"Le avventure di un capitano d'industria"

Signori
Amici
Carissimi colleghi
Io
Sono molto lieto di salutarvi tutti quanti mi dispiace che ci siano delle persone in piedi
Per quanto lo chiamo lo chiamino Auditorium mi sembra che sia proprio una cosa minima forse data la ristrettezza dei tempi l'economicità nella quale cerchiamo di camminare quotidianamente civiche cliché di avere tante sedi e non è vero perché è una richiesta dei vigili del fuoco quindi non è termina a volontà nostra io debbo ringraziarli della vostra presenza passato il quarto d'ora accademico romano diamo inizio a questo nostro incontro aspettando dottor Scalfari che arrivando da Parigi a a inserimento di ritardo ma credo che non si dispiaceva sì diamo inizio a questo nostro incontro incontro che si impernia
Solo una conversazione direi
Tra di noi
Su questo libero che professor Villari
Oggi sì onora di presentata a dir la verità la mia funzione e quella dell'introduzione
Introduce Franco Nobili forse perché sono l'ospite e sono lietissimo e quindi ancora di ringrazio per la vostra presenza attuale
Illustri
Commentatori
Presenteranno questo libro che poi avrà il suo un tumore come intervento conclusivo della nostra riunione di None alla quale io purtroppo potrò assistere soltanto fino a un certo momento perché poi o un aereo che mi passò ma io non voglio soltanto dare un saluto così forma
Vorrei anche se professor Villari mi permette di dire qualcosa su questo dico che ho trovato particolarmente interessante
Anche perché poi già
Un titolo
Molto simpatico le avventure di un capitano di industria
Perché è interessante
Perché intanto fa degli USA anche delle avventure poi il fatto di essere capitano e non sottotenente un maggiore un'altra cosa che è sempre divertente capire perché si è arrivati a formulare per dire che qualcheduno applaudito da un capitano d'industria si vendette
L'ultimo grato degli ufficiali inferiori no capitano perché poi dal maggiore in sua Pino
Nelle terre o di uomini d'industria
E vorrei dire che
Se non avesse avuto una siderurgia moderna l'Italia sarebbe stato sto sarebbe stata di fatto estranea alla prima forma di integrazione europea lacci la comunità del carbone e dell'acciaio
Di carbone come tutti voi sapete ne abbiamo avuto sempre poco
E comunque di cattiva qualità
E se all'inizio degli anni Cinquanta il nostro Paese aveva fortunatamente impianti siderurgici efficienti
E soprattutto un piano per costruirne di nuovi a ciclo integrale dislocati sulle coste riforniti di materie prime di amare
Tutto questo lo si vede all'uomo del quale parleremo oggi Oscar Sinigaglia
Già all'inizio del secolo
Il giovane imprenditore
Di famiglia ebraica
Ma di accesi sentimenti nazionalistici
Si dichiarava nettamente contrario a chi sosteneva assai più comodo appoggiarsi alla produzione tedesca
Di acciaio invece che affrontare un mercato dove i cartelli internazionali
Dei quali il nostro Paese non faceva parte dettavano le regole del gioco
Questa posizione
Non solo fu difesa da Sinigaglia dal punto di vista teorico ma trovò nella pratica il suo naturale svolgimento
Come sottolinea giustamente il professor Villari
Il nostro capitano d'industria
Non era certo un intellettuale
Ma un uomo d'azione assai più capace di intuizioni brillanti che di elaborazione sistematica
Di qui forse la sua scarsa forza di persuasione
E la sua grande abilità nel fare
Il piano Sinigaglia per una siderurgia italiana moderna ed efficiente
Avrà bisogno di quasi mezzo secolo di maturazione per diventare finalmente uno schema di realizzazione industriale
Esso giungerà concretarsi solo dopo la caduta del fascismo
E la fine della guerra
Ad opera del nuovo governo democratico
E grazie alla sensibilità politica del presidente De Gasperi
Di cui ho avuto la possibilità di vedere quindi ricordare i rapporti personali con questo straordinario imprenditore
Vi erano certo interessi concreti e talvolta orizzonti ristretti dietro le firme opposizioni che incontrarono le vedute moderne di Sinigaglia
Ma quello che mi preme sottolineare e ciò che in lui
Prevalevano di grammi
L'INPS somme operosità
Il febbrile attivissimo
L'impazienza tipica dell'uomo di azione
Fino al punto di avvicinare talora i suoi comportamenti a quelli di un giocatore d'azzardo
è merito del professor Villari che qui pubblicamente ringrazio di far conoscere
E di averlo fatto dal passato anche con altre opere questa singolare e talvolta contraddittoria figura di imprenditore e politico e di fascista
Come lui stesso dice dal mille novecentodiciannove
Talvolta inviso ai fascisti stessi
Le invenzioni quadrante
Diciamo così francese
No perché poi facciamo sempre l'innovazione tecnologica e la ricerca lo sviluppo abbia
Perseguiremo
Questa è vecchio e ora non lo sappiamo buona sera così non è
Anzi sentiranno un po'Pallavicini via
Se Oscar Sinigaglia cesserà di essere un nome noto solo agli storici agli operatori siderurgici e a un ristretto numero di studiosi se sarà finalmente conosciuto da un pubblico più vasto il merito sarà soprattutto suo professore
Anche se l'interessato di fiuto avrebbe quasi certamente questa etichetta
Credo che d'altronde si possa dire che Sinigaglia sia una figura imprenditore particolarmente legato all'impiego
Non certo in senso subalterno
Perché anzi il suo rapporto con l'istituto fu dialettico
E vorrei anche dire in alcuni momenti tormentati
Ma sicuramente in senso storico perché uno dei grandi progetti dei quali di ieri è stato protagonista nel dopoguerra
è senza dubbio l'attuazione di un'idea fissa di Sinigaglia
Quella appunto della creazione nel nostro Paese di una siderurgia moderno
Altri parleranno sicuramente meglio di me
Dell'opera di questo capitano d'industria dalla anomala personalità
Io mi dimetterò a menzionare tre delle intuizioni di Sinigalia che appaiono valli più lucide e le più attuali
La necessità per il nostro Paese
Di organizzare le proprie energie
L'opportunità di gestire le relazioni industriali con lungimiranza e creatività
Il pericolo latente di burocratizzazione della grande impresa
In piena sintonia con Beneduce
Sì in Italia era convinto infatti delle grandi capacità del Paese
Ma riteneva che lo sviluppo dell'Italia avesse soprattutto bisogno di coordinamenti tecnici e di riorganizzazione economica degli atti
Anche se da alcuni fu definito un capitalista rozzo
Il nostro capitano d'industria detto loro amava che gli imprenditori
Negassero aumenti salariali per ragioni di principio
E nel quarantasei scriveva testualmente
L'industriale intelligente
Deve porsi come scopo fondamentale non quello di pagare gli operai il meno possibile
Ma al contrario di far loro guadagnare con grande larghezza senza che questo gravi sui prezzi di costi
Ancora più originale
Per il suo tempo era la fiera avversione al metodo burocratico e formale nella gestione delle aziende
Il suo grande timore era che ieri diventasse un organismo elefantiaco e burocrati
Ogni volta che assumeva un incarico manageriale chiedeva l'esclusione quasi completa della burocrazia
Intesa anche come burocrazia aziendale
Dallo svolgimento del lavoro per impedire così scriveva
Per impedire così di nominare il Paese
Credo che questi idee siano ancora preziose per la nostra attività quotidiane
Da uomo d'azione capace di cogliere con tempestività ed alcune i fatti nuovi che venivano maturando intorno a lui
Sinigaglia aveva d'altra parte riconosciuto assai per tempo la necessità di interventi di formatori
Intesi a rafforzare il sistema di mercato favorendo l'equilibrio di nuovo
L'avvento di nuovi equilibri
Sul terreno operativo mi sembra particolarmente interessante in proposito
Il primo il promemoria inviato a Nitti nel dicembre del mille novecentodiciotto in vista della costituzione di un ministero della ricostruzione
Che prevedeva in sostanza un vivace sostegno pubblico alla transizione dall'economia di guerra a un nuovo assetto produttivo
In termini di principio è particolarmente illuminante
A questo riguardo un passo del suo saggio sui nuovi rapporti tra capitale e lavoro pubblicato nel mille novecentoventi e ampiamente citato nel libro dal professor Vito
Scrivi consigliera annualmente per evoluzione si compirà la vera profonda rivoluzione dell'organizzazione della produzione
Facendo la giusta parte al capitale e al lavoro
Senza attenersi alla ristretta chiusa concezione capitalistica e senza passare bruscamente alla utopistica concezione comune
A tale gradualismo
Si sarebbero ispirati nello stesso volgere gli anni la sua gestione dell'Ilva con la prima concezione del suo piano siderurgico e l'avvio degli di ieri sotto la guida di Beneduce
Sul rapporto dialettico tra queste esperienze che avrebbe trovato componimento solo nella nuova situazione creatasi all'indomani della seconda guerra mondiale
Il racconto di Lucio Villari ci fornisce puntuali lumi filologici nell'approssimarsi del suo sessantesimo anniversario
Li riguarda con rinnovato interesse alle circostanze della sua nascita
Non certo per attribuire valore assoluto ad un'evoluzione ormai ben definita nei suoi limiti storici
Ma per farne oggetto di un confronto e di una verifica utili a liberarmi nelle ancora implicite potenzialità di sviluppo
Credo di aver
Contribuito a questa presentazione con una brevissima introduzione e credo che siamo tutti inattesa dei relatore
Degli illustratori di questo e sentire anche lo stesso autore vi ringrazio ancora una volta di essere qui
Allora la parola al professor Tranfaglia
La prima cosa che vorrei dire dopo aver sentito l'introduzione del presidente dell'IRI
è
Che questo libro costituisce a mio avviso una novità nella storiografia italiana una novità perché noi
Ci troviamo quasi sempre di fronte a libri che vanno iscriversi nettamente o nella storia economica e ci propongono della storia economica una visione riduttiva tesa a descrivere le quantità e le serie e a a mettere in scarso rilievo i problemi
Politici che si incrociano con i dati economici oppure di fronte a opere di storia politica soprattutto di genere biografico
Che tendono a concentrare tutti i problemi sulle capacità sulle qualità sui progetti del singolo
Senza porsi il problema di vedere la connessione l'intreccio la molteplicità la capacità dei gruppi
Di lavorare
Invece il libro di Lucio Villari parte dalla biografia di Sinigaglia ammette certi sport e per certi aspetti una biografia anti biografica
Perché anti biografica
Perché
Pur cercando e riuscendo secondo me molto ai luminare il carattere la cultura il modo di agire e le scelte fatte dal personaggio principale si preoccupa continuamente in modo costante e però non faticoso perché Villari a delle notevoli capacità narrative quindi non lo fa in modo faticoso noioso Complesso con quel gergo sociologico che tanti storici dell'età contemporanea in Italia attendono usare in modo indiscriminato
Dicevo
In realtà Villari
Riesce a collegare costantemente la vicenda personale individuale di Oscar Sinigaglia con la storia d'Italia
E io mi propongo di dire qualcosa proprio su questo nesso non perché non voglia parlare di Oscar Sinigaglia ma perché qui ci sono persone che potranno parlare
Su di lui forse sicuramente meglio di me
E a me interessa come storico dell'età contemporanea soprattutto di cogliere quei momenti della storia d'Italia che sono colti dalla vita di Sinigaglia e che inducono anche noi oggi a riflettere prima di me il presidente dell'Ira giustamente ha richiamato elementi che pura avvenuti negli anni Trenta ci richiamano i problemi di oggi
Io sono profondamente convinto che storia non si fa se non partendo dal presente anche se bisogna cercare poi di non farsi condizionare troppo dal presente ma non il passato lo interpretiamo sulla base dell'urgenza
Delle ragioni di oggi ed è proprio da questo punto di vista a me sembra che la vicenda di Sinigaglia sia estremamente significativa rispetta i problemi di un'Italia che oggi al di là delle opinioni di ciascuno di noi attraversa sicuramente un momento di difficoltà e di crisi
E procederei su alcuni punti precisi anche per non parlare troppo
Prima di tutto il libro di villa recita delle notizie importanti
Su quella che io chiamerei la seconda generazione degli imprenditori italiani cioè quelli che sono nati negli ultimi decenni dell'Ottocento
Sinigaglia è nata nel mille ottocentosettantotto Alberto Pirelli che un industriale che io sto studiando da molti anni è nato nel mille ottocentottantadue
E altri industriali imprenditori importanti sono nati in quegli anni cioè sono la generazione post risorgimentale sono quelli nati nel diciamo così nel momento in cui si sta profilando il primo decollo italiano che come sapete poi non fu completo ed una serie di difficoltà
Prima il presidente dell'IRI e diceva etereo ma io direi ebreo è solo perché quella generazione di e da lei era una generazione di ebrei post risorgimentale particolarmente legati al Risorgimento e allo sviluppo nazionale dell'Italia
Lo dico presidente perché io ho studiato Carlo Rosselli che era proprio di quella parte e c'era non soltanto l'amor di patria ma c'era un certo nazionalismo
Non è un caso voglio dire non è un caso che Sinigaglia ci dice Villari aveva seguito con particolare attenzione le riviste letterarie fiorentine
Dei primi del Novecento non è un caso che quel nazionalismo letterario che poi divenne politico vicino alla prima guerra mondiale lo aveva profondamente influenzato ma la stessa cosa avviene per Alberto Pirelli Alberto Pirelli è un uomo che tra l'altro curiosamente io leggendo il libro di Villari pensavo proprio a Pirelli curiosamente anche lui presenta nella sua personalità questo aspetto fortemente contraddittorio
Cioè da una parte l'interesse per il socialismo riformista
Alberto Pirelli fa una tesi di laurea sull'arbitrato obbligatorio e su Fabiani Simo inglese
E Oscar Sinigaglia è un uomo che qua anche quando parla con Turati nel mille novecentodiciannove dice
Ma io non mi non non stare non sarei mai d'accordo con il suo partito socialista ma con quello di Bonomi si cioè proprio con il socialismo Bonomi era uno che aveva scritto un libro sulle strade nuove del socialismo che era stato fortemente influenzato
Proprio dal socialismo inglese da questo socialismo riformista quindi vedete questa contraddizione da una parte una grossa apertura sul piano sociale e dall'altra l'adesione al nazionalismo l'adesione al nazionalismo inteso intenso in un in un senso molto significativo che appunto io non tratterei con sufficienza anti tratto con molto attenzione rispetto perché era una concezione dell'Italia grande non sulla base dei cannoni e sulla base delle guerre coloniali che poi il regime fascista fece ma sulla base delle capacità di diventare un Paese moderno evoluto al livello degli altri grandi paesi europei questo era il nazionalismo
Di Sinigaglia era il nazionalismo di Pirelli è il nazionalismo di molti che in un certo senso andarono incontro a un equivoco
Pensarono che il fascismo i Fasci di combattimento lo stesso Mussolini volessero quello stesso nazionalismo e questa è una delle regioni molto importanti per capire che uno omini
Che ha devono una conoscenza non soltanto dell'Italia
Ma del mondo persone che andavano regolarmente in altri paesi che avevano rapporti con gli Stati Uniti poiché aderissero al fascismo e poi per un senso di fedeltà che io capisco in quella generazione era molto forte devo dire non sarebbe male fosse forte anche in altre generazioni
Dicevo restarono fedeli al fascismo anche negli anni più difficili ed è s'molto significativa la lettera impulsiva
E bella che Sinigaglia scrive nel mille novecentotrentotto nel luglio mille novecentotrentotto a Mussolini e gli dice ma come io sono stato fascista dal diciannove tu adesso fai questa campagna razzista che è una campagna di imitazione bieca
Del nazionalsocialismo tedesco e poi ci sono alcune parole che forse sono ingiuste nei confronti dei tedeschi perché io non sono tanto convinto che i tedeschi fossero dei barbari
Il problema mi sembra più complessa però ad ogni modo è molto significativo questo cioè significativo di questo equivoco in cui una parte significativa della classe dirigente migliore italiana
E degli imprenditori
Diciamo si sia avvicinata al fascismo e abbia accettato questo regime pensando
Che questo regime potesse realizzare certi ideali di progresso di evoluzione di emancipazione di grandezza dell'Italia cosa assai diversa da quello che invece era il il loro nazionalismo
Un secondo elemento secondo me è che e molto importante
E qui naturalmente nasce una di una una contraddizione c'era contraddizione e questo Villari lo fa vedere molto bene perché è una secondo me dei pregi del libro di Villari che non si fa mai prendere da un attesi
Specifica molto ristretta come fanno molti storici ma mette in evidenza sempre le contraddizioni
Di di quella che può essere un'interpretazione del personaggio no quando ci sono le mette in evidenza allora questa contraddizione che il Sinigaglia e molta testa da una parte un disegno di razionalizzazione produttiva molto avanzato
E dall'altra però
Una arretratezza nel vedere la politica nel momento in cui diciamo si arriva al dopoguerra e nel momento in cui Sinigaglia sia ferita prima D'Annunzio e poi a Mussolini
Ecco quindi questa è una contraddizione che non era solo in lui non è un problema solo individuale personale era un po'la disperazione di tutta una parte della Società italiana che di fronte alla crisi politica che c'è tra il diciannove e il ventidue
Ritiene che nessuno dei partiti esistenti perché badate anche allora c'erano delle straordinarie conventio ad excludendum no
E i cattolici non potevano andare non potevano andare al governo i socialisti neppure un accordo tra socialisti e cattolici per carità
Sarebbe stato assolutamente inaccettabile da parte della classe dirigente liberale e allora che si faceva ecco il fascismo fu veramente per certi aspetti come dire la l'assoluzione
Criticata da molti ma accettata perché altre non ce n'erano
E quindi voglio dire però la contraddizione resta tra l'essere così moderni dal punto di vista dello sviluppo dell'industria della creazione della grande industria
Prima si è detto giustamente della nascita di una vera industria siderurgica Chico verticale in Italia come non era mai esistita che poi sarebbe nata appunto solo nel quarantacinque
E d'altra parte però un'arretratezza dal punto di vista della concezione politica cioè l'idea che è un esperimento autoritario potesse risolvere i problemi della politica italiana ecco questa è la contraddizione molto forte
Un altro elemento che risulta dal libro di Villari e che vale la pena sottolineare e sostanzialmente il rapporto tra classe politica e alta burocrazia
In fondo Villari ci fa vedere con molta chiarezza come nasce
Tutto il sistema degli enti paralleli
Ma il sistema degli enti paralleli qui io ricordo un libro ricorda i contributi del mio amico Sabino Cassese ma poi ricordo anche un libro molto bello che purtroppo non è stato pubblicato da da un da un editore da un grande editore
E cioè il libro di Guido Melis sull'amministrazione liberale su quella fascista
Ma la burocrazia degli enti paralleli quelli che costituiscono il parà stati nasce come disperazione di fronte all'impossibilità di attuare riforme nell'amministrazione pubblica italiana
Nella necessità richiesta da i tempi moderni di creare una burocrazia capace di agire con procedimenti rapidi ed efficaci
Di fronte una burocrazia ministeriale che nonostante tutti i tentativi di riforma che si fanno anche nell'età giolittiana non riesce a essere riformata rimane una burocrazia
Incapace di agire e che tende sempre a mediare ad accumulare a stratificare a creare nuove cose invece che eliminare le vecchie e così via e questo è un grande problema storico dell'Italia contemporanea c'è questo problema
Del fatto che da una parte si crea un rapporto tra classe politica alta burocrazia reciproco con tutta una serie di elementi negativi e parassitari e dall'altra
Se c'è un tentativo di di uscire da questo attraverso gli enti paralleli naturalmente con una serie di problemi che nascono da questo in relazione mesto
Il libro di Villari fa vedere molto bene come anche altri contributi storiografici avevano fatto vedere
L'ispirando isolamento dell'unico liberale o liberaldemocratico che aveva capito veramente la necessità della modernizzazione industriale in Italia e cioè Nitti il quale però anche lui era contraddittorio perché da una parte aveva capito con chiarezza questo dall'altro dal punto di vista politico
Non riusciva coagulare forze e uomini capaci di appoggiare il suo programma e di realizzarlo
E questo è un altro elemento di contraddizione
Infine quello che vorrei dire
è che naturalmente la storia la vita di della vita di di Sinigaglia fa vedere eccetto anche delle grosse debolezze dell'imprenditoria privata Villari racconta un episodio che risulta dalle memorie di di Sinigaglia anche da altri elementi e cioè Giovanni Agnelli che a un certo punto dopo poco dopo aver scritto un opuscolo sugli Stati Uniti d'Europa
E invece assume un atteggiamento nella sostanza di appoggio di questo Comitato delle rivendicazioni nazionali in cui c'erano Giuriati Sinigaglia che è un comitato nettamente nazionalista e vicino a D'Annunzio allora questa con questa questa debolezza ci ci fa vedere anche se è strettamente legata alla crisi enorme del primo dopoguerra che non è una crisi
Per certi aspetti maggiore di quella che ci sarà poi nel secondo dopoguerra
Però Villari giustamente commenta io sono del tutto d'accordo con lui lui dice e c'è da riconoscere che il deterioramento del clima politico in Italia nei primi mesi del dopoguerra
Sia stato accelerato da meccanismi perversi che hanno fatto riemergere intatte le tendenze fortemente conservatrici sempre presenti nell'intendo imprenditoria del nostro Paese
Questo da un'importanza e un peso agli atteggiamenti poi invece dell'IRI e dell'industria di Stato che percorrono tutta la storia italiana anche nel secondo dopoguerra ultima cosa che voleva volevo dire
E difficile che uno storico sia completamente soddisfatto da quello che trova nel libro di un altro storico ma io non sono insoddisfatto dal punto di vista del metodo minimamente sono insoddisfatto soltanto dal punto di vista della mia curiosità personale io vorrei che Lucio Villari prima o poi ci raccontasse bene anche gli ultimi anni di Oscar Sinigaglia
Grazie al professor Tranfaglia io credo che la sua curiosità sarà facilmente soddisfatta o verbalmente o per iscritto io mi auguro per iscritto perché così ne potremmo un pochino tutti tutti di questo
Allora la parola Giovanni Gambardella
Il mio amico Vittorio Bo Dior
Ex carissimo collaboratore ogni tanto mi regala dei libri
E devo dire la verità che quando mi è arrivato un libro sulla siderurgia
Non ho avuto nessuna tentazione di cominciare a leggerlo
Gli agenti occupandomi dalla sera alla mattina ma dice aggiungendo
Con ricominciare da capo non è una cosa che mi allettanti devo dire che poi cominciando anche perché forzato
Dagli eventi a leggere o mi sono molto appassionato per un motivo molto semplice
Piquet ritrovavo sin dal mille novecentodieci tutti i problemi della siderurgia attraverso la lettura della siderurgia tutti i problemi più o meno che ci sono ancora oggi davanti nel Paese
E pensavo che effettivamente
Abbiamo bisogno di un'accelerazione delle nostre dinamiche visto che il mondo comincia a muoversi con una velocità che non permette dal dieci al novantadue di avere problemi ancoraggi sono
Ecco
Le prime due considerazioni sono sull'uomo anche se certo non spetta a me con tutti il cerchio di storici che si occupano della cosa dare delle fare delle considerazioni sullo e con la prima e richiami si tratta di un personaggio molto complesso siderurgico per caso perché aveva ereditato sta fabbrica fallimentare dal padre ma lui poteva far qualsiasi cosa come l'ha dimostrato
Si occupava di siderurgia ma si occupava di guerra di diplomazia cioè l'UDC occupava di sostanzialmente di cose grandi
Cose grandi e complesse
Cioè lui tentava la soluzione non di fatti specifici
Ma tentava la soluzione contemporanea di problemi
Che avevano aspetti completamente diversi della società
La seconda considerazione e che era un uomo pieno di contraddizioni e devo dire che come ho detto che mi sono appassionato al libro
Devo dire che il libro non mi soddisfa perché non mi dà questa spiegazione di questo contratto è impossibile
Questa separazione delle culture
è impossibile che un personaggio così colto dal punto di vista imprenditoriale da anticipare fatti
Così attuali da intuire cose così formidabili poi sia politicamente costitutivo
Questa è una cosa che io chiedo agli storici di risolvere
E su questo volevo dire due cose la prima che il prossimo Tranfaglia ha dato una spiegazione tutto sommato
Almeno un un germe di spiegazione ritornerà un nazional fascista
Era un individuo che probabilmente pensava
Che
Agli incontri internazionali non si vada singoli non si va con organizzazioni parziali ma si va come sistema Paese e che quindi era il sistema Paese
Che doveva prepararsi quindi probabilmente ragione Tranfaglia e mi comincia a spiegare qualcosa però non basta Prete ci sono delle ragioni anche di carattere personale comportamentale ed umano
Questo signore era una elitario
Altro che ero sono altro che incolto
Era un elitario e il professore lo dice nel suo libro che disdegnava le tattiche e le guerre di speculazione
Quindi come tale probabilmente a luglio faceva comodo un sistema forte
Che garantisce alle sue idee elitarie di andare avanti senza la necessità di mediazioni continue
Probabilmente e un elitario
Che annoiando sì del CNEL compromesso e nella gestione
Alternava grandi momenti di enorme presenza quasi a livello di presidente del consiglio di mise del a momenti di grande assenza perché non dimentichiamoci
Che questo signore scompariva per degli anni e bisognava pregarlo per ritornare ad occuparsi di cose pubbliche
Quindi queste cose bisogna che le spieghiamo
Perché probabilmente spiegando queste cose spieghiamo questa contraddizione continua che aveva l'uomo che il professore presenta forse trascurando
Un po'nell'approfondimento
Fatte queste due considerazioni
Io volevo entrare nella parte e nelle considerazioni
Che mi hanno particolarmente interessato perché attengono la ideazione e la ristrutturazione della siderurgia e del sistema delle imprese in Italia ecco la prima cosa che via colpito e quella relativa mi ha colpito voi anche in termini un po'egoistici perché mi ci sono ritrovato completamente
L'intervento pubblico nell'economia a te che noi ci siamo ancora in pieno in questo discorso
E ancora non riusciamo a dare una soluzione se non conflittuale anche gli articoli degli ultimi giorni fatti da persone illuminati Issime di una parte dell'altra che io conosco e stimo profondamente però in effetti vi sono sempre il problema in termini contraddittori e mai cercano una soluzione unitaria
Io mi ricordo la frase di mediche
L'IRI non è sorta per l'affermazione di un principio ideologico
Quando arrivi è sorta non se n'è accorto nessuno
Nessuno ha tagliato sostanzialmente un nastro
Ed è stata collocata in un piccolo ufficio in affitto
Cioè siete vivi non è sorta per l'affermazione di un discorso politico
Ma è sorta per un'esigenza reale del Paese
Dovendo a dire il ruolo a livello nazionale ed europeo così come il professor Sartori Faglia diceva non poteva affidare il nostro Paese al solo sistema delle imprese private
Perché la dimensione economica del paese non siamo gli Stati Uniti
Richiedeva che per vivere all'interno del sistema dalla grande impresa
E per soddisfare le esigenze già del mercato nazionale fatto da cittadini erano due mila cinquecento anni di storia e da un'Amministrazione che aveva solo centotrenta anni che ha oggi centotrenta allora aveva ottanta novanta cento anni di storia non poteva presentarsi agli appuntamenti del sistema nazionale in testa affidandosi a un sistema puramente capitalistico
Che non aveva la forza forse ne finanziaria né imprenditoriale
Quindi
L'intervento
Pubblico dell'economia è stato un'esigenza avvale non un'impostazione a monte
E quindi siamo d'accordo nel dire
Che
La linea è quella di trasformazione dell'intervento pubblico nell'economia e quindi ancora Menichella non
Un intervento pubblico dell'economia gestito dalla politica o peggio ancora dalle derivazioni della politica ma un intervento pubblico dell'economia la cui programmazione la cui politica industriale
In un certo qual modo e determinata in termini più generali nel Paese rispetto termini molto più particolari che possono venire da un sistema di impresse solo private
Perché l'Italia non ha una dimensione economica o di mercato tale da permettere alla competizione di gestire il sistema delle imprese e dell'economia
Presto questo possiamo e viene in questi giorni mentre noi ci occupiamo della proprietà
Delle imprese e ce ne occupiamo
Continuamente
Il e non stiamo preoccupandoci delle impresa
E quello che succede che la nostra relatività rispetto ai Paesi europei e la relatività dell'Europa rispetto ad altri Paesi sta di minore
Quindi signori altra grande verità di quest'uomo
Che non è solo una verità siderurgica guardate che non quello che succede in siderurgia anticipa il resto perché la si proietta vent'anni sul mercato mondiale
Perché il prezzo dell'acciaio e da trent'anni che lo fa l'Europa
Ma questo succede dappertutto
E quindi significa che noi all'appuntamento del mercato mondiale non possiamo presentarci solo col mercato selvaggio
E questo vale anche per l'Europa vale per il signor Brittan il quale non si rende conto che se non c'è una politica industriale in Europa ci sarà una perdita dire l'attività dell'Europa rispetto al resto del mondo attaccato da subito
Per quanto attiene prodotti e mercati di scarsissima
E come io dico poco profonda e poco lunga attività tette tecnologica e dal nord laddove i paesi sono tecnologicamente attrezzati proprio delle tecnologie profonde
Più
Quindi e troppo semplicistico
Quello che sta succedendo tutto quel che antico è bello tutto quel che moderne brutto mi sembra la questione omerica
E troppo semplicistico dire che in Italia bisogna privatizzare senza rendersi conto di che cosa significa effettivamente un processo di privatizzazione oggi processo di prelazione reale non può che passare da pubblico a pubblico cioè da un sistema pubblico diretto del governo a un sistema diretto sul risparmiatore
Mediato da leggi serie rispettate da tutti altrimenti si hanno le esagerazioni che il libro illustra Maria perfetto da una parte l'imprenditoria industriale privata speculativa
Cioè che non pensa più all'azienda ma pensa come sottrarre dall'azienda ricchezza per farne altro dall'altra le seggi reazione trionfale della burocrazia sul sistema delle imprese pubbliche
Dell'intervento dell'intervento gestionale della polis
L'altra considerazione sull'organizzazione dell'impresa
Ecco c'è un concerto libro profondissimo che che mi ha colpito quello che il problema è un problema
E si avvia diceva guardate che
Affrontare il problema la polizia tecnico politico sociale economico
è una semplificazione di studio
Ma il problema e il problema e quindi se non c'è una composizione di tutte le funzioni
Per la soluzione del problema
Il problema non si risolve perché si spingerà più dal punto di vista tecnico dal punto vista politico appunto di stami statico che significa questo sia che l'organizzazione dell'impresa non può più essere un'organizzazione a compartimenti stagni
Che la prossima evoluzione del sistema organizzativo tra lascerà le specificità delle funzioni
è una rivoluzione che lui aveva già visto e che probabilmente una relazione che ancora dobbiamo compiere
Per lui parlava di burocrazia dell'impresa noi oggi parliamo di sistemi essenziale di gestione sistemi frugali ci dobbiamo rivedere completamente dello stress
Idee sulla gestione di il sociale
Il sociale
Pensate che questo signore non so in che epoca vinse nel mille novecento
Dieci non mi ricordo
Diceva che il costo del prodotto non è solo il costo del lavoro
Cioè e quello che noi diciamo quando continuiamo a fare efficienza e non efficace cioè qui non basta lavorare due ore di meno risparmiando le due ore
Basta lavorare nelle due ore in maniera più efficace
Che è una rivoluzione apparentemente semplice ma è la cosa più complessa da attuare in un sistema organizzativo Complesso
Cioè guardate io lo vivo sulla mia pelle mannaro che noi facciamo efficiente
E restano all'interno dell'azienda non Ilaria quelli che non vogliono lavora ma quelli bravi
Quelli che lavorano giorno e notte il costo del lavoro e il costo del prodotto non diminuiscono perché meglio uno che non lavora e non viene che è uno che lavora e viene non serve
Cioè che il parco ristrutturato e va efficienti Zagato ma soprattutto il suo impegno nel lavoro va reso più più efficace
Altre considerazioni una sulla concezione della siderurgia una sul mercato ad eccezione siderurgia non certo io devo giudicare cosa ho fatto quello che ho fatto Sinigaglia
Certo è che
Aver e mi sembrano discorsi di oggi a me quel tavolo sembra il tavolo che io vivo quotidianamente certo è che avere che accetto
Che in Brasile o in Australia oramai c'erano questi grandi
Possibilità di accedere ammiraglie Carboni purissimi
A livello di terre e che il problema era logistico dimensionale
Tecnologico integrale sembra cosa semplice per noi ora
Ma è stata quella che ha permesso il livello attuale di sviluppo di certi Paesi soprattutto del dell'Italia
Anche se poi in Italia al solito quando Sinigaglia è scomparsa abbiamo esagerato
E dicevo stamattina con Ligier cosa che è stato collaboratori Sinigaglia e meno male che non abbiamo fatto in tempo fa a Gioia Tauro
E meno male che l'abbiamo fatto in tempo a triplicare Piombino
Perché a un certo punto si è pensato che la chiave della soluzione dei problemi forse quella di Sinigaglia senza più verificare che le condizioni erano cambiate che si andava verso discorsi di saturazione di saturazione del mercato l'ultima problema con la prosa del mercato e della internazionalizzazione anche qui
Sì collega col primo con quell'intervento pubblico l'economia
Ma e questo lo chiedo sir Brittan
Gli impianti
Sono elevatissimi
Senza dirigere questa politica industriale
Il tutto avviene a vantaggio mica di un paese dell'Europa rispetto all'altro
A dire a vantaggio tigli ante che per i tre l'hanno le Oropa per carità col tempo bisogna anche arrivare a questo
Però bisogna arrivarci con la gradualità in cui noi potremo cambiare i nostri tipi di produzione potremmo internazionalizzare un pezzo delle nostre produzioni
E quindi bisogna che i transitori ingresso dei prodotti e gli altri e di uscita nostra dal certi tipi di lavorazione siano graduali e gestiti e diretti dall'autorità politica
Altrimenti signori ci troveremo che
Gli investimenti effettuati quella perché l'investimento su Taranto possiamo giudicare un errore non un errore io sono più del dell'opinione che forse si faceva un terzo a Taranto il terzo a Piombino un terzo a Novi Ligure era meglio
Però avendolo fatto tutto a Taranto ormai è un'opportunità l'investimento di Taranto è costato
Al sistema
In lire di oggi quaranta mila miliardi
Va protetto
Io mi rendo conto che un sistema maturo
Io poi non son convinto che tecnologicamente futuro perché se venite a vedere oggi l'industria siderurgica vi rendete conto che sono tonnellate di materiale incandescente che viaggia a velocità enormi quindi con sempre minori uomini che gestiscono quindi sia questa è altissima tecnologica
Però e possibile che il Paese non si pone un paese o l'Europa non si pone il problema del danno che una politica non diretta sul sistema dell'economia produce
All'intera economia
Se impianti come quelli di Taranto non solo non vengono sfruttati al meglio ma vengono atti vettura danneggiati
Da economia limitrofe sia più evolute vedi Giappone negli altri sia meno evolute venti per paesi dell'esso paesi in via di sviluppo
Io concludo che si potrebbe continuare ad insorgere problemi ancora oggi aperti non esiste
Concludo dicendo che questo che
Che io ormai sono cinque anni che insegue un equilibrio nella siderurgia
E vi garantisco che certe volte certe volte
Vien proprio la voglia di gettare la spugna perché pensate che i prezzi in un anno e mezzo sono calati del trenta per cioè trenta per cento si è che i margini
Dispongono del trenta per cento in meno
E che sento passati altri due anni gli investimenti
Devono essere pagati
Attraverso il sistema di indebitamento a meno che non si rinunci alla siderurgia
Va be
Quindi certe volte effettivamente timidi villa voglio dire gettare la spugna
Ecco però devo dire a Villari che questo libro
Mi ha dato ulteriore
Entusiasmo e lo ringrazio per questo
Io ringrazia l'amico
E il collega Gambardella anche perché oltre che parlare del libro di villa difformità un pochino
Esposto alcune sue tesi sulla situazione attuale
Che microfono profondamente d'accordo come quello che ci si preoccupa tosto dalla proprietà anche della gestione
Quella che
Abbiamo una difficoltà a creato non soltanto le aziende in Italia in una nuova dimensione europea ma addirittura degli ostacoli quando si pensa di creare un'azienda europea che continui a essere concorrenziale con
La produzione
Che viene da più fronti quella asiatica quella medica
Mi fa piacere però o apprende Daloui che anche se da cinque anni sta inseguendo un certo equilibrio il libro di vilipendio per questo lo ringrazio serviva
Mi ha dato nuove energie anche perché se lui c'ha nove energie ancora si sente impegnato io copro meno visite su due
Che chiedano collaborazioni e aiuti ed interventi perché se ce l'ha fatta solo quindi
Sono molto grato per questo
Mi dispiace
Queste compagnie aeree non sono mai puntuale niente indirizziamo privati dalla della presenza del dottor scaltri che avrebbe sicuramente
Interessato
Tutti noi sentirlo
Dare un giudizio su questo o su questa sua produzione professor vitale allora le
Grazie
No io non sarò brevissimo naturalmente
E non per formalità io veramente ringrazio presidente nobili di avere raccolto questa questo dalla nostra conversazione in questo luogo
Che io considero come storico luogo
Donatella retorico luogo sacro della storia d'Italia
Nel senso che questa oasi Illiri ha costituito in un momento drammatico
Delle vicende non solo economiche sociali politiche e culturali della nostra storia recente degli ultimi sessanta anni
Questa oasi e rimane un punto di riferimento
Io come storico dovrei avere lo sguardo rivolto al passato ma io penso che compito dello storico sia anche quello di non perdere di vista il futuro soprattutto quando si toccano problemi si affrontano questioni
Cucciari
Che sembrano apparentemente sono legati a vicende dell'economia dell'organizzazione industriale della struttura produttiva del di un Paese moderno ma che in realtà toccano per così dire nervi scoperti della società
E se mi si nota di dire anche nervi scoperti della storia
E il presidente nobili diceva appunto all'inizio che la figura di Sinigaglia i interessa ancora per fra l'altro perché la sua capacità di gestire le relazioni industriali con la lungimiranza di creatività
Io penso che fra non ce lo possiamo dire queste non siano parole vuote emessa e diciamo una esigenza ed è una richiesta che nasce che viene da tutta una società moderna nei confronti di coloro i quali hanno il dovere di questa lungimiranza di questa creatività
Perché a loro spetta di assicurare a una nazione di un destino che non sia quello della provvisorietà della crisi incombente delle difficoltà insormontabili ma sia quella delle crisi sormontabili delle difficoltà sormontabili perché niente può cancellare evidentemente le difficoltà in un processo di crescita di una società va be'difficoltà e obbligo di coloro che hanno il compito di gestire l'economia e la politica di superare ora molto brevemente e anche perché il presidente Gambardella ha posto
A se stesso e Annoni delle questioni relative all'incomprensibilità di certe contraddizioni
Di una figura di imprenditore moderno singolare problematico enigmatico che certi aspetti come Sinigaglia
Certo già Tranfaglia io ringrazio vivamente per la solo per lusinghiero giudizio ma per la diciamo quella chiarezza con quei individuato questi nodi
Io e Luigi siamo storici e sappiamo quanto e difficile per uno storico avere contatti con la storia io considero questa disciplina una delle più difficili da gestire e da diciamo da penetrare ecco allora e come sta contabilista storico già cercare di trovare un collegamento tra i problemi che si pone un personaggio pubblico come è stato Sinigaglia e i problemi in odi di una società in certe fasi di trasformazione già individuare un rapporto di questo tipo vedere se questo collegamento si stabilisce se questa scintilla c'è
Fra l'impegno di un uomo e la realtà delle cose già questo è un lavoro estremamente difficile
Per un lavoro ricerca storica è bene
Sinigaglia e l'uomo che si presta alla possibilità di identificare questo rapporto fra un'azione individuale un pensiero individuale
L'oggettività dei processi sociali
E dei processi storici
Gente che al bar della si chiedeva ma come è possibile che un uomo come Sinigaglia che aveva una figura che aveva una visione imprenditoriale così moderna sia aperta così dialettica
Poi da un punto di vista politico si trovasse a dovere accettare sostenere direi
Sostenerlo anche come impegno personale diciamo un tipo di ideologia politica un tipo di regimi come quello fascista e tutto il contrario in una concezione dell'economia che sia fondata sulla libertà dei soggetti e degli oggetti coi ma c'è questa contraddizione
Ecco già Tranfaglia aveva individuato questa contraddizione e aveva già dato una spiegazione questo io mi permetto proprio per rispondere alle sollecitazioni e Pietro Barilla di indicare qualche altra spiegazione io ne avrei due soltanto che vanno al di là della biografia di Sinigaglia è che appunto toccano problemi che riguardano il nostro presente
Sinigagliese tutto cioè si è trovata a operare in una fase della storia del nostro Paese che una fase estremamente delicata
Che poi meno ruota intorno alla prima guerra mondiale
Le conseguenze della primavera mondiale e termini politici non le conosciamo che è stata la nascita di uno Stato autoritario
Ma la linea di confine su cui si è mosso Sinigaglia una linea di confine estremamente importante sia un giudizio storico che per i riflessi che ha sull'attualità sul nostro tempo
Cioè si trattava in quel momento di individuare
Le forme e i contenuti di una democrazia moderna
Cioè noi viviamo in una fase di passaggio fra un sistema libera parlamentare di tipo ottocentesco e l'irruzione sulla scena della storia soprattutto dopo la prima guerra mondiale di fatti assolutamente no sì in termini politici sociali e culturali
Rivoluzioni guerre sterminio di disoccupazione inflazione cioè fattori che non appartengono all'OSCE Dario precedente la prima guerra mondiale
Tutto a questi fattori poi ruotavano intorno a un problema irrisolto e quello di capire
Qual era il punto di passaggio fra il sistema liberale otto il tipo trecentesco e la democrazia moderna
Una democrazia moderna fondata anche sulla trasformazione delle tecnologie sulla trasformazione sistema industriale come sistema portante di una società cioè l'industria che diventa un elemento strutturale del processo di passaggio dal liberalismo ottocentesco alla democrazia moderna quindi industria centro nevralgico di questo passaggio
Naturalmente l'identificazione di questo io credo che anche oggi mi si permetta di dirlo è difficile dire che cosa sia una democrazia moderna io
Vedo che ci sono anche allieve l'università alla posta anche allora questo problema sia mi chiedessero definisce una democrazia moderna io mi troverei credetemi in grandi difficoltà perché Sansei in termini politici generali
Che cosa può consistere la democrazia naturalmente l'allargamento
I soggetti sociali la partecipazione delle forze sociali in un
Contesto sempre più anche se più articolata della società ma per esempio dal punto di vista dell'economia
Il rapporto pubblico-privato il problema delle gestioni il problema delle autorità cui spetta il controllo dello sviluppo economico di una società non arriva in cui i soggetti sono liberi tutto questi sono problemi che avevo che le democrazie moderne si sono posti e che già Roosevelt si era posta ai tempi degli utili negli anni Trenta
E che in parte aveva risolto trovati in parte non aveva risolto sono problemi aperti ben immaginano come fossero aperti alla fine della più Guerra mondiale quindi la prima valutazione Sinigaglia nasce da questa difficoltà dell'identificazione dei file forme e dei contenuti di una democrazia
La seconda contraddizione nasce e qui pensiamo all'interno del discorso
E nasce dall'esigenza di dare diciamo un centro strategico forte alla sistema economico di una nazione
Allora trovare un centro strategico c'è un centro che elabora una strategia economica a livello nazionale era un problema che già in Germania si era posto rate Now durante la prima guerra mondiale
A Sinigaglia lo assorbe completamente e pienamente
Trovandosi però è un sistema molto più difficile complicato del sistema tedesco del periodo di rate Now quale Rathenau pagherà poi con la morte con l'assassinio questa sua volontà di creare un centro strategico democratico dell'economia
Ecco Sinigaglia pensava che forse anche per il fallimento dell'immagine democratico la democrazia economica derrate Now
Il problema della strategia forte del controllo dell'economia non potesse che spettare a un sistema politico forte cioè gestiamo politico fondato sul principio dell'autorità
Il fascismo si presentava nelle vesti e nelle forme anche giuridiche e politiche di un sistema autoritarie forte capace di controllare
Lo sviluppo dell'economia nazionale ecco in questo volume riportato con la serie di lettere a Mussolini
Di presidente nobili ma ricordava la lettera Nitti praticamente diceva già la stessa cosa uniti
A te come presidente del Consiglio spetta il compito di creare col ministero della ricostruzione una un centro strategico comunque Harker generale militare dell'economia di un'economia di pace secondo i programmi di governo
E quando Mussolini
Sinigaglia chiede espressamente Donald con delle lettere che sono estremamente drammatiche di porsi questo problema di creare un sistema di sviluppo un sistema di sviluppo di organizzazione delle relazioni industriali e dell'economia
Nel nostro Paese
Con la l'obiettivo diciamo dell'interesse nazionale in un'economia di pace
Le cose poi andarono per tutt'altro verso fu organizzata l'economia in senso strategico ma in funzione dell'economia di guerra Sinigaglia volevo l'economia di pace si rivolgeva all'uomo forte che in quel momento poteva rappresentato mette questo io non manco risposta queste lettere perché anche lui si trovava all'interno di un meccanismo contraddittorio ma qui
Sorgeva il terzo soggetto del della contraddizione Chelli
Ecco storicamente Liri e il luogo appunto dove immonda visione che non sia dettata da interessi politici immediati
Prima pediatria Bardella ricordava appunto la frase di Menichella dice nessun nastro anzi la sua fase era nessun fiocco rosa è stato appeso al portone di via Versilia due quando è nata l'idea cioè nessuno se ne è accorta all'inizio se ne sono accorti quelli che dovevano accorgersi del ma nell'opinione pubblica la cosa non venne colta all'inizio
Certo ma li li era stata pensata e non a caso può fidata la presidenza a uniti hanno come Beneduce
Fu pensata come quel luogo dove al di fuori della politica
Ma non che la politica fosse estranee al ma al di fuori dei giochi immediati della politica e del potere politico si potesse immaginare
Un'economia regolata ecco regolata cioè che rispondesse a delle regole un'economia della fosse lasciata all'Anarchia del sistema delle relazioni e degli interessi privati che tra l'altro io non ho portato al collasso
Degli anni Trenta al seguito della crisi americana del ventinove lire nata si chiamava Istituto per la ricostruzione industriale
Ma era nata per salvare le banche e alcune banche importanti che erano crollate sotto il peso delle dei dei BTP verso l'industria che va restava scoperto il problema
Delle grandi impresse delle grandi diciamo organizzazioni industriali che andava però sistemate non è un sistema di salvataggi ma in un sistema diciamo di interesse collettivo Pini cisterne in cui lo Stato che la collettività
Diciamo prendessero in primo piano in primo e in prima persona la responsabilità della cosa ecco quel sistema poteva servire a dare quell'economia regolata
Che veniva richiesta da questa concezione diciamo diverso del capitalismo che Sinigaglia interpretava appunto il riferimento a rate nove queste perché eu ateneo capitalista Sinigaglia era un capitalista diciamo nei termini per usare il termine Ubu usuale di capitalismo cioè l'uomo che viveva e operava col capitale ma non era il profitto la prima cosa cui guardava non era l'interesse a cui guardava immediato quella del guardava Grecia un interesse generale superiore ecco che la siderurgia poteva diventare per così dire il centro motore del sì della strategia dello sviluppo economico nazionale degli interessi nazionali rinasce la figura di Sinigaglia diciamo nasce la sua se si precisa contraddittoriamente ma significativamente la novità la modernità di questa concezione quindi io farla bene non posso aggiungere niente altro alle cose che sono state dette qui mi pare in maniera molto più chiara volto più libri quanto possa per fatto io questo mio intervento ma forse quello che diceva Tranfaglia inizio una biografia questa importanti biografica ed è vero cioè io non volevo fare una biografia di Sinigaglia anche se il personaggio mi affascina mi interessa molto volevo tentare di fare una biografia della storia del nostro Paese di un periodo della sua nel nostro Paese
Forse è un'esigenza che noi storici dovremmo rispettare di più cioè studiare la storia delle strutture di una società però attraverso gli uomini sette vivono in queste strutture ci mette la storia cammina sulle gambe degli uomini e io vi dico che questo rispetto verso gli uomini che hanno fatto la storia nel bene e nel male
E continua a farlo sia una delle esigenze primarie del lavoro dello storico grazie ancora
Seduto subito con molto piacere scusatemi prima che vi alziate io decidono ancora una volta ringraziare il professor Villari
Per l'opportunità che ci ha dato intanto di incontrarci ha poi di parlare
I problemi particolarmente importanti
Particolarmente interessante
Non dimenticando
Una cosa che lui ha detto
Cosa vuol dire democrazia
Io non posso rispondere compiutamente
Anche se mentre lei parlava c'era qualche volesse immediatamente rispondo alla sua domanda affatto dei trasporti con micro
Io
Credo che noi innanzitutto dobbiamo criterio nella democrazia
Una democrazia politica
Che sia però supportata anche da una democrazia e cono
Dove non ci siano padroni e schiavi laddove ci siano nel pieno rispetto della dignità dell'uomo
Cittadini che tutti collaborano nell'interesse comunque e tanto più quello che lei ha detto mi ha colpito perché stiamo vivendo un momento storico particolarmente difficile
Particolarmente interessante chi lo sa i futuri colleghi vostri che cosa scriveranno di questi tempi spiegava oppure di poterli leggere tutto sommato a che cosa non si no no non è che sia speriamo no no soprattutto compì pronta a tutti questi giovani ai quali faccio l'invito di scrivere anche di esprimere dei giudizi in media
Senza tante riflessioni rispondere immediatamente a certe domande forse sia una genuinità che riflettendo troppo si perde no
Ma vedete io sono convinto innanzitutto che la democrazia è una sofferenza quotidiana
Che la democrazia vera la si conquista giorno per giorno una Piero
Senza arroganza
Senza prepotenza
Con umiltà
E soprattutto in questo momento con un grande senso di solidarietà terzi al chi ha meno
Cioè noi dobbiamo andare verso quella socialità
E non verso quell'assistenzialismo di cui poi tutti si fanno qualche volta anche promotori
Con scopi anche per carità illustri lire benemeriti noi dobbiamo far sì che la democrazia significhi convivenza
Convinta
Partecipata da tutti
E soprattutto un impegno per quelli che hanno di più nei confronti di quelli che hanno di me
Ed ecco perché ho detto all'inizio viviamo un momento storico particolarmente interessa da una parte assistiamo che le vecchie cosiddette grandi potenze
Convinte degli errori passati
Compiuti da loro stanno cercando di unirsi
Unirsi in modo democratico parlo della comunità comunità pronta ad aprirsi
Agli altri
In un momento di contemporaneità dove vediamo i grandi vecchi Stati totalitari non solo infrangersi ma addirittura dividersi
Le preoccupazioni che ci vengono dalle Nazioni più vicina dalle inconsolabile dove evidentemente
Annotiamo
Disgrazie divisioni che non sono più concepibili
Queste di divisioni sul piano ideologico sul piano religioso sul piano sociale non sono più accettabili per chi vuole come ritengo tutti noi
Che una democrazia vera completa si realizzi più lontano vediamo che il i paesi dell'ex Unione Sovietica si stanno solo dividendo si sono già divisi ma stanno cercando ognuno di sostituirsi all'altro nell'attività dei rapporti con il e allora qual è il mio
Ringraziamento a lei
E che così come ha detto il professor Tranfaglia i ricordano anche gran parte
Noi dobbiamo ringraziare questi uomini
Che ci hanno insegnato
Parecchie cose forse hanno commesso anche degli errori ma chi non li commette
Se non chi lavora
C'è anche quest'altra considerazione da fare chi lavora commette degli errori
Ma hanno insegnato delle cose magnifiche
Un giovanetto che riceve una industria dal padre suicida in stato fallimentare che sente il bisogno di impegnarsi nel lavoro e di pagare fino all'ultimo e crea intorno
Tutti
Un uomo che cerca di contribuire all'uomo che reagisce alle accuse io sono stato fascista lei mi ha dato la ringrazio moltissimo questa copia fotostatica fascista dal mille novecento diciannove
Spiega la Mussolini tutta una serie di considerazione sono ebreo è vero ma sono soprattutto italiano professor Tranfaglia ha detto addirittura nazionalista
L'annotazione di un segretario di partito come Starace che dice in mille novecento datate
Trentotto no
Passando la lettera a Mussolini capo del governo eccetera ma tanto non è iscritto al Partito nazionale fascista
Ecco la cosa più brutta odiosa
Che possa succedere che possedere non ha capito assolutamente niente
Eppure era uno degli uomini che governano
E allora che cos'è che non c'è sia democrazia è questo sentirsi vicino l'uno all'altro il sentirsi soprattutto unica perché uno può insegnare tante cose all'altro
E non sentire il pensiero dell'altro con un rimprovero ma comunque un tributo a un perfezionamento ad un aumento di capacità personale di dare quello che si può quindi ecco perché parlo di solidarietà e di socialità
E devo dirvi che il professor Pileri disponibile a rispondere anche delle vostre domande però io chiudo con questo ringraziamento di novanta lumi e al professor Tranfaglia che all'amico Gambardella e a tutti voi chi siete venuti qui a
Terre circa ormai di due ore ringraziandovi sperando di ritrovarci presto in un'altra occasione simpatica e e così interessante come quella di oggi oddio
Presidente reale