Guerra nel Golfo Persico: polemiche sull'informazione

Insomma sopportare
Documentazione tra l'altro
Sì allora possiamo cominciare
Buon giorno benvenuti a questo incontro
Convocato dalla FNSI insieme con l'Usigrai
Il tema lo conoscete
Io ho solo il dovere di riportare il saluto del presidente della Federazione Gilberto Evangelisti che per un impegno
Improrogabile dovuto allontanarsi
Direi che possiamo cominciare i nostri lavori in maniera molto
Ordinata essenza introduzioni retoriche quindi e i lavori cominciano in questo ordine segretario dell'Usigrai
Giuseppe Giulietti farà la relazione
Poi seguirà
In una seconda l'azione del collega Asciano
Dopodiché gli interventi alcuni sono già segnalati chi vuole iscriversi lo farà immediatamente dopo le relazioni e ad esaurimento del dibattito
Ci sarà una breve replica
Di chi vi parla io direi e Beppe vuole cominciare
Sono previsti gli interventi del presidente manca subito dopo le relazioni del professor Santaniello chi chiede poi di iscriversi lo può fare immediatamente dopo grazie alla parola Beppe Giulietti
Intanto grazie
Cecconi
Introdurre una relazione che fissi un po'gli obiettivi di questo nostro convegno perché poi il collega Asciano
Svolgerà una relazione con una relazione ovviamente collettiva che raccoglie tutta l'elaborazione del nostro sindacato dal mille novecentottantasette ad oggi
Quindi faccio alcune premesse do alcune indicazioni la prima mi pare doverosa
è un atto come dire di di ringraziamento non retorico del sindacato nei confronti di tutti i colleghi che sono impegnati non solo i colleghi radiotelevisivi ma tutti i colleghi italiani impegnati a darci l'informazione sulla guerra
Purtroppo ci sono stati anche in questi giorni alcune polemiche secondo me fastidiose alcune polemiche inutili io ritengo che i colleghi ciascuno con la propria sensibilità il proprio linguaggio la propria cultura spesso diversa dalla mia
Raccontano di questo evento cercò di farlo nel migliore dei modi e con le fonti disponibili
Credo che ci debba essere da parte di tutti noi anche un rispetto per coloro che fanno questo mestiere che cerco di farlo con onestà e non la traduzione riduzione a risse di bottega di tutto ciò che riguarda la RAI anche quando si tratta di dare un'informazione questo per un elemento come dire di rispetto sostanziale che mi auguro entri in tutti noi se non entro il sindacato il missile di come dire indurre gli altri a rispettare i colli se non ci arrivano per via di convinzione di ragionamento occorre arrivarci per via di conflittualità interna
Ecco perché è necessario partire da questo presupposto
La seconda questione faremo anche delle critiche nei confronti del servizio pubblico in questo convegno vorrei chiarirlo subito perché spesso le posizioni dell'Usigrai coi e del fare della federazione ciascuno cerca di montare a cavallo otto di queste posizioni
Però se sono critiche di passione di chi crede nel ruolo insostituibile dell'idea di servizio pubblico nel sistema delle comunicazioni
Non sovrapponibili alle critiche di chi invoca una privatizzazione palese o strisciante della RAI
Questo caso è molto chiaro le nostre sono critiche che partono da questo versante la insostituibilità della funzione di un servizio pubblico nel campo delle comunicazioni poi possiamo discutere se ci piacciono le regole attuali ma non riteniamo centrale questo ruolo
Questo perché poi non si può tirare da ogni parte le cose che vengono dette
Per chiarezza e d'amore di verità
Quando come dire si costruì il sistema della tripartizione questo sindacato era impegnato in un congresso a Vieste mi pare che fosse l'ottantasei ottantasette convenzionarsi ed altri amici scriviamo le seguenti cose allora
Perché noi allora ponemmo il problema dei rischi di una determinata organizzazione aziendale ma ci venne detto che questo rischio non c'era
Che anzi questo era il migliore dei mondi possibili l'unico che potesse garantire un effettivo pluralismo
All'epoca delle nomine dicevamo parliamo dell'ultima vicenda quella delle nomine che in qualche modo ci coinvolge tutti non soltanto perché interviene a modificare gli assetti entro i quali si svolge la nostra attività ma perché queste nomine ottantasette
Prefigura una ristrutturazione aziendale che sarà determinante per i prossimi dieci anni
Noi teniamo nel debito conto gli aspetti professionali l'attenzione riservata le energie interne ritenendo che questo sia un risultato non secondario del sindacato rispetto anche le tendenze manifestatasi in altre occasioni ci preoccupa tuttavia l'indirizzo che le scelte operate sembra o diffondere all'intero quadro istituzionale in RAI
Può sembrare a qualcuno squisitamente positivo sul piano politico che siano cadute vecchie pregiudiziali si parlava del TG tre e che sia stato identificato un lotto da affidare omogeneamente ad un'area politica di opposizione ma si indica sindacalmente questa estensione della logica consociativa
Non è certamente altrettanto positiva e le stesse nomine perdono il contenuto professionale che pure avrebbero in ragione del preminente interesse di funzionalità rispetto ad un disegno di colorazione omogenea e per linee verticali
Questo è il giudizio che noi davamo allora
Dicendo un'articolazione dell'azienda per aria ideologiche è un modo inadeguato il vecchio di corrisponde alla realtà anche politica della nostra società nel momento stesso in cui le spinte ideologiche si attenuano sbiadiscono di fronte a nuovi problemi in sorgenti
Non si risponde così a diverse concezioni della società ma si attribuiscono semplicemente lotti di potere dico questo perché l'abbiamo scritto nell'ottantasei ottantasette
Non piaceva ad alcuni allora non piace oggi non ci può interessare di meno noi non chiediamo che piaccia la proposta è la nostra e su questa chiediamo un confronto
Se è maturo senza paternalismo di nessuna natura
Quanto ribadire perché mi pare che all'improvviso tutti scopra la tripartizione e allora consentite c'è il dubbio che non si stia scoprendo la tripartizione ma un problema di ridistribuzione dei lotti
Questo non riguarda il sindacato
Ecco perché le nostre sono critica di passione adesso leggo alcune cose e rapidamente
L'operazione che noi abbiamo in testa la dichiariamo chiare ed esplicita
E contribuire questo per noi è un impegno è una riflessione di lavoro quella di oggi è solo l'inizio di un percorso e riaprire il dibattito sulle ragioni del servizio pubblico
Ripensando a quindici anni dalla riforma che per noi quella riforma rappresento comunque un fatto di progresso e di liberazione da energie professionali e produttive lo sprigionarsi di una dialettica seconda alla quale occorre richiamarsi oggi per superare le attuali strutture ma si parte da lì non abolendo la riforma ma superando i nodi irrisolti dove il fuori
La riforma della riforma del mille novecentosettantacinque uno slogan che questo sindacato ha lanciato che vedo che ha avuto molto successo perché viene ripreso in continuazione bene
Questa riforma della riforma deve fondarsi però sulla non reversibilità del cammino iniziato allora
Che segnò il passaggio dal controllo dell'esecutivo al controllo parlamentare la diversificazione produttiva il rilancio del decentramento con la sviluppo delle sedi regionali che sono oggi la grande Cenerentola di questa gente
Perché se in una testata trasversale che produce su tre reti come dire una testata ha scarso interesse politico
Molto tempo da allora è passato e che abbia del sistema delle comunicazioni è crollato il monopolio e cambiato il Paese quindi con la legge va rivista
Noi proponiamo una riflessione che vorrei essere molto chiaro e assolutamente aperta disponibile priva di assoluta per di assolute pregiudiziali né non abbiamo pregiudiziali sui percorsi tecnici legislativi e organizzativi da individuare
Quello che a noi interessa impedire qualsiasi riduzione dell'autonomia professionale ecco perché avevamo inteso lo dico al Presidente Borri
Quell'ipotesi mai pare che poi ci siamo spiegati chiariti quella Filippo Timi documento noi lo vivevamo forse sbagliando ma devo dare io dove devo dare a voi la sensazione che vivono le redazioni era vissuto con un elemento di decalogo mi pare che la soluzione trovata ieri se la soluzione giusta equilibrata e faccia piazza pulita di chi voleva o se qualcuno li avesse mai voluti Codice dei canoni io avrei votato a favore di quel documento gli pare un documento equilibrato
Ecco perché io ritengo che dobbiamo partire da questo presupposto evitare qualsiasi ulteriore riduzione d'autonomia qualsiasi progetto ispirato puramente alla logica della ridistribuzione dei lotti e alla consolazione di un metodo che per noi è inaccettabile
Vuole essere chiaro su questo punto il sindacato dei giornalisti questo è il punto di dissenso tra noi ed altri
Noi critichiamo radicalmente un metodo fondato sul preminente valore dell'appartenenza politica su una concezione tribale delle redazioni sul concetto di proprietà delle donne e degli uomini di questa azienda
è questo metodo che produce anche la tripartizione ma la tripartizione è il sintomo di una malattia grave che va curata prima
Porre solo da questi della tripartizione senza porre la questione l'appartenenza della lottizzazione non è opera di riforma e altra opera legittima di ridistribuzione dei lotti
Attenzione legittima in politica ma non c'entra con la riforma del servizio pubblico e altro tipo di operazione e allora va svelata
Ecco perché noi chiediamo che questi siano i punti che devono essere tenuti fermi
Io vorrei che voi valutaste che il sindacato si presenta qui unitariamente in espressioni molto diverse dalla romana all'Usigrai
Alla Federazione della stampa un sindacato che però sostanzialmente unito perché questa relazione non solo mia divagazioni poetiche mai materiale nuovo valutato e riflettuto collettivamente dalla segreteria dell'Usigrai dalla Federazione
Allora questa fatto che sindacato sia unito lo dico a tutti gli interlocutori ed è unito non come pensa qualcuno tatticamente o per una sorta di tregua bellica e unito progressivamente sui valori di fondo dalla professione
Credo che anche gli interlocutori con molta serenità dovranno abituarsi al dato nuovo del sindacato dei giornalisti che finirà per creare dispiaceri in ogni famiglia della politica e anche del sindacato
Alla fine però credetemi gioverà a tutti gli interlocutori a cominciare dalle forze politiche sindacato forte unito e scomodo per tutti e tutti devono abituarsi
Certo la divisione ha consentito a tutti di ballare precedente o a maggioranza e opposizione oggi questa questa fase si è chiusa quindi già prendere atto che c'è una proposta unitaria con la quale confrontarsi dire si può dire
Beh ma sapete perché la nostra proposta finirà per creare imbarazzi a tutti perché noi non intendiamo essere schiacciati nella doppia forbice da una parte la restaurazione di chi in modo aperto OPA o strisciante dice la RAI è un'agenzia governativa ma dall'altra che lo vogliamo credere neanche la logica della conservazione di chi dice questo è il migliore dei mondi possibili questo mondo non va toccato noi non vogliamo cadere nella forbice tra restaurazione e conservazione
Ecco perché poi il porre mente litigheremo con molti nel futuro del nostro percorso
Questo convegno così come abbiamo fatto sul gruppo Monti sul gruppo Repubblica Mondadori nei giorni scorsi cerca semplicemente che l'obiettivo di rimettere in movimento un trenino vogliamo che stima
Di avviare un confronto con le istituzioni sindacati e le forze politiche offrire un luogo sereno di ragionamento e conquistare uno spazio per la contrattazione sindacale
Io lo so che rischiamo anche di essere patetici ma non importa
Io credo che sia compito del sindacato tutto lo dico ai colleghi di CGIL CISL e UIL che sono presenti in questa sala e che io saluto anche dove sono impegnati in durissime lotte erano uno sciopero nelle prossime nei prossimi giorni
Noi rivendichiamo il sindacato tutto un ruolo nella riforma della RAI non la vogliamo scrivere noi vogliamo esprimere le nostre opzioni
Introducendo in questi dibattiti valori dell'autonomia della professione e del diritto alla comuni del diritto della comunità ad essere informati
Non sono parole mie io riprendo le cose dette dal presidente della Camera del Senato a questo convegno le cose dette dal Garante Santaniello a questo convegno nelle sue relazioni le cose dette la stessa Commissione parlamentare di vigilanza
In questo dibattito mancano due punti di vista l'autonomia dei redattori il diritto della comunità ad essere informato sembra volatilizzati
Il dibattito pare essere tutto sulle ragioni proprietarie mai sul rovesciamento di questa prospettiva il nostro mestiere quello di introdurre questo elemento
Quindi noi proponiamo di avanzo la proposta di lavoro e colleghi del sindacato ma anche al consiglio degli utenti all'associazionismo proponiamo di rilanciare di allargare la funzione del terzo soggetto
Di promuovere da subito un coordinamento tra tutte le forze sindacali
Di attivare tutti i terminali attorno ad un'azienda che vive tra l'altro non dimentichiamolo grazie al canone cioè all'azionariato popolare
Ecco perché noi difendiamo il canone l'azionariato popolare perché sono elemento di giustificazione del controllo sociale non potremo avere una posizione diversa anche se qualcuno ha provato invano ad attribuirci
Questo patrimonio pubblico va gestito con il contributo collettivo respingendo qualsiasi ipotesi di privatizzazione palese o strisciante attenzione però che la privatizzazione non è solo cura delle imprese
Ma se ci fosse un'equazione la testata e di proprietà di questa è privatizzazione anche la proprietà di un partito non è proprietà pubblica è proprietà privata di fatto rischiamo di dire che siamo contro la privatizzazione e favorire una privatizzazione sotto altro se ecco perché la nostra proposta è costruire qua oggi non andremo avanti anche nel pomeriggio per chi vorrà restare perché un convegno di lavoro che quindi contiamo e andrà avanti fino alle cinque costruire un soggetto autonomo che si ponga il problema della riforma
Questo il nostro obiettivo lo dichiariamo mettere assieme delle energie per arrivare ad alcune opzioni comuni per avviare poi confronto con chi deve decidere il Parlamento non una riforma qualsiasi però ma una riforma ispirata precisi valori guida ne indico alcuni che il recupero dall'elaborazione della commissione consultiva dell'Usigrai
Io mi faccio un lavoro che ha coinvolto moltissimi colleghi da Roberto Morrione che vedo in sala e che saluto con affetto a Federico Ciano ad Angela Buttiglione
Area Bolis a colleghi di tutte le testate il giro di questi cinque anni ma che ha avuto un un ispiratore fondamentale Lucio razzi che era il segretario di questo sindacato
Ne abbiamo indicato dei valori guida e io dell'elenco rapidamente
Noi proponiamo la irrinunciabilità delle acquisizioni contenuti nella legge di riforma quelle che ho indicato prima la non accettazione sul piano culturale di un legame tra gli esecutivi e l'azienda di servizio pubblico quando lo dichiariamo oggi non lo accettiamo strategicamente né oggi ne per domani non accettiamo un sistema neanche latamente che col cambio dei governi proceda come dire alla ridistribuzione del potere
Non ci piace il sistema francese per certi aspetti lo dichiaro oggi perché è sempre facile dichiarare dopo proprio non mi convince culturalmente questo rapporto
Ecco perché noi non siamo d'accordo
Siamo per una difesa integrale dell'autonomia degli impianti di trasmissione riteniamo su questo con la rifusione ancora maggiore
Fu posta a suo tempo non riteniamo che gli impianti di trasmissione debbano essere profeta pubblica e comunque della
Siamo per porre la questione quarto punto dell'autonomia finanziaria dell'azienda
Per svincolava definitivamente a meccanismi di contrattazione impropria che ne riducono l'autonomia anche Nicoletta lavorando sul terreno tra pubblicità
Poniamo la questione dell'autonomia di impresa aiole accenno perché Federico sarà più preciso autonomia d'impresa per me vuol dire una separazione netta tra indirizzi e gestione
Gli indirizzi spettano o all'autorità unica
Due punto sapere ne parliamo di autorità unica poi vediamo dove attuale garante è una riforma della Commissione di vigilanza quello che non è possibile che incidano più poteri sulla vita dell'azienda questo ha posto più volte anche la commissione vigilanza lo chiediamo una semplificazione dei controlli sull'azienda di servizio pubblico
Per arrivare ad una turca un'autorità unica che detti diritti e doveri sul sistema di comunicazione
E in ogni caso anche per la commissione di vigilanza noi siamo per una sua come dire riduzione per una modificazione del del ruolo
Eventualmente con la trasformazione similari a quelle commissioni d'inchiesta
Dove si sottrae alla contrattazione la nomina Cialona nomina secca quattro e quattro no con una come dire una trasformazione del ruolo la Commissione parlamentare di vigilanza
Per quanto riguarda i consiglio di amministrazione
Credo che qui il nodo che vada posta il nodo dei criteri di nomina del consiglio su questo terreno mentre era Federico
Ma credo che sia un problema molto delicato perché si potrebbe anche trarre i posti nella quale si dice se c'è una condizione di vigilanza che dagli indirizzi
Bisogna capire bene cosa fa il consiglio d'amministrazione quale sono su che cosa dici
Ma lo è una cosa interessa in modo particolare ci si pronuncia sulle nomine direttori di testata e di rete quali criteri di nomina in particolare per i direttori di testata
Ieri ho visto che è presente manca introdotto riprendendo la nostra popolazione in parte la questura del comitato dei garanti vorremmo capire che cosa comitato di garanti cosa fa legato alle nomine esprime un giudizio come si proceda perché vuole il nodo e e poi questo come si vanno chic come si scelgono i direttori
Ma su questo parlerà
Molto meglio di me Federico io personalmente ve lo dico dire questo la e un giudizio personale io sono per la separazione netta tre conti e l'autorità unica e compiti del Consiglio per una grande semplificazione dei poteri
Dove si assume l'abitudine che si sa chi è l'interlocutore l'interlocutore risponde a una commissione parlamentare sulla base di parametri individuati gli interlocutori sono anche licenziarlo
La mano semplificati poteri introdotto anche l'iter di licenziamento di spostamento quando parametri aziendali non vengono
Se non se ne esce fuori non può essere una non può essere un enorme un diritto di veto permanente ha consentito al Governo l'azienda
Ecco perché credo che dovremmo riflettere su questo punto io l'ho letto sul piano droghe d'azione aziendale perché pochi giorni fa si è parlato da riformare la radio ma quale occasione migliore per superare la tripartizione l'organizzazione in reti e testate
Ma allora se tutti sono d'accordo che questo modello andava superato perché al primo test concreto di governo quasi dove affrontare la questione della radio si è tornati miseramente su questo tema come uscire l'attuale meccanismo di reti e testate e allora
E allora voglio capire di che parliamo perché al primo testi laboratorio radiofonico non siamo andati oltre il quadro attuale ma io sono d'accordo che la proposta di riforma no di casa carica che scuote la testa sono d'accordo con la proposta di riforma
Però devo dire sulla radio non siamo stati in grado di uscire da un'organizzazione di reti e testate pre segnata benissimo siano in grado per la televisione io sono pronto a discutere
A me pareva molto penalità di un'agenzia unica radiofonica che servisse le diverse reti
Non sarà discusso
Ultimo punto terminato la questione l'autonomia professionale d'autonomia dei direttori
Sembra concordare tutti su questo punto
Guardate che nella vita quotidiana sta accadendo incontra sta accadendo il contrario all'anno e che facciamo continuare accodiamo a girare attorno ai problemi mi pare che l'abbia posto il presidente Borghi ripreso da altri più volte esiste un contrasto oggettivo tra la legge dieci e la super norma di contratti di lavoro la legge sulla stampa
Quando mia madre ad armonizzare questa situazione c'è un conflitto permanente allo o facciamo una patetica Guerra di comunicati dove io insulto direttore generale dietro c'hai presente il sultano medico nel sindacato e io rispondo
è una disquisizione non ha più senso lì c'è un contrasto tra le norme il nodo affrontato
E non ci può essere un direttore di testata dimezzato
Allora questa è una le questioni che non poniamo ma modificato
Perché la super norma penso anche alla alla alla ad alcune vicende a Crotone testate ha dato vita contraddizione
Noi crediamo che l'autorità unica o al consiglio di amministrazione spetti la nomina dei direttori ma compiuto questo atto il cordone ombelicale deve essere ucciso con coraggio la responsabilità politica sta nella scelta dei direttori
Una volta scelto direttore non ci può essere un'interferenza continua voglio dire il Consiglio esprime la sua opzione quando sceglie un direttore una volta che l'ho scelto attraverso i meccanismi che possiamo individuare quello è il direttore che gode pienezza di fiducia è secco direttore compie degli atti che entra in aperto contrasto con l'azienda cioè ironica e cercare il patto di fiducia l'ordinanza conseguenti
Noi invece riteniamo che direttori vadano scelti in via meccanismi abbiamo i contratti triennali con pienezza di poteri e possono essere rimossi solo in presenza di clamorosa violazione del codice dei contratti
Ma non può esserci una contrattazione permanente ecco perché riteniamo che di lettura per pienezza di poteri da determinare la linea nello scegliersi la squadra
E anche questo mi pare che non sia venuto sempre
Perché l'autonomia dei direttori ha negato l'autonomia dei redattori alle regole delle assunzioni ora in questi giorni sentiamo parlare di un piano assunzioni di cinquanta persone in Rai legato al piano della radiofonia legato alle sedi legato la testata per l'informazione sportiva
Questi assunzione domando ai consiglieri
Do la notizia tutti un piano assunzioni considerato non sa niente ad oggi
Chi le ha decise con quali criteri saranno fatti ci saranno i vincitori di una selezione ci saranno i disoccupati sono settanta i disoccupati romani chi sta procedendo a questo piano delle assunzioni dove si sta definendo
è perché lo possiamo partire ogni volta dal tetto e poi come dire nella gestione quotidiana si procede allegramente e dobbiamo tutti legarci le mani per reciprocamente alterego tre assunzioni sono ancora inquinati
Le regole delle carriere sono assolutamente ancorati o su questo non è che la Commissione vigilanza riflettesse le regole le carriere sono ancorate un meccanismo tribale che si chiama Casella Casella non si è compiuto un solo passo in avanti
Noi siamo in presenza anche di una situazione molto grave
Ormai sta venendo meno il diritto a vivere lo non lo dico così sta venendo meno il diritto a vivere nelle testate non omogenee
Le polemiche ci sono stati in questi giorni credetemi sotto hanno questo elemento
Ormai i colleghi nei corridoi dicono esplicitamente voglio andare nella testata del mio partito perché qui non mi sento garantito e tutelato
C'è una sorta di tacito accordo per il quale si sta andando la mobilità strisciante il caso di Roberto Morrione esploso ma ci sono decine esploso e mi pare che non siamo riusciti affrontarlo nelle sedi proprie come sarebbe opportuno quando si pongono dei casi che hanno una valenza professionale si nega ma ci sono decine di casi di cui non si parla più nel segno delle testate di una migrazione silenziosa dove in realtà mentre diciamo la tripartizione un male incentiviamo la formazione del nucleo Magendie
Io ve lo devo dire che c'è questo pericolo è questo rischio perché se non ve lo dice si sale un mascalzone e darei ai Consiglieri darei a coloro che fanno sindacate professione un'immagine falsa per cui un dibattito schizoide tra ciò che affermiamo e ciò che pratichiamo
Tutti compreso il sindacato io non sono uno di quelli che riceve il sindacato ha conti ai talismano sarò nessun talismano questo sindacato dei giornalisti è spaccato ma i problemi d'appartenenza quanto l'azienda
La differenza è che io ne sono con ciò che noi abbiamo dei problemi gravi di autonomia noi a cominciare dal segretario noi abbiamo dei problemi di riflessione spregiudicata perché anche noi soffriamo di una schizofrenia che predicare l'autonomia la mattina e corre in segreteria del partito la sera a contrattare l'anno
Certo che esista questa elemento di contraddizione ma non abbiamo nessun problema porrà la questione
Esista questo preme anche al nostro interno riguarderà tutti ma c'è
E però bisogna dire certe cose non è che risolviamo i problemi eliminandoli ora esorcizzare
Allora sta venendo meno il diritto a vivere anche nelle testate non omogenee
Non stiamo passando a un principio di omologazione pericolosi
La tripartizione rischia di estendersi oggi anche all'organizzazione delle sedi regionali già si torna a parlare ciascuno il suo terminale ciascuno deve avere proprio punto di riferimento non siamo d'accordissimo
Noi non siamo d'accordo
Ma sta venendo e io ve lo devo dire
Ci sono redazioni intere massacrate dalla logica delle quote
Perché vedete il consiglio ha diritto di nominare chi crede ma le redazioni sempre di più lo diceva Santerini molto bene l'altro giorno hanno diritto di cominciare ad organizzare il Fronte del rifiuto
Perché o consiglio può nominare chi gli pare
Ma se poi non è consenso delle redazioni è giusto che le relazioni dal segreti state cominci da rifiutarsi
Perché non sono pacchi postali
E hanno il diritto di fronte a situazioni professionalmente umilianti di dire no nelle forme proprie che sono le forme dell'iniziativa sindacale
Finora come dire questo non è avvenuto mi pare che incomincerà esasperante situazione molti luoghi io sono contrario la conflittualità minuto
è però bisogna che le azioni siano tali da non determinare
Ecco perché ritengo che questo meccanismo pervio non sia stato neppure scalfito
Gli attori della Rai non si sentono dimezzati e non accettano neanche con la brillante frate che seguiva ogni tanto meritato i terreni prema del potere politico ma i colleghi la carta stampata sono dimezzati dalle imprese beh allora
Cioè prema quale vuole capire scegliere se essere dimezzati del partito dalle imprese o il problema è scegliere di non accettare nei limiti del possibile compatibile il dimezzamento come valore la professione giornalistica sia nel pubblico sia nel privato
Sindacato difende l'autonomia dei giornalisti né pubblica né privata la scelta non può essere quale padrone ti piace di più
Perché francamente non ci piace alcuno
E sempre detto parlando Alice la Repubblica cambi la scelta tra De Benedetti Berlusconi cioè a metà perché non mi commuove
Non credo che il sindacato debba per mestiere organizzare cordate dico associazioni con imprenditori o con i partiti
Ecco perché a noi spetta una parte un impegno specifico a cominciare dal contratto di lavoro
Lo dico la commissione di vigilanza RAI siamo sensibilissimi la commissione lo sa a parlare d'impegno etico di tutela dei soggetti deboli abbiamo per primi abbiamo introdotto una carta dei doveri in Italia
Diciamo di più siamo disposti ad accettare delle sanzioni nella Carta dei doveri soprattutto a tutela dei soggetti deboli perché ve la presidente droga mi sconvolge ne abbia avuto molte polemiche sugli interventi di ministri che erano fissi
Io però trova porre una questione ma come mai nessuno si è alzato sulla sedia quando ci sono stati minori
Noi è un delitto commesso da noi parlo di me stesso non parlo mica di altri
Quando c'è stato un dileggio del minore un dileggio del tossico
Perché nega così come le grida sono significativa di una cultura i silenzi e le omissioni sono significativi di un'altra cultura
La nostra irritazione si determina su un comando ma non si determina se la violazione avviene nei confronti di un soggetto privo di potere
Allora siamo disposti a dialogare con la Commissione ben oltre il documento di ieri che quello che c'è indispettito non avere mai discusso prima che ci pareva che potessimo confrontarci con serietà anche su quel documento
Io credo che si debba andare oltre quelle raccomandazioni
Ma sempre capendo stiamo ragionando di come rendere non violenta al sistema delle comunicazioni o dietro questa operazione ne facciamo un altro se la se l'obiettivo come credo eh come rendere civile non violento sistema delle comunicazioni almeno nel servizio pubblico ne siamo prontissimi anche domani mattina
A trovarci a sederci a a scrivere
Io credo alle carte prodotte che poi possono anche avere un elemento di sanzione
Se questo è non c'è alcuna disponibilità da parte nostra
Siamo stati i primi a parlare di una carta dei doveri
Riteniamo equilibrato il documento votato ieri lo dico al Presidente
Io mi domando una sola cosa
Ma non era possibile un coinvolgimento dei direttori del sindacato nella fase di costruzione di un documento se l'obiettivo è una sviluppo di civiltà e una un aumento di sensibilità nelle comunicazioni
Non sarebbe necessario aprire il confronto il dialogo proseguirono ragionare collettivamente e se no resta il sospetto che sia un'operazione non ed evitare questo ma siamo disponibili io spero che il presidente ci ci dica che c'è una disponibilità della commissione d'un confronto immediato e anche con ovviamente con il garante col quale abbiamo già più volte discusso
Vedete non lo possiamo accettare il principio degli spicchi di verità non è mai stato il nostro
L'abbiamo contrastato
Perché noi siamo un po'irritati talvolta da questo dibattito sentiamo dire oggi gli spicchi di verità non rappresentano la verità ne siamo d'accordo
Lo diciamo da anni
Il pluralismo rimesse all'interno di ciascun momento della produzione
Il confronto come metodo l'illustrazione delle posizioni
Servizio pubblico e dell'avere senso etimologico del servizio in cui si confrontano le diverse posizioni momento per momento senza una concezione notarile no ma con una concezione evidentemente Dialettica dell'informazione non sapere fare trenta secondi e trenta secondi
Nel complesso della programmazione
Allora la questione che noi poniamo le siamo pronti a discutere qualsiasi ipotesi di riforma ma lo voglio dire con chiarezza non a partire dal tetto
Della casa dalla base
Noi vogliamo partire dalle ragioni dell'inquinamento dal metodo di governo che per noi è prevalente sui finirà la domanda che io pongo agli interlocutori esista la disponibilità a ragionare del metodo
Esiste la convinzione che il vero nodo e sulle forme del governo dell'azienda che l'autonomia professionale
Esiste la consapevolezza che autonomia professionale responsabilità marciano assieme
Ma che il diritto alla descrizione alla critica è connaturata ad una concezione liberale di questa professione io mi domando esistono a Conte una convinzione che che cioè produrrà come dire uno dei punti fondamentali la cultura liberale è la funzione critica del giornalista
E possibile avviare un percorso di riflessione di riforma che porti alla ricerca di nuove regole che salti una priorità e l'autonomia in ogni momento tra produzione
Io lancio una proposta nel piano editoriale il consiglio la seconda proposta la prima la questo coordinamento tra tutte le forze
Nel piano editoriale il presidente Enrico Manca che saluto che vedo qua
Insieme al consiglio indicò la necessità di promuovere una compì mi pare che il termine fosse una conferenza di produzione un convegno sulla RAI benissimo io faccio una proposta
Io credo che spetti all'azienda di servizio pubblico d'intesa con il garante che vedo qui e d'intesa con la Commissione parlamentare di vigilanza sui terranno opportuno aprire finalmente l'azienda di servizio pubblico a un processo di studio e di autoanalisi avviando tutti gli strumenti di ricerca
Cioè io propongo di arrivare entro l'anno ad una conferenza di produzione preceduta da una grande attività rigorosa scientifica di studio su che cos'è oggi il servizio pubblico su quali sono le domande dell'opinione pubblica su qual è il giudizio sull'informazione sul complesso del palinsesto aziendale
Su quali sono le attese della popolazione
L'azienda ha fatto una bellissima circa sei mesi fa il Censis ci hanno consegnato una ricerca in cui gli italiani esprimo delle opzioni
E dicono anche occorre un patto di rinnovata fiducia tra l'azienda ed utenti bene ripartiamo dalla vi pare utopia propone una conferenza di produzione che coinvolga le forze sindacali sociali culturali e politiche di questo Paese ma non sulla base dei delle nostre introduzioni sulla base di una serie di materiali di supporti scientifici e di ricerca ma in grado di attivare io propongo un grande processo di studio e di ricerca su Panorama io oggi a quindici anni dalla riforma su quali sono le attese di coloro che pagano il canone su quali sono le diverse ipotesi di uscita di ricerca di una diversa organizzazione per arrivare entro la fine dell'anno un confronto pubblico
Noi procederemo lo stesso avanzeremo le proposte ma lo vogliamo fare una nostra conferenza di produzione che aveva un sapore polemico è antico
Lo vogliamo arrivare ad un confronto dove tutti dicano come dire apertamente ciò che vogliono e tono che non vogliono e poi si decida anche in quella sede
Ecco perché il sindacato dei giornalisti è pronta a partecipare voglio essere ancora più spregiudicato siamo pronti a partecipare a questo processo ma riformare la riforma siamo pronti ad accettare la sfida anche se una sfida non è l'abuso in questi termini
Siamo pronti anche a mettere in gioco certezza di casta di corporazione
Siamo pronti a correre ogni tipo di rischio d'accettare per cui è ragionamento sulle compatibilità aziendali
Sia in termini di bilancio sia in termini di organico siamo disposti a rischiare tutto se la partita è avviare un processo di riforme discussione sul contratto sulla riforma dello zero
E possibile io credo che l'alternativa sarebbe quella lo sgretolamento progressivo della conflittualità dirompente della patetica guerra dei comunicati compresi i nostri del diritto di veto permanente
Della lacerazione del tessuto aziendale e anche di una sorta di leghismo aziendale che già vedo dove ciascuno di vent'difende la sua sede la sua testata al suo comparto perdendo completamente di vista la prospettiva unitaria dell'azienda di servizi
Allora siccome so che la senatrice che sindacato dei giornalisti vuole cogestire e termino nessuno vuole cogestire niente
Ma neppure assistere alla decisione dei grandi
Il sindacato è pronto a ragionare ma subito voglio essere chiaro no chiaro non accetterà che nessuno di assegni una parte nel coro non c'è nessuno che stabilisca la parte del sindacato lo decidiamo noi
Noi non vogliamo decidere le parti degli altri nessuno si preoccupi da parte nostra ci pensiamo solo riconosciamo ci come soggetti autonomi con molta serenità
I tempi del sindacato sono i tempi l'autonomia non sembravano d'accordo con i tempi e gli altri
Ecco perché questo è il terreno che noi proponiamo di creare un clima non di conflitto ma un clima di dialogo oltre il conflitto
E proponiamo all'azienda di servizio pubblico di aprire subito la prossima settimana a trattativa ad oltranza
Cioè ne proponiamo di chiudere tutti i punti delle partenze presenti
Piano radiofonia piano Milano
Problema tecnologico andiamo a trattativa ad oltranza una settimana chiudiamo tutta la partita dalla conflittualità minuta presente questa azienda e li paghiamo tutte le energie sul confronto sul confronto sul contratto e sulla riforma della RAI
è uno scambio dichiarato io lo dico apertamente uno scambio dichiarato dobbiamo chiudere una conflittualità minuta e impegnare tutte le energie sul contratto di lavoro sulla riforma della RAI
Sul contratto per un motivo semplice nel contratto si pongono alcune questioni che riguardano i poteri dei direttori l'autonomia dei direttori la Carta dei diritti e dei doveri quindi verificheremo le intenzioni reciproche se davvero vogliamo confrontarci sui nodi di fondo della professione c'è stato lo scherzo
Ecco perché quella è l'occasione per verificare le intenzioni comuni
Questo è lo spirito e ho concluso con il quale noi ci muoviamo vorrei essere molto chiaro il nostro lo spirito di assoluta apertura
Di grande diffidenza ma di grande disponibilità
Noi siamo fiduciosi nel dialogo ma pronti al conflitto se fosse necessario
Io vorrei che questo fosse come dire assolutamente molto chiaro noi quando abbiamo proposto un progetto definitivo abbiamo proposto delle idee degli spunti che possono piacere o non piacere
Non chiediamo consensi chiediamo anche i dissensi il documento qua presentato non è il decalogo del sindacato sono delle idee alcune delle quali assolutamente orribili frammento da buttare via
Le vogliamo semplicemente porre in discussione
Disponibili a farsi condiziona qualsiasi interlocutore che alcune nostre proposizioni siano sbagliate
Questo è l'inizio perché il documento finale nascerà dopo questa discussione le altre discussioni con il presente con i colleghi del sindacato CGIL CISL UIL e con i comitati di redazione
Quindi questo l'avvio il documento nascerà alla fine non è questo qua queste sono suggestioni idee che noi buttiamo quello che a noi interessa che spero di essere utile almeno a comunicare questo
E se possibile sbaraccare un clima di assedio che si sente
Ricostruire le ragioni di un di un ragionamento serrato ma sereno e confrontarci sui nodi di fondo questo lo sforzo che ne vogliamo tentare di fare qui in un clima di grandissimo rispetto e di grandissima attenzione chiedendo però una cosa anche altrettanta attenzione altrettanto rispetto
Per le ragioni delle redazioni per le ragioni di coloro che vivono in questa azienda non solo dei redattori ma di tutti i lavoratori
Perché spesso l'impressione che i diritti del singolo e soprattutto il diritto della comunità ad essere informata siano forse anche nei ragionamenti in particolare il diritto d'una comunità d'essere informata un po'ormai ragionamenti strumentali un po'logori
Noi votiamo il diritto della comunità per fare altro proviamo con molta attenzione a rimettere al centro il diritto tra comunità ad essere informata grazie
Il titolo di questa riflessione
Il titolo di questa riflessione le ragioni del servizio pubblico
Punto di partenza di questa riflessione
Come dire
E il fatto che una settimana sì
E una settimana no
C'è qualche polemica che riguarda l'informazione della RAI
E tutte le volte che c'è una polemica c'è anche qualcuno che invoca i diritti violati o i doveri mancati del servizio pubblico
E tutte le volte che si parla di servizio pubblico
Si parla anche del peso determinante che i partiti hanno nella nomina dei dirigenti RAI e nella gestione dell'azienda la cosiddetta lottizzazione
E tutte le volte che si parla di lottizzazione è facile trovare chi la detesta o la condanna difficile invece e trovare chi suggerisca come evitarla
Succede l'inverso invece col servizio pubblico
è facile trovare chi lo invoca o chi lo chiama in causa difficile e trovare chi ci spiega cos'è e cosa dovrebbe essere c'è infatti chi sostiene a voce alta o a voce bassa che non esiste differenza fra l'informazione gestita dal servizio pubblico
E l'informazione gestita dalle aziende giornalistiche private e d'altra parte c'è chi sostiene che la differenza invece esiste salvo Coop poiché per spiegarla ci vuole mezz'ora
Fatte tutte queste premesse vi proponiamo una riflessione articolata in quattro domande
Prima domanda
E configurabile sul piano della credibilità culturale e professionale
Una differenza fra l'informazione del servizio pubblico e l'informazione gestita dai privati esiste cioè una differenza credibile che legittimi l'esistenza del servizio pubblico
Seconda domanda
Qualunque tipo di risposta si voglia dare al primo interrogativo è vero no che la lottizzazione partitica sia un male da contrastare sia un fatto necessariamente negativo
Terza domanda
Ammesso che la lottizzazione sia un fatto negativo cosa si può fare in termini legislativi e in termini di organizzazione aziendale
Per rendere la lottizzazione tecnicamente difficile o al limite impossibile quarta domanda ammesso che il servizio pubblico abbia legittimità culturale e professionale
Qual è la migliore organizzazione auspicabile una sola testata due testate più testate quale Commissione parlamentare di vigilanza quale consiglio di amministrazione RAI quale tipo di dirigenza aziendale
Cominciamo dalla prima domanda
L'informazione privata e pubblica il problema e la bomba atomica
Alcuni studiosi hanno osservato che dopo la scoperta della bomba atomica e cambiata la storia e pure le armi ci sono sempre state le guerre ci sono sempre state
Ma il fatto di avere in mano uno strumento così potente ha cambiato il modo di essere degli uomini sulla terra
In questi giorni che sono giorni di guerra
Norberto Bobbio la stampa uno due novantuno citando un libro di Hans Ionas intitolato il principio di responsabilità un'etica per la civiltà tecnologica ha scritto virgolette
Lo sviluppo tecnico ha spazzato via molte norme dell'etica tradizionale e ha posto l'esigenza di una nuova etica per fare qualche esempio nel campo della comunicazione nel campo della possibile ma non manipolazione del corpo umano e anche nell'uso della forza
Per quanto ci riguarda fermiamoci alla comunicazione
Questo strumento magico e potente che la radio televisione ha sovvertito le dimensioni del tempo e dello spazio
Una guerra lontana la possiamo vedere da vicino
Con il Moretti e i feriti quasi in casa nostra
Come se non esistessero più non solo i mari i monti i deserti
Ma neppure le privatissime pareti di casa
Nella simultaneità totale nella ubiquità globale sono saltati tutti i tipi di sbarramenti di muri di porte
Questo strumento di comunicazione e si strumento che veicola un messaggio ma è anche strumento che può stravolgere il rapporto fra la comunicazione come contenuto e la comunicazione come strumento che veicola il contenuto
Al punto che la comunicazione veicolo può letteralmente sostituirsi alla comunicazione contenuto il niente dato al telegiornale diventa qualcosa che si è visto in televisione
Vedere i morti straziati nel rifugio o obiettivo militare bombardato a Baghdad non è come leggere che ci sono stati morti straziati nel rifugio o nell'obiettivo militare di Baghdad il vedere il sentire fanno di una comunicazione informativa qualcosa che assomiglia molto a un rapporto interpersonale io ce l'ho se si ricollega convocare ringrazio ascoltiamo
Il vedere il sentire fanno di una comunicazione informativa qualcosa che assomiglia molto a un rapporto interpersonale voci e immagini non sono veicoli neutri sono fattori di coinvolgimento emotivo
Fanno nello stesso tempo notizia
Comunicazione rapporto interpersonale
Se è vero che il mezzo radiotelevisivo può influire tanto sul modo di pensare di comportarsi degli uomini ne deriva che una società democratica non può disinteressarsi di questo strumento
Questo questo strumento non può essere rimesso al solo esercizio del diritto di impresa
In una società democratica il potere pubblico deve fare in modo che la sovranità dei cittadini possa decidere che fare dello strumento radio televisivo e che non sia la sovranità radiotelevisiva
A tenere in pugno i cittadini
Tocca a loro al potere al potere pubblico che in democrazia e direttamente o indirettamente emanazione della sovranità dei cittadini decidere le regole d'uso del potente strumento nell'ambito di questa esigenza si colloca in Italia la legge duecentotrentotto tre ventitré mille novecentonovanta sulla disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato nota come la legge Mammì
Con tutti i suoi limiti la legge Mammì stabilisce certe regole per l'intero sistema radiotelevisivo
Aziende private e concessionaria pubblica queste regole riguardano i limiti del diritto d'impresa
Le condizioni del messaggio pubblicitario
L'attenzione verso i minori i limiti e le condizioni delle trasmissioni elettorali c'è anche un raccordo sia pure embrionale fra sistema radiotelevisivo e rappresentanza degli utenti tutte queste regole ripetiamo
Sono a conferma della rilevanza pubblica dell'intero sistema radiotelevisivo che come abbiamo detto comprende sia l'emittenza pubblica RAI sia le emittenti private a questo punto dobbiamo chiederci quali sono le ragioni se ci sono che legittimano l'esistenza di un servizio pubblico nell'ambito del sistema radiotelevisivo generale
Non basta in fondo ci si potrebbe chiedere quel complesso di regole che fanno come abbiamo detto la rilevanza pubblica dell'intero sistema per difendere il cittadino dall'invasione del potente strumento radiotelevisivo
La nostra ipotesi di risposta eh no
La nostra ipotesi di riflessione è la seguente
Riteniamo che la società moderna
Parliamo sempre di una società democratica abbia bisogno di qualcosa di più
Riteniamo che questo qualcosa di più non si possano legittimamente chiedere ai privati lo si può chiedere solo a un emittenza pubblica
Questo qualcosa di più e un'informazione che non sia soltanto il diritto di manifestare il proprio pensiero articolo ventuno della Costituzione
Ma sia anche il dovere di fornire alla società tutte le informazioni possibili perché a sua volta la Società eserciti il suo diritto di esprimersi di comunicare di scegliere diciamolo meglio
Tutto quello che abbiamo detto finora sulla potenza dello strumento radio televisivo e sulle regole che devono disciplinarlo ha comunque un presupposto che è un presupposto dello stato di diritto
Qualunque regola si ponga all'uso dello strumento resta infatti un punto fermo tutte le emittenti radiotelevisive hanno il diritto di esprimersi come vogliono e come credono difendendo qualunque punto di vista con ciò dunque garantito il diritto di ciascuno di informare
Non necessariamente garantito invece il diritto di tutti ad essere informati
Per dare contenuto al diritto di essere informati come si diceva prima non sempre basta il diritto dei privati ad informare occorre che qualcuno si incarichi non tanto di esprimersi come vuole
Ma di servire come deve e qui nasce il servizio pubblico ci vuole qualcuno che rinunci al diritto di esprimere il suo punto di vista e assolva al dovere di farsi portavoce di tutti i punti di vista presenti nella società
Il privato non è tenuto a fare questo può anche farlo ma non ha alcun obbligo di farlo
Il privato assolve legittimamente alla sua funzione esprimendo la parte solo ciò che è pubblico può avere l'obbligo di rappresentare il tutto
Il giornalismo privato appartiene alla sfera dei diritti
Il giornalismo pubblico appartiene alla sfera dei doveri
Per essere più precisi il diritto di informare e classificabile nella categoria dei cosiddetti diritti di libertà come riunirsi
Associarsi il diritto di essere informati appartiene alla categoria dei cosiddetti diritti sociali come il diritto al lavoro all'istruzione alla salute
Certo il diritto di essere informati non può esistere senza il diritto di informare
Anzi diciamo che il secondo informare è una condizione necessaria del primo essere informati necessaria ma non sufficiente
Come la libertà di insegnare e di fare ricerca scientifica è condizione necessaria ma non sufficiente per garantire il diritto all'istruzione
Ed è per questo che in un certo momento storico nasce la scuola pubblica
La scuola cioè come servizio pubblico e chissà che oggi l'informazione radiotelevisiva non stia occupando il posto che un tempo fu della scuola in fatto di crescita culturale
Sì solo che come Giano bifronte questo strumento e contemporaneamente capace di farci più liberi e di farci più dipendenti un problema per esempio che con la carta stampata quasi non si pone perché la carta stampata non ha i caratteri lo ripetiamo dell'invadenza totale
Dell'onnipresenza della simultaneità dell'occhio aperto e della bocca aperta ventiquattro ore su ventiquattro
Ma torniamo un attimo allo specifico del giornalismo del servizio pubblico
Sono in molti a sostenere che questo specifico non esista
Sono in molti a credere che la professione giornalistica sia una sola
E che se c'è professionalità non si possa distinguere fra il giornalismo dei privati e il giornalismo del servizio pubblico
Noi invece vi proponiamo di considerare anche l'ipotesi che il giornalismo di servizio pubblico abbia un suo specifico
In parte lo abbiamo già accennato ma è il caso di precisarlo meglio
Proviamo a dare la definizione più semplice possibile di giornalismo diciamo che il giornalista
Nel momento in cui giudica che un fatto fa notizia e nel momento in cui valutai commenta una notizia non fa che interpretare la realtà con il metro della sua cultura
E cioè mediatore fra una cultura certi fatti e i destinatari dell'informazione
La pluralità delle interpretazioni e delle mediazioni a sua volta fa il dibattito culturale di un Paese
E il dibattito culturale attraverso la stampa la radio la televisione il cinema il teatro i libri e lo strumento con cui le diverse culture influiscono sulla crescita dei cittadini e sui loro consensi
Quando l'informazione e servizio pubblico la sua funzione non è più quella di mediare fra una determinata cultura e i destinatari dell'informazione
Ma di mediare fra il dibattito culturale tutto intero e i destinatari dell'informazione
E cioè una sorta di mediazione di secondo grado
Una mediazione fra la generalità dei mediatori e il pubblico
Una mediazione che garantisca soprattutto dalle mediazioni di parte contrabbandate come mediazioni della generalità il servizio pubblico a come ideologia il dibattito certo non è un discorso facile
La mediazione di secondo grado non è un'operazione meccanica
Nessuno ha in tasca la garanzia dell'oggettività anche perché non si dibatte solo dell'esistente entrano a far parte del dibattito anche i soggetti che possono nascere e quelli che stanno morendo e pur sempre un'operazione culturale
Ci possono essere modi diversi di fare pluralità di fare sintesi
E questo può legittimare in RAI in una certa misura la pluralità delle testate deve trattarsi comunque di concorrenza fra modi diversi di fare sintesi
Non concorrenza fra parti contrapposte
Abbiamo sottolineato che pluralismo imparzialità non sono operazioni meccaniche quindi dobbiamo considerare io rilevante
Le obiezioni di chi dice che col metodo dell'imparzialità si dovrebbe rinunciare a fare per esempio
Una trasmissione se un interlocutore invitato mettiamo non accettasse di intervenire
O le obiezioni di chi dice che non si può mandare in onda un'intervista un determinato personaggio senza trasmettere contestualmente la replica di un altro personaggio ci si consenta di dire che queste sono banalità
L'imparzialità e il pluralismo che qui si rivendicano sono un dover essere non una formula sono un metodo di lavoro
Uno sforzo continuo soggetto a errori continui ma con la disponibilità a correggere continuamente gli errori allargando sempre alle indagini e all'organico sempre la dialettica dei punti di vista
E lo stesso sforzo che in una scuola pubblica fa un onesto professore di liceo
Che indipendentemente dalle proprie idee voglia a spiegare ai suoi allievi la Storia della Filosofia nel modo più onesto possibile
Questo professore sa bene che non potrà mai essere obiettivo
Ma sa anche di non avete il diritto di enunciare le proprie teorie come forse può fare un professore universitario o come certamente può fare l'insegnante di qualunque istituto privato
C'è anche chi fa osservare
Che nessuno di noi quando interpreta gli altri può fare a meno di interpretarli attraverso la propria cultura è vero e aggiungiamo anche grazie a Dio altrimenti saremmo dei computer
Ma proprio per questo abbiamo parlato di un dovere essere non di una formula meccanica
Tutti noi sappiamo che c'è certamente una differenza
Fra chi onestamente si sforza per capire il punto di vista altrui e chi onestamente si sforza per rendere credibile il proprio punto di vista questa differenza fa la diversità fra il giornalismo del servizio pubblico e il giornalismo di chiunque altro
In un convegno organizzato dalla rivista L'Espresso a Venezia il diciannove venti novembre ottantotto Eugenio Scalfari fece un lucido intervento per dire che il giornalismo e un potere e più precisamente un contropotere rispetto alle istituzioni ne deduceva che è impossibile fare giornalismo quando la proprietà e quella delle istituzioni
Secondo questa tesi non c'è spazio per una informazione credibile in quello che noi chiamiamo il servizio pubblico
Ci permettiamo di fare questa osservazione
Il giornalismo come contropotere essenziale a una società democratica
Al punto che non se ne può prescindere
Solo una società che capace ogni giorno di mettere in discussione l'esistente può veramente dirsi società democratica
Aggiungiamo solo che il giornalismo così inteso non esaurisce il bisogno di informazione della società moderna
Nell'era della radio della televisione dei satelliti dei computer
C'è bisogno anche di chi offre alla società un servizio in più
Per contribuire al diritto dei cittadini a non annegare nell'universo dell'informazione business e in questo senso anche le istituzioni hanno una responsabilità se è vero che in democrazia le istituzioni sono gli strumenti con cui una società governa se stessa diciamo pure governa l'esistente di qui il servizio pubblico
A queste due funzioni del giornalismo privato e pubblico corrispondono anche due vocazioni professionali
C'è la vocazione di chi si esprime di chi interpreta con la sua cultura e c'è la vocazione di chi si mette al servizio di chi interpreta attraverso le culture degli altri
Una società libera ha bisogno di tutte e due tipi di vocazione professionale
Anche quando parliamo di autonomia c'è differenza
Fra le due fondazioni mozioni della professione giornalistica
L'autonomia che noi rivendichiamo non è l'autonomia di esprimere il nostro punto di vista che invece e l'autonomia tipica del giornalismo privato
Noi rivendichiamo l'autonomia da qualunque interesse di parte
Cioè quel tipo di autonomia che i privati non sempre possono rivendicare
Difficilmente la testata di un'azienda privata può rivendicare il diritto a pronunciarsi contro gli interessi della sua azienda
Diverso invece il servizio pubblico
Perché il padrone del servizio pubblico non sono ripartiti
Non è il governo non è il Parlamento e lo Stato che è insieme Governo Parlamento partiti Società cittadini
Quando non è così è un abuso
Noi che non abbiamo l'autonomia di schiera abbiamo e dobbiamo rivendicare
L'autonomia da ogni condizionamento di interessi esterni
Siti
Noi che non abbiamo l'autonomia di schierarci
Abbiamo e dobbiamo rivendicare l'autonomia da ogni condizionamento di interessi esterni privati
Che non sempre hanno l'autonomia dalla loro proprietà aziendale hanno invece il diritto di rivendicare l'autonomia di esprimere qualunque posizione di Pato Noli
Abbiamo per così dire pieno diritto all'autonomia da i privati hanno pieno diritto all'autonomia di
Va detto comunque che la cultura del servizio pubblico e una cultura ancora da elaborare da approfondire
La nostra Costituzione per esempio garantisce attraverso l'articolo ventuno il diritto di informare nell'ampia categoria del diritto di esprimersi ma non garantisce il diritto di essere informati
Per lo meno non lo garantisce esplicitamente
Se vogliamo seguire i lavori in silenzio che ringrazio
Alcuni giuristi lo deducono da altre norme costituzionali ma si tratta sempre di deduzioni interpretative non accettate da tutti
La cultura del servizio pubblico in fatto di comunicazione radiotelevisiva appartiene al futuro
Probabilmente data la crescente potenza del mezzo tutti i Paesi democratici si porranno prima o poi i problemi del genere
Probabilmente noi oggi lo sentiamo più degli altri perché siamo una società come si dice disomogenea e siamo anche come si dice una democrazia bloccata
Da noi quindi è più acuta che altrove l'esigenza di uno strumento che sia al servizio di tutta la società
Terza domanda la lottizzazione
Parliamo di un argomento difficile precisiamo che si condivida nonno le osservazioni fin qui esposte una cosa deve restare ferma quando parliamo di servizio pubblico nella riflessione che qui proponiamo non intendiamo lottizzazione
Il servizio pubblico se ne condivida nonno le ragioni di esistenza non può secondo noi esseri identificato con la lottizzazione
La lottizzazione è un fenomeno degenerativo
Che assomiglia molto alle libertà feudali quando Lelli la libertà era un privilegio legato alla proprietà di un territorio e finiva dove finivano i confini di quel territorio
Oppure era un privilegio legato all'appartenenza una corporazione quindi escludeva tutti quelli che della corporazione non facevano parte la lottizzazione è un fenomeno ben strano del nostro Paese tutti la deplora no e tutti la praticano
Tutti denunciano i lotti altrui e tutti usano dignitoso riserbo verso i lotti propri ciascuno si rende conto dei pericoli della lottizzazione altrui ma si rende anche conto della doverosa necessità della lottizzazione proprio la lottizzazione riguardassi la RAI ma riguarda in Italia tutto ciò che è pubblico e anche buona parte del privato
Per chi crede nel servizio pubblico la lottizzazione è inaccettabile
Questa inaccettabilità potrebbe essere il terreno di un nuovo impegno civile
Un impegno difficile perché la lottizzazione ecco e tutt'uno con la cultura pubblica prevalente nel nostro Paese
Ci sono ragioni storiche che la spiega
Ma oggi c'è anche una crisi delle istituzioni che non ci consente più di tollerare la ad occhi chiusi
Anzitutto dobbiamo avere coscienza dell'ampiezza del fenomeno se realmente lo si vuole guardare in faccia ad affrontare e d'altra parte se non si intende affrontarlo qualunque discorso di possibili riforme della RAI torneremo fra poco sull'argomento finisce col non essere credibile
La lottizzazione non è un problema staccato dalla crisi delle istituzioni o dallo stato di blocco dei nostri equilibri politici generali
La lottizzazione non è un male in sé
è un sintomo la malattia e la democrazia bloccata
Come si fa a guarire il sintomo se non si cura la malattia chiaramente ci riferiamo al sistema politico generale
Se c'è una situazione bloccata per cui chi è al governo non rischia mai di andare all'opposizione
E chi è all'opposizione non tenta mai di andare al governo la democrazia diventa uno stagno
E quando la fissità dei ruoli fra governo e opposizione si protrae per quarant'anni può diventare di fatto più rassicurante per tutti gestire l'esistente perché l'alternativa e l'ignoto
Da cui la spartizione del potere in lotti di qui il bisogno dei partiti di tutti i partiti salvo eccezioni marginali di controllare la propria fetta di società
I partiti non riescono a fidarsi del libero esprimersi della società perché il libero esprimersi della società può far saltare l'incastro della democrazia bloccata meglio un lotto oggi che l'ignoto domani
E allora non basta nominare uno come si dice bravo a capo di una determinata istituzione occorre nominare anche come si dice uno sicuro
Partiti di governo e partiti di opposizione salvo marginali eccezioni sono portati a comportarsi in modo uguale e contrario dove non è possibile un privilegio si contratta un ghetto
Si dirà che il bravo e il sicuro possono coincidere
E che si fa male a non farli coincidere è vero ma la logica non cambia una lottizzazione buona e certo preferibile a una lottizzazione cattiva mai è sempre lottizzazione
E sempre gestione di potere in nome e per conto di alcuni non in nome e per conto della generalità
E va precisato
Che non è la nomina politica di per sé che fa la lottizzazione questo è un mito da sfatare
In tutte le democrazie occidentali spetta al potere politico decidere le nomine dei grandi vertici istituzionali
è un procedimento fisiologico in ogni democrazia
Ma nelle democrazie che funzionano una volta che la nomina e decisa
Chi è investito di una certa responsabilità da parte del potere politico
A un certo punto considera un suo diritto tagliare il cordone ombelicale e farsi istituzione al servizio di tutti
Dove non ci sono le condizioni per tagliare il cordone ombelicale c'è lottizzazione e quali sono queste condizioni certamente le condizioni sono tanti
C'è la statura culturale
Morale professionale di chi viene nominato ci sono i meccanismi di nomina ci sono i meccanismi organizzativi ma secondo noi
In Italia ce n'è prima di tutto ce ne vuole prima di tutto una fondamentale essere convinti che sblocca are la democrazia bloccata sia un traguardo essenziale
Per la piena affermazione dello stato di diritto nel nostro Paese
Stato di diritto vuol dire che lo Stato è di tutti mentre i governi sono gestiti dalle maggioranze che cambiano si alternano ritornano la riforma della RAI difficilmente potrà essere pensata fuori della volontà di arrivare prima o poi a una riforma istituzionale o se si preferisce a una riforma istituzionale elettorale
Nell'un caso e nell'altro
Sono in gioco i diritti fondamentali del cittadino è in gioco il rapporto fra società e Stato il giorno della democrazia sbloccata per forza di cose sdrammatizza era anche ogni nomina pubblica
Terza domanda una riforma
Fatta questa premessa si può discutere dei meccanismi possibili per arginare la lottizzazione in RAI
E anche noi proponiamo una serie di osservazioni per dare il nostro contributo a questo dibattito il nodo da ripensare sta in quella zona di transito
Che va dalla decisione politica all'assunzione di responsabilità da parte di chi nominato lo ripetiamo si fa istituzione al servizio di tutti
I punti chiave da riesaminare a nostro giudizio sono composizione e funzioni della Commissione parlamentare di vigilanza
Criteri di nomina del consiglio di amministrazione RAI criteri di nomina dei massimi dirigenti aziendali e dei direttori di testata organizzazione complessiva delle informazioni una sola rete due reti tre reti oggi
La Commissione parlamentare di vigilanza
Formata da più di quaranta parlamentari formula le cosiddette direttive per il servizio pubblico interviene per vigilare che le direttive siano applicate ai casi concreti e legge i membri del consiglio di amministrazione della RAI
Non è più impossibile che uno stesso organo faccia tutte queste cose bisogna decidere o la Commissione parlamentare dalle direttive e altri vigilano sulla loro applicazione
O la Commissione si limita a vigilare e non dà direttive
Del resto non potrebbe bastare la legge a indicare la direttiva del pluralismo e della imparzialità
Altro punto nodale
Se ha il compito di vigilare sulla RAI la commissione parlamentare non può a vere anche il compito di nominare il consiglio di amministrazione della RAI
Terzo nodo
Bisogna trovare un raccordo fra la Commissione parlamentare di vigilanza il garante se è vero che si è costruito un unico sistema radiotelevisivo dobbiamo arrivare anche all'unicità dell'organo di garanzia o comunque all'unicità della funzione di garanzia rispetto all'intero sistema
Altro problema
La Commissione parlamentare di vigilanza deve avere una sua identità
Se è formata da più di quaranta parlamentari non può che essere la riproduzione proporzionale di tutte le rappresentanze partitiche del Parlamento
è un parlamentino in sedicesimo
Può andare bene per approvare una legge non può andar bene per svolgere una funzione di vigilanza nell'interesse dello Stato e della comunità
Si potrebbe pensare è già stato detto come punto di riferimento alla Commissione di vigilanza sui servizi segreti
Che è composta da quattro deputati e quattro senatori tutti nominati direttamente dai due presidenti delle Camere
E una commissione che pur avendo come il giusto i suoi equilibri politici interni ha però una propria identità non è un semplice organo di rappresentanza proporzionale dei gruppi presenti in Parlamento
Veniamo al consiglio di amministrazione della RAI
E assurdo
Che oggi
I consiglieri di amministrazione siano tutti rigorosamente siglati dici
Pc o PDS PSI PS di Pierre Ray PLI
Persino le stanze dei consiglieri di amministrazione al settimo e ottavo piano di viale Mazzini sono raggruppate per gruppi omogenei di partito
Come un parlamentino con i suoi micro gruppi parlamentari occorre inventare un meccanismo per cui anche il consiglio di amministrazione della RAI abbia una sua identità di organo autonomo
Si può discutere se debbono essere di nomina parlamentare ma tre punti dovrebbero essere tenuti fermi
A
Trovare un criterio che renda molto elevata la soglia di cultura e di esperienza delle persone designate
Be
Trovare un meccanismo per cui l'eventuale designazione politica non determini automaticamente un rapporto di rappresentanza di partito
Ci
Garantire il più possibile l'autonomia di decisione dei singoli consiglieri
Si potrebbe per esempio studiare l'ipotesi di nominare consiglieri a tempo pieno
Queste tre indicazioni fanno venire in mente i meccanismi di nomina della corte costituzionale
E fatte ovviamente le debite proporzioni si potrebbe studiare proprio i criteri con cui vengono nominati giudici costituzionali per trarne utili indicazioni
Veniamo ora alla nomina dei direttori di testata
Oggi alla Rai per fare un direttore di testata bastano tre quattro consiglieri
Anche meno in un consiglio di amministrazione formato da quindici consiglieri
L'iter è semplicissimo facciamo l'ipotesi che quattro consiglieri del gruppo a
Vogliono come direttore per la testata il dottor Bianchi
E quattro consiglieri del Gruppo B
Vogliono per la testata B il dottor Neri
Lei dottor Bianchi ne è il dottor Neri godono della fiducia della maggioranza dei consiglieri
Ma secondo le buone regole della lottizzazione il gruppo ha dice al gruppo beat
Noi votiamo il vostro se voi votate il nostro e così sia il dottor Bianchi che il dottor Neri ottengono la maggioranza del consiglio di amministrazione pur godendo ciascuno della fiducia di soli quattro consiglieri su quindici
Occorre studiare un diverso meccanismo di nomina dei direttori
Per cui chi viene designato ed eletto sia effettivamente persona che goda della fiducia di una maggioranza reale del consiglio d'amministrazione
Non solo
Ma anche un meccanismo per il critico per cui chiunque sia designato abbia comunque una soglia elevata di credibilità culturale e di esperienza professionale nessuno dovrebbe poter essere designato ed eletto a scatola chiusa
A scatola chiusa come avviene oggi grazie a questo meccanismo secondo cui io voto a scatola chiusa il tuo e tu voti a scatola chiusa il mio come fare
Si possono pensare diversi tipi di procedura a titolo di contributo a questo dibattito indichiamo un ipotesi di proposta
Si potrebbe per esempio
Creare prima una rosa di nomi in modo che il consiglio di amministrazione sia vincolato a votare all'interno di quella rosa
Si tratterebbe di studiare un tipo di organo di comitato di Commissione al di sopra delle parti
Che sia competente a formulare soltanto una rosa di persone che abbiano una duplice caratteristica a indiscussa credibilità culturale ed esperienza professionale
Be una personalità che pur avendo come è ovvio le sue idee le sue frequentazioni non sia comunque un'emanazione diretta di partito di sindacato di associazione di lobby
Fatta questa rosa
Fatta questa rosa il consiglio di amministrazione deciderà e comunque decida farà sempre una scelta fra candidati che sono al di sopra di una certa soglia culturale professionale umana
Ultimo punto la tripartizione
A questo punto l'ultimo interrogativo tre testate due testate una sola testa
Questo interrogativo e legato a un'altra domanda
Vogliamo un servizio pubblico fondato su quello che abbiamo definito uno sforzo di completezza pluralismo imparzialità per intenderci modello BBC
O vogliamo servizio pubblico fondato sulla completa autonomia delle testate per intenderci senza differenze sostanziali rispetto alle testate dei privati
Sciolto questo interrogativo prima sciolto questo interrogativo si possono fare diverse ipotesi a
Più testate libere ciascuna di decidere una sua linea politico editoriale modi e modello odierno
Bei
Più di tre Stati e vincolate ciascuna al pluralismo interno e quindi differenziate fra loro solo per la tipologia tecnico professionale oppure per la diversa fascia oraria di trasmissioni si può pensare a Trento è stato anche a due testate
Sci un'unica testata articolata in diverse edizioni su diverse reti con un'impostazione dichiaratamente pluralista aperta dialettica
C'è da aggiungere che i poteri del direttore generale dipendono poi dal tipo di scelta risposte rispetto all'ipotesi a b c queste alcune delle ipotesi possibili
Ma non abbiamo difficoltà di che assenso discutere di queste ipotesi solo se si affrontano contestualmente i nodi della lottizzazione cioè Commissione parlamentare consiglio di amministrazione Rai nomina dei direttori
Se invece non si intendono affrontare i nodi della lottizzazione ogni dibattito sulla unicità o molteplicità delle testate per quanto ci riguarda deve considerarsi irrilevante fuori da questo presupposto infatti ogni dibattito riguarderebbe solo il modo di modificare i rapporti di forza e di potere
All'interno dell'attuale meccanismo di occupazione del servizio pubblico da parte dei partiti politici
Per quanto ci riguarda non siamo interessati a questo tipo di dibattito
Ma non vogliamo essere pessimisti
I partiti che oggi accusiamo di lottizzare la RAI sono in fondo gli stessi partiti che quarant'anni fa fondarono la Repubblica e fecero la costituzione
Sono gli stessi partiti che dovranno fare la riforma istituzionale che dovranno governare il travaglio che prima o poi dovrà portarci fuori da questa crisi di separazione fra società è stato sappiamo che i partiti veramente democratici non hanno interesse a mantenere privilegi perché quando ci sono i privilegi c'è una democrazia malata
E la democrazia malata alla lunga e un danno per tutti compresi i partiti
Nel momento in cui viviamo una difficile ma interessante stagione politica di transizione
I partiti tutti i partiti non hanno interesse a gestire privilegi hanno interesse a mettere in gioco ciascuno i valori della propria storia
Devono riconoscere che la democrazia da essi fondata non ha più bisogno di protezioni di tutele dei tutori ha in sé la forza di vivere libera nell'interesse di tutti
I partiti possono fidarsi della società
Il servizio pubblico deve essere restituito alla società deve essere un'istituzione al servizio di tutti i cittadini
Grazie esce gli iscritti a parlare il presidente della RAI Enrico Manca
Professor Santaniello mutevole Bornigia
Non si sente
La parola al presidente della RAI Enrico Manca
Tu
Ecco dopo il presidente manca professor Santaniello l'onorevole Morri onorevoli Veltroni infine sono iscritte Beppe il suo ex pilorico qua quattro sei
Qua
Qui
Alla
Allora
Voglio la
Vicine
Volete discutere accumula
Dobbiamo aspettare Grassi
Ma innanzitutto mi pare di Grande interesse
Questa iniziativa
Io raccolgo subito
L'appello
Che ho sentito entrando in questa sala a un confronto più serrato e più ravvicinato anzi
Quindi con un raccordo perché io stesso nel preparazione di questo intervento
Haendel sintesi poi data ai giornali avevo detto di vorrei rivolgere un appello al sindacato per questo confronto sono entrato sentito Giulietti mi diceva rivolgiamo questo appello non voglio come dire
E rubare una idea una proposta la cosa importante e che questo confronto ci sia e e già questa è un'occasione
Importante
Ma io entrano anche nel vivo di alcune questioni che hanno formato oggetto della la relazione di base del convegno
Facendolo precedere
Da qualche riflessioni più generale
A proposito di un tema che poi mi pare
Un po'la stella polare di tutti i ragionamenti di tutte le polemiche di tutti i confronti di tutte le accuse e delle controaccuse
E che è stata anche
Ricordata in modo molto autorevoli visto da dichiarazioni interviste dal garante del editoria professor Santaniello dal presidente del Senato dal presidente della Camera accentrata sul problema dell'autonomia
Dei giornalisti penso anch'io che l'autonomia dei giornalisti
Radicata è garantita in un quadro di diritti e in un quadro di dove ieri costituisca il punto essenziale
Il perno da cui partire
Per affrontare i problemi che abbiamo dinnanzi per affrontare le prospettive
Del mondo dell'informazione ed anche per affrontare gli elementi di crisi della informazione e questo vale sia sul versante della carta stampata sia sul versante del servizio pubblico
A radio televisivo
Un'autonomia che naturalmente per essere tanto
Deve essere un'autonomia in rapporto a tutti i possibili fattori di condizionamento
E dunque d'autonomia ieri avrei detto dalle ideologie oggi che viviamo nell'epoca della fine delle ideologie
Direi un'autonomia dalla cultura politica militante
Dai partiti dai gruppi e dai potentati economici
Penso che una concezione così fatta dell'autonomia si coniughi bene con la valorizzazione della professionalità
Con la ricerca della completezza e della imparzialità uso non a caso i termini di completezza ed imparzialità piuttosto che il termine di oggettività
Perché questo dell'oggettività fa piuttosto pensare ad un giornalista a sei Chicco senza idee
Senza appassioni io convincimenti proprio insomma un giornalista sterilizzato e notarile e questo non ci piace
Quel che conta però e che idee passioni convincimenti siano filtrati e per così dire governare proprio dalla autonomia e dalla professionalità autonomia e di impegno professionalità e l'impegno non solo non si escludono ma penso anzi che si alimentino vicendevolmente
Però questo è un punto importante come dire non è una giaculatoria rituale
Io penso che l'autonomia non debba essere scambiata come talvolta avviene in una sorta di rivendicazione corporativa ognuno lo spirito di casta
Collocare pregiudizialmente l'operato di ogni singolo giornalista sul versante del giusto e della verità
L'autonomia può essere vulnerata non solo dall'esterno
Dagli editori dai gruppi economici proprietari
Dalle forze politiche erano da quanti altri vogliamo aggiungere a questo elenco ma può essere vulnerata anche dal comportamento degli stessi giornalisti
L'autonomia è dunque un obiettivo ovvero un astratto
è un obiettivo concreto
Da conquistare e da verificare costantemente da preservare sia dalle ingerenze dalle pressioni e dai condizionamenti esterni sia dai possibili attacchi all'autonomia professionale
Portati a compimento con il loro comportamento dagli stessi giornalisti
Non si può infatti rivendicare l'autonomia
E al contempo comportarsi in modo da comprometterla
è una contraddizione che ricorda lo ricordava ce l'hanno
La denuncia contro la lottizzazione ed è una sorta di denuncia costante quotidiana e generalizzata
Da parte di chi la impone e la esercita e anche da parte di chi la utilizza N il beneficiario
Colpisce il fatto che quando si parla di autonomia resti in ombra
Resta in ombra consentitemi di dirlo anche proprio nel dibattito all'interno dello stesso sindacato dei giornalisti
O comunque non mi pare che emerga
Con le sufficiente evidenza chissà
Specificatamente italiano della proprietà industriale della stragrande maggioranza della stampa Italia
E questa è una realtà cari amici che determina forme di condizionamento e di limitazione dell'autonomia del giornalista
è possibile che siano forme più indiretti come dire più raffinate che ma non per questo meno incidenti di quelli esercitati dalle forze politiche sulle servizio pubblico
Che proprio a questo riguardo è costantemente al centro dell'attenzione della polemica anche da parte di coloro i quali
E poi dovrebbero fare i conti con un loro problema di autonomia rispetto ai gruppi
Per i dati
Ai gruppi e i potentati economici
Lo ha detto ieri parlando con dei giornalisti dopo la
La la riunione della Commissione parlamentare sia chiaro
Io non voglio portare un attacco alla carta stampata e gruppi privati dico che loro fanno i gruppi privati fanno il loro mestiere credo molto diciamo il rapporto dialettico pubblico-privato quindi
Non c'è nessuno avevo statalismo sono molto rispettoso dei gruppi di gruppi privati e però però
Non è possibile che essi ICI ci sia l'indice soltanto nei confronti del servizio pubblico e si dimentichi cosa c'è dall'altra parte
Io non lo so può esservi alcuni di voi non c'era l'accordo non siano d'accordo tuttavia
Riprendo
La Francia
Cosa c'entrano ventenni fa bene ad attaccare che c'entra il tu fai in USA proprio manca allora il il mondo dell'impresa privata in molti giornali il mondo dell'impresa privata invento i giornali e spesso descritto secondo modelli a geografici e con l'immagine di Roma positivi che talvolta poco da invidiare
Alla letteratura sovietica degli era un socialista
Ogni giorno la stampa ci offre ricostruzioni
Dietrologie pettegolezzi dal mondo politico va ben poco emerge delle guerre tra i gruppi economici delle imboscate ottenne intese finanziarie sotto banco fra i gruppi economici
E soprattutto nel momento in cui certi interessi sono toccati o minacciati la carta stampata fa quadrato si tratti del referendum sul nucleare io penso che difficilmente percorrendo il nucleare sarebbe andato com'è andato se non vi fosse stata l'opera di informazione del servizio pubblico se vado a controllare
Qualora l'atteggiamento in generale di tutta la grande stampa italiana in quei giorni
O vogliamo andare a rivedere l'atteggiamento della stampa italiana quando c'era il dibattito sui limiti di velocità sulle autostrade o andiamo a vedere in questi giorni qual è stato l'atteggiamento di molti organi di stampa a proposito della tassazione sugli utili di borsa
E tutto ciò tutto questo non emerge sufficientemente nel dibattito sull'autonomia del giornalista soltanto a riguardo del servizio pubblico e questa tematica non viene fuori
Tutto ciò che di positivo viene attribuito spesso al privato
Tutto il malessere nazionale viene scaricato sulla parte pubblica sull'amministrazione sullo stato sui partiti non credo vi sia materia per criticare il sistema politico o l'amministrazione pubblica tutta però non si può non cogliere come questa visione unilaterale dell'atteggiamento di non tutta per fortuna ma di una parte rilevante della carta stampata sia funzionale ad interessi anche molto concreti
Non può ad esempio ad andarci per un sospetto
Quando si assiste sulla carta stampata ad una drammatizzazione dei problemi della radio
Proprio guarda caso su quei giornali i cui proprietari editori sono già presenti nella televisione e gli altri di altri giornali project però come si sa di essere presenti nella televisione
Via insomma della carta stampata
Un condizionamento pesante strutturale a cui non far riscontro in modo adeguato a mio giudizio ho detto che avrei parlato con molta franchezza una reazione sufficiente da parte dei giornalisti
Fondata proprio su quei concetti di autonomia completezza e professionalità rivendicati in modo così veemente a proposito della informazione del servizio pubblico
Questo fatto di per sé crei uno squilibrio perché alimenta la polemica sull'informazione del servizio pubblico di Baudo che agli occhi dell'opinione pubblica
Penetra l'idea che quella della RAI sia o si vorrebbe far penetrare perché in realtà poi come si vede dai sondaggi le cose stanno diversamente tuttavia l'idea che quella della RAI sia un'informazione dimezzata lottizzata tutto ciò serve a coprire la realtà
Di una informazione della carta stampata condizionato dal potere economico ed anche schierata
Politicamente
A seconda degli interessi politici ho delle idee politiche della proprietà
E cari amici anche questo investe dagli amici del sindacato anche questo investe il problema dell'autonomia dei giornalisti
E a questo proposito è singolare e questo lo dico all'interno della RAI lo dico agli amici ai colleghi della radio e della televisione che sono qui presenti
A me sembra singolare la timidezza
Con cui
L'informazione del servizio pubblico dedica la sua attenzione e a ciò che non va
Nella stampa scritta ovvero alle conseguenze quotidianamente l'intreccio ormai strettissimo e generalizzato tra stampa e potere industriale e finanzia
Dico subito che facendo questa riflessione
Facendo questa riflessione che mi pare
Come dire molto
Molto attuale come sede prescelta per farla non voglio spostare il tiro dalla dal tema I dalla dal
Dal vigile di fucileria
Voglio dire no si diceva ieri in Commissione paventano dico di bombardamento ma insomma di fucileria o di mitragliamento attorno al servizio pubblico
Mente avendo illudere il fatto che l'informazione della RAI e investita da polemiche che ne fanno un punto focale di crisi e che al di là del problema degli attacchi strumentali e degli interessi che possono mirare ad un ridimensionamento
Del servizio pubblico si ponga ormai con evidenza la questione del del logoramento dell'assetto del servizio pubblico così come è uscito dalla riforma del mille e novecento e settantacinque
Colleghi starnuti da tempo
Stiamo qua rivendicare
Paternità ma
Da tempo io ho denunciato
Ho denunciato questo logoramento coniato la formula della riforma della riforma che mi sembra oggi largamente accettate divenuta parte
Dell'attualità del dibattito politico
Penso che l'articolazione del pluralismo
Ha portato oggi ad un'ingessatura ad un irrigidimento del pluralismo stesso in caselle come ho già avuto modo di dire dai colori troppo neri
Voglio chiarire subito un punto che mi pare importante perché sennò poi già ho sentito che qua mi è stato rimproverato proprio da chi dovrebbe a mio giudizio rimproverarmi
Voglio chiarire che l'atteggiamento di chi ed io sono tra questi solleva questo problema di ingessatura di troppo impieghi coloritura della informazione nelle delle varie testate nelle varie reti lo fa con l'obiettivo di migliorare e di rafforzare il servizio pubblico diverso non è l'atteggiamento di chi fa questa critica legittimamente dal suo punto di vista ma non è il mio che punta ad uno smembramento del servizio pubblico e ad una privatizzazione del servizio pubblico
Per quanto mi riguarda resto convinto che anche nella fase che abbiamo dinanzi che cala
Per visivo misto che abbia come baricentro forte il radicato servizio pubblico
A proposito delle critiche all'informazione della RAI e fatto in questo chiarimento io stesso mi pongo tra i critici costruttivi
Voglio dire il ripetere cosa che dico spesso non lo voglio ripetere in questa sede che il mio punto di vista e che complessivamente rapportata all'informazione della RAI gli alla informazione generale presente nel nostro Paese
Personalmente giudico l'informazione della RAI informazioni pluraliste garantista una informazione in grado di dare un grande ventaglio di opinioni
Penso che sia un'informazione realizzata con grande professionalità che sia nella sostanza una informazione da portare ad esempio anche in euro leggo e sento parlare di censura
Mi chiedo di quale azienda sipari
Questa è l'azienda che alla Carta dei diritti e dei doveri che la pone all'avanguardia tra le imprese editoriali
Io ricordo che in un convegno come questo sempre promosso dall'Usigrai e dalla Federazione della stampa soltanto che non si faceva quando si faceva a villa Borghese al CNEL io stesso proposti
Questa carta quest'iniziativa fu subito raccolta dal sindacato avemmo dei processo travagliato la portandolo a compimento poi certo ci sono problemi di attuazione di Travaglio e così via comunque mettiamo la la come un punto importante che è stato che è stato acquisito la ecco che ormai non ci salva più nessuno
Nessuno può illudersi di avere in tasca l'assicurazione il lasciapassare quando meno se lo aspetta gli cade addosso la mannaia della censura
Ma quale Marina
Vorrei che si citasse un solo esempio uso no ho letto un un mondo paternità perché non voglio fare polemica ho letto una dichiarazione virgolettata
Virgolette
Quale Magliaia quale censure vorrei che si citasse un solo esempio di censure
Io credo che sarebbe una ricerca molto difficile
Perché persino il caso che tante polemiche al succitato dell'intervistato da Mussari e sulla quale la mia posizione era ed è note quindi diversa anche dalle conclusioni che ha avuto
Ebbe alla fine dimostra il contrario pure quella intervista è andata in auto
E allora vorrei dire che in generale le polemiche sull'informazione RAI scoppio non perché si sia censurato qualcosa
Ma per qualcosa che è andato in onda e che ora da una parte ora dall'altra suscitò proteste ho letto che vi sarebbero manovre dei padroni e del consiglio di amministrazione contro l'autonomia delle testate giornalistiche io qua se ci sono alcuni consiglieri di amministrazione presenti mi smentiscano
Se io ricordo bene il consiglio d'amministrazione in tutti questi anni espresse su solo provvedimenti toh di censura relativo ad un episodio avvenuto su RAI due e che riguardava un giornalista collaboratore di quella rete che si comportò in modo poco cortese con un segretario di parti
Non mi ricordo
Insomma ho l'impressione che spesso queste polemiche siano come dire degli ultimi verbali
Che però hanno la loro responsabilità in questo senso mio non vuole essere come dire una polemica fine a se stesse fa parte di quell'appello a trovare modi diversi anche nei confronti perché hanno una responsabilità è quella di Netro attizzare di drogare il problema un erotizzazione che nasce non solo dall'esterno dell'azienda e ho detto quali sono i motivi per cui c'è questa le lottizzazioni dall'e sterno attorno al servizio pubblico Karan c'è da scandalizzarsi come dire sono interessi privati in atti d'ufficio cioè la polemica
Naturale del privato contro il pubblico ma nasce anche dall'interno dell'azienda e per la quale il sindacato hanno a mio giudizio una sua parte di responsabilità operativamente l'azienda con i suoi atti alla sua ma attenzione perché su questo vi è un interesse come
Io rimango dell'avviso che l'articolazione in reti e testate quando fu definite decisa fu una grande conquista democratiche quando sento tante polemiche generiche sulla lottizzazione devo ricordare che il passaggio dal latifondo alla riforma agraria è stato un passo avanti molto importa
Poi naturalmente come tutte le riforme insomma ammesso un popolo di capelli bianchi il sistema si è irrigidita ed il discorso investe le responsabilità di tutti
La democratizzazione portata dalla riforma del settantacinque si è sviluppata di recente con le nomine del mille novecentottantasette con le quali professionisti per cultura e di idee
Nell'area della opposizione hanno assunto responsabilità di direzione dirette etiche sta bene
Questo è un caso molto italiano in qualche misura è un caso unico
Ed è un fatto che va rivendicato come dire ad una grande avanzamento democratico di questo servizio pubblico che viene così pesantemente attaccato credo che difficilmente ci siano che anzi analoghi
Quanto prima in tutta Europa non parliamo poi negli Stati Uniti d'America dove il il sistema è totalmente diverso non parliamo naturalmente di quelli che sono stati degli Enti paesi in cui questo proprio non ci voleva neanche ma raffrontiamo ci vuole grande democrazia occidentale ebbene quello italiano è un caso unico è il più avanzato in assoluto
Ma parliamo di questa azienda
Di questi gruppi dirigenti di queste responsabilità politiche
E naturalmente questo allargamento democratico doveva che deve essere gestito da tutti con una vera cultura di governo
Così invece non mi è stato sempre non lo è sempre e si è messo in moto un processo H Pina di polemiche e contrapposizioni che se
Non verranno
Militante nella loro qualità rischiano di inceppare il meccanismo
Non è la prima volta che parlo anche qua uno un coro coniato diciamo così scusate questa rivendicazioni personali da solo soltanto per pure io
Identità poiché responsabilità politica questo termine di informazione militari e naturalmente un informazione di tutto rispetto e però rischia per delle reazioni e contro le azioni che ebbe termine di portare ad antagonismi paralizzanti e quindi in definitiva ad inceppare il meccanismo
Va da sé che la militanza si può fare dall'opposizione o dal Governo da destra dal centro da sinistra e in problema del tipo e della qualità di informazione
Quando parlo di formazione militante non come dire accedo alla banalizzazione
Che viene fatta all'interno e all'esterno dell'azienda il TG uno della Democrazia Cristiana del TG due del Partito socialista il TG tre del PDS sono delle banalizzazioni perché in realtà le cose non stanno così non sono tre giornalisti e rispondono a tre partiti c'è un punto però che in qualche misura è più grande e più grande
Ed è esattamente legato a questa concezione delle informazioni militante cioè si rifanno ad una cultura politica dai confini molto netti e delimitati e da quella cultura try una ispirazione in motivazione una informazione mirata c'è un'informazione che ha già un obiettivo
E
Su questo poi si creino naturalmente molti meriti
E questo riguarda complessivamente otto per esempio si credeva insigniti dell'ascolto è chiaro quello informazioni mirata determina anche come dire una pensai di una risposta
Da parte di chi è mirato perché non c'è nulla di più evidente di più chiaro di chi sta di fronte al video per sentirsi dire le cose che lui già pensa e di cui lui già convinto quindi anche sul problema della qualità della informazione e questo è un punto sul quale bisogna lavora
Del resto l'informazione militante anche espressione di una tradizione italiana la puntura giornalistiche la storia dell'editoria italiana a differenza che in altri Paesi ne sono largamente influenzate però io mi chiedo se ha senso e quello ce l'ha nel senso che il libero mercato tutto è possibile l'esistenza di un giornale partito
Mi chiedo se all'interno del servizio pubblico
Possono esistere telegiornali e giornali radio con questa caratteristica che torno a dire non è tanto quella di un riferimento meccanico ad un partito quanto ad una determinata cultura oggi questo naturalmente non vuol dire che non si debbano essere ben riconoscibili spazi per opinioni polemiche provocazioni intelligenti ma la linea editoriale di una testata del servizio pubblico deve rispondere ad un principio deontologico e professionale
Di grande equilibrio
Anche di fronte a polemiche che hanno coinvolto recentemente il consiglio d'amministrazione dentro e fuori il consiglio ha più più volte si è trovato concorde nel dire che i giornalisti del servizio pubblico
Devono essere considerati tutt'altro che che i giornalisti dimezzati
Il problema è esattamente l'opposto è quello di essere dei giornalisti che hanno maggior potere perché hanno uno strumento così delicato come quello della radio e delle televisioni e quindi maggiori responsabilità
Basterebbe pensare a quello che è avvenuto in questi giorni sulla questione
Della guerra penso che sarebbe ieri c'è stato un un tentativo di dibattito andato un po'con difficoltà all'università
Il problema dell'informazione la guerra d'un po'di difficoltà come dire il pubblico di una parte del pubblico perché invece di discutere dell'informazione la guerra si era distinto vicini a discutere da Guerrazzi dalla guerra no e quindi naturalmente questo spaccava
Il pubblico però penso che sarebbe molto utile
Che la RAI il sindacato promuovesse proprio un ragionamento su cui primo perché ci porterebbe a delle considerazioni molto importanti sul forte mutamento che intervenuto del ruolo della televisione nel corso degli ultimi anni nel corso delle ultime settimane
Un ruolo che ormai lo fa fa la televisione una sorta di coprotagonista di grandi eventi storici non soltanto testimone ma coprotagonista di grandi eventi storici prego per esempio come quello come quello della guerra ma comunque questo è un ragionamento che mi porterebbe lontano non ci vado rapidamente alla conclusione
Voglio dire che la televisione su questi grandi eventi non ha competitori in tempo reale gli eventi raggiungono e quindi condizionato la pubblica opinione questo naturalmente porta anche ad una democratizzazione per esempio
Sul terreno internazionale prima erano soltanto le cancellerie oggi all'opinione pubblica che può decidere immediatamente dopo tre minuti che ha tenuto un grande evento un bombardamento un attacco oppure un'iniziativa di pace questo porta una democratizzazione
A livello internazionale fatta naturalmente anche a creare un problema molto delicato di equilibrio del consenso rispetto alla pubblica opinione particolarmente naturalmente nei Paesi a democrazia quindi questo è un è un dato decisivo ecco ho citato questo solo per dire che non è una già curatori divisi grande poteri della del gioco effettivamente c'è un grande potere della rispetto della televisione a cui deve corrispondere un potere una responsabilità innanzitutto degli operatori dell'informazione del servizio pubblico
Ecco da ciò trova la necessità l'obiettivo di una riforma che a mio giudizio si basa su due ragioni come dire una oggettiva la necessità di un adeguamento dell'assetto dell'azienda e della sua offerta di informazione
Del nuovo quadro di competizione interna e internazionale ed una soggettiva che discende dalla presa d'atto di un pluralismo ingessato e della necessità di trovare nuove forme di organizzazione del pluralismo io qua
Forse non ho capito bene io passaggio della relazione di Ciano vedo rischio in quello che tu hai detto nel senso che tu dici punto centrale la lottizzazione
Ho lottizzazione significa pluralismo ingessato è un po'il cane che si morde la coda tu dici e io sono anche d'accordo che questo fa parte discorsi più generale di riforma
Di grande riforma grandi riforme dello Stato e così via però attenzione non possiamo come dire attendere per affrontare questo problema che si faccia la riforma cioè perché se no effettivamente sarebbe come dire l'accettazione di principio che la lottizzazione anche perché poi insomma tu hai detto c'è non c'è un'alternanza perché chi può chi sta al governo guardare l'opposizione si sta all'opposizione
Era la tua formulazione ciò che non è il tuo pensiero ma insomma non tenta di andare al governo ma le cose non stanno così chi sta al governo naturalmente siete arrivati al ciclista all'opposizione tenta di andare al governo
Poi non ci riesce insomma quindi attenzione che se no questo rischia effettivamente proprio dal sindacato che dovrebbe essere la porta più dinamica
è di determinare una sorta di immobilismo Hill apporta delle modifiche graduali spiega riformiste se volete grado liste che invece si possono fare si possono cominciare a fare si possono cominciare a fare
Anche da oggi da e da questo punto di vista ecco io accolgo pienamente il lo faccio mio io l'avrei fatto io per primo mi sono lieto di farlo per il secondo
La la la ipotesi di una grande riflessioni anche qua si è detto
Sia ricordato è stata la prima proposta che io feci non appena arrivati in RAI in realtà non l'ho chiamata conferenza di produzione
Perché mi pare che anche dal punto di vista sindacale un'azienda poi come la RAI mi pare che sia una cosa un po'vecchia un po'pallido sindacale
Credo invece che si possa parlare di una grande iniziativa politico-culturali organizzativa promossa dalla RAI dal sindacato e da quant'altre forze dell'invito culturale del nostro Paese per un grande confronto
Per un grande confronto su questo io non posso non essere d'accordo perché la la proposta luce la feci lo stesso alcuni anni orsono son felicissimo che oggi il sindacato la riprenda
Mi auguro che riprendendo nel sindacato spinga anche quelle forze che fino ad oggi sono state chi ride in rapporto a questa mia nipote questa mia proposta anche all'interno dello stesso consiglio di amministrazione insomma spero che solleciti anche l'azienda da questo punto di vista del resto il così l'amministrazione oggi già impegnati in un adeguamento del piano editoriale colletto ancora allora non ho avuto modo di vederlo bene
Il parto della commissione parlamentare di vigilanza ieri sera ad inventare un parto interessante naturalmente attiva tutto il nostro rispetto un parto un può esilio
Alcune dichiarazioni di principio che comunque per noi cambia come dire un punto di riferimento importante per questo adeguamento per questo adeguamento delle piano editoriale
Delle proposte in campo già ce ne sono parecchi alcune sono state addirittura formulate dentro il consiglio d'amministrazione
Quello di pensare abbia una nuova articolazione del missioni editoriali delle reti e delle testate differenziandosi secondo il target di pubblico dando ad una reti ad una testata il compito di una programmazione che posso raggiungere in modo molto mirato proprio al pubblico sovranazionale disposizioni proposta qui del Amico Pellegrino
E assicurando all'interno di ciascuna rete di ciascuna testata pluralismo di posizioni politiche ideali Thuram è una proposta che la in campo sul tappeto altre se ne possono fare
Si può riflettere sull'ipotesi di una riorganizzazione che preveda non è un unico telegiornale
Che sarebbe molto riduttivo anche dello spettro d'informazione che può dare il servizio pubblico ma si può pensare ad un'unica testata con varie edizioni
E quindi naturalmente superando la tripartizione e quindi a aggredendo il suore della lottizzazione senza attendere la grande riforma si possono pensare naturalmente a ad una serie di indicazioni che a secondo del canale dell'orario di trasmissione possono essere mirate a specifici segmenti di pubblico
Si può pensare a un approfondimento più politico ad uno più popolare ad uno o più economico bene io credo che un sindacato che non voglia ritagliarsi un ruolo meramente antagonista su queste ipotesi deve cominciare a misurarsi concretamente così come concretamente va affrontata la questione della responsabilità fa direttore generale i direttori
C'è un contrasto obiettivamente fra due leggi
Ma non è detto che anche qua una riorganizzazione interna non posso come dire favorire una interpretazione più funzionale lo Bordone una proposto lo faccio soltanto a mo'di esempio più il ragionamento che si può fare un direttore editoriale che tra l'altro non sarebbe anche una novità nella stessa storia
Del servizio pubblico
Insomma pongo
Ci sono Giove ci sono già c'è molta materia diciamo su cui confrontarsi e probabilmente anche su cui cominciare ad operare un'autoriforma del servizio pubblico che prepari una riforma più complessiva
Naturalmente questo aspetto non esaurisce il cuore del problema su questo sono d'accordo
Con il diciamo il significato lo spirito di questa parte della relazione poi sulle proposte concrete naturalmente sono tutti da confrontarci e cioè che ci deve essere un nuovo assetto giuridico istituzionale
Quindi un nuovo assetto giuridico istituzionale che salvaguardi la riforma del settantacinque per quello che riguarda la presenza del Parlamento ma faccia un po'la quadratura del cerchio cioè
Mantenere Lario l'influenza del Parlamento ma sottrarre il servizio pubblico alla influenza dei partiti perché tornare indietro la riforma del settantacinque sarebbe secondo me un fatto molto grave
Cioè riportare la RAI sotto l'esecutivo mentre invece bisogna mantenere la sostanza essenziale di quella ma in pari tempo però sottrarla invece all'influenza dei partiti come naturalmente le ipotesi sono parecchie lo dicevo ieri in Commissione parlamentare vedo che autorevolmente lo stesso presidente Borghi
Per quello che riguarda la commissione parlamentare a al sposato ha spezzato una lancia in favore
Di un'idea che io stesso avevo sollevato alcuni mesi fa e quindi di trasformare la commissione parlamentare in un comitato tipo appunto quello di servizio altrove insomma che abbia quindi un compito molto per molto pregnante perché se no il rischio della commissione così come adesso tra l'altro poi con il meccanismo con il Regolamento in cui ci vuole una maggior basta la maggioranza di uno basta un'assenza per impedire la Commissione di funzionare per cui c'è un problema effettivamente del ruolo della Commissione parlamentare e quindi del Parlamento c'è un problema
C'è un problema di vedere se non sia possibile sostituire la lezione del consiglio di amministrazione fatta dalla Commissione parlamentare che è all'origine
Certamente del principio della lottizzazione anche qua ho avuto modo di dire ieri era stato travisato il mio pensiero cioè io non ho detto che la colpa di altri dati della Commissione parlamentare è il principio della nomina da parte della commissione parlamentare che determina diciamo così però nello stesso tempo bisogna vedere come si esercita la funzione del Parlamento può essere quella che dice la relazione di base ipotesi può essere quella di un comitato di garanti nominato dal Parlamento dominato dai presidenti delle Camere dal presidente Repubblica cioè dare corpo alle istituzioni e sottrarlo invece potere ai partiti perché naturalmente questo
è il punto fondamentale
Si può pensare naturalmente poi a a a a determinare criteri più imprenditoriale di gestione e allora si può pensare ad una finanziaria editoriale
Nell'ambito del veri o si può pensare anche ad uno statuto di tipo diverso come può essere quello della io come può essere quello dall'ENEL già ci sono varie ipotesi su cui si può lavorare naturalmente questa riforma
Non può che essere varata dal Parlamento e presumibilmente non certamente da un Parlamento di scorcio di legislatura però si può fare un grande lavoro preparatorio di crescita diciamo culturale
Del problema proprio in in in rapporto a quello che potrà essere un grande impegno per la prossima legislatura però ecco non mi arrenderò in tema di cominciare a lavorare
Per fare qualcosa anche da subito
Bene io vi ringrazio ho fatto ad alta voce quello che sono naturalmente delle riflessioni personali e non poteva che a essere così e il rapporto ai temi che abbiamo che abbiamo trattato
Considera però maturi i tempi per una riflessione di questa natura all'interno dell'aziende all'esterno dell'azienda
Sono questioni che ormai sono presenti io credo che con il sindacato il consiglio d'amministrazione dell'azienda debbano essere pronti e disponibili ad un confronto positivo e costruttivo
Sulla base di una comune preoccupazione per il futuro di un servizio pubblico che vogliamo sottrarre al fuoco distruttivo delle polemiche di chi ne ricerca un ridimensionamento e che invece vogliamo far crescere rafforzare l'autonomia la libertà la professionalità l'indipendenza la responsabilità l'equilibrio che il giornalista sono cari amici cardini essenziali
Per il rafforzamento e lo sviluppo del servizio pubblico che deve rimanere a mio giudizio il baricentro del sistema misto radiotelevisivo e dell'informazione nel nostro paese grazie e buon lavoro
Va
Gli ho detto che poi coniugale diciamo rigurgito
Gran
Collega convocato
Prego sicurezza verso il
Grazie Morris rammarico
Come quelli che mi sia consentito anzitutto
Esprimere il più vivo apprezzamento per il tema che forma oggetto di questo dibattito
Tema che ripropone con particolare efficacia
La prospettiva di una riforma della riforma
E che tocca un punto fondamentale che il punto di partenza credo di ogni angolo di visuale di ogni contributo al dibattito cioè il logoramento
Della formula organizzativa del mille novecentosettantacinque lo sfilacciamento di questa formula sfaldamento di questa formula in presenza di tanti e molteplici fattori
Il mio intervento si divide merita a poche riflessioni
Inerenti a qualche aspetto generale delle complesso problema
E vorrei rilevare anzitutto l'emergere periodico di questa progettualità di ristrutturazione della RAI di riordino degli assetti di una verifica delle risorse in funzione degli obiettivi
Di una scelta delle forme e delle modalità di sviluppo del servizio pubblico
Ma malgrado una ciclica riproposizione
Dal mille novecentosettantacinque in pochi del complesso problema della riforma alle attese e alle speranze non ha finora corrisposto una soluzione co.co.co. ebbe tre figli
L'attuale organizzazione rappresenta indubbiamente il portato
Di una stratificazione di normative di linee di guida interventi che si sono intrecciati e sovrapposti chiusa armonicamente tra di loro in quanto il mancato un disegno programmatico del legislatore
Di modo che non possono non rivelarsi molteplici punti disorganicità in via simmetriche
Sistema attuale di strutture di gestione e contrassegnato da una pluralità di organismi Pdci
Per cui ha una prima e sommaria distinzione potrebbe definirsi come un
Sistema policentrico e multipolare
Ma in realtà non appare dotato di un quadro adeguatamente unificante dei settori e delle competenze dei poteri e delle responsabilità
Ecco direi quello che è il punto centrale ed è il punctum dolens di questo l'indagine con di questa ricostruzione del sistema di questa linea ricostruttiva del sistema
Anzi non può non condividersi un rilievo di carattere globale formulato nella relazione al Parlamento della corte dei conti in data sei luglio mille novecentonovanta ed ultimo referto in ordine di tempo della corte dei conti
Là dove si osserva con riferimento specifico sistema dei controlli che la loro pluralità ripeto ero già in età e scarsamente funzionale
Sì che per difettosi coordinamento tra i vari organismi preposti al controllo sia per la sovrapposizione di competenze o dispersione di competenze o frammentazione di competenze all'interno dei molteplici
E nemmeno la legge di riforma del sistema radiotelevisivo pubblico e privato
La legge duecentoventitré del mille novecentonovanta e riuscita a sciogliere il nodo problematico del riassetto dell'emittenza pubblica
Infatti nel capo terzo del Titolo secondo della legge nel punto concernente le norme per le funzioni del servizio pubblico ci si aspetterebbe di trovare tutte le disposizioni riguardanti le strutture e l'ambito dei compiti spettanti alla RAI
Ma in effetti non è così
Anzi mentre il Capo secondo del Titolo secondo gli articoli da sedici a ventiquattro
Contiene con sufficiente ampiezza le linee guida inerente ai soggetti io l'attività della televisione privata
E mentre il capo primo articoli da due a quindici del medesimo titolo secondo enuncia criteri applicabili alla totalità del sistema televisivo ha visto indipendentemente dalla natura pubblica o privata dei soggetti destinatari il capo terzo del Titolo secondo per quello che riflette il versante pubblico spetta alla Buonuso enorme Spring inutile di una tangibile tu di una concreta portata innovativa
In realtà la tematica della ristrutturazione sia sembra Renata in tutti questi anni sui nomi dei poteri politico attentati
Ha risentito per tanti profili di una sottovalutazione delle esigenze di economicità funzionalità irrazionalità della gestione
Ha risentito soprattutto di fattori improprio spuri o comunque Esterni alle esigenze intrinseche della più importante industria culturale del Paese regole ha obbedito spesso per a metodi di separazione e via Rocca venti alloggi che di divisioni o di contrapposizione
Le considerazioni brevemente svolte valgono solo sottolineare quanto sia ora urgente la necessità di dare soluzione a quella tematica di ristrutturazione che per troppi anni è stata dilazionata che lascia perplesso
Mi sono ormai ragioni pressando come la corte dei motivi irrinunciabili perché venga superata la crisi d'identità del servizio pubblico Giuseppe questo trovi riesce il suo giusto assetto nel sistema
L'esigenza e ineludibile anzitutto in relazione alla fase di profonda trasformazione di tutto il contesto degli anni novanta nel cui ambito sia a livello nazionale che internazionale il ruolo dei media si caratterizza anzitutto come quello di strumenti di democrazia
Potremmo dire che questa è la realtà l'autentica ragione di essere
Dell'attività della complicazione rimasto
Un indicatore di tale concezione e il nuovo rapporto che si va instaurando tra i mezzi d'informazione questo dal punto di vista generale stampa radiotelevisione e il pubblico
Nella società attuale
Da un lato l'operatore dei mass media è chiamato a una funzione partecipativa sempre più intensa rispetto al corso degli eventi
Agli sviluppi politici e sociali sia del Paese sia della comunità internazionale
Dall'altro lato la pubblica opinione aperti in misura crescente l'esigenza di seguire i comportamenti le scelte gli orientamenti della collettività di percepirne le spinte evolutive gli obiettivi i traguardi
Da tali fattori si va delineando una relazione diversa e più naturale tra le fonti dei messaggi comunicativi e il pubblico che sta diventando portatore di un sistema di consapevolezza e di obiettiva e di una pluralità di istanze che chiedono di essere soddisfatte attraverso un sistema comunicativo rinnovato sia sul versante pubblico che in quello privato
L'articolazione della comunicazione di massa si riflette sul piano di valori costituzionali tra di loro interagenti
Come la libertà di iniziativa economica la libertà di manifestazione del pensiero il diritto dei cittadini quali elementi costitutivi deformarsi della volontà collettiva
Poi si come principio generale che la comunicazione e tanto più rispondente ai colori suddetti
Quanto più venga riconosciuto il ruolo di protagonista al cittadino dato che le informazioni chiarisce l'essenza di bene collettivo
Ciò richiede un'informazione che come risorsa indispensabile per il funzionamento della società civile sia aderente alla realtà in continuo divenire
Nella quale i termini della domanda del pubblico vanno dalla scala globale
Come nella prospettiva del televisioni senza frontiere fino a quella più minutamente locale dal filo diretto con il mondo all'informazione sulla città o sul quartiere in cui sia
Tutti i media sono radicati in un determinato contesto i tempi tipi di luogo
Ma la televisione lo è in misura particolare tanto della sua attività informative preferenziale quanto nella sua scelta di rappresentazione e interpretazione della realtà
Tra l'altro il ruolo medio logico della televisione non è chiuso in sé
Ma il non c'è necessariamente rapporti di interlocuzione e di risonanza
Con il cinema contro l'editoria libraria con il giornalismo con l'industria elettronica con i centri di tecnologia
Sì che il video appare come lo spazio ideale per costruire questa sorta di crogiuolo
O per far confluire confrontare dati citazioni e testimonianze dirette immagini dal vivo di repertorio ragionamenti emozioni analisi scientifiche ed evocazioni dell'immaginario
In questo senso si forma e si consolida oppure si trasforma secondo alle compere dell'epoca quello che è stato definito il patto comunicativo e quindi il rapporto con il pubblico
A questo patto comunicativo non può di certo estraniarsi del servizio pubblico
Ma anzi deve esserne la componente basilare con malore istituzionale
La verità è che i media hanno assunto un ruolo per cui non sono soltanto testimoni degli appelli
Ma contribuiscono dello sviluppo conoscitivo e valutativo degli eventi
Danno avessi una dimensione planetaria rinsalda no o addirittura creiamo le interdipendenze tra le genti e il confronto fra gli orientamenti di vita
E inoltre da sottolineare perché fortemente emblematico questo fatto
Come per la prima volta nella storia
Un evento così grave e inquietante come la crisi e la guerra del Golfo
Abbia fatto emergere una realtà fino a qualche tempo fa impensabile e cioè i Paesi che si fronteggiano presentano direttamente all'opinione mondiale attraverso il mezzo televisivo le proprie tesi sostengono ragioni o accuse o giustificazione
Il che significa che i mass media
Anche dei momenti più carichi di tensione e di pericoli superano le barricate fra i territori
E possono aprire un canale comunicativo tra le genti anche laddove siano in bilico come in queste circostanze le sorti di una composizione o per contro di una contrapposizione fra interessi che versano l'intera collettività tempo
Dalle considerazioni prospettate emerge che in presenza di un interesse generale delle collettività nazionali e internazionali all'informazione sociale
I media devono essere a buon diritto considerati quale espressione di un potere culturale il sociale
E l'informazione come ogni altro potere in un ordinamento democratico non può non caratterizzarsi attraverso due elementi di CD d.d. e interdipendenti
E se per rivolta al bene comune
Fondarsi sul binomio inscindibile libertà responsabilità e qui tocco molto di scorcio il tema dell'autonomia del giornalista e della professionalità
Cioè per tutti gli operatori dell'informazione diritti responsabilità
Vanno considerati gli un nesso di stretta integrazione per cui il giornalista deve esercitare la propria libertà in maniera completa ai fini del dovere di informazione
Ma nemmeno può eludere la responsabilità che nell'esercizio del proprio compito assume nei confronti dei suoi concittadini e della comunità nazionale e delle altre nazioni
Da tali considerazioni emerge l'importanza fondamentale per il sistema informativo ed in particolare per il polo pubblico di un assetto funzionale
Perché senza di esso tutto il Paese sarebbe segnato
E vorrei dire sfigurato
In tale assetto i lineamenti giusti del servizio radiotelevisivo assumono importanza primaria
Il ruolo della comunicazione radiotelevisiva è ormai totale ovviamente senza nulla togliere all'importanza fondamentale della comunicazione scritta
Ma dà comunicazione questa comunicazione deve farsi carico
Della rappresentazione dei beni e denari di un Paese di quelli delle collettività nazionale e internazionale
Deve farsi carico delle notizie e dell'analisi sui fatti
Della cronaca e della storia
A nessun altro potere spetta una così complessa congerie compiti e di responsabilità
Tale prospettiva chiama in causa necessariamente
Il ruolo sia del giornalista del servizio pubblico e anche di quello dell'emittenza privata
Tenendo presente che entrambe le figure trovano un comune denominatore
Nei principi fondamentali enunciati del primo articolo della legge duecentoventitré del mille novecentonovanta i doveri fondamentali di obiettività di imparzialità completezza dell'informazione di rifuggire da ogni elemento discriminatorio consigliere uscente
Quindi chi è un comune denominatore
Ma tenendo presente che la prima di queste figure cioè il giornalista del servizio pubblico ha caratteristiche particolari
Il riferimento alla rilevanza istituzionale del servizio e soprattutto al tipo allo spessore di doveri come è stato esattamente ricordato anche questa tutti del giornalista del servizio pubblico nei confronti della Comit
Io vorrei ricordare quanto è stato detto nel nel saggio delle Presidente della Camera proprio nel precedente incontro organizzato dalla Federazione della stampa pochi giorni or sono
In quel messaggio venne sottolineato che si tratta di definire un sistema entro il quale l'autonomia dei giornalisti
Riceva adeguata tutela in modo che possano soprattutto a dei Perez compiutamente il loro dovere ma stare certi che nessuno potrà comprendere i loro diritti
Questo è il messaggio del presidente
E vi era anche l'altro satellite Presidente del Senato
Ne riporta un brano perché mi pare così tra l'altro proprio calzante al dibattito di oggi si legge a un certo momento per questo questo periodo
Molto resta ancora da fare per consentire una piena tutela dei requisiti di professionalità
Che certo non mancano alla tradizione al patrimonio del giornalismo italiano
Rispetto ad ogni interferenza di parte soprattutto per quanto riguarda il servizio pubblico è una parte del messaggio del presidente è stato e io mi avvio alla viva Greco è stato messo a concorso
Dunque il diritto dovere di informazione Eva circondata da una serie di garanzie
E abbiano quale effetto la rimozione di ogni condizionamento stupido
Se gli anni ottanta portarono alla luce un circolo sociale caratterizzato da modificazioni strutturali e culturali ma anche da processi di consolidamento
Il ciclo sociale degli anni novanta si apre all'insegna di fenomeni nuovi ed emerge
Di trasformazioni profonde dovute all'accelerazione della storia ai suoi passaggi sempre più veloci e spesso ASS drammatici carichi di tensione
E quindi indispensabile che il servizio pubblico si dice per fattori a tarda
E consegua definitivamente quel ruolo fondamentale propulsivo che adesso sicuramente spetta il nuovo ciclo di sviluppo
Credo ricordiamo degli elicotteri secondo anzi
Regolatore
Ci sono articoli di iscriversi a parlare
Grazie
Mio non sarà un intervento
Strutturato
Quindi non sarà un intervento importante
Sarà un intervento un po'sul piano delle cose che stanno accadendo in questi giorni con mi sembra che sia tutto sommato
Più opportuno che avvenga
Mi sono un po'fischiate le orecchie direttamente o indirettamente in quanto chiamato in causa come Commissione di vigilanza e anche con riferimento a quanto abbiamo votato in Commissione vigilanza ieri questo piccolo parto come è stato definito
In realtà vorrei dire che il parto era stato è a mio giudizio esattamente come era stato
Progettato
E qui vorrei fare qualche piccola osservazione nel senso che il decalogo di cui si è parlato non è mai esistito
Eventualmente un trillo go si è trattato di tre argomenti
Fu un una bozza di documento che io predispose per entrare commissione sottoporsi all'ufficio di presidenza che appunto affrontava tre argomenti che avevamo costruito oggetto di discussione nella precedente riunione della Commissione
Con mia sorpresa mi possono poi visto sui giornali come alcune caratterizzazioni che il documento non aveva io credo che la vita dell'informazione si è un po'questa l'informazione è qualcosa di molto complesso
Grazie
Con tutta probabilità non c'è un'intenzione di falsare le cose
Prese di per sé probabilmente le cose pubblicate erano in una certa misura bene
Però si è caricato in un certo modo una vicenda che almeno nelle intenzioni dei protagonisti non voleva avere quel significato
Così come mi sono poi letto sul giornale che il segretario Giulietti
Faceva l'invito alla diserzione dal pagamento del canone mi sembra che non fosse che non corrispondesse all'intenzione e a quanto Giulietti ha comunicato ha detto Rossano diresse appunto emozionanti problema voglio dire che la comunicazione probabilmente senza colpa specifica di alcuno a queste strani
Dinari o rigagnoli
E per cui ogni tanto è anche opportuno cercare di chiarire certe situazioni allora ho detto che questo documento è una bozza di documento presentato in ufficio di presidenza devo a Parigi ho visto che stato pubblicato sui giornali
E ora c'è una fase interna di lavoro nella Commissione
Quel documento aveva affrontato tre questioni pelle Nuccio la preoccupazione per l'eccesso di divaricazioni fra le reti le testate con le conseguenze negative di questo crebbe comportato nostro giudizio
Il problema della necessità di affrontare il rapporto diretto è stato direttore dell'azienda in cui si è parlato anche oggi e il problema questo un po'più delicato
Sollevato in Commissione in modo efficace opportuno a mio giudizio l'onorevole Silvia Costa in relazione alle difficoltà di alle preoccupazioni che alcune trasmissioni a tipologia investigativa
Potevano provocare
Quando avessero affrontato senza le necessarie garanzie
Deluso di processi paralleli che ha dovuto sottoporre situazioni o persone a dei giudizi senza la necessaria garanzia per le persone e le situazioni
Per l'osservazione credo che occuparsi di queste questioni non sono sia un diritto ma se un dovere della commissione
Secondo credo che sia nell'interesse di tutti interrogarsi su questa questione
E che non si possa dire che quando qualcuno si occupa di queste questioni a necessariamente quasi automaticamente chissà quali intenzione di tipo censorio o di normalizzazione o quant'altro questo mi sembra che sia una semplificazione questa inaccettabile anche se per onestà va detto che inevitabilmente su queste questioni
Si innestano ma questo fa parte della vita di tutti i giorni anche valutazioni di parte ma anche battaglie politiche legati al contingente
E questo è in una certa misura inevitabile ma penso che occorra e alla fine secondo me questo è avvenuto sapere distinguere ciò che è contingente che fa parte di una battaglia politica di per sé legittima rispetto a quella che costituisce invece un terreno di fondo su cui è bene che le questioni resta il più possibile
Impostate e attacca
è che voglio richiamare questa impostazioni
Perché capisco benissimo accadere sollevato una questione che qualcuno ha collocato in un'area all'interno della RAI e quindi un'area politica povera sollevato una reazione e non dico che la cosa sia di per sé illegittima se è confinata nel contingente
Però voglio che ci sia la capacità anche di capire che non sempre tutto può essere legato al contingente che ci sono anche questioni di carattere più generale
E che sia anche affermato
Parallelamente alla necessità di non essere parziali nel giudizio e di riconoscere che i difetti di fondo di cui ci occupiamo rispetto al servizio pubblico parlava ai partiti un po'in tutte le direzioni
Nel senso che non esiste un certo sempre
Da particolare difficoltà in questo momento allo stesso modo però credo che debba anche essere affermato che non esiste un settore che si attende finzione esente da critiche o per cui toccare quel settore sia qualcosa di particolarmente pericoloso o inopportune
Ecco credo che queste cose devono essere dette con estrema semplicità per ricondurre le questioni al loro aspetto effettuare
Questa è stata questa modesta vicenda in definitiva della commissione di vigilanza in questo periodo
Che però ha consentito se non positivamente attraverso una certa
E in fase che la cosa ha avuto fosse al di là del merito
Comunque di intervenire su alcuni punti
Ridotti
Rispetto alle aspettative
E alle funzioni che le sono state attribuite con la legge del settantacinque
So benissimo che la Commissione di vigilanza
Per alcuni versi un residuato di una situazione che è profondamente mutata
Abbiamo il garante che Mosca c'è un altro Torriti abbiamo legge completamente nuova la Commissione di vigilanza era stata istituita quando la terribile in Italia la RAI era la televisione e quindi il rapporto era di tipo diverso
So benissimo che tutto questo è mutato e poi io ritengo che occorreva assolverei
Alla funzione alla quale la commissione di vigilanza è stato è preposta con il massimo di impegno possibile
Convinto come sono che nonostante le difficoltà di funzionamento la commissione vigilanza quanto meno rappresenta un punto fondamentale
E cioè quello che è il segno visibile della rilevanza pubblica che il nostro sistema politico istituzionale attribuisse a sistema radiotelevisivo nel nostro Paese
Credo che questo sia
Compito fondamentale per cui oggi si legittima ancora la presenza sul piano politico istituzionale della Commissione di vigilanza la quale d'altra parte Tokyo che valutazione propria circa due anni fa in una relazione al Parlamento ha indicato esplicitamente le vie
Per riformare se stessi la coesione che chiede di essere riformata che non vuole essere abbarbicata ha un potere che più formale che è reale o a prerogative che difficilmente riesce ad esplicare con efficaci
Quindi la richiesta che la commissione ha fatto di riforma consiste nel
Lei la riduzione di potere che non ritiene essere conformi alla sua natura parlamentare quindi ambiente nomina del consiglio d'amministrazione della RAI diede in gestione delle risorse
Della RAI che sono questioni che non attengono alla commissione parlamentare
Riduzione del numero dei propri membri
Poiché è giusto che la RAI non si che la commissione non sia un Parlamento in sedicesimo con la riproduzione meccanica delle divisioni politiche tra i partiti
Ma chiediamo che sia appunto un organo simile a un comitato nominato composto di pochi membri la cui nomina non sia espressione dei partiti ma sia in funzione dell'espletamento di una funzione in termini generali di rappresentanza generale
è un fosse un passaggio non risolutivo ma credo che sia un passaggio di un certo significato
E credo che quanto ai raccordi con la funzione del garante
Credo che in prospettiva
E mi ha fatto piacere constatare che anche Conso Santaniello nelle audizioni che abbiamo avuto a sostanzialmente un'impostazione analoga credo che in prospettiva si possano immaginare una funzione di controllo affidata al Garante
Organismo autonomo che può avere gli strumenti per esercitare questa funzione di interesse generale su tutto il sistema
è una funzione di indirizzo che più congeniale con la natura parlamentare affidata alla Commissione di vigilanza credo che questo in prospettiva possano essere per quanto riguarda la commissione
Una individuazione da approfondire certamente di un possibile ruolo se si vuole mantenere come io ritengo che il possesso è opportuno un certo aggancio parlamentare per quanto riguarda il servizio pubblico radiotelevisivo
Sul servizio pubblico radiotelevisivo non sta scritto da nessuna parte ci debba essere a tutti i costi
Un Paese può fare anche a meno di un servizio pubblico radiotelevisivo
Ma io credo che ci siano forti fortissime ragioni sul piano storico per ritenere che questo Paese a questo Paese sia utile se non indispensabile un servizio pubblico radiotelevisivo
Le televisioni europee sono nate sul versante pubblico e il sistema misto si è costituito innestando il privato su un tessuto pubblico con la sua cultura con una sua utilità per il Paese
Credo che la televisione commerciale avrebbe prodotto probabilmente una mentalità e una cultura diversa non so e non credo migliore di quella che oggi circola nel nostro Paese a questo proposito
Certe
Proposte
Di americanizzazione del nostro sistema
In un contesto profondamente diverso con una storia diversa senza le garanzie che altri sistemi come quello americano hanno Rispetto i diritti individuali rispetto
Al ai limiti che il sistema Ponte alle concentrazioni a una cultura diffusa che da noi non c'è su questo su questo piano ecco credo che sia un'operazione estremamente pericolosa
Immaginare cioè in sostanza
Che la settore radiotelevisivo sia il terreno
Per semplicemente un'intrapresa come un'altra
Senza renderci conto delle peculiarità ed è la storia
Della nostra società così come si è venuto sviluppando e con degli anticorpi che ha o non ha e con i difetti tira ormonale ecco credo che sia un'operazione profondamente a rischio
Ecco perché dico che storicamente ci giustifica una forte presenza di un servizio pubblico in questo Paese questo oltre alle cose che sono state dette
Dal segretario Giulietti e dalla relazione di Ciano
Quest'ultima secondo me
Ha avuto poi il merito di avere disegnato una teorica del servizio pubblico o almeno un tentativo di teorizzazioni teorizzare le ragioni del servizio pubblico la filosofia del servizio pubblico che io personalmente apprezzo moltissimo
Lo ha detto siano non si tratta di disegnare un teorema
Si tratta di individuare delle ragione per un dover essere
Si tratta di
Capire che è possibile lavorare tutti assieme lungo un per un processo
Per realizzare alcuni obiettivi
è stato detto tante volte che
L'obiettività
La completezza
Non esistono poiché
Lo sappiamo bene che nessuno è completamente ubriachi può essere assolutamente concreto
Ma la battuta che spesso qualche volta mi viene fatto di riportare anche l'onestà
In assoluto non esiste
Questo non credo che ci esime dal tentativo di essere il più possibile onesto
Così credo che non sia sufficiente negare
Per negare la doverosità o l'utilità quanto meno di una informazione di una comunicazione con i secondo i connotati del servizio pubblico sostenere che non esiste non è possibile in natura un'informazione completa
Imparziale
Io credo che sia appunto uno sforzo da realizzare perché ci sia molte possibilità ci siano spazi per fare dei passi avanti in questa direzione
Voglio dire che
La storia della RAI probabilmente
No storia che conoscerà io me lo auguro
Un'altra fase
Rispetto al
Fasi
Che finora ha vissuto io in Commissione di vigilanza
Il senatore fiori
Con quel tanto di capacità di essere un po'paradossale ma non tanto ha tessuto le lodi
Della RAI di Bernabei Cagli azienda con la sua filosofia aziendale quello è un modello di RAI nella situazione data
Poi ha anche riconosciuto
L'importanza della RAI del dopo riforma con tutto quello che ha messo in moto
I difetti che sono stati lucidamente denunciati oggi
Per quanto attiene alla lottizzazione la presenza dei partiti io credo che costituiscono la sfida in vista della realizzazione della terza fase della presenza della RAI
Una RAI Serviziopubblico
Una RAI che sia attenta alla politica diciamocelo pure ma non sa ma sia svincolata
Dal
Dai dalle vicende dei partiti e dalla presenza di
Credo che su questo è un processo Complesso non dobbiamo nasconderlo
Credo che attenga soprattutto al versante della politica
Credo che sia giusto
Porre questa questione assieme la questione delle grandi riforme istituzionali della riforma elettorale in modo particolare
Credo che sia giusto non farne una questione solo di una parte politica o di una maggioranza politica ma è una questione che attiene alla fine alle regole del gioco alle regole fondamentali della convivenza civile e che su questo piano che la questione va affrontata
Ma credo che sia anche una questione
Diffusione di una cultura di un costume che si deve diffondere e di una consapevolezza che si deve acquisire anche sul versante degli operatori all'interno della casa
Giustamente ci hanno ha detto
Che tutti si scagliano contro la lottizzazione praticando la si può anche dire anche se la responsabilità ritengo è minore che all'interno della RAI probabilmente tutti si l'avvento della lottizzazione però sono al riparo di lottizzazione
Allora è qualcosa che esige un movimento anche su fronti articolato non soltanto da una parte ma anche dall'altra parte
E al di là degli scontri apparenti e non reale che l'Usigrai che la Commissione di vigilanza hanno sembrato devo vissute in epoche recenti io devo dire
Che da quando mi occupo di queste cose ho visto dell'Usigrai una presa di coscienza di questi temi che in un passato anche abbastanza recente non avevo prima conto
E questo a mio giudizio è un segnale estremamente positivo che mi fa ritenere che le cose si stanno muovendo sono tutt'altro che se è arrivato in questo caso mi avete dato
Ma io sarò luogo
Rari
Insomma
Tanto sì grazie grazie
Grazie alla stampa invito e anche per le cose più ascolta
Rispetto alla quale credo che ciascuno di noi qui debba misurarsi non mi pare sia sicuramente occasione nessuno lo ha fatto ma la tentazione può vedere di fare il consueto discorso dopo la nostra compagnia di giro
Porta a spasso per l'Italia in una regime inclinati incomunicabilità reciproca ci sono stati imposti da Giulietti ad Asciano nelle due relazioni dei problemi rispetto ai quali ciascuno di voi si deve dichiarare perché le discussioni che facciamo abbiamo una qualche utilità e produttività
Io voglio però cominciare dicendo una cosa
è un bene che questa discussione si faccia oggi dico oggi no nel senso storico del termine ma oggi mercoledì
Non so che cosa di febbraio cioè che si faccia dopo la conclusione della riunione della commissione parlamentare di vigilanza di ieri
Che io giudico un fatto positivo
Un fatto positivo perché ha come gli ha spezzato un clima che si è determinato nei giorni nelle settimane precedenti questa riunione per responsabilità plurime
Ma un clima che ha come dire segnato il dibattito sul problema che Cecchi ci allora Giulietti sono importanti al problema dico nel ripensare la RAI dentro
Lo scenario nuovo del sistema delle comunicazioni dentro i problemi che la RAI stessa hanno segnato però di una vocazione culturale e politica per parte mia assolutamente inaccettabile
E sulla base della quale lo dico con una certa schiettezza sulla base della quale non si fa e non si farà nessuna riformare la riforma sulla compirà altri questa espressione diciamo ci sono opinioni diverse
Ma nessuna riforma della riforma si potrà fare solo una controriforma
Perché se il problema è rimuovere le anomalie esistenti nel sistema informativo
E prima secca lanciato una campagna nei confronti di determinati strumenti di informazione dalla carta stampata con aggressioni nei confronti di giornalisti di direttori di giornali
E poi si è fatto una campagna nei confronti del servizio pubblico
Che non è solo una campagna nei confronti del TG tre eroi della rete tre ma che è stata una campagna di fastidio per esempio per ciò che in altro periodo aveva fatto lo speciale TG uno su Ustica
O che prima era stato una campagna nei confronti di Biagi e cioè una sorta di cultura della rimozione delle anomalie
Delle diversità e della complessità dell'informazione se questo è su questa base non si fa nessuna riforma solo una controriforma o probabilmente non si farà neanche quello perché su questa base si porta il servizio pubblico alla sua
Al suo esauriti
All'esaurimento della sua funzione
E quindi del suo rapporto con l'opinione pubblica e con sistema istituzionale politico di questo Paese
Io dico perché non è una questione indifferenti
Se non invece spezziamo questo clima se partiamo dal riconoscimento dal puntello al quale Giulietti ha fatto riferimento o io accolgo come un fatto positivo che manca lo abbia assunto come anche lì come un puntello e cioè il fatto che non si torna indietro dalla filosofia di fondo che ha ispirato la riforma del mille novecentosettantacinque ai forme invece The ottantacinque han dato politico caratterizza politico istituzionale la rottura dell'appartenenza della Rai al governo e il passaggio al Parlamento con che cosa indicando diciamo che tu indicando che cosa indicando la necessità di spezzare
Un regime di appartenenza io non ritengo che si spezzi questo regime di appartenenza sostituendo a un partito due o tre partiti
E cioè non penso che l'attuale situazione della RAI della sua struttura organizzativa della sua architettura corrisponda pienamente
Al punto dal quale diciamo esposto partendo cioè la riforma del mio centosettantacinque sicuramente un passo in avanti credete voglio fare solo un esempio
Ma anche ha detto il fatto che siano stati nominati nell'ottantasette ma che un uomo come Angelo Guglielmi
Sia stato nominato solo nel mille novecentottantasette direttore di una rete è uno scandalo se
Perché è ovvio che c'è stata una mortificazione di professionalità determinate da una ragione d'ispirazione politica
Che cosa che un'azienda concessionaria del servizio pubblico a me con riferimento al Parlamento non esecutivo non dovrebbe fare nel suo interesse non nell'interesse diciamo astratto generale
Allora se si parte dal puntello riforma del settantacinque riferimento al Parlamento
Se si combattono le vere e proprie campagne di aggressione intimidazione e le nostalgie di Regina che hanno segnato anche la RAI ma anche ci diceva
Fate un caso solo di censura
La memoria corre rapidamente ma io vorrei parlare di una gigantesca non censura ma punizione che è peggio della censura
Perché si punisce uno due o tre come dicevo slogan sinistro di tempi passati per educare duecento
Ciò che è accaduto per esempio al TG uno
Dopo l'inchiesta sul caso CIA i due a partire dalla sostituzione del direttore del TG uno fino alla vicenda della
Rimozione sostanziale dal suo incarico del caporedattore della cronaca io la iscrivo in questo ambito i giornali scrivono nell'ambito di una fastidio nei confronti di un'informazione che è andata oltre
Raccontando ciò che d'altra parte gli ho sentito in questi giorni direi ma la RAI ha esagerato a parlare di Gladio
Su questa base ripeto si otterrà una RAI molto simile a un servizio pubblico imbrigliato ufficiale una specie di ufficio stampa di questo o di quel ministero
Altra cosa è la responsabilità dei giornalisti nell'evitare il giornalismo militante che sicuramente è una sciagura quando il giornalista si sente prima militante che giornalista sbaglia quale che sia la militanza la quale crede
Pur tuttavia è chiaro che questo lo può portare un giornalista RAI dimezzato
Un giornalista che in quanto giornalista del servizio pubblico non può parlare di Ustica non può parlare di Gladio non può ospitare dei dibattiti nei quali sulla guerra per esempio ci siano non dico una sola opinione contro perché non ci sono state molte trasmissioni quali sono state solo opinioni a favore ma lo si può sospettare confronti di idee
Nelle quali ognuno dice una cosa e l'altro dice un'altra
Oppure si è una sorta di fastidio nei confronti del fatto
Che certe trasmissioni della RAI non solo di una determinata Rete raccontano un'Italia segnata di problemi di contraddizioni di ingiustizie viene considerato una sorta di disturbo
Nei confronti della rassicurazione generale che si vorrebbe attraverso i terrestri
E questa è una responsabilità ancora maggiore quindi autonomia piena responsabilità rifiuto del giornalismo militante ma piene condizioni di libertà e di responsabilità per il giornalista del servizio pubblico sì
Anche perché c'è un'altra cosa dalla quale mi fa piacere parlare oggi
Sono passati diversi mesi non vorrei sembrare diciamo fissato
Ma è questa fissazione in questa sorta di preoccupazione costante c'è una ragione di avere queste linee
Noi stiamo parlando diversi mesi dopo l'approvazione della legge di regolamentazione del sistema radiotelevisivo
Io accendo la televisione la sera
Questo Paese sia andato dopo quindici anni una legge di sistema
Raccontato dai volti con grande enfasi qualcuno disse anche questa legge servirà a impedire a Berlusconi Dio impadronirsi di la Mondadori o di parte consistenti di esse si è visto come finì
Io accendo la televisione la sera
E vedo che oltre la RAI e oltre a Telemontecarlo fa un telegiornale dal mio punto di vista molto come dire molto professionale molto c'è un solo altro telegiornale
Cioè c'è un solo altro gruppo che fa informazione
Io ritengo che questo per il Paese sia un problema e se cioè noi avremo un sistema televisivo in cui ci sarà solo l'informazione era non serve dato che abbiamo togliamo il sette una più ragion d'essere dato che abbiamo un sistema nel quale c'è da una parte la RAI e dall'altra solo Berlusconi
Non c'entra niente sistema misto
Non è il sistema
è un duopolio e se mi si consente aggiungo anche che considero mi ha avuto modo di scambiare ieri su questo una battuta un direttore generale della RAI considero una cosa assai grave il sistema di accordi e di relazione
Dal contratto sull'automobilismo
Alla contraria all'accordo raggiunto sul calcio agli ospiti che vengono scambiati e sarei anche interessato a conoscere le condizioni contrattuali attraverso i quali ospiti girano da una trasmissione di un gruppo la commissione dell'altro
Perché sarebbe come se qui ci sono giornalisti della carta stampata scrivessero sul Corriere la sera e sulla Repubblica non è dato se si è in un regime in un regime di concorrenza ha dato che purtroppo siamo dopodiché non un sistema misto questa concorrenza almeno questa sera si sa
Io penso che questo sia un problema anche per non neanche per il tenore qua stiamo discutendo che incide anche sul tipo di riforma che noi dovremmo fare della RAI è così bello alla conclusione e al risposta facendo solo una premessa che devo fare d'obbligo io questa mattina prende a male
Ho scoperto sulla prima pagina che il partito democratico che la sinistra avrebbe deciso un'offensiva contro crème caramel
Francamente pensavo di poter riservare al mio partito delle condizioni ambizioni maggiori posso assicurare che non si è riunita nessun centro strategico per decidere
Un'offensiva nei confronti di più in carne io ho solamente ieri fatto una situazione di trenta secondi all'interno di un intervento più lungo
Nel quale ho sostenuto e sostengo al di là dei del valore della trasmissione sul quale non intendo entrare e che comunque responsabilità dell'azienda o fatto una considerazione che riguarda i politici
Io penso che i politici che vanno a crème caramel come altrove sbagliano sbagliano per loro e sbagliano per l'immagine che la politica trasmettono appesi
Però in quella occasione ha parlato di altre cose ieri e sulle quali io vorrei richiamare un attimo l'attenzione ho parlato da questa della quale ha parlato con gli angoli Giulietti e cioè i concorsi per le assunzioni in RAI
I concorsi che sono stati strappati a fatica dal sindacato dei giornalisti in primo luogo e da alcune forze che hanno sostenuto step ho parlato degli appalti io insisto
Vorrei sapere se c'è nelle strategie aziendali una riduzione è una resa trasparente alla politica degli appalti
E vorrei sapere se c'è un rapporto tra le strategie aziendali suoi risulta i risultati delle singole branche aziende
Se cioè il fatto di fare ascolto non mi si può un giorno dire che il problema della RAI vincere la guerra l'ascolto e il giorno dopo miliare questa affermazione magari sulla base di accordi fatti perché il duopolio possa galleggiare
Quanto spendono le singole reti
E che rapporto c'è tra la spesa delle singole che i risultati raggiunti
A me risulta che il Bruno spenda duecentotrentaquattro miliardi TV due duecentootto e tv trecentouno miliardi
C'è un rapporto tra questi investimenti dall'azienda che in una situazione economica difficile e i risultati che l'azienda raggiunge
Il dirigenti dell'azienda vengono giudicati sulla base dei risultati
O vengono giudicati sulla base di altri principi questa sia una domanda retorica e mi scuso se la faccio
E così vengo alla conclusioni
Ha ragione Giulietti dobbiamo tutti per lo meno io al soppalco parlo per la mia parte politica evitare di restare schiacciati in una forbice da una parte quelli che fanno finta di voler cambiare la RAI
Fanno finta di voler cambiare la RAI ma nella sostanza vogliono rimuoverne gli elementi di anomalia come è stato nella storia di questi in particolare in questo decennio a partire da quella notte tragica del settembre mille centottanta io considero essere stata una pagina nera della storia del servizio pubblico e del Paese ed e per la quale il servizio pubblico ha pagato delle conseguenze non di poco conto negli anni successo
E dall'altra parte chi invece voglia no anche in un non c'è c'è il perimetro no spacciandosi per dire e dall'altra parte coloro i quali vogliano conservare l'attuale stato di cose
Dobbiamo evitare questa chiusura della Ford la RAI ha bisogno di un cambiamento
Ne ha bisogno l'azienda e credo ne abbia bisogno anche il Paese il cambiamento si può realizzare a partire da queste condizioni politiche disse riunita reciproca di rispetto reciproco
Se dobbiamo fare i furbi ognuno a cercare di colpire
Come dire la presenza noi non abbiamo questa ambizione invece la proponiamo altri collega magari appunto di poter determinare una normalizzazione ripeto su questa base non si fa niente
E invece mettiamo i puntelli riferimento al mille novecentosettantacinque ai passaggi successivi che hanno segnato delle rotture delle micro rotture
Del vecchio criterio che in qualche modo poteva essere annoverato nell'ambito del Berlusca Robotti esisteva dentro lo zio secondo distrazione della della legge dei concorsi per le assunzioni
Terzo nomina dei direttori a tempo e con poteri dice io qui condivido le cose che sono state dette
Da da sola quarto nomina dei direttori che avvenga sulla base di pareri espressi da comitati di garanti la cui nomina sia o desidera Messia fuori dalle appartenenze politiche e cioè il direttore generale della RAI avanza delle proposte al comitato dei garanti
Sarà poi il consiglio d'amministrazione naturalmente a determinare decisioni ma le proposte devono essere avanzate di intesa tra il direttore generale il comitato dei garanti in modo tale che si possa abbagliare perché di questo vaglio vi è bisogno nessuno mi chieda di fare nomi perché non ne farò per rispetto delle persone Madia bisogno perché la storia recente dell'azienda dimostrato che sta al Volta si può essere nominati
Senatori pur non avendo tutte le caratteristiche per
E poi si vada verso la direzione di un'azienda più unitaria
Ma questa unitarietà attenzione
Perché l'unitarietà non diverse in questo da molto noti origini l'unitarietà non di per sé significa fine di una lottizzazione
Si può essere un'azienda molto unitaria ma altro che lottizzata iper lottizzata
La struttura aziendale come dire la qualità dell'azienda non dipende solamente dalla sua struttura ma dipende dalle condizioni
Politiche e istituzionali cioè di legge entro le quali l'azienda si scrive
E allora se il clima è questo cioè se il clima politico non è quello che la normalizzazione
Se i puntelli che mettiamo sono questi settantacinque concorsi poteri dei direttori
Nomine verificate dai garanti beh allora non possiamo andare verso una struttura che in un clima che corrisponda la natura del servizio pubblico ossa diversificare per ragioni editoriali
Le diverse strutture aziendali sia le testate sia le reti lo voglio ripetere qui un dato che ho citato ieri
In questa audizione del direttore generale che ho preso da una pubblicazione tra presidenza del Consiglio che dice in sostanza che una piccola distinzione si è già determinata perché nella ripartizione per generi parlo mi centottantanove
Mentre RAI tre si è già qualificate in qualche modo si è specializzata probabilmente sta qui anche una delle ragioni del suo successo
Si è specializzata come Rete della cultura e dell'informazione perché fa il ventotto per cento il suo palinsesto ventuno per cento il suo palinsesto di cultura il quarantacinque per cento di informazione
Altre reti la prima e la seconda battono sono sostanzialmente omologhe dunque lì la differenziazione deve essere definita TV uno fare quarantasei SD spettacolo TV due fa il sessantadue virgola due
Tv uno fa il ventisei di cultura TV due file quattordici tipo uno fa il ventisette di formazione di Budua per fare il ventitré mentre la Rete Uno è sempre stata io credo debba mantenere la sua caratteristica di Rete nazional-popolare si deve definire caratteristiche editoriali del Complesso dell'azienda era ma io ecco questo è il senso del mio intervento in conclusione sono qui per dire che penso sono tra coloro i quali in coerenza con le cose sono state dette pensano che si debba fare un passo in avanti che si debba rompere l'immobilismo ma che si debba rompere il clima di regime che rischia di determinare determinare una normalizzazione tra RAI lo si debba fare ricordandosi che questa è un'azienda un'azienda che deve stare nel mercato un mercato drogato come un mercato duopolistico
Lo si debba fare ricordandosi che è un'azienda particolare cioè un'azienda che produce informazioni
Io credo che nessuno si aspetti un comizio ma una riflessione ad alta voce il più possibile Breguet
E ho cominciato a fare il giornalista del mille novecentosessanta e credo che ricordare qual è stato un po'la storia della nostra professione abbia una sua importanza
Innanzitutto non esiste un buon tempo antico per la professione dei giornalisti
Negli anni cinquanta qualunque città importante di provincia si riunirono in salotto in una stanza di compensazione direttore del quotidiano locale
L'imprenditore importante che genererà anche il suo editore il capo della DC il procuratore della Repubblica il prefetto e magari il vescovo
La verità loro era la verità della stampa
C'è stato un elemento di rottura ed è stato costituito dal giorno
E anche dei quotidiani di partito
E deve fare riflettere il fatto che sia stato un editore pubblico e siano stati già e di partito in quegli anni
O voi a inseguire l'unico elemento di dubitativa cita bianche di libertà
E anche di formazione professionale perché molti grandi giornalisti sono venuti da quell'esperienza
La bocca tiranni
Da Pansa Accursio
Negli anni sessanta con il centro sinistra c'è stato un clima di liberalizzazione nella società italiana e nel giornalismo
Abbiamo avuto finalmente un giornalismo che un tono più libero
Attraverso un cammino faticoso
Ricordiamo che il Piano solo di cui tanto si parla oggi fu scoperto e denunciato più o meno nei termini attuali da due giornalisti dell'Espresso
Che i socialisti non per caso fece eleggere in Parlamento nel sessantotto Scalfari e gli altri
Ci sarebbero state le condizioni per la crescita anche in Italia tardivamente rispetto ai grandi paesi democratici di un giornalismo moderno occidentale
E invece queste condizioni non sono state sfruttate sino in fondo
Perché gli anni settanta sono stati gli anni della iper ideologizzazione
Ed è l'egemonia comunista sulla cultura pianti sulle redazioni italiane
C'era l'idea che la professione
Non avesse come valore massimo quello deontologico titolo dal tipico dalla professione
Ma più ancora un valore di strumento politico
Era il periodo in cui nascevano le associazioni dei magistrati democratici degli psichiatri democratici dei parchi dei dei genitori democratici e quant'altro dove per democratici si doveva intendere comunisti una grande anomalia della società italiana
Ce lo diceva bene diceva i partiti devono fidarsi della società civile e però l'ideologia di quel tipo pensava piuttosto alla occupazione della società civile secondo d'altronde uno schema di egemonia addirittura di origine gramsciana
Vedete un grande giudice dalla Corte suprema americana diceva i giudici non devono difendere cause devono giudicare cause e lo stesso vale per i giornalisti che non devono difendere cause ma devono raccontare le cose fa capire dire la verità innanzitutto e poi naturalmente dire il loro punto di vista loro come
Ci fu anche in quegli anni un potere assembleare
Nel quale molti individuarono tracce di intimidazione e prevaricazione verso la pensava allo stesso modo
Negli anni ottanta io credo che sia maturata nella categoria
Una coscienza professionale diverso
La coscienza che il valore della professionalità viene prima di tutto
Anche se i veleni
E decenni precedenti non sono stati evidentemente del tutto cancellate
Ecco questo una premessa ne sembrerebbe necessaria per chiarire che i problemi non si risolvono con le leggi o con i regolamenti e neanche con i contratti di lavoro anche se tutte queste cose sono evidentemente inutili e importanti
I problemi si risolvono alla radice accettando una semplice formula matematica sulla quale un po'insistito in questi giorni fino alla noia
Più autonomia professionale significa più credibilità
Significa più autorità per il giornalista
Più politicizzazione significa minore autonomia la politicizzazione la militanza politica del giornalista e inversamente proporzionale insomma alla sua autonomia e autorevolezza
Ciò vale per la carta stampata dove i giornalisti hanno il problema di conquistare una piena autonomia dagli editori
E anche dagli editori partito perché in Italia abbiamo gli editori partito nel senso che abbiamo gruppi editoriali quali tutti hanno la stessa impostazione politica nelle loro varie testate
è un problema questo che vale ancor di più
Per la RAI
Dove più che altrove
è sopravvissuto
Un clima certi settori dell'azienda
Da anni settanta per l'appunto
Io ho detto spesso in questi giorni che ciò è vero per la informazione che definita militante
Che noi avvertiamo talvolta nella RAI e che questa informazione militante l'avvertiamo più evidente più acuta nel TG tre e nella rete tre dove questo tipo di tradizione che ho descritto da anni Settanta evidentemente più radicato e presente
Per queste semplici e quasi ovvie considerazioni che non sono mie soltanto evidentemente ma sono largamente diffuse
Qualcuno dice che sono un censore o maccartista
Io credo che non sia assolutamente così credo che sia un'impostazione liberaldemocratica fare queste osservazioni
E credo che se mai un clima di intolleranza si è diffuso proprio intorno ad affermazioni di questo genere
Fatte con serenità da me fatta dal presidente dalla commissione di vigilanza allorché ha presentato una ipotesi una bozza di risoluzione che poi in sintesi è stata raccolta ieri
Veniamo all'attualità
Si parla di lottizzazione come naturale come di un grande problema
Ora io credo che se i giornalisti
Sono prima professionisti e poi i militanti politici la questione si sdrammatizza si avvii a soluzione più facilmente
Se invece la militanza politica il tasso di militanza politica è troppo alto tra i giornalisti e nell'azienda il male minore
E che la presenza di militanti politici sia almeno equilibrata e non squilibrata a vantaggio di questo o di quel partito
Io credo che la crescita della coscienza che la professione con i suoi valori viene prima sia l'unico rimedio radicale e definitivo al problema stessa
E in questo sono assolutamente d'accordo con la impostazione dato nella sua relazione lasciano
C'è un'aggressività esagerata verso la RAI questo bisogna dirlo
Un'aggressività dovuta al fatto che chi parla della RAI è spesso il concorrente dalla RAI spesso chi vuole entrare nel settore
Un'aggressività infondata
Non foss'altro per questa semplice considerazione
Che se si guardano le cose con obiettività si deve dire che forse e più pluralista la RAI della carta stampata che processa la RAI
La carta stampata appartiene al mondo delle grandi imprese
L'unica filosofia che noi vediamo dominante dalla carta stampata e quella delle grandi imprese che è una filosofia assolutamente rispettabile ma una filosofia io penso che alla RAI ci siano più filosofia
Alla RAI ho visto maltrattare e non mi dispiace tutti dirigenti politici ora l'uno ora l'altro sulla carta stampata non ho mai visto maltrattare
Un grande capitano d'impresa privata e abbiamo preso almeno sulla carta stampata essere tutti indistintamente indistintamente virtuosi belli intelligenti preoccupati del benessere generale
C'è un problema
Della riforma delle riforme
Non mi scrivo per averne Copyright ma problema c'è sono state avanzate molte idee sagge
Da ma anche questa mattina ieri da pellegrino nei giorni scorsi mi fa piacere che i socialisti sono almeno sino a questo momento quelli più attivi nell'inventare delle formule possibili di riforma dell'azienda
Io credo che
Si debba dire con assoluta tranquillità che una riforma è necessaria che questo non deve allarmare nessuno non vorrei che ci fosse una sorta di conservatorismo da parte del mio amico Veltroni su questo punto perché è sempre pieno di riserve quando parla di riforma delle riforme non vorrei che ci fosse un conservatorismo che costituisce una continuità perché purtroppo proprio in questo settore che e quello più proiettato verso il futuro dei mass media
I comunisti hanno avuto nell'ultimo decennio negli ultimi vent'anni posizioni piuttosto conservatrici che innovatrici perché hanno difeso il monopolio pubblico hanno osteggiato la televisione commerciale
In un modo che non credo che sia apprezzato dall'opinione pubblica
La quale immagina che oggi la situazione sia migliore di quella di dieci anni fa
Per una riforma dell'azienda noi ci dobbiamo porre
Dei punti di partenza semplici di buonsenso sul quale si può essere tutti d'accordo io credo
Il primo e che la RAI
è un'azienda sembra una ovvietà però alle sue conseguenze significa che la RAI e una e quindi deve essere gestita con criteri di omogeneità di coordinamento aziendale
La RAI e azienda ciò significa che deve avere al suo interno principi di governabilità tipici di tutte le aziende private o pubbliche che esse siano presento inimmaginabile che il dirigente di un'azienda
Polemizzi no brutalmente in pubblico con l'azienda stessa
Un altro principio elementare e che la riforma del settantacinque
è superata ancorché a quel tempo costituisse un grande un passo avanti
Per il fatto che allora la RAI era in condizioni di monopolio che adesso no e quindi allora la concorrenza possibile
Era Interna alla RAI stessa oggi la RAI deve essere concorrenziale rispetto ai grandi gruppi privati interni e soprattutto internazionali
Il pluralismo politico possibile allora era quello interno alla RAI oggi non è più così
E d'altronde credo che tutti constati che alla sera quando i cittadini italiani si mettono davanti alla televisione non si dividono secondo una idea quella sì da Palazzo in democristiani laico socialisti e comunisti ma si dividono in anziani e giovani desiderosi di divertimento di approfondimento
Desiderosi di un taglio più sofisticato o più maestri
Sostanzialmente queste cose diceva alla impostazione data dal presidente della Commissione di vigilanza
Al suo documento
Lo dice in modo più sintetico il documento che è stato approvato ieri
Fa piacere che il Partito comunista
Il PDS abbia abbandonato quello che poteva sembrare un obiettivo ostruzionistico invece si sia astenuto lasciando l'ostruzionismo alla sola DP
Io dico che c'è tra la impostazione iniziale di boria la sintesi piuttosto puntuale di questa impostazione forse un unico punto dove si coglie una differenza cioè quello che riguarda
Il giornalismo
Di processo al processo la parte che riguarda la giustizia ora su questa inutile fare grandi polemiche poi hanno mai fatto assolutamente mai delle polemiche su singole trasmissioni perché o su singoli fatti che avvengono alla RAI tre di questo può apparire un comportamento censorio che non si addice a chi ha una responsabilità politica
Si può dire questo che la televisione ha trasformato il mondo in un villaggio elettronico come si suol dire nei villaggi c'è la piazza
I processi di piazza non piacciono nessun democratico
Piacciono le inchieste piacciono gli approfondimenti ma non piacciono i processi di piazza che hanno una regia preordinate
E per questo bisogna essere molto prudenti fare questo titolo di trasmissioni
Vorrei concludere io penso che la RAI abbia sostanzialmente due strade di fronte a sé
La prima è quella di fare le cose che devono essere fatte di fare le riforme possibili che ridiano forza e credibilità piena al servizio pubblico
La seconda strada e quella di non far nulla
E questa seconda strada a sua volta due diramazioni un'arte che non facendo nulla si giunga a una esplosione della crisi aziendale e quindi si rafforzi la tendenza alla privatizzazione
Una ipotesi alla quale sono assolutamente contrario secondo me il servizio pubblico a una sua funzione
E tra l'altro in nel mondo e nelle grandi democrazie nonostante i tanti difetti che noi abbiamo viene vista come una situazione quasi esemplare il misto di privato e di pubblico nella informazione italiana nel sistema dei maschi nel suo complesso
L'altra ipotesi preoccupante e negativa è che la crisi non giunga esplosione ma ci sia un avvitamento lento sempre più in basso di questa crisi
Si potrebbe determinare una situazione in cui lo scivolamento avviene su un impasto scivoloso che è simile a quello che abbiamo visto in altri settori della vita italiana ad esempio della giustizia
Corporativismo impermeabilità organizzativa rispetto ai poteri democratici
L'idea di gestire un contropotere perché attenzione i mass media non sono un contropotere non sono contro qualcuno o qualcosa a priori i mass media sono un potente
Un potere autonomo non necessariamente contro
La politicizzazione di minoranze aggressive e magari tutto mescolato con un pianto generale come sentiamo nel mondo della giustizia sul fatto che Manconi mezzi e che da ciò soltanto derivano le inefficienze
Ecco io credo tuttavia che ci sia di presupposti per evitare tutto questo credo che la RAI sia pur sempre il più grande veicolo dell'immagine dell'Italia nel mondo il più grande serbatoio di cultura e di intelligenze professionali nel mondo dell'informazione non possiamo assolutamente distruggerlo con risse da anni Settanta che tra l'altro appassionano solo gli addetti ai lavori perché io credo che ci sia un mondo degli addetti ai lavori caldo su questi argomenti è un'opinione pubblica fredda
Perché se andiamo a chiedere a cento cittadini italiani se si preoccupano
Del tipo di informazione che dalla RAI col sistema dei mass media credo che questa sia l'ultima le loro preoccupazioni ce ne l'ultima con quelle che sono tante che vengono prima
Quindi io credo che ci siano tutti i presupposti perché nelle mani dei giornalisti innanzitutto con lo scudo dell'autonomia professionale si vada nella direzione giusta per una riforma dell'azienda grazie
Permanente
Usare corre il figlio
Dire alcune cose
E poi ci aggiorniamo
Alla primo pomeriggio verranno distribuiti tra un po'panini non meravigliosi chi si vuole fermare
Verrà premiato da questo pane quotidiana io dirò alcune cose rapide
Su questo incontro di oggi
Nel quale evidentemente e non poteva che essere così
Diversi versanti politici
Hanno detto hanno espresso i loro punti di vista
Hanno manifestato le loro diversità
E la mia prima considerazione riflessione ad alta voce che la Federazione dalla stampa oggi per domani ma oggi anche per oggi
Intende costruire certo con le difficoltà già evidenti ma non per questo scoraggianti cerca di costruire un ruolo autonomo del sindacato dei giornalisti
Dentro un sistema che è quello dell'informazione
Del quale la RAI
L'elemento più importante da diversi e immaginabili punti di vista
E quindi il nostro confronto anche con le parti
Eccome il sindacato dei giornalisti riesce e usciva a costruire questa posizione di autonomia
Innanzitutto del sindacato e insieme con l'autonomia del sindacato la costruzione di un percorso di autonomia professionale tutta da definire dentro la RAI top la carta stampata quindi è l'inizio di un discorso in questo senso è l'inizio di un confronto in cui tutti possono e devono manifestare
Le loro diversità al fine di costruire una strada nella quale i giornalisti per la loro parte
I singoli giornalisti a cominciare dai giornalisti della Rai
La Federazione l'Usigrai per quanto è la sua parte
E le parti politiche per quanto attiene il grande ruolo che Angiolina avranno nella cultura del percorso più ricco dentro dentro allora
Però noi noi vogliamo costruire un percorso oggi per domani in un po'non immaginano e qui rispondo alla domanda giusta del presidente ma
Che è quella di capire se c'è un immobilismo anche da parte del sindacato un attendismo un dire
Ci vedremo tra un anno o due quando una nuova riforma della RAI avrà definito un nuovo quadro dalla RAI no noi non siamo attendisti non è questa nostra intenzione né oggi né domani
Il confronto tutte e su come cerco con grandi difficoltà il futuro può essere costruito domani noi siamo pronti al confronto oggi e donna
Quindi nessun immobilismo
Anzi al contrario lastra e confronto per costruire per costruire
Rilevando e sottolineando in senso positivo la diversità che deve esistere tra l'azienda e sindacato
Senza idee
Consociative che non ci appartengono il ruolo che l'azienda è un ruolo di grande autonomia dall'azienda a maggior ragione perché un'azienda pubblica il ruolo del sindacato deve essere letto
In ogni momento dalle sue autonomia queste reciproche Autonomie
Non so un'idea mascherata di conflittualità permanenti per nessuno e nervosismo ci sono anche manifestati scusate colleghi che si sono anche manifestati in queste ultime settimane
Sono un elemento devianti
A fronte di un problema generale molto più grande che nessun nervosismo può immaginare né di interpretare nel sicuramente di di risorse e quindi in qualche maniera hanno intendiamo anche dire
Che non vogliamo diventare la Federazione il sindacato la Fnsi e Usigrai dei comunicati tutti i giorni
Perché una posizione può e deve essere costruita in termini completi e quindi non inseguire i nervosismi ne dobbiamo inseguire i nervosismi i nervosismi diversi
Quindi ragioniamo adesso sulle cose di ora per vedere se è possibile nessuno di noi lo può sapere se possibile c'è un processo di crescita dell'autonomia dei giornalisti
Può coincide con un processo di autonomia anche della RAI anche dell'informazione in questo Paese non vogliamo l'autonomia corporativi
Noi vogliamo intendere che autonomia professionale sia un elemento contestuale di un processo molto più grande che non una riduttiva nei confini stretti sbagliati di un'autonomia corporativo
Intendo dire
Che non esiste e non è possibile pensare immaginare all'autonomia dei giornalisti
Se un processo più grande di autonomia che passa anche per i processi molto prima che quelli di future leggi ma per i progetti concreti della RAI di oggi che non passi attraverso anche i processi concreti e reali della RAI di oggi che costruiscano l'autonomia dentro la RAI
Intendendo dentro la RAI un processo di autonomia della zia
Che venga congiungersi a confrontarsi in modo permanente con la ricerca dell'autonomia professionale dei giornalisti certo senza ipocrisie certo senza non vedere che la RAI è vero non ricordo chi l'ha detto è in qualche maniera nel mirino della carta stampata
E invece è vero che la stragrande maggioranza dei giornali italiani sono giornali privatizzati
Sono giornali che corrispondono a interessi
Tanto legittimi quanto importanti quanto importanti delle delle dell'iniziativa dell'iniziativa privata io dico che del tutto naturale per una conflittualità di interessi molto grande
Che questi giornali abbiano l'interesse a mettere nel mirino nel mirino Lara ma il problema non è questo collegi ospiti il problema è
Che la RAI intesa come servizio pubblico con tutto ciò che comporta e con le grandi diversità d'opinione che su questo concetto di servizio pubblico si sono manifestate anche qui in questa sede che la Rari
Come servizio pubblico inteso pur nelle maniere diverse che abbiamo sentito oggi affronti la strada di un su
Rinnovamento che non è un rinnovamento e non può essere un rinnovamento solo tecnico solo aziendale nel senso stretto del termine
Ma sia un rinnovamento della RAI in un confronto permanente con i giornalisti e con la loro rappresentanza perché noi riteniamo che già da adesso un confronto di questo genere sia l'elemento essenziale
Per rinnovare larice senza attendere un domani una legge che potrà esserci o potrà non esserci esistono le condizioni per questo cambiamento già da oggi ne esistono alcune una parte
Questa è la domanda politica presente attuale alla quale noi dobbiamo porta punti di vista diversi con le diversità che ci accompagnano dare dare risposte allora se nel telaio comune pur con le diversità di opinioni che la RAI come servizio pubblico noi possiamo cominciare a immaginare
Il percorso di una crescita dell'autonomia professionale credo che ci mettiamo sulla strada su una strada in ogni caso giusta se al contrario
Il nervosismo mi
Che il processo storico perché questo è di lottizzazione ha generato all'interno dalla RAI e non solo all'interno della RAI
Vanno avanti con le loro gambe i nervosismi i conflitti le polemiche alcune delle quali facilmente difficilmente comprensibili se va avanti quella che può essere definita la strada non Paul non costruttiva delle delle separatezze anche redazionali oltre oltre che politiche allora se va avanti questa strada il processo di autonomia dei giornalisti non fa un passo avanti ma ne fa molto indietro e insieme
Con
I passi indietro dei giornalisti fra molti passi indietro anche anche l'azienda anche la RAI anche il ruolo del servizio pubblico di questa di questa di questa quindi il problema è vedere se come da oggi esistono le condizioni per un mutamento un mutamento in in positivo anche a piccoli passi evidentemente perché nessuno si nasconde
Di fronte al fatto che un mutamento di questa grande azienda evidentemente comporta grandi problemi inevitabilmente anche grandi anche grandi Sco
Diceva il presidente della RAI
Che in qualche maniera anche se con un linguaggio molto diplomatico forbito in qualche maniera sembra esserci diceva
Il presidente manca una nostra attenzione molto
Molto continua molto insistente sui problemi della RAI mentre sui problemi che riguardano la carta stampata saremmo in qualche maniera meno meno attenti io comprendo le ragioni del ragionamento dell'onorevole Mario
Però devo dire e questo
Devo dirlo in questa sede
Subito che da parte nostra
Non vi è alcuna trascuratezza o disattenzione nei confronti del grande monto grande mondo della carta stampata non era udiamo il problema dell'autonomia professionale dentro
Il grande telaio della carta stampata accerto le condizioni della professionalità nella carta stampata e nella RAI sono molto diverse lo sono oggi lo saranno e lo saranno anche domani il problema non è se eccome
A partire proprio dal servizio pubblico
I giornalisti insieme evidentemente insieme con la dirigenza della Rai sanno costruire un percorso di diversità dell'autonomia realizzata dentro la questo è un processo possibile costruibile oggi da parte nostra non c'è alcuna disattenzione al mondo al mondo della carta stampata il nostro intento è che pur rilevando oggettivamente le grandi diversità che esistono da parte dei giornalisti che lavorano la carta stampata e dentro e dentro il mondo della RAI pur rilevando e comprendendo le ragioni delle grandi diversità quella professionalità realizzata nella nella carta stampata alla nostra il nostro obiettivo è
Di unire
Perché questo è nei nostri doveri pur in presenza di così grandi ed evidenti diversità di unire i giornalisti in un processo di autonomia che passa pura fa verso le diversità passa attraverso un filo unico che unisce che unisce la la categoria
Noi riteniamo
Che sia possibile il confronto
Il confronto da subito
Non vogliamo attendere le leggi miracolose non perché diffidiamo delle leggi siamo rispettosi del processo dei parchi
Siamo rispettosi anche delle loro polemiche legittime e motivate sicuramente sicuramente dalla storia
Però il problema dell'autonomia non è non è rinviabile i giornalisti devono e vogliono crescere in questo in questo presente in questa situazione
Anche anche in questi mesi non vogliono attendere non vogliono attendere il dopo
C'è un'altra questione e io vado con cui insieme alle tantissime che si legano e si tengono insieme
C'è la questione dell'informazione
Militante o informazione mirata che dir si voglia l'informazione che assume talvolta connotati di di propaganda ebbene questa questione che sicuramente io non è chiara
Che esiste che è reale da molto tempo
è una questione che non riguarda
I giornalisti della Rai e basta
L'informazione mirata
Lasciamo perdere quella militante dell'informazione mirata ovvero l'informazione deviata
L'informazione che non tiene conto non dirò dell'obiettività ma certamente del pluralismo delle fonti di informazione che sulla carta stampata come già come è già stato detto mai giusto ripeterlo
Parla solo dei partiti e non o poco dalla Confindustria questo tipo di informazione mirata e per certi aspetti deviata
è un problema che accomuna tutta la categoria e che è il sostegno oggettivo dell'altra questione che noi poniamo dell'autonomia professionale quindi grandi diversità tra giornalisti della carta stampata giornalisti della della RAI grandi problemi perché la composizione della RAI passa attraverso tutto il processo politico i suoi mutamenti
Grandi problemi molto più grandi di noi però alcuni dati comuni esistono su questi dati comuni
Noi tentiamo e vogliamo cercare di costruire un percorso torno a ripetere e concludo che non vuole essere in alcun modo elemento di mediazione di diversità politiche tutte legittime le diversità politiche si confrontino nella sede politica
Dentro il grande reticolato dei confronti politici e del nodo importante della RAI c'è un problema che riguarda i giornalisti indipendentemente dalle appartenenze legittime diverse e indipendentemente dalle polemiche tra i partiti questo ruolo deve dei giornalisti deve essere un accordo portato avanti rafforzato in un confronto con la RAI con l'azienda e anche se sarà possibile e necessario con gradualità senza essere mosche cocchiere di nessuno anche in un confronto con le forze politiche
L'obiettivo e finisco non è quello di insegnare ad altri il loro mestiere
E quindi l'obiettivo non è quello di costruire una riforma ideale della RAI
L'obiettivo è quello di partecipare a un confronto che deve crescere che sta crescendo che sta cominciando deve esserci un inizio può essere questo o un'altra sede di confronto ma un inizio di questo confronto deve esserci perché si sappia che i giornalisti senza essere corporativi senza pensare che l'autonomia professionale una loro proprietà perché di questo perché di questo non si tratta i giornalisti intendono avere un ruolo dentro un processo di crescita generale che riguarda la Società italiana e quindi anche e soprattutto e soprattutto e soprattutto la RAI ha detto professor Santaniello finito
Potrebbe il servizio pubblico non avere una crisi di identità
Io credo che nessuno nel tempo presente in cui viviamo
Si possa permettere il lusso di non avere una crisi di identità c'è crisi d'identità ce l'hanno tutti nei diversi ruoli a cui tendono tengono
Ad ad assolvere problema non è quello di rilevare le crisi d'identità e di vedere come queste crisi tutte legittime tutte motivate possono contribuire a un cambiamento
Al cambiamento generale che riguarda che riguarda la società anch'io vi ringrazio ci fermiamo qui
Se i colleghi vogliono fermarsi ci sono in arrivo ci sono in arrivo i panini ripeti si vuole fermare si può affermare e riprendiamo alla fine di questo frugale pasto li ringrazio la partecipazione ad
Portando avanti
Mi sa che parlare cinque minuti quando conosciuti facili
Secondo ai come secondo togato utile proseguire la discussione sia per riflettere sulle cose di questa mattina sia perché abbiamo sia colleghi dei comitati di redazione e i colleghi di CGIL CISL UIL
Che hanno chiesto di intervenire sia perché possiamo utilizzarla anche prova perché questa è una riunione adesso un po'più interna tra addetti ai lavori già per fare una riflessione per analizzare per aggiungere proposte perché le cose che abbiamo detto stamattina
Prima salterio e sia per favore cosa che abbiamo detto Santerini io e Federico non era un bluff beh siamo convinti che si tratti di una riunione di lavoro per raccogliere materiale al termine della quale poi riformulare e mettere in movimento questa macchina che è un po'faticosa quindi direi di proseguire con il metro usato stamattina andiamo avanti prevedendo di arricchire le cose già dette e quindi senza limitazione di in pregiudizio ai colleghi colleghe vogliono parlare ne abbiamo già cinque sei iscritti
Così poi così avere il quadro complessivo chiara il primo scusa avverte ci siamo tutti
La cominciamo Cusani in tempi di autoregolamentate
No cattolico ora io al o sani Bordini Sorrento sul venti De Cesare russa di Sieni e Valeria
Se ci ci auto Cerci scotch RC auto regolamentiamo
Io lavoro a a RAI uno
Qui quando si parla di formazione teatrale nei testi si riferisce ad acquistare io vorrei ricordare Vicky bonapartisti non la maggior parte delle informazioni oggi viene fatto per assolvere i viene fatta in quella zona grigia attestato rari intrattenimento dell'informazione
Attraverso il vittoriale di Sgarbi attraverso francamente eccetera chi è ci garantisci l'obiettività eppure al ritmo di queste formazioni
Questore sapete più di chi ha responsabili di questo bene comune come di dice il professor Santaniello
Ho delle funzioni
Del giornalista nessuno
Poi l'informazione delle reti viene fatto attraverso rubriche no e di informazione nove aveva avete due di cui sono due gestiti da doversi interni
Sette alla rete uno di cui nessuna gestita da dove distinte
Come nascono queste rubriche e che io qui in Val d'Arda venduti tanto perfetta per le te degli atleti
Io ho assistito allo Stelvio rubriche a RAI uno l'anno scorso nasce Italia ore sei
Perché i tagli al quotidiano di cronaca perché Tardioli sei perché di civile la direzione dobbiamo occuparci della cronaca minore dell'Italia
Piegati o rotti Giosa e reale dobbiamo dare lo spazio a Emanuela farci
E così nasce questa serve
Ho
Quest'anno la rubrica si rinnova
Il capo struttura che gestiva la trasmissione che Brando Giordani dice io non voglio più Parks rubrica se c'è la signora farci risultato la rubrica viene tolta Giordani e viene data alla alla struttura sei
Chi è c'è la struttura sei arriva il repubblicano ed i cittadini
Gli squali inghiotte questa questa pillola senza senza batter ciglio ora del chiedi CIT la Facci dice perché era una data di da anni essa beh e per chi è agli se la raccomanda perché era comandata da un notabile della devo devo della sinistra della DC
Secondo episodio vengo invitato a collaborare avevo rubrica che si dovrà chiamare le ragioni dell'Italia
Qual è il lo scopo ufficiali occuparci di quelli che sono i k richiamato in battaglia
Delle leggi
Qual è la ragione vera che mi viene sussurrata dice Pastorelli ha deciso già far lavorare Cangini
Cangini e direttore del tempo il quale Pasquarelli collaboratori i
Mi limito a questo
Vorrei
Ma io mi chiedo portarvi via pochissimo tempo
Non sarei intervenuto
Se non fosse che stamattina voi avete sollevato un tema che verrà un impatto un po'più eclatante confronto dei giornalisti ma riguarda tutti gli operatori dell'informazione direi che poi riguarda un po'tutto il Paese il modo in cui molte risorse certo perché sono amministrate ce l'hanno
Ora io su questo punto condivido direi pienamente l'analisi che era contenuta nella introduzione dicevano
Laddove in particolare fa riferimento che mentre in altri Paesi la lottizzazione cioè la nomina che viene fatta di alcuni responsabile attività economico fare economiche non suscita problema perché a un certo punto c'è un'identificazione da parte del nominato con l'istituzione scattano dei criteri di responsabilità in Italia voi per le ragioni che lui spiegava cioè la democrazia bloccata vuoi per il fatto che i partiti
Nella storia del dopoguerra si sono identificati con le istituzioni da noi la lottizzazione diventa un problema enorme e dà luogo a tutte
Quelle storture qui venivano sottolinea perché io non riprenda
E però detto questo però c'è detto che condivido la vostra analisi che mi sembra come dire anche adottato ben congegnata da condividere insomma
Vogliamo provare dovrà vedere che cosa è possibile fare
Nel nostro piccolo come soggetti confinanti per dare un piccolo contributo
A questo tema
Che poi ha delle implicazioni notevoli sul piano dalla professionalità del lavoro degli degli dello sviluppo dell'azienda stessa
O delle aziende se se ne parla in termini generali
Allora voi avete avanzato delle proposte che offre un pochino cerca di mettere un po'più in discussione risorge il confronto
è la facciamo un po'in termini di domande
Allora secondo la Costituzione italiana il Parlamento deve legiferare riporta il compito istituzionale del Parlamento
Lo sapete dire perché il Parlamento deve nominare consigliere nel senso che la RAI
Qual è il motivo per cui deve essere fatto questa operazione
Questo è il primo passaggio se si vuol costruire una proposta pur sapendo che ripeto la lottizzazione avendo quei limiti politici storici culturali che adesso io non riprendo sapete visita dei processi lunghi e complessi però se vogliamo già fin d'adesso fa qualcosa si può è possibile avanzare una proposta del genere prima domanda io penso di sì perché tra l'altro ripeto mi sembra più costituzionale
Perché la il Parlamento senza per questo modificare la la filosofia dalla della della della centoquattro il Parlamento fossi vigilare possibile qualcosa circa gli indirizzi
Se noi non facciamo qualcosa per separare l'indirizzo politico la vigilanza dalla gestione dalla gestione della RAI come impresa sentite non è non avere ormai fuori lo sapete meglio di me
Però da questo punto di vista ripeto eseguito il primo passaggio è quello di dire che il Parlamento faccia le leggi i consigli di amministrazione non possono essere nominati dal Parlamento io qui mi limito allora allora cosa si fa Milito avanzato solo un'ipotesi naturalmente pesa in una fase di confronto un po'aperto libero
Beh a siccome parliamo sempre di garanti e gli otto reti perché un'Authority un comitato di garanti non può nominare dei consigli d'amministrazione
Io lo dico perché a suo tempo il mio amico Romano Prodi tentò di nominare con un po'di autonomia ai consiglieri di parte ieri che voi sapete sono anche minoranza ma non ci riuscì non ci riuscì nonostante sembrava che avesse anche la parte politica da parte del governo via libera
Non ci riuscì perché gli ostacoli sono tornati ormai c'è
Sottorete sedimentati giovedì incrostazione talmente grossa che non si riesce beh allora questo ripeto allora questo vuol dire primo passaggio togliamo togliamo prive temo di togliere i partiti poi la nomina
Deposita l'estrazione
I consiglieri hanno estrazioni in questo dissento e lo faccio sempre ripeto solo per vivacizzare il confronto di sento quando particolari lasciano i così all'estrazione non possono stare a pieno tempo secondo agitano anche troppo era emerso per i consiglieri d'amministrazione beh devono fare quello che si fa in tutte le aziende di questo mondo c'è anche loro devono cercare di occuparsi delle strategie finanziarie delle strategie di investimento degli indirizzi politici di un'azienda
Dopodiché la gestione sarà affidata a chi ci lavora a pieno tempo che in genere meriti ma allora i consigli d'amministrazione nomino un amministratore delegato
E si introduca il voto in modo che il vero della responsabilità della gestione degli indirizzi politici se no aderì faremo sempre ripeto dibattiti convegni
E coglieremo anche nel segno sul piano dell'analisi quali sono e quali sono i problemi veri ma poiché secondo me non non Remo non erano fuori qui in sostanza noi insomma di quell'aprile dobbiamo cercare di adottare anche in RAI il modello aziendale che è presente nel Codice civile del diritto commerciale che nella pratica
Che che nel mondo
Il fatto che la RAI sia abbia delle peculiarità che sia un servizio pubblicato rete ripeto giustifica sì una presenza un ruolo del del potere del potere pubblico
Implica sì quindi una vigilanza da parte del Parlamento di che vogliamo noi e ma se non si introduce la separazione attraverso dei meccanismi quali io così molto modestamente ho ipotizzato secondo me
Non non riuscivamo neanche noi a dire la nostra perché spesso tra l'altro qual quanti in confronto abbiamo fatto con l'azienda RAI che sono finiti nel nulla perché si impantana un appunto né e tra l'altro in una situazione di stornelli deresponsabilizzazione Loredana deleghe piene di debiti non succede nulla ritardo comunque i debiti vengono sempre ripianati
Esso sentite parliamoci chiaro ad avere sarà peculiare il servizio pubblico però francamente vadano credo che possa come dire la peculiarità posso giustificare una gestione aziendale che francamente un po'troppo allegra insomma
Ultima ottenuti brutto debutto Dio
Non condivido l'ho già detto anche distretti recettivo incurvata proprio dove ritrova con Giulia e pressante dicono ancora
Cioè seduta a voi insistete troppo enfatizzare troppo il ruolo del servizio pubblico cioè somma la RAI è vero è un servizio pubblico a ci sono motivi Stories mattina sotto di richiamati è un'azienda importantissima ha avuto un ruolo l'asta del dopoguerra certamente importante anche l'azione del pluralismo
Però io voglio richiamarmi sembra essere un pochino concreta una piattaforma che insieme CGIL CISL UIL e Federazione la stampa abbia fatto quando ha parlato della dell'informazione abbiamo messo tutti il dito sul pluralismo e abbiamo detto che cosa il pluralismo il problema è che ci siano anche i partiti che ci sia quindi anche il pubblico che ci sia anche il privato anche grazie abbiam attuale che ci siano anche piccole aziende tant'è vero che la nota piattaforme ipotizzavamo anche una politica di sostegno alla piccola nettezza la piccola editoria e infine abbiamo detto non può esistere pluralismo se infine non diamo un po'di potere hanno gli stessi e a quelli che cercano di rappresentare anche come confederazione sindacale quella con la forma un po'discutibile magari terzo soggetto noi abbiamo cercato di individuare un modello in cui facessimo dessimo ruolo a tanti soggetti che non fossero solo più le grandi aziende che possono anche le piccole che fossero i lavoratori che fossero gli operatori dell'informazione
Attraverso delle ipotesi poi ultimo magari ancora molto profondi di democrazia industriale
Così secondo me si difende servizio pubblico si difende secondo me il ruolo innanzitutto certamente dei giornalisti si difende anche la loro autonomia professionale si difende anche il diritto degli utenti ultima battuta e chiudo io penso che lo si diceva un po'nel corridoio prima tanto vale come dire
Dirlo anche a voce alta meno dovremmo accogliere un po'a questa occasione di di manca
Che ha fatto questa proposta per arrivare a un confronto io sono anche abbastanza convinto perché in questi anni abbiamo anche accumulato delle conoscenze qualche piccola competenze
Io credo che ci si metta a lavorare se migrato anche come dire di arrivare a uno al confronto di merito possente può essere molto utile tra altre anche una sfida con la presidenza pochi attualmente dieci anche con i partiti politici per cercare di di di fase di fare esprimere alla tutte le potenzialità questa azienda per fare certamente per tutelare e sviluppare anche meglio la professionalità di dei giornalisti ma anche tutti coloro che operano in in questa azienda grazie
Del Cesa
Prendere spunto proprio da delle ultime cose dette
E infatti Zamora troppo il problema della servizio pubblico non mi sembra il problema anche il tema la ragione questo incontro di oggi proprio ragionare cercare di a dire cosa si intende per servizio pubblico il che del tutto controverso
Però non non si riconosce questa contravvenzione questa questa loro fatto che è controverso che ognuno in fondo fa riferimento alla sua idea di di servizio
Però vorrei partire proprio brevemente
Cercando di non ripetere cose già dette questa mattina
Da un'individuazione di una casualità forse temporale
La legge Mammì e la carta dei diritti
La legge Mammì
Viene discussa tra luglio e agosto con tutte le vicende gli scontri politici che ricordiamo e doveva essere l'occasione per la regolamentazione complessiva del sistema radiotelevisivo in altri paesi a questa regolamentazione attraverso commissioni di studio e via dicendo ci si è arrivati da tempo si sono formati dei modelli di sistema sto da noi in questa occasione è stata persa adesso CD rendiamo conto di quanto sia fondamentale questo noto e mettiamo mano a una riflessione e un confronto sul il sistema pubblico
Durante la Regione ma mi si sono confrontate diverse
Analisi diverse impostazione anche ideologiche se vogliamo
Sul diritto all'informazione su cos'è l'informazione sulla libertà d'informazione
Non si è arrivati a una sintesi perché non c'era interesse arrivare a una sintesi il problema reale era quello di comporre degli interessi e basta
Che sono poi gli stessi che stanno alla base della della lottizzazione
Il prodotto che ne è venuto fuori dal punto di vista del nostro tema enti un prodotto molto povero
Il lo ha analizzato ricordato questa mattina Santaniello andando a leggere la la legge Mammì non si trova altro che qualche riferimento a concetti
Vecchi di servizio pubblico e tant'è vero che proprio ieri sera la Commissione parlamentare di vigilanza approvando quell'ordine del giorno in cinque punti in un punto dice adesso che abbiamo regolamentato il sistema privato è supponiamo mano al sistema pubblico tutto questo è molto pericoloso
Il dibattito le polemiche degli ultimi giorni sulla normalizzazione che sembra rientrata simili nostri doveri sta a dimostrare che
Quella mancata sintesi di culture dell'informazione
Che non si era manifestata ad agosto ancora non c'è
C'è da sperare dopo gli interventi di questa mattina che maturi qualcosa proprio perché in questo territorio
Ci si muove sul nuovo assoluto le l'incalzare degli avvenimenti degli avvenimenti delle innovazione talmente rapido che continua a mettere in mora
Coloro che devono legiferare e gli operatori stessi dell'informazione il fatto stesso che ad esempio la proposta di Bruno del consigliere nuovo Pellegrino sia venuta dopo
La vicenda della Cnn del guerra indiretta e la messa in mora in qualche modo anche tecnica del del sistema
Pubblico è significativo sono però interventi abbastanza estemporanee ora non si tratta di dire io la penso in questo modo io la penso in quell'altro si tratta di dare gambe a una riflessione collettiva e complessiva
Che metta in campo tutte le forze
Che ci sono nel nel Paese tutte le conoscenze che ci sono nel nel Paese in maniera piano distesa proprio perché è uno che il delle scommesse per il futuro se e ero come si continua a ripetere ma non non sembra con molta convinzione che l'informazione eh
Uno dei gangli anche fondamentali dello sviluppo della democrazia
Vengo al secondo corno proprio pochi giorni dopo il varo della legge Mammì
Dopo una trattativa abbastanza complessa con con la RAI
Siamo riusciti a
Ah stenta a trovare varare la Carta dei diritti adesso vedo che oltre che sulla riforma della riforma c'è anche Copyright ulteriore sulla carta dei diritti ben
Avversari la mia riflessione parte proprio da questo mentre per la legge Mammì c'era questa carenza di cultura dell'informazione la impossibilità mediare di trovare una sintesi di cultura sull'informazione nella Carta dei diritti nostra c'è un'idea precisa di informazione di servizio pubblico
Che è basata non su vecchie disquisizioni dottrinario tra la libertà di informazione se è un diritto soggettivo
Oppure se è un diritto funzionale ad esempio sulla libertà d'informazione del giornalista o dell'imprenditore del del dell'utente e invece o se invece è un una libertà che deve essere funzionalizzata qualcosa nella nostra carta c'è
Come filosofia di fondo la consapevolezza delle nuove dimensioni del delle libertà d'informazione che proprio facendo riferimento ai nuovi diritti
è una dimensione non più liberale classica che fa riferimento al soggetto oppure alla alla funzione
Ma che è insieme di diritti e doveri che prevede degli aspetti istituzionali dell'esercizio dello sviluppo delle libertà
Dei degli assetti anche organizzativi che entrano nelle istituzioni e nella libertà nelle istituzioni
E questo lo abbiamo fatto mettendo giù poche norme che però hanno il valore che hanno se si pensa ad esempio che sono entrate anche nella nella trattativa contrattuale del rinnovo contrattuale
Il problema dei direttori
E centrale se è uno degli elementi per combattere la lottizzazione c'è il abbozzato in qualche modo un nel tentativo di redistribuzione dei poteri all'interno della dell'azienda editoriale nella redazione è un tema caro
Al garante dell'editoria Santaniello nelle nelle sue analisi c'è il problema delle assunzioni e quindi dell'accesso trasparente c'è il problema della del controllo in qualche modo del diritto all'informazione interno degli operatori dell'informazione sul sugli appalti sui collaboratori quindi un elemento di formalizzazione di corretti rapporti interni di democrazia interna che dovrebbero portare alla trasparenza della della gestione e in più c'è ancora la tutela dei soggetti deboli anche qui abbozzata quindi in qualche modo un dare gambe a quel diritto all'informazione
Di cui tanto si parla quindi una filosofia completamente
Diversa
Queste riflessioni legate al dibattito le polemiche di questi giorni sul decalogo del del giornalista potrebbero far pensare proprio per arrivare a una conclusione che
Su questi temi
O c'è un confronto reale o se no c'è soltanto arroganza di potere se già visto in altri
Paesi proprio perché la televisione nasce come espressione del del potere politico questi problemi sono stati già affrontati da altri Paesi in tutta la la riflessione nazionale al di là del delle guerre di posizione di potere e di interesse
Sulle questioni che riguardano l'informazione non si è mai guardato oltre il naso sui modelli e le esperienze fatte in altri Paesi se pensiamo che in Francia io son d'accordo con Giulietti non è il modello che può costituire in qualche modo l'esempio per me
Per noi in quindici anni sono state varate addirittura cinque leggi di di riforma del sistema ad ogni cambiamento di di maggioranza dimostrazione delle cose conclusive che diceva
Federico o se pensiamo all'equilibrio di sistema che si è raggiunto in Germania questi esempi sono stati presi in considerazione ci son due volumi
La commissione Cultura della Camera che elencano e raccolgono queste cose ma non sembra che nel dibattito politico e giuridico
Abbiano balzo a qualcosa la constatazione di fondo è proprio che nel dibattito culturale e politico ci sia un deficit di di riflessione la fase individuazione o lo scarso del nuovo di reali dei problemi per affrontare poi delle delle quisquiglie anche nella polemica di questi giorni le cose che diceva
Federico Rispetto alcune polemiche non so ad esempio sulla partecipazione ai dibattiti delle delle parti sono delle minuzie che servono per far polemica di parte ma non servono mai ad affrontare i nodi veri della della questione
Bene tornando alla carta
A me sembra che quel quell'esperienza che che deve costituire a mio parere il punto di partenza per questa ampia riflessione sul ruolo del giornalista nel servizio del pubblico all'interno di una ulteriore riflessione su che cos'è il servizio pubblico le sentenze della Corte costituzionale
Da da quindici anni a questa parte la decima milanese un po'da parte non non si trovano a momenti neanche abbozzati i problemi di pluralismo esterno o interno e tutte le conseguenze che derivavano da da questa parte diciamo legislativa della della Corte costituzionale pure era una lettura attuale della della della Costituzione ecco la nostra carta secondo me deve costituire il punto di partenza per questa riflessione sul per individuare un concetto di servizio pubblico adeguato al nostro sistema e della funzione dei giornalisti all'interno di questo sistema anche perché noi in fondo scontiamo un'altra contraddizione del nostro ordinamento che quella della crisi della
Per il concetto giuridico proprio di giornalista riceve sessantatré e molto molto vago eh già poco definito per il giornalista complessivamente per la carta stampata figuriamoci nel nella televisione e per fare questo l'esperienza di altri Paesi e faccio proprio due esempi
Rapidissimi
Può essere utilissima
Federico sono ama riferirsi alla BBC bene alla BBC
Oltre al fatto che in Inghilterra
Televisione pubblica e privata non sono soltanto di pubblico interesse come nella nostra legge Mammì sono entrambe servizio pubblico quindi nel paese dove nasce sulla filosofia era il piano e il servizio pubblico il legislatore ha avuto il coraggio di disciplinarlo fino in fondo il servizio pubblico
Che poi si è dovuto confrontare con l'emittenza privata
Commerciale di tipo americano ma all'interno di un quadro legislativo di norme certe giusto il contrario dell'Italia e sia nel nella BBC che nel nell'indipendente Carlo Casti Linate che regolamentare le emittenti commerciali ci sono dei principi dei precisi principi riferimento a quelle
Minuzie che sono stati oggetto di dibattito se in un dibattito
Manca uno degli interlocutori per qualsiasi motivo non è mica detto che bisogna abolire il dibattito la trasmesso si lascia la sedia vuota il conduttore imposizione terza spiega in maniera molto precisa e distaccata che il signore è stato invitato per esprimere quella posizione non è potuto venire non vedo perché noi dobbiamo stare a far polemiche su queste minuzia
Anche in Inghilterra però parte del servizio pubblico i rapporti con il potere politico non sono stati mai semplicissimi hanno tentato di dare dei codici anche la beh i giornalisti della BBC hanno sempre ritenuto e questa è la loro forza e anche la la forza della della del modello hanno sempre detto meglio autoregolamentarsi che farsi regolamentare dall'esterno il secondo esempio che vorrei fare
Che è un po'
Più in generale staccato dal dallo specifico radio televisivo ma ha un un suo aspetto più legato alle vicende televisive e quello della Germania che non è direttamente equiparabile alla nostra esperienza di di carta
In Germania c'è stato il movimento della degli statuti di di redazione che poi fallito per vari motivi in Germania c'è anche l'istituto della libertà interna di stampa proprio a salvaguardia e valorizzazione dell'importanza dell'informazione nel sistema democratico beh nell'esperienza tedesca mentre nei giornali della carta stampata l'esperienza degli Statuti è fallita per
Una sentenza della Corte costituzionale che riconosceva la libertà di informazione in capo all'editore
L'unica ai giornalisti
Queste esperienze degli statuti di redazione invece in espansione proprio nel complesso sistema radiotelevisivo tedesco poche come risposta alle ai tentativi di ingerenza del potere politico quindi vedo con
Come necessaria la proposta la realizzazione della proposta
Di Beppe Giulietti di una sorta di conferenza nazionale sull'informazione in cui tutte le capacità delle conoscenze vengono messe a confronto e assoluto anche come conoscenze scientifica e di analisi
Precisa e vedo anche con con favore
Delle iniziative che potremmo fare anche come Usigrai per rilanciare in qualche modo il confronto sul terzo soggetto in maniera autonoma anche staccato dal dal discorso del del servizio pubblico
Vorrei essere breve quindi toccherò vari temi mi scuso quindi in anticipo se salterò da un punto da un fatto all'altro
Devo anzitutto mi sento proprio di doverlo fare esprimere un ringraziamento alla Usigrai alla Federazione della stampa per aver
Convocato riunito determinato questo incontro anche se debbo rammaricarmi che come al solito
I politici e gli amministratori arrivano fanno la loro già scontata dichiarazione e se ne vanno ma ritengo che comunque questo non sia un fatto inutile perché se non altro la traccia resta il fatto che sia venuta questa cosa e già di per sé ritengo un fatto molto importante una delle cose che volevo direi che mi ha colpito prima
Premesso che sono che condivido quasi tutto della relazione dice no soprattutto del modo di né in cui uno uno di noi un giornalista si pone di fronte alla realtà attraverso la propria sensibilità la propria cultura e quindi fa da mediatore in chiave sempre diversa mai uguale nei confronti dello stesso fatto
A parte questo su cui poi tornerò volevo dire che però mi sono un po'preoccupato per il quadro che esce di questa RAI
Perché come al solito colpiscono gli aspetti più eclatanti e allora nel sentire le relazioni ma anche nei discorsi di stamattina anche di Intini anche di Veltroni
E c'è una RAI che essenzialmente fatta di televisione di testate nazionali la realtà invece e se anni prima la implicitamente accennato è una realtà molto diversa molto complessa
Non è fatta di testate nazionali non è fatta soltanto di televisione fatta di radio
Che è importantissima che viene prima della televisione in questo ruolo della RAI e storico perché la radio la RAI la inventata prima dell'ultima guerra ci sono esperienze come per esempio nella regione in cui vengo io in cui è un è considerata assieme a Torino una delle regioni campione della nascita del servizio radiofonico che è un servizio pubblico che questo ma non è solo radio non è solo televisione anche soprattutto decentramento la RAI credo senza affermare cose forse non opinabili ma la RAI credo che sia di per sé una struttura unica al mondo così decentrata sul territorio ci sono le redazioni regionali che fanno telegiornali e fanno giornali radio e non polemizzare con i colleghi della Terza Rete del TG tre ma vorremmo anche dire che il grande ascolto della Terza Rete deriva anche e forse soprattutto dal grande ascolto dei giornali e dei telegiornali regionali che hanno saputo rafforzare conquistare un ruolo che già avevano dimostrando anche nelle regioni dove questa realtà non era così diffusa come in quella da cui vengo io che questa è una carta una funzione vincente allora di fronte a questo quadro che è molto diverso e poi potremo parlare del Radiocorriere delle riviste Moda e King e via di seguito e fanno parte dell'universo rayon Belleri e sono problemi che forse noi trascuriamo ma che invece sono importanti perché considerati tutti assieme fanno di questa cosa che si chiama RAI
Un Polo di informazione e di editoria che certamente uno dei più importanti del nostro Paese e che quindi va considerato con una certa attenzione e allora il decentramento fatto importante di questa azienda perché vuol dire anche garanzia di Deco di democrazia ma nel senso vero come diceva stamattina se no cioè nel senso che la alla voce della gente diamo un mezzo concreto
Perché necessariamente nelle testate nazionali il discorso del pubblico deve fermarsi a certi aspetti eclatanti nazionali ma la gente vera dove la troviamo la troviamo per strada la troviamo nelle regioni la troviamo nelle realtà decentrate che poi sono tutte insieme il volto vero di questo Paese e allora il discorso non può essere monco
E va visto anche in questa dimensione perché questa è un'altra grossa dimensione della nostra azienda e sulla quale dobbiamo interrogarci che idee ci sono io sono molto preoccupato del fatto che stamattina nessuno
Dei politici che si sono alternati a questo microfono abbia fatto un minimo cenno a questo aspetto
Non perché temo per il mio posto di lavoro ma perché vorrei capire al riguardo che intenzioni ci sono
E questo è un un discorso ripeto e personalmente perché ci sono coinvolto ma credo anche molti altri colleghi che sono in questa stessa sala dia qualche preoccupazione
Si è parlato di un e salto da un altro argomento si è parlato del nostro problematico rapporto con i colleghi dalla carta stampata
è verissimo credo che sia una specie di sport nazionale quello sia detto senza nessuna iattanza né né per l'amor di Dio siamo tutti poi tra l'altro credo che moltissimi di noi provengano dal catasto stampata quindi non è che ci sia rivalità di mestiere
Ma ed è vero che a volte leggendo i giornali sembra che ci sia una specie di sport nazionale a chi spara prima spara meglio nei confronti della RAI tutta nel suo complesso soltanto in determinate occasioni
Mentre è anche vero che da parte nostra c'è un certo ritegno a trattare degli argomenti che riguardano la carta stampata mentre invece dovrebbero riguardarci però questo è una realtà che in fondo attiene anche ciascuno di noi e faccio un esempio molto banale ma spero che via
L'idea di quello che voglio dire
Nella mia regione c'è c'è un episodio sono di minatori che sono chiusi miniera per protestare perché vogliono conservare questa questa realtà sono ormai arrivati al quattordicesimo e dice non ho perso anche il conto di quanti giorni sono dentro ma quando si è verificato questo episodio
Noi ovviamente l'abbiamo segnalato alle testate nazionali radiofoniche e televisive ricevendo pochissimo ascolto
Su questo problema che comunque era eclatante allora degradanti adesso
Quando i nostri maggiori se mi consentite chiamarli così hanno scoperto l'avvenimento quando su un giornale nazionale esattamente la Stampa di Torino è apparso l'articolo però sono arrivate le telefonate
L'agire uno dei due di arretrati di una chiedendo servizi allora questa non è forse una forma di soggezione nei confronti della carta stampata
Forse che noi non abbiamo tra di noi la dignità di dire se questo è un avvenimento o no
E allo stesso modo perché noi non sentiamo la dignità di contestare da parte ai colleghi che ci fanno determinate critiche molte volte preferiamo stare zitti non parlare non intervenire non controbattere
C'era prima
Il credo chiedo scusa ma non lo conosco il sindacalista Capello sindacalista mi sembrano sono ex segretario ci scusa non che ha fatto un discorso sul enfatizzazione del ruolo pubblico
In effetti io
Onestamente non credo che simpatizza il ruolo io ripeto sono molto d'accordo su quello e diceva stamattina ci sono quando cercava di delineare quello che la funzione del servizio pubblico e ne spiegava le ragioni il di più che dobbiamo dare è un di più che ci impegna e ci espone molto di più degli altri
Ma detto questo io sono per la pluralità come credo tutti noi
Perché è una garanzia di democrazia ma non solo siccome credo anche nella sana concorrenza
Se ci sono più voci a uno stesso tavolo credo che tutti siamo stimolati a dare il meglio di noi stessi quindi su questo pienamente d'accordo però attenzione a una condizione fondamentale
Io non sono disposto l'ho detto in altre occasioni non è che io sia nessuno sono un giornalista come tanti Italia ma io personalmente non sono disposto a misurarmi con chi non pratica il mio stesso mestiere se pluralità ci deve essere se c'è e auspicabile la pluralità io desidero che il collega della televisione locale sia un collega non uno studente nello catapultato in una realtà di cui non
Conosce e non sa assolutamente niente
E scimmiotta quello che ha sentito ove del fare in televisione o alla radio questo deve essere un punto fondamentale
Perché condivido molto quello che ha detto Santerini prima quando soprattutto ha rivendicato ai giornalisti il diritto Audi
Ottenere un ruolo autonomo nella crescita culturale e civile di questa società
Se questa è l'autonomia autonomia vuol dire anche garanzia di un prodotto garanzia di professionalità e io non sono disposto a dare il titolo di giornalista in questi termini a uno e giornalista non è mi dispiace non è una questione di
Come si può dire di settarismo od altro è una questione di mestiere
Come ci sono gli idraulici giornalisti medici non vedo perché devono esserci delle persone che si autodefiniscono giornalisti e giornalisti non sono questo è un dato fondamentale dell'autonomia
E su questa su questo discorso io sono da sempre assolutamente aderente a quello che è stato detto qui cioè noi dobbiamo difendere l'autonomia soprattutto autonomia di professionalità
Poi ciascuno come diceva se no ci pone di fronte al all'avvenimento con la propria cultura
Con la propria tradizione pure il proprio credo politico perché no religioso o o via dicendo Emily era nel in modo che la coscienza di detta in perfetta buona fede convinto ovviamente che come dire l'obiettività assoluta non esiste perché sappiamo benissimo che tutto in questo ma è importante che ci sia il sentimento mesto di questo fatto e soprattutto la capacità professionale su questo non bisogna Trezeguet e vorrei concludere con un ultimo un'ultima riflessione stamattina presidente manca ha detto che tra le altre cose anche il copywriter sulla conferenza di produzione che lui della mente chiama in un altro termine non l'ho capito bene come beh io non mi interessa se lo al Copyright sono molto lieto però siccome ne sento parlare da anni di questa cosa io vorrei che visto che ha copywriter la favorisse in tutti modi e possibilmente domani grazie
Sia con sono
No no sarò velocissimo
Anche perché io stamani mattina ho apprezzato molto le relazioni che sono state fatte
Ho trovato degli spunti interessanti in alcuni degli interventi degli ospiti
Degli spunti interessanti e in un senso e nella io a questo punto sto parlando la maggior parte sono giornalisti della RAI però vorrei riprendere per un attimo seppure in forma leggermente diversa il discorso che il russo faceva pochi istanti fa il discorso del servizio pubblico e della carta stampata
Il problema dell'autonomia professionale
Stamani ho sentito qualche parola sinceramente abbiamo poi vietato quando ad esempio l'intervento è stato detto che in fondo
All'interno della RAI
Ci sono più filosofie
Nei giornali nella carta stampata si risponde invece a un'unica filosofia che è quella dell'imprenditore ora io sinceramente non credo di essere ingenuo
Che le cose non vadano nel migliore dei modi e da una parte e dall'altra questo mi sembra che ce lo possiamo dire tranquillamente
Però non vorrei neanche che si grazie a un certo punto preciso
Cioè nel senso che il concetto della lottizzazione così come viene praticato all'interno della RAI
Non è che sia un concetto che è escluso dal mondo della carta stampata all'interno della carta stampata ci sono ingerenze eparinati
Di tipo ovviamente politico che in forma diversa ma incidono in maniera analoga
Quindi è un problema che deve essere affrontato nella sua totalità ovviamente dobbiamo parlare dei problemi specifici della RAI da una parte dobbiamo parlare dei problemi della carta stampata per quelle che sono le specificità
Però fondamentalmente ritengo che questo è quello che anche detto Santerini prima ebbe
Riconduciamo tutto nell'ambito di quel discorso della Federazione sta facendo sull'autonomia professionale questo è estremamente importante perché l'autonomia professionale è un'autonomia che cerchiamo di recuperare per quella parte che ci è stata tolta occhi colpevolmente abbiamo perduto e che cerchiamo di recuperare faticosamente attraverso il confronto attraverso il prossimo contratto nazionale di lavoro ma l'autonomia professionale il ruolo sociale del giornalista impiccò a parlare sempre del ruolo sociale giornalista
Che sia RAI che sia carta stampata che sia qualcos'altro è lo stesso
Questo è il punto perché a volte e questa può sembrare anche una battuta non vorrei che creando una specie di Baudo
Da una parte il servizio pubblico dall'altro la carta stampata si venisse a creare una situazione nella quale poi il potere politico avrebbe ancora maggiore forza di quella che ora per il semplice fatto che con la partenza di lottizzare un po'meno lasciando però dall'altra parte un mondo nel quale senza degli statuti di impresa precisi con una specie di giungla i politici si muovono tranquillamente gli editori si muovono a braccetto con i politici
A quel punto terremo di avere davanti ai giornalisti della carta stampata
Che rispondono degli editori chiave loro padrini e quindi ci sarebbe già un cappello Denis
Dall'altra avremmo un servizio pubblico apparentemente meno lottizzata ma in realtà estremamente più permeato da quella che è la mano dei politici che così avrebbero ottenuto l'effetto che è quello di dividere quelle due anime che secondo me non sono due ma sono una sola quando parliamo di autonomia professionale io ripeto
Noi siamo giornalisti siamo tutti i giornalisti è questa la cosa fondamenta è questa la base della piattaforma nostra è questo il punto per il quale ci battiamo e non è a caso secondo me che
In questi ultimi mesi
Soprattutto da da due mesi a questa parte
La federazione si stia muovendo su questa linea non a caso che una settimana fa ci sia stata in questa stessa sala una manifestazione per l'autonomia professionale nella quale i problemi che si battevano riguardava da una parte la RAI dall'altra il gruppo Mondadori dall'altra il gruppo Monti quindi da una parte di servizio pubblico l'emittenza pubblica dall'altra la carta stampata ma non dall'una e dall'altra parte perché fossero divise
Perché proprio in quella stessa manifestazione la Federazione volle dare il segno che il problema dell'autonomia professionale non può essere scisso al di là delle specificità
Ma che riguarda assolutamente noi tutti
E riguarda quel ruolo che noi abbiamo e che io ritengo anche come rappresentante di un associazione regionale deve essere difeso
In campo nazionale si ma anche in campo regionale
Perché molto spesso è facile fare una qualche filosofia su quello che il nostro ruolo su quello che vogliamo ottenere e poi rendersi conto che nelle realtà più piccole territorialmente certi principi basilari certe cose invece diciamo qui non vengono messi in pratica
Vengo alla RAI il fatto della necessità di un potenziamento delle sedi RAI regionale il fatto di un potenziamento dell'informazione regionale ma non è che sia il potenziamento dell'informazione regionale della Rai
Per me è il potenziamento dell'informazione regionale in senso lato che riguarda poi anche i giornali e tutto il resto
E in questo senso quindi essere promotori da una parte come federazione da un'altra parte come associazione
In armonia ovviamente per trovare gli strumenti in maniera tale che questa autonomia da parlo da parola che potrebbe apparire a qualche non addetto ai lavori poco
Diventi una parola piene di significati fondo io penso sia quello per il quale noi tutti ci stiamo battendo
Regno
Complicando abbiamo seguito la pretesa di chiamarsi sindacato di formazione del
è vero che Pizzarelli però se ti diamo sindacato giornalisti non salta il sindacato giorni nostro comunque noi essere se questa polemica io ne approfitta per rimanere in sintonia
No voglio dire che mi sembra che dopo la risoluzione della Commissione parlamentare ieri e anche soprattutto insomma dopo i chiarimenti di mancare il presidente mi e le considerazioni tranquillizzanti di di Borri mi sembra che o un pezzo ecco un pezzo grosso importante di alcune preoccupazioni intorno alle questioni la riforma sia venuto a decongestionare assi ecco anche se non vorrei capire
Mi sembra che Veltroni abbia anche preso atto allora a questo punto io mi domando e vi domando
Se non possiamo anche dedicare piccolo spicchio del nostre riflessioni a a quello che dobbiamo fare noi
Piuttosto che soltanto come devo fare gli altri cioè il parlamento e governo ritirati coreografe nel sindacato
Questo senso mi sembra che l'idea di puntare sull'autonomia professionale su cioè ecco a un valore se questo viene tradotto fino in fondo in
Sul suo congruente insomma autonomia
Autonomia politica del sindacato
Autonomia politica sì siamo arrivati dicono a questo punto per me significa anche questo regionalisti ovviamente solo una professione tu sei diversa però in questo momento all'ordine del giorno ha possibilità
Che si incida come organizzazioni sindacali su questioni di riforma richiede una forte scommessa sulla possibilità di una autonomia politica delle organizzazioni sindacali siamo esegue tradizione confederale o queste più robusta in questo momento i sindacati
Colombo mi sembra che questo può essere messo all'ordine del giorno
Sì se più robusti almeno vi immaginate che debbo dire poi FIAT sapete tutti da stamattina erano qui presentare al Consiglio amministrazione il presidente Santaniello
Dal mille dibattiti qua mi rendo conto che forse c'è uno squilibrio tra il banchiere impossibile risultati ecco ecco guardi
C'è una sola presenza
Ecco però spetta consentirà di approfittare proprio di questo ragionamento che ed ecco vedi però c'è uno squilibrio forse tra la capacità di attrazione solo oggettiva no che sciupi riuscito ad agire con iniziative e poi l'incidenza politica
Con l'incidenza di come questi incide
Io qui parlo tutti no parlano i divari come detto Veltroni gli amici del Circolo criticità suona e però il sindacato in quanto sindacato come Quinci ecco io che sono il sindacato confederazione mi sento in grande difficoltà più di voti carpaccio minimo nemmeno nemmeno più notizia ecco invece ancora il sindaco giuristi proprio però questo secondo me si affronta questo problema
Affrontandolo cioè c'era un problema di autonomia sindacale perché il sindacato vuole funzionali
E l'unico modo d'altra parte vedere le confederazioni e anche in parte sembra regiones sono rimaste incidenti sulla riforma post settantacinque da
Perché erano non autonome sono io non non posso non non possiamo negare le confederazioni sindacali lo sono autonome le tattiche allora già in crisi profondo un pezzo profondo distacco
E io voglio la noi dobbiamo vedere fare per una riforma pure il sindacato in questo senso e allora prosegue o si fanno le cose staccate bisogna tenerle con i piedi per terra queste ricerche io
Vi propongo di fare insieme abbiamo già in parte cominciato dire abbiamo lavorato su alcune alcune cose se non fate voi poiché non è che posso giudicare sulle fate voi però debbo dire che mi sembra c'è un clima diverso
Su questo possiamo lavorare bisogna avere le idee chiare insomma di limiti possibili io per esempio sono del parere che
Questo problema così scottante la questione della lottizzazione
Sono
Ha fatto una nelle storie che condivido tutta però l'avrei accentuata di Pinuccio tutte
Dicevo ha detto
La lottizzazione una manifestazione di degenerazione del sistema dei partiti io credo di no
Credo come sostengono molti istituzionali sia ormai che la lottizzazione
Anche in altri posti e non normale
Manifestazione del modo di essere della nostra vita sociale posto che i partiti tutto riporta
Sui partiti costituzionali dato luogo Costituzione sono anche i partiti del CLN al posto dello Stato in Italia abbiamo confuso protagonismo dei partiti io che ho un'esperienza in diversi sindacati dovunque c'è una organizzazione pubblica lì ci sta la lottizzazione non dico non voglio citare il caso delusi ovviamente ma direttore della Centrale del latte municipalizzata di Roma c'è la lottizzazione dei partiti bisogna esce no voglio dire che quindi ecco perché più che una degenerazione è uno Stato di partenza che ora è giunto a maturazione
E in stato di partenza la giunta a maturazione con cui dobbiamo assolutamente fare i conti d'altra parte nel settantacinque la riforma della RAI in qualche modo a fatti i conti con questo stato di partenza dello Stato italiano sulla breve distanza
E perché è stato proprio questo la come dire fa riferimento agli alle alle spese parlamentare piuttosto è puramente all'esecutivo riforme settantacinque stato questa della RAI significato fari i conti in fondo con trafficate istituzionale
O se uno parte da questa considerazione non è che si deve auto paralizzare però
è chiusa
Su questo non si può e quindi facciamo un po'di politica come proposta però su due terreni proposte di merito sulle riforme del che devo fare gli altri in questo caso la RAI
Ci sono tante altre cose su cui si può intervenire quotidiani editori e trova le proposte riforma anche per quanto riguarda il modo di essere al sindacato
Per quanto riguarda le questioni la RAI debbo dire che sono contento che Giuseppe Giulietti anche Giorgio Santerini s'più o meno le cose che ha detto al proposto la possibilità di un coordinamento e quindi un coinvolgimento anche del sindacato confederale che peraltro settantacinque portato forti responsabilità nella riforma che c'è stata
Erano forza può dire anche altre responsabilità della riforma registro editoria
Quindi lavoriamo in questo senso non entro nel merito la commissione vigilanza quante persone sono tornate a commissione vigilanza Borghi dice che ha fatto proposte essa stessa di autoriforma che in parte sono mi pare condivisibile
Il problema considerate rincorse amministrazione detestati che ha ragione Jacques nomi bisogna insistere su questa possibilità che queste facciano siti SIC
Però ecco tutto questo io come ripeto bisogna essere consapevoli che si fa si farà probabilmente se si passa per la sua forte riforme istituzionali ma della politica in quanto tale
E questa riforma istituzionale che per congelato anche il sindacato per dirla proprio tutta tutta tutta
Il nostro modo di essere
Il fatto che il sindacato presente considerazioni funzionano come la RAI dice Pappano sono attizzare telomerasi
Il fatto che a questa contraddizione ha risposto della Società un sindacato sindacati l'inflazione di rappresentanza anche questo è vero venivo credo che il problema della rappresentanza di rappresenta chi e quindi voglio legittimazione avere una rappresentatività politica generale per poter fare proposte politiche agli altri e sia un tema che in qualche modo è proprio l'ordine del giorno
Qui all'ordine del giorno la riforma istituzionale politica non c'è soltanto il modo di evitare che i partiti siano occupatori dello Stato fino fino al punto di occupare i consigli amministrazione centrale del latte di Roma o anche l'arancio ipotizzarsi ripartizione ma anche il fatto di Pertini influenza in modo come dire del tutto naturale perché questa resiste la nostra esistenza le organizzazioni sindacali
All'ordine del giorno Fiesso schema di zona molto ma insomma un fatto di autonomia del sindacato è lo ripeto che il concetto che volevo proporre è il prodromo a pregiudizi elemento pregiudiziale perché si possono richiede l'autonomia anche professionale dei giornalisti o le possibilità di un'autonomia gestione da parte d'amministrazioni qualsiasi ente pubblico
Questo mi pare sul principio e di fondo e quindi credo che alcune cose insieme possiamo fare non è che dico dobbiamo discutere si insieme giuslavoristi sull'Artico trentanove la Costituzione fatto resta affidato però per esempio
Giuseppe Giulietti e sa benissimo che in questo momento molti sindacati come dire al dentro la RAI anche ecco molti sindacati si auto come dire legittimano attraverso l'esercizio di un diritto di lotta e diritto di sciopero Costituzione ci mette a disposizione
Laddove sulle questioni che riguardano la disciplina del diritto di sciopero nel punto informazione pubblica RAI forse sarebbe bene ecco fare delle cose insieme
Chiediamo aiuto in qualche modo perché altrimenti insomma la che insomma l'inflazione la rappresentanza da parte di molte associazioni sono in grado ad essere protagonisti di di di forme di lotta per rischia di far sì che sia un indebolimento del sindacato confederale
è questo il punto so che sulle questioni dell'applicazione della legge sulla disciplina di cui sopra i servizi pubblici sono sono discussione interno sul rapporto anche con la Commissione di garanzia
Di questa legge e questo è un tema su cui possiamo lavorare insieme diventerò istituzionale su cui possiamo incidere insieme
E dopodiché lo so che c'è forse una ritrosia ad occupazione da parte di un sindacato come il vostro sogno che ha bisogno di muoversi più liberamente i rapporti collego segretari confederali io sono nuovo qua guarderà giù i miei amici Francesco ed è insomma le esperienze passate ogni volta che si mise il Sindaco il sindacato di dei giornalisti sono lavorato le confederazioni degli ultimi tempi esserci tutte le grandi cose penso
Rosso il terzo soggetto sulla legge Mammì ecco quando il sindacato dei giornalisti ha detto va bene insomma facciamo le confederazioni l'intervento legature socia
Sono anni non abbiamo portato a casa perché in quanto e strumenti
Presenza delle organizzazioni sindacali nelle strutture che pure la regina mite prevede per la tutela delle garanzie
E così è successo anche mi spiace se andate via Russo Santaniello per quanto riguarda la stessa commise degli utenti insomma non sono stati presente
Eppure dobbiamo tentare di farle allora concludo dicendo che una proposta sicuramente sono innovativa che riguarderanno dovremo di essere sindacato qualunque esso sia confederali non considera sono al di là di questa
Problema di di ricercare anche un'autonomia dal sistema politico che ci ha in qualche modo sono sempre condizionato in modo tutto e quella di una formalizzazione istituzionale il sindacato
E quindi una partecipazione in quanto organizzazione del sindacato agli strumenti di organizzazione anche la manifestazione economica e sociale del Paese insomma voglio dire che il problema della partecipazione ecco come le riforme istituzionali
Del del sindacato scene io presentato insieme ad altri amici compagni colleghi delle perché ne altri nel disegno di legge perché vivo anche se credo servirà tanto più propositivo per quanto riguarda il potere legislativo presente sulla partecipazione
Sulle forme sindacali partecipazione agli gli strumenti istituzionali intervento credo che sia occasione questa discutere sì su è che sto dicendo partecipiamo inizia amministrazione accodarsi pure con esse però non voglio fare proposte così
Quelli buttati lì Dio che c'è un percorso sicuramente bisognerà perseguire questo Paese che la riforma forte del sindacato
Che ci può vivere insieme nel fare proposte su strumenti innovativi anche questo è il senso un pezzo di Stato abbiamo visto a farmi sempre gli rivolgo discussione che sono state svolti preside generali delle tre organizzazioni CGIL CISL e UIL che Rifondazione il Federazione Nazionale Stampa sulle questioni appunto il contratto i poligrafici su una cosa
Calda come la la faccenda della Mondadori penso che su questa roba alla RAI ma connessa strettamente alla volontà di far valere insieme l'autonomia professionale del sindacato
Anche il TG de la frattura evita anche un'autonomia politica tout-court Rossi
Senza i controllori anzi insomma
Devo dire grazie tutto che sono d'accordo con gli ordini
Con quello che ha detto il fondo questa sollecitazione peraltro già presente nel
Sì in quello che ha detto il segretario del sei c'è il segretario dell'Usigrai migliore raccordo tra organizzazioni sindacali
Non è presente a Milano abbiamo fatto uno dei una
Forma di agitazione sindacale dei giorni passati che sicuramente avesse trovato il contributo alla discussione fosse stata preparata anche con le altre organizzazioni sindacali corretto avrebbe avuto dall'uscita migliore visto che non era una come citazione
Per una rivendicazione economica ma per il ruolo l'assetto dal della sede milanese
Talvolta medico del venti del comitato di redazione molto difficile estrarre un rapporto con con i colleghi di CGIL CISL UIL con le varie associazioni professionali è un problema che noi ci dobbiamo porre credo sarà molto utile proprio in questo momento e qui si parla di riforma della riforma della RAI sia un accordo tra le varie organizzazioni sindacali sulle cose dette stamattina io sento verso distrazione immediata cioè quella del vedere
Coloro che noi diciamo come i responsabili o per lo meno da irresponsabili
Di tutte le situazioni negative che vediamo in RAI
Che poi insomma alla fine dicono tre cose su cui si può sostanzialmente concorda
è un fatto vostra
Non è che questa sia una posizione anche saputo negli ultimi tempi penso la riunione del consiglio ieri appunto degli aspetti pratici concreti positivi però io parecchio tempo diretta venti anni
Che sento di rappresentanti dei partiti
Che hanno sostanzialmente delle costruzioni
Di cinema e alle nostre per esempio sulla lottizzazione per esempio sul
Sull'esigenza di valorizzare professionalità sull'autonomia professionale e allora però c'è qualcosa che non funziona non è che hanno cambiato rotta nel negli ultimissimi tempi da parecchio tempo sostengono queste cose praticano peraltro cose diverse da poi tutti
Tutti ma anche parte dei mari della RAI vero che come dice lasciano promettono lottizzazione entra in crisi perché fa parte del
Di una più vasta crisi di tipo istituzionale ma è anche vero che ci possono essere immobili
Molto semplici
Per migliorare le cose
E così che si possono fare
Nell'immediato di presa presente un caso l'avrei fatto questo concorso per praticanti è stata una cosa importante chiesta dal dal sindacato accertata devo dirlo costi stazione
Dalla RAI coetaneo abbastanza incredibile poi
Si fa così lunghi i tempi di di assunzione di questi ragazzi che hanno vinto che hanno vinto il concorso che che non ci siamo dice niente di di sollecitare arrivare abbastanza assurdo che si fa gioco cose che si possono essere immediatamente dopo lo show il corso di formazione proveniente inseriti nell'azienda anche perché sono tutti ragazzi laureati che hanno studiato che insomma
Queste aziende dove si assumono fior di portaborse alcuni diciannove per cento della media inferiore credo che che ci siano dei grafici dei gravi problemi ad assumere subito questi ragazzi perlomeno danno
Danno un senso un senso migliore impiego ed adottato subito un un segnale di volontari superamento dei criteri della lottizzazione pur parlare brevemente del caso Milano
Intuendo il discorso per i quali milanese e precisione soltanto Santerini
Dicendo che è una questione generale non è una questione milanese ma credo che sia francamente così cioè che fa parte del capo nel senso che dalla risoluzione dei problemi di questa di questa relazione in particolare perché si tratta di una relazione numerosa con una grande tradizione neppure compressa
E nel ruolo mobile cento avverrà più cospicua redazione regionale
Dall'avvio la risoluzione dei suoi problemi si può capire quale strada la RAI intende percorrere perseguire per riformare complessivamente se stesso
Non si tratta per Milano come peraltro io credo anche per altre importanti realtà relazione della RAI di uno scontato rivendicazionismo
Non soltanto di una generica richiesta di spazi neppure di un altrettanto generica aspirazione allo sviluppo delle carriere
Si tratta soprattutto di definire un ruolo di esprimere delle professionalità Dida stanze una richiesta forte di autonomia e identità riproduttiva non nel senso indistruttibile particolarismo ma nel senso di un decentramento
Che si pone come una grande risorsa aziendale sono nel contempo diceva anche ci si sopprimere io essendo talvolta i colleghi più anziani che ricordano spesso che la televisione in Italia sia nata a Milano e ma si ha l'impressione che talvolta
Questo secondo in modo sfogliare un album dei ricordi per rammentare episodi personaggi modi di lavorare un tempo vicino eppure già così antico quasi un mondo che non c'è
E che sa perché è scomparso chissà in che modo se ne è stato travolto dagli eventi ora non si tratta di riscoprire un primato milanese tutt'altro che pure sarebbe assoluto
Aprire un contenzioso che sale verso l'alto povero di contenuti tra Milan-Roma nulla di tutto questo si tratta semplicemente di utilizzare una grande risorsa professionale
Giornalistica e e non soltanto giornalistica perché io penso battuto sullo sviluppo degli operatori di ripresa che poi sono diventati i giornalisti penso per esempio ai colleghi i montatori e tecnici del montaggio tutta una cultura in questo senso
Si tratta di recuperare queste risorse nel quadro di un'azienda che ha bisogno di puntare soprattutto sulle nuove risorse professionali decorosa c'è stato detto anche questa mattina anche lei sedere presenta dell'azienda sia dai politici
Ma quando si fa notare queste cose che sono cose semplici che non fanno parte delle cose complicate
Si deve nello stesso tempo sostenere che questa risorsa professionale della a questa risorsa personale dato modo di lavorare con il proprio contributo di idee di lavoro di riproduzione puntando sunnita del corpo
Redazionale nulla sulla sua frammentazione ha consentito a a questa relazione di recuperare la propria unità invece questa relazione abbastanza sfaldato ultimamente di esaltare le proprie capacità di essere realmente e non prestiti contrastanti pluralista e chi pace di dare quindi alla gente informazione dichiarare di chiarire il dibattito del paese di dare un suo contributo di carattere culturale ora da parecchie sul tavolo sui tavoli aziendali dice
Questo caso molti anche dall'esterno
Hanno le loro vite sul ruolo della sede di Milano era centinaia di proposto alcuni ambiziosi alcune addirittura di difficile praticabilità alcune forse troppo ambizioso e quello che non c'è
è una risposta chiara sul ruolo della redazione milanese sulle sue esigenze di autonomia ideativa produttiva su puntare tutto sulle professionalità prima garanzie sia per offrire ai cittadini un'informazione corretta e prima garanzia per la redazione per potersi esprimere infine una sorta così di modernismo cinico tipi di risorse personali di coltivazione di orticelli oppure e da un semplice abbandono nel nell'album dei ricordi nella convinzione che tutto inutile che così va il mondo che la lottizzazione le sue logiche siano venute risposte possibile quindi adeguarsi
Allora non ha molto senso
Incentivare queste logiche negative facendo ripiombare la redazione milanese nella termina l'iniziazione dividendo riducendo le proprie possibilità professionali tanto questa esazione soltanto dei pezzetti di telegiornali e giornali radio nazionali altrove i reati
è ai quali la redazione milanese può soltanto prestare come è successo anche in passato del conduttore
Secondo me è un piano per Milano per impartire dall'unità di questa relazione e dalla possibilità per questa di produrre appuntamenti informativi sulle varie reti televisive oltre otto naturalmente
è in arrivo l'ultimo Carpi concludo subito il mio intervento
Di cui volevo parlare e questo della testata per l'informazione sportiva come sapete
Ultimamente ad agosto è stata formata questa testata per l'informazione sportiva ora può aprire isolate e qui posti nel senso che
Da e siccome il problema di razionalizzare
Questo settore dell'informazione adesso abbiamo appuntamenti che sia che si accavallano l'uno con l'altro responsabilità non ben definite giornalisti divisi nelle varie reti nelle varie testate giornalistiche e così via c'è da dire però che sette Tito
Si è partiti in maniera non del tutto soddisfacente nel senso che si è cominciato
Per costruire una casa dal tetto si è fatto di lettura non è questo può essere che possibile soldati vicedirettori adesso sempre che si facciano di i capiredattori non si capisce ancora quale sarà l'organico complessivo ma soprattutto non c'è un piano sul quale poi sul alle poi dovrebbe essere definito l'organico le funzioni le responsabilità e via dicendo con lei ho parlato proprio questa mattina collega Evangelisti che gli ha garantito che questo piano
Pronto ed è pronto anche la discussione col sindacato
Ecco l'invito che però io faccio che si recupera in questo senso il tempo perduto perché o questa testata per l'informazione sportiva che può essere il tetto un fatto molto positivo anche come scuola di giornalismo nel settore sposo verso il monte
E varie attività Pertile proprio col piede giusto altrimenti rischia di diventare l'ennesimo spreco all'interno dell'azienda magari qualche partito che ha sollecitato qualche dopo di potere che ha sollecitato l'approvazione di questa
Di questa testata dove fra un anno può venire qua rimproverarci per quello che abbiamo fatto sorridendo grazie
Civilistico
Ricordiamo ancora quattro
Ma sono ciascuno
Ma non per fare Qui Quo Qua abbia avendo già parlato altri due colleghi fare in quanto no no ma questo secondo convegno al quale partecipiamo questa settimana sui temi dell'autonomia professionale dei giornalisti e e di tutti i problemi connessi
Io credo che se stiamo tante ore interrogarsi e perché ci siano dei problemi veri ci siano anche dei problemi comuni
E se lo facciamo è perché abbiamo anche una risposta semplice alle cose che voi dite
E che i problemi dell'autonomia professionale così come gli altri problemi si difendono attraverso un forte sindacato che sia in grado di esplicare fino in fondo il suo ruolo e credo che questo valga particolarmente all'interno della RAI
Dove
Forse dovremmo interrogarci un po'tutti
Se c'è la necessità di conquistare le regole nuove
O se pure non c'è la necessità anche dei nostri ruoli distinti di trovare le condizioni perché le regole che già abbiamo interno delle strumenti contrattuali di strumenti di gestione dei siano effettivamente praticate realizzate fino in fondo io propendo per questa seconda soluzione
Come sindacato sono dieci anni che facciamo errori di chiedere sempre il nuovo senza andare a gestire quello che abbiamo già ottenuto dentro la RAI probabilmente non abbiamo le condizioni per gestire le cose allora credo
Che noi dovremmo riuscire a me piace più la riunione oggi pomeriggio che non quella di questa mattina che assomiglia centinaia di riunioni analoghe anche se qualche sfumatura diversa si coglie nella sensibilità anche di rappresentanti le forze politiche
Però credo che alcuni orientamenti veri dobbiamo assumere
Il primo
è che dentro la RAI c'era necessità che sindacato sia rispettato
E per farlo dobbiamo cominciare a farlo assieme
Io ritengo sbagliato
Che noi continuiamo ad accettare che su problemi come quello del piano della radiofonia
O come quello di un una cosa enorme come dovrebbe essere il piano qui quadriennale di investimenti
I signori mancare ANIES Pasquarelli con voi fino una volta alle diciotto l'Usigrai
E alle diciannove il sindacato confederale la volta successiva alle diciotto il sindacato confederale e alle diciannove l'Usigrai per avere due ore di tempo
Scarso per sentire un cumulo di banalità neanche una illustrazione di un documento
E avendo in quel modo dato la sensazione che le regole degli approfondimenti il confronto con il sindacato in qualche modo si sia realizzato perché non ci viene data la possibilità di entrare nel merito delle questioni
Non ci viene data la possibilità di lavorare delle proposte delle risposte delle analisi concrete
E fra l'altro non vedo come il suo alcuni problemi come quelli che riguardano piano quadriennale di Investimenti
Ci sia la necessità anche di tavoli distinti rispetto alle quali le cose vengano fatte se venissero fatte bene in termini di doppione dobbiamo chiesto
Nel corso dell'ultimo incontro
C'era un incidente di percorso con l'Usigrai che doveva essere sistemata ma abbiamo chiesto formalmente alla RAI che questi incontri sui problemi strategici
Proposte Dick operare la fase informativa anche con la messa in campo di idee da parte nostra e questo credo che debba essere un orientamento che noi assumiamo qui secondo Sorrenti manca ripropone la conferenza di produzione
Bene incassiamo manca perché venga fissata una data
Perché anche per noi sappiamo la data di quell'appuntamento siamo in grado di sviluppare le nostre iniziative di fare le nostre riflessioni e di presentarsi con delle proposte che mi auguro siano il più possibile omogenei l'ultima questione io credo che noi dovremmo riflettere seriamente su una serie di problemi questa potrebbe essere l'occasione anche per confrontarla
Qui nel dibattito dei politici
Mi sembra che il nudo in considerazione assolutamente l'evoluzione che ci sono nel nostro Paese
Ma la vera riforma settantacinque il sindacato le sue stabilita
La riforma settantacinque prefigurava uno spaccato sociale e politico che oggi non c'è più
Questo problema delle leghe
Se io comperando nel mondo politico con le prossime elezioni ce lo troveremo anche all'interno dei meccanismi di decisionali della RAI e forse non sia in grado di fare come si è fatto con i Verdi nel corso di questi anni vale ancora quel meccanismo
Vogliamo interrogarci su un altro piaceva discorso sull'azionariato popolare e di questa mattina vogliamo cominciare a suonare
Che sul le decisioni della RAI conta più un singolo investito in sé investitore di pubblicità chi non milioni di tenute in che pagano i canoni quali voci noi riusciamo a questo tipo
E rappresentata solo dai partiti
Oppure non individuiamo dei meccanismi all'interno di la formula lame di gruppi o di gestione o di controllo non lo so che anche questa gente chi sono gli azionisti veri della RAI possono esprimere dei loro orientamenti dei loro giudizi di
Noi abbiamo credo un problema che deve essere affrontato assieme e torno al piano quadriennale ai pianeti
Ma dietro quello che prefigurano una serie di vendite qualche gioiello di famiglia come la sede di Venezia quello che vogliono fare a Torino
Rispetto a un bisogno che c'è nel Paese di aumentare il decentramento io non sono d'accordo con Bossi fare Trenitalia mentre il taglio deciso
La pubblica amministrazione non funziona al nord come funziona il centro come funziona su ed è sbagliato che si faccia anche noi lo facciamo nel sindacato di ogni erba un fascio la pubblica amministrazione fa tutta schifo e no
Da qualche parte lo farei più da qualche parte meno ma le strutture non funzionano in maniera uguale in tutta Italia io a Roma non valgo ricoverarmi se posso in ospedale
Calma e prendo la macchina neonato dalle mie parti si si è possibile ma proprio perché pure in una una retta ci sono realtà diverse
Noi forse nel corso di questi anni abbiamo commesso un errore
Di inseguire troppo la RAI nel disegno di accentramento che ha determinato in parte attenuato da un tentativo di sviluppo dell'informazione nella dimensione regionale che mi sembra ancora insufficiente
Però in maniera diversa dal settantacinque ma penso anche che bisognerà riprendere in considerazione anche la valorizzazione del decentramento di una nuova forma di decentramento della RAI sia per la parte di tipo informativo
Mi scuso se ci sono dei giornalisti ma guardiamo guardare sui telegiornali regionali
Non so se per carenza di uomini e di mezzi ma delle volte sono di veri e propri bollettini di quello che accade nelle sedi dei consigli regionali cioè non non c'è un'informazione su quello che accade effettivamente nel territorio secondo me c'è la necessità di fare un ragionamento su sì sì di fare un ragionamento noi l'avevamo detto
Abbiamo tentato con i partiti di fare un ragionamento a livello regionale però ci siamo accorti che i partiti gli bastava la telecamera fissa
Con per poter andare a fare il monologo non erano interessati a un certo tipo di sviluppo dell'iniziativa improduttiva e informativa nella dimensione regionale credo che
Se l'evoluzione delle cose nel nostro Paese e quella che molti paventano
Una risposta in termini di riorganizzazione dell'azienda e di rivalutazione di riduzione dell'accentramento che si sta determinando debba essere considerata dentro questa rete allora vertenze come quella di Torino come quella di Venezia coppie come quella di Milano come quella che bisognerà fare a Venezia si vuol chiudere una serie non si sa cosa succederà
Della struttura
Fisica
Della RAI beh io credo diventino allora non dei momenti rispetto ai quali si può trovare l'accoglienza di del singolo politico magari importante locale ma possono diventare momenti di un discorso più generalizzato ma teso a in designare una forma di autoriforma che comunque non è solo il frutto dell'evoluzione esterne ma anche frutto delle nostre esigenze io credo che questo sia un terreno sul quale lavorare
E soprattutto se riusciamo ad avere una data un appuntamento prefissato di confronto di aveva nell'occasione di discutere assieme di mettere tutte le nostre fantasie tutte le nostre energie a disposizione di un nuovo disegno di impegno e di mobilitazione ripeto partendo però dall'affermazione quella del latte di Torino fare più sindacato all'interno della RAI
E anche un problema nostro noi siamo debolissimi
Ci scappano le cose da tutte le parti
Dentro la RAI ognuno costituisce una un gruppo di tre persone trova udienza dal alla direzione del personale si risolve una serie di micro problemi così non si fa sindacato quindi dobbiamo partire credo dalla difesa della nostra dignità
Della nostra ragione di essere perché solo attraverso questo credo per quanto riguarda i giornalisti si sia l'elemento di garanzia di poter o i salvaguardare l'autonomia professionale
In parte cito da colta posto alcuni i problemi informazioni locali informazione giornale che merita una riflessione
Perché credo che stamane noi abbiamo ascoltato l'Esposito i politici
Delle valutazioni che riguardano complessivamente
Quel perché
Dovrebbe essere la linea la riforma delle riforme così è stata definita termine
Alcuni dovremmo come dire
Dovremo comunque cercare di convivere con questo tipo di termina
E anche perché abbiamo sentito altre altre affermazioni
Come per esempio l'esigenza il presidente ma anche a me fa piacere
E lo dico il massimo vertice di questa azienda di un sistema misto forte che abbia però al centro un forte servizio pubblico
E un altro tipo di affermazione di un sentito era
è quella che l'azienda deve essere tale a tutti gli effetti con ciò configurando un ruolo ben preciso
Della dell'azienda di servizio pubblico
Che per essere tale dovrebbe muoversi anche secondo logiche diverse logiche d'impresa cosa che in passato forse non è avvenuto
Ebbene quest'affermazione che premono i siti per questa serata però mi sembra che faremo soltanto l'operazione limitato se non tenessimo conto di quanto sta succedendo l'esterno di quanto sta succedendo per in Parlamento dove siamo in presenza di un tentativo
Di
Definire quell'arte è stata l'impostazione della Mammì
Un tentativo che viene condotto da un gruppo di di senatori una quarantina circa
E che
Hanno come questo disegno di legge ha come primo firmatario proprio colui che è stato redatto grandi e quindi credo che la massima attenzione deve essere prestata anche a questo a questo tipo di iniziativa di carattere politico perché
Perché
Si ipotizza in questo di questa proposta il disegno di legge secolo si ipotizza invece una compressione una riduzione del ruolo dell'azienda di servizio pubblico
Si parla
Di una RAI che articolata in un sistema molto forte con tre reti televisive le reti radiofoniche
E poi ventuno sedi regionali
E si definisce insieme un blocco finanziario economico politico
Che va difeso più per contrastare il privato che per una reale condivisione di questo ruolo e questo un passaggio molto importante
Un passaggio che merita particolare attenzione
Perché se da una parte si
Sostiene la necessità di andare ad un risanamento economico dell'azienda
Come non ho sentito oggi dall'altra parte siamo in presenza di una una proposta che tende a ridurre ricevono della RAI a ridurre la presenza dell'editore foniche televisiva due soltanto
è quello che è ancora più grave
A consentire che soltanto su una rete televisiva ci possano essere la diffusione dei messaggi pubblicitari e che secondo me l'altra la si dovrebbe ridurre ulteriormente quello dovrebbe essere il ruolo il ruolo dell'azienda di servizio pubblico
Per quanto riguarda poi l'informazione regionale Cisco si ipotizza la creazione di società mister miliardo vecchia
Per ordine di proposte maniera forte in questo in questo momento e quindi questo ci deve far riflettere i primi crediamo fortemente in quel patrimonio che è costituito dall'informazione locale dell'informazione regionale al di là del fatto che della struttura dei giornali ma questo mai potrà essere argomento di un altro di un altro incontro di come crediamo in questo in questo fenomeno perché per noi è un fenomeno molto importante perché ci consente di attuare quel seppure in maniera graduale quel superamento della della tripartizione questo parametro della lottizzazione
Spero che quello di lottizzazione credo che borghese fondato spero che mentre siamo tutti convinti che la lottizzazione a livello di servizio pubblico poi va a incidere anche su quello che è natura del prodotto spero che rimanga intanto avvengono la Centrale del latte
Perché ripeto non parlare anche della tendenza sono un pochino troppo troppo pesante
Dicevo che ci preoccupa quanto si sta delineando in questa
Sì
Si preoccupa diciamo
Più
A casa ossia geografico cioè finora confortata
L'aver portato
Diceva che e di formazione di regionale
Che lo strumento per che serve per scardinare questo sistema per lottizzazione
E però di fronte a questa ricchezza del questo patrimonio dell'azienda abbiamo dei comportamenti dell'azienda che non sono coerenti che non sono che non sono conformi questo tipo di ricchezza perché
Se da un certo punto di vista abbiamo in atto un ripensamento sul ruolo sulla funzione delle sedi regionali dall'altra parte in vediamo che si sta procedendo in maniera disordinata
Emilia Romagna
Non credibile perché per esempio ci sono
Delle novità che riguardano il piano della radiofonia senza però definire quelli che sono risorse che dovranno sostenere questo tipo di piano
E da un altro da un altro punto invece si ci ripeto che per esempio uno degli elementi che potrebbero che ulteriormente parlammo informatico che quello di Televideo potrà essere attuato soltanto se avrà una convalida dal punto di vista economico
Ecco credo che questi sono atteggiamenti scrittoi da parte da parte delle servizio pubblico che dimostra di non avere una cultura complessiva nei confronti del del problema dell'informazione dell'informazione locale
In
C'è un altro aspetto
E ci proprio per e proprio
La
L'incapacità fina a questo momento gli appare completamente
Il quello di finiamo la trasversalità cioè il passaggio di
Di uno
Gli appuntamenti formativi una rete diversa che sia quella della del che siano che era rete tre ebbene questo questo tipo di operazione potrebbe essere e vengono Oddo anche un esposto a Cipro proprio sulla sul tema poco avvenuto su un piano quadriennale d'investimenti ed egli si sarebbe potuta fare una riflessione comune perché per esempio per la prima volta è stato detto va bene c'è una posta bilanciato inserito a bilancio venti miliardi per attuare questa regionalizzazione di una delle due principali reti seppure per segmenti
E però al tempo stesso si dice che c'è una difficoltà per la reperibilità delle frequenze e quindi si dimostra ancora una volta che si con una mano detto si fa una cosa con la sinistra questo mi fa un'altra ecco quindi credo che complessivamente noi come sindacato dobbiamo chiedere soltanto quello quello che logico a questo punto chiedere che nell'ambito di quella che dovrà essere ritorno delle risultato iniziale c'è pure dovrà essere la riforma delle riforme con la quale dovremo convivere nel nei prossimi mesi nei prossimi anni ci sia veramente una una riflessione sul ruolo dell'informazione
Regionale anche per rispondere magari a quel fenomeno del leghismo al quale faceva riferimento poco fa
Ma diciamo che non lo sosteniamo da destra che forse ne esporta tardiva rispetto questo fenomeno del leghismo non sulla in realtà locale sulla vendita dei locali si stiano Giada già da anni e forse l'azienda se se avesse seguito fosse avrebbe in qualche misura impedito al formarsi di questo fenomeno in qualche in qualche maniera e quindi le chiediamo che nel momento in cui si vada ad attuare questa riforma delle forbici servirà ci sia un riflessione complessiva soffro proprio sul ruolo sulla funzione servizio il pubblico perché noi crediamo che anche attraverso questo questo canale potranno passare delle manovre che in qualche misura potrebbero ridurre ruolo e funzione dell'azienda di servizio amichevole
Brevemente continuo la riflessione sul significato di questo nostro convegno sul significato di politica sindacale l'intervento di Giorgio Santerini l'intervento conclusivo
Ha messo il sigillo ad una realtà che in presenza dell'inizio delle negoziato con gli editori
Particolarmente significativo per il futuro della nostra vertenza parlo cioè al rapporto che esistente tra Federazione nazionale della stampa italiana e Usigrai
Poteva esserci o gli editori potrebbero pensare e che tra le due Rivalta potessero esserci delle diversità di impostazione o un nano
Un rapporto di attracco e problemi
Diverso viceversa e l'intervento dei Beppe Giulietti l'intervento del segretario della Federazione nazionale della stampa italiana hanno evidenziato questa sintonia e di questo come componente del sindacato oltre che il giornalista servizio alla non posso che esprimere la mia soddisfazione dare atto della da lì Dida della politica sindacale attuata qui a corso Vittorio Emanuele e anche nell'ambito del nostro Usigrai per quanto concerne sempre il rapporto sindacali Caronte
è vero è stato qui riferito poc'anzi della necessità di fare maggiore sindacato nei Liliana
è stato il motivo conduttore del nostro convegno di Rini e naturalmente in quella sede abbiamo detto delle non divergenze delle disattenzioni che toccavamo nell'ambito dei nostri colleghi per posizioni probabilmente non sostenute con la necessità di via con la necessaria con la necessaria forza con posizioni che hanno trovato da parte dell'azienda da parte di viale Mazzini
Una certa resistenza per cui abbiamo assistito il sindacato assistito
Inutile dire perché io do atto ai colleghi che si battono per rappresentare i nostri interessi del loro impegno ma incerto
Che le promozioni mobili di tutto quello che è accaduto faccio qui la cui storia anche perché ho detto in partenza e voglio essere telegrafico sarò telegrafico
Ma quei fatti comunque hanno inciso nel nel grado di apprezzabilità se così posso dire da parte della base giornalistica nei confronti dell'Usigrai e allora due o tre domande caro Beppe ma è stata fatto un censimento della realtà delle testate per quanto concerne i gli organigrammi
Alla luce delle promozioni che sono state fatte parlo prima quando San Biagio interesse a siano quaranta centrali allora ecco questi siamo quando San Biagio Agnes questa volta fece in quella grande elargizioni di promozioni a te personalmente più secondariamente è stato fatto questo censimento statistico quando sono stati catapultati non i berretti neri in Lituania da parte di Gorbaciov offre o quello che volete ma sono stati e catapultati nelle varie testate nazionali
Persone insignite perché in termini finito con un'onorificenza del grado di caporedattore e io poi mi sentivo di direttori che mi dicevano che vuole l'ho dovuto subire qui pare che ci sia il partito di quelli che subiscono a cui appartengono guarda caso per definizione i direttori che poi a loro volta passato qualche mese sul si sono trovati a subire è una un trasferimento o anche un deprezzamento dico deprezzamento volutamente so benissimo che speriamo bene ma come le vetture delle Ferrovie dello Stato e quando sono classificati da terza una volta c'era la terza il da secondo in prime coppe di della viceversa dalla prima alla seconda e allora questa analisi Anansi delle realtà passi che non voi Caro dette assistiamo questo me lo potresti di rete alla fine dell'anno il contratto prevede che ci siano giornalisti che i giornalisti possano chiedere Nardis affiliazione da parte del sindacato è aumentata è una realtà no se non aumentano vuol dire che sono bravi e che sono legati al sindacato o anche forse sono stanche forse hanno perso il mordente lasciano fare così perché dice almeno c'è qualcuno che pensa per lui
Ma vorrei che questo pensiero
Potesse arrivare a risultati diverso come dicono gli avvocati ribalta ribaltato una situazione a è stato denunciato qui e voi stessi e truppe tenercele detto Beppe
I medici circostanze citiamo ci convocano in un'ora hanno sentito i giornalisti non sia noi prendiamo atto di quello che sono le decisioni chiamano con gli altri sindacati alla fine dice con il consenso con il confronto con quello che volete
Queste sono le determinazioni assunte dal consiglio d'amministrazione
Qui ci adesso il termine di emergenza e dire poco perché i giornalisti non godono di una buona fama anche se quotidianamente caro Giorgio Santerini sia i giornalisti RAI e sia i giornali come testati sono al centro di articoli di polemiche di dibattiti evidentemente il buon giovani già si è battuto il petto prima dell'inizio di questo confronto dicendo a abbiamo fatto fare una inchiesta la realtà e triste quasi quasi io sono il primo adesso se tu
Santerini chiederanno una sovvenzione in favore dei degli editori a dare il mio piccolo Bormio piccolo contributo però questo è un discorso che non accettiamo perché ai congressi lo stesso immarcescibile giovanili diceva a Sorrento
Ma a e auditorio molto meno numeroso di questo qui presente che mi onora
Della sua gentile e generosa attenzione basta basta chiedere basta chiedere che cosa per sentirsi dire no queste punto dissi Paolo mi guardò e e accettò perché non c'era nessuno evidentemente e capiva che una replica sarebbe stato fuori posto riassumo
Prendiamo atto che tre rappresentanti di forze politiche hanno con accenti diverso diversi hanno evidenziato la necessità della riforma delle riforme con espressioni che adesso tornerà e sarà di moda
Prendiamo atto del fatto che Borri ha detto che il suo pensiero è stato distorto e a in questo caso mi fa piacere perché caro Beppe Giulietti ha detto in est mi è accaduto a me quello che è accaduto precedentemente a Peppe quando questo una mia chiosa ci fu una specie di lotteria quella del linciaggio al segretario dell'Usigrai il reo di un di un reato gravissimo quello di incentivare i dignitari che poi si è visto che i fatti non erano quelli addebitati all'amico Giulietti di sottolineare l'evasione alla corresponsione del Cannone al alla RAI
Detto questo è necessario e concludo che da parte del sindacato si esca da questo convegno i nostri amici del sindacato e della federazione con la coscienza e la consapevolezza di avere rinsaldato il rapporto con la propria base e soprattutto dare ai giornalisti che nei campi nell'azienda quella coscienza e quell'entusiasmo che probabilmente non per colpa di nessuno negli ultimi tempi unitari che si sia un po'appannato grazie
Rendere tecnicamente difficile la lottizzazione mi sembra che questo sia uno dei punti centrali sui quali dovremo muoverci veniva sottolineata dalla consueta chiara e completi su una relazione di Federico Moccia che io considero un po'un punto d'arrivo di un cammino perché in effetti nella relazione di oggi di Federico sono sintetizzate in Po
I concetti che lo stesso Federico aveva espresso sia attento che i limiti che costituiscono un po'un punto intorno al quale all'adorato intero gruppo del sindacato partire dagli organismi di base cioè i comitati di redazione
Io ricordo molto bene la finale della redazione della relazione di tento di Federico quando faceva distinzione
Di una diverso atteggiamento di due persone che erano impegnati nella costruzione di un importante edificio una rispondeva
Alla domanda cosa stai facendo sta mettendo un mattone l'uno sull'altro l'altro diceva sto costruendo una cattedrale
Cioè questo per dire di quale sia l'importanza di chiederci nelle cose che si fanno
Credo che
Questo la redazione di oggi l'incontro di oggi sia un punto di arrivo noi il nostro Progetto la nostra cattedrale in qualche modo abbiamo dimostrato di poter di saperla costruire cioè di riuscire a parlare intorno a un progetto idee ed energie e di riuscire ad elaborare quella che possiamo considerare una piattaforma
Ritengo la relazione di Federico una piattaforma sulla quale andare avanti ma attenzione ci sono delle spinte centrifughe da questa che e punto proposto dal sindacato sul quale apparentemente ci sarebbe l'adesione a un po'di tutti
Però ne abbiamo ascoltato anche l'intervento del presidente manca
Su quale io no no assolutamente depressi da circa i contenuti perché vi racconto un episodio qualche giorno fa a Napoli Abdel giornale la Repubblica nelle pagine napoletana trovo nel titolo titolato quell'ospedale sembra un TG
Volendo intendere che il Cardarelli lottizzato funziona male certe insomma l'esempio è quello dell'ospedale sempre un TG adesso io ricordo che qualche tempo fanno dicevamo che la RAI sta diventando come le USL al non riesco più a capire se veramente sedimentato nello sport quello della caccia
Alla giornalista RAI e alla RAI maniacale false di farci sembrare doti dei giornalisti dimezzati quale io non mi sento assolutamente perché questo voi fa gioco a chi invece in questo condivido la la denuncia del presidente manca forse lo è per altri motivi ma se c'è chi prima filava e si presenta combattere con quella con quella di vista insomma resta il giornalista dimezzato immediatamente viene viene centrato comitato ormai come tale anche se non lo è più degli altri
Quindi attenzione a quello che diceva manca perché è giusto quindi diciamo condivisa da questo punto di vista però cibo in qualche modo fare allargare troppo il dibattito su quella che la figura del del giornalista su quella che il problema è l'autonomia professionale del giornalista che naturalmente e l'esigenza che è alla base di questa nostra rivendicazione siamo andati avanti abbiamo detto possiamo tirare delle regole che ci mettano in condizione di tutelare nell'effettività questa nostra autonomia professionale quindi non vorrei che allargando il dibattito ci si disperdesse siamo intorno alla fine della legislatura elezioni anticipate o no
Il c'è da chiudere il contratto collettivo nazionale di lavoro alla fine ci troviamo che questo problema viene in qualche modo rinviato mentre invece questo che il punto d'arrivo per quella che era l'operazione sindacale deve essere un punto di partenza immediato per la fase successiva e questo soprattutto il momento come quello che viviamo nel quale io ho ravvisato in questo ne discutevo con la caporedattore della mia sede regionale il quale era perfettamente d'accordo su questo punto che ecco all'emergenza Golfo si astenga emergenza Golfo sia stata anche l'occasione per le testate nazionali
Per tentare di ribadire il discorso dei terminali delle sedi regionali allora attraverso il meccanismo del distacco ogni direttore di testata ha finito col chiedere alle sedi regionali qualche giornalista da poter utilizzare in questo periodo d'emergenza
Naturalmente questa è una fattispecie prodromica dell'utilizzo di questo giornalista successivamente come terminale e quindi un'ulteriore occasione per ribadire anche nelle sedi il discorso lottizzatore nello stesso tempo ed è questo il secondo esempio che ci induce alla diciamo un'urgenza nel portare avanti e quando è stato definito finalmente con con oggi
E quello della Thyssen cui accennava anche Claudio Valerio di questa casa che sta per cominciare a costruire dal dal tetto ci sono i direttori vicedirettori candidati capiredattori ma non non c'è nulla se non grande disorientamento da parte di tutti
E quindi la caccia alla tentativo di conservare ciò che essi perché si arriva e si rischia di perdere voti prendere ciò che non si arriva si profila la possibilità di grazie
Orari
Molto brevemente io credo che questo convegno sia importante
Poi mi spiego anche perché dico sia importante non sia stato nonostante che mancano pochi minuti allora apparente conclusione
Sì è importante perché non è stata presentata soltanto una generica filosofia sul servizio pubblico ma sulla base di questa filosofia sono state di indicate
Dai promotori dal sindacato Usigrai della Federazione della stampa delle proposte molto concrete intorno alle quali bisognerà costringere i nostri interlocutori a
Misurarsi a confrontarsi per questo dico che il convegno sia importante perché secondo me questo non è un punto di arrivo ma è un punto di partenza
è un punto di partenza e sarà importante convegno soltanto se continuerà proseguirà garantendo da parte del sindacato una gestione fin da ora dei suoi sviluppi conseguenti
è vero che quella perché è stata definita da Veltroni la compagnia di giro non ci ha riservato molte sorprese stamani nel senso che larga parte dei loro interventi non è stata dedicata a una confronto serrato sulle indicazioni concrete che sono state Offerte in particolare mi riferisco a quelle dei meccanismi istituzionali che sono la cosa più importante più interessante secondo me l'unica realmente capace di di di di avviare seriamente la riforma della riforma ma se sono stati c'è stato un largo spazio a la polemica reciproca che qualcosa a cui e siamo ormai al purtroppo abituati da tempo si è fatto una grande esaltazione dell'autonomia professionale
Io dico la verità ma mi accontenterei che la autonomia professionale non dico fosse garantito ma che non fosse perseguitata mi mi mi par ebbe già un risultato se riuscissimo a fare in modo che l'autonomia professionale di noi giornalisti non venisse perseguitata
Ecco ora voglio dire a parte comunque queste queste con fronte questi questi questo confronto polemico questo dibattito polemico
Io credo che su quelle indicazioni concrete ci sia stata una comunque una dichiarazione di disponibilità sia da parte del presidente ma anche se da parte degli interlocutori politici
Tuttavia questa disponibilità rischia proprio per nella sua genericità di risultare poi alla fine dilatoria e questo è il e il vero rischio che noi dobbiamo affrontare e per reagire a questo rischio per cercare di evitarlo noi dobbiamo fin da adesso
In qualche modo impegnarci alla gestione degli sviluppi concreti di questo di questo convegno io credo che la conferenza di produzione non debba essere un'ulteriore occasione
Da da da avviare da qui a cinque sei mesi inattesa della quale noi dobbiamo continuare a gestire l'esistente sulla base dei comunicati
E delle degli insorti della solita routine nell'ordinaria amministrazione io credo che fin da adesso noi dobbiamo con alcune iniziative concrete proseguire la strada iniziata oggi
Per esempio secondo me bisognerebbe e rinviare la relazione base di questo convegno e a tutti i nostri interlocutori politici chiedendo che su ognuna delle proposte concrete precise che sono stato loro facciano per iscritto le loro osservazioni Diano può indispongono il loro punto di vista prendono posizione
Non perché noi vogliamo alla fine e a svolgere un attività di mediazione tra queste diverse posizioni
Non non credo che noi dobbiamo rinunciare al nostro ruolo di antagonismo tutt'altro anzi secondo me non non dobbiamo dare tregua ai nostri interlocutori in tutte le occasioni che ogni giorno si profilano
Ecco noi dobbiamo dare tregua ai nostri interlocutori per esempio non so ci sono delle delle del delle cose che sono state citate Collini citava per esempio il patto del concorso ecco io credo che su questo punto però non dobbiamo dare tregua nemmeno a noi stessi
Perché ci sono dei comportamenti delle relazioni dei comitati di redazione che non sono conseguenti alle nostre impostazioni noi ci siamo battuti per il concorso però quando quando un direttore quando un direttore dopo essersi impegnato sul piano editoriale per l'assunzione dei con dei dei dei dei vincitori del concorso alla prima occasione nemmeno un mese dopo a proposto l'assunzione di sette fuori
Non voglio dire se sono portaborse o sono dico semplicemente che so erano fuori da da queste da questa cosa ecco questo primo teste un comitato di redazione avrebbe dovuto prendere l'iniziativa di contestare la decisione del direttore di Dior di convocare un'assemblea di queste cose non ci sono
Non avvengono
Allora ecco che quindi non dobbiamo dare soltanto tregua
Non dubito soltanto non dà tregua ai nostri produttori ma anche al nostro interno ecco anche al nostro interno bisogna che i nostri comportamenti comportamenti del sindacato il comportamento dei giornalisti c'è a conseguente a queste iniziative ecco io volevo semplicemente dire questo ritengo che allora quando arriveremo alla alla conferenza alla conferenza di produzione noi ci arriveremo non così come per per fare un ennesimo incontro con una un altro appuntamento
Come questo ma veramente comune delle un impegno preciso da parte di tutti sui punti che si possono essere concretamente realizzati
Gli enti gitano preferisce non replicare
La parola d'ordine poi concludiamo comunque
Sono
Però perché anche inaccettabile portatile alcune cose
Io condivido molto tutti i colleghi di CGIL CISL UIL rendono il motore molto essenziale ricorrente attraverso Carla eccetera
Ebbene affidata alla presidenza stilistico anche scetticismo riflessione sulla nostra autonomia sulle cose dobbiamo farlo subito perché io sono convinto che
Bisogna sempre ma questo occorre grande prudenza da parte del sindaco mica scemo Miccichè
Sul contratto
Io sono
Questa iniziativa accentrato
Perché non è affatto vero che fosse scontata la riuscita di questa iniziativa
Perché mentre in altri momenti siamo arrivati sull'onda di un rapporto di dialogo e di ragionamento con le forze politiche con l'azienda e con la Commissione di vigilanza derivati a quest'appuntamento sull'onda di un conflitto durissimo innescata dalla Federazione dello stato dell'Usigrai
C'era quindi anche la possibilità che crescesse sia il tasso di incomunicabilità sia perché questa è la presenza di un rifiuto d'iniziativa del sindacato questo non è avvenuto questo ma rivendicato al netto delle organizzazioni sindacali questo non era affatto scontato
Che ci fosse come c'è stato credo che vada detto nelle redazioni un riconoscimento pieno delle reciproche autonomia di quello della Federazione così gravi di quello dei vertici dell'azienda vicolo dei partiti
Ma vi pare che non ci sia finalmente chiaro a tutti che questo condivido l'osservazione di Bordini Cesco supplente
è che un punto in tanti acquisti
Sì a un reciproco riconoscimento di autonomia di poteri
Ritenuta fondamentale agire tratto
Il convegno di oggi una sua vedo convegno rituale per delineare gli scenari paga anche un altro significato
Fissare i paletti delimitare il terreno e dire noi ci stiamo ma questo deterrente
Questi sono i paletti e su questi parigina questo contratto
Se non qualche modo avessimo ceduto sulla questione generale prima dell'informazione del gol
Poi è quello che certamente porre amabilmente perché siamo come dire tutti amabili queste sedi ha detto ma insomma non quello che c'era all'inizio c'è stata la fine nel codice
Io sono modesto cronista di provincia dico ai colleghi prendetevi primo testo e prendete il testo votato ieri
Noi siamo soddisfatti del risultato al quale si arriva se sono soddisfatti tutti meglio noi abbiamo letto il primo abbiamo letto l'ultimo siamo soddisfatti che poi siano tutti fa parte del meccanismo di questo Paese dove anche con meno quattordici per cento ad elezioni sono soddisfatti e va benissimo
Non intendiamo su questo Potenza ecco perché questa iniziativa ha centrato il risultato
Che era costringere tutti ad una riflessione sulle ragioni di fondo il servizio pubblico
La relazione che ho fatto io l'introduzione che ho fatto io valutazione che ha fatto Federico le cose Carito Santerini ma voglio ribadire non erano come dire estemporanei pensieri che riflettevano le diverse collocazioni o professionali o politiche di ciascuno di noi
E una elaborazione brutta o bella questo è un altro ragionamento affidato al libero giudizio delle parti ci mancherebbe
è un lavoro collegiale svolto dal sindacato
Che non è patrimonio di questa o di quella componente è il patrimonio complessivo tra produzione stabile
E per chi conosce la nostra storia si rende conto prima di tutto di cosa significa questo
E il fatto che esistano certamente hanno ragione i colleghi di CGIL CISL e mappa dobbiamo discutere i meccanismi ci mancherebbe altro
Ma anche nei loro interventi io non ho avvertito come dire una una distanza di linguaggio di Fitto avete invece la grande comunanza di valori
Ecco perché la composizione questo il primo risultato positivo di un'iniziativa che ripeto non è un seminario teorico è una riflessione teorica che ha poi delle conseguenze immediate nella gestione del contratto perché secondo me l'autonomia poi passa anche all'interno del contratto delle carte richiedono
Se poi noi non le traduciamo gli strumenti anche come diceva il fisco attraverso l'applicazione dei vecchi strumenti di spesa da questa schizofrenia abbandoniamo i vecchi praticanti noi perché non abbiamo la forza di invece no
Ecco perché risultato secondo me c'entra
Non era facile ci siamo riusciti secondo me è un segno di vitalità del movimento sindacale quindi un fatto positivo per tutti anche per una segnalare ad alcune abitazioni possibili nelle forze politiche
Perché non nascondiamoci dietro un dito per quarant'anni il sindacato dei giornalisti è stato diviso
La costruzione di un che è soggetto unitario ecco perché condivido le osservazioni di di portineria la ricostruzione di un soggetto unitario del sindacato dei giornalisti non può determinare in redazione
E anche chi oggi dovesse pensare come dire qualche modo si possono strumentalizzare delle parti dell'elaborazione il sindacato non è possibile
Non è possibile elaborare il punto a scorporando il punto di abbiamo presentato un progetto o si discute l'intero progetto possiamo abbastanza robuste maliziosi da scavavano le nostre spalle chiunque sostiene la maggioranza e l'opposizione tentasse di dire sul punto di siamo d'accordo
Purché si cancella il punto al punto due punto città ne vogliamo discutere di tutto come sul contratto non c'è una parte vendibile del contratto si può mediare lo dico ai colleghi del CDR il contratto l'aveva presentato ambizioso si può mediare su ogni singola parte del contratto
Ma resisto meccanismo di scambio di partire con tre
L'iniziativa che abbiamo fatto sulla RAI lo dico per i colleghi della RAI perché non c'erano le altre guardate che viene dopo l'intesa raggiunta sulla gestione del contratto una lunghissima riunione di dodici ore sul gruppo Mondadori Repubblica voi sapete quale diversificazioni c'è questo sindacato su questa vicenda
Le vicende gravissime del gruppo Monti colleghi ai quali sono stati tagliati gli stipendi è stato dato l'integrativo ma non è solo un problema dei giornalisti prima dei giornali sia gruppo Monti ma preme anche di Poligrafici uscivo inizio impegnati in un rinnovo contrattuale non certamente più facile il nostro e oggi il convegno sulla quindi è un capitolo questo di un percorso che stiamo conducendo
Sarebbe secondo me le cadiamo centrati risultato oggi adesso dico una banalità
C'è un punto di svolta e comunicato con il quale mettere sei e l'Usigrai hanno rigettato il tentativo del presidente e del direttore generale di chiedere di interferire nella vita del sindacato di strumentalizzare la vicenda di una mia presunta adesione l'obiezione fiscale
E li fanno appello peronista la base dicendo ribellati i vostri vertici sindacali
Quella risposta sicuramente due inusitata di fronte una provocazione due inusitata segnato lo so per i sindacati sono fatti di dialogo di conflitto senza conflitto durissimo
Che rivendicano all'orgoglio del sindacato dicevano alcuni dei colleghi prima l'orgoglio dall'unità del sindacato noi oggi avremo fatto quest'iniziativa
Noi li abbiamo corso il rischio di morire se ci fosse stata una risposta immediata e dura non sarebbe spopola
Qual è stato il punto di svolta che ci ha consentito di arrivare a padre superveloci
Che segue la serie di altri risultati ma io non faccio mai l'elenco delle cose fatte abbiamo accumulato delle sconfitte
Ma anche cose impensabili
Perché è vero che il piano per la radiofonia a me non piace è vero che la quantificazione degli organici ma riguarda è vero che si cerca di sganciare il GR tre guardie sono vere tutte le cose che diciamo è anche vero che l'ed è stata costruita nel suo piano della radiofonia dire metà degli assunti debba venire prioritariamente dalla selezione
Se voi pensate che Biagio Agnes non più di due anni fa dichiarò
Con la durezza che gli era propria la parola concorso questa tiravano neanche sentire parlano di nel sentire parlare
Voi vi rendete conto che poiché non si è stati soltanto
L'elaborazione di oggi con tutti i contributi Carlo è vero che Carlo Verna
Tu dici questo è un punto di arrivo delle nostre riflessioni certo è un punto di arrivo dalla nostra riflessione che noi dobbiamo rimette alla libera discussione di tutti i soggetti sindacali e culturali
Do dico perché all'epoca insieme
La riflessione che ha svolto Federico e che io condivido dalla prima all'ultima riga anche gli aggettivi
Perché la ritengo non la testimone una testimonianza come dire affascinante sul servizio pubblico
Ma la capacità di trovare il linguaggio un linguaggio affascinante ed esteso il servizio pubblico individuare contemporaneamente l'itinerario degli sbocchi concreti
Quindi la ritengo una valutazione come dire ricchissima di spunti e di concretezza non solo di suggestioni ma di concretezza di percorsi tipici di un riformismo maturo
Che caricare di scenari e indica gli strumenti per uscire possono piacere visto mentre discutiamo ma che travalica distrutti
Non è il punto di arrivo
è il punto di arrivo della nostra elaborazione come sindacato che oggi va rimessa al confronto io insisto sulla proposta mi pare largamente accolta sostanzialmente accolto perché altre volte non lo formulata dai colleghi di CGIL CISL UIL
Adesso di fare un secondo punto questa nostra elaborazione deve integrarsi con elaborazioni altrettanto seria altrettanto rigorose
Che il sindacato confederale da altri soggetti hanno fatto e arrivare insieme alla costruzione della nostra scala dei valori nella riforma dell'azienda di servizio pubblico
Per arrivare insieme alla conferenza di produzione nella quale parlavano Fernando da altri motivi questa adesso il passaggio noi liberiamo un testo nel quale al quale noi siamo come di qua siamo convinti
Ma proprio perché non siamo privi di qualsiasi spirito come dire pregiudiziale di qualsiasi gelosia di casta o comunque cerchiamo di superarla
Perché non basta affermarlo poi superata nei comportamenti nei comportamenti concreti
Do la rimettiamo adesso la discussione del terzo soggetto
Sapendo che non sicché quando si fa si cerca si punta l'allargamento del consenso nella redazione di un soggetto unitario
Ciascuno deve mettere in gioco in discussione se stesso deve proporre ma deve ascoltare spesso manca la seconda la proposta e poi l'ascolto vere proposte degli altri
Ecco perché necessario
Poi andare con uno spirito come dire assolutamente Libero nella costruzione del secondo abbiamo messo abbia fatto il primo passo dobbiamo adesso il secondo passo per arrivare assieme ad aggredire ma la riforma della RAI
Non si fece perché c'erano alcuni giornalisti dominati si fece perché il movimento riformatore in tutte le sue espressioni il sindacato confederale del sindacato dei giornalisti l'associazionismo culturale e professionale dei registi degli intellettuali di questo Paese trova
Alcuni punti di orientamento
E qui ciascuno sacrifica una parte di se stesso io lo dico ai colleghi io sono pronto a dare un tavolo di trattativa subito con gli altri colleghi con gli altri sindacati poi con l'azienda
Sapendo che costruita stimiamo di sacrificare qualcosa di se stessi guai se ci innamorarsi lo solamente ciò che proponiamo Noceto per conto
Non delle diverse io io non parlo neanche più delle altre con a a me proprio martedì scorso tre componenti ideologie responsabile non mi affascina proprio niente
Senza tener conto degli altri comparti produttivi delle altre collocazioni la produzione
Delle altre figure professionali di altri modi di concepire il sistema delle comunicazioni
Anche di figure professionali di frontiera che pongono problemi nuovi ai poligrafici altri indagato l'informazione al sindacato dei giornalisti sia nel settore dalla carta stampata sia nel settore degli audiovisivi sia nel settore dei servizi pubblici
E io per capire altri mondi devo conoscere agli altri mondi o bisogna avere altra esperienza tecnica culturale e giuridica che io no
Che il sindacato dei giornalisti non ha perché come dire proprio perché non è un suo specifico produttiva mentale sono i luoghi della produzione non i luoghi dell'ideologia e a partire dai nuovi della produzione che si costruisce un percorso a partire dai ruoli che vede dell'ideologia si costruisce la frantumazione del movimento sindacale
Ecco allora perché oggi non siamo all'anno zero
Questo convegno si è servito lo dicevo per segnare il territorio per chiudere una fase di rissa ha detto una cosa molto importante Santerini vorrei che fosse stata
Aspetta perfettamente la ripresa cancella nel finale su D'Ambrosio da altri colleghi
Io non ci sto
A costo di dover litigare talvolta con alcuni comitati di redazione ma credo che fare sindacato sia anche dichiarare le scelte sono si tuffa Nicoli non ci sto a fare la guerra del comunicato permanente
Abbiamo alcune redazioni in fibrillazione che vogliono dal sindacato una sola cosa il sindacato per fax il sindacato del comunicato il sindacato K quattro riquadri quattro righe le possiamo dare un ciclostile facciamo tutti i giorni solidarietà ai compagni combattenti della redazione
Però un altro sindacato Facci comunicati indagato quale ride partenza dell'isola prigione vertenza di cui nessuno ha parlato capito che è stato sta per la verità il segretario presidente su due licenziati al giorno non l'ho visto solo comunicato di solidarietà sono stati riassunti nell'indifferenza generale
Il sindacato non è solamente no un comunicato al giorno e anche poi l'individuazione degli strumenti per cui quel collega al quale si è levato la mansione ritornare la sua mansione per cui quel collega al quale si è levato il posto di lavoro rientra sul posto di lavoro
E occorre anche ci sia uno scambio di informazioni Conti
Ecco perché sono convinto che questo convegno debba chiudere per quanto ci riguarda una fase di rissa permanente
Cioè la cultura del contratto io sono convinto che i sindacati si fondino a partire dai luoghi della produzione della cultura del contratto e non vuol dire la cultura del conflitto vuol dire la cultura delle carte dei diritti dei lavoratori azienda per azienda e rispetto sacrale delle carte scritte
E su questo spesso non ci siamo ha ragione D'Ambrosio produca altri colleghi
Su questo spesso la cultura tra consociazione che noi imputiamo al governo dell'azienda è anche una cultura del sindacato
Per il quale magari si sfuma sulla vertenza
O magari si ragiona sulla vertenza interni di appartenenza politica
Per cui si decide questa vertenza la faccio perché dei miei uno la faccio perché degli altri
No io Ponte della Libertà di difendere Bruno Vespa e difende Roberto Morrione e non ne posso più dei cretini
Che un giorno ti applaudono perché difendi Bruno Vespa e l'altro giorno ti dicono ti chiedo una cortesia su moviola lasciamo stare questi sono cretini bisogna avere un rispetto anche per i cretini
Però non posso determinare ieri un sindacato non so se sono chiare usa due temi molto venduta in modo che fosse già avvenuto
Io ho difeso Piero Vigorelli con il quale non ho nulla a che spartire mi sono sempre trovato al suo posto nel sindacato quando fu assunto un provvedimento disciplinare su Piero Vigorelli centri lo ricorda
Io dissi con molti sconti del sindacato bisogna difendere Piero Vigorelli
Perché non meno stiamo qua difendermi biografie stiamo qua difende delle regole
E se si infrange una volta una regola io dico sempre non non divertì anzi quando una regola infranta colpisce un avversario perché quella regola infranta con lo stesso metodo verrà utilizzata per colpire un altro
Io nego che questo direttore generale non su un suo amico utilizzi metodi diversi da quelli utilizzati nel passato
Allora o andiamo una cultura di contestazione del metodo oppure rischiamo a seconda dei nostri innamoramenti per i dirigenti dell'azienda di volta in volta di limitarci
Di metodi che si usano oggi in azienda sono gli stessi metodi che si usa due tre quattro cinque anni fa
Allora il metodo che inquinato
Ecco che abbiamo spostato l'attenzione su un
Vengo le proposte che sono state fatte che mi pare possiamo raccoglie la necessità di procedere rapidamente a un coordinamento a un rilancio c'è già coordinamento del terzo soggetto mi pare un dato acquisito
La Federazione era stato lo dirà Santerini ne abbiamo già parlato il sindacato dei giornalisti RAI sono d'accordo con le cose dette dai colleghi di CGIL CISL UIL noi siamo perché in tempi brevi sia nei modi e nelle forme che assieme decideremo
Un confronto che ci porti a stringere magari su pochi punti alcuni li abbiamo già individuati se non ricordo male nella vertenza sulla legge Mammì quindi dobbiamo ogni volta no farebbe qui siamo arrivati si rifà il mondo dal mondo non si fa si riparte dall'elaborazione già esistenti e si arricchiscono
Ma non siamo noi che abbiamo scoperto nella verità negato
Cerchiamo di approssimarsi ad un cammino coordinamento ATER soggetto mi pare che sia una volontà comune di tutti noi lo assumiamo come impegno
Andiamo dunque alla costruzione non di un nostro articolato di Lecce ma di una scala dei valori del movimento sindacale unitario ed autonomo che vuole svolgeva il suo mestiere perché quello di dire partiti non andartene esistente fate il vostro mestiere noi facciamo il nostro
Ma se voi ci dite attenzione come l'aeroporto di Roma stiamo lavorando per voi no lo stanno lavorando per lavorino ma noi vogliamo compartecipare a questi lavori nel rispetto dell'autonomia
O c'è un rapporto maturo e mi pare che è presente la RAI lo abbia detto e anche altri siamo disposti
Ma io capisco l'amarezza dei colleghi delle redazioni regionali e dei colleghi anche del sindacato confederale e però deve essere un rapporto chiaro
Perché se noi che siamo qui a discettare sul tema facciamo un convegno entro la fine dell'anno
E tra quattro giorni passa un piano per la radiofonia
Con l'assunzione non concordate con assunzioni le edicole per alcune testate
Con otto assunti e io non so quale sia il numero dei tecnici gli altri qualcuno abbia detto a CGIL CISL UIL e credo proprio di no perché come loro hanno detto annuivano detto a loro nessuno sa che c'è un piano per oltre sessanta assunzioni questa azienda
Che riguarderà la radiofonica S non se ne è parlato con nessuno si parla anche di assunzione di tecnici di altre figure professionali nessuno lo sa
Non si sa come sono state determinate questi numeri beh abbiamo iniziato nel peggiore dei modi
Allora potete questa disponibilità riflettere cioè ma nel conflitto se poi gli accordi non vengono rispettate
Ecco perché c'è una piena disponibilità questo lavoro comune
Io ritengo e forse potremo fare una cosa di più
Io credo che CGIL CISL UIL che nel segno Usigrai possono anche vantare domani una lettera al presidente o direttore generale dicendo prendiamo atto della disponibilità manifestata noi siamo qua noi non siamo forza della conservazione noi non siamo mai stati
Noi non rivendichiamo diritti d'autore
Perché siamo talmente contenti che tutti dei preti una nostra popolazione teoriche
Che per vediamo passare per scemo ottica di villaggio dire vi ringraziamo che ci avete spiegato le nostre idee
Io sono per il massimo più come dire comici scorrendo dalla terra Dorotea quindi sono sempre da dire ma per carità di dio negare convinto anche perché non c'è niente di più facile convincerci che le nostre idee
Ma non diciamo se non si offendono tutti non c'è problema benissimo
E allora dove si fa questo convegno sulla riforma Draghi
Io pongo una sola pregiudiziale io non voglio io voglio un convegno serio io ho provato a dirlo stamattina questo convegno
è una cosa che va preparata i servizi opinioni Canale ci deve lavorare
Di uffici che lavorano a capo d'una ricerca tecnologica devono lavorarci il Censis di produrre materiale io questo convegno voglio arrivarci avendo una documentazione scientifica che consenta a noi di riflettere su quanto bene
No un convegno al quale ricorre Giulietti esprimere sensazioni ed esprimono altri colleghi la redazione esprime Santerini no
Dobbiamo preparare con loro se davvero vogliono farlo seriamente l'agenda dei problemi
Che cosa ci interessa
Su che cosa occorre studiare su che cosa occorrono i dati su che cosa ci confrontiamo ma ci produrranno almeno uno studio sull'evoluzione del sistema radiotelevisivo nel decennio sugli spostamenti pubblicitari sugli spostamenti del gusto sulle attese degli italiani rispetto al servizio pubblico meglio di questo voglio parlare
Ecco perché solo perché si dica domani da subito non ci stiamo anche entro l'estate siamo pronti a commento sulla riforma decidete voi dove come quando indicateci padrini non abbiamo problemi
Che cosa non entra al netto degli interventi che hanno fatto Intini Veltroni Borgna ed altri però io vorrei sottolineare a per la memoria dei colleghi
Sì è vero hanno detto tante cose rituali come diceva però qualcuno io ho sentito alcune cose in modo che sono un'ampia intesa da parte di tutti sulla Commissione parlamentare di vigilanza che così com'è non funziona
Dove indirizzo e gestione ma separato dove il Consiglio non può nominare pieno può nominare ricordo vigilanza i consiglieri
C'è intesa su una commissione ristretta c'è intesa sulla ridefinizione del ruolo c'è intesa sulla separazione tra indirizzo e gestione
Mettiamolo in cascina
Hanno dichiarato che c'è un consenso su questo punto sindacato deve fare oltre a confliggere mettere in cascina prendiamo questo fieno promettiamo
Sull'autorità unica tutti sembrano essere d'accordo su autorità unica di sistema
Possono essere varie formulazioni prendiamo atto che l'intuizione del terzo soggetto di autorità unica di sistema viene riconosciuto e due tre sento avanzare da più parti la proposta di un comitato dei garanti specificamente legato alla questione delle nomine perfetto
Non anzianissimo ad altri colleghi ne siamo favorevoli queste cose sono state dette io l'ho scritta
Presidente mancava ha dichiarato ieri mi pare che lo abbia ripreso in forme diverse bolli Veltroni Intini prendo atto che su questa questione c'è un consenso
Sulle nomine dei direttori sentito dire più o meno le stesse cose
Sulle relazioni industriali dobbiamo discutere qui parlo davvero al titolo personale io credo che nuove forme di partecipazione dell'azionariato popolare che dovremmo come dire poi individuare quali saranno i percorsi noi non possiamo continuare a dire ogni volta
I consigli di amministrazione sono il diavolo i sindacati comunque è un tema di discussione io vorrei che anche su queste questioni esistono idee diverse ma noi con spirito molto laico nel raggio massimo
Non è un problema di schieramenti ideologici un prema di verificare è uno strumento in più uno strumento in meno è uno strumento di consociazione o uno strumento di potere uno strumento di partecipazione con poteri o è un assistere ai giochi dei grandi senza poteri sono varie tesi
Però fare un passo in avanti non mi limiterei più a dividermi no chi lo propone traduco in parole scusate volgari e banali chi dice nuovi strumenti di partecipazione un servo dei padroni cliché lo sciopero generale invece un amico dei lavoratori mi pare una roba vecchia
Dobbiamo individuare di itinerari gli strumenti
Allora non attendiamo le grandi riforme
Siamo disposti a cominciare da subito e dalle cose possibili dall'immagine che abbiamo usato da necessità di mettere in moto il treno ma di metterlo in moto
Noi siamo disponibili
Ecco perché dicevo occorre però calma e freddezza nella fase del contratto
Calma e prudenza che talvolta non abbia
Dovremo stare molto attenti alle diverse provocazione sul termine vecchio volutamente che gli editori possono mettere in atto nella carta stampata e allora
Il sindacato non può essere sindacato così debole dai innervosirsi quotidianamente
Ogni tanto io sento dire ma quando si fa lo sciopero cosa conviene quando si conosce
Diciotto gli si fanno come arma estrema quando sono state perse tutte le altre storie
Io non ho mai creduto a questa cosa dello sciopero come ginnastica
Perché se ho contratto tanti giorni di sciopero e buone se lo si chiude magari con la stessa cifra avendo il coraggio di decidere ed esporsi poi al voto dei comitati di redazione è un brutto contro soffre scaccia un gruppo di gente chiude un contratto anche senza so se lo ritiene positivo poi offre la categoria la possibilità di mandarlo a casa
Questo è il punto vero la categoria della possibilità di mandarci a casa
Qualora l'accordo non si è ritenuto buono Lecce ma guai a quei gruppi dirigenti dalla mattina alla sera Sothern terminanti delegittimati e di colonne oddio non sa no no no no è una fase chiusa al movimento sindacale dei giornalisti
Si discute ore si decide assieme pacifici
E poi la categoria molto decide discuto manda a casa
Ma con grande fermezza
Ecco perché dico attenzione da pioli trovata da difficile bloccando le involuzioni reali che erano presenti sulla vicenda del Golfo
Perché lì c'è stato un tentativo di coartare direttori l'erogazione di abolire i fili diretti di impedire che l'autonomia se decidessero la comunicazione come come e quando Dan dobbiamo respinto forse molti sono dimenticati con un'azione sindacale continua e permanente
O i direttori si dimentica del giorno dopo i direttori cercano il sindacato quando sono in difficoltà
Salvo poi come dire non parlare il giorno dopo perché allora rivendicava l'articolo sei questa è un'azienda dove la si come dire
La congestione viene invocata altro che le cose che sento dire il sindacato vuole la congestione qui c'è una richiesta permanente dei vertici aziendali di cogestione sotterranee strisciante
Si chiede la concessione delle perdite
Non la concessione dell'iniziativa
Ecco perché dove dobbiamo lo diceva molto bene Stefano sì ricordiamo respinto questo tipo di sul gol poco abbiamo respinto il tentativo di codici vedete
Di Costa ma parlare noi oggi ci fosse davvero passato un tentativo di codice per i giornalisti della
Ma quale contratto sull'autonomia avremmo proposto anche i colleghi della carta stampata quando in un settore delicato e particolare del sistema delle comunicazioni sindacato avesse fatto bancarotta noi abbiamo rischiato la bancarotta sulle vicende del Golfo e successivamente sulla vicenda per la discussione in commissione di vigilanza
Sì abbiamo fatto pochi comunicati perché segretario della federazione il gruppo dirigente della Federazione di culto risente dell'Usigrai invece i fari comunicanti è intessuto rapporti perché venisse cambiato quel documento
Esiste anche un lavorìo che non è affidato solamente comunicato il fax
Io affidato anche la credibilità di un gruppo dirigente di spostare materialmente preso tutte le situazioni
Ecco perché sono qui dobbiamo dedicarci adesso riceva Stefano Sieni al contratto c'è una sola parte del discorso di ma anche di non meno lei come dire non lo sottolineo Santerini con delicatezza
Non mi è piaciuto questo riferimento questo tentativo quasi di contrapporre la carta stampata no il problema dell'autonomia non è un problema sul quale nessuno può pensare di dividerci tra giornalisti della RAI giornalisti tra carta stampata il prematuro e una e indivisibile
Certo che un giornale privato qual è la sua linea ma nessun collega neanche regionale privato può essere chiamato di si può dire modificati troppo inchiesta dichiara il falso perché quel collega gli strumenti contrattuali
Dico di no e noi non accettiamo che si possa dire che distava un dimezzamento programmatico dei colleghi della carta stampata
Noi non vogliamo il dimezzamento né alla RAI nella carta stampata non ci stiamo ad un tipo di domanda quale dimezzamento preferite non prevediamo il dimezzamento
Io ho trovato pericoloso questo tipo di ragionamento
Malacca no queste sindacato dei giornalisti difendono itinerari giudizi alla carta stampata e non si fa dividere da
Ecco perché credo che questo sia il nostro punto di ragionamento e perché il contratto sia il punto d'impegno colleghi io veramente vorrei che si orienta sole assemblee nelle serie Granaiola testata dove discutere di queste cose
Perché abbiamo incontrato difficilissimo
Perché dentro questo contratto ci sono delle parti che riguardano i poteri dei direttori i piani editoriali
Riguardano i poteri dei comitati di redazione riguardano la salute riguardano le assunzioni che sono delicatissime queste un contratto che pone dentro oltre alla questione delle rivendicazioni salariali legittimi giuste perché potere anche potere salariale
Corrado Borders di poterlo credo di poter salariale più trame di potere rispetta l'autonomia
Quindi Prato che va gestito con il massimo di coordinamento di attenzione
Ma ho capito le cose che diceva Cesare russo che dicevano i colleghi del GR due che dicevano altri che diceva Valery ma io non voglio rispondere a tutti
Questo non è un modo per non affrontare i problemi dell'oggi
Infatti l'ho fatto una proposta non ho sentito risposta del allora la ribaltò come dire al segretario della federazione io sono convinto che l'ha promosso il conto ha promosso un documento come terzo soggetto
Son convinto che vada mandato una lettera immediatamente a manca per la conferenza di produzione lo sa che convinto che per leziosità e devono fare una loro lettera che dica ma anche Pasquarelli noi vogliamo che venga chiusa la conflittualità le le vertenze aperte danni all'interno di questa azienda
Se volete che ci si possa distendere discutere di altro vanno chiuse alcune questioni che sono un inaccettabile piano per la radiofonia
Che probabilmente potrebbe portarci ad uno sciopero nei prossimi giorni
Perché il momento nel quale si dice che per tutti i nuovi appuntamenti radiofonici nelle sedi regionali sono previste otto assunzione dei giornalisti e neanche l'assunzione di un tecnico questa è una burletta
C'è un piano per la radiofonia non discusso e non contrattato
Alla Moretto bene il nuovo piano
Questo piano c'è deve decollare entro il trentun marzo su questo proposito deve essere deve sapere con chiarezza che non è che se il sindacato proprio la riflessione sulla riforma ci si può gabbare sul quotidiano
Il piano per la radiofonia partner peggiore dei monti non non lo faremo partire
Io dico ai colleghi micidiale delle sedi otto assunzioni nelle sedi non consentono di far partire proprio niente
I nuovi giornali radio per quanto ci riguarda delle medicazioni colleghi di non trasmetterli di non farlo
O venerdì mattina l'incontro con Guerzoni determinò la trattativa seria di merito testata per testata
Ho quindi padrone del sindacato ecco perché mi ricollego le cose dette non sono cose staccate dalle precedenti l'odore del sindacato significa con il sindacato viene chiamato prima discutere o se prima si fanno le trattative con i direttori e poi si chiama il sindacato a ratificare le trattative con i direttori il sindacato ha un dovere morale dice no appena si siede al tavolo poi comincia a discutere Mariuccia
Dico questo perché Santerini l'altro giorno all'incontro con il CDR sull'autonomia professionale dato l'espressione che io vorrei davvero venisse estesa delle nostre redazioni
Perché dobbiamo anche stare attenti come dire alle nostre debolezze è il problema del fronte del rifiuto
Questo piano per la radiofonia se non viene contrattato discusso
Non come dire perché deve essere citato dice fiorito con espressione molto belle giornali radio e telegiornali non vanno a cherosene vanno giornalisti
Se i giornalisti non sono d'accordo non vanno in onda è un principio elementare
Noi siamo tra i più duttili per discutere
Eh ma se si vuole forzare allora non non è accettabile
Lo stesso vale per il caso Milano voi non sapete Valeria ha detto una cosa prima su Milano dell'esplicito perché è grave il caso della sede regionale di Mila
Perché vedete l'altro giorno c'hanno proposto di nominare a Milano due vicedirettori siamo arrivati a questo due vicedirettori pari firme
Decreto scusate ma che centralista
Ne sappiamo perché perché ciò che tra i politici allora si risolve così li pigliamo due pari a firma nostra domanda pari firma Icilio presente piano editoriale
E chi firma di assunzione e chiesto sarde del Budget risposta ha già questo in effetti un problema
Ora questo non può essere una commedia dell'arte permane
A Milano sulla proposta peggiore informazione che quella di formare tre nuclei redazionali una per il TG uno uno per il TG due uno per il TG tre
Se perché devo dire questo che tripartita le tre testate come si risolve la questione Milano non avendo il coraggio di fare un progetto unificato
Creando tre gli inquirenti azionari alle dirette dipendenze dei tre direttori se passa questo progetto noi abbiamo abbia il processo della tripartizione delle sedi con la creazione di terminali come dire omogenei alle testate nazionali
Ecco perché dico con essere maliziosi perché molti di quelli che dicono superiamo la tripartizione è un male nell'azione quotidiana stanno lavorando per estendere la tripartizione alle sedi regionali ecco qual è il punto di inganno che in qualche modo va segnalato da parte del sindacato
Perché non ci può essere schizofrenia tra le parole e gli atti mi pare che fosse questo il richiamo decolli e noi siamo per chiudere la vertenza radiofonica siamo per chiudere la vertenza Milano siamo per chiudere la vicenda delle sedi regionali
Diceva ci squadra altri colleghi Cesare russo dobbiamo riandare a una riflessione sull'informazione locale sì noi addirittura lo dico per i colleghi erano domestiche non sapessero l'azienda servizi opinioni della RAI su richiesta del sindacato che fu concordato in trattativa appena terminato una grande inchiesta tappeto sull'informazione locale sede per sede
Dove sono stati esaminati gli ascolti la divisione in fasce sociali l'ascolto sui diversi GR e TG le aspettative dell'opinione pubblica regionale
Questo studio è quasi pronto potrebbe fra cui c'è attiva Propata insieme come terzo soggetto noi riteniamo che si debba andare ad un'iniziativa pubblica proprio sul tema l'informazione locale dico questa cosa non per un localismo un leghismo guardate ha detto una cosa molto giusta russo
Mentre l'azienda tende a rivitalizzarsi sulle tre testate la nostra intelligenza ci deve portare a riprendere l'attenzione sullo strumento radiofonico sullo strumento informazione locale perché sono i due strumenti ancora non definitivamente compressi in questa logica
è il discorso delle reti che ha fatto benissimo il collega Sannicandro trote collega Salvatore
Ecco perché è importante
Perché se no il quadro viene viene finisce ecco perché il nostro come dire è un processo troppo provato di indicare la riapertura della riflessione unitaria come terzo soggetto
Il chiedere subito il domani stesso apertura del confronto sulla riforma dell'azienda i chiedere però anche che la vertenza sul tavolo vengano chiuse anche con gli altri sindacati noi chiediamo una fase di tregua che consenta di liberare le energie sui contratti sulla riforma della RAI
Mi ci sia e non è mica facile per un sindacato dire chiediamo una fase di tregua per affrontare grossi temi
Europa e rischi rischi è tutta a carico nostro
Perché poi le tre quel generoso sempre a danno del sindacato
Non ci stiamo sapendo che giochiamo a carte scoperte
Che quando si accetta un percorso di questo genere si banale
Il conflitto poi esplode come dire nelle polveri contenenti
Ecco perché credo sia necessario difendere la dignità del sindacato e delle redazioni
Vedete anche la nostra polemica continua
Che può sembrare banale con gli sforamenti permanente il TG tre che ogni sera fa sette otto nove minuti sull'informazione locale mi dispiacerà siamo i colleghi del TG tre filosofico Maya chiarirmi nel prossimo decennio
Qui nessuno di noi vuole far fuori nessuna testata le vogliamo semplicemente che vengo ripristinate le regole per tutti il fatto che seicento giornalisti delle sedi siano così data la pattumiera aziendale
Per cui questo prodotto locale sei milioni di ascoltatori può essere come dire umiliato dalla mattina alla sera non è un problema politico è un problema di rispetto reciproco
è un errore leggere ogni volta che uno apre bocca io mi aule questo convegno sia servito parenti a svelenire gli animi
A consentirci di poter parlare senza che sia sempre uno che si alza dicendo capito la tua parola hai chiesto la chiusura del TG due chiuso il giovane un piogge Mamma Ebe
Questi sono dibattute da anni sessanta questa una mentalità complotta è una mentalità dietrologia esasperati io rivendico il diritto a poter parlare della RAI così come ho parlato del processo sette aprile negli anni Settanta parola e anche allora c'era sempre qualcuno che si alzava e tu dicevi
Faccio questo esempio ma questo gruppo di giovani avete le prove e ti diceva no ma è meglio che si era in galera esordio su un po'un cretino ma se non ci sono i pachistani e e vi assicuro che ero simpatico per l'autonomia
Ma rivendico il mio diritto su ogni punto e su ogni questione presenti ad esprimere il mio parere
Con serenità e distacco Setterosa per trovare qualcuno che si alza dicendo
Ma con chi sta noi stiamo con il sindacato dei giornalisti
Non intendiamo proteggere tutte le diversità presente all'interno della RAI nella carta stampata noi siamo contro ogni processo di vendetta siamo contro ogni processo di riforma che tende ad eliminare all'interno di questa azienda veloci sociali e politiche non già come diamo a nessun disegno di controriforma ma perdette Dio ma perlomeno però si apre una fase di riforme di discussione
Non si può restare vittime di una forbice tra Restaurazione conservazione
Anche perché se fosse questo il giudizio personale la storia di questo Paese ci insegna che quando si resta fermi tram restaurazione e conservazione ha sempre vinto la restaurazione
Io non conosco forza di progresso sindacale e politica che abita che arroccandosi una difesa dell'esistente non sia stata solamente bastonate
E comunque il sindacato proceda su questa strada che piaccia o no ed è che tutti stiano sereni
Perché non intende arretrare di un millimetro dall'elaborazione di questi anni ecco perché sarà difendere la dignità del sindacato unitario dei giornalisti facendo sindacato in modo più incisivo di ciò D'Ambrosio continuo testardo
Organizzare quando è necessario insisto il Fronte del rifiuto
Cosa vuol dire vuol dire che io lo posso imporre un caporedattore in una sede regionale è accaduto in qualche sede regionale
Quelle sedi regionali sono state travolte dal dissenso che quando esiste un nucleo redazionale cioè capace di rompere gli schieramenti di partito che sono sempre più in crisi e dice questo caporedattore non lo vogliamo ve lo siete inventati non c'è come dire banca d Egitto che possa consentirgli di governare
Quando questo avviene e peso delle crete nonostante trovate le alleanze non sempre
Ecco perché dobbiamo tenere ferma questa questa questo questo dato
Ecco questo alcune delle cose
Che io volevo dire in conclusione credo di di non dover aggiungere altro l'unica cosa che a me interesserebbe lo dico lo dico davvero le redazioni o con le moto sono anche molto rozzo e me ne scuso
Ma comunque poi ha modo di spiegarmi con i colleghi individualmente se alcune delle mie parole possono essere o non capito troppo violento
Perché il mio scopo esattamente un altro e ricostruire il circuito della comunicazione
Io sono assolutamente convinto che la cultura dell'appartenenza sia una cultura vecchia ciascuno di noi ha diritto alla sua identità
Ma io credetti di questo io ne sono convinto colleghi poi praticamente dopo il contratto non ci saranno anche altri gruppi dirigenti del sindacato quindi è veramente una mia convinzione profonda non accettate il principio della tribù
Lo ha detto molto bene Federico il problema è proprio questo il principio della tribù non può essere accettato in un sindacato il principio del capobastone che porta le pecore è un principio che svillaneggiato dignità del cittadino giornalista del cittadino comunque da del cittadino uomo della persona
Ma io credo che la conquista e stiamo cercando di maturare e l'affermazione di un sindacato dove ciascuno la sua identità io la mia Santerini ha un'altra
I tempi e tutti i colleghi presenti ne hanno altre ancora
Quello che non è tollerabile un sindacato qualcuno ci ha provato ma mi pare sia stato respinto con gravi perdite e dire ciascuno di noi è proprietario di una tenda
Venite fratelli sotto la nostra tenda questa roba è finita
Secondo me le tende sono state divelte
E bisogna che tutti ci abituiamo che c'è un percorso sindacale che ci vede tutti protagonisti e questo percorso sindacale non prevede esclusioni prevede il diritto di ciascuno di voi a titolo individuale ha partecipato a consentire ma anche di sentire
Perché proprio perché il sindacato unitario il diritto al dissenso secondo me è molto più forte di prima
Rapidissimamente anche che la stanchezza mi sta travolgendo come credo
Rischia di travolgere rischia di travolgere voi allora
Anche alcune cose concrete la lettera la facciamo
Le lettere le fan Cemmo
Quella che propone la tregua
Chiaramente dicendo le cose come stanno e come vogliamo costruire quella diversa invece più articolata e chiaro riferimento al terzo soggetto alla prospettiva
Io rapidissimamente vorrei sottolineare alcuni dati uno politico non lo faccio mai
Ma in questa circostanza il mai carte perché
Lo ha rilevato l'ho colto
E credo che sia giusto che ce lo dice un dato politico importante che è emerso dal dibattito di oggi non è un convegno quello di oggi un incontro un confronto un dirsi le cose
Nel dirsi le cose molto articolate molto diverse
C'è un dato politico rilevante ovvero sì i partiti per quello che hanno voluto dire per quello anche che non hanno voluto dire
Hanno mostrato un segno di attenzione in qualche maniera nuova e diversa sia al problema generale della RAI sia anche alle cose che sono state dette qui questa mattina
Quelle del segretario dell'Usigrai e quelle diciamo
E questo ci introduce al secondo dato che è un dato
Prima ancora che sindacale culturali
Quanto ha detto c'hanno sicuramente
Ha un riferimento molto diverso
Molto più intenso
Culturalmente più intenso di quanto
Diverse maniere ci sono venuti a dire
I rappresentanti dei partiti
E però con questo dato culturale intenso
I partiti in qualche maniera hanno cominciato a confrontarsi
E quindi il dato politico che emerge
è un dato politico diverso per i rituali soliti e senza illusioni per nessuno tanto meno per me
Credo che un inizio un piccolissimo inizio di un confronto in qualche maniera culturale politico diverso su una questione così rilevante come la RAI il servizio pubblico
Sia stato acquisito poi la memoria di tutti può anche essere l'abile a cominciare dalla mia quindi non parlo della memoria degli altri
In ogni caso questo nuove sì di dati politici e culturali questo oggi c'è stato e il terzo dato e sindacato
Nel senso che questo non è è un'iniziativa un convegno che dir si voglia rituale e ritengo che coloro i quali l'hanno partecipato a questa iniziativa
Abbiano ben compreso che non è avvenuta qui perché questa la sede della Fnsi
Una casa in qualche maniera rituale ma al contrario perché pur con tutto il rispetto e l'attenzione che una questione come quella della RAI e dei giornalisti della RAI ed è la RAI servizio pubblico perché sono tre questioni in una ma molto complesse collegate insieme in una articolazione
Davvero davvero difficile hanno compreso dicevo i colleghi che non c'è nulla di rituale nel fatto che questo incontro si sia svolto qui ma al contrario pur con la nostra limitatezza naturale
Questi tutto incontro in questa sede tende a segnalare un fatto che pur con tutta la particolarità che l'Usigrai la RAI legge io riterrai rappresentano in qualche maniera in atto il tentativo
Diffondere le diversità in un contesto sindacale che non
Se è pari le parti della categoria a cominciare dei giornalisti ai giornalisti della RAI ma al contrario cerchi pur con difficoltà a cominciare da me che difficoltà
Ne ho evidentemente tantissime di unire questi segmenti pur diversi culturalmente
Anche professionalmente
Della della categoria
Noi dobbiamo dare più voce non più comunicati più voce a questa strada dell'autonomia del sindacato dell'autonomia professionale ma proprio perché dobbiamo dare a questa strada che cerchiamo di costruire più voce
Dobbiamo fare
O immaginare di fare meno comunicati su non tanto le piccole cose perché se piccole cose sindacali sono è giusto che vi siano iniziative
Anche i comunicati ma quanto invece inseguire in erbosi ismi che con le grandi questioni della RAI come servizio pubblico
E della RAI come ente culturale e della RAI come complesso sistema di informazione poco o nulla innervosì ismi hanno hanno da da spartire quindi
Noi
Sul piano la radiofonia sulle questioni rilevanti su tutti i temi che sono già stati detti dovremo dare voce alla categoria non torno a ripetere
Sui sui nervosismi che sono che sono altra cosa che sono il riflesso umano comprensibile ma un riflesso umana comprensibile non è andato sindacale
Di una polemica di un'articolazione anche di più polemiche che intorno dentro fuori accanto sopra e sotto la RAI sì sì articolo
Noi tutti i giorni
Rischiamo di rimanere in braghe di tela lo dico proprio apposta con una espressione volutamente quasi volgare
Non tutti i giorni rischiano di rimanere al palo perché nel momento in cui problemi di questa natura si cerca di affrontare senza venire ovviamente ricette in tasca e senza vere
Di di di gli editti gli editti delle diverse appartenenze né nel telefono e allora la strada dell'autonomia e di così grande e oggettiva difficoltà che ogni giorno o ogni giorno si rischia
Di restare di restare seduti per terra di
Per essere sconfitti ma questo è un rischio che va corso
Non è solo un rischio che va dichiarato va dichiarato e va anche corso perché
La relazione dicevano è culturalmente per il mondo politico
Una tale provocazione tra virgolette
Che
A vero alla portata in questa sala e aver registrato avvero registrato una civile discussione su i contenuti della relazione dice hanno
Che fa riferimento giustamente a mio parere alla questione istituzionale ma sappiamo bene qual è l'articolazione delle opinioni politiche sulla sulla questione sulla questione istituzionale significa aver portato
Una cultura una provocazione culturale di alto momento che ha però ecco il dato più importante ancora critico di quello d'averla portata ha però provocato provocato un dibattito un dibattito importante in qualche maniera inusitato e anche questo dibattito
La strada che era vero
Una voce Olla voce del del sindacato
è questa la strada poi evidentemente a vivere una voce non significa avere un potere
E questo credo che vada detto perché non vi siano comunque confusioni perché non vi siano illusione noi possiamo crescere solo a piccolissime dosi
Avere una voce non significa avere un potere potere altra cosa il contropotere altra cosa ancora Hello il potere non l'abbia
E quindi qui c'è il nesso con la piattaforma contrattuale un nesso forse difficile da comprendere
Per i giornalisti della RAI che sono naturalmente che sono naturalmente per il lavoro che svolgono per tutte le polemiche che intonava ci sono naturalmente in qualche modo DiVersi dai giornalisti della carta stampata lo dico
Quasi in una chiave sociologica pur rivendicando invece sull'autonomia professionale otto colgo dove tu prima che unisce il giornalista RAI quella che l'ha salvata ma questa è una cosa che ho già detto che quindi non riporta ripeterlo quindi ci sono molte cose che unificano però ci sono anche grandi
Grandi e vecchie in qualche modo diversità tra giornalisti della RAI
E della e della carta stampata
Ma noi non controlliamo ecco riferimento
Alla piattaforma contrattuale
Non non controlliamo
Nelle assunzioni nei margini oggettivi e soggettivi delle direzioni che siano nella redazione della RAI che siano nelle direzioni della carpa stampata quindi non abbiamo
Questi strumenti di potere nel momento in cui noi non li abbiamo non possiamo e non dobbiamo
Dare colpa al sindacato che poi sia quello dei giorni stradali in quella carta stampata
Di non ottenere le cose che non possono
Le articolazioni sindacali ottimi
Allora o no e ci diamo nuove regole
Le costruiamo nel contratto le consolidiamo attraverso gli integrativi nei grandi gruppi nei piccoli e medi nella RAI oppure dobbiamo sapere che gli strumenti attuali
Per quanto riguarda le assunzioni e l'autonomia dei direttori
E quindi le questioni di potere all'interno delle redazioni non esistono nelle mani del sindaco
Non esiste abbiamo le mani vuote su questo
Fatto che abbiamo le mani vuote non significa che non ci poniamo il problema e questo lo stiamo facendo e che cerchiamo strumenti evidentemente no ma nelle mani non abbiamo non abbiamo strumenti di potere adeguati
E allora non per la paga il fio finito sul allora non per apparire minimalista
O quello che insegue le piccole cose continua a ripetere nelle varie sedi anche in questa
Che noi dobbiamo avere una grande iniziativa assunta sindacale sulle piccole cose perché quello che conta non sono i risultati molto difficili che noi otterrete
Ma conta la capacità del sindacato di avere una grande iniziativa sindacale
Anche per obiettivi che possono apparire piccoli se non piccolissimo e allora nel momento in cui il presidente dalla RAI io conosco da più di vent'anni
E non ho mai lavorato rare
Viene qui
E io lo dico adesso che se ne è andato via
No stamattina ho detto altre cose perché ho ritenuto di obbedire al fresco
Perché ognuno dice quello che nel contesto ritiene di quindi
Ma adesso dico un'altra cosa
Nel momento in cui presidente la RAI è venuto qui
E ha fatto quello che Romiti
Non fare
Non farà e non avrebbe fatto male
Cioè venire qua a discutere
E noi questa strada dobbiamo prendere al Po
Questa l'iniziativa sindacale perfetto dobbiamo mandare da letta poi può darsi che non ci risponderà lo conosco da vent'anni
Può darsi io non lo so ma noi questo dobbiamo fare perché è questo il nostro compito
Romiti non ci telefona nemmeno manca poteva anche non venire
Nessuno l'ha pregato di venire abbiamo detto a tutti e chi voleva dire veniva chi voleva parlare parla ha fatto una scelta Romiti qui possiamo fare tutti e questo lo dico abortì
Quindi porsi amiche non è un problema di Lucca della federazione dell'Usigrai se facciamo il convegno sulla carta stampata già nei loro letti è sicuro che non viene ma non perché ha grandi impegni
Perché dal punto di vista dell'impegno luglio di Romiti dal punto di vista dell'impegno dello stress degli impegni Giulietti Q uguale
Moltissimi di voi hanno più imperi quindi non raccontiamo la valvola degli impegni delle di Romiti c'è una partita luci va sempre io non lo so come mai Palazzo del Bo rivolto lo trova
Ho
E invece la domenica molte volte giura uguale dei comunicati io mai visto Romiti che ti occupa io dei comunicati di domenica come tra storia quindi il suo tempo libero e più grande del nostro Maroni etica molto più tempo libero di noi se facciamo il convegno sulla carta stampata l'editoria l'imprenditorialità la Confindustria le forze economiche non viene
Allora manca ci rispetta più di Romiti
Noi dobbiamo prendere al volo
Questa ipotesi vista non è né più né un bene né un male è un fatto
Quello che possiamo ottenere dalla RAI sei
Perché tutte le cose che ha detto Ciano
Sono molto complesse vere e attengono scenario lungo ma noi dobbiamo vivere in un presente e dobbiamo cercare di strappare qualche cosa e usarlo anche nel contesto del contratto se sapremo capace di usarlo
Questo noi dobbiamo fare in questa maniera uniamo le grandi diversità
Che esistono e sono evidentissime senza farci carico ecco perché noi non dobbiamo presentare una riforma perché se presentiamo noi una riforma diventiamo sindacato propositivo che sogna il potere e non conquista nulla
No l'ha riproposta dalla riforma se la devono fare loro e se non va bene noi diremo che non va bene e cercheremo di cambiare in altre circostanze non ci siamo riusciti è chiaro che
Il sistema dei partiti e molto democratico ma anche molto
Univoco molto molto unitario al suo interno e quindi i sindacati che poi siano confederali autonomi associazioni del pensiero
Hanno Cantù piano grandissima difficoltà a fare un emendamento a farlo passare in Parlamento
Allora queste difficoltà non ne sappia
Mandiamo questa lettera
E cerchiamo di proporre di ottenere la tregua sulla RAI
Perché se anche in parte la dovessimo ottenere sarà in ogni caso una cosa utile prima di tutto per i giornalisti della RAI prima di tutto
Il che non guasta e in secondo luogo ma non è un secondo luogo meno importante anche per la trattativa contrattuale perché noi sul tavolo dei tori le questioni pesanti e gravi del gruppo Monti ce l'abbiamo messa ma questi non rispondono e c'è grande analogia pur nelle diversità che sappiamo tre cosiddetto caso Monti è chiamiamolo caso Radu radiofonia
Tanto per capirci voi emarginazione dell'informazione regionale di uomini di Iovine troviamo
Quanti quanti ne vogliamo ci sono grandi amanti
Io finirò con una battuta ecco
è una grande fortuna per questo sindacato
Se nonostante molti colleghi finivano condizioni di grandissimo disagio talvolta enfatizzate nevrotica mente talvolta invece reali e magari taciute non gridate nei comunicati
è una grande fortuna per questo sindacato che nonostante
Tutto questo i Cobas al nostro orizzonte non si siano
Non si siano ancora visti perché in una battuta di Giulietti c'è tutto questo che io vi sto dicendo collega D'Ambrosio ha chiesto c'è stata disaffezione no non c'è stata collegata non c'è stato
Questa è una grande fortuna che non dobbiamo lasciare dietro le nostre spalle dobbiamo tenere sul tavolo capire è una fortuna di questo genere non dura a lungo
E quindi a maggior ragione cercherà di darci gli strumenti per portare a casa qualche cosa
Dentro la RAI dentro la carta stampata nel contratto ma dare le le risposte dare le risposte anche parziali ai problemi i bisogni ai bisogni
Veri dei colleghi io vi ringrazio molto di questo incontro tre lettere le facciamo su un terzo soggetto
Facciamo il percorso che abbiamo detto l'abbiamo già definito ieri per la Mondadori
Non siamo all'anno zero speriamo che tutto speriamo che tutto non dirò bene ma vada meglio meglio di quanto è andato in questi anni grazie