizione ingiusta poi sovvengono ovviamente
Anche i il del diritto internazionale pattizio a dare ovviamente consistenza anche giuridica a quelle che altrimenti sarebbero affermazioni intellettualmente fondate
Ma giuridicamente sprovviste diciamo di tutela
Io segnalo un problema te credo io sia un problema del quale non ci si possa dimenticare
Ed è un problema che io segnalo a questa diciamo Assemblea ma lo dovrei segnalare a me stesso ma io sono diciamo perfettamente consapevole
E e ormai e diciamo consueta l'abitudine e da parte del legislatore di ragguagliare i minimi delle sanzione
Prima
In maniera tale da renderli diciamo difficilmente gestibili il vero problema
Delle pene non è soltanto il problema del massimo il problema vero più serio e il problema dell'minimo sanzionatoria perché e quella scelta legislativa che pone il giudice nella condizione di non potere scendere al di sotto di una determinata soglia
Il problema del massimo è un problema che per quanto eccessivo possa essere il massimo il giudice sereno non lo utilizza quindi il problema
Non si pone potrà sembrare esorbitante la pena ma un giudice ragionevole ne fa meno e quindi poi la pena verrà applicata secondo voglio dire che i veri conformi alla reale
Gravità oggettiva e soggettiva del fatto per come il giudice lo può percepire attraverso quello che costituisce l'unico Prisma di valutazione reale della gravità dei fatti penali processuali che il processo il giudizio ci consente di capire quanto effettivamente grave
Una determinato fatto
E io qui dico che dovremmo avere una più intensa percezione della importanza della rilevanza del problema
Dei minimi edittali essendo consapevoli per come dovremmo essere consapevoli delle esperienze maturate durante il Codice Rocco nel periodo fascista bene
Lo Stato democratico
Proprio consapevole persuaso della gravità nella gestione dei minimi edittali al di sotto dei quali non si poteva scendere e nella difficoltà della magistratura dell'epoca di rendere gestibile il minimo edittale
Si è presentato con due biglietti da visita che frequentemente
Molti ignorano insomma le valutazioni vanno fatte per dati culturali non vanno fatte sulle questioni banali come si presenta questo Stato democratico il quattordici di settembre del mille novecentoquarantaquattro con due decreti legge
Luogo tendenziali
Per un verso la reazione agli atti arbitrari del pubblico ufficiale che è un messaggio chiaro insomma lo Stato autoritario
Non c'è più si può reagire ad un pubblico ufficiale il quale ovviamente abbia agito prevede prevaricando il cittadino
Ed interviene poi il secondo biglietto da visita con le circostanze attenuanti generiche
Ora noi stiamo ritornando un po'verso il passato
Per un verso abbiamo ristretto il campo di applicazione delle circostanze attenuanti generiche
Per altro verso ricorriamo frequentemente a minimi edittali ingestibili rendendo per l'appunto difficile il compito di un giudice
Che volesse rendere la pena effettivamente corrispondente alla reale gravità del fatto inteso in senso soggettivo e oggettivo ma dicevo è soltanto una
Argomento che mi permetto diciamo di trasferire alla vostra attenzione sempre che ne abbiate ovviamente piacere che lo condividiate
Perché la pena giusta inevitabilmente implica anche la possibilità di renderla attraverso la sentenza effettivamente conforme ai criteri di giustizia
Grazie per l'attenzione e mi auguro si offre forse eccessivamente
Diciamo trattato grazie a scuola io credo che
Le le sue parole rappresentino un impegno come presidente della Commissione Giustizia del Senato introdurre sicuramente la tematica del del minimo della pena
Per
Nelle discussioni del legislature
Allora cominciamo il dibattito cominciamo il dibattito
Con la preghiera che prima ho fatto all'inizio di contenere i tempi degli interventi
Perché se riuscissimo a poter fare un secondo giro un secondo intervento forse sarebbe una cosa in più interessante
Allora do la parola alla dottoressa Augusta Iannini che vicepresidente Cogo Rita garante della privacy ma che è stata per lungo tempo magistrato di sorveglianza prego
Che magistrato di sorveglianza perché io ho svolto questa funzione agli albori quando appena era stata introdotta la legge Gozzini sono abbastanza anziano e vendesi c'era in una situazione
Ottimale da quel punto di vista perché c'era la voglia di sperimentare la voglia di applicare quella normativa le potenzialità per farle non c'era una situazione cacciate che c'è oggi e quindi ragionavamo
Di un sistema che non aveva aperto ad detto certi automatismo per esempio permessi premio eccetera e tante altre cose che poi sono venute dopo e quindi si poteva anche lavorare lavorare molto bene sul tema della rieducazione
Poi
Io ho svolto le funzioni capo dell'ufficio legislativo del Ministero della giustizia nel periodo dal due mila otto al due mila undici e devo dire e mite in ho in questo in parte colpevolizzare perché alcune delle modifiche diciamo più restrittive sono state proprio introdotte nel due mila nove
Ma perché nonostante voglio dire la mia opinione personale sia sempre stata contraria a questo tipo di restrizioni perché c'era un'esigenza di rassicurare l'opinione pubblica
A seguito di eventi che si erano verificati chiesti continuano a verificare per cui la soluzione più semplice più rapida che si poteva o proporre al Parlamento quel Parlamento autonomamente adottava
Era quelle di ampliare il parterre dei reati ostativi è una cosa più semplice da fare come si assicura l'opinione pubblica dicendo che cioè il principio della certezza della pena e quindi per certi reati non si esce dal carcere lo traduco in termini estremamente semplici e banali evidentemente
Questa non è la strada i di una riforma del quattro bis che possa essere una riforma condivisa e pensata
Perché in realtà se non ci mettiamo dal punto di vista dell'opinione pubblica e consentitemi se a questo punto dirò una cosa un po'forte neanche la collaborazione
Allo svolgimento delle indagini quindi naturalmente il ruolo del pentitismo viene vissuto bene dall'opinione pubblica quando soggetti che sono stati condannati per tanti omicidi di pressing dopo brevissimi periodi di carcerazione
Sono evidentemente in libertà anche queste qualcosa che l'opinione pubblica non accetta
Ma che viene riconosciuta utile perché c'è una propenso di questo tipo ovviamente ampiamente condiviso nel tempo e ritengo anche condivisibile
E allora qualunque modifica si voglia proporre del quattro bis deve fare i conti con questo atteggiamento dell'opinione pubblica che cosa può indurre l'opinione pubblica
Ad accettare un allargamento di queste maglie
La mia convinzione per quello che prevale
E che quando si parla appunto di programmi di rieducazione di trattamento si dia in tutte queste proposte un ruolo fondamentale ai progetti di lavoro
Questo aspetto crea delle tecnicalità delle difficoltà perché naturalmente il lavoro deve essere retribuito ma può in qualche modo se viene svolto come lavoro socialmente utile
Può anche superare i problemi di costituzionalità perché i progetti di rieducazione di trattamento che si fondano sul lavoro
Quindi il con detenuto il condannato che svolge un lavoro socialmente utile questo come elemento basilare del trattamento
E che quindi si pone in funzione di utilità sociale rispetto alla collettività io credo che in questo aspetto un'apertura anche da parte del sentimento dell'opinione pubblica sulla modifica del quattro bis ci possa essere adesso venendo invece
Al tema diciamo delle tecnicalità
Il tema del convegno dice vado veloce perché il nostro moderatore ci ha detto che dobbiamo essere però cito cerco di esserlo
L'altra questione che volevo accennare per rispondere alla apre il Presidente Storace riguardava gli accordi per l'espiazione della pena nei Paesi di origine bene nel periodo dal due mila cinque
Due mila tre due mila cinque due mila sei sono stati conclusi diversi accordi per le spese di rapina c'è un problema
Che naturalmente nei Paesi nei quali il soggetto dovrebbe andare ad espiare la pena c'è il tema comincia da noi del riconoscimento del titolo esecutivo questo comporta dei tempi lunghissimi
E quindi i numeri sono irrilevanti sono minimali perché essi riescono a trasferire mi
Etnie pochi detenuti è impensabile che con il sistema degli accordi tra Stati per l'espressione della pena
Si riesca
A incidere notevolmente sul numero della popolazione detenuta a meno che ovviamente a livello di Unione europea
Non si porti a termine quella principio del riconoscimento dei titoli esecutivi tra gli Stati visto che c'è il principio
Della fiducia reciproca tra ordinamenti credo che siamo maturi anche per fare questo ragionamento per cui si possa in qualche modo arrivare ad un automatismo che alleggerisca i numeri perché alleggerire i numeri
Significa poter lavorare meglio all'interno del carcere quindi elaborare un quei programmi di educazione che ripeto per me devono avere il lavoro al centro di tutto
Per due profili sia per svolgere quell'opera di rassicurazioni rispetto al mondo esterno sia perché possono dare delle opportunità di reale inserimento della popolazione carceraria perché è evidente che se noi dopo molti anni
Mettiamo in libertà dei soggetti che non hanno dei riferimenti non tu poi avremo degli indici di recidiva che sono poi quelli che sgomenta no in qualche modo l'opinione pubblica
Quello che mi diciamo rassicura e mi rincuora e che il tema della modifica del quattro bis è ormai un tema che non desta più scandalo perché se noi consideriamo che il Ministro della Giustizia Maria Cancellieri istituì proprio una commissione presieduta professor Francesco Palazzo
Che poi elaborò una modifica del quattro bis che è stata tradotta anche in un disegno di legge di iniziativa dei deputati Bruno Bossi Verini sono circa quaranta e deputati che hanno sottoscritto questa proposta di modifica
è un amo Proposta di modifica molto basica molto elementare credo che il
Discorso di graduare l'entità della pena da espiare in relazione alla gravità dei reati che sono il contenuto nel quattro bis sia una proposta interessante così come mi pare che l'avvocato Di Maio ci abbia anticipato in qualche prego
Scusi dei costi esatto ho fatto una confusione
Credo che sia una proposta interessante perché anche quella ha un ruolo di non solo di rassicurazione esterna ma anche di migliore valutazione dei programmi di adesione al trattamento perché Aimi
Il tema diciamo che non è giuridico ma anche è un tema forse sociologico e psicologico se vogliamo della strumentalizzazione di questi benefici
E quindi della difficoltà per gli operatori penitenziari di capire quale lo è la reali adesione al trattamento e quale invece una opera di strumentalizzazione e il compito più difficile da
Svolgeremo parlando poco fa con la dottoressa Alessandrelli mi
Diceva che in realtà lo psicologo nel carcere a dei contratti per ottanta ore mensili io credo che da questo punto di vista non facciamo nessun passo avanti se noi vogliamo rassicurare
Fare dei progetti di rieducazione reali noi dobbiamo investire qualcosa di più nelle strutture penitenziarie
Perché non solo è importante da un punto di vista di rieducazione ma è direi fondamentale per dare all'esterno una immagine di una istituzione
Che ragionevolmente e razionalmente offre alla magistratura di sorveglianza gli elementi per poter adottare dei provvedimenti
Che siano dei provvedimenti diciamo sicuri non è a rischio di recidiva da parte di chi se ne avvantaggia
Io ricordo questo per ora riguarda anche un atteggiamento che alla stampa nei media nei confronti di queste tematiche quando bisogna dare un permessi a detenuti eravamo all'altra della Gozzini
Non avevamo il tempo anche le opportunità
Per nonostante le dovessimo dare esclusivamente per ragioni di straordinaria necessità riuscivamo a fare una opera di studio di approfondimento che era in qualche modo
Rassicurante per noi e rassicurante per l'opinione pubblica ma me lo ricordo nettamente che auto un mio collega purtroppo capito
Che il detenuto evase mi aveva rispettato tutti i cardini che erano previsti dalla norma nessuno escluso eppure fu sottoposto a un procedimento disciplinare
Proprio per questa ragione e io credo che dobbiamo uscire da questa logica e consentitemi di fare un paragone forse irriguardoso ma non è che noi
Se la chemioterapia non cura al cento per cento tutti i casi di cancro perché un dieci per cento non è curabile o comunque la cura non va a buon fine rischiamo che non si fa rete alla chemioterapia che la chemioterapia per tutti
Si fa sapendo benissimo che ci può essere pure margine di errore e la stessa cosa e lo stesso principio deve essere applicato quando si parla di trattamento penitenziario trattamento penitenziario
Può andare bene qualche volta va male è fisiologico come fisiologico che ci si possa ammalare che si possa essere curati ma con queste cure abito un margine di
Come devo dire di insufficienza in un ma una parte marginale di casi io non sono a conoscenza delle statistiche
Probabilmente lei colleghi della Procura che l'Ufficio di Sorveglianza ci potranno ora assicurare o dare delle indicazioni per quanto riguarda i margini di recidiva
Se però noi affrontiamo il tema della modifica dell'ordinamento penitenziario non parlo solo del quattro bis perché il quattro bis è una norma scritta al male è una norma in cui ci sono stati inserimenti continui nel corso del tempo e quindi ben venga se c'è l'occasione di riordinato la per rendere anche più facile l'opera degli interpreti
Questo sarebbe sicuramente un compito meritorio per quanto poi riguarda tutti gli altri aspetti che abbiamo affrontato nel convegno il tema delle gastronomo lo affronto neanche perché io ritengo che sia un tema in qualche modo
Superato superato perché la Corte costituzionale ci ha detto chiaramente che le pene dei devono tendere a dei fondali protezione del condannato e quindi è chiaro che una pena per Preto secondo in più
è incompatibile con il dettato costituzionale però la Corte costituzionale ci ha ricordato che in realtà
La la rieducazione non l'unica funzione della pena ce ne sono altri e quindi di fatto non c'è una incostituzionalità dell'ergastolo della pena dell'ergastolo con l'articolo ventisette della Costituzione il legislatore ordinario
Se lo vuole cancellare perché ha solo può farlo benissimo è una scelta politica io credo che il sia un dibattito se vogliamo anche un poco superato
Quello che è importante e che non si tolga i condannati all'ergastolo la possibilità di attraverso un percorso di educativo di reinserirsi nella società
Quindi ben vengano tutte le proposte che vedono anche le associazioni di volontariato come parti attive di questo percorso
Sapendo benissimo comunque che bisogna offrire alla magistratura di sorveglianza gli strumenti per non sbagliare grazie
Grazie dottoressa Iannini grazie anche per aver introdotto un tema quello dell'opinione pubblica dei media e del ruolo dei media chi è estremamente interessante e io prometto di organizzare un'iniziativa proprio quanto giornalista in
Su su questa tematica il ruolo dei media sull'opinione pubblica quanto può incidere quanto incide
Debbo dire che in alcuni casi decisamente negativamente
Bene e andiamo avanti vorrei chiedere la Loren Marta buona fu un in considerazione di intervenire prego
Bene grazie mille provo ad accettare sia la sfida dei tempi che la sfida a cui siamo sottoposti tutti di viaggiare fra legislatore nazionale legislatore regionale
E concretezza di ciò che possiamo mettere in campo come azioni di miglioramento della condizione detentiva
Credo che il mio intervento sarà molto sintonizzato sul video che abbiamo visto all'inizio il lavoro restituito dal gruppo idee nelle carceri di Roma
Ma intanto voleva davvero non formalmente ringraziare il collega Cangemi dell'invito a partecipare a questa giornata lo faccio sapendo che insieme stiamo accendendo una luce dei riflettori intorno
A una discussione che troppo spesso invece vede le istituzioni da una parte e chi nel mondo del carcere
Vive e lavora e si impegna di tante e questo lo dico perché credo che troppo poco in troppo pochi noi consiglieri regionali ad esempio
Accendiamo dentro gli istituti penitenziari
Questa alleanza che oggi c'è dentro la scaletta che voi vedete che non è scontata perché qua avete sentito a partire dai saluti
Del vicepresidente Smeriglio del vice Presidente Storace anche punti di vista diversi manca un'alleanza che a prescindere dal colore politico convergere su un obiettivo che non può essere quello di ridurre questa distanza e questa solitudine
La Lazio sì la Lazio il Lazio è la terza Regione d'Italia avesse è il condizionamento del Presidente Gangemi è la terza
Altre zone d'Italia per popolazione detenuta ci sarebbero moltissimi numeri da mettere in gioco oggi anche purtroppo quelle delle morti in carcere dei suicidi in carcere ma io non voglio stare sui numeri voglio stare
Al dato umano lo diceva l'avvocato nel suo
Intervento così interessante all'inizio il dato umano del carcere noi che possiamo e abbiamo il dovere di guardare negli occhi la realtà carceraria
E quindi voglio portare ad esempio quello che è il punto di vista ma anche la la lente che io cerco di utilizzare ogni qual volta mi capita di poter accedere negli istituti penitenziari della nostra Regione
Ad esempio la focalizzazione sulla condizione delle donne ristrette
Che ha una condizione particolare che quasi vede raddoppiare la la condizione di detenzione di ristrettezza perché
C'è indubbiamente una sottrazione di vita vissuta dentro quei cancelli ma anche di affettività c'è una lontananza dalla famiglia o c'è la necessità difficoltà di dover gestire l'ha fatto
Per i propri figli ad esempio dentro il carcere ci sono quei dieci minuti di telefonate a settimana soltanto quelli di comunicazione tra il dentro il fuori
E intorno a questa delicatissima condizione ne abbiamo il dovere
Di intervenire comprendere ascoltare ciò di cui ci ha bisogno tutte le voci e poi decidere prendere le decisioni migliori
Cioè la condizione dei minori se è vero come è vero e lo diceva Smeriglio all'inizio che e la nostra Costituzione quella che detta
Nel carcere la propria funzione riabilitativa di reinserimento nella società cioè ancor più vera vero per chi è in una
Fase della vita di formazione in questa formando il proprio punto di vista sul mondo il proprio ruolo da giocare nel mondo e quelli sono cittadini che vanno restituiti alla propria condizione attiva
E anche fruttuosa all'interno della comunità e quindi l'impegno per carceri sempre più simili
Invece ha delle scuole per personale che sempre meno sia assimilabile a personale carcerario invece abbia una funzione educativa dunque Triven Sanzo in senso stretto
E poi indubbiamente l'immagine che restituiscono le carceri oggi nel nostro Paese è un'immagine di classe
è un'immagine con una specifica provenienza geografica in carcere ci sono soprattutto i poveri in carcere per il trentadue per cento in Italia ci sono cittadini stranieri e cittadine straniere
Che spesso sono condannati per reati minori dispetto ad esempio ai cittadini italiani
E io penso che queste
Due condizioni quella della povertà che in crescita e quell'appunto dell'aumento degli stranieri nel nostro Paese debbano anche aprirci a interrogativi nuovi e al nuovo coraggio rispetta quello che il legislatore
Deve
Fare per questo tema
Penso ad esempio al diritto per la libertà religiosa dentro le carceri forse troppo poco dibattuto ma io immagino che voi che siete al fronte lì dentro invece vi confrontate continuamente con quello che troppo spesso viene
Rizzo in titoli Isticadeddu negativamente come uno degli elementi di colore della nuova condizione che invece da qui in avanti non potrà che aumentare quindi urgentemente volgere lo sguardo verso
Quel tipo di
Situazione
E poi lo dico
Insomma perché penso davvero che bisogna
Avere il coraggio di nominare le cose lo hanno fatto recentemente la direzione distrettuale anzi nazionale antimafia antiterrorismo io penso che sia arrivato il tempo di interrogarsi
Presidente Storace in maniera pungente rispetta l'utilità della depenalizzazione ad esempio dei reati legati alle droghe viaggiare piuttosto che al reato di clandestinità sono gli stessi magistrati che ormai puntano il dito sull'inefficacia della legge
Non voglio dire sulla giustizia sulla punto di vista sull'efficacia Ai fini di quelli che erano gli obiettivi che il legislatore si era posti magistrati cominciano a dire con voce unica che quegli obiettivi non si stanno raggiungendo ciò nonostante le carceri
Sono sovraffollate anche a causa
Di quei cittadini detenuti legati appunto ma quei tipi di
Reati vado
Alle cose che
Si possono si devono in parte si stanno facendo in Regione non
Sicuramente non farò io
A me stessa lo sconto del ritardo sul
Garante dei detenuti che una battaglia che ci vede in sé ma Cangemi per la verità parlare con voce sola
Io
La mia prima uscita la consigliera regionale nel due mila e tre dice l'ho fatta propria Rebibbia femminile
L'ho voluta fortemente anche se poi
Sono uscite che non godono sempre di stampa ma chi se ne importa ci sono cose molto più importanti invece
Di avere un buon ritorno sui giornali tra l'altro ne sono uscita con una borsa bellissima che mi hanno invidiato per tutta l'estate perché
Appuntare una borsa fatta dalla dalle detenute della sartoria interna al carcere
La prima richiesta che mi hanno fatto
Le giovani e meno giovani detenute di Rebibbia femminile è stata quella ad esempio delle docce a Velletri mi hanno chiesto più borse lavoro per lavorare
A Civitavecchia un campo di calcio con finalmente un terreno dove poter tirare
Il pallone con un rimbalzo giusto perché a volte i campi ci sono ma da troppi anni sono trascurati
A Regina Coeli ad esempio le piante per il cortile interno dove i detenuti fanno l'attività
Appunto di manutenzione di quella giardino io lo dico perché penso appunto che il
Lo sguardo deve avvicinarsi
Deve essere quello
Sulle condizioni materiali che coincidono nel carcere come nessun altro
Posto con quelle esistenziali lo Stato investe undici virgola cinque euro al giorno per il mantenimento dei detenuti questi undici virgola cinque euro al giorno vanno nella rieducazione
Ma non è l'assistenza e vanno anche appunto nel recupero evidentemente troppo poco cosa può fare cosa cerca di fare la Regione
La l'Assessore Smeriglio parlava della formazione io penso che dobbiamo fare uno sforzo in più
Sì al capitolo formazione che al capitolo lavoro magari perfezionando quei protocolli che già esistono e che stanno funzionando ma che sono troppo spesso lasciati con me metafore
E come dire eccezionali contingenti rispetto invece a un qualcosa che dobbiamo rendere il sistema
E questo lo dico perché
Punto so che alla fine ci sarà un documento mi piacerebbe trovare accorto questo tipo di sforzo comune in quel documento per poterci poi applicare insieme
Noi abbiamo fatto un'operazione di queste ore la propria realizzazione ad esempio sui tirocinanti della giustizia
Stiamo immettendo dentro il sistema delle Corti d'appello e quindi a lavorare sulle carte sulla dell'uscita
Dei processi centinaia di lavoratori e lavoratrici di questa Regione penso che quello sia un elemento fondamentale
Rispetto a ciò che si diceva ad esempio sulla carcerazione preventiva
Il tavolo sull'agricoltura sociale io ne faccio parte penso che ci debba essere un'irruzione del tema detenzione dentro quel tavolo per mettere nero su bianco dentro la legge che verrà
Cosa noi possiamo fare anche attraverso il finanziamento europeo che del quattordici e venti ci chiede l'inclusione dei cittadini e delle cittadine del Lazio l'editoria è lavoro per il quale
Credo mi trovo qua nel senso che
Con il presidente Cangemi condividiamo l'impegno in terza Commissione stiamo deliberando è questione davvero
Molto Breno avvenire la legge sul pluralismo nell'informazione e lì dentro c'è un emendamento che permette il finanziamento dell'editoria in carcere c'è naturalmente l'esperienza che oggi c'è stata presentata ce ne sono diverse altre personalmente ho assistito
A un corso di giornalismo per le detenute a Rebibbia sempre con la direttrice Del Grosso e credo che sia un elemento fondamentale la parola è una corso taglia di libertà in qualche maniera dentro il carcere quindi pensate che importanza polvere
Chiudo sulla sanità
Perché è stato detto io lo voglio ribadire c'è una riorganizzazione in corso delle ASL che impegna questa Regione in maniera importante anche di fronte al piano di rientro del Governo io penso che ne dobbiamo vigilare tutti insieme affinché quella riorganizzazione non penalizzi ciò che già è difficile portare avanti nel carcere
Fare sanità in carcere dentro al sistema sanitario regionali in una regione che in piano di rientro evidentemente qualcosa che ci interroga rispetto alle difficoltà che incontriamo
Venivano citati gli psicologi giustissimo dobbiamo chiaramente andare intervenire laddove le figure mancano per implementarle perché altrimenti anche sul personale sanitario si scaricano competenze
Penso alla polizia penitenziaria che non sono appunto quelle a cui loro dovrebbero rispondere si crea quella dimensione di di rischio all'interno delle carceri di cattiva opinione rispetto alle carceri che fanno saltare qualsiasi punto di vista
Sanno corretto e fruttuoso rispetto al tema
L'avevo premesso chiudo sulla battaglia comune
Nei confronti
Della
Attesissima nomina del Garante dei detenuti
Di questa Regione gli atti sono stati trasmessi da una settimana la prima Commissione cioè una presto notoria che è stata chiusa ora tocca il al Consiglio fare l'istruttoria e portare quanto prima
Al voto dell'Aula questa nomina peraltro insieme a Palma alla garante dei detenuti nazionale che da vent'anni era Tesio pranzo di lavoro di sinergia con tutti voi
E con il piccolo contributo che potremmo dare potrà davvero far vedere a breve un punto di svolta e una
Miglioramento e i naturalmente in quello che
Forse sarà
Come dire argomento di dignità e che ci accorgiamo che esista soltanto nelle fiammate emergenziali ma io credo fortissimamente
E cerco nel mio impegno di applicarmi tutti i giorni in questo senso che poi la condizione delle carceri sia davvero il polso della Democrazia è solo quello ad in cui se lì non funziona vuol dire che il sistema
Non è all'altezza di dirsi Democratico e con questa sfida torna ringraziarvi per l'invito
Fuori grazie
Allora adesso passiamo alle esperienze sul campo e quindi io chiederei al
Magistrato di sorveglianza di Roma la dottoressa Laura Alessandrelli di intervenire proprio
Per cultura luce vi è il suo ma infatti proprio questo taglio che vorrei dare perché
Dopo l'ottima relazione del senatore D'Ascoli avrei ascoltato agli altri
Tratte persone che sono intervenute in realtà il mio la mia intenzione era proprio quella di offrirvi una testimonianza da bracciante giudiziaria
Da chi quotidianamente ma con queste norme si confronta e le applica non vivendo le masticando le scrivendo le in ogni provvedimenti
Perché poi alla fine quando si parla di di di giusta venerdì giusto reinserimento si rischia di ragionare o troppo di pancia troppo di testa
Si ragiona troppo di pancia quando si fa come come fanno magari Immedia o altri soggetti che
Danno sentenze piuttosto che benefici alternativi briefing sulla terna diversi permessi premio sconti di pena fanno tutto loro senza che in realtà siano nemmeno intervenute autorità istituzionale a ciò realmente deputate
Oppure si rischia di far di pensare troppo di testa perché magari ci si concentra
Solo sulla pretesa punitiva
Dello Stato
Perché ricordiamoci che la pretesa del punitiva per lo Stato in realtà è una necessità non si può prescindere dal diritto ed alla predetta dello stato di punire io tumori dei dei crimini
Senza andare a citare Platone diceva Platone che la cosa peggiore che possa capitare non è che uno ma commettano ingiustizia ma che che l'uomo che ha commesso quell'ingiustizia non venga punito
Perché se l'uomo che ha commesso l'ingiustizia non viene punito non riesce a recuperare la sua dignità lei fa proprio dalla Commissione del crimine quindi se ragioniamo solamente questi danni forse ragioniamo certamente il giusto ma troppo di testa
La verità ma in realtà molto più banale che lo Stato non può pensare di di non punitiva un punire soprattutto di non contenere in modo
Adeguato dei soggetti che sono poi espressioni di una pericolosità sociale
Elevata
D'altro canto valico mi trovo quotidianamente
Magari a trovare
A leggere certificati del casellario giudiziale di pagine pagine pagine con decine e decine di sentenze di condanna passata in giudicato i soggetti che hanno goduto di tutto
La sospensione condizionale all'inizio hanno avuto l'indulto hanno avuto l'indultino l'indultino rate l'indulto no all'indulto attuale hanno avuto magari anche la grazia hanno avuto tutte le bene le misure benefici penitenziari previste dall'ordinamento concessi a profusione
E sono puntualmente tornati a delinquere
Finora ieri
Ci troviamo a giudicare nel dominio sedici saggia piegano come sognati fino al due mila quindici della pretesa punitiva dello Stato è imprescindibile
Non si può
Fare a meno
Di condannare e di seguire una pena in questi termini
Anche perché lo Stato responsabile non solo per la difesa di se stesso
Ma è responsabile anche della difesa dei cittadini
Cittadini che sono potenziali persone offese degli autori dei nuovi crimini lo Stato deve difendere anche sui cittadini oltre a se stesso
Ora vi racconto questo proprio perché in realtà voglio darvi degli esempi concreti
Ci fu un mio provvedimento che tempo fa fu oggetto di un'interrogazione parlamentare Fini su tutti i giornali perché perché ad attrezzare sandali magistrati sorveglianza
Non aveva concesso un permesso premio a un condannato
Che chiedeva di recarsi all'università
Per laureati
Aveva sostenuto tutti gli esami durante la detenzione purtroppo la sua facoltà la facoltà che aveva scelto non prevedeva l'accesso in carcere la Commissione di laurea e quindi la potestà Mara laureare doveva necessariamente ottenere un permesso premio e uscire dal carcere
Detto così sembra bruttissimo perché dice come magistrato di sorveglianza non conciato permesso tranne a un detenuto che chi ha studiato e che si lavori laureare non le ho concesso perché perché era un maestro di scuola elementare che aveva più sentenze di condanna passata in giudicato ad atti sessuali violenze sessuali come si sui suoi alunni
L'osservazione penitenziaria mi diceva che lo Stato non aveva mai partecipato ai Gruppi
Sì Cologgi si e di lavoro in carcere nella sezione che faccio Summer dov'era all'epoca c'era sezione che senza offendere a Regina Coeli
C'erano questi gruppi sostegno psicologico dove si affrontavano ovviamente le motivazioni che la Commissione ne questi mila Madama ritenuti partecipare non aveva nessun atteggiamento di critico di revisione critica nei confronti dei reati commessa
Mi dispiace ma in questo caso accostare la parola permesso trarne beneficio penitenziario a un a un tipo di espiazione di pena di questi darmi per me i magistrati di sorveglianza e impensabile
è impensabile ancorché della musica fine laureato in carcere al di là dell'apparenza di quello che può sembrare un percorso educativo ben poco
Allora voglio nomini abilmente si deve chiedere quand'è che la pena è giusta
Quando la pena giusto cialtrona nove milioni di dollari anche qualche la Ventura prima di tutto
Mi ricollego a quello che ha detto il senatore da scorre anzitutto appena giusta quando è proporzionata anche qua ci scontriamo quotidianamente con l'opinione comune no allora se stessimo Bona vettori nere in un supermercato se reato viene qualificato come pluriaggravato perché può esserlo
Allora è di questo fatto pur concedendo tutti gli sconti l'universo mondo comunque sotto i venti giorni di carcere non si può andare questo è
Poi magari invece succede come mi ha successo
Che
Al tizio che aveva ammazzato con una mazza da baseball un'altra persona nel corso di un incidente stradale perché riteniamo di avere ragione ha tirato fuori la banda portabagagli della macchina Mazza arabe va beh sbucano accoppato in mezzo alla strada c'era preso
Quattordici anni spicci
E allora lì non c'è proporzione
Dice come a unire venti giorni provetto quindici quello che ha ammazzato una persona che la materia deboli dagli da così poco
Quindi c'è un cambiamento di proporzionalità tra fatto di reato e pena
Poi voglio dire
Va bene è giusto anche quando come si diceva la pena giusta quando è umana
La pena giusta quando serve e quando raggiunge il suo scopo quando serve perché certo è capitato anche
Del alla dell'autore di reato di una persona che aveva ucciso
Un vicino di casa
Il caso è rimasto aperto per per tanti anni poi ovviamente con i nuovi strumenti con i nuovi mezzi
Sia riuscito ad individuare l'autore del reato ma a distanza di quindici anni l'ha fatto nel frattempo costo si era sposato sarà fatta una famiglia era cominciato a lavorare farà lavorare sarà laureata e una persona assolutamente immune da ogni pregiudizio penale può alla fine l'amore riconosciuto autore del reato è arrivata la condanna è entrato in carcere allora lì uccidere giustamente domandare a te la pena fare bene in questo caso sarebbe l'ingresso in carcere
è una è un profilo meramente retributivo fare entrare in carcere una persona quindi a quindici anni di distanza dal reato quando nel frattempo
Ha condotto una una vita immune da ogni censura mi serve
Ecco la vera serve se non ci sarebbe nel giusto se raggiunge lo scopo cesserà istituisce alla società alla comunità di cittadini liberi una persona che in grado dividere nella società secondo rispetto delle regole
Se mi restituisce un soggetto che è il migliore
Sempre in carcere o comunque sette deve espiare una pena misura teoricamente si riscontra un certo che il migliore rispetto a quello precedente rispetto a quello prima dell'esecuzione penale
Ora questi sono temi che vanno avanti da se ne parla più di trent'anni ma sentenza la Corte Costituzionale trecentotredici mila novecentonovanta la sentenza
Famosissima affermò ha affermato
Che in realtà il principio di rieducativo della pena deve essere un principio immanente in tutto il procedimento penale non sono nella fase dell'esecuzione penale ma dall'inizio dal momento in cui si dispone momento in cui i giudici che eroga la pena al al condannato
Perché perché la finalità educativa della pena richiede che il condannato senta quella pena non come fatto ingiusto
Che non ha subisca non come una condanna ingiusta perché altrimenti poi lui prepara un sentimento di ostilità si sente vittima del sistema e di fatto sicuramente non avrà un buon percorso educativo
è evidente che questa finalità finalità educativa rieducativa della pena immanente in tutto il procedimento tutto il processo penale ma
Si dilata a dismisura poi nella fase esecutiva
E nella fase del giudizio innanzi al magistrato al Tribunale di Rimini sorveglianza ma di questo si occupano magistrato il tribunale di sorveglianza
E proprio in questa fase
Alla determinazione della pena delle modalità modalità esecutive della pena deve costituire il risultato di un procedimento che deve tenere conto soprattutto
Delle caratteristiche individuali dell'autore del reato e anche del tessuto sociale nel quale
Autore del reato
è espressione
Ora io mi ricordo
I primi qui di vi racconto un'altra un altro esempio ventuno un fatto che è successo
I primi tempi nella mia avventura magistrati di sorveglianza io venivo da un ufficio di tutt'altra natura venivano a un ufficio G.I.P. quindi
Come diceva mio presidente di di tribunale fosse passata da metter dentro a metter fuori è chiaro che sto abbia delle crisi di identità professionale ma tanta insomma che i detenuti
Nel primo carcere dove sono stata assegnata per la vigilanza questo me lo raccontò un un detenuto in camera caritatis molto affettuosamente mi chiamavano la iena
La gliela perché oggettivamente per chi si avvicina per la prima volta l'esecuzione penale venendo da altri ad altre funzioni penali rischia appunto di
Avere un atteggiamento forse eccessivamente severo rischio il rischio c'è comunque
Incontrai per la prima volta una delegazione di detenuti in carcere erano mangiano incontrare loro nuova magistrato di
Di sorveglianza esordio su questo un un ergastolano
Mi chiese diciotto resta ma l'hai la fa la raccolta differenziata
Poco mi sembra esattamente un tema pertinente comunque dico sì faccia la raccolta differenziata ha detto
C'è l'ora
Si consideri come dei rifiuti
Parto dal presupposto che tutti gli occupanti di questo carcere sono dei rifiuti
Decida lei quali meritano di essere mandati all'inceneritori quali possono essere trattati e poi utilizzati e quali invece sono già sostanzialmente pronti per essere restituiti alla società magari lascia codina possono tornare da liberi nella società
Civile
Fu
Un discorso devo dire molto terra terra ma che alla fine
è andato direttamente al cuore del
Del problema
E poi ne questo in realtà quello che fa la magistratura di sorveglianza ogni giorno con ogni provvedimento con ogni firma
Si decide se tenere fuori o dentro una persona si decide termino le modalità esecutive della pena si modulo con le prescrizioni di misure alternative questo fatto
Alla magistratura di di di sorveglianza e il criterio principe per decidere che cosa fare poi
Nell'esecuzione della pena come gestire la pena dal Papa e fondamentalmente molto semplice cioè stabilire se quella persona che ha commesso quel reato perché si trova in fase di esecuzione penale pericolosa o non è pericolosa
Se può essere inserita e lasciata libera sia pure con le prescrizioni la società civile o se pure Marina un contenimento stretto in carcere perché in quel momento non è in condizioni di gestire la propria libertà senza ledere i diritti altrui
è pericoloso sì no perché
Cosa magistrato di sorveglianza
A decidere questo
E allora cosa possiamo ragionare in termini di giudizio
E di presunzione e qua magari parliamo proprio l'articolo quattro bis che realtà ci porta nel regime delle presunzione quando la con certificato del casellario la tipologia dei reati commesso debito all'epoca di commissione dei reati
Vedo la l'esito di eventuali misure alternative leggo certificato dei carichi pendenti leggo le relazioni che mi provengono dagli operatori penitenziari in questo caso opero un giudizio decido su una serie di elementi e nella mia coscienza autonomia di giudice
Libertà indipendenza del giudice decido se quella persona è pericolosa o meno
In alcuni casi l'opera il l'ordinamento
Mi impone di operare delle presunzioni quattro bis
Il quattro bis impone a magistrato di sorveglianza una presunzione in alcuni casi insuperabile di pericolosità del soggetto che si è resa UTOE rideterminati reati che parliamo ovviamente di reati con foto detto che sono
I cosiddetti reati di prima fascia per dirlo nel nostro
Giacoma quello prima fascia non può uscire non può avere niente perché perché magari a è un mafioso perché è stato condannato per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti perché è un terrorista perché da come sono aderenza sessuale di gruppo quindi quello
Bella croce sopra sabotaggio eccezionali
Vista si impone una presunzione
Si può una presunzione
Ma la presunzione è poi lo strumento con cui si va a fare con la raccolta differenziata che diceva il detenuto all'epoca nel senso che inevitabilmente magistrato di sorveglianza di riavere anche
Le ancore dei riferimenti normativi e non può essere lasciato tutto a un giudizio discrezionale che in molti casi rischia di essere finanche
Arbitrario di questo me ne rendo
Me ne rendo conto
Quindi a un giudizio che è oggi sia difficile perché è basato su su dati e su
Effettuato con strumenti che non sempre sono precisi non la magistratura di sorveglianza non opera sicuramente
Con gli strumenti di una scienza esatta non siamo dei matematici non siamo dei fisici non siamo dei biologi non ha la nostra non è una scienza esatta
Vi racconto un altro fatto
Poco tempo fa mi è capitato di dover esaminare e decidere un fascicolo su un pluriomicida
Condannato per tre omicidi assalto con cinque cinquecentotrenta secondo comma quindi diciamo fortemente indiziato anche l'impatto omicidio
Per un omicidio era stato arrestato in flagranza per gli altri due interna sentenza di condanna alla sede del giudizio indizi ritenute promessa Romanato sostanzialmente per tre omicidi ora
Di questi tre missili uno quello per cui sarà stata flagranza la metteva ammesso SIOPE sono stato io gli altri vuole sempre negati per diciannove anni ha negato la Commissione gli accademici di primo per il quale è stato condannato
Dopodiché non è anni dopo che è stato rigettava la qualsiasi come si dice perché ovviamente il momento in cui non si confessa già lì c'è una presunzione di pericolosità perché se non si riconosce se non possa in qualche modo
Non si avvia con la rete detta la revisione critica le dei reati commessi specialmente quando sono così Gravellona lì
Inevitabilmente si danno a ritenere che il condannato sia ancora pericoloso praticamente dopo dice ma la netta e sapersi sono stato io of commesso anche gli altri due omicidi e quindi a quel punto si è aperta la strada per una corretta valutazione più approfondita per cercare di capire se questa persona era ancora pericolosa
Un meno e mi sono le dovuta a leggere
Perché lo premesso che lo aveva un comportamento infra murario
Eccellente ineccepibile corretto ma è un'infrazione ma la sanzione disciplinare partecipazione intensa a tutte le attività trattamentali intensa partecipativa coinvolta in tutta l'attività trattamentale legni un curriculum ha detenuto modello
Si deve decidere se pericoloso almeno mi sono dovuta leggere due pagine e mezzo di relazione sulla scissione tra lì io il super io
Due pagina e mezza di scissione tra io il super io
Con una certa difficoltà non mi nascondo perché poi la fine sono abituata dopo dieci anni di sorveglianza la generazione gli psicologi quindi più o meno insomma un po'accedendo ma in quel caso chiamarci veramente con con le molle
Alla fine della relazione sia comunque alla fine hanno prodotto questo discorso tradotta in termini comuni vuol dire che questa persona ha commesso degli omicidi per futili motivi
La cessione degli hotel superiamo futili motivi
Ora capite
Che decidere poiché la vita di una persona e e dell'accesso a benefici penitenziari
Su con questi strumenti e poi ci si sente tante volte un po'come o un minatore in una in una cava bui gli annessi scampa col piccone un pacco le mani a volte con la dinamite
Sperando di trovare se non è loro ma soprattutto sperando che non Petacchi la galleria in testa perché il rischio
Neanche questo
Ora questa e tutta teoria me ne rendo conto per quanto vi abbia raccontato degli sente
E poi in realtà c'è la pratica allora anzitutto dato statistico
Un dato statistico ci dice che i detenuti che finiscono di espiare la pena in carcere hanno una percentuale di recidiva riapre circa il settanta per cento detenuti che invece i condannati
Che invece ne schierano loro pena in misura alternativa nove per cento dei rischi una percentuale di recidiva nel reato di circa il venti per cento
Ora anche questo nodo che va interpretato con le molle perché non può dire che chi va a misura alternativa esce più educato o esce migliore
Di chi invece spiata in carcere o dire semplicemente che chi è stata messa la misura alternativa è passato per il vaglio del tribunale di sorveglianza che ha ritenuto e quella persona lo fosse
Socialmente pericolosa o comunque presentasse una prima sarà sociale contenibile con le misure alternative e vuol dire che
Per il venti per cento la magistratura di sorveglianza sia sbagliata
Mentre invece nel momento in cui sono state negate da certo le misure alternative che c'è una percentuale di recidiva settanta per cento vuol dire che la mancia Sodalitas mediante del trenta per cento avuto ragione attenere dentro detenuto
Questo se può ex anche essere il dato letto dal punto di vista è magistrato di sorveglianza che mi rendo conto è una vettura che per alcuni Sonera assiduamente impopolare però
Questo è il dato che dobbiamo leggere il nome da questo punto di vista
Le misure alternative
Certo giudice ma il tribunale di sorveglianza può concedere le misure alternative le vostro durare può modulare le le prescrizioni
Anzi quale misura Sternatia molto spesso le le costruiamo intorno al condannato
Però c'è un tallone d'Achille in tutto questo perché le misure alternative richiedono
Assistenti sociali
Educatori
E figure istituzionali che garantiscano che poi la decisione del giudice c'è una decisione sensata e buona
Che poi non si finisca sotto procedimento disciplinare perché al detenuto sia aperto processo di beatificazione in carcere per cui ha ottenuto tutte le misure alternative universo mondo salvo che poi a centodiciotto che ammazza qualcuno
Questo realtà derogando negativi delle misure alternative senza considerare che
Una persona può essere ammesso una misura alternativa intanto in quanto abbiamo un domicilio minimo sindacale potrà fermezza delle lezioni amici arte se non c'è una un domicilio deduzioni macinare non se ne parla proprio e l'affidamento anche un lavoro
E su queste cose ovviamente magistrato sorveglianza poteri di intervento zero ha solamente zero
Non abbiamo
Ne abbiamo non posso concentrarmi sulla terna rimasero non posso trovare io chi mantenga o ospiti
Il condannato quindi non su questo punto di vista non non ho assumente nessun
Nessun potere
Senza considerare che poi in questo momento l'organico della dell'ufficio esecuzione penale esterna che è quello che si occupa di reti di seguire i condannati in misura alternativa in assoluto quello che ha subito più tali
C'è allora danno di un lacerato
E che ha messo in condizioni di non operare o quanto meno di operare con grande
Dissi costa quindi voi da un lato
Si promuove si trovavano in sull'alternativa e dall'altro voi gli strumenti che cliccare antischiuma associazioni alternative vengono colpite severamente
E poi mi pongo un'altra domanda mi spiace che se ne sia andato vice Presidente Storace
Perché
Si parlava di disagio sociale allora uno dei primi princìpi che che ci vengono insegnate in puro uomo
La ogni giorno in carcere io mi trovo persone che potevano essere tranquillamente sottratta la devianza con un intervento sociale preventivo abbiamo storie
Di
Famiani vita
Nella devianza talmente tanto e radicate da generazioni che non ci vuole la sfera di cristallo per capire che le generazioni future di quella familiarità saranno ancora espressioni di devianza ancora braccia della devianza
Non è difficile
Non ci si dà
Ci si chiede perché non si intervenga semmai su determinate sacche di disagio su determinate fasce di marginalità sociale
Il carcere portino perché mi rendo conto che sono le che mi sono dilungato
I detenuti in questo momento in carcere sono cinque mila duecento cinquantadue mila cinque quattrocentosettantacinque
Di cui stranieri circa trenta per cento diciassette mila e spicci nel darci sono quattordici istituti solo Sarno lo sapevamo in cui ci sono complessivamente cinque mila settecentosettanta dei detenuti a fronte
Di una capienza regolamentare di cinque mila duecentosessanta
Di questi cinque mila settecentosettantatré
Due mila cinquecentosettantuno sono stranieri quindi la percentuale nel Lazio gli stranieri rispetto alla percentuale nazionale
è decisamente più più alta poi ovviamente la popolazione carceraria varia perché ad esempio il Regina Coeli a Regina Coeli la percentuale di stranieri altissimo scendere al sessanta settanta per cento e di questo sessanta settanta per cento quasi l'ottanta per cento è di romeni
In realtà questo è un dato che non è la fotocopia del dato nazionale
Perché la popolazione detenuta
Romena
è sostanzialmente in percentuale San identità anzi leggermente inferiore rispetto a quella dei marocchini pari a quello degli albanesi e di poco superiore rispetto a quella dei tunisini pone attribuite a tre cittadinanze provenienze sono sostanzialmente
Spalmate su tutti i visti tutti gli Stati della
Del mondo
Non vi racconto l'ultima stazione va fatta Regina Coeli posso semplicemente dire che a Regina Coeli terza sezione è quella che è stata
Lasciata col sistema panottico loro siano non è stata divisa per piani ma abbiamo questa sorta del sempre chi non è mai stato in carcere ci facciano attivo cioè il piano terra poi ci sono i ballatoi ci sono tre piani di di ballatoi
E la parte centrale aperta vista in modo che la Polizia penitenziaria battano terra riesca
A sorvegliare anche l'ultimo l'ultimo piano
è l'unica Sezione che non è sarà oggetto di di ristrutturazione a Regina Coeli per tutti atto per un valore storico perché nel piano terra ci sono le dalle celle che occupavano che erano occupate da detenuti politici e i tempi del fascismo quindi stava conservata quasi una sorta di colore museale
Valore museale però voglio dire inganna terza sezione di Regina Coeli sono centottantacinque detenute sapere quante docce ci sono per centottantacinque detenuti sei di cui tre con l'acqua mentre con l'acqua fredda
Vogliamo avere la sentenza Torregiani allarmarvi otto bimbi dico i famosi tre metri quadri nella sentenza Torregiani prima sentenza Torregiani a Regina Coeli a fronte di un'occupazione regolamentare che oscilla tra seicento settecento posti c'erano mille duecento detenuti
Minore anche i maialini allevamento intensivo c'avevano la stessa percentuale di spazio singolo
Per il detenuto adesso poi dopo dopo la Torregiani dopo gli sforamenti
Siamo scesi iniziano a regimi decisamente più
Più accettabili però voglio dire continuano a esserci tre giorni tre docce con l'acqua calda duecentottantacinque detenuti per la terza Sezione non non vi dico della cella trentatré dalla Seconda Sezione dove detenuto gentilmente l'ha detto c'era la dottoressa si accomodi aperto gli sportelli Acciaro gli scarafaggi che schizzano
Tutte le parti
Non vi racconto di quello del delle celle mondo dica di muffa verde sul soffitto
Perché ci sono infiltrazioni perché Regina Coeli è un è è un è un un edificio del mille seicento
E chi ci abita dentro una non sono esattamente
Non esattamente il principe del Galles per cui è evidente che non molti non sono mai neanche in grado di mantenere in regime di decenza lasciarlo
Questi
è la realtà del magistrato di sorveglianza di astio vi consegno queste riflessioni poi lascerò a chi meglio di me può operare le scelte del caso grazie
Dottoressa Alessandrelli
Mi ha colpito molto del suo intervento quando parlava dei fascicoli che si deve leggere
E mi rendo conto che avendo non so quanti detenuti lei deve tenere sotto sorveglianza
Casarini
Regina Coeli in questo momento oscilla sta intorno a novecento detenuti definitivi sono circa centottanta
Però ovviamente la la vigilanza su tutto
Su tutto il carcere per cui nelle docce le cucine ancorché siano forniti da soggetti detenuti non definitivi comunque sono di mia competenza quindi
Bisogna
Il suo il suo lavoro principale quello di guardare questi benedetti fascicoli sulla base
Delle storia delle vicende poter decidere adesso mi si Nenni mi interessa sentire la l'esperienza
Di chi ha un contatto diretto
Con i detenuti
E quindi oltre al fascicolo
O forse più del fascicolo faccio all'impatto personale con con il detenuto quindi volevo chiedere
Alla dottoressa Lido Del Grosso direttrice reggente del carcere femminile di Roma Rebibbia di dare la sua esperienza
Concerne queste
Grazie buongiorno a tutti ringrazio l'onorevole Cangemi per avermi invitato e anche l'associazione gruppo idea con cui
C'è una collaborazione danni nell'istituto di Rebibbia femminile che dirigo da due anni e mezzo dov'era in precedenza vicedirettore
Era associazione gruppo idea gruppo idea da da un po'di anni almeno quattro porta avanti un laboratorio di sartoria
Che in questo momento è l'unica realtà imprenditoriale e piccole attività imprenditoriale che permette ad una decina di detenute che sono pochi mi rendo conto però
In carcere non si lavora mai sui numeri se si guardano i numeri si smette di lavorare ma dieci dodici donne
Che regolarmente hanno una retribuzione ed hanno imparato a svolgere un'attività che quella che avete visto prima nel filmato
Partendo da piccole cose come possono essere le borse che avevamo ricavato un po'di anni fa la dottoressa
Per arrivare ultimamente asiatiche borse che abbiamo oggi durante il convegno per arrivare addirittura all'elaborazione di abiti da sposa
Vuol dire che il percorso è stato fatto e resta un percorso avanzato un percorso in cui
Recentemente in una visita per esempio che è stata fatta Rebibbia femminile il sei gennaio quindi un giorno di festa visitando la sezione perché laboratori all'interno di una sezione detentiva che quella circondariale che ospitano circa centottanta donne
Tra definitive non definitive totalmente ne abbiamo trecentodieci
Hanno trovato queste sette donne che senza il personale esterno senza anche controllo della polizia penitenziaria stavano appunto uscendo un abito da sposa che dovrà essere poi portato in una sfilata all'esterno
Dimostrando quindi anche quanto possa dare senso al tempo della pena che se non è impegnato in attività vere non ha senso non ha assolutamente senso
Allora ciò che dico è che da tempo però anche il laboratorio riconosciamo ricerca all'esterno un luogo dove poter
Vendere i propri prodotti e far conoscere il lavoro che si fa in carcere perché è ovvio che la stampa più attratta da fatti di cronaca negativi e quindi e non da situazioni professionalizzanti come queste ma io che conosco tutte e dieci le donne che lavorano alcune di esse hanno anche reati piuttosto gravi
Non fanno altro che dedicarsi a questa attività sperando quando escono di poter aderire un posto nel futuro se no tutto quello che è stato fatto fino ad oggi non ha senso
E quindi mi sento tra le priorità assolutamente come ha fatto l'otto di sei anni di voler solo sottolineare l'importanza del lavoro in carcere
In una situazione come quella di oggi
E in cui la situazione di sovraffollamento è sicuramente stata compensata e in quel carcere attraversato sta attraversando un momento di stravolgimento
E molto anche positivo perché superato il momento del sovraffollamento si possono fare anche delle opere
Di riorganizzazione una di queste gli operatori del settore qui ne vedo tanti anche del volontariato che grazie a Dio sono presenti nei nostri istituti
è quello della sorveglianza dinamica quindi un una riorganizzazione che partendo da un lato
Concetto diverso che passa dal controllo dal mero controllo alla conoscenza della persona detenuta
Riesca anche ad organizzare il tempo della pena in maniera proficua
Questo ovviamente non può essere però lontano non può ammettere che quindi all'interno del sistema dell'ordinamento penitenziario esistano quindi degli automatismi
Però prima di passare a quattro bis e volevo soffermarmi di nuovo su questa cosa della pura aggiungendo anche alle statistiche che venivano portate dalla dottoressa Alessandra lì che e statisticamente anche la recidiva di coloro che si inserite misure alternative ma
Con un lavoro perché è vero come diceva al magistrato di sorveglianza che la differenza poi la fa
La possibilità di avere un lavoro meno al di là dell'accesso alla misura alternativa chi accede a chi ha la possibilità di avere un lavoro all'esterno
Poi a una recidiva bassissima che si attesta sul un per cento questo lavoro però in questo momento è raro se sono rarissime le opportunità di lavorare esterne sono sempre più rare anche i corsi di formazione
Che esiste una volta per qui accettiamo e siamo contenti di
Voi sapete che la Regione ha emanato quest'ulteriore bando in cui finalmente si riparla di formazione professionale Distaso quindi di qualcosa
Che non sia neanche solo sartoria ma qualcosa che possa vere assolutamente un contatto col mondo esterno perché un reinserimento delle persone detenute possa effettivamente avvenire perché poi la recidiva sia
Più bassa di quella che normalmente ecco
E e su questo punto anche il lavoro socialmente utile e e il lavoro di pubblica utilità sono sicuramente l'unico strumento che il carcere a per poter dare un messaggio positivo alla società esterna
Nel senso di dire la persona non solo espiare la pena ma cerca in qualche modo di restituire il danno alla società
Quel danno e che ha commesso rompendo un patto sociale no quindi sicuramente la società
A normalmente un pregiudizio verso chi è in carcere
Sino a quando però non vede non realizza che la possibilità di lavorare perché la società esterna migliori che questo lavoro sia effettuato da persone detenute è una cosa che sarebbe vista benissimo sia dalle persone detenute sia dall'aspetto esterno
E questo
Permetterebbe quindi una riduzione del pregiudizio vero e proprio che esiste e che poi aumenta Gatto con la società esterna in occasione di eventi negativi come quelli che sono successi poi in questi giorni
Allora rispetto al quattro bis volevo solo riportare perché sono non saprei già dette molte cose
Una delle proposte che è stata fatta dal tavolo sedici
Degli Sunderland dei tavoli tematici degli Stati Generali che quelle in particolare dell'esecuzione penale e si è occupato in trattamento e degli ostacoli che esistono all'individuazione del trattamento rieducativo
E a proposto una nuova configurazione del cinquantotto terra
Che preveda una sorta di doppia binario cioè
A unendo allacciasse benefici penitenziari quindi metteva le misure alternative che oggi già è assicurato a chi collabora con la giustizia
Anche una doppia possibilità c'è una terza ipotesi
In cui oltre le già previste ipotesi di collaborazione impossibile o è rilevante il magistrato di sorveglianza possa accertare delle condotte riparativa appunto assunte dal soggetto come manifestazione di ravvedimento e risocializzazione del condannato
Questa terza ipotesi quindi permetterebbe di superare l'ostatività la concessione dei benefici penitenziari e quella che era una presunzione assoluta il quattro bis potrebbe trasformarsi
In una presunzione relativa
E a questo proposito volevo citare una sentenza della Corte costituzionale che riguarda da vicino le donne detenute quindi meno conosciuta voi sapete che le donne sono per fortuna solo
Il quattro per cento della popolazione detenuta nazionale quindi e maschile linea generale
E ed è una sentenza della dell'anno scorso del due mila due mila e quattordici la sentenza duecentotrentanove
Che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo quattro bis nella parte in cui non escludeva dal divieto di concessione dei benefici penitenziari da esso stabilito la misura della detenzione domiciliare speciale
Prevista dall'articolo quarantasette quinques della stessa legge in pratica questa in detenzione domiciliare che era stata inserita nel due mila undici che è una delle ultime leggi leggi che
Ha comportato che ha riguardato le donne madri con minori e prevede appunto l'abbia possibilità di accedere alla detenzione domiciliare con i propri figli
Inferiori a dieci anni di età
Era esclusa c'è seduta la previsione normativa escludeva le donne ristrette per reati di Quarto visse la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima ha comportato una
Forte ampiamente in questo senso e presente Rebibbia abbiamo avuto una donna che ha potuto accedere quindi alla detenzione domiciliare dopo questa sentenza la Corte costituzionale
Ed è una sentenza interessante perché ha voluto in questo caso appunto bilanciare diciamo l'interesse del minore con interesse della collettività ad essere protetta da questa donna si trattava di una donna nigeriana ristretta
Nel l'istituto di Firenze per vari reati di cui anche un seicento è un seicentouno quindi reati non sicuramente termino riduzione in schiavitù
Con un figlio che era cresciuto in carcere fino al terzo anno di età e poi era stato affidato a casa famiglia
Quindi una situazione che voi immaginate nodi di grande tristezza come spesso accade quando al terzo anno di vita il bambino debba essere allontanato dalla propria madre
E in questo caso i giudici hanno ritenuto prevalente l'interesse del minore a rimanere con la propria madre quindi sia
Per rispettare quello che sono i principi costituzionale ma addirittura la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo
E ed ha aperto sicuramente una strada anche se ovviamente la detenzione domiciliare speciale è una detenzione diciamo particolare nonché proprio voler tutelare il rapporto madre e figlio
Però per noi è stata una possibilità importante perché aprirà la strada anche ad altre mamme di potersi riunire che avvicinare lo bambini superiore i tre anni di età
La legge poi sessantadue del due mila undici ha previsto la possibilità di aprire case-famiglia protette i camion e la casa famiglia protetta sarà aperta a Roma a brevissimo perché il Comune ha messo a disposizione una casa Annalaura
E unica ma presso l'istituto diciamo a metà all'esterno del muro di cinta di Rebibbia ma non lontano che quindi permetterà anche la creazione di un istituto a custodia attenuata per le madri
Per evitare il più possibile la presenza di minori all'interno di nido ecco questo volevo riportare un esempio che tipicamente femminile ma anche per
Riportare la mia esperienza per concludere sono convinta che non appena si aggiusta intanto che l'articolo ventisette parla di pene al plurale e che quindi non è la pena carceraria l'unica pena ma si tratta di un alla alla pari di misure alternative quindi questo deve passare anche
Nella diciamo nell'opinione pubblica questo concetto e che comunque dare una speranza chiunque di più sia in carcere di poter cambiare di poter avviare un processo
Di proprio di rivisitazione del proprio passato questa e ciò che rendono aveva giusta cioè dare a tutti la possibilità evitando automatismi evitando preclusioni evitando categorie
Tipi di reato e e quindi autori di reato che si possono distinguere solo per questo se no diciamo si svuota di
Di contenuto di senso tutto la l'opera che non solo
Gli operatori penitenziari quindi Polizia penitenziaria Area pedagogica fanno ma anche i i tantissimi operatori e il trattamento che stanno un'opera meritoria proprio di di costruzione di un percorso di reinserimento all'esterno grazie
Grazie allora prima la dottoressa Alessandrelli diceva che era passata da la magistratura che metteva dentro quella che è uscito fuori
E che tirava fuori
Adesso io vorrei sentire l'esperienza e la testimonianza
Del sostituto procuratore Antonio Di Maio che invece è stato
Da una parte visivamente mentre
Dovrei
Però sul secondo questo schema no infine l'organico ogni volta che gli fanno questa osservazione io dico sempre che il sostituto procuratore non mette dentro richiede
Semmai
Inginocchiarsi
Partecipai G
Dietro
Comunque grazie
Per l'invito al grazie ecco per la possibile interviene in questo dibattito così interessante
Sì anch'io vorrei offrire diciamo la mia esperienza
Alla contributo
In questo dibattito
Se
Fare qualche osservazione che punto possa essere
Utile spero a tutti
Spero anche
Il rappresentante del commissari giustizia che purtroppo non c'è comunque Tech possa tener conto l'esperienza di un sostituto procuratore
Oggi a Roma ma che ha lavorato sia in campagna che in Sicilia
Anche in magistratura dal novantadue e questo dato lo cito per un motivo molto semplice perché
In questi venti quasi venticinque anni di carriera io a oggi assisto ad una vera e propria distonia
Tra quello che il Codice è quella che è la realtà su cui noi invece proprio come
Accordo ai coordinatori delle indagini di polizia giudiziaria siamo costretti a intervenire e penso che
La distonia nasca da un fatto molto semplice nostro Codice nostro modello processuale
Che
è stato diciamo varato nel mille novecentottantanove del Codice Vassalli
A aveva come punto di riferimento né poteva essere altrimenti nell'ottantanove il cittadino italiano mentre medio cioè un imputato
Che alla cittadinanza italiana
A uno una residenza certa un suo domicilio un lavoro
A
Una famiglia una comunità di riferimento in codice fiscale una identità certa
Su questo sistema su questi parametri e spedivano ovviamente ciò modellate tutta una serie di istituti processuali e soprattutto di garanzia
Garanzie per indagato le garanzie per l'imputato che appunto a sua volta però era come dire
Sì fruitore di garanzie ma allo stesso tempo offriva a se stesso alla possibilità
Di essere appunto giustamente processato
Ecco nei venticinque anni di esperienza purtroppo questo modello
è entrato in crisi e quello che io avverto e che purtroppo il potere legislativo di questa crisi non è ancora una cognizione effettiva
Cioè oggi il modello processuale di riferimento no ma più il cittadino italiano medio che ha un suo domicilio una sua residenza una sua certe identità noi tutti i giorni
Abbiamo hanno a che fare con la delinquenza media che assolutamente diciamo di origine eterogenea
Parlo della ovviamente dell'Africa ma parlo anche dei Paesi slavi dell'Albania dalla Romania e così via
Sul illazione alla alla alla alla quale delinquenza
E applicare i nostri modelli processuali nostri istituti le nostre garanzie che negli anni comunque sono diventate per alcuni aspetti anche iper garanzie è diventato di fatto impossibile quindi totalmente frustrante
Ma non frustrante per il singolo individuo che ha
Il compito di applicare la legge di fare appunto a
Insomma proprie proprio indagini e quindi raccoglie i frutti del proprio lavoro e frustrante per la società perché ed ecco che
Vengo al punto nodale della questione
Anche con rispetto all'intervento e l'avvocato e di altri relatori si è parlato molto di
Di giusta pena è giusto e reinserimento e forse
Si è dimenticato infatti ho apprezzato molto l'intervento dalla collega Alessandra e gli dico sottolineare che il convegno parlava anche di garantire la giustizia
Cioè nel nel nel considerare la giusta pena e il giusto inserimento non possiamo dimenticare che c'è un altro pilastro fondamentale
Che appunto la certezza della pena che serve assolutamente come
Momento imprescindibile per garantire la società e l'ordine pubblico perché questo è il patto sociale che ci consente di vivere e ci consente di convivere
Ecco quindi tornando alla distonia in cui io mi trovo a viva e vi do dei dati
Nell'ufficio e perché passasse nell'ufficio arrestati della Procura di Roma
Si accorgerebbe che arrestiamo in flagranza di reato e quindi senza come dire in linea di massima senza alcuna alcun dubbio in ordine alla
In colpevolezza dell'imputato
Circa quattrocento detenuti quattrocento indagati alla settimana
Per vari reati che vanno da quelli più gravi a quelli meno gravi che possono essere il furto la ricettazione ma ci sono anche gravi rapine ci sono gli omicidi e così via
Ebbene
Ci sono ovviamente molti di questi reati concernono sostanze stupefacenti lo sfruttamento alla prostituzione e così via cioè la gamma è molto varia
Ebbene di questi quattrocento arrestati soltanto mediamente il dieci per cento e italiano
Cioè
Per tornare in numeri soltanto quaranta su quattrocento sono italiani gli altri sono tutti
Arrestati di origine
Ex la comunitaria prevalentemente quindi africani slavi e così via
Ebbene la frustrazione in che cosa nasce quindi
E quindi la distonia processuale che applicare a questi soggetti che sono privi di identità cioè non hanno una un documento di identità
Dobbiamo soltanto ricorriamo e per forza di cose non ricorre a alle impronte digitali per la quindi loro riconoscimento non hanno
Nomina una residenza stabile non hanno un domicilio non hanno un'attività lavorativa non hanno beni su cui lo Stato può esercita lo Stato o la vittima
Del reato può esercitare azioni di garanzia è bene rispetto a questi detenuti che ripeto rappresenta o no il novanta per cento
Di arrestati in flagranza di reato
è chiaro che la distonia processuale di cui parlavo poco fa diventa diventa eclatante perché non c'è nessuna forma
Che la magistratura inquirente e quella giudicante possa dare oggi alla società sul fatto che questi soggetti una volta arrestati e in virtù delle garanzie previste dal Codice A tre dal Codice di procedura penale
In quanto normalmente incensurati nuovamente liberati scarcerati anche dopo la prima sentenza di condanna che ovviamente in quanto incensurati non implica
O meglio implica la sospensione condizionale della pena non è non non vi è alcuna certezza alcuna probabilità
Che il il l'azione punitiva dello Stato possa in qualche modo contenere che questi soggiorni può impedire che questi soggetti poco commettano nuovamente altri reati
Questa esperienza che ecco ripeto si è manifestata soprattutto negli ultimi negli ultimi dieci anni ma almeno in questa questa dimensione in questa
Proprio proporzione
Ma ovviamente a riflettersi anche al modello penitenziario perché il modello processuale il modello penitenziario ovviamente sono collegati sono modici direi per cui
Se andiamo a guardare la popolazione detenuta in Italia a vent'anni fa ci accorgiamo che la popolazione detenuta era prevalentemente italiana
Oggi la proporzione incredibile cioè su
Tra i detenuti uno è straniero
Questo che cosa implica implica l'anti implica tutta una serie di problematiche che vanno non tanto nella direzione perdonatemi
Del delle reinserimento perché questi questi detenuti dove devono essere inseriti non parlano italiano
A volte non parlano inglese non parlano nemmeno francese parlano nemmeno la lingua del loro Paese i tunisini marocchini a volte parlano la lingua delle loro tribù
Come possono essere inseriti realmente lasciamo stare i discorsi generali gli altri sistemi siamo d'accordo ma come materialmente possono essere inseriti
Se non si investe veramente in un modello penitenziario completamente diverso che passa soprattutto per la formazione
Specialistica a questo punto dei formatori degli educatori e della polizia degli agenti penitenziari
Che non vanno a a confrontarsi con gente che non parla nemmeno la loro lingua che nemmeno li capisce
Le nella mia esperienza professionale sono stato anni al DAP
E torniamo a bomba accolta alla distonia che si riflette anche nel modello nel modello penitenziario
Ci venne segnalato a una tendenza assolutamente anomala di richiesta improvvisati coranico
Ed i tappetini per la preghiera
Parlo degli anni due mila quattro due mila cinque mi assento quindi ormai sono più di dieci anni
La cosa in un certo senso ci sorprese e torniamo la libertà di religione
Perché giustamente è chiaro che se il detenuto professa l'islamismo è giusto che abbia la possibilità di avere così come il detenuto cristiano a la Bibbia il Corano
Quindi ci siamo attivati per fornire e i tappetini per la preghiera il Corano abbiamo ci siamo attivati per assicurare che durante il Ramadan
Venissero rispettate in modelli dieci di di di dieta che
I detenuti islamici ovviamente intendono seguire proprio per rispettare
I i canoni della libertà di religione
Ma
Col tempo ci siamo anche resi conto
Che
Questi soggetti spesso giovanissimi
Senza denaro senza punti di riferimento all'esterno senza poter dialogare con le istituzioni italiani in maniera in maniera fluida in quanto intanto non parlano una lingua intanto hanno paura intanto sono in una situazione di soggezione in quanto detenuti erano
Prede facili difforme di proselitismo
Terroristico
Attraverso
Alcuni mamma che entrando in carcere e
Lavorando proprio sulla delibera debolezza psicologica di questi soggetti per tutte le cose che ho detto operavano
Proprio vere vere e proprie forme di proselitismo a fini terroristici
Per cui
Ripeto in questo momento o posso posso dirlo
Parlare io ho ascoltato con molta attenzione i tutte le problematiche riguardanti del reinserimento che condivido in larga misura
Però direi che
Una riflessione va
Sicuramente fatta e forse con maggiore attenzione
Sul modello processuale in cui ci troviamo oggi e sul modello penitenziario
Che non può prescindere da Investimenti anche importanti in termini di risorse economiche da parte dello Stato che permetta una formazione adeguata al personale
Che farà fronte sempre di più alla popolazione che sempre di più sarà straniera accettiamo la questa cosa
Che possa quindi dare in strutture adeguate perché quello che diceva la collega l'ho visto con i miei occhi ed è incredibile
E che possa dare agenti di polizia veramente preparati ad affrontare sempre più un modello detentivo che non guarda più il cittadino italiano medio
E che implica delle problematiche che vanno appunto dalla dalla dieta alla religione alle alle alle alle infiltrazioni non più mafioso non so mafiose ma anche di altra natura e anche forse più grave
Che rispetto ai quali il nostro i nostri modelli processuale prima e penitenziario dopo non sono ancora pronti ecco questa è la mia esperienza e questo è il mio contributo che volevo dare al dibattito grazie
Grazie primario
Allora la dottoressa Passanante che direttrice del carcere Bibbia nella terza casa
Che è unica importante testimonianze prego
Allora che dire vado a braccio ringrazio innanzitutto l'assessore Cangemi che
Ci conosciamo da
Almeno sei o sette anni e il gruppo è da errore sesso
Come dobbiamo chiamare
Ho capito
No no è un amico a e abbiamo numero anche un ottimo rapporto lo conosco fin da Rieti che mi ha dato una grossa mano sempre ovviamente per il carcere
E il gruppo idee col quale abbiamo ma abbiamo collaborato principalmente per attività sportive
E anche altro
In particolare mi piace rammentare perché ritengo che il carcere non debba essere chiuso e deve essere la città accettato dai cittadini mi piace rammentare la pulitura di via Bartolo Longo
Effettuata coi detenuti della terza casa e di altri istituti
Quartiere veramente degradato al quale abbiamo cercato di dare lo dobbiamo rifare un aspetto un pochino più decoroso perché il decoro per fondamentale
La realtà che dirigono e l'alta un pochino anomala
O detenuti tossicodipendente
Per i quali facciamo dei programmi di trattamento ed rappresentiamo una sorta di pre comunità li troviamo poiché mandiamo in comunità ovviamente devono essere tra gli altri
Sono detenuti a basso indice di pericolosità
E nonostante ciò può dire al nero l'episodio che è successo neanche quindici giorni fa
Poi un altro gruppo di detenuti sono detenuti semiliberi vale a dire detenuti invece che hanno avuto
Una grossa appena hanno scontato tanti anni di pena e verso la fine della carriera diciamo detentiva vengono ammessi alla misura alternativa per cui la mattina escono dall'istituto vanno a lavorare e che la fortuna di avere un lavoro
In alcuni casi abbiamo delle attività di volontariato la sera mi rientrano
Vi parlo di una popolazione i semiliberi quindi una certa età mi fa specie vedere gente anche di settanta settantacinque anni
Che potrebbero essere mia mamma mio padre vederli ancora la mattina di corsa ritocca rimproverarlo disse tardano dieci minuti la sera ecco fa un attimino tocca il cuore per l'assicuro
Quanto al tema vado immediatamente al tema giusta pena giusto reinserimento ci sto riflettendo da un paio di giorni perché sono sempre la solita ritardatari marcio riflettuto negli anni passati ovviamente
Giusta pena la giustamente questo
E
Sono due concetti secondo me sui quali ci possiamo arrovellare per anni non ne arriveremo mai
A mettere un punto ma perché è giusto che sia anche così che parliamo di essere umani noi esseri umani siamo estremamente complicati
è giusta quella pena che retribuisce ska il soggetto per il fatto commesso quella comminata dalla magistratura in sede di cognizione
E deve essere veramente irripetibile certa dobbiamo legarci lei ma l'essere umano si volta
Vogliamo la certezza della pena allora dobbiamo eliminare tutte le misure alternative signori miei e voi sapete perfettamente che non è possibile perché l'asse romano non lo voterà non lo possiamo fotografare e lasciarlo lì
Perché reato fotografa quell'essere umano in quel momento non ci fu il piano
Abbiamo una presa di coscienza
Abbiamo ravvedimento
E allora giusta pena diventa quella la giustizia si deve spostare anche nel momento esecutivo quella che sicuramente
Ritenevo e scelte il soggetto ma che mi permette anche di avere una speranza sempre cambiamo
Tutti noi che abbiamo quello che io pensavo ieri forse non lo penso oceano lo pensano Bowman
Ma non perché siamo superficiali perché
C'è un momento di riflessione dietro
E allora io si è questa e la conclusione mio vi consiglio di leggere un bellissimo libro l'uomo che voleva essere colpevole di stanche retta non so se l'ho qui lo produrlo pronuncio bene
E indica proprio questi cioè l'uomo l'essere umano ha bisogno della punizioni quindi la punizione che ci deve stare ma la punizione poi dovrà essere flessibili perché quei ma parliamo di libertà e non deve essere soltanto il carcere
Assolutamente il carcere deve essere l'extrema ratio e anche come estrema ratio poi con gli operatori penitenziari
Il Rettore la Polizia penitenziaria gli educatori
Diciamo che tutti i giorni
Hanno contatto con
Cioè ci parlano tutti i giorni si vede anche lo sviluppo si invita a momenti di riflessione per cui via a mio modesto avviso è come non posso non concordare un poco con tutti coloro che mi hanno preceduto
Qualsiasi ipotesi ostativa in assoluto
Perché l'ostatività in assoluto comporta la certezza che l'essere umano non cambi turno fotografi in quel momento quello rimarrà ma non è così
Non è così per nessuno
D'altro canto io mi permetto ho apprezzato molto l'intervento della dottoressa Alessandrelli
E penso che mettere un ostatività no assoluto rappresenta ancora una volta anche la mancanza di fiducia rispetto alla magistratura di sorveglianza che nonostante
Punto it di estremi carichi di lavoro sono il numero e inadeguato
La pura bene quindi lasciamo che la magistratura decida acquisendo tutta una serie di
Notizia d'Adda da ovunque se
Concedere o meno beneficio
Io mi faccio un esempio che mi è capitato
Neanche dieci giorni fa
Allora in terza casa vi faccio questa premessa si accede attraverso un gruppo filtro presieduto da me a cui partecipa un educatore la Polizia penitenziaria uno psicologo del SerT alla responsabile del SerT un sanitario
In quella sede io guardo il reato del detenuto tutti lo guardiamo quindi c'è una preclusione di ostile
Cioè nel nostro istituto nel mio istituto nel nostro istituto non possiamo prendere detenuti
Che abbiano reati ostativi parlo della prima parte
E ve lo porto come esempio invia una riflessione un po'più tutti quanti quindi il SerT l'articolo settantaquattro del Testo Unico in materia di stupefacenti chiaramente un reato ostativo
Però io dico anche questo l'amministrazione penitenziaria quindi ero convinta che non potrà non potessi a non potessero accedere in terza casa detenuti con l'articolo settantaquattro
Però voi andando confrontandomi con un ispettore confrontando con gli organi superiori cioè no dottore guardi che effettivamente nel due mila nove
La mia Amministrazione emanò una circolare sui circuiti di alta sicurezza dove vengono custoditi i detenuti che hanno i reati ostativi nei quali diciamo con un'apertura che lascia un attimino
Sorpresa a fare un favorevolmente ma ha lasciato
No dice per i settantaquattro coloro che hanno solo partecipato con una scarsa partecipazione possono stare a regime comune benissimo io mi ritrovo nel mio istituto un detenuto con un articolo settantaquattro
Che ovviamente ho visto in sede di filtro ma poi ho cancellato per non avere preclusioni mentali
Abbiamo fatto l'équipe
Abbiamo consigliato per il detenuto tutti d'accordo a
L'ammissione all'articolo ventuno ai permessi premi
Abbiamo mandato avevamo trovato una manifestazione molto importante per la terza casa il sette dicembre quindi sottrarla il sette scusate febbraio
Abbiamo fatto la presentazione all'esterno di un'associazione composta da detenuti volontari personale di polizia penitenziaria
Suore una un'associazione mista il mandorlo in fiore questo detenuto avrebbe dovuto partecipare perché esiste anche un gruppo musicale abbiamo fatto una parrocchia di Tor Bella Monaca molto bella
Per quel quartiere è stato proprio voluto quello doveva partecipare perché era bassista del gruppo il magistrato di sorveglianza Mia bocciato programmati trattamento con questa motivazione non è una critica che sfoga magistrato anzi tutt'altro
Si bocciano missione per il lavoro all'esternamente uno poi che il reato e l'articolo settantaquattro
Vi parlo di un detenuto ha premiato
Non aveva nessun altro precedente
Quindi queste lo stati vita al magistrato non non è stato un burocrate signori mia ha dovuto bocciarlo perché stava nel settantaquattro dopo probabilmente ci parleremo cercheremo di capire se la partecipazione è stata infinita dovrà collabora
Parlo di un detenuto giovane che ha fatto un buon percorso non è che mi
Con tanta leggerezza io metto parere favorevole per il ventuno signorina
E sarebbe stato andato prima del ventuno quindi ne risponde il direttore
Il detenuto è rimasto dentro
Gruppo musicale si è dovuto arrangiare però o l'abbiamo fatto comunque
Questo per dirvi che l'ostatività la le preclusioni in assoluto che non vanno mai bene
Bisogna lasciare fiducia un poco a tutti quanti popoli ci si sui lavori alle altre questioni consenso critico e con serietà assumendosi le relative responsabilità punto
Io mi fermerei qui poi avremo tante altre cose da dire ma mi fermo
Dottoressa Passanante
Arriviamo adesso la testimonianza di un avvocato infrastrutturato avvocato Anna Maria brutale a avvocato Maria brucare prego
Ho
Ci siamo
Ecco
Svilupperò poche argomenti perché tanti ne sono stati già sviluppati ma saranno essenzialmente argomenti di contrasto
Nuovo dall'ultima dall'ultimo racconto importantissimo
Della direttrice perché ci dice il magistrato di sorveglianza in quel caso non è stato un burocrate
Ha ragione
Ma il problema del quattro bis è che riduce la magistratura di sorveglianza a meri burocratico perché
Perché ci diceva pocanzi Storace
Si diceva che
La pretesa punitiva dello Stato naturalmente è importante
è noi dobbiamo volerla quella pretesa punitiva perché la sicurezza è un bene a cui tutti aspiriamo opera ci dice che la pena deve essere giusta e deve essere certa è anche umana
Il quattro bis esclude ex ante a priori che la pena sia umano pecca
Io sono molto felice in questo periodo della mia vita professionale anche io sono una combattente come la dottoressa Alessandra egli
Una bracciante del diritto in un'altra prospettiva è un momento questo in cui le intelligenze e del diritto si stanno interrogando sul senso del quattro bis e soprattutto si stanno ponendo un problema di legalità
Su quattro bis e l'intelligenza non sono sono soltanto quelle prestigiose che sono state citate pocanzi come
Giovanni Maria Flick ma sono anche autorevolissimi elementi ed esponenti della parte penitenziaria del diritto perché un elemento di assoluta importanza che il Congresso del diciotto e diciannove dicembre che si è celebrato all'interno del carcere di Milano opera
Santi Consolo che a capo del DAP preso posizione fortissima matura ragionata e studiata sulla illegittimità costituzionale dell'articolo quattro bis e sulla inammissibilità costituzionale l'ergastolo ostativo
In realtà l'ostativo ci pone davanti a un problema la pena è giusta Sella pena è umana se la pena rieducazione la pena restituisce
Lì c'è una preclusione assolute normativa alla restituzione alla società come fa a essere giusta
C'è un problema di pretesa punitiva e c'è un problema di costituzione semplicemente noi abbiamo un punto di riferimento normativo cane
Potremmo dire che è l'essenza stessa dello Stato perché la Costituzione è l'essenza stessa dello Stato
Nel momento in cui la Costituzione ci chiede che la pena non sia soltanto il penare
L'aspetto remunerativo retributivo la vendetta dello Stato la punizione inflitta ad una persona perché ha sbagliato ma ci chiede che quella persona venga restituita ci dice anche che gli automatismi non sono ammessi mai
Quindi sarebbe stato bellissimo che quel giorno a quel detenuto che ha utilizzato con la dottoressa Alessandra lì quell'espressione colorite efficace è dolorosissimo ossia lei ci guardi siamo tutti dei rifiuti scelga quale tra noi riciclabile quali trappole tra noi invece
Restituibilità con una politica quale invece semplicemente da mandare al macero
Sarebbe stato bello che è il nostro ordinamento permettesse serenamente con onestà intellettuale la risposta nessuno di voi è da mandare al macero
Sarete voi a decidere se andare al macero può essere restituiti alla società
Questa risposta la dottoressa Alessandra lì con onestà intellettuale non la poteva dare perché avrebbe potuto dire cioè tra di voi qualcuno che è ha tra le sue contestazioni di reato l'articolo quattro bis se la risposta era sì voi al macero
Oppure
Oppure potete collaborare con la giustizia
Ma la collaborazione con la giustizia siamo così sicuri che sia il ravvedimento della persona detenuta
Non solo elementi di dissenso se una persona fosse veramente innocente che cosa potrebbe confessare chi potrebbe accusare addosso a chi potrebbe esprimere le sue
Delle azioni chi potrebbe mettere in carcere al posto suo non avendo elementi
Le sette persone che sono state condannate con le dichiarazioni di Scarantino per
La terrificante vicende dell'omicidio Borsellino
Il sette di via D'Amelio che si sono fatti diciassette anni di quarantuno bis da innocenti e poi sono stati tirati fuori dal carcere da un altro collaboratore di giustizia forse più falso di quelli che ci al di quello che ce li aveva messi
è però chi restituisce questi diciassette anni di vita queste persone che nulla potevano confessare perché non l'avevano commesso
Quindi un punto di dissenso perché è sbagliato il quattro bis perché è norma incostituzionale perché il sistema penale non è infantili bile
La pretesa accade il sistema penale abbia al suo interno la il crisma dell'infallibilità è chiaramente fallace
Quindi già questo è un argomento di dissenso insuperabile
è una stortura logica evidentemente
C'è stato anche Giuseppe Gullotta un una persona che è stata accusata presa durante il sonno la notte accusata di un crimine picchiata costretta alla confessione dopo ventidue anni
Innocente dopo ventidue anni di carcerazione
Il quattro bis e lo abbiamo detto deresponsabilizza il sistema deresponsabilizza la magistratura di sorveglianza delle deresponsabilizza
Gli operatori del carcere perché
La vita di un quarto di un quattro bis e di un ergastolano ostativo è semplicemente quella di chi beve proiettare all'interno del carcere tutti i suoi giorni fino alla fine salvo che attivi
Quel meccanismo
E allora quale può essere la sua speranza di cambiamento la sua speranza di uscita
Non si pone il problema se questa norma debba essere modificata questa norma deve essere cancellata
Perché il magistrato di sorveglianza ha già attraverso gli strumenti
Di controllo del carcere la possibilità di valutare quegli organi di controllo che possono essere consultati se è una persona può o meno essere restituiti alla società non ci chiede che debba essere Resit restituita
Con faciloneria con immediatezza è chiaro la pretesa punitiva ci deve essere ci deve essere la sensazione di sicurezza nel cittadino
Per il magistrato di sorveglianza ha già la possibilità attraverso gli operatori del carcere di vedere se è una persona è pronta
Per tornare a vivere
Ora è stato citato l'approdo della Corte europeo in questa direzione
Oltre alle intelligenze che abbiamo che abbiamo indicato e le due sentenze che ha citato all'inizio del collega la sentenza vi Inter contro Regno Unito e Trabelsi contro Belgio lo dicono con assoluta chiarezza
L'uomo non può essere il suo errore deve essergli data la possibilità dopo un certo tempo della carcerazione di essere rivisitato nel suo percorso Veronesi con una espressione
Simpatica divertente ha detto che è l'ergastolo e antiscientifico
Perché le persone dopo un certo numero di anni si rigenerano dal punto di vista cellulare anche completamente quindi sono diverse esseri umani diversi
Come si fa ad ammettere una legge che abbia la presunzione di identità a se stesso dell'uomo ca si identifica radicalmente con il suo errore
E allora
Come si fa a non accorgersi cari ergastolo ostativo spezza anche il legame con la famiglia
Ho letto non ricordo in quale testo forse uno di Carmelo Musumeci un'espressione che mi Addolorata profondamente perché ai dice che gli ergastolani ostativi
Praticamente hanno dei bambini che sono orfani di genitori vivi è così
Non hanno la proiezione di vita quindi devono morire in carcere i loro figli cosa fanno accompagnano verso la morte i loro genitori mente antica che sono loro consentiti anche allora ritorno a un passaggio
Che mi piace moltissimo
Di un altro illustrissimo giurista che il Presidente emerito della Corte Costituzionale Silvestri che ha fatto la prefazione al libro importante ergastolani sentano scampo scritto
Da Carmelo Musumeci il professor Andrea prodotto il professor Galliani
La prefazione di Silvestri diciamo
Esprime un concetto che mi piace moltissimo si è parlato della dignità dell'uomo che deve essere perequata con l'importanza della sicurezza del cittadino
In mezzo a questo illustrissimo giurista dice esprime un concetto che faccio assolutamente mio la dignità dell'uomo non è mai bara attuabile
E non è
Un bene da mettere sulla bilancia è la bilancia
Non è qualcosa che si dà come premia i buoni
E quindi non è qualcosa che si può sottrarre come demerito ai cattivi
Dobbiamo assolutamente navigare nella direzione di un cambiamento normativo quelli proposti sono ancora assolutamente
Flebili deve essere restituite al magistrato di sorveglianza la funzione di controllo di verifica
Di un cammino che si è compiuto un secco compiuto quindi non necessariamente può portare alla restituzione che una parola che mi piace assai di più di rieducazione
Alla restituzione di una persona alla società grazie
è
Grazie avvocato Bulgaria siamo alle battute conclusive
E volevo dare la parola a Germano De Angelis dell'associazione gruppo idee prego
Lo voglio dire una parola dottoressa Passannante in cambio della pulizia
Calabra
Dunque io va bene oggi io l'onere e l'onore di rappresentare l'associazione gruppo idee che
è un'associazione di volontariato con l'Associazione fatta da un gruppo di persone i volontari che a vario titolo metto a disposizione parte del del proprio tempo dato la professionalità
Sostanzialmente per tendere una mano a persone che
Hanno fatto un percorso e che hanno voglia di ricominciare
Diciamo vorremmo essere diciamo uno strumento che si mette a disposizione tra l'Amministrazione e il detenuto per dare un piccolo contributo a ricostruire la persona
L'Associazione appunto si occupa di progetti di
Di formazioni progetti sportivi progetti culturali proprio per dare la possibilità a chi naturalmente sta facendo un percorso e chi attraverso questo suo percorso
Pensa di voler fare un passo successivo ecco noi intendiamo una mano in questo senso per cui laddove abbiamo la possibilità di fare un
Un percorso di formazione e cerchiamo di dare la possibilità di dare il nostro contributo affinché le persone
Una volta espiata la pena una volta usciti abbiano Ubu qualche cosa in tasca diciamo sostanzialmente questo
Non meno importanti sono i progetti sportivi perché riteniamo che lo sport sia importantissimo fuori come dentro forse dentro pure di più
Lo sport perché importante sia per la mente che per il fisico perché per la mente ciò mette in condizione di persone che in certo senso hanno
Evaso insomma non hanno rispettato le regole
Attraverso un un certo tipo di informazione sportiva comunque di stare a delle regole di Stato e degli orari di di avere a che fare con altre persone con cui magari altrimenti non avrebbero avuto rapporti perché
Ecco abbiamo l'esempio delle nostre squadre sportive si sono formati da persone che all'interno del del carcere non si sarebbero mai parlate e che si trovano invece poi a fare un percorso sportivo ad avere un obiettivo comune che a stare in campo a confrontarsi con persone che vengono anche dall'esterno
Rispettando le regole rispettando tutte interessi stessi rispettando raggruppa inizi squadre rispettavo soprattutto di viene da fuori questo ecco nostro
Un piccolo contributo e lo vogliamo dare che abbiamo la convinzione
Che a ognuno debba essere data una seconda possibilità
Che la detenzione così fatta così fine a se stessa solamente passando il tempo sul ballatoio come purtroppo vediamo tante persone
Non renda poi alla società una persona migliore
Quindi ecco non entriamo nel merito chiaramente del ed esecuzione della pena delle pene vogliamo solamente appunto dare questo un piccolo assieme perché appunto la detenzione
Possa avere un senso
Perché il tempo che si passa lì dentro venga rielaborato perché le persone di laborioso la la la propria persona perché imparino a fare qualcosa perché riscopre Apolito si ASL uno e soprattutto riscoprono la dignità e il rispetto per se stessi
Penso di sì perché ci siamo andati troppo oltre il risparmio idrico non vorrei essere ma io a la goccia che fa traboccare il vaso grazie a tutti i più ampi
Sarò io a far traboccare il vaso perché devo fare un po'di salute
Ed i ringraziamenti quindi innanzitutto un saluto a Michele Petrucci percorre Presidente del Co.Re.Com del Lazio poi una serie di ringraziamenti
Alle Aldo professor ciò Porroni
Da parte del gruppo idee alla dottoressa armati alle dottoresse armati e guerriero che dello sportello sconto di detenuti
Al dottor Ladu finire rappresentante figli al regionale nazionale alla dottoressa Pennisi per la sia la sua chiara
Volontario del carcere di Sulmona adduttore arzillo centro sportivo fiamma I manuale almeno Emmanuele Sessa
Responsabile Federazione Nazionale Vegri sezione regionale con il Progetto bisonti rugby a Frosinone poi io volevo fare un ringraziamento mio personale
A all'associazione gruppo idee per avermi invitato
A partecipare a questa iniziativa che fa parte un po'del mio percorso personale culturale
E anche ideale mi fa piacere essere qui mi ha fatto piacere essere qui mi ha fatto piacere discutere di questi temi
E come ho detto prima faccio una promessa
Per organizzare magari acqua accanto e insieme al gruppo di un incontro sul tema che a me interessa in maniera particolare che è quello del rapporto tra opinione pubblica media
E le questioni la cultura generale del Paese
Ho partecipato al congresso di Nessuno tocchi Caino dove l'ex Presidente la Corte Costituzionale applica parlato appunto della necessità
Di abolire l'ergastolo ostativo
E lì ho preso un impegno in qualità di Consiglio d'amministrazione della RAI
Che è quello di cercare all'interno dell'azienda pubblica radiotelevisiva di Stato di introdurre delle tematiche
Lo è il più servono
A fare comporre
Le
Garanzia dei diritti di tutti quanti i cittadini compresi quelli che si trovano medica nel carcere si trova in una condizione più disagiata siamo forse
Colpiti da una cultura dominante che è un po'
Diciamo di tipo giustizialista molto semplificato molto semplifichi però semplificatorio
Credo che si debba
Rintrodurre all'interno di questa cultura
Dei fattori che fanno un che facciano pensare ai diritti e alle garanzie dei cittadini grazie del per i saluti conclusivi proprio Presidente Gangemi prego un minuto grazie veramente a tutti una presenza ancora di tante persone in sala nonostante l'ora la testimonianza di quanta attenzione di quanto interessa centouno al problema
Noi presenteremo un documento uno non viene ma Presidente alla Commissione del Senato ad Ascona otto uno un altro al Presidente la Commissione gamma dei deputati
Su le questioni che sono state sollevate in questo in questo convegno di pertinenza del legislatore nazionale in dieci all'interno della Regione Lazio
Prepareremo un documento che invieremo al Presidente alla Regione
In modo di attivare una serie di attività all'interno dell'istituto nostra regione che da troppo tempo sono sono fermi quindi grazie soprattutto ecco con la cura di ritrovarci presto con appuntamenti del genere
E soprattutto in un dito
Anche gli operatori del settore seduti vicini anche
Allora ai alla Regione Lazio in questo momento di diciamo così di di lontananza quindi serve una una una alcuna pressione all'esterno affinché alcune alcune questioni siano prese in considerazione quanto prima a partire come ci ha detto lo ripeteremo anche nelle prossime ore e nei prossimi giorni
Affinché si renda subito
Ma si sieda colmare quella con la laguna che è la mancanza del Garante della Regione Lazio che è già un primo tassello per ripartire grazie a tutti grazie
E scusate volevo aggiungere solo un ringraziamento per le direzioni che ci consentono di fare il nostro lavoro che ci danno fiducia tutti i giorni
La direzione siccome ho visto che la dottoressa Mosca dove è venuto apposta la Frosinone non possiamo far altro che ringraziarla perché ci accompagna a tutti i giorni per cui Buttiglione
La dottoressa pesante naturalmente la dottoressa ed inutile ci vediamo tutti i giorni salvo poi sull'incubo da dottoressa Del Grosso
Tradito il DRG lascia agli accordi veramente le vogliamo ringraziare veramente tutti voi che ci date l'opportunità
Di di là di un contributo di
Di fare il nostro lavoro grazie a tutti